questo comodo e per le spese risparmiate si perdeva volentieri qualche cosa sulla somma rappresentata
morale, che per farle mandar giù si andava sussurrando occorrere e sùbito i milioni
costretto a dichiararle che veramente le cose si presentavano male: bisognava prepararsi che il
oltre modo inragionevole, come quella che non si conteneva in disfidare a battaglia, ma
una breve lettera all'amico suo dolce si tiene in cesso! = voce dotta
tronco di oloferne, che privo della testa si risente, mentre che ella mette la
la quale per esser grande di persona si china, acciò iudit la possa aggiugnere
e fiondi ascosa. garzoni, 1-555: si vedono talvolta questi pidocchiosi furfantare per una
1197: -ehi! dite: non si potrebbe vedere di obbligare leonardo a mandarmi
sulla banchina allagata. pavese, 5-15: si cammina sui trucioli; li buttano a
crescenzi volgar., 10-37: i pesci si pigliano con ceste di vimini, che
volta cotali ceste, ma più leggieri, si pongono ne'capi delle pertiche, e
la colpa all'aria di quel luogo, si fe'portare a fiorenza in ceste.
: questi [animali e persone] vi si sollevano in molte ceste di vimini attaccate
nel cestino. montale, 3-174: si sollevò un polverone e il volo cencioso e
. piccolo cesto di forma rettangolare, che si tiene sulla scrivania per riporvi le lettere
vi è posto dentro in piedi, acciò si avvezzi a reggersi e impari a camminare
toccini stanno avvolte cosine da mangiare. si vende alle stazioni a conforto dei viaggiatori
, ii-1128: a questa stazione civilissima si preparavano cestini caldi per l'ora del
: svelto, bravo, come sempre, si era messo a correre da un capo
affatto nella sua corruzione, o si trova lontanissimo dalla norma del vivere
per ordine in un cesto di vimini si carican con una tavola piena di grosse e
castagno intrecciato con vimini) con cui si armano la mano i giocatori di pelota
... messo, per non si disfare, in qualche cestaccia fatta perciò di
gli vuoi bassi, così i salci si pongano, per far cestaia e non crescere
metallico » forato al centro, che si infila nella candela per raccogliere la cera
caviglie di tendini soli, con gambe dove si disegnavano i fasci del cestatóre e del
marino, 9-47: ampio cappel, che si ripiega alquanto, / gli adombra [
crescenzi volgar., 4-9: far si può di vimini... una
tra le matassine, / un biglietto si celi intimo e fine, / un
campo sodo: che bel bello / si fa lo scasso, e qua si tira
/ si fa lo scasso, e qua si tira dentro, / là si leva
qua si tira dentro, / là si leva la terra, e si tramuta /
/ là si leva la terra, e si tramuta / con le pale o valletti
accomodano le colombaie co'cestini, e si nettano e spazzano; e la colombina si
si nettano e spazzano; e la colombina si dà a'magliuoli. trinci, 1-271
a'magliuoli. trinci, 1-271: si cavano i cestini dalle colombaie, e
cavano i cestini dalle colombaie, e si scuotono e si puliscono benissimo dallo sterco
dalle colombaie, e si scuotono e si puliscono benissimo dallo sterco de'colombi.
con essi, per ridere più libere si coprono il volto. 2.
cestino. magalotti, 9-1-253: non si potrebbe egli sperare un cestino di brume
a tronco di cono, in cui si getta la carta straccia, le carte
. 6. prov. chi non si contenta dell'onesto, perde il manico
volgar., 6-26: le cipolle maligne si piantano come i porri,..
mattioli, i-53o: oltre a ciò si ritrova una terza spezie di endivia, la
assottiglia con garbo, fin dove gli si annoda in capo il fiore,..
colloquio ebbe termine, perché 11 vecchio si ringinocchiò sulla zolla a togliere da un cesto
, 19-78: guardando presso, due pin si vedea, / ch'erono insieme in
ho ricevute: non so quello che si sia del suo viaggio. chimentelli,
. -grano pesto fa buon cesto: se si calpesta il grano in erba, si
si calpesta il grano in erba, si ottiene un miglior accestimento. annotationi
il lin capecchio. pascoli, 363: si sa: marzo va secco, il
'(una pianta cespugliosa) come si suole congetturare. cèsto1, sm.
2. il pugilato antico, che si combatteva con le mani armate con i
cesto giucando assai più degno / polluce si mostrò. caro, 5-97: a'solenni
dov'è il cesto, / di cui si cinge? salvini, 41-223: veramente
di ventose e di uncini con cui si attacca ai tessuti dell'ospite; a
che, giunte a maturità sessuale, si staccano dal corpo del cestode, dando
cestode, dando origine alle uova che si sviluppano in un embrione (oncosfera)
penetra dall'intestino nel sangue, quindi si sistema nel tessuto adatto per il suo
tessuto adatto per il suo sviluppo, dove si trasforma in larva; ingerita dall'ospite
un metro, trasparente e iridescente (e si muovono con lenta ondulazione del corpo)
, animali a foggia di nastro. si applica alla divisione de'vermi intestinali che
di vimini, con uno sportello che si chiude a scatto, usato per la cattura
3-211: il dì di san bernardo si fa la festa in palazzo di fiorenza,
questi [animali e persone] vi si sollevano in molte ceste di vimini attaccate
. spesse volte accade che la fune si spezza, e gli sventurati...
: dinanzi alla casetta, due uomini si sbracciavano a cavar pani da grossi cestoni,
la china, di tanto in tanto, si udiva nel chiuso il campanaccio della mandra
allora il capo pigro, soffiando, e si vedeva correre nel buio il luccichio dei
veggendo parimente ognuno ridere, cheto cheto si levò da tavola, avendo fatto un capo
giusti, iii-389: qualche volta che si sono combinati qui in camera tre
, il quale i latini chiamano betonica, si chiama psicotropo, per nascere ella in
[plinio], ii-468: in francia si chiama vetto- nica, in italia serratula
casa, dove è essa piantata, si tiene che sia sicura da tutte le male
volgar., 2-17: di sotto- si metta una pietra, sicché la barba vi
metta una pietra, sicché la barba vi si sparga suso ripercossa, e non nasca
quei tagliamenti che ne'versi latini necessariamente si ricercano, acciocché 10 spirito di chi
cesura spezialmente non può stare, né si può scusare. algarotti, 1-397: la
l'anatomia della parola che un tempo si studiava in retorica, è qui viva in
la rena: e qua e là si vede / qualche cetaceo stupido e immondo /
19-333: il mostruoso cetaceo di ferro si mosse, virò la prua verso l'
virò la prua verso l'antemurale, si apprestò a doppiarlo volgendo la poppa alla
', idrocarburo liquido ed olioso che si estrae come prodotto dalla distillazione della cetina
ceteratore, quando cetera bene, si è degno ch'elli abbia compimento di quell'
32): al tuo tempo ed etade si conviene di regnare, e non
di sì fatti scudi, ceterate si appellarono. = deriv. da
ceteratore, quando cetera bene, si è degno ch'elli abbia compimento di quell'
radicale chi mico, che si suppone sussistere nei composti detti * ceti-
detti * ceti- lici e che si ritraggono dalla cetina. = deriv
periore, saturo, che si presenta come una so stanza
(detta anche spermaceti), che si presenta in masse cristalline, untuose al
al tatto, insolubili in acqua (e si ottiene separandola per raffreddamento dall'olio grasso
tutto il legname che 'l sostiene si è di cetino. = etimo
uguaglianza bella, / e di lei non si seppe più nuvella. idem, iv-401
senza cervello e senza cuore, che si credette poi democratico, perché incapace di
cetologia, sf. parte della zoologia che si occupa dello studio dei cetacei.
bestiolina verde, di quelle che si vedono soltanto nella stagione calda, e stanno
del capo, denti molto piccoli (si nutrono di plancton). =
da quattro a undici), che si congiungono con l'orlo opposto della cassa
acconciamente di quel che questa mia premessa si accomodi a render la ragione del maraviglioso problema
sandalo brigliato d'oro sul ginocchio, si curvò, fece col plettro vibrare le
della mia cetera innocente, che non si misura, numera, e pesa,
: gli antichi immaginarono che ogni cosa si mova regolarmente per leggi di musica,
pini ed abeti senza aura di venti / si drizzano nel sol che gli penètra,
senso osceno. aretino, 8-51: si coricò egli, e stendendosi per abbracciarmi,
[del poeta]... si lascia carezzare all'auretta che move dai ventagli
cristallini e ben purificati, che si cavano dalle ceneri di qualsivoglia vegetabile,
spezie d'agrume simile al cedro e si chiama ancora merangolo. puoti, 70:
. / e mentre contra quel questo si scaglia, / fan cozzar clava a clava
atterrato da un colpo di mazza, che si rialzava e tentava di gettarsi contro l'
/ oh! del più lieve la morte si spere, / ché involta noi con
, provocata da un fungo, che si manifesta con un ingrossamento dell'inter- nodio
clavàrio, sm. stor. donativo che si usava concedere ai legionari romani (richiesto
quasi tutti i più celebri, si susseguono nei suoi concerti. clavicembalìstico
... è maraviglia che oggi non si sappia chi ne sia l'autore.
dalle verghe di legno (claves) onde si percotevano in antico le corde dell'istrumento
vivo o morto, e in qual parte si trova. g. m. cecchi,
salomone. garzoni, 1-425: e ben si dimostrano questi maghi perversi, d'operare
a quella delle chiavi antiche, o perché si è creduto che ne facesse l'ufficio
attributo di giano; negli autori cristiani si trova detto di s. pietro).
.]: 'clavo', tumore calloso che si svi luppa sopra la sclerotica
bellissime specie esotiche, assai ornamentali, si coltivano in giardini e serre.
di quella clematide, che in toscana si chiama vitalba. d'annunzio, v-2-381
bisognosi; tu se'clementissima a quelli che si pen tono del peccato.
perché perdonando troppo a chi falla si fa ingiuria a chi non falla
...: l'arte della danza si toglie ad imitare siffatti atteggiamenti, gli
raccogliere da giovanni xxii pontefice, che si leggono nel corpo canonico dopo il sesto
non perciò dico che vostra clemenza / si turbi o si commova / contro del lor
che vostra clemenza / si turbi o si commova / contro del lor fallire a far
prova, / che tanto eccesso più non si commetta. sacchetti, 203-23: padre
de'medici, 579: per vincer si vuol fare ogni potenzia, / ma dopo
foscolo, vii-124: l'uomo che si conforta ai premi d'un'altra vita
egli pure avrebbe perdonato a chi veramente si pentiva. palazzeschi, 3-135: senza invocar
minacce. -clemenza sovrana: quella che si manifesta con gli istituti della amnistia,
e la candida clemenza della benedizione cristiana si diffondeva per tutta l'aria.
quella giornata violenta e torbida, gli si rilassavano ora, sotto la clemenza della
cleptomane '. fuori dell'uso proprio, si dice scherzevol mente anche dei
l'apostasia dall'ordine del chericato si fa in molti modi; in prima,
celebrità militare. alvaro, 7-123: si capisce che a questa scuola ormai
bassani, 1-130: la città si ricomponeva a poco a poco nel profilo assonnato
di atti così evidentemente clericale, che si capiva subito il suo carattere. de
. bocchelli, 2-80: udendo che si tollerava un giardiniere cattolico, levava gli
., ii-415: la parte liberale si costituì come un centro tra una dritta clericale
questa repubblica, che... sempre si mostrò devota e osservante del culto,
chiamate le persone e le associazioni che si proponevano di lottare per la rivendicazione dei
via il suo abito rosso, e si fa cristiana e moderata, sotto il vessillo
, gli informatissimi dicevano pure massone, si atteggiava a perseguitato da una fazione chiusa
fogazzaro, 7-207: s'irrita, si esalta, inveisce contro le bigotte del
del bene, non vuole che sua sorella si occupi di visitare i poveri, né
utopia. b. croce, iii-27-27: si finì col coniare, o col volgere
, la parola « clericalismo »; e si disse che l'avversione era non al
pontefice di consenso del populo di firenze si deliberò porre una decima a tutto il
inculcando che fin che li vasi nostri non si mondassero, lo spirito santo non poteva
poteva abitarvi, e per consequente non si poteva sperare alcun retto giudicio nelle cose
friulano... e mezzi che si potrebbono adoperare perché quel clero abbia quella
elezioni è il clero, il quale si trova così fortemente ed estesamente organizzato che
del clero. bocchelli, 1-iii-63: si diceva che il cosiddetto basso clero, per
, 1-6: molti, infatti, si allontanano dalla chiesa... soltanto perché
più in una sorte che nell'altra si commette. tramater [s. v.
: 'cleromanzia ', indovinamento che si faceva col gitto de'dadi, degli
ecc., che scossi nell'urna si rovesciavano poi sopra una tavola, e
rovesciavano poi sopra una tavola, e si pronosticava il futuro dalla disposizione de'numeri
vaso inferiore dall'acqua o dalla sabbia si deduce la misura del tempo trascorso.
pa trono, al quale si sottoponeva, assicurandogli devozione e appoggio politico
esprimersi elevate e grandiose, che male si confanno con le cose di oggidì. doveano
quelle parole? 2. chi si vale, dietro corresponsione dell'onorario,
nuovo cliente più attento che atterrito, si maravigliava. giusti, 3-139: si buttò
si maravigliava. giusti, 3-139: si buttò a corpo perso a fare il
da parte di un'impresa, oppure si vale dei servizi che un imprenditore (
il tanto per cento a'farmacisti, egli si chiudeva nel laboratorio, egli vegliava a
: nella collezione d'una grande sarta si trova sempre una serie di abiti di
cliente ': nella legislazione dei romani si contrappone a palronus (leggi delle xii
leggi delle xii tavole: « patronus si clienti frauderò fecerit, saceresto *).
col qual i plebei con le toghe si portavano la mattina a far la corte
carico di carattere. piovene, 5-457: si vuole portare per la prima volta a
ad essi, strati di popolazione che si aggruppavano finora secondo clientele. 4
del clièntolo. nardi, 2-28: prima si tentò d'impedire la cosa col mescolare
del rosso, 2: il qual carico si accrebbe dipoi, per essere infra pochi
è da cavar nulla mai, allora si dice loro: aggiustatevi. d'annunzio,
comprese fra due paralleli, in cui si immaginava divisa la superficie terrestre (e
nei quali è divisa tutta la terra che si può comodamente abitare, e questi per
artico, per l'eccessivo freddo, si può mal abitare. ed è un clima
una gelosia inglese, la gelosia italiana si vede costretta di ridere, cotanto son
sotto / ogni clima, ogni ciel, si chiama indarno / felicità, vive tristezza
la natura, posto ch'ella / si sforzi a far dissimiglianti i volti, /
in un clima medesimo, / non si somiglili. bruno, 3-17: questo s'
che fa in quel clima, e che si penetra in quel ghiaccio, ne mortifica
la civiltà nasce nei climi caldi, ma si propaga e si perfeziona nei temperati.
climi caldi, ma si propaga e si perfeziona nei temperati. 3.
tal maniera, che cavando la terra non si trova mai l'acqua. g.
bisogno di cultura alcuna, ma nascono e si conservano per benefizio del terreno e del
la palma]... pare che si possa affermare indubitatamente, che ella né
possa affermare indubitatamente, che ella né si trovi in maggior abbondanza, né alligni
usato. leopardi, ii-862: generalmente si vede che i principali caratteri o costumi nazionali
. verga, 4-225: don bastiano si teneva sulle generali, lodando il paesaggio
, ii- 148: l'anima si assuefà al suo clima spirituale, come il
, e la tenacità di tal abito è si grande, che le dimostrazioni più precise
decimonono è appunto il lavoro critico che si va sempre più sviluppando. ritrarre l'
l'uomo nella storia, o, come si dice nell'ambiente, e nel clima
iv-141: clima nuovo... si dice di scrittore artista, istituto,
è forse la più ricca di tradimenti che si sia mai avuta; il che indica
cioè dove lo stato di cose iniziale si trasforma via via, e il criterio
e quel gruppo. sinisgalli, 6-205: si pensa alla difficoltà incontrata dai moralisti nel
veloci e anche climaterici, l'umanità si sofferma per onorarti, o orazio
un giorno a un altro il cielo si turba o rasserena, secondo che m'
sperimentare lungamente. baldini, 1-344: si tratta... d'una mitologia
vari disturbi derivanti dallo squilibrio endocrino che si produce nell'organismo); età critica
i fiori di quella erba, che volgarmente si chiama saponaria, corrispondessero alle fattezze del
il tempio instimi questa medicina, che si chiama cimice. tommaseo [s
pagargli la pensione in una clinica, dove si curano malattie mentali! pavese, 6-227
origine della medicina, e quando prima si cominciò a medicare clinicamente. = comp
plur. m. -ci). che si riferisce alla scienza clinica, proprio della
cocchi, 8-313: anticamente par che non si fossero gli uomini accorti della connessione e
virtù che aveva scoperto il male che si guariva con due forbiciate. ormai egli aveva
: « un grande clinico! *, si sarebbe cominciato a proclamare: ma soltanto
, nei primi secoli del cristianesimo, si facevano battezzare in pericolo di morte.
. ortoarseniato basico di rame, che si presenta in cristalli monoclini, prismatici o
vetrosa; cristallizza nel sistema monoclino; si presenta in lamelle esagonali o in masse
citolini, 191: altre piante si trovano in luoghi sassosi e pieni d'
: l'erbe di coltura, che si vedono per i campi coltivati e per
fare li cristeri, perocché elle col becco si metteano l'acqua marina di drieto.
lungo becco sul lungo collo torcendo, si schizzava dell'acqua nel sesso, e
sotto la quinta [specie di medicina] si comprende la dieta, il medicamento e
cose. redi, 16-ix-32: se si ha mai a far disordine di soverchi medicamenti
a far disordine di soverchi medicamenti, si faccia il disordine ne'clisteri, i quali
saranno mai troppi. tommaseo-rigutini, 2247: si dirà nell'uso: fare un serviziale
. e. gadda, 470: si facevano chiamare « contessa * o « donna
2-309: 'clistere, cristeo'... si dice anche dello strumento col quale detta
, 1-12: gli venne da ridere quando si accorse che tra gli oggetti sequestrati figurava
sm. zool. ispessimento cutaneo che si osserva in alcuni segmenti del corpo degli
delle leguminose, nel fiore delle quali si è creduto di ravvisare una somiglianza colla
naturali ed esterne della donna, ove si forma l'angolo superiore delle ninfe.
. clitoridèo, agg. che si riferisce alla clitoride. tommaseo [
nominata clivia uccello, ma non si sa che uccello sia. =
clivo in acque di suo imo / si specchia quasi per vedersi adorno, / quando
[par., 30-109]: clivo si è uno monticello inclinato. crescenzi volgar
in bianca vesta con purpureo lembo / si gira clizia palidetta al sole. alunno,
spine / il barbarico cacto; al sol si gira / clizia amorosa: sopra lor
pozzetti, 12-9-106: nelle maremme appena si conosce l'uso delle fogne, delle cloache
que'condotti sotterranei, entro de'quali si scarichino le acque e le lordure, niuna
machiavelli, 779: la bocca donde si ha a nutrire, [l'uomo
massima, ricetto di tutte le immondizie si fetenti, che nulla ostante la lontananza di
cadde di qua su, là giù si placa. buti, 3-713: cloaca.
vecchio professore per le immondizie che gli si accumulavano intorno alla casa e per certi
: l'intestino dopo li consueti avvolgimenti si conduceva a sboccare nella cloaca del podice.
cloaca. fanzini, iv-142: nella cloaca si mescolano quindi le urine con gli
elegante, ma è tanto giusto che la si chiami cloaca! = voce dotta
. cloacale, agg. che si riferisce alla cloaca, proprio della
medie. macchie cutanee giallastre, che si osservano sul volto di donne incinte o
m. -ci). medie. che si riferisce al clono, proprio del clono
tutti i muscoli del corpo, che si producono negli accessi epilettici convulsivi.
tommaseo [s. v.]: si dice ancora polso clonico allora ch'
medie. contrazione spasmodica dei muscoli che si osserva in molte malattie del sistema nervoso
. cloràggio, sm. operazione che si compie sulla lana per renderla irrestringibile:
.]: 'dorale', nome particolare che si dà ad un prodotto liquido
. chim. aldeide tricloroacetica, che si prepara facendo passare il cloro sull'alcool
, sapore amaro, bruciante (e si prepara trattando il cloralio con acqua)
all'aria fuma abbondantemente; in soluzione si comporta come un acido assai forte,
idrato di alluminio, ferro, magnesio: si presenta in aggregati lamellari, di
17, simbolo cl: non si trova allo stato libero in natura a causa
atomi di idrogeno con cloro (e si presenta in cristalli incolori, deliquescenti,
usato che indica gli acidi ne'quali si suppone che il cloro entri come principio
clorobenzène, sm. composto chimico che si ottiene sostituendo uno o più atomi di
. alvaro, 9-233: i fiori si dondolavano graziosamente come se volessero farsi notare
. clorofilliano, agg. che si riferisce alla clorofilla, proprio della clorofilla
bonico. (e si ottiene la perdita completa della sensibilità
volatile, infiammabile, che si forma dau'acoole sottoposto in certe date
usato come læ d'intonaco fresco e si segnò con una gran croce sulle crimogeno e
cloroftalico: acido aromatico bicarbossilico, che si porto con insufficienze ovariche e neuro-ormo
la panacea delle clorosi,... si nella corteccia dell'alstonia constricta: polvere
, e con parecchi accidenti nervosi, che si osser = voce dotta,
, 1-124: cellule rotonde, che si sviluppa nelle ossa (e e voglio qui
plur. m. -ci). che si riche consiste nell'alterazione del processo di
plur. m. -ci). che si riferisce alla clorosi, tipico della
manetti, 2-35: è vero che impunemente si vede far uso del gesso e dei
chim. operazione mediante la quale si introduce uno o più atomi di cloro
* sale '. nome col quale volgarmente si denota il cloruro di sodio, sostanza
cloruro di sodio, sostanza minerale, che si ottiene con quattro differenti sistemi. imbriani
infernale ed il sai comune, ravvicinati, si trasformino in nitrato di sodio ed in
fila, e dinota el tempo che si vive; atropos rompe le fila fatte,
di una sede propria, dove i soci si riuniscono a conversare, a prendere i
è nascosto in milano, ove pure si trova savoldi alla testa di certi club
tanto aborrite. cuoco, 1-111: si passava ad indicare, in tutte le
in acqua, in acqua! oggi si combatte per l'onore del club « dagli
m. -i). che si riferisce a un club, proprio di un
un modo 0 in un altro si rendono utili al paese. esempio nobile che
infermo. oh sventura! come gli si assise accanto, come lo grattava,
cluniacènse (cluniacése), agg. che si riferisce, che appartiene all'ordine
tamarigio, ma carnose. il bianco si dilata più per terra, e spira di
di buono odore: di cui niente si ritrova nel nero. = voce
ma il cnicino [olio], che si cava del seme del cartamo..
. classe di protozoi parassiti, che si riproducono per divisione o per spore
, / non più benaco, ma mencio si chiama. = voce dell'italia sett
. leggi di toscana, 10-100: si dia nota di alcuni medicamenti facili,.
fortuito contatto, o per coabitazione, si espone all'azzardo che la sede del
all'azzardo che la sede del veleno si determini in una parte nobile o ignobile.
). 3. fenomeno sociale che si manifesta quando, in seguito a guerre
numero delle famiglie senza tetto, per cui si rende necessaria la convivenza di più famiglie
l'adeguato. foscolo, vii-23: si coacervarono in un vocabolo solo molte idee
accolti, 1-8: ma questo non si dà, né si può dare:
: ma questo non si dà, né si può dare: adunque ridicolo il trovato
de'raggi visivi, che per loro si fa sotto la veduta dell'angolo minimo.
anziché raccogliersi in un aggregato solido, si raccolgono in un aggregato liquido.
questi sónno come termini che non si possono specificare. sai come puoi intèndare
dovremo credere che quegli più da vicino si apponga al vero,... che
come se dieci fossero pochi, alcuni ministri si scelsero loro coadiutori con centocinquanta ducati al
, che in questa sua visita ci si mostrò molto amorevole. de roberto, 363
nelle dispense, nelli regressi e coadiutorie si usasse parcità, sin tanto che si trovasse
coadiutorie si usasse parcità, sin tanto che si trovasse come regolarlo con legge e perpetua
cessione sono grazie, le quali non si possono fare dall'ordinario.
rimedio e la cura stessi, che si uniscono a un farmaco o a una terapia
, i-227: dimandavano... che si scrivesse all'imperatore, al re cristianissimo
, i-149: aveva concesso a cesare che si potesse tener un colloquio in germania,
raccoglie e rassoda le corpora alle quali si scontra. alberti, 209: niuno
cadere di qualche ragione, per non si coadunare una volta in detto luogo [
ant. adunato, messo insieme; che si è raccolto, tutt'insieme (un
mascagni, i-40: le diverse sostanze si uniscono insieme, s'elaborano, s'
]: 4 coagulante *: altre volte si dava quest'epiteto a'rimedii od a'
, rassodare '. 4 coagulare 'si dice de'liquidi che dallo stato di fluidità
dice de'liquidi che dallo stato di fluidità si fan passare a quello di spessezza o
. panzini, ii-447: pareva che si fosse assunta l'incarico di coagulare con
sangue umano; mescolando sempre, sicché non si coaguli né rappigli. garzoni, 1-915
se stesso l'umore che in quello si trova,... si fa ancora
in quello si trova,... si fa ancora con artificio nelle saline,
. redi, 16-ix-6: il qual'umore si coagula poi e si condensa nella superficie
il qual'umore si coagula poi e si condensa nella superficie delle palpebre. marchetti
per altre cause entro alle membra / si coagula il seme, ed all'incontro /
. magalotti, 1-441: il zucchero si fa della sura vergine, subito uscita dall'
albero. questa a forza di bollire si coagula, e diventa zucchero assai ragionevole
in sapore. tommaseo-rigutini, 1446: si coagulano i liquidi, quando parte di loro
tutto diviene più denso. il sangue si coagula quando si separa il cruore dal
denso. il sangue si coagula quando si separa il cruore dal siero; si rappiglia
si separa il cruore dal siero; si rappiglia tra'capelli o alle mani di
grandi caldaie nere... dove si coagula il latte tra il siero verdastro rinforzato
di cui era preda da alcuni mesi, si fosse ad un tratto coagulato e pulsasse
vapori, li quali coagulati e ragunati, si fa inge- neramento di nuvoli.
spontaneamente o per opera di certi agenti si rappigliano. coagulato (part. pass
che per paura muoiono, alli quali si truova intorno al cuore quantità di sangue
v.], 276: 'coagulato': si servono talora i chimici di questa parola
ventilatore creava un vortice di mosche che si abbattevano a tratti su quella coagulata società
di schiuma d'acqua marina, che si fa in mare. crescenzi volgar.
, è una certa essiccazione, e si fa in due modi, e dal caldo
il fine suo è il fare che tumido si rappigli e si rassodi. d
fare che tumido si rappigli e si rassodi. d. bartoli, 34-290:
. dizionario di sanità, i-129: si conosce la coagulazione degli umori agl'incomodi
umori agl'incomodi e ai dolori che si provano in varie parti del corpo, ai
1445: la coagulazione è de'liquidi che si rappigliano, separandosi alcuni degli elementi che
in quelle secondarie a malattie emorragiche (e si estrae dalle piastrine del sangue dei mammiferi
dopo e discorsa pazientemente, null'altro si è trovata che un inerte e vasto
particelle. leonardo, 4-1-117: ancorché si muti di luogo, l'aria riserva
cotenna del sangue, o sia coagulo, si è assottigliata. targioni tozzetti, 12-6-370
, e piuttosto di sopra a dove si getta il seme, ben crivellato, dividendo
tiene divise le opinioni dei politici, si fanno tutti gli sforzi per trascinare la
capifabbrica '. beltramelli, iii-501: si convinse di essere vittima di una prepotenza
utili ai membri della coalizione, che essa si sciolse da sé. ora poi è
sé. ora poi è noto, e si può verificare, che lungi dall'esservi
e in fin dei conti di che si tratta? di rinunciare a qualche paio di
tante pretensioni deluse e tanti interessi contrari si coalizzarono per dimostrare ed alienare il padrone
soldatesca de'coalizzati un paese, saccheggiato si, ma sempre fertile, e assai abbondante
coalternato, agg. ant. che si attua, si svolge alternamente, implicando
agg. ant. che si attua, si svolge alternamente, implicando un rapporto di'
cavità del cervello, che pure per estensione si prende in senso di narici posteriori »
e che dal fondo dell'orbita si conduce alla parte anteriore della sclerotica, ma
cervello, che pure per estensione si prende in senso di narici posteriori
coartabile: non è fingibile, non si può mentirlo quando non esiste nel cuore.
particolare. paoletti, 1-1-212: né mi si dica, che il tor via,
in luogo diverso da quello in cui si pretende ch'ella fosse in certo tempo
fosse in certo tempo. in toscana si dice t'alibi'. tommaseo [
un luogo nel tempo che la persona si trovava in un altro. coartazióne,
coartazione. guerrazzi, ii-1-483: non si voleva credere che la minaccia della guerra
disse l'avvocato dopo averla ascoltata, « si può presumere che questo matrimonio abbia urtato
agli albigesi), l'eresia non si ristringeva fra i limiti dell'error dottrinale,
la sua volontà per prevenirne azioni che si ritiene possano nuocerle o per evitarle pericoli
corso naturale del pensiero, in cui si intromette, nonostante gli sforzi del soggetto
due dall'usuraio o dal vinaio e si alimenta con le altre due,
coattivo, che entra in azione quando si sia violato, o comunque non sia
3. psichiatria. fenomeno morboso che si presenta caratterizzato dal sorgere di una rappresentazione
sorgere di una rappresentazione mentale che non si armonizza al corso naturale del pensiero in
al corso naturale del pensiero in cui si innesta e che il soggetto, pur
. coazione elastica: stato nel quale si trova un solido quando, pur non essendo
miner. minerale di cobalto, che si rinviene in masse granulari o compatte
tinta rosea e lucentezza metallica (e si trova in svezia, norvegia, caucaso,
quale, mescolata con soda e selce, si vetrifica facilmente e forma il vetro,
, detto volgarmente * smaltino '. si pretende che gli antichi egizi lo conoscessero
. carena, 1-163: in pittura si fa frequente uso del bleu minerale
deserti, di solitudini montane dove si può saltare di roccia in roccia, fin
in roccia, fin dove queste si sprofondano nel cobalto del cielo. valeri,
di calcite di color roseo che si ritrova nella limonite del l'
.]: 'cobea': pianta rampicante che si estende a grandi elevazioni: il fusto
cobelligerante, agg. e sm. che si trova in stato di cobelligeranza (
rapporto di fatto fra stati che si trovano a combattere un comune ne
rena, e quel che in scogli / si diletta scarpione. d'alberti, 213
: 'cobio', quel pesce che comunemente si chiama ghiozzo. = voce dotta
, ai gnomi e coboldi, che si davan da fare, e al gran popolo
delle radure dei piccoli palcoscenici, preparati, si sarebbe detto, per una danza di
anteriore del corpo, mentre il collo si allarga e appiattisce grazie a movimenti delle
delle ceste s'agita, il coperchio si solleva, ed appare la testa eretta
esce dalla prigione con lentezza flessuosa, si raccoglie, s'abbandona pigro sul tappeto
dei falsi amici e degli invidiosi che si trovano per il mondo: « cobra,
india per la sua pelle della testa che si gonfiava a cappuccio; cfr. fr
cocainizzare. - anche: tecnica che si usa in fisiologia sperimentale allo scopo di
» sm. e f. tossicomane che si serve della cocaina per soddisfare il proprio
cinque maniere d'uccelli [marini] si ritrovan nel venire di spagna a queste
. acido cocatannico: acido tannico che si ottiene isolandolo dalle foglie di coca:
ser giovanni, 127: pure gli ungheri si scostavano e aprivano gli archi con tanta
tanta ruina, che le cocche quasi si raccozzavano insieme, e così ferivano e uccidevano
nel lato destro la liguria, che si stende... dai monti marittimi di
dante, inf., 17-136: si dileguò come da corda cocca. 4
. ant. parte della fionda in cui si pone il sasso da scagliare.
termine della gruccia, con la quale si piantano i magi ioli. soderini,
gruccia a spignerlo sotto; il che si fa senza il vecchio, torcendolo un
oggi nel commercio è il nome che si dà alle mezze perle artifiziali fatte colla coccia
ariosto, sat., 6-216: ma si trovò di tanti affanni carca / allor
anche quel poco d'annoda- mento che si fa alla cocca superiore del fuso, quando
fa alla cocca superiore del fuso, quando si gira e si torce, perché il
del fuso, quando si gira e si torce, perché il filo non iscatti.
, vii-558: il sacco, quando si vuol votare, si piglia pe'pellicini;
il sacco, quando si vuol votare, si piglia pe'pellicini; quasi pedicini,
pe'canti o cocche, o, come si dice, pe'pellicini, più sacchetti
soffici, 1-95: quello sorrise goffamente e si accostò alla tavola; poi appena vuotato
con qualche forza; onde una persona si dice sputasentenze, che n'ha sempre qualcuna
spiegare vó stretto di cocca [ma si veda la pronunzia romanesca]. il nigra
salvini, v-396: colle mani si fanno altri gesti di beffe, come
còcca1 (ant. còca), si. marin. ant. bastimento da
cocche saliti, non guari avanti la bruma si dipartirono. a riosto, cinque canti
di giovanni villani solo dopo il 1304 si cominciarono ad usar le cocche dagl'italiani.
, sf. dial. carro allegorico che si costruiva, con ricchezza d'ornamenti e
o religiose. colletta, i-78: si ripeterono le feste civili, le ecclesiastiche,
, in forma di rosa (e si chiamava anche rosetta), coi colori di
, fuorché quello della coccarda tricolore, si avesse a trattare qual ribelle. cuoco
del 20 apr. 1814; nella quale si risvegliò pur troppo il vecchio municipalismo imprecando
». 3. ornamento che si applicava sulle scarpe. ojetti, ii-13
. coccardóne. ojetti, 1-814: si presentano in lunghe redingotte balcaniche con un
da coq * gallo '. la voce si diffuse durante le guerre napoleoniche e nel
. salvini, v-396: colle mani si fanno altri gesti di beffe, come
di licheni del genere cladonia, che si presenta in cristalli aghiformi ed è solubile
come estere nella cera di cocciniglia; si presenta sotto forma di polvere bianca e
. gadda, 2-94: quel disordine primo si sciolse e poi si rapprese in forme
quel disordine primo si sciolse e poi si rapprese in forme sempre più valide, secondo
crescenzi volgar., 4-11: e quivi si faccia una cocchétta, e quivi
barba di cocchiara, richiesta da me si me voleva fare quel piacere, mi rispose
per la città;... ma si fa oggi sopra palco stabile. d'alberti
vanno a far in cocchio; e oggidì si dice anche di quelle che fannosi fuor
le serenate in genere. l'uso antico si spense, la voce è rimasta.
e sì magro, che a mala pena si trovava cocchiero che si conducesse a voler
a mala pena si trovava cocchiero che si conducesse a voler servire dell'arte sua
sono pur le male bestie e noiose! si fermano alla prima osteria e van ronzando
(151): ne le regioni fangose si nutriscono i pesci schiacciati, come sono
paesi arenosi le cocchiglie; gli altri si nutriscono meglio nel mare, come le
di dar battaglia, comandò che tutti si fornissero di cocchiglie. f. f.
in prua s'una cocchina a por si venne; / che più non v'erano
, che per caso fortuito il cocchio si rovesciò, e rovesciato fu tirato da'cavalli
un buon tratto di mano prima che si potesse fermare. g. m
portate in seggiole serrate, non vi si usando né cocchi né carrozze, che sono
proibite per legge del paese e non si veggono. soldani, 1-103: il
1-138: giù di quelle scabre rupi si precipitarono molti atterriti cavalli e muli,
nel mezzo della via larga il tram si scontrò con due o tre cocchi signorili
a casa di quell'altro non desina, si tiene da niente. b. davanzali
. 3. carro col quale si facevano corse nel circo (o,
piazza cittadina: il palio dei cocchi si svolgeva a firenze nella piazza di s
degli spettacoli già detti delle fiere, si faceano più propriamente co'cavagli, e
oggi s'usano, e con voce oltramontana si chiamano cocchi, ma eran quelle con
. crescenzi volgar., 4'34- si faccia cocchiume di salcio verde, dalla corteccia
tutto, o parte, del vino gli si fosse aggelato entro le botti: e
e primieramente tastate le botti, che si credeva che piene d'olio fossero, trovò
e accostandosi alla botte, a quella si cominciò a grattare; e così fregandosi
più rigonfia della botte. pel cocchiume si versa il vino o altro liquido nella
fondo del tino, che nel fiorentino si dice * cocchiume '. -per
, 39: la porpora, della quale si è vestito lo nostro imperadore, si
si è vestito lo nostro imperadore, si è composta di panno di lana e
e di sangue di pesce marino, che si chiama coccia marina. pallavicino, 1-572
ferro o di ottone, col quale si guarnisce l'estremità del calcio della pistola,
son quivi [sotto la lingua], si seghino in più luoghi con una punta
coccia o testa ripiena di pappa, si dice di chi non ha giudizio e non
fratina, e così prosternato che appena si. scorge la sommità della sua coccia
quattro-cinque vertebre atrofiche saldate fra loro e si articola in alto con l'osso sacro
0. rucellai, 2-150: la spina si chiama tutto quello concatenamento d'ossa,
al coccige... ne'bambini si divide [l'osso sacro] in cinque
sei parti, al quale neh'estremità si congiunge il coccige. l. bellini,
. l. bellini, 5-160: si termina tutta questa lunghezza con una serie
ogni volta, o coccige che dir si voglia, che andava così poco difeso dalla
coccigeo, agg. anat. che si riferisce al coccige. -vertebre coccigee o
coccigodinìa, sf. medie. nevralgia che si manifesta con forti dolori alla regione
dolori alla regione coccigea (e si riscontra quasi esclusivamente nel sesso femminile
colorato e punteggiato; la maggior parte si nutre di afidi e coccidi,
grana. papini, 20-504: un soldato si toglie il mantello scarlatto -la clamide coccinea
nome alla grana: il fatto però si è, che in quel paese ella è
un piccolo vermicciuolo, che nasce e si perfeziona sopra le frondi d'un albero
tutti quegli che nel principio della loro vita si muovono, e poi si piantano,
loro vita si muovono, e poi si piantano, e come le piante producono i
grosso spillo, di color rosso, che si attribuisce al sugo della pianta di cui
vivono al messico, dalla quale distaccandoli si raccolgono, e fatti seccare, servono per
cocciniglia. 2. sostanza colorante che si ottiene dall'essiccazione delle femmine di una
preziosa mercanzia di vermicciuoli, la quale si adopra a tignere in cremisi, e
adopra a tignere in cremisi, e si chiama cocciniglia; ed è di diverse
per i cibi e i vestiti che si hanno oggidì con poca spesa, chiedo
poca spesa, chiedo in grazia che si permetta senza disprezzo di poter proccurare nell'
cocciniglia '. tinta di color rosso che si trae da un insetto d'america,
specie di vermi, che anch'essi si chiamano 4 cocciniglie '. guerrazzi,
: filizia in ascoltar simil rampogna, / si tinge di color di cocciniglia. sbarbaro
silvestre', così dicesi la coccola che si trova tra le radici della gran pimpinella,
cui... un altro assillo si aggiungeva a pungerle il cuore: il
ti ha creato di quei cocci di che si ha fatto il monte, e le
lastruccia o coccio sotto, acciò si faccian le radici maggiori. b. davanzali
: di questo parlar mio, che si frantuma, / so così poco come il
amiche sue che per la vita troppo fine si erano rovinate la salute, s'eran
scavi, o di quei pupazzi che si fanno ancora con la creta; il
] in coccio da tartaruga, dentro cui si rannicchiano quando stormisce sul capo loro l'
soderini, iv-281: il vigesimo giorno se si muova l'uovo, si sente dentro
giorno se si muova l'uovo, si sente dentro al coccio la voce del pulcino
e dal cuocere e scottare che fa si dice cocciuola. tommaseo- rigutini, 1519
2. per simil. piccola bolla che si produce nell'intonaco quando la calce non
, 1-56: quando [la calcina] si mette di subito in opera non bagnata
ascosi, crudi, che con il tempo si corrompono e gettano perciò dipoi certe cocciuole
; ostinazione cieca e quasi ottusa (che si esplica per piccole cose).
la prudenza dei cittadini italiani che par non si contentassero alla parola d'un principe,
ragione. d'annunzio, v-2-807: lachne si alza. scote indietro la sua cocciutaggine
, 3-153: sapevo che nei paesi vicini si sorrideva di quella estrema serrata cocciutaggine da
pareva impossibile che la gente non si capacitasse di questo suo ragionamento: era capar
e di senso dell'opportunità, che si impunta anche su cose di poca importanza
dopo dodici anni d'inutile assedio, si piegò a levare il campo e a mettere
ma disperatamente cocciuta la gente nuova venuta si ferma fuori a sedere sulle proprie valige
. collodi, 642: la bibbia si riproduce: è sempre il povero egitto
lunghe 4-5 m, sotto le quali si trovano le infiorescenze maschili e femminili;
ottimo legname; le fibre del mesocarpo si possono intrecciare per farne tappeti, corde
a fare bottoni; l'albume esterno si mangia o si fa seccare per ricavarne
bottoni; l'albume esterno si mangia o si fa seccare per ricavarne l'olio;
come il proprio latte, il quale si cava con tritarlo, pestarlo e
per modo, che più non si liquefanno; e ciò si è ordinato dalla
non si liquefanno; e ciò si è ordinato dalla natura a finché
polpa è tutta in latte, si beve: e questo tra quei del paese
beve: e questo tra quei del paese si stima per un gran regalo,
l'albero del cocco, donde si cava di che far tante e tante varie
frutto dirompente, di solito un carpello che si stacca a maturità dalle altre parti vicine
panzini, iii-38: tra i funghi che si mangiano, cresce la amanita..
. viani, 13-418: i funghi si fanno così: i morecci e i cocchi
i morecci e i cocchi al tegame, si scolgono i tondini più belli e le
i tondini più belli e le cappelletto si lasciano intatte. 3. bot
e coccodè del canto della gallina; ma si cfr. anche cocco2.
-tu ripòsati, che a curar malati ci si strapazza, povera cocca. landolfi,
un pollastrello. pancrazi, 2-80: si dice che le bertucce mettano al mondo
). colore rosso, che si ricava dalla cocciniglia (e veniva usato
grana de'tintori ', con cui si tingono di vermiglio i drappi di seta e
, ma di color nericcio, che si trova sopra d'alcuni lecci del territorio
ammazzasse la vacca per far sacrificio, si dovesse offerire con un panno rosso,
galline avevano fatto l'uovo, e si faceva portare l'uovo più bello e sì
virtù feconda. baldini, i-527: si sentiva un coccodè di galline, la voce
sono più lunghi degli altri e si collocano, a bocca chiusa, in
tutta la fascia tropicale, dove si presenta in forme diverse. in africa
acqua nocivo. né altro animale terrestre si truova senza lingua se non questo: questo
ordinate che di verso l'egitto gli si mandino una torma di crocodili per guardia de
due gran regni, e godono, e si cibano egualmente nell'uno e nell'altro
usciti fuori di quella foresta... si trovava subito un gran lago abitato da
i popoli armati in quella foggia, e si stima ch'elle siano arme fatte di
anni fa, quand'era di moda, si chiamava di coccodrillo, egli estrae il
3. figur. persona che subdolamente si insinua nel nucleo familiare, mettendo in
signor eugenio. piange, è intenerito, si pentirà, muterà vita, stia sicura
panzini, iv-813]: 'coccodrillo', così si chiama, nelle redazioni dei giornali,
articolo necrologico per un personaggio di cui si prevede la morte (per estens.,
anche un articolo su altro argomento che si prevede stia per diventare attuale).
, destinato a superare gli altri che si proiettano nella stessa stagione. 10
che diventano carnosi e dopo la fecondazione si fondono in un unico corpo elissoidale.
affabilissimo. vettori, 1-170: non si truova alcun ucello, che sia vago
poiché a sostentamento de'seguaci d'apollo si dispensano. redi, 16iii- 132:
: di coccole vermiglie / il pruno si riveste, / e spiran le foreste /
l'ha. * cocco- lina 'si dirà, ma non 'baccolina 'o
della costa del malabar, di cui si fa uso frequentemente, massime per distruggere
fantin come chi spesso smoccola, / si vede or sì or no, come la
lui cavavan l'offa di bocca; si corcavan con lui. pavese, 1-42:
silenzio, anche la vecchia: solo si sentiva gisella sbavare sullo scalino e l'
e l'adele coccolare il piccolo che non si era neanche staccato. -per
bottega del tosco, ti chiappa manfròllo che si era fatto mescere il solito mezzo bicchiere
patullatisi, crogiolarsi. c'è chi si coccola a leggere romanzi, e chi
e 'l seno, / di quella che si chiama coccolina. parini, 678
2. bambino paffuto e grazioso, che si vezzeggia volentieri. -anche sinonimo di cocco
altissimo, e volendo discendere in terra si scaglia a guisa di saetta. egli è
colle gambe dinanzi, e quelle di dietro si mettono sotto il corpo, sicché vengono
vengono coccolone, e per questo modo si caricano di grandissimi pesi molto più che niun'
quantità [de'pesci], quando egli si metteva coccoloni nell'acqua. g.
le'calcagna. tommaseo-rigatini, 254: chi si mette giù per un solo istante,
mette giù per un solo istante, si dirà che s'è 'accoccolato';
coccoloni dinanzi al pioletto coi quattrini, si rizzò in piedi tutto confuso, grattandosi
di uscire, smuove le ali e si agita tutta. tozzi, iii-123:
tozzi, iii-123: ora, essi si riposavano; stando a coccoloni con le spalle
legno, di forma tonda, col quale si separava la carica della polvere posta
da ogni altro colpo che vi si soprapponesse. = adattamento dell'italiano
. ant. gioco di carte, che si faceva con le carte del tressette.
bellissime e sode verghe, delle quali si fanno brevicegli da pigliar gli uccelli con la
v-2-484: a un brontolio più rude, si fermava di botto, nel mezzo del
per pettirossi. quando la sua guardatura bieca si posava su me, era prodigio che
'nchino al solar carro ardente / pur si rivolge e lagrimar vorria. guarini, 471
come a cocente sol novella rosa / si scolorisce e strugge, / così fiamma
dubbio che al sol cocente con assidui sudori si vanno roborando. chiabrera, 67:
era troppo più calda di quel che comportar si potesse, la porse a britannico;
rame ben fronzute, per liberarle quanto si può e dall'ardor troppo cocente del sole
giordani, ii-15: l'architettura non si fermò alle spelonche alle capanne ai tuguri,
palazzi e logge e teatri; e si compose ad eleganza e magnificenza. prati
cocentissimo sul capo, la terra mi si sfregolava sotto i piedi per la grande
scranne valide son fuori sul marciapiedi. si fa conversazione: le voci basse e
quella del gambo non è, e masticata si rappresenta al celabro quasi olio di spigo
, ch'aggio / nel petto acceso, si spenga o s'aliente; / anzi
spenga o s'aliente; / anzi si fa più vivo e più cocente, /
. foscolo, v-66: oh come si fa scorgere poveretto e novizio in questo commercio
poveretto e novizio in questo commercio chiunque si lascia scappare la parola d'amore,
, i-116: veramente quell'amore ne si scuopre ne'suoi cominciamenti di ben'altra
notte di veglia, sul quale facilmente si leggeva il segno di un cocente puntiglio
guatarsi, a quella guisa / che si stan misurando entro il deserto / due
vedete, ci sono caduta *. si mise a piangere cocentemente, con grosse lacrime
. algarotti, 5-167: non si direbbe egli... che voi fate
pizzicore, mordicamento o cociore, che si risente alla cute di troppo grattata colle ugne
che rimane in uno rognoso poi che si leva le unghie da le coscie.
del cociore di quella lucerna rammaricandosi, si giaceva [amore] nel letto della
balenante cociore al punto della ferita, tutto si risolve in una diminuzione ed oscurazione assai
annunzio, iv-2-888: gli spiriti dell'olio si sprigionavano dal cociore dello spigo e del
stomaco un'alterazione simile alla cocitura che si fa di molte materie col fuoco artificiale
cucinatura. segneri, ii-31: se si ha a imbandire un convito a gente
a gente famelica, dice seneca, si fa presto; ogni cuoco è buono,
francesco da barberino, 240: non si lavava con altro le mani che colla
in vino, e della detta cocitura si farà cristeo, varrà contro al dolor del
delle coclee,... non si sanno puntatamente gli autori. galileo,
della grotta, o cavea, d'onde si facevano uscire le fiere nell'anfiteatro.
dall'estremità di questa fìmbria cocleare si vede esternamente un lembo quasi nervoso.
. 2. anat. che si riferisce alla coclea dell'orecchio. =
proprietà antiscorbutiche; dall'erba secca si prepara lo spirito di coclearia,
coclearia ', è un'acqua che si forma per distillazione, mettendo in alambicco
anni avanti cristo. nico- mède si servì per questo di una curva da lui
con ampie maniche e cappuccio (e si infila per il capo; è di colore
letterari e nelle sue nuove edizioni, si scusa e si difende in italiano e in
sue nuove edizioni, si scusa e si difende in italiano e in francese,
così frivolo di qualche critica pedantesca, si trovasse una cocolla, un cappuccio,
, ii-41: finché... si contentano di bandir la croce addosso ai
popolarsi di cocolle candide come quelle che si vedono in certi quadri di santi rimasti
coco- meraia ', luogo in cui si coltivano i cocomeri. beltrameili, iii-564
, com'i'v'incarno, / si ciban di cocomar per confetto, / e
e qualunque volta tuona, il cocomero si spaventa, e volgesi. e se si
si spaventa, e volgesi. e se si pogna il suo fiore essendo nel suo
], 304: il cocomero, che si mangia, è di più sottile essenza
: il vangar poi a due puntate si pratica, in quei campi, ove si
si pratica, in quei campi, ove si voglion piantar cocomeri. leopardi, i-232
boccalini, i-12: gran spaccio si fa anco in quel fonal capo che
del cocomero. una mandorla, che elasticamente si distacca dal pedunspesso sono adoperati dai chirurghi
... dicono: sia che si vuole, io non voglio stari più
pericolo. pananti, i-24: e si ha il piè sulla buccia di un
danari, e bisognandogli stare armato, si consumerebbe da se medesimo.
al malmantile, 4-47: molto ben si dice: « non sa tenere un cocomero
'(cocùmer) quello che altrove si chiama * cetriolo 'e si prepara sotto
altrove si chiama * cetriolo 'e si prepara sotto aceto. similmente a genova
con un liquido; il succo dei frutti si usa come purgante energico, emmenagogo e
è erba nota, del cui sugo si fa lattovaro. domenichi [plinio],
minore che il dimestico. di questo si fa una medicina chiamata elaterio, cavando
salvatico. pianta nota, di cui si cava l'elaterio, che mena fuori
ii-84: la coloquintida, o, come si domanda, il cocomero salvatico o la
ogni seme di biada o da orto si crede che si conservi senza alcun nocimento,
biada o da orto si crede che si conservi senza alcun nocimento, se colle
e bullettine da impannate, le quali si dà licenza che possino introdursi, con
col senso di 'cetriolo ', che si continua nell'italia settentr., nel
chiaro, più piccino di una tortora. si distinguono tre specie di pappagalli secondo bellezza
: 'cocottina'. ragazza che veste e si dà l'aria un po'da signorina avviata
una cucuzza. redi, 16-ix-281: si può servirsi altresì dell'acqua d'orzo,
, 22-4: e tal volta si distendeva in modo, che pareva, che
in mano che andate salendo, vi si fa buio di mezzo dì per la
ricoprivano di una rada calugine, e si vedevano bassure che l'olivo riempiva come
, 2-14: gli altri paesi che si vedevano in cima ai cocuzzoli rocciosi si
si vedevano in cima ai cocuzzoli rocciosi si confondevano con la pietra. vittorini, 1-53
, 1-53: le strade salgono e si ritorcono verso la cattedrale che torreggia isolata
di propulsione). per analogia, si chiama coda l'addome dei crostacei,
e poca coda, e che esso si voglia inalzare, allora esso alzerà forte le
sannazaro, 10-162: tutta la terra si potea vedere coverta di fiori, anzi di
che fa l'ufizio della coda, si vede un'antennetta più grossa, dove
vede un'antennetta più grossa, dove si congiugne col corpo del verme. vallisneri,
a perder la coda. e le code si staccavano prima ancora che le nostre dita
regola è fermarla per la coda mentre si muove (non quando è ferma e
immensa coda / che, quasi sferza, si ripiega e snoda. bruno, 3-143
, 315: quegli / le si corca appo il lembo, / con la
soavissimi e canori. bontempelli, 8-15: si vedeva chiara tutta la forma dell'augello
in ondeggiante coda. papi, 1-2-49: si cominciavano a vedere cravatte verdi, e
raccoglimento per dispiccar dalla canna con cui si accendono le candele il cerino ancora acceso,
: quelli abiti neri a coda, come si dice, di rondine, e quelle
in cilindro e coda di rondine, e si portarono via a braccetto altrettante ragazze che
a quella. varchi, 18-3-6: si vide... ima cometa con lunga
infi animeranno, da quella parte onde si leveranno, o verso dove libreranno le code
materia ardono, e da qual fuoco si accendono le comete?...
che appunto or che ne scrivo ci si mostra fin già dappresso due mesi. marchetti
gli ebbe gli occhi fermati nel viso, si ricordò costui certamente esser quello dal quale
1-112: quando l'occhio delli uccelli si chiude colle sue due copriture, esso
coda d'esso occhio, e la prima si chiude di basso in alto. bandello
, e d'esser vagheggiata non mezzanamente si dilettava, e quel che era e forse
, e quel che era e forse più si stimava, con la coda de l'
questa misura dell'uno e l'altro occhio si piglia dall'estremità del lagrimatoio fino al
opposta, cioè fino al punto dove si uniscono le due palpebre, che volgarmente
uniscono le due palpebre, che volgarmente si dice la coda dell'occhio.
, ch'ella... la si metteva in contegni. ora pigliava un
, faceva l'aria da bambina, ma si guardava dietro con una coda d'occhio
: essa, colla coda dell'occhio, si accorse che il sensale si era fermato
occhio, si accorse che il sensale si era fermato a discorrere col canonico lupi.
intravide dalla scollatura... gli si fiaccavan le gambe. palazzeschi, 204:
stiacciata, ed in quella parte stiacciata vi si commette un grosso anellone di ferro,
che hanno trovata coloro a quali non si rizza la coda. -tentacolo (del
non facendo né dicendo ciò che non si dee fare né quello che non si debbe
non si dee fare né quello che non si debbe dire, rendete grazie immortali a
ii-1-199: l'o largo anch'egli non si lascia mai discacciare, o sia nella
retroguardia di un esercito, rinforzo che si aggiunge a un corpo militare, a
difesa dimostravano; e tanto la coda si ritraeva alla testa, che quegli assalitori
ritraeva alla testa, che quegli assalitori si lasciarono addietro il mortale aguato. pulci,
più fatto preda,... si ritornarono. varchi, 18-2-144: alloggiò
acquisto de la bestia, che vi si invia: s'è presa di buia notte
che cedettero per poco le pianure, si rifuggirono nelle loro montagne, donde tornarono
la particolare ciarlatanesca genialità dei ciarlatani, si appoggiano su programmi, cioè su precettistiche,
al loro capo né alla loro coda si vede la presenza di un nuovo poeta
, 1-233: la coda del corteo si perdeva oltre il foro bonaparte e la
; e a poco a poco si è confuso l'ordine delle squadre; e
è confuso l'ordine delle squadre; e si sono cercati per ordine di cuore
pieni di dentro e di sopra; e si vuotavano, e si ricaricavano, e
di sopra; e si vuotavano, e si ricaricavano, e via!..
faceva coda per tutte le direzioni che si proclamavano. carducci, i-1032: [
morir di fame. bocchelli, i-283: si sa quanto le usanze d'oggi accostino
seta nera virgolette o code che dir si voglia. 15. acust.
pezzo di film velato o nero che si attacca all'inizio o alla fine dei rulli
ma la fronte con la coda non si congiunge insieme in una medesima testura,
o un sonetto con la coda, si liquefacevano in sugo di melangole.
23. mus. periodo musicale che si aggiunge all'ultima parte di un pezzo
forma trapezoide. biringuccio, 1-114: si fan quattro o al più sei canali
come la coda di rondine cominciando strette si vanno allargando. galileo, 4-1-
dicesi della forma di quella calettatura che si fa con intaccatura o incavo angolare, che
della coda della rondine, e che si usa dagli artefici per tenere insieme parti
/ inver la valle ove mai non si scolpa *. buti, 2-579: lo
pena della morte a chi maneggia e si vale del denaro del pubblico, e fugge
riputazione. sercambi, i-232: ben si dicie fusse facto morire perché non avesse
non contava nulla. ci voleva vaxillo (si parlava in dialetto), o se
] che ti sia ugual teco si giunga, / che por non voglia in
garzoni, 1-464: il ferraro si dipinge con le tanaglie, il
pananti, i-380: e il velen, si suol dir, sta nella coda.
grande esercito,... non si potea volgere indietro a dare soccorso a
coda e le mani: tutto quello che si possiede. antonio da ferrara,
fine, fare il contrario di quel che si dovrebbe. giusti, iv-18: si
si dovrebbe. giusti, iv-18: si dovrebbe studiare l'originale prima della copia
originale prima della copia, ma invece si mangia il porro dalla coda, e
pulci, 10-122: sente che in corte si facea gran festa, / la qual
capo: cercare di ottenere ciò che si vuole a qualunque costo, con ogni
fra i denti, e come proverbialmente si dice, messa la coda fra le
, protestare altamente in nome della legge, si posero la coda tra gambe e vennero
, trionfante. palazzeschi, 1-393: si diceva ch'era meglio se ne fosse
in sé l'usura, che non si lascia conoscere né a que'che la fa
proverbi toscani, 159: 'quanto più si frega la schiena al gatto, più
d'alcuni che quante più carezze loro si fanno, più imbizzarriscono. idem, 208
idem, 263: * la volpe si conosce alla coda 'la volpe ha
il fine della stiena, che pare, si come veramente ell'è, una piccola
52: [i pennelli di vaio] si fanno per questo modo: togli cédole
restante in un mazzo ragunò, / e si fece un codone venerando. forteguerri,
v. cit. del landino). si veda, inoltre, festo, 163
giocare co gran maestri in otto dì si gli dava del signore, e merita una
dioscoride], i-354: in alcuni luoghi si chiama questo germine [l'orobanche]
43: bisogna avere avvertenza che non si pigli in cambio dell'ipocistide un'altra pianta
e varia dal vero di colore: si chiama volgarmente coda di lione, o piscia-
è così nominata da'contadini, perché si danno a credere che ella si mangi tutte
perché si danno a credere che ella si mangi tutte quante le altre erbe che
: 'coda di lione', nome che si dà volgarmente a quella pianta che altrimenti è
sera nelle osterie... vi si mangia il migliore pesce di questi mari
codale, agg. letter. che si riferisce alla coda, proprio della coda
: per temenza di non morire, si avviliscono codardissimamente a osservar quel giuramento empio
lui fa partir in pria / che nessun si diparta tanto 'l tira / fuggendo,
, se una volta in un minimo punto si denigra per coardia o altro rimproccio,
gittar pietre, andar incontro. e si sforzano tór da loro ogni timore, ed
pratolini, 1-109: forse la codardia si ammantava coi panni del buonsenso, certo
dovere di affrontare il pericolo che gli si presenta nell'adempimento dei compiti che gli
. anche coardo), agg. che si ritrae per pusillanimità e paura di fronte
ne luoghi paludosi solamente abita, percioche si pasce di carogne. -rimanere codardo
, 6-14: rolando che l'udì, si voltò ratto / e 'l percosse del
feccia di matto, / non ti si tigne di rossor la guancia?
, 3-80: nello stesso modo appunto che si rifranse il lume delle comete, ond'
il lume delle comete, ond'elleno vi si fecero veder codate. vallisneri, 1-8
cent., 15-60: la gente si partì quasi sconfitta, / perché que'
difesa dimostravano; e tanto la coda si ritraeva alla testa, che quegli assalitori
ritraeva alla testa, che quegli assalitori si lasciarono addietro il mortale aguato. 2
collo l'una dell'altra, che parea si volessino rodere. aveano intorno le amiche
amici gli facevano codazzo, e le ragazze si affacciavano dalle finestre. faldella, 2-112
di quella vita d'ogni giorno che si può sorprendere in qualsiasi cantuccio della città
: cotesti, ch'ancor vive e non si noma, / guardere'io per veder
mai approvato per ben detto, quando si parla d'un uomo, o d'altra
buon compagno ',... ma si dee dire... 4 cotesti
idee già nominate nel discorso e che si vogliano mettere in rapporto con chi ascolta
l'ente, la società a cui ci si rivolge. 1 dante,
, / che viva in te servò, si manifesti / la pietade, il valor
172: se scriverò a qualcuno che si trovi a venezia,...
1-449: senonché i gesuiti furono che più si sbracciarono per cotesta infallibilità; la qual
, 1-54: tirate le somme, si trattava d'una cifra di trenta centesimi;
che modo cotesto capi tale si fosse prodotto, in che modo cotesta ignota
274): quando cotesto avvenisse, allora si vorrà pensare. machiavelli, 696:
qtulio son semplici neutri; e mentre si dice... cotesto non si
si dice... cotesto non si può fare,... sempre s'
passato del tempo anche per cotesto, e si suol dire « lontan dagli occhi,
che lo servissi, perché di cotestùi non si serviva niente. l. salviati,
/ che fuor de gli altri a battagliar si muove? buommattei, 173: dicendosi
libertà sono uno di quelli, ch'essi si associano volentieri, ma me ne dissocierà
1-114: osterie rustiche... dove si vende la coda di baccalà..
che nei manoscritti e nelle vecchie stampe si poneva sotto la lettera e a indicare il
suono nasale; in certe trascrizioni fonetiche si colloca sotto le vocali a indicare la
di tre righe, la quale si pone nel canto sinistro della prima
, grado e ricapito di colui a cui si scrive.. nelle scarpe,
. marin. cavo con cui si assiema a un punto fìsso a poppa
, iv-63: esce di casa e si fa a trovare il capo dei confidenti,
uccelletto che nel vitto e nell'indole si conforma in tutto alla cinciallegra. tommaseo
è per ancora stata stampata, e si conserva... in quel codice,
membrane,... e che inoltre si muniscono di coperta. targioni tozzetti,
difetto, che ora pel codice vaticano si è fatto palese. leopardi, 972
trovavasi alcuni anni sono, e forse ancora si trova, nella libreria dei monaci del
i-165: a trent'anni! improvvisamente si spalancò la finestra scopersi l'universo come
alessio michelowitz otto mila carabine che si conservano ancora nell'armeria di moscou.
, becco brevissimo, coda lunga; si ciba di zione; il libro che lo
, codice postale e ordinati sistematicamente, che si riferiscono a codicilli. delle telecomunicazioni',
1-29: sembra che 1 giudici romani si regolassero la maggior parte con qualche breve
quella specie di gioco dell'oca che si chiama il codice. moretti, 17-181:
codice delle leggi testatore o codicillatore vive, si provvede che il notaio non sanitarie,
raccolta sistematica e organica dei documenti che si riferiscono a una città, a un'
codicillante. codicillare1, agg. che si riferisce a codicillo, proprio di codicillo
quella clau- sula la quale da'giuristi si dice codicillare; che vuol dire,
dire, che quando il testamento non si possa sostener come tale, si debba
non si possa sostener come tale, si debba sostenere come un codicillo, o veramente
comandò, che detti fiorini d'oro cinquecento si spen- dessino per lo erede.
donde, lasciandosi ignorantissimo il popolo, si coltivarono soltanto gl'ingegni, torpidi o svegliati
0 tu che desti il lupino che si prestasse, e èssi prestato per quello
, prese a recitar l'orazione con che si batte il ciaraffo a'regnanti, e'
. leone ebreo, 320: si dice appresso li mercatanti che 'l
nessuna legge codifica, ma sia come si vuole, è discusso, dimostrato sull'esempio
dimostrato sull'esempio di altre società che si reputano più evolute. pavese, 8-374
cristo e dopo u logos, la natura si fa staccata dalla sorgente mistica della forza
a profitto o con vincita di chi si è opposto. tramater [s. v
, ottimo uomo ma quel che ora si direbbe codino feroce, e grande amico di
, i liberali per isfuggire all'eccidio si adattavano una coda posticcia, ed allora
... alla prima negligenza che si commetteva, ci prendeva con due dita per
coda rossastre; è di passo, si ciba di insetti e ha canto abbastanza melodioso
compagnia de'rusignuoli o becca- fichi, si vuol trovare quest'uccello, il qual vien
cutrettola '. linati, 25-138: subito si vider due coditremole fuggire spaurite di sull'
riceve la pressione del sottoscatto, quando si spara l'arma. ojetti, ii-391:
]: * codone ', nome che si dà in toscana ad una specie d'
codrione. l. bellini, 5-161: si termina tutta questa lunghezza con una serie
i paladin, veggendolo poltrone, / si dierono... /...
', ninnerò o quantità cognita che si pone avanti una quantità algebraica, e
io già non dico che... si avrebbe una base matematicamente esatta per determinare
quantità immaginarie... non solo si rinvengono nelle grandezze coefficienti, ma passano
numerico e relativa unità di misura) si mantiene, almeno approssimatamente, costante al
il contrario di quel che pensava, si presentò come una fatica non calcolata nel
suo nuovo ufficio. silone, 5-43: si può vivere nel paese più democratico della
paese più democratico della terra, ma se si è interiormente pigri, ottusi, servili
interiormente pigri, ottusi, servili, non si è liberi; malgrado l'assenza di
l'assenza di ogni coercizione violenta, si è schiavi. 2. mezzo
brusoni, xxiv-842: qual maraviglia che si veda tanta confusione tra'popoli cristiani, che
l. bellini, 5-228: si vede infatti da ognuno, che le cose
parti ugualmente coerenti, la sua frattura si farà ove la coerenza è minore. d'
coerenza propria delle immagini poetiche e artistiche si è sostituita una incoerenza coerente, una
, è l'acqua, sia che si voglia del continuato, coerente e solido
superata dal peso del corpo in cui si fa forza. giulianelli, 2-101: della
costrutta e ben connessa, le cui parti si sostengono reciprocamente. foscolo, 1-321:
salvini, 41-466: l'abuso adunque si dee troncare del citare, che comunemente è
comodo pratico, il suo concetto si specifica in tutte le guise nelle
e secondo le varie circostanze, si manifesta quella incoerenza. pavese, 8-349:
accorto che a stare nell'esercito si fa il gioco della monarchia, ho pre
. dal senso del n. 3 si sviluppò anche il verbo coerenziare, ch'
, può supporre che con questa voce si voglia intendere 4 confinare, esser attiguo
vicino ', o, come familiarmente si dice, 4 essere a uscio e bottega
le particelle dei solidi e dei liquidi si mantengono riunite e resistono alle eventuali forze
determinata dalle tensioni capillari dell'acqua che si trova fra gli interstizi del terreno (
o succedersi, dall'esistenza dell'una si deduce resistenza o l'arrivo delle altre
è diverso da quello in cui egli si trova a essere con le altre cose)
. rapporto di coesistenza: quello che si verifica tra fenomeni derivanti da antecedenti comuni
sistere o succedersi, dall'esistenza dell'una si deduce resi stenza o l'
coesistono confusamente nel suo spirito, e si urtano e si nuocono a vicenda
nel suo spirito, e si urtano e si nuocono a vicenda. pascoli,
siccome nella diffinizion delle cose, non si vuole inserir cosa veruna superflua; cioè
prima nelle membra, alle quali ella si trova coestesa. coetàneo (ant
se sia ben regolata: gli animi si aprono con maggior fiducia, le idee degli
, 133: buon cristiano insomma come si costumava esserlo a quei tempi; e
6-287: cantatore non... si contenta delle approssimazioni e dei trucchi comuni
: 'coetemitàè uno degli attributi che si danno alle tre persone della santissima trinità.
]: la coetemità del verbo non bene si direbbe coesistenza, voce propria delle creature
quella quercia di cui niuno de'coetanei si ricorda l'origine, hanno un diritto
pietra, portata sulla sommità della torre che si muove con la medesima velocità che tutto
firenze tranquilla ordinata pulita che certo non si riconosceva coeva alla firenze sotterranea.
. morelli, 244: e'non si truova nelle borse e ne'luoghi dove e'
mercanzia [crusca]: susse- guentemente si dica dell'altre dieci arti, cioè.
, 1-38: nella compagnia di venezia si compresero anche i cofanai, i doratori
. moravia, iv-240: il suo cuore si apriva come un cofano pieno d'amore
vento dell'altezza, l'odore che si respira contro il cofano quando l'elica
e oblungo di ima automobile avanzava, si fermava quasi cercando un varco coi suoi
. cofani corpacciuti, co'quali la terra si porta. crescenzi volgar., 4-20
ritondo, col fondo piano, nel quale si portano le cose da luogo a luogo
snelli, vestiti di tela turchina ora si lasciavano scorrere lungo una fune dall'alto della
, ii-244: [la pesciaiuola] si stava appollaiata, alta, su le coffe
accanto alla chiesa. l'indomani egli vi si fece calare, entro una 'coffa'.
17-73: i canestri e le coffe si riempirono di susine e castagne secche, di
copto. soderini, i-465: così si truova scritto in lingua cofta, lingua
. leone ebreo, 118: si dipinge [saturno] vecchio, mesto,
or chi t'ascolta più? chi si sovviene / della tua povertà cogitabonda / se
: se già quella similitudine del corpo si vede nell'animo del cogitante.
cogitativa. varchi, 8-1-219: la cogitativa si chiama negli uomini quella virtù che negli
negli uomini quella virtù che negli animali bruti si chiama stimativa. bruno, 3-987:
ovvero anima fantastica, o cogitativa che si chiami, come ricevitrice delli obbietti particolari
alcuno piange,... altri si dimostrano balordi, altri cogitativi. machiavelli
paia nuovo a nessuno che mi- chelagnolo si dilettasse della solitudine, come quello che
soavi / diceva al padre: così far si vuole. cogitato2, sm
222: ma alla virtù, quale si richiede all'animo, sta contrario el
cuore dello amante, per tale cogitazione si dipinga nello spirito. sannazaro, n-174
imbuggero delle cogliate, purché non mi si faccia mancare il bisognevole. = deriv
altre cose medicinali, se senza superstizione si cogliono e danno agl'infermi, non
le verdi erbette posti a sedere, si diedero a coglier de'fiori. alamanni,
ponga cura / che [le ulive] si coglin con man, senza altra offesa
il trebbiano c'è, i limoni si fa presto a coglierli, via, gradiscano
/ sol per venir al lauro onde si coglie / acerbo frutto. idem,
, amando e d'amore trattando, si dispongono di coglier frutto de'loro ingegni
lato a la sua donna in letto si corcò di modo che colse il frutto del
rosa: amiamo or quando / esser si puote riamato amando. chiabrera, 94:
, 36-97: in trenta mesi che vi si adoperò, vide non aver colto né
delle vie, i nemici che non si ne guardavano assalìo; e grande mortalità fatta
: vola il tempo fugace / né si coglie mai più: / divora agli
un'armonia / che con man non si coglie. prati, ii-214: tu
tu vedi or ben com'altro non si coglia / che un fascio d'ombre
i fratelli cogliesse a un laccio, si pensò che dilettandosi eglino de la caccia
era il più sicuro mezzo che trovar si potesse. tasso, 4-87: usa
e poi figli. bocchelli, 2-155: si provvide per il viaggio, chè,
cosa. giamboni, 7-97: fare si dee il campo quadrato, o a
vero lungo, secondo che al luogo si conviene; e da coloro che misurano il
che misurano il campo in tale modo si vorrà cogliere, come vedranno che l'oste
ad ottaviano impe- radore... si colgono anni duemila quindici. 8
giamboni, 4-43: il numero degli affogati si puote cogliere da questo. francesco da
. sassetti, 388: donde manifestamente si coglie, che la cannella del zeilan
, vii-223: quindi alle sacre scritture si coglie che * me laudabunt astra matutina '
pallavicino, 1-174: da questo discorso si coglie, che la felicità di dio è
elle sono importune e sazievoli. non si può avere il mele senza le mosche
di colorito. fogazzaro, 5-348: si divertiva per la sua propensione a cogliere il
che preme. brancoli, 4-123: si accorse di quel rossore e, acutissimo
sbarbaro, 1-53: più tardi i colori si fondono. il cielo si sbava di
i colori si fondono. il cielo si sbava di viola con presentimenti d'oro.
5-111: ben sai come nell'aere si raccoglie / quell'umido vapor, che in
/ che miserrimo i'sia non mi si toglie *. bandello, 1-26 (
contenersi nel proprio interno, se anco si sentono cogliere da un'apoplessia, trovandosi
1-117: se mai [il gatto] si lascia cogliere goffamente sul fatto, subisce
cardiopatica (ma era una idea), si lasciava cogliere, ogni volta, da
cocente ed amara, gli occhi gli si appannarono, dovette appoggiarsi al parapetto della
. pulci, 5-45: rinaldo intanto si mise in assetto: / corsegli addosso presto
nella vita del soldato, che subito si mise in fuga, il colse di colpo
va bene. far manco debiti che si può. -il malan che vi colga
12-6: e nel suo giro tutta non si volse [la santa mola] /
... questi momenti, che si dovrebbero dagli altri ammirare con timido rispetto
, per legare una volontà che non si guarda. verga, 4-223: l'altra
a brescia, che cogliesse alcuna cagione e si tornasse addietro. giov. cavalcanti,
accidente: e così il sapere degli uomini si conosce nel cogliere de'tempi. ariosto
cleonte, colto il tempo opportuno, si lanciò nel vascello nemico. parini,
raccoglimento per dispiccar dalla canna con cui si accendono le candele il cerino ancora acceso
peperito colse la palla al balzo e si cacciò a capo fitto nella folla.
la prima volta che con le mogli si congiungono coglier la prima rosa del giardino
giusto. lippi, 4-56: ma si fe innanzi un grande e orribil toro,
non sappiendo discemere l'ima dall'altra, si coglie in cambio e prendesi l'una
r. bertini, 6-3-249: questo non si domanda regalare, / serenissimo mio caro
lingua e in buona locuzione, / si chiama propriamente coglionare. saccenti, 1-1-213
, della nota persona. egli non si è recato ad udirlo che per trarre
ma di ciò silenzio, fintanto che non si vedrà l'istesso effetto in scena,
di firenze mandò a casa uno piovano che si tornava da santo bernaba, presso alla
, perché, trattandosi di maritarmi, se si divulgasse che io non avessi che un
una de le nuove tresche, che si udisse o che si leggesse mai, ed
tresche, che si udisse o che si leggesse mai, ed è cosa che
-coglierla: raggiungere il fine che ci si era proposto. firenzuola, 615
i... i e che non si dee dir se coglia coglia, / come
: - in cotal mezzo, altri si lascia cadere una carta a posta, acciocché
ceofioci, congetture, e, come si dice, s'ella coglie, coglie.
quello che volemo che per uguanno si faccia per voi in inghilterra e in iscozia
vel farrò degno d'un connestable, si non mel fate degno d'un bidello
tanto ridere. vallisneri, iii-467: si chiama coglione un uomo sciocco, goffo
tanto coglione che alla prima parola dolce si arrende. leopardi, iii-322: ridiamo insieme
sul po; quanto aveva patito si scorgeva dal gran numero di pezzi freschi
lo raggiungono bisogna coglierli. la coglitura si prolunga perciò tre mesi. cògnàc
così! anche se tra fratelli ci si tratta a questo modo! io credevo di
accordi con la francia, questo nome si può usare per i cògnàc francesi.
, vicino ad angoulème), dove si cominciò a produrre. cognachiano, v
: al tornar della mente, che si chiuse / dinanzi affa pietà de'due
cognati e cognate, fratelli e sorelle si mescolano insieme senza riguardo, senza una
/ de l'altera cognata, alfin si scusa. lippi, 2-69: ed
stesso modo respettivamente il fratello del marito si dice « cognato », come s'
nievo, 219: le due cognate si baciarono colla punta delle labbra; i
colla punta delle labbra; i cognati si strinser la mano; le donzelle fecero due
idee e idee, pareri e pareri, si trasfondevano dal castoro alla casacca, raggiungendo
., 15-92: quel, da cui si dice / tua cognazione, e che
, 3-450: « quel da cui si dice tua cognazione »; cioè colui
. -cognazione spirituale: il vincolo che si stabilisce per effetto dei sacramenti del battesimo
padrino. -cognazione legale: vincolo che si stabilisce per effetto dell'adozione.
; l'altra è detta legale, che si chiama adozione... è da
la quale comunemente è il comparatico, si fa quando la persona dà il santo
induce una certa cognazione spirituale, che si chiama comparatico, tra lui e 'l
è la propria natura dell'uomo, si dice, in quanto ella è mossa da
è inclinata e piegasi a esse cose, si dice che ella appetisce, ed è
moto che fa l'intelletto cognoscendo, si chiama intellezione. c. e
e insostituibile dispositivo della organicità, che si rivela invece così sconvolto, informe,
suo a dio, che mai non si partì da lui. leone ebreo, 314
più o meno, sperimentati, e si ha o si crede avere di lui opinione
meno, sperimentati, e si ha o si crede avere di lui opinione sicura.
massa di quel pane stolido, che si è mangiato, divenuta intelligente, e
cognitòrio, agg. dir. che si riferisce al processo civile di cognizione (
. atto dell'intelletto mediante 11 quale si apprende qualche cosa; conoscenza, notizia
dimandaste d'alcuna pianta, come ella si chiamasse, e io vi rispondessi albero,
rispondessi albero, o frutto; questa si chiamerebbe cognizione generica, la quale è