, che la mera accidentalità m'ha soffiato contro. leopardi, i-566: scoperte
dei fiammiferi; e, dopo aver soffiato dentro il bocchino,...
una zambracca? -so che tu hai soffiato nel bossolo. -al figur.
altro che grida; in modo aveva ippolito soffiato nel bossolo. de roberto, 204
e ne l'orecchie interne m'han soffiato i sette lumi erranti? garzoni,
nella catena da loro costruita, abbiano soffiato una « vis generativa », che
quando si stacca il pezzo di vetro soffiato. a. neri, 12:
di porcellana, dei bicchieri di vetro soffiato, delle bocce, e un lungo
e ne l'orecchie interne m'han soffiato i sette lumi erranti? d
pieno d'aria, / che pare soffiato in un flauto. 2.
tardo periodo imperiale, di vetro soffiato, rivestiti da un'elegante rete di
: non si vuole anco, soffiato che tu ti sarai il naso, aprire
apprende; / e 'l fuoco, più soffiato, più s'accende / poi vola
, 553: non si vuole anco, soffiato che tu ti sarai il naso,
questi tali dissimulatori sono io de continuo soffiato, morso e lacerato. machiavelli, 1-i-73
strada e ti conduce / in un mondo soffiato entro una tremula / bolla d'aria
che infino a stamane così forte ha soffiato, ora si tace e niuno strepito fa
: dopo una lunga e folta nevata avea soffiato negli ultimi giorni uno scirocco. fucini
, che infino a stamane così forte ha soffiato, ora si tace e niuno strepito
neppure ripetere ciò che gli è stato soffiato da non so chi (forse da
minchione. nievo, 1-254: aveangli soffiato in gergo burlesco, che laggiù a
guerrazzi, 6-579: allora pensò gli avesse soffiato addosso qualche gettatura, e per malignità
bozzacchioni. 2. gastron. soffiato. = sostant. di gonfiato *
nitro con lo sterco delle lucertole pesto e soffiato negli occhi. ma si dee prender
... incomodatamente molti dì soffiato avea. = comp. di
ramusio, iii-i: la notte avanti era soffiato una insolita inequalità di vento.
i-133: e 'l fuoco, più soffiato, più s'accende, / poi vola
agg. raro. che è stato soffiato sopra o dentro, introdotto in un
ripassare del vento sui luoghi dov'ha soffiato..., quando soffia all'inverso
del pellicano era più lieve che vetro soffiato, più lieve che alluminio laminato.
strada e ti conduce / in un mondo soffiato entro una tremula / bolla d'aria
5-iii-295: non si vuole anco, soffiato che tu ti sarai il naso, aprire
comunalità estetiche e filosofiche che gli ha soffiato dentro il sermonaio musicologo e tol
essi vagabonda: salso nembo / vorticante soffiato dal ribelle / elemento alle nubi.
accioché possino ricevere il vento che sarà soffiato e spinto per il cannone m, o
il vento, che fino allora avea soffiato con violenza, tutto ad un tratto
di argilla secca, e che gli avessero soffiato la vita soltanto per quel tic che
del pellicano era più lieve che vetro soffiato, più lieve che alluminio laminato,
su cui dio santo ancora non ha soffiato, dovrebbe almeno curarsi di sapere.
orribile polverone, rapito a un tratto e soffiato fino alle nubi bianche e pese,
di noia, perché otto giorni continui hanno soffiato scirocchi pestiferi. forteguerri, 17-31:
. verga, 3-13: non si sarebbe soffiato il naso se suo padre non gli
bellini nella « norma », pacini ha soffiato tutta la potenza del suo spirito animatore
di qua e chi di là: ho soffiato una boccata di fumo, tutti si
credea già il povero poeta d'esser soffiato fuori del mondo, tanta era la
aria, del gas o del vapore soffiato o pompato. -anche iterato.
neppure ripetere ciò che gli è stato soffiato da non so chi (forse da
vetrai per rifinire gli oggetti di vetro soffiato (anche nell'espressione a puntello per
dirmi, o signora, chi vi ha soffiato nella mente il grottesco sospetto di una
, ma può essere fuso, lavorato e soffiato come il vetro. -anche: cristallo
raccoglitrici. -nella lavorazione del vetro soffiato, operaio addetto a rendere liscia e
avvicina alla fiamma l'oggetto di vetro soffiato, allo scopo di renderne le superfici
: adele,... tu hai soffiato nelle mie ceneri un alito d'amore
un figlio bastardo del capocomico gli aveva soffiato la parte. 2. vomitare
ripassare del vento sui luoghi dov'ha soffiato, il suo 'tornare'in un senso e
: le manifatture imperiali di ochta avevano soffiato appositamente per lui un bicchiere che altro
$boffato). emesso, espulso, soffiato fuori. palazzeschi, i-384: in
dai loro corpi lucidi, l'alito caldo soffiato dalle froge, lo scatto identico del
noia, perché otto giorni continui hanno soffiato scirocchi pestiferi. genovesi, 6-ii-
infinite comunalità estetiche e filosofiche che gli ha soffiato dentro il sermonàio musicologo e tolstoiano.
tando e tintinnando. soffiato quel titolo dentro un orecchio e la guardava
che infino a stamane così forte ha soffiato, ora si tace e niuno strepito
, lv-412: lo spirito di democrazia ha soffiato sulla francia. rovani, ii-28:
suoi versi,... egli ha soffiato un sospiro da mettere il lago in
come bellini nella 'norma', pacini ha soffiato tutta la potenza del suo spirito animatore nella
al diavolo l'amico che mi aveva soffiato il maligno suggerimento di diventar novelliere.
ché quello crede pa- stonchi gli abbia soffiato la cattedra di torino. bonsanti, 4-383
, 5-iii-295: non si vuole anco, soffiato che tu ti sarai il naso,
piedi, quest'anno. gli ha soffiato due sanremo di pura arguzia tattica (
polverone, rapito a un tratto e soffiato fino alle nubi bianche e pese dallo scirocco
vagabonda: salso nembo / vorticante, soffiato dal ribelle / elemento alle nubi.
, i-133: e 'l fuoco, più soffiato, più s'accende, / poi
è un matraccino di vetro, o soffiato alla lucerna o fatto alla fornace.
òmero del pellicano era più lieve che vetro soffiato. e. cecchi, 8-68:
iridescenze, come un arcipelago di vetro soffiato. 4. insufflato in un
medesimo vale il salnitro... soffiato negli occhi. auda, 1-298: per
e ti conduce / in un mondo soffiato entro una tremula / bolla d'aria e
mortale, ora dalla turba delle passioni soffiato e ora dalle tante e così al
nella sfogliata; la omelette o il soffiato, ed il piatto di carne. idem
la cucina nelle famiglie vi è prelibata: soffiato, leggeri pasticci, granchi farciti.
il soffiatoio nel fuoco, indarno ha soffiato il soffiatore, però che le vostre malizie
il soffiatoio nel fuoco, indarno ha soffiato il soffiatore, però che le vostre malizie
riferimento alla tecnica di produzione del vetro soffiato. -a soffio (con valore aggett.
4. emesso, esalato; che ha soffiato (un vento). f.
. b. davanzati, 3-24: soffiato che hai nella palla, se turi il
antecede. b. davanzali, 3-24: soffiato che hai nella palla, se turi
che presto diverrà un termine neurologico) hanno soffiato a pieni polmoni nelle trombe.
che quello crede paston- chi gli abbia soffiato la cattedra di torino. palazzeschi, i-597
dai loro corpi lucidi, l'alido caldo soffiato dalle froge, lo scatto identico del
di oggetti in vetro (per lo più soffiato), in partic. destinati all'
era il nostro albergo. -vetro soffiato: lavorato artigianalmente col metodo della soffiatura
1-113: salso nembo / vorticante, soffiato dal ribelle / elemento alle nubi. piovene
appliques 'pao'di matteo thun in vetro soffiato e acidato. = deriv. da
sf. region. lavorazione artigianale del vetro soffiato. = voce di area tose.
sm. plur. fiocchi di granturco soffiato che si mangiano per lo più a colazione
solare (un flusso di particelle atomiche soffiato tutt'intomo dalla nostra stella),
corri), sm. invar. granoturco soffiato che si ottiene ponendo i chicchi di
nembo che la mera accidentalità m'ha soffiato contro. = voce dotta, lat
/, sm. invar. vetro soffiato opaco e iridescente, marezzato mediante una decorazione
plur. -chi). chicco di cereali soffiato e trattato in modo da risultare leggero
foglie di bancha miste a riso e grano soffiato. – anche: l'infuso
cui però sono aggiunti riso e grano soffiato. = adattamento di una voce
o usato nell'industria per produrre riso soffiato, pappe per neonati o cibo per cani