, fino a diventare languore o smanceria. piovene, 2-225: si accentuava
cacariuzza, sf. ant. moina, smanceria, le ziosaggine.
, sf. ant. leziosaggine, smanceria. - usato per lo più al plur
educata, ma non senza affettazione e smanceria (e il suo comportamento).
racconto con sfoghi naturistici, che sarebbero smanceria. 5. figur. concentrato
movenza, figura; gesto esagerato, smanceria, moina. iacopo da leona
. -per estens.: moina, smanceria. tommaseo, 6-171: ragazzetti
7. sm. affettazione, ricercatezza; smanceria, sdolcinatezza. serra, i-226
e malvage. 12. artificiosità, smanceria; trucco. stuparich, i-400:
ottenerne vantaggi e favori, moina, smanceria, svenevolezza, leziosaggine; complimento.
un bel viso. -leziosaggine, smanceria, frase galante. leti, 5-i-167
parola di pura cortesia; complimento, smanceria, leziosaggine, convenevoli. 0
e cortese; omaggio, complimento; smanceria. aretino, 1-45: la galantaria
, sf.). tose. smanceria, sdolcinatura, leziosaggine, atto smorfioso,
oltrepassa. -galanteria, moina, smanceria, civetteria. p. fortini,
sacchetti, 153: ma calia / smanceria / recadia / gottacadia / ratia /
che ne manuca. -moina, smanceria. aretino, iii-137: voi crudelaccio
tu sghignazzi, / dica o qualche smanceria. firenzuola, 162: sapeva meglio
sempre giusti, le note affettavano una smanceria di linguaggio umano, i bassi avevano poca
comportarsi affettato e sdolcinato; svenevolezza, smanceria, leziosaggine. g. bargagli,
languore. 12. svenevolezza, smanceria. fantoni, ii-62: odio cupido
gesto frivolo e stucchevole; moina, smanceria, svenevolezza (soprattutto femminile).
molti, grandi lezi: comportarsi con smanceria sdolcinata o con sconcertante schizzinosità.
mancanza di naturalezza, di spontaneità; smanceria, svenevolezza. delfico,
stranieri. 3. affettazione, smanceria, leziosità. gioberti, 1-iv-95:
2. persona melliflua, piena di smanceria, stucchevole. bonghi, 1-78:
la vita. -atto cerimonioso, smanceria, svenevolezza. -anche: atteggiamento di
svenevolezza, languidezza, sentimentalismo patetico, smanceria, leziosaggine. carducci,
6. figur. sdolcinatezza, smanceria, affettazione. oliva, i-3-53:
atto o comportamento lezioso e affettato; smanceria. p. nelli, ii-10
morimèo, sm. ant. smanceria, smorfia; gemito, lamento
v.]: 'morimeo': lezio, smanceria... pare una parodia della
novella. 10. dial. smanceria, lezio, vezzo (ed è proprio
.]: 'novella': lezio, smanceria, modo pieno di mollezza e d'affettazione
ant. affettazione petrarchesca; svenevolezza, smanceria. aretino, 20-181: i
. dimostrazione di omaggio; cerimonia, smanceria. aretino, vt-177: il maestro
o talvolta di sciattezza prezioseggiante, di smanceria moraleggiante e sentimentale...,
astuzia della ragione e il manierismo della smanceria., tripudio inverecondo di vituperose infanzie
e letter. comportamento ridicolmente affettato; smanceria, moina; smaccata adulazione.
sf. cerimonia frivola, frivolezza, smanceria. casti, 8-90: il lioncin
3. figur. sdilinquimento, svenevolezza, smanceria. papini, iv-1055: l'amore
o discorso improntato a svenevolezza, a smanceria o, anche, eccessivamente complimentoso,
2. che esprime svenevolezza, smanceria, lezio- saggine; melenso, sdolcinato
sdilinquitura, sf. letter. svenevolezza, smanceria. cagna, 3-178: il mordace
sdolcerìa, sf. comportamento svenevole, smanceria. nievo, 506: da un
sf. atto o comportamento svenevole; smanceria. nievo, 1-259: come
tu sghignazzi, / dica o qualche smanceria. -per simil. emettere un
2. atto o comportamento lezioso, smanceria. giusti, i-416: ella è
. sguaiatézza, sf. disus. smanceria, espressione manierata o leziosa.
o il 3. leziosaggine, svenevolezza, smanceria. -in mare che ne bagna le
atto o comportamento svenevole, smanceroso; smanceria, moina. firenzuola,
. = probabilmente da accostare a smanceria, piuttosto che adattamento del fr.
sf. atteggiamento svenevole e sdolcinato; smanceria, leziosaggine. cagna, 2-54
5. locuz. vestire a smanceria: in maniera eccessivamente ricercata.
1-297: porta la giubba, veste a smanceria, spesucchia, e non ha i
ismancevole. = deriv. da smanceria], col suff. degli agg.
smancerato. = deriv. da smanceria. smancerìa, sf. modo
11. region. leziosaggine, smanceria. panzini [1905], iv-450
: oltre che 'agitazione', vale 'smanceria, leziosaggine, moine, carezze'in alcuni
1-207: porta la giubba, veste e smanceria, spesucchia = comp. dal pref.
squasillo, sm. ant. smanceria. fagiuoli, iv-17: il
del parlare amino. moina, smanceria, salamelecco. oniglia, 1-iii-340
bomba? 3. comportamento lezioso, smanceria. emiliani-giudici, 1-119: il giovine
valore enfatico: sdilinquimento, svenevolezza, smanceria. testi, 1-82: non ho
., di area sen., di smanceria, n. 4 (v.)
più svenente, più stucleziosaggine, a smanceria. chevole e più odioso d'un
sf. tose. smorfia, moina, smanceria. c. arrighi, 3-189
; affetto anche eccessivo o svenevolezza; smanceria. a. cattaneo, i-452:
garbo, grazia. -anche: moina, smanceria, lusinga, civetteria.?
comportamento lezioso, affettato, mellifluo; smanceria, svenevolezza. buonarroti il giovane
, discorso affettatamente ossequioso e lusinghiero, smanceria; allettamento, speranza illusoria. p
di budelli valzeggianti, questa melassa della smanceria... questa fetente scompisciatura sulle pietre