guastatori avea mandati, / da cui si debbia agevolar la via, / e
figur. varchi, 7-168: circonscritta si chiama una cosa, quando è chiusa
, 2-28: fra ciane ed aretusa si stende una zona di mare / chiusa da
che giunse dove in una chiusa valle / si vide un cavalier morto davante. parini
16. figur. insensibile, che non si lascia commuovere, poco ricettivo; che
chiuso contra il sole, e il verno si volgeva contro il meriggio. boiardo,
; e la vittoria in che ella si terminò. manzoni, pr. sp.
gettava giù i noccioli, e la gente si accapigliavano per raccoglierli e di sotto spiegavano
18. che sta nascosto o si tiene al riparo; rinchiuso in casa
: s'abbia riguardo, ma non si chiuda in casa affatto, perché lo star
ii-52: in chiuso loco / costui si porti; e sarà mia la cura /
ei sveli. 21. che si svolge in una cerchia ristretta e intima
, gli informatissimi dicevano pure massone, si atteggiava a perseguitato da una fazione chiusa e
l'oscurità? 22. che si tiene in disparte, che sta lontano
cristo chiuso al mondo, e non si mostrò insinoché non ebbe etate perfetta d'uomo
essere conosciuti da lui; ed in questo si manifesta la condizione del furo, che
, / ma in chiuso foco e'si consuma e tace ». tasso, 4-27
e passioni umane, e il primo si è l'amore della giustizia, il secondo
il più piccino di tutti, e si trova essere per avventura la scienza del
poteva più sentir piangere i bambini o che si lamentassero minimamente; diceva subito a se
iii-3: l'altra [cosa] si è il non aver cessata né storia,
riservato, poco espansivo, che non si manifesta apertamente, che non dà modo
/ non dico fu, ché non chiaro si vede / un chiuso cor profondo in
, il gran nemico / all'alma croce si mirò converso. / o di dio
solitari. alvaro, 9-22: la montagna si presentava davanti a noi chiusa e deserta
malizia,... e di nuovo si arresta. cardarelli, 1-93: precipitoso
annunzio, iv-2-128: la. donna si mosse da ortona a piedi, per
tien caldo a la gola, e non si vede niente. -vestito chiuso:
idem, purg., 7-60: ben si porla con lei tornare in giuso,
41. mus. che spicca, si distingue per compiutezza o perfezione (un
derivante da un pensiero musicale che non si conclude attraverso gli sviluppi dei suoi motivi
clausola ma in se stessa, vi si sviluppa l'elemento cantabile e musicale,
, 5-138: per più letizia sì mi si nascose / dentro al suo raggio la
più nelle cose piccole che nelle grandi si conoscono i coraggiosi; e spesso ne'pericoli
importanzia, e dove son molti testimonii, si ritrovano alcuni li quali, benché abbiano
, 121: le cerehie di cremona si chiamavano quelle spaziose tramezze di terreno,
per questo volle che le sue genti si fermassino in quello così rinchiuso procinto.
: un poco di balsamo... si raccoglieva dalle piante d'un piccolo chiuso
51: a quest'ora in pensione si dorme e c'è puzzo di chiuso /
: la storia della poesia, che si svolga nel chiuso dei propri confini, è
d'una foresta infame, i malfattori si adunavano entro la cerchia fatale della città
lo predetto corpo senza chiusura di sepoltura si potesse sempre conservare. milizia, viii-337
un circuito: atto per il quale si stabiliscono i collegamenti di un circuito elettrico
.). carducci, i-381: si può tenere che [il movimento fecondo
córrevi sì basso il sole, che si potrebbe di leggiero, se non cocesse,
cocesse, con la mano toccare, si trova una erba, che in qualunque
le porte dei pagliai. da secoli che si vestono, non hanno inventato nulla di
dei due lembi del tessuto, che si chiudono mediante lo scorrimento di un cursore
dei dentini. panzini, iv-363: si chiama 'chiusura-lampo'(o apertura- lampo
coltura de'gelsi, dell'utile che si ritrarrebbe piantandone a mo'di siepi,
subito al padre abate di allora e si combinò così: alloggiarlo nell'ospizio,
, 42-ii-95: chi non sa quel che si è giunto a sapere da pochi anni
, ti, gli, anteposta a si, se ne; davanti a lo,
santo, / e ciò che ci si fa vien da buon zelo? g.
oscure / come tu vedi, pur si potea stare / senza sospetto, ché l'
/ de'quali ogni dì molti ci si vede, / promise al padre suo renderlo
, 2-99: è oltre acciò, che si vede la ci, in vece della
. da'poeti ella non così comunemente si vede usata, anzi di rado e
avemo fatto acquisto de la bestia che vi si invia; s'è presa di buia
forestieri era così stragrande, che ci si trovavano di tutti i paesi del mondo
di niun prezzo, che oggimai poco si leggono. aretino, ii-194: in
e non pochi, de'quali altri si moveranno più lentamente, ed altri più
è il castigo di dio, che ci si fa? a chi tocca tocca;
, ma ce ne ha di quelle che si possono chiamare scoperte. pascoli, 50
ci consento. machiavelli, 96: pure si truova molti principi che ci peccono.
carpigna, -se tu pensi ch'egli non si possa vendicar d'una ingiuria, se
: un giovine bersagliere dalla parlata umbra si fa sotto e le mormora: «
fa sotto e le mormora: « si vediamo? ». « io non sorto
22-32: con lei foss'io da che si parte il sole, / e
se ci avessino abandonato, non si poteva col nostro poco numero guardare el cir
suo; col suo marito e zio / si stia casta proser- pina mai sempre
, che in quella cavernetta dove si uniscono faccia di tre circoli una spira?
; ma gli effetti loro ci si palesano sempre certi, sempre continui
davanti e facile a infilarsi (che si porta in casa, per comodità
scarpe, per attillatissime che elleno si fossero, in progresso di tempo non divenissero
tanti d'antiquaria..., quando si tratta d'asseverare le origini,
lì per lì una secchia, si levò di piedi una ciabatta e, riempitala
apposita disciplina di vario tipo (e si può avere la condizione d'intolleranza,
e di riverenza quasi religiosa con cui si considera una persona, una cosa,
, un'entità; l'onore che si dimostra a qualcuno per la sua eccellenza
al culto d'una fanciulla mortale, grandemente si accese nell'animo suo. tasso,
e la prosperità della nazione vogliam che si mostri. colletta, i-129: carlo si
si mostri. colletta, i-129: carlo si fermò a roma per rendere culto al
guardando al pieno seicento, la lode che si suol dare al culto in cui esso
riservate, altere, distanti; se si sono risposate, mantengono il culto del
scudo il guardo gira; / onde si specchia in lui qual siasi e quanto /
(femm. -trice). chi si dedica a un'arte, a una scienza
: gli onesti cultori de'buoni studi si reputerebbero altamente infamati coll'associazione de'buffoni
in maniche di camicia, e non si voltò neppure: « il barone rubiera
che in tale arte [negromanzia] si avessi potenzia di far turbare la tranquilla
luoghi de la terra in questi tempi si scuoprono de mostri, se non tali quali
il barbaro costume, / del ciel cangiato si godean superbe. 5.
sacrificio, sgozzando la vittima, quando si trattava di animali di piccole dimensioni,
sacrifici romani per uccidere le vittime quando si trattava di animali di piccole dimensioni (
autonoma, organica e approfondita rielaborazione, si è venuta formando e affinando intellettualmente e
cultura. d. battoli, 13-3-10: si rendea necessario l'adoperarli [i primi
classici, allettati da questa facilità, si contenteranno di vederle così in superficie, onde
non ho mai badato a'luoghi quando si trattava di accrescere la mia coltura. alvaro
coltura de l'umane lettere a ciascun altro si può pareggiare. algarotti, 1-163:
chi nasce con l'ingegno dello storico, si procura la cultura storica; chi nasce
se non l'entusiasmo e l'abnegazione sacerdotale si perpetuavano da zio in nipote, da
lui la curiosità diveniva più acuta come più si allargava la conoscenza. panzini, iii-784
, delle concezioni, dei valori che si ritrovano, in forma e a livelli diversissimi
latino, nazioni d'un genio, come si vede, stato suscettibile di tanta cultura
[de sanctis] mente speculativa e si era educato in un ambiente di cultura
burocratico. alvaro, 7-266: quando si dice cultura, si dice vita intera d'
7-266: quando si dice cultura, si dice vita intera d'una società; i
la coltura dello spirito con che la compagnia si studia d'allevare i suoi, riuscirono
. vico, 88: quindi si può facilmente intendere con quanto guasto,
oggi da taluni nel metodo di studiare si usano due pemiziosissime pratiche. g.
lettere; ma vorrei che, come si dice, s'insegnasse loro fino ad
. b. croce, iii-9-224: si potrebbe dire che fra i ministeri, di
dire che fra i ministeri, di cui si compone ramministrazione dello stato italiano, quello
sono tempi, i nostri, in cui si vedono nella loro essenza i fenomeni della
in tutto il suo corso. così si può vedere chiaro quanto poco regga nella
3-106: una città dove quasi ogni dì si inaugurava una mostra o si teneva una
ogni dì si inaugurava una mostra o si teneva una cerimonia più o meno
: il successo enorme di rousseau si spiega col fatto che egli ha approfondito,
più agevolmente il pane della scienza, si risponde che nulla di culturalmente valido esce
conferenza, che tutto quel che vi si è ascoltato, se deve fruttare, andrà
sf. chim. composto chimico che si trova nei fiori e nelle foglie di molte
trifoglio, fava tonca, meliloto): si presenta in cristalli incolori, trasparenti,
chim. composto chimico eterociclico, che si estrae per distillazione del catrame di carbon
termoplastiche di peso molecolare alquanto basso che si ottengono mediante polimerizzazione termica e catalitica di
lizione di numerosi terpeni e canfore e si usa come solvente e diluente per
di odore aromatico che per riduzione si trasforma in cimene. -aldeide cuminica
; ha tendenza a resinificare (si ricava dall'olio essenziale di cumino
dall'olio essenziale di cumino e si usa in profumeria). =
; l'odore n'è sì forte che si prenderebbe in iscambio del cumino. è
aromatico, di sapore piccante. gli si dà il nome di cumino falso pel
pel suo odore che a quello del cumino si accosta. pascoli, 741: si
si accosta. pascoli, 741: si voltò celando la mannella / della sua
c'è! ». allora ambedue si misero a pensare, a cumular congetture
bembo, 5-5-15: se trento si pigliasse, non solamente quella spesa,
sono. boccalini, i-163: non si trova difetto né vizio alcuno, per brutto
né vizio alcuno, per brutto ch'egli si sia, che cumulatissimamente non si vegga
egli si sia, che cumulatissimamente non si vegga in colui che studia in dar
, 1-13-1-58: ottavo [requisito] che si faccia [la presentazione a un benefizio
e non di più, eccetto che quando si facesse di due, o sia nell'
camina nelli padroni laici, alli quali si concede la facoltà di fare una presentazione
così vasto sopra il tempo dissolto, si adombrava talora delle sue cupe nuvole;
tutta nel suo protagonista; il sangue si è ritirato dalle membra, si è
il sangue si è ritirato dalle membra, si è raccolto nella testa: è un
in quest'etate e tanti / urbin si pregi o il vatican si vanti.
/ urbin si pregi o il vatican si vanti. -ricco, abbondante.
il cumulo delle lettere arrivatemi da diverse bande si è fatto così grande, che mi
conveniente parole e virtude sì copioso cumulo si trovò giamai. galileo, 371:
forse se non ben fatto, prima che si accresca il cumulo de i dubbi,
cumulo segnalato di beni, per quanto si possa goder in terra. menzini, iii-276
appena ne basta un cumulo, e si crede aver nulla se non si ha tutto
e si crede aver nulla se non si ha tutto. foscolo, v-115:
dell'egoismo. tozzi, iii-228: si sforzò di definire tutte le specie di dubbi
: cumulo di colore bianco candido che si forma d'estate quando il tempo è
; appare di solito al mattino, si gonfia durante il giorno e si riassorbe
, si gonfia durante il giorno e si riassorbe verso sera. -cumulo-nembo: massa
. -cumulo-nembo: massa di nuvole che si eleva, a forma di montagna
accennati) anche di quelli che alquanto si avvicinarono a'nostri tempi. nieyo, 155
come una macchia. pascoli, 556: si dondola dondola dondola / senza rumore la
, un po'camuso anche lui, si levò dagli stracci della sua cuna.
genere assai ricco. baretti, 1-146: si giunge al fine del primo tomo,
tutte le altre, credo. essa si diparte solitaria da una cuna per frapporsi
3-44: coi sassi e col terreno che si cavasse in questo sfociamento ed allargamento,
col- l'artifizio di colmate ancora, si potrebbero rialzare le cune che restassero ai
veicolo; parte interna della vettura dove si seggono i viaggiatori. dante, purg
intendere che in mezzo de la chiesa si levonno queste sette dell'eresia.
l'ultime cure il fido cane / si dee quinci lasciar, ma dalle cune /
ti stimi siano in prezzo: come si può porre lo essemplo di fabio massimo,
natura cunctabundo dette tanta riputazione, perché si riscontrò in una specie di guerra, nella
f. baldelli, 4-324: tutto dì si facevano de gli affronti, assalti alle
alla condizione... in cui si trovano le iscrizioni cuneiformi innanzi ai paleografi
., 2-16: il tronco del mandorlo si fori per lo mezzo, e 'l
del legno, unto di mele vi si metta. torricelli, 67: la libra
inclinati, e forse anco le taglie, si vedono sopra i libri de i filosofi
: dilatandosi il volume dell'acqua che si trova nei piccoli meati delle medesime [
, a far girare i cunei, si sta dai lati e non c'è
boscaioli avevano ricavato dal pino stesso. si doleva dunque il pino: -non ce l'
, v-1-735: la mano di mia madre si distaccò dalla mia bocca disfatta e mi
mi tentò le suture del cranio e si fermò nella commessura coronale. non vi
solo tocco di quella mano la commessura coronale si risuggellò sopra la verità penetrata. linati
: è un cuneo di terra che si caccia per entro gli ultimi contrafforti d'
per la base, con la quale si possono esercitare sui fianchi sforzi superiori a
consisteva in un cuneo di legno che si poneva sotto la culatta per alzare o
ant. strumento di tortura, con cui si stringevano le membra dei suppliziati.
dio. targioni tozzetti, 12-1-160: si può risolvere uno strato ne'suoi componenti,
di modo che il prisma che nel raggio si ficca, quasi cuneo lo spezza,
de * marmorei gradi trovato luogo, si rimanean nelle vie. targioni tozzetti,
metteva nella corsia) e l'altro, si diceva cuneo, e cia- schedun teatro
cuneo è nominata, la detta schiera si disponga e si muti. garzoni, 1-636
, la detta schiera si disponga e si muti. garzoni, 1-636: nella
. garzoni, 1-636: nella milizia si vedono gli eserciti... ordinar la
. targioni tozzetti, 12-4-350: si scemerebbero ed asciugherebbero le lame e cunette
le lame e cunette d'acqua, e si spegnerebbe il maggior fomite e seminario dell'
tratto un proiettile gli sfiorò una guancia. si voltò: un soldato aveva raggiunto la
aveva raggiunto la strada sopra di lui. si buttò in una cunetta, al riparo
lorini, 62: la cunetta nella fossa si faccia larga braccia dodici, e tanto
fosso picciolo, pieno d'acqua, si per assicurare più la fortezza della scalata
cioè via di lievre appellata, perché si fa secondo che fa la lievre,
lievre, che sotterra cava, acciocché si nasconda. tensini, 1-3-101: le
: le mine sono cave, che si fanno sotto terra per entrare nelle fortezze
botta, 4-809: siccome la piazza si difendeva con estrema ga- gliardia,.
rupi penetra. puntini, iii-566: si sussurrava di vivande truccate, di cunicoli
natura nelle viscere di questo monte, si scavava anticamente per mezzo di cunicoli o
un cunicolo di soccorso. gargiolari vi si avviò. era calmo. l'unica speranza
scaturivano [le gallozzole d'aria], si vedeva un arginetto o ammasso (quasi
o ammasso (quasi simile a quelli che si trovano intorno ai cunicoli delle formiche)
). cunìcolo3, agg. che si riferisce all'allevamento del coniglio.
ecc. cuniculino, agg. che si riferisce al coniglio; che è proprio
palladio volgar., 3-25: agual si semina e cultivasi la cunella in quel
dai lombrichi o altri nocenti animali, si pongano loro accanto rami d'origano o
testugine col mangiare la cunila, che si suol chiamare bubula, e volgarmente satureia
immaginato salutifero e ricreativo del respiro. si concia la cunzia in diversi modi secondo
, sf. ant. vaso in cui si metteva il cipero odoroso per profumare le
cocete / cosa che spesso in bocca si metta; / se non, per
: non curava de'suoi comodi e si riduceva a mangiar continuamente ova sode,
fagiani e coturnici. algarotti, 3-57: si distribuisce loro la farina, e appena
farina, e appena arrivati in un campo si scavano forni in terra, ove cuocono
altro bravaccio di teglio e dei dintorni si cominciò a far loro le corna, e
-tostare. caro, 1-287: si dier con vari studi e vari ordigni /
a vico; la quale ho ordinata che si faccia cuocere. biringuccio, 1-148:
da calcina] sono quelle che facilmente si cuoceno, e cotte, con l'
e cotte, con l'acqua tutte si disfanno. c. bartoli, 1-52:
. c. bartoli, 1-52: non si truova cosa alcuna più commoda a qual
per che finiti i marmi e le pietre si possin fabbricare le gran macchine de palazzi
, i-466: e quando detti vasi si cuocono nella fornace, si voglion cuocere
quando detti vasi si cuocono nella fornace, si voglion cuocere con legne dolci, che
stesse pietre, se prima di cuocersi si stritolano, e mescolate coll'arena si adoprano
si stritolano, e mescolate coll'arena si adoprano nella fabbrica, non solo non
, ed a rincontro il vii dal prezioso si divida e partisca. tasso, n-iii-593
metteranno in disputare o discutere quanta cenere si voglia a cuocere una matassa d'accia
.. comunemente a questo mòdo non si cuoce se non trame o sete di piccola
12-125: così a più a più si facea basso / quel sangue, sì che
onde al primo boccone tutto il palato si cossono, sì che l'uno cominciò
imperciocché quegli (i mattoni) che si fanno nel solstizio, sono difettosi, perché
nelle pubbliche piazze dei roghi, ove si cuocevano le membra degl'infelici, parte
, che bolliva cori forte, nella quale si cocevano i principi, e'pastori,
2-35: nel volgersi de lo arosto si spicca un pochetto di carbonata, senza dar
e de le dita, che nel rubarlo si cuocono. carletti, 13:
, / ma l'effetto contrario in voi si sente? / come vi bagno,
). alamanni, 7-ii-204: già si cavin le fosse, e tanto avanti
la più disavventurosa generazione di ria ventura si è essere stato felice. arrighetto, 222
: poi ch'el cavallo sia cotto, si leghi alla mangiatoia, ed impastoisi dinanzi
/ che mai per alcun tempo non si vendono / salvadigine qui, come si vendono
non si vendono / salvadigine qui, come si vendono / in tutte l'altre cittadi
sia d'ogni buon cibo, né si mangino / se non camaccie, che mai
/ se non camaccie, che mai non si cuocono. aretino, 1-197: il
mani, trasse con essa dal dove si cocevano, fino all'ultima castagna.
, i-198: i [mattoni] grossi si forino in più luoghi affinché meglio si
si forino in più luoghi affinché meglio si secchino e cuocano. garzoni, 1-153
di legne per cuocerla, e manco si cuoce. forteguerri, 27-45: e mentre
: e mentre il pranzo cuoce, si arrabatta. parini, giorno, ii-218:
le mura; le fette della polenta si cocevano su la graticola. ojetti,
nulla luce; / ogni reo vi si conduce; / chi vi cade, tutto
, / che convenne che 'l sonno si rompesse. boccaccio, vii- 57
e córrevi sì basso il sole, che si potrebbe di leggiero, se non cocesse
non cocesse, con la mano toccare, si trova una erba, che in qualunque
biringuccio, 1-62: e solo aperto si lassa li spiraculi, e così appoco appoco
e le man bagna veloce. / si disperde il candore e sembra nata / in
fornace, trovare pò loco: / si non c'éi entrato, non sai
, 9-425: erano scene umilianti, ci si sentiva cuocere le guance, era come
le guance, era come se il corpo si lacerasse a somiglianza d'un vestito che
favola de le cortigiane di roma, e si fa le comedie de la semplicità mia
vogliamo comprar la carbonata, perché altri si mangi il pane unto. a. f
fine perdendone una che gli coceva, si diliberò dall'ora in poi d'andarsi
più della prima, tanto più ch'ella si sentiva capace di quel sotterfugio. baldini
fanno assai pena sono i mutilati, perché si pensa che a loro debba cuocere,
impaziente a quella dov'eran rivolti, e si coceva di non poterci andar per la
primo, come fanno i giovani; onde si dice di loro, che eglino hanno
eglino hanno la carne dura, e non si cuocono così a ogni fuoco; e
ogni fuoco; e de'giovani, che si cuocono al primo bollore, e son
il riso d'argento, l'uomo si metteva in pericolo di cuocere intollerabilmente.
e vergogna e colpa grandissima il non si cuocere nelle feste. c. dati
bene dal suo fratello tutti e due si cossero malamente. a. casotti,
se l'ira in giusto petto / lungamente si coce, / quanto più tarda fu
: di persona o cosa da cui non si può trarre alcun giovamento. aretino
/ un uovo fresco. -chi si sente cuocere, tiri a sé i piedi
i piedi: non preoccuparsi se altri si adirano per ciò che liberamente si dice
altri si adirano per ciò che liberamente si dice. buommattei, iv-217: è
son dell'altre delle cialdine; e chi si sente cuocere, tiri a sé i
è abile nel cucinare; persona che si trova alle dipendenze di altri (datore di
a minuto: e li oto soldi si diero a corso cuoco, e li altri
diero a corso cuoco, e li altri si dispesero per pasqua di ciepo. angiolieri
trovare. ariosto, 32-96: lo scalco si doglia, e doglia il coco,
e piace. chiabrera, 473: oggi si mangia / in belveder, diman si
si mangia / in belveder, diman si cena in casa, / ove si vegghierà
diman si cena in casa, / ove si vegghierà colle compagne. / fatto il
guastano la cucina: se più persone si mettono a fare la stessa cosa, i
la stessa cosa, i risultati che si ottengono sono pessimi. giusti, ii-45z
giusti, ii-45z: e del consulto che si fa in questo povero canchero del nostro
le loro droghe e il malato non si risente. i troppi cuochi guastano la
, pietra arrotondata e liscia (che si trova nel greto dei corsi d'acqua
della repubblica, o primo arconte, si chiamava anito, ed era di professione
che i predetti, e la lor carne si giudica esser troppo maninconica e indigestibile:
, 6-177: da certo tempo in qua si conduce e smaltisce in questa città ed
gl'impegni o rimandavano la merce o si rivolgevano altrove. 3. ant
c'era stato anche il teatro. si vedeva tuttora l'arco dipinto a donne
dorato, simile a una bomboniera, si tenevano vicine come sorelle o come rondoni
niente potevano danneggiare quello cuoio cotto, si ricoverano alla schermaglia. a. pucci
[del serpente] a roma, si dice che fue per lunghezza cento- venti
volesse gire, / in lui fondar si converrebbe il muro. poesie anonime, v-332-46
vuole dire pelle di bestia conciata, si piglia ancora per pelle d'uomo.
la punta a punto in mezzo / si piantò de lo scudo. e tante piastre
opera per incendio da'nemici ardere non si possa, di crude cuoia e centoni
, di crude cuoia e centoni diligentemente si fascia. tasso, 18-43: ma fece
da cogliere quando elle per loro medesime si spogliano della corteccia. e se elle
paglia. crescenzi volgar., 5-10: si volgano [i fichi] al contrario
i loro cuoi, come le loro polpe si secchino. c. dati, vii-
, / a guisa d'un pallon si gonfia e tende. 11.
malinconia; / e per la testa si rischian le cuoia, / e dalle
/ e dalle funi di vossignoria / si va (con reverenza) in man del
cuopre, cuopri) è antica, ma si conserva nelle parlate toscane (e oggi
cannette, e indurandosi a poco a poco si rende atta a ricevere capanne. credo
. d'annunzio, ii-706: l'onda si spezza, / precipita nel cavo /
. dial. strato di vegetali risecchiti che si trova sul fondo delle paludi prosciugate.
della grande e della piccola circolazione; si divide in due metà laterali (cuore
/ ma pur nel cor 10 spirito si pasce. intelligenza, 127: il mare
resistere al gran calore, che si genera nel sinistro lato del core,
assottiglia. machiavelli, 714: le viscere si commuovono, il core mi si sbarba
viscere si commuovono, il core mi si sbarba dal petto, le braccia s'abandonano
di sangue. redi, 16-iv-192: si trova quel congelamento di sangue ne'ventricoli
sp., 33 (566): si sentiva al cuore una palpitazion violenta,
l'ansito e i battiti del cuore si fossero calmati; ma non si calmavano
del cuore si fossero calmati; ma non si calmavano; il cuore pulsava, saltava
significato hanno i cuori linfatici posteriori che si sviluppano più tardi. -cuore migrante o
ipertrofia di cuore nelle nefriti, che si ha prima e prevalentemente a carico del
: organi di impulsione della linfa che si riscontrano nel sistema linfatico degli anfibi.
, 14-373: i sapienti hanno ammonito che si può essere uomini di gran cuore pur
idem, 14-373: cuore di bue: si adopera qualche volta questa espressione parlando del
per estens. la parte del petto dove si trova il cuore. manzoni,
, temperatura e qualunque cosa nell'aria si genera sono dal sole, sicome nell'
aretino, 1-40: -da che in italia si giuoca con le carte francesi, chiaritemi
le carte] appresso tutte le nazioni si dividono in quattro schiere, o siano
, fiori. garzoni, 1-564: si vedono..., con le carte
nel fegato. bruno, 3-1137: si dice il core essere prencipe di vita,
vita, e non esser vivo; si dice appartenere a l'alma animante, e
la verità che vive / nei cuori non si scrive / che / sì li stai
core, / questo è quel mal che si piange a ragione. ariosto, 48-52
; ove per poco / il cor non si spaura. nievo, 3: sono
perirà... lo reo cuore si graverà nel dolore; e il peccatore aggiugnerae
... il cuore savio e intendente si ritrarrae dalli peccati; e averà felice
valeva ed operava quello che negli uomini si chiama cuore. nievo, 1-105: quel
se egli è vento di consolazione, si muove con leggerezza di cuore;
e se egli è vento di tribolazione, si muove con impazienzia. pavese, 4-139
. verga, 3-105: così dicendo si fregava le mani e rideva, ma colle
, 1-30: in fondo al cuore si rallegra di questi puntigli di onorabilità, e
doglia che l'anima sente, / si parte da lo core uno sospiro, /
. ariosto, 30-72: per non si veder priva d'amore, / avria potuto
, e ne fu amato, / ben si fè reo: né ancor sapea che
/ il mio pensiero, e dice: si può entrare? abba, 1-28:
amica. con paura il cuore / le si accosta, che più non l'abbandona
per commiserazione avuta di quel religioso, si ritrovavano in quello medesimo e forse peggio
fede andò al cuore e per questo si salva l'anima. lorenzo de'medici,
savonarola, iii-16: a dio dunque si parla col core, perché dio è spirito
77-46: veg- gendo il cardinal gente si bella, / riprese cuore, e fecene
: per la morte di piero capponi si mandò in campo antonio canigiani per mettere
morte sprezza, e crede / che ben si cambi con l'onor la vita.
republica, ella [libertà] incontanente si muore. cuoco, 1-171: quando la
del cuore della famiglia e il castigo si concentra in lui. 20.
cor dell'una de le luci nove / si mosse voce. cecco d'ascoli,
ore / che il bello raggio nello sol si vela / stando la luna avvinta nel
sassetti, 131: nel cuore del verno si colgono qui quelle frutte che ci sono
l'anima ch'era mesta / non si lamenta più; / questa domenica è la
la midolla e gli interiori negli arbori si pongono tutti per uno, se ben
susine in genere, in lingua ionadattica si chiaman sustanze: le susine pernicone, sustanze
cuor leggero del giuoco, e non si sapeva se ridessero più propriamente della donna
della situazione. pavese, 7-130: si seppe di gente arrestata perché la sera
un dottore, un avvocato, ci si metta a cuor leggero? ».
: egli vinse l'orribile fiacchezza e si mise a correre per raggiungerla, col cuore
borgese, 1-100: facendosi piccola, si raccolse, col cuore in gola,
ginia, col cuore in gola perché si aspettava di sentirsi lì per lì una mano
in mano, le dirò di che si tratta; e in due parole son certo
questa a v. s., come si dice, con due cuori; l'
138: con tutto adunque il cuore si dee amare iddio, cioè con tutto
una donna. ed ecco che ella si avvicinò a me, proprio a me
1-91: dalle cannelle della fontana / si discioglievano trecce d'argento, / e
una canzone di corcontento / intorno intorno si dilatava. -cuore corazzato: duro
-cuore d'acqua: persona timida, che si impaurisce facilmente. settembrini, 1-18
14-373: di un uomo di gran cuore si potrebbe dire: ha un cuore di
fin de'miei desiri / in tutto si dispera, / e con un cor di
era un uomo pratico, brusco, si sa, ma un cuor d'oro.
, anzi lo riprovarono, e di cuore si rivolsero contro a lui. ariosto,
cavallier la donna di gran core / si mette. -volentieri, con entusiasmo
. m. villani, 9-60: non si trovò nella terra persona, che si
si trovò nella terra persona, che si levasse di cuore; tanto era odiato e
gli porto, tutto quell'affetto che si può portare; l'amo di tutto
. verga, 3-22: compare piedipapera si divertiva a sparlare di questo e di
. pascoli, 1498: albergar vi si può per questa notte, / albergar vi
può per questa notte, / albergar vi si può di tutto cuore, / ma
vero amo hominem, e voglio che si degni avermi per amico.
e quegli / di cuor le carni si mangiava, e 'l vino / beveva trangugiando
pascoli, 853: ché se uno squillo si senta / passar su romagna la forte
quando vi ho sentita venire, mi si è allargato il core d'allegrezza.
suoi principii. cassola, 2-530: si era anche guadagnato la benevolenza del comandante
da montefeltro, quando delle loro messioni si fa menzione? boiardo, 2-6-58:
sp., 27 (467): si diffondeva a parlare sul costume delle giovani
lasciati giochi. guicciardini, 300: si introducerebbe anche el governo per forza quando
poterle riformare voluntariamente e d'acordo, si ingegnassi con la forza pigliare tanta autorità che
berni, 4-4 (i-90): si voglion questi due cavare il core; /
gusto estremo. -ottenere tutto ciò che si vuole (da una persona).
cassola, 2-73: arrivava trafelato e si tratteneva anche un'ora o due, perché
diede nel cuore; e se roma si pigliava senza lui, non gli parendo aver
batte altro, se non che questo accordo si dovesse fare per rimedio comune.
tua guida. anguillara, 8-227: si fan l'un l'altro core, e
, 16-v-367: reveritissimo signor marcello, si faccia animo, si faccia cuore. parini
signor marcello, si faccia animo, si faccia cuore. parini, giorno, i-778
paura e dall'acqua che aveva addosso, si fece cuore e bussò una seconda volta
, immaginando che iddio di quel peccato non si curasse. -fare cuor
: quantunque lo male sia grandissimo, si esorti lo infermo a far del cuor rocca
, / da morte a vita riaver si sente, / si ringalluzza e fa tanto
a vita riaver si sente, / si ringalluzza e fa tanto di cuore.
. alamanni, 4-2-170: non si convien fermar sì duro il core / in
dello 'mperio,... / subitamente si fermò nel core / di metter suo
mente. gelli, i-43: -non si trova egli degli stolti anche fra voi
e legati questo al cuore: che non si truova animale alcuno, che manchi
, che manchi di quel conoscimento che si conviene alla specie sua. cellini, 4-603
dove egli hae il cuore, sì si riconosce e ritorna a dio. segneri,
da tutto quello, per cui da dio si distolse. -mancare il cuore:
., 4-11: una malvagia ranocchia si puose in cuore d'ingannare questo topo
medici, 5-3: un dì pur si pose in cuore / di menare altro che
375: dalla mattina infino alla sera si puosero in cuoro di vedere cui costei guardava
costei guardava, e nullo di ciò si poteo vantare. g. villani, 7-37
vita e opere,... si pose in cuore d'andare ancora sopra
155 (222): il padre si pose in cuore pure di fare tornare questo
, / io dissi allor come e'si pose in core / di vendicarsi. ariosto
, 2-3: di andarlo a ritrovar si mise in cuore. -mettere in
diminuì nella scatola, il cuore mi si rapprese e penzolò nella gabbia come un
crederei / per chi d'oro ammassato si fa specchio, / o 'l chiude imprigionato
: in faccia a lei / mi si divide il cor. pananti, i-376:
per sempre / parto da te. mi si divide il core / in questo dir
sul cuore. goldoni, vii-1122: si vede bene che qualche cosa le sta nel
né v'è chi d'onorar ti si convegna. nievo, 121: badate sempre
dopo molte fatiche, spese ed osservazioni si credeva averla trovata. pindemonte, 22-471
: qui tacque, e 'l cor le si rinchiuse e strinse, / e di
strinse, / e di pallida morte si dipinse. -stringere il cuore,
verga, 3-16: nel frastuono ci si dimenticava perfino quello stringimento di cuore che
dimenticava perfino quello stringimento di cuore che si aveva prima. svevo, 2-479:
segni evidenti della sua sofferenza, e le si era stretto il cuore dalla compassione.
indovinai tutto, e il cuore mi si serrò. calvino, 1-12: vedere
ne'due altri casi, quelle che si trovavano conformi alle milanesi. alvaro, 7-124
. quando altri mangia con gusto, e si conosce che quella vivanda gli fa prò
limosine e delle continuate orazioni, che si mandaron fare per tutto gandia, il venire
perché era di lungi dal lume (come si dice: di lunge da occhio,
e poi come non mi vedrà, si quieterà: lontan dagli occhi, lontan dal
. spallanzani, 1-18: se nelle sistole si vuoti affatto di sangue il cuore,
* ciattolo dello stupido nipotame tremola e si raggrinza al ruggito; e, quel
mio cuoruccio bello veda a che cosa si espone! -latin. còrctilo.
nel corculo e nello èpate, in rubeo si divertirà el colore busseo.
genitori americani un ragazzetto che sembrava quasi si giuocasse di me riapparendomi più volte davanti
tanto il portello pesante... si richiudeva rimbombando cupamente. pirandello, 5-55
quali mura, mentre che erono battute, si mes- sero tutti li prigioni a lavorare
dalla piazza colonna alla piazza di venezia si spandeva tutta l'animazione serale della vita di
, e non vitriolo, ma cuperósa si chiama, servensene molto gli alchimisti come
); tetra malinconia, tristezza (e si può anche riferire a un ambiente,
pisa non so come, e là si distinse per una certa cupezza di vita,
, 962: sappiamo che quasi non si ritrova popolo così rozzo che non abbia
sotto forma di due piccoli cupidetti, si videro il giuoco e 'l riso in
; né nella pompa dell'usurpata gentilezza si truova, la quale i vilissimi infangati di
1-3: tutto ciò che è al mondo si è cupidizia di occhi e orgoglio di
adeguata posizione sociale, aspettazione ardente che si compia un determinato evento, ecc.
un delitto d'amore lo tentò e si dileguò, rapidissimo, nella luce d'un
, 1-350: ecco avanti sul marciapiede gli si profilava una veste di color vivace.
dine, con ragioni filosofiche e morali si cautamente e mirabilmente dimostra. =
sovra i rami d'un folto corbezzolo, si lamentava del suo amore, dimandando a
. amorino. vasari, 1-285: si vide... uscire prima un piccolo
incontinenza, ch'è ne l'ira, si è per molta cupidità e per velocità
ebbri di superbia, che dormono e non si sentono. s. bernardino da siena
ciascheduno, da poi che quello che si voleva si possiede, senza dubbio si
da poi che quello che si voleva si possiede, senza dubbio si adempie:
che si voleva si possiede, senza dubbio si adempie: come la fame e la
fame e la sete per cibo e poto si quietano. lorenzo de'medici, 53
: questo desio de le cose utili si chiama ambizione o vero cupidità.
promettere, minacciare, ella non però si rimane da sodisfarsi, e o non
questa mia non certo filosofica cupidità, si era l'intenzione che già dal mio
diplomatici. botta, 5-39: altri si conducevano alla medesima deliberazione per desiderio di
giovanni dalle celle, 4-2-12-1: imperocché fare si può che sanza vizio di cupidità,
a simili oggetti, i quali non si amano veramente, ma si appetiscono.
i quali non si amano veramente, ma si appetiscono. = voce dotta, lat
più cupido che consigliato, con loro si mise in via. s. agostino volgar
dannose. machiavelli, 33: degli uomini si può dire questo generalmente: che sieno
poco rispettivo a quello di altri che non si può errare a credere poco, a
il padre tuo cupido / coll'or si trastulla, / né più ti rimemora,
insegnò? chi gli aperse la via si difficile ed ambigua ad andarvi? tasso,
le scomparve il riso dalle labbra, le si accese un fuoco cupidissimo, negli occhi
cupido di gloria e d'onore, si dette a commentare gli autori di medicina
bisticci, 3-381: con le condizioni che si fe- ciono per necessità, essendo il
corpo suo onestissima, e che molto si faceva amare e temere da'sudditi sua
molto generoso, in modo che la si può comparare a qualunque altra donna singulare
diana conversazione e amistà de'rei uomini, si fa l'uomo crudele, goloso,
: gli sguardi tuoi... si accigliavano / smarriti ai cupidi, agl'intrepidi
/ suoi occhi che a te non si soffermerebbero / mai più, ormai mai
ormai mai più. bacchetti, i-210: si fece avanti matteo, proprio nei giorni
non era mai dispiaciuto il capraio, che si presentava in bottega sempre ripulito, ed
pampinosa pianta / cupida s'aviticchi e si marite. 4. dimin.
a dido. boccaccio, iii-3-32: e'si cre- devan, mirandola bene, /
essi più dal valoroso iddio / cupido si stringean nelle catene. leone ebreo,
le faceva postema ne la gola, e si disse che cupido il teneva pieno de
del dio. vasari, 1-285: si videro il giuoco e 'l riso in simil
apparire; dopo i quali... si videro per le medesime strade..
sulla terza sopra 'l vecchio ponte, / si fanno ca- valier, gittansi in amo
la fonte. biringuccio, 1-63: si fa in terra una fossa di diametro
, iii-245: or pensisi, se dir si può divino / colui, che leva
dal fondo d'un pozzo molto cupo si possono di giorno veder le stelle.
duo gran monti / sospende e in mezo si divide e manca. metastasio, ii-138
ricetto. baretti, 1-229: non si può dire la moltitudine, la bellezza e
. le bollicine dell'acqua che di continuo si rinnova, fanno sul sommo l'effetto
usato di porgere a chi troppo non si mette ne'suoi più cupi pelaghi navigando
così vasto sopra il tempo dissolto, si adombrava talora delle sue cupe nuvole;
solida. son cataste che sprofondano e si dissolvono adagio adagio. non rimane di
rocciosi che le venano i fianchi e si perdono nel cielo di nebbie che le onde
da ori evade e mini, / si posa su erbe, avviva / orme
canoro. d'annunzio, iv-1-32: ella si mise in ascolto. non giungeva che
nostri cannoni che attaccano un altro settore si fa sentire di schianto. pavese, 4-189
la lettura di vari indirizzi di adesione, si alzò il deputato mounier a denunziare il
muscoli erculei dal tarlo del sospetto, si consuma solo in una cupa misantropia,
iii- 595: i suoi occhi, si, fingevano ed erano coperti da! velo
squallida e oscura sua cattedra perseguitata, si inaspriva il suo tribolo. il partito dei
e. gadda, 333: immusonì: si abbuiò... si trincerò,
: immusonì: si abbuiò... si trincerò, cupo, in uno stato
vivere nel reggimento ancora maggiormente tra estranei si era fatto cupo e taciturno. cassola,
parte barbari e brutali, o non si curarono di chiamar le lettere intorno al
ordine loro. deledda, iii-86: si svegliò pieno d'angoscia, ricordò gli
/ la nostra vita, repente / si cangerà nella cupa storia che non si
si cangerà nella cupa storia che non si racconta! 8. sm.
di alemagna.... perché non si carichino soverchiamente di neve, sono con
quale cupola ne'detti modi e forma si dee murare. in prima la cupola
ed anche nella cupola del tempio ella si è servita del sesto acuto; penso per
brunelleschi. mascheroni, 1-83: le cupole si possono fare a base circolare, ovale
circolare, ovale o poligona. in tutte si deve supporre che le sezioni orizzontali sieno
, iv-2-707: il corruccio del mare si propagava su la laguna. le acque erano
tremito gagliardo, e pareva che l'agitazione si comunicasse alle fondamenta della città e che
, e i molti merletti s'agitavano e si sollevavano incessamente. entro quel cerchio mobile
. deledda, iii-613: il vecchio si oscurò in viso. il nipote non se
accumulato in questo mondo... si disperga fuor di questa tomba o cupola
tomba o cupola del cielo, o si scuota ed effluisca come in polvere fuor
erba molle disfavillante al mattino le allodole si partivano subitamente cantando con un'ascensione vertiginosa
4. parte convessa dei cappelli che si inserisce sulla falda; calotta.
.. quelle a cupola tonde non si pongono per loro natura mai, se non
mai, se non sopra mura che si alzino sopra de la pianta loro in cerchio
se un pezzo di ambra bene strofinata si presenti da qualche distanza sopra una conca
una conca piena di acqua, l'acqua si solleva in alto a guisa di monticello
perduta colui la cupola di veduta (come si dice), né sapendosi arrecare a
, / e da cercar de'campami si venne. -pigliare in cupola qualcuno
tozzetti, 12-7-243: con questo sasso si fa la serratura della volta, e sopra
serratura della volta, e sopra vi si fa un comignolo, o altra cupolétta.
quattro cupolini. milizia, vii-24: si potrebbe... ergersi tre copoline,
388: altre [ville] ancora si insignivano di cupolette e pinnacoli vari.
grande nostalgia del mio paese. non si nasce per niente sotto il cupolone. tu
da tutte, più o meno, si vedeva il cupolone senza bisogno del canocchiale.
2-6-520: pure fece la medaglia, che si vede sotto il cupolino, nella quale
. elemento mobile del palcoscenico dentro cui si nasconde il suggeritore durante lo spettacolo.
cupóne, sm. cedola, tagliando che si stacca da una cartella di rendita o
è quel fogliolino che ogni sei mesi si stacca dalle cartelle del debito pubblico per
è la propria; ed è, si può dire, quel medesimo che il francese
peccato originale di credere che ogni parola francese si possa rendere nostra solo appiccicandole la vocale
di grande resistenza alla corrosione (e si usa per la fabbricazione di pompe,
fra cui yidrato di cuprammonio, che si presenta sotto forma di un liquido di
capace di sciogliere la cellulosa (e si usa soprattutto nella produzione di un tipo
cuprea, corteccia della remijia pedunculata: si presenta sotto forma di cristalli incolori,
calore e di bassa densità apparente; si ottiene per polimerizzazione dell'acetilene sotto pressione
coltivate per ornamento; di alcune specie si usano per ornamento le forme giovanili che
m. -ci). chim. che si riferisce al rame: rocce cupriche.
nel sistema cubico a corpo centrato; si presenta in ottaedri o, raramente, in
composto organico, a-ossima del benzoino: si presenta in cristalli 0 polvere amorfa bianca
; è sostenuto dal peduncolo floreale e si trova in prossimità del calice. d'
voi di quale ornar parola o canto / si debbe, a cui non pur cure
se la mente schiava degli utili singolari si volgesse affatto al vantaggio comune, conosceremmo
un suo cugino germano, in ancona si ridusse. guarini, 69:
vendetta, e all'armi / nutrir si de'. foscolo, 1-12: io ti
di consolanti promesse. moravia, iv-234: si era alzato tardi e minuziosamente vestito:
tua ventura / che 'n altro regno ella si maritasse, / non ti sarebbe soperchia
alberti, 202: niuna cosa manco si può occultare che la virtù: sta
clarissima e illustrissima. e di poi si cerchi e sforzisi con tucte le mani
peritissimo e dottissimo. ariosto, 7-51: si pensò che 'l negromante fosse, /
di questi modi, e per essa agevolmente si destavano o si calmavano i differenti affetti
e per essa agevolmente si destavano o si calmavano i differenti affetti di chi ascoltava.
4. attività, occupazione in cui si è impegnati a fondo, in modo
fondo, in modo diretto, e che si svolge come proprio compito essenziale (cure
iddio in alcun modo, tanto quanto si stende la potenzia e la facilità del
io accape il negocio, e sii come si voglia. -non vi date impaccio,
cura / di richiamar l'alto campion si diede. parini, xvi-98: così l'
, la peste; ne guarì, e si rimise, con nuova lena, alle
cure di prima. nievo, 225: si adattavano mirabilmente al patriarcale governo delle cure
. doni, 3-14: miseri adunque si potranno chiamare gli uomini che spendon la
spendon la vita loro in ozio e che si pigliano delle cure fuori del dovere.
assai meglio scrisse [il boccaccio] quando si lassò guidar solamente dall'ingegno ed instinto
, che quando con diligenzia e fatica si sforzò d'esser più culto e castigato
: ma sendo uguccione aggravato nel male si ritirò per curarsi a montecarlo e lasciò
v-680: quello è folle, che sopra si piglia la cura altrui e non la
cura. varchi, 23-7: né si truova alcuno animale tanto salvatico, che
, nelli quali la salute quasi manifesta si vede: perché, sopra venendo pure la
venendo la salute, la cura ed opera si mostri tanto più efficace. ariosto,
sepoltura / interrotto compenso; o non si deve / incominciar, o non lasciar
per la sua differenza da quello che si usa in europa, raccontandola non sarà
. pirandello, 7-266: il medico si provò a dare ima spiegazione scientifica del
. passavanti, 15: a'medici si comanda spressamente per la decretale, che
roma un grandissimo cerusico, il quale si domandava maestro iacomo da carpi. questo
spere quei fasci legati e avvolti che si gittano in mare per arrestare e rattenere
pasti / che la piaga da sezzo si ricucia. maestro alberto, 51
e interessata risposta molto sconsolate e afflitte si partirono quelle genti; e confessarono tutte
religioso-sociale, giuridicamente rilevante, in cui si trova sia il sacerdote cattolico in cura d'
vede. passavanti, 90: propio prete si chiama quegli, che ha la cura
del verbo », e al presente si dice « di cura d'anime »;
, per esser nato nel settecento lo si potea vantare per un modello d'indipendenza
; il beneficio o prebenda con cui si provvede al mantenimento del sacerdote e alle
sp., 38 (662): si figuri che, solamente nella mia cura
forse un sessanta passi, e poi si divideva in due viottole, a foggia
sotto / ogni clima, ogni ciel, si chiama indarno / felicità, vive tristezza
d'oro scioglie. serao, i-753: si passava, macchinalmente, la mano sulla
d'amor lascive immerso, / idol si faccia un dolce sguardo e un riso.
pomo, e de lo sprazzo / che si distende su per sua verdura. idem
-al plur.: luogo in cui si procede a tale operazione. lastri,
me. leopardi, 1014: colui che si uccide da se stesso non ha
se non la utilità propria; si gitta, per così dire, dietro
4-1 (384): poca cura si dava di più maritarla. s. giovanni
da barberino, i-284: egli non si misse cura d'andare in aiuto a bosolino
ingegno e giudicio, che oggidì tra noi si ritrovano, fossero alcuni, li quali
delle figure, e capace che in essa si scrivesse così bene come in qualsivoglia altra
, 887: egli, non che si prendesse cura d'intrattenermi in alcun passatempo
; perché perdonando troppo a chi falla si fa ingiuria a chi non falla.
cittadini che erano stati sua fautori non si facessi sì grande che lui avessi da temerne
visto che michelagnolo era molto cascato, si tenesse diligente cura di chi gli era attorno
quelli del corteo: « se quest'uomo si fosse astenuto dal vino, e si
si fosse astenuto dal vino, e si fosse fatto invece delle brave lavande, certo
, la quale, come palla di sapone si mette sotto i piedi de'favoriti e
accade che una donna tanto della robba si leva, che il piede e spesso
dissentir, del mio viaggio / pensier si tolse e cura. manzoni, pr
minerva / volle, minerva, che si tolse in cura / gli anni tuoi primi
ventura: con la diligenza e la previdenza si può ovviare ai mali. i
c'ha tal natura, / non si rancura -de ferire al foco, / m'
, e non sa ciò ch'egli stesso si favella. ariosto, 23-77: non
, pagatene la gabella e vedete se si potrà ritrare curato che sia in però
tutti indifferentemente nasciamo. 2. che si dà pensiero, che fa caso o stima
g. averani, 1-3- 117: si giudicava curante di sobritade... chiunque
giudicava curante di sobritade... chiunque si contentava di ber tre volte. pellico
uomo qualunque che adoperando diversamente da lei si mostri più curante dell'onore che del
dei medici curanti, il suo male si aggravò nel quarto, e di poi nel
annunzio, iv-1-126: dominando ogni agitazione, si mise a curare l'igiene della sua
sempre così uguale ordinato! / non si vedono i tuoi cantonieri / sembra che
., 54: se l'anima si vuole astraere delle cose terrene, e invertirsi
. alberti, 202: niuna cosa manco si può occultare che la virtù: sta
beni clarissima e illustrissima. e di poi si cerchi e sforzisi con tucte le mani
/ che nostro male o nostro ben si cura. 2. attendere a
la sagrestia, o mentre che la si tirava innanzi insieme con parte della croce,
come canonica, nulla curando quelle che si dicon « materie » da insegnarsi dentro il
/ de la misera turba, che si vede / perir nel frale e già sdruscito
, ma ammirabili e beati quelli che si truovano disposti in modo che...
truovano disposti in modo che... si spicchino tanto dalle cose del mondo che
promettere, minacciare, ella non però si rimane da sodisfarsi, e o non l'
fu qui indeterminato: o meglio, si tenne pago della sola determinatezza artistica,
magazzini, 47: le paglie similmente si curino dalla pioggia, appagandole asciutte.
curando, né barba né capelli né unghie si togliea. idem, par.,
suoi servigi uomo, qual che egli si fosse o giovane o altro. scr
del guadagno], non pare che si curino di fatica, né di dolore,
. poliziano, orfeo, 63: ben si cura l'armento del pastore, /
armento del pastore, / la ninfa non si cura dello amante. ariosto, 44-75
i-53: debbe pertanto uno principe non si curare della infamia di crudele, per
stati chiamati corrivi da quelli che non si erano mossi così facilmente. galileo,
solo per contradir a'miei detti, non si curarono di recar in dubbio quanto fu
/ sorgi quando apparir / l'alba si veda. / non ti curar d'
ne'pensieri della propria quiete, non si curava di que'vantaggi, per ottenere i
, senza curarmi che alcuno dei compagni si contorceva, e dice- vami sottovoce:
altri, maggiorelli prese una seggiola e si mise accanto a bisori.
, che tutto l'assedio de'greci si partirae dalla cittade di troia. capellano
le piaghe ben aperte e ben vedute si curano meglio, così i dubi, quando
ben divisi e smembrati, più perfettamente si solveno. cellini, 1-28 (75
la gamba offesa,... si trasferì al pontefice. marini, xxiv-
fatte dalle frecce avvelenate de'cannibali, si servono solamente di questo sugo, il quale
vaso infetto di muffa in questo modo si cura: pongasi calcina viva.
renzo prese anche lui la peste, si curò da sé, cioè non fece nulla
. era ammalato di petto e non si poteva curare convenientemente. 9.
anonime, xxxv-1-170: da paura / non si cura / giaunque la ferita / ch'
bene, divengono come selvatichi, né mai si maturano. g. m. cecchi
. tasso, n-iii-1016: l'incontinente si può curare non malagevolmente: e fra gli
malagevolmente: e fra gli incontinenti quelli si curano di leggieri i quali sono sì fatti
questo colore ingannevole di onestà sotto cui si cuopre, ma è difficile anche a curarsi
[crusca]: il lino sapete che si vuol curar molto, e macerare.
lardelli e le tuo'note / che quel si tesse poi che si inconocchia. carena
/ che quel si tesse poi che si inconocchia. carena, 1-372: 'curare',
. chim. alcaloide del curaro che si presenta in forma di cristalli incolori, amari
bocchelli, 2-298: se quel vecchio non si sbriga a morire, ima volta o
, 9-48: con la curasnétta del ferro si tolga via la bulesia del piede quasi
balducci pegololti, i-247: lana si è sua ragione 4 tor- nesi grossi
e così è di tutte mercanzie onde si paga curataggio, che il curataggio paga il
legale (e in ciò la curatela si distingue dalla tutela), ma dando
uffici di diritto privato, con cui si attribuisce a un soggetto (curatore speciale
patrimoniali, di un altro soggetto che si trova in una particolare condizione (come
, il minorenne, i cui interessi si trovino in conflitto con quelli di colui
a. lamberti, 65: si emanò... un decreto, per
che è atto a curare; che si riferisce alla cura di una malattia;
: ancor qui l'arte loro principalmente si divide in preservativa e curativa. targioni
204: tancredi... si astenne da fare il cronista e parlò di
sperimento pigli, e (questi, come si conviene, curati) ove i nemici
: esternamente curato o tagliato, non si arriva mai alla cicatrizzazione; sicché non abbiamo
una malattia come tutte le altre. si nota, infatti, in esso, il
cennini, 47: verde... si fa... in fresco, mescolato
abbiano cura; e li curati anche si distinguono tra quelli li quali abbiano la cura
baretti, 1-6: gli è forza si contenti della conversazione di macouf suo schiavo
notte calava cupa, e maria si sentiva finire. chiese l'estrema unzione:
3082: * curato ', sebbene talvolta si confonda con * parroco ', è
notte e il riso della bocca; si dissanguava a spese, e doveva lasciare la
, 6-151: quelli tra loro che si chiamavano 1 garzoni ', i meno imbecilliti
dio sulla terra, se la donna si occulta nell'oscurità della casa, e
. tasso, n-iii-1016: l'incontinente si può curare non malagevolmente: e fra
malagevolmente: e fra gli incontinenti quelli si curano di leggieri i quali sono sì
la consuetudine. salvini, 39-i-165: si lasciano [le malattie dell'animo] senza
animo] senza cura, né vi si adopra alcun curatore, come sarebbe una persona
, il castigo è facile: gli si eleggerà da prima un curatore;
gli si leverà la cassa, e sarà intieramente sottoposto
. [voglia] dire genti che si tramettono di fare mercati di mercanzie o
di mercanzie o d'altre cose che si comperano ovvero vendono da uno mercatante ad
: item mi soldi e 11 denari che si dié in pano cura tura.
', cioè ima gabella che si ricavava dai mercati. = voce
dobbiamo aver caro. guicciardini, iv-315: si ridusse... in tale estremità
infermità dell'anima niuna più contumace ci si dimostra con tra la curazióne, che
. ferd. martini, ii-1-971: si arresta uno, qualche curbasciata e si
si arresta uno, qualche curbasciata e si rimanda; aggiungo che la pena del curbash
a quella del ricino; da essi si estrae, per pressione a freddo,
o meno ricurvo, alla cui estremità si trova l'apparato boccale masticatore; sono
il cipero] della seconda spezie, che si ci porta d'india, simile al
, da ciascuno di buon giudicio non si può dire essere altro che quella radice gialla
1-189: l'erbe di coltura, che si vedono per i campi coltivati e per
gialla ricavata dalla curcuma, che si adopera in tintoria, ma soprattutto
all'estremità inferiore di una valvola che si apre dall'esterno verso l'interno;
de'soli capi delle curie, ove si trattava di cose sagre. perché ne'
. perché ne'tempi di essi re si guardavano con aspetto di sagre tutte le
dappertutto cureti ovvero sacerdoti, come sopra si è detto, armati. monti,
tribù sì, che a vicenda / si porga aita una tribù con l'altra,
2. stor. l'edificio dove si riunivano le curie; la sede del
angerona] alcuni pontefici, dai quali si le sacrificava ne la curia innanzi la
a persona di rivelar cosa che vi si trattasse in pregiudicio de la republica.
erario, la carcere e la curia si hanno a situare accanto al foro, ma
corte di roma, della di cui pratica si tratta, questa prova non è in
in irlanda dal suo arcivescovo. egli si era subito recato da un cardinale di curia
; altri che, come lui, si rivoltarono contro il gesuitismo morale, rimasero
anche i testimoni, e all'uopo si potrà citarlo in giudizio, 0 andare
le persone che in un dato luogo si occupano dell'amministrazione della giustizia: in
significò il luogo (il tempio) ove si celebrava il culto, poi la dimora
quali avessero de gl'impieghi curiali, si diranno anche tali. panciatichi, 40:
manifesto, faccia de'fatti del processo si truova nell'art. 3, steso da
e il gius nievo, 210: non si oppose al marito quando egli si mise
non si oppose al marito quando egli si mise in capo di avviarmi alla professione
uomini litterati, parlano meglio che non si parla nelle terre particulari d'italia. idem
1-398: non gli credete ch'ei si rivestisse di panni reali e tanto men
emanuele che le aveva ascoltate passeggiando, si fermò davanti alla persona aita, dignitosa
, né ascrittizio, né curiale non si dee ordinare, se non secondo la distinzione
di quel mestiere pieno di guadagni non si richiedevano studi, esami, pratiche,
: i medici fuggiti più della moria si convertono in giornalisti buffimi;..
] è che con clausole di palazzo si fosse distesa una determinazione in materia di
delle cariche;... sì che si dicono curiali i medesimi cardinali, e
'. nel tardo impero romano, si chiamarono curiales i * decurioni * (
: diffidava delle proprie attitudini, si sentiva troppo ar tista,
lavoratori. soffici, ii-287: si capiva che alla fine quel po'che poteva
. botta, 5-443: facilmente si scorgeva, nodrire [il ricci]
quali noi facciamo i nostri magistrati, non si possono fare altrove, se non
fosse d'alcuna cosa ripresa, non si mostri di ciò curicciosa, ma molto
volta per * curiosità '; ma non si direbbe in istile alto, né in
puosono cura cioè se 'l filosofo si turbasse nell'animo o no. scala del
, che vanamente e curiosamente cerca come si possano pesare le vèntora. cellini,
dèi e uomini; ai quali il poeta si mescola, ricercandone curiosamente, sotto la
mandò al re pirro... che si guardasse curiosamente, perocch'e'suoi fisichi
altro mi occorre di nuovo, per non si ragionare quello portino questi oratori della magna
quello portino questi oratori della magna che si truovono qui, a essere osservato e
un luogo, o di chi indiscretamente si dà a esaminare cose altrui per gusto
che ingannati dal bianco della neve / si fermano uno sopra l'altro come le api
. deledda, iii-613: il vecchio si oscurò in viso. il nipote non
ozioso e superficiale interesse per ciò che si sta osservando (uno spettacolo, un
alla morte, già disteso per terra si giace sotto il letto, e avendo veduto
, e avendo veduto ogni cosa, si pensa senza sua pena e senza suo danno
vada molto, anzi testé, che e'si pentirà del suo dir male e della
impietà ha eterno castigo, per aventura non si conviene il premio di più lunga o
saper tutto. vuol saper quel che si fa, quel che si mangia, e
saper quel che si fa, quel che si mangia, e poi lo dice per
turbate. moravia, iv-217: mariagrazia si alzò, e un po'per curiosità
per curiosità, un po'per sfaccendamento si diede a girare attorno per la stanza
, 2-63: mentre [umberto] si asciugava al sole, anna considerava con curiosità
a due, disputano per la storia; si vede nelle cere loro una certa curiosità
non ha del verisiraile, ch'ella si fosse morta nella sua mente, ma
, 1-483: le più belle statue si vedevano quindi raccolte, e i bei quadri
lui la curiosità diveniva più acuta come più si allargava la conoscenza. borgese, 1-124
circonda e non conosce ancora, e si acuisce morbosamente brancolando nelle tenebre attraversate da
casa sua, ed ora massime, che si va mettendo all'ordine per l'andata
. credono che i sassi per aria si trasformassero in cavalli a prò de'nubi
vitto, a segno ch'egli mi si protestò ch'io lo sforzerei a rubarmeli
vasari, i-485-3-5: non solo non si sono contentati di narrare semplicemente i casi
curiositàs -dtis, da curiosus 1 che si dà cura di qualcosa '. curióso
dopo qualche frase, s'irritava e si offuscava. calvino, 1-276: ero curioso
da lor culle di neve i fior si svegliano / e curiosi al del gli occhietti
sorridevo... alle nuvole che si trastullano nella luce, rabbrividenti pudiche sotto
f. doni, 3-8: i curiosi si specchion poco, al mio parere:
donne che portavano acqua; ragazzi che si rincorrevano schiamazzando in mezzo a quella confusione
iv-2-307: in breve una torma di curiosi si raccolse dietro turlendana che andava innanzi tranquillamente
davanti alla portafinestra spalancata. anche anna si fermò a guardar ballare. il cavaliere
ed altri dubii iuxta la filosofia vostra si risolveno. boccalini, i-99: allora fu
, ii-131: che spettacoli di spavento non si sono aperti in queste provincie agli occhi
di sé e delle cose; le si domandava tutto e prometteva tutto. pascoli,
prometteva tutto. pascoli, i-594: si tengano gli alunni sempre desti, attenti,
desti, attenti, curiosi; quando si offra l'opportunità, si diano loro,
; quando si offra l'opportunità, si diano loro, per esempio, notizie
: un liutaio assai curioso di quanto si appartiene al suo me- stiero, m'
non lasciar passar l'occasione che mi si fosse presentata di provvedere a v
, coi loro nuovi e curiosi concetti più si affaticano di altrui mostrare la bellezza degl'
più curioso attese le varie funzioni che vi si praticano. manzoni, pr. sp
dinanzi all'osteria, tutti gli avventori si affacciarono sulla porta, in mezzo al
. aveva un'andatura curiosa di donnetta che si dimeni per facilitarsi il passo. soffici
e pessimistici; curiosa contaminazione dovuta, si sarebbe detto, soprattutto a una singolare
era affetto di una rigidezza curiosa; si muoveva a fatica; fu distesa sul letto
guerrazzi in casa di correzione. non si direbbe che è una satira? ma la
. il più curioso è che veuillot si prende collera, se non si sta
che veuillot si prende collera, se non si sta a'suoi aggettivi. pavese,
delle storie su quei punti che ci si sarebbe aspettato, ma su altri punti.
, da un giorno all'altro, si danno a scrivere per il teatro per una
sm. ant. cilindro di legno che si mette sotto oggetti pesanti per facilitarne il
fassi medesimamente d'orzo quella bevanda che si chiama 1 curmi 'e che s'usa
curra entra). voce con cui si chiamano le galline per dar loro da
bilie bilie ', voci colle quali si chiama una gallina o più, quando
una gallina o più, quando loro si vuol dare a beccare. pascoli, 323
girolamo volgar., 1-4: verace pacienza si è che... uomo non
suo curricolo, nel quale l'animo si muove. 2. carriera scientifica
della carriera di una persona, che si allega, in genere, alle domande
o rullo di ferro o di legno che si pone sotto oggetti molto pesanti per smuoverli
[la torre] con grandissima agevolezza si faceva volgere intorno intorno perché disotto era ancora
pezzi di legni tondi, i quali si mettono sotto alle pietre o ad altre
gravi, per facilitare loro il moto quando si strascinano, dai latini detti 'palangae
spedizione d'italia, e messo, come si suol dire, in sul curro.
cursoncèllo, sm. tralcio che si lascia crescere lungo il fusto della vite
e miseri cursori, / sol di vittoria si rallegra e vanta. tasso, 6-v-2-42
298: sull'argivo terreno / già si fe'giuoco di volubil rote, /
il corso ginnico, ove i cursori si esercitavano tutti nudi. preti, i-60
classificato: tanto più che i giudici si trasmettono, cursori che stanno eternamente fermi
solamente con i cursori, ma popolarmente si misero a seguirlo. sarpi, ii-121
ecc. quella parte del compasso che si può fare scorrere lunghesso per segnare un
metallo mobile lungo un regolo, e che si ferma con una vite a varii punti
bagni di mare, a spotomo, valerio si separava dal regolo: dato che i
il calcolo dei momenti assiali), si può indifferentemente immaginare applicato a un punto
campeggia nel bel mezzo della sala dove si radunano; e sopra tre macine da
tutta la vita. su d'essa si facevano portare pomposamente al senato, mentre
'e significherebbe primamente le note che si « trasceglievano > per ricordare negli *
, 1-278: che se per avventura si domandasse quale sia la più conveniente figura
naso. sinisgalli, 6-23: nicomède si servì... di una curva da
, ultima fermata sulla linea bologna-rimini, si stacca con ampia curva un tronco di
, rallentano un poco, / poi si buttano giù dalla curva. cassola, 2-122
, 2-122: a ogni curva, si parava davanti un nuovo rettilineo, né
d'improvviso, come se chi la guidava si fosse accorto all'ultimo momento che il
4-20: il cielo di villa borghese si fa sempre più cupo, e un corvo
: questa gran curva del cielo, che si profonda dall'alto e si china come
, che si profonda dall'alto e si china come per abbracciare la terra,
e i numeri riguardanti la mortalità, si è introdotta nella moderna scienza l'abitudine
tale inclinazione, dall'istante in cui si comincia a muovere il timone fino a
tagliamare alla ruota e curva della prua si dice una sorta di mensola per sostegno
curvàbile, agg. che si può curvare; pieghevole. curvaccigliato,
legno o di lamiera metallica con cui si incurvano i dorsi delle rilegature. -anche
, 8-397: falda che... si estende curvamente da tramontana verso grecolevante.
un suono usciane, a cui / si scossero e curvar la cima i lauri.
corpicino, e sul bianco della porcellana si disegnarono meravigliosamente le sue antenne, le
, le barbe. quasimodo, 4-29: si toglie la giacca / e nel maglione
sì forte curvato a malizia, che non si possono dirizzare a fare bene della intenzione
: luogo è... / ove si curva il lido e in fuori stende
se stesse le parti del concavo? non si distendono quasi fuor di sé stesse le
patrio abete / sotto la nota man si curva in nave. -chinarsi, piegando
che un velo bianco ed opaco gli si fosse incollato sulla pelle, gli occhi guardavano
pelle, gli occhi guardavano incerti, si era curvato, spesso traballava. colla caparbietà
schianto: la provvidenza, che prima si era curvata su di un fianco,
era curvata su di un fianco, si rilevò come una molla, e per poco
/ chi t'arda incensi e ti si curvi al piede? manzoni, pr.
circonda, / ampio universo, e si curva su me, / spirito è tutto
sull'acqua / sorpresa / dal sole / si rinviene / un'ombra / cullata e
cime, quelle vaste praterie su cui si levavano, isolati, funebri, larici
colla faccia alquanto curvata osservando quelli che si presentavano, e special- mente lucia.
ha d'intervallo. la medesima larghezza si misura dall'estremo dell'una a quello dell'
ed entrano nella volta, della quale non si vede 11 principio tanto insensibilmente ne comincia
s. maffei, 5-5-218: non si è ancora in alcuni luoghi servata punto
, varia la direzione de'filoni, si getta or più da una parte or più
, allarga, ripiega le sue curvature, si avanza finalmente con una rapidità inusitata.
tra quelle acquette limpide e ciarliere; e si dilunga entro le sponde delle due chine
1-34: nell'istessa maniera... si mette in scorcio ogni curvilinea o circolar
paragone non verrebbe meno, quando anche si assumessero variabili, generando in tal caso il
'centripeta'. v. riccati, 140: si dee intendere la materia sottile dotata di
notando tuttavia, che tali variazioni non si rendono quasi sensibili che nelle altezze di pochi
siccome ancora che nelle altezze maggiori non si trova differenza di alcun conto nella
quantità loro, o si calcolino nell'ipotesi rettilinea o nella curvilinea
superficie curva. viviani, vi-112: si conceda che l'addotta difinizione non si
si conceda che l'addotta difinizione non si competa ad altri angoli, che a'rettilinei
. e che gli altri tutti impropriamente si chiamino angoli, e si voglia poi
altri tutti impropriamente si chiamino angoli, e si voglia poi non ostante che le comparazioni
numero dei giri contato da un contagiri si ricava la lunghezza delle curve.
curvità delle parti de'corpi dove si generano. galileo, 4-3-139: superficie.
docili alle pendenze o curvità del terreno, si univano; e spesso si spartivano
, si univano; e spesso si spartivano in rivoli. -percorso,
. sarpi, 1-281: l'uomo si chiama peccatore, non solo mentre attualmente
fa l'uomo curvo sin tanto che non si ridrizza, e si dice tale non
tanto che non si ridrizza, e si dice tale non per l'azione attuale,
incontanente per la letizia isvegliatasi, tutta si trovò da ogni curvità e deformità liberata
, v-1-86: l'oro grasso dei siluri si scurisce, diventa fulvo. a ogni
bartoli, 10-231: que'virgulti che si veggon piantati su le sponde de'fiumi
su candido telaio il bel garzone / curvo si stava e conducea con mano / bruna
il letto. de pisis, 4-134: si tenevan per mano / curva la fronte
al cospetto della corte romana, non si avvedevano costoro [i reggitori d'italia]
non c'era là il mare?) si ammucchiavano nella chiarità argentea dove l'aurora
varchi, 7-104: le linee diritte si sono piegate in curve e torte.
, della linea e della superficie, si scorge a quanti retti sien pari i
a brandelli, perchè i ragazzi si spassavano a far la guerra su
darono presto a letto. anna si era appena sfilata il vestito,
appena sfilata il vestito, quando si sentì arrivare una cuscinata tra capo e collo
: comandò il re, che minutissimamente si cercasse... sino dentro al cuscinetto
raso verde. deledda, iii-737: si abbandonò proprio in mezzo al piccolo sofà
parevano gatti addormentati. moretti, 17-72: si ve- devan le tende bianche dietro le
dei cuscinetti, sulla strada-esemplare di liverpool si vanno rifacendo tutti al peso uniforme di
di rotolamento minore di quello radente che si sviluppa nei cuscinetti a strisciamento. -cuscinetto
milizia, viii-290: per costruire una piattabanda si suole descrivere su la sua larghezza lf
fianchi de'due ultimi cunei, che si appoggiano su i cuscinetti. 6
metallo tenero o di rovere, sulle quali si muovono le parti disgiunte di macchine,
esattamente come due giorni prima, quando egli si era svegliato. -per simil
2. disus. imbottitura che si poneva sopra la sella, per starvi
di farmene assaggiare e di farmi vedere come si manipola. = voce d'origine
penetrazione, formato da tessuti conduttori che si innestano negli elementi libro-vascolari dell'ospite,
onde al primo boccone tutto il palato si cos- sono, sì che l'uno
, sf. chim. alcaloide (che si presenta in polvere bianca cristallina, poco
, sf. chim. alcaloide (che si presenta in cristalli incolori, insolubile in
cuspidale, agg. neol. che si riferisce, che è proprio di cuspide
cuspide impugnata, / fuor della tenda si sofferma, e vede / miserando spettacolo:
illuminata dai raggi solari dall'altra tenebrosa, si veggono in questa tenebrosa alcune cuspidi di
alto sulle cuspidi di un triangolo desolato si illumina il castello, più alto e
tende al primo sul ramo stesso (e si ha una cuspide di prima specie quando
. v.]: 'cuspide 'si chiama anche il * punto 'ove
chiama anche il * punto 'ove si congiungono e si arrestano due rami d'una
* punto 'ove si congiungono e si arrestano due rami d'una curva formando
la quale, tocca da tali raggi, si vedrà splendere ed offender la vista più
sf. farmac. sostanza resinosa che si ottiene dai fiori di cusso (usata come
loro che i padroni proprii, il re si accorse che il cotal signore gliene voleva
questa mia vita amore che gran signore si dice essere e valente cavaliere. tasso
se alcun prigioniere per negligenza del custode si sia fuggito, ove venga poi ripigliato
dipinta sulla parete di tufo e ci si accorse che ogni danzatore più che coi piedi
. 3. figur. chi si impegna e si adopera a difendere,
3. figur. chi si impegna e si adopera a difendere, a conservare,
direttamente dipendente dall'arcidiacono, a cui si era soliti affidare, nel medioevo (
rivedere e correggere tutte le scritture che si faranno nel detto concilio, e più altri
2-18: e pertanto a noi pare che si eleggano d'amendue le parti i più
mandinsi in sua custodia; e poi si faccia la esecuzione della vendetta, grandissima
di pratica, meno diligentemente che fare non si dover- rebbe, si guardano. caro
che fare non si dover- rebbe, si guardano. caro, 12-i-26: messer marcello
! l'educazione allora sparisce; non si tratta più che di una custodia,
più che di una custodia, non si ottiene altro che una disciplina negli atti
negli atti di vita comune, quando si ottiene. tommaseo, i-464:
i-464: l'impeto della rapina si versava tutto sul monastero di san frediano
scritto: « consigli a paolo se mai si darà alla politica *. tecchi,
guardia. serao, i-783: mariangela si era svegliata subito, con quel senso
, carcerazione. -anche: luogo dove si custodiscono i detenuti e i prigionieri;
regina, fattosi portare altra veste, si levò tutta furiosa e subito andò alla
gli avesse rubata la veste, e che si fosse gito con dio, e giurò
, e dev'essere meno dura che si possa. botta, 6-i-77: alcuni,
271: la durata della custodia preventiva si inizia per ogni effetto dal giorno in
. 1827 (136): quelli si ravviarono tutti pensosi, le donne innanzi
son dipinte tele. segneri, ii-513: si ergono alla loro memoria [de'martiri
[de'martiri] splendidi altari, si formano alle loro ossa preziose custodie, si
si formano alle loro ossa preziose custodie, si struggono al loro culto candide cere.
. ma non sì tosto m'assisi, si levò gli occhiali, li ripose in
maniera cioè che nel corpo del verme si ritrovasse un vaso dentro del quale stesse
si sarebbe avvisato di chiamare il cielo lo scarabattolo
di nulla cosa fuori di sé si curava. manzoni, 175: si separano
sé si curava. manzoni, 175: si separano spesso, e si condannano due
175: si separano spesso, e si condannano due specie di prescrizioni religiose, che
due specie di prescrizioni religiose, che si dovrebbero invece mettere insieme ed ammirare. della
de'confini cominciò ad osservarsi, come si è sopra veduto, con sanguinose religioni
religioni sotto i governi divini, perché si avevano da porre i termini a'campi
a far il loro officio, qual non si può esequire se non soprastando alla custodia
piccola casa o di cilindro, nel quale si conserva l'ostia divina destinata all'esposizione
: il prete, tutto d'argento, si volse verso la custodia, dicendo a
oggetto che sia stato affidato o che si abbia caro). straparola,
, / piacente a te dal corpo si disnodi. bibbia volgar., v-617:
. comunicato l'affare a tante persone, si potesse custodire il segreto. beccaria,
che custodivano la contea di nizza, si deliberarono di fare uno sforzo contemporaneo contro
è durabile. vasari, ii-51: si contentava veder salvatico ogni cosa, come
le oda / la tua dama, e si turbi, ed interrompa / il celiar
sorvegliarli e guidarli al pascolo, mentre si nutrono e abbeverano. note al
, ovvero una accomandita di bestiame che si dà altrui perché lo custodisca e governi
suoi lavoratori. vettori, 1-50: come si deono allevare da piccoli gli ulivi,
-sappiatevi custodire da voi. - come si custodisce! 10. prov.
più avviene alle viti, che trasandate si conducono a perdizione per la loro fragilità
zucca secca. pirandello, 5-53: si faceva tra i di voti il sorteggio d'
di cristallo. bontempelli, 8-86: si chinò a prendere dall'arca una cassetta,
/ le labbra il crudo per furor si morse / e ruppe l'asta bestemmiando al
213: la settima et ultima considerazione si è, come è armata la lingua:
zione. cutàneo, agg. che si riferisce alla cute, che è proprio
0. rucellai, 2-295: si dee notare che tutti questi rami [
1-4: l'attaccatura essendo cutanea, facilmente si separa. g. del papa,
g. del papa, 1-2-155: si ha per cosa certa e indubitabile,
facilità di cicatrizzarsi, il che senza dolore si prova con una cutanea incisione. tramater
j: 'cutaneo ', epiteto che si dà tanto alle malattie della pelle,
scatto creatore. 2. che si riferisce, che è proprio della crosta
s'inaridisce / la molle cute, e si rincrespa; rari / spuntano e bianchi
ma poi quei capelli, rasciugati, gli si drizzavan compatti e irsuti di qua e
della cuticagna, dove la cape- gliaia si termina, fa di tutta la lunghezza la
radescki. d'annunzio, v-3-193: si vestì di tutt'arme a modo di
tutt'arme a modo di cavaliere, si cinse il panzerone e il batticulo in
, s'infilò il sorcotto di porpora, si calcò la barbuta su la cuticagna,
il paese aveva questo di buono, che si rompevano volentieri la testa a vicenda,
i membri esteriori e interiori del corpo si dividono in parti similari e organiche; le
dicesi pellicola; la cute, che pelle si chiama. c. mei, io
dell'uomo e degli altri animali, che si riproduce, ed è priva di facoltà
tumore fu sollevata da un siero sanguigno e si lacerò. 3. zool. strato
e nella materia bianca pochi nericci punti si distinguevano apertamente. targioni tozzetti, 11-2-364