presente biglietto, dove non ne trovo una sillaba. d'azeglio, 4-216: non
filo di voce, udì senza perdere sillaba lo strano messaggio. -ricostruire una
cxli-332: a gli elementi compresi da la sillaba hanno proporzione i coprimenti e'scoprimenti de
! rebora, 3-i-280: non aggiungo una sillaba a questa notizia che m'irradia,
da pronunziar il dittongo che la prima sillaba di eurialo, usano ora di dar lo
v'è la vocal lunga spogliata, la sillaba è comune. spogliatóio, sm
saggiuolo e se no squittinava esattamente ogni sillaba. g. averani, iii-56:
lo accento acuto, posto più sopra una sillaba che sopra una altra, fa ch'
]: 'stenogramma': tracciato grafico d'una sillaba, d'una parola scritta con segni
e quanto posso significato dalla prima all'ultima sillaba. pirandello, 8-534: le mai
possa aprirti, / sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
pronuncia di un suono, di una sillaba, di una parola. de amicis
salvini, v-2-4-28: fa uno strascico di sillaba, perch'egl'intenda bene e per
quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole. boccaccio, 1-vi-23
che ha tonalità aspra, sibilante (una sillaba). lenzoni, 129: le
quando anche noi non possiamo articolare una sillaba, dobbiamo riportare in quel punto l'
è » chiese ella strisciando sull'ultima sillaba. 17. gioc. nel tressette
nella metrica greca, costituito da una sillaba iniziale lunga, tre brevi, una
non alla prima, ma alla seguente sillaba. -sopprimere la vocale o la
. -sopprimere la vocale o la sillaba finale di una parola. gigli
. soppressione di una vocale o di una sillaba in fine di parola, apocope.
4. mancante di vocale o di sillaba finale (una parola); tronco
]: suscina, pronunziato colla seconda sillaba breve: susina. accademia senese degli intronati
tutte in regola e non v * e sillaba che si possa dir suggestiva. c
14: con umile supplicazione e contentibile sillaba e dizione quel detto pigliamo nella mente nostra
: il grado tenue in principio di sillaba dopo vocale (lato) ',
deriv. da taffettà, con aggiunta di sillaba dopo la tronca; cfr. lai
deriv. da taffettà, con aggiunta di sillaba dopo la tronca. taffiare,
non in tre luoghi, ovvero spazi tra sillaba e sillaba. -parete perpendicolare o
tre luoghi, ovvero spazi tra sillaba e sillaba. -parete perpendicolare o strapiombante.
della vocale o del dittongo ai una sillaba decresce in rapporto con l'elemento consonantico
era passeggiata nei monti, a intron- sillaba, nello spianare, estendere e sostenere la
undici parole monosillabe, cioè d'una sillaba l'una, verrebbe quanto alla misura del
tartagliare e replicare più volte una medesima sillaba,... e viene dal
linguaggio fanciullesco, formata dalla reduplicazione della sillaba ta; cfr. anche lat tata (
^ con erroneo mutamento vocalico nella seconda sillaba; è registr. dal d. e
). ling. che appartiene alla sillaba considerata (un fonema vocalico o consonantico
. nella prosodia classica, misura di una sillaba breve; nelle metriche romanze, durata
; nelle metriche romanze, durata di una sillaba commisurata all'apertura o alla chiusura della
altre. piccolomini, 10-277: la sillaba lunga greca avanza d'altrettanto tempo la breve
del tempo che si metta in proferire una sillaba. rezzonico, 351: noi non
durata, lunga o breve, di una sillaba (con riferimento alla prosodia classica)
le consonanti poste all'inizio di una sillaba presente all'intemo di una parola e precedute
-finire con un determinato suono, sillaba o desinenza (un vocabolo).
fermezza ha quello piede che comincia dalla sillaba lunga e termina nella brieve o nelle brie-
loro e penetrando quasi fino -ultima sillaba di un verso. agli ultimi termini del
ricordo non sbaglia mira. -terzultima sillaba (o la terzultima, sf.)
norma fonetica del latino classico, la sillaba su cui cadeva l'accento principale della
l'ictus. -nella metrica moderna, la sillaba su cui non cade l'accento.
tetracordo, prima sinfonia, prima armonia, sillaba e dia tessaron. metastasio, 1-iv-815
tetrarca) e ouxxapf] (v. sillaba). tetrasomìa, sf. biol
truova appo gli antichi poeti 've', sillaba disaccentata, che si appoggia a certe
si appoggia a certe voci di una sillaba finiente in 'e', e non ha significazione
emozionava, allora si bloccava sulla prima sillaba, il suo collo era scosso da
una festa di campagnoli che non ne capissero sillaba, passi. = deriv. da
, 3-4-215: né pur toccò una sillaba dell'allungare o abbreviare lo strumento. carducci
pietra', con degluti- nazione della prima sillaba scambiata per l'articolo. tóma3
. per simil. compiuta sonorità di una sillaba. luna [s. v.
compimento dànno alla pronunzia e tondezza alla sillaba. 4. locuz. tondezza
. buonarroti il giovane, 9-697: una sillaba sola vo'ch'abbatta / cento di
. ling. l'essere tonico di una sillaba o di una vocale. = deriv
accento, n. 1. - sillaba, vocale tonica: quella su cui cade
, per il metatonismo, per cui la sillaba che una volta fu radicale e tonica
, che si fa in una sola sillaba in ciascheduna parola, tutte l'altre sillabe
la terza discendente) su un'unica sillaba del testo. 4. dimin
, 9-697: una parola, / una sillaba sola vo'ch'abbatta / cento di
ch'io dico, dall'aggiunta del 'tra'sillaba, che quasi a ciascuna voce appiccavan
nota che in questa composicione la prima sillaba, o vero la prima e la seconda
o vero la prima e la seconda sillaba, de la dictione fi variada, trasmutando
tramuta nello sdrucciolo, gli s'appone una sillaba alla coda, senza altra mutazione,
nostra favella sono quelle, nelle quali alcuna sillaba, o lettera viene tramutata da luogo
il capo, e non ribattè più sillaba. = deriv. da tranvai.
sempre 'trappéso', rendendo nella prima sillaba la volgare pronunzia arabica.
dismesse nel favellare: ed èssi quella sillaba in non pochi vocaboli trasfigurata in 'stra'
... dall'aggiunta del 'tra'sillaba, che quasi a ciascuna voce appiccavan talora
ha detto di sopra, che la sillaba 're'significa stato reale, e qui
a te, se mai ti traspira una sillaba del passato. d. dolfin,
, non v'è parola, non sillaba, non suono, che possa esser mutato
che ha l'accento tonico sulla quintultima sillaba (una parola). cattaneo
non può cadere più indietro della terzultima sillaba (e in tal caso la vocale
in tal caso la vocale dell'ultima sillaba dev'essere breve). pascoli
la quale con la elevazione melodica della prima sillaba coesisteva un'intensità di suono nelle varie
elleno hanno l'accento acuto nell'ultima sillaba o nella penultima o nella prima.
) e ou>aa (3r| (v. sillaba); cfr. anche fr. trissyllabe
di tre suoni vocalici in una sola sillaba. trissino, 5-112: i
, di due et in una stessa sillaba, tre sotto un tempo solo abbracciano tre
quell'ultime vocali, raccolte in una sillaba, si truovan pronunziate.
, ai quali non vorresti levare una sillaba. mamiani, 11-48: né d'altro
da trobadore. zione d'una sillaba sola) d'un medesimo tipo, coincidenti
esametro dattilico, cade dopo la prima sillaba breve del terzo piede; è frequente
e latina, piede formato da una sillaba lunga e da una breve, con
nella metrica italiana, successione di una sillaba accentata con una atona. = voce
, chente sono le parole d'una sillaba sola, come 'duro', e sì fatte
. caduta di una vocale o di una sillaba finale davanti a vocale o davanti a
di dividere la voce e tagliarla fra sillaba e sillaba. se per esempio si ha
la voce e tagliarla fra sillaba e sillaba. se per esempio si ha a troncare
non in tre luoghi, ovvero spazi tra sillaba e sillaba e si divide così 'as-se-gna-re'
luoghi, ovvero spazi tra sillaba e sillaba e si divide così 'as-se-gna-re'.
troncamento; elidere una lettera o una sillaba. alberti, 3-61: in tutto
medesimo genere scemati nel principio di una sillaba, non son altro che un ritmo,
trascrivo tutta la vostra scrittura senza lasciarne sillaba, e voi per dare un poco di
troncamento; che ha l'accento sulla sillaba finale (una parola). castelvetro
: parola che ha l'accento sulla sillaba finale o che ha subito un troncamento.
piani non si passerà mai l'undecima sillaba. baretti, 1-350: un solo verso
(in tale caso il verbo perde la sillaba finale). testi veneziani, 41
tivo accento, si fa breve la detta sillaba, come: 'vidersi', 'amà- ronio'
: il quarto modo è per accrescimento di sillaba in fine... medesimamente è
c facea l'offizio / de la sillaba 'cori e quei due segni / sul capo
quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole. castelvetro, 8-1-539
l'accento sentire sopra l'ultima loro sillaba, come 'salì, tuonò, virtù,
= comp. da undici e sillaba (v.), sul modello di
. che è formato da una sola sillaba, monosillabico (una parola).
uno) e syllaba (v. sillaba). unisonanza, sf
sostituito nella prima metà del seicento dalla sillaba do. burchiello, 6:
alquan- to riabassino il suono d'alcuna sillaba già levata, tuttavia è ciò schivato
si truova appo gli antichi poeti 've', sillaba disaccentata, che si appoggia a certe
che si appoggia a certe voci di una sillaba finiente in 'e', e non ha
. piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende più veloce
dottore rispose, battendo con enfasi ogni sillaba. beltramelli, iii-269: un anziano
. citolini, 513: dopo la sillaba vien la parola, dove troverete la
, ad ogni frase, vocabolo o sillaba ch'ei raccolga, muti o rimuti,
tra una parola e l'altra, una sillaba e l'altra, parola proferita senza
lungo il canale fonatorio, che può formare sillaba da solo, perché la sua pronuncia
l'unione di due vocali in una sillaba chiamasi con greca voce dittongo. carducci
, 3-21-104: pare che, essendo la sillaba lunga, si distinguesse tuttavia dagli antichi
tipo di canto in cui a ogni sillaba corrispondono più o meno numerosi gruppi di
del popolo napoletano. banti, 8-77: sillaba per sillaba dalle lettere del passato,
napoletano. banti, 8-77: sillaba per sillaba dalle lettere del passato, da quelle
gigli, 2-31: dicesi [la sillaba] elemento in quanto la materia onde
mondi possa aprirti; / sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. /
paruta], non vi trovereste una sillaba che oltrepassi queste idee.
inserimento di una lettera o di una sillaba in una parola per ottenerne un'altra
[co] zucca, con aferesi della sillaba iniziale; invece altri fanno risalire la
. fonet. che non costituisce una sillaba (un fonema). 2
non si riesca a individuare esattamente la sillaba sospetta o il luogo di caduta della
sospetta o il luogo di caduta della sillaba). 2. medie. diminuzione
, tr. ling. accentare sull'ultima sillaba. = denom. da ossitono,
che rappresenta due suoni ascendenti sulla stessa sillaba nella notazione neumatica del canto gregoriano.
brano scritto, ripetizione errata di una sillaba o di una stessa sequenza di parole.
che suggerìdi garder (cioè 'mantenere') la sillaba
una vocale, una consonante o una sillaba. www. intralinea. it [