crostini di beccaccia:... spalmate con questo composto fettine di pane a forma
birri e capitano, o di aver diece spalmate, o ver cinquanta staffilate a brache
le altre due: o prendi diece spalmate con questo ferro di correggia che vedi,
. -tavole, tavolette cerate: tavolette spalmate di cera su cui gli antichi romani
insegnava declinare e coniugare, ci dava le spalmate, e ci prendeva per il collo
usano matrici piane, costituite da lastre spalmate di gelatina bicromata che si impressionano alla
un'altra causa, avvenne che ebbe spalmate, staffilate, e pagò quanti scudi
duri e sottili, come tante laminette, spalmate e coperte da una polpa o sostanza
ant. mastice indiano con cui venivano spalmate le carene delle navi prima di ricoprirle
latte le fette di pane abbrustolito prodigiosamente spalmate di burro e marmellata. davanti,
, / liuti, saettie, gonde spalmate. = deriv. probabilmente da
-tavole, tavolette, tabelle incerate: tavole spalmate di cera su cui gli antichi romani
, iii-2-312: parlaci di navi ben spalmate / e di lance ben lisce. gozzano
, / liuti, saettie, gonde spalmate. b. giambullari, 1-3-247: liuti
mezza dozzina di fette di pane abbrustolito, spalmate di marmellata di more. -il
corona / dalle piaghe dei tronchi / spalmate di màstice roggio. idem, v-2-537-i
magari mediante larghe chiazze di vernici multicolori spalmate a casaccio sulla superficie da nascondere;
dozzina di fette di pane abbrustolito, spalmate di marmellata di more. -pianta di
naturale umore mucoso, del quale sono spalmate le tuniche intestinali. r. cocchi,
corona / dalle piaghe dei tronchi / spalmate di màstice roggio. 3
olio. -con riferimento alle sostanze oleose spalmate sul muro da affrescare. scannelli
che a loro volta sostengono le paniuzze spalmate di vischio per catturare gli uccelli:
sm. custodia per le verghe spalmate di pania. b. davanzati
, 59: nell'arzanà le peci spalmate freddavano calafatando le coste. -in espressioni
e mandibole spelaz- zate che parevano spalmate di gorgonzuola. = comp.
di olio, malassato poi nelle mani spalmate d'olio di mandorle dolci,
e pietrame su tavole leggermente inclinate e spalmate di grasso. e. cecchi,
latte le fette di pane abbrustolito prodigiosamente spalmate di burro e marmellata.
quel naturale umore mucoso del quale sono spalmate le tuniche intestinali. -per simil.
gli occhi tuoi / che portar navi spalmate / san dall'isole beate / o
di trombe cilindriche di legno, internamente spalmate di catrame. 3. soffiatura
. battista, vi-1-67: apprestate, spalmate il carro alato / e scorgetemi là rapidi
/ sovra l'ali de'cigni al terzo spalmate di burro e marmellata. giro
birri e capitano o di aver aiece spalmate o ver cinquanta staffilate a brache calate
ché se il commetterle in latino merita le spalmate, quanto in quella materna lingua,
per i quali non si risparmiano le spalmate nelle scuole anche men rigide. goldoni,
scuola, e mi ha date tante maledette spalmate. settembrini [luciano], iii-3-233
: il povero il giorno appresso riceverà le spalmate in mano dal ncco con una ferula
insegnava declinare e coniugare, ci dava le spalmate, e ci prendeva per il collo
e velorongli la faccia, e davangli le spalmate. pratesi, 3-399: in questa
di schivare, e che sono le grosse spalmate che quella gente v'assesta sulle spalle
questo scuotendo il capo e dandosi delle spalmate sulle ginocchia. = comp.
., agitando per aria le manacce spalmate. 2. per simil.
roberto, 782: le orecchie grandi e spalmate come manichi di pignatta. spalmato3
si dà alle navi, quando sono spalmate, spedite ed acconce al camminare velocemente
ottenuta con un torchio, di forme spalmate d'inchiostro, fino alle più moderne,
, 27-265: inzuppa enormi fette di pane spalmate di burro e miele, le addenta
birri e capitano, o di aver diece spalmate, o ver cinquantastaffilate a brache calate.
la sua bellezza. esse si erano spalmate la crema di latte sulla faccia,
caffelatte le fette di pane abbrustolito prodigiosamente spalmate di burro e marmellata. -tavolo
per lo più da funi attorcigliate e spalmate di resina, in modo che la
/ fernando e per l'egeo travi spalmate / lascian de tire sue fervidi segni.
. gadda, 59: nell'arzanà rpeci spalmate freddavano calafatando le coste e la tuga e
in corona / dalle piaghe dei tronchi / spalmate di màstico roggio. 2