te ne 'nvia, / spesso dal sonno lagrimando desta. boccaccio, 1-86: uscitogli
f. doni, i-97: io ho sonno e non voglio più ragioni, perché
occhi piccoli e senza sguardo per il sonno (per stanchezza, per stor
dice il primo entrare in un sonno quasi svogliato, che gli occhi sono appena
, vinta dalla stanchezza o dal sonno. 7. rifl. cedere;
/ dorme accanto a un alare / il sonno dell'abbandonato. idem, 97:
, / né delle guardie abbandonato al sonno / duce alcuno trovar. 6
dipinto l'apostolo nel venerando aspetto il sonno tranquillo e profondo di un innocente,
madre, con un abbandono più forte del sonno. beltramelli, iii-181: il capo
un'impressione improvvisa e vivacissima; per sonno, stanchezza, debolezza, stordimento).
, 139-26: io era abbarbagliato già dal sonno. 3. intontire, confondere
: o luna che ci abbeveri di sonno. sbarbaro, 1-149: in tanto grigio
la mia veglia al tuo profondo / sonno che li riceve, i porcospini / s'
, [il bambino] abbonito dal sonno, divenuto a occhi chiusi più roseo
poi l'abbraccia, / non rompe il sonno suo. boccaccio, i-128: quando
dall'umidità, dal freddo e dal sonno. govoni, 2-114: gli stadi continuavano
delle ruote, invece di conciliargli il sonno, lo faceva pensare. 3.
, lasciandosi cadere nel nero abisso del sonno.
nel petto. idem, 293: sonno, deh come / tu che sei figlio
ti rende assai più caro [o sonno] / è ch'all'orror dell'aborrita
ii-554: né mai ho potuto prender sonno, finch'io non avessi fatto il parto
di membra, / ed accapacciaménto e sonno in testa. = comp.
le ginocchia s'alternavano fiacche, il sonno rodeva il cervello. a ogni intoppo
: vado a coricarmi perché ho un sonno che m'acceca. tozzi, i-45:
né 'l franco duca / si discioglie nel sonno o al men s'accheta. di
accidia il sommerge [il monaco] nel sonno. della casa, 552:
ruzzamenti e di sconvenevoli atti, sanza sonno, accidiosa mi fa trapassare. s.
delle noiate ore cineree che aspettano il sonno e la morte. civinini, 1-19:
colto da torpore, intorpidito, immobile nel sonno come un ciocco. cagna,
tu dormi, che t'accolse agevol sonno / nelle tue chete stanze, e non
, giorno, i-36: alfine il sonno / ti sprimacciò le morbide coltrici /
le teorie più recenti e accontate sul sonno e sui sogni. accontentaménto,
all'accoppiarsi d'ambo i sessi, al sonno / un istinto medesmo, un'egual
fango, guardavano con occhi pieni di sonno. alvaro, 9-348: ove bambini
'nfermo sente, quando si leva dal sonno, quasi rena o polvere nell'occhio.
all'ingresso, come a custodire il sonno di qualcuno. accucciolare, rifl.
. marino, 294: contro il sonno s'adira e di se stessa / duolsi
/ dentro l'ombra / del / sonno. montale, 1-99: brividi /
che ci levava gli ultimi rimasugli del sonno, ci mettevamo in cammino. bocchelli
non com'altri animai m'acqueta il sonno, / ma allor mi desto a
ristarsi mai, senza dolcezza / di sonno che l'acqueti e la ristori.
mortale. comisso, 12-225: il mio sonno era perduto, sentivo come un aculeo
di quel d'adamo, / vinto dal sonno, in su l'erba inchimai.
così affollato, così incessante, che addio sonno. rajberti, 2-48: se parlaste
tosco / col suon, che 'l sonno istesso intento tenne, / l'innamorato giovane
cocchi, 4-1-167: potrebbesi facilitare il sonno colla sola scottatura di un capo di
ed è quello che induce stupore, cioè sonno e addormentamento. di giacomo, ii-460
. { addorménto). far prender sonno, indurre al sonno. testi fiorentini
. far prender sonno, indurre al sonno. testi fiorentini, 190: e
marinari. caporali, i-124: il sonno, che fra gli altri ha un
. con la particella pronom. prender sonno, cadere nel sonno. testi fiorentini
pronom. prender sonno, cadere nel sonno. testi fiorentini, 162: poi
labbra, lucia s'addormentò d'un sonno perfetto e tranquillo. idem, pr
9. medie. provocare il sonno artificialmente, togliere la sensibilità (per
, agg. atto a indurre il sonno; sedativo, sonnifero. serapione volgar
, agg. che ha preso sonno; stordito dal sonno; assopito.
. che ha preso sonno; stordito dal sonno; assopito. petrarca, 237-32
come ubriaco, incitandolo a un gravissimo sonno...; facendo ancora le
fino a buio e che per fugare il sonno fumassero una sigaretta. frocchia, 809
cadde lo stame di mano, per lo sonno impigrita. 6. agric
. -trice). che apporta il sonno; che induce sonnolenza, torpore.
disus. addormenta- mento, intorpidimento; sonno, letargia. ottimo, ii-124:
.: addormentarsi, assopirsi, prender sonno. guittone, 3-13: niente fa
sannazaro, 6-97: molti sopravinti dal sonno si addormirono. pindemonte, 5-608: salirò
annunzio, iv2- 758: il suo sonno diurno somiglia a quello di un pargolo
per addormentarsi. -addormirsi nell * estremo sonno: morire in pace. -addormirsi nel
addorme / sotto un bel marmo nell'estremo sonno, / mi dicea che bonizio suo
breve luce / s'asconde, e 'l sonno eterna notte adduce.
la libra adegue / con la vigilia il sonno; il buon villano / il ben
sarà assai necessario che io dimentichi il sonno e stia molto attento alla navigazione, perché
s'adira, / sciolta dal sonno a se stessa ritorna. boccaccio, i-558
: in sul tempo che più leve il sonno / e più soave le pupille adombra
, i-4: dice che era pieno di sonno, cioè non adoperante virtù.
ed affannato e stanco / gli occhi al sonno chiudea. pascoli, 1224: s'
., io (173): il sonno fu affannoso, torbido, pieno di
, 19-1: questo affannoso e travagliato sonno / che noi vita no- miam.
capellano volgar., 78: perdere sonno è affaticamento delle virtildi,
, i-144: doveva accontentarsi di un sonno senza intensità in cui il cervello continuava un
primo riposo era, nel quale 10 sonno tiene li petti affadigati per le sollecitudini del
novità nel corpo, si lieva col sonno e col riposo. = deriv.
ciro di pers, iii-501: o sonno, tu ben sei fra i doni eletti
iv-2-942: mormorava interrottamente come affievolendosi nel sonno. beltramelli, ii-390: gli anni passavano
giovane [tommaseo]: né fra 'l sonno non può né fra 'l torpore /
s'erano come distesi nella dolcezza del sonno; ma la sua bocca conservava una
affollato, così incessante, che addio sonno. pirandello, 5-133: erano parole ardenti
2-120: il loro non era un sonno, non era un riposo, ma un
dalla sua schiavitù. sbarbaro, 2-52: sonno, dolce fratello della morte, /
/ e affranto mi riduco / al mio sonno di pietra. stuparich, 2-535:
/ e le fere e gli augelli il sonno affiena. 4. rifl.
/ od, astuta amnesia, afono sonno, / da echi remoti inviperiva pace /
tu dormi, che t'accolse agevol sonno / nelle tue chete stanze; e
sbarbaro, 1-98: gli strappati al sonno avendo tanta ripugnanza ad aggallare all'esistenza
notte li aggelò e li ravvolse in un sonno profondo. 2. intr.
soporifero. 2. aggravato dal sonno, appesantito per soverchio cibo.
'l cor s'acqueti e 'l sonno a me ritorni, / prima che febo
cosa e non può pur fare uno sonno in pace. idem, iii-318: tornate
chiudeva gli occhi, come se il sonno le aggravasse le palpebre. idem, iv-2-1067
; appesantito; intorpidito. -aggravato dal sonno: immerso nel sonno, assonnato.
. -aggravato dal sonno: immerso nel sonno, assonnato. ugieri apugliese, v-249-8
ch'erano con lui, erano aggravati dal sonno; e risvegliati viddero la sua maestà
a l'uom cruda fortuna / soave sonno al fanciullin non presta, / se
ponno / la quiete raccòrre o 'l molle sonno. idem, 8-71: così parla
. ciro di pers, iii-501: o sonno, tu ben sei fra i doni
bontempelli, 8-26: le prime ore del sonno furono agitate, ma infine era nata
, 1-216: non riuscì a prender sonno: digiuno, crampi, mal di
a occhi spalancati, e cercava il sonno di qua e di là, -e mi
pascoli, 141: e io direi del sonno delle larve / che sognano ali,
e delle siepi tetre / ch'anno nel sonno grappoli di fiori. idem, 193
dibattendo l'ali, / lusingavano il sonno de'mortali. idem, 14-3: quel
-le ali della notte, le ali del sonno: e vi si accompagna un sentimento
fatale. tasso, 7-4: 'l sonno, che de'miseri mortali / è co
stanotte a riparar la testina ripiegata nel sonno. -ala volante: velivolo senza
solo un amante forse che placida al sonno commise / la dolce donna, caldo de'
con lo spirito alacre, ringiovanito dal sonno, con l'augurio di tante buone
quelle due ore mi ero rinnovato nel sonno: ma certo in questo tempo gli
; l'albergatore, destatosi dal primo sonno, dalla finestra del secondo piano chiese
fosse / stanco, o gravasse il sonno pur le ciglia, / al primo albergo
era ancora buio. il tanfo del sonno, covato in cento camere, riempiva l'
m'annidi. idem, 293: sonno, deh come / tu che sei figlio
al figur.: ricovero per il sonno; rifugio d'amore; intimità coniugale
è diuretico, in molti allontana il sonno, ed è particolarmente utile alle persone
: non riuscivo però a raggiungere il sonno; sebbene lo sentissi aleggiare intorno ai
, giorno, i-84: alfine il sonno / ti sprimacciò le morbide coltrici / di
iii-262: e mi ricorda come al sonno algente / presso è la morte, e
crusca]: sono medicamenti alienatoli del sonno. idem [crusca]: medicina
converte in alienazione, o in sonno profondo non naturale. domeniche,
vin di morea, / che in grave sonno i turchi sensi allaccia. slataper,
. firenzuola, 288: un lieve sonno allagò le stanche membra di quell'obblio
a me dirette, non scuoterei oggi dal sonno i miei volumi. monti, x-1-408
si immaginava. gelli, ii-173: il sonno... è un alleggerimento di
. boccaccio, viii-1-165: il sonno mentale, allegoricamente parlando, è quello
pronom. dial. addormentarsi di un sonno leggerissimo, simile a quello della lepre
idem, i-561: e nel placido sonno in cui era caduto al rumore allettante
4. locuz. allettare il sonno: conciliarlo. fra giordano, 3-46
? per allet tare il sonno che t'è necessario, e per riposarti
tanto / che stanchezza maggiore il sonno allette. = lat. allectàre
, allevia la ripienezza, scaccia il sonno, la pigrizia, la malinconia e la
consola. menzini, 11-86: oh sonno, oh tu che a'miseri mortali
[i ladri] che avesse il sonno della legge, ma marco aveva quello del
: la mandragora e l'oppio il sonno allice. idem, 8-6-418: mostra il
2. figur. gonfio di sonno, istupidito. pataffio, 8:
sonnolenta (cagionata dall'oppio); sonno profondo e pesante. -anche al
: alloppiato, vinto sì fortemente dal sonno come se avesse preso dell'oppio. è
3205: alloppiato, vinto sì fortemente dal sonno come se avesse preso dell'oppio.
. sicché qui intende, che prese un sonno eterno, cioè morì.
: con dita carezzevoli stille / di sonno davi alle allucinate pupille. manzini, 10-202
ii-37: oh quanto è dolce un sonno in queste fronde / non rotto da pensier
stanco, si mise a dormire l'ultimo sonno, nel posto che più gli piaceva
lana bruna in cui s'awolge il sonno dei combattenti nella trincea. ojetti,
largo quanto un'aia, profondo come il sonno del giusto. deledda, ii-670:
stanche. 3. profondo (il sonno, il silenzio, la notte, la
inf., 4-1: ruppemi l'alto sonno nella testa / un greve truono,
, v-190: essendo io in altissimo sonno legato, non parendo alla mia nimica fortuna
e come se del letto o da alto sonno si levasse, sbadigliava e stropicciavasi gli
, li quali essa, da alto sonno gravati, tenea chiusi. tasso, 6-iv-2-24
egro io languia, e l'alto sonno avvinta / ogni mia possa avea d'
stette tutta la notte sepolto in un sonno altissimo. arici, 138: possedute
alte, come di chi, colto dal sonno in un lavoro, per il pensiero
intorno / alta strage di gente che nel sonno /... era sepolta.
. petrarca, 332-33: fuggito è 'l sonno a le mie crude notti, /
/ l'ansia ci trasportava lungo il sonno / verso quale altro altrove? alvaro
/ -coloro ch'ad altrui tolgono il sonno, f neanch'essi dormir ponno.
maggior lavoro, quando bisognava rubare al sonno, padron lazzaro, che aveva fatto l'
: scalda l'amaracino, e provoca il sonno; apre, mollifica e matura,
breve luce / s'asconde e 'l sonno eterna notte adduce. idem, aminta,
amara / le vostre luci in ferreo sonno annodi. savioli, 752: o
tu fai contra all'amorose leggi. niuno sonno si conviene a sollecito amadore. idem
i luoghi, con lieto aspetto nel sonno si mostrarono alla dormente giovane. sacchetti,
per ammazzare il tempo. -ammazzare il sonno: vincerlo con qualche occupazione.
: tipi di capi ufficio ammazzavano il sonno a scopone. -ammazzare con le
: la musica ammoina e concilia il sonno. 3. ant. intorpidire
. boccaccio, i-519: ammoniti nel loro sonno dall'angelo, per altra via alle
, / d'un lungo e grave sonno mi risveglio. bartolomeo di castel della
/ ed, astuta amnesia, afono sonno, / da echi remoti inviperiva pace /
i definitivi bicchieri dell'amnesia e del sonno. = voce dotta, lat
il nostro spirito dalla pigrizia di quel sonno, che ne induce la gravezza di
d'ogni vita un arco, il sonno, teso. montale, in: l'
, ii-327: alla fine, il sonno metteva da sé le cose in pace,
: co'quali strumenti tu rompi il sonno a te e ad altrui. leonardo
a bada, perché fossino vinti dal sonno..., acciò che poi dormendo
, 9-63: poi ella e 'l sonno ad una se n'andaro. passavanti,
vignone, / e parte fanno un sonno a piè d'un fico. note al
. / usò per affidargli astuzia e sonno / senza punto mostrar l'ira che
gatto che ha caldo, che ha sonno e cerca un nascondiglio fresco dove accucciarsi,
dei fattorini. marotta, 1-49: il sonno della mattina mi ingannava coi suoi squisiti
l'anfiteatro delle vecchie case gonfie di sonno e di respiro. 3.
le erbose rive, / preso dal sonno, in sul spuntar de l'alba /
. -dormire come un angelo: di sonno placido e lieve. baretti, i-29
le angherie del mondo in un grande sonno! viani, 14-31: ma il marinaro
istesse, / è dolce sfogo al travagliato sonno. foscolo, ii-2-399: la gioia
sbarbaro, 3-17: ma svanita col sonno la paura, / un gelo in fondo
di polvere e sangue, / dormivi un sonno animai - mente duro.
e se farò di tanto in tanto un sonno breve sarà per animarmi a nuova e
con la testa sotto l'ala respiravano nel sonno il caldo delle loro piume. tombari
emblema / ed, astuta amnesia, afono sonno, / da echi remoti inviperiva pace
n-ii-687: profondo fu veramente il sonno, poi che no 'l ruppe il romor
amara / le vostre luci in ferreo sonno annodi. viani, 19-321: la madre
riempì il petto, gli rese il sonno, profondo e puro come quello che
davanzali, ii-281: non mi rompa il sonno strepito di salutanti, né messaggio ansante
/ l'ansia ci trasportava lungo il sonno / verso quale altro altrove?
fuggìan da tutti lati, / e 'l sonno mio con esse. soderini, i-87
vi s'appoggia nel dormire per lo sonno, cade. imitazione di cristo,
di rupe, pauroso di soccombere al sonno traditore della montagna. d'annunzio,
/ vicino non intesi farsi il sonno; / olio fu dilagante a smanie
apèrti: vegliare, non poter prendere sonno. pellico, cono., iii-195
furia i vicino non intesi farsi il sonno; / olio fu dilagante a smanie
ne potevano più dalla stanchezza e dal sonno. barilli, 3-97: si levò gli
l'apparenzia, mi fussi mostra dal sonno. savonarola, iii-8: mandiamoli diversi
(425): lorenzo l'apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato. sacchetti
appena, che fatto sembiante di grandissimo sonno, n'andò a coricarsi. tasso,
stare spento mai neppure durante il suo sonno. frocchia, 231: lampade cilestrine
dieci ore e più della notte tra sonno e letargo. papini, 28-307: l'
invece aveva tempo di appiccar il primo sonno, e toccava a gregorio sostenerlo e
da forte sonnolenza, addormentarsi di un sonno leggero (e per poco).
sotto un albero, s'intende di sonno leggero ma tranquillo. questa voce vive
in quella quiete obliviosa che precede al sonno e riscuotersi tosto e vegliare. panzini
callosa abitudine è capace di strappare al sonno. sbarbaro, 1-43: s'appisola dietro
), agg. addormentato di un sonno leggero. civinini, 1-76:
questo è loco d'ombre, e di sonno, di notte gravosa; non è
. ciro di pers, iii-501: o sonno, tu ben sei fra i doni
combattuti affetti. fontanella, iii-351: il sonno apporta citerea col canto, / dentro
328: agli occhi miei gravi di sonno apporta / esso [il lume] fastidio
: via più che la morte il sonno è fiero: / sì strane larve il
/ dove i fiori si apprestano al sonno. 4. ant. affrettarsi.
il sommerge [il monaco] nel sonno, e cogl'importuni aprimenti di bocca,
. caro, 8-106: enea dal sonno / si scosse; il giorno aprissi.
. rosa, 166: presi un sonno alla fin placido e saldo, /
d'ogni vita un arco, il sonno, teso. sinisgalli, 7-55: qua
nerone. tombari, 3-175: quel sonno leggendario dei renda quasi quanto nei condé
d'ogni vita un arco, il sonno, teso. 3. tratto
pensare, volvennome entomo, / tollennome el sonno per molte fiata. / fatto lo
qual sopra l'erba verde il dolce sonno / a l'uom già stanco e ne
cosse, / che convenne che 'l sonno si rompesse. ammaestramenti, 88:
/ qual sopra l'erba verde il dolce sonno / a l'uom già stanco e
co'dissoluti membri oppressi dalla soavità del sonno. appresso del quale un poco,
l'aria di cui si liberava nel sonno. -rompere l'aria: muovere
8-370: ma poi ch'insieme il sonno e 'l sogno sparse, / e sentì
che il meschino ci aveva perduto il sonno. arrómpere, tr. (
sapevo persuaderla al cibo, persuaderla al sonno. ricorrevo a tutte le arti della
gli continuò, non gli ruppe il sonno. f. lana, i-483: con
fuori dal duro letto come adolescenti dal sonno. 2. figur. magrezza
ascose / dormiam di notte oscura eterno sonno. barberini, iii-267: spira l'
guardo le teste dei brumisti / nel mezzo sonno / tentennare. alvaro, 2-209:
/ tinto di mosto e stupido di sonno / con basse ciglia e tumide palpèbre,
(iii-273): ma come fusse dal sonno svegliato / per quest'altro colpir quell'
canz., 145: in sonno dolce more / morso da l'aspe,
. crudeli, 1-34: e 'l sonno dolcemente / nell'affannata mente / di nera
boccaccio, i-141: affannati per lo perduto sonno, vaghi di riposarsi, fiorio perché
, cui molti / toglieano il dolce sonno aspri pensieri. arici, 147:
..., là in sul primo sonno noi l'assaltammo, e togliemmogli ogni
ciro di pers, iii-501: o sonno, tu ben sei fra i doni eletti
: già vien la notte, e 'l sonno ag- greva il ciglio, / già
l'assenso diede, / vide nel sonno il mirabile frutto, / ch'uscir dovea
provassero... di cader di sonno, d'assiderarsi di freddo, di morirsi
di pace per chiudere gli occhi al sonno senza l'assillo della responsabilità: ecco
... / lascerà il ghiro il sonno e 'l loco ov'era, / e
. arrighetto, 223: se il sonno mi viene..., i sogni
, agg. sonnacchioso, stordito dal sonno. assonnaménto, sm. l'essere
essere assonnato, l'essere pieno di sonno; l'essere preso dal sonno.
pieno di sonno; l'essere preso dal sonno. segneri, iii-2-88: oh che
assónno). provocare, indurre il sonno. dante, par., 32-139
. 2. intr. provare sonno, essere preso dal sonno; addormentarsi
intr. provare sonno, essere preso dal sonno; addormentarsi. -anche con la particella
fa l'uomo che vien vinto dal sonno, il qual usa di chinar e
/ altri ancor chiuderà le luci al sonno. forteguerri, 2-44: ond'egli
/ trono. = deriv. da sonno (v.). assonnato (
assonnare), agg. preso dal sonno, pieno di sonno, sonnacchioso.
. preso dal sonno, pieno di sonno, sonnacchioso. salvini, 22-492:
, assonnisci). essere pieno di sonno, essere preso dal sonno; insonno-
pieno di sonno, essere preso dal sonno; insonno- lirsi. - anche con
assonnito. = deriv. da sonno (v.). assonnito (
assonnite), agg. pieno di sonno, di torpore. tommaseo [s
assonnito... dice l'effetto del sonno, la gravezza, il torpore e
l'assopirsi, l'addormentarsi di un sonno breve; leggero sopore. targioni
. provocare sopore, fare prendere un sonno leggero. -al figur.: tranquillare
preso da sopore; addormentarsi di un sonno leggero. manzoni, pr. sp
preso da sopore, addormentato di un sonno leggero. d'annunzio, iv-2-183:
assorbe ancora l'acqua come me il sonno. -figur. ariosto,
e nel mio mondo / come in sonno tra gli uomini mi muovo. montale,
quando tutto era assorto nel più profondo sonno, i giovanotti combinarono alla ragazza una
/ ed, astuta amnesia, afono sonno, / da echi remoti inviperiva pace /
pensieri, e disperando ormai d'attaccar sonno,... sospirava la venuta
.. poi avrebbero finito per attaccare sonno e dormire davvero. baldini, 4-193
quel respiro dolce che usciva attraverso a un sonno di bronzo, che aveva la forza
la notte, / chiudono al sonno le bramose ciglia / in traforati e attappezzati
soldati / dei nipoti sbandati già dal sonno. 2. letter. tenda,
corso non frena / né stanchezza né sonno; e pria che rendi / suo dritto
per l'asti- nenzia, siamo dal sonno tentati. ariosto, 2-13: dagli anni
leonardo del riccio, 3-264: il sonno per questo crepacuore sturbato venga, e
sul letto / e mangiare nel sonno, magari sognando. 2.
: non solamente vegghiare in aguatare lo sonno de'mariti vivi; ma ancora per attrappare
quel respiro dolce che usciva attraverso a un sonno di bronzo. oriani, iii-390:
attrazioni o torpori, che dopo il sonno sente alle dita delle mani ora da un
. arrighetto, 223: se il sonno viene..., i sogni con
i sali de'nostri fluidi, quanto il sonno. magalotti, 22-123: di quanto
con lo spirito alacre, ringiovanito dal sonno, con l'augurio di tante buone
l'occaso / cadean dopo lor cene al sonno in preda; / fin che l'
l'austro aggrava il capo, fa sonno, scioglie il ventre per la sua grassezza
risvegliarsi autunnalmente / dai veli del suo sonno tra sparente / ammassati nel
tu... solo sai che sonno spaventevole è questo ch'io dormo;
due ceri e le corone / quel sonno? in mezzo agli ave della sera?
modo che voi siate stasera in sul primo sonno in su uno di quegli avelli rilevati
ancora, / ferma in posa dolce di sonno. 11. avere pronto, a
fame e sete, e mi muoio di sonno. idem, 21-80: che di
ore, con avidità, di un sonno che mi parve triste e nero.
che aveva sempre gli occhi fra il sonno, non s'era ancora avvisto dei
pavese, i-416: certe notti pigliavo sonno, stanchissimo, pregustando l'indomani,
niente si riscuote, / niente dal lungo sonno avventuroso. 2. che ha
emblema / ed, astuta amnesia, afono sonno, / da echi remoti inviperiva pace
un fumo che alla soglia avvii / del sonno, som gente inculta,
, 3-278: egli fu scosso nel sonno, che già lo avviluppava; e
tuoi pensieri, e gli avviluppa il sonno. 6. figur. ant
. tombari, 2-62: una voglia di sonno e di pace, un brivido caldo
lana bruna in cui s'avvolge il sonno dei combattenti. nella trincea. b
nella coperta militare e attese che il sonno venisse a chiudere la sua giornata.
tempi, oh tempi avvolti / in sonno eterno! idem, 5-61: nostra vita
, / a guisa di cui vino o sonno piega? boccaccio, i-475: e
che dormire, per ragguagliar le partite del sonno, che le settimane addietro con grandissimo
di comunicande sullo sdrùcciolo anch'esse del sonno. -bacchetta di re: nome
una bacheca, fu colto da un sonno improvviso, barcollò, e se non
tremo nella bara sola; / il dolce sonno ora perdei per sempre / io,
tutto il sdegno suo converse con tra il sonno che l'avea provocato, con non
de'medici, 472: questo sol sanza sonno m'accompagna. / ma io ti
. firenzuola, 290: pria col sonno e poscia col bagno discacciata da sé ogni
un balbettamento più morbido che dà il sonno a sentirlo. balbettante (parl-pres
quasimodo, 126: acqua chiusa, sonno delle paludi / che in larghe lamine
sembrava dormire in balìa d'un vaghissimo sonno. saba, 18: così buona la
prencipe non mai si svegliasse da sonno così vergognoso, e aprendo gli occhi non
(anche temporaneamente: per stanchezza, sonno, stupore, emozione improvvisa, ecc
improperi quei ragazzi balordi, appesantiti dal sonno, dal caldo,... dalla
bambagia che trapunta di stelle dovesse coprire il sonno della sua terra nativa. viani,
me che valga una buona nottata di sonno profondo, collo spirito e il corpo
/ schifi già i bamboli cascar di sonno / io veggo. d'annunzio, iii-1-1015
nella stellata notte, / e prendean sonno i marinai su i banchi, / e
giornata pel paese, a conciliare il sonno dell'amato bene. cattaneo, iii-1-235:
. baldinucci, 9-xx-48: quando il sonno poneva termine al ragionare, era parte
13-58: da le notti inquiete il dolce sonno / bandito fugge. bruno, 3-1074
tremo nella bara sola; / il dolce sonno ora perdei per sempre / io,
di velluto nero, nel baratro beato del sonno, mentre lontano lontano rotolavano e borbottavano
la stagione / ch'è più del sonno e del silenzio amica, / allor che
il molle strame / soffiano il sonno dall'enfiate froge / presso gli
di scuse, di sorpresa e di sonno. 4. figur. noia
e barbugliando con la sua voce piena di sonno le parole magiche che calmavano il furore
iii-1-175: ah era così forte il sonno, che vinse la pena confusa del
debole, si sente una continua languidezza: sonno fortissimo e da lungo tempo non soddisfatto
/ tinto di mosto e stupido di sonno / con basse ciglie e tumide palpèbre,
, 123-8: caro m'è '1 sonno, e più tesser di sasso, /
terreno. leopardi, 10-42: senza sonno io giacea sul dì novello, /
i-18: in campo, se pigliavo sonno all'ombra di un albero, e il
vetri e avrebbe potuto vegliare un mio sonno calmo e abbandonato. vittorini, 2-55:
prima di tacere sotto il bavaglio del sonno. pratolini, 1-176: la voce
raccapezzarsi. evidentemente aveva fatto tutto un sonno. amedeo si mise a ridere:
mi fido del tamburo battuto sul primo sonno dei soldati; delle balestre cariche;
sorriso tra di chi si compone a sonno, e di chi si risente da
v'entrai, / tant'era pieno di sonno a quel punto / che la verace
: o istolto, che cosa è sonno, se non immagine di morte? ben
. tasso, 6-1-116: qual egro nel sonno, tutti i vizii turpi,
tutto se ne va. ho un gran sonno... levami un po'quel
frali / nel tuo placido grembo un sonno breve. maia materdona, i-106:
da cuoco e gli occhi gonfi di sonno, riempiva bicchieri a tutt'andare.
un balbettamento più morbido che dà il sonno a sentirlo. moravia, i-603: ella
, che cosa vuol dire rompere il sonno di michelaccio. 3. ant
altrimenti ci si intorpidisce e si cade nel sonno ». 3. figur. offendere
piemontese. bianca1, sf. primo sonno dei bachi da seta. -nella
aveva passato la notte in bianco, aveva sonno. 22. dimin. biancolina
278: non potè già impedire un grandissimo sonno che io avevo, che io non
pirandello, 5-265: per procacciarsi il sonno... beveva un pochettino oltre la
sullo strapuntino era stato colpito da un sonno... fulmineo. savarese, 106
ora, supino, cantavo tentando il sonno degli echi, ora nuotava a gara con
loro parte, che vi turbano il sonno durante la notte e vi lasciano per il
bizzarramente. al suo sguardo velato di sonno traballano in confuso i soldati che gli
coro delle coturnici / ti blandisce nel sonno eterno, rotta / felice schiera in fuga
fin sotto alle coltri e conciliarvi il sonno colla blanda musica del suo fron-fron.
. gozzano, 141: è come un sonno blando, / un ben senza tripudio
la moglie], quasi sul primo sonno, uno di questi granchi, sì come
. de roberto, 773: il sonno fuorviato non tornava, nel gelo di quell'
mascheroni, 842: qui pure il sonno con pigre ali, molle / da
della porta, ancora nel boccio serrato del sonno. manzini, 8-157: la faccia
si stentava fino all'alba a prender sonno. comisso, 1-255: fuori dalla rada
, e come se fossero tutti piombati nel sonno, nessuna voce più s'intese.
palaggio ancora vicino a la regia del sonno; avanti il cui atrio è un
/ però fa come il ghiro quando ha sonno, / entrati in qualche buca,
. govoni, 2-198: il suo sonno di buoi / placido, gigantesco, senza
sgranchirsi, come se fosse uscito da un sonno profondo. d'annunzio, iv-1-432:
cura, in braccio / d'un sonno placidissimo giacea. monti, 16-10:
inganno, / acciò quando son tutti al sonno in braccio, / io non mi
di tener aperti gli occhi mentre il sonno ancora lo teneva i braccini abbandonati sul
all'uscio, che finalmente ruppe il sonno nella testa al fossi, il quale uscì
a me che tra gli ultimi fumi del sonno vò pigliando coscenza del dì, il
. rono due ore a sorvegliare il pacifico sonno della malata. ordine (sulle navi
breve luce / s'asconde, e 'l sonno eterna notte adduce. idem, 10-7
frali / nel tuo placido grembo un sonno breve. redi, 16-ii-8: lunga
969: troppo lungo difetto di questo sonno breve e caduco, è male per se
per se mortifero, e cagione di sonno eterno. prati, i-162: la bellezza
lune già, quand'io feci 'l mal sonno / che del futuro mi squarciò il
battaglie / vale, ed a dolce sonno con quiete / sì che dormendo non senti
per i suoi polmoni, e il sonno che veramente la ristorava era quello rubato,
. nievo, 2-138: io non ho sonno, né fame, né noia né
una bronchite cronica che m'impediva il sonno. bocchelli, 10-56: quanto a lui
, sì, dormian domati / dal molle sonno. -figur. d'annunzio
avevano quest'altra pena contraria al sonno, di dovere sospirar le notizie di quel
/ delira il desiderio, / nel sonno, di non essere mai nati.
guardo le teste dei brumisti / nel mezzo sonno / tentennare. bacchetti, 10-63:
sostengono il velo bruno steso sopra il sonno che dorme, saranno di color brunetto,
di gesù / su cui dormii quel sonno della gioventù. pavese, 34
c'era poi bisogno che si spartissero il sonno. accompagnato. machiavelli
meglio che nel favore delli uomini, che sonno fallaci e buggiardi. varchi, 4-51
dall'anno scorso, nel buio del sonno. 7. ciò che è
ne vada, ch'è tardi; abbiamo sonno e sragioniamo entrambi... buonanotte
si scote intorno, / lusinghiera del sonno, ombra cadente, / amar t'insegna
, facevano il solletico e conciliavano il sonno, tutti quei fiocchi tiramosche. cardarelli,
vago di una lampada, svegliandomi dal sonno, buttandomi in un sogno con le
, 17-40: come si frange il sonno ove di butto / nova luce percuote il
pandemonio. nievo, 1-56: « ho sonno! » gli risposi non pur guardandolo
piegate e aperte, tutto invitava al sonno: non c'era che da spogliarsi,
ricavi, a una puttanella gonfia di sonno: uccelletto nel pugno del cacciatore che gli
si scote intorno, / lusinghiera del sonno, ombra cadente, / amar t'
cercò di immaginare se stesso immerso nel sonno... si prospettò l'aspetto del
si scote intorno, / lusinghiera del sonno, ombra cadente, / amar t'insegna
: e caddi come l'uom che 'l sonno piglia. bandello, 1-40 (i-477
l'occaso / cadean dopo lor cene al sonno in preda. monti, x-3-379:
/ nelle case arrossate van cadendo dal sonno / e qualcuno piangendo. -figur.
151: mi accasciavo in un arido sonno, interrotto da continui risvegli affannosi e
combattendo col ribrezzo, colla noia e col sonno (e si giovi pur l'autore
con la verga caducèa, e fermò il sonno. = voce dotta, deriv.
è diuretico, in molti allontana il sonno, ed è particolarmente utile alle persone
è cagionato agli uomini dal languore del sonno, nel tempo che si vengono addormentando.
dì lucente, / la notte il sonno coniugai calcava. pasolini, 23
esser potea, vide in sul primo sonno venir ben venti lupi, li quali tutti
ma le ombre parevano più profonde e il sonno della campagna più stanco.
contorta la grossa cervice: ed il sonno / che doma tutto, lo prese
ci attende nel buio / stesa al sonno: la camera è calda di odori.
di mia moglie per vederli balzar dal sonno in camicia a quel freddo. ungaretti
seccume ancora ancora quasi riscaldato dal sonno d'una lepre, io frugando trovavo
, ii-172: non sempre vincevo il sonno alla prima, e anzi spesso invece
alla comune de'servi le camere del sonno; e, più timorosi tuttodì,
bibbiena, xxv-1-5: oh che tranquillo sonno e che piacevol sogno m'ha rotto
vogliam fermarci su la camerella / ove nel sonno sta nostra sorella, / nostra sorella
dorme accanto a un alare / il sonno dell'abbandonato. / in questa luce
di vederlo tanto ispesso mi toglieva il sonno e il cibo e mi conduceva per il
bronzo. pananti, i-293: destandosi dal sonno dopo le otto, / dettero in
quelli; / lascerà il ghiro il sonno e 'l loco ov'era, / e
di campionario e di fogli-commissioni, di sonno e di piccole avventure. 2
delle trombe, per scuotersi dal suo sonno momentaneo ed entrare a suon di marcia
bibbiena, xxv-1-5: oh che tranquillo sonno e che piacevol sogno m'ha rotto
, carezza lunga su 'l magico / sonno de tacque. oriani, x-21-130: il
nemmeno dalle cannonate: avere un sonno profondissimo. collodi, 183:
pescecane seguitava a dormire di un sonno così profondo, che non l'avrebbe svegliato
sparata. forteguerri, 2-19: verralle un sonno sì spropositato, / che non la
le stanche membra e ti conforti il sonno. / io veglierò, dalla canocchia
l'empia; e 'l giovanetto al sonno / con note invoglia sì soavi e scorte
raccoglie la morte. -cantare il sonno: conciliarlo, cantare la ninna nanna
3-582: il vento continuava a cantarmi il sonno ed io, per essere veritiero,
dolore di essere stato strappato dal mio sonno. d'annunzio, ii-229: non mogli
dolce / figliuolo e gli càntino il sonno. -cantare in assiuolo: in
filare o a tessere si lieva, dal sonno si diffende e la sua fatica fa
rispondere di uranio, al quale niente il sonno... de le merite lode
, 9-447: sì par ch'ai sonno alletti / quella canzona sua, / cantata
, 5-45: la paglia gli conciliava il sonno. nessun rumore lo molestava.
le riprensioni... che il sonno, invaghito per il proposito di tante lodi
appunto per meglio combattere il sonno -le dice con una cantilena dolorosa per lo
colui, sepolto e nel vino e nel sonno, voltosi sull'altro canto, e
grande cantoria / è per cullare il suo sonno. / l'odor d'incenso
, / tinto di mosto e stupido di sonno / con basse ciglia e tumide palpèbre
prima che 'n queste piagge 10 prenda sonno. bembo, 2-31: credete voi che
di uranio, al quale niente il sonno... de le merite lode scemare
capeggiami che non avevano tregua se non nel sonno. capeggiare, tr. (capiggio
non mi hanno mai disturbato né il sonno né l'appetito. -toccare,
capitali si eseguano privando il condannato del sonno. 2. figur. pernicioso
quei dui a dormire, che vinti dal sonno ancor non erano desti,..
marini / vengon turbati dal lor pigro sonno. alamanni, 4-2-85: vede sovente il
dove tipi di capi ufficio ammazzavano il sonno a scopone, una magra entrò -sanguisuga
. aretino, iii-137: come il sonno e la fame trae gli sbadigli fuora
e senza altro indicio se non di sonno, dal quale aggravato in tre giorni
che un frùscio / uguale; il sonno avea spinto sui molli / cardini l'uscio
, carezza lunga su 'l magico / sonno de tacque. d'annunzio, iv-
capo dalla nebbia del vino e pieno di sonno come un tasso. alfieri, xiii-64
non riesco a far tacere anche nel sonno / quel vento nero e quelle foglie
. bocchelli, i-278: insorgeva quel sonno dal profondo delle radici vitali, dalle
primi e imperiosi, di là dove sonno ed amore, e la fame, sono
, la giovane carne ancora tiepida di sonno. pavese, 99: questa donna una
bentivoglio, 2-53: ho ripigliato forze, sonno, appetito, vigor di spirito,
michelangelo, 123-5: caro m'è 'l sonno e più tesser di sasso, /
.]: 'caro ': sonno morboso, durante il quale l'infermo è
= voce dotta, gr. xdepos * sonno profondo, forte assopimento '.
caròsi (anche càro§i), sf. sonno d'infermo; sopore morboso.
. dal gr. xdtpcùoiq 'sonno pesante', 'letargo'(da xdepoq:
dice medicamento carotico quello che produce il sonno ed il sopore, ma è poco usitato
gr. x<4po <; * sopore, sonno '(cfr. carotico1 e carotide
. da xcfcpo5 * sopore, sonno '(perché si credeva anticamente che dalla
credeva anticamente che dalla carotide dipendesse il sonno); cfr. fr. carotide (
ansante. comisso, 1-67: il sonno ci convinse di cercare una tana nel bosco
nel letto della carriuola, sul primo sonno uno famiglio disse: per mia fé che
soldati / dei nipoti sbandati già dal sonno. 17. geogr. carta
i-32: la notte in sul primo sonno cominciano a chiedere il confalone, che
106: dormono sempre per rimettere il sonno perduto, perché dalla mezzanotte, quando
, e danno in cascaggine e in sonno. salvini, 21-232: il corpo desta
/ tinto di mosto e stupido di sonno / con basse ciglia e tumide palpèbre
viva, sugli occhi illanguiditi come avesse sonno. d'annunzio, v-3-342: questi vocaboli
torta la grossa cervice: ed il sonno / che doma tutto, lo prese
seder, che loro / il sonno ne cascò sulle palpebre. carducci, 733
essere sfinito per la stanchezza o il sonno. bartolomeo da s. c.
. -cascare addormentato: essere preso da sonno improvviso. ariosto, sai
-cascare dalla fame, dalla fatica, dal sonno, dalla noia, dall'amore,
, matteo, che tu caschi di sonno. pulci, 10-78: ognuno scese,
, 10-78: ognuno scese, e di sonno cascava. ariosto, 34-1: innocenti
/ schifi già i bamboli cascar di sonno / io veggo. pavese, 6-94:
borbottò oreste, « ma casco dal sonno lo stesso ». -cascare dalla padella
tripanosoma, agente patogeno della malattia del sonno. = dal nome del batteriologo aldo
medie. raro. la malattia del sonno, provocata dalla castellanella. castellanza,
solitaria, immensa notte; / visibil sonno del divin creato, /...
] uno di quei pensieri che tra il sonno / e la veglia consolano la casta
monti, x-2-54: la gola e 'l sonno ti spogliàr de'casti / primi costumi
suo concetto. giovanetti, i-84: sonno, felice or te cui si consente
il gioco / facile né cattare il sonno lieve. 2. prendere,
madie 11 cattivel ritrova / ch'ai sonno i lumi inchina e i vanni piega
e di spirito; ripresi appetito, sonno, carne e colorito rapidissimamente. carducci
un quasi morto per essere prigion del sonno, e l'altra divenuta viva e fatta
cavarsi la fame, la sete, il sonno: sfamare, sfamarsi; dissetare,
avessino e'denari. -cavarsi il sonno: dormire a lungo. carena,
. invar. arnese per disturbare il sonno o destare di soprassalto. 1
. dall'imp. di cavare e da sonno (v.). cavasso
gli occhi come da un lungo profondissimo sonno. -figur. spesa ingente,
, come quando ci si sveglia dal sonno del giusto. moravia, iv-280: indossava
entrò nella sua celletta per un breve sonno fino alle due, ora di coro.
rammento ancora certe frasi musicali intese fra sonno e veglia, che mi effondevano nell'
stomaco vuoto, non riesce a prender sonno. boccaccio, dee., 3-4
]: dormir la cenerina (il secondo sonno boccaccio, dee., 5-10 (
azione coercitiva che si esercita anche nel sonno e impedisce agli impulsi che contrastano con
, il perfetto silenzio, il breve sonno che avea ristorato le mie forze mentali
. rosa, 21: quando il sonno agli occhi miei s'attacca, /
oggi riflessione sulla giornata degli uomini (sonno, lavoro, svago), e
mi lascio stare in ozio, fugo il sonno, né giacio se non vinto dalla
per lei tristo e meschino / non dà sonno al ciglio stanco / né riposo all'
nel limbo. una quiete, un sonno, una solitudine certosina. se non fosse
, 11-iii-600: e trattando del sonno e de la vigilia, è da'medici
torta la grossa cervice: ed il sonno / che doma tutto, lo prese.
col dolce tuo tranquillo oblio [o sonno] / e col bel volto, in
notte prossimamente passata, gli era nel sonno paruto vedermi a sé venire tale quale io
tanto, quanto quello che si dà al sonno. novella del grasso legnaiuolo, x-997
profani ai guardi; / placido sonno l'universo ingombra: i bionda fille
ora mi staria cheto, e nel mio sonno mi riposerei, colli re e colli
sovra le piume, e 'l prese un sonno cheto. marino, 13-40: per
non spero che già mai dal pigro sonno / mova la testa per chiamar ch'
informazione, una notizia; destare dal sonno (pronunciando il nome ad alta voce
fanciulli, che dà luogo al sonno. = deriv. da chiasso2
odo / dentro l'ombra / del / sonno. cassola, 2-382: erano certo
: l'urlìo del mercato ruppe il sonno dei fratelli. e, quand'ebbero aperte
amico appena fummo coricati. « ho sonno! » gli risposi non pur guardandolo;
il suo chilo fra le dolcezze del sonno. 2. per estens.
i dotti che rubano le ore al sonno, alla mensa, al chilo, al
vergine. baldini, i-426: il sonno che ha subissato le forze della libertà non
chiocciolio roco che le galline fanno nel sonno. idem, i-34: fu allora
ariosto, 17-79: non lasciar che nel sonno si sommerga / italia, se la
/ stanchi di lacrimar mi chiude il sonno; / vision crude et error vani e
lune già, quand'io feci 'l mal sonno / che del futuro mi squarciò 'l
potè finalmente chiuder occhio: ma che sonno! che sogni! tommaseo- rigutini,
l'usata via, / che 'l sonno tenea chiusa e 'l dolor molle.
sfogo non ha / fuor che il sonno, se viene. montale, 2-53:
morire'. sbarbaro, 1-84: disturbate nel sonno, delle vecchie ciabattarono verso l'uscita
1 gli acuti denti; ei dorme un sonno eterno. leopardi, iii-4: avvertite
povero anacreonte non potendo cavarsi il sonno, e sognare con agio, per una
gli rompeva nella testa l'alto sonno,... minaccia di prenderla,
, quasi impercettibili, che precedevano il sonno, col sorgere della luna eran cessati.
pascoli, 465: udii tra il sonno le ciaramelle, / ho udito un suono
intanto che, il cibo e 'l sonno perdutone, per debolezza fu costretto a giacere
intrai, che 'l consueto cibo e 'l sonno perdendone, più ad ombra di morte
di vederlo tanto ispesso mi toglieva il sonno e il cibo e mi conduceva per
2-95: la rabbia delle cicale assalì il sonno pesante del pomeriggio, e pareva che
, ii-2-188: e fino a tanto il sonno non l'assaglie, / s'intrattien
/ come occhio di ciclope nuotante nel sonno e nel vino / fra l'ondeggiare lento
operatori / i candidi tesori / del sonno e della mensa. tramater [
pianto il ciglio / tuo su quel sonno. sbarbaro, 1-166: le vedo su
, / tinto di mosto e stupido di sonno con basse ciglia e tumide palpèbre,
-aggravarsi il ciglio: per il sonno. metastasio, ii-339: ma nasce
-chiudere ciglio: prendere sonno, addormentarsi. ariosto, 28-14:
gli immortali genii di roma vigilanti sul sonno della città sacra. = voce
ne rompono spesso la dolce quiete del sonno, non abbiamo veramente i più crudeli delle
imperoché oltre al mordere, al romperne il sonno e al succhiare il sangue, ne
antico / antro ti sveglia, o sonno, e 'n questi miei / occhi t'
per prolungar la vita, / verrò del sonno a mendicar l'aita. parini,
che pone tra'cimmerii la casa del sonno. 2. intorpidito, insonnolito;
favore agli agguati. -cimmeria nebbia: sonno. bandi, 121: balzai su
primo, sebbene avessi maggior dose di sonno,... e a gran fatica
delirato soavemente fra la veglia e il sonno. manzoni, pr. sp.,
. assol. oscillare con il capo per sonno, per stanchezza; avere molto sonno
sonno, per stanchezza; avere molto sonno. giusti, 2-256: deridete le
: a volte udimmo, tra il sonno, nella calda ora estiva, rotolare,
urne / confortate di pianto è forse il sonno / della morte men duro? idem
ci ponemmo a dormire, e dopo sonno picciolo destati istudiammo di conciare li cavalli
fra le palpebre, soprattutto durante il sonno. burchiello, 87: e 'ntorno
più triste, di paesaggi visti in sonno mi compiacqui: una metropoli di
sull'alba il più gustoso del sonno, guastava i tetti intasando le condut
morte e di madonna poltroneria sorelle del sonno. giusti, i-430: non date retta
10-115: dal ciglio / fuggemi il sonno, e rio pensier mi grava / di
un clemente oblio / m'avea tolta nel sonno. 3. raro. propizio
operatori / i candidi tesori / del sonno e della mensa. 4.
. boccaccio, i-415: vinti dal sonno, abbracciati soavemente dormendo stettero tanto,
cloronarcòsi, sf. medie. stato di sonno arti acido cloroformico: cloroacido
valeri, 1-40: ahimè che sonno, che sonno vi tiene! / (
: ahimè che sonno, che sonno vi tiene! / (mi corre un
che non pi gliava mai sonno e che di notte era più tempestosa e
altro sfogo non ha / fuor che il sonno, se viene. emanuelli, 1-49
, / e prendo ogni piacer dal sonno. forteguerri, 30-73: vede che prima
d'annunzio, iv-2-183: come il sonno di rosa continuava, a poco a
], e guari non istettero che il sonno vinse la vigilia: e così bernardino
d'ogni vita un arco, il sonno, teso. alvaro, 9-166: scoccarono
giusti, v-15: ripresi appetito, sonno, carnee colorito rapidissimamente, sebbene fossi
fai le coltrici? per allettare il sonno, che t'è necessario, e per
. parini, giorno, i-85: il sonno / ti sprimacciò le morbide coltrici /
medie. abolizione della coscienza in un sonno profondo dal quale non si riesce,
ne segua o non ne segua il sonno. tommaseo [s. v.]
. v.]: se il sonno segue, la malattia vien detta 'coma
, in cui il paziente continua in un sonno profondo; e quando è svegliato vi
gr. x tòpi a -axo ^ * sonno profondo e pesante, letargo, stato
combattendo col ribrezzo, colla noia e col sonno. manzoni, 37: madre de'
ciro di pers, i-371: o sonno, tu ben sei fra i doni eletti
x-21-149: la follia ricomincia periodicamente nel sonno coi romanzi che vi combiniamo forzatamente e
affollato, così incessante, che addio sonno. leopardi, 972: se dal vedere
solo un amante forse che placida al sonno commise / la dolce donna, caldo
di campionario e di fogli-commissioni, di sonno e di piccole avventure. 4.
novità nel corpo, si lieva col sonno e col riposo. rajberti, 1-85:
temprami il quinto, e sia di sonno. peregrini, xxiv-147: chi ha
, che non ne può più dal sonno... poveretto!...
istringermi troppo, o mio ingegnoso, col sonno. alfieri, i-30: ed in
9-211: dormiva, fermo anche nel sonno come se compisse un dovere, gli
già dogliendo, / fu 'l dolce sonno ch'allor si compiea, / che
, e come un uomo avviluppato nel sonno dimostrava sembiante. de sanctis, i-104
i libri] / conciliato il facil sonno, allora / a la toilette passeran di
oscura, / col silenzio e col sonno in compagnia. bruno, 3-50: temerebbe
onofri, 78: ogni notte, nel sonno, mi riporti, / anima originaria
ci ponemmo a dormire, e dopo sonno picciolo destati istudiammo di conciare li cavalli
nasce con facilità il conci- liamento del sonno. conciliante (part. pres
4. indurre, favorire (il sonno, l'appetito). - anche
anche pronom.: farsi venire (il sonno, l'appetito). bencivenni [
i papaveri cotti nell'acqua conciliano il sonno. f. f. frugoni, xxiv-1017
che, gorgogliando garruli, conciliano il sonno. redi, 16-i-94: si bee [
[i libri] / conciliato il facil sonno, allora / a la toilette passeran
, 968: dolcissima cosa è quel sonno, a conciliare il quale concorse o letizia
cantilena sommessa; una madre conciliava il sonno al suo figliuolo, con la melodia
indurre, predisporre, invitare (al sonno, all'appetito). comisso,
a fiori rossi ed azzurri per conciliare al sonno, trovai sul comodino altro segno di
affetto); che fa venire (il sonno, un pensiero, un desiderio)
notte, adesso, quando non prendo sonno neanch'io, posso sì tendere l'orecchio
forti e più sani e si cede al sonno. -militare addetto al servizio dei
quasi sanza dormire, o con picciolo sonno conduceva le notti. pindemonte, 147:
timore più dormire, morir dovea di sonno. 3. disus. approvazione,
combattendo col ribrezzo, colla noia e col sonno (e si giovi pur l'autore
quelle poco più di quattro ore di sonno,... collo schiarir del
, finì a reclinare, accarezzata dal sonno, la flava testina. =
: vòlta, e rivòlta, nulla! sonno non ne veniva. e sfido!
/ confortate di pianto è forse il sonno / della morte men duro? de sanctis
varie ed incerte.... il sonno interrotto e troncato, ed a mala
/ dentro l'ombra / del / sonno. baldini, i-io: il senso vivo
dì lucente, / la notte il sonno coniugai calcava. tommaseo, ii-349:
procura ben, per fantasia di sonno, / che non gli paia forar qualche
della stagione / senz'ombra e senza sonno, / specchio fedele alla mia /
vero amor conquisa / quel mistico godrò sonno celeste, / che palme innanzi tempo
misteri dei profani ai guardi; / placido sonno l'universo ingombra; / bionda fille
comandante, dandogli la consegna. il sonno s'alzava dal cuore della notte a
ora, avea finito col rimaner vinta dal sonno. deledda, ih-519: si comincia
col dolce tuo tranquillo oblio [o sonno] / e col bel volto,
i-15: presto mi addormentai d'un sonno leggiero e consolatore. 3
dalla nebbia del vino e pieno di sonno come un tasso,... sale
mi staria cheto, e nel mio sonno mi riposerei, colli re e colli
, e guari non istettero che il sonno vinse la vigilia: e così bernardino si
, che 'l consueto cibo e 'l sonno perdendone, più ad ombra di morte che
.. per darci la salute del sonno, perché il riposo riparasse la forza
ciò facendo, il vedeva consumar di sonno in sonno. tasso, 6-v-2-123: dove
, il vedeva consumar di sonno in sonno. tasso, 6-v-2-123: dove la
filare o a tessere si lieva, dal sonno si diffende e la sua fatica fa
ci desse a coloro che transiscono nel sonno mortale, che aprirebbero gli occhi.
presso, vinto dal caldo e dal sonno, posato il capo sul piu
d'uomini d'arme, chi sbandisce il sonno / desiando il toson del re di
senza pausa, fin nell'oscurità del sonno. e. cecchi, 6-380:
notte prossimamente passata, gli era nel sonno parato vedermi a sé venire tale quale
bocca immobile in una contorsione che il sonno non ha o non serba lungamente. comisso
petrarca, 250-3: solea lontana in sonno consolarne / con quella dolce angelica sua
perché il rappresentante, colto in mezzo al sonno, tardò a raccappezzarsi, a trovare
e gli ho detto di rispettare il sonno del guerriero, ché garantivo io il
col cibo, col riposo, col sonno delle persone stanche. di giacomo,
: / conturbato, l'inverno nel suo sonno, / motivo dando d'essere /
gioia. comisso, 1-67: il sonno ci convinse di cercare una tana nel
di nervi,... dopo un sonno torbo e letargico, ci svegliamo eccitati
, ove te il dolce / sonno cogliesse nella negra nave ». foscolo,
ve', che ho addosso un gran sonno *. l'oste gli diede l'
dove / delira il desiderio, / nel sonno, di non essere mai nati.
una sera d'uragano non potevo prender sonno dal pensiero di quel barroccio solo per
gli occhi come da un lungo profondissimo sonno. d'annunzio, ii-775: dispennai
uscio. tommaseo, i-76: scuotiamoci dal sonno, leviamo la fronte: / fratelli
scosse il duca michele per destarlo dal sonno greve, e corse a cercare un cordiale
madre i suoi leoni / giacean nel sonno. gli ebbri coribanti / dor- mian
, non ho dormito mai d'un sonno più tenace e più dolce. leopardi
poter prendere alla fine un poco di sonno. prati, ii-338: la tenue sfera
placida l'ombra e così buono il sonno! -per estens.: di
pensò che egli, sovrapreso dal sonno e stracco da la durata fatica
i piccoli moti sembrano grandi nel sonno, che fa traudire, e travedere maravigliosamente
uomini d'arme, chi sbandisce il sonno / desiando il toson del re di
lento. guerrazzi, iii-51: il sonno..., spalancate a due battenti
il coro delle coturnici / ti blandisce nel sonno eterno, rotta / felice schiera in
due ceri e le corone / quel sonno? in mezzo agli ave della sera
, li aveva costrutti lo spirito senza sonno, coronato di pazienza. cicognani,
molto fossero sepolti ancora nel vino e nel sonno, i corpi di guardia nondimeno ch'
: veramente a corpo voto, il sonno non ha nulla da digerire.
mangiate dai geloni e quei corpicini tremanti senza sonno nelle gelide cucce, sarebbe come si
combattendo col ribrezzo, colla noia e col sonno. colletta, i-182: queste che
petrarca, 7-3: la gola e 'l sonno è l'oziose piume / hanno del
parini, giorno, i-87: il sonno / ti sprimacciò le morbide coltrici / di
montale, 21: nel tumulto / del sonno la cortina che gl'indulti / tuoi
, 39: manina chiusa, che nel sonno grande / stringi qualcosa, dimmi cosa
molto grandi. bruno, 3-735: il sonno si fece un passetto avanti, e
, 2-143: e così tra un piccol sonno e uno sbadiglio, e poi tra
e poi tra uno sbadiglio e un piccol sonno, ho fatto le più cospicue conoscenze
quando li loro fanciulli vogliono provocare a sonno, cuoprono loro la faccia, e costringonseli
coagulazione. boccaccio, viii-2-4: il sonno, secondo che ad alcuno pare
uomini d'arme, chi sbandisce 11 sonno / desiando il toson del re di spagna
mangiate dai geloni e quei corpicini tremanti senza sonno nelle gelide cucce, sarebbe come si
, le cotogne che sono il frutto del sonno; così gonfie e di un colore
le cotogne che tardano a maturare come il sonno che tarda a venire, e assorbono
or col secco e calido, come sonno acque, piogge, geli, over longhe
coro delle coturnici / ti blandisce nel sonno eterno, rotta / felice schiera in fuga
alta e profonda / sarà dal maggior sonno avinta e presa, / sorgi pian piano
ripiegata su l'omero; e dal sonno, / che tutti doma, vinto,
ne stan da la crapula e dal sonno. soderini, ii-121: ferma il cavolo
0 vilissimamente uccise tra la crapula e il sonno, secondo 1 demeriti loro.
impietosito, aveva mandato all'affranta un sonno misericordioso. 2. chi crea
che te degano servire; / e come sonno ordenate elle fon loro devire. chiaro
: a poco a poco, col sonno della creaturina, la notte diveniva più tranquilla
-crepare di caldo, di sete, di sonno, di stanchezza: patirne molto,
mezzo, maledetta gazza, / che il sonno mi rompesti! collodi, 122:
una sera d'uragano non potevo prender sonno dal pensiero di quel barroccio solo per
, / l'ansia ci trasportava lungo il sonno / verso quale altro altrove? bocchelli
si scote intorno, / lusinghiera del sonno, ombra cadente, / amar t'
il bianco letto, / ti prese il sonno a mezzo la preghiera? / tu
in croce e rovesciarsi nell'oscurità di un sonno nero e profondo. 16
bella e cruda / forse dal cheto sonno è desta al lume, / e su
. 3. giacere immerso nel sonno. serdini, ix-272: l'ore
sono così vecchio che fra poco manti senza sonno nelle gelide cucce, sarebbe come si
la cucina, / e fin al primo sonno star razzanti / e po'posare 'nfin
lancio). biringuccio, 1-87: sonno alcuni che se l'artigliarie son di
cantilena sommessa; una madre conciliava il sonno al suo figliuolo, con la
la profonda stanchezza o per il gran sonno. 7. vaso di legno traforato
giace o per fargli prendere più facilmente sonno. -per estens.: dondolare con
a l'un con liete nenie il sonno alletta / e col piè leggermente il
figur. letter. rendere più dolce il sonno, facilitarlo (un canto, una
cantoria / è per cullare il suo sonno. / l'odor d'incenso è per
quel ritmo continuò a cullarlo trionfalmente nel sonno. 3. trattare con cura
, ecc., per facilitargli il sonno o per rendergli più confortevole il riposo
sulle gi nocchia per prendere sonno o per essere acquie tato
, ii-54: dopo dieci ore di sonno profondo, voi scendete giù in cucina
cosse, / che convenne che 'l sonno si rompesse. boccaccio, vii-
di affanno e di incubi (il sonno); insaziabile (la fame);
qual uom, da cupo e grave sonno oppresso / dopo vaneggiar lungo in sé
passione di vederlo tanto ispesso mi toglieva il sonno e il cibo e mi conduceva per
suo tetto. ei ci perse il sonno della notte e il riso della bocca;
a coloro che rubano gli occhi al sonno per dargli alle curiosità de'romanzi..
, 4- 89: la prende un sonno sì profondo e grave, / che sia
v. franco, ix-185: di letal sonno e tu, custode, infuso,
. capellano volgar., ii-99: cotal sonno mi dà via e modo di vita
agli occhi umani quello dolce e dilettevole sonno da mattino? andrea da barberino,
e 'l desco e i dadi e 'l sonno e i baci / abbandonata ha la
le altre damizelle; / tue belezze sonno / come il sole infra le stelle.
, / che rompi la calma del sonno con grida d'angoscia. =
. landolfi, 3-135: ma non il sonno, [sia lodato, ma]
, i-117: caro m'è 'l sonno, e più tesser di sasso, /
vansene gli altri e dan le membra al sonno, / ma i suoi pensieri in
ché alfin, poi / troppo gran sonno ci convien dormire. boiardo, 2-8-38:
3-82: la rimasa notte fu data al sonno. boccaccio, 1-54: io non
nelle vivande, nel vino e nel sonno. tasso, 4-20: idraote, famoso
deserto formicola d'impazienze e anche il sonno turba e anche le statue si turbano.
sì grande angoscia, che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere, anzi si ruppe
, intanto che, il cibo e 'l sonno perdutone, per debolezza fu costretto a
gatto, 1-88: a fiore del sonno decanti / il tuo petto sommesso, la
. scosso l'italia dal suo sonno, che avevano accompagnate le marcie delle
, ii-326: dante era pien di sonno quando entrò, e assonnato vi rimase,
quel decenne errore, che cominciò col sonno e finì con un risveglio. =
passata l'ora della stanchezza e del sonno, che salgono, come un diagramma
dalle lunghe ammirazioni, declinò le palpebre al sonno. monti, 6-616: acuto mise
. leone ebreo, 175: il sonno gli ritira [gli spiriti] a la
grotta dedicata al silenzio, conciliavano il sonno..., ora mi attristano
nel buio di quell'ora dedicata al sonno, parevano destinate [quelle parole]
si può conoscere per la definizione del sonno, quando giovannizio dice per fisica:
, quando giovannizio dice per fisica: sonno si è riposo delle virtudi animali con
, 275: la malinconia fa vedere in sonno con veemente moto sepolcri, cose negre
, l'ozio, i carnovali e il sonno. 5. medie. affetto
fame e sete, e mi muoio di sonno. / disse rinaldo: questa gente
di stanchezza, di fame e di sonno. 9. decisione, provvedimento
spesso / la dama dilicata invoca il sonno / che al talamo presieda, e seco
la quiete, togliermi la fame ed il sonno, ogni qual volta egli aveva alcuno
l'estasi vegetale, respirante / fra il sonno della notte nel mio petto, /
, avendo passata la seconda notte con sonno interrotto e delirante, durarono molto più intensi
, assurde, 11 desiderio, / nel sonno, di non essere mai nati. bocchelli
affannato e stanco / gli occhi al sonno chiudea, come per febre / rotto e
per febre / rotto e deliro il sonno venia manco. rovani, ii-490: fu
tiene il dopo pranzo; tempo inchinevole al sonno ed alla inerzia. con queste deliciose
colle chiuse ciglia / tra veglia e sonno d'abbracciarla io credo / e deluso
, ove donne dementi che cantano nel sonno e ragazzini ebeti che dormono con gli
lieve demenza che è l'avanguardia del sonno, allorquando la volontà è stanca di vigilare
. -pesante, profondo (il sonno). palazzeschi, ii-315: stamani
tardissimo: mi sono ridestato dopo un sonno denso e profondo. -acuto,
l'ombra dell'ora pomeridiana, densa di sonno e di pace, è racchiusa nel
; e perfin di notte, nel sonno. -ant. dentro da.
alberi estatici, deponi / soavemente il sonno dei tuoi suoni. 2. togliere
piano piano il cane appesantito dal sonno, lo depone sul tappeto e, dopo
anno e più, gusta il vero sonno in un vero letto: nel suo.
innanzi / dormirò ne la terra eterno sonno. -deporre il libro: terminarne
sue necessarie cure, o di ricrearsi col sonno. carducci, iii-19-48: il libro
mar depredato e la terra, né sonno, né fame, né sete, né
non visto pria, deprense in greve sonno. depressìbile, agg. che può
; /... sull'alba un sonno smoderato / gli assai;...
* 1 desco e i dadi e 'l sonno e i baci / abbandonata ha la
s'apparecchia d'uccidere me grave di sonno con morte non disiderata. guido da
danno. caro, 7-704: rotto il sonno, di sudor bagnato / si trovò
, avevano indotto un pacato desio di sonno nell'assemblea ciondolante, così tumultuaria
e 'ntenti! alamanni, ix-316: sonno, che spesso con tue levi scorte /
. ariosto, 185: o dolce sonno, i miei desiri aita! / questi
ungaretti, viii-18: prepari [o sonno] gli attimi con cruda lama, /
che muore, puotesi prendere per lo sonno del morto, sì che la dormizione sia
sia per la quale si passa al sonno, siccome è lo destamento per lo
. che sveglia, che scuote dal sonno. - anche al fìgur. peregrini
. svegliare chi dorme, scuotere dal sonno. istorietta troiana, xxviii-539:
., 4-3: ruppemi l'alto sonno ne la testa / un greve truono,
a te n'envia / spesso dal sonno lagrimando desta, / libere in pace passavam
occhi, li quali essa, da alto sonno gravati, teneva chiusi; e per
: la bella donna, di gran sonno oppressa, / incatenata fu prima che desta
michelangelo, i-117: caro m'è 'l sonno e più tesser di sasso, /
passo arresti, / né tromba che dal sonno almen gli desti. marino, vii-105
marino, vii-105: desta il sole dal sonno le genti e le richiama alle loro
particella pronominale. svegliarsi, passare dal sonno allo stato di veglia. fra giordano
rivenne, ed ebbe / dal grave sonno i lumi ebri riscossi, / tanto
che il ghiaccio si desti dal suo sonno durissimo. bocchelli, 1-88: le
cuore e con molto desiderio ci destiamo dal sonno; e rinnovelliamo insieme coll'altre piante
: déstati, pigro ingegno, da quel sonno, / che par che gli occhi
sopita. pecchi, 3-98: il sonno breve è già fuggito ma ancora non
e somno] * eccitare, scuotere dal sonno '. destato (part.
), agg. passato dal sonno alla veglia; svegliato. capellano
ci ponemmo a dormire, e dopo sonno picciolo destati istu- diammo di conciare li
, ii-130: vitellio quasi destato dal sonno, mandò giulio prisco e alfeno varo
la dimane / pianger senti'fra il sonno i miei figliuoli. passavanti, 259
chiude / gli occhi, mezzo tra 'l sonno e tesser desto. delfino, 1-90
, iii-1-ó90: déste eravate? il sonno / non v'ingannò? non l'
: anche di animali, svegliati dal sonno o dal letargo. leopardi, 202
naturale di diversa fantasia, che sovente fra sonno dormendo si levava in su il letto
il solo suo corpo aveva ceduto al sonno, e che la mente, quasi
dalle vegghievoli cure, e no usa di sonno; ma vede le prosperitadi degli uomeni
: siccome l'uomo c'ha durissimo sonno, od ha bevuto assai, che dorme
, desti gli occhi già in sonno taciturni. 9. figur.
loro raggi, pregustavano quel po'di sonno ch'è loro concesso fra lo spegnersi
vi è parso, o ninfe, il sonno ameno? / su, destatevi ornai
oziosi e divaganti di chi sta per prender sonno, ma sempre ragionamenti determinati e esatti
inimico non aio che me adiuti, tante sonno visso detoperatamente. = comp.
stando [gli occhi] serrati dal sonno, e celandosi quella amorosa luce al mondo
viii- 18: prepari [o sonno] gli attimi con cruda lama, /
, ii-23z: voi siete fatto di sonno; sembrate uno dei sette dormienti.
entrai, / tant'era pien di sonno in su quel punto / che la verace
desir mio pronti, / ond'io del sonno e del riposo l'ore / dolci
, iii-232: oh che ingegni diabolici sonno questi di queste donne che per amore met-
grazzini, 2-271: morendosi egli di sonno e non li facendo anco troppo caldo,
4 diacodion ', medicamento conciliatore del sonno, 4 sonnifero '. = voce
: i diaforetici proccurano e conciliano il sonno. redi, 16-ix-136: si noverano
vegliando tutta la notte, concedeva al sonno quelle poche ore solamente che correvano tra
zanzare, / che mi faccin col sonno far dieta. bandini, xviii-3-
: se essi, come ignoranti, sonno ingrati e sconoscenti verso di me e verso
sbattuti, le ginocchia stracche, il sonno interrotto, i tormentati sospiri, e
cuoia. boccaccio, viii-2-4: il sonno, secondo che ad alcuno pare,
, 15-i-70: è generata questa alterazione del sonno negli animali da quelle esaltazioni e da
dormir per istracco digesti l'ira nel sonno. 6. figur.
e il vegghiare, e corrompesi il sonno, e perdesi l'appetito e s'
, insipida e famelica che conciliava il sonno, faceva improvvisamente trasalire ogni senso in
digiuno, / col canto intempestivo il sonno furi? testi, ii-43: occhi
leopardi, i-1434: macerazioni, perdite di sonno, digiuni, silenzio: tutte cose
ii-46: molte [donne] ci sonno che chi le vedesse a digiuno la
la nostra accademia svegghiata da un alto sonno. -trattare crudelmente, torturare.
furia / vicino non intesi farsi il sonno; / olio fu dilagante a smanie
se pure avvien che gli occhi al sonno io chiuda, / tosto, ahi terribil
biringuccio, i-134: alfin quando sonno li suoi pori [del ferro
a poco a poco piega la testa al sonno. 2. per estens.
fiorita, / de soi pensieri me sonno vestita; / non ce trovai ancora
. cantelmo, xxi-1-959: le recitazioni sonno state belle e delectevole. grazzini,
scuòton le membra intorpidite da uno scòmodo sonno; si danno i diti negli occhi