senza sale: non farsi scrupoli di sparlare di qualcuno. poliziano, 187:
-lavare con l'acqua fredda: sparlare di qualcuno. boccaccio, 9-317:
segrete più o meno riprovevoli), sparlare. pulci, 10-129: pur,
tenergli in dovere e farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso. tommaseo-
2. locuz. -abbaiare alle calcagna: sparlare alle spalle di qualcuno. giusti
-tagliare le calze: dire male, sparlare, spettegolare. berni, 54-1 (
-tirar giù a campane doppie: sparlare senza ritegno e senza compassione.
. verga, 3-22: si divertiva a sparlare di questo e di quello, come
di polmone da gridare, strepitare, sparlare. c. bini, ii-188: ma
male di qualcuno in sua assenza, sparlare. canti carnascialeschi, 1-321: chi
. dir male di una persona assente, sparlare. canti carnascialeschi, 1-321: ché
; ciarlare, discorrere oziosamente; sparlare del prossimo. piovano arlotto, 179
e collo'... significa imo sparlare più grave, uno straparlare; un
: dire tutto il male possibile, sparlare. settembrini, 1-194: alcuni medici
, 3-22: compare piedipapera si divertiva a sparlare di questo e dii quello, come
. -figur. gridar crucifige; sparlare aspramente di qualcuno, biasimarlo con parole
3-22: compare piedipapera si divertiva a sparlare di questo e di quello, come
mani di questo intendente che, non per sparlare del- l'amministrazione del defunto zio,
figur.: assalire con impeto; sparlare, ledere il buon nome di qualcuno.
col tuo puzzo. 3. sparlare, dire male di qualcuno, criticare.
andare sulla bocca di tutti, far sparlare di sé. forteguerri, i-172:
e straccia. 3. figur. sparlare con livore di qualcuno; diffamare con
usati esaminamenti per non dar materia di sparlare agli avversari. segneri, iv-2:
-fare una favola di qualcuno: sparlare di lui, inventare dicerie sul suo
piacevolmente, motteggiare; farsi beffe o sparlare di qualcuno. petrarca, 332-17:
-adoprare il forbicióne: criticare severamente, sparlare. forteguerri, 24-74: quindi or
-dar fuoco alla bombarda: cominciare a sparlare di qualcuno. pulci, iv-4
: far giubboni con la lingua: sparlare, parlar male di qualcuno in sua
pezzo, mordendosi la lingua per non sparlare. verga, 3-71: si sentivano
giudicare sfavorevolmente, criticare; malignare, sparlare. bandello, 1-34 (i-423)
usatti con parole: dire male, sparlare. boccaccio, v-249: ahi,
machiavelli, 1-iii-1199: si cominciò ad sparlare assai de'franzesi per questi imperiali,
tanto principe e sì giusto signore, sparlare. 3. che non si
, diffusamente. -anche: spettegolare, sparlare. serafino aquilano, 104: or
l'udiro / ed cuce): sparlare abitualmente di tutto e di tutti.
). persona pettegola, che ama sparlare degli altri con malignità, con malevolenza
persona maligna e pettegola, portata a sparlare, a denigrare, a calunniare, a
vita, 81: maggiore uccisione commette sparlare, a diffamare, a mettere in rilievo
che esercita una critica spietata; maledicère * sparlare, ingiuriare, insultare '. maligno
). ant. esercitare la maldicenza, sparlare. - anche: imprecare.
piaciuto / ch'io disamori per lo tuo sparlare, / sonne cruccioso, ma vo'
'dire ', propriamente 'denigrare, sparlare '. maledizióne (ant. maladizione
, mormorare, fare insinuazioni maligne, sparlare. b. riccoboni, 283
e letter. il malignare, lo sparlare, l'essere maldicente; malignità; maldicenza
disposto, per indole malvagia, a sparlare, a denigrare, a diffamare.
malparlare, intr. ant. sparlare. giacomo da lentini, 14
sottoporre a critica spietata; biasimare, sparlare. grazzini, 257: tu se'
-sonare qualcuno con le mazze: sparlare di lui. bellincioni, 1-160:
e mi fece de voi, donna, sparlare. iacopone, 12-47: lo peccato
locuz. -fare la menda ai panni: sparlare, denigrare, diffamare. prati
. ant. fare della maldicenza, sparlare. trattati di virtù morali, 3
dire1). ant. dir male, sparlare, fare della maldicenza. - anche
bella pagana. -spettegolare malignamente, sparlare, criticare. guerrazzi, 16-278:
. muratori, 6-330: quel tanto sparlare de'maggiori, non che degli eguali
, altro che storie! metterti a sparlare del partito in piazza, come una
tenergli in dovere e farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso. carducci
abbandonarsi alla maldicenza, criticare aspramente, sparlare malignamente. poliziano, 2-91:
saldo. -fare pettegolezzi, malignare, sparlare. rime anonime napoletane del quattrocento,
nievo, 793: si divertiva a sparlare di me e della pisana, narrando massime
n. 4. -mangiare noci: sparlare facilmente di qualcuno, essere pungente e
cianciare; raccontare frottole, fandonie; sparlare, dire maldicenze. 5.
prossimo: criticare aspramente, calunniare, sparlare. testi, 2-743: per
rivoltare i panni sporchi di qualcuno: sparlare, spettegolare sulle mancanze o sui difetti
a lungo, a voce bassa, per sparlare del prossimo e fare pettegolezzi.
ci pentiamo del falso che ci fa sparlare. ulloa [guevara], ii-12
nei confronti di qualcuno; malignare, sparlare (anche in relazione con una prop
denigrare aspramente, avere a ridire, sparlare di un assente. s. bernardino
ch'io disamori per lo tuo sparlare, / sonne cruccioso, ma vo'
quelli pronti a mettere male o a sparlare sono più numerosi dei consiglieri assennati.
disagio, pareva di udire un uomo sparlare della sua gioventù. io pensavo al
questione tu? ». -spettegolare, sparlare. benzoni, 1-119: li cristiani
or sono aveva fatto parlare o meglio sparlare di sé, ed aveva rieccitato la musa
ristucco delle tue noiose querele e dello sparlare che vai facendo de'fatti miei. tommaseo
statuti. 3. intr. sparlare, spettegolare con cattiveria. pulci,
ci pentiamo del falso che ci fa sparlare. tasso, 7-24: esce al fin
modo indiscreto e malizioso; spettegolare, sparlare. tommaseo [s. v.
. fare le scalee di sant'ambrogio: sparlare di chi ha appena lasciato la compagnia
baldanzosamente si scopriano i donati chei cerchi nello sparlare, e di niente temeano. boccaccio,
a lacrimare. monti, xii-6-467: quello sparlare delle mieallegazioni di dante mi fa andare la
intr. (sfavèllo). ant. sparlare, malignare su qualcuno.
, n. io. -parlare, sparlare, fare dello spirito alle o dietro le
è tutta gente che aspetta l'occasione per sparlare alle tue spalle. -pizzicare
ascolta. = nome d'azione da sparlare *. sparlante (part. pres
mi fece de voi, donna, sparlare. chiaro davanzati, 9-6: poi pavento
dona, ste lengue rie / mai de sparlare non resta; / con zanze e
'etiam'perché assai avevano preso animo di sparlare del governo e cercare novità cannoniera,
di sé fa che gli altri possano sparlare troppo di lui. leopardi, i-206:
per tenergli in dovere e farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso. carducci
scoprìano i donati che i cerchi nello sparlare, e di niente temeano. m.
/ ch'io disamori per lo tuo sparlare, / sonne cruccioso, ma vò t'
del mal franzese, ch'è quello dello sparlare degli italiani, biasimandoli per la molteplicità
: pazienza degli altri, ma quello sparlare delle mie allegazioni di dante mi fa andare
ecco chiarissime le cagioni del suo malizioso sparlare. -con uso impers.
necessità di questo assunto mi portasse a sparlare de'falsi medici, ciò tanto più ridonderà
cavalca, 18-60: sogliono... sparlare contro a dio e mormorare. a
, i-163: diedesi... a sparlare dell'alterigia di lei -con riferimento all'
o su qualcosa; malignare, pettegolare; sparlare. -per estens.: intrattenersi in
donna. muratori, 6-330: quel tanto sparlare de'maggiori, non che degli eguali
senza freno, con eloquio inarrestabile; sparlare senza ritegno di qualcuno. fagiuoli,
, o vanvera, straparlare. -anche: sparlare di qualcuno, dir male di qualcosa
77: ste lcngue rie / may de sparlare non resta; / con zanze e
. - anche: esprimere critiche, sparlare di qualcosa o di qualcuno. rime
intr. (malalìnguo). spettegolare, sparlare. f. nobili, 1-82