, e di sì poco affare, come son' io. sarpi, i-188: qualche
. bartoli, xxix-1-215: di cui son' opera le città, e questi argini,
di travaglio. / -che trappole? son' io omo da essere / barato? /
da bambini,... che cosa son' eglino? pananti, i-406: bambin
l. salviati, 19-67: non son' io un minchione a irmi a questa /
giacomo da lentini, ii-82: dunqua son' io sturduto: / ciò saccio certamente
giacomo da lentini, ii-82: dunqua son' io sturduto: / ciò saccio certamente
giacomo da lentini, ii-82: dunqua son' io sturduto: / ciò saccio certamente
qualche bel colpo; e i'non son' io / (rispose) se non resta
nate. / ma di più degnitate / son' io. io son del cielo /
m. cecchi, 22-35: dove diavol son' elleno ite? foscolo, xiv-217:
fanciulli che fanno bene, non son' eglino anche mia figliuoli spirituali? trissino,
donne e fanciulli che fanno bene, non son' eglino anche mia figliuoli spirituali? c
ne restano. segneri, ii-329: son' oggi stimati insipidi i motti, insoavi
iv-287: ascoltatemi cotesto componimento che mi son' abbozzato in capo, calando quelle scale gemonie
più gozzi / i zolfanei se ne son' iti in fiandra. soderini, iii-391:
tenebre d'ignoranza... non son' esse sorte da mancanza naturale di senno
f. f. frugoni, 2-116: son' io colei... che immortalizza
. f. frugoni, vi-251: son' un'arbitrista arzigogolante, che con le mie
non raffiguri. forteguerri, 24-62: son' io d'una natura, / che a
di spine, e nel coltivarlo io son' molto più pigro. salvini, 39-iii-163:
no 'l sai, / quell'arciero son' io, / che in laureati agoni /
, antonia? / -alla messa: son' io a otta? si; / poco
indi proruppe: un mes- saggiero / son' io di limbertaccio imperatore. brusoni,
'l vero, fortunio: / non son' io un minchione a irmi a questa /
le pannine son sì triste, / son' elleno almen belle di colori? /
derby di baseball... law- son' s e caleppio novara si affrontano in notturna
39-55: rispose gianni: anche e son' io figliuolo / della maggior puttana ch'abbia
poppe finte 'e il 'coulis- son' i gobetti, 1-i-739: l'intransigenza di
fanno sbadigliare a tutte ganascie, son' per loro un paradisuc- cio adornato
sicinio, 1-28: tu sai chi son' io, e se ti sono amico,
avete voi trovato / l'amico? -non son' anco ragunati. f. corsini,
grazia, caro il mio ermogene, non son' eglino questi sillogismi nella medesima fucina fabbricati
impa- notomia, / i nervi non son' altro che spaghetti / che s'allungano ginazione
. fagiuoli, x-170: percné gobbo son' io, vuoi ch'io sia brutto?
. fr. serafini, 368: non son' io sottoposto, né a stizze, né
errato. gemelli careri, 2-i-35: son' io d'opinione che la più parte sieno
f. frugoni, v-398: pochi son' i traduttori felici: perché pochi son quelli
di trionfar di sì rio mostro, / son' iti baldanzosi, arditi e fieri /
spassata. l. veniero, 52: son' io da strapazzar con un trentóne?
tramater]: le [parole] trisillabiche son' ottime tramezzate a quelle di due sillabe
buoi / se domanda il padron due son' andati, / 'gl'han manicati i lupi'
f. f. frugoni, 2-116: son' io colei... che scioglie
l'altra non le tocca, perché son' agre. b. del bene, 2-357
invidio e veterani atleti; / ma son' io troppo nuovo a questa lotta.
sol, tu sei, / e son' aure vaganti i sospir miei. filicaia,
dicea, per tua fè quante barche son' oggi passate per mare? = voce
). fagiuoli, xiv-168: già son' entrato ne'settansett'anni; ch'io