altro 'mpazza, / chi piange e chi sollazza: / così da ogne canto /
prima chiama gli altri, e quivi ti sollazza. e opera li concetti del tuo
; quando ella piagne, e tu sollazza: ella sia in ogni tempo tuo augurio
gioventù alquanto apertamente il suo ingegno si sollazza. monti, x-2-294: ma dove
gioventù alquanto apertamente il suo ingegno si sollazza. fioretti, 1-167: beato quello
, 339: il manzo a dimenarsi si sollazza, / cozza col muro e vi
; quando ella piagne, e tu sollazza; ella sia in ogni tempo tuo augurio
, 339: il manzo a dimenarsi si sollazza, / cozza col muro e vi
di mente pel fanciullo che se ne sollazza. tali sono, a modo d'esempio
quie / a crepar quand'ogn'un sollazza e gode / ed a marcir di pianto
vi rapisce ne'fiori, che vi sollazza ne'fonti, che vi ristora nelfaure.
339: il manzo a dimenarsi si sollazza, / cozza col muro e vi si
3-52: ta. mde e canta, sollazza e vagheggia, / d'amor chieggendo
persona ricca, che lavora e si sollazza sanamente spendendo bene i suoi denari.
per ogni loggia / a porte aperte si sollazza e menasse a morire; e tal fu
, per ogni loggia / a porteaperte si sollazza e sguazza, / si mangia, si
si tripudia, si gode e si sollazza. c. gozzi, 4-13: dietro
, v. sollazzo. sollazza, sf. gerg. sigaretta.
guanto: con la destra fumava una sollazza infilata dentro un bocchino lungo di ambra.
son restato quie / a crepar quand'ognun sollazza e ode. temanza, 33:
ogni loggia / a porte aperte si sollazza e sguazza, / si mangia, si
si tripudia, si gode e si sollazza. -giocare con un bimbo,
anche assol. va'via, e ti sollazza a tuo piacere / con quella. imbriani
: plui bella par la mare e più sollazza / nie tediose e benedizioni inefficaci.
, e con lei ragionando amorosamente si sollazza. storia di stefano, 10-8: lei
l'occhio si perde ed il pensier sollazza. -fare festa, tripudiare,
tu piagni; quando ella piagne e tu sollazza. bibbia volgar., iii-
dire che chi mal balla, ben sollazza. g. c. croce, 280
, 280: chi mal balla, ben sollazza. = denom. da sollazzo
quale con criseida le sovrane dolcezze prendendo si sollazza. azzolini, lvii-47: che farò
, lxxxviii-i-626: tal ride e canta, sollazza e vagheggia, / d'amor chieggendo