fece fare l'oratorio di s. siro. idem, 5-5-171: quei [numeri
. petrarca, iv-3-109: contra 'l buon siro, che l'umana speme / alzò
di odore. idem, vii-494: lo siro si è tuo mercatante per la moltitudine
. machiavelli, 689: vedemo siro, mio famiglio, ritto sopra il letto
freddo. d'annunzio, ii-182: siro, nutrice / di cordari e di calafati
, ii-182: ma l'odore di siro / fu più forte. siro,
odore di siro / fu più forte. siro, nutrice / di cordari e di
le due corna starà qui el dottore, siro fia retroguardo, per dare sussidio a
d'auro / al navigante egizio, al siro, al mauro. marino,
sente sudicio. jovine, 426: siro rispondeva alle sue domande con tono esplicito
mascheroni, 8-200: l'arabo e 'l siro e forse l'estran- letteraria e
diritto, andremo a travestirci, siro ed io. tu, callimaco, vien
e d'immensità. jovine, 428: siro taceva attratto dal filtro malizioso degli occhi
riflessioni e volizioni. jovine, 471: siro vedeva il moto delle mani che entravano
694: callimaco esce fuora, / e siro con seco ha suo famiglio. g
petrarca, iv-3-108: contra '1 buon siro, che l'umana speme / alzò
, così nomati da un certo giacobo siro, che visse ai tempi di pelagio
e'si sia venuto. giralo, siro. -ecco. -giralo un'altra volta.
convento e la chiesa dei santi gregorio e siro, ne fecero 11 loro campanile.
gola ai più incalliti frequentatori di san siro e delle capannelle. moravia, xi-315
destro corno. machiavelli, 1-viii-102: siro fia retroguardo per dare sussidio a quella
l'occhio non m'inganna, ecco qua siro, servidor di lionardo, infeltrato e
scaro. cesari, 7-176: siro con suoi ingegni cava da creme le
ne posso più dal camminare. / siro, che ti sprofondi il sommo giove,
: parti egli che quel temerario di siro mi abbia inzampognata bene, promettendomi le
. corsini, 27: diverrei volentieri unguento siro / per profumarti tutta, e in
mascheroni, 8-200: l'arabo e 'l siro e forse l'estranghelo / cita or
lei con un lezio improvviso che disgustò siro, - non ti piace il fatto che
fornito avrallo / o mauri tano conciatore o siro. manzoni, pr. sp.
generoso vin, cintomi avendo / di siro malobatro il crin lucente. mazza,
polpastrelli la pelle 1-viii-160: vedemo siro, mio famiglio, ritto sopra il viscida
, istigatore. cesari, 7-428: siro poi, che è il marruffino di questa
latino, da cneo mazio e da pubblio siro, nel secolo i a. c
, 10-i-253: di costui [publio siro] tanta fu la stima che i suoi
opera di decimo laberio e di pubblio siro (e nel medioevo, con il
l'arabo, il parto, il siro, / in suo sermon l'udì.
corsini, 27: diverrei volentieri unguento siro / per profumarti tutta e in un
morditore, esemplo vi sarà davo, siro, piedulo. fiamma, 1-95:
fornito avrallo / o mauritano conciatore o siro; / e d'oro fregi dilicati e
: fu a me condotto / un uomo siro di veste e, com'ei disse
carducci, iii-19-49: gregorio iii, siro di nazione, mandò legati suoi e
manda bissi il fenice e lane il siro. 4. appena spuntato,
mandato dagli uomini della parrocchia di san siro di milano, sollecitava con grandissima esclamazione
della setta). sarebbe ispirato il siro costantino, organizzatore pauliano1, sm.
e alla gerarchia ecclesiastica; organizzata dal siro costantino, detto silvano, secondo l'
questo mondo vi era per caso un siro tortorella che faceva il maestro di pianoforte.
util tuo perfidioso, / salute al siro fia più ch'a l'ebreo. guazzo
piovevano sulla nuca. jovine, 433: siro si infilò rapidamente la giacca e diede
io di qua: e tu, siro, lo tieni per il pitocco, di
tranne l'inter pouastrescamente caduta a san siro 1-2 nonostante la buona volontà di mùller.
mandato dagli uomini della parrocchia di san siro di milano, sollecitava con grandissima esclamazione
tutti la domenica pomeriggio per andare a san siro, poi una gran bella mangiata in
nel medesimo pozzo. jovine, 419: siro veniva via via uscendo dal pozzo torbido
util tuo perfidioso, / salute al siro fia più ch'a l'ebreo, /
più ch'a l'ebreo, / al siro ed a qualunque stai ritroso / d'
, 1- viii-106: andate voi e siro a trovare maestro callimaco, e gli
dilla peridonia, ramai, quandro, siro, utrite con l'altre.
... si ridussero in s. siro, dove convennero molti guelfi populari tutti
dilla peridonia, ramai, quandro siro. = voce di origine incerta
due rebbi storti. jovine, 491: siro sentì nel braccio sinistro i rebbi della
i-588: chi non va a san siro, sta ad aspettare il ritorno delle corse
il monte la rettoria di s. siro di stropa con ottanta cinque fogli. baretti
di calcio all''arena'o a san siro, le gite invernali in montagna e
rimane? - che tu perdoni a siro, / ché ciò ch'ei fece a
-che rimane? -che tu perdoni a siro, 7 ché ciò ch'ei fece
: quella domenica in cui pareggiarono a san siro contro l'inter di lorenzi, nyers
far così. alfieri, 12-181: -ehi siro, siro; senti.. -e'
. alfieri, 12-181: -ehi siro, siro; senti.. -e'si rinfuocola
5: i rossoblù naufragano a san siro nel fango e sotto la pioggia. v
orientamento ideale e metodologico: dal cattolico siro lombardini altirriducibile liberale sergio ricossa, al
vicino al- l'ippodromo di s. siro due ex-ufficiali di cavalleria si sono pea,
1 sommi dei ti sbarbino, / siro crudele, che di qua mi cacci
là. alfieri, 12-236: di siro poi, / che l'ha instigato,
] il fazzolettone che la impacciava e siro vide i suoi capelli, liberati, sbocciare
calcio: lo stadio milanese di san siro. 28. ant. misura di
dell'etichetta. jovine, 425: siro veniva confrontando il suo vestito scu
. tronconi, 2-161: il nostro siro era già arrivato ai tren- semibùio
elasticità serpentina. jovine, 429: siro non riusciva a distogliere, nonostante la
testori, 1-88: gli spalti di san siro avrebbero riposato deserti sotto il sole che
sèro, sièle, sièlo, sière, siro), sm. liquido giallo verdastro
ogni mattina. romoli, 364: il siro del latte è mondificativo e reprime la
e di similoro. jovine, 407: siro baghini... aveva sul tavolo
di naman ningocele. siro lebroso, che si lavò sette volte in
/ l'arabo, il parto, il siro plastica2, n. 2 (v
. carducci, iii-19-49: gregorio iii, siro di nazione, mandò legati suoi e
taglio'. ed eziandio in uno libro siro, che s'accordano insieme, s'è
/ la faretra s'adatta e l'arco siro, / e barbarico galeno e da
e talvolta ti dice mezzo in siro che sei uno sfacciato. ringa1
). lauro, 2-93: siro è pietra così detta della soria, come
nia, ramai, quandro, siro et utrite con l'altre.
, mandarono e menarono al soldo il siro di roob. sercambi, i-321: l'
b. taccone, cvi-327: soliloquio de siro quando trova la putavuoi scoppiar dal riso /
ufficio pubblico, fovine, 423: solo siro, così giovane e forte, avrebbe
loro a invadere gli spalti di san siro. 5. figur.
petrarca, iv-3-106: contra 'l buon siro, che fumana speme / alzò ponendo l'
l'arabo, il parto, il siro / in suo sermon l'udì. pellico
non ne posso più dal camminare, / siro, che ti sprofondi il sommo giove
le pergole di un bar di san siro / tra cancellate e fornici si intravede /
n'ha, ti schiantino, o siro, con cotesta tua pensata e consiglio.
-avete voi el segno? -e'l'ha siro, sotto. -dàllo qua.
da un cancellerò. jovine, 445: siro passava tra i palazzi tetri, accanto
. forteguerri, iv- 289: quel siro / indettò così bene il tuo figliuolo,
si presenta dinanzi. jovine, 447: siro tastò il suo portafogli nella tasca interna
dalle offerte dei suoi vecchi amici di san siro che adesso avevano smontato le scuderie e
di sé. machiavelli, 1-viii-60: siro, non ti partire, i'ti voglio
, 8-200: l'arabo e 'l siro e forse l'estranghelo / cita or chi
sportive. marinetti, 2-iii-66: san siro è il ritrovo primaverile delle eleganze mondane
che, qualche mese fa, a san siro, infliggeva al milan un analogo trattamento