lo citarono m. duilio e c. sicinio. collenuccio, 78: e perché
sragionare; agire insensatamente o incoerentemente. sicinio, prol.: essorto coloro che non
gio d'avergli tronco il braccio manco. sicinio, 1-48: questa balorda crassizie vostra
te medesma ornai posto in oblio? sicinio, 68: tutti a poco a poco
/ salda restarvi ed inconcussa roma. sicinio, 8: ah, ineptule sicini
per simil. e al figur. sicinio, 75: vi erano anco doi pettini
la profundità terrefà tutti li uomini. sicinio, 81: narri tu il vero,
ludifica per lo predetto modo ed abbagliala. sicinio, 67: a sicinio,
. sicinio, 67: a sicinio, queste sono le urbanità che io con
e lusco, ne rimane ingannato. sicinio, 58: costei o vero è pazza
forse patremo, e altri così fatti. sicinio, 1-19: non ho conosciuto mio
maligna e scelesta non intrarà la sapienza. sicinio, 1-87: il tener quel d'
l'istesso con quello del re. sicinio, 1-14: io quando fussi bona a
! -in senso osceno. sicinio, 99: -quanto più è oscuro l'
spinto innanzi più di quattro braccia. sicinio, 14: per sanarti da questa tua
2-289: 'mentuccia': calamento. sicinio, 1-68: -saprestimi tu almen dire se
se venissero in mostra senza segnale. sicinio, 139: son tanto simili insieme
pimpinella] alla mesticanza dell'insalate. sicinio, prol. x io, come colui
futilità, quisquilia, inezia. sicinio, 1-45: moia l'avarizia, tra
. celebrativo, elogiativo, onorifico. sicinio, 11: rimena rimena un poco l'
essere un buono a nulla. sicinio, prol.: che credite che io
, come se mi volessero uccellare. sicinio, 72: i tafani con la
prono di erba o foglie de arbori. sicinio, 1-50: li teli de li
che bene, « ideste » benissimo. sicinio, 13: fermate, fermate,
. - anche in senso erotico. sicinio, 22: tu pigliate ciò que te
che venghi specialmente dalle vigne grasse. sicinio, 1-14: voi gittate un'odor
che risplende nella notte. sicinio, 1-10: non avea ancora artofilace (
l'operazioni che si fanno nell'occipizio. sicinio, prolo povera memoria mia se si
un sentimento, una virtù). sicinio, 8: ah, ineptule sicini,
insieme degli organi genitali maschili. sicinio, 99: -quanto più è oscuro l'
. strepito, lamento molesto. sicinio, 64: hui, che ostrepitazioni e
ossequi, tacendo, non satisfare. sicinio, 85: in ogni cosa razionabile
appena le pantofole: essere giovanissimo. sicinio, 19: a pena può trascinar le
. o intrare per questa patula porta. sicinio, 1-24: che direbbono i miei
anco un pelo intercessioni e favori. sicinio, 1-28: tu sai chi son'io
a perdizione per la loro fragilità. sicinio, 1-8: vi andate pigliando tanto fastidio
, con pertiche, con spiedi. sicinio, 73: in capo a 16 mesi
matte co'pizzigoni che le dànno. sicinio, prol.: state fresche, voi
io per portar pollastri son unico. sicinio, 1-14: io, quando fussi bona
loro et agli altri, e patiranno. sicinio, 1-54: è possibile.
per far le mie cose sue. sicinio, 119: in fine questo praticar fra
quella protezione che gli si conveniva. sicinio, 1-44: propalami cotesto tuo noviter nella
da pugni (una ricompensa). sicinio, 1-70: oimè, oimè, non
che vostra signoria avea di puntarlo. sicinio, proli l'officio mio non e
o per richiamare l'attenzione. sicinio, prol.: la prima cosa,
cibo. -con allusione oscena. sicinio, 1: son certissimo che, come
, benché qualche volta non riesca. sicinio, 85: in ogni cosa razionabile e
dare segno di squilibrio mentale. sicinio, 57: o vui, mamma mia
ammettere, non accogliere; escludere. sicinio, 65: perché debbo esser reietto da
. 6. fatto rivivere. sicinio, 136: ora mi pare d'esser
, era il rifugio de'poveri. sicinio, 127: o unico refugio mio,
a un oggetto di studi. sicinio, 11: rimena un poco l'animo
; reintegrato nella propria condizione. sicinio, 136: ora mi pare d'esser
da attori, cantanti, ecc. sicinio, prol.: la prima cosa quando
l'incarnato naturale delle guance. sicinio, 1-14: io non muto altro vino
con la musica sanò i furiosi. sicinio, 14: per sanarti da questa tua
qui per sbestiarti, bestiac- cia! sicinio, 1-70: se ci piglio un bastone
d'avaricia e schiatavan d'invidia. sicinio, prol.: io schiatto d'allerezza
dio la sconfondaper premio delle sue sceleratezze. sicinio, 12: vi lascio con la
e io mai li ho voluto andare e sicinio, 1-9: non ci andate, di
a secco: praticare la sodomia. sicinio, 1-70: sapendo che vostra signoria e
un ramo, un albe sicinio, 14: per sanarti da questa tua
empia acerba / doglia col mesto canto. sicinio, 54: sfocando spesso con lacrime
papa cavol in questo è singolare. sicinio, 1-8: chi vuol fare dispiacere
pomposa esibizione di sé; pavoneggiamento. sicinio, prol.: la prima cosa,
moglie consiste nel vedersi amata dal marito. sicinio, 101: ecco qui il
marcato (l'inflessione dialettale). sicinio, 58: io non so dove t'
la fin mia e l'entrata. sicinio, 18: invero che queste nostre asserte
in santa pace. -sostant sicinio, 1-19: mio padre era uomo da
33: un fachin guerzo e stralunato. sicinio, 18: queste nostre asserte virtù
quanto lacero, strappato o sfilacciato. sicinio, 136: dove sono gli altri miei
consumarsi, struggersi d'amore. sicinio, 1-57: tutta mi ci strìcolo a
cacciar d'italia strolaghi e negromanti. sicinio, prol:. m'ha ditto lo
sole. 4. prov. sicinio, 50: vale più uno stronzo d'
le trovate nel luogo dove le lasciaste? sicinio, 133: fu ucciso da suoi
la trappola per pigliar i ratti. sicinio, 78: meglio sarebbe una trappola
indicare il rumore provocato). sicinio, 19: a pena può trascinar le
, fatte per trastullo de'fanciulli. sicinio, 115: non perché io ti creda
abietto, ignobile, turpe. sicinio, 71: ogni mia deformità e turpedine
. intr. litigare, altercare. sicinio, 1-5: perché me vide l'autro
far berte ne le buse a terzi. sicinio, i-prol.: ora intendo il zergo
fo fatto rege da li senatori. sicinio, 1-80: chi domandate bel zitello?
capocchia di zolfo o di in spalla? sicinio, 1-32: -era meglio a starsi in
dubbio e quasi zoppicare col cervello. sicinio, 1-81: voglia dio, che sia