mi gradiva, benché inonesto, mi slargò la coscienza. c. gozzi,
di legnami. bellori, i-154: slargò la piazza e ruppe il muro della sagrestia
in mano del re e poi si slargò dalla presenza del re. =
del vescovato. bellori, i-154: slargò la piazza e ruppe il muro della
san zan crisostomo. bellori, 2-158: slargò la piazza e ruppe il muro delta
trissino, 2-1-224: corsamonte ardito / slargò le braccia e corse ad abbracciarlo.
nel suo volto difformato, m'accorsi che slargò, o parvemi slargasse, alquanto la
forteguerri, ii-201: ciò detto, slargò [la rana] l'acqua con lemani
. faldella, 2-90: questo spettacolo gli slargò la intelligenza. -liberare da
mi gradiva, benché inonesto, mi slargò la coscienza. muratori, n-161:
fenoglio, 4-251: la faccia gli si slargò in un enorme, muto sorriso.
un fascio di raggi cadde e si slargò su la città bianca. idem, 320
diede in mano del re e poi si slargò dalla presenza del re. forteguerri,
allora la certezza della vostra innocenza mi slargò il cuore. -slargare il panno a
258: il cuore della contessa si slargò come una rosa a una lavata di pioggia
che non lo fucilavano alla gente si slargò il cuore. -slargarsi in alto