cadere, precipitare (con un tonfo sordo, come il rospo che si tuffa
quelle differenze. colletta, i-217: sordo alle proposte di accomodamento, ridestò il
. segneri, iii-1-251: mi farò sordo alle vostre preghiere anche assidue, anche
ed al garrir di questa penna giace / sordo il pensier che non conosce amore.
negri, 2-704: sulle prime sembra sordo [il paesaggio]: è, invece
rumori della città, il vocìo, il sordo rotolìo dei carri. seguono assai spesso
marchi, 281: mandò ancora un sordo gemito, adocchiando collo sguardo corrucciato a
persuasioni, per l'orecchie versate nel sordo cuore, non faranno in gran tempo.
36 (623): qui un sordo mormorio di gemiti, un singhiozzo che andava
/ a poco a poco / più sordo / si fa sotto il pianto / che
l'aeroplano roteava sempre con un ronzio sordo e potente da calabrone. moravia,
in cui il cervello continuava un lavorìo sordo, indistinto, ma non perciò meno affaticante
che dà un suono alterato, piuttosto sordo (come di metallo o vetro incrinato
gli può dare l'orecchie, ed il sordo l'aiutorio degli occhi. idem,
irto di bronzo / era l'ètere e sordo / per lo stridor dei carri
mal udire, l'albitro era quasi sordo affatto. = deriv. da
vita. panzini, iii-674: un sordo brontolìo... sorvola su tonde del
/ via per gli antri un romor sordo s'allarga / che mette a chi
dall'umida ombra remota. / più sordo e più fioco / s'allenta, si
goldoni, vi-1081: povero me! son sordo affatto. non ci sento più niente
evitarli... è cosa stranissima un sordo che si porta intorno un alone di
e si piangerebbe, se non fosse un sordo rancore che si prova verso di sé
agli spergiuri. idem, 103: sordo fremito / che annunciava nell'alba / chiatte
aortalgìa, sf. medie. dolore sordo localizzato nella regione dello sterno, dovuto
per tutte le tribune, come il crepitar sordo di una grandine. panzini, iii-384
rombava come ima voce in un silenzio sordo, senza eco, inanimato.
a iesu cristo uno il quale era sordo e mutolo. caro, i-345:
l'arte. giusti, 2-247: un sordo tramenìo, come di gente / che
2-185: filtrava l'acqua con uno sgocciolio sordo, che aveva l'aria d'un
spesse vane /... far al sordo / la melodia sentir de l'arpicordo
,... poi un gemir sordo e arrantolato. = deriv.
nel gran riposo / con urto sordo; sanguinò silente; / senza
simile al serpente, simile all'aspido sordo, chiudente le sue orecchie, il
: l'aspido è di sua natura sordo; e con tutto che elli abbi
orecchi. machiavelli, 859: l'aspido sordo è un tristo animale, / che
bella, / ma de l'aspido sordo / è più sorda e più fera e
empia fierezza / in costume gentil l'aspido sordo. segneri, ii-171: si vider
quelle. 16. fonet. sordo (s, z): contrapposto a
sm. l'assordare, il rendere sordo; il divenire sordo. f
, il rendere sordo; il divenire sordo. f. corsini, 2-671
, tr. (assórdo). rendere sordo; intronare, stordire (con un
. 5. intr. divenire sordo, perdere l'udito. - anche
assordato? = deriv. da sordo (v.). assordato
di assordare), agg. reso sordo, divenuto sordo; intronato, stordito (
, agg. reso sordo, divenuto sordo; intronato, stordito (da un
sm. l'assordire, il divenire sordo. 2. fonet. passaggio
{ assordisco, assordisci). rendere sordo, intronare le orecchie. - anche assol
5. intr. divenire sordo, perdere l'udito. - anche
digioso. = deriv. da sordo (v.); cfr. lat
di assordire), agg. reso sordo, divenuto sordo; stordito (da un
, agg. reso sordo, divenuto sordo; stordito (da un rumore prolungato
di bronzo / era l'ètere e sordo / per lo stridor dei carri e per
rasente le case, con un soffio sordo e sinistro. = voce dotta
donna mai rispose, / e fece il sordo ad ogni suo quesito; / ma
parole era stata accompagnata da un tonfo sordo dell'attizzafuoco dentro 10 spessore del tappeto
de pisis, 48: dopo il sordo martòro / l'anima leggera come una
non la fu così; cieco, sordo, io veggo pur troppo, e altre
, ii-557: sono fatto quasi cieco e sordo in questo balenìo fragoroso di vicende
balordo; / e benché sia cieco e sordo, / mai di crocchio uscir non
alba mi levo, odo un rumore sordo, che è? stanotte hanno fatte le
intanto è notte, comincia lontano un sordo fragore, cresce, si mesce ad ululati
. baldini, 5-188: egli era sordo e muto, ma in compenso armato
promesse. 4. locuz. sordo come un battaglio di campana: persona
batuffolo di stracci, donde sfuggiva un sordo lamento. d'annunzio, v-1-282: prende
incerto. baturlare, intr. sordo rumoreggiare del tuono in lontananza. -
/ un bavalischio, anzi un aspido sordo. machiavelli, 808: e per
più piccola, il cosiddetto frullino o sordo, è noto ai cacciatori perché spicca
beccaccino maggiore, rispetto al frullino o sordo, detto anche beccaccino minore).
? -bembè, voi siete guarito del sordo. firenzuola, 729: e'non
perdono 10 splendore, se il color sordo di essi non si desta per la
, / senza scialle e berretto, al sordo fremito / che annunciava nell'alba /
tombari, 2-144: l'alto massiccio è sordo. avvoltolato fra le nubi, trema
iv-119: e sollevossi un tal bisbiglio sordo / e nella parte destra e nella manca
a un fuggi fuggi generale, un sordo schianto e tutta la chiesa si fende e
4. figur. rar. sordo, debole, soffocato. pea,
cannonate! montale, 1-71: quando più sordo o meno il ribollio dell'acque
2. per simil. rumore cupo, sordo. palazzeschi, 7-69: checco parlava
mandare rumori confusi, su un tono sordo e uguale; rumoreggiare (l'acqua che
. papini, 25-19: un brontolìo sordo, come d'una caldaia d'acqua
.. / patrio monte in cui sordo rintrona / il selvaggio de l'orso bramir
2. figur. mandare un suono sordo insistente; gorgogliare, ronzare, scrosciare
brontolìo. gozzano, no: maddalena con sordo brontolio / disponeva gli arredi ben detersi
. 3. figur. rumore sordo e prolungato: rombo, ronzìo.
, come adesso, di bronzo, e sordo ai coloni invocanti. -bronzeo,
, intr. letter. fare un brusio sordo e continuo. pascoli
dal tommaseo: « brusìo, rumore sordo, ma non sempre leggiero; e
2. il rumoreggiare, il mugghiare sordo e lontano (del tuono, del
la borghesia! ». un bubbolio sordo si levò dalla massa. idem,
lungo il bordo, con un rumore sordo di ali possenti che battevano l'onde
d'una buffoneria speciosa, strillare a un sordo. piovene, 5-129: « scemo
a pena, / che dopo un sordo bulicar profondo / quel vivo spirto dentro
che si butti / a fare il sordo. berchet, corte., i-65:
di possedere l'idioma, per non esser sordo fra i parlanti: si provvede a
po'duro d'orecchi: era anzi sordo come un caciocavallo. = comp.
propriamente un fischio, ma uno zufolìo sordo, piuttosto; a fior di labbra,
aver campane grosse o ingrossate: essere sordo. pataffio, 9: i'ho
. -sordo come una campana: sordo del tutto. palazzeschi, 3-255:
gracchiare chi voleva, faceva orecchia da sordo. grazzini, 3-2-210: trovasi spesso
d'egitto /... / sordo come aspe si rimase, e seppe /
con un buon paio di orecchi fingendo il sordo, atten deva a far
capannelli, il sudar freddo, il sordo cicaleccio, un qualche sorriso agghiacciato tra
di proprio capo: essere testardo, sordo ai consigli altrui. cavalca,
bene in corte bisogna che ci venga sordo, cieco, muto, asino, bue
, 715: il vetturino non intese a sordo: affibbiò due colpi di frusta sopra
/ senza scialle e berretto, al sordo fremito / che annunciava nell'alba /
/ ch'or di più è fatto sordo, e l'altrui male, / privo
per terra con le mani e verrai sordo, orbo ed attratto. parini, giorno
715: il vetturino non intese a sordo: affibbiò due colpi di frusta sopra
tecchi, 2- 100: diventò sordo coma una cassapanca e morì a quel
-avere il cece dentro le orecchie: essere sordo. palazzeschi, 5-277: non lo
letto mollemente sprofondava, con un suono sordo, e in un certo modo lontano,
424: mi toccò a fare il sordo tutto il tempo del desinare, e quanto
chiatta. montale, 103: sordo fremito /... annunciava nell'alba
che rimanea fioco / e muto e sordo, e smarrisce la chiave. bronzino,
sente, pian piano, / con sordo stridore, / a doppia chiave riserrar di
le uova] e si segnino solito sordo rumore. quelle che dì per
giacché non può chiudersi, vorrebbe esser sordo per non udirle. 12.
37. figur. basso, profondo, sordo (un suono). carducci,
questi è un povero uomo mutolo e sordo, il quale un di questi dì
/ ad onne mia salute sempre te trovo sordo! / sostene lo flagello d'esto
, giorno, iv-535: e sordo stropicciar di mossi scanni / e cigolio di
: di pilato è il cantor mimico e sordo, / fra i giumenti d'arcadia
non esser al tuo ben cieco, né sordo, / sappi gioir di sì felice
sente, pian piano, / con sordo stridore, / a doppia chiave riserrar
parini, giorno, iv-532: e sordo stropicciar di mossi scanni / e cigolìo
spelonche, e mise nelle selve uno strepito sordo e profondo, con un vasto ondeggiamento
possedere l'idioma, per non esser sordo fra i parlanti: si provvede a
: tese l'orecchio: sentì come il sordo gorgoglìo del tempo che sfugge dalla misteriosa
: fuggir di gatti innanzi al passo sordo. / rettangolo di luce, prepotente
, a un notaio divenuto cieco o sordo o impossibilitato a scrivere o che abbia
. xdxpwou;, da xcocpói; * sordo *. cofticizzare, tr. scherz
; / ch'or di più è fatto sordo, e l'altrui male, /
. alfieri, 1-24: e vie più sordo alle minacce, all'uno / l'
del coma in cui era caduta, il sordo rantolo mortale. -per estens.
caldaie sembrano silenziosi; non fosse il sordo brontolìo della nafta in combustione. baldini
forni, / tacita piazza combusta, / sordo asfalto, lastre roventi. idem,
posso, / parlava la dolente al sordo lito, / ch'avria qual cor più
, i-1461: al quale [cieco e sordo] né coi gesti né colle parole
. pavese, 4-136: quella specie di sordo rancore in cui s'era conchiusa la
la bella impresa, / e fàtti sordo a'consiglier malvagi. lemene, 449:
fedelmente, di quel che avrà fatto il sordo, reggendosi col semplice giudizio della natura
intervalli più radi, con un suono sordo di bolle che gli si rompessero dentro
2. per simil. emettere un rumore sordo, insistente. viani, 13-129:
dell'antico palazzo rosso affocato nel meriggio sordo l'ombra cova sulla rozza parete delle
possedere l'idioma, per non esser sordo fra i parlanti: si provvede a tutto
dell'antico palazzo rosso affocato nel meriggio sordo l'ombra cova sulla rozza parete delle nude
vegetante, né anima furiosamente creante -né sordo pacco di materia, né colonna di
ma il passo mi conduce col ronzo sordo dell'ala notturna, per un declive di
o un suono secco e per lo più sordo (in seguito a torsione, a
3. cadere con un rumore secco e sordo; esplodere. nieri, 276
. davanzati, ii-136: vitellio era sordo a'forti consigli. scop- piavagli il
antonio. 2. con rumore sordo, con suono cupo. monti,
4. non chiaro, non distinto, sordo (un suono, un rumore)
in ascolto. non giungeva che il romor sordo, cupo, confuso della vita urbana
viceversa, produce un suono tremolante, sordo, monotono. levi,
spirito immondo, dicendo: o spirito sordo e muto; io ti comando, che
/ ad onne mia salute sempre te trovo sordo! / sostene lo flagello d'esto
e urlava. sentii guaire, un colpo sordo, urli acuti -gli avevano dato.
curare né sanare; e sanerà uno sordo e mutolo. passavanti, 16:
, pover, nuto, / cieco, sordo e muto, / desviato, vanito
. gozzano, no: maddalena col sordo brontolio / disponeva gli arredi ben detersi,
il dichiarante medesimo, non essendo né sordo, né cieco, mode
, 86: ed a perversi ingegni / sordo a preghiere non dimostra invano / il
faville tremule, si spense con un crepitio sordo su l'acqua. bartolini, 4-187
dossi, 312: il rombo istesso, sordo, continuo, di una gran colonna
fiori. alfieri, i-56: io allora sordo e muto, e quasi un corpo
d. bartoli, 3-112: facciasi il sordo a toccare la prima corda di questo
/ ad onne mia salute sempre te trovo sordo! / sostene lo flagello d'esto
risentimento doloroso, sdegno, amarezza; sordo malcontento, stizza, irritazione, irosa insofferenza
luca pulci, ii-40: or se'tu sordo, o t'infigni, o non
sasso, / nell'anima il rimpianto sordo, / l'indomabile nequizia, dissolvi
ragione. -privo di sonorità, sordo (un luogo). g.
: deh, fammi cieco 0 fammi sordo, amore: / che distratto in più
. ariosto, 1-32: il destrier sordo a lui non riede, / anzi
pover, nuto, / cieco, sordo e muto, / desviato, vanito,
, strano! un dondolìo di campane, sordo, soffocato, e pur tanto soave
cosiddetto elemento « opaco » o « sordo » del suo poema è troppo grossa e
; favella sonora ed udita da ogni sordo, chiara ed intesa da ogni illetterato;
/ un bavalischio, anzi un aspido sordo. grazzini, 4-127: se io fussi
-or dunque, or dunque, tanto sordo vi siete fatto da stamattina? jovine
ad ammazzare. 5. sordo. svevo, 6-73: -la signora
? -duro d'orecchi: alquanto sordo (anche insensibile, che non vuol
po'duro d'orecchi: era anzi sordo come un caciocavallo. -privo di
non palatalizzate; nel linguaggio comune, sordo (s e z, come rispettivamente
perocché non vale a riprendere l'uomo sordo per natura. capellano volgar., i-51
echeggianti. d'annunzio, v-2-85: sordo io sono del mio tumulto, echeggiante della
delle bianche brume, / con sordo echeggio rispondean le selve. d'
l'elettrico? gnoli, 125: un sordo mandano ronzio / i fili dell'elettrico
fierezza / in costume gentil l'aspido sordo / e porge al tuo cantar l'
suon muto di vendetta, / un fremer sordo d'intestina contenuto, / dimmi,
, xviii-3-1132: se il fanciullo è sordo alle esortazioni, si dovrà egli uccidere
, vivevi. d'annunzio, v-2-85: sordo io sono del mio tumulto, echeggiante
ovvero chi fabbricoe lo muto e lo sordo, e il vedente e il cieco?
al falso tuo liquido vetro; / ma sordo anch'io non muovo, anzi m'
la cadenza dei loro passi faceva un rumore sordo, ma sopra volava la musica delle
/ il conte al postiglion che fa del sordo. -con significato modale. tavola
. gavoni, 2-42: allorché brontolava sordo il nembo, / non si sentiva più
manifesti replicati segni / del cielo hai sordo il core. nievo, 1-359: virtù
2. figur. smorzato, attutito, sordo, impercettibile, silenzioso (il passo
govoni, 2-245: avrò un passo più sordo e più felpato / del filo amaro
lentamente, con un rumore felpato, sordo e afoso tutto il motore arrestò i movimenti
su la ghiaia le davano appena un dolore sordo e il lezzo delle pipe le feriva
col fuoco. bùgnole sale, iv-251: sordo abbian l'orecchio od impietrito il cuore
: chiuso in un feroce mutismo, sordo alle pietose attenuanti che angelica sorellevolmente vien
-suonare a fesso: emettere un suono sordo, stridulo. [sostituito da]
sciancato, / qual mal di fianco sordo o scilinguato. petrarca, iii-2-44: siila
che il fico salvatico è uno ariete sordo contro le mura; né è cosa da
entri fideiussore, e lui subito diventa sordo, frantende et ad altra cosa risponde.
fierezza / in costume gentil l'aspido sordo / e porge al tuo cantar l'orecchio
spiegazioni ad alta voce come se fossi sordo o non capissi. -non finirla
percettibile; che ha debole tono; sordo, fievole, attutito, sommesso;
ultimo verbo intendono soltanto il cupo e sordo romoreggiare del pelago, come si sente
5. fioco, indistinto, confuso, sordo (un suono, una luce)
/ ad onne mia salute sempre te trovo sordo! / sostene lo flagello d'esto
flotteggiare morbido della laguna con il rumore sordo di una chiglia di gondola battente di
/ poi che fate sì bene il sordo e l'orbo. 3.
più forte, non intendo, perché son sordo. - (gli parla fortétto
sguardo torvo, cupo; con accento sordo. 5. maffei, 6-330:
più tarda età. -roco, sordo (la voce, il suono di uno
aretino, 8-22: soffiando come un aspido sordo, con la schiuma a la bocca
m'illude e mi fa pensare al sordo fragorìo del mare. gozzano,
, ii-557: sono fatto quasi cieco e sordo in questo balenìo fragoroso di vicende sopra
entri fideiussore, e lui subito diventa sordo, frantende, et ad altra cosa
, un cupo fremito, un rombo sordo come di materia inquieta e viva che
quinta, che si frantuma in un sordo nitrito o brontolio. alvaro, 2-221:
. -non udire frasca: essere sordo. badalucchi \ o, io:
. pulci, 14-83: l'aspido sordo, freddo più che lastra. cornaro,
ha per opposto l'oscuro, il sordo, lo sporco. il merito della freschezza
. per estens. che emette un suono sordo e stridente (uno strumento musicale)
-in senso generico: rumore cupo, sordo, sommesso. verga, ii-105
suol dirsi comunemente a significare quel romore sordo e spesso che fa la gente andando
ora d'un gatto, / un sordo sgnaulìo subito spento. 2.
votar, o far parlar uom muto e sordo: / però chi dir ne vuol
foco e l'esca, e 'l sordo suo fucile. calogrosso, 49: amor
. tutti fuggono, con un battere sordo di scarpe sui lastroni del pavimento.
): respirare emettendo un caratteristico rumore sordo (in segno di soddisfazione, di
pronunciato con suono aspro, duro; sordo (le consonanti s e r).
fare cor un pazzo e cor un sordo. grazzini, 109: pure ho speranza
trigliona a casa. -caratteristico rumore sordo prodotto da uno o più cavalli che
e blocchi gelati... mettevan un sordo fragore di sgretolìi e di risucchi
scotendo il peso delle bianche brume / con sordo ec- cheggio rispondean le selve. viani
). dossi, 299: il sordo lamento cessò, e il mutar spesso
, un riverbero, in quest'incubo sordo che il fuoco genera. -intr.
, xii-24: con un sobbalzo sordo e molle delle ruote, entrai nel viale
... giù stramazza con un sordo schianto, gorgoglia e tutto su la
le padelle dei candelari con un gemitio sordo. moravia, i-213: le grosse
strascino, xxi-11-943: oh gli è mal sordo chi non vuole intèndare! / la
... quella notte vennero a remo sordo per tagliare le gonfine de'navili.
alla fronte parevano stingere su un margine più sordo e gialliccio. 3. che
rumore -inghiottire rumorosamente un liquido. sordo prodotto dall'acqua o da un altro liquido
2. che è accompagnato da un rumore sordo e indistinto, simile a un gorgoglio
sibili o rantoli. durre un rumore sordo, indistinto e intermit caro
confusa- mente, indistintamente, con tono sordo (una parola, la voce)
agg. pronunciato indistintamente, con tono sordo; mormorato, bofonchiato. - anche
gorgoglio. -per estens. suono sordo e intermittente che proviene da un recipiente
più. -per estens. suono sordo e intermittente che proviene da un recipiente
gracchiare chi voleva, faceva orecchia da sordo. g. m. cecchi,
. -uomo di paglia! e un tonfo sordo della tavola colpita nel mezzo, a
un tratto, da lungi, un sordo rombo / di folla, e un grandinar
). grogrlo, sm. rumore sordo e confuso, ronzìo, gracidio.
89: sia come se vòle grossolano e sordo frate! ricchi, xxv-1-201: ascolta
buone gomitate. -produrre un rumore sordo e fastidioso (una macchina, un
. grugnito2, sm. verso sordo, gutturale e gor gogliante
. uscir di dubbio. -guarire del sordo: percuotere duramente, avventare una sonora
tale da essere udita anche da un sordo). pulci, 26-63: e'
e in questo modo lo guarì del sordo. 11. prov. -acqua
-per estens.: inarticolato, rauco, sordo, cupo. alfieri, i-99:
. o con suono cupo, sordo, rauco. guzla, v. gusla
povero moccicone, sei cieco, sordo e imbarbogito. munizioni e bagaglie
anche il vecchio naretti riveggo, diventato sordo e ormai imbecillito. svevo, 6-497:
l'avaro fato / nel ferreo trono / sordo al perdono. leopardi, iii-255:
: sia come se vòle grossolano e sordo frate! per la fede de dio,
impeciare o impeciarsi gli orecchi: restar sordo a qualcosa, fingere di non sentire.
1-viii-86: volle che io facessi el sordo, e bisognava che io m'impeciassi
lalli, 4-104: perché fa meco il sordo, ed impeciate / tien sempre le
e cadde pesantemente, facendo un tonfo sordo. 5. tr. raro.
/ ma, quel che importa, a sordo non fu detta. parini, giorno
quistione della imputabilità, cioè se il sordo muto sia un essere morale, non
feudi, sono inabilitati il muto, il sordo, il pazzo, il reo di
3. figur. insensibile, sordo, chiuso a determinati sentimenti o a
aver le orecchie incirconcise vuol dire esser sordo alla parola di verità. tommaseo [
tale il ferro incisor penetra, e sordo / rode la pietra, e più e
calare di tono, farsi grave, sordo, poco distinto (un suono, una
la diffidenza, l'indifferentismo, un sordo malcontento, le insinuazioni, ecc.,
in preda ad astioso risentimento, a sordo rammarico; piccato. pigafetta
quell'umiltà, vi era un odio sordo, indistinto, l'odio dell'oppresso
. -per estens. sensazione di sordo fastidio. moravia, viii-243: il
sapeva essere altro che assoluto. -alquanto sordo (un individuo); ottuso (
che cade dalla pala, lo scorrere sordo della catena sul legno della barca,
suggetti / l'inesorato che al pregar fu sordo. -rigoroso (la legge,
rende / della consorte al lusinghier men sordo. cesarotti, 1-xxv-83: mariti infedeli provarono
luca pulci, ii-40: or se'tu sordo o t'infingi o non sai /
a'futuri dicitori coll'esempio di qualche sordo gastigo con tra i passati. cesari
di quel che sarebbe un cieco e sordo. e. cecchi, 8-65: costì
/ e i miei la notte neghittoso e sordo / a le lunghe vigilie in preda
/ voler, ch'è cieco e sordo, / sì mi trasporta, che 'l
filli. e l'una e l'altro sordo / già da le strida, in
, / al vostro rechiamar fugace e sordo. tansillo, 4: quai fur pietre
rendersi. montale, 1-71: più sordo o meno il ribollio dell'acque / che
: de la avara morte, del sordo cielo, de le crude stelle, e
... che di venir cieco, sordo, insensibile, non altro. cassola
, 1-249: un certo che di sordo e di confuso, che si andava
città. = denom. da sordo (v.) col pref. in-con
(insordisco, insordisci). diventare sordo, perdere l'udito. bencivenni
? 2. tr. rendere sordo, ottundere l'udito, assordare.
alquanto. = denom. da sordo (v.) col pref. in-con
di insordire), agg. diventato sordo, menomato nell'udito. -al figur.
: intendi ben e non ti far sordo, / dico che ogni arbore che è
et odo e intendo e dico d'esser sordo, / quando parlar vorria la lingua
che m'intenda: / né finga il sordo, acciò che più mi strazie:
si ritirano. -non intendere a sordo: v. sordo.
-non intendere a sordo: v. sordo.
trema dal freddo; intontito e quasi sordo per l'umidità; devo parlar forte
, credendo d'aver intoppato in un sordo. -di animali. lorenzo de'
[tommaseo]: al ben far esser sordo, / e star pur sordo nel
esser sordo, / e star pur sordo nel peccato intriso. beicari, 4-154:
declina il mondo, e invecchia / sordo dei saggi ai providi consigli: / noi
trovò che solo il morso de l'aspido sordo dava con prestezza e senza dolore la
orecchie dell'uditore, e come da sordo sarebbe ricevuta. libro della vita contemplativa
l'invito piede, / e al pianto sordo il fato / su della porta siede
, l'invitto. -ant. sordo alle preghiere (o anche alle proposte
io: qui voltategli le spalle, sordo più di un'aspe a gli scongiuri dell'
pover, nuto, / cieco, sordo e muto. fra giordano, 2-162:
cantando sul secco / mentre ora piove sordo su mille involti fangosi. 9
inzuppata d'odio: un odio tanto più sordo quanto irragionevole. piovene, 1-33:
rabbia. ariosto, 1-32: il destrier sordo a lui non riede, / anzi
irrigiditi cadono gli amplessi, / e sordo l'uomo ed è tropp'alto iddio
in un vasetto nascoso tenne uno aspido sordo, il quale con una verghetta d'oro
irto di bronzo / era l'ètere e sordo / per lo stridor dei carri e
libera dal peso, con un tonfo sordo. montale, 5-22: la scaglia d'
detto che ai nostri lamenti / saria sordo quel dio che v'udì? carducci,
savinio, 353: le iterazioni del sordo accesero in me ima tenerissima speranza.
/ e lacrima la palma ora che sordo / preme il disfacimento che ritiene / nell'
motteggiava i compagni accidiosi / quando il sordo lagnìo coglieane a frullo.
, 1-249: un certo che di sordo e di confuso, che si andava insinuando
presente languente fortuna, dimostrossi un poco sordo alle persuasive e alle ragioni. siri
trovò in questo l'un e l'altro sordo, / purché le parti fussero aggiustate
. pulci, 14-83: l'aspido sordo, freddo più che lastra, /
3. che produce un rumore cupo, sordo, prolungato; strepitante. delfino
. 3. rumore cupo, sordo, prolungato; strepito. leopardi,
lo vieta del destin severo; / sordo alle preci su la stigia barca / siede
legnoso falsetto di negri, miseramente più sordo quanto più si sforza ad un tono
difficile distinguere se il suono è ancora sordo o è invece piuttosto sonoro.
francia, benché innamorato, / non è sordo all'onor. quindi il severo /
pianto che ancora non varia, / ma sordo trapassa il levita / vicino al gesù
era indemoniato, ed era muto e sordo. leggenda aurea volgar., 552:
: i grandi fanno il cieco ed il sordo, quando loro non torna al conto
siamo a nulla; ci ho un limetto sordo e ogni tanto mi dà delle punture
a parlare. guittone, 117-6: sordo son quando li sono al viso, /
italia. carducci, iii-23-405: un sordo brontolio di gagliardi mendicanti, che sdraiati
-per estens. smorzato, attenuato, sordo (un rumore). bernari
e locali facevano tra loro un miscuglio sordo e omogeneo. come in tutto il
tanto pungeva il carducci, di rifarsi del sordo logorìo del « malor civile ».
332: soffiando ne l'orecchie a un sordo, / che parlar volse de l'
i lumi. carducci, iii-i-iio: ei sordo a 'l giubilo beve l'oblio /
, 325-90: chiaro mostrando al mondo sordo e cieco / quanto lume del ciel
si rosolava bene il signor podestà, sempre sordo e cieco sui fatti di quel tiranno
che il lusignolo facci uno bello canto al sordo. piovano arlotto, 258: uno
rende / della consorte al lusinghier men sordo. tronconi, 2-203: fu costretta a
/ ad onne mia salute sempre te trovo sordo! cavalca, 18-252: abbominevole cosa
preste e reiterate. milizia, iii-490: sordo in pittura è quel colore che non
sporco. marinetti, 2-iii-122: lamento sordo delle anticaglie lutulente del naviglio. viani
è il signor luca? -ci è il sordo, ma non sa niente. -non
libera dal peso, con un tonfo sordo. cinelli, 1-225: la macchia rinata
. l'infelice animale, facendo il sordo ai fischi replicati del macchinista, non volle
sarai venuto fuori cieco, gobbo, sordo, muto, monco, sciancato, scemo
, 1-viii-350: ferente, apatico, sordo a ogni preghiera (o anche vedi la
lontani, e percepiva il tonar sordo e fioco delle cannonate itosene a
del povero malcapitato, egli faceva il sordo alla voce della giustizia. misasi,
volgar., i-544: non maledicere lo sordo e non porre cosa che offenda innanzi
/ ad onne mia salute sempre te trovo sordo. bibbia volgar., vi-92:
, vii-155: l'uno di essi era sordo dal destro malvatico2, agg. (
sospir; né credo intanto / che sia sordo il mio ben, se muto io
, ronzio fastidioso e insistente; rumore sordo e cavernoso. pascoli, 717:
prima volta, con tutto che facesse il sordo e lo smemorato, feci per modo
5-64: si avvertiva distintamente quella specie di sordo rombo del suolo sotto l'asmatico martellare
denti stretti, con tono basso e sordo, iroso o svogliato, in modo sommario
povero: egli suona con un instrumento sordo. gentile, 2-i-57: la prima e
è questa? / or se'tu sordo, o t'infingi, o non sai
. = comp. da mazza1 e sordo (v.). mazzasquido,
era l'andare dell'uomo reso cieco e sordo da una tremenda mazzolata sul capo.
di tutti... e il più sordo. gli si dovettero sturare gli orecchi
ferma. montale, i-71: più sordo o meno il ribollio dell'acque / che
/ e tu fai, più di lor sordo e costante, / alle mie voci
ciò non avesse creduto, / ben era sordo e muto. sercambi, i-16:
come suonatore. pindemonte, ii-104: sordo è l'orecchio che bevea le dolci /
signoria / un grullo finto, un sordo ai mestiere, / uno che a conto
in fondo al cervelletto, con un martellìo sordo, misurato, meticoloso. 4
. landolfi, i-198: un raschiare sordo, che rodeva il midollo della casa e
stesso se martire. scroffa, 18: sordo, ingrato e crudele è il mio
rovina. carducci, iii-7-363: un sordo brontolio sotterraneo par minacciare le fondamenta stesse
lo spirito immondo e disseli: spirito sordo e immondo, io ti comando che
/ senza scialle e berretto, al sordo fremito / che annunciava nell'alba /
di minor prezzo, imperocch'egli è sordo. alberti, i-261: sian le spese
qual si la si rompesse, doventarebbe sordo imperpetuo. = voce dotta,
misasi, 7-i-132: un rombo dapprima sordo, poscia più fragoroso si udiva lontano
... non cieco, non sordo, non mutolo, non zoppo,
ogni mondano orecchio al suo chiamare fu sordo, quantunque da molti sia stato udito
: declina il mondo e invecchia / sordo dei saggi ai providi consigli: /
chi è morso da quell'a- spido sordo che latini chiamano prestere. =
. salvini, 39-ii-141: egli, sordo alle voci della ragione che lo sgrida
compagno. -smorzato, attenuato, sordo (un suono, un rumore)
picconi sulle pietre era succeduto il tonfo sordo e morbido dei bidenti e delle pale
più [amore], più me sta sordo, / e quanto più me
delle tapparelle, e sotto il ringhio sordo della città che ha cominciato a mordere.
altra via. 6. rumore sordo e indistinto. -anche: rimbombo.
orchestrina. 6. ant. rumore sordo, cupo; fragore, rimbombo.
ciò che inquieta l'austria è un sordo mormorio che le viene dall'est e
, 250: sie mutolo al vituperio e sordo al mormorio e cieco alle vanitadi.
. mormorevole; che produce un mormorio sordo e minaccioso. tommaseo [s.
lasciandogli che la coscienza di un dolor sordo e presente, d'un tedio mortale
d'annunzio, iv-1-1037: giungeva uno strepito sordo come di moschetteria lontana, interrotto da
nelle scatole e si butta fuori un aspide sordo, un regolo o basilisco morto.
dei parchi. -letter. sordo, soffocato (un suono).
. 4. produrre un frastuono sordo e prolungato che incute spavento o suscita
al ponte empieva l'aria di un sordo, accorato muggire. -per metonimia
, / ma sotto a quella balza un sordo e fisso / muggito fean le spumanti
. rispondeva da prima con certo mugolo sordo e fioco. montale, 2-86:
: per l'aere silenzioso, / con sordo mugolo, / di foschi spiriti s'
: fu, dapprincipio, un mugugno sordo, opaco, un fremere come di sotterra
è il vero partito: / se sordo son non è per mio diletto; /
: don tano... fece il sordo sul serio e fu piu mulo del
la mobile immagine. giungeva uno strepido sordo come di moschetteria lontana, interrotto da
. non voglio / murarlo nel silenzio sordo / d'un frastuono senz'ombra / d'
che non aveva udito ogni parola. sordo, la sordità aveva murato in lui
, di basilico e di maggiorana, murmure sordo delle nere api. govoni, 9-403
gli affatica. 4. fragore sordo e cupo, rombo, rimbombo (di
: il fuoco celeste / malgrado il sordo brontolar del tuono / non tocca mai le
26. -parlare di musica a un sordo: compiere un'operazione assolutamente inutile.
è come parlare di musica a un sordo. -porre in musica: comporre
montale, 9-86: un musicologo / ottuagenario sordo, famoso, ignoto a me /
e l'inquiete voci / un rivoltoso gìan sordo fermento / propagando in quegli animi feroci
umore, come tormentate da un dispetto sordo e immobile, che traspare dagli occhi
amore punto, / ch'eo n'era sordo e muto, / or mi ne
luca, 1-9-1-62: nel muto e nel sordo cadono delle dispute per diverse disposizioni della
fìada; / e tal che fosse sordo; e tal che muto. bibbia volgar
a gesù] menato uno ch'era sordo e muto. storia di stefano,
sarai venuto fuori cieco, gobbo, sordo, muto, monco, sciancato, scemo
, sono inabilitati il muto, il sordo, il pazzo, il reo di lesa
procedura civile, 124: 'interrogazione del sordo e del muto '. -se nel
-se nel procedimento deve essere sentito un sordo, un muto o un sordomuto, le
punto: / ch'eo n'era sordo e muto; / or me ne vesto
ogni punto. guittone, 117-5: sordo son quando li sono al viso,
rosolava bene il signor podestà, sempre sordo e cieco e muto sui fatti di quel
non la finisce io diverrò muto e sordo. mazzini, 39-243: una voce di
2-232: or, fatto muto e sordo / (muto e sordo al piacer,
fatto muto e sordo / (muto e sordo al piacer, non a la doglia
accento. -per estens. sgradevole, sordo, aspro (un suono, una
cornetto con emissione sonora di timbro alquanto sordo. grazzini, 4-568: fu necessario
, de età de octo anni, sordo e mutolo. g. b. adriani
guerrazzi, 10-271: tu troverai un ragazzo sordo e mutolo che si ingegna come staffiere
matteo aggiugne ch'egli era cieco e sordo, cioè dava questi effetti a quella
/ a la mutola selce, al sordo vento. faldella, iii-96: quel fiore
mutolo o più tosto egli appo lui sordo. 6. che non si
'l servo di dio sia cieco, sordo e mutolo in tutte quelle cose dove non
altri, fa'che tu sia mutolo e sordo. mantova, 37: vivendo alle
-che emette un suono ottuso e sordo o molto debole (uno strumento musicale
usarlo il trovò mezzo mutolo, mezzo sordo, tutto stonante e falso. zucchetti,
tr. emettere un suono o un verso sordo e ripetuto, simile a quello delle
, se non farà el suo senso sordo, / tutto l'esponer tuo sarà notato
. e letter. che ha suono sordo, poco squillante. inventario di alfonso
un agg. (come cieco, sordo, muto, ecc.): fin
mai ragionare di colori; e il sordo nato tessere teorie di musica? bacchetti,
mugolii o a gesti, peggio d'un sordo nato. -posposto a un agg
accolgo / entro a la mente, sordo / niego a le brame dispensar del volgo
. pasolini, 8-154: sono sordo all'eversione puramente verbale delle istituzioni dello
nulla su chi le opera, e sono sordo al revanscismo puristico e neo-letterario.
sasso, / nell'anima il rimpianto sordo, / l'indomabile nequizia, dissolvi.
o canti, / ma fanno il sordo e il nescio tutti quanti. bresciani,
verga, 4-348: il marchese, ormai sordo come una talpa, s'era
e. cecchi, 5-418: il sordo ritocco dell'ossessione nevropatica è quasi più
per l'aere silenzioso, / con sordo mugolo, / di foschi spiriti s'
/ ad onne mea salute sempre te trovo sordo; / sostene lo fragello d'esto
nolo: non capire, fare il sordo. aretino, vi-37: -madre mia
fine di parola, obbligatoriamente pronunciato come sordo). = comp. da
un non so che ch'ognun fé sordo e cieco. aretino, 20-69:
non sonòro, agg. fonet. sordo (un suono). = comp
parigini e locali facevano tra loro un miscuglio sordo e omogeneo. come in tutto il
dondola nella rete in cadenza col fragore sordo, notturno, del treno. bernari,
2-77: lacrima la palma ora che sordo / preme il disfacimento che ritiene /
il coefficiente del plice. -numero sordo: v. sordo. -disus. numero
plice. -numero sordo: v. sordo. -disus. numero insieme (
studioso di storia letteraria, non fu sordo all'appello di chi si rivolse alla
voce / giove tuo non è sordo, io non son muto. d.
abstemio, astinente fra le lautezze, sordo fra le sirene, ne gl'incendi gelato
cavalca, 11-95: non maledire il sordo e non porre offendicolo innanzi al cieco
all'orribile scricchiolìo delle ossa e al sordo sfibrarsi delle carni indovinava essere i
13. smorzato, attenuato, sordo; ovattato. barilli, 5-5:
, / si ch'io credetti di diventar sordo. botta, 5-226: tumultuava il
814: mise nelle selve uno strepito sordo e profondo, con un vasto ondeggiamento
, fievole, flebile; soffocato, sordo; privo della giusta intonazione (una voce
2-49: mi pare / d'esser sordo ed opaco come loro, / d'esser
si uniscono! senti il grande scalpitìo sordo dell'universale esercito degli scalzi? sii
diventa, piccol frate * / chi sordo o orbo o chi diventa muto.
volavano le scodelle, lui orbo e sordo. -distratto, sbadato.
. guittone, 117-1: eo sono sordo e muto ed orbo fatto / per
dicono, consigliano, affermano; restare sordo, non darsi per inteso. bibbia
(659): don abbondio era sordo da quell'orecchio. [ediz. 1827
, 1-i-432: malvasone, svanito e sordo, non serviva più in un mestiere
, il cotone negli orecchi', essere sordo, non sentire bene o non volere sentire
negli orecchi ': vale familiarmente essere sordo o sentir poco bene. -avere il
n. 5. -essere duro, sordo da quello, da quest'orecchio;
vocaboli. -passare qualcosa con orecchio sordo: fingere di non sentire; far
di lui dal maledico aristofane, con sordo orecchio passò. -pigliare, prendere
.. / e se c'è nessun sordo / si sturi ben gli orecchi.
qualcuno senza orecchi, trovare un orecchio sordo: non essere ascoltato, venire ignorato.
la tua preghiera non trova un orecchio sordo. -vincere gli orecchi di qualcuno:
pavese, 4-137: quella specie di sordo rancore in cui s'era conchiusa la
viso e vi fermano con il ruggito sordo che n'esce, con il freddo
15. poco armonioso, stonato; sordo, cupo, privo di sonorità (
e. cecchi, 5-418: il sordo ritocco dell'ossessione nevropa- tica è quasi
gli atti; che rimugina nell'animo sordo rancore; animoso, maldisposto. -anche
ottenere la proroga della licenza. era sordo, perché malato ancora di otite.
capriccio. fagiuoli, 1-4-388: e sordo a pazz'otte e quand'e'vuole
-privare della sensibilità morale; rendere sordo ai richiami della coscienza. tronconi,
ant. che ha l'orecchio insensibile, sordo. fr. colonna, 2-419:
, per seguire amore * / muto, sordo, orbo, insensato e obtuso.
). -in partic.: duro, sordo (l'orecchio). antonio da
. 12. sgradevole a udirsi, sordo, cupo, stridulo (un suono
piazza... perché dava un suono sordo et ottuso. panigarola, 3-ii-171:
berilli] ottusi e languidi, se il sordo e debile lor colore non si eccita
. 6. risonare in modo sordo, come attutito. caproni, 162
, o, anche, un tonfo sordo, uno schiocco, uno scoppio.
di melma sopra le assi diedero un suono sordo, un croscio fiacco. comisso,
lito si slancia [il cavallo], sordo ai clamori e al fremito; /
verga, i-189: udì un tonfo sordo, come fa la rena traditora allorché fa
, iii-530: fanatico amatore di musica e sordo come un pancone. io.
parola. tommaseo, 18-i-15: come sordo fanciul dopo molti anni / parla le
, n. 61, e sordo. -parlare arabo, ostrogoto o turco
, mi tocca per discepolo un poveretto sordo, muto, stracciato, figlio d'un
pataplùf, inter. riproduce un tonfo sordo, un colpo smorzato. marinetti
sapere per paura non già che essendo sordo non mi udisse, ma che non mi
, sono inabilitati il muto, il sordo, il pazzo. forteguerri, 4-8:
stupido pecorame di popolo, poiché è sordo alla voce del airitto e della ragione.
5-54: costui pensò di guarirmi del sordo, / se fussi riuscito la pensata
, sì prodigo di mano faccia del sordo alle querele di tanti penuriosi?
. piovene, 172: il suono più sordo delle sue parole, un suono di
inutilmente e perde, / parlando al sordo mar, questi lamenti. -con
, 2-16: batté l'insetto più volte sordo sulla tavola, j sui vetri ribattè
tira diritto alla perdizione? il far il sordo alle chiamate di dio. f.
sapere per paura non già che essendo sordo non mi udisse, ma che non mi
a quest'ora egli è cieco, sordo e completamente imbecille. 6.
di stile degli scrittori! refrattario o sordo, svevo ha potuto acquistarsi di fronte
b. davanzati, ii-136: vitellio era sordo a'forti consigli. scoppiavagli il cuore
camminare, di muovere le gambe. sembrava sordo. 7. fermezza di carattere e
pertinacia de'suoi generosi umori, rendendolo sordo alle persuasioni più saggie. alfieri,
. nievo, 32: costui essendo sordo e non piacendosi troppo di ciarlare,
una stufetta, soffiando come un aspido sordo, con la schiuma alla bocca come
. riani, x-4-290: un moto sordo di pigiamento dava un tremolio quasi minaccioso
st., 1-23: né fu cupido sordo al pio lamento, / e 'ncominciò
piombò nel gran riposo / con urto sordo. brancati, 4-io: d'un tratto
agnello, chi avrebbe sospettato dietro il sordo muro tanto daffare? battere di telai
e capacità. montale, 1-71: più sordo o meno il ribollio dell'acque /
: batté (l'insetto] più volte sordo sulla tavola, / sui vetri ribattè
cade o che fuoriesce producendo un suono sordo. c. e. gadda
pòff, inter. per indicare un tonfo sordo, uno schiocco, uno scoppio.
: la sera innanzi, al fragore sordo delle esplosioni, egli s'era sentito
7-13: in questi lanci mio cugino il sordo dispiegava una particolare bravura: aveva polso
pavoni; / però scacciate questo aspide sordo. / e voi, plebei, suonate
che pioveva dai globi, in mezzo al sordo rotolìo delle carriole che menavano i bauli
di far sentire un suono a un sordo,... con farli tenere il
, cioè che se quel muto e sordo di natura sia tale che si possa dire
paralitico, de età de octo anni, sordo e mutolo. documenti su margherita
seguì. giusti, 4-i-336: di sordo tumulto affaticarme / le posse arcane dell'
landolfi, 19-103: fulmini urgevano nel sordo brontolio del tuono; il possente suggere
2. per estens. sordo alle istanze umanistiche nei confronti dell'uomo
primavera con un sonno più lungo e sordo dopo mezzogiorno. = voce dotta,
avverso. bembo, 1-244: ahi sordo e di pietà nemico, / destin
2-98: starsene così eternamente prelassato, sordo ad ogni alienazione della vita di fuori,
/ e lacrima la palma ora che sordo / preme il disfacimento che ritiene / nell'
/ il contadin per vizio o perché sordo / spera sempre di tempo aver ristoro
lasciandogli che la coscienza di un dolor sordo e presente, d'un tedio mortale,
sottile / tu sei di me più sordo a dirte il vero. leonardo, 2-180
, 2-49: quel numero irrazionale o sordo che moltiplicato per se stesso produce 2
. e. gadda, 10-157: fl sordo si profuse in rinnovate benedizioni. gatto
al canto dolcemente sciogliere. -cupo, sordo (un rumore).?
e l'mquiete voci / un rivoltoso gìan sordo fermento / propagando in quegli animi feroci
tutte le tridune, come il crepitar sordo di una grandine; un clamore di
il diritto, ma il cielo è sordo come i re. 3.
cui canto o suono rotondo e sordo uscir sembra per la parte opposta al
, inter. per indicare il tonfo sordo di oggetti soffici o di corpi duri che
agnello, chi avrebbe sospettato dietro il sordo muro tanto daffare? battere di telai,
amore punto: / ch'eo n'era sordo e muto; / or me ne
: so vessato dal demono, muto, sordo deventato: / la mia enfenventate pete
qui l'amor proprio / sia cieco e sordo; / qui punzicchiamoci / tutti d'
puttana. govoni, 9-38: è il sordo rombo / di cariche potenti di tritolo
. montale, 1-71: quando più sordo o meno il ribollio dell'acque /
dubito che questo non sia un inganno sordo per farcela di quarto. g. m
quattamente e di sottomano in un lavorar sordo. g. g. belli, 454
un gobbo, un cieco, un sordo, / uno sciancato, una sconcia figura
, sempre dalla stessa parte, il sordo crepito d'una raffica di mitragliatrice. ojetti
agnello, chi avrebbe sospettato dietro il sordo muro tanto daffare? battere di telai
tasso, n-ii-442: s'alcuno fosse nato sordo per qualche difetto naturale o non avesse
, / ma 'l furbetto fa 'l sordo e non risponde, / e nascoso
pensò di gua rirmi del sordo, / se fussi riuscito la pensata.
diffondendosi per la riforma, si indovina un sordo ma attivo lavoro delle classi privilegiate per
medici: profondo, cavernoso, come un sordo e chiuso bollore. -emissione
per simil. rumore o suono cupo e sordo, strascicato, sempre più soffocato e
avea scattato e, dopo un breve e sordo rantolo, con voce argentina sonava.
ghie, producendo un rumore sordo; lavorare con un raschiatoio.
quell'umiltà, vi era un odio sordo, indistinto, l'odio dell'oppresso
, né apoletico, non cieco, non sordo, non mutolo, non zoppo,
sua raucedine acuta e sfiatata di vecchione sordo, riposava lo spirito. =
2. che emette un verso sordo, stridente (con partic. riferimento
con te [folla], nel tuo sordo tumulto / perduta... /
tremule, si spense con un crepito sordo su l'acqua. pirandello, 7-163:
dai mattoni logori, con un razzolare sordo di macchina da cucire e lo scalpicciare della
. - / per questo il destrier sordo a lui non riede, / anzi più
usava sulle galere. -remo sordo: fasciato di tela (come pure lo
.. nella notte vennero a remo sordo per tagliare le gomine de'navili. d
come un respiro tranquillo. -rumore sordo e prolungato. gadda conti, 1-477
per la riforma, si indovina un sordo ma attivo lavoro delle classi privilegiate per
, 15- 20: l'aspido sordo è un tristo animale, / che dinanzi
rifiutate. pasolini, 8-154: sono sordo all'eversione puramente verbale delle istituzioni dello
nulla su chi le opera, e sono sordo al revanscismo puristico e neo-letterario.
? iterazioni, spazieggiate, riaffittite. suon sordo che diventa musicale a forza di iterarsi
: 'riassordire ': ridivenire alquanto sordo. chi comincia a patire di sordità,
2-16: batté l'insetto più volte sordo sulla tavola, / sui vetri ribattè
: / e... parimente trova sordo / l'un come l'altro,
ribollire. ribollìo, sm. rumore sordo e continuo dell'acqua o di un
ebollizione. -in senso generico: suono sordo, confuso, soffocato. salvini
moribondi. montale, 1-71: quando più sordo o meno il ribollio dell'acque /
e per lo più con un rumore sordo, intermittente (l'acqua, in
nell'orecchie dell'uditore e come da sordo sarebbe ricevuta. bibbia volgar.,
, / al vostro rechiamar fugace e sordo. -con riferimento a personificazioni.
. sbarbaro, 5-21: divenni deliberatamente sordo e riluttante. non vidi più che
dalla spalliera del sofà, un istinto sordo di rivolta le si destò nel cuore
[tommaseo]: come fa l'aspido sordo al tutto, rifuggiva di dire parole
, sm. tose. ringhio, suono sordo, quasi un brontolio, emesso da
. gozzano, i-130: maddalena con sordo brontolìo / disponeva gli arredi ben detersi,
forte dolore alle spalle; un dolore sordo che penetrava fino al petto e produceva un
con palpiti nuovi, / tra il sordo rimastico mite / dei bovi. de
leggibili. 5. brontolio, rumore sordo e gutturale (del vento, del
anime si rimescolano, facendo udire un sordo e confuso mormorio. banti, 6-106:
casa di cecco pianelli, tranne un sordo rimestamento di cose nella stanza di beatrice
sbarbaro, 5-21: divenni deliberata- mente sordo e riluttante. non vidi più che la
udirmi, signor, non ti far sordo, / ché d * ogni mio peccato
. rimprovero, osservazione pungente. perché austro sordo ed aquilone insano / ne portan via,
/ la luce e l'armonia / e sordo il tuon rimormora / su l'alto
2. parlare in modo continuo, sordo, confuso. pascoli, i-431:
burrasca. 5. produrre un frastuono sordo e prolungato (la furia degli elementi
orecchi di rinfacciamenti ch'io vorrei esser sordo. manzoni, pr. sp.,
, che si sentiva uno fredo velenoso sordo combattere con l'aria rinfocolata de la stagione
il cinghialetto]. -ruggito sordo di un leone. pascoli, 1466
. gatto, 5-121: come un sordo rumore nell'affanno, / come un
udirmi, signor, non ti far sordo, / che d'ogni mio peccato mi
. montale, 1-71: quando più sordo o meno il ribollio del- l'acque
, xviii-3-1132: se il fanciullo è sordo alle esortazioni, si dovrà egli uccidere
da quella parte appunto venire un frastuono sordo, poi più risuonante, ma confuso,
brontolìo del tuono lontano, simile a un sordo scalpitar di cavalli, ha per ogni
popolo, allora sisinnio diventòe cieco e sordo. muratori, iii-264: allora tutte le
una stufetta, soffiando come un aspido sordo, con la schiuma a la bocca
dizionario di musica sarà nullo per un sordo, molto ristretto per un sordastro, assai
brontolìo del tuono lontano, simile a un sordo scalpitar di cavalli, ha per ogni
trasmutar senza riposo, / al faticare sordo ansioso / per le umide vie ritorte.
: batté [l'insetto] più volte sordo sulla tavola, / sui vetri ribattè
veniva soggiungendo: -ma io parlo a sordo, e devo badare a me,
trebuto / al suo dio ch'è sordo e muto. alberti, iii-211: io
riverso / nel potere che grava attorno, sordo, / questa miseria di non riconoscere
in- quiete voci / un rivoltoso gìan sordo fermento / propagando in quegli animi feroci
familiare, s'e ingranato, dapprima sordo, orridamente cartilaginoso come il sonaglio del
asma. -che emette un verso sordo o stridulo (un animale).
3. figur. dolore fisico sordo e persistente. s. giovanni crisostomo
, travaglio, cruccio interiore prolungato e sordo; tormentoso stato d'animo di irritazione
sf. ant. e letter. rumore sordo, echeggiante e rintronante (provocato da
. che produce o emette un rumore sordo, echeggiante e rintronante, un rombo
{ rómbo). produrre un rumore sordo, echeggiante e rintronante, un fragore continuo
s'immagina che debba arrivare il rombar sordo della vita cittadina. 6.
dello strona. -tonfo, rumore sordo prodotto da un urto. buonarroti il
rombo. -tonfo, rumore sordo causato da un urto, da un
specie di tuono subacqueo, un rombo sordo. pascoli, 494: lo zi meo
della pioggia sul tetto. -rumore sordo proveniente dal sottosuolo. pascoli, 1-284
di nuovo, nello scroscio lungo e sordo del fiume. l'illustrazione italiana [
si riunivano a sciami: il ronzio sordo cresceva, e, quello che al notaio
una rondaccia / e una balestra il sordo malaguzzo. montecuccoli, i-89: sono
2. emettere un caratteristico suono sordo durante la respirazione, specialmente durante il
3. produrre un suono o un rombo sordo e cupo rotto da brevi pause.
rónfo { ronfio), sm. rumore sordo e profondo, emesso durante il sonno
]: 'ronfio': quel rumore cupo e sordo che fa il mare tempestoso da lontano
di uno strumento musicale, il rumore sordo degli aerei in volo. verga
). letter. emettere un rumore sordo, monotono e ripetitivo. linati,
, banale e fastirumore e vibrante sordo, prolungato, insistente dioso. (
. per estens. che emette un rumore sordo, vibrante e continuo quando è o
. ronzìo, sm. rumore sordo e continuo prodotto dalle vibrazioni delle ali
, come si sarebbe appigliato al ronzio sordo continuo che fanno i globi della luce
ma il passo mi conduce col ronzo sordo dell'ala notturna, per un de
rosolava bene il signor podestà, sempre sordo e cieco e muto sui fatti di quel
quindi un rotolio immane. rumore sordo, prolungato. pascoli, 155:
. rovellìo, sm. rumore alquanto sordo, continuato e fastidioso. landolfi
, signora, il vecchio e sordo murmure / notturno del viale.. /
il rovistìo de'tolleri, ma il sordo suono dei mspi, i giuochi vanno
dizionario di musica sarà nullo per un sordo, molto ristretto per un sordastro,
. letter. ant. con gorgoglio sordo. fr. colonna, 3-197:
, gli uomini anneriti, il tonfo sordo del maglio sulle taglie, lo stridore dei
mi tiene e il cuore di dentro sordo rugge. -scontrarsi nella mente.
macchina di placido. -rumore sordo e cupo. alvaro, 8-77:
, agg. che emette un mugolio sordo e minaccioso (un animale).
). tose. emettere un mugolio sordo e rabbioso; ringhiare (e si dice
2. figur. emettere un suono sordo e indistinto, in segno di disapprovazione
ràglio1, sm. tose. mugolio sordo e rabbioso di un animale.
6-614: io udivo qua nella gabbia il sordo miglio della belva e l'affanno orrendo
? ». -stridere con un rumore sordo e insistente (uno strumento).
capo ». -emettere un verso sordo e gutturale simile al grugnito (un
a prender moglie? così rugumava sordo quel rumore chiuso.
per estens. rumore prolungato, ritmico, sordo (del mare, del vento,
i-iii- 74: don tano il sordo, venuto col suo bel disegno in testa
fu spalancata. -borbottare con un suono sordo e uguale (una stufa).
], il terreno diventa più elastico e sordo sotto il passo... ora
. 4. fare un rumore sordo, cupo, simile a quello del
/ dove il danese finse d'esser sordo / duo salsicciuoli accompagnano un tordo.
/ ad onne mia salute sempre te trovo sordo! fra giordano, 1-30: la
, 14-174: mangiava avido, come sordo, specie le carni al sangue,
2-98: starsene così eternamente prelassato, sordo ad ogni allettamento della vita di fuori,
, / qual mal di fianco, sordo o scilinguato, / o quale è d'
. parla al vecchio e elli sia sordo, sta come uno sbalordito. p
pananti, i-409: non intesero a sordo, e il primo sbocca / un
idem, 7-190: altro segno è un sordo mormorio che, a porgere attentamente l'
e, dopo un reve e sordo ràntolo, con voce argentina sonava.
di vapore, anche producendo un rumore sordo e intermittente o gorgogliando (una locomotiva
, anche gorgogliando o producendo un rumore sordo, indistinto e intermittente (uno sfiatatoio
: « no » disse in un tono sordo che scambiò per malizioso.
, l'uomo finisce con l'essere sordo anche al comando dell'onore.
, agg. che produce un rumore sordo, scoppiettante (un motore).
viii-445: qui stette; e byron sordo all'invida / bile del volgo ingrato,
. intr. produrre un suono secco e sordo; crocchiare. p. petrocchi [
-per estens. sordo, soffocato (il tono della voce
sozzura... doveva ella il sordo malanimo delle compagne e il mal celato dispetto
sedie. 3. rumore secco e sordo di breve durata; piccolo scoppio.
biancherie. montale, 1-71: quando più sordo o meno il ribollio dell'acque /
, 250: sie mutolo al vituperio e sordo al mormorio e cieco alle vanitadi,
amici miei, io sono bleso, non sordo ». 8. scarso,
sciancato, / qual mal di fianco, sordo o scilinguato, / o quale è
molte braccia e con in mezzo il sordo scintillìo di quella luna nera. sinisgalli
non la finisce io diverrò muto e sordo. -obnubilato, privo di lucidità
nel sabato santo, / ciascuno quasi sordo ne rimane. giuliani, ii-235:
: so vessato dal demono, muto, sordo deventato: / la mia enfermetate pete
monco, un gobbo, uncieco, un sordo, / uno sciancato, una sconcia figura
azeglio, 5-135: il feroce vecchio, sordo a mille preghiere, al pianto delle
: so ben ch'io parlo a sordo: ma io scoppio / tacendo e male
scopulo più rigido, / più del pelago sordo e inexpia- bile. baruffaldi, i-214
e il diritto, ma il cielo è sordo come 1 re. pascoli, 1-380
scraant, inter. per indicare un rumore sordo e fragoroso. cancogni, 182
/ fare a tempo il muto e il sordo / e din « padre, son
, ah'orribile scricchiolìo delle ossa e al sordo sfibrarsi delle carni, indovinava essere i
con un rumore continuo, cupo e sordo (il vento); rimbombare (il
odo alzarsi dal mare: / il tonfo sordo dell'onda che viene, / l'
irto di bronzo / era l'ètere e sordo / per 10 stridor dei generale
bombe, e cupo, lungo, sordo, lo scroscio delle case colpite.
terra? mariotto davanzati, ciii-206: lui sordo e voi sdegnosa ognor fuggendo / dal
col capo verso terra: elli diventa sordo, non vede benlume: elli diventa sdentato
via eccitato. -con un battito sordo. foscolo, xvi-160: le fibbre
con un colpo secco, con un tonfo sordo. beltramelli, iii-420: una luce
votar, o far parlar uom muto e sordo; / però chi dir ne vuol
cantando sul secco / mentre ora piove sordo su mille involti fangosi. -arsura
i marmi candidi dormite, / oggi un sordo romor per le severe / tacite sedi
2. con meton.: rumore sordo simile a quello prodotto da una sega
gli alloggiamenti esser presi, fece il sordo. patrizi, 2-20: gli diedero segno
, una specie di pozzo cieco e sordo. fenoglio, 5-i-722: la parte
pegolotti, lxxxviii-ii-223: ipocrito non fia, sordo némuto, / né gabadeo né seguitor di
di bronzo / era l'ètere e sordo / per lo stridor dei carri e per
un centro abitato: e come tale sordo, ostile alla cultura). -natio
banco semisommerso. montale, 15-250: sordo fremito / che annunciava nell'alba / chiatte
da semis 'metà') 'quasi'e da sordo (v.). semisorprésa,
cerca il miofatai desìo; / né il sordo flutto ai miei sospir risponde. cesarotti
, ili-m: invidiava i parlatori come un sordo invidia i sentacchi, che hanno l'
monosini, 286: e'fa il sordo. fa le vista di non sentire
non sentire... è mal sordo chi non vuol sentire. fagiuoli, xi-57
mostrarsi balordo; / sentire e fare il sordo; / finger di dare aiuto /
. monosini, 245: è mal sordo chi non vuol sentire. proverbi toscani
38 (659): don abbondio era sordo daquell'orecchio. non che dicesse di no
ove la vita / sì operosa fervea, sordo, implacato / serpe un germe letale
'afforismi'. carducci, ii-15-7: pur sordo fa benissimo il dover suo, è vigilante
sevizia non trova pari al mondo. / sordo, ingrato e neve, / obscura
... la mina fece un 'bum'sordo, come di sottoterra. si sfasciò
. gadda, 10-156: il povero sordo sfavillò dagli occhi gioia e riconoscenza.
'sferracavallo minore': 'hippo- produrre un rumore sordo. crepis comosa'. =
all'orribile scricchiolìo delle ossa e al sordo sfibrarsi delle carni indovinava essere i lupi
pensier mio da più dì è muto, sordo. sogni orgogliosi o sozzi fantasmi lo
gufo, ora d'un gatto / un sordo sgnaulio su = comp. dal pref
riuscimmo a fare centocinquanta cie di sordo sgnaulio, altre un gemito flebile e prolungato
e m'accennavo l'orecchio, fingendomi sordo. lo feci sgolare per una diecina di
qui sul braccio, ma sono rimasto sordo. si era rotto il timpano.
dentro i gorghi rapidi, mettevan un sordo fragore di sgretolìi e di risucchi.
sgrullate, nel metro d'un raschiare sordo, che rodeva il midollo della casa
far molte esclamazioni e orazioni al suo sordo e falso mortuza alì, stralunando per
: sorta1923: nel paese echeggiò un rimbombo sordo, misterioso, do un grande strido,
so vessato dal demono, / muto, sordo deventato: / la mia enfermetate pete
discorrendo. gozzano, ii-172: maddalena con sordo brontolio / disponeva gli arredi ben detersi
accostatevi a me, perche io son sordo: / le grandi fatiche e gli anni
e le trepidazioni, ne capiva anche il sordo e inconsulto rancore verso sciulzo.
detonazione da far epoca negli annali di un sordo, una sinagoga di dottori esaltati ed
2. per simil. scroscio, gorgoglio sordo e intervallato dell'acqua. d'
, 36 (623): qui un sordo mormorio di gemiti, un singhiozzìo che
ch'era indemoniato ed era muto e sordo. singulare indemoniato era questi, ché per
§lack, inter. indica un rumore sordo simile a quello prodotto dal cozzare di
slaff, inter. indica il rumore sordo provocato dall'impatto di un oggetto col
che precipitò nel pozzo facendo un tonfo sordo quando urtò l'acqua. -con partic
giusta legge in sì gentile impresa / far sordo smalto a vivo cuore eguale.
. gozzano, i-130: maddalena con sordo brontolìo /... / rigovernava lentamente
ma chi mi deve intendere, non è sordo! = voce sen., comp
l'uno balbettava; l'altro era sordo; il terzo snasato; il quarto senza
-per estens. produrre un rumore sordo e continuo (la risacca).
producendo contemporaneamente un sibilo o un rumore sordo (una locomativa). bacchelli
orologio. -attutito, smorzato, sordo (un suono, un rumore).
si muore, / a notte un sordo fremito propagasi. pavese, 5-107: «
. ant. che freme in modo sordo e soffocato. f. f
sotto il mio piè rimbomba / un sordo tuono, e della terra il grembo /
l. gualdo, iv-69: era diventato sordo, ed aveva preso l'abitudine di
giungeva un tintinno di sonagli e un romor sordo di passi. jovine, 2-226:
così familiare, s'è ingranato, dapprima sordo, orridamente cartalaginoso come il sonaglio del
al nord v'hanno rumori incerti; un sordo affannarsi, cospirazioni soppresse, che indarno
producendo contemporaneamente un sibilo o un rumore sordo (una locomotiva). -anche sostant
? » = deriv. da sordo. sordagióne, sf. ant
mali? = deriv. da sordo. sordaménte, aw. con
deve terminare. = comp. di sordo. sordaménto, sm. ant
gola. = deriv. da sordo. sordària, sf. bot
sordaspe, sm. ant. aspide sordo. n. franco, 6-60
suo sonetto. = comp. da sordo e aspe1 (v.).
sordastro, agg. che è parzialmente sordo. -anche sostant. oddi,
vecchio smemorato e s'è sordastro o sordo più che più, sia o sia stato
, deriv. da surdus (v. sordo). sórde, sf
non quando egli è del tutto fatto sordo. -perdita temporanea delfudito.
siena, v-83: or non facciamo del sordo. se per lo freddo l'orecchie
di te. = deriv. da sordo. sordìa, sf. sensazione
una zucca. = deriv. da sordo. sòrdida, sf. disus
quello che viene detto, fare il sordo. g. m. cecchi,
lui. = deriv. da sordo. sordino1, sm. mus
essendo che rende un suono soave o sordo, e la corda non viene toccata
di un minerale di emettere un suono sordo. algarotti, 1-vii-242: dalla qualità
, deriv. da surdus (v. sordo). sordìzia (sordìzie),
so'vessato al demonio, muto, sordo deventato. dante, inf, 6-33:
vecchio signore sedeva a capotavola. era sordo, e aveva una scatoletta nera sul
col crescere degli anni egli s'era fatto sordo sordo. -sostant -sordo nato
degli anni egli s'era fatto sordo sordo. -sostant -sordo nato: dalla
chi fabbri- eoe lo muto e lo sordo e il vedente e il cieco? chi
ebrea. sacchi, 144-122: il sordo, come a parlare, così non può
o a gesti, peggio d'un sordo nato, salvo i casi in cui dava
nelle orecchie sorde per risanarle. -sei sordo? siete sordi?: rivolgendosi a interlocutori
capite?). -non sono sordo: per ribadire in modo perentorio di
a ripetere la medesima cosa: 'non son sordo! '. cassola, 2-157:
disse sottovoce. « non sono mica sordo », rispose fiore sgarbatamente.
, 5-54: costui pensò di guarirmi del sordo, / se fussi riuscito la pensata
pazza, / io vi guarro del sordo colla mazza
! e l'una e l'altro sordo / già da le strida, in qualche
con la testa diritta e il viso sordo sul suo strumento, aveva un'aria vendicativa
era in assoluta vacuità mentale, praticamente sordo, tutto stemperato in quell'alta temperatura
/ di beccafichi o che avea il gusto sordo. -incapace di provare sensazioni o
semblansa / a lor cor che sia sordo / che mi dici, e m'accordo
/ ad onne mia salute sempre te trovo sordo! dante, par.,
/ facendo il mondo intender ch'era sordo. b. accolti, 281: perché
? ariosto, 27-103: parimente trova sordo / l'un come l'altro, indomito
beneficii, irreverente a'tempi, né sordo agli oppressi. reina, i-156: sieno
vicenda caldi / sproni a virtù: sordo agli esempi e ai preghi, / e
e ai preghi, / e vie più sordo alle minacce, all'uno / l'
brusoni, 540: il timore è sordo alle persuasioni del proprio debito. letnene
udirmi, signor, non ti far sordo, / che d'ogni mio peccato mi
puoi, de la avara morte, del sordo cielo, dele crude stelle e def tuoi
varano, 1-543: ah! poiché sordo è il ciel, dite si tenti.
libertà e ildiritto, ma il cielo è sordo come i re. -con riferimento
., 1-23: né fu cupido sordo al pio lamento. guarini, lxv-140:
/ e i mei la notte neghittoso e sordo / a le lunghe vigilie in preda
incende e struggemi, / e 'ndarno al sordo sasso chia- mareteme. tasso, 13-ii-253
giusta legge in sì gentile impresa / far sordo smalto a vivo cuore eguale. marchetti
diventa, piccol frate, / chi sordo, o orbo, o chi diventa muto
buon rimedio / a far ch'udisse un sordo? manzoni, pr. sfi.
rosolava bene il signor podestà, sempre sordo e cieco e muto sui fatti di quel
e volavano le scodelle, lui orbo e sordo. -che non corrisponde ai sentimenti
ad amar diem- mi e scoglio / sordo, cui né sospir né pianto move.
non è detto che il pittore sia sordo alla vera armonia. bonsanti, 4-81:
in un tempo che a pagare è sordo / non venire alle rotte, ma all'
pellico, 4-285: amore / mi fa sordo al dover. -inesorabile, implacabile
al quale / d'esser perfetto il sordo destin più non concede.
accordo, / ch'io passo il viver sordo / vèr me d'ogni alegrezza e
povero: egli suona con un instrumento sordo; per quanto ci tasteggi su,
de l'arte hanno il loro effetto non sordo. 5. grave, cupo
,... perché dava un suono sordo et ottuso. varano, 1-5:
/ ma sotto a quella balza un sordo e fisso / muggito fean le spumanti acque
. fogazzaro, 13-164: da capo ilfragor sordo del tuono fece tremare i vetri. pascoli
d'annunzio, iv-1-119: il crepitar sordo di una grandine. pirandello, 8-725:
8-725: non cessa un momento il sordo ronzio dell'ascensore, su e giù.
. gozzano, ii-172: maddalena con sordo brontolio / disponeva gli arredi ben detersi.
forza. landolfi, 8-118: nel sordo tono di lei già vibrava l'irritazione.
sono sorde. imperato, 1-15-20: è sordo [l'oro], così dico
dei pavimento stradale d'un asfalto soffice, sordo come un tappeto di sughero bruciato,
leneo pasce le fiamme, / le quai sordo ne stridono e dar segno / mostran
, apre il sentiero / ai folgor, sordo romoreggia il
tuono. carducci, iii-3-97: sordo il tuon rimormora / su l'alto
ora per le strade uie, sibilando sordo in lontananza montale, 2-10: batté l'
2-10: batté l'insetto più volte sordo sulla tavola, / sui vetri ribattè chiusi
vento. fenoglio, 5-iii-757: bestemmiava sordo contro ugo che gli aveva portato via
, cembanelle, nacchere, cassetta e corno sordo. gatto, 1-91: nella pausa
pesante dei tamburi / e nel timpano sordo / segna l'incubo monotono. -caratterizzato
9-498: a volte, quello studio sordo, pieno di rumori e afoso, dalla
agnello, chi avrebbe sospettato dietro il sordo muro tanto daffare? 7.
berilli] ottusi e languidi, se il sordo e debile lor colore non si eccita
ch'è biondo / con colore non sordo egli s'estolle. milizia, iii-
. milizia, iii- 490: sordo in pittura è quel colore che non ha
braccia, e con in mezzo il sordo scintillìo di quella luna nera piovene, 7-474
bonsanti, 5-143: era un odore sordo, di cose che semmai cominciano leggermente
jennaro, 48: sentomi spesso spesso un sordo verme / rodere intorno al cor sì
a quell'umiltà, vi era un odio sordo, indistinto, l'odio dell'oppresso
nostri faceva di libri tali un commercio sordo ma ricco. capuana, 19-i-95:
che è. montale, 2-77: sordo / preme il disfacimento che ritiene / nell'
/ il foco e l'esca e 'l sordo suo focile. anguillara, 2-306: l'
/ e 'l dente suo pernicioso e sordo / rende sempre maggior roni,
[la tenia] l'albergo / col sordo dente. -non divulgato pubblicamente
propria agiatezza (anche nell'espressione ricco sordo). crusca, iii impress.
d'essere. 'è un omo sordo. una donnina sorda'. -oscuro
incisivo, indefinibile,... sordo, ai sorpresa. pea, 7-311:
5-386: da qualche giorno avvertivo un sordo dolore alle reni. 10.
alle reni. 10. aspide sordo: la vipera che, secondo i bestiari
fosse venin mortai o morso d'aspexo sordo de que no se pò scampar.
la morte allato incanto / l'aspido sordo che ascoltar non vuole! pulci, 14-83
! pulci, 14-83: l'aspido sordo, freddo più che lastra, / che
che solo il morso de l'aspido sordo dava con prestezza e senza dolore la morte
bella, / ma de l'àspido sordo / e più sorda e più fera e
, v-97: l'aspido che diciam sordo è opinione / che non sia tale,
. machiavelli, 15-19: l'aspido sordo è un tristo animale, / che
pavoni; / però scacciate questo aspide sordo! mercati, 17: io pensavo che
dolce, e tu sei un'aspido sordo. f. f. frugoni, 1-511
tarocchi. -fare come l'aspide sordo: non voler ascoltare ciò che gli
di figure aritmetiche, chiamasi irrazionale o sordo. -disus. linea sorda:
, n. 20. -darsi al sordo: simulare di non sentire. fagiuoli
toccare il fondo, / di darsi al sordo quest'è il primo vanto.
tra sordi. -essere muto e sordo: comportarsi con assoluta discrezione. dolce
, fa'che tu sia mutulo e sordo ». -fare il sordo,
e sordo ». -fare il sordo, fare sordo o del sordo: fingere
. -fare il sordo, fare sordo o del sordo: fingere di non
-fare il sordo, fare sordo o del sordo: fingere di non sentire, di
brigata, / badessa mia, fa 'l sordo. bandello, 1-16 (i-192)
gli alloggiamenti esser presi, fece il sordo. monosini, 286: 'è'fa il
, iacob, che ora fai meco il sordo. pindemonte, ii-313: il conte
: il conte al postiglion che fa del sordo / prende allor la pistola e il
, ix-79: lapii che faceva il sordo perché ci credeva due poverette e sapevo
nostro giornale; e tu, il sordo. -non soccorrere chi è nel
: fann'a ognun coll'aver cieco e sordo. leopardi, iii-116: lo stella
cix-i-100: 1 ricchi fanno il sordo: tocca ai poveri soccorrere i poveri,
vi batteva e l'altro faceva il sordo. -non fare attenzione all'aspetto altrui
dal suo aspetto (né io fo il sordo mai a ciò che dice l'aspetto
benché alla fine giungano alcuni a fare il sordo anche a questo. -non
una buona dose per non fare il sordo alla vocazione d'artista. -fare
d'artista. -fare orecchio da sordo: non prestare attenzione. b.
: il duca di milano fece orecchio da sordo alle proposte, alle istanze e alle
alle persuasioni del campobasso. -fingere il sordo: ostentare assoluta indifferenza di fronte a
mostro pur de non vedere, e il sordo / vado fingendo, e non domuti,
taglio / sul viso, benché il sordo allor fingesse. grigia, nobile via sant'
predicare, ragionare a, al, col sordo, ai sordi: rivolgere la parola
ché sarebbe molto peggio che predicar al sordo. de'mori, 1-169: vi so
quel che veggo, si parla al sordo, perché mi pare di conoscere chiaramente che
/ tutti argomenti: ma parlai col sordo; / e fu vano ogni prego,
giuliani, i-488: io parlo a sordo, e devo badare a me, ché
mi chiamano. -non dire a sordo: rivolgersi a una persona in grado
, 226: di che noi disse a sordo, ché subito io con altri ci
consiglio ad effetto, e noi dissono a sordo. lorenzo de'medici, 7-136:
quel che l'invita non lo dice a sordo. lippi, 4-49: quel che
4-49: quel che importa, a sordo non fu detta. guerrazzi, 2-1 ir
in cervello ». non dissero a sordo. -non intendere a sordo:
a sordo. -non intendere a sordo: capire subito, eseguire prontamente quanto
/ di far guadagni, non intese a sordo. giusti, 4-i-308: gingillino non
, 4-i-308: gingillino non intese a sordo / della volpe fatidica il ricordo.
sollecitò la zaira che non intese a sordo. -pregare qualcuno a sordo:
sordo. -pregare qualcuno a sordo: rivolgere suppliche destinate a rimanere inascoltate
ora per salite / pregando, a sordo sempre lui pregai. -ripetere anche
[s. v.]: 'è sordo da un orecchio e in quell'altro ci
intendere. -non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, è mal
chi non vuol sentire, è mal sordo chi non vuol sentire-, per alludere a
, 651: oh gli è 'l mal sordo quel che non vuol udire! l
io, a non v'ingannare. -mal sordo quei che non vuole udire. g.
proverbio che dice: 'egli è il mal sordo quel che non vuole udire'. e
toscani, 75: é un cattivo sordo quello che non vuole intendere. 19
muti). che è al tempo stesso sordo e muto. - anche sostant.
[sacripante] in un feroce mutismo, sordo alle pietose attenuanti che angelica sorellevolmente vien
un incr. di sordo con la forma dialettale umbra ciorgnone; ma
agnello, chi avrebbe sospettato dietro il sordo muro tanto daffare? -ritenere, giudicare
, 1135: sorse di sotterra / il sordo urlo di mille altri leoni, /
: che il lavorio dei partiti sia sordo e sotterraneo e che seguiti a vanvera per
sottile, / tu sei di me più sordo a dirte il vero. a.
e di sottomano, in un lavorar sordo. a. cattaneo, iii-293: v'
un confuso regnava bisbiglio, / un sordo mormorar fra denti, ed una / paura
/ ad onne mia salute -sempre te trovo sordo! elucidano volgar., 158:
mostrarsi balordo; / sentire e fare il sordo; / finger di dare aiuto /
tratto, all'orizzonte, pullulò un sordo sufolìo, come il verso glaciale d'un
sen di pagine erudite, / ruba con sordo ardir d'avida gola / a saggi
mescolava al frastono immenso, confuso, sordo, sparto, della città, e provai
è tanto rozzo in questa religione e tanto sordo contra la sua fama per lungo e
in quel caso un musicologo / ottuagenario sordo, famoso, ignoto a me /
o è sciancato, / e qual è sordo e qual è scilinguato, / e
sentito, almeno. non sei mica sordo! -non so. -la bestia più sperversa
i-14- 129: vidi un muto sordo e nano: / una spilla mi cavai
par bene che credano che dio sia sordo. slataper, 1-33: beveva rum,
pavoni; / però scacciate questo aspide sordo. / e voi, plebei, suonate
un quadro una determito e sprangato assolutamente sordo e muto. arpino, 3-74: la
massaia, vii-74: fare il sordo ai lamenti di tanta povera gente e
; / ma sotto a quella balza un sordo e fìsso / muggito fean le spumanti
ad amar diemmi, e scoglio / sordo, cui né sospir né pianto move.
beneficii, irreverente a'tempii, né sordo a gli oppressi. 2.