in quel caso un musicologo / ottuagenario sordo, famoso, ignoto a me / e
l'usciale si udiva come un brontolìo sordo di rivoluzione nello stanzone vuoto. tabucchi
tornato contro il legno con un colpo sordo, la ragazza ha perso la concentrazione
: ci fu un orrido nano sterposo, sordo come un nodo, cieco e lercio
legge lo vieta del destin severo; / sordo alle preci su la stigia barca /
ore degli spaventi sono ridotte al sordo continuo misurato dolore che stilla sotto a
scoppio. palazzeschi, 5-97: il sordo non udirà... per le strade
sì che ver'me piu non ti mostri sordo. = pari. pass, (
rumore più o meno tenue o anche sordo (una massa d'acqua, una cascata
; il tanfo acuto di vino; il sordo acciottolio dono appunto dallo sforzo di raggiungere
rajberti, 1-124: dal lontano e sordo brontolar del tuono si perviene allo strepito
s'immagina che debba arrivare il rombar sordo della vita cittadina, e che qua tra
quegli altri begli strilletti, ai quali niun sordo vorrebbe negare il merito di un sonoro
3. produrre un rumore sordo, indistinto e intermittente (una macchina
e struggemi, / e 'ndamo al sordo sasso chiamareteme. giraldi cinzio, intr
servito per stormento di questa trappola d'un sordo, muto e pazzo, accioché,
quanto mi fora il dì stupido e sordo! fogazzaro, 1-192: mi sento
, 8-725: non cessa un momento il sordo ronzio dell'ascensore, su e giù
d'accidente, voi compare sete divenuto sordo e lei comare cieca. =
renitenza o resistenza o a una specie di sordo agrore della sudditanza. 5
landolfi, 19-103: fulmini urgevano nel sordo brontolio del tuono; il possente
surdibóndo, agg. letter. ant. sordo. - al figur.: che
. nievo, 590: un odio sordo una profonda diffidenza contro i francesi preparava
al carrozziere, il quale fa il sordo, e seguita a svolgere un suo repertorio
rende / della consorte al lusinghier men sordo. cesarotti, 1-xxxii-215: vedi com'
di lì, m'ero trovato improvvisamente sordo per un tappo di cerume che mi
: nutrire nei suoi confronti un astio sordo, una avversione profonda. lippi,
3-152: campana di legno faceva il sordo, e dimenava il capo, come
povero: egli suona con un instrumento sordo; per quanto ci tasteggia su,
d. bartoli, 10-112: un sordo e nativitate poter accordare un liuto distemperato,
è di minor prezzo, imperocch'egli è sordo. mascardi, 3-15: stabilitosi.
sevizia non trova pari al mondo. / sordo, ingrato e crudele è il mio
vostri dolori artritici. sì, il rodio sordo dei tofi alle giunture delle dita.
. per estens. che produce un fragore sordo, un rombo o uno scroscio continuo
tónf, inter. per indicare il rumore sordo di un oggetto che sbatte, picchia
. cadere pesantemente, producendo un rumore sordo. fanfani, uso tose. [
(tonféggio). produrre un rumore sordo. savinio, 21-164: si udì
tónfo1, sm. rumore cupo e sordo prodotto dalla caduta di un corpo nell'
e letter. cadere producendo un rumore sordo (anche in un contesto iperb.
, agg. ant. e letter. sordo e rimbombante (un rumore, un
. che tuona o che produce un rumore sordo. - per estens.:
malpelo,... udì un tonfo sordo, come fa la rena traditora allorché
/ ma sotto a quella balza un sordo e fisso / muggito fean le spumanti acque
, / sta cieco, muto, sordo, cionco e troppo / e odi e
da cima a fondo, rispondeva -nasceva un sordo fermento poi uno scalpiccio conmso, un
la roba mia, / o popol sordo, o gente trascurata, / gente balorda
pioppi tremavano alla brezza crepitando in un sordo concerto. y tremolare (una
sembra di scendere sempre e perseguita il tremito sordo dato dai treni che scorrono ai sopra
ant. strascichio di piedi sul terreno; sordo scalpiccio. p. fortini,
zitelle immusonite, tu hai (esasperatamente sordo) fuggito e odiato la zitella più implacabile
. machiavelli, 15-19: l'aspido sordo è un tristo animale, / che
trommare. 10. produrre un rumore sordo e diffuso, rombare (il vento
trenfiando. 4. produrre un rumore sordo, indistinto e intermittente per lo più
e trottapiano, quando ti conviene sei sordo come un ciocco ». =
trevuto / al suo dio (ch'iera sordo et muto: / a null'uo-
verso il luminoso pianeta; ma egli, sordo a'loro indiavolati urlamenti, splenderà incoronato
che precipitò nel pozzo facendo un tonfo sordo quando urtò l'acqua. -recipr
lavezzuola, lvi-157: il del sordo a miei preghi non risponde. /
. gozzano, i-164: sentii furiare sordo / del cuore. 13
seduto al suo tavolo da lavoro, sordo a qualsiasi voce che cercasse di distoglierlo
subito, qualcosa cadde con un tonfo sordo. panzini, iv-729: 'vanella': voce
, ovvero chi fabbrica lo muto e lo sordo, e il vedente e il cieco
, che cominciava a farsi un po'sordo, tendeva l'orecchio, gli faceva dei
e si riunivano a sciami: il ronzio sordo cresceva. carducci, ii-9-338: mi
amore punto: / ch'eo n'era sordo e muto; / or me ne
, 2-16: batté l'insetto più volte sordo sulla tavola, / sui vetri ribattè
gadda conti, 2-448: un suono sordo o roco vibrava nel monte selvoso. vittorini
avvinghiata al cuore; poi con un sordo ruggito solleva la donna sul suo petto.
: alle voci del sangue io non son sordo, / sebbene a viaggiar non ci
, 1-i-361: lo spagnuolo non intese a sordo, ma parendogli buono allargare i limiti
un banno nella croazia... sordo dall'orecchio sinistro; e...
(659): don abbondio era sordo da quell'orecchio. non che dicesse di
zenzerata, sf. ant. rumore sordo, ronzio. giov. cavalcanti 369
le sue minaccie uno che fingeva il sordo. marino, v-52: tanto ha giocato
propriamente un fischio, ma uno zufolìo sordo, piuttosto; a fior di labbra
inter. per indicare un rumore improvviso, sordo e duro. -anche sm.
, quando udì un cioc, un colpo sordo e duro alle sue spalle.
che di quel curagao da far vedere un sordo e sentire un cieco, te ne
trasformare un suono sonoro nel corrispondente sordo. = denom. da vocale,
il monoideizzato, che danno al rancore sordo e latente della moltitudine l'espressione positiva
, esaminati da un otologo, da un sordo e da uno psichiatra. = voce
bong1, inter. per imitare il rumore sordo di un oggetto metallico che sbatte contro
che doodles onirici sgorbiati nel cuore del sordo conticinio. = deriv. dal lat
persona). nievo, 8-273: sordo e muto / là vissuto, / ben
, sm. invar. rumore cupo, sordo, sommesso.
del semicretinoso, dell'osteomalacico, del sordo, ecc. osteopenìa, sf
pluff, inter. per indicare un fragore sordo, smorzato, soffocato. dossi
del semicretinoso, dell'osteomalacico, del sordo, ecc. = comp. dal
, ii-146]: e il suo grugnito sordo, ascoltato tante volte nell'aria umida
suo sordismo. = deriv. da sordo. r soreliano, agg. polit
uno 'sticker'che diceva « non sono sordo – ti sto semplicemente ignorando »)
vrun, inter. per riprodurre un suono sordo. – anche in forma iterata.