, senza le quali niuna voce, niuna sillaba può aver luogo. e di queste
quando s'alza con la voce la sillaba; e posizione, la quale è quando
posizione, la quale è quando la sillaba s'abbassa. buonarroti il giovane, 9-256
non catalettico: che non manca della sillaba finale (verso greco e latino).
secondo l'abbondanza o 'l mancamento di qualche sillaba. leopardi, i-776: giambo trimetro
l'accento; che porta l'accento (sillaba, vocale, ecc.).
chiamano tronchi o accentati, l'ultima sillaba fa per due. manni, i-186:
nella lingua italiana finir le parole con sillaba accentata, quelle che così finiscono si
un tono più intenso a una determinata sillaba nel corpo della parola (accento tonico)
certa posa che la voce fa sopra una sillaba tra l'altre della parola.
la voce, posandosi su quella sillaba, pare che faccia una certa
stessa che si fa, più in una sillaba che in sull'altra, nel pronunziare
, leggendo, si fa sopra una sillaba d'una parola, e che dà alla
quindi d'una posa grave della ottava sillaba, gli parve efficace. panzini,
parole italiane tende a cadere sulla penultima sillaba equilibrando, per così dire, la parola
segno grafico usato talvolta per indicare la sillaba su cui cade l'accento tonico di una
). varchi, v-133: qualunque sillaba ha il suo accento, il quale
accento è un inalzamento della voce sulla sillaba in cui cade, cosi non è
presenti uomini sopra certe parole d'una sillaba sola, come sì, quando vai per
. 3. metr. mancanza della sillaba iniziale in un verso (nella metrica
serie metrica o in un verso della sillaba iniziale (nella metrica greca classica)
, che ha l'accento sulla prima sillaba. = voce dotta, dal gr
di una o più lettere (una sillaba) all'inizio di parola (come
lanzi, 1-1-103: il torre la prima sillaba si chiamò aferesi. panzini, i-699
volte -ma senza prò: ed ogni sillaba discortese da me pronunziata mi ripiombava su
osservare che l'accento cadendo sulla settima sillaba... il verso non è dolce
delle sue labbra, quando pronunziava la prima sillaba di quel verbo così liquido e sensuale
della stessa lettera o della stessa sillaba in parole contigue. tesauro,
12. gramm. allungare una sillaba: farla diventare, da breve,
f. giambullari, 2-303: allunga la sillaba, che ordinariamente per sua natura sarebbe
è dove... s'aggiugne una sillaba. accortato è quello, dove manca
è quando s'alza con la voce la sillaba, e posizione, la quale è
e posizione, la quale è quando la sillaba s'abbassa. tasso, 18-101:
scriveva, e scrivendo non cambiava una sillaba: perché tali erano gli ordini precisi
anacrusi, sf. metr. sillaba anteposta alla serie ritmica dei verso (
parola. c'è chi còmpita, a sillaba a sillaba, analfabèti co,
c'è chi còmpita, a sillaba a sillaba, analfabèti co, agg.
giudicarlo. 2. metr. sillaba ancipite', che può essere considerata breve
. metr. piede composto da una sillaba lunga fra due brevi (nella metrica
metr. piede composto da una sillaba breve fra due lunghe (nella metrica
, non riesco [a] scrivere sillaba che m'annoi, o che mi rimproveri
: le nostre parole o sono d'ima sillaba o di più: se d'una
si segna, o in su l'ultima sillaba,
apertura delle sue labbra nel profferire ciascuna sillaba. 5. avviamento, principio
. troncamento della vocale (o della sillaba) finale di una parola.
lanzi, 1-1-103: il torre la prima sillaba si chiamò aferesi; la media,
. palazzeschi, 4-244: pronunziò questa sillaba con sicurezza, appoggiandovi tutta la sua
. breve allungamento della vocale di una sillaba, nel pronunciarla. salvini, iii-57
, lascialo dire senza opporgli mai una sillaba. collodi, 706: [egli]
, il tempo di levare o la sillaba accentata (contrapposta a tesi);
affannate misteriose, ma non può articolar sillaba. silone, 5-169: il vecchio
gr. d-privat. e ouxxapfj 4 sillaba '. asilo, sm.
più parole che cominciano con la stessa sillaba. = deriv. da sillaba (
stessa sillaba. = deriv. da sillaba (v.), sul modello di
, senza la mediazione di vocale o sillaba tematica (come fer-t e fer-tis,
ha accento tonico (vocale, sillaba, particella). 2.
consonanti riceve dopo di sé nella medesima sillaba la l e la r e vi perde
mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la l m r s, come
. la nipote s'avvicina, le sillaba forte all'orecchio: -aggiunge quindici lire
labandina per alabandina (sentita la prima sillaba come articolo: la bandina).
e non baratteremo coi vicini neppur una sillaba. foscolo, v-119: io mi
posizione dell'accento sulla terzultima o penultima sillaba (caratteristica dell'antico dialetto eolico)
. da baritono * che ha l'ultima sillaba atona '(contrapposto di ossitono 1
(contrapposto di ossitono 1 accentato sull'ultima sillaba '). barìtono (anche baritolo
sillabe e di parole che terminano con sillaba atona). varchi, v-137:
della stessa vocale 0, con sillaba diversa ro e co, per indicare
bombasin (poiché si considerò la prima sillaba come l'agg. bon 4 buono '
era avvicinato alla tavola per non perdere sillaba di quel racconto, e non batteva ciglio
dottore rispose, battendo con enfasi ogni sillaba: « dico, proferisco, e
nel 1430) con la deglutizione della sillaba iniziale lu-intesa come articolo; spagn.
quando la lettura alla rovescia si fa sillaba per sillaba { canicola = laconica
lettura alla rovescia si fa sillaba per sillaba { canicola = laconica).
, centro '(per l'aferesi della sillaba iniziale cfr. bellico).
pref. gi alla prima sillaba; cfr. fr. billion (dal
o vero accrescere o minuire una lettera o sillaba, come colui che disse: «
che ha l'accento tonico sulla quartultima sillaba. cattaneo, i-1-270: dove l'
, s'intende che cada sulla penultima sillaba; e su tutte le altre voci
palazzeschi, 1-779: incapaci d'aggiungere una sillaba le donne si guardavano trasecolate con la
: aggiunsonvene allo 'ncontro un'altra [sillaba] i poeti bene spesso in questo verbo
(comp. da al, prima sillaba di allemand, e da boche, dall'
viso di bragia e non aveva spiccicato sillaba. pratolini, 2-514: lo aveva ascoltato
), la vocale (quindi la sillaba) che è di un tempo solo
miglior spirito, rendono, quando la sillaba loro è lunga, che quando ella
breve. buommattei, 61: quella sillaba che passando per le fauci più larghe esce
xxiv-62: più precipita l'orazione una sillaba brieve che non la sostengono quattro lunghe
/ itore. le parole enclitiche d'una sillaba o di due. esempi: mi
lo. le parole proclitiche d'una sillaba. ciò sono: gli articoli (il
. metr. l'essere breve (una sillaba: nella metrica classica). cfr
coll'accre scimento di quella sillaba, e quasi formando un di que'
= voce dotta, comp. dalla prima sillaba del lat. bùt \ yrum
e infantile: e la reduplicazione della sillaba ne indica la formazione espressiva);
enigmi] consistono... in una sillaba, come quello: 'in medio
come quello: 'in medio lanae ponatur sillaba trique '. perché ponendo la sillaba
sillaba trique '. perché ponendo la sillaba 'tri 'in mezo di quel nome
nell'istesso modo ch'è l'ultima sillaba, overo lettera dell'antecedente. campanella,
: l'accento in tedesco cade sulla sillaba radicale mentre in italiano si lascia condurre
quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole; quando largamente,
quando essi [verbi] sono d'una sillaba, come son questi va sta,
cagion dell'accento, che rinforza la sillaba; il che non aviene in quegli
economia o di meccanica di cui non impararono sillaba? nievo, 1-12: codesta tua
capelli -e non era buono a spiccar sillaba. la velia sull'uscio. « ci
9. cambio di consonante, di sillaba, di vocale: in enigmistica,
quale, mutando una sua consonante, sillaba, o vocale, ne diventa un'
d'un verso, difetto d'una sillaba alla fine d'una parola o d'
l'abbondanza o 'l mancamento di qualche sillaba. p. segni, 1-21:
il procatartico, che comincia in una sillaba lunga e finisce in tre brevi;
syllabam, ridotti cioè a una sola sillaba, lunga, con arsi. =
effe [le consonanti] fossero alla sillaba quel che son le dita al piede;
bugiarda involontariamente, dalla prima all'ultima sillaba, non contiene, credo, al
avis], per dissociazione della prima sillaba invertita con l'articolo. cercévola (
le sue parole senza cangiarne o traslocarne sillaba, certo che tu mi sapresti grado
piede: maschile se avviene dopo una sillaba in arsi, femminile se avviene dopo
arsi, femminile se avviene dopo una sillaba in tesi; nella metrica moderna,
è assai incerto (nella prima sillaba o nell'ultima, e non è
* chifelli coll'accento sulla prima sillaba. soffici, 1-191: lemmonio si volse
, xv-151: non ha imparato mai sillaba di greco; pur s'è aiutato
miei pensieri. 44. fonet. sillaba chiusa: in cui la vocale è
seguita da consonante che appartiene alla medesima sillaba. 4j. geom. curva chiusa
due con grandissimo disprezzo, non rispose sillaba alle loro cicalate. soffici, 1-227
, spalanca i grandi occhi neri e sillaba la sua sentenza: « più stupido di
). varchi, v-133: qualunque sillaba ha il suo accento, il quale
scrittore è in debito di pesare ogni sua sillaba, quando si presenta al tribunale rispettabilissimo
di solito con l'accento sulla prima sillaba. nessun'altra pronuncia può essere consigliata,
del trimetro giambico, nella cui penultima sillaba la breve regolare è sostituita con ima
guicciardini, guerra; / con sillaba demente / non dite: -iddio non
ricordo d'un gesto, d'una sillaba, / ma come d'un volo lento
issima 'la prima vocale della sezzaia sillaba, la qual sillaba precede al * mente
vocale della sezzaia sillaba, la qual sillaba precede al * mente ': '
di lettere e suoni per formare la sillaba. salvini, 39-vi-173: si dividerà
concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole; quando largamente, s'
trentadue o circa, repetizioni d'una sillaba renduta dall'eco, non si è
o di meccanica di cui non impararono sillaba? d'annunzio, iv-2-206: confidava
unione. campanella, i-423: la sillaba è una congionzione di consonanti e vocali
però alle volte una sola vocale fa sillaba. d. bartoli, 5-44: qual
.]: « è abbreviazione della sillaba con; così volendo scrivere 'concubitus '
concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole; quando largamente,
che non può essere pronunciato o far sillaba se non unito con una vocale.
. pascoli, i-995: una sillaba breve può essere allungata (in
concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole; quando largamente,
controfinale, sf. gramm. sillaba che pre cede immediatamente quella
della patria. pascoli, i-995: una sillaba ancipite è usata convenevolmente per breve specialmente
materia assai delicata, abbia lasciato correre sillaba o pensiero senza pesarlo sulle bilance della
essa contenuto. 20. metr. sillaba corta: breve. tesauro, xxiv-63
, per empiere di quel più la sillaba. -presenti cose: i beni del
a luogo; ed a quelle aggiungiamo la sillaba 'ci'..., e se
rinfoderamenti o mischianze di lettere in una sillaba; anche in latino 4 aureus,
2. figur. crassitùdine di una sillaba: la larghezza, la quantità della
: la larghezza, la quantità della sillaba. opuscoli inediti, i-132: come
come la lunghezza e la brevità della sillaba si chiama 4 tempo ', così la
l'altro in viso senza dirvi una sillaba. manzoni, pr. sp.,
mancandole anche il fiato per rispondere una sillaba, come cristo nell'atto di lasciarsi
sia cosa che più alquanto empie la sillaba e falla più graziosa la d, che
con l'accento sulla settima o nona sillaba. de sanctis, 11-183; l'
quando è trasposto sulla settima o nona sillaba, nasce un'armonia innaturale, e
o con accento poco intenso (una sillaba). pascoli, i-991: le
e salde, come il troncare una sillaba a una voce fosse decapitarla. tommaseo
aferesi della prima lettera e della prima sillaba, da una parola un'altra parola di
non è tale da potersi appoggiare sopra una sillaba sola come il 4 canto l'armi
congiunti insieme che vanno a finire in una sillaba sola. vedete dunque quanta melodia contenga
8éxoc 4 dieci 'e oùxxapo? 4 sillaba '. decastèro, sm. unità
, vigorosamente scandito, poggiato sulla prima sillaba... declamato più che pronunciato
del laz zaretto, declinategli sillaba per sillaba il mio nome, cognome,
zaretto, declinategli sillaba per sillaba il mio nome, cognome, titoli
, poiché vi si cantava ora la sillaba 'la 'ed ora la sillaba *
la sillaba 'la 'ed ora la sillaba * sol '. delasolrè (
righe, poiché vi si cantava ora la sillaba * la ', ora la sillaba
sillaba * la ', ora la sillaba * sol ', ed ora quella di
larghezza ed altezza; e però ciascuna sillaba ha tutte tre queste qualità; cioè
se lo verso è pronunziato una sillaba più breve, ovvero più lunga,
fascio di voci che possono incominciarsi dalla sillaba 'di'o 'de 'indifferentemente:
propaghi, con l'aggiunta di una sillaba, un più lungo nome. leopardi,
dei, specie quando segua immediatamente una sillaba con altro dittongo discendente: in ambedue
di una lettera (o di una sillaba) all'inizio, alla fine o nel
, 0 dialisi, è quando ima sillaba si divide in due, come e
è all'incontro il far lunga una sillaba, che di natura sia breve,
= da abbandonare, con cambio della sillaba iniziale avvertita come prefisso.
4 dieresi '. figura per cui una sillaba si divide in due. carducci,
cantante, leggermente nasale, spiccando ogni sillaba e facendo risaltare la dieresi di «
dieresi o dialisi, è quando una sillaba si divide in due, come è
per tassarli, senza pur mettervi una sillaba di laude o applauso. bocchelli, 1ii-
v'avete il torto, e ogni vostra sillaba è perduta meco non meno che l'
larghezza ed altezza; e però ciascuna sillaba ha tutte tre queste qualità; cioè
: per ragion di esemplo la sillaba po, diversamente pronunciata, significa undici
dottore rispose, battendo con enfasi ogni sillaba: « dico, proferisco, e sentenzio
mutilando tal parola di sillabe, ora tal sillaba di lettere, ora disapostrofando un articolo
pronome. pascoli, i-987: una sillaba accentata non può essere disaccentata dal ritmo
se l'accento è l'anima della sillaba, ogni sillaba dovrà aver l'accento:
è l'anima della sillaba, ogni sillaba dovrà aver l'accento: e non si
e non si potrà dire a niuna sillaba disaccentata, se non vogliamo dirle corpi
, i-963: è un fatto che la sillaba accentata noi la possiamo allungare quanto vogliamo
mutilando tal parola di sillabe, ora tal sillaba di lettere, ora disapostrofando un articolo
dico verbi dissillabi contando per una sola sillaba l'eo ne'verbi della seconda (
. da si-4 doppio 'e ouxxaprj 4 sillaba '. disillùdere, tr. togliere
dittongi, li quali in una istessa sillaba suono doppio gli rendevano. 15
si disfa per sillabe: e la sillaba si dissolve per lettere. = voce
di loro o scemerei o cangerei alcuna sillaba o lettera, e sopra tutto io
), con successiva sincope della seconda sillaba. disurpato (part. pass,
ditrocheo, che, pronunziando l'ultima sillaba sciolta, può essere un trocheo e
(e si distingue dal monottongo, sillaba formata di una sola vocale, e
, dovrebbe sussistere solo se finale di sillaba tonica, lasciando cadere in ogni altro
tongi; li quali in una istessa sillaba suono doppio gli rendevano. ma nella
il dittongo, che fa la prima sillaba di eurialo, usano ora di dar lo
volta che la posa cada su altra sillaba della stessa parola: non comportando la
l'accento viene a cadere su altra sillaba... così si dica del
per via di divisione si fa crescere una sillaba: come in questa parola pietate,
oda in tempo divisibile, e l'una sillaba dopo l'altra: e con l'
identità delle lettere che entrano in essa sillaba sopra la quale casca la rima, par
gli sentii cadere in tutto il discorso sillaba in fallo, non ci fu lo
è una lettera; ogni legamento è una sillaba; ogni natura è una dizione.
), che l'avrebbe ricavato dalla prima sillaba del proprio cognome; ma la citazione
4 dodici 'e ouxxapf) 4 sillaba '). dodecàstilo, agg
possa aprirti, / sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. / co-
] si debbon metter in una medesima sillaba o pure in diversa? -con valore
quei che forniscono la terza in questa sillaba 're ': come 'soccorre,
elementi vocalici (una pronuncia, una sillaba). tolomei, i-74: erano
tongi; li quali in una istessa sillaba suono doppio gli rendevano.
boine, ii-151: spiritualizzare fino alla sillaba, controllare ogni tuo atto, non disperdere
2. metr. allungamento di una sillaba breve (nella metrica quantitativa).
prose nondimeno, accreseendonelo d'una sillaba negli antichi scrit- ori, l'
larghezza ed altezza; e però ciascuna sillaba ha tutte tre queste qualità; cioè
quale è quando s'alza colla voce la sillaba; e posizione, la quale è
e posizione, la quale è quando la sillaba s'abbassa. carena, 1-12:
: le quali sono l'elemento, la sillaba, la congiunzione, il nome,
affisse, fa inchinare l'accento d'una sillaba all'altra, perciocché dice 'patrem
tirando l'accento dalla prima alla seconda sillaba. salvini, v-495: i greci usano
dell'ultimo che cade sempre sulla decima sillaba (ed è detto a maiore se,
non era ammessa la sostituzione di una sillaba lunga con due brevi e viceversa.
in cui l'arsi cadesse in altra sillaba che quella accentata). pirandello,
con maggior forza, accentuato (una sillaba: nella metrica; una frase: nella
: rispose, battendo con enfasi ogni sillaba: « dico, proferisco, e sentenzio
la c facea l'offizio / de la sillaba cor e quei due segni / sul
èwéa 4 nove 'e ouxxapv) 4 sillaba '). enneatèride, ^ v
nel nono mezzo piede, cioè nella sillaba che segue il quarto piede.
nel mezo della parola aggionge lettera o sillaba. stigliani, 47: la terza
, è aggiungimento di lettera o di sillaba in mezo della parola: di lettera,
anniballe per annibaie...; di sillaba come addiviene per avviene, direto per
col nome di figure; e raggiungimento della sillaba nel principio chiamaron protesi, epentesi nel
ant. appoggio della voce sopra una sillaba. 4. medie. inizio e
e, a seconda della posizione della sillaba breve, si chiama epitrito primo (u-
[il piede ha] la prima [sillaba] breve e tre longhe [appellasi
fini dei versi non può mai lasciarsi la sillaba imperfetta e non compita, come,
d'un fiato, senza sbagliare una sillaba. serristori, conc., ii-148:
quando l'accento grammaticale cadeva su sillaba diversa da quella che aveva l'
, xv-151: non ha imparato mai sillaba di greco; pure s'è aiutato
accentano quasi ogni parola ch'è d'una sillaba sola terminata in vocale; e come
quel modo che nel verso metrico una sillaba lunga equivale a due brevi.
(una vocale, una consonante) a sillaba diversa da quella considerata. =
un gruppo consonantico si divide tra la sillaba precedente e quella seguente (come nd
di parola consistente nell'allungamento di una sillaba breve per natura. stigliani
è all'incontro il far lunga una sillaba, che di natura sia breve.
? = deriv. dalla prima sillaba della parola lat. famuli, che
boine, ii-151: spiritualizzare fino alla sillaba, controllare ogni tuo atto, non disperdere
a metter l'accento circumflesso nell'ultima sillaba, ermù, significante mercurio. algarotti
non gli sentii cadere in tutto il discorso sillaba in fallo, non ci fu lo
due dell'ultima e dell'innanzi penultima sillaba, agevolmente fastidiscono e sazievoli sono molto
dover diversificar tanti suoni sopra una indivisibile sillaba. vico, 192: le repubbliche.
pronunzia di una vocale, di una sillaba (ritento a voce, suono).
del tono vocale nella pronuncia di una sillaba accentata. carena, 2-204: la
ogni volta che la posa cada su altra sillaba della stessa parola: non comportando la
dal signor guardiano del lazzaretto, declinategli sillaba per sillaba il mio nome, cognome,
guardiano del lazzaretto, declinategli sillaba per sillaba il mio nome, cognome, titoli
aspirate. campanella, i-423: la sillaba è una congion- zione di consonanti e
e però alle volte una sola vocale fa sillaba. buommattei, 47: elemento è
un solo spingimento di fiato, e sillaba è voce mandata, sì, da
7. gramm. vocale o consonante o sillaba finale: quella che forma la desinenza
finale: quello che cade sull'ultima sillaba di una parola. -punto finale
: l'accento in tedesco cade sulla sillaba radicale mentre in italiano si lascia condurre
. d'annunzio, v-1-181: la sillaba si spegne, si cancella, si perde
si è ipermetro, e passa d'una sillaba la giusta misura. = deriv
o poetico, la parola, la sillaba o la singola vocale o consonante assumono
quarta o nella sesta o nella decima sillaba sieno sempre gli accenti, ogni volta
... intervenire alla formazion della sillaba un'apertura di bocca, quell'apertura
possa aprirti, / sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
il nome, v'è sculto a ogni sillaba. -allettante, tentatore.
in contrapposizione a sonora). -vocale, sillaba forte: tonica (in contrapposizione a
, elidere (una lettera, una sillaba). salvini, v-409: dall'
ovvero se lo verso è pronunziato una sillaba più breve, ovvero più lunga, è
guardasse dentro alltuiade se mancavaie pure una sillaba. -scrutare a fondo, indagare
lingua, che e'non perse pure una sillaba di tutto il parlare del duca.
quale si determina la perdita di una sillaba di uno dei versicoli. = voce
intendesse, che le voci d'una sillaba, fossero articolate, i più animali parlereb-
sillaba: perché in due perderebbe tutta la grazia
è catalettico, cioè ridotto d'una sillaba. ma alle due brevi, può essere
latina in u e di a tonica in sillaba aperta in e. = voce dotta
in ciò io vi risponda pur una sillaba per le rime,... contentandomi
gergo scolastico, aggiungendo una effe ad ogni sillaba.
imo, ciò è quello che fornisce nella sillaba « do », del quale si
da ghibellinismo, per caduta della penultima sillaba. ghibli, sm. vento della
mancherò l'accento se non sopra la sillaba longa nella penultima o antepenultima delle polissillabe
in ciascuna voce è lunga sempre quella sillaba a cui essi [accenti] stanno
in syllabam, di ritmo discendente, con sillaba finale ancipite per entrambi i membri e
5. ant. piede formato da una sillaba breve e una lunga, giambo.
antica metrica greco-latina, costituito da una sillaba breve e da una lunga (u
e sul dittongo toscano uo della prima sillaba, e nell'accento dell'a nella seconda
ovvero se lo verso è pronunziato una sillaba più breve, ovvero più lunga,
senza giudicaménto a ciascuna parola o sillaba surge e grida, è veramente leggieri e
deriv. da digiunare per aferesi della prima sillaba; cfr. ant. ven.
probabilmente da gondola per caduta di una sillaba. góndola (ant. dial.
rapidi passaggi di suono su una stessa sillaba o ribattendo una nota con effetto di
. da negromanzia con deglutinazione della prima sillaba scambiata per l'art. una.
. -pronunciato con forte cadenza (una sillaba). l. salviati, ii-1-149
mostrarlo. varchi, v-133: qualunque sillaba ha il suo accento, il quale,
a grinta dura, senza pronunciare una sillaba. baldini, 5-215: capace di
in cui il mero suono, la sillaba ignuda del verso, diventano tanto naturalisticamente
229: tutta intera l'ultima sillaba essi levarono in questo verbo, '
. pascoli, i-972: quando la sillaba che immediatamente precede l'accentata...
mio respiro è un canto immune dalla sillaba angusta. — sostant. berni
col rimanere il g attaccato alla prima sillaba, perché si appartiene alla seconda, essendo
da una consonante occlusiva in fine di sillaba, o, anche, da un
valgono a mezzo del verso come una sillaba sola. 8. matem.
figur. arrestarsi, parlando, su una sillaba o su una parola non riuscendo più
salti. casti, vi-213: a ogni sillaba intoppa, impunta e sbaglia. d'
respiro tra parola e parola ma tra sillaba e sillaba, frequenza incalzante d'inspirazione
tra parola e parola ma tra sillaba e sillaba, frequenza incalzante d'inspirazione, espirazione
o tre o più volte la stessa sillaba, specialmente il * che '. salvini
imprigio = denom. dalla ripetizione della sillaba che col pref. nare; fissare.
. spostare un accento (da una sillaba a un'altra). tolomei,
affisse, fa inchinare l'accento d'una sillaba all'altra, perciocché dice * patrem
tirando l'accento dalla prima alla seconda sillaba. -intr. con la particella
stesso, contrarsi (il suono di una sillaba, in modo da richiedere l'accento
.. s'è lunga [la sillaba] per natura, qual è in *
apocope, cioè per incisione dell'ultima sillaba or 4 vado ', e or 4
4 non vuomi 'è levata una sillaba del mezzo, per quella figura che i
cocozione, deriv. per raddoppiamento della sillaba iniziale da cozione (v.)
tempio maggiore. stigliani, 138: la sillaba prima s'intende sempre incominciar da vocale
è più fiore: / è una sillaba del balbettante vento, / un'illusoria
tutti gli altri che lunga abbiano l'ultima sillaba, sono sempre indeclinabili. corticelli,
] (lat. ibi), con sillaba paragogica. cfr. avv. ant
. 2. ling. fonema o sillaba inseriti nell'interno di un vocabolo,
2. figur. pronunciare accentando l'ultima sillaba di una parola. viani,
male o in modo incompleto (una sillaba, una parola, ecc.).
. montale, 3-89: l'ultima sillaba s'ingorgò profondissima, come un suono d'
natura di trovar da dire ad ogni sillaba. zeno, xxx-6-115: tu sai
, di un verso, di una sillaba, ecc. salvini, 30-2-24:
il tono con cui viene pronunciata una sillaba. salvini, 30-2-122: l'accento
di cui uffizio è l'innalzare la sillaba a cui è posto. 15
] dell'ultima e del- l'innanzipenultima sillaba agevolmente fastidiscono e sazievoli sono molto.
fra molti accenti che giacciono nella penultima sillaba, se ne rechi alcuno che all'
m'accorsi ch'io non sapeva più sillaba di ciò ch'ella mi aveva insegnato.
in tempo divisibile, e l'una sillaba dopo l'altra. g. p.
-che non muta di quantità (una sillaba, una vocale). pascoli
ne voglio. stigliani, 138: la sillaba prima s'intende sempre incominciar da vocale
di spregio, e perciò prolunghiamo la sillaba allungabile * por '...,
: 'le parole proclitiche 'd'una sillaba. ciò sono: gli articoli,
aveva curvato le labbra per interporre una sillaba,... quel flutto di cieche
tensione), il tempo e la sillaba o lettera. p. verri, i-325
di voce tenuta nella pronuncia di una sillaba, la quale può essere piana o
figura un tartaglia, / che a ogni sillaba intoppa, impunta e sbaglia.
quegli accenti urtantisi sulla sesta e settima sillaba ti dà come l'accavallare delle onde;
mutazioni morfologiche (un vocabolo, una sillaba, una desinenza). corticelli
. pascoli, i-972: quando la sillaba che immediatamente precede l'accentata (nel
e sacrifici di bacco, ripetendo la sillaba 'io, io, io 'e
feste e sacrifici di bacco, ripetendo la sillaba 'io, io, io '
, di un fonema, di una sillaba. = voce dotta, gr
misura comune, ha di soverchio qualche sillaba. tommaseo [s. v.]
dove sopra i piedi legittimi cresce una sillaba... o due...
esametro ipercatalettico ', di cui l'ultima sillaba soprabbondante è elisa dalla vocale del verso
ipermetra: quella in cui l'ultima sillaba soprannumeraria di una parola sdrucciola in fine
si è ipermetro, e passa d'una sillaba la giusta misura. tramater [s
ch'è fuor di metro per eccesso di sillaba; detto anche * ipercatalettico tommaseo [
quando un verso ha nel fine una sillaba da vantaggio, la qual si collide
: il tormento non gli strappò una sillaba [al campanella], il carcere lo
7. metr. lunga irrazionale: sillaba lunga che in determinate sedi di alcuni
nella metrica classica, essere sostituita alla sillaba breve di un piede. — piede
byron erano popolo innumerabile: e ogni sillaba accompagnata al nome suo diffonde vasi come
impossibilità di sostituire nei singoli piedi una sillaba lunga con due brevi o viceversa.
cosi che non si rivelasse in qualche sillaba; e quell'ardita inspezione che dava
voce. = deriv. dalla prima sillaba del lat. la [bii reatum]
di tanti, sfuggiremo di adoperare una sillaba, o al più un dito, per
ant. che ha nel mezzo una sillaba mancante o una breve per una lunga
e senza coda, cioè mancanti di sillaba da principio, di mezzo o
sull'ultima. peraltro a questa sillaba accentata si può far seguire, nell'
, nell'uno e nell'altro, ima sillaba atona. questi versi così fatti sono
. in ogni 4 lassa 'l'ultima sillaba accentata d'ogni verso ha la medesima
cappello. -con raddoppiamento, dopo sillaba tonica. dante, par.,
fumoso. -con raddoppiamento, dopo sillaba tonica. fra giordano, 3-66:
due o più note poste sulla stessa sillaba o su un frammento distinto (e tale
oblique, che passavano sotto una stessa sillaba; le quali congiungevansi o mettendole a contatto
ricordo d'un gesto, d'una sillaba, / ma come d'un volo lento
vocali o più consonanti entrano in ciascuna sillaba. gelli, 15-144: allora [
di me, non risponderò mai una sillaba. baldini, 9-174: mi ride
-troncare, elidere (una lettera, una sillaba). stigliari, 71: da
da capo. 46. ling. sillaba, parola libera: quelle che terminano
libera: quella con cui termina una sillaba. pascoli, i-971: tuttavia non
le vocali accentate dei proparos- sitoni in sillaba libera hanno un particolare svolgimento anche nel
alla normale mutazione della vocale accentata in sillaba libera, bensì vengono trattate come le
a luogo, e a queste aggiugniamo la sillaba 'ci ', come i latini
posta appresso una altra fa una sola sillaba, e ciò si trova solo nel u
per abbreviamento la consonante dell'ultima sillaba d'alcune parole, come dire * immortai
sue labbra, quando pronunziava la prima sillaba di quel verbo così liquido e sensuale
che tutte quelle voci che nell'ultima sillaba hanno le quattro liquide, 1,
r'. salvini, 39-vi-174: similmente la sillaba può cominciare da due consonanti; ma
dottore rispose, battendo con enfasi ogni sillaba: « dico, proferisco, e sentenzio
, nella qual già le particelle d'un sillaba locar non si possano. g.
che, lordando il terso, / una sillaba più fa lungo il verso. f
tempio ', con aferesi della sillaba iniziale e passaggio dal neutro al
. ant. secondo la quantità di una sillaba metricamente lunga. piccolomini, i-m
durata ovvero tempo lungo delle vocali nella sillaba. varchi, 3-237: in ciascuna
. varchi, 3-237: in ciascuna sillaba si trovano necessariamente, come in tutti
differenze di significazioni e di lunghezza di sillaba che appo loro. stigliani, 17:
33. ling. articolazione fonema, sillaba, vocale lunga: che ha durata
come quelli delle lingue classiche, la sillaba lunga vale per lo più due tempi
breve. buommattei, 61: quella sillaba che, stretta più tra le fauci,
è sopra l'accento acuto, la sillaba è lunga nelle vocali lunghe o nelle
troncamento di una vocale, di una sillaba; caduta di una lettera; elisione,
in modo incompleto una parola, una sillaba, una vocale; smozzicare, ceschi
le conoscono sei dalle consonanti dell'ultima sillaba della prima parola che chiamano 4 thema
nelle locuzioni 'marcare una parola, una sillaba, un accento 'o 'una frase
marcherò l'accento se non sopra la sillaba longa nella penultima o antepenultima delle polisillabe
più volte, senza battere alcuna nuova sillaba; e per estensione, nell'arte
maschile: quella che cade dopo una sillaba in arsi. 10. mus.
mattéria ': con l'accento sulla seconda sillaba, per 'mattezza 'si dice
, matola, con cambio scherzoso della sillaba finale come se fosse un suffisso, per
tra i suoi testi epistaltici. l'ultima sillaba è decisiva come nel meccanismo della decimazione
una parola, alla fine di una sillaba o dopo un'altra consonante. -consonanti
di abbellimento, cantato su un'unica sillaba. -in senso generico: modulazione di
cui si eseguono varie note sopra una sola sillaba del testo, a differenza del canto
a differenza del canto sillabico in cui ogni sillaba del testo ha la sua propria nota
piccola lama ', con caduta della sillaba iniziale, considerata come articolo.
cioè lascerebbero, qua e là libera qualche sillaba per un'arsi puramente melodica.
e segnando l'accento sopra l'ultima sillaba, se cotal sia nella voce.
primo verso sarà paruto zoppo, di una sillaba meno. manzoni, pr. sp
sacro e verissimo che non hai pubblicata sillaba nella biblioteca italiana, che non iscorresse
sostanza. tolomei, 25: ciascuna sillaba ha tempo lungo o breve, ha
di voce non si intenda pure una sillaba. metastasio, 1-v-611: il duetto
e uguale, senza un'inflessione, sillaba le parole stampate in nero e in
, il centro 'con sincope della sillaba centrale. metaàcido, sm. chini
loro per una lettera, per una sillaba o per un gruppo di lettere.
di una lettera o di una sillaba (e a seconda dei casi si avrà
lanzi, 1-1-103: il torre la prima sillaba si chiamò aferesi, la media
del me- tatonismo. -in partic. sillaba metatonica: sillaba radicale che riceve l'
tatonismo. -in partic. sillaba metatonica: sillaba radicale che riceve l'accento in alcune
ling. fenomeno fonetico per cui una sillaba radicale può essere atona in alcune parole
per il metatonismo, per cui la sillaba che una volta fu radicale e tonica non
. metr. ant. che ha la sillaba tonica nella sede centrale, preceduta e
centrale, preceduta e seguita da una sillaba atona (un piede).
centrale, preceduta e seguita da una sillaba tonica (un piede). lenzoni
prima e in seconda sede rispettivamente una sillaba tonica e una atona (un piede)
dove si voglia, purché nell'ultima sillaba non cada. carducci, iii-10-91: la
dibattere. = deriv. dalla prima sillaba del lat. mi [ra gestorum]
al microfono, e udiamo distintamente ogni sillaba. e. cecchi, 5-85:
, perdono la parola per sdilinquirsi sulla sillaba. -persona eccessivamente pignola, meticolosa,
, con raddopp. affettivo della prima sillaba di minet 1 gatto '.
,... se [la sillaba] era longa, la proferivano lungamente e
terza del minore, pigliando di più la sillaba * no ': ama, amano
, elidere (una lettera o una sillaba in una parola). castiglione,
vero accrescere o minuire una lettera o sillaba, come colui che disse: «
e in sì fatte voci la prima sillaba termini in 'tras- mal- mis '.
'muti', li quali hanno nell'ultima sillaba l'accento; parte 'sdruccioli ',
pure il verso vien pronunziato con una sillaba più breve o con una più lunga,
nella flessione, si sposta da una sillaba all'altra in base a schemi determinati
la vocal fosse comune, allor la sillaba si fa comune. de luca, 1-14-1-23
multi-, da multus 'molto') e sillaba (v.), sul modello di
disus. parola costituita da una sola sillaba. regolette della nuova poesia toscana
'solo, unico 'e da sillaba (v.). monosillabare,
pur non dittongando, formano un'unica sillaba. -anche: monosi llabismo.
. che è costituito da una sola sillaba (un tema, una parola,
le parole sono costituite da una sola sillaba (e alcuni linguisti ottocenteschi, sulla
come il passaggio dal suono singolo alla sillaba (lingue monosillabiche), dalla sillaba agli
sillaba (lingue monosillabiche), dalla sillaba agli aggregati di sillabe (lingue plurisillabiche
. che è costituito da una sola sillaba (una parola, una radice,
in dizione monosillaba, cioè d'una sillaba. m. ricci, i-300: avertirno
. sm. parola costituita da una sola sillaba (e normalmente non va accentata,
unico 'e ouxxap- #) 'sillaba '. monosillogismo, sm.
di misura indicante la durata di una sillaba breve (e una sillaba lunga ha
di una sillaba breve (e una sillaba lunga ha durata doppia).
parole, pur risuonando nella sua mente sillaba dopo sillaba, restavano incomprensibili, slegate
pur risuonando nella sua mente sillaba dopo sillaba, restavano incomprensibili, slegate da ogni
deriv. da monastero, con caduta della sillaba pretonica; cfr. provenz. moster
caduta di una vocale o di una sillaba dal corpo di una parola (e a
'fragile ', levata del mezzo la sillaba 'gi 'per la figura chiamata
abbreviare di una lettera, di una sillaba; sottoporre a sincope (una parola)
della tempesta (una parola, una sillaba). giuseppe degli aromatari, 74
tempi, la nostra ne dà alla medesima sillaba fino in trenta e quaranta. fagiuoli
non essendovi sopra il 'la 'sillaba più acuta né sotto 1 " ut '
mutilando tal parola di sillabe, ora tal sillaba di lettere. algarotti, 1-iv-70:
, ma i singulti ci mutilavano ogni sillaba sulle labbra. 3. occultare
-che ha l'accento sull'ultima sillaba, tronco (una parola, un
muti ', li quali hanno nell'ultima sillaba l'accento. -per estens. sgradevole
alle vocali italiane seguite nella stessa sillaba da = deriv. da nasale1
di dare nascimento ad essi secondo la sillaba dove batteva il suo 'ictus '.
accento, si fa breve la detta sillaba. pascoli, i-804: né forse egli
: che contiene una vocale lunga in sillaba aperta (una sillaba nella metrica classica
vocale lunga in sillaba aperta (una sillaba nella metrica classica: in contrapposizione a
(con riferimento alla quantità di una sillaba, nella metrica classica). bembo
accento contentarsi, che non era una sillaba naturalissimamente brieve mutare in lunga.
5-ii-202: soltanto qualche parola, qualche sillaba senza senso potè, per dir così,
nella var. nipitella, la -idella sillaba iniziale e dovuta ad assimilazione con quella
e dovuta ad assimilazione con quella della sillaba seguente; la comparsa, in area toscooccidentale
mazzini, 10-11: a noi neppure una sillaba - da quella lettera in poi,
pare non possano mover passo e formar sillaba, se non hanno ricorso alle cose
nuovo ': e ciò perché la prima sillaba è la negativa 'no'. tramater [
possa aprirti, / si qualche storta sillaba e secca come un ramo.
alcuni un ecasillabo mancante della prima sillaba, ha ordinariamente gli accenti sulla seconda
accenti sulla seconda, quinta e ottava sillaba (novenario dattilico), ma, articolato
gli accenti principali sulla terza e ottava sillaba e i secondari sulla prima o seconda
cesura dopo la terza, quarta e quinta sillaba (novenario trocaico), o avere
accenti principali sulla quarta e sull'ottava sillaba e i secondari sulla prima o seconda
la parte di fonema contenuto in una sillaba, che presenta il carattere scelto a
perché segnalati. -frase, lettera, sillaba nulla: elemento inserito in un testo
. tommaseo, 21-20: se ciascuna sillaba, in quello spazio ch'ella suona,
nella seconda, quinta e ottava sillaba. = voce dotta, comp
unità 'e ouxxafì-f) * sillaba '. ogdoedrìa, sf.
regola ordinaria che ogni volta che una sillaba finisce in vocale e l'altra vi
om [óom]. sillaba mistica e augurale san scrita
omero che schiccherò un poema di qualche sillaba intorno a troia. bresciani, 1-i-169
.. solo della similitudine dell'ultima sillaba di due parole si contenta, senza
male » ovvero quando terminano nella medesima sillaba. p. segni, 1-15: è
. o vero quando finiscono nella medesima sillaba. idem, 1-107: 'contro a
medesima lettera iniziale e d'una medesima sillaba si chiamano 'omofoni '.
. enidro1), con sviluppo di sillaba paragogica finale (analogamente, per esempio,
var. è dovuta a sviluppo di sillaba paragogica finale. omzza, sf.
ecco onomatopeie raffinate, in cui dalla sillaba, che dovrebbe valer come suono mero,
, sbadiglio e non so raccapezzare più sillaba. c. e. gadda, 561
sapiente orafo della parola, anche della sillaba. 2. con metonimia:
è dunque la copula la parola o sillaba 'e, ed ', il di
l'ortodossa con un puntello d'una sillaba. = voce dotta, lat
). accentare una parola sull'ultima sillaba. arneudo [s. v.
l'accento acuto sulla vocale dell'ultima sillaba (una parola). -per estens
, che ha l'accento sull'ultima sillaba; tronco. tramater [s.
sm. e f. parola troncata sulla sillaba tonica. carducci, iii-16-162: se
mirar l'alfabeto né a proferir una sillaba. goldoni, vii- 1193: la
* otto 'e ouxxocpt) 'sillaba '; v. anche ottosillabo.
l'abbondanza o 'l mancamento di qualche sillaba. caro, 5-200: da gli ottonari
compimento dànno alla pronunzia e tondezza alla sillaba. piccolomini, 10-275: ci serviamo della
, 17-115: 'paggio'(con la penultima sillaba lunga). i fiorentini dicono 'bacìo'
poggio, preso il cappello, senza ripetere sillaba uscì dalla camera. moretti, iii-277
la pronuncia ingl. con accento sulla sillaba iniziale. panamarèe, sf.
verso costituito da due trochei e una sillaba ancipite. bontempi, 1-1-23: altri
gli sentii cadere in tutto il discorso sillaba in fallo. 5. ripieno,
espressiva (formata per raddoppiamento della prima sillaba di padre), diffusa in quasi tutta
nell'aggiunta di una lettera o di una sillaba in fine di parola terminante con vocale
della parola s'aggiugne alcuna lettera ovvero sillaba come in questo luogo. stigliani,
v. pari1) e da syllabe 'sillaba '. parisino, agg. e
comin- ciamento e con la lettera la sillaba e con la sillaba la parola e
con la lettera la sillaba e con la sillaba la parola e con la parola i
una che s'innalza, senza la qual sillaba così elevata non può star parola alcuna
ca ratterizzate da una stessa sillaba o lettera ini ziale o
l'accento acuto sulla vocale della penultima sillaba (una parola). carducci
. parola con l'accento sulla penultima sillaba. tramater [s. v.
. 8. -parte della parola: sillaba. b. segni, 7-156:
arricchiscano spesso le pure parole d'una sillaba, non rado di due, qualche
parola, perdono la parola per sdilinquirsi sulla sillaba. pavese, n-ii-299: einaudi dice
dove se voi peccavate pure una minima sillaba, egli vi faceva all'ora il
'e ouxxa (3y) 'sillaba '. pentadèsma, sf. bot
, e nel principio di ciascuno abbonda una sillaba. alfieri, 7-162: ringrazio teresina
', ridotti cioè a una sola sillaba, lunga, con arsi. d'annunzio
da 7révte 'cinque 'e auxxap-yj * sillaba '. pentastanze, sm
. 3. ling. penultima sillaba (anche semplice- mente penultima, sf
parole (l'accento cade su tale sillaba se è lunga, si sposta sulla
quella concordanza che l'ultima e penultima sillaba far si vuole. citolini, 513
elleno hanno l'accento acuto nell'ultima sillaba o nella penultima o nella prima. ruscelli
sett., formata per raddoppiamento della prima sillaba di fityde (v.).
quando l'accento cade su un'altra sillaba: indie, imperf. percotèvo
battuta. -per estens. pronunciare una sillaba facendovi cadere l'accento. pascoli
tavolo... non avevano perduto sillaba di quanto la sardi aveva narrato.
il discorso della futura nuora senza perderne sillaba. -non comprendere un concetto,
un suffisso, un prefisso, una sillaba, ecc. (anche con riferimento
la sua scansione, cioè quando la sillaba finisce di vocale e la sequente pure se-
caduta di una lettera o di una sillaba. castelvetro, 8-2-50: l'essempio
della vocale lunga o nel perdimento d'una sillaba o nell'abbreviamento della vocale lunga e
vocale lunga e nel perdimento della sillaba insieme. 2. impiego vano
sedie nella seconda, quarta e sesta sillaba. -carme periodico: composizione poetica
che ha l'accento circonflesso sull'ultima sillaba (una parola). -verbo perispomeno:
che hanno l'accento circonflesso sull'ultima sillaba. = voce dotta, gr
. io. rimanere su una determinata sillaba nelle differenti voci verbali o nella declinazione
byron erano popolo innumerabile: e ogni sillaba accompagnata al nome suo diffondevasi come l'
. ant. con l'accento sulla penultima sillaba. stigliani, 1-31: trenta maniere
10. che ha l'accento sulla penultima sillaba (una parola); che termina
termina con una parola accentata sulla penultima sillaba (un verso, un emistichio);
piane, cioè colla posa sulla penultima sillaba. carducci, iii-8-24: l'endecasillabo italiano
questi articoli e altre voci d'una sillaba sola, presso alle quali la consonante
ella s'è mandata fuori con una sillaba di più; et èssi detto 'se non
. da pinnacolo, con raddoppiamento della sillaba iniziale. pinsàcchio, v.
1692), che è ripetizione della sillaba iniziale di pisser 'pisciare '
grande utilità il potere per mutazione di sillaba brieve in lunga fare d'uno giambo
alter, di pispilloria, con reduplicazione della sillaba iniziale. pispissare,
, ii-i-219: innanzi a voci d'una sillaba sola o con l'altre parole seco
come il passaggio dal suono singolo alla sillaba (lingue monosillabiche), dalla sillaba
sillaba (lingue monosillabiche), dalla sillaba agli aggregati di sillabe (lingue plurisillabiche
lat. plus piùris 'più'e da sillaba (v.), sul modello di
come affìsse fa inchinare l'accento d'una sillaba a l'altra, perciò che dice
l'accento da la prima a la seconda sillaba. piccolomini, 144: oggi
anonimo traduttore moderno non ha inteso ima sillaba del povero yorick: gran vitupero per
osino alterare o contraffare delle forinole sacre una sillaba. tommaseo, 15-305: la popolarità
successione di accenti acuto-grave-acuto su una stessa sillaba. = lat. mediev.
all'accentazione di una determinata parola o sillaba. socchi, 3-5-66: sdrucciole quelle
[l'accento] nella antipenultima [sillaba], come intrepido, magnanimo,
l'accento è... quella sillaba dove la voce s'innalza, e la
certa posa che la voce fa sopr'una sillaba tra l'altre della parola. salvini
che si fa, più in una sillaba che in sull'altre, nel pronunziare una
quindi d'una posa grave della ottava sillaba, gli parve efficace e la mantenne.
. indugio della voce nel pronunciare una sillaba. piccolomini, 10-184: il finire
piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende più veloce
pronunzia, affinché in questa o quella sillaba più o meno si fermi, accadendo
il dorisco, i posamenti dell'ottava sillaba passano nella settima. 4.
, pronunziando, posar sopra l'ultima sillaba. -splendere costantemente (la luce della
tanche. 6. metr. sillaba tonica. -in partic.: ciascuno
degli accenti principali di un verso; sillaba tonica. - anche: pausa, cesura
le conoscono sei dalle consonanti dell'ultima sillaba della prima parola che chiamano 'thema',
verbo. -indugio nel pronunciare una sillaba. gigli, 2-16: devesi scrivere
natura che conferisce convenzionalmente quantità opposta alla sillaba in cui si trova (per lo
da una liquida, in cui la sillaba resta breve; si contrappone alla posizione
le due consonanti provocano l'allungamento della sillaba con vocale breve. -in partic.
-in partic.: allungamento di una sillaba (anche nell'espressione fare posizione:
, 10-283: appresso dei latini la sillaba che, terminando in consonante, precede alla
, terminando in consonante, precede alla sillaba che comincia in consonante, divien lunga,
del tono di voce nella pronuncia della sillaba o del piede di un verso: tesi
è quando s'alza colla voce la sillaba, e posizione, la quale è
posizione, la quale è quando la sillaba s'abbassa. socchi, 1-6-9: l'
queste lettere composte alcune possono solamente cominciare sillaba, cioè essere antiposte a vocale, e
vocale, e alcune possono solamente finire sillaba, cioè essere posposte a vocale,
vocale, e altre possono cominciare e finire sillaba, cioè essere antiposte e posposte a
dopo 'agit'così marcata da allungare la sillaba breve. d'annunzio, iv-i-
una desinenza (un'articolazione, una sillaba, come, nelle lingue semitiche, la
vocale tonica (un fonema, una sillaba). p. petrocchi [
, chente sono le parole d'una sillaba sola, come 'duro'e sì fatte.
dottore rispose, battendo con enfasi ogni sillaba:... dichiaro e definisco
la voce 'frate 'troncasi dell'ultima sillaba innanzi a consonante, purché sia addiettivo
piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende più veloce
piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende più veloce
nievo, i-vi-232: potrei, scrivere sillaba per sillaba il dialogo con cui preludiammo alla
i-vi-232: potrei, scrivere sillaba per sillaba il dialogo con cui preludiammo alla prima
. 38. cadere su una sillaba (l'accento tonico). d
accento dee... premer l'ultima sillaba, che rimane nel troncamento.
gli apostoli] una parola, una sillaba, un turbamento di fronte, un abbassamento
disus. con accentazione ritratta sulla prima sillaba nella ia, 2a, 3a pers
i-993: le parole proclitiche d'una sillaba... sono gli articoli (il
.]. sacchi, 3-9-70: ciascuna sillaba dalle compagne spiccata e solitaria presentasi come
preposto a'presenti singulari indicativi, d'una sillaba, si scrive in la prima e
precede l'accento (una vocale, una sillaba). -anche, con signif.
'f'il 'r 'della sillaba protonica. pascoli, i-969: l a
quello più forte, che cade sulla sillaba tonica di una parola e che si oppone
, ché non avrei voluto perderne una sillaba. carducci, iii-6-314: mortogli presto
divisibile in infinito. -prima sillaba di una parola; inizio di una
gigli, 2-31: dicesi [la sillaba] elemento in quanto la materia,
, rissoluto di non alterar pur una sillaba di esso, perché saria stato un
nel parlamento, né proferire un'unica sillaba delle invettive che cicerone e demostene fulminavano
la poesia delle viventi linque intendasi la sillaba accentuata in luogo della lunga e,
volte, ma senza prò: ed ogni sillaba discortese da me pronunziata mi ripiombava su
usato nella poesia greca, costituito da una sillaba iniziale breve seguita da cinque lunghe.
3. metr. che comincia con una sillaba lunga (un peone).
26. rendere lunga una vocale, una sillaba. -in partic.: allungare un
foscolo, xvti-123: tu!: amabile sillaba! badate a non profanarla. ed
. ojetti, i-786: declamava a sillaba a sillaba, cercando di profondarti i
ojetti, i-786: declamava a sillaba a sillaba, cercando di profondarti i versi dentro
piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende più veloce
una parola); lungo (una sillaba, nella metrica classica). piccolomini
una che s'innalza, senza la qual sillaba così elevata non può star parola alcuna
e sue cesure dove ti avanzi alcuna sillaba mozza, e troverai che i ambi
, allungare (un suono, una sillaba, una parola, la voce).
piuttosto è da dire che agostino la detta sillaba prolungasse mutando luogo all'accento e dalla
perché quivi, non essendo se non una sillaba, non cade accento grave, il
di quantità, quelle nelle quali ciascuna sillaba è profferita da tutti breve o lunga
breve, onde nella composizione armoniosa la sillaba breve sia l'unità dalla quale si
aggiunta di una lettera o di una sillaba al fondo di una parola; paragoge
. che ha l'accento sulla terzultima sillaba (una parola greca o, anche,
che hanno l'accento sulla terz'ultima sillaba. carducci, iii-17-278: poco usò il
che ha l'accento circonflesso sulla penultima sillaba (una parola). lessona
che hanno l'accento circonflesso sulla penultima sillaba. p. petrocchi [s
che ha l'accento circonflesso sull'antipenultima sillaba. = voce dotta, gr.
, in cui il mero suono, la sillaba ignuda del verso, diventano tanto naturalisticamente
figura grammaticale che consiste nell'aggiungere una sillaba alla fine di una parola.
figura grammaticale, con cui aggiungesi una sillaba alla fine d'una parola. =
che non solo ogni parola ma ogni sillaba, ogni letteruccia pongono su la stadera
protesi, e aggiunzion di lettara o di sillaba in principio della parola. lanzi,
figure; e l'aggiugni- mento della sillaba nel principio chiamaron 'protesi, epentesi
sì allungabili e no. ma una sillaba allungabile si può con la convenevole recitazione
l'ortodossa con un puntello d'una sillaba. malpighi, 1-233: maravigliomi molto
oro purgatissimo ai quali non vorresti levare una sillaba. foscolo, a- ^ 16:
dove se voi peccavate pure una minima sillaba, et egli vi faceva allora il
musicata integralmente, senza sopprimere neppure una sillaba). landolfi, 8-94: giunto verso
al perdono per chi contro una sola sillaba, non che contro tutta la legge,
u, la quale vocale forma sempre sillaba col nesso labiovelare qu; rispetto alla
voce 'cuore ', nella cui prima sillaba non ha la prima lettera diverso suono
profferir per dittongo, cioè in una sillaba sola, come 4 acqua, questo,
differenza di4 qui ', avverbio cruna sillaba sola. sciascia, 8-38: 4 unicuique
che ha l'accento tonico sulla sestultima sillaba (una parola). = voce
hanno la loro principale sedia nella terza sillaba. alfieri, xiv-2-260: mi è
(v. quattro1) e syllaba 'sillaba '. quadrista, sm.
vocali, o semivocali, nella stessa sillaba (ed è rarissimo in italiano).
s'uniscono insieme e ristringonsi in una sillaba: ma primo è sempre il raccolto
e quattro quell'ultime vocali raccolte in una sillaba, si truovan pronunziate. stigliani,
ri- strignimentì di due vocali in una sillaba, ve ne sono alcuni altri di
ghi sono quando di quattro vocali una sillaba sola si forma nel mezzo del verso
/ ma sognarono 'vive 'la sillaba e la nota. / rivivano quai furono
avveduto ch'ei non lesse né una sillaba mai di mio, volle conoscermi. berchet
ogni cosa, perché colui non mettea sillaba senza il quare. -nella locuz
questi fatti ed altri non si legge sillaba nei quaresimali istorici di botta e di balbo
quarta. o. metr. sillaba tonica che occupa in un verso italiano
fa in togliere o in dare ad una sillaba una o più lettere e consonanti,
gozzano, ii-217: pochi giochi di sillaba e di rima: / questo rimane
luogo, et a queste aggiugniamo la sillaba. 'ci ', come i
accenti ritmici sulla prima o sulla seconda sillaba e sulla quarta. piccolomini,
ritmici principali sulla quarta e sulla nona sillaba e cesura dopo la quinta.
luogo, e a queste aggiugniamo la sillaba 'ci ', come i latini e
quinque 'cinque ', e da sillaba (v.), sul modello di
quindi d'una posa grave della ottava sillaba, gli parve efficace e la mantenne.
buommattei, 62: su la quintultima [sillaba]: 4 mànda- visene, tenèndomivelo
le consonanti nel mezo della parola in diversa sillaba; avanti di sé ammette nel principio
e nel mezzo della parola nell'istessa sillaba le consonanti b, c, f,
procedimento morfologico che consiste nel ripetere una sillaba o una parte di sillaba per ottenere
nel ripetere una sillaba o una parte di sillaba per ottenere una forma verbale distinta ma
pronunziava a bassa voce, scandendo ogni sillaba, raffinando sugli accenti, indugiando su
. l'indugiare della voce su di una sillaba. lenzini, 171: vedere ora
dall'audin), con aferesi della prima sillaba (cfr. anche il toponimo
2. = deriv. dalia prima sillaba del lat. re [sonare],
nel piangere per la sola diminuzione di sillaba o lettera. lombardelli, 93: il
stava a sentire, senza perdere una sillaba, interrompendo a ogni tratto...
ferecrateo con la base di una sola sillaba, e secondo alcuni studiosi costituirebbe una
senza le quali niuna voce, niuna sillaba può avere luogo. e di que
lontano, né indago i legami tra sillaba e sillaba accorti. gozzano, ii-216
, né indago i legami tra sillaba e sillaba accorti. gozzano, ii-216: chiedi
la voce 'elli '] d'una sillaba minore e dissero primieramente 'ei '
, ristrignendola ad essere solamente d'una sillaba. nardi, ii-161: perciò che la
castelvetro, 8-2-157: più fermezza ha una sillaba lunga che non hanno due brievi,
ai predetti ristrignimenti di due vocali in una sillaba, ve ne sono alcuni altri di
colpì la cucuzza del capitano all'ultima sillaba di figliuoli. ghislanzoni, 17-44: la
, rissoluto di non alterar pur una sillaba di esso, perché saria stato un
interprete, non ebbe mai da rivocare una sillaba de'suoi detti, tanto fu retto
ch'alquanto riabbassino il suono d'alcuna sillaba già levata; tuttavia è ciò schivato
lo profferisce di lodarla con la prima sillaba e di riverirla con la seconda.
ribattuto che dà forza uguale a ogni sillaba, come nei giuramenti. 14
le parole di gesù furon ricalcate, sillaba per sillaba, con atroce esattezza,
di gesù furon ricalcate, sillaba per sillaba, con atroce esattezza, da una
, aggiunta. -anche: parola o sillaba posta al fondo della pagina che nelle
degli stampatori era la parola o sillaba che, posta in pie di pagina,
insieme. salvini, 39-vi-172: la sillaba è un suono spiccato e quando una
concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole; quando largamente,
armonia che si truova nella medesima ultima sillaba di due parole, con la medesima
con la medesima vocale ch'a quella sillaba va innanzi, quando l'accento si
quando l'accento si truova nella penultima sillaba » fiamma, 299: questo modo
nota che in questa composicione la prima sillaba o vero la prima e la seconda
o vero la prima e la seconda sillaba de la dictione fi variada, trasmutando le
quella concordanza che nell'ultima e penultima sillaba far si suole; quando largamente s'
poeta di poterle esser cortese ai una sillaba. il che vediamo soventi volte esser da
una sola. -trasferire una sillaba da un verso a quello successivo o
per zascaduno verso, e la ultima sillaba de zascaduno verso fi removesta, sì
remane undenario e de la ditta ultima sillaba fi fatto lo pron- cipio de lo
, ad ogni frase, vocabolo o sillaba ch'ei raccolga, muti o rimuti,
7). -accento di rinforzo: sillaba della parola cantata su cui il suono
6. rafforzato (la pronuncia di una sillaba). salvini, 39-vi-169: in
coma al quia, / balbetta sulla sillaba, / ringuaina poesia, / volge corso
, che il dittongo sia tolto dalla sillaba antipenultima; giacché dicendo 'rinotare',
ha un suono aspro e cupo (una sillaba). lenzoni, 128: omero
attenui o vero s'assottigli, in ciascuna sillaba si trovano necessariamente, come in tutti
è tant'altre volte ripetito) quella sillaba dove la voce s'innalza.
mio figliuolo. -acquistare nuovamente una sillaba o una lettera nella flessione (una
gioberti] ma non ho mai scritto sillaba contro di lui e probabilmente non iscriverò
volte -ma senza prò: ed ogni sillaba discortese da me pronunziata mi ripiombava su
fa è comune o su la terza sillaba o su la quinta o su la settima
, 2-241: riposando paccento sopra la seconda sillaba, si pronuncia in maniera che la
uniformità col faleucio, qualora sulla sesta sillaba si riposa, e col saffico, qualora
truova appo gli antichi poeti 've', sillaba disaccentata, che si appoggia a certe voci
si appoggia a certe voci di una sillaba finiente in 'e', e non ha significazione
effettivamente pronunciato) al termine di una sillaba chiusa. leopardi, i-46: gli
xcii-ii-231: non v'esce questa mattina sillaba non che parola fuor di bocca o sospiro
due dell'ultima e dell'innanzi penultima sillaba agevolmente fastidiscono e sazievoli sono molto,
servitore s'inchinò, senza risicare una sillaba di più. -impegnare il proprio
una parola. bilità di ogni sillaba lunga con due brevi. castelvetro
dall'armonia che si truova nella medesima ultima sillaba di due parole, con la medesima
, con la medesima vocale ch'a quella sillaba va innanzi, quando l'accento si
, quando l'accento si truova nella penultima sillaba. l. salviati, ii-ii-65:
di me, non risponderò mai una sillaba. carducci, iii-2-228: de i vecchi
piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende più veloce
poesia oppure l'accento tonico di una sillaba (la scansione, la pronuncia).
cui una o più sillabe brevi precedono la sillaba lunga (mentre nel ritmo discendente è
lunga (mentre nel ritmo discendente è la sillaba lunga che inizia il piede).
amendue gli emisticchi vi soprabbondano di una sillaba, e talvolta non soprabbonda che un
con cui si indica l'abbreviazione della sillaba latina -rum. tramater [s.
v.]: 'ronne': abbreviatura della sillaba latina 'rum', una delle tre
verso m cui ciascuna parola presenta una sillaba in più rispetto a quella precedente. -anche
o su la quarta o su la sesta sillaba, medesimamente tanto più sie il numero
ad esprimere il suono o meglio la sillaba rotonda della pronunzia galla. ojetti, ii-752
rapidamente una parola difficile e mangiandosi qualche sillaba. 8. perfettamente compiuto in
ed incerto che non potrei raccozzare più sillaba. g. giudici, 13-48: sto
quindi d'una posa grave della ottava sillaba, gli parve efficace e la mantenne.
uò essere sostituito da uno spondeo, con sillaba naie anticipite. -verso saffico maggiore
uniformità col faleucio, qualora sulla sesta sillaba si riposa, e col saffico,
; e se ne squittinava esattamente ogni sillaba. 6. dimin. saggiolino
). carducci, iii-21-152: la sillaba iniziale 'im'gli rivelò la dedicazione essere
venga da 'sanies', la cui prima sillaba è breve; l''exseccaminare'del menagio
pronuncia medievale con accento tonico sull'ultima sillaba. sataneggiare, tr. (satanéggio
dell'ultima e dell'in- nanzi penultima sillaba agevolmente fastidiscono e sazievoli sono molto,
figura un tartaglia, / che a ogni sillaba intoppa, impunta e sbaglia! foscolo
si emozionava, allora si bloccava sulla prima sillaba, il suo collo era scosso da
quegli accenti urtantisi sulla sesta e settima sillaba ti dà come l'accavallare delle onde;
l'alternarsi di arsi e tesi o di sillaba tonica e atona; declamare. -anche
alternanza di arsi e tesi o di sillaba tonica e atona (un verso);
la sua scansione, cioè, quando la sillaba finisce di vocale e la seguente pure
quel brutto scarafaggio non creder mai una sillaba. beltramelli, i-94: tu verrai con
vocali non si mangiassero, ma facessero sillaba da per loro. montano, 75
parola o frase eliminando una lettera o una sillaba -881 — { scarto sillabico)
afferesi, è scemamente di lettera o di sillaba m principio della parola. manni,
); accorciato, abbreviato di una sillaba (un verso). piccolomini,
genere, scemati nel principio di una sillaba, non sono altro che un ritorno,
tre modi, o nella prima sillaba o nella seconda o in tutte e due
la coda. -privo di una sillaba o di una lettera (una parola,
molte parole mozze e sceme di qualche sillaba e lettera. sacchi, 3-48-
fingasi che alcun verso sia scemo di una sillaba. -breve (una sillaba, una
di una sillaba. -breve (una sillaba, una vocale). campanella,
la scempiezza. -brevità di una sillaba. stigliani, 19: misura
cioè una 'e'muta che non fa sillaba) espresso o sottinteso sotto, cioè
parole, pur risuonando nella sua mente sillaba dopo sillaba, restavano incomprensibili, slegate
pur risuonando nella sua mente sillaba dopo sillaba, restavano incomprensibili, slegate da ogni
ribattuto che dà forza uguale a ogni sillaba, come nei giuramenti. c. e
, con reduplicazione onomat. della prima sillaba. sciàscio, sm. dial
di confusioni, ammutolisce, non fiata sillaba in sua discolpa occultando ogni minimo scintillamento
seconda, sesta, ottava e decima sillaba. = comp. da scolio2,
seconda, quinta, settima e nona sillaba. = comp. da scolio2
sedie nella seconda, quarta e sesta sillaba. = comp. da scolio2
interamente ogni parola e quasi scolpirne ogni sillaba secondo la propria forma. leopardi, tv
bellezze del corpo, scom sillaba; se bene un giorno le fu sorpreso
ed incerto che non potrei raccozzare più sillaba. 4. che pensa o
tutto questo mio collerico dire e'non ha sillaba che apporre. pascoli, 591:
figura grammaticale consistente nell'abbreviamento di una sillaba lunga. p f.
.., abbrevia ed accorcia la sillaba che è lunga di sua natura, come
comp. dall'imp. di scorciare e sillaba (v.). scorciataménte,
, sf. ant. caduta di una sillaba alla fine di una parola.
allungarle vi s'eran poste, o altra sillaba, delle proprie loro, che vi
, zo e, scostata la sillaba 'in'dalle consonanti 'st', la quale
ci- fuoriuscire rumorosamente dal folto della ogni sillaba che ti avvia alle officine tipografiche, e
quei timidi governanti guardano sospettosamente ad ogni sillaba che si avvia alle officine tipografiche,
chi è, so che non scuci sillaba quando vuoi essere segreto. 4
. che ha l'accento sulla terzultima sillaba (una parola).
accento acuto, posto più sopra una sillaba che sopra una altra, fa ch'esse
che l'accento abbia su la primiera sillaba, seguiti appresso a loro: conciossiecosa
ne'piani non si passerà mai l'undecima sillaba. goldoni, xiii-530: lo sdrucciol
fatto l'accento oltre la terza sillaba dal fine si allontana, quali sono
una parola con l'accento sulla terzultima sillaba. varchi, 3-209: chi biasima
termina con una parola accentata sulla terzultima sillaba (un verso, una rima).
acuto non è né sopra l'ultima sillaba né sopra la penultima, ma sopra l'
mondi possa aprirti, / sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. /
role polisillabiche, l'accento che cade sulla sillaba -appoggiato, spalleggiato in un'azione, in
militare. le, che cade sulla sillaba tonica. siri, i-331: a tal
europee l'elemento bus, in origine sillaba finale della parola omnibus). 5
cui si produce un fenomeno fonetico; sillaba su cui cade l'accento. giorgio
, nella qual già le particelle d'una sillaba locar non si possano. buommattei,
sedie nella seconda, quarta e sesta sillaba. gigli, 2-41: l'articolo,
convenzionalmente la sede dell'accento tonico sulla sillaba di una parola e il timbro di una
ne la c facea pofizio / de la sillaba cor e quei dueche non si senta.
-indicazione di quantità sulla vocale di una sillaba. firenzuola, 26: quintiliano.
mesi. to secondario (una sillaba). montale, 3-37: semi-affogato
quel modo che nel verso metrico una sillaba lunga equivale a due brevi. buzzi,
quando più note passano sotto la medesima sillaba. = comp. dal pref
. semilungo, agg. metr. sillaba semilunga: sillaba fornita di accento secondario
, agg. metr. sillaba semilunga: sillaba fornita di accento secondario, su cui
: che ha l'accento sulla penultima sillaba e termina con un dittongo.
che riceve un accento secondario (una sillaba, una vocale). = comp
sfi biano sopra l'ultima sillaba o che d'una sola sillaba sien
l'ultima sillaba o che d'una sola sillaba sien ducia antica, incrollabile,
l'abbondanza o 'l mancamento di qualche sillaba. -sm. nella metrica latina
iambo, che ha sempre la prima sillaba breve e per questo fa nominare il
ella n'è mandata fuori con una sillaba di più, et èssi detto 'se non
dimora, avanti che si proferisca la sillaba che segue. galileo, 3-1-190:
il tuono o ver suono d'una sillaba. betussi, 3-109: possiamo restaurar sensitiva-
sue labbra, quando pronunziava la prima sillaba di quel verbo così liquido e sensuale
dottore rispose, battendo con enfasi ogni sillaba: « dico, proferisco e sentenzio
il polso, ma non volle proferire una sillaba sepprima non si fossero uniti altri tre
ho giurato di non fargli aver più sillaba del mio. -disponibilità cortese,
così l'arsi permetteva d'allungare una sillaba breve. 3. figur.
sette sillabe con accento fisso sulla sesta sillaba e uno o due accenti mobili sulle
= comp. da sette e sillaba (v.). settèsimo (
negozio non ammetteva di sentirne pronunziare una sillaba. -fervido, accalorato.
possa aprirti, / sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
ovvero se lo verso è pronunziato una sillaba più breve ovvero più lunga, è
, stridente (una parola, una sillaba). lenzoni, 129: secondo
siila2, v. sulla. sillaba (ant. silaba, silba),
concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole. tedaldi, 26-9
volgari, se togliono per una sola sillaba. boccaccio, viii-1-24: davanti a costui
questo salmo si premette per titolò questa sillaba 'he'ch'è interpetrata 'essere'o veramente 'vivo'
. f. giambullari, 2-47: la sillaba è un legamento ed accozzamento di più
v'è sopra l'accento acuto, la sillaba è lunga nelle vocali lunghe e nelle
fermezza ha quello piede che comincia dalla sillaba lunga e termina nella brieve o nelle
con la sua scansione, cioè quando la sillaba finisce di vocale e la sequente pure
se perde. campanella, i-423: la sillaba è una congion- zione di consonanti e
e però alle volte una sola vocale fa sillaba. salvini, 39-vi- 172: la
. salvini, 39-vi- 172: la sillaba è un suono spiccato e quando una o
insieme, le quali quando fanno una sola sillaba, cioè che non si proferiscono da
colpì la cucuzza del capitano all'ultima sillaba di figliuoli. carducci, iii-17-278: nell'
séguito abbiano l'accento su la medesima sillaba. d'annunzio, ii-118: la
cavo artificio s'ingolfa, / di sillaba in sillaba vibra. b. croce,
artificio s'ingolfa, / di sillaba in sillaba vibra. b. croce, i-4-104:
uovo, e mai non sento / altra sillaba, altro accento. quasimodo, 5-39
salmastre. -gioco, ozio di sillaba, di sillabe, di sillabe e rime-
. idem, ii-217: pochi giochi di sillaba e di rima: / questo rimane
minima di un testo). -a sillaba a sillaba: parola per parola.
un testo). -a sillaba a sillaba: parola per parola. dante,
gabriello recò di paradiso, / ciascuna sillaba porta vertute / e nel comprendere passa
al creatore creatura apparisse invisibilmente ed a sillaba a sillaba parlasse per transitorie
creatura apparisse invisibilmente ed a sillaba a sillaba parlasse per transitorie dimoranze con
pur, eh'una parola, / una sillaba sola vò ch'abbatta / cento di
son io, né si cancella / mai sillaba di giove. foscolo, vii-202:
quali non aggiungere, levare, cambiare sillaba, una sillaba (a una a una
aggiungere, levare, cambiare sillaba, una sillaba (a una a una e lentamente le
), non capire, comprendere, intendere sillaba, unao per maggiore chiarezza ed espressività o
ed espressività o per enfasi. sillaba (di uno scritto o di un discorso
un discorso), non credere una sillaba (di quanto viene affermato o raccontato)
dire, proferire, rispondere, scrivere sillaba, una sillaba, non lasciarsi sfuggire
proferire, rispondere, scrivere sillaba, una sillaba, non lasciarsi sfuggire una sillaba (
una sillaba, non lasciarsi sfuggire una sillaba (di un discorso), senza
discorso), senza omettere, tralasciare sillaba (di quanto si riporta o trascrive)
trascrivo tutta la vostra scrittura senza lasciarne sillaba. s. venier, lxxx-3-804: era
accordato, rissoluto di non alterar pur una sillaba di esso. f. f
non volendo io né aggiungere né levare una sillaba. foscolo, v-92: né io
m'accorsi ch'io non sapeva più sillaba di ciò ch'ella mi aveva insegnato
insegnato. berchet, 1-70: non iscrivo sillaba se prima non ho soddisfatta per ogni
4-23: lasciai ridere, e non opposi sillaba. ghislanzoni, 18-67: ho interrogato
non ci fu verso di cavargli una sillaba. nievo, 856: fra le carte
che non vi tolgo né vi aggiungo sillaba. carducci, ii-3-193: son debitore
da marzo in poi non abbia scritto sillaba. faldella, ii-2-108: neri- na
ii-2-108: neri- na non perdeva una sillaba delle rivelazioni del marito. de amicis
amicis, 160: non ci sfugga una sillaba di questo! pirandello, 8-197:
molta attenzione, ma forse senza intender sillaba. cicognani, 6-78: dei discorsi tra
signore e la zia, domenichino non capiva sillaba: non che parlassero un'altra lingua
era avvicinato alla tavola per non perdere sillaba di quel racconto. sbarbaro, 1-189
senza oggetto... non spiccica sillaba: bottiglia capovolta si tura da sé
tutto da sé e non confidava una sillaba ad alcuno. n. ginzburg, i-611
madre mi disse che non credeva neppure una sillaba di quanto diceva jozek, serpente,
se sarei ancora riuscita ad avanzare una sillaba -con riferimento ai monosillabi sì e no
, 2-166: suo padre non conosceva la sillaba no per chiunque, in qualunque caso
» perdutamente ella si donò in quella sillaba fioca. il sorriso si spense; la
, 1-147: « no ». sillaba sola che vibrando scocchi / come freccia
. il vostro divinissimo volto senza una sillaba di lamento. - espressione
possa aprirti; / sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. /
vini bianchi o neri / si formò sillaba o accento: / quel che ai greci
scena immota, / ma sognarono vive la sillaba e la nota. 4
ottrine del 'fraticello'e voleva con una ottava sillaba compier la scala. -
tetracordo, prima sinfonia, prima armonia, sillaba e dia tessaron. -
5. locuz. - fino alla sillaba: fino all'estremo, fino al
lui lo scrupolo della spiritualità fino alla sillaba. -misurare le sillabe a qualcuno
che tutte le parti dichino insieme la medesima sillaba, il che chiamano alcuni sillabare.
mentre l'inglese col libretto alla mano sillaba i versi alla meglio, ecco uattro
esteriorizzare. = denom. da sillaba. sillabàrio, sm. libro
compitare o computare che si faccia qualche sillaba, se pure termine più proprio non
anni. = denom. da sillaba, con suff. frequent.
in alcuni tempi verbali consiste in una sillaba premessa alla radice (in contrapposizione con
assume la funzione di centro di una sillaba. altieri biagi, 10-234: su
quella costituita da segni che rappresentano una sillaba (e si contrappone a quella alfabetica
-quantità sillabica: quantità di un'intera sillaba in contrapposizione a quella della sola vocale
deriv. da auuapti (v. sillaba). sillabismo, sm
sillabismo variabile. = deriv. da sillaba. sillabizzazióne, sf. sillabazione
). segno grafico che indica una sillaba in una scrittura sillabica. = voce
= voce dotta, comp. da sillaba e dal gr. yqò ^ a 'segno'
le loro principali sedie nella seconda e sesta sillaba. = voce dotta, lat
che unisce due versi contigui per cui la sillaba finale di un verso, per lo
metrica moderna, fenomeno per cui la sillaba finale dell'ultima parola (per lo
seguente, come se fossero un'unica sillaba (e nella metrica italiana è in genere
sinalefe e sue cesure dove ti avanzi alcuna sillaba mozza. f. f. frugoni
, aw. con la caduta di una sillaba interna. salvini, v-2-4-4:
: verbo sincopato, chi leva una sillaba dal mezo. musso, ii-217: maria
che nell'infinito hanno per ultima la sillaba '1', si dicono nel futuro quasi
nel futuro quasi tutti sincopati di detta sillaba, e ponendo in sua vece un'
all'affisso 'non vuomi'è levata una sillaba del mezzo, per quella figura che
sincopa è scemamento di lettera o di sillaba in mezo della arda. muratori
due o più vocali in una sola sillaba. = voce dotta, gr
. fusione di due vocali in una sola sillaba h. leibniz (1646-1716) secondo cui
tetracordo, prima sinfonia, prima armonia, sillaba e dia tessaron.
formano e quasi insieme si congiungono in una sillaba. avalle, 1-i-93: 'sinizesi':
il fenomeno per cui si abbrevia una sillaba lunga per natura (si contrappone a
dell'accento tonico di una parola sulla sillaba precedente, usato per lo più per
: la sistole è il far breve una sillaba che di natura sia lunga. g
spazio che trovasi talora nella stampa tra una sillaba e l'altra. =
, con cadenza giambica; la quinta sillaba di ogni verso deve essere breve,
-aumentare la lunghezza delle parole aggiungendo una sillaba o pronunciandola in modo strascicato. algarotti
di scambiare o smagliare una voce, una sillaba. 5. figur. fiaccare il
, 1-2-62: il ricrescimento della penultima [sillaba] è d'ordinario l'alterazione che
'l solaio. = dalla prima sillaba della parola lat. sol [ve]
solfeggianti ad applicare sempre e costantemente la sillaba 'ut'alla prima voce e fondamentale della
volgari, se togliono per una sola sillaba. s. gregorio magno volgar.,
. v.]: 'sonante': nella sillaba, l'elemento che porta il suono
ultime insieme. -cadere su una sillaba (l'accento). sacchi,
dire parola con leggerezza perché ogni mia sillaba era soppesata, scrutata, spremuta.
. 7. cadere su una sillaba successiva (un accento). tesauro
, 5-ii-202: soltanto qualche parola, qualche sillaba senza senso potè, per dir così
conformarci. 21. prolungare una sillaba nella pronuncia. piccolomini, 10-276:
. ant. caduta di una vocale dalla sillaba iniziale o finale di una parola (
od apostrofe, che mostra la sospensione della sillaba, dove manca l'ultima lettera,
similmente la voce 'frate'troncasi dell'ultima sillaba innanzi a consonante, purché sia addiettivo e
. gramm. prolungamento di tono di una sillaba. piccolomini, 10-282: la lunghezza
gio battoli, cxli-334: sarà profferita la sillaba con voce spenta piccolissimo, che
la bocca, non potè uscirne una sillaba. 8. figur. dissipazione,
10. prolungato (un suono, una sillaba). salvini, iii-33: quando
, 5-260: il frate non rispondeva una sillaba: si voltava spesso a guardare indietro
e compimento dànno alla pronunzia e tondezza alla sillaba. varchi, 3-237: ciascuna lettera
bollo della posta milanese aveva coperto l'ultima sillaba del 'romano'e qualche spedizioniere lesse 'roma'
-diviso in due suoni (una sillaba). buommattei, 52: la
). buommattei, 52: la sillaba non si può pronunziare spezzata. 20
ammirò la loro esattezza nel proferire ogni sillaba, nello spianare, estendere e sostenere la
particelle spiccate. sacchi, 3-9-70: ciascuna sillaba dalle compagne spiccata e solitaria presentasi come
o che ha l'accento sulla penultima sillaba (una parola). stigliani,
che i piani, ma scorciati d'una sillaba nel fine. 2.
dire parola con leggerezza perché ogni mia sillaba era soppesata, scrutata, spremuta.
, sprizzano paganesimo e naturalismo da ogni sillaba. bacchelli, 2-xix-480: 'socrate immaginario'.