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vol. III Pag.5 - Da CERTO a CERTOSINO (23 risultati)

con chiazze nere tratteggiate; certi non si capiva se erano facce o paesaggi.

v-103-30: cierto ben mi pare / che si faccia blasmare / chi si vuole orgogliare

/ che si faccia blasmare / chi si vuole orgogliare / là ove non ha

due, disputano per la storia; si vede nelle cere loro una certa curiosità ed

: oltre a cento milia creature umane si crede per certo dentro alle mura della

6-7-225: l'altro morì, come si dice; il che non ho certo.

: però certo è che quello che si conviene nello scrivere si convien ancor nel

è che quello che si conviene nello scrivere si convien ancor nel parlare; e quel

l'aria raffreddata di quel vasto regno si condenserà. magalotti, 9-1-160: certo,

formare il suo individuo, parve propio si proponesse di fare una singoiar cosa,

cosa, poiché gli è certo che si stette di molte settimane rimescolando assai ignee

del ricevente, c'altri- menti non si puote sapere a certo né l'uno né

, o vuoi salvato, tale bene non si perde mai. cantari cavallereschi, 124

de'fluidi del suo corpo, e questa si tempererà al certo, al certissimo.

laudabili portamenti, che certo di lei si potea dire quella parola del poeta omero

: il traditor fra voi / certo si asconde; ma, di voi qual fia

, con torri e campanili che si confondono da lontano con gli alberi.

studio e al lavoro manuale (e si trova con gli altri monaci solo per

vi capitano, tutti gli altri non si lasciano parlare, né quasi vedere. garzoni

distretto di mandare a prender delle armi che si dovevano trovare nel monastero dei certosini,

nel monastero dei certosini, dove non si trovarono che dei monaci stupefatti e spauriti da

non fosse il fischio del vapore che si fa sentire ogni tanto, crederei d'essere

silenzio e la pace certosina che all'occorrenza si difendono

vol. III Pag.6 - Da CERTUNI a CERVARO (14 risultati)

, i vermouth, i certosini: si vendevano intere. 5. razza

di certuni, i quali... si pensano d'oscurar la gloria di michelagnolo

le risa certiduni che per andare a caccia si veston di moda. pascoli, 1488

ballo è un'abitudine antica, / non si può sradicare. / la festa è

per certuni, un dovere. / come si fa durante il carnevale, / o

[plinio], 33-13: del ceruleo si fa quello ch'è chiamato lomento,

fa ancora più copia dell'arena che si ritrova in su i lidi, in certe

per tutta italia lapislazuli, e quella si tiene per la migliore che ha in sé

cerùsica, le quali negli studi maestrevolmente si leggono. = cfr. cerusico.

la flamula,... e poi si curi a modo di cerusico. giov

senza inasprirle. segneri, iii-1-178: si ha da ferire la colpa...

e'persuadevano alle donne per questo non si dipignessono il viso con cerasa, brasile

. garzoni, 1-509: essa cera si tempera e accommoda in vari e diversi modi

:... per colorir, si meschia con cerasa e termentina. marino,

vol. III Pag.7 - Da CERVATO a CERVELLO (27 risultati)

, 2-513: questo epiteto [pazzo] si suol dare a coloro, che fanno

8-1 io: aperto il cranio, ci si manifestò una grande infiammazione e turgenza de'

: parecchi cervelletti dicentisi sostenitori della coltura si sforzarono ad imitare il goldoni, ed

. ca lotta metallica che si poneva sotto il cappello a difesa del

90: buc- ciolo... si partì. e 'l maestro rimase tutto infiammato

', era un ordigno di ferro che si portava sotto l'elmo per difendere il

/ e tutte intorno al cristo / si riposàr le schiere. pascoli, 1001:

cent., 84-22: case, ove si facie l'arte / di cervelliere.

o per cervellinàggine della fanciulla, la si truova gravida di quattro mesi. firenzuola,

o per poca avvertenza della madre, si è trovata gravida. = deriv

cervellino, sm. piccolo cervello (e si rife risce in particolare al

: e così standosi la cervellina tanto si vedeva lieta, quanto il vagheggiava e aveva

la mattina. redi, 16-vi-348: questo si è fatto a petizione di certi mariti

io non dico che anche fra quelle non si trovino alcune cervelline e fantastiche; ma

civetta e cervellina e crudele, che si dà e lo tormenta e gli sfugge.

plur. f.: cervèlla, quando si tratta di quello dell'uomo e degli

cranica: encefalo. nel linguaggio anatomico si intende più propriamente per cervello la parte

anteriore, concavo in quella posteriore, si divide in telencefalo (costituito essenzialmente dai

tanto più sviluppato e complesso quanto più si sale nella scala dei vertebrati (e

degli animali volgar., xxviii-305: e si corno lo corbo, quando trova

cantari cavallereschi, 108: beato a chi si pò buttar da lato, /

cervella; / e sopra i corpi morti si cacciava / addosso a'vivi,

negli animali, l'estremità del cervello si prolunga e continua nella midolla ch'empie il

dosso, e produce i nervi che si diramano fra le coste. algarotti, 2-43

i-449: le bombe... o si spegneranno stridenti nel- l'onde, o

spegneranno stridenti nel- l'onde, o si conficcheranno ne'anchi d'antica fortezza americana

scienza insegnava a bakùnin che il pensiero si produce come una qualsiasi secrezione di glandole

vol. III Pag.8 - Da CERVELLO a CERVELLO (21 risultati)

gocciava di sudore. -mi si spacca, mi sento spaccare, bollire il

2-324: apparentemente era calmo, invece si sentiva tirare i nervi, gli sembrava che

belo, xxv-1-136: vedi che pur me si è ricordato lo nome. oh che

stamperia del cervello d'un uomo grande si ristampano le sue opinioni corrette, perch'

opinioni corrette, perch'ei di rado si ritratta. algarotti, 1-504: i cervelli

deposito in qualche cantuccio del cervello perché si semplificassero da sé. pirandello, 5-126

il cervello sguazza, / quando più si ragiona più s'impazza? -andare

in mano. quando voleva scrivere, si sentiva arrugginire il cervello, e rimaneva

minuti col cervello a segno, poi si divagava. -avere il cervello di

tommaseo, i-245: la gente che si chiama civile, più spesso della povera

; i costoro pen sieri si tingono nel colore della moneta. hanno il

del concilio. machiavelli, i-56: si vede per esperienzia, ne'nostri tempi

cellini, 1-49 (128): si volse a certi sua, dicendo loro

sua, dicendo loro che di nulla si mancassi a quel valoroso giovane. partito

, l'abbundanzia del sangue, qual non si poteva stagnare, fu causa di cavarlo

pure non fu vero quello che allora si disse, che questa fosse stata ima

il cervello gli diè di volta, e si precipitò dentro il cratere dell'etna.

fine al suo cervel le spese, / si volse in fuga. allegri, 3

fuoco per man di maestro apollo orefice, si facevano a la fenestra, a una

fusse così fuor del cervello, e'si sarebbe oramai avveduto come la sua figliuola è

alterare:... il core mi si sbarba del petto, le braccia s'

vol. III Pag.103 - Da CI a CIABATTA (1 risultato)

in ciabatta: nell'intimità, come si è, senza orpelli. giusti,

vol. III Pag.104 - Da CIABATTAIO a CIACCHISTA (19 risultati)

cose più belle col passar del tempo si logorano e diventano brutte (e si

si logorano e diventano brutte (e si riferisce in particolare al tramontare della bellezza

che pareva il suo discepolo e che si chiamava s'ciafulin, pantofolino, perché

. savate. anche nel turco settentrionale si registra la forma tabata, a cui corrisponde

chiesa. toccheggio di un'agonìa. la si raccoglie intorno lo scialle, e ciabatta

, a uso di pianelle, quando si crede che non metta conto di farle

ciabatta. nieri [accademia]: si levano le ciabatte e giù ciabattate da

gli venne tentazione di carnalità, onde si scandalizzò molto, e... con

, e... con una lesina si punse l'occhio, onde il perdé

ciabattier fu di caorsa, / che si partì da lui con poco argento.

tonni la signoria. varchi, v-59: si favellano [le cose dette],

ore somma carestia; poi all'occasione si perde in novellare col ciabattino e colla

, 2-69 (421): e'non si conviene a me il rattoppare le statue

in là l'occhio porcino, / si spurga, e butta fuori un ciabattino.

gustoso affettato casareccio di queste parti, si decise a far sentire la sua voce.

del rumore delle onde del mare che si infrangono sulla riva, di un colpo

la ghianda. palazzeschi, 3-276: si ritraevano ridendo e urlando col sopraggiungere della

allungano, scivolano sulla forchetta e non si riesce ad avvoltolarli e tirarli su »

da far spiritare i cani, si trovano nelle addizioni del nuovo vocabolario

vol. III Pag.105 - Da CIACCIA a CIALTRONAGLIA (21 risultati)

, sm. invar. tose. chi si dà da fare a chiacchierare a

. (femm. -a). chi si dà da fare in modo inabile e

: un mercantuzzo, un impiegatuccio che si viene industriando con più fatica che ingegno:

. (femm. -a). chi si affacenda in modo goffo e inabile,

e ciacchi. nomi, 3-34: si trova fra noi l'asino e il ciacco

ciac, con allusione al rumore che si fa masticando). il passo dantesco

e lo schermo. sbarbaro, 1-127: si chiamano che è notte ancora le donne

l'ibere castiglie. forteguerri, 12-10: si sonava la ciaccona, / dorina col

persona, / che ogni ninfa e pastor si maraviglia. = deriv. dallo spagn

. dallo spagn. chacona * danza che si balla al suono delle nacchere '(

una retta dal tallone alla mano, si applaude anche perché s'è contenti d'

che faccia le cose a caso [si dice] cialabardone. = voce

, che fa le cialde, il quale si mangia tutte quelle che si rompono.

il quale si mangia tutte quelle che si rompono. buommattei, 4-207: per

figurare un paio di quelle forme con che si fanno le cialde, che poste sopra

durante il quale le coppelle con piselli si sciolsero come cialde verso il cuore felice

farina fine, che farina da cialdette si appella. = di etimo incerto,

di etimo incerto, a meno che non si voglia accettare la congettura poco probabile d'

: a un tenero e debole [non si dice] cialdino, dolce intingolo,

a cartoccio o a cannello (e si riempie, in genere, di panna

. panzini, ii-691: la padrona si lamentava, perché non erano arrivate quelle

vol. III Pag.106 - Da CIALTRONATA a CIAMBELLOTTO (27 risultati)

; ei vi dà l'udienza che si dà a'cialtroni. baretti, 1-320:

cialtrone confratello di certi poeti teatrali. si chiama lelio con nome romano. rajberti

a domenedio del lord, come se si trattasse di un ben- tinck, di

quattro ladri che gli stanno attorno? si ammazzano a vicenda nella spartizione del bottino.

la sorella, riavuta, palpitante. « si era creduto sempre che glie li avesse

in italia a presentarsi. ma non si può figurare che negligenza cialtrona in quegli

s. manetti, 1-122: ciambella si nomina appresso di noi una qualità di pane

di pane o di pasta che dir si voglia, da mangiarsi fuori de'pasti,

saltavano la corda, e i ragazzi che si rincorrevano,... si aggiravano

che si rincorrevano,... si aggiravano i venditori di lupini, di ciam

alla bocca del sedile del cesso, cui si adatta per sedervisi, ed evitare l'

? pratolini, 9-397: questa ciambella si stà spagliando, mi pizzica le cosce

cercine, pezzo di panno attorcigliato che si mette per portare pesi sul capo; posticcio

pezzetto di foglio, la quale poi si stringe fra le schiacce. verga, 4-175

. cerchio di osso o d'avorio che si dà ai bambini perché lo mordano nel

due o tre dita di diametro, che si appende al collo de'bambini in dentizione

del pallone col bracciale), in cui si infila il polso. tommaseo [

azione di questo, per la quale si muove regolarmente nell'istesso luogo senz'andare

una corda. piovene, 5-627: si vendono per le vie le carrube, il

col buco: non tutto quel che si fa riesce bene o come si vorrebbe

quel che si fa riesce bene o come si vorrebbe. giusti, ii-476:

appresso la terra, con maniche che si rimboccavano foderate. machiavelli, i-484:

cattaneo, iii-4-33: codesti ciambellani che si erano messi ora a capo delle dimostrazioni del

del quale in tutta la privata loro vita si dimostravano pur troppo non amanti e schivi

di rosa. pascoli, i-634: si tratta, mi pare, d'un ciamberlanó

quale, tirata con uno spago, si fa svolazzare, perché alletti e tragga gli

(75): in questa città si fa ciambellotti di pelo di cammello li

vol. III Pag.107 - Da CIAMBERIERA a CIANCELLARE (14 risultati)

, increspata da collo, che non vi si sarebbe appiccato il pidocchio, con alcune

e di capre. questa sorte di panno si chiama da noi vul- garmente ciambellotto.

veluto. muratori, 7-ii-49: parimente si truova memoria del * camelotto ', o

, che ha testé francesco tuo, si coglie la piega quasi del ciambellotto:

preso i padri loro, che non si possono spiccare dal reggimento tirannico. 3

/ od altri in cui fidar ben si potesse, / che ciascuna di lor

cervel grosso come la cotenna, / che si ciampica molto nel latino. idem,

pananti, ii-50: e non ci si vuol gente ciampicona, / che vada

, mononitrile dell'acido maionico, che si presenta in cristalli incolori, solubili,

pratolini, 2-543: lasciamo che i comacchiai si mangino il cuore l'uno con l'

marmo), pendente in avanti, dove si espone o si taglia il tonno o

in avanti, dove si espone o si taglia il tonno o altro pesce grosso.

momento più bello e sbraitava più forte e si sguindolava su per il pulpito come uno

ciancata tanto soda, che la botte si sfonda, e brututùn! giù ogni

vol. III Pag.108 - Da CIANCERELLO a CIANCIARE (17 risultati)

s. giovanni battista [tommaseo]: si levava di collo alle balie

o ciancesca descrizione... questa poesia si separi. cianchétta) sf.

maligni ossami stuolo / scricchiolando e sgretolando si levò per l'aria a volo;

: cianchettando ed ondulando, l'anarchico si avviò giù per le scale.

sua per alcun luogo passi, non si inframetta d'alcun salutare, ma cortese

credenza a le ciancie dei giovini, si confortava alquanto e sperava con fedel servitù

423: a me, coteste ciance non si danno ad intender, fratello. tasso

, 211: le cose della medicina si truovano da galeno, ne'libri de medicina

nazionali, fu prescritto che le scienze si applicassero alle arti, a'mestieri,

. foscolo, 1-377: già ognun si contenea queto al suo loco: /

età superba, / che di vote speranze si nutrica, / vaga di ciance,

quelli che mi vedono passare e si chiedono se sono venuto a comprar l'uva

li parean topolini, / e di ciascun si facea beffe ciancia. fiore, 105-5

bilancia, / ove merto e virtù si pesa e libra. / non del

, e intanto fare il fatto suo; si vende ciance per ingannare a dirittura;

francesco da barberino, i-284: che non si dea volere / d'ogni ciancétta far

fanciulli, che non sanno ciò che si vogliono, sono i confetti loro. speroni

vol. III Pag.109 - Da CIANCIATA a CIANCIUME (21 risultati)

cecco d'ascoli, 2704: non si confessa, ed anzi, par che

sul sabbione. savonarola, 7-ii-22: si comincia poi a cianciare e cicalare,

c in jr, come di sopra si disse di * cianciare 'e 'zanzare

, che in questa arte rade volte si lasciava vincere, poscia che alquanto le

grazzini, 3-2-4: dal vero giudizio si parte / quei, che di donna severa

277: la piccola accademia del senatore si raccoglieva in un angolo del salone a

mangiacarrubbe avevano dimenticato tutti gli improperi che si erano detti, e cianciavano davanti alla

motteggiando e cianciando par che con le ciancie si pigli la pittura a gabbo, e

lavorìo a fine, onde appoco appoco si veggono da'suoi scherzi riuscire meraviglie?

abbia voglia di morire e mentre gli si tira, scuote le ali e ciancia

galanti, prolisse fino allo stucchevole se si trattava di vedove. = deriv

publico, quella reverenzia e rispetto che si conviene al servitor verso il signpr.

/ un migliaio di donne; e si farebbe / forse, ai lor prieghi

lui chiamati cianciatori, perché e'non si morivano, poi che e'l'avevano eletto

soliti cianciatori delle farmacie rurali, che si fanno belli dell'amicizia di chiunque fuori

. tozzi, i-202: i più vecchi si misero ad ascoltarlo; e, per

male davvero, -disse testina. si frugava in tasca, tirò fuori il pacchetto

l'amore che in luogo di governare si sottomette: quell'amore che alla fine,

, dolente e dispettoso della propria opera si converte in lagnanze inutili ed in ira

balsamo. leggende di santi, 3-197: si chiudeva l'uscio destro, e ponevasi

cianciosamente, facendo la veglia come si deve fare. = comp.

vol. III Pag.110 - Da CIANCIVENDOLO a CIANINA (17 risultati)

sf. meccan. operazione con cui si ottiene la tenuta ermetica di una chiodatura

= voce di formazione popolare, che si riconnette a termini e concetti compositi (

: è un cianfruglione: quando parla non si sa quel e'si dica o si

quando parla non si sa quel e'si dica o si voglia. è un cianfruglione

si sa quel e'si dica o si voglia. è un cianfruglione, abborraccia

di buoi. cattaneo, iii-4-134: si accettava poi come denaro ogni maniera d'

. e le importunità che a tal uopo si facevano, e l'assidua lista delle

assidua lista delle donate cianfrusaglie, che si sciorinava ogni giorno nella gazzetta, ed i

piatti ed altri oggetti scompagnati, coi quali si è fatta in camera un piccolo museo

gente,... la quale si chiama la cianghellina... ha questo

'cingottare, ciangolare '... si dicono di coloro, i quali favellano

cinguettare, cingottare ',... si dicono di coloro, i quali favellano

, 1: tra questi nidiaci si suol conoscer il maschio da questo,

che esso, mangiato che ha, si reca in alto, e comincia a

la sua coorte. palazzeschi, 1-373: si dondolano e ciangottano i pappagalli.

dell'acque. negri, 1-732: si rincorron con grida alte e festose / le

composto di cianogeno e di ossigeno che si forma quando s'inducono i cianuri alcalini

vol. III Pag.111 - Da CIANIO a CIAPPA (17 risultati)

volta sul verde o nero (e si trova nel tirolo, nella valtellina

massicce (secondo che la divisione cellulare si rivolge in una, due o

strati esterni della membrana cellulare (e si riproducono per divisione o per distacco di

mortifero scoperto da gay-lussac: infiammandosi, si converte in anidride carbonica e azoto libero

plur. m. -ci). che si riferisce alla cianografia. cianògrafo,

prende il nome dal fenomeno principale, che si è quello del colore ceruleo che si

si è quello del colore ceruleo che si spande sopra tutta la periferia degl'integumenti

letticciuolo bianco bianco. la sua faccia si faceva sempre più cianotica e l'agitazione

plur. m. -ci). che si riferisce alla cianotipia o cianografia.

colarmente bella ed invitante, le ragazze si staccavano dalla cantonata e se ne andavano

cianurazióne, sf. tecn. trattamento che si esegue nell'estrazione dell'argento e dell'

sodio e oro: da queste soluzioni si ottengono i metalli puri sia per elettrolisi

soluzioni acquose in grossi prismi (e si ottiene per riscaldamento dell'urea).

facce obbliquamente. è violento veleno che si tentò d'introdurre nella cura delle malattie veneree

deriva da 'schiavo'. borgese, 1-35: si dileguò salutando il compagno di viaggio con

era seduta su una cassa e non si alzò, mi disse: « ciao *

voce usata come esclamazione di chi si rassegna a cosa fatta e che

vol. III Pag.112 - Da CIAPPA a CIARLARE (25 risultati)

i-201: quegli abiti avevano una particolarità: si agganciavano tutti di dietro, con ciappe

a maschio e femmina, sicché non si potevano vestire senza aiuto. 2

: ma solo i bimbi in quell'ora si buttano nei prati come un ciapo di

cellini, 589: le dette pietre si adoperano per spianar bene i colpi de'

... per lavorare metalli che si debbono smaltare. d'annunzio, v-2-157

. cellini, 529: di poi si disegna nella detta piastra tutto quello che

storia di più figure, e poi si intaglia con il bulino, e con

con l'otre mentre con l'altra si può modulare il suono.

: 'cennamella'. strumento musico, che si suona colla bocca. in alcuni luoghi di

dal sesto [verbo, cioè ciaramellare, si forma] ciaramella. i. nelli

. ciaramellare ',... si dicono di coloro i quali favellano non per

saltare disaddatta al lor tuono stonato. si chiamano perciò dal latino blaterones e dall'italo

2-239: dunque vedete che magnifica passeggiata si possa fare per 1000 franchi: c'è

suo ministero di ombra, e non si perdeva a ciaramellare di donnicciuole o di

lucherini in gabbia cantavano, le comari si trattennero alle finestre per il piacere di

, nel senese, ciambella, che si manda in donativo per pasqua d'uovo dalle

sm. velo con cui le donne arabe si coprono il volto. ojetti,

, sf. danza popolare ungherese che si compone di una introduzione dal ritmo lento

ungherese céardàs, propriamente 'danza che si esegue in un'osteria '. ciardèllo

uccidevan gli uomini a diletto / di nuovo si crear sette bargelli. = etimo

in odio, è il limone, che si spreme ne le coradellette soffritte ne la

, et il pepe, che vi si spolveriza suso. varchi, v-35: la

. varchi, v-35: la qual ciarla si piglia alcuna volta in parte non cattiva

volta le canzoni e i romanzi, che si cantavano nelle piazze e alle tavole de'

iii-385: se per ismentire qualunque ciarla si fosse sparsa del mio contegno a vostro

vol. III Pag.113 - Da CIARLATA a CIARLIERO (19 risultati)

, 1-856: de'poveri barbieri non si può dir altro poi, se non che

evidenza filinoro. foscolo, iv-300: si ciarlò lunga pezza. mentr'io stava per

., 2 (26): si pentiva anche dell'aver ciarlato con perpetua.

l'effetto naturale della solitudine. ma si provi a ciarlare alquanto, ed il cattivo

ciarlare alquanto, ed il cattivo umore si dissiperà. e s'ella non vuol ciarlare

. pirandello, 5-212: in paese si faceva un gran ciarlare di quello sposalizio

, giacché il medicamento da esso encomiato si chiama anche in oggi polvere del comacchini.

e dopo arriva la dispiacevole verità e si resta con tanto di naso. tommaseo-rigutini,

. 2. figur. chi si spaccia per chi non è, chi

, di accostarsi al governo; allora si sostituisce al merito reale un merito di

lo insegnerò io a questi ciarlatani impostori come si salvano i malati! bocchelli, 1-iii-373

4. locuz. la biscia si volta al ciarlatano: l'inganno ricade

condotta su questo punto, perché costoro non si quietano, per impedire che la biscia

quietano, per impedire che la biscia si volti al ciarlatano. = deriv

... che tra i popoli si truovono certi uomini bestiali i quali vivono a

come era uno ciarlatore, il quale si trovò a uno ragionamento dove erano certe

o descrizione vaghe invitato e guasto, si sdegna col ciarladore. monti, 2-323

tersite. ciarleréccio, agg. che si esprime con grandi chiacchiere; incline alle

l'orecchie de le poverine che ascoltandola si stavano per rompere. onde la

vol. III Pag.114 - Da CIARLIO a CIARPONE (16 risultati)

tra quelle acquette limpide e ciarliere; e si dilunga entro le sponde delle due chine

caro, 5-207: la freddezza del dire si fa in quattro guise. e prima

varchi, v-35: ma ciarlatore e ciarlone si pigliano sempre in cattiva [parte]

giovane, i-249: fioco / non si fa mai, ciarlon presuntuoso. f.

xxiv-970: alla comparsa della gramaglia lugubre, si sollevò tutta l'adunanza, in più

; i ciarloni fanno fortuna. da questo si fa * ciarlonaccio '; forma

saltare disaddatta al lor tuono stonato. si chiamano perciò dal latino blaterones e dall'italo

(sec. xii) 4 borsa che si portava a tracolla ', e poi

ricogliendo tal tre ciarpe di terra, si raffazzonò con esse il meglio che seppe.

leone, e se'asinelio / che mai si vide il più pulito e bello.

che la miseria gitta nella strada, si mescolavano. gozzano, 112: intorno

la mia angoscia e quell'agonia sublime si divincolava lo straccio miserabile della fellonia,

divincolava lo straccio miserabile della fellonia, si rigonfiava il ciarpame floscio della viltà. serra

pagno suo, e com'egli si dimenava e che volentieri se lo

. -a). ant. che si dà da fare confusamente, senza combinare

senza combinare nulla di buono; chi si intromette negli affari altrui.

vol. III Pag.115 - Da CIARPUME a CIAUSIRE (23 risultati)

e opera senza debita previdenza, che si direbbe anche imbroglione e imbrogliatore. tommaseo-rigutini

che catuno mese in luogo di coloro che si partono, altri giovani non fossero rimessi

dio messer messerin fece, / ben si credette far gran maraviglia: / ch'uccello

c., 21-3-5: ciascheduni infermi si deono dipartire dalla compagnia de'rei. dante

a cia- schedun compagno / ch'insieme si trovar, di quel guadagno. f

... per cavarci di tanti errori si dispose mandare in terra uno spirito,

che da loro è occupato; ma si dimostra in aspetto d'una piazzetta biancheggiante

più un villan rivestito, a cui non si dava salario nessuno. monti, x-3-124

di mano in mano poi che le conseguenze si fanno sentire, conviene che coloro a

poi, che multiplicasse, / e ciascun si guardasse, / con altra non fallasse

naturalmente è amico, e ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli

venne a ciò che la lor seccaggine si levasse da dosso, un pensiero. sacchetti

41: cominciò a domandare: ciascuno si strignea nelle spalle, dicendo che niente

, come avea già fatto, pur si pigliava grandissimo piacer di vederle in altrui

sotto ambidue. campanella, 1083: si dona a ciascuno, secondo il suo

essodio] fu così detto, o perché si soggiugneva alla fine di ciascuni diverbii o

fine altri violati. primitivi ed anche omogenei si chiamano cotesti raggi, ciascuno de'quali

è più corruzione, contro la quale si gridi: è saviezza, è dottrina

obedienza a quanto, egli stesso, si ha comandato. dio danni il fedìgrafo al

un pino una fila di formiche e si dilungava pel terreno: ciascuna formica

la forma di una coppa (e si riferisce agli organi di senso del gusto

v.]: 'ciatiforme', epiteto che si dà dai botanici a tutte quelle parti

: di due ciati d'orzo al die si pasce bene la gallina che va fuori

vol. III Pag.116 - Da CIAVARDELLO a CIBO (34 risultati)

cibale, agg. ant. che si riferisce al cibo. leone ebreo

ad alta voce un uom d'amor si lagna. / dolor il ciba, e

d'ogni afflitto e tribulato, che si chiama « speranza ». tasso, 6-ii-272

muore per dar vita a noi, si fa cibo per cibar noi. f.

, indisputàbile plaga. e insieme, vi si provvide di quanto bastasse a cibarvi le

ché, guardando costei, la gente si contenta, tanto dolcemente ciba la sua bellezza

recitate le due danze, de le quali si cibarono le orecchie de la fanciulla,

cibarsene. galileo, ino: generalmente si scorge in tutti gli altri animali far miglior

quei segue il parlar, mentr'ei si ciba. f. f. frugoni,

. del camaleonte, che pur non si ciba d'altro che mosche, ma mosche

? vico, 394: que'barbari si cibavano di carni umane... che

ad un bosco, dove gli uomini si sarebbero cibati di ghiande, ma i

, e che allora dalle radici sue si tiri e attragga tumido, e di

e attragga tumido, e di quello si cibino. -figur. dante

vita una misera plebe / che sol si ciba di dolor di scherni. giusti,

onore, dei quali l'uomo onesto si ciba e si conforta. sbarbaro,

dei quali l'uomo onesto si ciba e si conforta. sbarbaro, 1-35: l'

galleggia sulle apparenze come un sughero e si ciba di sfumature. = lat

pratolini, 2-155: [nel carcere] si scambiano cibarie, sigarette e bigliettini.

a. cocchi, 5-2-100: si vede subito, che ei [il vitto

queste moie, che generalmente ed unicamente si consuma in quasi tutta la toscana per

,... cosa di che uno si ciba, o che è attinente al

quella cibazióne non cesserà, come si cessa l'uomo nel mondo dal cibo quando

che parendogli essere cupidi e ganimedi, si pavoneggiano di continuo a l'ombra

scienza, pura e applicata, che si dedica allo studio delle comunicazioni e

male e quello delle macchine automatiche, si prefigge di realizzare dispositivi e macchine

cìbora). tutto ciò che si mangia; nutrimento, alimento, vivanda.

sane! / altro cibo me dàne, si me vói sostentare. dante, inf

ancor la gola, / che quel si chere e di quel si ringrazia, /

/ che quel si chere e di quel si ringrazia, / così fec'io con

volgar., 4-21: a nona si rendano i libri, e secondo gli ordini

dolce o amara che di sua natura ella si sia, condire in modo si può

ella si sia, condire in modo si può, che ella ora questo e ora

, secondo la qualità delle cose che le si pongon sopra. ariosto, sai.

vol. III Pag.117 - Da CIBORIO a CIBREO (21 risultati)

, 36-71: egli fin dal principio si mise... di non prendere altro

vaccherella magra stecchita, guardava innanzi, e si chinava in fretta, a rubarle,

riabbassò gli sguardi sul piatto dove il cibo si freddava nella cera coagulata dell'intingolo.

: [la polvere di tabacco] si è fatta particolarmente delizia delle sacre e

fortezza ad aspettare i rifiuti delle cucine ma si sparpagliavano per le valli in cerca di

. angiolieri, 108-13: che non si dia nulla maninconia, / ma di

mensa dove lo pane de li angeli si manuca! e miseri quelli che con le

: il detto frate simone, quando si ponea a mensa, innanzi che prendesse

perciò che non hanno altro cibo di che si pascere né altra via da sfogar le

/ clorida mia, ne le cui man si serba / il negro filo del mio

, ché de'suoi mali / solo si pasce e sol di pianto ha sete.

. bellini, 5-1 io: se non si piglia cibo, si muore; e

io: se non si piglia cibo, si muore; e si muore altresì,

piglia cibo, si muore; e si muore altresì, se l'aria similmente non

muore altresì, se l'aria similmente non si piglia. 6. spreg. cibàccio

. serdonati, 7-78: ordinò che si facesse un ciborio per uso della sagrosanta eucaristia

. milizia, ii-259: 'ciborio'[si chiamò]... ogni cassa,

edificio a volta sostenuta da colonne, e si collocò in chiesa su l'altare.

a metterla allo spedale; coteste creatine si custodiscono, dio mi perdoni, nel

cibrèa (civrèà), si. dial. in toscana, specie

alla tentazione di due bellissimi pomi, si fosse lasciato vincere dalla golosità volgare di

vol. III Pag.118 - Da CICA a CICALA (20 risultati)

/ di quella sua secrezìon mucosa / che si chiama l'affetto. dossi, 478

. collodi, 47: la lepre si fece portare per tornagusto un cibreino di

magalotti, 7-132: a questo mondo si fa una troppo ridi- colosa figura dopo

di piante fanerogame gimnosperme, che si ricollegano da un lato alle conifere

gli ombrosi rami le argute cicale cantando si affatigavano sotto al gran caldo. ariosto

/ versi ch'in laude dei signor si fanno. aretino, ii-195: il musico

una minestra: vento sono, di vento si pascono, ed in vento ritornano.

lo strepito derivasse dallo scuoter di quelle, si ridusse a romperle per farla chetare.

: ivi, quando il meriggio in ciel si volve, / la sua tranquilla

dipinge, / ed erba o foglia non si crolla al vento, / e non

e pareva che un torrente di suoni si versasse sulla terra dai cieli aperti. montale

invidiosi e le cicale; / poi si sfogan col dir male / le cicale che

1-3: cicala... qui si dice d'una donna, che chiacchierando assai

medesimi in quella maniera che dalla terra si crede che ancor oggi nascano le cicale,

ala, né può volare, anzi si va appiccando co'piedi, e sta

i cicalini, le grillaie, le cicalate si distribuiscono, 394: l'arida

accendin quel più al canto, gli si darà qualche cicaletta. salvini, 41-85

nel lavoro della generazione tutti questi animali si portino come le locuste, e abbiano

stabilito nell'occhio dell'ancora, che si arma di una fasciatura di cavi detta

di cavi detta grillanda, a cui si ormeggia la gomona. = forse

vol. III Pag.119 - Da CICALAMENTO a CICALERIA (17 risultati)

contrario di quanto dicea, la compagnia si divise e ognuno andò a * fatti suoi

desinare, nel mercato di napoli, dove si ode in qua, e in là

annunzio, v-3-422: le eia- risse si affacciano alle finestrette, vanno e vengono.

, xxv-1-319: io non so quel che si vorrà indovinare che tutte le mie galline

: non so quel che queste brigate si cicalano. bandello, 1-38 (i-454)

, 1-38 (i-454): tra loro si dicono ciò che sanno e non sanno

come, replicò quei, se e'si cicala / che tu daresti via fin la

cicalare: stando con gente chiacchierona, si diventa chiacchieroni. moniglia, xxvii-6-111:

a chi può piacersi?... si può piacere a i cicalatori. salvini,

, che aspetteremo te; / si prende un po'di thè, si cicaleccia

/ si prende un po'di thè, si cicaleccia un po'. cicaléccio,

nel disordinato caos de'loro racconti [si scorge] dipinta e trasfusa la confusione

meglio la natura di questo dio, che si cerca, che non han fatto con

se ci corre! verga, 4-57: si udiva nella sala... il

intende il pigolare che vi fate su, si potrebbe tener da più di quel turcimanno

cicaleccio de'passeri. negri, 1-732: si rincorron con grida alte e festose /

. montale, 3-183: l'uomo si passa sulla nuca il rasoio che manda

vol. III Pag.120 - Da CICALEVOLE a CICATRIZZATO (21 risultati)

ant. pieno di cicaleccio; che si riferisce a una cicalata. l

, ma che aspettava il giudicio. indi si piantava cicalièro in piazza e la spacciava

cicalino. varchi, v-35: dal primo si formano cicala,... cicalino

allora muta toga, o resta, e si conosce dal differente colore della medesima;

dee finire. fagiuoli, 2-5: si fa un lungo e disordinato cicalio, che

: parlava poco, e più intorno si accendeva il cicalume meno parlava.

9-214: era rimasto ferito sull'asolone: si scoperse una gamba, pelosa, ignobile

quasi fosse crollata la chiesa, / si alza gremita di affreschi, azzurri, /

, che questa fusse, come volgarmente si favella, una cicatrice; e che egli

meno di fede al duca suo padrone, si facesse a sommo studio dal marchese chiamare

, benché la cicatrice / render non si potesse in tutto vana. marino,

, ii-405: né queste cose mi si deducevano in mente per laborioso raziocinio, o

mente per laborioso raziocinio, o mi si configgevano in cuore per lento disinganno; erano

e dei pesci), nel punto ove si trova il germe. l. bellini

cicatriziale, agg. medie. che si riferisce a cicatrice, proprio di cicatrice

dalle frecce avvelenate de'cannibali, si servono solamente di questo sugo, il

. nel traslato, rimarginarsi (non si cicatrizzano) le ferite del cuore,

di cicatrizzarsi, il che senza dolore si prova con una cutanea incisione. d'

come quelli di un martire cristiano, si cicatrizzarono lentissimamente. jahier, 185:

piaga). redi, 16-iv-275: si trovò [la piaga] perfettamente saldata

alle incisioni, le quali il sesto giorno si trovarono interamente cicatrizzate. 2

vol. III Pag.121 - Da CICATRIZZAZIONE a CICCIOTTOLO (22 risultati)

, sf. processo mediante il quale si viene formando il tessuto che riunisce la

cicatrizzazione della piaga..., dove si sia rimasta durezza,...

: esternamente curato o tagliato, non si arriva mai alla cicatrizzazione. 2

, e l'albero patirebbe, e si renderebbe più difficile la cicatrizzazione.

toscano che ima volta di più gli si era spenta tra le labbra.

le mi'ulive! = voce che si riconnette a cica1, cicco; e più

cicca, avanzi dei zigari fumati che si gettano via ». ciccaiòlo (letter

). collodi, 627: si consoli l'autore! il pubblico che l'

stravolgeva gli occhi come un epilettico e si ciccava la lingua. 2.

'per dispetto e invidia, ma si dice familiarmente, quasi puerilmente, e di

faceva credito, ogni tanto. vi si fermò a bere il « cicchetto » e

fiere, ma d'umana ciccia / si fa macello. tommaseo, i-324:

trafficando. soffici, ii-287: si erano affrettati... a vendere e

lungo e nel frattempo far, come si dice, ciccia. -non è

i primi morsi, quei pesci ghiottoni si accorsero subito che il legno non era ciccia

far compiere ad altri quello che non si ha il coraggio di fare, con l'

sganciato anche il grem- biulino, le si vedono, nel mentre corre, le decine

via di fuoco lo strutto; che si dice anche sicciolo. tommaseo-rigutini, 1923

(dove son chiamati 'sfricoli ') si vendono al popolo: cibo, a

bencivenni [crusca]: le ventose che si pongono in sulle reni, sì son

un ciccione nel sedere, appunto dove si tiene il brachiere; ed era sì

sul labbro, spruzzati di cipria, si netta la bocca con le dita cicciose.

vol. III Pag.122 - Da CICCIUME a CICINO (15 risultati)

chico * piccolo, ragazzino ', che si fa derivare dal lat. ciccum *

'(cfr. cica1). altrimenti si pensa a una voce infantile cik.

), simile alla lattuga, che si mangia in insalata. giamboni,

a chi la lavò, che quasi non si poteva toccare; pensa chi l'aveva

, 1-187: sotto l'erbe pungenti si contengono la spina regia, la cicerbita

cicerbitino, agg. raro. che si riferisce alla cicerbita, proprio della cicerbita

palladio volgar., 2-5: la cicerchia si semina di questo mese in luogo lieto

. soderini, ii-81: la cicerchia si semina nei luoghi caldi di novembre e di

'ghianda di terra ', perché si mangia la sua radice, la quale è

rafaello, il cicerone recitò che alcuni forestieri si mettono perfino in ginocchio dinanzi a quelle

non imitare que'padroni di quadri che si ritirano sultanescamente, abbandonando ai servi i

perspicaci e i ciceroni; / poi si gettan ridendo nei sedili. = *

2. che imita cicerone (e si riferisce sia a un oratore o a

/ con tutte le formiche / non si muovan a biche / a trar lor le

questo? sentite questa cicigna come la si fa sentire, e come la rimpolpetta e

vol. III Pag.123 - Da CICIORARE a CICLISMO (18 risultati)

. linati, 30-110: gli uccelli si destano nel sottostante brolo delle monache e

donna corteggiata, amata; donna che si diletta di attirare a sé l'omaggio

salvini, 5-iii-252: con vocabolo nuovo si dice qui convenientemente cicisbeare, quasi dallo

quale, conformemente a un'usanza che si andò sviluppando nel secolo xviii, spettava

intorno verun cicisbeo, la pregai che si degnasse della mia mano sino alla porta.

. specie di fiocco che nel secolo xviii si portava alla spada e al ventaglio.

/ vago, inutile trofeo, / che si chiama cicisbeo. = voce foggiata onomatopeicamente

* ciclabile ', di strada su cui si può andar bene in bicicletta. panzini

segreti. cassola, 2-93: nel bosco si fermarono a mangiare le corbezzole e a

cìclica, sf. astron. linea che si suppone descrivano gli astri nei loro movimenti

, o serie di fenomeni, che si svolgono secondo un ordine determinato e si

si svolgono secondo un ordine determinato e si riproducono periodicamente. gioberti, ii-117

core) è analogo all'espressione che si dà, in arte, a una molte

uomo, la storia, la vita, si esaurirebbero in una catena ciclica di fenomeni

grande avvenimento interessante tutto un popolo, si svolge una ricca fioritura di poemi,

, come il centro intorno a cui si aggirano poemi minori, che ne elaborano

alcune specie sono di acqua dolce e si trovano in africa, nell'america meridionale

panzini, iv-135: tutto ciò che si riferisce agli esercizi con la bicicletta ha nome

vol. III Pag.124 - Da CICLISTA a CICLOEPTANO (35 risultati)

di 4 ciclismo serra, ii-357: si fanno profezìe sulle applicazioni del ciclismo alla

sulle applicazioni del ciclismo alla guerra, si scruta secondo filosofia il mistero che è

potrà entusiasmare un pubblico, quando tutti si sentano capaci di prendervi parte. barilli

. pertinente al ciclismo, che si riferisce ai ciclisti. panzini,

. infiammazione del corpo ciliare, che si manifesta con indebolimento dell'acuità visiva e

sione regolare di numeri, che si ripetono uguali. tommaseo [s.

periodo cronologico durante il quale certi fenomeni si riproducono nel medesimo ordine. -ciclo ebraico

quale le lune nuove e quelle piene si ripetono nello stesso giorno del mese.

in cui i medesimi giorni della settimana si ripetono con quelli del mese, purché

ripetono con quelli del mese, purché si tratti di anni bisestili. -ciclo pasquale

i quali i medesimi giorni della settimana si ripetono, quindi le date della pasqua

28 anni solari, e cyclo in greco si dimanda latinamente orbis, overo circulus;

circolo decem novenale, è quello che si pone nel calendario, e in ciascun mese

qualche apparenza ne'corpi celesti, o si compie qualche serie arbitraria inventata per ordinare

redenzione. guerrazzi, iv-177: peccava, si pentiva, tornava a peccare per ripentirsi

filosofico e ideale della sua coltura, si travagliava intorno all'applicazione in tutte le

sue scienze sociali o naturali, in italia si disputava ancora de'principi. carducci,

è come veduto dall'alto ciò che si è potuto costruire in dieci o venti secoli

secondo il concetto di certi storici, si verificherebbe una serie di fatti strettamente legati

racconti di un solo autore, in cui si ritrovano gli stessi personaggi o i loro

gli stessi personaggi o i loro discendenti e si rappresenta una società, un'epoca,

. tutto il giro della istoria favolosa si conteneva. de sanctis, 12-393:

o cinematografiche, audizioni musicali, che si svolgono entro un dato periodo di tempo

dopo un certo periodo di tempo, si ripetono nello stesso ordine; anche il

secolare: il complesso delle ondulazioni che si riscontrano nell'attività di un settore economico

una sequenza ben determinata, secondo cui si sviluppa un fenomeno geologico dal suo inizio

sedimentazione: l'insieme dei sedimenti che si formano tra una fase di trasgressione dell'

delle popolazioni nei continenti civili, che si verificò nel sec. 190 in proporzioni

, da vicine ville, i giovanetti si diportano sui loro cicli e pervengono all'arco

chetone alici clico, che si presenta come un liquido incolore,

ciclico, non saturo, che si presenta come un gas incolore.

sa turo monovalente, che si può far derivare dal ciclobutano eliminando

pestre: corsa ciclistica che si disputa su percorsi accidentati, tracciati

con una sfera il cui centro si trova sulla superficie di esso.

. idrocarburo aliciclico saturo, che si presenta come un liquido inco

vol. III Pag.125 - Da CICLOERGOMETRO a CICLOPENTENE (18 risultati)

aliciclico della serie delle cicloparaffine, che si presenta come un liquido incolore, mobile

, di odore simile alla benzina; si trova nei petroli (in particolare in

e del caucaso), dai quali si può ottenere per distillazione frazionata; viene

. fenolo derivato dal cicloesano, che si presenta in cristalli o come liquido incolore

chetone aliciclico derivato dal cicloesano, che si presenta come un liquido incolore (e

non saturo della serie delle cicloolefine, che si presenta come un liquido incolore (e

e da un arco di epicicloide, che si sviluppano rispettivamente all'interno e all'esterno

afferma, che niuno studioso di geometria si trova, che noi sapesse. 2

curve adattate per quelle volte, che si vogliono costruire da per tutto di ugual

ugualmente lunghe... la cicloide si può impiegare nelle volte sceme e rialzate

decapodi brachimi, comprendente numerose famiglie; si distinguono per lo scudo più largo

. matem. parte della matematica che si occupa della misura del cerchio. =

di tunicati della classe taliacei, che si distinguono per una particolare disposizione della muscolatura

plur. m. -i). chi si serve di una bicicletta a motore.

per tale separazione la forza centrifuga che si sviluppa imprimendo alla corrente un moto vorticoso

del calcio, ma in cui i giocatori si muovono in bicicletta. =

in alcuni petroli caucasici e americani; si pre senta come un liquido

alici clico saturo, che si presenta come un liquido mobile incolore

vol. III Pag.126 - Da CICLOPEO a CICOGNA (22 risultati)

. v.]: * mura ciclopee si dissero così le mura di alcune

fisiol. mostruosità congenita (che si riscontra di rado nell'uomo, ma più

plur. m. -ci). che si riferisce a ciclope, proprio di

vitrea e trasparente di anortite, che si trova nelle cavità del basalto delle isole

comprendente quelli in cui il pupario si apre a una delle estremità,

terno delle cellule, che si verifica con lo spo stamento

, v-490: è un foglio ciclostilato dove si dichiara che il soldato tal dei

un inchiostro co piativo, si riproduce parecchie volte uno scritto. c.

stati melanconici e maniaci costituzionali, che si differenzierebbe dalla follia circolare perché si tratterebbe

che si differenzierebbe dalla follia circolare perché si tratterebbe non già di una psicosi acquisita

m. -ci). medie. che si riferisce alla ciclotimia, proprio della ciclotimia

fis. apparato usato dai fisici che si occupano di ricerche nucleari per accelerare protoni

sverna in africa (è predatore, e si nutre di piccoli animali).

, 19-92: quale sovr'esso il nido si rigira / poi c'ha pasciuti

] ha similitudine colla cicogna, e quando si sente am malato, empie

empie il cozo d'acqua e col becco si fa un cristero. c.

[alberti], 1-3: et inoltre si pensono che i bestiami, soffiando ostro

7-i-442: in più luoghi della germania si pregiano tutti i rustici di albergare ne'loro

per domicilio le nostre abitazioni, e si stabilisce sopra le torri, lungo le strade

al contrario cerca i luoghi deserti, si appollaia ne'boschi, frequenta i luoghi

in seguito mi spiegarono che questi aeroplani si chiamavano cicogne e andavano in perlustrazione e

in modo che le estremità di esso si potevano alternamente abbassare e alzare (cfr

vol. III Pag.127 - Da CICOGNARE a CIDONIATO (31 risultati)

. b. tedaldi, 2-21: dipoi si pigli quello strumento chiamato dai contadini la

, e dagli agricoltori cicogna, e si piantino i maglioli. 9. ant

biringuccio, 1-99: palo traverso, che si chiama cicogna, quale altro non è

quando ella è vecchia, che non si possa atare, li cicognini suoi figliuoli

. da cicogna, per la disposizione che si dà alle vele. cicógnola,

di lode / la cicorea sementi, onde si adorni / poscia al tempo miglior la

, 1-189: fra l'erbe d'orto si trovan le rape, i navoni,

bianco 'o * radicchino ', che si vende sui mercati nel gennaio, altro

radicchio ordinaria ', le cui radici si mettono a pullulare sotterrandole nell'arena dentro

glucoside isolato dai fiori di cicoria; si presenta in cristalli aghiformi, poco solubili

144: io non so come costoro si fanno: io quando sto così, non

femminili, ce li ribadiscono... si vede e si nota, meglio,

li ribadiscono... si vede e si nota, meglio, in quelle femmine

europa meri dionale, e si distingue per la grossa radice vuota e

con il quale può venire scambiata; si distingue per le fòglie più scure,

e può essere mangiata dal bestiame; si adopera in medicina per cataplasmi e come

quella contrada ha molta erba, che si chiama cicuta, della quale del sugo si

si chiama cicuta, della quale del sugo si fa veleno. crescenzi volgar.,

/ nascer da salutifera radice / non si vide già mai. / che differenza

traportata, la quale era che publicamente si servava veneno temperato con cicuta e

, ii-52: mangiata o bevuta che si sia la cicuta, offusca tanto la

la caduta; / e regnando talora anco si prende / in tazza d'or mortifera

baretti, 2-217: a'tempi andati si sa come i puppieni furono possenti in

erbe che producono fiori o frutti, si comprendano l'origano, la penacea,.

dilatar la pupilla; oggi più ragionevolmente si chiama 4 conlino \ = dimin.

attivo isolato dalla cicuta virosa, che si presenta come un solido cristallino (ed

verbi grazia, l'amitto, con cui si cuopre la testa, si mette in

con cui si cuopre la testa, si mette in vece del cidari. milizia,

famiglia di echi- noidi regolari, che si distinguono per la grandezza del peristoma e

per arrestare i tronchi di legname che si fanno trasportare dalla corrente. carducci

2-391: i frutti della mela cotogna si uniscono allo zucchero per farne il cotognato o

vol. III Pag.128 - Da CIDONINA a CIECO (16 risultati)

, e gli archi che vi si fabbricavano). -melo cidonio: melo cotogno

? in qual luogo la tua peregrina mente si addormenta? certo tu se'cieco,

ammette queste così compite perfezioni, né si trova persona a cui qualche cosa non

cui qualche cosa non manchi, non si po dire che questi tali non s'

vii-202: così s'accresce o almeno si mantiene il numero della folla de'ciechi

loro orgoglio e dalla stupidità de'volghi si stimano saliti tant'alto per proprio valore;

udì la sua crudel donna dire che si gettasse ne l'acqua, tratto da

idolatra delle vostre qualità morali, non si è mai arrischiato di tirar il velo

avendo il desiderio di alzarla, non si voleva risolvere il duca cosimo a dargli

duca cosimo a dargli licenza ch'ella si alzasse. d'annunzio, iv-2-

è da sperare che l'architettura si verrà purgando di parecchi errori che

, l'amore che in luogo di governare si sottomette. d'azeglio, 1-79

; e quella che ancora agli altri si vela, tutta al postutto a te s'

e non avara / e non cieca si mostra e non alata, / se non

ragioni dei soggetti e del principe, si sperò fine al comandar cieco, e

l'animo sviluppato dalle sue cieche inquietudini si riposa, né teme già, ove non

vol. III Pag.129 - Da CIECO a CIECO (26 risultati)

barberino, iii-313: chi è colui che si possa da questo cieco amore difendere?

loro benessere economico. moravia, iv-114: si sentì ad un tratto invadere da una

più cieca e muta / selva, si volge al fonte di merlino. guarini

... in quanto folti boschi si ascose! in quanto cieche caverne si seppellì

si ascose! in quanto cieche caverne si seppellì! metastasi, ii-138: ah

cieca. e. cecchi, 1-66: si mangia un cappone con rimorso e compassione

ad ognuno è noto. le cieche si fanno in questo modo. machiavelli,

, 5-831: in quante [guise] si discorre / per le molte intricate e

intricate e cieche strade / del labirinto che si dice in creta / esser costrutto;

costrutto; in tante s'aggiraro, / si confusero insieme, e si spartirò /

, / si confusero insieme, e si spartirò / de'teucri i figli. d

, i- 428: quanti vi si trovan per tutto [il corpo] e

per il luridume. cicognani, 3-29: si perse, finì in fondo a un

in fondo a un corridoio cieco dove si trovò a petto a petto con un

in fondo a una strada cieca che si perdeva fra certe sassaie sterili e disabitate

dove sarebbe andato a finire? forse si perdeva in caverne cieche nel ventre della montagna

senza via d'uscita, che non si vede come possa venire risolta.

un cui di sacco in fondo al quale si trovarono, privi di movimento, il

. d'annunzio, iv-2-775 = il sentiero si torse; una muraglia di busso cieca

torse; una muraglia di busso cieca le si parò dinanzi, l'arrestò, impenetrabile

parte cieca del tubo, dov'essa si innestava sulla culatta di legno, praticarono

male, per quanto me ne pare, si è circoscritto più particolarmente lì tra il

ragiona, / il tratto studia e le si stringe appresso; / e tuttavia dialogando

compiuta in modo che i punti non si vedano esteriormente. 22. aeron.

fleti manifesto / l'error dei ciechi che si fanno duci *. lorenzo de'medici

ha detto / queste allegrezze, a voi si raccomanda; / vorrebbe qualche carità in

vol. III Pag.130 - Da CIECOLINA a CIELO (30 risultati)

così nuda e alla cieca, come si fa d'ordinario, non significa proprio

sorgeva una disputa. 11 meglio che si potesse fare, era di risolverla alla cieca

di bologna: di una persona che si fa molto pregare per fare una cosa

fare una cosa e che, quando si è decisa, non si riesce più a

che, quando si è decisa, non si riesce più a far smettere.

8-44: come i ciechi da bologna; si dà loro un soldo perché comincino

, e bisogna poi dargliene due perché si chetino. ci serve per esprimere uno

ci serve per esprimere uno, che si faccia molto pregare a fare una tal

dei colori: di cose che non si conoscono affatto. intelligenza, 5:

. intelligenza, 5: e'non si può d'amor proprio parlare, /

, / a dir facciam così, così si vole. 7. nelli, 20-1-12

questi pertanto, come color che saviamente si danno ad intendere di non aver a mangiare

v-240): queste mazzate da ciechi si danno, / che pietà me ne

quando essendo a cena all'osteria, si chiamano i ciechi a suonare mentre si mangia

si chiamano i ciechi a suonare mentre si mangia. 27. prov. se

. 2. agg. che si riferisce, che è proprio dei comitati

, che sembra avvolgere la terra e si presenta come una cupola, di colore

di notte; lo spazio in cui si muovono gli astri; l'atmosfera che avvolge

s. francesco, 11: laudate si, mi signore, per sora luna

sol più oltre, così 'l ciel si chiude / di vista in vista infino

dai mari cinta,... dir si po che una nobile e gran pittura

regione per la quale il tutto discorre e si muove. galileo, 407: né

marchetti, 2-204: altre [immagini] si creano ancora / per lor medesme in

velario azzurro tutto a strisce, / si chiama « cielo *? e « monti

invisibili demoni. campana, 196: si addormentan stanchi i vagabondi / sotto la

. alvaro, 9-25: le case si levavano dal basso come torri, come

bianche, che parevano la colata che si vede di notte nel buio dietro le stelle

dolore, l'esile fustolo che già si adacquava per battesimo. tecchi, 3-69:

adacquava per battesimo. tecchi, 3-69: si udì distintamente nell'aria un nome.

notte scuopre. tasso, 12-22: si va in guisa avanzando a poco a poco

vol. III Pag.131 - Da CIELO a CIELO (19 risultati)

cielo d'amore. macedonio, i-22: si consoli il mio core, / ché

tolemaica; tutti i corpi celesti che si muovono nello spazio; ciascuna delle sfere

immutabili, e lui ha ordinato che si muovino e girino, per dare e mandare

l'influenzie quagiù a le cose che si generano e producono in questo mondo.

bruno, 3-13: quello, che si dice ottava sfera, cielo de le

che i spirti di chi ode tutti si commoveno e s'infiammano e così sospesi par

s'infiammano e così sospesi par che si levino insino al cielo. monti, 8-758

doveva aver luogo ima partita di tamburello; si udivano i colpi sonori echeggiare nel silenzio

rumor secco, come se qualche cosa si fosse schiantato lassù, dietro l'azzurro.

, che 'l pregno aere in acqua si converse. idem, purg., 16-2

precipizio sarei caduta? cangiando cielo, si ha da cangiar sistema. algarotti,

, di rubini e d'altre pietre si veggono senza numero, egli non ritorni

che tra noi in terra, per non si sapere qual cielo s'intenda, essendovene

donna è gentil nel ciel, che si compiange / di questo impedimento, ov'

: quell'idolo mio dolce, a cui si rese / vinto il mio core,

vinto il mio core, al ciel vinto si rende; / la beltà del suo

, 1-211: gli affari del cielo si reggono con leggi affatto dissimili da quelle

pensiamo un momento alle idee che gli europei si fecero sempre del cielo. una prima

cima d'un monte, e che vi si riunissero giove, marte, venere e

vol. III Pag.132 - Da CIELO a CIELO (18 risultati)

. oltre a cento milia creature umane si crede per certo dentro alle mura della

vasari, ii-125: quanto largo e benigno si dimostri talora il ddo ndl'accumulare in

castighi. vico, 373: onde si raccoglie che dappertutto le prime leggi furono

5-24: oh quante volte a terra si gittavano, ed a cielo chiamavano! machiavelli

.. / -perché a scoperto del sacrar si deve. forteguerri, 7-72: ma

, 7-37: a una corrente cerulea talvolta si confonde una corrente verde e nel primo

dopo la quiete, / apriti ciel, si spalancàr gli abissi. giusti, v-207

valori; il quale baccio, che si sarebbe appiccato, come si suol dire,

baccio, che si sarebbe appiccato, come si suol dire, alle fimi del deio

: per uscir di questo pericolo e'si sarebbe attaccato alle funi dd cido.

: madama s'intenerì, pianse, si consolò, tornò ad intenerirsi, e

collodi, 416: oh deio! si può essere più sfaedatamente bugiardi di così

: per dare maggior forza a quanto si afferma. i. nelli, 12-3-22

portato. ariosto, ii-21: quando si sente lodar troppo e mettere, /

lodar troppo e mettere, / come si dice, in cid beltà di femmina,

, /... / non si potrebbe mai fallir a credere / poco.

fin al terzo cido, e mai non si straccano d'es- saltarle e commendarle.

di allegrezza. cavalca, 17-i-62: si pose in orazione ginocchione, pregando e

vol. III Pag.133 - Da CIESA a CIFRA (16 risultati)

personaggi influenti per ottenere qualcosa a cui si tiene moltissimo. foscolo, xv-534

sé, / non sa quel che ella si faccia. -porre la bocca

tortura la memoria per sapere come diamine si chiamasse. -porre qualcuno in cielo

grandissima grazia. getti, iii-37: si contenterà d'ogni cosa, anzi le parrà

lei compagnia. collodi, 567: si figurava che a zelia sarebbe parso di toccare

del direttorio instromenti astronomici, mentre meglio si convien loro un ciffulotto in mano o

= comp. da cifo [si] e scoliosi (v.).

bella purgazione del mondo sarebbe, se si potesse evacuare in un tratto de'registri

loro attività industriale, i risultati della quale si provassero poi su un'altra mappa che

resto del mondo nomi famosi e terribili. si chiamavano 1786, 1787, 1788;

/ discenda nella terra, 0 che si libri / per la virtù di cifre e

genti; e chiuso / nelle tue cifre si conserva eterno. foscolo, xv-268:

rigutini-cappuccini, 35: 'cifra questa voce si condanna, e meritamente, solo nel

'cifra'è propriamente 'il carattere, onde si rappresenta ciascuno dei numeri della unità '.

676: gli analfabeti, tempo fa, si contarono, e l'abbaco della statistica

quantitativi di carbone, di nafta che vi si bruciavano giornalmente. 4. abbreviatura

vol. III Pag.134 - Da CIFRAIA a CIGLIATO (14 risultati)

di alcune gran lettere dorate intrecciato, si faceva cifera dei due reali nomi maria

dati, 198: per fraude sempre si sono falsificate in iscrizioni e cifre,

con cui formiamo le cifre con cui si sigillano le lettere. algarotti, 2-509

di alcuno: * in quel quadro si vede chiara la sua cifra '. comisso

schema conosciuto solo dagli interessati (e si usa in diplomazia, nei dispacci militari

dubitò della vita, e innanzi che si partisse, disse al cancelliere che togliessi

convenzionale con cui due o più persone si riconoscono, o confermano un precedente accordo

così il burchiello è impossibile che perfettamente si potesse intendere senza averne avuta dalla sua

? imbriani, 3-96: alfonso simonetti si ha formata una cifra e suonerà sempre

raffaello. oriani, x-21-182: egli si era seduto presso la contessa maria,

viale d'un parco pieno di promesse e si ritrova contro il divieto d'un cancello

iìi-4-34: i giovani di tutto il regno si erano invitati fra loro a non fumar

è sempre lo spagnolo cigarro (che si pronunzia sigarro) donde venne l'uso

malizia,... e di nuovo si arresta. = voce coniata dal

vol. III Pag.135 - Da CIGLIATO a CIGLIO (7 risultati)

sì, come a spander selvaggio / si fa però che queto non dimora. cecco

trionfale del ciglio ammiratore. con che applauso si rilegge ogni periodo e si atteggia di

che applauso si rilegge ogni periodo e si atteggia di stupore! c. e.

f. f. frugoni, xxiv-1010: si leggono con ciglio arcato, quasi che

, 2-451: lo guardò con ansietà allorché si trovò d'aver parlato delle buone fortune

. poli non batté ciglio e non si mosse. -aggrottare le ciglia:

,... la prima cosa che si attentava a fare era quella di muovere

vol. III Pag.136 - Da CIGLIOLATO a CIGNO (19 risultati)

mestizia piene. bruno, 3-550: si trovano più che molti, che sotto

uom la mano ei porge, / che si ravviva, e sorge / oltre l'

da'lati. guglielmini, 57: si chiama piano dell'argine la parte superiore

esso. trinci, 1-123: né si lascino di fare in più luoghi della coltivazione

dell'aurea lontananza; capi e promontori si spingevano verso il mare, i cigli dei

il cortile -che solo sporgendosi tutti fuori si vede una volta un ciglio di nuvola affacciato

filiformi, di origine protoplasmatica, che si notano in certe cellule, in vari

: mi accorsi allora che il paese non si vedeva arrivando, perché scendeva e si

si vedeva arrivando, perché scendeva e si snodava come un verme attorno ad un'

cassola, 2-33: leccioli isolati si drizzavano sul ciglione: le radici si sporgevano

isolati si drizzavano sul ciglione: le radici si sporgevano tra il sasso vivo e la

., v-236: sopra di me non si allegrino gli miei awersarii iniquamente; che

sempre a'meno possenti la iniqua colpa si suole dare. boccaccio, dee.

sue voce / più dolcemente de adornar si forza. sannazaro, 8-121: al bianco

, se in mezzo di quelle non si potea egli da le nostre insidie guardare?

quale col corso delle belle acque accordatasi si lasciava da loro portare, poco movendosi

che purissimo gli feria, ricevendo, si diportavano; da'quali tutti uscire sì

da'quali tutti uscire sì dolci canti si sentivano e sì piacevole armonia, che

cappello; dentro isculpito in essa medaglia si era leda col suo cigno. tasso

vol. III Pag.137 - Da CIGNONE a CIGOLARE (8 risultati)

ceruleo fiume. sbarbaro, 1-66: si lasciano manomettere poco dall'ingordigia degli uomini

è la peluria di cigno con cui si incipriano. quasimodo, 2-27: non

dagli uomini e dal cielo / destinata si serba. f. f. frugoni,

non più retto dal fermaglio, le si abbandonava intorno al busto lasciando scoperte le

rajberti, 1-52: gli amanti teneri si dicono colombe: gli ingegni sublimi, aquile

dello scrittore,... che si effonde con dolcezza negli amabili sogni dell'immaginazione

5-230: non fia però che l'indagar si neghi, / se non a te

nuca. bettinelli, i-85: si vedono le cuffie e le parrucche di

vol. III Pag.1084 - Da CUTICOLARE a CZARISTICO (7 risultati)

. cuticolare » agg. che si riferisce alla cuticola, proprio della

che fa di coda; in italia si chiama diversamente, dicendosi a roma codinzinzola

* motacillas '; de'quali uccelletti si servivano i superstiziosi antichi ne'loro incantesimi.

di prima? fogazzaro, 5-190: si discorreva della campagna di crimea e il commissario

del nuovo czar, nicola ii, si ebbero accenni di cangiato orientamento politico.

. -ci). disus. che si riferisce, che è proprio del potere assoluto

di libertà, che pur possedeva o si procacciava sotto il precedente automatismo czaristico.

vol. III Pag.1085 - Da D a DA (14 risultati)

: è un'esplosiva dentale sonora e si articola appoggiando la punta della lingua contro

è questa lettera,... e si conforma con la t, ancora che

: battendo la lingua ne * denti [si forma] d, t, z.

particella e, che congiugne le voci, si dà alle volte la d, in

[parole d'una sola lettera] si crescon d'una consonante, che per l'

.. talora in luogo del d si mette un t... abbiamo benched

indicare che la quotazione di un titolo si riferisce soltanto al prezzo di acquisto,

usata per la cura del rachitismo; si trova nell'olio di fegato e di

dalla, dalle; di solito non si apostrofa, ma talvolta viene elisa dalla

servo sudor, / un volgo disperso repente si desta. d'azeglio, 1-337:

. giusti, 2-149: indarno da riva si parte / chi cerca per lo vero

3-54: dalla finestra aperta finalmente, si vedeva un po'di luna luccicare fiocamente

, dolce mia enemica / da voi si mova merzede e pietanza. lalini, rettor

par., 15-91: quel da cui si dice / tua cognazione. cavalca,

vol. III Pag.1086 - Da DA a DA (16 risultati)

. boccaccio, v-91: ma non si conveniva egli che alcuno vantaggio avesse un

: in questo par ch'una voce si desti, / molto soave che parca

era in principio, ci viene incontro, si fa come un portico. cassola,

latini, rettor., 12-14: chi si parte da sapienza e da le vertutili

(32-4): chi vive come si puote partire / da la vostra gioiosa

dalla divina / distar cotanto, quanto si discorda / da terra il del. g

villani, 12-64: per più fiate si ruppe dal trattato de'detti legati.

. pucci, ix-359: dal vin si guardi e da van'meretrice, / dal

, ii-217: le coccole della mortella si seminano in solchetti del- l'aiuole degli

fu per svoltare l'angolo della sua casuccia si fermò un momento trepidante, quasi temesse

, 156: lo quarto [amore] si è da l'uno amico a l'

altro. frezzi, i-10-108: su qual si pose / venus vestita d'òr da

gira / da prora a poppa, e si sta l'altro immoto. milizia,

di giacomo, i-370: dall'aperto finestrone si stendeva, fin nella più indefinita lontananza

del loro bene. palazzeschi, i-406: si volgeva da dritta a manca coi tremendi

quello in su non è uom che si muova. g. m. cecchi,

vol. III Pag.1087 - Da DA a DA (24 risultati)

e alto, / si che veder si potean tutti quanti.

e alto, / si che veder si potean tutti quanti. idem, inf

, scese da basso, e dietro si condusse la figliuola. guicciardini, i-53

16 (275): -da che parte si va per andare a bergamo? -per

di bergamo. lmbriani, 1-115: si trattava di cancellare la impressione funesta del

: o non andrà forse invece, come si sussurra, dalla bella maliosa, la

il luogo ove qualcuno o qualche cosa si trovano, ove un fatto si verifica,

cosa si trovano, ove un fatto si verifica, ove una data azione viene

de'ghe- rardini, ima valente donna si parò indella via e prese per mano

., 5-3 (31): si videro vicini ad un castelletto, del quale

, 552: in su detta ruota vi si accomoda da più diamanti, come s'

turbata dalli venti, cessati quelli, anco si muove. marino, 5-31: 'n

: sempre sono tardi i negozi che si debbono risolver da molti. d

è sventura, / perché da noi si dura? nievo, 168: [le

: la difinizione della nobiltà più degnamente si farebbe da li effetti che da'principii

per un terreno arido e salvatico, si trattiene e perde un po'di tempo all'

ragazza ulivastra, invece di rispondere, si coperse il viso col grembiale dallo spavento

adatto a, degno di, che si addice a, qual si conviene a,

, che si addice a, qual si conviene a, ecc.).

nata / li vien dinanzi, tutta si confessa; / e quel conoscitor de le

da vigna non sia piano, che vi si stagni entro l'acqua. andrea da

da bosco, che con molta facilità si prendono. redi, 16-i- 25:

, 1-68: i monti... si coprono di castagneti, o almen di

vettura da piazza. cicognani, 9-6: si vedono i ferri da calza, l'

vol. III Pag.1088 - Da DA a DA (23 risultati)

1-10 (116): colei la quale si vede indosso li panni più screziati e

e più vergati e con più fregi, si crede dovere essere da molto più tenuta

montale, 1-13: i poeti laureati / si muovono soltanto fra le piante / dai

baretti, 1-202: bisogna l'uomo si nutra discretamente, come fu avvezzo da piccolo

23-122: e a tal modo il socero si stenta / in questa fossa, e

per potere quello da casa risparmiare, si dispose di gittarsi alla strada e voler

marfisa con gli altri da cavallo / si vada con rinaldo a porre in schiera.

: che il signor malatesta baglioni si conducesse per governatore generale di tutte le

dai fuochi son li spirti; / ciascun si fascia di quel ch'elli è inceso

ancora e terza e nona, / si stava in pace, sobria e pudica.

doppo le prime battaglie, gli nemici si difesero grande tempo dentro dalle mura della

, 51: le divizie, sì come si crede, / non posson gentilezza dar

molto utile all'uomo,... si fa molto reo nella persona di colui

5-ii-197: vanno investigando che nessuna cosa si muove da se medesima, e hanno

da per loro, che la casa si facea giorno. f. d'ambra,

.. gli voleva far dire, si chiama * infilzarsi da sé da sé '

decime;... se la repubblica si pigliasse da sé, come si fa

repubblica si pigliasse da sé, come si fa costì e innanzi cento anni si faceva

come si fa costì e innanzi cento anni si faceva anco qui, si averebbe il

cento anni si faceva anco qui, si averebbe il triplo come suo. galileo,

strinse, per darle coraggio, e si mosse, tirandosela dietro tutta tremante,

me a cui qualche volta chiedeva come si dovessero leggere certi luoghi oscuri. de roberto

scale c'era una folla da non si dire, tutta povera gente trafelata. pavese

vol. III Pag.1089 - Da DABBASSO a DACCANTO (20 risultati)

all'in- circa ', ecc. si congettura la forma comp. [iln]

segni... del eh, che si sente nella parola che...

corrente dal circuito che stava provando e si precipitò dabbasso. moravia, ix-66:

: io non saprei che dirmele: si consigli da per se stessa. si consigli

si consigli da per se stessa. si consigli con quella dabbenaggine, e con

ad ogni fatta di lavori, il certo si è, che presero a curarmi alquanto

ad intendere di veder quel che non si vede, e a questo modo riempire

.. che senza questa mira si sarebbero dai vostri antenati del tevere che,

che agisce in modo retto; che si comporta seriamente; di buoni costumi (

data, o promessa; però che non si conviene a persona dabbene: e questo

conviene a persona dabbene: e questo propriamente si conviene a'giovani non fedeli e alle

, per simile accidente, non solamente si privò di uomini dabbene, ma di ricchezze

parini, 332: oggi co'libri non si fa più sorte; / non è

ragazza innocente un libro, dal quale si possono con poca fatica imparare tutte le

. arila, 136: 4 uomo dabbene'si usa in buon senso per 4 uomo

uomo probo '; 4 dabben'uomo 'si usa più che altro ironicamente; e

dabben perifrasi, come sospirose comari, si presentavano compunte agli orecchi della contessa,

le cattive notizie che contro lor volontà si vedevano costrette a recarle. 4.

, oggi anche chiamato salterò, e si suona con due bacchette, che si battono

e si suona con due bacchette, che si battono in sulle corde. leopardi,

vol. III Pag.1090 - Da DACCAPO a DACRIOCISTECTOMIA (20 risultati)

nena, la quale daccanto alla finestra si mordeva le labbra per non piangere.

i piedi, e dissegli che in lui si fidava, e daccapo gli raccomandò il

via! goidànich, 75: talora si scrive in un modo o nell'altro,

pezzo di musica o periodo principale, si tomi a ripigliarlo fin ad un nuovo segno

, avrebbe alla lunga ceduto; e si sarebbe stati daccapo. soffici, v-3-341

bellini, 5-2-152: con tutto che tanto si sia ragionato del taglio e suoi strumenti

in quanto all'intelligenza vera del come si faccia il taglio,... noi

: « come [gli uomini] si potieno melliorare, da che non erano buoni

maturo. fecelsi cogliere. il fedele si pensò: -dacché li piacciono io li

io li guarderò per lui. -sì si pensò d'imprunarlo e di guardarli.

un miracolo di destrezza e di fortuna si cavò da quell'abisso. verga,

quindici infino ne'ventidue l'albero onde si fabbrica la nave si tagli, e

ventidue l'albero onde si fabbrica la nave si tagli, e negli altri dì,

22-31: con lei foss'io da che si parte il sole, / e non ci

tutte le cose operate dal re dacch'egli si era partito di siria coll'armata.

• con lei foss'io da che si parte il sole » [petrarca, 22-31

fiasco. verga, 1-351: dacché si era messo nella carriera diplomatica non ci

, espandersi a gocce '(e si cfr. anche il gr. xùp.

]: * dacricistalgìa ', dolore che si risente al sacco lacrimale.

a guisa di lacrime; parecchie specie si coltivano per ornamento. 2

vol. III Pag.1091 - Da DACRIOCISTITE a DADIA (23 risultati)

o delle vie lacrimali, che si forma per la concrezione di carbonato e

ghiandole lacrimali e dei dotti escretori, che si manifesta con scolo di lacrime purulente.

o di altra materia, con cui si spassan i marmocchi (intendi i bambini

, e significa un'idea fissa, che si accarezza volentieri, che si cerca di

, che si accarezza volentieri, che si cerca di far prevalere. i nostri vicini

che negherà l'arte, o si farà chiamare, per esempio, dadaismo o

del dadaismo, il movimento in cui si scoprì più apertamente il 4 cupio dissolvi '

plur. m. -i). che si riferisce al dadaismo, che tratta del

. daddolo, sm. (si usa al plur. dàddoli). tose

... non far più daddoli, si dice a ragazzuccio dad- dolone, che

uomo, la donna. del bambino non si direbbe, ma appena di ragazzo goffamente

così distinta, ne libri antichi, si legge non poche volte. redi, 16-vi-311

: renzo, rimasto solo, si levò daddosso, non senza fatica, il

che eran come appiastricciati alle carni; si rasciugò, si rivestì di nuovo da

come appiastricciati alle carni; si rasciugò, si rivestì di nuovo da capo a piedi

-intr. (61): i giovani si credettero primieramente beffati; ma, poi

e che paia che sia dadovero, si de'mostrare d'amare altra femmina e passare

spesso per la contrada di colei cui si mostra d'amare: per la qual

oggidì, che, dove pur pochi si truovino che sappiano, niuno quasi v'

gadda, 7-32: negli uffici dove si lavora e nelle banche affollate e nei mercati

banche affollate e nei mercati dove daddovéro si compera,... ivi i gesti

per più conti; e la prima si è, ch'assai mi sono rallegrata d'

noi siamo come giocatori, i quali se si vestono del carteggiare e del dadeggiare non

vol. III Pag.1092 - Da DADO a DADO (25 risultati)

dadi né ad neuno giuoco dove danari si perdano. passavanti, 248:

tavole. speroni, 1-5-442: i dati si giocano o soli, o con altra

un numero per dado. quelli che si giocano soli, sono almeno tre, al

, al più sei; quelli che si giocano con altre cose, si giocano o

che si giocano con altre cose, si giocano o con libri della ventura,

pedine il martellar. cattaneo, iii-1-32: si vedono dadi e scacchiere, e ogni

, / è un piccolo prato. / si stanno in quell'ombra / tre vecchie

de'tolomei, vi-11-33 (10-4): si se'condott'al verde, ciampolino,

è ai dadi o all'armi che si giuocherà questo cencio di dote? bocchelli

i dadi: giocare ai diversi giochi che si possono fare con i dadi.

seno sventolavano fornelli fumosi, e mendicanti si stendevano al fresco sbendando le piaghe,

, 90: il male ed il tempo si giuocano ai dadi / la povera veste

poi la sua fanteria restando abbandonata, si sarebbe perduta la gente, perduti gli

forte, 2-31: però non si credeano, se l'universo / ad oste

per tutta la via, e non si smosse un dado. 6.

che, oltre che dal dado, si può formare dalla x lettera. galileo

l'uno all'altro, da loro istessi si univano: e per la poca altezza

. algarotti, 3-377: il corallo prima si taglia in pezzetti quasi dadi, poi

taglia in pezzetti quasi dadi, poi si trafora, e quindi applicando i vari

forma di una macina da mulino, si rotondeggiano. fogazzaro, 2-18: sul

terra di là dal letto, questo si disegnava come un gran dado nero.

, agli sformati, alle salsicce, non si trattava se non di spinaci, bietole

galleria di gabbia illuminate. tentato, si avvicinava ai dadi luminosi che ospitano vari

savinio, 2-45: nivasio per avventura si stava solo nella camera dei giochi,

sproporzione. manzini, 12-18: mentre ester si dà da fare a riporre i giocattoli

vol. III Pag.1093 - Da DADO a DADO (36 risultati)

di menta, un dado al bromuro? si sarebbero riveduti il giorno dopo, all'

, 1-15: ne gli antichi non si vede piedestilo a quest'ordine, ma si

si vede piedestilo a quest'ordine, ma si fa bene ne'moderni: però volendovelo

ne'moderni: però volendovelo porre, si farà che 'l dado sia quadro,

dado sia quadro, e da lui si piglierà la misura de gli ornamenti suoi.

sopra i capitelli gli architravi, che si stringono nel mezzo del diritto della colonna

della colonna l'un l'altro, si fa un dato quadro; esempligrazia se

pietra di figura quadrata, sulla quale si posano colonne, piedestalli, e cose simili

. i 'dadi 'di sostegno si tengono a tale distanza che è forza

con orgoglio la lucente macchina, -non si è mosso un dado, non si

si è mosso un dado, non si è spezzato un raggio, e ho corso

quadrelli, o con qualunque altro nome si chiami, non si possa da persona

qualunque altro nome si chiami, non si possa da persona alcuna tenere o usare

coscienza ancora negli stessi martori, quando si tocca della fune, giova nel mezzo

giova nel mezzo del fuoco, quando si dà il dado o la stanghetta. 1ingollata

al suo martire, / da sé si ruppe una catena forte, / ond'era

', sorta di strumento col quale si tormentano gli uomini, stringendo loro

v-3- 420: da una parte si grida: « ai dadi! ai dadi

ai dadi! ». dall'altra si grida: « ai ferri! ai ferri

della sciabola, per impedire che non si logori dal lungo strascinare per terra.

la nebulosa pianura della campagna, dove si incastonano, minimi e bianchi, i dadi

balia / gli scambiò e dadi e si vi messe in cambio / la figlioccia,

lippi, 9-2: là gli uomin si disfanno, e chi ne scampa /

panni. giusti, iii-25: non si chiama ciò far primiera con tre carte e

forteguerri, 1-36: astolfo a questo dir si mette in tasca / la mano,

, i suoi capelli sfrasca, / e si rende pulito come un dado. i

. botta, 4-182: erano in si feroce ravviluppamento alcuni, che desideravano che

feroce ravviluppamento alcuni, che desideravano che si gettasse il dado affatto, e con un

affatto, e con un gran delitto si rendesse impossibile ogni riconciliazione. soffici,

darsi agli ambasciadori, lorenzo segni vivamente si scoperse e levò il dado, come si

si scoperse e levò il dado, come si dice, che si dovesse dar loro

il dado, come si dice, che si dovesse dar loro 'l mandato libero.

, che meriti la fatica che vi si spende (soprattutto in senso ironico).

arbo o usso; / quel che si ruba non s'ha a saper grado,

i'pensava questi dì riposarmi, e'si trae per dado. bemi, 326:

e vince / per la parte del si la mia licenzia. -tirare,

vol. III Pag.1094 - Da DADOFORO a DAGA (18 risultati)

fuora quasi come manichi, alli quali si legassino le legature acciò non iscor- ressino

: epiteto col quale nella pittura antica si distinguono le figure di due giovani (

sostava. nelle strade incruente e festose si camminava stupefatti. c'era un formicolìo

e d'applicati di pubblica sicurezza che si davano un moto, un daffare indicibile

moto, un daffare indicibile, e si pavoneggiavano, esponendo al rispettabile pubblico ed

disegnata nel suo insieme. lemmonio specialmente si dava un gran daffare. raimondi, 3-209

, e pensava: perché gli uomini si danno tanto daffare? la loro giornata è

1-107: la mamma dal giorno avanti si dava un gran daffare, preoccupata com'era

. landino [plinio], 321: si truova... lauro alessandrino,

dafnina, sf. chim. glucoside che si ricava dalla corteccia delle piante del genere

prime, ma a poco a poco esso si sviluppa e addiviene molto acre.

rossa, che ha bel colore, che si rassembra al corallo, che è benissimo

è quella, che da gli abitatori si chiama achi, e da mercanti d'ales-

e malagevoli da rompere, le quali quando si gustano, incendono la bocca, e

1-1368: anche quello [arbusto] che si chiama dafnòide, ha di molti nomi

per le sue foglie al lauro. si distingue per le bacche nere, i

stimavasi funestissimo. le foglie d'alloro si masticavano eziandio da coloro che credevano profetizzare

e tanto fa, che sopra lui si volta, / dàgli in sul viso col

vol. III Pag.1095 - Da DAGALOTTO a DAGUERISMO (5 risultati)

risparmiato e circondato, dove a volte si vede con stupore la lava, che fa

lo chiamano dagalotto, che cosi si dicono in sicilia i tratti di greto

di far rimanere impresse le imagini che si formano nella camera oscura, su lastrine

carta non era peranco inventata od almeno si ignorava: i ritratti al dagherrotipo su

(un dagherrotipo) che in casa si conserva. gozzano, 328: miniature,