dicesi 'essere, fare il sopracciò '. o suono imitativo di chi
con una coccarda tricolore all'occhiello i sopracciò della società operaia. dizionario militare [
fagiuoli, 2-204: paride, giudice sopracciò delegato o compromissario. = voce
] la crudità pedantesca del fare il sopracciò a un grande ingegno. bocchelli,
, per padre e per notaio / il sopracciò di qualche stovigliaio. = deriv
, sopravvenuto il mezzodì, comparve il sopracciò in sui passati per ruota.
mi hanno detto che voi siete il sopracciò delle feste livornesi... non
con orrevolissimi decreti ed onorario larghissimo, sopracciò ed amministratore degli ospizi tutti di ragusa
tanto sicuri di essere i balii e i sopracciò di questa benedetta lingua, che di
ed ecco mi par di sentire qualche sopracciò, di quelli che non mancano mai
grande riputazione nella compagnia e faceva da sopracciò. a me era antipatico con quella
avvezzo a vedere il carceriere far il sopracciò, e per di più assicurato dalla
... non signore, non sopracciò né egemone:... o risoluti
rosana, e mal consiglio avete avuto sopracciò. bibbia volgar., viii-455:
magi alla santità di nostra signoria, e sopracciò li dissi quanto alla vita o
1, io]: « proveditori deputati sopracciò »: statuto triana, tù.
dir del duce e adesso consacrata ad altro sopracciò. ce).
bugie. facili a scoprirsi. il sopracciò). guerrazzi, 1-183
d'alcun grado d'umiltade. sopracciò (ant. supraciò), sm.
passa l'ora, / voi, che sopracciò siete, / venite via, non fate
, 390: fu capitano de livorno e sopracciò delle rocche de mare e de terra
: prese partito di ricorrere / ai sopracciò in dogana. sassetti, 106:
106: ne'detti palagi è uno sopracciò che serve quei forestieri di tutte l'
, era, si direbbe, il sopracciò della corsica. carducci, iii-15-215: le
di retorica del padre godard, un de'sopracciò di arcadia, lo innamorarono d'orazio
in agricoltura che, contrariamente all'avviso dei sopracciò dei ministeri e degli ispettorati agricoli,
per la libertà; non signore, non sopracciò, né egemone. bersezio, 203
continuo sull'intesa di fare a tutti il sopracciò. carducci, ii-26-58: noi toscani
sicuri di essere i balii e i sopracciò di questa benedetta lingua, che di
forestiero, si arrogava di far il sopracciò in casa di altri. c. e
papini, iv-1276: quei critici abracadabranti e sopracciò che vogliono sbandite le biografie dalla storia
cardarelli, 1034: molti furono i sopracciò, gli emendamenti, le integrazioni che
. inoltre (anche nella locuz. in sopracciò). statuto dei mercanti di calimala
dei mercanti di calimala, 2-56: in sopracciò il convenuto dal forestiere, se sarà
io vel dico: vegliate, e sopracciò orate come solavate. capellano volgar.,
di vestire pelli di volpe; e sopracciò cavalcavano cavalli molto sconci, cioè magri
sopradiciò, sm. tose. sovrintendente, sopracciò. -fare il sopradiciò: assumere
storte, e percorrendo con una grinta da sopracciò lo spazio fra il bancone e la
storte, e percorrendo con una grinta da sopracciò lo spazio fra il bancone e la