re di francia, aborrente di far il sordido studio de'digesti e del codice. marino
accosto mòrdica le rose / il capricorno sordido e bisulco. idem, iv-2-1073
ch'ei dùrian poi ladrone, / sordido, senza fè, cane, anatema.
, l'insipido amante, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante. peregrini
, come veramente era, un avaronaccio sordido. = lat. avarus, che
e contaminata, che possa essere un altro sordido affetto sopra l'oro, carbuncolo e
e contaminata, che possa essere un altro sordido affetto sopra l'oro, carbuncolo e
, ii-799: pelle del becco sordido e bisulco / fui, pria che mi
4. figur. rozzo, grossolano; sordido. parini, giorno, ii-643:
andare a caccia, doversi raccomandare al sordido villano: ungerlo, moinarlo, regalargli
in cima al cocuzzolo, il cappellino sordido. 3. figur. placido e
semenza. 2. miserabile, sordido, meschino; sciocco, stupido.
scrive eschilo poeta), uccello sordido e brutto nel pascersi, ma di
'ncontro all'uscio / di cotal nostro sordido canile / facea riscontro un certo andron mal
contaminata, che possa essere un altro sordido affetto sopra l'oro, carbuncolo e
approfittavano di quell'alle becco sordido e bisulco / fui, pria che mi
e contaminata, che possa essere un altro sordido affetto sopra l'oro, carbuncolo e
: « taci, figliuol di un sordido salsicciaio * (che a'modesti giudici
d'annunzio, ii-800: pelle del becco sordido e bisulco / fui, pria che
prurito famelico a seguir e servir un briccone sordido per campare. mi andava perciò consolando
in cima al cocuzzolo, il cappellino sordido. 2. la parte più alta
fu che gli spiriti elevati aborrirono il sordido studio de'digesti e del codice, come
un vermicciuolo levato su dalla terra, sordido, stomacoso, un uomo che cola
, quel capo sempre sarà stimato più sordido in fine del lavare che nel principio
annunzio, ii-800: pelle del becco sordido e bisulco / fui, pria che mi
non contamini venduta lode, / non premio sordido d'util perfidia. 6.
e bella fìscina, convenevole instrumento al sordido bacco. straparóla, 1-2: fatto il
corèa2, sf. neol. quartiere sordido e sovraffollato alla periferia di una città
che gli spiriti elevati aborrirono il sordido studio de'digesti e del codice, come
fu che gli spiriti elevati aborrirono il sordido studio de'digesti e del codice,
cose si lascino vedere in abito non sordido, non deforme, non troppo rusticano.
ma un che, un qualcuno di sordido e molle che s'insinua in noi
amai / gravare, indegno, con sordido vel. 10. per estens
soviene loro, spesso su qualche desco sordido e puzzulente, il luogo « alioquin »
in cima al cocuzzolo, il cappellino sordido. tecchi, 11-140: o che gli
fu che gli spiriti elevati aborrirono il sordido studio de'digesti e del codice,
lo smuove nessuno questo popolino che dilaga sordido? govoni, 629: passano i greggi
l'odioso regno del brutto e del sordido. 2. figur. tetro,
, slombato. obizzo, 9-4: sordido, inculto e per l'età succiso,
e in dispetto / più che un sordido ebreo fuora del ghetto. c. e
, visitando la nobil casa d'un sordido messere, fu astretto ad espurgare i somacchi
ma non per quello / d'un sordido buffone. pananti, i-145: voi dicevate
fu che gli spiriti elevati aborrirono il sordido studio de'digesti e del codice, come
fu che gli spiriti elevati aborrirono il sordido studio de'digesti e del codice, come
costoro per interessato pretesto d'avaro sordido e guardingo. = deriv. da
feccioso dei gerghi. 11. sordido; malfamato (un luogo).
e beffa fiscina, convenevole instrumento al sordido bacco. = voce dotta, lat
. aleardi, 1-9: il viennese sordido gregario, /... accesa l'
., 12-21: se l'olio è sordido, friggi il sale, e caldo
un fuggevole fantasma; / siete un sordido, un sublime, / un terribile
palagi orrendi specchi, e le gemme sordido loto. muscettola, iii-388: a le
, l'insipido amante, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante: de'
non è senza goffaria e sordidezza, il sordido è parimente insipido e goffo, ed
goffo, ed il goffo non è men sordido ed insipido che goffo. garzoni,
d'ingegno. anguillara, 2-21: sta sordido e grasso e pien di mosto.
/ di larghe macchie d'umido, sordido, /... / è il
un pugno / su questo grinzo tuo sordido grugno / a l'aria ti farò volar
per lo più campando di espedienti; sordido, meschino (e, anche,
significato generale, già antico, è 4 sordido, abietto, sporco '. nel
pur pedetentim giunsi ad un cubiculo / sordido, inelegante, ove molti ospiti / facean
al suo intendimento. -miserabile, sordido, desolato (un luogo).
dotta, lat. illiberalis 'ignobile, sordido ', comp. da in- (
/ voi sempre al par di lui sordido e avaro. manzoni, pr. sp
un secolo, così assordito e cotanto sordido che tutto il mondo cata- dupo è
petecchie. -al figur.: avaro, sordido (una persona).
guarini, 1-iii-52: un qualche pedantuzzo sordido, e ignorante, che con un
mi conosca, / e il più sordido è la mosca. leopardi, 187:
, villano, indiscreto, interessato, sordido, invidioso, insomma del tutto impraticabile.
voi mai non increbbe / questo dipinger sordido e plebeo, / nell'arte la viltà
non mancheranno mai al mondo l'interesse sordido, l'ambizione indocile, il zelo
cittadi populose, per infettarle col volo sordido e per infestarle... col ronzamento
favoloso della viltà e della poltroneria, sordido e ingordo, capace solo, nei suoi
. dal lat. tardo insordèscère 'diventare sordido '. insordidare, tr. (
la pittura. = denom. da sordido (v.) col pref. in-con
insordidirsi. = denom. da sordido (v.) col pref. in-con
quel ch'avanza, / e nel sordido suo trombon s'intoppa, / faccia di
un cavaliere, chiaro di nascita ma sordido di costumi, invaghitosi di una certa
cuore dell'uomo, quanto fa il sordido affetto alle creature. monti, iv-143:
. onofri, 3-150: affiancati dal sordido languore gemebondo! -condizione di squallida
-invaso dalla sporcizia, dai rifiuti; sordido, squallido (un luogo).
2. per estens. luogo sudicio, sordido, squallido. oliva, i-1-108:
di lampsaco, fui letaminato dal più sordido esercizio. 2. prov.
ingrato, se liberale o splendido, ovvero sordido e tenace,... son
, / al foco vii d'un sordido prurito, / per liquefare a le
la lizza di venere, si prendea sordido trastullo in essere giudice spettatore degli osceni
la lizza di venere, si prendea sordido trastullo in essere giudice spettatore degli osceni
. - per estens.: luogo sordido, immondo. 5. figur.
dal lat. tardo lordus o lurdus * sordido; storpio ', dal lat.
, un ambiente, un'abitazione); sordido, squallido. cantù, 488
e avventori non ha poi nulla di sordido e di lutulento. -che sporca
macolo / è prodigio d'un sordido interesse, / non della fè, della
quelle modeste persone un dramma glorioso e sordido, una mitologia, anzi una specie di
: ella era in man d'un sordido mezzano. da ponte, 355: rimasi
ha marcido / il color di quel sordido mustaccio? 8. svigorito,
, 1-170: aveva in un capello sordido una medaglia di piombo dorata.
mediocritade, / manca d'albergo / sordido e vile, / manca di corte /
favoloso della viltà e della poltroneria, sordido e ingordo, capace solo, nei suoi
. figur. letter. ambiente corrotto, sordido, squallido, ignobile. papini
; grettezza, meschinità, piccineria, sordido egoismo. soffici, v-2-63:
debolezza di carattere, a basso e sordido egoismo (un sentimento, un pensiero,
164: un tugurio meschino e sordido, esposto a tutti gli elementi.
; misero, modesto; squallido, sordido (un oggetto, un edificio, ecc
persona gretta e meschina; avaro sordido, spilorcio. sassetti, 7-192
si rassembra al ricino, stomacoso e sordido animale,... che noi chiamiamo
a mercanti su una strada che ha del sordido, tirano il cappello su gli occhi
a indegnità morale, ad abiezione, a sordido egoismo o, anche, a crudeltà
dati, 3-181: uomo ricco ma sordido, che non mangia per miseria,
arme. pananti, iii-41: traversammo il sordido e cupo cortile tra la moltitudine degli
(femm. -a). avaro, sordido, gretto, taccagno, spilorcio.
cristiani che d'un sì vile e sordido sacrilegio siano colpevoli, in proporzione delle
, 122: in sì vile e sordido luogo sono puniti gli adulatori, e quali
, ma un che, un qualcuno di sordido e molle che s'insinua in noi
ii-787: mordica le rose / il capricorno sordido e bisulco. rubino, 33:
il crin di sangue e 'l manto / sordido e molle, e pien di morte
e che era raccomandato a un sordido laccetto nero. c. e.
ricco possessore e poi tanto parco, sordido ed avaro elargitore, e dalla nutritura
da gli escrementi fei che spremessero guadagno sordido, ma più olezzante del muschio assirio.
passo stretto. -squallido, sordido. govoni, 6-25: io odio
egli in orrore / misemi ogni pensier sordido e vile. = voce dotta
acqua. 2. figur. sordido, untuoso. f. f.
f. f. frugoni, vii-460: sordido per l'interesse panioso, tutto ciò
paraggio / di quel c'have con rosa sordido scarafaggio? -persona che è
replicare a chi ti rimprovera, o sordido peccatore, il quale tante volte offendesti
molto da notare, non per diventare sordido,... ma perché ti sia
anzi a qualunque suo parto ancora più sordido. ruzzini, li-2-575: portò l'avvisata
d'annunzio, n-799: pelle del becco sordido e bisulco / fui, pria che
. aleardi, 1-9: il viennese sordido gregario / stira le membra, del bastone
, 1-170: aveva in un capello sordido una medaglia di piombo dorata. malpighi
vile avarizia, buggiarda mercatura, sordido guadagno, fluttuante piratismo ed altri
iscandalo e in dispetto / più che un sordido ebreo fuora del ghetto. passeroni,
degli abiti pitocchi. - squallido, sordido. c. boito, 81
zoe, una cert'aria stupida di sordido e placato egoismo, ricordò tanto il
che il 'vocabolario'della crusca è tutto sordido di plateali idiotismi e che il vocabolario
! aleardi, 1-9: il viennese sordido gregario 7 stira le membra, del
lo aveva egli di plebaccio, di sordido, di pezzente. -plébeiucciàccio.
ostaggio. 2. figur. ozio sordido. boiardo, 1-11-37: come osati
favoloso della viltà e della poltroneria, sordido e ingordo. -vita oziosa, inattiva
mercanti su una strada che ha del sordido, tirano il cappello su gli occhi.
profani e novi giganti? -malfamato, sordido (un luogo). citolini,
non si abbassano mai al vile e sordido mestiere di metter tentazioni di senso. l
venerazione s'ha d'un por- cello sordido, cioè d'un vizioso impuro, che
ognuno sa che nel medesimo padule, sordido e puzzolente quanto si voglia,..
altre cose somiglianti. giuglaris, 2-485: sordido galba, che avea fronte di avvilire
il crin di sangue e 'l manto / sordido e molle e pien di morte il
, l'insipido cimante, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante.
reboar s'intese / verbuccio popolar, sordido, osceno, / che l'onestà delle
tu replicare a chi ti rimprovera, o sordido peccatore, il quale tante volte offendesti
non macchiate l'anima vostra regale col sordido di vilissima ingratitudine: ribaciatemi, anima mia
620: si rassembra al ricino stomacoso e sordido animale, livido e pieno di nero
si sfeccia e si lava dell'escremento sordido, il quale secondo alcuni rimanda al
riparazione. fagiuoli [tommaseo]: sordido non men di ceffo che di vestito
un lose per iniettarle col volo sordido e per infestarle... col
, sozzo. -al figur.: sordido per i vizi e i peccati.
zoe, una cert'aria stupida di sordido e placato egoismo, ricordò tanto il
/ alla confusion di questo luogo / e sordido e confuso e turbolento, / per
con abbreviar le feste al più che sordido interesse del pretismo e fratismo di queste
sergardi, 256: si scaglian baci al sordido castrato. 9. rifl. gettarsi
sordido contagio / d'ogni essere men puro?
, 10-423: vidi un gramo, sordido / prete di grandi e di monelli
-in senso concreto: ciò che appare sordido, miserevolmente materiale. tesauro
più. batacchi, i-150: a quel sordido bacio, cheil fetore / spandea lontano almen
l'avea el petto trafisso / onde sordido, esangu'era e vetusto / il simulacrosuo
in un secolo così assordito e cotanto sordido che tutto il mondo catadupo èun asfalto bituminoso
cavaliere, chiaro di nascita, ma sordido di costumi, invaghitosi di una certa
alla confusion di questo luogo / e sordido e confuso e turbolento, / per me
e avventori non ha poi nulla di sordido e di lutulento. anzi si staglia
il fegato si sfeccia e si lavadell'escremento sordido, il quale secondo alcuni rimanda al
da bruttarne i lineamenti di un che di sordido, o anche di ipocrita e senile
pidocchio... vien simboleggiato l'uomo sordido e avaro, poiché di questi tali
, il naso simo, il vestir sordido, parlar popolare. bisaccioni, ii-28:
soggetto vile; / generoso, ed è sordido e spilorcio; / magnanimo, ed
: più bramar non potrebbe l'usurario più sordido, il quale voglia del soldo suo
. = femm. sostant. di sordido. sordidaménte, avv. con
sicuro. = comp. di sordido. sordidare, tr. {
. sordidare, tr. { sordido). ant. imbrattare, insudiciare.
nuovi. = denom. da sordido. sordidato (pari pass,
del servizio. = deriv. da sordido. sòrdido e sòrdido, agg
tanta fame e carestia che nonché ogni sordido cibo e animale da li assediati fusse
si sfeccia e si lava dell'escremento sordido, il quale secondo alcuni rimanda al pul-
volgar., 12-21: se folio è sordido, friggi il sale e caldo il
portasene d'india una specie di nero e sordido in più grossi pezzi, d'odore
d'aspalato. soderini, iii-665: di sordido si farà [folio] lampante se
/ alla confusion di questo luogo / e sordido e confuso e turbolento, / per
, 1-ii-164: un tugurio meschino e sordido, esposto a tutti gli elementi, forma
, e che era raccomandato a un sordido laccetto nero. jahier, 41: lenzuola
crin di sangue e 'l manto / sordido e molle. forteguerri, iv-233:
sua sostituzione con il prete laido e sordido aveva un chiaro significato di malaugurio.
sergardi, 1-304: si scaglian baci al sordido castrato. crudeli, 1-96: son
, ma non per quello / d'un sordido buffone, / che spegne in sen
. batacchi, i-150: a quel sordido bacio, che il fetore / spandealontano almen
amico, con un sorriso molle e sordido... « allora tu hai ricominciato
: la bubola..., uccello sordido e brutto nel pascersi, ma di
: si rassembra al ricino stomacoso e sordido animale, livido e pieno di nero sangue
di quel c'ha- ve con rosa sordido scarafaggio? passeroni, 1-250: il più
ch'io mi conosca / e il più sordido è la mosca. bartolini, 17-190
. come del più vile, del più sordido dei tradimenti. -odioso (una
due spezie non note se non al sordido vulgo, perché non dànno guadagno. il
108: è voce d'animo angusto e sordido il dire: « io ho meritato
un cavaliere chiaro di nascita, ma sordido di costumi, invaghitosi di una certa fanciulla
/ ella era in man d'un sordido mezzano. fogazzaro, 5-426: un sordido
sordido mezzano. fogazzaro, 5-426: un sordido avaro tentato da qualche cupidigia,.
, 1-32: aristotele non ammette alcuno artefice sordido o manuale alli magistrati. 8
molto da notare, non per diventare sordido,... ma perché ti sia
di dargli pochi danari, essendo molto sordido. fagiuoli, ix-87: lo chiama eroe
soggetto vile; / generoso, ed è sordido e spilorcio; / magnanimo, ed
sognò! / il padron novo, un sordido mercante, / travi e argento pensando
è poi riuscito avaro tanto che pende nel sordido. 11. dimin.
. = var. sincopata di sordido. sordomutismo, sm. medie
talora anche gravemente degradato, fatiscente; sordido, squallido (un luogo, un
'spizzeca': si dice a uomo stretto, sordido, che non dà mai del suo
che sa di furtivo, squallido, sordido, sporchiccio. -spreg. sporcàccio
l'amico, con un sorriso molle e sordido -io ho degli amici odiosi, spregevoli
, di vive passioni; improntato a sordido egoismo; privo di vigore morale o
salvini, v-3-2-6: avaro uomo e sordido,... squartatore ancora
vinato lepida e per essere vecchio sordido e strapotente. rovani, 3-ii-26:
strasózzo, agg. ant. sordido, turpe. marsilio da padova volgar
talora, anche degradato, fatiscente, sordido, squallido (un luogo, un
bovini, il naso simo, il vestir sordido, parlar popolare. pallavicino, 1-600
, nulla in comune che non rispecchi il sordido egoismo e il sanudo, liii-56: le
o all'inganno; sciagurato, spregevole; sordido, gretto. uguccione da
lezzo, di cenere fetido anello e sordido obelisco. panzini, iv-716: 'tufo'o
lei, invece, viveva in un tugurio sordido e privo di comodità.
/ alla confusion di questo luogo / e sordido e confuso e turbolento, / per
egli prenda un granchio. qualche pedantuzzo sordido e ignorante, che con un frontispi-
batacchi, i-140: il polmone d'un sordido usuraro / v'intruse, e d'
più bramar non potrebbe l'usurario più sordido, il quale voglia del soldo suo
, sm. spreg. vecchio dall'aspetto sordido, laido, dall'atteggiamento infido,
batacchi, i-140: il polmone d'un sordido usuraro / v'intruse, e d'
contamini venduta lode, / non premio sordido d'util perfidia: / vinca io con
reboar s'intese / verbùccio popolar, sordido, osceno, / che l'onestà delle
foscolo, vi-210: inetto panegirista e quasi sordido adulatore stimo colui il quale verbosamente magnifica
un aspetto fisico ripugnante, laido, sordido. d. battoli, 17-2-31:
contamini venduta lode, / non premio sordido d'util perfidia: / vinca io
fetor vituperoso. 7. squallido, sordido, miserabile (un luogo, un mezzo
volgere. ferd. martini, 4-174: sordido nelle vesti che gli cascavano d'addosso
moravia, 28-274: il disordine tumultuoso e sordido, l'ambiziosità architettonica delle città americane
eccomi in un teatro dorato rotondo e sordido che pare una vecchia bomboniera. e.
amico, con un sorriso molle e sordido -io ho degli amici odiosi, spregevoli,
. letter. che ricorda una cloaca; sordido, ripugnante di sporcizia.
. che si riferisce a una cloaca; sordido, ripugnante come una cloaca.