avenente. paolo zoppo, v-246-44: eo somiglio a la state ch'aduce foglie
capo non pensato, tal ch'io somiglio a colui che si tuffa sotto l'acqua
crepe. sbarbaro, 1-11: ormai somiglio a una vite che vidi un dì
parini, iv-58: deh perché non somiglio / al tessalo maestro, / che
: non sono il duca e non somiglio il potta, / come voi altri che
arcipelago toscano, somiglia ad esse quanto somiglio io, di dentro e di fuori,
non feteva. martello, io7: voi somiglio a talun che non per sete,
paolo zoppo, v-246-41: eo somiglio a la state ch'aduce foglie e
. paolo zoppo, v-246-43: eo somiglio a la state ch'aduce foglie e fiori
sembra quasi esser diventata inglese, che somiglio una cavalletta; ma almeno ho guadagnato
veramente sono mirabili. borgese, 1-283: somiglio al mio povero papà per questa inerzia
e simili. borgese, 1-283: somiglio al mio povero papà per questa inerzia
io sono il sole, e tutto lo somiglio, / a ciascuno abbarbaglio la sua
di tal biondezza / ch'io ti somiglio al sole. d'annunzio, i-650
parini, iv-56: deh perché non somiglio / al tessalo maestro / che di
foscolo, iv-296: davvero ch'io somiglio un di que'maiavventurati che, spacciati
sotto il calcagno della vendicatrice! gli somiglio? ditelo. -dai piedi alla
: non sono il duca e non somiglio il potta, / come voi altri che
f. frugoni, 2-90: io li somiglio a que'cuochi li quali presentano al
. frugoni, 2-90: io li somiglio a que'cuochi li quali presentano al
: ti somigliavo, allora: ti somiglio / anch'oggi, poi che quel giorno
, 2-70: « come anch'io somiglio, -pensavo, -a questa natura sfuggente,
. frugoni, 1-6- 56: io somiglio il lodatore / al sagace pescatore. parini
sollucchero. brancati, ii-144: non somiglio al giovane avvocatoberselli... che si
scorre con tanta fierezza / ch'i'la somiglio al fino a un punto determinato;
sotto il calcagno della vendicatrice! gli somiglio? ditelo. - non meno vile
con tanta fiereza / ch'i'la somiglio al folgorar di giove, / e rompe
quando era in ruzzo sgorgolava: « somiglio il mio nonno buon'anima ».
somegliare, sumigliaré), tr. (somiglio, -richiamare, ricordare.
ne'sembianti. marino, 1-20-3: somiglio peregrin che 'nfermo e fioco, /
/ scorda quel perfido, ch'io non somiglio; / vieni, consolati, rasciuga
sua mente. viani, 18-104: « somiglio il mio nonno giovan battista morganti »
tua di tal biondezza / ch'io ti somiglio al sole. -rifl. paragonarsi,
all'ospite. landolfi, 8-37: mi somiglio a quelle farfalle notturne sorprese dalla luce
ciglio. / belle donne, a chi somiglio? -avere l'aria.
3. locuz. prendere il somiglio di qualcuno? venire in uno stato
foscolo, iv-296: davvero ch'io somiglio un di que'maiavventurati che, spacciati
parini, 1-ix-56: deh perché non somiglio / al tessalo maestro, / che
parini, i-ix-57: deh perche non somiglio / al tessalo maestro, / che di
perenne! sbarbaro, 1-11: ormai somiglio a una vite che vidi un dì
tasso, 13-i-749: ecco, io somiglio pur translata pianta, / che 'n