, iii-1-288: già s'immaginano di spartir fra loro l'eredità, e di far
per limite era posto, / a spartir campi e tor lite a'vicini. arici
, immenso, / che, limite a spartir terre vicine, / giacea per avventura
: la donna, facendo vista di spartir la mischia, tolse il bastone del letto
): la donna, facendo vista di spartir la mischia, tolse il bastone del
seconda parte... riguarda lo spartir bene gli appartamenti e le scale e torneine
tutti essergli appresso, / e la pugna spartir di propria mano. forteguern, 8-46
essere allegro ed acuto nelle conversazioni e spartir co'compagni quanto acquistava. magalotti,
per altro serve che per marciare e spartir i quartieri per poter alloggiare il campo.
tutti essergli appresso / e la pugna spartir di propria mano: / ond'ei riprese
fare il medesimo, et in ritrapiantandogli non spartir mai gli occhi delle radici degli asparagi
, perché la propria utilità loro è spartir gli ossi l'un dah'altro overo partir
volgar., 6-102: non se pò spartir da questa segiané per grandani o vero per
miratosi a torno e vedendo non la poter spartir fra tanti suoi capitani e soldati,
antico, immenso, / che limita a spartir terre vicine, / giacea per avventura
d. carafa, 87: lo spartir de l'exercito se ha da far quando
il medesimo con la donna di spinellocio senza spartir l'amicizia. f
a que'dui baron fu necessario / spartir la zuffa. bandelle, 4-28 (ii-828
tutti essergli appresso, / e la spugna spartir di propria mano. p. giustiniani
ed i soldati / fu duopo per spartir quella baruffa. faldella, ii-2-311:
. nelli, iii-375: che hanno da spartir costoro fra sé? forteguerri, iv-325
in quanto diletto non ha niente che spartir colla fede. capuana, 8-67: che
ridutto, / e non te ne spartir molto legiero, / che se iesù non
oro... e tratto dallo spartir l'oro dagli altri metalli e materie mescolate
te fa regaietti, / avemo da spartir. = deriv. da spezia
ridutto, / e non te ne spartir molto legiero, / che se iesù non
e agli elementi, / e la terra spartir. g. del papa,