xii-5-226: impostura e sopraffazione non tolleranda si è quella di messer lionardo venuto in toga
per grave incontro unqua timore / non si sveglia nel cor colmo d'ardore.
13-179: in tema di donne egli si sentiva subito tollerante. n. ginzburg,
foscolo, xvi-147: ella forse non si attendeva questa tollerante filosofia in..
italia contadina e paleoindustriale è crollata, si è disfatta, non c'è più,
. basaglia, 1-ii-121: sia che essi si mantengano su un sistema repressivo o tollerante
soccmiam e pei tollerantisti di allora, che si rivoltarono contro le condanne a morte degli
malvezzi, 164: il loro esercito si disfaceva, anichilavasi quello de'francesi,
: frattanto i francesi... si disponevano a cose nuove, et a quel
tolleranza, e quasi impetrare che la si aiutasse a interrompere quel convulso di risa
cominciati. tommaseo, 3-i-32: non si può... non ripensare come
invanirla. bacchelli, 1-ii-424: ciò si dava opera così incerta, con alternative
spropositando tanto (e forse era fatale che si spropositasse), che il popolo non
una qualche idea dei rischi che ci si corrono. g. raimondi, 3-22:
maria in pertega, et do pezi si sono trabaltati ne la strada a binasco
le quattro bighe... qualche volta si urtavano con le ruote o trabaltavano.
ecuba, ed enomao per ippodamia non si sarebbe fracassata la testa trabaltando per un
su due pieducci: ogni volta che la si moveva, veniva voglia di far
4-7: per intanto il coito si è ridotto, per la stragrande maggioranza
). di giacomo, i-647: si compie di questi giorni la frettolosa bisogna
13-155: se qualche seccatore insistente mi si impiccia alle spalle, lungo il mio
ramusio, iii-392: vedendo nondimeno, che si faceva servigio a sua maestà in andare
1 conviti, i teatri, i giuochi si travasavano gli stati d'italia; si
si travasavano gli stati d'italia; si trabalzavano le private fortune e le pubbliche
di queste novelle sapere, non ti si promette più cento venticinque o cinquanta,
quotazione finanziaria. broggio, 375: si produce l'effetto accennato di sopra, del
. lucini, 4-20: il tuo andare si mutava in corsa, indi, in
aria e alfin su i campi / impauriti si trabalza e piomba. 7
che venne di sotto al letto: si guardarono negli occhi. fenoglio, 4-188
e consumato, emergeva e fiottava e si riemmergeva il rumore della battaglia nei sobborghi
1-vi-147: uno di quei bugigattoli mobili che si chiamano carrozze,... rotolando
, 6-78: tutti gli usci delle stanze si agitavano e i vetri delle finestre e
e qua e là trabalzati, non poco si consolassero e per il gran atir che
subisse, e valetta d'inghilterra non si portassero nella francia per rallu- mare e
un buon deposito alla cassa di risparmio non si troveranno improvvisamente trabalzati dallo stato di prima
trabalzi,... / ei si riposa. manzoni, fermo e lucia,
manzoni, fermo e lucia, 621: si pose il fiasco a bocca, e
da lei,... a me si sia ultimamente apposta. cattaneo, iii-2-142
di fortuna in quel tempo che la speranza si ravvivava dalla stessa disperazione, più fiduciosa
egli ha perduto el credito / e si conduce in debito / e sanza aviamento,
contento, / con trabalzi e inganni / si trae di dosso e panni. canti
e che e'se ne dà come vulgarmente si dice a scrocchio; e non solo
telai di legno connessi a cerniere, che si dispongono a formare un sostegno a base
base triangolare facilmente smontabile; sopra tale sostegno si appoggia un piano triangolare sul quale è
terra cum turchi. magalotti, 26-73: si scelgono ordinariamente gli uomini di più alta
uscì di stanza quasi fuggisse; e si recò su d'un terrazzo.
andrea da barberino, iii-489: molto si trabattevano, e i loro cavalli assai
guido dette colonne volgar., xv-108: si fediscono, e si fanno i brandi
., xv-108: si fediscono, e si fanno i brandi sentire insin nel costato
i brandi sentire insin nel costato, e si trabatterono amenendue a terra de'cavagli.
conbatte; / e tanto cerca intorno che si abbatte / ad un che la recogle
conserva e stringe el troppo, / si che de leve lo mondo trabatte.
offendo. aretino, 25-110: colui che si raggira intorno a chi può sovvenirlo di
gli porge, ad affogarsi, ma tanto si trabatte che incontra chi lo aiuta.
1-32: il resto de li lignei trabi si resecano quanto proice in fora.
senatori, vestiti delle loro trabee, si assisero sui vestiboli delle proprie case,
loggiati sovrapposti e il bel portico trabeato si porgono più che mai snelli ed avidi di
sdegno, desiderio di ricchezza e simili, si possono in modo scusare, che gli
la musica. moravia, 22-107: si rivoltano spontaneamente, naturalmente, con lo
leggenda aurea, 884: il diavolo si puose allora in figura dimoisè, il quale
per una griglia nera. -che si protende in fuori, verso l'esterno;
naso). marino, viii-10: si trova scritto in parechie leggende, che
contenenti il parenchima di un organo, si spinge verso il suo interno, formando
dell'angolo iridorneale dell'occhio, in cui si deposita l'umore acqueo.
sono due vasi emisferici... vi si suonano o incastrati in una specie di
composto d'al- cuni legni curvati che si mette sopra 'l fuoco per porvi su panni
di saluto romano, essi non solamente non si arrestano né mi dànno agio di salire
sp., 12 (211): si diceva di sicuro dov'erano i
moravia, 19-10: qualcuno, ecco, si af faccia sulla soglia della
p. neri, i-vii-247: si è ritrovato e riconosciuto che quelli dell'oro
3. 4. figur. che si manifesta con soverchia intensità (un sentimento
pura che 'l ardore / ver noi si spiega tanto traboccante, quanto è possibil possa
altro che un mascalzone di spirito ardito che si dichiari capo. angioletti, 1-30:
marina. n. ginzburg, ii-173: si potrà obiettare, che il mondo è
è traboccante di ingiustizie, e non si vede traccia della così famosa giustizia di
, s'allegra di queste delizie che si appartengono al presente riposo. 2
la balza, / e con la man si sforza, e = deriv. da
, 2-495: fatto sta che l'acqua si ingorgò invece di fluire via, traboccò
fluire via, traboccò dalle rive, claudio si salvò appena in tempo dall'impeto delle
certi conti o piani di produzione che si stendevano su enormi fogli e traboccavano dal
362: lasso con tutto il corpo si trabocca a terra. andrea da barberino
il re disidero assalì e'saraini, non si vidde mai la più terribile battaglia:
3-iii-348: su la stadera della croce si pesò il giusto, che traboccava di merito
moneta. carducci, iii-1-364: non si va più in là... la
: una turba di guardie civiche con impeto si traboccò nell'atrio. pascoli, 1196
il sole che trabocca oltre i monti si schioma in nuvole di luce.
a intervalli, come un cuore che si riempia d'angoscia e poi trabocchi in pianto
govoni, 7-12: la sua voce si affina e si schiarisce / musicalmente, finché
7-12: la sua voce si affina e si schiarisce / musicalmente, finché in una
orror, ch'acerbamente il punge, / si va a nasconder tra cespugli e vespri
jjgurgieri, 35: già l'umida notte si trabocca dal cielo, e le cadenti
parta. cieco, 3-8: molti si soglion nominare amici; / ma se contraria
contraria sorte parco scocca, / non si ricordan più de'benefici, / anzi
: conviene ch'egli [l'uomo] si guardi di tre vizii, che tosto
pensata. girolamo da siena, i-145: si guardi di non andare per la via
, tra questo affannamento di contrasti, si dà alla ragazza una strana e tremenda
discussione ben digerita, in modo che non si trabocchi nelle provvisioni con facilità. vimina
provvisioni con facilità. vimina, 1-225: si lasciò il re facilmente traboccare nella risoluzione
fatti di cesare, 104: elli si trasse adietro e diedeli uno sì gran colpo
no: perché lui di sangue non si ingrassa / ha fatto una pregion de la
tavola ritonda, 1-306: molti cavalieri si poteano vedere traboccare l'uno l'altro
ficcò l'elmo nel fango e il cavallo si rizzò. boiardo, 3-8-46: agramante
peccato mortale. bacchetti, 2-xi-367: si ricorderebbero le cose del mondo come andarono
salotto fosforeggiarono due cuori enormi che lentamente si avvicinavano uno all'altro, traboccando sentimenti
o vero altra cosa per la quale si possano menomare. = denom. da
: gli affari della francia in simigliante caso si sarebbono veduti irreparabilmente traboccati. leoni,
e traboccato nello stile, dalle mosse si mostra non che spirato, ma spiritato.
in modo da far cadere chi vi si trovava sopra in un vano sottostante.
, per nome manuello, che il santo si conduceva, cadde sul trabocchetto della sentina
franato il pavimento, appariva chiaro che si trattava di un antico trabocchetto. 2
ricatoia. olina, 42: si pigliano al paretaio, alla ragna, col
dalle buche con la donnola, e si perseguitan con il smeraglietto o castrica già detta
agg. ant. e letter. che si effonde, che si esprime profondamente e
e letter. che si effonde, che si esprime profondamente e intensamente, talvolta,
rovine e pe'loro trabocchevoli casi, si riconoscano e coreggano e amenclìno. giraldi
cinzio, proem. (1753): si veggono degli uomini alcuni fatti di felici
stiaccati dai cadenti massi, un'altra volta si allargarono nei campi. = agg
. s. maffei, 7-332: si aggiunge che piovea trabocchevolmente. -in misura
peccati tanto trabbochevolmente e senza vergogna, come si fanno, questo è un caso che
5-81: il puzzo e rivoli di trabocco si perdevano sul pavimento. -nelle costruzioni
trabocco, e stramazzò e il lume si spense. guerrazzi, 2-132: spinola indi
italiana [30-v-1908], 441: teirr si ritrovò riaperta la ferita del 1859,
b. buonarroti, 1-i-215: sì si amalo lodovico d'un traboco di sciesa
, de la quale credemo al tuto che si morisi. citolini, 281: dipoi
canigiani, 1-124: con quella tenerezza che si cria / nel cor del buon figliuol
sopra vi montaranno. lupis, 199: si cuo- prono di finti passeggi i trabochi
o vero altra cosa per la quale si possano menomare. 9. locuz.
macchine militari, e massimamente quelle onde si gittavano sassi, chiamate 'bricolae, mangana,
dove fossero finiti certi testi di cui si tramandava memoria orale, ed ecco
la talpa e il granchio / là si trabuca. = comp. dal lat
rimo consiglio, che gli parea trabuono, si potea per grande eneficio fare perpetua pace
improvviso o secco di un oggetto che si rompe o che si lacera. pirandello
di un oggetto che si rompe o che si lacera. pirandello, 7-1149: nel
rivoltarsi, trac!, la marsina gli si spaccò sotto un'ascella. manzini,
giusto, giusto: perché, trac, si staccarono di netto e gli rimasero una
di far simil azzione. / basta si scusa in dir, che fu l'amore
liberale, anch'egli in oro gli si tracambia. = comp. dal lat
faccia tinto non di manco rossore che ella si fosse, tutto vergognoso me ne stavo
aretino, v-1-25: ciascun buon compagno si fa venir sete aposta per venire a tracaname
situazioni. de amicis, xi-261: si saranno tracannate d'un fiato otto ore
padri, / el qual ne'vostri figli si tracanna. = comp. dal lat
. salviati, 20-98: innanzi ch'e'si spiccassero, lo fece restar tracapace che
di menelich, il quale chiede che si diano viveri a maconnen, ciò che ciccodicola
, soprattutto a sperare che la crisi non si risolva mai. -sostant.
a lei che alla bilancia, e si traccheggiavano apposta per avere il tempo di
tracheggiando e lasciando gridare e rimproverare chiunque si doleva dell'enorme dilazione nel dar fuori
. la prima fila sparerà, e subito si inginocchierà, portando il moschetto col calzo
uso recipr. siri, viii-557: si traccheggiò tra le parti così vicine senza
rumore forte e secco di qualcosa che si rompe o si spezza. dizionario etimologico
e secco di qualcosa che si rompe o si spezza. dizionario etimologico italiano [s
e saga- cità nella caccia. egli si mette su la traccia e tuttavia segue la
347: per folti arbusti un can quivi si caccia, / e per terra latrando
nevica la notte, la mattina di levata si va a tracciare la lepre; e
va a tracciare la lepre; e si seguitano le tracce che ci portano fino al
calvino, 3-154: dallo stesso punto si diparte un'altra traccia, un'orma di
venatoria aldo tolosano che... si era messo alla ricerca del cinghiale ferito per
volto era pallido, squallido. vi si leggevan le tracce degli strazi. moravia,
per le vaste sale bianche e dorate, si vedevano le tracce (fella festa.
condotta; modello, metodo da cui si trae ispirazione o a cui si conforma l'
cui si trae ispirazione o a cui si conforma l'agire (anche nella locuz
tracce della virtù donde alla vera felicità si perviene. metastasio, 1-v-119: seguitando
trecento, lxxxiv-292: dal traditor non si può l'uom guardare / che mostri buona
. elettron. ciascuna delle parti in cui si divide l'area fisica di un compact
di un hard disk, su cui si possono memorizzare informazioni di vario tipo (
che farebbe perder la traccia a chi si sia. -far perdere le proprie
menemio... sospettava che superino si fosse sviato apposta per far perdere le sue
dall'inclinazione, che gli governava, si cercarono, andando in traccia l'un
che van d'onori in traccia, / si spera, in van corrispondenza, intesi
preliminarmente fissati. monosini, 216: si quem sentiamus a proposito sermone aberrasse,
apparecchi in cui il tracciamento dei diagrammi si fa nella stessa guisa che negli indicatori di
delle operazioni topografiche preliminari mediante le quali si individuano sul terreno prescelto le diverse caratteristiche
produce scie luminose nel cielo (e si dice in partic. di determinati tipi
o proiettili provvisti di codetta illuminante che si accende alla partenza producendo una scia luminosa
). malaparte, 7-210: si abbandonava fra le mie braccia, guardando
: impiegati in questo modo i radioisotopi si dicono 'traccianti'; in proporzioni maggiori essi
all'apice della gloria, nell'arte che si propose di seguitare.
del class. parte di terreno su cui si farà una strada, un edificio,
beltramelli, iii-1071: un bagliore verdigno si accese, tracciò una scia fulminea nella
sui muri delle case rimaste in piedi si legge ancora: 'noi tireremo dritto', oppure
la valle d'alcantara, il quale si è già tracciato. romagnosi, 4-949:
. spettacolo della natura, 1-iii-134: si separa in vari luoghi la sua scorza
dieci vermene... e ciò si dice 'innestare a corona'. -acer
nel mortaro, aggiontovi rossi d'ova, si fecero li gnocchetti. agnoletti, lxvi-2-326
un cucchiaio di legno, acciò non si attacchi. f. geraci [« il
lindura e zerbineria ancor che nel discorso si volesse spacciare per istoria) e bel
e lasciato in rustico pare èrcole che si rida delle zerbinerie delle fabbriche adiacenti.
frustino'... tappeto o tessuto che si mette agli usci. c. e.
pranzo: ma, del resto, nemmeno si vedeva. calvino, 12-141: se
/ che credono ogni donna innamorata, / si buttano alla prima zimbellata.
. f. frugoni, vii-335: qui si romperanno le vostre simoniache distorture: venite
che per il zerbo / luogo e paludi si può gir innanzi. 3.
comandamento per il consiglio di pregadi che si dovesse far la zerca zeneral de tutta la
intendere la lingua zerga, 323: qui si dichiara il zergo de li bari /
farò, non so in che modo si presenterà la preda panzini, iv-756: 'zeriba
un recinto. fedone, 44: si avvicinò alla 'zeriba... specie di
religiosi, di qual stato e qualità si fosse, a portar terreno con la zerla
propriamente ai boari d'antico stampo, si comprendono. = var.,
di legni congiunti e snodati, che si fissava mediante cioppe o per mezzo di
lettere di alessandria de 4 di settembre si intende come a colocut le zerme di mori
: novità zero, la sentinella martini si è sentita male. -indica il
in dubbio il mondo se il 1900 si dovesse chiamare l'anno uno o l'
, 1 luoghi da dove la letteratura si difende non hanno più nessuna corrispondenza con
più nessuna corrispondenza con una realtà che si sta modificando. calvino, 12-
scoglio non commosso un zero, / si stava pur di rigidezza armato. spallanzani
è meno che zero... non si interessa di niente... mangia
una grandezza fisica, riferimento da cui si parte per misurarla. -in partic.:
20-62: facendosi schifo del viso del maestro si voltò in là, e grappato il
al suolo. cassieri, 26: si fregò le guance segnate sotto gli zigomi e
presso che perdute e, se non ci si ripara, se ne vanno in un
, cii-vi-1051: oglio di zerzelin, qual si fa d'una semenza ed è assai
. zèta { %ita), si. o m. invar. (rar
. montale, 4-344: per alcuni si tratterebbe di partire da zero, condannando
un ypsilonne e per un zita o due si mette in tante arme come se annibaie
,... la dottoressa uraza si è girata di scatto. 2
modi,... l'uno si chiama iscerre di sodo ch'è il principale
ch'è il principale, e l'altro si chiama di filo, il quale seguita
il vecchio, 29: alla donna novella si fé 2 vestimenti richi, 1 di
-magnifica madonna, tutto quello / che si conviene alla magnificenza / vostra: zendadi leggieri
incuria de'questori, o per altra qualunque si fosse cagione. = voce dotta
pur con la consapevolezza che non lo si può mai attingere pienamente. - per estens
degli antichi filosofi scettici greci, che si prefiggevano la ricerca della verità; che
ricerca della verità; che è proprio o si riferisce alla zetetica. a
. balducci pegolotti, i-17: quello si vende a centinaia in costantinopoli e in
garbellasi... lacca, e non si garbella, zettoara, e garbellasi.
di peso e a pregio di bisanti si vendono in cipri pepe tondo, polvere di
. bencivenni, 1-186: zetto- vario si è caldo e secco nel terzo grado;
: e se altri dicesse che per zeuma si dove- rebbe dire, fu stabilito,
dire, fu stabilito, perché l'antecedente si dè rendere al più presso subietto.
il verbo che serve a due soggetti si accorda con la persona più vicina.
-ci). che è proprio, che si riferisce allo zeugma, che contiene uno
. letter. che è proprio, che si riferisce al dio greco zeus, alla
, che vive nel legno, di cui si nutre scavando gallerie; tarlo degli alberi
non gli andava di giocare, e si mise a zezza con altri due tre per
dello zio (e in questo caso si tratta di parentela acquisita).
mia zia. papini, i-354: si sta tanto meglio intorno al fòco / a
in loro, e... ziando si metterebbono fra i attelli, e l'
, e l'altra galea, e vi si ripararebbero. crescenzio, 2-1-132: il
, 2-1-132: il che fatto, si tomarà ziando alla posta, restando i quattro
ferri e lo sperone a come nella figura si vede. = dal portogli, e
l'una banda rispetto all'altra, si fa voltare un'imbarcazione. crescenzio
imbarcazione. crescenzio, 2-1-130: si farà ziascórre per voltar la poppa verso
non rispondere allè loro filaterie, che si sfilino con le loro zibaldonate. =
/ insino a questo ciò che vi si disse, / che non sapea nel mio
e storia della religione di baldassarre labanca si dice: « ogni studioso di teologia
, insieme con del zucchero fino, si fa uno strano zibaldone. dimin.
tornito periodo, che per tortuose vie si ravvolga in se stesso a guisa d'un
. f. frugoni, v-628: mentre si cenava, strepian'alla porta, e
di zibellini bellissimi. sanudo, 3-22: si porta 4 sorte de veste: di
ore una colla di pesce che non si trova, o addirittura a prestarsi a
: desidero anche che vadi attillato, come si conviene ad onorato gentiluomo, ma non
dioscoride], 50: per tutta italia si chiama zibetto, molto usato da profumieri
affettuoso. parabosco, 4-8: - si datele il buon giorno, con parole profumate
, e gran quantità d'uva vi si fa, delle quali se ne fa uve
fa uve secche in gran parte, che si chiamano zebibo. a. bonciani,
mattioli [dioscoride], 655: si può agevolmente concludere, che per uva passa
intendesse galeno d'ogni uva, che si secchi al sole, come è il zibibo
zibibo damaschino, e parimente quello che si porta di candia e di cipro.
de amicis, 86: alle quattro si fece merenda insieme con pane e zebibbo,
, zibibbo. fa 13 gradi. lo si comincia a bere in febbraio.
corridore di buon rendimento ma che non si distingue in nessuna specialità m
'zie': termine gergale del ciclismo con cui si designa un corridore di qualche valore,
plur. m. -chi). che si riferisce, che è proprio di uno
andrea da barberino, i-42: non si era ancora ajolfo manifestato al zieso.
zifo). pea, 1-235: si può incontrare nel mare aperto una coda di
90: talun da gioco a zifolar si prova / per sedur gl'augel-
, ii-300: imperturbabile e imperterrito, si sarebbe detto uno spietato, implacabile zifo-
entra e scorre a forza, e si fa muovere avanti e indietro alternatamente.
e 'l parlare di una particolare non si dee né può chiamare parlare, o ancora
ancora di alquanti, ma più tosto si può, e si dèe chiamare o zifra
, ma più tosto si può, e si dèe chiamare o zifra, o cosa
cosa che gli profitasse. per questo si deliberò non parlar più in zifera,
. tansillo, 3-219: subito niccolino si ritira / nella stanza, cred'io
. giuglaris, 1-239: si chiarirà [il principe] insensibilmente delle
-chi). che è proprio, che si riferisce ai musicisti zigani; che ne
2. che è proprio, che si riferisce, che appartiene a tale popolazione
'zigena':... in entimologia, si dà questo nome ad un genere d'
baretti, 6-238: in tre minuti si cominciò a ballare certi balli chiamati zighediglie
. figur. persona che eccelle, che si distingue per particolari doti. storia
per l'accoppiamento dei loro filamenti. si chiamano anche coniugate e sinsporee. genere
semplice, formato da cellule cilindriche, che si moltiplicano per isogamia e vivono quasi esclusivamente
coda forcuta (fra le specie più diffuse si possono citare lo zigolo della lapponia,
cucina, come tutti gl'uccelletti oltramontani che si pigliono al paretaio, come i fringuelli
. che riguarda gli zigomi, che si trova nella zona degli zigomi, che
del cranio, quasi triangolari, che si uniscono all'osso frontale e vengono in
lessona, 1575: 'zigospora': spora che si sviluppa nel punto di copulazione dei prolungamenti
m. -ci). biol. che si riferisce o appartiene allo zigote. -meiosi
a tempi nostri, ch'il conte si vestì di panno vilissimo, chiamato zegrina,
[s. v. zigrinare]: si chiamò 'zigrinato'l'orlo delle monete di
del calcio della colt, ma non si sentì di farlo. t. scarpa,
[« oggi », 24-i-1947]: si sono abituati a vizi costosi, perché
zigrinatura, sf. processo con cui si imprime o si stampa su una superficie
sf. processo con cui si imprime o si stampa su una superficie, in partic
forza di lanci, di zig-zag, si passa, si tira avanti e si ride
lanci, di zig-zag, si passa, si tira avanti e si ride. faldella,
, si passa, si tira avanti e si ride. faldella, 2-52: la
zig zag / del beccaccino - / e si librano piume su uno scrìmolo.
da destra a sinistra, e, come si dice, a zig zag...
-con valore aggett. che si snoda con curve e anse molto accentuate
. di zigzagare), agg. che si sviluppa con una serie di curve e
deserta'dove parole ebbre zigzaganti e divaricate si animano quasi per virtù di un fluido
« la repubblica », 27-iii-1991]: si ascoltano [in israele] giudizi sfumati
, anche quest'articolo è andato, si può ben dire, zigzagando, per
là, vertiginosamente: / anche noi si cinguetta al sol cadente. buzzi,
per il fischio, o, come propriamente si chiama, per lo 'zillo'che di
: il povero rampichino... si lamenta co'suoi zilli capricciosi che si perdono
si lamenta co'suoi zilli capricciosi che si perdono contro i vetrucci rotti, i
era, gittatasi una zimarra indosso che si strinse ne'fianchi con una traversa, discese
conti, 2-593: lasciò i remi, si tolse la zimarrina. -zimarrino,
mi quadra molto. latti, 12-142: si strappò in cento pezzi il zimarrone.
8-195: don ravanà entrò in camera; si tolse la zimarra, restò con le
largo, in maniche di camicia, e si mise a passeggiare e a riflettere amaramente
tipico deirungheria ma di origine orientale, che si suona battendo le corde con un martelletto
, vii-459: diavolo, che a lui si spalancheranno zimbellare (zimbellare), tr
senza il canto nemmen degli spincioni, / si tuffano gli uccelli fra le reti.
di cenere, col quale per ischerzo si percuotono. g. m. cecchi,
zimbellato dalla corda della continenza che dante si scinge. zimbellatóre (zimbellatóre)
redi]: gli augelli... si lasciano ingannare dalle zimbellature.
, ma ricordatevi di quel che vi si è detto. -che cosa? - «
figur.: ingannatore. zimbellista si diletta di prendere anco i filinguelli.
necessari, ma per tutto 'l verno si ponga in quel luogo vinaccia e saggina,
per aver a servir di zimbello, si tengon legati per la coda. tanara,
reti, con gli stessi zimbelli, si possono ridurre [le anitre] sopra tacque
: 'zimbel'e 'zimbello': zuffolo con che si giuoca e fischia all'uccelli.
vecchio mansueto, /... si vedeva fatto il lor zimbello. manzoni,
sorte avversa. toe che si tocchi il zimbello, / e disse:
che le bugie son zoppe / e però si co- gnosce a quelle il vero »
della cura delle malattie [redi]: si può dar loro un gentile zimino per
basse passioni e della loro ignoranza, si foggiarono una religione a modo loro e per
, e allettamenti di non vera felicità ti si girava d'intorno, sollazzandoti. f
se ne fosse fatto capo, che si servisse del cardinal vecchio di borbone per zimbello
aretin cotal zimbello, / di notte si levar dal campo in rotta / e ad
c. e. gadda, 6-261: si storceva le mani zimògeno, agg
£v|it| (v. zima si). zimonuclèico, agg.
a far riconoscere il grado di calore che si svolge nelle sostanze in fermentazione.
preparar le sostanze per mezzo delle quali si fa la fermentazione. tramater [s.
mesi parecchio imbrodolato sotto il cintolo, ove si percepivano certe gore di risciacquatura o di
viziate e giovani putte cernari e vi si vede l'aria bollire. p. levi
1575: lo zinco metallico... si discioglie pure nelle soluzioni bollenti di potassa
con varie tecniche, attraverso la quale si rivestono di zinco oggetti di ferro o
. -anche: la soluzione di zinco che si usa in tale operazione. -zincatura a
sf. stabilimento o officina in cui si estrae zinco dai minerali che lo contengono,
che lo contengono, o in cui si esegue la zincatura. zincìfero (
) che cristallizza nel sistema esagonale e si presenta per lo più in masse compatte
interessante per l'estrazione dello zinco (e si trova in spagna, italia, polonia
numero atomico 30, bivalente, che si presenta come metallo bianco azzurro e si trova
che si presenta come metallo bianco azzurro e si trova in natura come composto di diversi
coll'ossido di ferro nella franclinite; si ottiene bruciando lo zinco all'aria e si
si ottiene bruciando lo zinco all'aria e si forma in questo modo durante la fusione
modo durante la fusione dell'ottone; si ottiene per via umida, precipitando con
. pascoli, 1-25: fa che si trovi la carta, e ch'ella sia
cagionava, nella paura che il vecchio si svegliasse, il raspìo delle zampine di
di origine incerta (a meno che non si pensi a una relazione con zinken 'dente
avete eletto? soffici, i-220: si trattava, per che riguarda l'ultima zinganétta
tipogr. procedimento chimico con il quale si ricavano da fotografie o disegni matrici incise
2. laboratorio o reparto della tipografia dove si fanno tali matrici. 3.
una che è proprio, che si riferisce alla zincografia; che stampa zincografie
zincografie. soffici, iv-35: si trattò di una pubblicazione in nero e a
detti 'zingoni'o 'mozzichi', i quali si disseccano, si putrefanno, e la
o 'mozzichi', i quali si disseccano, si putrefanno, e la putrefazione attacca il
. zincotipia (zincotlpìa), si. tipogr. zincografia; riproduzione ottenuta
erano tarocchi più grandi di quelli con cui si gioca in partita o con cui le
, iv-33: ciò che principalmente mi cruccia si è che questo arciprete medesimo,.
una compagnia di amici in cui ci si diverte goliardicamente organizzando scherzi; viaggio compiuto
etnico degli zingari. -per simil. che si svolge fra continui spostamenti, nomade (
, agg. che è proprio, che si riferisce agli zingari; da zingaro
guardiuol nel magazzino / là dove ei si ricovra; / e senza lume alcun
acacia passeggera. 2. che si svolge, che trascorre fra viaggi e spostamenti
indovino (scena 4) che non si lascia intendere e fa sproloqui zingareschi (ahimè
lii-6-282: le donne vestono alla zingaresca e si ornano dell'ambra, la quale si
si ornano dell'ambra, la quale si trova in quel mare. zingàrico {
arbo o usso: / quel che si ruba non s'ha a saper grado;
ricetto / a zingheri, a pedanti si conviene, / e a simil genti ch'
oste con tutta quellagente, che nell'osteria si ritrovava: negava lo zingaro di non
g. gozzi, 1-131: quando si dice zingari, se ognuno le loro usanze
che non è affatto parsimonioso e non si preoccupa del futuro, vivendo alla giornata.
: un bel terzetto di innovazioni puristiche si trova, per altro, nel testo delle
« dalla natia provenza [daudet], si trapiantò un giorno, adolescente, nel
4. sm. ling. lingua che si è formata, su una base neo-indiana
di altre lingue dei paesi in cui si è trovato a vivere tale gruppo etnico.
segnò la faccia di nero. lui si dipinse due lunghe basette e un paio
zingarume iberico - perbacco, se non si trovava li carmen! = deriv.
sono tutte più o meno aromatiche e si usano talora come condimento talora per profumo
come / da pic- col can spesso si ten zinglare, / e lo terremo,
. b. giambullari, i-373: non si allegrò giammai fantino in fascia; /
: ne le donne [la mammella] si addimanda mamma, cizzo, ubere,
le loro zinne mancine, le quali si tagliarono nel far la professione d'amazzoni,
pesanti e solide e i capezzoli che si rivoltavano in su. -mammella di uomo
poi impasticciata. agnoletti, lxvi-2-319: si triti sottilmente della zinna cotta di vitella.
marito della zia (e in questo caso si tratta di parentela acquisita).
, 8-86: da mezza notte tacito si parte, / e non saluta e non
2. region. titolo di rispetto che si attribuisce a uomini anziani. deledda
emigrando in america, da cui ci si aspetta un'eredità. - per estens
.: parente molto ricco da cui ci si attende qualche aiuto o vantaggio, in
le cospicue ricchezze e di cui non si sa nulla mai più. de marchi,
gadda, 6-282: racchiocco- lato come si ritrovava con la faccia contro il comodo e
zipol della botte, / ché non si versi. buonarroti il giovane, 9-231:
buonarroti il giovane, 9-231: gli si fa innanzi col zipolo in mano, /
tutto il vino dentro di lei racchiuso si versa. g. gozzi, 1-322:
in ostricoltura, pezzo di ramo su cui si fissano le larve di ostrica,
giallo arancio tendente al bruno che si trova sotto forma di incrostazioni polverulente in
nelle case coloniche, magazzino in cui si conservano gli orci per l'olio.
aggiunto di alcune diramazioni di vene che si spargono nel zirbo. zirbo,
] molto grasse in quella parte che si chiama la rete e dai medici vien
zirconio che cristallizza nel sistema tetragonale e si presenta in cristalli prismatici o in granuli
; di uno splendore grasso particolare. si trova quasi sempre cristallizzata in prismi a
e pesa 4, 4... si adopera dai gioiellieri come pietra d'ornamento.
numero atomico 40, tetravalente, che si presenta allo stato puro come un metallo duro
'zirconio'... è un metallo che si ottiene scomponendo il fluoruro di zirconio col
scomponendo il fluoruro di zirconio col potassio; si presenta in forma di una polvere nera
10-95: il cielo è velato, ma si sente dal ziribigliare dell'allodola fra i
a camelioni, che da noi non si usano. 2. milit. ant
però, quasi che del loro zirlire si dovesse afferrare la nota corale in filigrana
. è un uccello selvaggio, che difficilmente si addomestica. pascoli, 1224: i
, che sotto alla parrucca nera e cresputa si confortavano d'una vitalità primaverile, lo
s. v.]: e 'zirlo'si dice anche il tordo che si tiene
'zirlo'si dice anche il tordo che si tiene in gabbia per zirlare. tommaseo,
alto sui cleftici appostamenti. / i clefti si spersero, e fecersi drappelli.
nondimeno quello ziro o giaretta, o che si sia, di scodelle, che manda
zisica e verdea, che se altrimenti si potino, troppo misere uve fanno e sufficienti
con la memoria che con la concupiscenza si riscalda. la zita che ciò si sia
si riscalda. la zita che ciò si sia ancora non conosce, se non
questa è una strana usanza: le casse si soleno portare quando le zite ne vanno
le feste, non è uomo che si tenga più favorito né più contento di me
gli danno. muratori, 7-i-344: non si distinguevano le zitelle dalle maritate, perché
continuamente al ricamo d'un velo, che si consacrava alla dea ogni cinque anni,
alla dea ogni cinque anni, per cui si celebravano i giuochi, ne'quali non
quarantenne, era accollata, ossuta, e si chiamava elvira. -con uso aggett
, 6-70: fu così che esterina si trovò in casa dei nonni, coricata in
per lezione. palazzeschi 5-284: se si fosse contentato di una zi- telluccia bruttarella
bernoccoluto, dalle guancie di mortadella, si gettò avidamente sopra una zitellona smilza.
zitellone inacidite. vittorini, 6-112: si aveva qualche invitato, il ragioniere delle fornaci
: lo vostro presio fino / in giò si rinovelli / da grandi e da zitelli
non sono e non possono essere e che si potrebbe dubitare anche dell'amico nostro se
la regina nel letto essendo entrata / si venne a parturire un bel zitello.
tuo marito è zito - e tu te si ben portata. 5. accr
, 260: il zito, per quanto si cava da dio- scoride, si vede
quanto si cava da dio- scoride, si vede esser manifestamente una bevanda che si fa
, si vede esser manifestamente una bevanda che si fa d'orzo e di grano,
e di grano, simile a quella che si chiama cervisia. landò, 1-70:
callimeno pendonio fu inventore del zito, che si fa in egitto; del medesimo autore
zito, la cervogia e 'l camo, si noverano quali spezie di birra tra sé
. sercambi, i-374: quanto si puonno lamentare i porti di tal zito
, arnesi, victuagla: e ora vi si vede spo- zare piccoli bactelli carichi di
zittirono. bernari, 6-28: se peppino si ribella, assunta lo zittisce. tomizza
ghiacci distaccatisi, o per altro) si era alquanto aperto nel fondo, di maniera
pur non osavano di zittire: anzi uno si trovava molto travagliato dalla tosse, onde
pirandello, 8-3io: due dei compagni si sbracciano a far cenno, a zittire dal
è qua e là gente che zittisce: si vuole poter udire la difesa di perelà
girando gli occhi in quella direzione, si volse lentamente a zittire. -per estens
silenzio. casti, i-2-298: mi si permetta qui che pochi accenti / in politica
a'passi quand'entro in camera, si zittisce al colpo, distingue la voce
al colpo, distingue la voce e si volta verso che sono. bacchetti, 2-37
colpa è nostra ». il babbo si era zittito. = denom.
che tace, che fa silenzio, che si astiene dal parlare o dal prendere la
zitto / tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto. moravia,
, 1-82: in queste tristi considerazioni si fece zitta zitta dietro la porta, e
si mise a mangiare zitto zitto. cassola,
aretino, ii-67: zitti, silentium; si pictoribus... oimè, che morte
ne torcia. lippi, 10-1: se si dà il caso di venire all'ergo
tra per maraviglia e per riverenza, non si sentiva un zitto. i. neri
. neri, 2-82: più non si sente un zitto in quell'istante, /
poi da molti letti insieme della corsia si levarono dei rudi zitti: « smettila,
idem, 5-7: le zizzibe mature colte si serbano lungamente in vasi di terra scialbati
quivi nella sua figura / pallida, si vedeano i due serpenti / alle sue zizze
fanfani, i-193: e zizzole! si dice a modo di esclamazione di meraviglia
fra il buono frumento, perche non si fradichi il buon grano in compagnia della
il fmmento] anche crivellato male. si china dietro la quinta, finge di
: da un terreno poco coltivato non si può sperare gran frutto; se poi il
visconti venosta, 350: emilio si trovava ogni tanto alle prese con parecchi di
buona semenza: badiamo che nessuno di noi si converta in zizzania. = voce
altre cose simili, con più ragion si può dire, che si perde il tempo
più ragion si può dire, che si perde il tempo per noi, più che
tempo per noi, più che non si occupa. = denom. da
dapoi disnar sopra la piazza de san marco si fa una bellissima cazza di tori.
zocca. tozzi, ii-81: quei capelli si empivano di zocche d'uva, e
altri quattro laterali ve ne sono ove si formano le punte che vengono a rappresentare
ordine ionico è grossa mezzo modulo e si divide in tre parti una si dà al
e si divide in tre parti una si dà al zocco, il suo sporto è
ottava parte del modulo, l'altre due si dividono in sette. baretti, 6-189
, era sostenuto dallo zocco, che si alzava e si abbassava mediante una leva
sostenuto dallo zocco, che si alzava e si abbassava mediante una leva o con una
sommità de le cime degli alberi, che si piegano e non sono offesi, e
portavano intrappolata una grossa zoccola viva e si proponevano di appenderla per la coda e
, sì che eri atto a qual si voglia nobile esercizio, così contemplativo come
pensiero nostalgico. arbasino, 1-10: si apriva in nostro teatro con qualche cantante di
copia, né l'ha fatto, né si è presa altra cura per avvisarne alcuno
1315: ma [l'asino] si arrestava ai trivi ai ponti ai borghi,
. pavese, i-343: poco dopo si sentì zoccolare sulla scala interna. fenoglio
. bernari, 4-75: il giorno si levava senza un canto di gallo, senza
minuti, di attimi, / resto si sentirà lo zoccolìo dei suoi cavalli / e
di sera il traffico sulla mulattiera si quieta; passa un ultimo drappello di uomini
gli zoccoli. jahier, io7: si sente uno zoccolio per le scale. la
or dini religiosi, attualmente si usa soprattutto negli ospedali, nelle
. garzo, xxxv-ii-312: zoccolo si 'nfanga, / ma non pelle in
calzare è tutto quello, che si calza, sia scarpa, sia zoccolo,
bene... perché in montagna non si compra il necessario; bisogna fabbricare
viste tante fuoze nove che tutto il dì si fanno e di berette e di calce
/ abbila cara e fa che non si sepre / nell'età verde prima che sia
in virtù minimi bioccoli, / rado si dura al camminare in zoccoli. leonardo,
che un frate franciscano de'zoccoli pur si era accinto a scrivere, per confutare l'
che nessuno dei due avesse voglia: si spingevano con gli scudi, mentre i
come 'freno'il pesante strato di ghiaccio che si formava (il cosiddetto 'zoccolo').
ancora più espeditivo senza zoccolo, però si chiamano saette quando si ficcano ritorti. i
zoccolo, però si chiamano saette quando si ficcano ritorti. i medesimi quando ricisi
: nel arco trionfale di lucio settimio si vede, sotto al dado della base,
un zoccolo, il quale da altri non si vede usato, et il fregio lavorato
lato, men alta che larga, che si pone sotto le colonne, come d
le coma delle lunet te si posano, fin quasi a un terzo dell'
qual serve di primo piano alla fabbrica, si ficca nel piano superiore, o sia
in perpetua attesa dell'ululo della sirena che si ripeteva, se ben si ricordi,
sirena che si ripeteva, se ben si ricordi, sei volte. moravia, i-390
che guarda il paese nemico verso fraistat si è incominciata l'incamiciatura d'un buonissimo
uno zoccolo di legno naturale, in cui si aprivano a ritmico intervallo degli scaffaletti pieni
moravia, xi-98: l'altro giorno, si è presentato dicendo che la ditta lo
un'associazione, un partito, che si mostra restia a eventuali mutamenti o trasformazioni
. elettr. supporto delle lampade elettriche che si avvita o si innesta nel portalampade.
delle lampade elettriche che si avvita o si innesta nel portalampade. 12. elettron
riso o la polenta, su cui si dispongono carni arrosto o in umido.
da fuoco fissata alla canna su cui si muove il ritto. 16. tipogr
non dice mai parola, che non vi si sprema alquanto prima, e ne dice
, i-io: ti rispondo che non ogniuno si fa familiare quel parlare tanto in punta
, ti direi, chi è quella che si dà in preda al fattore, allo
cecchi, 1-1-401: per una pianella che si appai, / si fanno cento zoccoli
per una pianella che si appai, / si fanno cento zoccoli spaiati. serdonati [
sparse. -che tratta, che si occupa di previsioni astrologiche (una pubblicazione
con una umana sincerità di partecipazione, che si staccavano in tutto dal tono delle altre
e nove gradi a nord, che si suddivide idealmente in dodici parti, corrispondenti
: la longitudine delti pianetti e stelle fisse si conta in la linea ecclittica del zodiaco
il grado opposto al grado nel quale si trova la terra. vico, 178:
rispetto al luogo sera quando quello che si figura non ha convenienza alcuna con il luogo
ha convenienza alcuna con il luogo che si piglia per il tutto: sì come il
del sole per lo zodiaco, o quando si eclissa la luna. d'annunzio,
volgare, 1-56: lo elleboro bianco si è caldo e secco nel terzo grado
li necessari cibi, doppo li quali si faceva qualche danza e gioco a lume di
croce, ii-8-92: scontrosi e inesorabili si comportano gli zoili di ogni tempo.
critici loro contemporanei... quasi tutti si vendicarono, dannando i loro zoiletti all'
le ofed uno scrivano: ogni sera si rivedevano insieme al magistrato, onesto da
(un luogo). to sottili, si dice che 'quelle gambe paiono due zolfanelli'.
. sostant. pananti, ii-281: si dice d'una donna lunga lunga, asciutta
conservar lungamente i vini, oggi da molti si pratica la zol lo,
ne fatura, quando il vino si muta ed è già fatto perfettamente.
con zolfo cal maniscalco non si perde punto di animo né di cuore.
disus. insieme degli aspetti biologici origine o si sviluppano situazioni o fatti di notevole
di fenomeni della vita giuglaris, 2-299: si sa che in roma il zolfanello che attaccò
'zolfato'o 'solforato'. ma questo dove si cava e si lavora lo zolfo. zolfaia
. ma questo dove si cava e si lavora lo zolfo. zolfaia è nel targioni
uno zolfanello. che va alle zolfiere, si trova più lontano l'altra sorgente. giuzione
poca cosa. ne o grotte, donde si ricava lo zolfo; e quelle tane,
faetano, ma il cattivo metodo col quale si tentò di stabilirvi aspettar da canto
, perché gli zolfanelli ormai poco o punto si adoprano. zolfaròlo { solfaruòlo,
14-2-2-622: ap fosforo che si accende per sfregamento (anche nel =
alcuno. fuoco di sopra, si aroventisce; ma per amore di ciò movendola
: talvolta a discrezion d'un zolfanello / si e zolfino. savi, 2-i-261: gracchio
[s. v.]: se si vede che la crittogama non dà addie
crittogama non dà addie non si poteva con buona logica inferir la pietra risolutamente
. fogazzaro, 5-90: il professore si alzò, prese uno zolfino lungo mezzo
zolfini. fenoglio, 22: dentro si sentiva solo respirare, il massimo rumore era
... sorta di fiore che non si secca, così detto dal color dello
valenze 2, 4 e 6, che si presenta come un solido di colore giallo
solfo e 'l salnitro, de'quali si compone la polvere predetta, macinati o pesti
compone la polvere predetta, macinati o pesti si tenissero in luoghi separati ognuna di queste
g. del papa, 5-91: si fa una composizione di bitume, di salnitro
po'd'acqua, oweramente collo sputarvi sopra si accende. passeroni, iii-104: ci
, e un po'di paglia / facilmente si tengono lontani. massaia, ix-62:
. massaia, ix-62: facile mi si rendeva la cura della rogna...
. tarchetti, 6-1-86: talora il piede si affondava in uno strato di zolfo spento
vergine, vivo-, quello fossile, che si trova allo strato naturale nelle miniere.
, le fiamme come dell'acqua tratte si reintegrano. anonimo [agricola], 225
per non avere esperimentato il fuoco, si chiama vivo, e di questo quello,
machiavelli. piovene, 7-309: in francia si vede ancora questa gioventù ottocentesca: ragazze
per via della guerra, e la fillossera si mangiava quelle poche viti di san costanzo
se non è subito spedita, il vino si guasta. -farmac. fiori di
di rocche, e i partiti elettrici avversi si mitraglia no con scariche di
i-499: hai visto il messaggero? si getta a quel modo zolfo sul fuoco.
reazioni. ariosto, 7-27: come si vide il successor d'astolfo / sopra apparir
. letter. che è proprio, che si riferisce allo scrittore francese émile
rapidi dialoghi e i vivi ritratti che si succedono nella bottega della guantaia...
inchiostrato. 2. che si ispira alla sua concezione letteraria naturalistica (
, concepite e scritte con metodo che si può dire l'opposto da quello usato
zólla), pezzo di terra compatta che si stacca dal terreno quando lo si lavora
che si stacca dal terreno quando lo si lavora con l'aratro o con un
poliziano, st., i-19: or si vede il villan domar col rastro / le
un villan talor d'esser monarca; / si desta, ride, e colla vanga
i-iio: avanti, avanti: dapprima si cammina a disagio, poi uno sdrucciolare
orlo della siepe vicina, e di là si volgeva a guardarci. carducci, iii-2-106
seduto a lungo in verde zolla / si compiacea de le verginee stelle.
è dubbio che sotto le zolle della terra si ascondono le vene dell'oro.
sozio. periodici popolari, i-118: egli si è levato il debito, ha il
. 6. ambiente in cui si sviluppa la personalità di una persona.
, i-4-242: ma la zolla presso cui si rincalzò maggiormente la pianticella del bertani.
vita del grande socialista [rousseau] si approssimava allora al suo tramonto..
« ma con questo, bambino mio, si tinge deriv. da zolo forma
annodamento che tirato l'un de'capi si scioglie ». zollàio (zollàio)
dissodato. paolieri 159: ci si trovava allora in un pezzo di campo a
morte temperate. verga, 7-468: poi si mettevano a correre, ed egli la
: 1 contadini... se si era addormentato sul barroccio, gli tiravano
'zolletta'di terra del paese d'àtene si trovòe che fosse gittata in su le
ossa. bacchetti, 1-ii-345: ogni tanto si chinava a prenderne una zolletta [di
un matuffol sur uno zollo: rizzar si tratta e alla guazza pollo. giuliani,
e lì fra lusco e brusco, si zomba, gli si rinfresca il groppone.
e brusco, si zomba, gli si rinfresca il groppone. -recipr.
energicamente una sostanza liquida o semisolida perché si amalgami con altre. - anche sostant
segrete cose dette donne [redi]: si spaventano alpapparire della madre, tante volte
: forma semplice di iper-alimentazione e, si crede, azione immunizzante contro l'infezione
il bucchero e il barro, / o si prendano inzompare, intr. (zómpo
chissà perché, come fanno i cagnoletti quando si vedono vo fibule, a
fibule, a quel medesimo, che si uniscono l'altre ferite carnose. anch'io
. bernari, 5-161: papà non si è fatta passare la mosca per il
bestia: ve basti de sapé che si vedeva una che l'arazzava je zompava addosso
duello a coltello dei camorristi, perché si 'zompa'ai lati per ischivare i colpi
già qualche ranocchia, tranquilla, come se si trovasse in mezzo a tutta la campagna
appresso, con uno zompo, e si ritrovo sulla strada. -di animali
composta di merletto e di batista che si alternano a zone, giù giù diminuendo
, poi raggiunsero i roccioni di dove si scoprivano le valli interne, tagliate fuori
produzione di poche centinaia di tonnellate, si superano durante la guerra le 11000 tonnellate
quasimodo, 2-28: fra ciane ed aretusa si stende una zona di mare / chiusa
vicina alla frontiera nella quale uno stato si impegna a non condurre operazioni belliche e
non soltanto non avevano paura ma quasi si vantavano di rubare. pratolini, 3-200
, di una relazione; settore in cui si verifica un evento determinato. b
presente fino a toccare la zona che si ricerca. r. longhi, i-i-i-xi:
12-70: la più sicura poesia del piccolo si avverte, tuttavia,...
un'eco. calvino, 6-136: tutto si deve capire, nella storia come nella
una zona buia dove le ragioni collettive si fanno ragioni individuali, con mostruose deviazioni
i locali destinati alle attività che normalmente si compiono durante il giorno. -zona notte
, parte di un appartamento nella quale si trovano le camere da letto o parte di
area della corteccia delle ghiandole surrenali che si estende da quella dei glomeruli renali sino
della corteccia delle ghiandole surrenali, che si trova accanto alla arte midollare dalla ghiandolare
insieme delle facce di un cristallo che si presentano parallele a uno stesso asse.
quali, attraverso processi di morfogenesi, si sviluppano i vari organi. -zona pellucida
fasce parallele in cui fin dall'antichità si usa suddividere la superficie terrestre dal punto
. fazio, i-6-65: similemente ancora si disegna / lo mondo tutto e parte
/ le tre perdute e ne le due si regna. ottimo, ii-536: la
. ottimo, ii-536: la neve poi si strugge, purché la terra che perde
terra sottoposta alle ue ultime è si fredda che non si può abitare. ruscelli
ue ultime è si fredda che non si può abitare. ruscelli, 3-27: 1
il cielo in cinque parti, quasi si domandan cinque zone: percio- ché a
, area retrostante a quella in cui si combatte. -zona vietata: area su
ghiaccio: la parte del campo in cui si trova la porta della squadra che la
dal fatto che l'ex-giocatore juventino cesarmi si era, per così dire, specializzato nel
segnare, vincere in zona cesarmi, si dice a proposito di una segnatura notevole
domenico da prato, lxxxviii-i-466: mai non si vide balenar sì presto / come nereide
amore). iacopone, 357: si om poveretto -ioietta te dona, / la
amore è amica / a me non si conviene. -scherz. stringere la zona
, anche, dall'area che normalmente si frequenta. -in zona: nelle vicinanze
la fortetute non pò ben andare, / si 'l don de lo temore no la
4. miner. e cristall. che si riferisce a un cristallo la cui composizione
. longhi, 1i-1-70: allora la monumentalità si placca: il cavallo scorciato si espande
monumentalità si placca: il cavallo scorciato si espande in un largo disco chiarissimo; sopra
; sopra i grandi specchi mamorei, si stendono i damaschi aurati, le vesti
le ripe arcuate di due cervici umane, si versa il liquido verde di un colle
forme sferiche come per tendenze antonelliane cui si richiamerebbe il motivo delle sfere sui pilastrini
e persino il tipo del san girolamo che si costruisce, dalla cintola, in su
, 9-ix-1990], 1: se si guarda ai quattrini spesi, antagonista del
sismicità di un territorio in base a cui si tracciano le carte topografiche relative alle zone
; come non esiste l'ideale pinacoteca. si può ricomporlo nell'immaginazione, con i
m. -gì). biol. che si nutre di animali; carnivoro.
sf. ecol. parte della fenologia che si vale di osservazioni condotte su animali facilmente
2. psicol. perversione sessuale per cui si prova attrazione per gli animali (anche
che non trova il suo sfogo naturale, si debbono attribuire certe manifestazioni iperboliche e paradossali
zoofiti, nominati piantanimali, sì come si può vedere nelle mie istorie e nelle
partic. di una determinata specie, che si manifesta con sindromi nevrotiche, soprattutto infantili
, i-387: sopra del quale epistilo si posa el zofaro comunemente ditto fregio,
secondo la natura degli ordini, talora si trova puro, ed è proprio luogo dell'
lami, i-i-lxxiv: nel zooforo inferiore si legge il numero d'anni mccxcvii,
di batteri della famiglia pseudomo- nadacee che si sviluppano soprattutto in acque putrescenti. =
. lastri, vi-251: sperar si potrebbe avanzamenti portentosi nella nostra pastorizia,
disus. che è proprio, che si riferisce alla zooiatria. tommaseo [
.]: 'zooiàtrico': che appartiene o si riferisce alla zooiatrìa. 'medicina zooiatrica'.
singolo individuo di alcune colonie animali che si differenzia per una particolare funzione che svolge
), xii-223: 'zoolito': si dà questo nome a certe parti d'animali
ià maturo di anni e di senno, si diede tutto ai suoi lavori prediletti di
è proprio, che concerne, che si riferisce alla zoologia. - geografìa zoologica:
di vaccarès, riserva zoologica, dove si pescano grosse sogliole e dove i tori
. 2. disus. chi si dedica allo studio degli animali, zoo-
: 'zoologista', naturalista che special- mente si dedica allo studio degli animali. u.
ha importato anche 'zoologista'! ma insomma si vuol proprio parlare e scrivere nel gergo di
vi riferisca e descriva di qual maniera si compiesse lassù, per opera dell'immaginoso
, la loro vita e il loro abito si restringevano volentieri ad aggiungere un individuo raro
, 8-189: la macchina, dunque, si sente, per delle buone ragioni:
dal belvedere del tribunale me stesso che si affanna per la strada della cesana e
. relig. che riguarda, che si riferisce allo zoomorfismo. 2.
m. -ci). ling. che si riferisce, che riguarda la zoonimia
], 108: nel febbraio decorso si è inaugurato a brescia... la
cui vero senso e vero appetito non si manifesti ma sì un genere di movimento
zoospòra (disus. zoospòreà), si. bot. planoconidio. p
: spora acquatica libera senza membrana che si forma negli zoosporangi. = voce dotta
zootecnìa, sf. scient. scienza che si occupa di ri- produzione e di allevamento
, tit.: sui principali miglioramenti che si potrebbero introdurre in alcune parti dell'agricoltura
alleate). gobetti, 1-i-730: si potrebbe moltiplicare il raccolto delle erbe foraggere
. sm. chi studia la zootecnia e si occupa delle sue applicazioni pratiche.
: ei [i primi anatomici] si son serviti primieramente della somiglianza del corpo
disus. che è proprio, che si riferisce all'anatomia comparata. documenti delle
m. -ci). disus. che si riferisce, che è relativo alla zootrofia
della macchina di proiezione cinematografica con cui si otteneva la visione di immagini in movimento
sorte eli pece chiamavano zopissa, la quale si faceva della ragia che si rastia dalle
la quale si faceva della ragia che si rastia dalle navi, e con la cera
, in altro tempo ritornerà; e se si taglia, non zopperà, e talora
, perché sì come senza lume non si può operar cosa buona, così in
zoppeggia la ragione del governatore, dove si ha riguardo a nobiltà o ad affettazione,
zoppo. morgagni, 5: che si diano, né di rado, sublussazioni tra
. 'sub-axil- lare fulcrum', di cui si servono alcuni zoppicanti, a foggia di t
somigliava al 'matto'dei tarocchi e da vicino si scopriva essere un soldato ferito e zoppicante
. frateili, 5-178: il coro si faceva zoppicante, e qualche voce perdeva
, sostanzialmente, e sì perché non si poteva dire che i machiavelli fossero stati
apparenze e che nel buio delle tenebre si seppellissero i suoi trascorsi. buonafede, 2-vii-14
nel greco. fogazzaro, 13-87: si diceva che negli studi teologici avesse zoppicato
de'sudditi suoi, massime ecclesiastici, se si troveranno tepidi o vorranno zoppicare o tergiversare
gno). varchi, 8-2-104: si piglia per essere incostante, dubbio e quasi
,... delle vene usate si segni quasi infino alla debilità del corpo.
: la infermità contrectiva, la quale si chiama atrichis, così conoscie che 'l cavallo
26o: un'altra [nave] zoppicando si condusse a mo- zambique. banti,
8-ii-113: non bisogna andare zoppicando, chi si vuole condurre al paradiso. giuglaris,
, mai non intoppa, né zoppica chi si sa librare così dritto. massaia,
. muratori, 9-198: tanto più si spargerebbe ne'sudditi questo velenoso fermento,
muratori, iii-165: la disgrazia però si è che lo stesso idenam in fine
zoppicava forte, abbandonò i salassi e si diede anch'egli a i sudoriferi, che
svogliati. b. croce, ii-1-162: si raccomanda sempre, nella sfera della scienza
faldella, i-5-265: andando col zoppo si impara a zoppicare. = denom.
fusse altrettanto di quel di fiesole, si potrebbe pigliare speranza di molte belle e nuove
stigliarli, 2-215: in voi nessuna parte si confonde: / anzi il tutto risponde
a mendicare; e non sapevano che si fare. fasciculo di medicina volgare, 22
ginocchio non più grosso del suo braccio, si tirava il piede dietro come un peso
, 1-88: il leone... si mise a caminar più a dentro zoppo
lamentandosi. nievo, 1-vi-220: egli si meriterebbe ch'io non toccassi più per lui
: / del ben c'avien non si porie dir troppo; / parlando givan non
silenzioso intoppo. fenoglio, 1-147: si sentì il passo zoppo del podestà sulla
g. gozzi, i-26-86: ella si mette a sedere sopra una sedia coperta
stinta sopra la poltrona zoppa, ci si chiede cosa diventeranno queste miserie tra vent'
in cui bisognava il lume e non ci si rigirava e per tutta mobilia una tavoluccia
zoppe. 3. figur. che si comporta in modo disonesto, immorale (
andò guari di tempo, che anche egli si dispose d'ire alla messa.
nazione. 7. che procede, si sviluppa o avviene in modo stentato,
cosa va zoppa. -che si costituisce fra persone di diversa condizione sociale
. fagiuoli, ii-96: col tacere si fugge da ogn'intoppo, / né tacciar
da ogn'intoppo, / né tacciar si potrà vostro discorso, / se ben dritto
trovo zoppa. amari, 1-i-300: 'tarabere'si è spiegato da alcuni 'tabarro, altri
zoppe, lungi dal nuocere, non si reggevano in piedi. dossi, 2-ii-551:
zoppa, le parti disarmoniche, vi si vede la fretta, e il rabberciamento e
simile avviene anche talora delle volte che si rimangon zoppe o monche; posano da
di napoli sono gobbi o zoppi e si sdraiano o balzano senza identificabili motivi.
. econ. che è proprio, che si riferisce a un sistema monetario bimetallico incompleto
, 9-131: la musica avanzava zoppa, si scaricava nei tromboni come una macchina sul
macchina sul punto di fermarsi, e si ritirava saltellando. 14. sm
: ad un pozzo alto e profondo / si condussero a piè zoppo.
lunga ad un altro in checchessia, si dice: 'e'lo piglia a piè zoppo
sacchetti, 16-127: costoro con la donna si tornarono a piè zoppo col dito nell'
col dito nell'occhio; e la donna si fece per li tempi con piu mariti
istorie del mondo, dicono che non si può andare dirittamente, chi ha per compagno
toscani, 50: anche le zoppe si maritano. ibidem, 279: capra zoppa
sono zoppe. ibidem, 301: si conosce prima un bugiardo che uno zoppo.
: il vero motivo per cui il signore si china su noi e si interessa tanto
cui il signore si china su noi e si interessa tanto, è proprio il vederci
e se ruzza e disturba, non si ha sofferenza di lei, le si dà
non si ha sofferenza di lei, le si dà un calcio, là e addio
, tristerello, ghiot- terella', et si iterum diminuantur dicendo 'tristerellino, ghiot- terellina'
con morbido pelame di colore nero, che si nutre di insetti e piccoli mammiferi,
vestitosi curto cum una zomea da soldati, si fece scrivere per balestriere. legendose poi
-a). che è proprio, che si riferisce, che è relativo allo zoroastrismo
relig. che è proprio, che si riferisce allo zoroastrismo, alla cultura che ne
? moravia, 28-883: la collina che si chiama atechqah ossia altare del fuoco era
il signor piero a cui per eccellenza si convenisse il nome di strozza, non ho
sollazzevole giovane di casa malavolti, due si mossero ed al signore accusano costui.
bagno, recatosi nel luogo dove simili cose si vendono, essendogli domandato in compara e
sul duro di prenderla per moglie, si ravvedrà del suo errore quando s'accorgerà d'
a divenirvi quel che ogni dì più si andava da sé stesso facendo, ritroso,
i-371: essendo umidiccia la terra quando la si diveglie, fangosa o bagnata affatto,
militare è onesta e materna e così si lascia maternamente mangiare, come una mammella
lascia maternamente mangiare, come una mammella si lascia maternamente bere dall'ingordo poppante.
. firenzuola, 8i5: più non si fan le bionde pastorelle / coi sacelli
mi capitò un forestiero a casa, che si portò sotto un lombo sodo, riquadrato
v-42- 6: zotichi... si dice de'panni grossi e nuovi, che
la più mite interpretazione, che dar si potesse ad un procedere sì zotico e tondeggiante
tondeggiante. muratori, iil266: non si può dire, fin dove giunga alle volte
il viver zotico e ferino / corruzion si creda è non natura. panzini, i-60
vivendo questa vita zotica e materiale, si possa in lui sviluppare l'ingegno.
. bechi, 2-252: il giovine si accorse subito, alla prima accoglienza,
ne la più rozza e zotica lingua che si sia, sempre diletterà il suo lettore
). due libbre di zozza; si sente dal fiato. a starti accosto,
prima / per cui la zottarìa tanto si duole / e, tanto di virtù nuda
duole / e, tanto di virtù nuda si stima, / mi restano ora a
altra, idest, ch'un zoppo si dispera / de non poter ballar, far
dottori, 1-31: dallo stroppio destier si leva zotto / alfin colui, che il
. garzoni, 1-747: e non si parton di banco, che l'uno e
in pugnia uno visconte, lo quale si era zovene et era molto belo et avea
3-86: poi el più zovene conseier si parte dalla banca e va alla porta
a spiegare chi fossero i nùmidi, oramai si ha solo a dire che erano zuavi
d'artiglieria, ci fulminava senza che si potesse rispondere dovutamente coi soliti nostri catenacci
sono di più maniere, ma tutte si ristringono a due: lunghe o rotonde.
dove cocomeri o zucche sono piantate, non si lasci altrimenti venir una donna; perciocché
fusto sale contro i corpi vicini, cui si avviticchia, ovvero va strisciando lontanamente sul
: togli zucca saracinesca, la quale si chiama colloquintida, quanto ne piglierai con mano
dal lo lo qual ancora si dimanda zucca alessandrina e tolendola lato
produce frutti virtuosa scuola dicie che se e'si tosasse i capegli a ercole, che
suprema parte, per cominciar di qui, si o peretta. fa piccoli frutti a
la zucca. guerrazzi, 16-31: egli si era posto a grattarsi la ria (
sotto i sopraccigli spessi e uniti, si dimostrava all'altezza del suo -zucca
: poi il sole sali nel cielo e si mise a covare il mondo come una
188: l'erbe, che si vanno arrampando per le siepi, e avilup-
croce, v-4: fra li simplici, si adopera il nasturzio detto in vìneggia communemente
mellone. buonarroti il giovane, 10-927: si trasformino in vespe e 'n calabroni /
arno. d'azeglio, 5-263: si cavò di tasca un pane e una zucca
-per simil. parte dell'alambicco in cui si raccoglie il prodotto della distillazione.
, / e intorno al quale si vanno rigirando i capelli. -supporto
-supporto a forma di testa su cui si pongono parrucche o cappelli; testiera.
né so io come sia possibile che si truovi alcuno che ne le corti pratichi,
la zucca, come volgarmente si dice, che niente di cervello gli resti
grosso libro. fucini, 542: si persuada, caro cavaliere, che il contenersi
, è impossibile, specialmente se uno si senta, come deve sentirsi il barboni
di nui / favolegiando vai tanto e si spesso / volendo commentar qual son qual
solo sguardo il santo frate di lei acceso si fosse. monosini, 252: egli
voluttuosi, è un problema che mal si riesce a sciogliere. fogazzaro, 13-111:
? non sai che prima cosa prendono chi si nasconde? -persona di spicco per
. d'azeglio, 7-iii-280: ora si richiama da ferrara il card [inale]
grazzini, 4-95: non credi che si sia altri che tu, che sappia
ma... dalle zucche non si pretende vino! 12. dimin
. agg. che è proprio, che si riferisce a varietà di ciliege, pere
, 5-163: i seraudi ballavano e si davano zuccate come le capre.
e zucata. soderini, iii-418: si costuma di fare il pane impepato con
evo, e infino a'nostri tempi, si veggon usati in egitto de'canditi simili
di caffè o altro liquido in cui si sia messo dello zucchero. p. levi
i primi versi, che di solito si scrivono colla penna maldestra in male d'ebefrenia
. cassola 90: « come si chiama il paese di anseimo? » «
rispose ivana. « afragola? » poi si ricordò dove aveva letto quel nome:
einaudi, 386: gli industriali zuccherieri si erano riuniti in un 'trust', chiamato
, tirato a milioni di copie) si invitava a pregare per i 'poveri zuccherieri',
, agg. che è proprio, che si riferisce allo zucchero o alla sua produzione
2. che è proprio, che si riferisce alla produzione dello zucchero, all'
dolciastri sostituiscono i fiori. sotto ai portici si pigia l'uva e il mosto cola
l. adimari, 179: si prepara il fiato / col muschio stemperato
cantù, 2-127: la bambina dunque si famigliarizzò al più presto col vaierà,
esser bene equipaggiate pel teatro, se non si munissero d'un mazzo di fiori,
, ma molto diverso di quello che si fa oggidì in firenze. costo, 1-321
di pesce marcio, di fieno bollito quando si trovava gramigna, e di zuccherini,
gnocchetti di pasta olce, coi quali si festeggiavano le nozze, in campagna.
ingegno potente. -espediente con cui si attenua la gravità o la spiacevolezza di
mi facesser sol divenir matto, / quando si debbe far due versettini, / forse
dolce. -zucchero liquido: denominazione con cui si indi5. locuz. tirare su qualcuno
, 1-69: la cura di questa infermità si è questa: non manicare per una
. diciamo che tutti basteranno meglio se si strugono o veramente se a suolo a
canne, candido come gomma, che si rompe con i denti. tasso ii-367:
[il caffè], nella scodella vi si mette del zuccaro, più o meno
vino. foscolo, xv-373: lo stomaco si risentì questa notte, e peggio oggi
, di consistenza molto fine, che si sparge uniformemente sulla superficie di alcuni dolci
roba, come sono i zuccari raffinati che si dicono di panetto, i quali vengono
garzo, xxxv-ii-312: zucchero rosato / si dà a lo 'nfermato. balducci pegolotti
e rimosso dal mal sapore, se si ponga in vaso carrario una mezza libbra
segneri, 12- 207: monsignor gherardi che si partirà di qua martedì mattina mi favorisce
l. giustiniani, 1-42: rosa, si tu me dai / le botte,
di prigionia, di disprezzo nel quale si trovava. leopardi, 386: beati
se 'l re arriva in ispagna, tutto si accon- zarà; il dubio è in
degli individui della famiglia cerebridi, che si nutrono di nettare e di frutti dalla
monosini, 246: le medicine amare si cuopron con lo zucchero. proverbi toscani
cotale smalto appiastricciato per bocca che non si stende più che per lo palato. bergantini
, colore, depositi la parte tartarosa e si decomponga perfettamente la zuccherosa o perda come
: di coteste zuccherose definizioni della poesia si potrebbero, per il periodo romantico, citare
: zucche piccole che non ingrossano e si mangiano acerbe, cotte e condite con
ad un berrattino di ferro; la quale si porta sotto il cappello. fagiuoli,
questa gocciole o lagrime o zucchette che si chiamino, non è vota, come alcuni
. moravia, i-674: ogni tanto si voltava a guardarlo di sfuggita, graziosa,
quella lesciva, abbandonata la muraglia, si lasciò cadere giù all'indietro. 4
viani, 19-619: angiò... si metteva a tracollo lo zucchetto dell'acqua.
i-194: 'zucco': 'capra o becco zucca'si dice a capra o becco senza
nota che 'l desidero dello 'ntel- letto si è la visione della divina essenzia, la
la visione della divina essenzia, la qual si è (come detto) tanto sublime
detto) tanto sublime che la memoria che si fonda in organo corporale, ch'è
una ciocca: che a toccarla a chi si sia, è il maggior vitupero che
, è il maggior vitupero che gli si faccia. fagiuoli, iii-180: da zucca
tanara, 401: altre anitre più piccole si ritrovano,... altre dette
che il radersi i capelli, / si dice, dalla zucca, zucconare. carena
: così, come erano zucconati, si conchiudeva il 'sì'fra loro e facevano
della cura delle malattie [redi]: si faccia la zucconatura sopra 'l capo con
; ma perché pel lungo becco non si può fare un cartoccio così alto,
baldinucci, 184: zuccone per eccellenza, si nomina una statua bellissima, fatta di
hanno superato anche se stessi: ei si sono diportati con la piccineria sufficiente e con
brina, che fanno negli orti, ma si dice anche di quelle caciottelle bianche che
dice anche di quelle caciottelle bianche che si vedono nel pettodelle donne. = dimin
mattina di sole allegro e d'aria vivificante si vedevano i convalescenti coi vestiti grezzi dell'
nero, quando l'aprì per mostrarmi come si attacca il codino, traboccava d'altre
luca pulci, i-6-61: ma non si trasse il zuccoto di testa, /
. pisacane, ii-125: i fanti si distinguevano in balestrieri e pavesali, quelli portavano
'canna-mele': recise che son dal terreno, si portano al luogo chiamato 'la trapetta',
. dove disfrante in piccioli pezzi, si fano strignere, e n'esce liquore dolcissimo
bianco', che trasferito in caldaie grandi, si rarefà nello spazio di cinque, o
ma sendo grosso, tornasi a purificare, si raffina, e s'imbianca, riducendosi
e subito una frotta di servitori che si dilettavano di suonare, uscirono pronti con
, baruffa fra due o più persone che si scontrano e si picchiano con violenza e
o più persone che si scontrano e si picchiano con violenza e confusione. -
zuffa non è punito, perché non si fa dispiacere altrui. parini, 776:
: anche la gentile cloe... si getta nel mezzo della zuffa, e
de'suoi, eccon uno de'suoi si combatteva: de'quali lungamente durò la zuffa
. calvino, 3-56: la zuffa si è fatta più serrata. ecco che il
. villani, 5-7: tutta la terra si commosse a zuffa contra i fiorentini,
miglia d'uomini. machiavelli, 1-ii-399: si ritiravano tutti nella radità degli ordini de'
machiavelli, 578: alle quali cose si aggiunse,... duoi spetta-
a cavallo, dove una campale zuffa si rappresentò. martello, i-3-160: sfuggendo gl'
dentro di una terra dove gli inimici si fugon. l. pascoli, i-114
gregorio magno volgar.], 23-4: si levarono gli eretici con loro battaglie,
im- prowiso, tutti i cardinali, si dice tutti, senza eccezione, si sarebbero
, si dice tutti, senza eccezione, si sarebbero trovati concordi in questa scelta miracolosa
zuffa del 'z'e del 'h', si messe a fare un altro volume, e
. trattati antichi [crusca]: si soffermarono in alcune zuffette di niun rilievo
è in fondo alla via, che vi si corre, là in fondo? si
si corre, là in fondo? si zuffano? 2. attaccare battaglia
fischio. vasari, i-723: né si può dire a pieno per quante vie si
si può dire a pieno per quante vie si volge la detta acqua della quercia con
non tanti zufolamenti: ché quei poltroni si deono esser fuggiti. errico, ii-4-1-85:
/ di fare allor che fori alcun si mette. lo indovinello, lvii-42: non
pastori zufolare. ghislanzoni, 16-194: questi si avvia passo passo alla sua abitazione,
/ mentre ella con tre lingue al sol si liscia. idem, 2-26-7: poi che
scudo / rinvolti, a'piè di lei si raggrupparo. lubrano, 2-221: trema
spine la preda, in lunghissime strisce si sgroppa, zuffola, vomita bave di
era fiera divenuta, / suffo- lando si fugge per la valle, / e l'
, come se la plaga squallida e nuda si fosse miracolosamente vestita di una vegetazione grassa
tramontana a zufolare, / onde non si poteva ire a seconda. forteguerri, i-246
volar. guerrazzi, 1-885: 1 francesi si sbizzarrivano a balestrare msochettate, le quali
; onde come dal fine sovente dagli antichi si to- gliea, così del tutto scacciato
accadere qualcosa o che qualcuno avverta che si sta parlando di lui. mercati
gli orecchi': di quel ronzio che talvolta si sente negli orecchi; e che anche
più nulla, perché le orecchie gli si misero a zufolare. 8.
, s'aggiusta le pieghe dei pantaloni. si appoggia, con il dorso, ad
o che disse; e a colui si dicono zufolare gli orecchi, come dicevano i
prov. monosini, 214: non si può bere e zufolare. amenta, 4-36
non sodisfi al capitano? -e, se si potesse bere, e zufulare in
contenti quattro. passeroni, iii-155: non si può portare / la croce,
nonno. proverbi toscani, 332: non si uò bere e zufolare: fare
guerrazzi, 15-97: invano, non si sa come, ci ronzavano nelle orecchie
novella della griselda, 33: ber te si vede, che di degni spiriti /
zufolo e tamburo: farne quello che si vuole, in partic. raggirandolo.
zampogna o zufolino, / ed accostos- si a que'giganti, e tresca, /
spettacolo della natura, 1-iii-135: questo si chiama 'innestare a zufolo', perché una
. aretino, iv-4-177: se si mettesse in lista la moltitudine di quelle
che vi piovano,... non si trovaria pedagogo che non ritornasse a imparare
assorte nel cinguettio restaro: indi sul piano si lanciar tutte e saettando torte le bisulche
gli albatrelli densi un branco scalpicciante che si rivela al grave e improvviso odore.
amabile di continenzia, 135: or si vene uno zomo che lo visconte si
si vene uno zomo che lo visconte si stava in caxia e tiegniva in man uno
, che son fantesche delle muse, che si fece metter dentro per la siepe;
zugo. landolfi, 7-164: questo che si sarebbe detto uno zugo tutto votato alle
perché molte volte s'immelano di sopra, si dicono zughi melati. -nelle espressioni
? gli ingannati, xxv-1-333: tutte si facevan beffe del fatto mio, come se
hanno qualche somiglianza col membro virile, si piglia zugo spesso per quello.
. -vezzegg. zughétto e zughétta, si. i. nelli, ii-70 (
il primo capitolo della psicologia del lotze si troverebbe già adombrato nel cervello di uno zulù
effetto speciale, scattando la fotografia mentre si modifica la focale. 3. figur
.]: 'zunnene': voce che familiarmente si usa per imitare il suono della gran
un concerto suona e come il concerto si tace incominciano a suonare i tamburini e
alluminio che cristallizza nel sistema cubico e si presenta in minuti cristalli di lucentezza vetrosa
o biancastri o tendenti al grigio; si trova in colorado e in sudafrica.
o deritti, exempli grafia quando si abbraccia per le mani... overo
98-127: data l'acqua alle mani, si posono a tavola. la benvegnuda avea
benvegnuda avea subito fatta la suppa, come si fa, con le spezie e tutto
altro ch'uova sode! / pasticci si vedean, marmitte piene, / zuppe,
: egli non badava a quali preziose vivande si trovasse davanti, sentiva il suo compagno
contesto metaforico. valli, i-2-381: si deve osservar ch'il bracco sia purgato avanti
ch'il bracco sia purgato avanti che si cominci la caccia, pigliando una testa di
che s'infarinano, e l'inferigno si resti col suo cruschello a far zuppa da
mandarino. baldini, i-641: finalmente ci si metteva d'accordo sopra una famosa zuppa
cameriere riguardo alla minestra e in ultimo si decise per la zuppa di pesce.
17-61: zuppa è quella comunemente che si fa col pane e col vino in un
pasticcio. agazzari, 8: non si sente altro che zuppa e confusione, cosa
letteraria senza capo né coda, in cui si mescolano disorganicamente spunti eterogenei o considerata
lasci da una banda! » rinaldo si pigliava queste zuppe senza ribatter verbo. c
rabbia, / e nel sangue a vicenda si fa zuppa. -fare la zuppa
.. zuppa è quella che comunemente si fa col pane e col vino in un
o bicchiere; e perché tal pane si stritola, però chi non vede lume,
stare in sui convenevoli... si dice: « egli è meglio che il
il pane ». -sapere quel che si dice quando si dice zuppa: fare
. -sapere quel che si dice quando si dice zuppa: fare affermazioni su solido
113: dalla mano alla bocca spesso si perde la zuppa. -chi fa
malattie [redi]: nella segnatura si può conceder loro la zuppétta fatta di pane
lo più munito di coperchio, che si usa per portare in tavola minestre e altri
, o altra minestra, che poi si mette nelle scodelle. ferd. martini,
confusione che in battaglia: zuppiere che si rovesciano, polli arrosto che volano, e
tufo poroso e ricco di fossili che si estrae in puglia. = voce
fortuna ». deledda, 1-819: si è dovuto combattere come in guerra,
. e. cecchi, 7-86: si sentiva la forza delle zampe puntate; si
si sentiva la forza delle zampe puntate; si vedeva lustrare il pelame dei deretani e
pioggia; la colonna s'allungava e si sgranava, i piccolim restavano addietro;
primo che, sentendosi già zuppo, si partì per non far qualche sproposito in mezo
: zuppi di vino fino agli occhi, si batterono come tanti lordi facchini alle nozze
, abbondante com'era di latte, si trovava sempre zuppa fin la camicetta: e
, verso reggio, l'esercito., si congiunse a gambara cogli altri svizzeri.
2. relativo a zurigo; che vi si trova, che vi ha sede (
, 26-43: l'articolo che gadda si ripromette ai cercare alla libreria seeber di firenze
. m. franco, 1-133: tutti si stanno in zurlo intorno al franco.
, io non mi burlo, / se si potesse sognar a sua posta, /
sebbene questa nobil nazione in altri tempi si è resa illustre per il ben mordere,
aretino, 20-160: essi, che si ricordano de la gioventudine come dei sermenti
aggiungendo il piè destro al pari del sinistro si voltarà con prestezza alla sinistra levando ambe
è mal fomite de armizi e si mandi danari per le zurme. viaggio
cippero molto odorifera. ma perché non si truova, in luogo di epsa togliamo
che tossimele, che oggi più comunemente si dice zuzzucchera. = adattamento del
tutti a una sagra, e lo zuzzerellone si persuase che la molinara ce li avesse
c. e. gadda, 15-41: si trattava per di più di gingilloni,
viver al lor modo; la quale intenzione si veduta espressa nelli svizzeri zuingliani. d
moltiplicate le sette,... ma si può dir quasi che si riducano a
.. ma si può dir quasi che si riducano a tre, luterani, zuingliani
2. che è proprio, che si riferisce a zwingli e alla sua dottrina
la reina comandare che il culto divino si racconciasse: ma lo sospese, e
gr. ^ uyctòtiv 'in coppia', perché si presenta in cristalli gemmati.