lo prendo [il gatto], gli spalanco la bocca e gli verso dentro tutta
: in terra cascando ogni serrarne, / spalanco l'uscio di mia propria mano /
e chiudo a chiave la porta e spalanco le finestre, acciocché la vista amena
da questo teatro / di aiucce che spalanco talvolta / a mo'di sirenide con
ant. sbalancare), tr. (spalanco, spalanchi). aprire una porta
e chiudo a chiave la porta; e spalanco le finestre, acciocché la vista amena
, 58: ecco apro le braccia e spalanco le dita ecco dieci triangoli che proseguono
una favola più buona che lunga. -ci spalanco le orecchie. c. odoni,
ve spalata annerivano al sole. spalanco, sm. (plur. -chi)
restavo impe stacco, quello spalanco di blu, non metteva paura?
barbaglio del bianco, quello stacco, quello spalanco di blu, non metteva paura?
. { stralanchì), deriv. da spalanco. stralanco, agg.
: schiudo la finestra dello studiolo, spalanco persiane e vetri della camera da letto.
« nuova antologia » del marzo 1909, spalanco di colpo al giovine poeta di aglie
a tre passi da mirmofim, se ne spalanco uno [di quei libri],
del poeta. foscolo, xvii-145: spalanco le finestre, acciocché la vista amena
e chiudo a chiave la porta; e spalanco le finestre, acciocché la vista amena