mangiare, se del mio togagliolino no si fusse servito a nettarsi le mani, et
nelle mense, ecc. -bavaglino che si lega al collo dei bambini (ed è
2-240: 'tovagliolino', piccolo panno lino che si lega intorno al collo ai fanciulli quando
tessuto e decorazioni della tovaglia a cui si accompagna (o con altri che ben
accompagna (o con altri che ben si armonizzino), di cui è dotato ciascun
cibo. -tovagliolo di carta: che si getta dopo l'uso. testi
. moravia, iv-157: gli occhi le si empirono di lacrime, posò il tovagliolo
sopra la tavola, con una spinta molle si alzò. cassola, 1-248: «
) e di uccelli, e si riproduce sia per ciclo asessuato che sessuale,
e in partic. il gatto), si trasmette anche all'uomo, in cui
, 4-158: tutto il gruppo dei ragazzi si mette a pro vare tozzamente
, agg. che è proprio, che si riferisce allo scrittore f. tozzi (
). barilli, 8-144: bottesini si buttava giù a suonare con voglia sferzando
di punte aguzze. fenogliò, 5-ii-237: si vedeva la tozza canna della mitragliera sporgere
, atticciata, o maccianghera: e si dice a quel modo di fare in
in una, ripetiamolo, questo concetto si sminuisce e si fa tozzo nel concetto,
ripetiamolo, questo concetto si sminuisce e si fa tozzo nel concetto, espresso o
sottinteso, di bellezza letteraria; nell'altra si affina. 2. che non
aveva lineamenti grossolani; mentre lei, si intuiva che era snella. e anche
: « nanna, le puttane d'oggidì si simigliano ai cortigiani dal dì d'oggi
di loro stessi bisogna mariolare: altrimenti si molano di stento; e per un
, 6-56: nelle fessure della terra assetata si annidavano le serpi, le vipere corte
maestro. 3. che non si eleva svettando, ma si spande largamente
. che non si eleva svettando, ma si spande largamente in un'ampia e folta
essendo tozzotto e tangoccio,... si chiamava, da chi voleva o ingiuriarlo
tozzi del pane avanzato a'banchettati. si appagava di bricioli. a. cattaneo,
eppur in mezzo a tanta abbandanza non si dava un tozzo di pane ad un povero
viltà dal lavoro durato nel dire quel che si sente (nel dirlo in lode di
basso in rapporto al valore di ciò che si vende o acquista. tommaseo [
tale materiale. spallanzani, iii-128: si fanno stare [le testuggini] nell'acqua
lo posson venire. allora con tozzi si riempie la testa, il collo, e
della coda, cucendo la pelle dove si à da cucire. giuliani, i-397:
, i-397: quand'è ammagliata, si porta al canapino (lavoratore della canapa)
con l'avanzo de'tozzi di rimenatura si fanno i tozzi di ringrossa- mento.
sanudo, 3-102: volendo molti parlar, si sta ivi fino appresso di tutta la
da fabbro. soffici, iv-143: si vedevano appesi attrezzi da fabbro ferraio,
da nappina o palla; la quale si portava privatamente e nelle cerimonie od atti
di venezia, dacché ne'principali egli si copriva col corno. -tocco.
montale, 4-303: a lungo andare si può dire che una storia letteraria vada
gerg. adolescente che si- comporta e si veste secondo le mode dettate dal gruppo di
forteguerri, vii-11-72: un altro colla ciuca si trastulla, / l'altro col mulo
all'uscio di casa, con il quale si bussa. muratori, 7-iii-386: hanno
13-q: non nan sì aspri steipi né si folti / quelle fiere selvagge che 'n
boccaccio, viii-2-139: tra mantova e ferrara si divide [il po] in due
lunga 2 bracci. cavour, i-372: si serviva dell'esempio tra torino e vercelli
giorno tra questi savi, l'uno si era dalla parte destra e l'altro dalla
dante, inf, 3-3: per me si va ne la città dolente, / per
ne la città dolente, / per me si va ne l'ettemo dolore, /
ne l'ettemo dolore, / per me si va tra la perduta gente. simintendi
un uso, a una tradizione che vi si mantiene). segneri, iv-125:
è quella tra le donazioni, le quali si dicono per causa di morte,
di morte, e l'altre, che si dicono tra vivi. mazzini, 64-301:
miglio alla finestra. e i passeri / si azzuffano tra loro. -tra me
duca di guisa, avrebbono voluto che si fermasse la guerra nello stato del duca
giornali parigini, tra altri più interessanti, si potè leggere nei giorni passati un fatto
di roma, per ciò che terre si rubellavano. 11. per indicare
una famiglia senese, 57: a ragione si vendeo di v soldi e iiii denari
pea, 7-187: in un'ora si può mettere tanta strada tra mezzo.
crusca] -. in cose sì traantiche si basta di tener vere le cose che
, e comandò che la detta città si reedificasse. boccaccio, dee., 5-8
, egli seduto su la poltrona, si metteva a leggerle qualche squarcio delle 'georgiche'
antibo, finché il 19... si gittò l'ancora. tarchetti, 6-ii-224
4-ii-562: 1 tartari,... si vedono tutto dì errare per le campagne
piaccia chiamarli, fomiti pel luogo il quale si deve apparare e profumare a tempo.
c. ferrari, 492: la burrasca si sedò, e fu ventura davvero perod altrui
piu di centomila fiorini d'oro, che si disse che gli avea guadagnati, ovvero
ser giovanni, 3-291: 1 pisani si scusavano che la detta mercatanzia era stata
: non temano che le limo- sine si trabaldino e mandinsi fuor della città. papi
mancanza di forze e la vista che le si oscurò, se pollino non era pronto
per la strada, nei traballamenti, non si rompessero. = nome d'
. di traballare), agg. che si regge in piedi a stento, che
. castelnuovo, 70: le tre ragazze si ritirarono in fretta pallide e traballanti,
sé senza quel carrettelle di sostegno che si usa in città per tener su ritto
calvino, 11-55: anche al cavallo si comunica quest'atteggiamento traballante: si direbbe
cavallo si comunica quest'atteggiamento traballante: si direbbe non riesca a poggiare forte gli
pile traballanti di giornali dietro cui egli si è seduto con un sospiro.
). bernari, 5-253: nannina si era levata e rassegnata attraversava la stanza
questa virtù efficacissimamente persuasiva, il regno si mantenne tranquillo, il partito de'principi
dinanzi alla possibilità che i vari stati europei si diano da fare per ottenere dall'america
. pascoli, 675: così pensando si rizzò sui piedi / e su le mani
. soderini, i-492: la botte si puntella o lega o si carica di
: la botte si puntella o lega o si carica di buoni sassi come più piace
. buzzati, 3-184: il colonnello si mosse, facendo traballare e cigolare un po'
luce). sbarbaro, 6-11: si sfilacciano contro i cornicioni / delle case
il ricasoli traballa e parmi difficile che si regga a lungo al governo. e.
, i-2-193: or come vorremo, che si approvi in noi tra- lasciamento tanto pregiudiciale
sigilli. da tempo m'ero accorto che si traballava. 6. versare
avranno forza in iudici maturi, né si commoverà per quelli chi ha buon capo
, tr. (vuòto-, il dittongo si ha di regola nelle forme rizotoniche,
con giusta compensazione, acciò che non si votasse la tesoreria per le grandi spese
chianti. pavese, 10-97: ci si siede di fronte e si vuotano i primi
10-97: ci si siede di fronte e si vuotano i primi bicchieri / lentamente,
mirabile, in modo che la donna si maravigliò della sua bellezza. boiardo,
e degno d'ogni signoril tavola, e si cuociono per lo più arrosto senza votarli
che la vostra chiesa vaca, / si fanno grassi stando a consisterò.
la città delle persone a cui ci si rivolge. firenzuola, 924: se
s s; rò, qualunque si fosse quel poeta de'vostri il qual chiamò
o della singola persona) a cui ci si rivolge; tutti i beni e il
terreno posseduto dalla persona a cui ci si rivolge. boccaccio, dee.,
guicciardini, 2-2-348: il che se si fussi fatto,... non sarebbono
partito, delle persone a cui ci si rivolge. dante, inf, 10-51
. 12. ant. che si nutre nei confronti della persona a cui
nei confronti della persona a cui ci si rivolge (un sentimento). rinaldo
, eseguito dalla persona a cui ci si rivolge (un'opera d'arte).
bontà, concessione della persona cui ci si rivolge. dante, vita nuova,
. botta, 6-ii-596: nella quale si era combattuto pigramente, e da una
resistenti portarono 145 voti sul cairoli, si trovarono 54 schede bianche che si attribuirono
, si trovarono 54 schede bianche che si attribuirono alla destra scontenta. gobetti, 1-i-601
3-73: in folla prendevano, ma si vedeva poi alle elezioni che votavano comunista.
, xviii-3-470: le figlie, che non si maritavano co i propri parenti, si
si maritavano co i propri parenti, si votavano ordinariamente vergini al sole. foscolo,
. bibbia volgar., i-145: si votò, dicendo: « se sarà iddio
7-130: nella., battaglia il dittatore si votò a castore. g. gozzi
, comandò che nessuno il seguisse e si rivolse al suo alloggiamento. 6
e nei siciliani, accettò il dominio; si votò con persona e facultà a difenderli
ciò è il fiume del cairo, si spandi, questi due fiumi [tigri ed
due fiumi [tigri ed eufrate] si votano; e quando l'acqua toma in
in suo luoco, questi due fiumi si riempiono e cresciono. tasso, 8-3-395:
argentato umore, / e tutti insieme si votar repente / al comandar de la divina
mala cura invechiati fra l'unghie, si converrano al postutto i piedi che zoppicano
umori e 'l sangue rinchiuso quivi, si votino in tutto. svevo, 5-456:
con una manina nei ricci di marianno si votava addirittura di lagrime. papini,
9. venire abbandonato dalle persone che vi si trovano (un luogo, un ambiente
romor fu sentito, / a furia ognun si beva da sedere; 7 sì
7 sì che in un punto si vota la sala, / e beato è
constretta. leoni, 136: venezia si vuota di emigrati,... la
di praia in un batter d'occhio si vuotarono. loria, 5-29: alle otto
loria, 5-29: alle otto il caffè si vuotava. di giacomo, i-474:
di giacomo, i-474: lentamente il mercato si vuotava. era cominciata tardi la vendita
, 7-78: dopo mezzogiorno la spiaggia si vuotava. 10. per estens
quando cinquanta fiorini, e molto di danari si votava la casa. 11.
a tanaglia; giacquero in terra, / si votarono. 12. decadere,
. croce, iii-22-146: la pedagogia si riempì di igiene e medicina e si
si riempì di igiene e medicina e si vuotò di valori spirituali. bramati, 3-192
, 1-30: vuotandosi di parole come se si vuotasse di un convulso pianto, strillò
quando le più belle contrade di europa si rimaser prive per alcun tempo della presenza
. prov. monosini, 103: si quis videatur aggressus rem impossibilem vel explicata
destinato inesorabilmente a una condizione; che si dedica, che si impegna totalmente e
condizione; che si dedica, che si impegna totalmente e con passione a un'
formato che, in terminologia antiquaria, si direbbe 'piccolo vero'. è aperta sul dorso
i-2-282: quando la storia vuotata di pensiero si atteggia a filosofia, nasce la forma
. buti, 3-139: giammai non si muove dal debito del votatore, quando
del votatore, quando è fatta come si debbe. ottimo, iii-96: se con
, sì che la giustizia di dio si contenti che l'anima del votatore ne sia
i. frugoni, i-6-309: ciacco si è coleo: eccoa dormir si è messo
: ciacco si è coleo: eccoa dormir si è messo / di menar smanie ornai
violassero la libera votazione delle genti, si esigui la sacra funzione del plebiscito.
osceno e una scritta ingiuriosa, e subito si era gridato allo scandalo.
bemivenni [crusca]: per essa si viene all'ultima purgazione e votagione.
concavo, a manico, del quale si servono i conciatori per votare la posatura di
manico tutto d'un pezzo; del quale si servono i barcaiuoli per cavar l'acqua
gotazza. bacchetti, 2-105: anzi si sarebbe [l'equipaggio] offeso a
la vuotezza delle città marine. non ci si trova un libraio nemmeno a cercarlo con
causa della quale la cariosside delle spighe si sviluppa priva del seme. longano,
del seme. longano, xviii-5-3q3: si crede in oltre che alcune malattie de'
5. agostino volgar., 1-1-81: si quistioneggia se si dèe tenere che fosse
volgar., 1-1-81: si quistioneggia se si dèe tenere che fosse per comandamento di
agostino volgar., 1-2-267: li decii si votirono, e promisono, consegnandosi quasi
votivamente expedita. sanudo, xxi-40: si prometa che le cose siano per succeder
. votivo, agg. che si riferisce, che è relativo o che
livio volgar. [tommaseo]: ancora si fecero i giuochi votivi. tasso,
grazia ricevuta (e nella religione cristiana si distingue il voto condizionato, in cui
a render fin in dazia, / e si levò di scozia immantinente. nardi,
sciòrre il voto. giuglaris, 25: si mandano giubilei, si ordinano processioni,
, 25: si mandano giubilei, si ordinano processioni, si moltiplicano voti e dio
mandano giubilei, si ordinano processioni, si moltiplicano voti e dio non si placa
, si moltiplicano voti e dio non si placa, è forsi che non ci sente
maggior parte de'voti d'argento che già si conservavano nelparmario della nunziata. imperiali,
iv- 1-907: tra un fumo azzurrognolo si scorgevano le pareti ricoperte interamente dai voti
degl'inganni, dei mali trattamenti che si usavano alle giovani educande per indurle a far
, gli sponsali del futuro, che si hanno contratti con un'altra persona;.
dei non udirò / la man non si unì. poerio, 2-186: colei,
: gli diedero a bere sorbetto, come si costuma, e si sospetta con gran
sorbetto, come si costuma, e si sospetta con gran ragione che fosse potentissimo
, 1-14- 5-44: quando un vescovo si porti male, sì che meriti di essere
di essere privato della chiesa, ciò si suole praticare col voto della sacra congregazione
. giacomo soranzo, lii-3-69: se si odono molti a dire sì, sì,
, no, allora parendo il voto dubbio si dice che quelli che approvano la proposizione
. caro, 12-i-20: il voto si scrive e mettesi in un calice; e
voto a chi vuole, ma non si può dare a più d'uno. muratori
alla eloquenza dell'onorevole cavallotti, in italia si vendono i voti. -con
politiche e amministrative, dichiarazione con cui si spiegano i motivi della propria votazione o
di appartenenza e le finalità che con essa si vogliono perseguire. -fuga di
: l'aggregazione successiva degli accademici sedenti si faccia a voti segreti. b. croce
maggioritario, suffragio dato al candidato che si ritiene possa vincere piuttosto che a quello
de luca, 1-1-87: 0 si tratta di quelle religioni militari, nelle
di quelle religioni militari, nelle quali si professino solamente i voti formali di castità,
una votazione. giacomelli, 422: si mandino queste cose a voti. moravia,
, i circoli... ma anco si intagliano rosoni e fogliami diversi.
. (plur. voyeurs). chi si eccita sessualmente spiando la nudità altrui o
. pasolini 12- 107: tutto si può dire di me, fuori ch'io
. / che d'ogni cosa impir si vuol la vozza, / i talli di
toscano di v; fuori di toscana si dice 'vi'spesso. -vu doppia o
, forma storpiata (caratteristica di chi si esprime in un italiano approssimativo) dell'invito
('giro, circuito') con cui si indica per antonomasia il giro ciclistico di
: solo a leggere le proprie pagine, si sentiva vulcaneggiare la testa.
plur. m. -ci). che si riferisce o appartiene a uno o più
. vittorini, 1-13: direi che si tratta d'un lago vulcanico. e nell'
, probabilità che in una determinata zona si verifichi un'attività eruttiva, messa in relazione
una specie di santa francesca dassisi, che si sarebbe ridotta sulla paglia a furia di
. 3. ant. che si riferisce o appartiene al dio vulcano.
. letter. che è proprio, che si riferisce al dio vulcano o, anche
e tale egli dell'armi / vulcanie si vestia. arici, ii-174: quale al
avrete veduto che i moderni vul- canisti si trovan ben divisi in classi. stoppani,
della vulcanizzazione] la dose del solfo, si ottiene un prodotto duro, la così
eruttivi. spallanzani, ii-133: si è creduto che le zeoliti appartengono esclusivamente
. maironi da ponte, 1-ii-225: si veggono i cristalli di sorlo, e
i cristalli di sorlo, e vi si trovano de'piccoli nocciuoli di granito, e
corteo parte, addirittura di corsa. / si avvia come fuggendo verso la campagna.
che manifesta intenzioni fieramente bellicose, che si sente spinto irresistibilmente a sollevarsi, a ribellarsi
di questi, nella mente vulcanizzata del visconte si introducevano scrupoli e paure agghiaccianti.
. -vulcano multiplo o poligenico-, che si è formato in seguito a ripetute eruzioni.
. -vulcano omogeneo o semplice, che si è originato con un solo tipo di
colate di lava a cuscini, che si apre sotto il mare. -vulcano spento:
in piena. cardarelli, 114: si vedrano dei vulcani d'acqua. quella che
e politico. -anche: paese che si trova in tale situazione. foscolo,
avrete veduto che i moderni vul- canisti si trovan divisi in due classi. la repubblica
). che è proprio, che si riferisce alla vulcanologia; che è a essa
del vesuvio, l'ultimo suo innamorato, si era chiuso nell'osservatorio. ungaretti,
, l'insieme delle dislocazioni tettoniche che si verificano in seguito all'attività eruttiva.
. archeol. che è proprio, che si riferisce all'antica città etnisca di vulci
l'auttor, seguendo la traduzzione, che si chiama vulgata, accettata dalla santa chiesa
de'due amici, ognun de'quali si mostrò pronto a morire per la salvezza dell'
la partizione della storia in istoria che si fa col radunare e criticare i documenti e
, e in 'filosofia della storia'(si veda per tutti il manuale del bemheim
del bemheim). bacchelli, 2-xxii-54: si stenta a credere che veramente un critico
i ricordi li aveva serrati dentro, come si tengono gelosamente custoditi i sentimenti più vulnerabili
imbriani, 3-122: lodio nostro finora si agita nel rettorico, senza concretarsi in
: altri generi ve ne sono, che si colti vano, o se
-sostant. malpighi, 58: si può dedurre la cura probabile di questa
contesto allegorico. iacopone, 60-37: si so nude le vertute -e le vizia non
non sfuggiranno, come se i vostri piedi si muovesvulva, sf. anat. insieme
verri, i-152: va, l'orina si muove con intollerabil ardore, e il coito
. anat. che è proprio, che si riferisce vùlnere, sm. ant
vulvocrurale, agg. anat. che si riferisce alla vulva vo, vertiginoso
. anat. che è proprio, che si ricorreno dietro a le puzzolente cadavere.
oppure delle ghiandole vasospetto del dì subito si sgombra; / che 'l vulture cadente il
s'annaspa il filo col votafuse, poi si mette in bucato per imbiancarlo.
meglio dir votascodelle, / pur si fuggire. linati, 9-101: fu una
. (superi. d'alcuna vocale avere si dovrebbono per brevi, se pure insieme
vaso di terra, che quivi vuoto si ritrovava, e sotto le braccia messolsi
allagar la campagna, e insomma vi si semina, pesca ed uccella.
borsa). gigli, 4-336: si è compiaciuto in segno della nostriamicizia,
d'ottime armature e di finissimi cavalli si proveggono, li quali si fanno dietro vuoti
finissimi cavalli si proveggono, li quali si fanno dietro vuoti menare per iù
la terra, che pria di qua si sporse, / per paura di lui fé
, tanto dalle parti piglia l'umore e si tien ritto. 3.
/ per un viale d'inutili piante, si ferma. -libero o sgombro da costruzioni
le sillabe finali terminate computare non si vorrebbe lo spazio vuoto che passa tra l'
l'altra parola, nel qual caso tener si potrebbono anche per lunghe. b.
begli occhi azzurri e vuoti della signora bionda si fissavano per qualche momento sul comandante.
non puote / che per diversi salti non si spanda; / e quanto le sue
i-117: e'padri e le madri si truovono o gravi e oppressi di crapule
in quell'istante. -che è o si sente fisicamente o psicologicamente stanco; che
vóto e morto di fame era e si sentiva mancare, attendeva pure coi denti
, accioché neuno voto nel cospetto di dio si mostrasse. dante, conv.,
2-150: un'altra giornata vuota gli si apriva davanti. 9. povero di
forse una vita gran che diversa? » si disse con una smorfia; ma sapendo
archetto, produce il suono naturale; si prescrive ponendo un piccolo zero sulle note corrispondenti
digiuno. romoli, 359: parimente si avvertisce che non si debba dormire a
, 359: parimente si avvertisce che non si debba dormire a stomaco vuoto. montale
ne le cose de la natura non si dia il vuoto, le concavità de la
in queste scale ravvolte, che vulgarmente si chiamano 'chiocciole', discendersi. deledda,
intercisi / di vóti i semicirculi, si stanno / quei ch'a cristo venuto ebber
geografi riempiere i vuoti, che ancora si trovano nelle carte di un paese, che
ideale o imma'nario... si forma un vuoto tale nella serie aritmetica,
giorno, di mese in mese i vuoti si fanno. 10. situazione di
navi mercantili, clausola per cui il noleggiatore si impegna a pagare il nolo sulla quantità
polit. vuoto di potenza: condizione che si verifica in un territorio quando, dopo
il ritiro degli stati dominatori, non si instaura subito un altro potere. n
gruppo di stati che prima vi dominavano si ritirano da esso e un altro potere
potere tarda a costituirvisi. vuoti di potenza si sono recentemente determinati in africa e in
-vuoto di potere-, condizione che si verifica in un paese o in un
politica intemazionale, il vuoto di potere si manifesta all'interno di un dato paese quando
efficiente. -vuoto legislativo-, condizione che si verifica quando relativamente a un determinato ambito
noi sfavorevole, ricercando i moventi, si ritrovano la superficialità e la chiacchiera a
in danno; / et ogni stratagemma avrà si noto, che sarà duro il poter
non s'abbaia a voto. non si grida mai al lupo, ch'è non
mura delle nostre case, sulla strada, si coprivano di rossi manifesti che invitavano all'
agg. che è proprio, che si riferisce al musicista tedesco richard wagner (
, maniera musicale o concezione drammaturgica che si richiama all'opera wagneriana.
in vai di gressoney... si pubblicano riviste e volumi sui walser e
2. che è proprio, che si riferisce, che è tipico di tali
agg. che è proprio, che si riferisce a walter scott (1771-1832) e
della moda in arte, quale più volte si è rivelato pietro mascagni nei riguardi degli
], 4: 1 sistemi multimediali si propongono come supporto didattico, versatile e accattivante
warholiano [woroljàno], agg. che si riferisce o è proprio e caratteristico di
, agg. che è proprio, si riferisce, è relativo alla città di washington
vissuto una giornata infernale ed alla fine si può parlare di una specie di waterloo
a. parazzoli, 1-i-382: si distinguono perciò i due avvolgimenti di un
, agg. che è proprio, che si riferisce al musicista tedesco cari maria von
, agg. che è proprio, che si riferisce al sociologo e storico max weber
weberiania fra formale ed informale, che si trova al centro di questo complesso rapporto.
filos. che è roprio, che si riferisce al filosofo e psicologo austriaco '
la voce », 11-viii-1910]: non si pensi a sottane e a calzoni o
, 19-47: le maggiori rivendicazioni su cui si è a lungo teorizzato e combattuto nei
, agg. che è proprio, che si riferisce allo scrittore inglese h. g
di una città disabitata:... si potrebbe rigirare dal vero viva zapata'o
talvolta ironica. dorfles, 7-30: si prenda il caso del cinema: accanto a
: come misura provvisoria e transitoria, si possono usare 'un farsetto di casimirra'invece di
genere cinematografico. volponi, 2-199: si toccava la cintura e teneva un piede avanti
il modello western. àrbasino, 7-130: si veste da cowboy, in bianco e
jeans, e come del resto si può sopettare vedendo i vecchi film di
quali per essere avversi alla gerarchia de'vescovi si chiamano 'presbiteriani, portano il nome di
ladrone di scozia. il vero e certo si è, che con questo sopranome di
1953), 465]: questo male si accorda col proclamato whiggismo della tradizione.
(come le più spigliate 'giocherie'si affiancano alle austere 'ludoteche') a bologna.
altro di vischi, grappa e cognac, si era indecentemente ubriacato. gatto, 6-107
wiskitèka], sf. locale in cui si possono degustare o anche acquistare vari tipi
(come le più spigliate 'giocherie'si affiancano alle austere 'ludoteche') a bologna.
. baretti, i-383: poi si piglia il té; poi si giuoca a
: poi si piglia il té; poi si giuoca a quadriglio o a 'whist'sino
whist 'zitto'(riferita al silenzio che si deve osservare durante il gioco),
osservare durante il gioco), che si è sovrapposta a un precedente whisk '
è pro prio, che si riferisce al poeta statunitense walt whit-
, con piglio whitmaniano,... si è mo nopolizzata l'intera
. che è proprio, che si riferisce allo scrittore inglese oscar wilde (1854-
perso naggi o a essi si ispira. gozzano, i-501:
, agg. che è proprio, che si riferisce al presidente degli stati uniti t
. wilson (1856-1924), che si ispira alle sue idee politiche, alle
sport. che è proprio, che si riferisce al torneo intemazionale di tennis di
, il fucile winchester. in italia si armarono i soldati con fucili chassepot modificati
agg. che è proprio, che si riferisce all'archeologo e storico dell'arte
. arbasino, 19-298: non ci si sottrarrà né alle tentazioni di iside e
ericacee (gaultheria procubens) da cui si ricava un olio costituito prevalentemente da salicilato
agg. che è proprio, che si riferisce al filosofo austriaco ludwing wittgenstein (
a a freddura, si ottiene seguendo le possibilità di permutazione e
agg. che è proprio, che si riferisce a karol wojtyla (1920),
sono tutti fungibili tra di loro. se si togliessero da essi i nomi propri,
agg. che è proprio, che si riferisce allo storico dell'arte svizzero heinrich
r. longhi, 1-i-1-454: il kehrer si dibatte fra l'affermazione di uno zurbaran
come scettico e corruttore della filosofia, e si tennero bene stretti al volfianésimo e alla
, i-2-81: del sillogismo inteso come formoletta si abusò per secoli, segnatamente nella medievale
filos. che è proprio, che si riferisce al filosofo tedesco ch. wolf (
in ac qua, che si presenta sotto forma di polvere gialla
di antimonio e piombo. questo minerale si trova in piccole fibre grigiastre,
. vittorini, 7-32: tutto si risolve in pochi aggiornamenti... permettendo
letter. che è proprio, che si riferisce al poeta inglese w. wor-
. -osso wormiano insulare-, quello che si sviluppa, indipendentemente dalle suture o fontanelle,
agg. che è proprio, che si riferisce al matematico e filosofo polacco j.
. miner. varietà di asfalto che si presenta come un idrocarburo elastico; si trova
che si presenta come un idrocarburo elastico; si trova nello stato americano dello utah.
, che cristallizza nel sistema esagonale e si presenta in cristalli prismatici. airone (
) è rarissimo e solo eccezionalmente lo si può trovare sotto forma di minuti granuli
. politi, 1-737: la x si può dire che non abbia luogo nella nostra
xxx cittadini popolari, di quelli che si erano affaticati in questa guerra, nellwdine de
.) sconosciuta o indeterminata o che non si vuole designare con precisione. pratesi
, che l'arte e l'oscenità non si escludono a vicenda buzzati, 4-501:
sapere? piovene, 7-308: se si ha un'idea, meglio tenerla per la
: o se mai, solo quello che si è già stampato. luzi, 11-180
: nessuno parlò di 'giorno x', non si consegnarono buste sigillate da aprire all''
chim. che è proprio, che si riferisce o è derivato dallo xantene. -colorante
di un derivato dell'acido carbonico, che si presenta come un liquido oleoso, di
sf. invar. biochim. xantinossida- si. = comp. da xantina e
chim. che è proprio, che si riferisce alla xantina. - base xantinica:
, il verderame, il verdetto, che si chiama santo, ma tira al giallo
medie. che è proprio, che si riferisce alla xantocromia. xantodèrmo, agg
. reazione chimica per mezzo della quale si introduce una molecola di solfuro di carbonio
xantomatóso, agg. medie. che si riferisce a xantoma; caratterizzato da xantomi
reazione cromatica caratteristica delle proteine che si manifesta con la comparsa di un colore giallo
specie australiane, da alcune delle quali si ricavano gommoresine gialle o rosse.
fra due varietà di una specie vegetale si manifesta già nell'albume o nei semi
manganelli, 12-21: nell e il vecchio si trovano in condizione di 'xenìteia'; la
xenòbio, sm. biol. organismo che si trova, per cause accidentali o per
, 7-iv-11: in questa carta non si parla di monistero alcuno, ma solamente
. montale, 12-508: se ciò si debba a nostra inguaribile xeno- filia o
ciò che proviene dall'estero, che si manifesta in atteggiamenti e comportamenti di insofferenza
xenofobia. e. cecchi, 3-135: si imputarono ai preti, e anche ai
una o più lingue che normalmente non si conoscono. -per estens.: insieme
l. serianni, 47: molto incerti si resta poi di fronte ad alcuni xeno-latinismi
, dotato di proprietà antisettiche, che si può considerare derivato dal difenile per sostituzione
bot. che è proprio, che si riferisce alla xerocasia. xerocòpia,
oculari e neurologiche, che spesso si manifesta nella prima infanzia. =
medie. che è proprio, che si riferisce alla xerodermia. xerofilìa, sf
bot. che è proprio, che si riferisce alle piante xerofite. xerofìtismo
m. -ci). medie. che si riferisce, che è proprio dello xeroftalmo
m. -ci). tipogr. che si riferisce, che è proprio della xerografia
xeromegatèrmo, agg. bot. che si adatta alle alte temperature (una pianta
). che è proprio, che si riferisce alla xeroradiografìa; ottenuto mediante xeroradiografìa
è pro prio, che si riferisce al periodo successivo al ritiro dei
. che è proprio, che si riferisce alla xerosi. 2.
quali sono pallidissime con quello splendore che si vede nel coltello e sanza alcuni raggi
: 'xifoide': l'appendice dello sterno. si dovrebbe scrivere e dire secondo grafia italiana
nei carboni fossili, forma in cui si possono trovare i tessuti legnosi della fusite;
bot. che è proprio, che si riferisce allo xilema. xilène,
, sm. chim. alcool pentavalente che si ottiene per riduzione dello xilosio; solubile
aloè. -anche: il legno che si ricava da tali piante. bencivenni
celebre per l'odore che spande quando si brucia. si adopera util
l'odore che spande quando si brucia. si adopera util mente contro la
in quello [volume delle leggi civili] si leggono... tutte le
è quella che delle cuoia di toro si fa in rodi, bianca e trasparente,
m. -gi). zool. che si nutre di legno (un animale)
di tutti gli animali che vivono e si nutrono nel legno o che vi depongono
di insetti dell'ordine coleotteri, che si nutrono della corteccia degli alberi.
, che traforando la corteccia degli alberi si nutriscono della loro sostanza. 2
xilofonico di quel centinaio di zoccoli che si avviavano frettolosi per la strada del paese
di varia lunghezza disposte in scala che si percuotono con apposite bacchette. moretti
fon, una specie di xilofono che si suona con i martelletti. =
il legno. vallisnen i-38: si veggono i 'siloftori', o legniperdi acquai-
duro su cui viene incisa l'immagine che si intende riprodurre su carta, stoffa,
. -ci). tipogr. che si riferisce, che appartiene o serve alla xilografia
tmbriani, 2-47: alla fonderia di caratteri si aggiunse la stereotipia; alla stereotipia un
ligneo. cattaneo, ii-2-174: vi si rinvengono anche grossi frammenti erratici di pietre
einaudi, 6-436: anche nella toscana si potrebbe produrre un milione di tonn.
sf. chim. composto organico che si ottiene per nitrazione dell'amido con acido nitrico
plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio della xilologia
di xilologia. algarottx, 1-vii-237: si è trovato il xilologo, dite voi.
sieur di buffon tanto benemerito della storia naturale si è volto alla scienza de'legnami.
a cinque atomi di carbonio che si ottiene dallo xilano per idrolisi con acido
, agg. che è proprio, che si riferisce al geografo e matematico leonardo ximenes
antica grecia, portico coperto nel quale si allenavano gli atleti; sisto. fr
quale li atleti per li ibernali templi si exerceno. palladio, 3-21: questo portico
palladio, 3-21: questo portico propriamente si chiamava xisto. li xisti si facevano che
propriamente si chiamava xisto. li xisti si facevano che tra due portici vi fossero
-ci). che è proprio, che si riferisce allo xoanon. xòanon
natura [4-v-1884], 295: se si paragonano le lingue xosa in cafreria,
età ellenistico-romana, festa durante la quale si facevano offerte di legna per alimentare il
17. era certa festa nella quale si raccoglievano le legna per mantenimento del fuoco
xxxv-ii-312: y, perché greco / non si intende meco. firenzuola, 18:
carducci, m-8-181: la fedeltà mia non si spingerà fino a riprodurne alcune forme che
la quale ha due rami, che si interpretano... che uno uomo savio
) sconosciuta o indeterminata o che non si vuole designare con precisione. atti del
: viene dalla lettera y che sempre si contrassegna quando si stornano le partite de'
dalla lettera y che sempre si contrassegna quando si stornano le partite de'libri, e
stornano le partite de'libri, e si dice: come per la partita y si
si dice: come per la partita y si vede. cameroni, 60: un
partire sopra un yacht, come l'arabo si lancia nel deserto solo col proprio cavallo
. relig. che è proprio, che si -agg. che è proprio, che si
si -agg. che è proprio, che si riferisce, che è tipico riferisce a
è il nome con cui in giappone si chiamano gli aderenti alle organizzazioni maliose.
da yan-'afpicali indomalesi, da cui si estrae un olio essenziale. ferrare,
d'acqua del guatemala e del brasile e si nutre di sono fare a meno.
], iv-531: imperoché ad questo budello si continua el budello chiamato 'yard':
pappagalli tanto nei libri di yoga si posson trovare delle norme -non imbalsamati
jogica: 'guai all'imprudente che si dedica alle pratiche dello joga sen
2. che è proprio, che si riferisce, che proviene o è 14-108:
riferisce, che proviene o è 14-108: si esplorano con una analisi documentata e intelligenprodotto
yemen. te i modi tecnici di cui si avvalgono gli yogin per 'sopprimere la storia'
, 4-138: quanto al miracolo, lo si ammette, e a malincuore, quando
con è proprio, che si riferisce allo voga o agli yogi.
. quattro dita, di cui si sarebbero viste più volte le tracce nelle
della sicilia, appartiene il yoghurt che qui si produce, dolparlata dalle comunità degli ebrei
ebrei dell'europa orien cia si ricava la yohimbina. tale.
. letter. che è proprio, che si riferisce al poeta inglese e. young
da un piccolo perno intorno al quale si avvolge e si svolge alternativamente una cordicella
perno intorno al quale si avvolge e si svolge alternativamente una cordicella che permette al
stor. ciascuna delle commissioni in cui si divideva il consiglio di stato nella cina nazionalista
. yuppizzato, agg. che si atteggia a yuppie. m.
discussione è il senso di quel che si fa. yuyù, sm. invar
entrambe le forme, ma in generale si può osservare che il suono itsl ricorre
; il suono / dz / invece si ha quando la z è scritta scempia tra
de vino. garzoni 7-437: qui si ragiona gagliardamente di una lezione di panizza
, lxvi-2-203: per far un zambalióne. si pigliarà ova fresche sei, zuccaro fino
dopo la guardata ufficiale, che claudio si sentiva offrire dalla lisa, ma il più
uno stufato, né uno stracotto. non si sa che sia'. 3.
xvi sec. giovio, i-237: si vede che il principe d'oria, come
è di opinione che per quesranno non si possa fare armata da comparire eccetto se
partito con mercatanti di danari, che si dovevano al duca d'alba sborsare,
in erba mentre, da adulto, si ciba delle cariossidi delle spighe mature.
1-465: « 'zabulus'. diavolo. si trova questa voce in luogo di 'diabulus',
miglio zaburro, e in le indie occidentali si chiama maiz. boterò 1-180: il
carte da mille. pasolini 1-124: si accucciavano prendevano la mira, e zac col
: quando vien detto 'zacali', che così si dicono i galeotti di quella parte dell'
colatoio. bencivenni [crusca]: si cuoce nell'acqua, e poi si prieme
: si cuoce nell'acqua, e poi si prieme nello zaccarale. = etimo
velia, né fare comprare, se non si sconzia per gli zaccari una libra per
: malmenare, bastonare una persona che si ritiene spregevole e rozza. gir.
lubrano, 2-214: il mal abito si scuote di dosso come zacchera di fango.
di fango. segneri, ii-256: si soggettano [gli angeli] ad ogni sorte
le parti dove non ce ne fosse si sarebbero potute chiamare esse zacchere e schizzi.
.]: 'zacchera'e 'pillacchera': si dice anche a quel po'di sterco o
ampolle, vasetti, oh quante zachere si mettono in opera! f. pona,
3-19: facemmo poi ragione che de'debitori si levasse dal mio conto de'denari conta
., e questi avessi, quando si riscotessono, e ciò si fece per mettere
avessi, quando si riscotessono, e ciò si fece per mettere in compagnia nuova veri
giustificazione e delle opere buone per salvarsi si accomoderebbe. 3. persona spregevole e
malato] con collirio rosso, che si fa di sugo di mele citrine, cioè
c. gozzi, 4-21: addosso si può dir ch'avea le some / di
del più scelerato calle che in piano fangoso si possa fare, poco aitandogli la serenità
e maniche, che con le dite si passano, riparano le astate, le bastonate
. letter. che è proprio, che si riferisce all'isola greca di zacinto (
zante di padre e madre zacintii, e si nomina andrea calbo. -sostant.
la qual voce io non so quello si voglia significare. carducci, i-4-226:
dai grandi 'restaurants', di cui si vanno illuminando le finestre dei piani superiori
d'annunzio, iv-2-40: più in su si allargava in una tinta d'acquamarina stupendamente
fondo del cuore. jovine, 81: si sentiva avvolto da una zaffata di odio
, 1-43: a questo canterello calcinato si dia un quarto di zafferà preparata,
un quarto di zafferà preparata, e si mescolino bene queste due polveri, e si
si mescolino bene queste due polveri, e si dieno al detto cristallo in tre volte
mento, un oggetto che si porta sul corpo); che è posto
bianchi o variegati, il cui stilo si divide in tre stimmi a tromba di
sono due specie, cioè ortulano, qual si trova nelli orti, e l'altra
l'altra è zafrano orientale, qual si trova nelli prati dello oriente. g.
verno e l'autunno si raccoglie, facendo il fiore somigliante a
fioriva, riprodotte / le foglie, si è raccolta la spadella. genovesi, 339
, 44: giallo è un color che si fa d'una spezia che ha un
e nelle tinte; ma nelle cucine oggidì si è minorato di molto. 0.
seccati, sono quei filetti, che si conoscono in commercio e nelle spezierie col
e. cecchi, 3-174: la musica si scapricciava in tutti i generi: tragica
m. -chi). ant. che si riferisce, che è proprio
1-617 (158): il negramante mi si raccomandò, pregandomi che io gli tenessi
. garzo, xxxv-ii-312: zafir, poi si 'nchiude, / non perde virtude
castiglia v'è un castello / che si chiama roccafredda: /... /
4-26: oh, quell'anello! si trattava di uno zaffiro montato in oro
, ed a'soavi raggi / del sol si tinge di piropo in guisa. graf
a seconda delle varietà di colore che si vogliono ottenere. -zaffiro ametista: corindone
comparata al sonar di quella lira / onde si coronava il bel zaffiro / del
d'un gentil zaffiro / sovra cui si sporgean ciglia ridenti. forteguerri, 25-48
cui con modestia in vari giri / si muovevan d'amor l'ardenti sfere / dico
s'ergan le luci al cielo, / si vagheggino ornai, / dei zafiri stellati
certo / che de'lor luoghi non si dien cavare, / ma asciutti rifondare
che per una fossa sotto con zaffi si possa chiudere e sturare, per dare la
, che dall'altra, con la quale si turano buchi o bocche, per le
5. marin. tappo con cui si chiude una falla di piccole dimensioni;
fornaci. celimi, 682: vi si mette uno zaffo di ferro prima che e'
mette uno zaffo di ferro prima che e'si metta metallo od altro. baldinucci,
di ferro, che da'gettatori di metalli si pone dalla parte di dentro nel buco
per ritenere il fuso metallo, finché si debba gettar nella forma. 8
cavare lo zaffo: dire tutto ciò che si sa chiaramente, non omettendo nulla.
. zaffétto. biringuccio, 2-159: si copre [la bocca della tromba] con
. berni, 256: in altro paese si chiamano [messi e birri] zaffi
condussero prigione a titolo di non sapere chi si fosse. giannone, 283: mi
, 129: se la sbirraglia di portogruaro si moveva con troppa solennità per arrivargli improvvisa
trama grossa se ne fa un drappo che si chiama 'zaf- fone', e sono drappi
zagabrése, agg. che è proprio o si riferisce a zagabria, capitale della croazia
mano. giovio, i-159: li turchi si portomo da valenti, massime li cavalli
p. della valle, 3-154: si conduce innanzi al camelo una lancia,
d'oro; nastro, fettuccia, che si usava attaccare nella parte posteriore del
! ». cassieri, 147: vi si godeva il falsopiano del giardino con i
alberi. 2. essenza che si estrae da tale fiore. = voce
quella del tasso, anzi che tela si può più tosto chiamare un nastro, o
più tosto chiamare un nastro, o come si chiama a napoli, una zagherella.
: e a far questo... si piglia... pece navale,
, 215: a ogni capo del ponte si era due colonne molte lunghe e grosse
zo giallo, e sopra le due colonne si era una trave di granata bellissima.
ii-146: ci sono ancora altri arbori che si chiamano zaguni, della medolla de'quali
chiamano zaguni, della medolla de'quali si fa pane, e poi che l'
ramusio [oviedo], cii-v-622: si somiglia questo fiore a quello del zaharo
, fondata nel ix sec, che si basava sull'interpretazione letterale del corano e
liquido corrispondente. beccaria, ii-725: si è fissato che alli condannati destinati a
fissato che alli condannati destinati a dieta si debba dare... un soldo di
a mezzogiorno. rajberti, 5-159: si pigliano tre uova fresche... e
pigliano tre uova fresche... e si sbattono ben bene in una scodella con
, che su la soglia del terrazzo si presentò, con gli occhi ilari e lagninosi
rinforzato da un'armatura interna, che si porta sulle spalle per mezzo di apposite
alcuni fece, / né il grembio si lasciò né il seno voto: / un
al primo tratto, / e livar non si può senza aiuto, / vedesi caduto
14: in ditto loco de mincrelli si fa molta cera zalla e filo de lin
rappresentante della fazione politica filoveneta, cui si contrapponeva quella filoimperiale degli strumieri.
svevo, 1-99: la signora lanucci si alzò da tavola e, indossato uno zambelucco
sarebbe stato vizio: ma nei zambi si deve patire, e aver per sufficiente causa
verno la zambra, / ove fuoco si fa pur di fin'ambra. febus-el-forte
fin'ambra. febus-el-forte, i-ii: si chianava [la donna] / per vedere
divenire bruto, zamie. si affida. ardigò, ii-237:
da le taverne o da le zambracche si viene, ben lo so bene. latti
, e la virtuosissima tullia francesca, che si diede tanto sconcio e tanto affanno per
;... vitale, che si genera dal sangue più nobile del talamo o
i-364: zamburri, cioè le punte che si levano de'pani interi [di zucchero
de'pani interi [di zucchero] quando si tagliano, e si apparecchiano per incassare
di zucchero] quando si tagliano, e si apparecchiano per incassare. =
: quelle [pigne] che nell'albero si dividono sono dette zamie et offendono l'
dette zamie et offendono l'altre se non si cavono. domenichi [plinio],
, 16-26: quelle [pigne] che si aprono in sull'albero, si chiamano
che si aprono in sull'albero, si chiamano zamie et offendono l'altre, snelle
t. alberti, 35: si narra., dei zamoglani cioè giovani inesperti
arti di un animale (e nei quadrupedi si distinguono le zampe anteriori o davanti e
295: talvolta [il cane] si pone alla fessura dell'uscio e colle
mena, / con tal prestezza, che si vede apena. ariosto, 10-84:
): svasato all'estremità, che si allarga verso il fondo (un pantalone)
caso che una zampa un po'tarlata si fiacchi e il credenzone vi caschi sulla testa
donna sbuca improvvisamente dalle sale, gli si avventa alle spalle, gli afferra con una
4. plur. rughe che si formano agli angoli esterni degli occhi (
quella gente fossero ombre invisibili. qualcuno si levava il cappello e andrea lo garriva
3-242: s'arrivava zampa zampa (come si dice a firenze, ossia a passi
pirandello, 8-550: il cagnolino nero si levò su le quattro zampette sul canapè,
padrona de pisis, 3-158: e si volge a guardare i colombi che passeggiano lenti
non s'avede / che correr non si può sì ritta in piede, / senza
la sua gente, perché era molta, si mise in grandi zampe di legname,
altri anitrisce, altri le scosse / chiome si spande per lo mobil dorso. n
, caricò la folla, impennò e si fece largo a zampate. -orma
miei cavalli, fingendo che... si siano sciolti e, scapestratamente correndo,
,... due o tre galline si apprestarono spaventatissime e tuttavia chiotte chiotte,
c. e. gadda, 6-252: si affacciò e poi zampettò sul mattonato freddo
note al malmantile, 6-18: zampettare si dice propriamente de'bambini quando cominciano a
aquila, non un zampettio di daino si fece sentire in quelle mie corse svagate,
momento in cui il silenzio della campagna si compone nel cavo dell'orecchio in un
bisteghi, xcii-ii-346. subito che si è giuocato [le racchette] si
si è giuocato [le racchette] si ungano con foglio di oliva ben chiaro,
l'estate in loco fresco, acciò si conservino ben tense e scarichino con velocità
la gente ignora l'utilità là dove si trova uno specchio. 2.
di crollo, / zampica e sbuffa e si scontorce molto. 2. per estens
la terra dura, / e vi si ficca insino alla cintura. =
i-129: avendo ella accettato l'invito, si collocarono tutti ne'lucidi mamorei sedili ch'
sue intenzioni. 3. che si irradia, che erompe con intensità (la
che si cerca la bocca, / e '1 sangue
pavese, 2-84: volgendoci la schiena si piantò a gambe larghe e dopo un
, 187: ai crocevia, la folla si sgroviglia e si riaggroviglia come una matassa
ai crocevia, la folla si sgroviglia e si riaggroviglia come una matassa nelle braccia delle
i zampilleti dell'acque vive, che si veggono sorgere pe'campi aperti. =
del sangue. papini, v-859: si sentì inondare il viso da uno zampillìo di
, ecc. e che per lo più si innalza alquanto per ricadere formando minuti schizzi
nomi- nor clepsdra, / per cui si versan fuor mille zampilli. soderini,
, i-46: mentre così diceva, si accostò ad un ampio recinto, in cui
una conduttura. vasari, i-119: si fanno condotti d'acqua e diversi zampilli,
da un vasetto di vetro da cui si fa zampillare l'acqua aspirando l'aria;
. lasciò i porci al pascolo, e si cacciò per la china, là,
zampillo aga- nippeo nel cervello, e si pose... ad improvisar in questi
spire s'allentano, due zampine rosee si liberano convulse, lo scopino della coda emerge
pezzo, tanto simile all'albero che si scambia. = forma femm. di
in questo osservate col zampino / se si passa l'orecchio [la gatta],
. zeno, 190: dentro ci si vedeva chiaro lo zampino di persone bene
del dio pan), nel quale si accumula l'aria immessa tramite un cannello
4. venat. richiamo artificiale con cui si imita il verso della folaga.
sposa in su'letto, monna cicogna si puose a sedere apresso di lei: lo
della zampa anteriore del maiale, che si consuma lessato e tagliato a fette.
monti, ii-163: se mio fratello si volesse prevalere di te per indirizzarmi certa
patate e fagiolini grossi: naturalmente, si mangia e si deve mangiare anche la
grossi: naturalmente, si mangia e si deve mangiare anche la cotica.
corpulento. zana1 { zana), si. tose. cesta di forma ovale,
i disegni delle zane, nelle quali si hanno a collocare o tavole dipinte o
collocare o tavole dipinte o statue, si fanno secondo il disegno delle porte.
valdinievole. pirandello, 7-638: né si fermarono lì. attraversando tra i prati cinti
di vostra altezza serenissima, e come si trova al poggio, sendo così vicina,
e bello. furino, 55: si vidde in terra ben sacchi ammassati / e
per estens. persona di malaffare, che si dedica ad attività losche, illecite.
. croce, iii-22-20: i gruppi si designavano secondo i capi che si tenevano capaci
i gruppi si designavano secondo i capi che si tenevano capaci di formare i ministeri,
2. che è proprio o si riferisce a tale uomo politico. faldella
egli brontolò: « dopo tanti giorni che si parla inutilmente... ».
mi giunse al rotto / di quel che si piangeva con la zanca. idem,
è torta la zanca / nel fine si ritruova tristo e brullo. benivieni, 1-179
elettrica, (rraf 5-998: accoccolato si stava / presso un ciglion, sulle zanche
donna. a. cattaneo, i-15: si provarono molti [granchi] e molti
. machiavelli, 775: in firenze si chiamano 'zanche'quelle aste sopra le quali
in su i trampoli o, come si dice altrove, in su le zanche,
zanelliano, agg. che è proprio o si riferisce al poeta 4. modanatura
v.]: 'innesto a zanca': si fa tagliando il tronco o ramo dell'
sino alla metà della grossezza: poi si fende circa due tanti, e si termina
poi si fende circa due tanti, e si termina il taglio orizzontale nell'altra metà
metallica ricurva a un'estremità, che207: si fece battere con questa nuova proporzione il tari
, viii-256: certo il signor bortolo si tiem sia morto, legrini / cala
latini. balbi, lxii-4-156: 1 non si sa de lui. fo visto a pè
mari con certi uno zaneto, poi nulla si sa. vascelli che essi chiamano
luminosa] per mezzo d'un zaffo si fa passare [dallo zanfone] in
trampolo. muratori, 7-ii-78: si dèe ora aggiugnere che presso i contadini
[modo di innestare le viti] si è bietta a zanco, / questo si
si è bietta a zanco, / questo si è bom modo e franco, /
tanto nocumento e male, che non si potette medicare se non con l'estinzione
con l'estinzione di queste, che si dicevano 'zannette'. galanti, i-ii- zanétto
alto, leggermente conico, in cui si fa il burro con lungo dibattervi la panna
], 1-320: con questo la battaglia si attaccò di tal maniera di archibugiate e
, agg. che è proprio, che si riferisce a nicola zanichelli (1819-1884)
/ e spumose e sanguigne, / si vedean tutti insieme / cani uccisi,
di quei quattro denti, che pure si chiamano zanne e guardie, acuti e
incisivi. fucini, 237: si pianta rigido davanti al suo padroncino per fargli
ojetti, ii-702: poi le quattro zanne si rizzavano, e zolle, sassi, castelletti
o dare il lustro a'loro lavori, si servono de'denti più nate.
pur venne rispirando, / e ritto, si mettea la mano in bocca / e
zanne)! ho continua temenza che si faccia male. = forse dal
assurdità. campanella, 1000: si disse che donai proposizioni false contro il
contro il libro del mostro. presto si vedrà ch'è libro pieno di zannate,
pecora zannata e lustrata al possibile, si faceva in esso scendere una palla di
e più hon- thorst e zeghers, si credevano rifar caravaggio. zannerìa, sf
plur. m. -chi). che si vale di especordo. dienti oratori e
baldinucci, 26: fra'pittori propriamente si dice calco, quell'impressione che vien
dare il lustro a'loro lavori, si servono de'denti più lunghi, o diciamo
li a trapano alozati in la cità e si tien le porte serade. = deriv
ve era un poverissimo e ignorantissimo villano che si esprimeva in rustico dialetto bergamasco, si
si esprimeva in rustico dialetto bergamasco, si configurò definitivamente come servo, vestito di
fianco borsellino o bastoncino, e poi si sdoppiò in servo furbo e intrigante (primo
. giraldi cinzio, ii-119: si vede che questi che a'nostri tempi
sono lontani da quello che alla regolata comedia si conviene. domenichi, 6-25: voglio
d. caminer, xl-365: tropo note si resero, [le commedie di goldoni
moneti, 300: ne'costumi suoi si rende odioso, / e tra gli altri
che 'l zanni diventi principe, attesoché si son veduti, nell'asia, i principi
intendo, ma non so quel che si voglia dire », va egli piuttosto zanniggiando
verso? -che è proprio, che si riferisce all'isola di zante, ai
zanza. -con valore aggett. che si perde in discorsi oziosi, pettegoli e
ho veduto qui che d ^ alcuni alberi si producono e ne escono quei zanzali che
producono e ne escono quei zanzali che si sono detti di sopra, e d'alcuni
ditteri appartenenti alla famiglia culicidi, che si sviluppano nelle acque stagnanti e presentano corpo
26-28: quante 'l villan ch'ai poggio si riposa, / nel tempo che colui
polvere della terra d'egitto, la quale si producerae zanzane per tutta la terra d'
degna di dio sarebbe, se tutto si riducesse in organizzare con tanto artificio l'
così vivace, è una zanzara rinchiusa che si spoglia e si sviluppa, e così
una zanzara rinchiusa che si spoglia e si sviluppa, e così svolgendosi dall'uovo,
anche a noia quella vocina di zanzara e si sentia rodere, balza in piedi e
cinelli, 11-223: al circolo ci si annoiava a morte. d'altra parte
, che in un battere d'occhi si vede l'aere pieno di queste zanzarelle,
oleracea) che, allo stato larvale, si nutre dei semi germoglianti, delle radici
del vostro buon vin vermiglio, ch'e'si vuole al quanto sollazzar con
possono. 2. ragazzo che si prostituisce; cinedo. alfieri, 12-11
zanzero1. zanzibarése, agg. che si riferisce o appartiene a zanzibar, isola
m. -i). stor. che si riferisce al comandante rivoluzionario e. zapata
nazionale) che a partire dal 1994 si è battuto per il riconoscimento dei diritti
. -chi). etnol. che si riferisce2. milit. trincea bassa e stretta
. attrezzo agricolo costituitoto, che i nemici si avanzavan con la zappa verso la diritta del
necessità della cosa insegna quel che far si debbi, ancor che 'l più son martelli
e 'l rastro / frange le glebe e si procaccia il vitto. nomi, 9-76
più né alla zappa né al gregge e si diedero alla pigrizia, adattando la loro
. e. gadda, 6-341: non si capiva s'era un vivo o s'era
italiano (1833), 1-iv-356]: si pratica la zappa volante, allorché l'
. pisacane, viii-296: l'assediato si occupò alacremente a riparare i danni sofferti,
fanfani, i-193: 'andare a zappa', si dice di una faccenda che non proceda
incautamente a proprio sfavore; contraddire quanto si è in precedenza sostenuto. monosini
. marra; e il contadino si serve di esso nel disfar le zolle grosse
zappali, piclifipi, 9-52: distinto si vedeva in danza / chi meglio capri-
. v.]: quello non si chiama suonar l'organo; si chiama zapparlo
non si chiama suonar l'organo; si chiama zapparlo. targioni tozzetti,
se prendano / e che dal caldo si difendano. ritmo nenciale, 1-143: s'
che zappando il terren nascon fonti, / si che per sete non si può pigliare
, / si che per sete non si può pigliare. trinci, 1-40: nell'
di zapparla, o vangarla [la vitel si stirpino [le erbacce] e si
vitel si stirpino [le erbacce] e si levino tutte intieramente fino alle loro barbe
venono... dalla valle che si chiama sappada, perché ogni anno isogna
va mezzo in malora, se non ci si bada. e intanto bisogna già cominciare
se i vostri pensieri avessero un corpo, si metterebbero a zappare, a rastrellare,
bagnare della terra è la contrizione, che si bagna con le lagrime; il zappare
è la confessione, che, come si apre la terra, cosi conviene che si
si apre la terra, cosi conviene che si apra al prete chi si confessa.
conviene che si apra al prete chi si confessa. citolini, 337: ne 'l
. citolini, 337: ne 'l generale si troveranno quelle cose, che posson esser
in abbondanza. volte, si ritornò a zappare un suo poderetto. magalotti
mai chiamerà quella, la quale da'vendicativi si finge, quella che fà smaniare e
potè fare a meno nel tempo che si trattenne in toscana, di non fare
critico, e con artifizioso innesto vi si frammischiano dogmi insidiosi, diretti a zappare i
aure prendo, / vivo ad altrui, si egli è pur ver, cn'io
tommaseo]: spendere i quattrini, quando si può far di meno, eh?
, i-422: nei luoghi arenosi e deboli si lavorino [le viti] avanti piova
, benché a poco a poco, si cava quanto terreno si vuole, e non
a poco, si cava quanto terreno si vuole, e non si viene a perder
cava quanto terreno si vuole, e non si viene a perder tanta gente, come
iii-223: 'zappatiglia'e 'stamutiglia'dai tabaccali si prende per lo stesso; né io saprei
levata in asta per uno scudiere gli si portava in faccia. g. gozzi,
g. borgna, 271]: meglio si te 'mparave zappatore / ca 'o zappatore
contro la scolastica, il musico cieco si fece a difendere la logica di occam
, v-1-151: la compagnia di moschettieri si compone di tre drappelli,...
reggersi col vino. -tempo in cui si deve fare tale lavoro. marchesa colombi
quercie, zappini e cipressi: la foresta si mise tutta per storia di stefano,
per terra. intelligenza, 69: quivi si son le veggie del zappino, / dola
valenza. galanti, 1-ii-136: i pini si trovano in tutto il gnosese. regno
che è proprio -il legno che si ricava da tali piante, in partic.
garzo, xxxv-i-313: zappino ed abeta / si dà per moneta. baretti,
, ch'elli era acconcio con pece e si s'aprendeva al zappino aria d'
, 5-19: questo arbore... si dèe spesso zappettare e ingrassare con abbondanza
soderini, ii-126: a primavera poi si scuopre il dragone e di subito si zappetta
poi si scuopre il dragone e di subito si zappetta e si levan via tutte l'
dragone e di subito si zappetta e si levan via tutte l'altre erbe natevi,
, come ho detto, di legno si dèe zappettare e di tratto in tratto purgar
che la marra; e il contadino si serve di esso nel disfar le zolle grosse
, in cui la lavorazione del terreno si fa solo con la zappa, senza
anche sostant. magazzini, 4-29: si semina sul vangato fave marzuole...
. brusoni, 4-ii-237: al panigrà si fece volare un fuoco per sepellire un
zappone-, situazione opportuna, da cui si può ricavare facilmente vantaggio. n.
n. franco, 4-23: non si può veder più bella frasca di taverna,
l'autorità del zar, che paragonar si può a quella de'turchi, persiani e
di gran signore, autocratore e zaro si appella. leoni, 453: a venezia
dichiarando ad alta voce il numero che si prevedeva sarebbe uscito uguale su tutti e
dante, purg., 6-1: quando si parte il gioco de la zara, /
la zara, / colui che perde si riman dolente, / repetendo le volte,
. buti, 2-123: questo giuoco si chiama zara per li punti diventati che
altra particolar regola che in esso giuoco si osserva. 2. figur.
zara all'avanzo: a chi tocca, si tieferd. martini, 1-i-52: do
, 1-i-445: pensa, pensa che tardi si rincocca chi aggiungendovi zaptiè ed ascari che
impetuosi fati, / o sia chi esser si vuol: zara a = dal
). che è proprio, che si riferisce allo zar di russia, al sistema
). che è proprio, che si riferisce allo zarismo. -anche: governato dallo
sbaraglio in zarosa avventura, giovava ch'ella si cimentasse sola. 2.
estrazione sociale e dai modi rozzi, che si veste alla moda in modo appariscente e
di toscana, i-291: poi che non si trovaron per appunto i capi, zara
la guardate tanto pel sottile, quando si tratta di scagliarmi qualcuna delle vostre avvelenate
uno rompimento cadente, e questo rompimento si richiuderà in uno grande muro; però
muro; però che subitamente, quando non si aspetterà, verrà lo suo fracasso.
, 7-569: tutta quest'arte della speciaria si divide in istromenti, medicamenti ed azioni
un modo così fatto la zarabanda, che si sona dagli spagnuoli sulla chitarra,
castiglie, /... / si risolse di fare un intermedio. f.
garzoni, 7-362: quante selve si trovano di spine e di ginepri solamente
avuto anche egli stati da zarare si sarebbe mostrato niente men perplesso. =
: deh, mira cotesto zaratano lombarduzzo come si mette al rischio di saper ragionar toscano
saper ragionar toscano, ove egli non men si affà d'un asino a la lira
, agg. che è proprio, che si riferisce alla città dalmata di zara (
m. zane, lii-14-438: si fa ardito in serraglio un altro eunuco
colore verde smeraldo e aspetto vetroso e si rinviene in valle d'aosta (cogne
-i). letter. iron. chi si atteggia a conoscitore di cose profonde,
et se li vostri schiavi janizari non si farà suole a le scarpe de li zercu-
, sf. ant. tumore osseo che si manifesta sul garretto del cavallo.
, è segnio che sera lo male che si chiama zarda. folengo, i-31:
dame attaccarono una 'zarda', la folla si sentì come presa, travolta nelle spire di
spreg. che è proprio, che si riferisce allo zar di russia (il modo
sanudo, liii-209: da bolzano in giù si navega con zatre, et barca aperta alle
babbuccia ornata in de lì in suso non si poi per li sassi grandi che li è
qual risorge presso ad un luogo che si chiama chimbo. c. durante 2-408:
e ambientazione strettamente spagnoli, in cui si alter nano prosa, musica
. xvii, mentre il periodo d'oro si colloca nel sec. xix, in
. xix, in cui il genere si caratterizzò come tipo spagnolo dell'operetta europea
384: più che al classico 'vaudeville'si pensa alla spagnola zar- zuela perché la
: nell'italia da zarzuéla che in essi si esprime, noi sinceramente non riconosciamo il
xvii-233-28: greve biasimo a tal ben si convene / che zascun dè volere / quello
che zascun dè volere / quello ch'aver si potè, / e lasciar quello che
. sansovino, 6-322: questi scuffianacci si domandano zataz andati a trento
i-239: per andare al detto monastero si servono d'una zatta fatta di legni
essere in una di quelle zatte che si costumano nel po per condurre legnami. algarotti
saporiti come adesso, e alcuna spezie si dicono 'zatte', quasi 'satae', cioè
uomini, o per loro condimenti, si coltivano le zucche, i poponi, le
5-115: zatere d'alberi di nave si tessevano. busca, 2-32: alessandro magno
rati, che noi zattere chiamiamo, si servì a passare fiumi grandissimi e velocissimi.
sansovino, 4-140: i legnami ci si portano in molta abbondanza per i fiumi
garzoni, 1-525: basta che nell'arte si trovano il tintore, la tintoria,
quando occorresse una disgrazia che il navilio si perdesse, questa si possi buttare in acqua
che il navilio si perdesse, questa si possi buttare in acqua e saltarvi sopra.
. marin. natante a fondo piatto che si usa per lavare e verniciare l'estemo
e fanciullezza loro non sano ancor quel che si fanno. dalla croce, ii-6:
, agg. che è proprio, che si riferisce allo scrittore e regista c.
quelli cardoni verdi e grossi, de quali si fa l'acibar che è una composizione
insieme dei pesi solidi o liquidi che si imbarcano, in modo stabile o temporaneo,
quattro o più giorni, ne'quali si monta il capo, l'artiglieria suol calarsi
sono in zavora. garibaldi, 2-274: si sbarcò il carico a lima, e
sbarcò il carico a lima, e si partì in zavorra per valparaiso, ove giunti
partì in zavorra per valparaiso, ove giunti si noleggiò la carmen per un viaggio dal
una rete o una cesta, con cui si teneva sommersa la canapa al macero.
: appena fuori l'aiutante esclamò: -come si cammina meglio senza zavorra.
[s. v.]: come si fa a mangiare tutta questa zavorra di
come l'humus delle creazioni fantastiche e si configura in una storia di personalità ideali
non è giusto che sì zelanti commedianti si mettano per via solo dopo aver zavorrato lo
acosta], 73: della qual cosa si sente la divina scrittura in diverse parti
la qual voce io non so quello che si voglia significare. =
iv-338: e'sono molte che non si curano d'esser chiamate figliuole del diavolo
. salvinij 45-17: il capo de'corsali si appellava corimbo, giovane grande a vedersi
dipignere la storia de'longobardi, dove si vedeva che eglino dalla parte di dietro
rasi e dinanzi avevano le zazzere, e si tignevano sino al mento.
m. cecchi, 240: quello che si contenga in sé la favola / (
età, con una zazzerina biondastra, ™ si vedeva che era avidissimo di schiarimenti.
). bergantini, 1-101: qui si lascian vedere a gran trastullo / spettacoli
-i). che è proprio, che si riferisce allo zdanovismo. -sm.
. e sopratutto per le risaie), si suole impiegar l'acqua per movere edifici
checchessia della roba calcandola e pigiandola più che si può, acciocché ve ne entri assai
sf. miner. varietà di saponite che si presenta in aggregati fibrosi, di colore
, 11-ii-47: i miei zibedei non si rompono mai, sta'tranquillo.
zebedei. zena, 242: non si poteva sapere cosa gli aveva fatto lei a
che non è asino, perché non si lasciò mai mettere il basto. bacchetti,
; le zampe della zebra, ma si prese una coppia di bei calci.
occhi. lei sembra una vecchia che si stacca dal marciapiede fuori le zebre, col
moravia, i-658: attraverso i vetri si vedeva il riflesso vibrante di una insegna
come le zebre. oriani, x-15-61: si vedeva dinanzi la faccia dello strozzino,
1 -77: a volte due o tre si staccavano dal girotondo e si rincorrevano,
o tre si staccavano dal girotondo e si rincorrevano, saraghi zebrati. -che
di un'agenzia di 'safari', si precipita brutalmente verso il molo, si ferma
, si precipita brutalmente verso il molo, si ferma, ne scende un commando di
fanali. prisco, 5-166: lei non si curò nemmeno di andare al balcone a
della nostra alienazione. ma di che si tratta poi? bianciardi, 4-185: ci
. è una varietà di beola che si escava presso il centro omonimo...
escava presso il centro omonimo... si presenta di color bianco e grigetto,
cromatico o luminoso naturale) in cui si alternino strisce bianche e nere o chiare e
tutta granelli sciolti impazienti di volare, si muove con un brivido che le mette una
. presenza di striature chiare e scure che si osserva su alcuni frutti affetti da virus
oscuro. r. longhi, 1-i-1-361: si spiega anche, nello stesso tesoro,
a testa di zebù, 1 cui 'pendants'si possono trovare negli oggetti del medio evo
la zecca di stato italiana nel 1978 si fuse con il poligrafico dello stato in
senato e popolo occupò la zecca e si cominciò ad usare i soldi o denari.
sodo viso al pagatore, gli disse: si pagano qui le polizze del lotto?
e andare a pigliare i quattrini come si va a spillare il vino dalla botte.
ecc. ecc. praga, 4-145: si incrociavano in altrettanti saluti, congratulazioni,
dialetti della brianza,... e si spandono, con poche varianti, su
-che non è ancora stato usato o si presenta in ottimo stato di conservazione,
zecca. g. bassani, 3-86: si era presentato in giacchetta di rigatino e
: questo palazzo, visto di fuori, si crederebbe nuovo di zecca, se lo
: questo di più è quel denaro che si ritiene il principe per diritto della zecca
senato... stampar monete, quali si battono ordinariamente in lituania e in prussia
garzo, xxxv-ii-312: zecca si ficca / ovunque s'apicca. landino
a capre, e diversi altri animali si ritrovano, livide e piene di sangue
sonci alcuni scarafaggi terra- gnuoli, che si chiamano tori simili alle zecche. redi,
m. -ci). ant. che si riferisce, che riguarda la testa,
. [altieri biagi], iv-2: si chiama zefalica perché la è la
, 225: parca che ella mi si appressasse al letto con un ciglio scuro,
landino, 220: alcuni stimano che si concepano di vento: il perché si
si concepano di vento: il perché si chiamano zefirie da zefiro vento occidentale. domenichi
umide. alcuni tengono ancora, ch'elle si ingenerino di vento, e perciò si
si ingenerino di vento, e perciò si chiamano zefire. c. dati, xxvii6-
. dati, xxvii6- 85: qui si parla non dell'uova zeffire, subventanee,
zefiro dolce le novelle fronde / di che si vede europa rivestire /...
, ma non certo e costante come si presuppone che sia il fato. marchetti,
361 (640): renzo però si sentiva una smania d'andare...
quanto all'ora e al tempo, si può dire che notte e giorno, sole
: aggotti, e già la barca si sbilancia / e il cristallo dell'acque si
si sbilancia / e il cristallo dell'acque si smeriglia. / s'è usciti da
, overo le parti dove queste zecchette si son appiccate, se le radono con
de toro e de l'argento di siphno si zeccava tanta moneta che la decima parte
. f. galiani, 3-60: si sa che il marchese del carpio nella generale
col paragone de le più triste che si trovino, non altrimenti che si faccino i
triste che si trovino, non altrimenti che si faccino i zecchieri de gli arienti e
'di cultura', in verità vi si giuocava a zecchinetta come nell'altro circolo
: bastava dir soldi, come oggidì si fa nominando 'doble, zecchini, ungheri',
., 22 (375): scudo si chiamava allora quella mo poi
di zecchini. vittorini, 6-129: si capisce, è la tua 'montagna rosa'ad
piastre e zecchini, secondo quello che si racconta, perciò chiama fulmini.
lappole, o simili cose, che si appiccano alla lana. pirandello, 7-1232:
farsi réndare li zeccoli che de la pezza si trarrà, senza frode. libro del
antichi, siccome da greci moderni, si pronunziava per zediglia e per thio dissero zio
... è una radice, che si ci porta dall'indie, simile di
verno così cheto / che ai lui non si seppe cosa vera: / ma poi
fagiuoli, vi-io: e rivelano altrui quanto si fa, / soffioni ingordi, zeffiri
augelletti / muti e attenti sulle fronde / si ittaro. d'annunzio, 1-476:
orpello, altrimenti detto tremolante, come benissimo si sa, è rame che dalla zelamina
, condottili mo). che si adopera con particolare sollecitudine, dedizione,
cavalca, 18-290: oggi sono molti che si mostrano molto zelanti dei beni delle chiese
sé. m. villani, iii-8-32: si mostravano zelanti a mantenere la legge e
tutto quello che a popolo tanto cattolico si conveniva. casalicchio, 64: « tutto
don lisi, zelantissimo del suo ufficio, si raccomandava, tenuto su le spine specialmente
campagne, agiatissime tutte le famiglie, come si vede. betteioni, iii-198: io
silone, 8-47: quelli che ora si chiamano fraticelli zelanti o spirituali, avevo
spirituali, avevo finito con l'indovinare che si trattasse di questioni di chiesa.
: zelanterìa: eccesso di zelo, ma si dice in cattivo senso. =
zelante o che grand'uom da bene; si sarebbero scorticati vivi più
autori classici il sig. ab. costa si propose in quest'anno di sostenere l'
, i moralisti, mi hanno, come si dice a roma, 'preso di petto'
intemo di un'associazione religiosa cattolica, si dedica alla diffusione di una particolare devozione
degli spirituali. silone, 8-262: si staccarono dall'ordine francescano altri gruppi più
meno rigoristi, almeno a parole, che si chiamavano col nome comune di fraticelli,
immondizia. pasolini, 3-11: non si vedevano che masnade di pupi, in
mu ratori, iii-51: si stese la cura e lo zelo dei conservatori
disimpegnare il meglio che per me si potrà queste rispettive mie incombenze.
e lo serviva con lo zelo con cui si serve il padrone che paga.
poco frutto. moravia, x-227: si vedeva chiaro come il sole che il sergente
, / e l'acqua sì ch'ella si stampi d'orma, / e la
e povero per dire il vero, si dee credere, credetemi che il zelo che
. salvini, 39-iii-3: ciò non si può negare ch'ei non facesse con molto
del morto giovane, quanto che si conosceva condurre a morte il nimico suo
che, secondo la catechesi cattolica, si manifesta attraverso la preghiera, la predicazione
tutto santo, / e ciò che ci si fa vien da buon zelo? cavalca
/ me sol vagheggia, e meco si consiglia, / che son più cara,
). ant. e letter. che si impegna a fondo e con fervore in
di quello che la religione ordinava, si oppose in questo grandemente. -che
né mira che siano ricchi, né si vergogna che siano poveri. zucchetti.
onore di dio, nello stesso giorno seriamente si applicò, conforme gl'indirizzi da me
bibbia volgar. [tommaseo]: il si gnore e zelote: lo
con un forte naziona lismo si opponeva alla dominazione romana. =
. 2. agg. che si riferisce o appartiene a tale scuola religiosa
fondo. capobianco, 46: si metterà della mistura già preparata, quanto
, intaccatura delle doghe dentro cui si commettono i fondi delle botti e simili.
dei colombi e delle tortore, e si distinguono segnatamente per corpo robusto, ali
plur. masch. -i). che si riferisce, che è proprio dello zen
in stato dal mutamento suo, quando si dilibra dal zenit. fallamonica,
ed è particolarmente in questo cielo; come si vede, e vi sarà anche il
g. del papa, 5-80: zenit si appella quel punto del cielo, il
stoppani, 1-587: quando il sole si approssima allo zenit., l'aria,
attratta dal vuoto lasciato dalle correnti che si lèvano verticali sull'isola, è obbligata
maomettani e le masvenezia dove le calli si chiamano scalo della barchetta, del sime
. -anche: velo con cui le donne si de'quali erano considerate compagne e
in soria a una cittade, che si chiamava dissia, nella quale terra è
testi fiorentini, 194: di state si de'l'uomo vestire di robe frede
zendado / che sopra una camicia ella si messe, / bianca e suttil nel più
pervenne in soria a una città che si chiama medessa, là dove era la imagi
superiore da una garza trasparente, che si appuntava sul capo ricadendo sulle spalle e
disciolti e il solo zendado sul capo mi si gettò fra le braccia gridando che la
a libbre del cantaro della terra vi si vendono cordovani, concio d'ogni ragione,
. codice marucelliano [tommaseo]: si vende... cordovano concio..
che fra il zenit e il nadir si può benedire in sana coscienza e in retto
zenitale, agg. astron. che si riferisce, che è proprio dello zenit
fanciulli che a guardar troppo la luna si riceve uno schiaffo. in certe notti di
osservare anche la parte di cielo che si trova a perpendicolo dell'osservatore (uno
. figur. massimo, assoluto; che si trova al massimo grado di uno sviluppo
agg. filos. che è proprio o si riferisce ai filosofi greci zenone di elea
vico, 80: il vico si ricevette di bel nuovo alla filosofia sotto
perché ora li detti magi fazendo reverenzia si disnodano solo in la zentura, sarà
è una cortina di tessuto finissimo che si mette in giro al letto per riparare chi
tutta lor cavalleria. velluti, 228: si prese partito si ragunassono loro e'nostri
velluti, 228: si prese partito si ragunassono loro e'nostri ambasciadori a sa-
, con rizoma orizzontale, da cui si ricava una spezia dal sapore piccante,
410: levatosi da mangiare, della scarsella si trasse iiii barbe di zenzamo dicendo a
da siena, 307: il zenzaro si trova ancora in persia. dizionario di
, della donzella? c'è chi si scandalizza perché ha più d'un granellino di
erba molto spinosa, delle cui radici si fa la zenzeverata. burchiello,
ripeto, in una delle due fabbriche si produceva il solo zenziglio che è quel tabacco
solo zenziglio che è quel tabacco rosso che si consuma in pochissima quantità sul continente,
in egitto, il zeo, che si chiama anco il fabro, a gade.
. - zeolite fibrosa: quella che si presenta sotto forma di cristalli allungati e
: 'zeolite'. sostanza minerale che non si trova d'ordinario se non nelle antiche
milizia, v-102: in 12 mosse si alzò la guglia quasi tre palmi da terra
di pietra massiccia, appariva malfermo e si sosteneva quasi solo per forza di alcune
ripetizioni. pavese, n-ii-404: nei versi si lascia andare troppo sovente a zeppe retoriche
nell'inserire la marza della pianta che si desidera ottenere fra il tronco e la
1-60: 'zeppa': modo d'innesto che si dice 'innestare a zeppa', quando fra
il tronco e la scorza dell'albero che si innesta si frappone la marza dell'albero
la scorza dell'albero che si innesta si frappone la marza dell'albero domestico che si
si frappone la marza dell'albero domestico che si vuole avere. giuliani, ii-427:
iv-206: non capisco perché tutti i giorni si zeppi qui come se la nostra libreria
zeppare di tanta roba, che si dura fatica a portarlo. dossi, 1-i-421
che stravolgono la ver- minaia, che si torce sulla terra, non potrà mai vedere
guardavano le operazioni in silenzio. sembrava si dovessero mollare le ancore di uno zeppelin
pieno il tutto, anzi, come si dice, pinzo e zeppo, possono le
che l'acqua cede a'pesci e si arretra. pascoli, 46: zeppo,
3-37: il guanciale, l'indomani, si trovava zeppo di sudore.
lunghe lettere zeppe di aggettivi ma quando si è finito di leggerle per lo più ne
riferimento ai blocchi di legno con cui si stringevano i piedi dei prigionieri).
e zeppi, / che gli occhi vi si trappin di traverso, / chè l'
per farli paura di taiarlo, acciò si desse taia. groto, 21: i
, tutte queste fiamme / contro me si convertano e finisca / questo misero zeppo
zeppo. bartolini, 4-l52: il pastore si accostò... alla botte di
nel chiavistello della credenza,... si dimostrò utilissima. = forma masch
sprillo, / or la pigliava, e si sentiva allora / crepare il legno frangolo