un vel, la dea ch'adoro / spargea con man di neve e di ligustri
si gettava avanti. / la sementa spargea con savia mano: / altri via
e l'aratore dalla fronte larga / spargea sudore, e lietamente arava. d'annunzio
son qui come uom cieco rimaso, / spargea per l'aere il dolce estivo gelo
vel, la dea ch'adoro / spargea con man di neve e di ligustri /
facea morir nel tempio / e tutto lo spargea di sangue umano? boterò, 1-61
i ramuscelli / [la luna] spargea luce manchevole e digiuna. 11
notte al divin lume, / che spargea scintillando il vólto fuori. campailla,
trono, e di virtute adorno / spargea di luce un largo effluvio immenso. goldoni
, e tal per ogni intorno / luce spargea, che già la notte bruna /
tasso, 1-22-24: quel da tarme spargea fiammelle e raggi, / e segnava di
s'udian gli accenti / che calipso spargea, perché tessendo / le fosse il lungo
la stagion novella / il bel mento spargea de'primi fiori. pindemonte, ii-6
icore e sacro / fluor su'luttuosi aitar spargea. de roberto, 8-71: «
altare, e, se il vento le spargea, li suoi detti non aveano vertude
, / forier del bel mattin, spargea la strada. achillini, iii-171: aprii
dell'ardente timo / per tutta si spargea l'isola intorno. foscolo, 1-164
/ [il sole] per le spiagge spargea lucide, ombrose, / de la
: l'aratore dalla fronte larga / spargea sudore, e lietamente arava / con
un vel, la dea ch'adoro / spargea con man di neve e di ligustri
, / forier del bel mattin, spargea la strada. -giglio delle bermude:
per un'ala, / mentre acute spargea voci di duolo. -figur.
icore e sacro / fluor su'luttuosi aitar spargea. m. adriani, iv-243
soggiorno, / con generosa man lidia spargea. brignole sale, 2-280: mira
al suo incontro tutto il popolo, che spargea fiori sul suo passaggio e alzava canti
la notte al divin lume / che spargea scintillando il volto fuori. chiabrera, 1-ii-93
/ il viso, e calde lagrime spargea / e lamentosa poi parlò parola.
villani, lvii-170: fumi e vampe / spargea dal naso; e fea sanguigna bava
e de la cresta / del fin elmo spargea lampi e scintille / d'ardente fiamma
anco la stagion novella / il bel mento spargea de'primi fiori. saraceni, i-155
vel, la dea ch'adoro / spargea con man di neve e di ligustri /
i-71: galeno... si spargea d'oro limato il crine. libro di
,... / e già spargea rai luminosi e gelo / di vive perle
i ramuscelli / [la luna] spargea luce manchevole e digiuna. carducci, iii1-
sasso, et acque fresche e dolci / spargea, suavemente mormorando. boccaccio, dee
... /... ella spargea sì dolcemente, / e raccogliea con
la stagion novella / il bel mento spargea de'primi fiori. -sporgere il
un vel, la dea ch'adoro / spargea con man di neve e di ligustri
diede un gran pugno al ministro che spargea, dicendo ch'elli era quindi anzi
òr terso bionde, / le quali ella spargea sì dolcemente, / e raccogliea con
diede un gran pugno al ministro che spargea, dicendo ch'elli era quindi anzi macchiato
prato adorno / soave ambrosia e nettare spargea. v. colonna, 1-57: s'
empio furor, di rabbia armata, / spargea ne'tetti altrui fiamme nocenti, /
la notte al divin lume / che spargea scintillando il volto fuori. d.
placarne ogni dolore, / obliviosi farmaci spargea. -che astrae dalla realtà circostante
, 5-15: ombrie bizzarre olimpio / spargea col suo gobbetto. camerana, 140:
, rigido. baldi, 119: spargea [il verno] di neve i colli
, 205: un dì ch'io spargea voti / la nel tempio di giuno.
dì nascente, f e flora le spargea di vaghi fiori. stigliani, iii-
. tasso, 4-74: il pianto si spargea senza ritegno, / com'ira suol
rugiada. tasso, 6-103: già spargea rai luminosi e gelo / di vive
rugiadose / perle, piangendo, vi spargea l'aurora. verga, 1-231: io
rugiadose / perle, piangendo, vi spargea l'aurora. 3. lasciare
partoriva candori; con le porpore mi spargea la guancia, per sé pallida,
e 'l vapor della fiamma profumiera / spargea per l'aria d'ogni odore il vanto
fona, 4-106: con le porpore mi spargea la guancia, per sé pallida,
anco la stagion novella / il bel mento spargea de'primi fiori. / paion perle
nevoso, / con risalto grazioso, / spargea luce e vivezza / sull'opposta bianchezza
il po stagnando, qua e là spargea paludi, / e che dal po fu
de la cresta / del fin elmo spargea lampi e scintille / d'ardente fiamma.
chiome scotendo ispide e bianche, / spargea di neve i colli. batacchi, 2-130
un materasso avea, / che sdrucito spargea la lana fuore. battista, iv-87:
generoso / fuor de la regia si spargea, di deità, / su da quella
e senza nube alcuna, / e già spargea rai luminosi e gelo / di vive
rugiadose / perle, piangendo, vi spargea l'aurora. l. adimari, 1-158
196-9: le quali [chiome] ella spargea sì dolcemente / e raccogliea con sì
il po stagnando, qua e là spargea paludi. 9. versare lacrime
volto nevoso / con risalto grazioso / spargea luce e vivezza / sull'opposta bianchezza
, 2-2-96: mentre che 'l re spargea queste parole, / burgenzo tenea gli
processione, / vidi la invidia che spargea pensieri, / gli detrattor portavano i
'l sangue, che quivi si spargea, non apportasse alle genti che stavano
, / foner del bel mattin, spargea la strada. fagiuoli, vi-75: chi
mattin l'alba amorosa / le guance gli spargea di fresca rosa. b. corsini
giunse al fiume amaseno, lo qual spargea da ogni ripa, perché era di
diede un gran pugno al ministro che spargea, dicendo ch'elli era quindi anzi
armati spiritelli. marino, 1-5-92: spargea mille, d'aurei strali armati,
dente tio / per tutta si spargea l'isola intorno. = voce