scritture, e lo deduco dallo spagnuolo sitio e sitiar (assedio, assediare)
isidoro, 1-35-2: « epenthesis adpo- sitio in medium verbi, ut in religione prò
, 39-v-87: ragguardando a quel 'sitio 'ch'egli [gesù] profferì sulla
luce, tenebre, corpo, figura, sitio, sceveramento, accostamento, movimento,
/ e perché più aelli soi mancava el sitio 7 in quella parte corse el sire
perfecto. = voce spagn. (sitio), deriv. dal lat. situs
, tenebre, corpo, figura, sitio, sceveramento, accostamento, movimento,
siena, 3-1: dicendo: « sitio », da'giudei avesti / fiele ed
in sulla croce e'dissi: « sitio ». straparola, i-47: comandò che
io mi trasportai, per dimorare, nel sitio scelto per
montanelli. = dal toponimo [reai sitio de la] zarzuéla, piazza di madrid