a casa; lo stanco agricoltore li siegue appoggiato al suo bastone. leopardi,
, 530: l'astuzia è proprietà che siegue alla debolezza, i quali costumi erano
fugge, / pigra i suoi passi siegue la vecchiezza, / e il brio vivace
, 83: piglia la caccia mentre ti siegue, e non aspettar che ella ti
, ciecamente conduce il maschio che la siegue desideroso di accostarsele, guizzandole attorno con
lor punto, e l'azione che ne siegue è così prossima alla catastrofe, che
leonardo, 3-371: l'acqua non siegue il suo corso dopo la caduta nella
. ciecamente conduce il maschio che la siegue desideroso di accostarsele, guizzandole attorno con
. ciecamente conduce il maschio che la siegue desideroso di accostarsele. moravia, iv-320
degli altri. bar etti, 2-409: siegue un lungo ragguaglio d'un pericolosissimo vortice
. d. battoli, 35-94: ne siegue che... secondo l'alto
esatta coltura de'loro poderi, ne siegue che questi poche derrate produchino. manzoni,
d. bartoli, 33-244: ne siegue, che adunino, e contrappongano le
congiungono, ivi il vicino moto che siegue fia tardo; e questo accade per essere
d. battoli, 35-94: ne siegue che... secondo l'alto
natura, in un corpo, ne siegue il corroborarsene le più deboli con la
roma. d. bartoli, 40-i-153: siegue ora l'istoria, cosa riveritissima fra'
l'agente libero nelle sue consigliate deliberazioni siegue la parte più favorita dell'intelletto.
vigilia ed una festa: / chi siegue il vizio o altro piacer vano / dopo
in aria; quel che di poi siegue a dirsi, ancor non è presente.
che rispondere a favor tuo, ne siegue per infallibile conseguenza ch'altro non debba
verbo principale. menzini, iii-224: siegue adesso a dire... di quella
dileguato in aria; quel che di poi siegue a dirsi, ancor non è presente
a chi ti serve, a chi siegue tuo stile, / a chi sotto tua
quello stesso linguaggio tiene ogni uomo che siegue un usurpatore, ogni nazione che lo
d. bartoli, 9-29-1-102: siegue ora a doversene [del mondo]
denti. foscolo, xiv-151: dante siegue ad esserne duca e maestro: alla
ed altri tratti / con ciò poi che siegue appresso. -distinto, non
, ma lo proviene, / e siegue quell'astrologo beato, / fenomeno di fasi
l'agente libero nelle sue consigliate deliberazioni siegue la parte più favorita dall'intelletto.
una vigilia ed una festa: / chi siegue il vizio o altro piacer vano /
uno di questi giovani eroi lo per- siegue passo passo in tutto il corso della sua
bartoli, 3-165: più gagliardi, (siegue a dire il filosofo) esser gli
del fisicare presente, perché l'autore siegue la vanità del- l'astrologia e spiega
la cosa amata simile alla materiale, ne siegue necessariamente che 'l desiderio debba esser la
molti cavalli non cura di lentichio, ma siegue campi formentiferi. =
città. s. maffei, 4-66: siegue il codice, tralasciando ciò che framezza
dovuti li legati, bensì che ciò non siegue per capo d'imperfezione...
d. bartoli, 10-269: ne siegue che il tremore e fondazione, ch'
. f. frugoni, 2-305: quando siegue ne'boschi pauroso lepre o daino fugace
guarini, 1-308: dal che ne siegue essere detta superficie inclinata o declinante più
[lo sfintere della vescica] ne siegue l'incontinenza dell'orma. a. cocchi
/ a chi ti serve, a chi siegue tuo stile, / a chi sotto
d. bartoli, 3-85: ciò che siegue a farsi ne gl'intestini, col
ombra. gemelli careri, 1-v-68: siegue la provincia di 4 pangasinan ',
continuo intorbidarla? bellori, iii-83: siegue appresso la predica che fece al popolo
sotto il loro dominio, il che siegue con lasciarli vivere totalmente a loro capriccio
né al compagno né alla caccia che siegue, s'abbandona e invilisce. 4
. battaglini, i-399: dal che ne siegue un'involgimento sì grande del fatto che
né il pronome 'li 'se siegue una vocale o una 's 'impura
, 35: uom che in amor siegue il desio fallace, / né misura il
nel mezzo del quadro. non ne siegue, però, che debba essere un lume
, 1-192: offeso il polmone ne siegue necessariamente un marasmo di tutto il corpo
d. battoli, 10-269: ne siegue che il tremore e fondazione, ch'
leonardo, 3-421: da questo ne siegue essere necessario, per crescere l'acqua
equinozio l'egualità e, quindi declinando siegue la narrazione, la quale è tanto
. f. galiani, 3-329: intanto siegue a tenersi il conto in carlini,
palpitando di timore o di gioia lo siegue con le pupille ondeggianti, e prima
, / farà di carlo e chi 'l siegue disparo. a. pucci, cent
, / farà di carlo e chi 'l siegue disparo; / ed è più certo
frugoni, 2-305: dite che quando siegue ne'boschi pauroso lepre o daino fugace
del polmone. malpighi, 76: siegue a fare l'induzione ne'mali del
bocca del ventricolo quel vapore e ne siegue la palpitazione del core, la cardialgia
materie al modo de'geometri sono come siegue: 1. estrarre da'testi le definizioni
pieno usufrutto. idem, 1-9-2-16: quindi siegue che si dànno due termini, uno
ma è molto più la particella che siegue: 'et in medio populi polluta labia habentis
, 2-305: dite che, quando siegue ne'boschi pauroso lepre o daino fugace
lievemente comprender si può il testo che siegue. zanobi da strata [s. gregorio
/ -con un disio che ognor mi siegue forte. / -che parturisci quando el
, i-xi-84: non fa matezza / chi siegue, del castoro, sua prodezza.
già fatto. guglielmini, no: ne siegue che, profondandosi il nume, cresca
metrica. caphano, 1-15: ne siegue necessariamente che tutte le prolazioni e così
. de luca, 1-11-2-25: quindi siegue che la materia non sia capace di
, ma è tutto ragionevole quel che siegue, cioè che non paura, ma
affezioni, ma un impeto razionale che siegue l'apprension intellettuale del buono e bello
relazioni e riguardi. lanzi, 1-2-261: siegue il terzo s. e in esso
l'uso novel resta fondato; / ne siegue che potrà senza paura / trattare il
fausto da longiano, 21: secondo siegue che 'l tuono non ristingue il fuoco ne
in bnevi parole. bonarelli, 1-224: siegue la terza proposizione, la quale in
a chi ti serve, a chi siegue tuo stile, / a chi sotto tua
alla coscienza. bonarelli, 1-166: siegue il filosofo che, pur la ragione
. bagnini, 1-68: dal che siegue pure che [la decima] sia dovuta
e di varie sorti di drappi. siegue immediatamente il parocchiano con il rituale nelle
alcuno con quello che precede e che siegue: « ora pure adorano quel grande
. monti, 5-95: bonel la siegue a piè per la pianura, / bestemmiando
ovidio volgar., 6-517: la cerva siegue lo so paro; lo ser
, salutare, dalla dilettazione che ne siegue, detta. -che costituisce difesa
f. pagnini, i-78: lo stesso siegue di quelli del sam- miniatese, la
fuoco per tutto il corpo, ne siegue un freddo universale. a. chiappini,
assoluta, di deuteragonista alla comprimaria, siegue che la nostra seconda parte risponda all *
chi disidera segnatamente o favellare o scrivere siegue a punto il stile delli tre celebrati
ovidio volgar., 6-517: la cerva siegue lo so paro; lo serpente fi
3-11: infinita moltitudine di spettatori li siegue con gli occhi e innalza fino al cielo
e, conoscendo il danno, ancor lo siegue. botta, 6-ii-149: debbono,
mondo comunale / eo vegio che lo siegue ed ubidisce. chiaro davanzati,
partito da quasi tutti i moderni padri si siegue, e non è men crudele dell'
elmi e date lor le lance. / siegue la tromba a dare il segno presta
a dio. bonarelli, 1-166: siegue il filosofo che, se pur la ragione
andati a scuola di architettura, non siegue che non abbiano studiata quest'arte.
: io, che, come il sol siegue l'auro quarto luogo il
: io, che, come il sol siegue l'aurora, e martini. carducci
gente. gemelli careri, 1-v-68: siegue la provincia di pan- gasinan, lungo
f. pagnini, i-103: lo stesso siegue rispetto alle osterie e i siti di
ne, detto ancora smerilló o merillo, siegue così avidamente le lodole che alle volte
, essendo commune questa affezione, ne siegue che quello spandiménto (dato anche che vi
sono nella proporzione de'loro fochi, ne siegue che le aberrazioni prodotte da'due specchi
altro dolce spirito soave, / che siegue un spiritello di mercede. dante,
tutti gli altri, schillétto si chiama e siegue nostr'ordi- ne. volendolo essercitare,
diverse che s'appoggiano alla vocale che siegue, verbigrazia « o-gni-dì ».
foscolo, iv-362: lo stanco agricoltore li siegue appoggiato al suo bastone. leopardi,
: essendo commune questa affezzione, ne siegue che quello spandimento (dato anche che vi
milizia, viii-467: l'imitator servile siegue rampando il gregge volgare, si strascina
... per quella rissoluzione che siegue dalla sopervenienza de'figli. = deriv
precedere nell'ordine poetico ciò che materialmente siegue nell'ordine temporàrio. -che
boiardo, 3-147: a la timbrea siegue la ortica, / il palido ligustro al
sicuro, / la città tutta il siegue al tocco d'un tamburo.
tuono. malpighi, 56: ne siegue che si devono corroborare le fibre carnee di
io traccio m'avvisa che la vita siegue con pari rapidità la mia penna. carducci
malpighi, 75: del resto la ferruminazione siegue per necessità dei vasi e della natura
. belloni, 2-ii-85: dal che ne siegue anche poi che nelle grandi e giuste
, 1-192: offeso il polmone ne siegue necessariamente un ma- rasino di tutto il
una vigilia ed una festa: / chi siegue il vizio0 altro piacer vano, / dopo