il tino. mazzini, ii-783: tento sorridere, ma noi posso. l'anima
cielo inquieti, né mai accennano a sorridere. 4. fare finte (nel
viso scuro e accigliato, mentre avrebbe dovuto sorridere. montale, 1-13: in pozzanghere
e quella persecuzioncella che avrebbe dovuto farlo sorridere gli rigonfiava l'animo d'ira.
, ma non aveva la forza di sorridere. fracchia, 346: e improvvisamente
ad uno ad uno, e cercava di sorridere alla mamma, colle labbra pallide.
-aprire il volto a un sorriso: sorridere, dando al volto una espressione lieta
il riso: mettersi a ridere, a sorridere. -aprire il riso ad alcuno
il riso ad alcuno: farlo ridere, sorridere. manzoni, 25: ma pur
spero che l'italia mi permetterà di sorridere. manzoni, 411: quanto
, cara bestiola, finisce col farmi sorridere / come il buffone del tiranno / come
larga bocca dall'estremità arricciate che pareva sorridere. 3. corrugato, raggrinzito
.: cfr. ridere). sorridere; guardare con affetto, con compiacimento.
voce tremava ed egli si sforzò di sorridere cortesemente per attenuare la crudezza della richiesta
d'annunzio, iv-1-385: e continuò a sorridere, con gli occhi socchiusi che vedevano
voi mi fate, amica, tristemente sorridere. d'annunzio, iv-1-551: egli.
i- 146: m'avete fatto sorridere con la generosa offerta che burlescamente mi
, credo anche, ne'baffi: sorridere di nascosto con più o meno malizia
avemarie. de pisis, 55: guardo sorridere mesti / sui banchetti urbani, /
62: i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena, / onde l'
francobolli. de pisis, 55: guardo sorridere mesti / sui banchetti urbani, /
ragione? essa si contenta di sorridere ai due baruffanti. baruffare,
ci sono ancora gli animali che mi fanno sorridere: i batuffoli di lana bigia o
sempre sentita a disagio, vergognandomi di sorridere o di occhieggiare gli uomini e parendomi
leva un nuvolo di polvere che fa sorridere. alvaro, 7-256: dal filo all'
che non lo posso mai guardare senza sorridere, rivedo col pensiero certi vecchi militi
486): messer torello cominciò a sorridere e fece uno atto con la bocca
il bocchino per non lasciarsi scorgere a sorridere un poco anche lei. dossi, 34
60: cara bestiola, finisce col farmi sorridere / come il buffone del tiranno.
xix-65: i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena, / onde l'
fossa. -ah, quella -disse sara senza sorridere -il deputato né ce la dà né
gli occhi e le labbra per troppo affaccendato sorridere dilatati e imponenti. giusti, i-235
consistevano in certi giuochi che farebbero oggi sorridere di compassione una dodicenne, giuochi del
: rivide... su le campagne sorridere carezzevole il sole di maggio. orioni
inoltrai su per la scala, pronto a sorridere casualmente. = comp.
. palazzeschi, 3-238: credendo di sorridere mostrava [la signora] trentadue lunghissimi
nievo, 88: clara cominciò e sorridere per proprio conto, allorché il giovine
le bagnavano gli zigomi, tornò a sorridere e le disse: « se vuoi
altro che mangiare, chinare il capo, sorridere e approvare ogni cosa che dicesse un
, non lavoravano. qualcuno cercò di sorridere e non ci riesci: smosse le labbra
mi appartenga, non posso tenermi dal sorridere fra me stesso: tanta confidenza ho
mi appartenga, non posso tenermi dal sorridere fra me stesso: tanta confidenza ho
, 88: clara cominciò a sorridere per proprio conto, allorché il giovine
; non ima debolezza di cui potesse sorridere tranquillamente. 2. contesa,
e m'addoloravo se non riuscivo a far sorridere, almeno per cortesia, il mio
annunzio, v-2-85: ho veduto uomini solitarii sorridere al dolore sopra uno strame di rovi
voce tremava ed egli si sforzò di sorridere cortesemente per attenuare la crudezza della richiesta
... ed ebbe la forza di sorridere aggiungendo: -davvero? -sì, sì
, e le dee di marmo sembravano sorridere nel vedersi abbracciate da quelle piante parassite
, 15-91: già si disponeva a sorridere al tono declamatorio che aveva preso. landolfo
rughe vendicatrici della declamazione e tornava a sorridere. -figur. alvaro, 10-88
al dente sode. -ridere, sorridere coi denti: mettendoli in mostra.
bocchelli, 1-i-234: approvò cercando di sorridere: -è come il dente guasto:
cosa. d'annunzio, iii-1-438: dovevo sorridere e quasi deridere, dianzi, per
che sarebbe a desiderarsi di vederla sempre sorridere. tecchi, 2-162: questo momento
solo in quei momenti estella smetteva di sorridere, e si sarebbe detto che ignote
occhi e le labbra per troppo affaccendato sorridere dilatati e impotenti. guerrazzi, iv-323:
simile effigie non può fare altro che sorridere sempre, dalla bocca, dagli occhi,
ima volgarità antica e rudimentale che faceva sorridere tutto il gruppo dei cantori.
e il perdono cristiano. cercai di sorridere ma la faccia non mi disse.
, l'aria penosa di chi vorrebbe sorridere e non riesce che a fare una
3-314: ha visto nel ruscello / sorridere il suo viso, / ha sentito il
sei tu capace di dissimulare / di sorridere? ah tu non sai sorridere! viani
di sorridere? ah tu non sai sorridere! viani, 19-534: or vi
simile effigie non può fare altro che sorridere sempre, dalla bocca, dagli occhi,
le bestie che nella sosta meridiana parevano sorridere del sorriso elementare delle conchiglie.
xix-63: i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena, / onde l'eletto
bene mi ero apposto. oggi potrei sorridere di tanti esclamatori e ciancivendoli. papini
13. locuz. -esprimere un sorriso: sorridere, atteggiare le labbra al sorriso.
fosse altro, per farla alcun poco sorridere colle mie scioccherie quando le salta addosso
contenersi dal guardarsi talora in viso e sorridere. muratori, 3-278: la divozione
, nulla, nulla! -e tornò a sorridere, per un momento a lui,
184: un uomo soltanto vanitoso fa quasi sorridere perché i vanitosi, si sa,
quasi fantasmi di se medesime, fa proprio sorridere vederle là sedute tutte in fila,
, curvare in arco la schiena, e sorridere. = deriv. da farda
gli era risposto con un più chiaro sorridere e parlare dell'uno all'altro: peroché
linati, 30-101: fa proprio sorridere vederle là sedute tutte in fila,
sereno, o vecchio forte, / sorridere pacato... come vedi? saba
aneliti che tenevano all'erta la notte a sorridere al buio: all'alba avremmo salpato
la foscarina ritrovando la sua giovinezza per sorridere attonita come una fanciulla a cui si
grosse e cervello fino: a india sorridere finemente, guardando la contessa matilde.
all'apparire del sole, cominciavano a sorridere. d'annunzio, i-448: viva
dì natale. pavese, 3-61: sorridere è vivere come un'onda o una
serpentosa. viani, 4-26: quando voleva sorridere era grottesca e oscena, la dentiera
di cielo e di mare, può sorridere anch'esso. de marchi, ii-52
tener le risa, darle fuori, sorridere, ridere, rider forte e non ridere
palazzeschi, 4-91: si limitavano a sorridere tra il furbo e il sibillino.
, sogghignare. -anche: ridere o sorridere con maliziosa intesa. a.
. questo non è da dir « sorridere », anzi è « ghignare »;
: 4 ghignare 'è un 4 sorridere 'per ischemo, ed anche per
senso attenuato e famil.: ridere, sorridere. pataffio, 3: deh ghigna
. linati, 30-101: fa proprio sorridere vederle là sedute tutte in fila,
rimase giulebbe. -sorridere giulebbe: sorridere leziosamente. dossi, iii-319: aura
lo chiamavano ancora in casa, senza sorridere, per quanto avesse ima statura e
relazione col milan. far gniffin * sorridere sardonicamente '. gnoccata, sf.
andrete più avanti. -e lui a sorridere: sulle prime pareva disposto a contentarlo
xix-62: i fabbri, onde il sorridere / gratissimo balena, / onde l'eletto
io: possedeva la grazia amatoria, faceva sorridere le ragazze e le donne e le
. le labbra costrette per forza a sorridere, invece di un sorriso, facendo
. bocchelli, 2-xxv-336: quando vuol sorridere, ghigna freddamente in arguzie stentate ed
imbam- boliscono gli occhi e ci fan sorridere le labbra. imbambagiato (part
ostinata ricerca di guide locali ha fatto sorridere e impazientare tutti i librai.
bellimbusto. baretti, 3-89: bisogna sorridere di frequente senza averne voglia, e
3-111: la faccia imperscrutabile tentò di sorridere. = voce dotta, lat.
di felicità, restai sull'erba a sorridere muto. bocchelli, 2-v-296: credevano di
mia tabacchiera; e guardandolo imparo a sorridere delle umane miserie. -ant. tempestare
: atterrata una donna grassa inchinata a sorridere,... il leone minò in
cate... aveva un modo di sorridere inciso, che la truccatura accentuava.
il barbaro; potete incrocicchiar le braccia e sorridere di quella forma ridicola, e della
bisogna ridere, ma tutt'al più sorridere e badare al pensiero serio, che si
scrutatori,... inetti a sorridere. savinio, 2-94: il faccino paffuto
. palazzeschi, 1-249: incominciò a sorridere, a sottolineare con piccoli gesti la
242: i denti bianchi tornarono a sorridere di quel sorriso feroce che mi aveva
ti fa dubitare di dio, ti fa sorridere infernalmente. cavacchioli, 173: seppe
. cecchi, 5-205: provava a sorridere... con una timidezza quasi ansiosa
: [il soldato] incominciò a sorridere, a sottolineare con piccoli gesti la
aurelia si specchiava... solea sorridere con venustà saporosa. forse perché di
principe, che egli non fece altro che sorridere. vittorini, 7-8: non vuol
intenso, non sia divino, e senza sorridere mi sono compiaciuto a lungo dell'intangibile
così femmina proprio, che mi fai sorridere lacrimando. pascoli, i-670: rispetto
sola realtà vera, l'io, può sorridere, tenendosi come artista, con divina
cicognani, 13-331: vedeva la zia felicita sorridere d'un sorriso irridente alla morte nell'
2-208: è difficile... non sorridere alla vista di un così bel '
, xix-61: i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena, / onde l'
ch'egli non potè fare a meno di sorridere. -di animali.
dominico braga apparire in prima fila e sorridere al crudo lampo di magnesio tenendo in
salute nell'aria. -apertamente (sorridere). gozzano, 1-744:
consuetudini ci fanno arrossire di pudore o sorridere di malizia. -dilazione.
/ una faccia di donna protesa a sorridere / e un idiota leccarla con gli
legata a un filo, eppure cercò di sorridere. emanuelli, i-102: come un'
, n-ii-146: mi pareva di vederla sorridere, mentre in una grande e lieta festa
: / tu, con quel tuo sorridere mesto, / tu sola avevi riaccesa la
che per verità non posso astenermi dal sorridere di quella mia loica, nondimeno m'
e insomma l'uomo è chiamato a sorridere su sé medesimo. 3.
il vecchio giove e gli altri dei, sorridere. / lubrico spasso ad essi ora
una luridezza cordiale che sorride e fa sorridere, e un'altra solitaria che
-e se io morissi? -egli ripetè senza sorridere, sentendo ancóra una volta sorgere dal
falsa lustra di una autorità scientifica, può sorridere e biasimarci. boine, iii-127:
,... allora siamo costretti a sorridere degli adulatori e degli adulati.
raggrinzò tutta la sua macilenza cartilaginosa per sorridere. 2. stato morboso caratterizzato
d'una * miss ', fanno sorridere sullo 'smoking 'di un * gentleman
malsicure. svevo, 5-32: continuò a sorridere alla signorina che lo guardava ansiosa con
ancora nel vecchio manto machiavellico, farà sorridere gli storici. -aspetto esteriore di
parola; una doppia paura di far sorridere i miscredenti e di scontentare le mamme
hanno anzi a guardar la commedia e sorridere; pensando che, calata la tela
non ci stupivamo di quel che faceva sorridere la mentalità comune, davanti a cui spesso
ad uno, e cercava di sorridere alla mamma, colle labbra pallide,
d'ogni stra- dicciuola e cominciavano a sorridere ai passanti. d'annunzio, iv-2-89
... né l'umanità poteva sorridere lungamente di quel fanciullesco o meretricio sorriso
bovary nel testo originale, vestir meglio, sorridere con più grazia, dir qualche frase
incontro alla signora barborin che cercava di sorridere mentre pasotti metteva la sua faccia più
fa l'atto di chiedere qualcosa senza sorridere. « mettiamo 'scrittore'? ». «
le mie giornate / quantunque ancor veda sorridere / pei monti, pei cieli,
pericolo in cui si trovava la faceva sorridere mentre i suoi grandi occhi spalancati guardavano
in qualche modo mitridatizzata, che sapeva sorridere e scegliere e conoscere i limiti, può
non faceva che salutare, accennare, sorridere, ammiccare, ai suoi conoscenti da quartiere
: lottare sempre, quando più dovrebbe sorridere il mondo, è dura cosa.
moriva sorridendo. pavese, 3-61: sorridere è vivere come un'onda o una
i mormorevoli / fonti bellissima vuoi tu sorridere? 2. ant. inquietante
marciapiede e già a distanza cominciò a sorridere e a far mostra di averlo riconosciuto.
n. franco, 3-33: diede da sorridere a tutti la piacevole meraviglia del signor
nel testo originale, vestir meglio, sorridere con più grazia, dir qualche frase
, £-3-466: d'un guardo allor sorridere / degna al terren, che questo /
fosse che un gran baldacchino disteso per sorridere agli amori esotici e alle muse poliglotte
muscoli e per l'ondeggiar delle ombre pareva sorridere da tutte le giunture. valeri,
per udire, senza aprir bocca né sorridere. alcuni si stesero con ventre a
, senza mutarmi; e ho saputo perfino sorridere. -con sineddoche.
una creatura di pianto / vedo per te sorridere. montale, 2-19: nel pomeriggio
. i labbri, onde il sorridere / gratissimo balena, / onde
insuperbire nobilmente in me stesso, e sorridere delle ingiuste persecuzioni. cattaneo, y -3-21
, non sia divino, e senza sorridere mi sono compiaciuto a lungo dell'intangibile
non venne; né a lui poteva sorridere l'idea di andare attorno per l'europa
numeroso e parco nell'adunanza, mi fa sorridere di buon umore. bonghi, 1-120
che produce una sensazione nuova: fa sorridere; è smisurato e imponente come una
sono ancora gli animali che mi fanno sorridere: i batuffoli di lana bigia o
, di cui la morte / sembra sorridere, paziente. -iron. gadda
gli umeri / i satiri ver me dolce sorridere. carducci, iii-3-293: a me
probo, che piacevano, e facevano sorridere cordialmente il suo amico cardarelli.
di felicità, restai sull'erba a sorridere muto. -agghiacciato dalla paura;
e a sospirare ad un tempo e a sorridere meno orgogliosamente su le debolezze del prossimo
. palazzeschi, 1-249: incominciò a sorridere, a sottolineare con piccoli gesti la
natura, io credo che nessuno possa sorridere di questo pensiero: la superstizione ha pure
e cerco, nelle ore nere, di sorridere. -con metonimia.
sul tavolo il pacchetto delle turmac, sorridere un mezzo sorriso. -confezione-di una quantità
vuole palliare la invidia del cuore per sorridere. guicciardini, iii-103: o per ambizione
all'ap- parire del sole cominciavano a sorridere. -lembo, angolo.
sono ancora gli animali che mi fanno sorridere: i batuffoli di lana bigia o giallina
ojetti, iii-428: il re ci vede sorridere e, forse anche perché non ha
esercito / di nuovi bamboli / vedrem sorridere. carducci, iii-3-97: i cavalier
pargoleggiare, rosa non potè tenersi di sorridere. -operare come in un bambino
dal canto mio, m'accontentavo di sorridere; mi sentivo il più forte, perché
i bibliotecari... dovettero paternamente sorridere sull'inesperienza, e diciamo pure ignoranza
vedonsi a un tratto allegre sventolare e sorridere al sole le bianche e azzurre bandiere
adagio con gli occhi chiari, senza sorridere. bernari, 7-405: esposito percorse
e quella persecuzioncella che avrebbe dovuto farlo sorridere gli rigonfiava l'anima d'ira. imbriani
raggrinzò tutta la sua macilenza cartilaginosa per sorridere; alzò le spalle; socchiuse gli
foscolo, xvi-76: or io non so sorridere alle piacevolezze di certi spiritosi, né
fatti, farà, a volte, sorridere. -in senso concreto: azione,
da cui si capisce che sono abituati a sorridere e a ridere. -di
faccia umana, ma quando incominciò a sorridere, il suo sorriso era così pieno
sorridere pietosamente il pallido viso di nicolò machiavelli.
: luciano non potè a meno di sorridere. un convegno d'amore davanti a
la figlia... si limita a sorridere con le labbra strette pensando fra sé
strilli poetici, ero giunto a far sorridere una mia poesia..., e
. pavese, n-ii-203: e da sorridere questo, che il terribile miscredente, comunista
così naturale e grazioso che vi fa sorridere alla sua letizia. carducci, iii-25-395:
portavoci di dolori sociali, al critico convenga sorridere di tutte le formule e stare a
un intimo amico, non ci fanno più sorridere. prevaricare (prevalicare),
sono ancora gli animali che mi fanno sorridere: i batufoli di lana bigia o
casa nel suo letto lo faceva languidamente sorridere perché era il segnale che il sonno arrivava
dolce tristezza, nella quale era possibile sorridere ancora al passato e all'avvenire. savinio
le sue facezie muove l'afflitta madre a sorridere e racconsolarsi. c. e.
pirandello, ii-1-497: avrà cercato di sorridere, ascoltandoli; ma...
raggrinzivo dentro; ma continuavo a sorridere. fenoglio, 4-281: il cuore
o sputato, o gli fosse venuto fatto sorridere prima e'ne desse l'esempio.
4-284: al novantesimo passo cominciò a sorridere, al novantacinquesimo a ridere, piombando
giovanni vieni, devi respirarmi, devi sorridere, devi solcare di te il mondo
buzzi, 82: bianchissima / sembra sorridere l'anima mia / traverso lo specchio
ii-226: a momenti, pareva che volesse sorridere; ma subito corrugava le sopracciglia come
-con valore attenuato: ridere, sorridere (nell'uso famil.).
povero frate, in qualche canto della piazza sorridere pietosamente il pallido viso di nicolò machiavelli
! 3. per estens. sorridere rivolgendosi ad altri in segno di gioia
e, credo anche, 'ne'baffi': sorridere di nascosto con più o meno malizia
uno sguardo tale che lo ha fatto sorridere. -tose. ribadire e confermare
stimare i pregi e soffrire i difetti e sorridere delle moretti, ii-440: credo
li avevano sempre guardati compassionevolmente e faceva sorridere le giovani donne. -figur
le medesime penne. pavese, 3-61: sorridere è vivere come un'onda o una
se ne impazientiva, ciò che fece sorridere il re e finì di rinfrescare il sangue
borgese, 6-35: mi venne da sorridere, pensando / che quei trecento sagrestani-campanari
che egli riparlasse, egli incominciò a sorridere seco stesso. michelangelo, 1-iv-364:
i pregi e soffrire i difetti e sorridere delle facezie e compiacersi se i più
agg. che fa ridere (o sorridere) a suo malgrado; ridicolo, che
, che fui avvezzo in terra a sorridere delle umane stoltezze, ma ti prego con
cfr. ridere). ritornare a sorridere, sorridere nuovamente. carducci, iii-2-219
ridere). ritornare a sorridere, sorridere nuovamente. carducci, iii-2-219: nato
, con valore iter., e da sorridere (v.). risórsa
d'una volta, e ti farò sorridere, ti farò ridere. tu ritroverai quelle
. atterrata una donna grassa inchinata a sorridere, balzato su per una scaletta che
, ecco un compito che avrebbe fatto sorridere scetticamente il simpatico monografo di luca giordano
sobrio e taciturno non fu più veduto sorridere dopo la sciagura di caporetto. soffici
, ii-271: ella dormiva lieve, per sorridere allo sciame dei sogni. montale,
non fosse altro per farla alcun poco sorridere colle mie scioccherie quando le salta addosso
parlare s'anco avesse voglia di tacere e sorridere di scipitezze e mostrare affanno di puerili
. foscolo, iv-314: io mi sento sorridere l'anima e scorrere in tutto me
. un uomo sa essere -e io dovevo sorridere e squadrarlo 2. far scansare
vedonsi a un tratto allegre sventolare e sorridere al sole le bianche e azzurre bandiere su
fenoglio, 4-153: johnny non potè sorridere come ogni altro fece, perché era
si muove, ma io la sento sorridere fino alla cima dei suoi capelli sensitivi,
vedonsi a un tratto allegre sventolare e sorridere al solele bianche e azzurre bandiere su le
dominico braga apparire in prima fila e sorridere al crudo lampo di magnesio tenendo in mano
a'tuoi sfuggenti / occhi, saprà sorridere soave / sol quando per amar,
buffo, che non lo posso maiguardare senza sorridere, rivedo col pensiero certi vecchi militi
-in senso attenuato: ridere, sorridere. lorenzo de'medici, ii-291:
. montano, 463: come non sorridere della sicurezza degli autori che vivono con
e poi la sigillava: questo si chiamava sorridere. -stringere con forza un
analogo. baretti, 3-89: bisogna sorridere di frequente senza averne voglia e far
, 8-xii-1986], 7: fanno però sorridere, così poco organizzati, smandrappati nei
; a qualche prodezza dimenticandosi sino a sorridere;... smentita come si vede
sorridente, cara! provati, forzati a sorridere! -e 3. espressione del
sobrio e taciturno non fu più veduto sorridere dopo la sciagura di caporetto. c.
: al complimento involontario paolo scappò a sorridere e lo soffrì dentro di sé come un
rar. con la particella pronom. sorridere con espressione di scherno, in modo
4. ant. con valore attenuato: sorridere lievemente, soprattutto per discrezione, in
parlava al telefono persino si dimenticava di sorridere ai clienti che entravano. 7
vana ». getti, 15-i-297: sorridere... è quel riso modesto e
vivere me stesso. pavese, 3-61: sorridere è vivere come un'onda o una
, 42: li occhi ripresero a sorridere. -atteggiarsi, aprirsi al sorriso
ad untaglio, che pareva non dover mai sorridere. -essere raffigurato col sorriso sulle
ap- parire del sole, cominciavano a sorridere. gozzano, ii-108: domani si
strilli poetici, ero giunto a far sorridere una mia poesia -una figura in una
sorridévole, agg. letter. che fa sorridere, che suscita gioia.
= agg. verb. da sorridere. sorridiménto, sm. ant
. = nome d'azione da sorridere. sorriditóre, agg. e
. = nome d'agente da sorridere. sorrìnchio, v. sisirinchio
mi stomacavano. = deriv. da sorridere, sul modello di riso2 (v.
sorriso2 (part. pass, di sorridere), agg. ant. e letter
non ci stupivamo di quel che faceva sorridere la mentalità comune. pasolini, 22ii-
cfr. ridere). ant. sorridere. buonarroti il giovane, 10-907:
lat. subridere (v. sorridere). sottoritmo, avv. nel
non si muove, ma io la sento sorridere fino alla cima dei suoi capelli sensitivi
3-213: di questa paura ci tocca sorridere, quando pensassimo all'angoscia della gente
una meta, cui loro è dato di sorridere, non mai d'abbracciare! calvino
una spazionave di questo tipo farebbe forse sorridere di compatimento il capitano kirk.
. -spegnere il sorriso: cessare di sorridere. gadda conti, 1-546: quella
, xlii-240: m'accade di ridere o sorridere di molte parole...:
, quelle che non fanno ridere ma sorridere, tutta una finezza da pensionati.
foscolo, xvi-76: or io non so sorridere alle piacevolezze di certi spiritosi, né
i-186: stirò le labbra come per sorridere. brancati, 4-13: stirando indietro le
9-33: la stravaganza della cosa la fece sorridere imbronciata. -rarità imperiali
: domenico... riusciva ancora a sorridere benché stravolto dalla fatica. n.
poi 'soprannome'. subrìdere, v. sorridere. subriméttere, tr. (
: forse mi gioverà imparare a non più sorridere e forse a non più piangere.
ch'egli non potè far a meno di sorridere. = deriv. da supplice
sorice2. surìdere, v. sorridere. suriettivo (surgettivo), agg
a tutto quel sorriso... può sorridere anch'esso. d'annunzio, iv-2-571
sulla tavoletta mobile, tentando di farlo sorridere. palazzeschi, 1-55: sopra una
modo misurato. buti, 3-80: sorridere è temperamente ridere, imperò che è
che mi appartenga, non posso tenermi dal sorridere fra me stesso. beltramelli, ii-118
moglie, titubante, poi tenta di sorridere. moravia, xii-317: incerto,
.. non lo posso mai guardare senza sorridere. g. almansi [« panorama
di sua moglie traluceva una tentazione di sorridere a quella sparata, ma che essa
. morselli, 5-9: si limitò a sorridere sdegnosamente, leggendo il fonogramma spedito da
orribilmente il volto lagrimoso per sforzarlo a sorridere, cominciò a dire tra i singhiozzi che
, il modo di parlare, di sorridere, denotano un uomo dalla vita trarotta,
dominico braga apparire in prima fila e sorridere al crudo lampo di magnesio tenendo in
. brignetti, 10-69: qui non sorridere, per piacere, no anchepianto: perché
taglio, che pareva non dover mai sorridere. -attaccare l'uncino: penetrare
montale, 18-58: si può sorridere quando si vedono sottolineati il wagnerismo di
, 2-208: è difficile infatti non sorridere alla vista di un così bel 'bébé'
, 9: sicché non si dovrà sorridere sulla polemica delle ragazze in bicicletta,
la 'spiritosa per forza'che deve sempre sorridere e far sorridere. = voce ingl
forza'che deve sempre sorridere e far sorridere. = voce ingl. americ.
, 14-14: perché il tacere e il sorridere non vengano presi dai superficiali senza quel
pirandello, 2-i-844: sorridere se ne poteva, nel vederlo così assaettato
, il loro viavai, il loro sorridere, la loro 'comparseria'che animando l'
ore [27-ii-2000]: fa un po'sorridere questo pubblico che sembra in preda al
infinita del poliedro scientifico, mi fanno sempre sorridere. = voce dotta, incr