suoni a sega, quegli improvvisi 'glissandi'di sillabe, quei balbettamenti. 4
anche sostant. tesauro, 2-130: sillabe rappresentanti all'orecchio il tanta- rar delle
più idonee le parole di non molte sillabe, come a dire di due, di
se un verso nostro ordinario d'undici sillabe fusse d'undici parole monosillabe, cioè d'
, come quello che, avendo tutte le sillabe accentuate, cioè d'accento acuto,
a spizzichi, ngendo d'inciampare nelle sillabe, non per vizioso tartagliamento, ma
stentatamente le parole, ripetendo più volte le sillabe, o alterando i suoni,
via alla vertù? il narrare le sillabe e la diligenza delle parole e la
altro non è che il tempo che alle sillabe si dà, o lungo o brieve
per opera delle lettere che fanno le sillabe, ora per cagione degli accenti che si
parole, o secondo la successione di sillabe brevi e di sillabe forti all'interno
la successione di sillabe brevi e di sillabe forti all'interno del piede; ritmo
regolati sotto il tempo con forme e sillabe adequate non canti onori, come la
21: il nostro verso di undeci sillabe, contrario a'latini, a'greci et
certe misure terminate di numero di più sillabe, segnate di accenti.
l'anapesto... contien due sillabe brevi con la terza lunga, e il
tesi. sacchi, 3-48-170: le due sillabe che rimangono, esprimono pure un piede
tensità che mette in rilievo determinate sillabe degli enunciati -con riferimento alla condizione
è data dalla 'tonìa'cioè dalle ultime sillabe d'un enunciato, dall'ultimo accento
sillaba in ciascheduna parola, tutte l'altre sillabe, con ugual tempo e con ugual
d'intensità che mette in rilievo determinate sillabe degli enunciati o delle parole.
biondo e vigoroso, martella rapido le sillabe, con una sonorità da mitragliere.
e remanendo ferme le vocale de le ditte sillabe. trissino, i-xiii: usano
carne e nell'anima al tranghiottiménto e al sillabe, parole. devoramento delle fiamme eternali
fretta 11 forzato, precipitando quelle poche sillabe, e strisciando le consonanti, parte
sentirlo risponder loro balbussando e frastagliando le sillabe. 3. oggetto con cui
nella metrica classica, piede formato da tre sillabe brevi, spesso usato in sostituzione del
molte... quelli di tre sillabe sono il tribraco, il trimacro, il
della nostra eroica italiana col pronunciarne le sillabe? 9. intr. rendere
, sm. metr. piede di tre sillabe lunghe. citolini, 536:
molte, e prima quelli di due sillabe sono il pirrichio, lo spondeo, il
'l trocheo; e quelli di tre sillabe sorto il tribraco, il trimacro, il
, sm. metr. verso di tredici sillabe. bontempi, 1-1-21: dal
bontempi, 1-1-21: dal numero delle sillabe deriva il pentasillabo, l'essasillabo,
son'ottime tramezzate a quelle di due sillabe. tommaseo [s. v.]
), agg. costituito da tre sillabe (un vocabolo). -anche sostant.
minturno, 185: il verso di nove sillabe, perciocché era in poco pregio,
lasciò. quelli, che son di sillabe pari, perciocché troppo hanno del ruvido,
'trissillabo'...: piede di tre sillabe: quelli di più di quattro furono
citolini, 537: le sillabe sono o brevi, o lunghe o communi
, in partic. italiana, accentuato sulle sillabe dispari (un verso); che
chiabrera, 562: quando poi su le sillabe dispari fermasi l'accento acuto, allora
metrica linea di otto piedi o sedici sillabe. pascoli, i-726: i versi impari
, cioè aveva nella fine amendue le sillabe lunghe, e quando in trocheo, cioè
al ritmo prosastico e alla quantità delle sillabe di una parola. caro, 5-221
dino e dante. -dividere in sillabe una parola. salvini, 39-vi-172:
voce 'assegnare', perciocché ella è di quattro sillabe, non si può fare il taglio
rozzo, sta particolarmente nel troncare le sillabe o nell'aggiungerle o nel trasferirle di
alemagna avere le parole tronche e di poche sillabe. caporali, ii-16: dico sol
la strada e il verso / de le sillabe tronche e de i mutati / accenti
. piccolomini, 10-341: noi tutte sillabe d'una parola, quanto si voglia
... vi si trovano smozzicate certe sillabe e parole. -nel codice alfabetico
. piccolomini, 10-341: noi tutte sillabe d'una parola, quanto si voglia lunga
278: questo allora adiviene quando tutte le sillabe di una parola son brevi, fuor
. e letter. costituito da undici sillabe (un verso). - anche sm
gravina, 269: questa moltitudine di sillabe e qualità di tempi per ciascun piede
sottigliezza della vocale, in cui sì fatte sillabe hanno la loro uscita. monti,
variazione di alcune lettere e tal volta sillabe, siccome gran numero di parole abbiamo,
poesia. manzini, 18-158: le sillabe bene staccate, dette strizzando l'occhio
latina, da un dato numero di sillabe nella poesia accentuativa moderna o libera da
verso, un sistema di piede composto di sillabe dissimili, di lunghezza misurata. muratori
consistono per lo più nella soppressione delle sillabe protoniche. atti del primo vocabolario detta
citolini, 513: con esse [sillabe] insieme saranno gli accenti,
accortezza nell'esa- minare tutte le sillabe, punti e virgole de'testi per non
fa succedere al solito congegnamento delle sillabe una specie di vocabolariet- to. rebora
, reso ritmo esterno e staccato in sillabe e in piedi, in vocali lunghe e
emettere suoni costituiti da singole vocali o sillabe (un lattante). = denom
. psicol. emissione di singole vocali o sillabe da parte dei lattanti. =
prese medesimamente voci che nelle penultime loro sillabe gli accenti avessero per la gran parte.
le poma, quel 've'e quel 'me'sillabe, hanno lo 'e'di voce più
alla bocca e pronuncia a gran voce alcune sillabe o un motivo musicale, gli altri
numero de'versi, e nella misura delle sillabe simile, ed eguale. 10
pieno. sacchi, 3-22-112: tutte le sillabe finali terminate computare non si vorrebbe
vocale finale 0 di una o più sillabe finali. savinio, 30-461:
. metr. non basato sulla successione delle sillabe (un verso, un ritmo,
radice senza raggiunta di vocali o di sillabe tematiche (come ad esempio nel lat.
-ci). ling. che ha due sillabe; bisillabo. = deriv. da
secondo l'uso torinese, alle sue prime sillabe: cutu. a. montrucchio,
greci e latini, che consta di quattro sillabe lunghe. = voce dotta, lat
, agg. disus. costituito da sei sillabe (un vocabolo, un piede metrico
letter. componimento poetico giapponese di 17 sillabe, di tono lirico e contemplativo.
declamatrici di 'haiku', poesie di diciassette sillabe, non una di più, non una
. arbasino, 20-53: le diciassette sillabe della composizione poetica più illustre, l'
questa scena in tre versi di diciassette sillabe in tutto, e avrei fatto un haiku
versi che hanno lo stesso numero di sillabe (una strofa, un componimento);
-ci). ling. che ha cinque sillabe, pentasillabo (una parola).
2. metr. formato da cinque sillabe (un verso). = deriv
sentire che nella rima con lola le sillabe di 'pianola'sono metricamente quattro.
. arpino, 9-129: anche le poche sillabe del duca che meccanicamente annunciava numeri,
imitare il suono di uno strumento, pronunciando sillabe e parole prive di senso compiuto.
di un canto con l'ausilio di sillabe convenzionali anziché di lettere dell'alfabeto,
poesia giapponese, componimento lirico di trentuno sillabe divise in cinque versi. arbasino,
. arbasino, 20-53: le diciassette sillabe della composizione poetica più illustre, l'
verso della poesia francese, di dodici sillabe, con cesura dopo la sesta, da
. antico piede greco costituito da due sillabe lunghe, di cui la seconda accentata,
altro giostrandovi al mostaccio / con tre sillabe in resta voi baccio ed antibaccio.
altro giostrandovi al mostaccio / con tre sillabe in resta voi baccio ed antibaccio.
scompone elettronicamente ottenendo un flusso ininterrotto di sillabe. na elettrònico, agg. (
gloglottii, raschi, e forse smozzicate sillabe. r gloriosità, sf. invar
ling. e letter. caratterizzato da sillabe che presentano la stessa vocale (una parola
r quadrisìllabo, agg. che ha quattro sillabe (una parola, un verso)
petrarca facesse verso più breve che di sette sillabe. quintalésco, agg. (plur
sillabismo, sm. ling. scansione in sillabe. l. heilmann e l
si riduca ad un conto meccanico delle sillabe. silopòrto, sm. marin.
stentamente le parole, ripetendo più volte le sillabe, o alterando i suoni, per
forma di argot che consiste nell'invertire sillabe di parole o locuzioni, diffusa per
verlan, il codice giovanile che inverte le sillabe – cercano di raggiungere toulouse. ciak