d'annunzio, iv-1-182: era soffusa d'una tenue fiamma sotto gli
, lo lasciò cadere centrando quella figura soffusa. 8. sport. nel
una villa del senese; la luna soffusa di rosso sulla campagna in cui la
come fiorente / virginea gota di rossor soffusa. 8. che presenta un'
al tuo fiorito chiostro, / soffusa da natura di tal ostro / che nel
fosse, in quei luoghi dove la soffusa bile si spargeva. quarantotti gambini,
come fiorente / virginea gota di rossor soffusa. carducci, 871: le morbide
onor al tuo fiorito chiostro, / soffusa da natura di tal ostro / che nel
di asceta avventuriere,... soffusa d'un oro fumoso che già s'
durante il bagno di sviluppo. -immagine soffusa o a contorni morbidi: figura a
). 4. figur. melodia soffusa di sconsolata mestizia. de roberto,
agli ardori di lesbo, all'elegia soffusa dei vezzi dell'etaire liberte?
, delle amarene, della stessa aria soffusa di aliti fragranti. -per simil
debole, poco intensa, incerta, soffusa; semioscurità, penombra, crepuscolo;
sole e in partic. dalla luce soffusa dell'aurora o del tramonto. lengueglia
verdiccia e, per lo più, soffusa di rosso; i frutti sono bacche
una luce tenue e chiara, delicatamente soffusa (un'ora della giornata e,
, 331: la mattina era monda, soffusa di luce. gadda conti, 1-410
-caratterizzato da una luminosità tenue, delicatamente soffusa (il cielo, l'aria);
fiato - tenebria / di cenere, soffusa nel nitore / di quale immensa,
la tua bella / faccia di tanta nobiltà soffusa. palazzeschi, 1-83: appena su
: amo l'atavica cena, / soffusa di tenera gioia, / condita dalle
canto, era piena, sobria, come soffusa d'una tenue opacità, suggerendo l'
luce incerta, attenuata, fioca, soffusa o caliginosa (il cielo, un
2-106: vieni, fanciulla, di palor soffusa. pascoli, 210: a uno
5. illuminare con luce radente e soffusa. pasolini, 1-145: la luna
delicatissima della giovane gentildonna... soffusa di quel perlaceo pallore che annunziava la
, 350: l'effige del redentore è soffusa di un possente soffio ideale, e
, 350: l'effige del redentore è soffusa di un possente soffio ideale, e
salvo la cresta della collina dirimpetto, ancora soffusa di una luce comatosa come il riverbero
su delle ombre, in una zona ancor soffusa diluce, diritti e leggeri svèttano gli 'scrimi'
una tale tonalità, da una colorazione soffusa e con contorni indistinti.
e una luce tenue, opaca, soffusa. sabbatini, 23: in quanto
702: era una giornata bianca, soffusa come d'un riverbero argentino, in
la cresta della collina dirimpetto, ancora soffusa di una luce comatosa come il riverbero di
man gli collocò; / poi, soffusa di rossore, / con un bacio il
occhi chiusi e la bella faccina / soffusa d'un pallor di morte, tanto /
[gogol'], 13: guancia soffusa dell'incarnato delle prime rose primaverili.
: spandeva [il lampadario] quella luce soffusa, la sera: appena cenato ci
: l'espressione del volto, sebbene soffusa di una sorta di opaca indifferenza al
: l'effige del rendento- re è soffusa di un possente soffio ideale, e per
arid'ombra de 'l vero, onde soffusa / è di pallor la vita, a
9-160: la condizione, estremamente scialba e soffusa, nella quale, la più parte
e sarà il grigio, la divina tetraggine soffusa di rosa. 3. scurezza
incarnato. -anche: sfumatura, colorazione soffusa. proverbia super natura feminarum, xxxv-i-538
3. caratterizzato da una luminosità soffusa e velata (il cielo, l'
. per estens. apparire in un'atmosfera soffusa, risultare inserito in un determinato paesaggio