della beccaccia. bartolini, 15-131: vide sortir fuori, dall'incartata, la beccaccia
durezza e fatti molli, / cominciare a sortir un'altra forma. guarini, 287
e dell'etereo lume assai più dolci / sortir l'opaca tomba e il fato estremo
condannata a stare in casa o a sortir con mio padre. alfieri, v-2-743:
dell'etereo lume assai più dolci / sortir l'opaca tomba e il fato estremo,
filo che si svolge dal cannello, per sortir poi dalla maglietta. =
dell'etereo lume assai più dolci / sortir l'opaca tomba e il fato estremo,
altro indifferente, / perché viene a sortir diverso stato / il re che col villan
fatte a l'improviso possano di rado sortir a buon fine, e che sempre
/ or l'una or l'altra nel sortir di casa: /... /
dell'etereo lume assai più dolci / sortir l'opaca tomba e il fato estremo
207: in ampie conche ammiransi / sortir dall'onde chiare, / scolpite in marmo
celeste / (se pur tanto dal ciel sortir mi tocca), / addolcite il
/ or l'una or l'altra nel sortir di casa: / ed ora il gobbo
ben avvisandosi che... fusse per sortir loro di calpestare con piè superbo e
puoi darmi della tua innocenza è il sortir subito di questa casa. parini, i-v-142
, con valore intens., e da sortir (v. sortire).
. fioretti, 2-3-132: potea nondimeno sortir la sua perfezione il formale atto tragico
fronte, / dalla guancia che rasa sortir non lascia un pelo, / che sotto
fronte, / dalla guancia che rasa sortir non lascia un pelo, / che
or l'una or l'altra nel sortir di casa: / ed ora il gobbo
mentre i turchi facevano la batteria, fé sortir alquanti de'suoi per mostrar animo e
interi. periodici popolari, i-73: nel sortir dai cilindri, la carta alquanto umida
). muratori, 14-23: dovrebbe sortir quanto prima il « giornale dei letterati
s'adatteranno. = dal fr. sortir, che è dal lat. sortire,
tempi. seriman, i-39: il sortir poi genitori ricchi ed onesti è pur dono
i turchi facevano la batteria, fé sortir alquanti de'suoi per mostrar animo e trattener