, 6-141: le labbra adusate a sillabare preghiere. 2. consueto,
. be-a-ba, espressione per indicare il sillabare dei bimbi che imparano l'alfabeto,
i nostri villani, se appena sappiano sillabare, cercano una vecchia epopea romanzesca del
-leggere a compito: compitare, sillabare. ariosto, iv-16: non sapea
insegna, con quella voce! a sillabare. cinelli, 1-159: poi,
, con valore iter., e da sillabare (v.). risillabato
sillabante (pari. pres. di sillabare), agg. che pronuncia nettamente
nel manzoni e nel leopardi'. sillabare, tr. (sìllabo). proferire
132: io, tuttoché con difficoltà potessi sillabare le voci per l'intensione del male
che dice, ma gli basta di poterlo sillabare corrente- mente. faldella, ii-2-299:
gozzano, i-142: vidi la tua bocca sillabare / a poco a oco le
! parli! parli! » e potè sillabare che si associava a quello che aveva
panni, 868: la nuova maniera di sillabare,... agevolando l'esatta
dice, e n'insegna l'utilità del sillabare con esattezza le parole. carducci,
dovere di raccomandarvi da buon fratello impariate sillabare prima di scriver versi, per che
medesima sillaba, il che chiamano alcuni sillabare. gozzano, i-436: nessuno canta,
v primo: avanti d'insegnare a sillabare, faccia d'imparar lei, se le
rientrando, trovava mia madre intenta a sillabare in russo. -sostant.
al loro passaggio intesero chiaramente il loro sillabare. -in relazione con il discorso
? « diciotto appena compiuti » riuscì a sillabare. arpino, 7-98: « kennst
tua figlia, dal giorno in cui seppe sillabare, non ha forse sempre letto giornali
514: adesso, uno che sappia sillabare, ma non sappia seminare il grano
stima ignorantissimo il contadino che non sa sillabare ma sa seminare il grano.
teoria. sono nella condizione di dover sillabare, schiccherar aste, mentre è nell'anima
sillabato (part. pass, di sillabare), agg. (ant. silabató
. = nome d'azione da sillabare. sillabicare, tr. (
sillabazione. = nome d'azione da sillabare, col suff. dei verbi frequent.
, nel pronunciare un discorso, nel sillabare una parola. sacchi, 3-9-69: