sotto il maglio); lavorante che spalmava d'inchiostro le forme nella tipografia.
prima di andare a letto, mi spalmava bene le labbra col burro di cacao,
prima di andare a letto, mi spalmava bene le labbra col burro di cacao,
letto, [mia madre] mi spalmava bene le labbra col burro di cacao
, da donna amorosa che era, spalmava il volto. = comp. da
rosolare delle fettucce di pane che poi spalmava di burro. 3. nome
una sorta d'invemiciatura onde l'artefice spalmava l'opera fusa? 2.
e il moto avevano messo appetito, spalmava, scialando, di burro...
cambusa. loredano, 5-72: chi spalmava le navi e chi torceva / le
una sorta d'inverniciatura onde l'artefice spalmava l'opera fusa? pirandello, 5-33:
furente, e ingeriva, iniettava, spalmava, cospargeva penicillame per dispetto. =
5-104: su quella pelle schietta ella si spalmava, davanti a me, senza bisogno
: su quella pelle schietta ella si spalmava, davanti a me, senza bisogno
con cui erasi stemprato l'inchiostro, spalmava ogni volta le forme. d'annunzio,
sorta d'invernicia- tura onde l'artefice spalmava l'opera fusa? pavese, 2-49:
allungata sulla sedia a sdraio, si spalmava diligentemente di crema petto, spalle,
in faccia quando la domenica se la spalmava di fitta cipria bianca. -rifl
gelidissima invernata tagliava la faccia gaiamente e spalmava la strada di una brina gelata.
: su quella pelle schietta ella si spalmava, davanti a me, senza bisogno dello
3-67: la luna era già alta e spalmava pure lei di giallo le nuvole gonfie
. calvino, 7-21: la lontananza spalmava su ogni cosa un medesimo colore.
con cui erasi stemprato l'inchiostro, spalmava ogni volta le forme.
di legno o pietra sulla quale si spalmava l'inchiostro. -anche: composizione tipografica
bassillico, e con esso così pestato spalmava, alla grossezza di tre dita, un
la seta. loredano, 5-72: chi spalmava le navi, e chi torceva / le