siano da se stesse dannate, non si può per le leggi far la declaratoria senza
di pena... nell'avviso si accennava a una declaratoria del tribunale speciale
dipendenza del decreto del i° gennaio che si riferisce alla misura presa in occasione del
fosse interpretato: « dichiaro congionti », si venirebbe ad aprir una porta per concludere
] dà l'assenso del matrimonio del quale si fa l'oggetto, cioè instrumento autentico
visione prima e volgare: la linea si deforma, è declassata a una entità secondaria
secessionisti dai circoli di categoria, vi si davano la mano. declinàbile, agg
quattro delle parti [dell'orazione] si chiamano declinabili, cioè non finiscono sempre
, 94: le parti che si variano si chiaman declinabili, e quelle
94: le parti che si variano si chiaman declinabili, e quelle che non
chiaman declinabili, e quelle che non si variano indeclinabili... le declinabili.
alberto, 163: così le cose ottimamente si governano, se la semplicità delle cagioni
libro di sydrac, 250: lo fermamento si volgie d'intorno come la macina,
come la macina, e quella stella non si muove come la chiavichia; e si
si muove come la chiavichia; e si è più alta che tutte l'altre stelle
, forsi un palmo; e sì si ciela inmantenente che l'àe fatto. plutarco
che declina, che pende, che si abbassa gradatamente; che volge, che va
, 3-3-44: secondo che la luna si troverà nella parte del suo cerchio declinante
rilevati o più, dove calando / più si som- mette 'l suol, di quanti
nell'aperta vallata. moravia, viii-157: si intravedeva il mare lontano, di un
3. che tende, che si avvicina (un colore a un altro
. 4. disus. che si discosta, che si allontana. parini
. disus. che si discosta, che si allontana. parini, xiv-32: e
(un periodo storico); che si avvicina alla vecchiaia (una persona,
volterianismo inverniciato d'acqua benedetta, tutto si dissolveva innanzi al ghigno di giuseppe giusti
, con quante riprese violente, quando si credeva declinante. bocchelli, 6-581:
, è la necessità, che non si lascia negare ed obliare se non dai
con l'arsenale declinante, la disoccupazione si presenta grave. bertolucci, 69: un
[l'etiopia], / e tanto si dichina in vèr ponente, / che
ponente, / che con le maggior sirti si congiunge. boccaccio, vii-251: [
tra l'un monte e l'altro si declina. berni, 19-14 (ii-122)
galileo, 4-1-155: fuori di questo parapetto si fa l'argine che a poco a
awicina. a. verri, ii-235: si avviarono gli spettri verso la pendice orientale
biancheggianti mura del suo camposanto, mi si dipingeva tutta quanta innanzi agli occhi come
scuri e le giare per l'acqua, si scorgeva un tratto di mare. 2
infino a quella cosa, che per dio si puote amare. boccaccio, 1-81:
imperfettamente, in progresso di tempo in tutto si disordini. ammirato, 1-370: l'
, 7-402: quanto più l'altre durazioni si scostano dall'eterna, tanto più declinano
dechino, penso al vero frutto che si dee e può dagli studi. lanzi,
ii-1-19: è da ben due secoli che si vedono uomini i quali in europa invocavansi
comisso, 14-32: i suoi capelli si erano fatti bianchi, incominciava a invecchiare
sarà mondato. frezzi, i-1-120: si come tra'vapor, su la mattina,
alta ruina / da tonde idaspe udita si saria / fin dove il sole a
declinano. là un giallo / lume si è spento, fumido. suonò / il
dolce declina il sole, / dal giorno si distacca / un cielo troppo chiaro,
, 41: quivi dov'ella parla si dichina / uno spirto da ciel, che
ella possiede / è oltre a quel che si conviene a nui. boccaccio, i-225
corso, / come lupo talor, che si dechina, / per fuggir del mastino
sacchetti, vi-34: elena poi che si sedea fra l'erba / chiamata fu da
., 32-56: la valle onde bisenzo si dichina / del padre loro alberto e
venti / e dove tonda in sé par si declini. boiardo, 2-15-56: la
uno in un altro luogo errando, / si ritruovaro al fin sopra un bel fiume
e se vada o se stia, mal si presume. galileo, 4-1-113: purché
249: non intendere mica che il sole si volge per se medesimo: ma lo
per se medesimo: ma lo fermamento si dichina presso a una parte, tanto
vera via, niente di meno sempre si riservò qualche rito di religione. boiardo,
declinando a oriente fin tanto che lo istro si congionge. lorenzo de'medici, i-12
e volgare, la quale, dove si parla ed è intesa, per essere molto
la luna... non perciò si aggira sempre sotto la linea eclittica, dove
o com'egli, [il diavolo] si tenne lieto, quando egli vide ch'
. cavalca, 18-104: nel levitico si dice: non declinate ai magi e
sua natura nobilitata, e per alcuno accidente si declini e vilifichi, più è da
suoi predecessori, con quanto maggior ardore si era lasciato correre ad aggrandire la casa
borbone, con tanto più ansiosa sollecitudine si mosse a voler abbassare la sua soverchia grandezza
: con noi rimani, / ché si fa sera, il giorno è dechinato.
stagione forte, / e l'autunno si spande con le sue rose malate. ungaretti
poco a poco / scemano, inaridiscono, si sparge / d'oblio la fama dei
6-285: declina un ginocchio a terra, si curva, e, presolo di forza
saetta, / per soavezza il capo si declina. pascoli, 844: dal raggio
: quando l'anima declina il corpo, si dice discendere e esser in oblivione.
oblivione. beccaria, i-303: difficilmente si guariscono gli uomini da una passione urtandola
vincere. bembo, 7-2-29: non si può meglio fare che scansare e
venuto / perché tu sappia, che mal si declina / quello che vuol la volontà
titolo del vocabolario, e decretarono che si chiamasse della lingua toscana. manzoni,
, ei venne; e a te si vanta / grande avviso recar. cattaneo,
. cattaneo, ii-1-44: nel congresso si propose un atto, il quale era studiosamente
un altro luogo, ove queste cose si pesassono: e perocché alla prima furono
alla prima furono due luoghi, però si declina secondo grammatica pur in plurale.
1-56: poi crescendo gli abitanti, si raccomunò l'uno luogo e l'altro,
l'altro, e però secondo grammatica si declina in plurali: 4 plu- raliter'
un dottor, ma una cosa, che si chiama rovina, che rovina, e
e vuol dire una gran rovina, e si declina 'rovina, rovinae '.
tolto il dativo. buommattei, 130: si declinano i nomi co'loro segnacasi.
ortus est ': e così simili che si declinano per li partecipii del tempo preterito
/ legge non v'ha che per te si declini. 34. dir. declinare
a voi tutti e'baroni del mondo si doverebbono dichinare e dare omaggio sì come
con maestà s'estolle, / or si declina, e con quattr'orme al lito
sottomettersi. giamboni, xxviii-246: non si dichina ad avere di loro misericordia.
potenza e stato,... non si volle dichinare all'ubbidienza della chiesa.
manfredi, prenze di taranto, non si volle dechinare all'obbedienza della chiesa:
], acciò che il tuo cuore non si dichini a lei, e non caggi
, 3-153: -quando [l'uomo] si dichina alle cose carnali, è concupiscenza
lei [l'ambizione] ognun che si dichina / di raro si dilaccia di tal
ognun che si dichina / di raro si dilaccia di tal rete. imitazione di
: ch'i'non vò, che si vanti questo succido, / ch'i'me
erano passati dalla sua infanzia, ella si sentiva oramai sul declinare della floridezza.
3-1-438: quando altro [accidente] non si vedesse che quello dell'ago declinatorio,
di quelle, le quali da'giuristi si dicono dilatorie ovvero declinatorie, le quali non
1-233: la prima e la più frequente si dice quella, la quale riguarda la
cumento; che ha fondamento o che si appoggia su documenti; che ha valore
e per l'uomo politico. -che si riferisce, che è proprio della documentazione.
e contro di me. -che si preoccupa di dare una documentazione del suo
. croce, ii-5-123: gli artisti inferiori si dimostrano assai più documentari rispetto alla propria
ecc. -cinem. film cortometraggio che si propone di fornire informazioni o di istruire
ecc.). -per estens. si riferisce anche ad analoghe opere radiofoniche e
nei documentari cinematografici il giovane calabrese che si guadagna la vita andando nelle trattorie e
che ha valore documentario. — che si riferisce a
'. soffici, v-1-497: non si tratta di un'opera che abbia pretese
, 7-137: in occasione di qualche festa si esce da queste distrazioni, che finiscono
. alvaro, 10-175: tempo fa si lesse in un giornale romano, per
soffici, v-2-443: una donna qual essa si sia non può trovarsi davanti al più
. di giacomo, ii-772: questo si può dire fin qua sul ritratto della
. -soprattutto: l'atto giuridico che si concreta in una scrittura. m
voler opporsi. muratori, 8-ii-56: non si può negare: il disotterrar de'nuovi
, 19-812: la consegna di una casa si fa mediante la consegna delle chiavi:
documenti, o colla installazione, allorché si tratta di un dato ufficio lucrativo. botta
5-7: egli... si curvava sull'ultimo cassetto, ne cavava
documenti. soldati, i-49: due gendarmi si erano avvicinati calmissimi alla ragazza e le
scrittura che, in un'azienda, si riferisca a fatti amministrativi che hanno rilevanza
nessun sfogo a tante scomposte energie che si sentiva fremere dentro, e di cui
). secondo lo zola, il naturalismo si estende su la letteratura: un romanzo
e che i privati più timidamente vi si mettino;... io ne
francesi; i quali per colmo d'insulto si vantano pubblicamente di umanità per non averlo
documento della bontà della cantina e poi si andò a dormire. banti, 8-40
dormire. banti, 8-40: puerilmente si riparava nascondendo anche la fronte nella simulata
, cercava disperatamente un diversivo che non si lasciava trovare. -mezzo di prova
: tutto quello che intorno a questo si dirà, sarà solo per instruzione e
morbi estremi vogliono estremi rimedii, forse si sarebbe fatto bene. delfino, 1-
fedelmente vecchie pitture e offuscate dal tempo, si avvezzò a dipingere con qualche bassezza di
giordani, ii-i7: ora sulle scene si cercano fra i ludibri della fortuna i documenti
dotta, lat. documentum 4 ciò che si insegna, insegnamento '; 'avvertimento
. -ci). neol. che si riferisce, che è proprio della documentologia.
s'incontrano nel centro d'una sfera che si concepisce circoscrivere il solido; conseguentemente elleno
[s. v.]: si dà il nome di 'dodecaedro 'a
). neol. mus. che si riferisce, che è proprio della dodecafonia.
fato odierno della musica, lui non si pentiva di non avervi sortito orecchio e disposizione
dodici stami, e che riguardo ai pistilli si suddivide in sei sezioni: la monoginia
idrocarburo della serie della paraffina, che si presenta come un liquido incolore, insolubile
chim. idrocarburo alifatico non saturo che si presenta come un liquido incolore, usato
, 191: il dodecimo grado della umiltà si è il timore d'iddio. pucci
opere del suo dodicennio, vi si scorge un uomo che, avendo la maggior
pomposamente vestito di un damasco scarlatto, si appressa in grande sussiego al barocco faragginoso
beccaria, ii-178: mediante questo stromento si potranno avere oltre li dodicesimi di atomo
parti l'una d'un grado, si che quasi dal principio del suo anno
noi gran male. varchi, 18-1-394: si creassero gli ufìciali di condotta nel medesimo
medesimo modo e colla medesima autorità che si solevano creare innanzi al dodici. g.
, a piazza della scala, finché si resse sulle gambe ogni giorno alle dodici sostava
due parti, prima e seconda; e si stamperà in dodici. 7.
, e del venti facce, che si fa di venti triangoli simili, e del
, e del dodici facce, che si fa di dodici pentagoni che hanno cinque lati
gli altri uffici e dentro e di fuori si trovò imborsato, e alcuni n'esercitò
giustizia, i sedici e gli dodici si chiamavano i tre [magistrati] maggiori
repubblica loro, acciò che in essa si vivesse in pace e con giustizia. quali
l'anno. naddo, i-64: si fece grandissima processione, e venne in
esemplo delle due costellazioni del cielo che si muovono circularmente intorno al perno del cielo
tante dodicine di migliaia d'uomini che si trovavano in siracusa, solamente tre mila
dodrante, che sono digiti 2240, si hanno quinarie 1824. 3.
a gran ragione / dentro a le doghe si era fatto forte. redi, 16-ix-280
, e che di esso aceto totalmente si sieno inzuppate le sue doghe. manzoni,
dal torchio e dalle doghe della tina si rigaglia la dimane nel fondo di questa si
si rigaglia la dimane nel fondo di questa si dice la pezzente, e cosiffatta pezzenteria
le doghe delle botti, tutto quello che si poteva salvare, e sua moglie andava
purg., 12-105: le scalee che si fero ad etade / ch'era sicuro
conciosia che i libri in que'tempi non si facevano di carta, ma di tavole
. l. rucellai, i-m-i-247: si è veduto taluno di complessione gracile e
e questi, come le buone doghe, si combaciano molto bene insieme, così da
ottobre il vino nelle doghe: d'ottobre si mette il vino nelle botti.
). dogale, agg. che si riferisce al doge (di venezia)
un libro su giorgione senza che ci si riapra nella memoria lo spettacolo d'un
guisa di zucchero, e per zucchero si spacciarono alla dogana. machiavelli,
conc., ii-430: la francia si obbligava di ricevere le manifatture d'inghilterra
così azzurro. per scendere a napoli si passa dogana come se si andasse in un
a napoli si passa dogana come se si andasse in un altro paese.
mai in ufìzio. -l'edificio dove si svolge l'attività dell'ufficio. -ant
. anche il portico o magazzino dove si scaricavano le merci che giungevano da altri
nella terra, andammo alla dogana dove si scarica la mercatanzia. ariosto, sai
careri, 2-i-369: appresso al ponte si vede la dogana, edificata da carlo
di molti magazzini e porticati, ove si trasportano la mercatanzie affine di assuggettarle alla
mercatanzie affine di assuggettarle alla gabella. si loda grandemente la dogana di londra,
-centro commerciale. vasari, ii-441: si doveva entrare nel mezzo di detta fabbrica
fino a la volta, ecco che si leva un romore per la terra, e
, e chi corre in là, e si udiva gridar serra serra. 2
serra. 2. imposta che si paga all'ufficio doganale per l'esportazione
maggio ciascun anno. idem, 1-8-119: si provede che... tutte quelle
solevano esser dogana e non bandite, si riduchino alla dogana (come già erano
, e sieno di che sorte o qualità si vogliano;... e che
senno. latini, i-2190: ben si dee pensare / chi ha la mente
. diwan * registro, libro dove si segnavano le merci di transito '(cfr
). doganale, agg. che si riferisce alla dogana, che è proprio
, o tutte o quasi tutte, si doganano a valore. = dal fr
apuglia], ovunque tu comperi olio, si è suo diritto tari 20 per migliaio
a guisa di zucchero, e per zucchero si spacciarono alla dogana. boccaccio, dee
questi publici / ladroni, che doganieri si chiamano. buonarroti il giovane, 9-520:
maglie nere le sue mani pallide e inanellate si aggrappano nell'impazienza, furiosa dell'aspettazione
, e gagliardamente cerchiata di ferro, si vede trasudare l'umore. -figur
dunque nel dogado senza che il popolo si scateni o il patriarca s'imponga.
il do gato (mi si conceda questa voce nostrale, che qui calza
: tre dì appresso i cittadini di genova si levarono a romore e dispuosono i capitani
deliberarono tantosto di creare un principe che si chiamò duce, e poi doge.
eccelsi signori di essa, e quattro si ornarono del sovrano grado di doge;
il quale vollono che per l'avvenire si dovesse chiamare il doge della repubblica fiorentina
re, con sue masnade di tedeschi si ridusse in campagna. petrarca, iv-2-127:
tengono, mai già gli alemanni non si sono valuti delle cose che posseggono,
m. -chi). ant. che si riferisce, che è proprio del doge
comprenda / l'anima bene ad essa si raccoglie, / par ch'a nulla potenza
redi, 16-iv-46: molti... si empiono di quel fummo, ma però
, i-190: passati e'nove mesi si sentì l'un dì le doglie e l'
destar lo vuole, et ad ognor si duole, / perché nel letto è grossa
donna incinta, presa dalle doglie, si abbatté sugli scalini e partorì nella strada
firenze, che noi spendavamo e nulla si faceva, tenendosi sopra ciò consiglio,
incarnate, o per altre malore che si abbia ai piedi. 6.
qualche dogliuzza. de'mori, x-975: si sente pungere da alcune dogliucce nel ventre
i regnanti, una volta all'anno, si travestivano da poveri e andavano per le
il poeta dimostrare che insino il sole si rammaricasse della uccisione di tanto uomo.
europa tutta... alle comuni doglianze si aggiunsero quelle della casa serenissima, alla
22-1 (373): or che si dirà ancora d'andromaca sua moglie, le
, per segno di molta doglienza, si vestì a bruno. moniglia, 1-1-162:
. d'annunzio, ii-324: il suono si fece acque foglie / glebe rupi nuvole
. crescenzi volgar., 5-13: si possono conservare [le melagrane] mettendole
non tocchi l'altra, e 'l vaso si cuopra di sopra. gir aldi cinzio
s'apriva / il fumeo doglio e si saggiava il vino. govoni, 2-174
affidato dagli dèi agli uomini e che essi si lasciarono sfuggire, condannandosi all'infelicità.
beni e i mali, di maniera che si mesco- lavan per via prima di giugnere
, ancora / ch'estranio sia, chi si diparte e dice, / addio per
gente fabia, per vituperii e cattivitade si dissipasse. 2. raro.
. d'annunzio, iii-2-220: le madri si prostrano, con la faccia a terra
andatamente irrompe la minoide... si china verso le dogliose. valeri,
cane sembrò intendesse il gesto, e si fece più dimesso e più doglioso,
forza e ferute dogliose / nel prossimo si danno, e nel suo avere / mine
gradite. forteguerri, 3-1: s'oggi si ride, si piange domani: /
3-1: s'oggi si ride, si piange domani: / s'oggi ti trovi
. alamanni, 7-i-15: il sol si ascose, il ciel, pria chiaro
e lieto, / doglioso e fosco si converse in pioggia. pananti, i-235
] or alto, or basso: si fa più complesso: clangori di trombe,
violoncelli. valeri, 1-106: al cielo si protende / l'ombra dogliosa d'un
mercé non m'aiuta, il cor si mòre, / e l'anima trarrà guai
, 7-509: tirati per mano, si voltano, poveri piccini, ad allungargli
subito corre / dove assalir da'nimici si sente. [sostituito da] manzoni,
alle mie colline. bocchelli, 13-160: si faceva mettere sulle giunture trafiggenti e dogliose
tanto più siano attivi, ove perciò si celebra fra gli impari, come primo
taluni vanno missionari di dogmi che oggi si chiamano liberali, e dimostrando geometricamente la
, 37: ben'avventurate genti, che si reggeranno da i maravigliosi dogmi di questo
sacramenti, per combattere la fede, si chiama filosofia; parlarne per difenderla,
chiama filosofia; parlarne per difenderla, si chiama entrare in teologia, voler fare l'
, v-1-721: il mio sentimento religioso si effondeva di là da tutti i dommi insegnati
l'uno o a l'altro che si scriva. cesarotti, i-314: trasportati
non co 'dogmi'ma coll''esame 'si giunge, in fatto di scienze umane
che le stoffe hanno due facce e si rivoltano come i fogli di carta quando
suo la morale e il giuscanonico; / si studia invece delle cose grandi / il
: la dogmatica cristiana... si fonda nel concetto di un dio uomo passionato
della religione rispetto alla morale, quando non si pigli quella nel senso empirico, di
tutte le norme, previamente interpretate, si presentano teoricamente giustificate e unite fra di
di santa chiesa. manzoni, 104: si citerà, dove occorra, il concilio
talento suo. frisi, xviii-3-353: si è spiccato dal trono l'espressa dichiarazione che
costumi cristiani primitivi. 2. che si fonda, che deriva dal dogma (un
come indebita o oltraggiosa verso ciò che si considera verità assoluta). - anche
suo manto e le burbanze dogmatiche, si degnasse di penetrare inosservata tra questa povera
b. croce, iii-9-89: egli non si riferisce già alla vecchia estetica dommatica coi
giudizio della direzione, man mano che si scendeva. 5. filos.
esse la ragione: a questi ultimi si convengon i veri onori, avendo essi illustrato
a tal perfezione che quasi più non si potrebbe desiderare. gazola, 1-108: l'
i dommatici, o sia galenici, che si chiamano razionali, non sta che in
altre cose (degne d'esser lette) si dice: conviene che ciascuno prenda il
che ciascuno prenda il suo partito e si collochi necessariamente o al dogmatismo o al
contro il dommatismo, nelle sue aberrazioni si corrompe in demagogia, in positivismo, in
molti, li quali dogmatizzano dicendo che ciascuno si può salvare nella sua fede o setta
. algarotti, 2-22: il cartesio si mise... a ragionare e dommatizzar
di morale. periodici popolari, ii-226: si è fatto diritto ai protestanti, agli
doh, ve'che bel mugolone che si muove per aria! doimè, inter
ferramento fu udito nel tempio, quando si edificava. palladio volgar., 3-33:
intelligenza, 16: la prima pietra si è lo diamante /...
). testi fiorentini, 194: si dee l'uomo guardare [d'estate]
carico di sacchi di farina dolce e si allogavano vicini ad un forno, per
alquanto del dolce, la qual dolcezza si perde con la vecchiaia. f. negri
, 1-41: lo pane, che si acquista con sudore, pare dolce al
per pascolo delle pecore, delle quali si ricavano dolci caci. onofri, 15:
, 15-66: tra li lazzi sorbi / si disconvien fruttare al dolce fico. nannini
il giusto / arbor di libertà piantar si possa. -domestico. c
castiglione, 430: ben dir si po che gli occhi siano guida in amore
quel bel volto / fra l'avorio si sparge e si confonde. paoli, iii-194
/ fra l'avorio si sparge e si confonde. paoli, iii-194: quel
; ma nota che una cosa aspra si scrive e pronuncia con un vocabulo aspro,
nelli luoghi caldi e dolci, ottimamente si fa lo innestare. 5. riferito
e c'è quella luce d'attesa che si riveli l'ignoto: la prima stella
declina il sole, / dal giorno si distacca / un cielo troppo chiaro,
roseo lume placidi sorgenti / i monti si rincorrono tra loro, / sin che
è oggetto di percezione sensoriale, qualora si consideri non tanto il dato sensibile,
: è così dolce / il perdonar quando si vince! leopardi, 12-15: così
che ella, vinta, con lui si paceficò. s. degli arienti, 13
ha. manni, i-218: [non si può] per esso [studio]
gustare sul bel primo, come in pratica si farebbe, il dolce, il soave
gusto provenzaleggiante (rispetto al quale appunto si propone come « nuovo »),
ben presto al nome di guido cavalcanti si accompagnò quello di dante alighieri.
6-i-121: purpurea conca, in cui si nutre e mira / candor di perle elette
: o dolcissimo segnore, prego che si paziente: / lo nemico engannadore m'
figlio che di me nutrivo, / si sente ingordo libero feroce. 11.
., 24-21: lo duca a me si volse con quel piglio / dolce ch'
e semplice, quale alla musa tragica si conviene. baldini, 3-84: sento
. varchi, v-146: comeché egli si mostrasse da prima molto scredente,.
, vi-211: il nimico, il dolce si è nelli labbri suoi; e nel
5-259: meglio con la man dolce si raffrena / che con forza il cavallo
] potere essere sforzato, di presente si condurrebbe coll'aspro in ogni luogo;
è fuora di questa paura, non si conduce col mostrargli timore, minaccie o sospetto
e sopra la rugiada mattutina / non si potea veder se passat'era. biringuccio,
le figure; senza che veder non si potriano con quella distinzione che si conviene
non si potriano con quella distinzione che si conviene; se sia troppo vicino, la
fu scorto dalle streghe del sabba mentre si nascondeva tra le rocce tremante; ma
sorte di legnie, avenga che e'si adopera legnie di ontano o di pino per
è possibile. vasari, i-488: e'si vede... le statue di
vero; e di quelle di calamide si dice il medesimo, benché fussero alquanto
ai suggetti. 17. che si lavora facilmente (un materiale).
sorte di pietra [il serpentino] si schianta ancorché sia dura più che 'l porfido
fanno bene. lanzi, i-115: né si nominano in germania prove di niello,
dissolvente e nell'umido vaporante, spessamente si lieva in colli ed in monti,
sarebbe [per l'orto] se si potesse trovar terra di sua natura dolce e
natura dolce e delicata, e che si sfarini lavorandola, e smaltisca l'acqua.
, / accioc- ch'una gonnella / si faccia ancor a me di tinto in grana
di mandorli, con quella strada che si curva dolce per farvi arrivare la gente
le perde e restano nell'acqua dove si cuoce: l'una è salsa,
viscoso. vallisneri, iii-488: si vede peccare un acre irritante e tormentatore
della abbondanza d'esse: onde elle si verrebbero a comperare a più dolci prezzi
.. non maturano mai affatto e si mangiano primaticcie. 23. gramm
salviati, ii-1-155: il suono di essa si sente in 'rosa ', nome
per distinguerla dalla propria s, che si pronunzia in * rosa ', che
del carnovale a bocca dolce, come si dice, avendo sentito fino in sevilla
e massime in quell'arti dove non si mette se non passi e parole:
m. cecchi, 178: qui / si busca a bocca dolce e onestamente /
, 8-171: le carezze con le quali si fanno compire i giostranti, son la
malmantile, 2-76: una vivanda poco salata si dice * dolce di sale ',
piccole (biscotti, pasticcini): si serve in fin di tavola o in rinfreschi
fame e di servitù, che per poco si fallò, che il popolo non
: la predilezione della signora per giovanni si scambiò, passando per l'ira ed il
corde, con cassa trapezoidale, che si suonava con due plettri metallici (a
nettato il dolcemele, dopo un nonnulla si abbracciarono insieme. = comp.
iii-8-5: guardando costei, la gente si contenta, tanto dolcemente ciba la sua bellezza
/ l'anima, antica nel dolor, si solve. pascoli, 211:
oh! dolcemente, so ben io, si muore / la sua stringendo fanciullezza al
passano dolcemente da una all'altra, si sollevano, s'incavano e l'una
incavano e l'una nell'altra insensibilmente si perdono. verga, 4-210: sul
'l sol più dolcemente / e meglio si vagheggia allor che scende, / passato 'l
dolcemente all'ombra / tutte le notti si lamenta e piagne, / d'amorosi pensieri
e ode un suono intanto / che dolcissimamente si diffonde. muratori, 5-iv-78: sommamente
comunione l'anima pare che più dolcemente si strenga fra sé e dio e meglio
. manzini, 12-10: i compagni si voltarono tutti insieme a guardarlo, e
tutto suo reame che tutta mala gente si dovesse partire. guicciardini, vii-27:
vii-27: per questa ragione non solo si procedeva spesso dolcemente contro alle ferite e
ferite e l'altre violenzie, ma si tollerava che e'nostri cittadini o questi tirannelli
che il papa parla dolcemente e propone che si sospendine le leggi, che esso ancora
inesperto animale e accarezzandolo insieme, affinché si prestasse dolcemente all'ufizio. fogazzaro, 7-6
scioccamente. redi, 16-iii-30: dolcemente si diedero ad intendere di poter far rinascere
rimosso e sospeso dall'umido, e si dee spesso zappettare e ingrassare con abbondanza
in fior, di giglio in giglio / si van posando, e per papriche piagge
, mi risveglia. pascoli, 190: si va pian piano ma per vie non
e dolcemente il capo nella cassa / si culla al suono delle sue campane. barilli
, 2-43: dolcemente il nostro battello si porta in mezzo al fiume. de
e abili accorgimenti, così che altri non si avveda di essere offeso o danneggiato;
[cosimo de'medici], le cose si passano dolcemente; e chi era grande
rosa, 81: del faticar più non si prende impaccio / e presa la pigrizia
, appena. baldinucci, 69: si servono d'un punteruoletto d'osso o
dolcemente incurvato per impedire che non vi si trattengano alcune bolle d'aria. paoletti,
d'aria. paoletti, 1-2-122: si trova il sifone dolcemente incurvato per impedire che
dolcemente incurvato per impedire che non vi si trattengano alcune bolle d'aria. 9
machiavelli, 755: il luogo donde si passa è più stretto che repente, perché
g. bentivoglio, 4-290: vi si alza il terreno sì dolcemente, che appena
alza il terreno sì dolcemente, che appena si può dire che abbia del montuoso.
dolcerìa, sf. negozio in cui si vendono dolci; pasticceria, confetteria.
pirandello, iii-583: la gentaccia, si sa com'è. ci sono passata
belle vetrine bianche, laccate lucide, non si riconoscono. = deriv. da
se ne raccolgono le foglie, che si mangiano in insalata. pasolini,
dà il prodotto più pregiato: difficilmente si adatta ad altri ambienti): ha grappoli
al mosto del * dolcetto 'si fa compiere la fermentazione sulle vinacce del
[il danubio] e tanto gagliardo si percuote co 'l mare maggiore, che.
per miglia quaranta e più non si mischia con la marina o vi perde
giordano, 1-177: dalla dolcezza del frutto si conosce il rio dal buono. leone
di saffo; quasi tagliando, come si fa de'vini, la dolcezza dell'
ad andare là dov'ella [filosofia] si dimostrava veracemente, cioè ne le scuole
odoroso. pavese, 8-277: ci si umilia nel chiedere una grazia e si scopre
ci si umilia nel chiedere una grazia e si scopre l'intima dolcezza del regno di
dolcezza del regno di dio. quasi si dimentica ciò che si chiedeva: si
dio. quasi si dimentica ciò che si chiedeva: si vorrebbe soltanto goder sempre quello
si dimentica ciò che si chiedeva: si vorrebbe soltanto goder sempre quello sgorgo di
dolcezza, e una maestà, che non si veggono nell'altre donne. brusoni,
che nulla cosa per legame musaico armonizzata si può de la sua loquela in altra
20-75: quale allodetta che 'n aere si spazia / prima cantando, e poi tace
, i-672: il liquido stei che si rinnova / frangendosi ha tal suono cui
, se è fatto in fretta, si abbandona per istinto a una dolcezza puramente verbale
gelsomini... e il profumo si spande in larghe onde di dolcezza.
le carni e le cose naturali che si piegano e fanno diversi movimenti.
, e bene spesso doppo molti giorni si sente brusca e rigorosa. conciliatore,
, che piacere e che dolcezza e'si sia. poliziano, 151: se tu
a prò'de'suoi cari compatrioti, si buscò fra l'altre dolcezze una flussione
una dolcezza / se del fattoio cavelle non si spezza. garzoni, 1-800: all'
né mai credo che in altro loco si gustasse quanta sia la dolcezza che da una
amata e cara compagnia deriva, come quivi si fece un tempo. tasso, aminta
la dolcezza del sonno colla morte, si morì. d'annunzio, v-1-410:
deledda, i-56: 1 suoi pensieri si calmavano nella prima dolcezza del sonno.
. pulci, 7-77'. ogni cosa si placa con dolcezza, / e chi per
/ benché sia sorlan, sai che si spezza. guicciardini, ix-199: o ribalderia
so io dire chente, e non si lascia dimenticare per cagione niuna. dante,
8-168: usa risparmiare una persona quando si scopre che malgrado ogni cinismo, ogni hitlerismo
bibbiena, 14: noi ce ingegneremo, si possibile erit, che non lo intenda
erit, che non lo intenda e si farà con più dolceza che potremo,
dolcezza. pratolini, 1-50: egli si distaccava, ora, a poco a poco
suonatore di cornetta o di clarino, si lodavano soprattutto certe qualità essenziali e native
(legno, metallo, pietra) si lascia lavorare. biringuccio, 1-15:
le perde e restano nell'acqua dove si cuoce: l'una è salsa, l'
. sangue di porco (con cui si fa il migliaccio). sacchetti,
b. croce, iv-12-89: un giorno si raccoglieranno le memorie di questa opposizione che
. dolciàrio, agg. che si riferisce, che è proprio dei dolci
della sicilia appartiene il yoghurt che qui si produce, dolcissimo, misto a profumi o
dagli occhi fuggevole pirandello, i-481: si stropiccia di continuo le mani sotto il
mai mi ha à dichiarato che ciò che si cerca di fuore da jesù dolciato,
cerca di fuore da jesù dolciato, si è via torta. boccaccio, dee.
/ lei se n'avvede e tutta si divora. lorenzo de'medici, ii-180
queste sustanze in quello stato nel quale si conducono, sieno mezzi meno naturali,
. pea, 3-28: lo zucchero si scioglie e dolcifica. gozzano, 1294:
corpo). redi, 16-ix-203: si assicuri che con questo medicamento appoco appoco
assicuri che con questo medicamento appoco appoco si dolcificano gli acidi e i salsi soverchi
piovono a dolcificare la pelle, come si dice che sia virtù dell'acqua d'
suoni, acciocché mentre che l'udire si dolcifica con la soavitade del verso,
con la soavitade del verso, parimente si innesti l'utilitade del divino sermone.
di raffigurar per arte quella dolcificazione che si fa di esse [acque dell'oceano]
lastri, 1-3- 269: dipoi si assapora [il vino], se ha
dio non manca a chi di lui si fida. / quel credito è tale.
... versano il cuore, come si versa il mele: cioè che anco
l'accrescere e il diminuire, la cosa si restò tutta in una parte e l'
serena e lieve. comisso, 5-304: si scalzano, si rimboccano i calzoni,
. comisso, 5-304: si scalzano, si rimboccano i calzoni, si lavano le
scalzano, si rimboccano i calzoni, si lavano le gambe alla fontana ed entrano a
animo; profonda dolcezza spirituale (e si può anche riferire alla beatitudine celeste o
e cheto / nel luogo usato e'si stette segreto. -benignità.
di vino ed olio; ed or non si vergogna. bandello, 2-11 (i-787
ci nuota drento con una giocondità che non si puote esprimere. caro, i-312:
dolcitudine se dezìa e chere, e si riceve con devossione! -grazia,
, e una maravigliosa soavitade d'odore si spande molto a la lunga. beicari,
all'albero, o albuccio, come si dice costà, non v'era
sciroppi inaciditi. sbarbaro, 1-179: si mette a frugare nella borsetta dove la
ed era il tempo dolco / come si vede ne la primavera, / e
sasso. targioni tozzetti, 12-184: si noti nell'invernata fra il 1757 e
è neve che sotto un nebbioso dolco si squaglia e gocciola e diguazza e fa
mia madre e del mio paese: si chiama anna. -ant. propizio
, ii-290: questi [i ramni] si piantano di primavera a mezzo marzo,
da siena, 30: del tuo dolcore si sente privata / l'anima mia misera
per una dolente rigidezza dell'osso che si attacca alla spina dorsale. d'annunzio,
: la mattina dopo, de nada si svegliò col pensiero in capo d'una
, e col volto sbigottito dalla paura si palpava il petto. govoni, 2-31:
e senne dolente e contrito, oh come si disfanno, ed i peccati, e
idem, purg., 6-2: quando si parte il gioco della zara, /
della zara, / colui che perde si riman dolente, / repetendo le volte,
solato, piagnendo guardava dintorno dove porre si potesse, che almeno addosso non gli
tommaseo, i-399: badiamo che non si torni alle solite. lasciatemi dire a
inutilmente. tutti erano dolentissimi, ma si sa gl'impegni..., le
color discovrire / che il maginar vi si possa finire. dante, inf,
pena il fanciulletto ignudo, / che si riguarda il sesso, e poi s'aspetta
per te. de roberto, 17: si strinse nelle spalle, con un gesto
. stuparich, 5-248: il suo volto si contrae in una maschera irosa e dolente
son passate le cose manco male che non si credeva, a'pagamenti de'ritorni saranno
, di tormento (un luogo dove si patiscono pene e tormenti). dante
, inf., 3-1: per me si va nella città dolente. idem,
sull'aiuto dello scherano febbraio, ma si sente benissimo che la stagione oramai ce
modesti contorni di colli, sui quali si consumavano tramonti fastosi, di quasi dolente
, / che dal riso e dal gioco si asconde, / né comparisce mai tra
soltanto non dà lavoro ma deperisce, si sfascia, si cancella, e proprio
dà lavoro ma deperisce, si sfascia, si cancella, e proprio nelle sue zone
volgar., v-736: l'uomo che si tiene in vita dolente cade leggermente in
sente, / pianga di mia sventura e si condoglia / di questa vecchia età cieca
neri de'visdomini, 1-73: dolente chi si vede / davanti agli occhi gioia /
stormento dilettoso e caro / comanda che si suoni, e 'n ciò l'avvisa.
se n'andava pareva che dolentemente la si lamentasse. segneri, iii-2-38: prostrati
la testa, che pareva che le si spezzasse. 5. degli a rienti,
3-86: quel nostro micheluccio mi duole si vada porre ad un mestiero che quasi necessariamente
dai quali, mi duole dirlo, non si distinguono per alcuna dote morale o intellettuale
16-70: guglielmo borsiere, il qual si dole / con noi per poco e va
eran di fé diversi, / e si sentian degli aspri colpi iniqui / per tutta
qual felice, in una / brevissima ora si lamenta e dole; / o per
, 3-94: sognando il bel garzon si dole e geme / sì che la vera
letto,... e dice che si duol tutta. sinisgalli, 9-67:
mio padre ha il sangue greve. / si duole della sua immobilità. pratolini,
caro, 12-i-89: fin qui i cavalli si son condotti assai comodamente. solo il
questa mattina in su 'l muoversi, si dolse un poco, è dipoi venuto via
venuto via gagliardamente e questa sera non si duol punto. 4. sentire
il sole. giamboni, 30: si legge nel vangelio di cristo, che quando
con lei al monimento di lazzaro, sì si dolvé nell'animo, e turbò se
iacopone, 10-21: la speranza del perdono si è data a chi la vole,
sua prima sciagura e di questa seconda si dolfe molto. sacchetti, 375: -ohi
trovò certi pastor pagani, / che si doleano d'una lor sciagura. machiavelli,
non sai com'egli al tuo doler si dogli, / come compianga al pianto,
, / che di sua inavvertenza poi si duole, / e invan gli grida e
b. tasso, ix-84: un fiumicel si duole / con soave mormorio. tasso
., ii-142: molle il flauto si duole / d'innamorati giovani e di ninfe
e folto il profumo dei frutti che si struggono di maturità e di dolcezza sul ramo
e di dolcezza sul ramo curvo che si duole! alvaro, 9-219: la stanza
una bandiera; un crocefisso sul muro si doleva e pareva volesse liberarsi da quella
ne dolite. malispini, 1-432: si dolse manfredi dicendo: dov'è l'
canta, / onde puglia e proenza già si dole. istorietta troiana, xxviii-536:
gli greci furono alquanto riposati, sì si ramaricaro e dolfonsi colli loro amici della
che avea così bene apparecchiato, convenne si procacciasse d'altra cena e d'altro
un minuto a salutare / quella che non si dolse mai dell'uomo / che qui
parea stesse bene; anzi mi parea che si dolesse del salvatico abergo ch'io gli
, st., 1-20: né si credeva ancor la vita a'venti; /
garzoni, 1-837: la sinistra non si dolga della destra. pindemonte, iii-530:
, 6-204: truovi marito e modo che si tolga / di casa una sorella,
iob per sullevare lo dolore dell'afflitto si brigaron con lui di dolere. e secondo
, tutti i fiorentini ingegni, come si conveniva in tale pubblica iattura, diversamente
in tale pubblica iattura, diversamente e'si dolsono, chi in versi e chi
affetto / paterno di lor mal seco si duole. compagnoni, i-18: tu
tu ti dorrai meco vedendo che le donne si risguar- dano piuttosto come strumenti fisici d'
non importa, in cui non ci si sente impegnati e non si teme di ricevere
non ci si sente impegnati e non si teme di ricevere danno. berni
sentimento o della suscettibilità (e che si cerca di tener nascosto). pulci
-a far per mano altrui, spesso ci si duole: è sempre meglio fare da
a far per mano altrui, spesso si duole. -chi acquista sapere, acquista
aggiunge dolere; chi men sa men si duole. ibidem, 292: chi acquista
che vuole: senza fatiche e impegno non si ottiene nulla. detti del
quel che vuole. -firenze non si muove, se tutto non si duole:
-firenze non si muove, se tutto non si duole: a indicare la proverbiale lentezza
g. villani, 12-16: e'si dice tra noi fiorentini uno antico proverbio
proverbio e materiale, cioè: firenze non si muove, se tutta non si dole
non si muove, se tutta non si dole...: e viene a
materia. giusti, iii-309: 'firenze non si muove, se tutta non si duole
non si muove, se tutta non si duole ', dice il proverbio antico;
il proverbio antico; e questa volta si doleva tutta davvero. -la lingua batte
. -non scherzare che dolga: non si deve scherzare in modo da offendere.
soxepó? * ingannevole * (perché si confonde facilmente con la diorite), attraverso
4-98: a un tratto il capo si scardinò dall'asse, si rovesciò e diè
il capo si scardinò dall'asse, si rovesciò e diè un muglio come un
per far noi consolati, / stimar non si potria, / solo a lui convenne
papiglionate, simili al fagiolo, da cui si distinguono per essere le carene dei fiori
botta, 6-ii-490: il congresso decretò, si richiedessero gli stati a fornire per via
per l'armatore. baldini, i-792: si vedevano le carte della banca d'italia
del banco di napoli, di sicilia, si vedevano i dollari come nella vetrina del
tive delle abitazioni di pietra si mescolarono a quelle delle arti e
ma più tosto sono qualità con la quale si faccia l'atto illecito, sicché vengono
le cause e le responsabilità della rotta, si aspettavano la scoperta di doli ed errori
cavernosa, facile alla frattura (si sfalda in masse prismatiche tendendo quindi
cipali montagne delle nostre prealpi, ma si fanno così predominanti nelle alpi camiche
predominanti nelle alpi camiche, che oggi queste si distinguono (almeno per un vasto
m. -ci). miner. che si riferisce, che è proprio della dolomia
. -ci). miner. che si riferisce, che è proprio della dolomite;
polissenida, poi che senza alcuno dubbio si vide per la virtù de'cavalieri superare,
, addolorato. negri, 2-586: si mise sull'istante al lavoro, prestandosi
così compiuto, / la fiamma dolorando si partio, / torcendo e dibattendo il corno
aveva tan- t'anni dolorato, e si domandava: -che farà in questo momento
? che dice? civinini, 7-170: si era poco dopo il '70. la
il « mondo nero » ancora dolorava, si agitava, e qua e là anche
uccello] ebbe, ed e'col becco si mordeva i piedi. pindemonte, 210
che, non so come, / si incrocicchian tra loro idee scortesi, / per
un nervo. -dolore parossistico: che si manifesta con crisi interrotte da periodi di
retenza, / e non reman sentenza, si non che te oc- cida / l'
potesse il coperchio, ma in vano si faticava; per che da grave dolor vinto
, inf., 3-2: per me si va ne la città dolente, /
la città dolente, / per me si va ne l'eterno dolore, / per
ne l'eterno dolore, / per me si va tra la perduta gente. bibbia
paura e in dottanza; elli si deve tuttavia ricordare de'dolori e de'tormenti
meo dolore. angiolieri, 21-1: se si potesse morir di dolore, / molti
polidoro in su la riva / del mar si fu la dolorosa accorta, / forsennata
iv- 396: tante passioni mi si gonfiavano nel petto, e mi soffocavano
dose di dolore non sofferto che ci si ripresenta senza ragione e senza scopo. quasimodo
era, consigliare fortemente che la vendetta si facesse immantenente. dante, inf.
di quel candido giglio / berta meschina si s'addormentava. savonarola iii- 14
dispiacere per la disgrazia del figliuolo, e si partì di là pieno di dolore e
maria ai piedi della croce... si contiene in 25 ottave.
/ donna, al mio cor che si consuma e tace. preti, iii-175:
d'annunzio, v-1-710: la volontà si tempra nel dolore. alvaro, 7-98:
storia perenne della nostra cultura... si dimostra la dignità suprema dell'uomo,
la ragione in grembo / de'celesti si posa. guerrazzi, 6-7: il dolore
/ vecchio il dolor, né senza lui si fanno / le gran cose del mondo
, cristo non è disceso. cristo si è fermato a eboli. vittorini, 2-130
, / e rasemprati tanti, / che si ruppe la bolla, / e rimase
le cose occorse, soggiunse che non si dovrebbe procedere col papa con tanta ripugnanza
condizione che dee avere questo dolore, si è che sia continuo: non si dee
, si è che sia continuo: non si dee intendere continuo quanto ad attuale memoria
dall'angoscia, copertosi il capo, si è abbandonato ad una specie di sonno.
di dolore e di fervore, la sensualità si sarebbe risvegliata. soldati, iii-16:
ebbe pensato invano, e finalmente / si trovò da una femina abbattuto, /
sopra il dolore; lo mio cuore si è in me dolente. -cagionare
. egli aveva spiato quell'organismo che si disfaceva senza produrre dolori, febbri,
sentendo il papa questa cosa, sì si diede a tanto dolore, che di duolo
a tanto dolore, che di duolo sì si morio. boccaccio, i-186: perché
. villani, 7-94: lo re carlo si diede grande dolore sì per la presura
di santi, 3-6: e marta si dava tanto dolore che la sua infermità pur
togliere il capo di sotto l'ala si strapparono una penna dall'ascella facendosi dolore
lo dorme. -di dolore non si muore: a indicare la straordinaria adattabilità
v.]: * di dolore non si muore ': dicesi proverbialmente a significare
loretti alle spalle e al collo che si fanno maggiormente sentire nello stare giacente.
. vidde il marito che tutto malcontento si partiva e dolorosamente se ne andava a
né da lui stesso sapeva dove si andasse. redi, 16-v-353: di
in letto dolorosamente senz'altro dire vi si stava. foscolo, vii- 251;
sp., 9 (158): si paragonava allora con le compagne, ch'
non disse parola. pavese, 4-20: si vedeva solo e precario, dolorosamente isolato
e la grandiosità del disegno, che si ammira nelle sue rovine, ne fanno
con amorosa vena / [gesù] si pose in terra con umil talento /
aveva gridato al mio cervello: / si chiudano le porte a chiavistello, / il
pessima di tutte le piaghe, quale si è il carcinoma. manzoni, pr
n'avea e lui amava quanto più si poteva, tutto 'l dì standogli dintorno
tra i balocchi e i burattini e si sveglia con un'anima d'uomo navigato
sotto quella scala, detta di sopra, si è una devotissima cappella, ch'è
mercé non m'aiuta, il cor si mòre, / e l'anima trarrà guai
fatto sembiante il loco al loco / ove si piange con eterni stridi. b.
l'alma, quasi leon, dentro si rugge, / e de'sospiri il doloroso
mio tormento: / così mia verde età si secca e strugge. marino, 4-79
, 4-79: per risguardar chi sia che si consuma / in note pur sì dolorose
la notte calava cupa, e maria si sentiva finire. chiese l'estrema unzione
suo cervello. pea, 3-40: si levò di tracolla la zucchetta e con un
mia pallida sposa? / la tua bellezza si fa dolorosa, / e più
e nel gelo dei quali rigermina e si rintegra l'amore. 7. mesto
33-54: come un poco di raggio si fu messo / nel doloroso carcere ed
in su la riva / del mar si fu, la dolorosa, accorta, /
continuando, avvenne che il doloroso marito si venne accorgendo che ella, nel confortare
campanella, i-84: la dolorosa vita non si fugge, / se non in quanto
le triviali ambizioni d'uomini mediocri, che si credon genii, avranno la dolorosa e
se ci fu atto di doloroso dovere che si potesse chiamare sacrificio, fu quello imposto
fallo tristo: ubriaco doloroso che non si vergogna! sacchetti, 85-62: oh
bella. pea, 7-198: non si era nascosta fin qui, che potesse
agg. che concerne il dolo; che si determina da un sentimento di dolo (
(un comportamento illecito); che si caratterizza per una volontà di dolo (
volontà di dolo (un reato: e si distingue da colposo e preterintenzionale).
o contratto e il susseguente fallimento, si doverà certamente tal contratto o negozio,
di membra. palazzeschi, ii-430: si esclude che le vecchie custodi possano avere
nei caratteri un trasporto facinoroso, a cui si deve la leggenda, certo non vera
compagnie di assicurazione. 2. che si comporta con dolo (una persona);
né non parleranno bugia, né non si troverà nella bocca loro lingua dolosa.
da lavoro); il luogo dove si doma il cavallo. 2.
/ di tutte quelle ch'a virtù si danno. dante, conv., ii-v-18
, / per tutto il mondo poscia si dispande. p. f. giambullari,
per la qual sempre con- vien che si rida. boccaccio, dee., 10-3
che senza la sua dimanda di qui si partisse, prestamente diliberai di donarlati.
de'medici e le dimande intollerabili che si faceano di danari, carlo scopertamente il
la domanda che secondo detta provvisione far si può per quelli che insino a qui
insino a qui sono stati tocchi, si possa fare per tutto il mese di agosto
mi risposero: badi, la non si lusinghi: c'è gente che ha
. piovene, 5- 517: si apre un nuovo ospedale a catanzaro: per
tal mercanzia; talché da'circostanti non si sa cosa alcuna. pellico, conc.
con cui una parte (l'attore) si rivolge all'autorità giudiziaria affinché riconosca e
domande. codice civile, 2652: si devono trascrivere, qualora si riferiscano ai
2652: si devono trascrivere, qualora si riferiscano ai diritti menzionati nell'art.
ella mai scerne / che di me si ricorda la mia dèa. carletti, 82
esser dee quella delle sacre lettere, si ammetteranno i desideranti, i domandanti,
., 3-96: vuoisi così colà dove si puote / ciò che si vuole;
colà dove si puote / ciò che si vuole; e più non dimandare. petrarca
diritto o pretesa) principale per cui si agisce e, rispettivamente, quella riguardante
avere nozioni morali, fin dalle prime si chieda cosa è il senso morale ed
. carducci, iii-20-68: questi, si dimandava, sono i grandi psicologi? questi
, ii-62: quando fu sul ponte si dimandò se aveva il coraggio di annegarsi nel
, e ancor oggi mi domando come si fosse mai combinato quel matrimonio. vittorini,
, che avete udito di sopra, si rifece da capo, e -disse: credi
, che di ciò domandata ora / si sdebitò così. boccaccio, dee.,
3. chiedere ad altri cose che si desidera possedere o di cui si ha
che si desidera possedere o di cui si ha bisogno o alle quali si ha
di cui si ha bisogno o alle quali si ha diritto; sollecitare, esigere,
grazia i'neghi / che da voi si dimanda e si desia? bruno, 3-369
/ che da voi si dimanda e si desia? bruno, 3-369: l'infinito
rispettabile così antica, a cui non si sia domandata ragione del suo impero.
982: due guardie di questura gli si appressarono, destandolo e domandandogli le carte
. raimondi, 3-207: pareva inquieto, si voltava da ogni parte, e domandava
: quelle cameriere pretenziose... si credono insostituibili e per farsi aumentare la paga
vi è tutto da temere, e non si falla mai se si esibisce la decima
temere, e non si falla mai se si esibisce la decima parte di quello che
, i-35: ma in italia la pseudopoesia si desidera, si domanda, s'ingiunge
in italia la pseudopoesia si desidera, si domanda, s'ingiunge. serra, i-322
vostra nipote] per parte sua, e si è raccomandato, e mi ha pregato
domandò el sommo medico iesù cristo, si chinò sopra la 'nferma facendo el segno
di cui quei critici accusano la mancanza, si possono ragionevolmente domandare in un'opera,
e considera, massimamente obedire e credere si dee. idem, par., 1-15
opera. vico, 361: dopo si formarono le particelle... che
tutti li piaceri del mondo in tal modo si dava, che da tutti era domandata
che commu- nemente da tutti per eccellenzia si dimandava « l'astrologo ». b
5-i- 83: scorgiamo che tutti si riducono a quel buon gusto che dimandiamo
che dimandiamo universale, come a quello che si diffonde per gli componimenti di chiunque merita
alli orecchi come uno profeta, il quale si domandava iesu nazareno, predicava in galilea
una fante de casa del cavaliero, quale si domandava per nome agnolina. guicciardini,
cavalieri e gentiluomini... l'uno si dimandava lo agugliano, l'altro lo
venne a firenze uno iscul- tore che si domandava piero torrigiani, il quale veniva
d'edificare la machina maravigliosa che mondo si dimanda, nel bel mezzo di quest'ampio
rialto che greto o piaggione o renaio si dimanda. d'azeglio, 4-46:
passai sotto le finestre di lei, che si domandava ginevra, e benissimo atteggiavo il
uno di quei fiori-pelurie (pappi, si dimandano), sfere di lanùgine,
ugurgieri, i-577: noi pensammo che si fossero partiti e col vento avessono domandato
domanda di te. alvaro, 9-446: si sarebbe ricordato sempre... d'
poco. sacchetti, 3-55: lo re si lieva la seconda volta più furioso che
. 11. prov. domandando si va a roma, si va dappertutto
prov. domandando si va a roma, si va dappertutto: forniti di buone informazioni
dappertutto: forniti di buone informazioni, si va in qualsiasi luogo. g
la casa; in ogni modo e'si va domandando infino a roma. -il
rispondere è cortesia si dice a chi non risponde alle dato.
debole o infermiccio; e che questo giuoco si avessi a rifare domandasséra. giannotti,
sopra capo altresì, ma tortuosa, si segna. perticari, ii-278: il 4
. galileo, 3-4-239: domandato come si generavano i suoni, generosamente rispondeva di
levar. settembrini, 1-7: mia madre si levò, e afferratomi per un braccio
interrogata. boccaccio, viii-1-137: questo si dimostra per sei cose spettanti al domandato
i cui disideri compiuti, col dimandato si parte. 2. pregato,
: la terza cosa, ne la quale si può notare la pronta liberalitade, si
si può notare la pronta liberalitade, si è dare non doman cunia
di fiandra per maggior parte con facilità si disposero a permettere la dimandata libertà di
peso. 5. ant. che si vuol raggiungere (un determinato luogo)
e dimandatori? ariosto, 45-78: si ricordò del bando, e si ravvide /
: si ricordò del bando, e si ravvide / del suo periglio, se
ella resta. stigliani, ii-296: si finge uno indovino che risponda alla domanda
esse e niente appartenenti; e nondimeno si dà poi cura a tutti i circostanti
quelle leggiadre creature domandi: -di che cosa si occupano i filosofi? -risposta: -si
fra giordano, 1-147: alcun'otta si fa questione qual sia il maggior santo
questo matto dimandi to; perocché non si può sapere per noi. cavalca,
f. d'ambra, 4-63: e'si va a dimandita / insino a roma
38: così se avviene che alcun si getti / per via strabocchevole, lasciando
, siccome suole, / ornare ella si appresta / dimani, al dì di
sempre dicono: domane farò. e così si trovano giunti alla morte, e non
alla falsità di questa vita, com'ella si cambia ispesso, ch'oggi è l'
con quella de le sue favorite donne si dava buon tempo. vasari, ii-621:
deledda, 1-68: la tentazione si vince oggi, si vince domani, ma
la tentazione si vince oggi, si vince domani, ma posdomani finisce
il giorno successivo a quello di cui si parla, il giorno seguente. liber
: quant'è bella giovinezza, / che si fugge tuttavia; / chi vuol esser
178): il giorno dopo, gertrude si svegliò col pensiero dell'esaminatore che doveva
1827 (175): al domani gertrude si svegliò colla immaginazione dell'esaminatore che doveva
pronto. svevo, 1-87: l'emissione si faceva due giorni appresso, ma la
. francesco da barberino, 206: si leva la diman per tempo / e
de figure strane. ariosto, 14-63: si levar più allegri la dimane, /
: andava persuadendosi che la dimane egli si sarebbe risvegliato all'amore e che avrebbe
d'oggi in dimane,... si dicono: 4 saper tranquillare i loro
e poi non lo mantiene, / si sa, l'anima sua non va
machiavelli, 1-iii-649: la incoronazione si è differita al domani ad otto dì
deledda, i-125: chiese perdono e si rassegnò; ma il domani mattina ebbe un'
notte, / onde misure tai prender si deve / che non ci sieno attraversate
solamente i cavalieri, ma i cavalli si convengono spesso domare con cotidiana fatica. istorietta
spina, / né anco al giogo si domava il toro. pulci, 18-166:
domare il cavallo impazzato, il cuore mi si fendeva ogni volta che la povera zampa
ricchi, xxv-1-182: s'amor non si muta di costume, / tengo scorciare
domare, perché la lingua domare non si puote. iacopone, 88-137: li
per questo il chiamano sfrenato, perché non si lassa domare di freno da la ragione
. bùgnole sale, iv-240: se gli si ribelleranno i servi, avrà flagelli e
quella naturale protervia. alvaro, 13-43: si trattava di un mondo in cui l'
v-795: che fa la santa anima? si doma che esce del limbo, quando
modo che s'attutassino mai, se non si domassono e', come si domano,
se non si domassono e', come si domano, con voi. svevo, 6-446
domate le repubbliche alemanne, che far si doveva degli stati che si fossero conquistati.
che far si doveva degli stati che si fossero conquistati. metastasio, 1-i-266:
/ falangi degli eroi, con cui si sdegna / e a cui sentir fa
l'esercito di lombardia, e subito si volse a domare l'insurrezione di calabria.
: ed ogni uscito, che di fuor si doma, / potè tornar con gli
finalmente domata. la « bestia selvatica » si allontanò verso levante. -contenere
latin, su 'l tebro nato, allor si mosse, / a cui né le
/ cotesti, ch'ancor vive e non si noma, / guardere'io. cenne
sottil magistero ivi l'industre / fatica si travaglia ai pilli, ai naspi, /
poliziano, st., 1-19: or si vede il villan domar col rastro /
] la quale in simil forma non si macerò mai; e provando or l'
corre nel paese dove nasce, cioè che si domi con molt'acqua.
. crescenzi volgar., 6-22: si schianteranno da essi [cavoli] più
, sì che la materia de'semi si consumi tutta, sì si domano, e
materia de'semi si consumi tutta, sì si domano, e poi producono belle foglie
giovani ma già dome, e questo si capiva daltimmobilità della grande impalcatura ossea,
, / onde ancor oggi il mondo si scompiglia, / ogni mio sdegno è
quella parte della quale la potenzia di roma si manifesta alle domate terre. trattato d'
dome / le forze onde l'italia egra si duole. cesarotti, ii-202: alfin
. tasso, 13-i-751: fin là si stese [il mio nome] e fin
j. monti, iii-42: egli si è sbarazzato dall'obbligo delle rime a
, i-624: beveva come un tegolo. si diceva che fosse una domatrice, e
. pascoli, 645: tutti per lei si percotean con l'aste / i vestiti
le prore a l'occidente volte / si lasciava a le spalle il lito ispano.
altri più ascosi fonti; le quali si sarebbero rese comuni e piacevoli coll'uso
animo, dicendomi che 'l mio gran male si passerebbe. oddi, xxi-11-295: vi
parer del giorno / venente, che domenica si chiama, / qual più li piace
giorno a causa che il sole ce si levava più tardi, avevamo smarrito altre dodeci
sulla collina che va verso bettania, si è dove cristo salì sull'asina la
quando andò in gerusalem, dove gli si feciono incontro co'rami della palma. pattavicino
fra giordano, 3-261: questa domenica si chiame domenica di passione, perocché s'
1-79: non è dalle tue tasche che si scuciono i quattrini, tu sei nato
in domenica. varchi, 8-2-95: non si
domenica (giorno del signore) ». si veda isidoro, 5-30-9: « apud
. domenicale1, agg. che si riferisce alla domenica, proprio della domenica
della domenica; che accade, che si fa nella domenica. vangeli volgar
: incominciano i santi vangeli i quali si leggono in tutto l'anno nelle sante messe
8-23: era sabato, e il mercato si riforniva per la spesa domenicale. penna
-abito domenicale, indumento domenicale: che si portano la domenica (o nei giorni di
primavera. -giornale domenicale: che si pubblica la domenica. carducci, iii-25-218
e finito questo rivolgimento, di nuovo si ritorna alla unità overo numero 1, quale
lettere dominicali; ed ogni quattro anni si interpone un giorno, in tal modo
tal modo che l'ordine di dette lettere si interrompe, pigliandosi allora due lettere in
ci guardarono. bernari, 5-225: si vedeva una borghese fotografia del giovane
. che è proprio del padrone, che si riferisce al padrone. ottimo,
secoli della chiesa, alle persone secolari si dava nelle mani la sacrosanta comunione,
raro. che è proprio, che si riferisce alla domenica; che si pubblica
che si riferisce alla domenica; che si pubblica la domenica (un giornale)
agg. che è proprio, che si riferisce a san domenico di guzmàn
di santa rosa)... si sentì d'improvviso cambiare il cuore.
panciatichi, 150: nel primo spazio, si rappresenti... un vescovo d'
'di quella r. galleria, e si riscontra alquanto variato in due belle tavole
, 4-20 (ii-761): al marito si sforzava persuadere che il bene che faceva
'. domesticàbile, agg. che si può addomesticare (un animale).
, gli disse la maraviglia che egli si faceva di lui e di buffalmacco, che
massimiliano, 11 quale in roma allora si truovava, e cui esso papa giulio
a'frati; e così dimesti- camente si stavano e usavano con santo francesco e con
di norvegia... queste simili bestie si veggono spessissime volte e vi conversano domestichis-
uccise: tanto che, divenute familiari, si veg- giono passeggiare domesticamente dentro i villaggi
solamente de'leoni, ma de serpenti si domesticano da piccolo. fazio, ii-58:
pratica, / sentendo il dolce tempo, si dimestica. crescenzi volgar., 10-4
[lo sparviero], e massimamente molto si pissimo nell'ora dell'aurora, e
piccoli i quali non sapendo quel che si facciano lasciandosi cibare da voi domesticamente con
dell'animo e quella gagliardezza del corpo che si conviene alla specie loro. garzoni,
., 2-8: ogni pianta dimestica che si lascia di cultivare divien salvatica, e
di cultivare divien salvatica, e ogni salvatica si dimestica quando si coltiva. m.
, e ogni salvatica si dimestica quando si coltiva. m. palmieri, xv-380:
e quello che è successo, mai si vide millantare, né predicare sé né
rozza salvatichezza. montecuccoli, 2-528: si è tentato... di renderli
uscirvi di mano, e che mai si domesticano sotto la servitù delli stranieri.
in sulla pria proferitica, tanto che si dismestichi un poco. -rendere più
, che poi a poco a poco si sono andati dimesticando in maniera che nostri son
insieme: e di tregua in tregua si cominciarono a dimesticare, e a usare i
onore, in tal guisa con lui si dimesticò, che io ne nacqui. g
, ti conviene ammaestrare lei che non si dimestichi troppo teco. bandello, 1-17
, 1-17 (i-211): si scusava, dicendo che già mai non aveva
ché se saputo l'avesse, non si sarebbe seco domesticato. garzoni, 1-224:
averne buon servigio, bisogna che non si dimestichino troppo i padroni. botta, 5-81
, quantunque fosse più giovane di tutti, si compose in maggior dignità, e non
270: quelle persone... tanto si sono dimesticate insieme nei luoghi dove usavano
il quale quegli che più con lui si dimesticano e congiungono, le più delle volte
a quattordici o più, tanto quanto si può, domandargli ogni dì una volta
prima l'esecuzione. panzini, i-186: si erano dimesticati [i passeri] a
più grazia di te; in modo che si porta pericolo di non durare questa fatica
, o che, dimesticandosi, la si volga ad un altro, e non a
non solamente l'uomo, ma de'leoni si trovano dimesticati! crescenzi volgar.,
quasi tutti d'una natura. gli uccelli si prendono con altri uccelli dimesticati, cioè
signore. gemetti careri, 1-iii-181: si dilettano molto della caccia, nella quale
dilettano molto della caccia, nella quale si servono di cani, e di leopardi dimesticati
da noi toccati. leopardi, 960: si può conoscere altresì dalla condizione di quei
v'abitasse [nella valle] non vi si lavorava né abitava per persona. ed
, 16-11: quel senso della misura che si nota nella sua prosa,..
... dicono i nostri giornali che si è trattato di manifestazioni addomesticate, e
; che appartiene alla casa; che si usa o si produce in casa; casalingo
alla casa; che si usa o si produce in casa; casalingo.
; allorché ne'mesi d'inverno specialmente si potesse riunire l'illuminamento della casa al
. verga, 2-226: più tardi si sentiva l'acciottolìo delle stoviglie, gli
: alcuna virtù domestica e urbana non si può acquistare senza beni. sarpi,
se queste 'esigessero che frequentemente usar si dovesse ingiustizia '. -ant.
cerchia familiare. borsa, xix-4-734: si comunica intanto il moto universale e si
si comunica intanto il moto universale e si distende per tutto. penetra anche i recessi
delle nostre popolazioni fa che più persone si serbino unite in un solo focolare domestico,
marmorino. -lingua domestica: che si apprende in famiglia e si parla dall'
: che si apprende in famiglia e si parla dall'infanzia; lingua materna.
-ant. con valore peggior.: che si concede eccessiva libertà, sfrontato.
ariosto, vi-369: a tempo che si cena o desina, / arrivando improvviso
faccia 'salutando li / convitati, si assetti alla domestica. d. bartoli,
bartoli, 19-201: con tutti indifferentemente si affratellava, se non che molto più
ecc.]. 3. che si rivolge a persone familiari; che si
che si rivolge a persone familiari; che si usa fra gl'intimi (una lingua
il quale semplice e mite per indole subito si fece dimestico il fanciullo. baldini,
scendeva in strada accompagnata dalla domestica che si teneva umilmente un passo indietro.
. egli hanno tanto oro che non si potrebbe credere. livio volgar., 5-59
, di prezioso o inquietante, ma si rivela come realtà quotidiana, esperienza comune
le domestiche e quelle che assai spesso ci si parano davanti non muovono di sé maraviglia
conservava una cert'aria domestica, e si potrebbe dire tepida, che difficilmente hanno
sul primo levarmi il cappello, si benignava ora via via di emanare
8. ant. e letter. che si riscontra con frequenza, usuale; proprio
vaghezza di parlare, che nell'oratore si ricerca, non disidera, ma quelle parole
ricordo 'di cosimo de'medici] si leggerà sempre volentieri. de marchi,
parole più familiari e ogni pensiero vi si rimpiccioliva, diventava domestico.
ama la compagnia dell'uomo; che si lascia avvicinare dall'uomo senza temerlo né
f. negri, 60: non vi si possono allevare animali domestici, che si
si possono allevare animali domestici, che si ritrovano nel restante del mondo, perché
venir poi al particolare di quello di cui si ricerca la discoperta, egli è certo
assi forti d'abete la nave liburna si tesse. tavola ritonda, 1-245: e'
22-56: la vera palma... si distingue in salvatica e in domestica.
luogo, e, legatolo con filo, si debbe corredare al modo predetto: e
imperciocché la sommità ovvero vetta che vi si lascia, più fortemente attrae il sugo
nell'aprir la mano i muscoli domestici si distendono, ed assottigliano il braccio infra
e la mano, e quando la mano si stringe, i muscoli domestici e silvestri
stringe, i muscoli domestici e silvestri si ritirano ed ingrossano, ma i silvestri
ed ingrossano, ma i silvestri soli si discostano dall'osso, per esser tirati dal
e di là infin dove la mano si congiunge al braccio nella parte silvestre;
. dopo che queste [coppette] si saranno staccate, attaccarle immediatamente di nuovo
di colore bianco o grigio, che si trova in masse reniformi e botroidali,
, agg. che è proprio, che si riferisce al domicilio. -visita domiciliare:
: e se tutt'ad un tratto si fossero presentati i carabinieri per eseguire una
. lanzi, i-243: quivi pure si domiciliarono, e dopo avere operato molto
, agg. che è proprio, che si riferisce al domicilio. papi,
de luca, 1-3-2-197: appresso li canonisti si dà una specie di cittadinanza diocesana domiciliaria
. dir. persona presso la quale si è eletto il domicilio e a cui devono
essere notificati gli atti diretti a colui che si vale di tale domiclio.
franchi lucchese, ma domiciliato in firenze, si tiene da molti meno pittore che l'
, 1-226: eglino [gli ambasciatori] si tornarono e portarono al loro domicilio male
giravolte, saliva al terribile domicilio, si spiegava davanti a chi guardasse di lassù
vecchiezza; perciocché in nessuno luogo tanto si concede all'etade, ed in nessun luogo
, v-385: nel giro di pochi anni si è preparato a quest'accademia uno splendidissimo
gioventù studiosa, che tale stabilimento di già si annovera fra i più belli e i
quadrangolo che avanza dell'atterrato castello. né si è voluto demolirlo, per essere di
. muratori, 7-v-191: da che si disciolse il vincolo della mensa e domicilio
sì fatte calunnie. -luogo dove si sta più di frequente (per impegni
dei rapporti giuridici di una persona; si distingue in volontario, quando la persona
o soccorso a tale persona qualora essa si trovi in stato di indigenza. -domicilio
firenze. de luca, 1-3-2-194: non si dubita che, presupposto il domicilio legittimamente
fatti di cesare, 56: li drudi si tramettevano di divine cose, sì come
facilmente con loro accortezza divenendo ricchi, si ferman poi a far domicilio ne'luoghi,
. de luca, 1-3-1-168: si ritrovano bene le donne dominanti indirettamente
il fondamental principio della borghesia dominante, si è denudata con più se
ciò appunto significa che le grandi masse si sono staccate dalle ideologie tradizionali, non
leggi. segneri, i-173: tutto dì si ribella [la concupiscenza] dalla ragione
, 583: perocché in ciascun paese si possono distinguere tre diversi linguaggi: l'
che in un carattere dominante e fatale si riconosce: nel fatto che quell'ignoranza,
di spirito dominante, e che non si può compatir cogli altri. pallavicino, 6-1-
irresistibilmente. comisso, 1-140: altrove si grida, e l'immagine attrae dominante
4-171: quella città... si poteva chiamare allora la dominante di quei
. caratteri dominanti: i caratteri che si manifestano da soli negli ibridi, cioè che
musicale. de marchi, i-957: si affronta una indemoniata sinfonia di berlioz,
generale, pel quale la filosofia moderna si distacca in certo modo dall'antica,.
arrivò al fortissimo do bemol che ritarda sul si bemol della dominante e annuncia la fine
dominante e annuncia la fine, il suono si smorzò di colpo. -figur.
specie di invida viltà o, se si preferisce, l'invidia. dominanza
e piccine o di spiritose invenzioni che si dicano, l'azione pratica o politica di
di un partito moderato, egli, si può dire lo battezza, pigliando il
-prov. dove donna domina, tutto si contamina: per esprimere una scherzosa mancanza
, 101: dove donna domina, tutto si contamina. 2. per
qualche eminenza. così ella gode e si fa godere: domina, e invita
a nutrire il calor naturale, che quivi si ritira fuggendo il freddo, suo nimico
, 22: generosa superbia in voi si sdegni / di servire agli affetti, e
: che spesso di pallor l'oro si tinge, / e vien timor a dominar
detti pianeti dominano e in che segno si trovino, perché le cose superiori dominano
. guerrazzi, 6-38: molto si lascia dominare da madama sua madre.
, 2-259: dal palcoscenico il pubblico lo si domina meglio. de roberto, 2-63
oggi vive e che domina il mondo, si devono accomodare. romagnosi, 17-48:
fiume. gemelli careri, 2-i-20: magnifico si è s. michele in bosco de'
aprono fra un albero e l'altro si domina una deliziosa e ridente campagna,
piano nel giardino alto, da cui si domina il villaggio e la valle. deledda
sedette su un macigno, da cui si dominava un'ampia vista. -tenere
questa parte. buzzati, 3-125: si è posto sulla cima nascosto tra alcuni
smorzate. una dominava le altre, si fece distinta: parlava di amnistia.
che rovani cercava ne'precedenti suoi scritti si è interamente trovato e dominato. b
cui, dato l'avvio, non si può mettere uria fine, perché chi parla
mettersi a costruire un edilìzio romantico, si lasciò dominare dalle esagerazioni della scuola francese
. fogazzaro, 4-16: ma ella si dominava sempre, e discorde da me
aveva contato. con uno sforzo risoluto si dominò e stette a udire con attenzione
ucciderla perché cacciò un gemito di paura e si coprì il viso con il braccio.
domina la politica. alvaro, 7-51: si sa di quale venerabilità è circondato il
, agg. che è proprio, che si riferisce alla potestà e autorità di padrone
. 3. figur. che si lascia vincere, prendere; sopraffatto;
e fervente l'immagine di ugolino, non si arresta alle cervella ed al sangue,
donna; alquanto isterica, dominata non si sapeva se dal pianto o dal riso.
vista di como che da quell'altura si scopre in tutta la sua figura frontale,
dall'avventuroso scenario dei colli che le si dispiegano alle spalle. piovene, 5-101
). targioni tozzetti, 7-118: si scelgano 25 o 30 piante di lentisco
lentisco delle più grandi e rigogliose, che si trovino in luoghi caldi e non troppo
tanto su è menato, / in israel si vole militare. = voce dotta
i dominatori. bocchelli, 1-ii-25: si potevano [gli austriaci] ben credere
suoi sguardi al marito ed ai figli si capiva subito che la dominatrice assoluta della
sé, degli altri e delle circostanze, si levò in piedi e buttò una moneta
. che prevale, predominante; che si fa valere come norma superiore o definitiva;
sentimento, un pensiero); che si impone all'attenzione, alla coscienza.
, furioso, crudele, e se si vuole ancora colpevole, e non intieramente
cresce di forza, diventa mostruoso, si fa dominatore. stuparich, i-25: in
paesaggio..., oggetti che si ostinano a far parte del mio panorama.
parte del mio panorama. prepotentemente, si cacciano in mezzo e pigliano un risalto
. che sovrasta la zona circostante; che si erge con imponenza e maestosità al di
con vena di fanciulla. -che si abbatte con violenza sulle cose senza incontrare
fissità, quasi estatica, ciò che prima si contorceva nella sua furia dominatrice.
, 9-118: dominazione, cioè signoria, si è possedere e reggere altri sotto sua
parte interiore è quello dei visconti, e si è come raddoppiato colle fortificazioni aggiunte esteriormente
: se bene il volto di anatolia si fosse ricomposto in una tristezza grave ma calma
costituente un'entità politica o su cui si esercita un determinato potere politico; stato
dominazione come spaziosa palude che nella calma si corrompe. confalonieri, corte.,
ho detto ch'è il paradiso, si furono formate tre gerarchie d'angioli,
d'angioli, e in ciascheduna gerarchia si ha tre ordini, e così sono
domin se elle [le consonanti raddoppiate] si debbon metter in una medesima sillaba o
brunoro: « colle scoreggiate / uccider si vorria questo ghiottone; / ma pur
e, lasciato cascar l'aspersorio, si mise a fuggire. -in forma
, iv-233: voi, donne, si vuol che facciate la vostra riforma,
., 178 (263): costoro si hanno un loro domenedio fatto di feltro
». -scherz. persona che si arroga ogni potere, padreterno.
, agg. che è proprio, che si rife risce al padrone,
e molto diffusa, per la quale si diceva che parte dominicale ruba sui conti quel
cose. intelligenza, 80: poi si stabilir tre dittadori, / che sovr'
voler dominio maggiore che a lui non si conveniva. alberti, 7: quello
ai quali era solita innanzi ubbidire, si era, sotto nome di terra franca
ormai senza dominio, / del mondo si credea supremo sire, / e su ogni
ogni prence turco e saracino / si volea sovran dritto attribuire. guerrazzi,
armato di punte; la repubblica si morde il dito, perché abbiamo gettato
sopra le parti dissenzienti di questa regione non si sarebbe potuto appoggiare a saldi fondamenti.
e fuggir quel dominio che gli omini si hanno vendicato sopra esse per sua propria autorità
domino, / gridò che'cavalier suoi si scostassino / e più col saracin non
eimè! che bene ho io? che si può avere / meglio ch'aver la
pisa, dispuoseno alla loro salvezza che si facesse forte la cittadella e alquante fortezze
: la supremazia di un gruppo sociale si manifesta in due modi, come «
costituente un'entità politica o su cui si esercita un determinato potere politico; stato
punto di vista del territorio su cui si estende, su cui è organizzato);
. sarpi, vi-i- 184: si fermò il cardinale molti giorni alle papozze,
arici, ii-166: nell'ampio sen che si dilunga ed apre / a la diritta
, 28: l'effetto della sopraddetta confessione si era che cristo, in quanto uomo
condizione che il dominio ne sia innalienabile, si chiama mano morta. -essere
stato e sui beni che in esso si trovavano (ed era detto altresì dominio
dominio che avessino sopra alcuno, né si estendendo oltre a quello. serdonati,
beni ecclesiastici posseduti da'laici sotto qual si voglia titolo o colore, per ragione di
d'estinzione di linea, o per qual si voglia altra cagione. sarpi, vi-2-102
». tommaseo-rigutini, 1395: ove si voglia significare quel che chiamano diritto eminente
studio della giurisprudenza, mercé della quale si può acquistare una specie d'eminente dominio
. cinelli, 1-337: seppero che si mormorava molto, che si diceva che
seppero che si mormorava molto, che si diceva che ormai quell'acqua era di dominio
non appartenevano più ai due personaggi che si chiamavano autore ed editore, ma divennero
un feudo o di una signoria che si trovano nell'armeria della famiglia che li
12. fis. la regione in cui si verifica un determinato fenomeno. =
un cappuccio che scende sulle gote e si raggiunge d'ogni parte alla maschera che
specie di cappa che nei balli mascherati si indossa per occultare il volto e la
1-252: il veglione era animatissimo. si vedeva anche qualche domino elegante quasi smarrito
. invar. gioco da tavolo che si fa generalmente con ventotto rettan- goletti d'