... / nasce l'uva dal sorbo ed adottato / da l'arancio purpureo
... / nasce l'uva dal sorbo ed adottato / da l'arancio purpureo
, ai piedi di un alberello di sorbo, con un libro aperto sulle ginocchia.
salvatico / ed aspro più che 'l sorbo che è di guazza, / arrandellò quel
in man portava un gran baston di sorbo / tutto arsicciato, nero come un corbo
bacarèllo, sm. bot. sorbo selvatico (sorbus terminalis), detto
i-1406: ama i luoghi freddi il sorbo, e molto più ancora la betulla.
8. locuz. bussare a formica di sorbo: parlare invano; predicare al deserto
: / dunque tu bussi a formica di sorbo. = etimo incerto.
campanil questa cornacchia, / o formica di sorbo, che non esce. bandello,
ciregio, / nasce l'uva dal sorbo ed adottato / da l'arancio purpureo
istrette. boccaccio, x-91: il lazzo sorbo e il fronzuto corbezzolo, e l'
da supporre la connessione con corberius 'sorbo '(a. 1165),
, cui corrisponde il fr. cornier * sorbo ', da come * sorba '
tornare; / né formica i'son di sorbo sassetti, 234: io ho ricevuto
: in man portava un gran baston di sorbo / tutto arsicciato, nero come un
ciregio, / nasce l'uva dal sorbo ed adottato / da l'arancio purpureo
, piallato di noce, overo di sorbo, overo altro aconcio a giuoco o
prima rotto, / discoscese d'un sorbo un gran broncone, / e diramando quello
e dolcifica. gozzano, 1294: il sorbo ed il ginepro che dolcificano l'involucro
isidoro, 177- 12: « epimelis sorbo similis, mediocris arbor et flore candidulo
foglie del pero, del melo e del sorbo). = voce dotta, lat
fai, sandra, il formicon di sorbo. i. nelli, 10-3-3: io
, leccio, sughero, faggio, sorbo, pero, melo, vite, corniolo
achillini, 1-64: con tanto impeto il sorbo suo disserra / che ercule vide lucide
corde e fiato,... il sorbo che a questo è attissimo, e
il salicone, il carpino, il sorbo, il sambuco ed il fico. dottori
/ e con lor fate il formicon di sorbo. = cfr. forbottare.
contare nulla. -essere formica di sorbo: non lasciarsi impressionare; far finta
formiche che si trovano nel tronco del sorbo). b. giambullari,
campami questa cornacchia / o formica di sorbo, che non esce. varchi, v-56
al macchione si chiamano ora formiche di sorbo e quando cornacchie di campanile. -farsi
2. figur. ant. formicone di sorbo (per lo più nella locuz.
più nella locuz. essere formicone di sorbo): persona irremovibile, sorda alle
. / ma perché formicon vecchio è di sorbo, / che non isbuca all'accetta
e benché sieno parenti de formiconi di sorbo, se scoppiassero, escono per bussare.
prete, 0 più tosto formicon di sorbo; / poi che fate sì bene il
volgar., 5-27: il legno del sorbo è sodo e non tiglioso, ma
b. giambullari, i-401: trasse col sorbo di punta un frucone / nel mento
poi to'galla di quercia e fior di sorbo, / e pesta bene, e
pero, in pruno, in spino, sorbo, pesco, platano, arbore,
dichiarateglielo dove e'facesse il formicon di sorbo. segneri, ii-223: questo cieco
salvatico / ed aspro più che 'l sorbo, che è di guazza, / arrandellò
che nella foglia si somiglia molto al sorbo peloso, ma non gli si somiglia
sia questo albero maggiore di quel del sorbo peloso. il frutto dell'icaco sono certi
. vi imbianca l'olivo, il sorbo vi si carica di mazzetti duri.
una pila di pietra con pestone di sorbo, tal che diventano una paniccia viscosa
come nella lupinella,... nel sorbo,... nella robinia.
e che se incalmi su l'oliva un sorbo / ben mostri che de nui hai
gli alberi. soderini, iii-218: il sorbo viene infestato da vermini rossi e pelosi
sopra l'altro il pero, il sorbo e 'l pomo? soderini, iii-187:
tra le frondi del nespolo pendere il sorbo, nascere il granato e le mele in
del mese di aprile s'innesta il sorbo o in sé, o in melo cotogno
il noce ombroso, / l'acerbissimo sorbo, il pino altero. c. durante
.. meno intagliate di quelle del sorbo e simili nella circonferenza alle laurine.
su un nespolo ed or su / un sorbo e un lazza- ruol stridendo sta.
(con partic. riferimento ai frutti del sorbo). boccaccio, v-71:
v-71: l'eccelso ciriegio e il lazzo sorbo e 'l fronzuto corbezzolo. crescenzi volgar
, quale maxime è nel fructo del sorbo. daniello, 103: lazzo è
, di sughero, di leccio, di sorbo, d'albero, frassino, orno
di legno molto duro (pero, sorbo, sicomoro) e sottoposti appena fabbricati
bianco: sicomoro (melia azedarach); sorbo (sorbus aria). -loto ciliegio
un grande orsacchio / che diguazzava un sorbo agli orsacchini: / io ero solo
soventi fiate vediamo un ulivo, un sorbo, un pero in qualche coltivazione smessa,
. facevo da più anni il formicone di sorbo, stavo al macchione,..
] sarà d'arcipresso o pero o sorbo o noce, il qual salderai con
sm. bot. region. lazzcruolo o sorbo salvatico (sorbus aria). -anche
al lazzerolo. dicesi anche 'chiavardello, sorbo delle alpi, lazzerolo selvatico'. tommaseo
., 2-15: se nella pianta del sorbo advenissero cotali vermini rossi e pilosi,
di vicino all'arbore, cioè al sorbo. crescenzi volgar., 2-4:
per modo un corniale / misurò e un sorbo e un querciuolo, / che parve
.. quello altro monda un baston di sorbo. nomi, 14-52: presto presto
guastava il melo, il noce e '1 sorbo. mazzini, 47-8: son più
scorzerò le membra e a un mozzo sorbo / appenderò la pelle empia e le polpe
il nespilo, il cotogno, / il sorbo, aspri ed acerbi, / maturano
vede tra le frondi del nespolo pendere il sorbo, nascere il granato e le mele
un nespolo ed or su / un sorbo e un lazzaruol stridendo sta. o.
lo più ne'bastoni di pruno, di sorbo, ec. che gli rendono ruvidi
10-955: vo'vi piantar intorno un sorbo o un noce / per memoria del tuo
un grande orsacchio / che diguazzava un sorbo agli orsacchini. pulci, 27-34
in una pila di pietra con pestone di sorbo, tal che diventano una paniccia viscosa
si era seduta a'piè del sorbo, col paniero colmo vicino, go
telaio di noce, un tamburo di sorbo massiccio tralicciato di sottilissimi fili, due
burchiello, 2-46: vidi, ad un sorbo, di succiole un ve
il legno sarà d'arcipresso o pero o sorbo o noce. alamanni, 5-1-533:
monti, x-3-200: un arboscel di sorbo un dì piantai / mal esperto cultor
, in pruno, in spino, sorbo, pesco, platano, arbore, gattice
sopra l'altro il pero, il sorbo e 'l pomo. alamanni, 5-5-125:
, lungo otto piè, di pomo o sorbo / o corbezzolo o quercia o simil
d'olmo o pur di leccio o sorbo / per legno santo. segneri, 5-234
: nella mattinata / nel pian da is sorbo, da quella porraccia, / una
/ salito su una scala alta di sorbo, / le trattava il marito amaramente
canonico andava ad appostarsi laggiù, sotto il sorbo, e 'nzulu buttava sassi di
oxyacantha '), nei frutti del sorbo ('sorbus aucuparia '), e
per ingannare l'attesa, m'as- sorbo nelle comici che, a mo'd'una
d'agrifoglio, di leccio e di sorbo e frassino son buone a reggere alt
del mese di aprile s'innesta il sorbo o in sé o in melo cotogno o
, il cotogno, il melo, il sorbo, il melagrano, il nespolo,
iii-499: ambedue [il nespolo e il sorbo] mangiati innanzi restringono e dopo son
7. bot. tose. varietà di sorbo { sorbus aria). 8.
: in meno di due minuti [il sorbo] fu abbattuto: lo sentii sussultare
43: i formiconi stanno attorno al sorbo e gli rodono la scorza. ciro
d ^ olmo o pur di leccio o sorbo, / per legno santo. g
allocco, / quando in cima d'un sorbo si pastura / e col saeppol da
, il salicóne, il carpino, il sorbo, il sambuco e il fico.
il salcione, il carpino, il sorbo, il sambuco e il fico. landò
. achulini, 34: scavezzò un sorbo e dè al primo un fendente / che
cxx-279: il pero, melo, sorbo, il legno del suvero, il bosso
scorzerò le membra e a un mozzo sorbo / appenderò la pelle empia e le polpe
tiglio: è megliore il gattice e 'l sorbo, il sambuco, il fico, i
poi ponendovi a sigillo un piuolo di sorbo. -sigillo ermetico o di ermete-
volgar., 5-27: il legno del sorbo è sodo e non tiglioso. v
. sòrva), sf. frutto del sorbo, piccolo e di forma tondeggiante,
matura ». = deriv. da sorbo. sorbare, tr. (
atomi di carbonio contenuto nei frutti del sorbo, usato per la preparazione di resine,
frutti succosi, particolarmente in quelli del sorbo. si presenta sotto forma di capezzoli
malico'. = deriv. da sorbo. sorbigno (sorvigno), agg
. ant. fabbricato con legno di sorbo. baruffaldi, xxx-1-121: sorbigna maciulla
. sostanza zuccherina ricavata dalle bacche del sorbo. tommaseo [s. v.
, che si estrae dalle bacche del sorbo. lessona, 1377: 'sorbina': pincipio
pincipio debolmente zuccherino estratto dai frutti del sorbo, non fermentescibile, cristallizzabile, destrogiro
facendo macerare i frutti maturi e schiacciati del sorbo in una quantità di acqua proporzionata alla
al liquido. = deriv. da sorbo. sorbino, agg. che ha
manite, che si estrae dalle bacche del sorbo degli uccelli. la sorbite non è
alla perlite. = deriv. da sorbo. sorbìtico, agg. (plur
specie di frutti (in partic. nel sorbo selvatico) e anche in alcune alghe
le più diffuse delle quali sono il sorbo domestico (sorbus domestica), che
o piriforme e sapore aspro; il sorbo degli uccellatori (sorbus aucuparia),
commestibili, di colore rosso vivo; il sorbo selvatico (sorbus aria), detto
selvatico (sorbus aria), detto anche sorbo montano o farinaccio, tipico delle zone
dolce fico. paganino bonafé, xxxvii-169: sorbo sì se incalma del mexe de marzo
: l'eccelso ciregio e il lazzo sorbo e il fronzuto corbezzolo. leonardo, 2-414
un sopra l'altro il pero, il sorbo e 'l pomo? luna [s.
, arbore. soderini, iii-597: il sorbo ancora esso ha il maschio e la
. marino, 1-7-106: nasce ruva dal sorbo ed adottato / da l'arancio purpureo
su un nespolo ed or su / un sorbo o un lazzaruol stridendo sta. manzoni
qualche ischia, qualche noce, qualche sorbo. sbarbaro, 1-25: spotomo,
avara. vi imbianca l'olivo, il sorbo vi si carica di mazzetti duri.
: quanto sieno differenti le foglie del sorbo torminale da quelle del nespolo ne fa fede
5-77: quello altro monda un baston di sorbo. scamozzi, 2-257-35: il sorbo
sorbo. scamozzi, 2-257-35: il sorbo è tanto costante e forte per legno nostrano
mezzo allo sbaraglio con un bastone di sorbo, picchiava per amore di pace a
roteare per la via la mazza di sorbo con capricci da schermitore. viani, 19-9
un telaio di noce, un tamburo di sorbo massiccio tralicciato di sottilissimi fili.
viso / come mordesse allora allora un sorbo. romoli, 315: il sorbo si
un sorbo. romoli, 315: il sorbo si matura meglio colto dall'albero che
tra le frondi del nespolo pendere il sorbo, nascere il granato e le mele in
4. formica o formicone di sorbo: v. formica n. 4 e
6. locuz. -fare di un sorbo un crocifisso: ricavare un'opera o
la fortuna gli sbigoncia, fare di un sorbo un crocifisso e parecchie altre. gherardini
. v.]: 'fare di un sorbo un crocifisso': da cosa di poco
d'importanza. -maturare il proprio sorbo: pazientare, fare qualcobaiatri, 80
fare qualcobaiatri, 80: il mio sorbo ritorno a maturare col ricacciarmi nella
lo slovacco e infine il vendo o sorbo o serbo di lusazia, parlato quest'ultimo
chim. chetosio contenuto nei frutti di sorbo selvatico, usato per la fabbricazione dell'
, cxx-279: il pero, melo, sorbo, il legno del suvero, il
. paganino bonafè, xxxvii-169: sorbo sì se incalma del mexe de marzo
cattaneo, cxx-279: il pero, sorbo e bosso, oltre a molti altri lavori
più volentieri una prugne acerba, un sorbo acre, una nespola amara e stitica
qualche più anziano pino strobo, qualche sorbo degli uccellatori. = voce dotta,
senza. scamozzi, 2-257-36: il sorbo è tanto costante e forte per legno
essere formica da sorbo; e questo ce lo dimostra el luminare
come delle pere. il legno del sorbo è sodo e non tiglioso. biringuccio,
tinche fangose o per un albero di sorbo selvatico. montale, 15-476: praticammo
tutto quel colore. e ora, un sorbo isolato lo chiazzava di un rosa delicato
agg. bot. nell'espressione cratego o sorbo torminaler. ciavardello (sorbus torminalis)
famiglia rosacee (sorbus aucuparia detta anche sorbo degli uccellatori e sorbus aria detta anche
degli uccellatori e sorbus aria detta anche sorbo selvatico). 2. bot
trappolar. 5. bot. sorbo degli uccellatori, v. sorbo, n
bot. sorbo degli uccellatori, v. sorbo, n. 1. 6.
è quasi duro al pari del legno del sorbo, riesce da per tutto, eziandio
un grande orsacchio / che diguazzava un sorbo agli orsacchini: / io ero solo e
, verzino, o legno di brasile, sorbo, busso, o qualche altro a
burchiello, 2-46: vidi, ad un sorbo, di succiole un vespaio, /
su un nespolo ed or su / un sorbo o un lazzaruol stridendo sta. calandra
, 2-7: il pero, melo, sorbo, il legno del suvero, il
: il zizzolo, il nespolo, il sorbo, ed alcune spezie di mori,
guerrazzi, iii-88: era formicolone di sorbo. r formidando, agg.