.). guittone, ii-208: sofferir pesanza / per acquistare a pregio ed
s'accese che, più non potendo sofferir, si dispose a tornar a firenze
che non le potrebbe per cosa del mondo sofferir l'animo di ciò fare.
col viso non solamente asciutto ma lieto sofferir le rigide e mai più non udite pruove
ma la reina ginevra non può già sofferir di poter veder suo signore andare in
per tanti mila ducati, non potrai sofferir una mala notte, eh? tasso,
e caccia, / che mi fa sofferir l'amore amaro, / che spesso
dante, purg., 3-31: a sofferir tormenti e caldi e geli / simili
, che ricever duno, / più tosto sofferir che far vendetta: / questa è
e sopra cavalli passavano, convenne lor sofferir di passar tanto che quelle passate fossero.
, 9-31-2-19: intende, meglio essere il sofferir di cheto quel pizzicore che ha dentro
gran signor di terra, / che posson sofferir oste e battaglia! « =
, 1-44 (i-523): a sofferir la meritata morte con grandissima contrizione si
ed io, che t'amo, sofferir noi posso. galileo, 854: ma
: amaramente il suo peccato pianse e a sofferir la meritata morte con grandissima contrizione si
da tal gente folle / che non pon sofferir d'amor lo costo. dante,
): i tempi si convengon pur sofferir fatti come le stagioni gli dànno.
amaramente il suo peccato pianse e a sofferir la meritata morte con grandissima contrizione si
e gl'incarchi e voglia inanzi / sofferir disavanzi / che rifidarsi in gente a lui
giovani, molti de'quali abbiamo veduto noi sofferir le staffilate insino a morte sopra l'
cor men franco / fora assai meno a sofferir già stanco. segneri, iii-1-213:
dante, purg., 3-32: a sofferir tormenti e caldi e geli / simili
per forza quella dramma che schifasti di sofferir per virtù. magalotti, 1-259:
falsità e delle menzogne, non sanno sofferir le esagerazioni, perché da queste si
forze estenuate, che non potevano più sofferir cosa che punto le menomasse. varchi,
non le potrebbe per cosa al mondo sofferir l'animo di ciò fare. andrea da
che vi sia a pesanza, / ché sofferir non pò la doglia il core.
grande. sacchetti, 109: non sofferir, signor, più; manda, manda
cominciò del mondo / il redentor a sofferir tormento. redi, 16-vi-367: qui
(505): per niuna guisa più sofferir poteva d'aver per moglie griselda,
manifeste. sacchetti, 109: non sofferir, signor, più; manda, manda
era uso a portar di groppa e sofferir che altri l'ingiuriasse. della casa,
gli europei il più sconcertato concerto che sofferir si possa: ma alle loro riusciva
le navi conquassate acconcia, / a sofferir la povertade indocile. tommaseo, n-102:
? chi ebbe forza / di tanto sofferir per amor tuo? / chi in mezzo
in se medesimo, e solo può sofferir qualche specie di mutazion nella nostra mente
all'onte. dottori, 3-12: a sofferir dal tuo vigore apprese / altri di
ingiuriatori, e gli altri impazienti a sofferir le ingiurie. segneri, ii-329: ma
, 140-5: quella ch'amare e sofferir ne 'nsegna / e voi che 'l gran
dante, purg., 3-32: a sofferir tormenti, caldi e geli / simili
d'incontrar qualunque più lagrimevole infortunio e sofferir ogni qual si sia morte più spaventosa
,... furon mandati a sofferir nuovi tormenti. -al mio, tuo
, 11-184: il galantuomo non dee sofferir legami, ma bensì professare ed esercitare una
d'amoroso ardore che non si possono sofferir i suoi sguardi, e massime quando
miserando aspetto / egro qui giaccio, al sofferir sol 1-582: per tante dilazioni e
la malagevolezza del vivere, come nel sofferir le fatiche. ricci, 2-90:
che [lacrime e sospiri] da sofferir siano per questo marcevolis- simo fior della
7-v-314: certamente non potea la gente sofferir tante astinenze e penitenze, e non
forze estenuate, che non potevano più sofferir cosa che punto le menomasse. marsilio
tranquilla e mansueta / empi ministri in sofferir debella. baldelli, 3-362: avendo
petrarca, 140-8: quella ch'amare e sofferir ne 'nsegna /... /
damasco, non è vile / da sofferir gli oltraggi. filangieri, ii-98:
di pietà rubella, / non potè sofferir, come fu appresso, / di porlo
questa unta, / lasso, che sofferir me festi, amore, / quando
rinaldo non potè più tanto orgoglio / sofferir del pagan bestiale e matto. ariosto
libertà lievi e passaggere / foste sovente a sofferir costrette / gli acerbi insulti e le
e paciènza / promisi a amor a sofferir sua pena. capitoli della compagnia del
che vi sia a pesanza, / ché sofferir non pò la doglia il core.
vi sia a pesanza, / ché sofferir non po'la doglia il core.
loro mal consoli / per via ch'a sofferir fassi men grave. brusoni, 2-17
sì ch'io non vada / a morte sofferir tanto feroce. di costanzo, 53
de l'arco, a finché il maestro sofferir possa il calor del fuoco.
omaggio è lo ditto presente. / lo sofferir m'à condutto a bon porto:
poco e leve / martirio e morte sofferir ti sembra, / troverem cosa che ti
: disse che per niuna guisa per sofferir poteva d'aver per moglie griselda e
suoi disse che per niuna guisa più sofferir poteva d'aver per moglie griselda.
tenta? dottori, 3-12: a sofferir dal tuo vigore apprese / altri di rea
e sopra cavalli passavano, gli convenne sofferir di passar tanto che quelle passate fossero
'e 1'* i 'difficilmente sofferir sogliono questo raccorciaménto: come 'spettare
nelle frutta, tutto miele; mirate il sofferir mio di cento uncini attorno che mi
di questa unta, / lasso, che sofferir me festi, amore, / quando
che forza mi dea / amore a sofferir, guari durare / ch'ella non
e gli incarichi e voglia inangi / sofferir disavanzi / che rifidarsi in gente a.
francesco da barberino, iii-304: non sofferir che superbia sia usata: / davanti
: la qual cosa poi che più sofferir non potè, conoscendo che il cavaliere era
2-49 (ii-171): non può ancor sofferir lo strepito che fanno i carri rivolgendo
(ii-171): non può anco sofferir lo strepito che fanno i carri rivolgendo le
: era aspro e duro (e sofferir sì lunge / da que'begli occhi e
d'armadura: / di sassi e dardi sofferir umore di scrivere lettere mi sono indegnamente
degli europei il più sconcertato concerto che sofferir si possa. gigli, 2-143: se
letture nella vostra accademia fiorirono ese per non sofferir ch'elle giammai si scontinuassono, alcune
francesco da barberino, iii-303: non sofferir ch'a l'orec- chie ti venga
il nome del regno di napoli, sofferir non potendo carlo di angioia di non
cino, cxxxviii-102-33: signor mio, non sofferir ch'amando / da me si parta
pregi. dottori, 3-12: a sofferir dal tuo vigore apprese / altri di rea
che vi sia a pesanza, / ché sofferir non pò la doglia il core.
altro raggio non ingombra. / a sofferir tormenti, caldi e geli / simili corpi
omaggio è lo ditto presente. / lo sofferir m'à condutto a bon porto:
de'suoi disse che per niuna guisa più sofferir poteva d'aver per moglie griselda.
idem, pure., 3-31: a sofferir tormenti, caldi e geli / simili
signor5 di terra, / che posson sofferir oste e battaglia. fatti di alessandro
di qualsivoglia prencipe avaro e crudele che sofferir l'insolenza d'un popolo che governa.
dal ciel m'insegna / d'amare e sofferir. tasso, 2-82: sappi che
chi ama di bon core / per sofferir non perda malamente. iacopone, 62-74:
e sopra cavalli passavano, gli convenne sofferir di passar tanto che quelle passate fossero
sommo giove, / e mal può sofferir chi l'onor gusta. -non
in guerra, si vuol onorarlo e non sofferir che egli facci atti indegni di sé
roselli, lxxxviii-ii-423: meglio è morir che sofferir tante onte: / e non avere
spastare più s'impastava e non poteva sofferir quella gran puzza. 5.
: non può... sofferir io strepito che fanno i carri rivolgendo le
suo viaggio. tasso, 6-38: al sofferir poco uso, / morde le labra
dante, purg., 3-33: a sofferir tormenti e caldi e geli / simili
: ormai cominci / la tua fortezza a sofferir costante / l'ira fatai d'un
tranquilla, e mansueta empi ministri in sofferir debella. -con riferimento a gesù cristo
aperto, che non s'hanno / a sofferir laidezze per niente. mazzini, 59-62
amoroso ardore, che non si possono sofferir i suoi sguardi. chiari, 68: