cotanto t'ama; / ned i'non so al mondo sì gran dama / che
, xiv-294: delle donne bergamasche non so dirti nulla: parlano male, mi
calvino, 2-283: ora io non so che cosa ci porterà questo secolo decimonono,
. pavese, 8-55: io non so ancora se sono un poeta o un sentimentale
non lo do deciso, / ben so che bindo a'riguardanti è riso. loredano
sua cerchia. soffici, 11-79: so che per quanto esso [dramma]
dentro i merletti del busto avevano non so qual curva fuggevole, quale dolce declinazione di
io non voglio, / e tu medesmo so ben che lo credi: / dumque
scorso tra le dita, e non so se me ne rimanga abbastanza. leopardi,
/ e s'hai pietà, si come so, che l'hai, / dei nostri
tue, / ché sai ch'i'so ch'altri è dov'io già fue.
s. v.]: non ne so nulla io, ma il dittàggio del
o fosse panacea, / o non so qual, di tal effetto piena, /
ginestra / e fiordalisi / processione; io so di te, che immensa / virtù
. bartolini, 5-225: io medesimo so d'una delle monete di giulio cesare dove
. carducci, ii-20-29: io non so e non posso fare il dittatore dei vocaboli
sceniche, aveva anche in corpo non so qual diuretico per comporre de'poemetti, delle
far divagare. paoletti, 1-1-26: so che si dice, bastare che il contadino
quando ecco i tuoi ministri, i'non so donde, / per darmi a diveder
. muratori, 5-iv-228: io non so se questo poeta sia veramente innamorato.
egli è tale..., io so ch'egli si dà qui a divedere
mio corpo si divenisse, io non so. -divenire a qualcuno: divenire
diverse e opposte,... non so che cosa abbia veduto in me che
/ che tengo lo coro, / so tangeli santi, che fanno li canti /
a schiccherare una scena di una non so come chiamarla, se tragedia, o
pirandello, 7-173: 11 rimedio lo so! riprendere il mio vecchio violino, quello
il vo'. gioberti, iii-291: non so affatto divezzare l'animo mio dalle dolcezze
tanto tempo divezzato dai prelati che non so se adoperi i titoli che si convengono.
intrighi e garbugli attorno, che non so come dividermi in tante parti. fogazzaro,
leggi. forteguerri, 2-58: non so dove ci dian divieto. carducci,
. da ponte, xxiii-40: non so se bacco o qualche altra divinità cominciasse
che comunichi alle sue forme un non so che di divino, ed al suo
e 'n lei discerne un non so che divino. ariosto, ix-249:
fra'pagani anco risassi / ch'io so vostr'usi ed arme e sopraveste, /
midolle. savonarola, 8-i-297: io so che tu [signore] sei uno
i. riccati, 1-423: io non so con quale stro- mento tirare una linea
: quelli antichi iurisconsulti fecero pur non so che divisioni, per amor del litigare.
guardo / in un molle riverbero. non so / se ti conosco; so che
non so / se ti conosco; so che mai diviso / fui da te.
alfieri, 1-343: ti giova, il so, ch'altri pur reo si mostri:
solamente lei saccio devisa, / e so figura parme en tutte visa. dante,
. latini, i-174: io non so nessuno / ch'io volesse vedere /
ragion è mossa. petrarca, i-3-165: so fra lunghi sospiri e brevi risa /
stando dal cor l'alma divisa; / so mille volte il dì ingannar me stesso
ciò godendo e lagrimando andai: / né so (sì sono ancor da me diviso
ansietà, la paura avessero dato non so qual divorante ed irritante attrattiva al desiderio
a pezzo la vita devora, / e so ch'ell'ha la man poco soave
esitate così poche, la prego quanto so e posso che affinché non sia affatto
do, re, mi, fa, so, la, canta chi sale;
canta chi sale; / la, so, fa, mi, re, do
tenesse / amor distrettamente, / ben so che dottamente / varrian vostre beliesse.
stampato a mele, carciofi e non so nemmeno io con quanti altri frutti e
. è una delle non poche voci non so se per influsso del francese ovvero
genio, o d'altronde per tentare non so quale originalità. beccaria, ii-407:
allegre e sole, / qual non so s'altra mai onde solcasse. ariosto,
fra le dódici e un'ora, non so se istroppiando i mièi pensieri entro un
doghe e a frastagli, non ti so di questo consigliare. e. cecchi,
ché egli è tutto impiastricciato di non so che cosa sì secca, che io
col forte. goldoni, vii-316: so ch'ogni dolce suol produr l'amaro.
/ un inno dolce, qual io non so dire, / e può toccar le
che il piede preme, / io so d'un uomo che gittò nel mondo /
prima: / -signor, i'non so degno / ch'entri sotto 'l mio tetto
pascoli, 211: oh! dolcemente, so ben io, si muore / la
, purg., 14-6: non so chi sia, ma so che non è
14-6: non so chi sia, ma so che non è solo: / domandai
v-1-246: il prato deserto aveva non so che derelitta dolcezza, lungh'esse le mura
. alberti, 42: io non so questo avere figliuoli, adovardo, che piacere
/ che lasciava nel fine / un non so che d'amaro. s. maffei
nato, tragge con una dolcezza non so io dire chente, e non si
vaghi e dolenti colori, avea un non so che d'abbandono. baldini, 7-45
t'uso raro; / ma io pur so de'tuo'dolenti modi / e però
figlio d'uno orna santo, / mo so adunato cu'na seriente / né de
di bellezze ch'avite, / non so se v'è contato / ch'eo lo
, ii-9-19: amor mio, non so quasi quasi dolermi del ritardo delle tue
orlando nocumento. monti, 15-22: non so perch'io / or non t'afferri
, tragica, combattiva: non la so pensare amante. -sostant.
: spesse volte per due che, non so come, / si incrocicchian tra loro
. / e andarne, io non so dove, da te lungi; / e
c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che
codardo inver di lei, / non so ben da qual parte i dolor miei /
... / io l'amo perché so / che croce fu dolore, /
troia. ser giovanni, ii-41: io so chi tiene i modi, / che
petrarca, 101-1: lasso, ben so che dolorose prede / di noi fa
pareva che quel padre, che io so tanto amoroso, fosse venuto per trattenere il
che foste contento di parigi; non so se lo siate; non ve l'
! o come farem noi? -non lo so io: e honne domandato dio e
. cecchi, 1-i-341: s'io non so il nome, io troverò la casa
: perdonatemi, anna, se io non so dirvi una parola. io vi parlerò
medesimi. questo domare dice un non so che di docilità suscettibile di disciplina. foscolo
perché m'innamorassi di lui, non so più, non mi ricordo. dicevo
mio angelo custode mi assistette: non so come riuscii a dominarmi, riposai il portacenere
avere presto / la corba gioè a tuto so do minare. foscolo,
una non intesa ispirazione ed un non so qual estro primitivo dominatore delle menti.
f. galiani, 2-32: io non so tu che domine ingarbugli.
descazado sì salva per la arte lo so corpo no danado e le soi richeze no
a'nuovi giorni, stanco, non so crescerla: / l'offro in pegno al
gogio donato / da glelmo ciptadin per so amore. valerio massimo volgar.,
fu da un generale leboeuf consegnata non so più a qual generale italiano.
. chiaro davanzali, xvii-570-2: io so ch'i'non ò tanta di potenza
quattro cose, e grado / ne so non lieve al donator destino, / eh'
alcuno, alcun frutto / indovinar non so. nievo, 1-158: si schierano illuminate
: solo rammento quel fremito e non so più dire donde venne, cui nobil propositi
/ quanta è la fieveleza, non so donne me fare. chiaro davanzali,
bruscaccio da rovezzano, ix-247: non so donde ti vien tanta superba macinghi strozzi
motti ridiculi. varchi, 4-18: non so donde cavato s'abbia che e'fiorentini
fatto de l'armi, e che cose so io fare ne gli assalti de i
: con una vista orribile, non so donde in loro nuovamente venuta, spaventarmi
monastero delle donne... non so come si chiama. 11.
umore,... allora vi so dire ch'egli è concio. dossi,
. moneti, 46: al chiacchierar so ben che per natura / voi altre donnicciuole
donnicciola. alfieri, 6-22: io so che m'ami / ed operi a buon
chiederti un dono, il quale io so che sommamente t'è caro..
dalla mia dama ebb'io; / non so se don di lei, se furto
. f. doni, i-162: so che tu sei una donzellina da domasco.
di vino per uccidere patroclo. stasera so che dopotutto non c'è differenza tra noialtri
guarini, 389: oh pover uomo! so ch'hai pagato caro il tuo
. -esser d'un solo / ben so che devo, e 'l bramo. rajberti
! grazzini, 4-445: non ti so dire altre: parve che se gli raddoppiasse
il fodero / e in tre doppi, so dire, insin di luglio. marino
, / si sciolsero e troncar non so che funi. p. della valle,
. grazzini, 4-378: io vi so dire che questa era bene in quattro
ragazzo si faceva scusare dalla mamma non so quale mancanza. -che ha il taglio
di viltà. alamanni, 6-8-87: so ben ch'io ne morrò; ma il
foscolo, ii-297: ahi che mal so di quel soave incarco / gravar per anco
. = voce dotta, gr. so ^ oxoy ^ a, comp. da
natura, mia cara amica (non so se per vostra difesa, o se per
gli era venuto fatto di pescar non so dove. pea, 7-573: figlia unica
della pronunzia, e per quel non so che di franco e di brioso che è
piante. vettori, 1-115: so bene che le donne nel porre i vivuoli
/ -chi sare'que'che vien pure a so dotte? landino, 182: lui
bello a poter dire, / ch'io so ch'ognun rimetterà le dotte; /
chiaro davanzali, ii-356: non vi so parlar mai che per carte. / e
. alfieri, i-44: niente affatto so né intendo del suo dottissimo corso su
si fa con questi studi / ti so dire, studiar per dottorarsi / nel
pel dottorato di cotesto signore, perché so che il tempo è corto ed io
picchiano in vario lor metro spiando non so quali segni, / m'auscultano con
. nievo, 1-217: -non so che farvi se siete povero di spirito!
un raffinamento anti-cristiano, il quale non so se sia mai stato dottrinalmente insegnato ad
90-84: vedendo tal belleza, sì so tratto / de for de me,
/ de for de me, non so dove portato. dante, purg.,
ancora. rosa, 1-65: non so dove voi fondate l'averci non prima
di pensiero in pensiero me ne vo non so dove. e. cecchi, 5-274
si dovrebbe dire: « un'altra volta so già come farò »? 13
». carducci, ii-10-72: troppo so per la esperienza mia di tutti i giorni
, 1-2: o regina cortese, eo so a voi venuto / ca 'l mio
fedele, e son sincera, e so il mio dovere, e non vo'gelosie
fra poco a rendere i miei so che trascurasse il suo servigio, e nel
boccaccio, vii-5: io lo so, che 'n me di me fidando /
al mondo. baldi, i-128: so che la povertà fugge coloro / cui
a marito ed anche delle maritate, so io ben quante e quali beffe elle fanno
m. adriani, iv-99: ma non so veder io come non sapesser questo gli
lui, non dicibile: egli era -non so -come il parto umano delja primavera.
, mi compiacevo, ma con non so che ripugnanza secreta, e dicevo in
, 2-89: guardi me, che so il mestiere, / e che faccio il
greco, sa ebraico; ma io / so che lo conoscete, e son un
/ di costui, andrà seco; e so che e'm'ha / a far
l'ebreo errante, spinto da non so quale inquietudine fatale che rincalzava sempre dappertutto
e la neve. goldoni, vii-1109: so il mio dovere, non temete ch'
? machiavelli, 597: io non so, eccelsi signori, e voi, magnifici
ne rallegro. caro, 12-ii-125: non so anco perché i suoi servitori abbiano ad
del nostro risorgimento; e anche quel non so che di eccentricismo anglo-americano che fu innestato
opinioni. cattaneo, iv-1-108: non so come ringraziarti di quanto fai per il
regolati ad obedito, / l'eccessi sottoposti so a punito / ed a rascione.
propri parenti ed amici, io non so immaginarmi alcun caso che possa un così
. bocchelli, 1-i-298: io non so se posso assolvervi di un tale eccesso
goldoni, vii-787: dirò meglio. so le regole e le eccettuazioni. baretti,
il 'menu'fu fissato così: un brodo so stanzioso (ma non troppo
tedesca ha veramente grammatica, ma non so quanto sia rispettata dagli scrittori tedeschi;
amicizia, saprete meglio ch'io non so accennarle, esporre il mio bisogno ed ottenermi
buonarroti il giovane, 9-771: ma so che non dee altrui movere ardore /
e cure, / ch'io non mi so frenar d'ir loro appresso. pallavicino,
quando ecco i tuoi ministri, i'non so donde, / per darmi a diveder
se ella avesse profondato in me non so qual bene. moravia, ii-89:
ecclissato. mamiani, i-xxxv: io non so bene se i casi straordinari del 48
, i-62: aereo e nuovo oggi non so chi mi sono e per gli abissali
ispirazione religiosa... ora però so anche che quel sentimento era il primo
si scandalizzavono? panciatichi, 212: non so se siano più gli ebrei del boccaccio
delle muraglie di tebe... non so se facesse loro più beneficio che danno
: mi ho fatto fare un paio non so se scarpe o stivali alla prussiana,
bella degli edifici; il dì non so ancora che si farà. 6
: il famoso pagliano spargendo ovunque non so quale suo rosolio drastico (seconda edizione del
per il nostro spirito moderno; ma so ch'ella non è, come si
quel che manca è soltanto un non so che di duro e di scheggiato, una
onde ripetere si abbia questo disordine non so precisarlo. alcuni l'atribuiscono all'im-
dura / (se '1 sai non so) dico dal * p * all'*
esser padre, / neppur più il so. faldella, 6-239: dava lo spettacolo
si sente: / come, non so: ma tale / d'amor vero e
carnesecchi, 113: hanno finalmente trovato non so che poca cosa da attaccarsi, ma
/ per modo tale che non so che parli; / ma temperate la
/ dolce ardor destate voi, / io so ben che gli occhi suoi /
di taranto che efficace difenditore, non so io se con maggiore gloria fu cacciato per
... pare dunque un non so che distinto, che chiameremo efimero d'
andavo effondendo per l'aria; né so in qual modo alla fine sia rinvenuto.
il tutto, benché circa particolari non so perché vi trovo alquanto troppo effuso, circa
ephórus, dal gr. scpopoq 4 so printendente ', comp.
dotta, gr. aìyic, - (so? * midollo [del pino] '
m. adriani, iv-99: ma non so veder io come non sa- pesser questo
io egoista, egoarea, egocentro e non so mai quanti altri ego messi in fila
egoista, egoarca, egocentro e non so mai quanti altri ego messi in
. b. tasso, 46-55: non so se fu preghiera o voto,
nel cuore, mi toccava, non so come dire. landolfi, 8-76:
porte, / e gli beni gli so estorte, che nulla parte i sia dato
/ io noi conosco, né ti so di lui più oltre dire. de jennaro
. guerrazzi, 1-416: medici non so se più ignoranti o feroci avvisarono guarire parecchie
camuso folte; cosicché ella pareva non so qual mostruoso ermafrodito affetto di elefanzia 0
io, chi tu sia, non lo so ancora, parlando propriamente. intendeva con
felicità più alte... lo so. ma voglio parlare qui della forma più
fame. alvaro, 7-104: non so chi possa ancora sostenere che le donne siano
voce helenin (1838), come * so stanza cristallina 'deriv.
elettorale: li ho imparati a conoscere, so oramai che cosa vogliono dire (1926
meno. giannotti, 2-2-59: non so anco che, ne'tempi nostri, sia
i cittadini. alvaro, 7-273: so d'un tale che cercò nella guerra
elevati. boccaccio, iv-10: non so da che spirito mossa, gli occhi
trovi una sorta d'elichetta, non so se d'acciaio o d'alluminio.
/ che in man vi tegno, so ben che sol parvi / dai campi elisi
. pascoli, 71: io non so se più madre gli sia / la mesta
ti reggia. petrarca, i-3-173: so di che poco canape s'allaccia /
infin dentro all'elmetto, / e so quanto tu pesi ad un danaio, /
l'animo di gioia e di non so quale speranza. cassola, 1-182: era
prevenne: - risparmiatevi la fatica, lo so già. -filos. produrre per
, non lasciano di pigliare un non so che di corpo nella reverenza de'sudditi.
. dossi, 445: io non so se tra quella legione di medici che
maestro. imbriani, 3-22: non so più che legge si discutesse e che emendamento
leopardi, iii-67: la supplico quanto so e posso che se ella fa eseguire
i lumi. menzini, ii-278: so che dici a te stesso: e quando
emetico, un rimedio eroico, che so io. popini, 6-40: mi provvidi
passeggero. bembo, i-49: so bene quanto siete continente et ordinato in
gr. atpop- poì? - (so?, comp. da odila * sangue
il santo offizio. anguillara, 1-73: so ben che non bisogna ch'io vi
xxi-n-271: sandrino con la sua furberia so che tirerà a fine ciò che ha da
, se non di scipione e di non so che altro al più che fosse sì
di così arguti concetti, ch'io non so se debba più in essa ammirarsi l'
dare ogni mattina nell'aurora, non so che elettuarii, mescolati con acqua di
dotta, gr. èvspopfi; - (so? 4 da corsa '. endròmidi
da tutta la sua persona spirava non so quale energìa temperata di timidezza. barilli,
di sì chiara etimologia, che non so come la lingua senza di essa potesse
fastidio, che io vorrei inanzi non so io che. grazzini, 184:
monti, ii-176: so per cosa indubitata che la casa pio
e stretta. parini, 468: so insegnar geografia; / so insegnar filosofia:
, 468: so insegnar geografia; / so insegnar filosofia: / con enigmi,
: / attendo un'alba e non so dirti quale. alvaro, 14-52:
ed oscure, v'era perciò non so che contra giudei. b. cavalcanti,
qua giù, / la qual mandai né so che via si tenne, / io
foglie di una certa pianta, non so se conosciuta in italia, che i turchi
èweaxai8exaerr] p (<; - (so? (da èwéaxaiséxa 'diciannove '
dall'iniziale del lat. nescio 4 non so, ignoro '). per il signif
notabilissimo. loredano, 1-180: non so vedere il maggior supplicio, quanto il
: io sono giovane piccolo e non so il mio entramento né il mio uscimento.
qual cosa tu tiani e possedi a so nome fin a tantu ch'elli entrarà de
mi tuffo e immergo. / non so come ogni gamba entro s'accoglia, /
che avevan cantato l'inno trionfale di non so che cosa. -partecipare a una
branco. alvaro, 7-104: non so chi possa ancora sostenere che le donne
mia? -voi non c'entrate, lo so, -riprese la morlacchi. buzzati,
man chiese l'entrata. / non so chi fusse il portinar cortese, / che
uno bariglione su uno desco con non so che cose da fare o lattovari o
iacopone, 55-15: nei ferri so enzampagliato. = voce non attestata
[il vitello]; / ma ben so dirti che gli ha pieno il gozo
pieno il gozo: / io ti so dir che gli ha stivata l'epa /
al pensare e al riflettere universale un non so che di romanzesco. cesarotti, i-392
. èiri- 8ep{ii <; - (so? (comp. da ènl * sopra
, dal gr. ètusisopic - (so? (comp. da è ^ c
rica e romana, non so quanto in fatto di cose etnische
madrigaietto, con un epigramma, die so io, con altre simili bagatélle,
per le spalle esclamò: -assassino! so dove vai! tu ami un'altra donna
aggiunta o dipinta sulle scene da non so qual apaturio d'alabanda, la quale
'(da ètrtotapioci * conosco, so '). epistemocèntrico, agg.
'(cfr. inlaxa \ iai 'so, conosco, ho l'esperienza '
po'disgustato perché ho smarrite, non so come, varie delle mie carte, come
rispondere breve oggi. credi che non so come riparare a tanta faccenda di epistolario
stare. d'azeglio, 1-37: so bene quanto sia difficile ad uno scrittore non
perà nell'amico del popolo un non so che fra trenodia ed epodo, fra
eppur del tutto / esser lieto non so. leopardi, v-223: la maggior
di giuochi, equestre, e che so io, i quali pur lasciano nell'animo
e equilibrate. piovene, 5-93: non so se il più vivo e autorevole.
ii-409: mi pareva di aver lavorato non so quanto tempo: in realtà avevo buttato
dice ben egli ne la poetica un non so che d'allegoria; ma intende per
matrimonio tra francia e spagna: questo non so come si salverà, né se li
effetti quale governo sia migliore, non so se starà fermo nel caso nostro. pallavicino
a visitar questa figliuola. / i'so che questa via non metterà / erba
sembrano] inclinarsi al soffio di non so che transito. bacchelli, ii-303:
io non temi, / com'io non so, le tue frittelle erbate; /
cavadenti. pulci, 17-109: non so ben chi si sia quel cavaliere,
si sia quel cavaliere, / ma so ch'e'sare'ben buono erbolàio, /
pratica -per eredità -sono cristiano e non so sottrarmi alla idea che qualcosa di noi può
è dogma. manzoni, 364: non so se nella storia ci sia un solo
? nievo, i-217: « non so che farvi se siete povere di spirito!
. livio volgar., 6-356: so che sapete, eresia essere [li
lutero. gioberti, 1-i-479: io non so se il p. curci abbia ereticato
. cavalca, iv-109: che io so che, poi ch'io sarò partito,
. croce, iii-32-189: io non so che cosa mai si possa intendere per «
ma tuttavia tale appariva per non so qual motivo, forse per la snellezza
319: questa risposta, non so perché, non piacque a irene che
insuperbirsi. petrarca, 37-108: non so s'io mi speri / vederla anzi
d'annunzio, iv-2-275: ella pareva non so qual mostruoso ermafrodito affetto di elefanzia o
pomo ermafrodito..., non so se veramente sia un capriccio dell'arte.
un numero ristrettissimo di amici, ma so per prova che li amava eroicamente. montale
. d'annunzio, v-3-8: non so qual sogno eroico e grande si levava
gran palpito eroico nell'aria. lo so che tali impressioni sono sempre soggettive,
, 24-113: dicone mia colpa e so che ancora / convien che al gran
13 (59): io non so da qual matera prenda; / e vorrei
/ e vorrei dire, e non so ch'io mi dica: / così mi
non òr fino, / ma un non so che divino gl'inco- lora, /
volto una languida carezza: / lo so, lo sento che mi vuoi lasciare,
eh? tu tarai errata, ti so dire; tu hai trovato l'uomo,
v'era in quegli occhi un non so che d'inquieto e di erratico, una
la supposizione di massi erratici, non so davvero come i geologi possano spiegare l'
/ e tutte t altre a letto so andate. dante, conv., iv
oprato vero / veggio, signor, né so quel ch'io mi spero. tassoni
non l'ho più sentita. non so se è errato nello scrivere, o se
anima or sento, e più guardar non so. d'annunzio, iii-2-333: mi
l'onore di far da principio, non so se più ai suoi buccheri o a
oltra l'erubescenza, ne dà non so che di rimorso ne l'animo,
mille scartafacci. menzini, 5-185: so ben, che asperso d'apollinea
porto delle mie mondane navigazioni (non so già se troppo securo), e in
seneca volgar., 3-130: i'so che, parlando al comun uso,
del figliuol famoso della diva / non so se il vero a punto anche si
a me l'esaminar quel pianto? / so che a donna che il vuol non
qualche via (la quale io non so) di porre in questa causa perpetuo
condizione. rosa, 1-147: io non so qual altra cosa possi mai essere,
sarsi di esser molto esatto logico, non so perché nella division de'corpi luminosi.
. saba, 412: io non so più dolce cosa / di ascoltarti, chiara
mezzi ordinari e non violenti, non so quel che si muova sua maestà a
. lacopone, 53-48: o'so i dotturi pin de prudenza? /
viso dell'uomo, e il nudo come so pelle di cane marino,
dei popoli, e rincalzarla in non so quale segreto angolo del cuore. mazzini,
propie. caro, 12-ii-125: non so anco perché i suoi servitori abbiano ad
e l'antico uso, / e so, come scacciato al cor s'aventa,
libre di tristizia, / né non so che si sia a dir letizia: /
mondezza gli asini e le pecore, non so perché non abbia fatta parola delle linci
pe'boschi o pelle campagne, servono loro so vente di companatico poco costoso
presso a sé; ed io ne so ragionare, che sono escussa d'ogni consolazione
cristo, / sì ch'io non so trovare essemplo degno. ariosto, 154:
figlio d'un fattore, o che so io? un esercente, un professionista,
. carducci, iii-19-202: io non so, né voglio sapere, chi fosse che
sercitata e dotta. torricelli, 150: so ch'io parlo in un luogo dove
, nonostante un esercizio assai lungo, so in coscienza di essere appena alle prime
costretto. iacopone, 28-4: stato so en lezione, / esforzato en orazione,
22-55: como porci sannati, gli denti so scalzati; / con quelle rosee gegnìe
: io non ardisco d'esibirmi, perché so che non sono inteso, come persona
7-2-7: mi hanno detto di non so che memoriale per un esiliato. l'aurora
. vico, 66: io non so ad altro pensare, se non forse
né sustanzia. tasso, i-62: io so che 'l modo servato da me
opprima ogni vivente, e aggiunga non so quale gravezza a ogni operazione, all'
che trascino adesso, non posso né so. e. cecchi, 8-67:
vita. montale, 2-32: non so come stremata tu resisti / in questo lago
. compagnoni, i-15: io non so, o epicarmo, se tu credi
ristampa. giusti, i-119: non so se riescirà vendere il quadro con reputazione
granne altura, / ma tacque del deluvio so passate / de sopra a le lor
e séppia 4 pelle '. e so diàrio (essodiàrio), sm. letter
ypdtcpo) 4 scrivo '. e so fa gom alaci a, sf. medie
-yevfa 4 che genera \ e so gètto, sm. aeron. esoreattore.
conseguenza esorabili), altari, 10 so ancor io, ostie, incensi, sacrifizi
persona spiritata, che si essorcizzava non so se in parigi, o in altra città
priegovi e contortovi ed exortovi, quanto so e posso, che vi piaccia pregare
delle malattie delle piante per mezzo di so stanze (tipici i crittogamici
odore / di pace, filtro di non so che frutto / e di non so
so che frutto / e di non so che fiore, / il filtro che dismemora
se medesime. poi, quel non so che di gelato e di condensato si
michelstaedter, 434: io non so essere espansivo né esprimere tutto quello che
immortalità del nome! berchet, 67: so che mi si può apporre la stolidità
, iii-12-142: io come italiano non so pure ammettere il dubbio se fosse o no
, ci sono avante, / non so veder quando abbia da espedirti; /
in nessun altro luogo d'italia non so dove ne restino più da vendere.
aretino, iv-1-34: poi mosso da non so che, gli commisi che vi pregasse
. della casa, 69 7: ti so dir, che gli offici allor volavano
que'santi martiri già femo, / non so se onestamente ti dolesti; / ché
guarisca prima de la mia espettazione, non so s'io debba molto affrettare, trovandosi
acqua lustrale, rasciugandogli poi con non so quale impasto e con crusca. cesarotti
così smemorato, cara amica, che non so se le ho già parlato di questo
ella mi volesse baciare, espirommi non so che in bocca; né prima così ebbe
: questo è il signor di cui non so espli- carme / se fia maggior la
c. croce, 202: io non so qual oratore si trovasse fra noi,
le nove. / queste ch'io so, ben volentieri esplico; / sì perché
esplorante, trescano. tommaseo, 3-iii-135: so che il bene bramato da lei,
. gadda, 5-6: seminarono non so che campo o che ansa del fiume d'
gir aldi cinzio, i-216: come so che fanno molti i quali spesso lodano
brutti versi; io per altro non so dargli torto; e cangerei la sentenza della
sol ne le carte, rimangono in non so che modo freddi e quasi morti.
checosa di disgiunto dall'arte e non so quindi comprendere come la potrei sacrificare ad
per quanto io vedo e per quanto io so... è l'espressione dell'
. galileo, 5-209: io non so ammirar abbastanza l'accorto avvedimento di questo
mi fu requisita durante la guerra da non so quanti comandi militari. ci passarono di
'l mio. muratori, 5-iv-42: so io bene che ci è un'oscurità gloriosa
espresso, / ma odi un non so che roco e indistinto: / fremiti di
bene espresso, ma che pure aveva non so che d'allegro. 4
il fiorentino scrisse: / quel non so che divino e da lui tanto / e
obbligo di lavorare. deledda, ii-1031: so che la signorina non ha qui altri
/ turpino 11 dice, io noi so per espresso, / benché sian molte che
vedervi! fogazzaro, 4-61: non so come esprimere questa mia intensa volontà!
gioia o rimorso: e quel non so che di vago, d'indefinito ch'è
, 2-22 (343): io non so qual s'è maggior piacere, o
mezzo i ladroni, avendo fatto non so che grande espugnazione, carichi di roba
delicati ogli, od ungersi a non so che fine. 3. precisione
sì che vi si ricerca un non so che d'esatto e d'esquisito. leopardi
filosofia. tasso, i-62: io so che 'l modo servato da me in questo
.. di darmi alle mani non so che cordovaglia, e con quella mi accostai
cambiali erano in scadenza, e che so io ancora. -trovarsi esposto a
èvvi pur non meno / un non so qual sereno / ch'uomo non vide ancora
: io son con lei, perché so molto bene la gran venerazione nella quale ella
aldobrandesco fu mio padre; / non so se 'l nome suo già mai fu vosco
/ sommo? cor azzini, 3-9: so / che croce fu dolore, /
onnipotente, bon signore, / tue so le laude, la gloria e l'onore
bastanza. tolomei, 2-74: non so dunque, se mi basta il ringraziarvi,
annunzio, iii-1-968: taci, madre. so / che non m'ami, da
tu m'hai mandato a casa non so che cuoco, che mi ha mezzo
napoli; / a siena è stato non so che, e in somma, / egli
niente. machiavelli, 1-iii-988: non so come se lo assetteranno. so bene
: non so come se lo assetteranno. so bene che giampaulo e li amici suoi
, sussiste. leopardi, 20-122: so che natura è sorda, / che miserar
. francesco da barberino, ii-105: non so veder perché omo s'appelli / colui
d. bartoli, 24-40: io non so farmi a credere che fra gl'innumerabili
, far penitenza e meditazione, vi so dire che non c'è tebaide dove santi
politico della lombardia, lv-463: non so però se il lusso che sfoggiano nelle
): s'erano accostati a non so qual parte esterna del duomo, e stavan
duolo esterno; / ma poi non so se sotto ovina spoglia / vi sia
senza abbreviazioni. alfieri, i-43: so bene, che se io avessi avuto al
conto dovuto. pallavicino, 7-7: so che voi non prendete gloria d'altro
talenti. monti, i-155: io so che per far l'estimo dei beni
cosa è la gelosia, io il so per prova, cui offendono in un certo
che chiamano seminari, istituti con non so quali fondi americani di soccorso all'europa.
porte, / e gli beni gli so estorte, che nulla parte i sia dato
di loro. idem, 10-46: ma so finalmente che il giubilo di lui,
che lasciava nel fine / un non so che d'amaro. marino, 16-220
uguale alla gravezza del peccato, non so s'io mi debba più confidare nella
, / che chiedeano d'estrar non so che grano, / ch'ei non volea
le materie. boiardo, 2-20-51: so che seti sì benigna e pia / che
quello di prima, e un non so che più vivo e più splendido; quasi
. iacopone, 75-45: eo non so morto, ma faccio el tratto,
: tra questi estremi sto, né so che farmi: / o arder tutto,
a mensura, / scarsamente la statura: so la terra è tumulato. =
suo modo. poi che si seguisse non so; la lasciai estricare da voi.
evidenza ai suoi aggettivi, quel non so che vago, frammentario, incerto del
non intesa ispirazione, ed un non so qual estro primitivo dominatore delle menti.
altrui. / in tutt'i modi so per estroppiallo. = deriv. da
. belo, xxv-1-131: io el so, ché contremisco totiens quo- tiens cogito
xiv-91: queste cose ricordo per non so quale esultamento alla lezione conveniente di
il coro della cappella intona esultante non so che alleluia. moravia, i-354: tutti
in mio onore dalle cantine di non so quale necropoli, un timido bonumore si
in quell'attimo eterno / con non so quale forza / nuova, non so
so quale forza / nuova, non so che rilievo mordace. e. cecchi,
eterna messaggera. testi, i-261: so ben ch'il core, / presago
farsi agente della russia o di non so quale altro elemento eterogeneo al moto nazionale
a frivolissime conietture, cavate da non so quali etimologie e interpretazioni di parole:
bruta, selva primeva. ora almeno so grazie a che mi trovo a questo sbaraglio
povero olindo, quanto hai sofferto lo so io che conosco il tuo cuore e l'
è nato vassallo, risponde; non so se evadesse: io credo di no.
porta spesso ventura '; ed io so questo proverbio e ci credo come nell'evangelo
al cielo dei fumi immensi. non so se sia l'evaporazione, o la
, o ti mirò con sdegno, / so che il gran duol del petto il
* non tingenza. negati? / so che un vivere in tal forma / non
orecchi a numerose evidenze, per motivi non so se religiosi o di basso orgoglio,
dell'antichità nei vestiti, e non so quale novità nella composizione, che pure diletta
, esplicarsi, progredire ', non so se dicendo, per es.: *
che abbiam veduto far qui, non so, mylord, se lo vedremo più
vuol fare. boccaccio, iii-10-78: io so che palemon m'ha tanto amata /
in ventiquattro canti... non so come riuscirà, ma insomma è fabrica
vorreste un bortolo più ideale: non so che dire: fabbri- catevelo. quello
): questa predizione, fabbricata non so poi quando né da chi, correva
magnano. ugieri apugliese, xxxv-1-891: so più che fabro di martello, /
più che fabro di martello, / so far calcina cun fornello. latini, rettor
38: tacita un giorno a non so qual pendice / salìa d'un fabbro nazaren
pianta di viuole, rammentandosi di non so che storia, o, voliamo dire
. luca pulci, 3-72: né so qual metro o fabulosi carmi / possin
certe faccende con mio padre di non so che conti vecchi, veniva spesso in casa
1-390: si può essere innamorati, lo so; è una donna bizzarra, tutta
faccia. galileo, 3-1-57: io non so che ci sieno stati in terra selinografi
lo sgombro dei carri; e io vi so dire che a certe faccie che facevano
da mercante. svevo, 6-368: io so perfettamente il fatto mio. non è
state lasciate le facciate meze vacue non so perché, potendosi continovare e riempire con altre
d'ambra, 4-123: ch'ai figliuol so io ben quanto sien facili / e'
della pronunzia, e per quel non so che di franco e di brioso che è
: sento che si grida per non so che collana rotta nel tirare in quattro pezzi
generativa degli uomini. nievo, 1-535: so che vi hanno filosofi i quali ci
dell'oriente. goldoni, iii-21: -non so come faccia a parlar sempre de'fatti
silenzio facondo / quel ch'esprimer non so copro ed ascondo. n. villani,
questo problema. forteguerri, 12-21: so che vatti a fagiuol la gelsomina, /
da polibio, sono state, non so come, mandate in luce. -grande
a man mano dipinge, / indi non so che candido. d'annunzio, i-196
[la morte]: / ma nulla so, / fuorché falciar. c.
ha cavato il cappello: / non so se starna ha veduta o acceggia. aretino
/ e a larghe falde spande / non so se latte o biacca. serao,
falso toro. monti, x-3-284: so che immago è del core / la forma
pianto di maria luisa, o non so qual de'suoi fallaci unguenti alabastrini.
boiardo, canz., 117: né so se la fallace finga forse / el
se pur vuoi che t'ascolti. io so che questa / artifìziosa lode è in
, panni veramente mirabil cosa, perché so che non mi negheranno che il ritrovare
divisione mi par d'avere in non so che modo molto conosciuto delle sofisterie e
, io sono tanto invaghita che non so stare altrove che in questa casa, perché
accenno, / audace 'l dico e so che 'n me non falla / dal sentier
rassicuro. carducci, iii-12-55: io so che tu m'hai fallato. d'annunzio
il dubbio che mi domandaste, né so già onde avvenne ch'io me ne
o anonimo, 404: ciò so veracimenti; / non senti -lo meo cor
, e che dopo da poi promessa non so che somma a'creditori era tornato al
: ho fallito e non mi lamento perché so d'aver fallito; vorrei però che
goldoni, viii-449: eh, io la so lunga: non fallo mai, capisco
ci dite più nulla e io non so s'egl'è fallito o se mai danari
ferita, / 'n cristo resuscitata; or so morta e perita. / vendeca nostra
/ in donna alcuna, ch'io noi so, si trova, / non è
. g. gozzi, 1-40: non so... come egli possa credere
oh felice loretta! oh pover'uomo! so ch'hai pagato caro il tuo fallo
notai, i pedanti, / vi so dir io, non ne va uno in
. pulci, 18-137: s'io so falsare un libro, iddio tei dica:
-a suo dire -anche frodato con non so che falsificazione di testamento. b. croce
terminazion fuor di regola, e che so io. proverbi toscani, 9: nota
b. strozzi il vecchio, ix-430: so ben di tua volante aura fugace /
e invenzioni. caro, 2-141: non so se, ragionandosi, agli orecchi /
fra'pagani anco risassi / ch'io so vostr'usi ed arme e sopraveste, /
vuole, per ignorante e goffo e che so io, ma per falso e aggiratore
m. cecchi, 77: io non so intender questa cosa, e dubito /
assai onorevole. pulci, 8-26: io so ch'egli è di nobil famiglia,
per menarti alla morte, io non so che uomo tu ti se'. cellini,
secondo che m'è detto: non so però se gli è vero. fioretti,
la mia vicina di stanza / non so proprio dire. 10. chim
p. fortini, i-568: vi so dire che varrebbe la spesa a lasciare
li lego i con l'offerta che so grata. bocchelli, 2-9: i sentimenti
: -chi vi aveva accecato? -non so. un fanatico amore. baretti, 2-23
, ond'esse prendono / quel non so che, che chiamasi il bel tuono /
mirtillo certamente / resister non potrà. so ben anch'io / quel che nel
fanciullaggine. magalotti, 24-369: io so bene che il vostro museo non alloggia
studi, se non che, non so da qual vaghezza sospinto, raccogliendo le
s. maffei, 23 7: ben so che al vento / sen van gli
, 211: oh! dolcemente, so ben io, si muore / la sua
dua fanciulluzzi / che penson, ti so dir. -peggior. fanciullàccio. -anche
pretelle ne faranno chiosa. / non so chi dee portar di noi el cappello.
quelli che pregiano coloro che tratti da non so qual maniera di favella spagnuola, hanno
sì, sono caduto in basso, lo so; ma non per questo il mio
a raccolta e un cavallotto, vi so dire, da cavare altrui d'ogni fango
io mi truovo nel fango, né so uscirne. 9. prov.
il fangoso animale: / « non so d'onde tu venga, o di qual
fantasie. carducci, ii-10-42: io non so, mia dolce amica, di averti
: tra queste solitudini s'imbosca / non so s'io deggia dir femina o fera
che tu sei -dissi io -che non so quale, / o terreno fantasma, o
povera livia, / piagni, ti so dir io, ché tu n'hai causa
rimbambito brutto, disgraziato fantasma, non so chi mi tiene che non ti cavi
attendo. / colombe tornate! lo so, tutta è sogno la vita, /
occhi, ed io lo lessi, né so né posso comprendere a qual bizzarra mente
e pronta ma pure involta di non so che sogno, di non so che bagliore
di non so che sogno, di non so che bagliore fantastico, quasi avessi bevuto
, l'infinito azzurro / in non so che perplessità fantastica. alvaro, 8-48
amabile di continentila, 67: non so si dormo, s'io me vegio o
frase è ella troppo fantastica? non lo so... ma so bene ch'
non lo so... ma so bene ch'io ne sento tutta l'evidenza
fra le sue opinioni mescola un non so che di ritroso e di fantastico.
me -che cosa vogliono? io non so nulla di loro: io non ho fantasie
parlato, se non per istrada: ma so chi e quali sono l'uno e
fante, perché era affetto da non so che disturbo infantile. -figur.
/ che tengo 10 coro, / so l'angeli santi, che fanno li canti
11 buon fantino, mi fece non so che tresca a macerata, e d'
qualche conto dei miei versi, non so quanto avrei pagato che non fosse lui
, una copertina di rigato e non so che altri oggetti, dei quali fatto un
! iacopone, 75-43: eo non so morto, ma faccio el tratto, /
nome solo. petrarca, i-3-152: or so come da sé 'l cor si
ben d'alto cor fa fede: il so; prod'uomo, / presto a
credo star leal servente, / non vi so graze far di tanto onore. g
, uno alla gatta, / ch'io so che qualche trap pola ci
. petrarca, 101-2: lasso, ben so che dolorose prede / di noi fa
lascialo fare. de roberto, 213: so che tuo marito fa una bella vita
delle sue virtù. moneti, 78: so ben che un tempo fa prete bricchino
che io, come smemorato, non ci so mettere mano e non so da quale
non ci so mettere mano e non so da quale mi faccia. giamboni, 188
; / quanta è la fieveleza, non so donne me fare. dante, conv
il signor marcello malpighi. io non so far meglio: se meglio sapessi, farei
perdonala chieggio; / quest'altra volta so ch'io farò peggio. lippi,
fo per dieci, / che non so dar più né in tinche, né in
: -tu la fai fatta: io non so come mi- chelozzo se gli crederà.
mai. alfieri, 7-192: non so se questo mio stupido pisano la farà
fare a me, che molto lo so ben fare. boccaccio, dee.,
e smaniavo. settembrini, iv-27: non so quello che scrivo e quel che fo
faccio nulla tutto il giorno, non so che fare di me stessa, non so
so che fare di me stessa, non so dove mettermi. -non sapere
verso il giardino. della strada non so che farmene, oramai... ho
8-235: delle donne degli altri non so che farmene. -non sapere quel
il lusso dei manieranti e quel non so che di mozzo e di spelacchiato che
i e la farfalla, che non so pensare / sui nostri fiori, sotto il
m'accenno, / audace il dico e so che 'n me non falla / dal
contezza al mondo di quella (non so come chiamarla) bestialissima e farfallo-
ma pieno di tanti farfalloni che non so se ne debba sentire maggior rabbia o
fece farfallino, quando disse: « e so ben che io vo intorno a quel
, 2-184: specoli chi vuole, non so se più l'infingardaggine di mindiride,
forse disse due quattro, che so io?) romani nascosti si trovassero nel
è en tal porto / ca li farisei so arvenute, / ca provertute cristo fier
di marachelle farmaceutiche, dovea condurmi non so in qual chiassuolo di mal nome a
fede mia, / ch'io non so se farnetica o se sogna; / quand'
fiorentini 4 farneticare '; e ben so che anco quando pecca solamente la fantasia
secreto diabolico. / -io non so, duti, quel che tu ti vada
farnetico. pulci, 22-159: io so guarire i pazzi de'farnetichi. sassetti,
è uscito di gangheri, che non so come i fanciulli non gli tirino i
con la fascia. petrarca, i-3-179: so com'amor saetta e come vola,
una donna] camminava morbidamente verso non so qual suo sogno o realtà fascinosa,
, che io vorrei inanzi non so io che. serdonati, 9-440:
aborriva il servirlo, a cagione non so, se dobbiamo dire del gran buon
in una città del nord per non so quale affare di gonnella, è colto
corona. / a tanto mal non so qual cor si basti / o qual fortezza
del gufo, né dell'allocco e non so d'altronde quai luoghi possano più di
, dove l'ingegno umano ritrova non so che di divino. 5.
bella e cruda, / cola, né so qual più, ma cruda e bella
sono un uomo alla buona, e non so fare cerimonie: giudico e mi lascio
gli ambiziosi rallegravansi, tutti presentendo non so quale fatalità. d'azeglio, 2-376:
che fatappio / va qui aggirando? io so che la lucrezia / è pur serrata
le dice? -anna. io non so; ha la voce e le mani fatate
mai non viddi libri e a fatica so leggere in sul mio messale. della casa
. fatichétta. baldi, 613: so che la brevità non oscura non può
destro / mi tengo in faticarti, e so che vuoli / ch'i''l faccia
. lorenzo de'medici, ii-168: so che que'sei, che insieme vengon
fattézza a quella giovane che io non so come si potessero assomigliare più fratello e
temporali signorie. boccaccio, viii-1-248: so io bene, secondo che nel 'genesi
nel cavato sasso / una, non so ben dir se fatta sia / o per
92: la città è piccola; non so come sia fatta, perché non v'
quei due. -cos'abbiano fatto non so, -disse, -li ho lasciati sguazzare
di. tornare fra loro, e non so davvero se e quando potrò mai mantenerla
esser milionario. serra, ii-481: non so perché mi venga fatto di indugiare quasi
nell'uovo conosco ancor io, / so il fatto mio. bocchelli, i-i-
olio. sacchetti, 115: i'so eh'avete il capo nel fattoio / tra
l'appunto un fattore un agente, che so io, un tirapiedi di questo re
sì vari generi, e io ne so tanto di fatture, quanto le fatture
e mettersi quella gamurra migliore: che so io? fa'tu. g. m
mi favelli. velluti, 25: non so che per ciò dovessi avere commesso fallo
d'annunzio, 1-481: io non so quali parole / il buon sangue ne
philareto un mese. saccenti, 1-1-163: so che provien da spirito vivace, /
di fra michele, 71: non so che le si rispuose, ma nacquene uno
novelle cotanto strane, ch'io non so come non impazziscano. orchi, streghe
, e non aguzza, / pur non so che di voi a dir mi resta
se crudo o pio / ancor non so, ché n'odo vario il grido,
di inezie..., né so raccogliere le cose da nulla delle quali
favolosa gioia del vino, balbettava non so che laudi del suo porco.
l'abate era una potenza, aveva non so quanti titoli feudali, un patrimonio favoloso
che mi donò il conte massimiano non so che baie del duca che mi erano
io vi comando, / per quanto so che mi portate amore, / che riserbiate
addirittura di fame. deledda, ii-263: so che ha fatto testamento in mio favore
recato lettere / di favor, ti so dir, calde di fuoco. m.
mandarini di nanchino. foscolo, xviii-290: so che l'abate di caluso diede al
vino ». moravia, 12-340: non so che ora sia. per favore ha
: io, per la parte mia, so di aver lavorato in questi venti anni
anni oramai come un onesto facchino; so che nessuno mi ha mai favoreggiato.
i-961: scusi, professore, io non so chi sia questo signor passavanti e in
asina). dolce, 1-61: so... la differenza delle fazioni e
vendetta ognor vaneggio: / e non so s'io mi faccia morir quella; /
agli apici maschili fecondatori, non ne so niente. parini, giorno, ii-517:
distinzione. lambruschini, 2-25: non so comprendere perché debba dirsi più maravigliosa la
carducci, iii-25-360: della istruzione popolare non so, ma la coltura scolastica certo ha
novitate oblia. petrarca, i-3-180: so com'amor saetta e come vola, /
ciascun fiore. caro, 16-6: so per prova quel ch'altri non crede,
, del conte francesco da battifolle non so che frasche: io non posso credere di
cellini, 2-93 (462): io so bene la smisurata mia gran fatica,
! mi lasci dire... so di dire una cosa grave...
. petrarca, 101-4: lasso, ben so che dolorose prede / di noi fa
volgar., 1-1-95: in non so se la divina autoritade con alcune fede-
, iii-1-968: taci, madre. so / che non m'ami, da quando
fedele. colombini, ii-106: ben so che considerate quanta è la mia infermità e
certa scrittura, / che non so s'è mendace o pur fedele. metastasiio
boccaccio, iii-2: la qual cosa non so se a me s'averrà, ma
.. il mio cuore, io non so come, adora / con fedeltà,
denina, i-107: io non so come alcuni moderni politici abbiano potuto scrivere
sen si fiede / ch'abbia, ti so ben dir, contro il tiranno.
questo feerico paesaggio, penso, anzi so che il momento più felice della fuga resterà
donna mia. ariosto, 213: so pur ch'io son più lieto e più
ebbrezza. vittorini, 1-9: io so cosa vuol dire essere felice nella vita -e
poesia che mi mandi stamane io non so di chi sia; ma so che
io non so di chi sia; ma so che la traduzione è riuscita felicissima:
38: tacita un giorno a non so qual pendice / salìa d'un fabbro
, felicemente ardite. foscolo, xviii-184: so che... coltivate felicemente l'
foco. chiabrera, 451: ben mi so che poesia vien detta / fra noi
congratulo. metastasio, ii-223: lo so, lo so. de'superati guai /
metastasio, ii-223: lo so, lo so. de'superati guai / il tuo
unione del maschio colla femmina, non so come alcuni abbiano potuto dire che la donna
cosa mobil per natura; / ond'io so ben ch'un amoroso stato / in
parrebbe la bella feminaccia! ben vi so dire che ella vi farebbe dimenticare le
di donne. ariosto, 28-50: so ben ch'in tutto il gran femineo
la fragranza: quel certo non so che -che è il loro fascino. palazzeschi
signore? e quegli disse: perché io so il male che farai ai figliuoli d'
le montagne. goldoni, iii-21: lo so che ha una lingua che taglia e
che soprattutto aveva bisogno di celare le proprie so stanze, si diedero [
da ferrara, 78-12: io non so s'i'me fo per lei fenice.
è rappresentazione, sì, ma io non so d'altre rappresentazioni fuor delle mie.
vi sia bellezza e ricchezza, non so perché rifiuteremo una ardita e moltiforme feracità
/ se gli varrà io no 'l so campagna, o rio / contro l'ira
fatto ferie tutto questo mese: non so a che fine; che credo sia buono
volgo. foscolo, xiv-241: non so perché tu ti compiaci di ferirmi nella
1-2: o regina cortese, eo so a voi venuto / ca 'l mio cor
biglietto, un francobollo, o non so quale altra piccolezza, egli non ha altro
e figurazione. svevo, 6-567: so di avere delle piante dei piedi. anche
perché mi sostenevano. ma ora lo so perché le sento e tanto più fermamente
me fermanza avete, / ch'eo so vostra tenuta, / poi lo meo
al capo, sopr'essi non so che viluppo di seta, il quale essa
tavola ci sedeva di faccia, non so cosa gli prese di partire in un
di overtome. monti, iv-161: non so quanto mi fermerò in collina, perché
degli schizzi. svevo, 3-602: non so perché mi fermi tanto a raccontare dei
.. foscolo, iv-364: io non so come quell'anima [del petrarca]
gridando a'monatti di fermare, e non so che altro: il fatto è che
come di consueto alla vecchia un non so quale romanzo. a un tratto si
hanno fermezza alcuna. gaudiosi, 111-455: so ben ch'amore / altro non è
o pur franchezza; / ch'invenir noi so già, ma prusor prove / a
ghiandaia, o vero gazza, che so parlare, saluto te, mio signore,
figure. petrarca, 37-108: non so s'io mi speri / vederla anzi ch'
: / e 'n ciò sormonto, non so ch'altro sia, / e giammai
appariti tre feri giganti, 1 non so di qual paese o di qual regno;
troppo feroci. pancrazi, 1-147: so una canzone con un verso feroce e
nascere del sole, ch'io affrettai non so se più bestemmiando o più raccomandandomi agli
io per me ad altro consiglio non mi so appi- gliare che a quello che sempre
5-160: ed in quanto ai paesini lo so bene, 10 che mi sono scuppate
e non ti trova: / non so perché noi vuoi più cavalcare. / gli
, 25: tagliava, china in non so che taciturna di pinza per comprimere
; /... / nei ferri so enzampagliato, 'nvaginato el catenone. rinaldo
rovente delle tue parole, spesso non so quel che mi dico. cicognani,
. vannetti, xix-4-764: io non so come costoro si facciano a mettere insieme tante
ferro, possono darmi del vetriolo o che so io. verga, 3-40: è
minerali sorgono, sogliono avere un non so che di straordinario intorno alla fertilità.
religioso. lacopone, 53-43: o'so i prelati iusti e fervente, / che
non me n'intendo, né altro so di sua bellezza o bruttezza [della elegia
127: m'è stato detto di non so che festa, / che voi gli
m. cecchi, 20-25: i'ti so dir che tu m'hai concio /
.. te l'accomodo io; ti so dir io, griso, che lo
. pulci, vi-iii: io so che niente si può fare sanza noi
canto. d'annunzio, v-2-168: non so se mi convenga di ostinarmi nel mio
. è nitida e quasi festevole. so che è piena di ricordi garibaldini. viani
ne'mirabili aspetti / vostri risplende non so che divino / che vi trasmuta da'primi
calvino e di zuinglio, per non so quale festività. -in senso generico:
l'arte e i precetti comici? -che so io? ella sarà tutta festivola e
festucar ch'io mi ricordi / non so che d'argomento o serviziale / o cristeo
i-265: in milano fu reo di non so quale disordine, e fuggito in roma
/ d'apollo, ci comprar non so che terre, / dove poi fabbricar
lega al terren limo oscuro / un non so che dell'immortal v'infuse.
gli altri, a cui poi subentrava non so che fiacchezza fredda e generica.
/ no, ché dell'arme lor so la fiacchezza. 7. fievolezza
(si dice a roma, non so poi qua) d'una rosetta, trattine
aurora. palazzeschi, ii-313: io non so dove tu sia ma ti seguirò cieco
de l'amorosa fiamma, und'eo so involto. dante, purg., 30-48
, 18-122: non domandar quel ch'io so far d'un dado, / o
gran valore / vengon per disertar non so che loco. giov. cavalcanti, 119
era sentito il cuore grosso di non so che sospiri. -figur. maligno
lor. collodi, 416: lo so, lo so, che avete sposato tro-
collodi, 416: lo so, lo so, che avete sposato tro- tona:
fiammeggianti / torvi suoi sguardi un non so qual novello / furor, malgrado suo
ii-2-88: che farò dunque? io non so che mi fare, / se non
. p. fortini, iii-390: so che [l'uomo] non mi potrà
fianco? imbriani, 1-33: non so quanti, fra maschi e femmine,
crescendosi il disegno, vi aggiungono non so che stanze di più, ed è
e quando arò bisogno di lui, so che per amor vostro e sua galanteria non
quartier-generale non ho più le razioni, né so come mantenere un fiato di vita che
? settembrini, 1-242: io non so per qual legge della nostra mente quando
cugina graziella. paolieri, 278: non so bene quante volte il professore mi ripetè
soffrire un caldo così spaventoso che non so donde mi ficcare. baretti, 3-15:
. m. cecchi, 79: io so che dove il diavolo non può /
. m. cecchi, 69: io so bene / che 'l mio cammillo non
l'averà caro lei. -non so se io possa [assicurarmene. - oh
è un fatto antico. / i'so ben quel ch'io dico. or lass'
alfieri, 1-135: l'indole sua ben so: più che ogni laccio, /
donna, eo languisco, e non so qual speranza / mi dà fidanza -ch'io
con un medico. ora che lo so lo rifiuterei quale marito. durante il fidanzamento
gelo. nievo, 3-23: lo so che dal vischio bisogna sciogliersi prima i
fidare. boccaccio, vii-5: io lo so, che 'n me di me fidando
ciò che saper mi parea, e so, che le sue orazioni e paternostri
mia. d'annunzio, v-3-276: non so che umida dolcezza s'era diffusa nel
. giannone, 2-1-491: qui non so se voi stesso o il nostro comune
alfieri, 1-13: tu fosti, il so, finora / il più fedel tra
suo capo di gabinetto, e lo so... posti di fiducia! non
. galileo, 3-1-400: io non so né anco a quel che mi servano le
me stesso che sono infimo), ben so che appena a due o tre altri
per dio, / ch'i'non so che mi fare! / sì son or
lascia. de sanctis, ii-94: non so qual impressione possa provare un fanciullo che
gran pezzo di marmo ah'immagine, non so se d'un ercole o di un
quell'ora amara, / ch'io non so ancor, dell'ultima partita, /
; / quanta è la fieveleza, non so donne me fare. bibbia volgar.
via / a le dui destenzion che so empria, / e loco sì figam la
, 23 - intr.: io so troppo bene, secondo i principi della
industrie, sono le madri di non so che altro di vantaggioso, e così,
. l. bellini, ii-102: so quel ch'io dico [parla una conchiglia
pieni di splendore, ho provato non so quale meraviglia. non so perché,
ho provato non so quale meraviglia. non so perché, ho pensato a un figliolo
assomiglia. da porto, 1-96: non so chi sia che nieghi, questa pianura
: mi trovo in questo / non so se labirinto ovver palazzo / rotondo e di
centorione, paralitico en tortura, / non so degno che 'n mia casa sì descenda
latini, 1-214: ma tanto ne so dire / ch'io le vidi ubidire,
stanco, molto triste, con non so qual bisogno vago d'idealità fluttuante sul
ombra, una figura / di non so che composta e non so quando,
/ di non so che composta e non so quando, / la qual per invisibile
ne porto 'l segno / che eo so reformato a tua figura: / vedennome signato
nostro risorgimento; e anche quel non so che di eccentricismo anglo-americano che fu innestato
i-121: i cabalisti... non so se ne andavano ancora, discutendo fra
un'altra in casa vostra? io so chi voi siete, e non partirete di
mie poesie toscane... non so qual comparsa faranno in parigi sotto gli
gli occhi di quel valentuomo, e non so ancora che figura faranno sotto gli occhi
b. croce, iv-i 1-244: non so quanta autorità abbia nel comitato, dove
venire anch'io? » chiesi, non so neppure perché. « figurati! »
, 90-87: vedendo tal belleza, sì so tratto / de for de me,
/ de for de me, non so dove portato; / lo cor se strage
ben che non si guasti. / lo so, lo so, che bravo figurino
si guasti. / lo so, lo so, che bravo figurino; / tratti
. vittorini, 4-239: io non so che cosa [i contadini] videro
n. franco, 2-24: io so che sei quella... che hai
sbadiglio, o mie signore: / lo so, lo so, per voi la
mie signore: / lo so, lo so, per voi la filastrocca / solita
d'un certo coloriccio, / che so io? gna vedelle, / vi dico
m'insegnò 'l tutto: onde io so fare / filatere, caratteri, pentacoli,
tessitura d'una tela, e non so che filatura d'accia. g. gozzi
forse per insegnargli a portare; e non so perché ero senza sella ed un solo
dei vapori napoletani... non so se giungerà a quella povera donna. oriani
nella quale [area] sono (non so se spontanei o positivi) moltissimi lecci
tasso, iv- 290: non so quel che debba avvenire di questo negozio
fecesene di una parte franze per non so che camorra pavonazza, e di un'altra
questo passò. leopardi, i-1395: non so se possa fare al caso l'
non ho toccato un filo: non so neppure aprire l'armadio e i cassetti;
incertezza. epicuro, 135: non so qual vita il viver mio mantiene i
perdo il filo de'pensieri, non so più concepire che confusamente. praga,
l'immaginazione, il sistema, e non so quale altro sentimento ti tengono con debolissimo
(per tessere, per legare, per so spendere), da cui
operazione, ragionamento e fattura, un non so che di pellegrino, di gentile,
, 8-179: ero stato sincero? non so bene. mi pare ora, ripensandoci
o filologico, o gramaticale, o che so io, l'avrò carissimo. carena
che il colonnello ha fatto delle difficoltà, so io che bella nota è presso sua
/ antèllo. baretti, 1-335: so che predicherei al deserto, predicando alla
venti anni. parini, 468: so insegnar geografia; / so insegnar filosofia:
468: so insegnar geografia; / so insegnar filosofia: / con enigmi,
allineato dentro il mio cervello in non so quant'anni di lavoro pressoché tutte le
operose. carducci, ii-5-211: non so che abbia a fare un povero filologo,
/ di pace, filtro di non so che frutto / e di non so che
non so che frutto / e di non so che fiore, / il filtro che
mi pagheria. /... / so ben ch'un'ora leverò un tratto
estremità. carducci, ii-14-198: non so che relazione ci sia tra i frak
finalmente il cor m'assale? / non so se il riso o la pietà prevale
/ finalemente e tutte avenantezze, / ben so che troveragio in voi pietanza, /
propositi. agire finalmente bisogna, e so benissimo anche questo, so benissimo quale
bisogna, e so benissimo anche questo, so benissimo quale dovrà essere il mio primo
sardegna. d'annunzio, v-3-809: non so perché, imagino che il suolo di
intrattenne a parlare caloro- camente di non so che vasta combinazione finanziaria. -amministrazione
nuove tirchierie e nuovi temporeggiamenti, non so reprimere un moto d'indignazione.
macinghi strozzi, 1-241: io non so che avermivi a ricordare, se none
bernardino da siena, 361: io non so s'io vi dissi l'altra volta
che gli dava il sole, non so come fecero le male fini.
xxi-11-271: sandrino con la sua furberia so che tirerà a fine ciò che ha da
che né anco ora... non so comprendere. d. bartoli, 20-1-90:
òr fino, / ma un non so che divino gl'incolora, / qual suole
del sole. alfieri, 8-339: e so che cappe tinte in rosso fino /
, 2-5-103: essendo un giorno, non so quale di essi fratelli stato motteggiato da
finezza. foscolo, xv-370: questo so bene altro che tua sorella gli fa
sorella gli fa molte finezze, ma so anche ch'ella non vede l'ora
umanità che de queste cose non ne so niente, ma tutte queste cose l'ha
: che téma è la tua? io so bene che saprai molto ben fingere la
/ quand'è piu presso a lo so finimento. antonio da ferrara, 2-293:
189: egli mi scrive un non so che di languidezza di versi, per
di cui s'era ingelosita per non so che motivo, o la finiva o la
peggio da una sublimissima imagine in un non so qual coro di eschilo, non mi
sieno finite. ariosto, 11-56: non so... s'io v'ho,
di diversi animali, / che non so ben dir quali: / ma omini e
... / ma tanto ne so dire / ch'io le vidi ubidire,
, / ma s'intricò, non so dir come, in modo / che,
sul petto e anderebbe a finire non so fin dove, se il proprietario non
lo viver di casa un pezzo di non so qual carne salata, e abbattutosi il
xv-181: sono sì finito ch'io non so cosa mai io m'abbia scritto.
esser tutto. boine, ii-147: « so d'ogni cosa... speravo
: riconoscendosi da'matematici moderni un non so che di mezzo tra la quantità finita ed
, 6-254: è inutile dire che non so il finnico. = deriv. da
trascinarsi. saba, 410: io non so più dolce cosa / della dolce giovanezza
io sono un capocchio, / ché so ch'a ogni giuoco tu m'inganni;
un pippion nuovo, / s'io non so far le forche, e di fi-
. de jennaro, 95: altri so che comprende / ch'io son creato
spettatori gentili, / siamo inesperte, il so. nuove finora / son le scene
alfieri, 1-13: tu fosti, il so, finora / il più fedel tra
): a sangue freddo, vi so dir io come si sarebbe fatto beffe di
questa fu una finta, io non so più che mi dire. soffici, v-2-539
. e sua venale e finta / indole so. foscolo, 1-48: cupamente finto
6 (102): « io non so che rispondere a queste vostre ragioni,
ormai ridotta col pensiero un trucco / non so se più scoperto o più meschino.
? volete cupidi e ninfe? io vi so dire; che n'avete una corte
, iii-2-260: altri giochi / io so, men puerili: / scagliare con l'
di fiori di monte, che non so come si chiamano, ma son bianchi
ora, maggiormente assai ch'amante / so stato ver di lei, di bieltà
/ che mena il vento, e non so dove fugga. spolverini, xxx-1-173:
. cecchi, 193: ancora ancor non so che me ne dire, / ch'
tu ti stimi amico? -i'non lo so; che dichin d'essere, n'
degustazione. caro, 15-i-42: non so che abbia altro vino che quello che
senza questa cagionevolezza di salute, non so come la famiglia bianchi avrebbe potuto sussistere.
bozza gazzo si faceva scusare dalla mamma non so quale (ctr. foglio, n
. carducci, ii-9-77: io non so come persone, che pure han fatto bene
che san la propria lingua come io so di negromanzia. idem, 2-114: tal
smanie, di cieche furie, di non so quali forze maligne seguitava a incalzarla in
ogn'omo ch'ama de'amar lo so onore / e de la donna che prende
inf., 19-88: io non so s'i'mi fui qui troppo folle,
a vostro onore / vo servirò di quanto so valere, / remosso onne villano intendimento
t'innamorasti. marino, vii-188: so che alchida rodico s'innamorò libidinosamente della
, / infra me dissi: « non so ch'io far debbia *. petrarca
teste. nievo, 1-307: « non so nulla di stregone io! » strillava
6-19: ed ecco trovomi / un non so che di molto duro e tondo /
stesso. lancellotti, 176: so bene che gli antichi furon diligenti
di seguito immaginando assiduamente di vincere non so quale spaventosa somma al gioco e di comprare
restasse. rosa, 39: io non so dove fondiate la messe, / s'
. varchi, 24-8: non so io dove se la fondi, o che
dico. sassetti, 135: non so veramente su quello che saladino se la fondi
mesto amante 1 preghi, / non so intender, crudel, dove la fondi.
e 'l consiglio. vallisneri, iii-519: so che non manchino autori che hanno dolcemente
: il tom- bone, evocano non so che ombra dell'antico cristianesimo in un
. dilungarsi. caro, 12-i-78: so ancora che si fonderà a dire molte
: conosco benissimo il signor pancrazio, e so che è ricco in fondo.
tenuto fino a qui per fratello, né so qual sua disgrazia l'abbia fatto risolvere
anonimo, i-519: aviene, no so corno, / e non ci trovo
avea voluto vedere il fondo a non so quanti orciuoli di vino. guadagnali,
nostri scrittori. bontempelli, 20-173: non so se più m'irritava l'ignorare il
. f. doni, 46: io so tanto di cosmografia quanto la cosmografia sa
fonte la umana prosapia, io non so come non si mantenesse un solo ereditario
altra lettera gli fu scritta, e lo so da buona fonte, perché gliela scrissi
. aretino, iii-61: -io non so se tu trapani nel secreto del mio
a. cattaneo, i-180: io non so qual diocesi della francia tambureggiando e forando
in mano la valigia, persi, no so come, il biglietto. jahier,
perché io che ho solo dieci anni so da me che il mio biglietto è giusto
. galileo, 5-207: non so se sia in questo poema eroe alcuno
parla forbito. pratolini, 9-246: so lasciarmi andare, a momenti. e
forche, schiavo poltrone, che non so come questo tuo padrone, e iddio
nel cavare e mettere ridendo a quel non so che, che udiva a lo entrare
forchetta, / forchetta! io ti so dir, cavezza. 15.
forcuto legno, mentre io correva, non so come, s'avvilupparono, e la
fermò, dicendo: 4 ho non so che da dire *; e nominò come
. p. verri, i-m: so che la società si anima e si fomenta
spirava. svevo, 5-384: non so se per la sua rara forma o per
me. cornaro, 72: io so di non morire se non per pura risoluzione
una materia o un fenomeno o non so cosa, e c'è un'anima o
, velo, specchio, e che so altro, manifestazione di ima generalità distinta
ha cominciato la sua malattia? -non so... il medico dice che è
far sempre il corridore. -lo so, non si resta in forma che quattr'
: voi parlate bene. / già so; questo va in forma e per la
luca pulci, i-63: poi che non so trovar modo né forma, / o
., 8-6 (266): -io so fare la esperienza del pane e del
mezzo la libertà. carducci, ii-2-123: so che il simulare e il mentire oggi
di evidenza ai suoi aggettivi, quel non so che vago, frammentario, incerto del
è presso. foscolo, xiv-405: non so intanto come regolarmi per vederti; e
-essere. goldoni, viii-356: io so ch'ella ha formato la passione del
labbra. s. spaventa, 1-136: so che ho grandissimo torto a lasciarmi sopraffare
. d'annunzio, v-2-12: non so perché, talvolta mi rappresento il primo
vicina alla parlata; ma un non so che di freddo e di astratto. c'
2-i-304: la luna accagionandone, non so che sali voglion ch'ella sotto tacque formentar
: la luna accagionandone, non so che sali voglion ch'ella sotto tacque tormentar
sciagurata. redi, 16-v-188: io non so quel che sia la gotta, perché
a governare, / ch'eo ne so molto embrigato. fra giordano, 3-87:
-custodia. groto, 273: so io avervi fidato molte mie cose in governo
[il vitello]; / ma ben so dirti che gli ha pieno il gozo
, a suo detto, di non so che. nievo, 279: la signora
-tr. ariosto, 14-27: non so s'abbiano o nottole o cornacchie,
: gracchiate sempre a torto e non so come io mi faccia a sopportarvi.
caro, i-233: marabeo, io non so quello che tu ti gracchi, io
brontolone. firenzuola, 740: non so quel che il gracchione si voglia dire
- mah? - rispose lei - non so chi sia. = deriv. da
i giunchi dai lidi / di non so quale intatta isola oceanica. 4
] che di lasciare t'apparecchi, so che conosci lieta, pacifica, abbondevole,
occhi ne offriva al di là non so qual sembiante gradevole di dubbiezza. giordani
all'immaginativa. guadagnali, 1-ii-19: so che molto gradevole riesce / la girandola in
cugino. settembrini, 1-46: non so come seppe di quella mia satira,
gradimento ch'io posseggo, che ben so quanto sia superiore al mio merito,
/ in donna alcuna, ch'io noi so, si trova, / non è bontà
all'università di filadelfia, conseguendo non so quanti gradi accademici. * 0.
/ astolfo disse: - io non gliene so grado, / perch'egli è stretto
ciò che iersera vi fu fatto, so io grado alla fortuna più che a voi
tirati da pisa? io ve ne so grado e grazia; ma non so che
ne so grado e grazia; ma non so che avrebbero potuto dirmi contro in difesa
. cecchi, 226: i'te ne so il mal grado. davila, 611:
navigazione, all'aviazione, e che so io ancora, hanno radicalmente alterato la faccia
or gusto. / di grafica io non so, né di matesi: i e
cotone, ed altre graminacee, necessarie al so stentamento della popolazione. govoni
di giacomo, i-li: io non so non amare... coloro che
. si posson prendere come un non so che neutro o mascolino, ancorché grammaticalmente
valore. groto, 133: non so altro che quattro grame voci toscane.
amici], / e tigner, ti so dir, in grana. girolamo leopardi,
passiflora. marino, 6-137: non so se v'era ancor la granadiglia /
francesco di vannozzo, 55: certo non so, né imaginar lo posso, /
assai la memoria, confesso che ne so poco, e tuttavia prendo alla prima
non ha segreti; anche quando non so decifrare una parola, comprendo o mi
d'imola. grazzini, 4-53: ti so dir ch'io sono stato con un
guerrazzi, 153: io per me non so se possa mai revocarsi la legge fatale
il più grandettino carducci, ii-3-388: so che nello sciame ha fatto rumore:
promotori delle scienze. manzoni, 62: so che de'grandi è l'uso /
vidde al sommo de la grandezza; io so ch'egli seppe convertir la eloquenza in
ritornare. aretino, iv-1-30: ben so che io faccio ingiuria a la grandezza
uomo di leggier condizione, ma un non so che ripieno di divinità, eguale o
ducale di broccato d'oro. ma non so quanto fosse in grado di gustare
] cominciò a dargli a vedere un non so che somigliante a una lunga striscia,
] fur da giove, / non so bene a che cena, nominati / grandine
a un tratto, mi sentii percuotere non so che cosa in su le mani;
s. caterina de'ricci, 48: so che c'è venuta in sua persona
da macello. grazzini, 604: so dir ch'a chi non piaccion i granegli
, fra le quali vi si vedevano non so che piccole capanne, che noi in
granite minutissimamente e tinte d'un non so qual bruno durevole. -per estens.
soglio / con tua bella persona, / so che noi caverem del grano il loglio
di provvedere di valoroso avvocato, non so per quale causa; mi scrive ch'è
-grassòtto. giovio, i-334: ben so che 'l signor dionisio brivio e la
dei loro per molti anni, non vi so dire come spalancano gli occhi sopra quest'
guerrazzi, 4-1-55: certo io non so se il minghetti accetterà questa mia opera
. machiavelli, 12-265: ch'io so ben quanto gratitudo è sorda / a'
sorda / a'prieghi di ciascuna, e so ben quanto / de'benefici un asin
, mi compiacevo, ma con non so che ripugnanza secreta, e dicevo in cuore
amici, 422: dunqua, s'io so a pia- cire / àgiande grato amore
scritte erano stati grattati via, non so da chi: sull'intonaco, e
le sacca] sanza suggello; e ti so dire che grattava bene. soffici,
ringrazio; immantinente / vedrai s'io so grattarmi questa rogna. tommaseo, 3-ii-
a lei del contrario. io non so dove costui se la fondi. vorrà riceverne
, che dava alla sua vecchiaia non so che fervore di giovinezza. -ant