, a milano (dove la congregazione si trasferì nel 1545). barnaggio,
: ché già sotto la luna / non si truova persona / che per gentil legnagio
pulci, 25-302: rinaldo un pome che si chiama musa, / a un buffon
bocca gli ha chiusa; / onde e'si volge dintorno, lo ignocco, /
astuzie sì divote mal provvisto, / si crede esser peggior, ché agli altri
[di questa commedia]... si possono ridurre a cinque: cioè ridolfo
mistero, compiacersi in acrobazie che oggi si direbbero metafisiche, immaginando qui un cinese
cose: prima se il gergo furbesco si chiami 'anco lingua bara 'e '
che ha tendenza al barocco, che si vale dello stile barocco (o ne
forma d'arte in cui il barocco si alleggerisce e assume maggiore grazia: tendente
valore poetico. in certo senso, si dimostrano inferiori agli stessi barocchisti, i quali
per 10 meno riconoscevano che quel che si era esaurito si era esaurito e non
meno riconoscevano che quel che si era esaurito si era esaurito e non si poteva né
era esaurito si era esaurito e non si poteva né mantenere né rimettere in vita
dominata dal bisogno dello stupefacente, che si osserva in europa, a un dipresso
e tedesco (o rococò che dir si voglia) non è altro che barocco con
che è come la vita: ci si può perdere. più semplicemente diremo che
pomposamente vestito di un damasco scarlatto, si appressa in grande sussiego al barocco faragginoso
brunite d'ombra e di luce, si bisbigliano all'orecchio al riparo delle ali
. e. gadda, 5-24: si pentì subito di quelle barocche bestialità che
un giorno, il vento di terra si mise a soffiare sul golfo. faceva piccole
nei sec. xvi e xvii, si qualificò, nella polemica contro lo scolasticismo
e capzioso); e tuttavia pare si sia verificata una fusione con l'altra voce
'rupe granitica, nodulo sferoidale che si incontra nelle rocce e infine * perla
. m. cecchi, 15-31: si chiama fare uno scrocchio o pigliar uno
più prezzo che non vagliano, e poi si rivendano a contanti per manco: per
contanti per manco: per chi le dà si chiama scroccare; quando si vende,
le dà si chiama scroccare; quando si vende, si dice far barocco. buonarroti
chiama scroccare; quando si vende, si dice far barocco. buonarroti il giovane,
cader in quei contratti, li quali si dicono di stocchi o barocchi o civanze.
qualità e di tanto dura digestione che non si trova chi vi voglia entrare,
ripigliarsele per pochissimo, o come si dice, a mangiare a mezzo; e
], non par dubbio che la parola si ricolleghi a uno di quei vocaboli artificialmente
memoriali, coi quali nella logica medievale si vennero designando le figure del sillogismo.
un deserto di troppe città maleducate che si ostinano a mangiare maccheroni o risotto o
f. bertini, 2-266: e pure si osserva tutto al contrario, come nelle
il mio mal arrivato barometro, non si scorda di nominare il torricelli, il dre-
del barometro annunciano di quanto un luogo si approssimi di livello alle alpi gelate o alle
per l'effetto della caduta il barometro si spezzava, il mercurio scappava via e
. b. croce, i-1-104: si dice ancora che un certo grado di calore
: due sono gl'impedimenti. il primo si è quello della mia salute, che
cavallier gentile / che 'l suo inimico si donava il vanto / d'alta prodezza
che aveva dato più che a colui non si conveniva di ricevere, rispose loro,
che erano di baroni della parte angioina, si conservavano costantemente alla divozione del re di
ti dia? firenzuola, 463: si adoperò con tanto amore, fede,
baroni a lui d'intorno, mentre si spoglia appresso a un tempio tondo bellissimo.
de're monarchi -passò in quello che si dice « obsequium principis », nel qual
sapete com'è? tutti i mastri notai si credono altrettanti principi! un tempo c'
ecco il barone / per cui là giù si visita galizia ». boccaccio, dee
sensale veronese e un barone di napoli si somigliano nelle spacconate, come un birro
», in cui, peraltro, si può riconoscere la confusione con la voce
16-vi-194: a dispetto del mio servitore che si vergognava a portar questa luterana baroneria in
cose di quella che essi vedevano, si maravigliavano, e quelle ancoraché baronesche fossero
che, mostrando le sue bellezze, si fa scarrozzare di galoppo per le vie
katiba, una specie di bellimbusto che si spaccia per baronetto londinese. gramsci, 100
vagamente quel caratterista del cinema americano che si chiama se non erro c. aubrey
o come baronetto... non si separa mai da una sua innata dignità.
sono grandissimi popoli, e quasi tutti si reggono sotto baronaggi, e le baronie
successione né a vita, ma tutte si danno e tolgono a volontà del signore.
baronia che nell'epiro aveva comperata, si licenziò da quel prencipe. alfieri,
; / grifone il primo in sul campo si mostra. boiardo, 1-28-54: cari
la baronìa, cavalieri e cavalli; si pagavano le taglie pubbliche; si comportavano le
; si pagavano le taglie pubbliche; si comportavano le perdite crescenti delle carte di
medie. complesso di reazioni morbose che si verificano nell'organismo umano per le forti
e penetrante (barosma foetidissima), si coltiva nei giardini con funzione ornamentale per
aeron. leva o manovella con cui si governa il timone di un'imbarcazione; leva
le vele palpitavano appena e proprio non si stava fermi. moravia, ii-188: pesantemente
fermi. moravia, ii-188: pesantemente si tirò su, e diede un colpo alla
4. piccola verga del morso che si applica alla bocca del cavallo; ciascuno
; ciascuno spazio inter- dentario sui quali si fa il morso (tra gli scaglioni
di seta a barre d'oro, che si vestia in battaglia. 6
d'annunzio, v-1-249: gli orizzonti si sono avanzati come quattro barre, si
si sono avanzati come quattro barre, si sono chiusi come uno steccato. idem,
negozio della medesima via duomo, dove si vendevano abiti confezionati. 'barraccari '
quando la viene impugnata alla rovescia e si abbatte a stanga sulle volonterose culatte.
mezz'ora e incontrai soltanto carri. si sentivano nella nebbia, poi compariva la
senza tuoni, poi, quando questi si fecero sentire, furono continui, simili a
, che d'un carro di paglia si fanno quattro infino in sei carra di letame
ne avesse perduto le carra, non si saria mai visto sbranare con il rancore
iii-144): ma pur alfin di vincer si conforta, / se nascessin'[i
appunto all'orizzonte, / tal che titon si graffiava la fronte. lorenzo de'medici
compariva altro campione: / ond'ei si chiuse ne la tenda, e 'ntanto /
, co'suoi bei cavalli, che si lavavano alla marina: e per lasciare
quale signore ha fatto quella constellazione che si chiama il carro nel cielo, il quale
'l como, che ne l'emispero nostro si veggono sempre. forteguerri, 25-24:
bocchelli, ii-480: tutto il suo terrore si appuntava, scrutando, con rabbia disperata
perdersi, lo sentiva senza rimedio, non si possedere più. 5. metrol
. e1 carro del grano di puglia si è sacca 17 e un terzo, e
17 e un terzo, e d'orzo si è salme x e ogni salma di
bibbia volgar., v-192: quelli si confidano ne'carri, e quegli altri
313: a quelle cose le quali non si possono sostenere, si ha a dare
le quali non si possono sostenere, si ha a dare la via, come facevano
assalto. boriili, 6-166: dappertutto si parla della clemenza del governo. le delizie
trionfale. pulci, 8-75: berlinghier si crucciò come un diavolo, / e
.: teatro ambulante, su cui si sposta una compagnia lirica o di prosa per
. cattaneo, ii-1-146: sulle rotaie ferrate si ponno trascinare carichi enormi ripartiti in più
e qui [presso i carrari] ancora si trova la carroccia, la carretta,
montecuccoli, 1-125: al maneggio dell'artiglieria si richieggono... scalette o capre
vittoria sul carro trionfale, perché non si lasciasse assalire alla superbia, era messo
] vengono a vedere questa fonte dove si abbeveravano i buoi che traevano al campidoglio
proda, che nel far la vela quando si naviga sempre si volta al vento,
nel far la vela quando si naviga sempre si volta al vento, ed ove s'
idem, 1-123: il qual modo si chiama far il carro a secco,
, che è ogni volta ch'egli si faccia con l'antenna nuda o senza
. parte mobile del torchio su cui si dispongono le pagine dei caratteri. garzoni
pagine... della grandezza che si vuol sia il foglio da imprimere:
, detto il carro,... si fanno andare sotto il torcolo. carena
i corletti. garzoni, 1-751: si trova poi la sega o da acqua o
della sega '. quel telaio su cui si ferma il legname, che vien condotto
, non avere nessuna autorità (quando si deve prender una decisione). -mettere
il carro tira il bue, che si dice delle cose fatte alla rovescia, e
impossibili. giusti, i-215: non si metta il carro avanti a'buoi, altrimenti
lepre col carro: ottenere quello che si vuole col tempo e la pazienza.
deliberando tra se stesso, come proverbialmente si dice, di pigliar la lepre col
lo sa disfare; questa festa non si ha da fare senza me. varchi,
sa disfare, venuto loro a sospetto, si viveva ritirato. -la peggior ruota
, ora rimasto a uno solo, si faceva una fermata, posando la cassa
, di breve gittata (con cui si armarono i ponti scoperti delle navi veliere
che portano apposite rotaie lungo le quali si spostano carrelli forniti di ruote, collegati
la quale, a sua volta, si sposta l'apparecchio di sollevamento).
9-505: sì mendiche e sì smunte / si senton le gazzette andare in volta /
portate in seggiole serrate, non vi si usando né cocchi né carrozze, che sono
proibite per legge del paese e non si veggono. d. bartoli, 33-127:
, 33-127: gl'incauti, che si gittano da ima carrozza mentre ella corre
settembrini, 1-176: il popolo gli si affollò intorno, volevano torre i cavalli e
squassando le redini e flagellando i cavalli, si fece dar la via terribilmente, e
nievo, 219: le due cognate si baciarono colla punta delle labbra; i cognati
colla punta delle labbra; i cognati si strinser la mano; le donzelle fecero due
riverenze; e monsignore e il cancelliere si scappellarono fino alla predella della carrozza.
verga, 4-125: in quel momento si udì un baccano giù in istrada, e
. d'annunzio, iv-1-8: ambedue si credevano lontani dagli altri, soli;
signori, si avanzava lentamente: se ne udiva lo scricchiolio
. 000. faldella, 2-12: appena si trova a torino, egli è già
barilli, 2-99: la carrozza- ristorante si riempie, le conversazioni si accendono in
carrozza- ristorante si riempie, le conversazioni si accendono in tutte le lingue. sbarbaro
tale e della signora tal altra, si voltò a lei tutt'a un tratto,
circonda la nostra villa. a questa si accedeva per una breve strada carrozzabile. baldini
, e che a tutti i carrozzai si fermava, eziamdio per sentir conficcar nelle ruote
sua calma, riprese sorridendo, che si sarebbe ingegnato a raggiustare ogni cosa.
alla salute del suo padrone, che si trova qui in questa bella compagnia
sguardo, ma soltanto qualcuna delle maestre si volta verso questa carrozzata di forestieri
bambini. alvaro, 7-105: si sono fabbricate, per esempio, sul
in piccole carrozzerie, simili a quelle che si fabricano per divertire i fanciulli, e
nel ferro della carrozzétta, lo storpio si lascia illuminare la faccia da quella
: mentre tutti gli altri virtuosi carrozzieri si affannavano nel corso, e con battere
nivea, fioccosa, dalla quale non si vede uscire che la punta del naso.
uomo che spingeva una carrozzina da bambino si sedette dall'altra parte della panchina.
cassola, 2-217: donne con la carrozzina si godevano il sole, gruppetti di giovani
che una di quelle carrozzine che si danno per balocco ai fanciulli,
la riconobbe subito. collodi, 61: si vide uscire dalla scuderia una bella
è pur la bella cosa essere ammalato. si viaggia nel più comodo carrozzino del mondo
sedute sulle calde panche di pietra, si chinano a stornar le mosche e i
). guerrazzi, iii-72: gli si schierarono davanti le specie innumere dei babbi
cupè, comunicanti fra loro, come si usano in germania e sulla linea palermo-
verga, 3-81: in questo momento si udì il fischio della macchina, e i
3-32: le silique, cioè carrube, si seminano in seme, e in piante
. garzoni, 1-544: in cipro si caricano frumenti, sale bianchissimo, cotoni
, 16-5-29: gli dissero che se si fosse messo in un orecchio un seme di
un carrubbio, (l'arbor, si dice, ove s'impiccò giuda).
in sui graticci. garzoni, 1-188: si dividono gli arbori... in
: una vecchierella raggomitolata sotto un carrùbio si mise a gridare. fogazzaro, 5-152:
29: come la scaglia d'oro che si spicca / dal fondo oscuro e liquefatta
forte de * frutti che vi sono si è datteri, cederni, limoni, aranci
apertura circolare all'interno, in cui si mettono i bambini perché imparino a camminare
alle delizie, bisognerebbe che facessero come si fa a que'castrati d'ormutz e di
ormutz e di quelle parti, che si mette loro un carniccio sotto la coda,
dalla latina, è oggi allevata e si regge, e va senza il carniccio
o appoggio di quelle lettere che, non si pronunziando più, sono imbarazzo da levar
verrà esaminata da tutte le parti, si enumereranno i tìtoli suòi psicològici e stòrici
e stòrici al primato animale, la si torrà insomma da quel carniccio di minorità
. carretto. soderini, i-371: si può far portare [il terreno].
[gli animali e le persone] vi si sollevano in molte ceste di vimini attaccate
con la carrucola... e tutti si afferrarono alla fune, che pendeva dalla
l'acqua sale alla luce e vi si fonde. / trema un ricordo nel ricolmo
donne tiravano l'acqua dal pozzo e si voltavano fermando la carrucola. -per
onde la rendita pubblica ed ogni valore si alzano e si abbassano. prati,
pubblica ed ogni valore si alzano e si abbassano. prati, ii-150: poco
e a invigorire le forze dell'anima; si cessa di esser uomini per diventar carrucole
di esser uomini per diventar carrucole. e si sa poi cosa restano le carrucole se
sa poi cosa restano le carrucole se si dimentica di ungerle al primo del mese
anditi e i quarantottati passaggi, o si davano a rincorrere le quattro altre carrucole della
sommità una car- rucoletta, nella quale si ponga la fune della rete.
s'era messo coll'arco del collo e si stropicciava le mani dall'allegria che gli
i quali, benché al primo saluto li si sarebber detti dei vecchi brumisti, di
baverone d'un tabarro, bentosto invece si rivelavano animati da una bonarietà operosa e
se qualche « foresto »... si arrischiava tra quei caruggi, dall'alto
). proprio del carso, che si riferisce al carso. -fenomeni carsici:
feminil frode sia copia infinita: / né si potria de la millesma parte /
oggidì usano alcuni. e ciò si fece ancora in una certa sorte
certa sorte di carta, che si faceva di certi piccioli alberi detti
che è una sorté de giunchi, che si generano nelle lagune del nilo.
. e perché il nome di quel giunco si chiama papiro, restò il nome
di carta d'ora, che si fa di stracci di panni di lino,
forza di torcoli, in cui si considera la sottigliezza, la densità,
torcean quella a lor modo, peggio si fa della nostra dalli novi farisei.
, 7-iv-224: in qual tempo e luogo si cominciasse a fabbricare la nostra carta volgare
è cosa incerta... ancorché si ammetta anche nel secolo decimo la nascita
ii-229: dopo il papiro e la pergamena si è introdotta, almeno in occidente,
ed in altre regioni orientali. poi si passò a fabbricare la carta di cenci tessuti
cenci tessuti di lino, che ora si adopera comunemente... a parigi si
si adopera comunemente... a parigi si prepara una carta finissima trasparente che dicesi
commercio 'lucidonica'. alfieri, i-334: si sarebbero vendute piuttosto che ristampate, sendo
nell'altra. leopardi, 1050: si crede che avesse pubblicato dalla stamperia reale
carena, 1-66: 'ammarezzata', aggiunto che si dà alla carta tinta a onde con
carta senza fine ', chiamano quella che si fabbrica di ogni grande voluta larghezza,
alle ingiurie del tempo e di cui si dovrebbe valersi almeno per gli atti giudiziari
carte di stato. papini, 8-116: si voleva fare un giornale assolutamente diverso dagli
ch'erano le sua composizioni, donde si trassono poi queste somme che ci sono
, carta nominata dal giunti, ed or si direbbe di quella fatta con istracci di
, la quale in picciole tavolette comunemente si dilata, overo in carte caprine,
disegnare). milizia, ii-229: si fabbrica della carta destinata precisamente all'uso
destinata precisamente all'uso de'disegnatori; si prepara con colla quella che serve ai
alle carte geografiche ed alle stampe che si vogliono miniare. boccardo, 1-406:
miniare. boccardo, 1-406: l'importazione si restringe, ed è oramai limitata alle
: in questi sette anni la tua casetta si è tutta ringiovanita all'aspetto, e
quei da san germano; / il resto si può dir carta di straccio. menzini
nelle sale ampi nastri lattiginosi, e si vede nascere in essi la più bella carta
fogli di carta comune, ai quali si fa aderire un foglio sottilissimo d'argento
sugante; e mattina per mattina ognuno si leva coll'indigestione del pranzo di ieri
sopra il coppone. lo chiuse e si alzò. -carta avorio: di
scrivere allineate in fila gli ultimi fogli si srotolano e separano dalla pesta cartacarbone.
il salame e il pollo, ci si trovavano le tenere membra arrostite di una
una squisita lepre. comisso, 7-119: si diverte a fare plastici e a
collegata ai poli di una macchina elettrica, si arrossa in vicinanza dell'anodo.
,... l'olio vi si sparse ritondo come portava la gocciola. d'
di ferro, le cui parti impressionate si colorano di azzurro. -carta eliografica:
stesa l'emulsione fotografica e su cui si ottiene la copia fotografica positiva.
-carta sensibile: rivestita con sostanze che si alterano all'azione della luce (ed è
analoghi). soffici, ii-12: si trattava, all'uopo di ridurre a manico
40: questo colore alcune volte si adopera in carte, cioè in miniare.
, ringiovenirebbe egli, che non si dilettò mai dei casi nostri, onde ne
de'vestiti, nel dubbio che vi si tenesse celata qualche carta o altro,
tenesse celata qualche carta o altro, si scucivano i pagliericci per frugarvi dentro.
tempo mio primo / e di me si spendea la miglior parte, / d'in
era uno di quegli uomini che non si sentono a loro agio se non hanno un
151: assicurandovi, quanto per carta fare si possa, che, se io mi
distribuisce a ciascuno una carta; e si viene ammessi a piccoli gruppi, in punta
. alvaro, 2-207: il bordello si fermava a leggere, sulla soglia dei
sfiduciata ogni dì più, settimanalmente uno si vedeva scemare in mano il suo avere
di credito. cuoco, 1-57: si fecero estrazioni immense di danaro: quando
quando non vi fu più danaro, si fecero fabbricar carte, onde venderle come
od effetti, dei quali il mercato si serve, per autenticare le operazioni di
mandasse dell'altre carte bollate, che si mangiavano la casa, la barca e
ma poi guardò l'orologio, vide che si perdeva troppo tempo; avanti. serao
. cecchi, 1-121: in inghilterra imo si ricorda del cognome nazionale, come si
si ricorda del cognome nazionale, come si mette sopra un vassoio la propria carta
, e scrivivi suso il dì che si fa e 'l notaio che la fa e'
libro [del camar- lengo] scritti si tengano fermi et così si mandino a esse-
lengo] scritti si tengano fermi et così si mandino a esse- cutione come fussero carte
[salario] et quittanza fare prima che si parta [il maggiore consolo della corte
prigione funo pagati, che per tutto si fa chiaro, non di meno qui
una carta testimoniale da mercanti come qui si costuma, e mandarmola per li più
marzio attraversasse ancora l'arno, e si estendesse là intorno dove è ora la
in parte / son da statuti che si chiaman carte. settembrini, 1-141:
questo è il gran problema che non si scioglie con le carte e gli statuti
di ricognizione, la quale dal creditore si potrà trafficare, e cavarne qualche partito
, 2-23: sulla sua persona non si sono trovate carte che permettessero di stabilirne
. -al plur.: scritti che si conservano negli archivi pubblici o privati per
ossa / datosi al giuoco, e non si tor di mano / carte giammai né
che dove a cercar quegli dell'altre corti si tro- verebbon dadi e carte e poesie
amore; de questi di gandia non si trarrebbe se non discipline, cilicci, libric-
: quello che mescolò le carte, che si dice * far le carte '.
le segno... ma qualche giuocatore si diletta... -presto, abbruciale
carletti, 106: nel navicare non si servono di carte né di strolabi;
; hanno la scienzia de'venti, e si servono della calamita e della bussola in
ne aveano soverchia, perché sulla carta si vedevano notati 1 nomi dei paesi e
nievo, 1-71: i calzoni erano come si dice una carta geografica di sdruci e
carta fotografica del cielo: opera che si propone di rappresentare fotograficamente tutte le stelle
attività industriale, i risultati della qùale si provassero poi su un'altra mappa che,
ch'erano tre col capitano, non si praticava altra lettura che delle carte nautiche
bozzolo del baco da seta, dalla quale si ricava la parte migliore della seta.
più volte su di sé in cui si vedono impiantati parallelamente più filari di spilli
è venuta alla luce una malefatta che si è commessa. pratolini, 2-27:
l'uomo è barato dal diavolo. qui si giuocava a carte scoperte. silone,
adatto a svolgere l'attività a cui si aspira. panzini, iii-242: se
quarantotto. -non sapere a quante carte si abbia una persona: in quale considerazione
documento che conferma la verità di quanto si è affermato. aretino, 8-264:
sanctis, i-167: per scuoterti non si contenta di alzar la voce: ti dice
progetto, ragionamento che alla prima difficoltà si rivelano inconsistenti. ojetti, i-115:
compratori, i quali... si erano affrettati a... vendere e
in lungo e nel frattempo far, come si dice, ciccia. c.
,... e che per carta si rimettessi in lui. ariosto, 37-21
151: assicurandovi, quanto per carta fare si possa, che, se io mi
, i-258: questa volta poi mi si erano talmente rifitte nella fantasia [altre
: il leggere è un conversare, che si fa con chi scrisse. giusti,
denominazione di carta nel suddetto significato, si è conservata tuttora nella volgare locuzione:
loro parte e solo per ispazio brevissimo si riceve; il qual parlare assai agevolmente
il qual parlare assai agevolmente alle carte si manderebbe, se niuna differenza v'avesse
c. e. gadda, 416: si tratta... di una vera e
traslato dal giuoco delle carte, che si dice succhiellare, quando si tira su la
carte, che si dice succhiellare, quando si tira su la carta adagio adagio.
se il contratto è in regola, si può stare tranquilli. giusti, ii-55
tutto il contrario; che, come si dice in proverbio, chi ha cattivo giuoco
domanda, o rispondere meno che non si conviene a chi t'ha o punto o
dimandato d'alcuna cosa; il che si dice ancor dar passala o dare una stagnata
dette cartaccia, perché non voleva che si manomettessero i melloni. g. m.
per cui ella debba servire, si muove a questa azione fare, mosso e
secco. s. maffei, 4-59: si nominan... codici membranei e
e nel terzo cartaceo,... si legge quel medesimo capitolo. carducci,
fossero di foglio. calvino, 1-167: si cacciò quattro o cinque giornali tra la
giornali tra la giacca e la camicia, si nascose sotto il cappotto una lunga sega
trarlo dal suo carcere cartaceo, dove si trova smarrito e confuso con altri quattro
e cartaceo in cui mi dibattevo mi si scopriva arido e senza speranza. bisognava
. e sm. di cartagine, che si riferisce a cartagine. - al figur
(conformemente all'opinione che nell'antichità si aveva dei cartaginesi). guido
cartaginese, essendo assediato da'nimici, si cinse... di legname, e
quella car tella, che si pone sull'altare, su cui è scritto
serapione volgar., 1-90: cartamo si è domestico e sal- vatico;
la flemma disotto e parimente per vomito e si milmente l'acquosità del corpo
pure in cartapecora. aretino, 8-74: si chiamava il conte, per non so
pecora zannata e lustrata al possibile, si faceva in esso scendere una palla di
: da una antica cartapecora, che si conserva tra le scritture del sig. prior
è scritto altrimenti. leopardi, 967: si è trovato in una cartapecora antica,
riscontra a filza a filza, / ci si logora gli occhi. pancrazi, 2-99
. pancrazi, 2-99: il coccodrillo si diffuse a lungo a illustrare gli avi
a quattro gambe -e il fiacre si messe in moto. nievo, 30:
cartapecora attaccata alle ossa del suo viso si era lievemente venata di viola; ma gli
f. f. frugoni, xxiv-1057: si scoprirono alcun'ip- pocritacci, che sembravano
fanciullo impaurisce del compagno che in carnevale si nasconde la faccia dentro un testone di
che dietro l'una e l'altra cartapesta si nasconde un banchiere tedesco e americano,
divieti della chiesa contro quella brava gente che si permetteva di fingere sopra un mondo
, / mando la roba dov'ella si spaccia. silone, 180: nel pacco
. cartata, sf. quel che si può avvolgere in un involto di
. p. verri,, i-266: si incominciò a carteggiare fra il dipartimento e
suo capitano... del viaggio che si ha da fare,... con
noi siamo come giocatori, i quali se si vestono del carteggiare e del dadeggiare non
manni, 2-185: talché non si presume, che pervenuta gli fosse della
di così poco commercio e carteggio, qual si fu quello della gran pestilenza. leonardo
carteggio, e al fin del conto si trovò avere scritta tanta roba in poco
. de sanctis, iii-313: si indovina che molta roba è stata venduta
roba è stata venduta o impegnata: si vedono parecchie cartelle di pegno sul camino
cartella, dello scotolino, per cui si pagava un altro diritto. -cartella
estratti; nelle lotterie, il biglietto che si acquista per concorrere ai premi sorteggiati.
dopo la decima dove finisce il petrarca, si mettono le tre cartelle di giunta.
valgo? slataper, 1-94: il direttore si fece portare le cartelle prima che andassero
sarebbe avidamente assorbita. boccardo, 1-616: si propongono... di rendere accetto
6-20: ginia le chiese se non si potevano vedere i suoi ritratti dei giorni passati
ritratti dei giorni passati. allora amelia si alzò e andò a prendere in fondo alla
cartella a tracolla. moretti, 38: si tornerebbe discoli per via, / si
si tornerebbe discoli per via, / si tornerebbe scolaretti a scuola. / ma sì
una gran cartella;... vi si leggeva quel glorioso nome. 10.
sotto coll'arme de'risaliti, vi si leggono in questa precisa forma scolpite le
, i-iii: così tra lor si venne al cartellare / e, dopo le
cartellario, sm. disus. mobile ove si ripongono cartelle. 2.
italiano non presterebbe attenzione a quel che si decidesse in senso cartellistico a proposito del
: gli bisogna trovare e pregare chi si degni d'udirlo leggere, appiccarne i cartelli
dell'opera, dove è scritto 'si recita per musica ', e non è
musica ', e non è scritto * si canta '. pananti, i-41:
poesia, cosa concreta e reale, come si farebbe di un cartello d'appigionasi da
-cartello di sfida: biglietto con il quale si sfida qualcuno a duello. -per estens
mandategli un cartello in istampa, come si usa tra coloro che vogliono essere tenuti
so se 'l mio « cartel » si debba dire, / in quanto do risposta
nomi venire? garzoni, 1-591: e si mandano i cartelli sopra tutto che sia
dell'esercente e delle merci che vi si vendono. carena. 2-80: '
bottega, per indicare l'arte che vi si esercita, o il genere di merce
, o il genere di merce che vi si tiene, giuntovi per lo più il
quelli di legno o di marmo che si mettono sulle botteghe, per indicare quel che
sulle botteghe, per indicare quel che ci si vende. panzini,
grazia del cartello impastato sopra, come si fa alle boccette. b.
/ vi fece murare, come coi morti si usa fare, / una lapide bianca
i-74: vie più che prima infellonito si diede a comporre ed a scrivere..
oggi che 'artista di cartello 'si fa chiamare anche il mediocre, l'
ramo di produzione eliminando la concorrenza, si sottopongono a norme comuni mediante accordi nei
fra istituti di credito, i quali si impegnano a osservare un insieme di norme
più stati, specie se limitrofi, si obbligano ad adottare tutte le misure necessarie
; la città ne andò in visibilio; si facevano i capannelli intorno ai manifesti.
faldella, 2-50: fatto lo scalone si entra in un corridoio che mette nella sala
i-759: tutto l'ardimento dell'impresario si limiterebbe al fatto d'aver oggi rimesso
spettacolo che solo da qualche millennio non si dava più. 2. manifesto pubblicitario
cartelloni per la commemorazione dei morti: qua si offriva della cera a tre lire la
molti cerei innanzi alle tombe: qua si annunziavano delle corone di canutiglia poco costose
pubblica. fogazzaro, 5-321: tutto si trasforma e progredisce nella nostra casa!
milizia, ii-231: * cartelloni '. si dà alcuna volta questo nome anche agli
ultimi decenni del seicento... si comincia a sentire, in italia,
cartièra, sf. stabilimento ove si fabbrica la carta. libro
. della cartiera. baldinucci, 68: si cava tacque de'fiumi, mediante le
da acqua sull'andare di quelli che si praticano per la polvere da fuoco, e
bencivenni [crusca]: lo quale si compone di sette ossa, nell'estremità
lo strepito derivasse dallo scuoter di quelle, si ridusse a romperle per farla chetare.
di un palmo o poco più, che si chiamano volatori perché restano sopra l'acqua
bisogno per ispartirla, così ne'grandi si risecca con gli anni e si ristrigne e
ne'grandi si risecca con gli anni e si ristrigne e tanto indura che tien dell'
f. f. frugoni, xxiv-1038: si rizzò il mascardi, così smunto che
. pratolini, 2-464: le narici si dilatarono, le cartilagini delle guance vibrarono
guance vibrarono come carne viva, lo sguardo si accese di una rabbia più intensa.
gli uccelli acquatici; la pellicola che si trova dentro i boccioli della canna.
sopra l'altro legati overo arteria, si manda l'aere al polmone. marino
, che in quella cavemetta, dove si uniscono, faccia di tre circoli una
quali vasi, per tali ostruzioni, si uniscono e divengono cartilaginosi. carducci,
il tabacco, i fiammiferi, e si mise ad arrotolare un'altra sigaretta con
con maestria e grandissimo spirito; come si può vedere da certe cartine da lui
cartismo diè ancora una fiammata, che si consumò e si spense con la petizione firmata
una fiammata, che si consumò e si spense con la petizione firmata da alcuni
, ed anche cilindrica, nella quale si chiude il cartoccio di polvere per condurlo
anche detto portacartocci: nelle batterie campali si usa per questo effetto la tasca da
, disse alla bestia, che non si moveva punto: togli, ch'io non
valor nominale, mentre il valore effettivo si trovò poi eguale a zero. così molte
5-169: da quelle altezze piombano e si sfasciano in terra cartocci contenenti il cibo
annunzio, iv-2-273: le orecchie gli si spandevano ai due lati come cartocci sinuosi,
, 610: s'ell'è trama che si possa fare, io mi vi metterò
alcuni di questi sotto le cantonate di essa si accartocciano; e gli altri, che
. algarotti, 3-215: e assai più si maraviglia al vedere come in un paese
tutte le affettazioni e i capricci, che si chiamarono gentilezze e adornamenti, è ritornata
ma vedi, è un fiore che non si secca / questa cannuccia con la sua
[s. v.]: 'cartocci'si chiamano le foglie secche del formentone spicciolate
secche del formentone spicciolate, con le quali si empiono i sacconi dei letti. pascoli
: una sera raccogliemmo tutti i rami che si trovarono, e con vecchi cartocci di
/ dice il medico apollo, che si piglia / un cartoccétto di salsapariglia. lippi
, intascando il cartoccino del tabacco, si fece largo fra le donne.
plur. m. -ci). che si riferisce alla cartografia. pratolini,
costumi. cartògrafo, sm. chi si dedica alla cartografia. imbriani, 2-48
cartolàccio, sm. ant. libro dove si registravano i contratti. matasala,
poter essere esercitato o trasferito soltanto se si è in possesso del documento stesso.
fatolo iscrivere en dell cartollaro dallo escrivano, si come per vostra ci cometete, e
: tale è il cartolario in cui si notano le entrate e le uscite, per
leggi di toscana, 8-178: si ponghino le scritture per ordine di
scritture per ordine di tempi, si cartolino, e si facciano legare da'
ordine di tempi, si cartolino, e si facciano legare da'librai.
considerabili e comporne un codice, che si chiamò regesto, 0 cartolario, o
. muratori, 7-iii-530: qui si vede che la cartolazione era uno de'
era uno de'titoli, co'quali si acquistavano beni 4 per chartulam ',
. cartoleria, sf. negozio ove si vendono articoli di cancelleria. carena
cartolaio. deledda, iii-789: ci si fermava ancora una volta ad ammirare i
, sf. neol. negozio in cui si vendono libri e articoli di cancelleria
postale. rigutini-cappuccini, 180: si può notare, non perché dia frutto,
escluse le pro caci. si sono diffuse dopo il 1870. gozzano,
somigliava. cassola, 2-98: anita si era limitata a mandare ima cartolina
d'un tale accidente, subito si sentì cascare in grembo una de ditte cartoline
nuova specie, i cartomanti, che si valgono delle carte da gioco. panzini,
'. l'arte, o ciurmeria che si voglia chiamare, di predire l'avvenire
mani degli uomini e delle donne, si piegava in centomila forme, grandi e
di spessore e rigidità tale che non si lascia piegare senza rompersi: ottenuto da
ariosto, ii-99: con cartoni o feltri si dilatano; / e fan larghe le
moravia, iv-220: in un angolo si vedeva un mucchio piramidale di grandi o
cominciò a mutar verso, tosto che si viddero i panni di leone in capella lavorati
i cartoni per la volta, michelangiolo si fece venire da firenze come aiuti alcuni
in altri luoghi fuor del dominio fiorentino si danno e'cartoni alle rascie miglior mostra
andare l'ordine delle pieghe, che non si può veder cosa più maravigliosa.
plur. m. -ci). che si riferisce alla cartotecnica. 2
annunzio, v-1-203: la guardia dei marinai si cambia, ogni due ore. essi
rotonda. guerrazzi, ii-361: costui si appressò camminando per traverso alla marchesa,
d'un foglio, che per qualsiasi motivo si ristampa, e si sostituisce alla prima
per qualsiasi motivo si ristampa, e si sostituisce alla prima, e che per lo
. manzoni, 1070: la moltitudine si cacciò dentro a furia, disarmò gli
a furia, disarmò gli invalidi, si sparse per tutto a cercare, trovò nelle
messo a sacco. fucini, 9: si erano accoccolati su l'erba smontando schioppi
ode il tonfo d'un corpo che si piega, / la rabbia che stridisce su
uomo. panzini, iii-59: non si metta a piangere, maioli, e
dire che stesse attenta, che non si sprecasse con quella mezza cartuccia, con
baldini, i-708: chiunque del paese si affacci sull'uscio con in mano una
di varie forme e dimensioni, che si forma in alcune parti del corpo sia deltuomo
di carne, e per 10 più si dice di quella naturale situata al grand'angolo
. pirandello, 7-1272: zi'scarda si lasciò scrollare pacificamente. doveva pur prendersi
seme del carvi, e i mirabolani emblici si nutriscono, bagnandoli in tanto latte,
bagnandoli in tanto latte, quanto essi si possono da per loro succiare. carena
veggio che nd'arà disnore, / si no i punisce cum suo onore. /
per ordine, e questo con facilità si farà perché tali case son prima fatte
fatte di pezzi sopra le piazze e poi si commettano insieme colli lor legniami nel sito
insieme colli lor legniami nel sito dove si debbono stabilire. machiavelli, i-462:
, e tosto dei bambolini masti che si veggano scherzare per casa e contentar la
tanto mal sano e infermo quanto imaginar si possa, e scommodo e privo d'ogni
il conversar per diletto, due diletti si procacciò, che senza mai annoiarlo bastevolmente
alle mie case, / schiavi, presa si tragga: ella è mia serva /
[contratto misto di mezzeria e locazione] si sono conservate le norme che abbiamo di
nievo, 77: le più volte si fermava a dormire a san mauro, due
, iii-683: presso le case coloniche, si trebbiava. pirandello, 7-114: «
l'uccelliera. pananti, iii-96: si contano intorno ad algeri circa a ventimila
villette o case di delizia che costì si chiamano vigne. -casa episcopale:
case popolari. boccardo, 1-415: si obbietta, in secondo luogo, che
per amore del * meglio 'impossibile, si dovesse rifiutare il 'bene 'possibile
contate fra il di più che non si adopera, ma si gitta, voi,
più che non si adopera, ma si gitta, voi, se ne sapete il
in senso generico); luogo che si occupa, anche per breve tempo; rifugio
la donna non rimase, / che si condusse all'incantate case. g. rucellai
. -casa dello studente: istituti che si prefiggono di fornire vitto e alloggio a
d'un alunno. cattaneo, ii-2-194: si fondarono laboriose case di correzione, in
. -casa professa: ove i religiosi si preparano alla professione dei voti.
religiosi della casa vergine del monte carmelo si dimandassero, come fanno al presente,
venendo a visitare il duca, non si trasmichierebbon co'padri, né d'una
del popolo, quelli del pignone non si sa, loro, cosa vogliano fare,
6. per estens. luogo ove si è nati, ove si vive;
. luogo ove si è nati, ove si vive; patria. -anche: terra
patria. -anche: terra, paese che si tiene con la forza, dominio.
ma dirammi forse qualcuno: a casa non si può ire, ché il nemico armato
ebbero gli stranieri in casa; ma vi si ausarono e vi trescarono con quelli,
intra loro sia, ne la quale si posino le cittadi, e in questa
da barberino, i-99: la casa si levò a romore. piovano arlotto,
sospetto. caro, 12-i-14: egli si risolve a provedervi gli tre scudi e
fra le ricchezze superflue, i vizi si sogliono anidiare. tasso, iv-303: mi
lasciando stare di quale delle due case si fosse, dice che esso fu ne'suoi
fiore pregiato. pulci, 8-21: e'si vorrebbe dinanzi levare / tutti que'della
, ma guardatolo da capo a piè, si volse a dir buon dì alla compagnia
v. a. s. graziosamente si compiacque... non solo di voler
(65): il padre guardiano si presentò, con un'umiltà disinvolta, al
di dama maria sirocchia della reina giovanna si dovesse fare, a conservagione della successione del
fratello vi venisse, essi da sedere si levarono. varchi, 23-105: in casa
. -• casa di vendite: ove si tengono vendite all'asta. sassetti,
: accattano voti e lodi da'giornalisti, si fanno coniare medaglie, fanno qua e
industriale. rigutini-cappuccini, 180: talvolta si scambia 'casa'(nel significato di *
disinvoltura, nelle corse d'automobili, si sentirà dire: « correranno cinque case
? -insegna di negozio in cui si vendono articoli di un unico tipo:
di quella casa nella quale egli più si rallegra nel cielo, nel colore d'esso
che trovandosi in quello la sua virtù si debilita. anguillara, 2-11: sopra ariete
, 2-11: sopra ariete e scorpion si vede marte, / sta sopra pesci e
pesci e sagittario giove: / aver si veggon due case ciascuno, / n'han
e promettono beni. manfredi, 1-18: si considerano specialmente [nell'astrologia divinatoria]
o tavola reale, quando due pedine si trovano accoppiate su uno dei riquadri del
l'ultimo scompartimento di questo, donde si traggono le pedine; anche le pedine
il male, / a casa mia si chiama ostinazione. g. m. cecchi
, 9-2-1: a casa mia / si paga gli operai finita l'opera.
dalla legge, o clandestino, dove si gioca d'azzardo. boccardo, 1-934
piccolomini, 50: se non si piglia qualche piacer modestamente, quando altri
modestamente, quando altri è giovene, si viene in tal disperazione in vecchiezza,
uccelli ha sulla testa, e non si abbassa. leopardi, 1049: non si
si abbassa. leopardi, 1049: non si legge negli antichi che plutone e proserpina
e proserpina avessero mai figli. ultimamente si sa che ne è nato uno, del
che ne è nato uno, del quale si è fatto gran chiasso per tutta casa
nazaret... trasvolò l'adriatico e si posò da queste parti...
per nessuna ragione al mondo gli antichi si sarebbero permessi di scherzare o giuocar di
. palazzeschi, 273: le nonne non si possono indugiare / nella casa del signore
ad altri; in quelle case, dove si condensa l'ardente gioventù, dove essendovi
, tutto il vigore della natura che si sviluppa, si consuma inutilmente per l'umanità
vigore della natura che si sviluppa, si consuma inutilmente per l'umanità, anzi
di quelle cose, perché tutto al mondo si può dire, perché la repubblica letteraria
... egli afferma che si sentirebbe... sporco dopo esserci stato
). mare amoroso, 289: si fa portar la calandrice inanzi: /
le sorti in geomanzia, / che si ritruova nella casa rossa. -di
cresce in tribù, in polipai; si consolida in banchi come il corallo. pavese
maestro in casa, se già non si gli richiedesse per la gran ricchezza. machiavelli
se, ora che è morto gli si volesse dare un vero purgatorio, non occorrerebbe
, vii-1091: -o di casa. si può venire? -venga, venga,
: il conte va per casa, ma si dice che la voglia sposare. verga
: lasciò la scuola... e si chiuse un anno in casa a studiare
invitare a cena arturo, che stavolta si fece furbo e lasciò a casa l'
appetito,... perchè ancora si dice che ogni cosa è meglio che moglie
giovane, 9-288: che colà volentier si mette casa / dove o 'l
è la metropoli, in cui gli si ordinava d'assegnar loro alcun suolo bastevole a
su casa in paese per farne, come si dice, la sua « colombina *.
, 8-52: ella in sul mio viso si gli coricò sopra, e ponendo la
cecchi, 7-1-2: dato il governo, si ritirò in susa / nella torre dell'
. -e non faremo all'usanza, che si dice, rifar la casa con pigliar
con pigliar moglie, quando appunto la si rovina. -riportare la pelle a casa
e. cecchi, 1-119: uno si sente a casa sua come se ci
che tu cominci a star, come si dice, / a casa e a bottega
dei frati. casa e bottega, come si dice. -stare di casa,
di casa in via dei minchioni, dove si vende la corda per impiccarsi. barilli
di esser vicino al paese ma neanche si ricordavano di zappargli la vigna.
mia \ in casa sua l'uomo si tiene sicuro, come il bambino sotto
-casa fatta e vigna posta, / non si sa quel che la costa: chi
secondo conferma il proverbio nostro, che si dice per ognuno: casa fatta e vigna
. lastri, 1-3-115: ritenuti anche si deve essere, per quanto è possibile,
casa fatta e vigna posta, / non si sa quel che la costa.
mi sembri una badia: in nessun luogo si vive felicemente come in casa propria,
bassa: chi fa le cose in pubblico si aspetti di essere criticato. gelli
cotali persone sono, e dove cotali cose si fanno? trattato delle virtù, 150
trattato delle virtù, 150: rallegrare si dee colui che inferma di ciò che
inferma di ciò che la sua casicciuòla si comincia a disfare, conciò sia cosa
varchi, v-143: da * casa * si forma, overo si diminuisce non pure
* casa * si forma, overo si diminuisce non pure 'casetta, casina,
quelle di femminino otta o vero occia, si cresce il loro significato, come casotto
un murettino. tommaseo, i-313: si raccolsero in una casuccia abbandonata, e
a venezia, e perfino a roma, si ristabilisce in una casucciaccia di pescia.
che acqua. fogazzaro, 7-382: si condusse alla fonte che un avello antico
55: sulle stoppie interminabili sempre più alte si alzavano le torri naturali di roccia che
0 altra vesticciola di panno soppannata, che si chiamano casacche. chiabrera, 482:
. pavese, 5-68: la domenica si fece il funerale. le autorità,
di punti di vista (etico-sociali) si stabiliva allora tra il cervello della condiscendenza
e idee, pareri e pareri, si trasfondevano dal castoro alla casacca, raggiungendo
gli piace, e tagliare, come si dice, i busti alla misura delle casacche
14-441: la donna... si alzò la manica del casacchino e mostrò
1540): di etimo incerto. si pensa al russo kazdk * cosacco '(
casaccia, cioè che altri loro vicini si feciono consorti con loro per innanzi.
io che in un casaccio brutto, / si potrebbe servire un della giara.
ii-63: era dottissimo, secondo che si diceva; e niente di manco era un
.. non pensare a quello che si favella. g. gozzi, 1-202:
fuori una lettera a casaccio; e si trovò, ch'era una delle più amorevoli
, 3-815: alla sera anche guido si mise a rivedere il bilancio cui non
6-218: non sapeva dove la chiesa si trovasse; né io lo sapevo.
né io lo sapevo... si girava a casaccio, chiedendo alle rare automobili
i paesani delle ville e de'casali si fuggirono alla città. masuccio, 66:
, 6-6-423: tutto il resto dello esercito si è diviso, e alloggiato ognuno di
al coperto. guicciardini, ii-119: si era fermato a cintura, casale posto in
; in qualche parte boschi, che si prolungano su per la montagna. cattaneo,
, alla famiglia, al luogo dove si vive, alla patria; familiare, domestico
cui abbiamo giocato un tempo, appena si poteva trovarsi soli, simulavano una scena
iv-178: l'anticamera, di cui si vedevano una poltrona e un angolo del
, come una rondine smarrita, le si fossero dileguate via affatto affatto. d'
le sembrò troppo bonario e casalingo, si era fatta chiamare anna maria. pavese,
un'aria casalinga, e anche parlando si stupiva di tutto, sospirava.
pan casalingo, o sia quello che si fa comunemente nelle nostre case e per uso
: la condizione sociale della donna che si dedica soltanto alle faccende domestiche e che
era questo di buono: che non si davano arie, e facevano tutto senza
la riaccostò dietro di sé e si pose a sedere sul vicoletto addormentato, con
cima ad esso [monte] si scopre anche da lontano un gran casalóne,
molti soldati. vasari, iii-xii: si è lasciata quell'usanza antica delle cannoniere
quali per il fumo ed altri impedimenti non si potevano maneggiare partigliene; senza che indebolivano
, overo chiusi... nel chiuso si trovano le fortezze, le rocche,
casamatta è una sorte di difesa che si fa per fiancheggiare i fossi secchi.
solitari e paurosi, le casematte ove si seppellivano i giustiziati, divennero ombrosi passeggi
, iv-2-471: d'improvviso una polveriera si squarciava scrollando dalle fondamenta tutta la città
. forteguerri, 17-8: vuol gli si mozzi l'una e l'altra mano
ordin dà che nel giorno seguente / si venga al taglio irremissibilmente. pananti,
(nel 1539) derivano dall'ital. si è pensato al composto di casa e
vecchia contadina che filava al filatoio, come si chiamava quella villa. andrea da barberino
erbette e le fredde e limpid'acque, si erano, con il loro gregge,
, 3-8: delle città della olanda si può dire:... vedine una
supponiamo uno di que'gran casamenti come si vedono a genova, a otto o dieci
certe tabelle del ministero della pubblica istruzione si chiede agli ispettori, che riferiscono,
casamento delle scuole '. fin qui si era detto 'fabbricato 'o * edifizio
3-243: in fondo, l'andito si prolungava nel buio; e la veranda
. soderini, l364: e'si racconta che l. annio seneca possedeva
voi siete, / con la qual si dee casar. = deriv.
2-9 (1-737): con questo mezzo si persuadeva poter pacificare insieme i capelletti e
tutte le famiglie e casate di genova si levassero via. p. del rosso,
, 1-34: quando nella casata non si trovavano chierici, sostituivano maritati. carletti
non aveva né casata né arme, si prese quel segno ch'ei si portava del
arme, si prese quel segno ch'ei si portava del cavalieri, per arme.
dei dicti fonda- chieri... si contiene. botta, 5-149: perché poi
, 5-38: di più casati de'nobili si congiurare insieme, di fare vergogna al
di esso. carletti, 190: si possono maritare fratello e sorella nati di
i cugini nati di dua fratelli non si potranno torre, né meno altri in
altri in grado molto più lontano, come si è detto, se saranno d'una
. d. bartoli, 39-47: si ristrinse al nudo nome di francesco senza ag-
e 'l casato di lei, le si opponeva con segreti maneggi. foscolo,
. sassetti, 377: quel capitano si fuggì, rimanendo quivi i portoghesi casati
che per il suo sviluppo in senso verticale si distingue dagli altri edifici e contrasta con
. bencivenni [crusca]: si sentono addosso una grande cascaggine, e
.. relassansi le palpebre né più si pò? son tener su, e danno
sempre sull'orlo di una cascaggine le si chiudevano gli occhi cinerei e spenti, se
cascaggine dell'ozio e della noia / si tuffa nella schiuma oltramontana. nievo,
indica que'pezzetti o fili della materia che si lavora, i quali cadono lavorando,
i quali cadono lavorando, ma non si buttano via perché son buoni a farne
, 1-9-211: dalli innumerabili casi che si temono fuori del corpo, cioè dalli caldi
la cascamorta a una foggia, che si sarebbe creduto che ella non avesse visto
10-3-3: io accomodarmi che mia moglie si mascheri insieme con giovani che fanno i cascamorti
que'sacrosanti loro maestrati,... si veggono ubbriachi riportar da'conviti, alti
qualche cosa o verso terra; che si piega in giù; ciondolante; calante.
infermo pare. pirandello, 5-21: si era abbandonato, rifinito, su una seggiola
a interpretazioni. manzini, 10-70: si affievoliva, finché diventava appena la figura
munale? monti, i-63: qui si sente l'incommodo d'una siccità di
0 sì tosto mai né i si scrisse, / com'el s'accese ed
: nella molto cretosa terra non si deono far le ripe molto pendenti,
appressandosi il caldo della primavera, si dissolverebbono e cascherebbono. alberti,
invidia, la quale come palla di sapone si mette sotto i piedi de'favoriti,
lati lo troverrei, ovvero dove / si giuoca; in chiesa, so non c'
della persona; contraffacendo coloro a'quali si dà quel benedetto male. forteguerri,
, e lì, dove / cadde, si giacque con torta la grossa cervice:
. nei seminati che cascano indietro e si rialzano liberando dal proprio seno bagliori d'
mancava di farla cascare nel discorso ogniqualvolta si trovava a visita da morto.
cestello e ne fece quella parte che si vede di componimento ionico, ponendo i
salvini, 22-36: né molto tempo si seder, che loro / il
la divina providenzia comandava o permetteva, si levava in alto per varie prosperità,
che questo cadere sia bene universale, si monstra perché, se dio vedessi che 'l
e infiniti altri che in simil materia si potrebbono allegare, acquistare regni e domini,
visto che michelagnolo era molto cascato, si tenesse diligente cura di chi gli era attorno
cosa da mangiare, credendo che per fame si cascasse. dante, inf.,
prezzi). verga, 4-161: si sono pure messi d'accordo per vendere
volgar., 2-151: conviene che niente si diminuisca o spengasi o caschi di quelle
, nel palato, a canto dove si pronunzia il « c » figurato divenga.
con fradolenza, e ca-calvino, 1-121: si sedette sul muretto, tirando su i pan
un pallone di vento, colui! che si lasciava abbindolare da piedipapera...
anche lui! panzini, ii-670: ci si faceva vicino con quegli occhioni smorti,
cioè un uomo risoluto, di cui si possan fidare. 11. marin
gloria e felice numero di gioventù, si vuole indurre la gioventù a torre moglie.
in un tal negozio, se mai si fusse saputo essere nostro. giusti, ii-341
mondo dietro i vetri. quando si tratta di cavarsela, non sanno
intendo che communemente interviene, ecco che si può immaginare a dipresso chi abbino a essere
). alberti, 97: chi si sente svilire indurisce con sdegno et odio
tenuto, ti offende; perché se la si usa virtuosamente e come la si debbe
la si usa virtuosamente e come la si debbe usare la non fia conosciuta,
del muro, che ruppero, come si rompe la porta del giubileo, cascato
che i ber gamaschi / si levino a far chiodi, sì che spesso
3-501: se costui ed altri, quando si lascian cascar simil sentenza, volessero più
gli abiti o qualsiasi altra cosa che si porti): indossare abiti assai larghi
parte, sulla quale non casca dubbio, si dovrà per l'altra ratificare la recognizione
6-94: qui, dice il re, si dà sempre in budella; / sicché
: come le sollevava il capo dolcemente si sentì cascar le braccia. cicognani, 6-80
po'di tempo. i figlioli maggiori si sentirono cascar le braccia. bocchelli,
i pericoli, le traversie in cui si incappa. a. f. doni
. morelli, 290: molte cose maravigliose si vidono: assai, per vicitare uno
'cascata ', panno o drappo che si lascia ricadere per ornamento. idem,
così via fino a che il fenomeno si arresta. -teoria delle cascate: che
là prende forza, e la cascata unica si comparte in cascatelle che all'interno non
decaduto; giunto all'improvviso; che si è lasciato ingannare, gabbare. buonarroti
= deriv. da cascare. si cavò uno coltello dal lato, e girogli
l'è rinvenuto; e ad udirlo come si forzava darmi ad intendere, che l'
/ ma per dirmi ch'onor vi si guadagna / e facuità, ritruova altro
voglio pagare il biglietto di seconda. ma si calmi, diceva il controllore,.
di cadére), con valore frequentativo: si pensi alla forma parallela « pagn.
iii-688: una specie di piattaforma naturale si affacciava su una cascata di roccie che
1056: molte donzelle chimeriche, le quali si spacciavano al mondo per intere, si
si spacciavano al mondo per intere, si rinvennero sdrucite dalle cascate col fior dell'
un livello più basso): e si forma naturalmente dove il fiume incontra rocce
di differente azione erosiva); e si hanno pure cascate artificiali, costruite per
precipita. soderini, i-193: come si vede in ambega, a tivoli,
, 2-114: un così bel fenomeno si osserva tutto giorno alla cascata di terni
. nella maggiore cascata, che si spicca d'un salto, e senza
gli zoccoli nel cavo d'un albero) si gettò. nievo, 97:
scarsi: e se sia freddo, si hanno pochi frutti e cascherecci. dossi,
gronda, visiera e orecchioni, che si annodava sotto il mento (e veniva
voce di conio italiano, con cui si vorrebbe sostituire il fr. pendentif o
casca in petto. così a venezia si chiamava il prezioso vezzo, scendente verso
d'argento spagnoli, et il conderìno si diminuisce in dieci cascie, monete di
, monete di rame le quali non si pesano ma contansi, e si portano
quali non si pesano ma contansi, e si portano infilzate in una corda di spago
de'detti conderini d'argento, il quale si pesa con certe staderine piccole che ciascuno
. ant. e dial. locale ove si fa stagionare e si ripone il
locale ove si fa stagionare e si ripone il cacio; caciaia. palladio
casa colonica. -anche: locale dove si allevano e custodiscono vacche e dove si
si allevano e custodiscono vacche e dove si fabbricano burro e formaggio; fienile sovrastante
stalla; magazzino attiguo al caseifìcio dove si conserva il formaggio grana prodotto in
e profittevoli e necessarie, e costantemente si osservano nelle cascine formali, ove le mucche
osservano nelle cascine formali, ove le mucche si tengono tutte in un corpo, in
, e cominciano a volare le foglie. si spargono tutti per la cascina a chiudere
stalle. paoletti, 1-1-231: se si voglia creare un armento di vacche
per grandi mandrie di vacche e vi si lavora il burro e il cacio, onde
cerchio di legno di faggio entro cui si preme il latte rappreso per fare il
firenze queste forme [pel cacio] si chiamano cascine... le quali
cerchio, tenute ferme al punto che si vuole con una cordicella, senza fondo o
dentro a questa forma o cascina adunque si pone la pasta del cacio, pigiandovela
di terzi. -anche: chi si occupa della fabbricazione del formaggio grana e
. sorta di telaio mobile che si collocava nelle forme di tela metallica usate
i loro caschi? avevano creste che si movevano al passo. le loro
: in piedi sull'apparecchio il poeta si è levato il casco e grida con la
tempie, come una corona pesante; si accumulavano e si attortigliavano su la nuca
come una corona pesante; si accumulavano e si attortigliavano su la nuca. le ciocche
grano nominato cascola è quella specie che si semina più per costrutto della paglia per fame
di 400- 450 dipendenti, e non si è avuto il caso di licenziamento in
più o meno regolari; il che facilmente si osserva per i piccoli paesetti di campagna
veicoli, in quei grami / caseggiati dove si consuma l'infido / ed espansivo dono
v.]: * caseico ': si unisce ai nomi gene rici
, 119: nella questione del gioddu non si tratta di patriottismo sardesco né di
il latte in questo modo. si tratta del fatto che il gioddu o yoghurt
del fatto che il gioddu o yoghurt non si può spe dire né mantenere
dire né mantenere a lungo senza che si guasti, caseifi- candosi.
di necrobiosi per cui il tessuto morto si trasforma in sostanza biancastra caseiforme.
di irsina, dànno risposte tecniche; si sente che è un paese, come lo
complessa con sali di calcio (la si ottiene separandola dal latte per coagulazione mediante
: è di natura albuminoide, e si distingue da altre sostanze congeneri, da ciò
sostanze congeneri, da ciò che non si rappiglia solo per cagione di essere scaldata,
essere scaldata, e forma grumi quando si mescoli coll'aceto. idem [s.
: sodio, ferro, argento (e si usa come battericida). =
, sm. chim. fosfoproteina che si trova nel latte (per azione del caglio
trova nel latte (per azione del caglio si scinde e combinandosi col calcio forma la
]: se in tutta la città non si po tesse fare miglior casa
, od api, / le caselle si fanno in aspra via, / ne abbandonano
.. dentro alla quale in certe caselle si trova il seme di colore più rosseggiante
con le mani vuote: le lettere si distribuiscono, ma non ve ne sono
7. ciascuno dei piccoli quadri in cui si dividono la tavola pitagorica, le tavole
usato per formare il graticcio su cui si ponevano a essiccare le castagne.
e diricciate che siano le castagne, si trasportano per prosciugarle ne'seccatoi composti di
. la superiore di queste, ove si stagionano le castagne, propriamente detta canniccio
boccone, di sapere alcuna cosa, si dice: 'far le caselle per apporsi
. m. cecchi, 1-2-69: e'si voleva che tu, nebbia, e 'l
de roberto, 640: gli eroi si trovano, quando si trovano, nel
640: gli eroi si trovano, quando si trovano, nel corpo dei pompieri o
casellario giudiziale o giudiziario: schedario dove si conservano le notizie riguardanti precedenti giudiziali,
era a due piani; a terreno si udiva il ticchettio del telegrafo, di sopra
e anche quattro soldi per settimana, che si tramutavan subito in dispense di libri illustrati
, sm. dial. caseificio in cui si raccoglie e si manipola il latte portato
. caseificio in cui si raccoglie e si manipola il latte portato da molti agricoltori
terra, rosse come il mattone, si raccolgono intorno a un focherello che arrossa
: nel formar il cascio e mungere si soleno le donne mandare, e nell'orti
del cacio (e, in particolare, si riferisce alla sostanza organica di aspetto secco
secco e omogeneo di tipo degenerativo che si forma in seno al tubercolo, per
casa di montagna, nei cui locali si lavora il latte prodotto durante l'alpeggio
stagione estiva. -anche: luogo dove si fanno latte e burro. panzini
termine lombardo veneto: il luogo ove si fa il cacio. 'caciaia ',
. 2. magazzino in cui si pone il formaggio uscito dal salatoio a
, se fusse in fiasco; e ancora si leverebbe prima un ventre che un bicchiere
indicante edifizio all'alloggio delle truppe. si esige che questi edifici sieno solidi,
casematte construtte a pruova di bomba, si bramava conoscere quanto potesse nel contrastare alla
brande, pagliericci, ecc., che si dicono * oggetti di casermaggio '.
imbarcavano materiale da casermaggio e a turno si schieravano le compagnie per prendere commiato.
. proprio di una caserma, che si riferisce alla caserma; conforme agli usi
. papini, 26-263: nelle città si distruggono crudelmente gli ombrosi giardini per fabbricare
, picchiò a diversi usci, sbagliò e si riprese. = acer, di caserma
piacevole; avventura lieta; fatto che si racconta volentieri per la sua singolarità.
. giusti, iii-71: perché non si dessero casetti anco per le nomine che
della professione de'casiaruoli, il che si fa col quaglio... appresso
. cecchi, 5-95: ordina che si rivesta il crema, casiere qui della
del casiere, vuota, a cui si accedeva da una scaluccia esterna. pratolini,
9-217: quella notte la sentirono urlare. si alzarono armida e maria, il vecchio
, è opportunissima, e male vi si sostituirebbe, come talora fanno altri italiani,
e precauzioni infinite, onde i casigliani non si accorgessero dell'accidente. collodi, 151
venivano ad ossequiare sotto la finestra, si fermavano qualche momento uscendo o nel rientrare
ospitale casa che in- gravallo conosceva, si può dire, col cuore. su le
. pugliese casile * suolo su cui si può edificare '. casimira (casimirra
molto soffice e fine come quella che si ricava dalle capre del kashmir. -anche
mezzo non lo sanno prendere, e si rischia d'avere una porcheria. dall'altro
altro canto calzoni neri e stivali non si vedono a nessuno, e, portandoli
della provincia indiana di kashmir (dove si preparava questa stoffa); con la
i-361: mentre il famosissimo dante alighieri si trovava l'altro giorno in un suo
, che in un luogo molto solitario si ha fabbricato per poetare, alcuni letterati
trionfi e sguazzi. panciatichi, 153: si rappresentino gli orti rucellai, che furono
da otto gondole, e il pranzo si apparecchiò in un casino, fornito come
di campagna del duca di ceri, ove si celebrò con un pranzo sontuoso il primo
iii-72: quando è mal tempo, si va in un casino e si giuoca
tempo, si va in un casino e si giuoca. c. gozzi, 4-194
lor casino. botta, 5-55: perloché si ordinava, che fossero proibite tutte le
casa, o soltanto quell'appartamento nel quale si radunano le persone civili (previo un
del casino dei negozianti, ove mi si dice che interverrà molta gente. giusti
nelle sezioni rurali. popolani e contadini si svegliavano laggiù alla politica; c'erano
. panzini, i-523: nelle feste che si davano al casino dei nobili..
ma avvertiamo subito che i sardanapali non si troverebbero nell'imbarazzo: san remo e il
, al casino da gioco » e si trattasse di un bagnino, del padrone
azeglio, 1-289: intorno ai castelli si formò quella timida clientela di casipole e
di casipole e capanne di contadini, che si mutò poi più tardi in paesi,
scintillare inprovvisamente sulle finestre delle casipole che si perdevano già fra i campi, simili a
lesto nella casìpola del portinaio; ansando si liberò d'ogni ferro e d'ogni insegna
e per il paiuolo; con le forbici si tagliò la barba, col paiuolo si
si tagliò la barba, col paiuolo si fregò la faccia. ungaretti, ix-28
, 1-4: nella quale [dissertazione] si dà addosso a'moderni casisti e sommisti
manzoni, 123: alla chiesa, non si possono attribuire le dottrine de'casisti:
attribuire le dottrine de'casisti: essa non si fa malleva- drice dell'opinioni de'privati
la nostra percezione e caratterizzazione del brutto si è fatta di gran lunga più profonda
. proprio della casistica, che si riferisce alla casistica. b.
un eminente trattatista italiano di questa materia si avesse solo nel secolo appresso, quando
avesse solo nel secolo appresso, quando si procedette a temperarla, alfonso de'liguori
alcuna cosa per grazia d'alcuna cosa si fa, e altro che quello che s'
intendeva per alcune cagioni avviene, caso si chiama. boccaccio, iv-31: noi
scorrenti cagioni in quelle cose, che si fanno per alcuna altra cagione; o
in quelle cose che per altra causa si fanno; o vero, caso si dice
causa si fanno; o vero, caso si dice, perché viene senza cagione:
fretta, che per caso fortuito il cocchio si rovesciò, e rovesciato fu tirato da'
un buon tratto di mano prima che si potesse fermare. guicciardini, 95: nasce
. per estens. causa irrazionale a cui si attribuisce la facoltà di determinare gli avvenimenti
noia a le persone, / e vi si dicon su di gran novelle. beccuti
la natura, in quanto giova, si chiama benigna madre; in quanto nuoce
sorprende l'opinione degli 'mprovidi mortali, si chiama fortuna e caso. pallavicino,
quali sarebbe stato impossibile che l'uomo si guardasse, tanto sono lontane da ogni
degli uomini. d'annunzio, iv-1-259: si gittò nella vita, come in una
un significato diverso da ogni altro che si potesse immaginare. 3. fatto,
gli uomini... più forte si meravigliano, e meno comprendono il divino
casi d'amore e altri fortunosi avvenimenti si vedranno, così ne'moderni tempi avvenuti
nobil giovinetto. bisticci, 3-44: si scoperse questa congiura, che n'era autore
sbigotito, / ma sempre de aiutarne si procaccia; / ad ogni estremo caso
3-227: ne i casi d'amore nessuno si fidi di se medesimo né d'altri
son io?... -gomez, si asconda / l'atroce caso a ogni
che loro. tommaseo, i-261: si guardano in viso, e si riconobbero
i-261: si guardano in viso, e si riconobbero al muovere degli occhi, e
e al dolore temperato di grande speranza: si riconobbero, comeché patite da'mali,
iii-9: fin d'allora che i comuni si vendicarono a libertà, trovò essa [
, che in tanta diversità di casi si mantenne inalterato nei suoi lineamenti sostanziali,
ii-8-177: la storia... si adorna di riflessioni ed espone nel racconto dei
sua per alcun luogo passi, non si inframetta d'alcun salutare, ma cortese
suo, e onora catuno secondo che si conviene e ch'è più degno. sacchetti
un sabato dopo nona nel titolivio, si venne abbattuto a una storia, come
volendo e addomandando, che quella legge si dirogasse. coppo, come che savio fosse
al mondo, circa i casi mia, si era che io divenissi un gran sonatore
e del seguente: non credo che si possa fissar più precisamente il tempo,
tal ora, come in certi pranzi si ordina una pietanza al trattore. de roberto
sentimento al caso particolare della sorella, si accorgeva con paura che anche quel po'di
generale; modo, forma con cui si presenta o si svolge un fatto.
modo, forma con cui si presenta o si svolge un fatto. passavanti,
. e, con ispesseggianti sospiri, molto si compiangeva perché aveva perduto tanti e sì
tutto dì se ne truovano, ch'appena si sanno o si possono intendere. machiavelli
ne truovano, ch'appena si sanno o si possono intendere. machiavelli, 711:
io ritraggo, che la commenda che si fece non si pagò altrimenti, ma si
che la commenda che si fece non si pagò altrimenti, ma si sicurò in
si fece non si pagò altrimenti, ma si sicurò in su tutti e'loro beni
a proposito e co'gli ordini che si convengono, se non ha udito prima
delle canoniche leggi e de'canonisti dottori sparse si contengono, che per fermarsi in esso
sapete cosa sia un voto. ecco, si tratta proprio di un caso di coscienza
per negligenza. boccardo, 1-9io: si distinguono i casi di forza maggiore in
l'inesplicabile assenza. era possibilissimo che si fosse trattato di un caso di forza
1-910: 'forza maggiore'. nome che si dà a qualunque avvenimento al quale non
possibile di resistere; a tale avvenimento si attribuisce poi la denominazione di * caso
nullo il patto col quale l'affittuario si assoggetta ai casi fortuiti straordinari.
chiamono la cruciata; per la quale si dà perdoni grandi a chi la piglia
e assolutamente indefettibile un'azione a cui si oppone una disposizione di legge.
, cioè umidi e freddi; onde si scoprivano più casi [di pestilenza],
numero di creature morivano che prima non si faceva. idem, v-52: fare
stanti tutte queste cose nel caso che si propone d'uno edematico delle gambe, io
sono di parere, che questo male si sia cagionato nell'infrascritto modo. manzoni
): il cardinal federigo, appena si riseppero i primi casi di mal contagioso,
, 4-251: a ventitré ore non si vedeva altri lungo la via di san sebastiano
un certo « caso » psicologico si fosse ripetuto, io stimavo con gli anni
contra gli offiziali maggiori, senza misericordia si eseguisce. davila, 1-3-309: ponesse
: le povere vittime, impaurite, si rassegnano a prendere un biglietto e, occorrendo
denunziare il caso. pirandello, 7-127: si recò... in casa d'
intende, importa poco: nel primo caso si fa violenza alla volontà, nel secondo
dal- l'asserire che a questo fedele si riservi gastigo. essa dispensa i mezzi
e ne'furori de'non fermi stati si racchiudono. 14. ant.
cause variabili e quella delle cause accidentali si compensa e si regolarizza per modo che
quella delle cause accidentali si compensa e si regolarizza per modo che si ottengono medie
compensa e si regolarizza per modo che si ottengono medie sensibilissime costanti. si stabilisce
modo che si ottengono medie sensibilissime costanti. si stabilisce allora una specie di equilibrio tra
dio. passavanti, 239: non si possono sapere [le cose avvenire],
lo comandamento paterno a napoli nella pergola si fermò; dove stando un dì,
ch'in questo il nome di ruggier si lesse. castiglione, 129: un musico
cose celesti come terrene... si generasseno a caso di certi corpicini sodi
non fu a caso, né per non si saprebbe quale strano capriccio, che l'
agricoltori,... se a caso si abbattono in un giovinotto fittaiuolo che li
bottega del tosco, ti chiappa manfròllo che si era fatto mescere il solito mezzo bicchiere
5-172: santa scappò sulle colline e si mise coi partigiani. nuto sapeva adesso
dicevano che girava armata anche lei e si faceva rispettare. -senza un ordine
... tenesse che il mondo si reggesse a caso ed a fortuna, non
/ e ciò ch'appare e ciò che si nasconda, / a queste degne parti
, 1087: li nomi loro non si mettono a caso, ma dal metafisico,
, come usavan li romani: onde altri si chiamano il bello, altri il nasuto
genere di sostanza corporea operante, come si è detto, per necessità, come a
; senza la coscienza di ciò che si fa o si dice. seneca volgar
coscienza di ciò che si fa o si dice. seneca volgar., 2-9
avviene... che tra i popoli si truovono certi uomini bestiali i quali vivono
come era uno ciarlatore, il quale si trovò a uno ragionamento dove erano certe
136: sappiate che chi governa a caso si ritruova alla fine a caso. grazzini
. è non pensare a quello che si favella. vasari, iii-132: perché non
in mezzo a quella vita cittadina che gli si addensava intorno. b. croce,
, iv-177: i muscoli stanchi del volto si erano distesi, era come disfatta,
era come disfatta, i suoi sguardi smarriti si posavano a caso sugli oggetti, vacillavano
: e così il sapere degli uomini si conosce nel cogliere de'tempi. caro
cose, e... gli si richiede talvolta un poco del disordinato e
-al caso: nell'eventualità; qualora si presenti l'occasione. -con valore di
, volendo elli pigliare moglie, non si potea trovar, né in tutta siena,
trovandosi invitati e messi accanto, / si vennero per caso a combaciare / colle
dal registratore della cassa... si sgranava ancora in un galoppo filato la balda
volta caso che la riformagione della parte si raffrenerebbe. leggende di santi, 4-214
, / acciò non nasca caso che si rida. -al caso di',
che io ritraggo, che la commenda che si fece non si pagò altrimenti.
, che la commenda che si fece non si pagò altrimenti. -al caso che
davanzali, i-180: caso che livia si dovesse rimaritare, ricordassesi dell'amico. sassetti
caso che il concilio non facesse progresso, si farebbe un'altra dieta. magalotti,
, casoché una qualche compagnia di commedianti si fosse accinta a recitarla in teatro. foscolo
. s. illustrissima, la supplico che si degni in ogni caso fargli grata accoglienza
padrone di casa... se si trovi in comodo di ricevere un terzo
prova sia sempre intorbidata, ma se si ristilli di nuovo della stessa sorta di erba
: stupito che senz'alcuna provocazione mi si offendesse così, volli dimostrarmi offeso virilmente ma
a qualcuno: dirgli ciò che più si adatta al suo carattere, al suo modo
casi suoi, che cela- tamente insieme si sposarono e consumaron anco il matrimonio.
corsini, 2-414: né di altro più si parlava oramai, che del viaggio,
caso che non trovava albergo né casa che si potesse alloggiare, fece una nuova e
a corpo perso [i liberali] si buttarono là nella mischia... per
volesse badare a me, la non si troverebbe in tal caso. pananti
amante desidera, vedendo che poca cura si ponga per coprirli, né si faccia caso
cura si ponga per coprirli, né si faccia caso che si sappiano o
per coprirli, né si faccia caso che si sappiano o no. firenzuola,
simile sonetto] e penetrato; e si l'animo tuo non è più alpestre che
f. f. frugoni, xxiv-928: si stimano eterni, perciò non fanno caso
e allora quello, pure andando, si porta nell'animo come una speranza e
: fate voi, / la non si regge su le gambe punto...
onesto. nievo, 158: egli si studiò allora di divertire il discorso da
l. martini, i-225: qui si rode la carne infino all'osso,
carne infino all'osso, / non si fa caso da pesci a ranocchi.
delle reine d'inghilterra, che non si vestono oggidì in forma di abate per andarsi
o dimenticanza come quella per cui gli scacemi si tro- vavan daccapo nei guai.
che fece in giù dalle nubi, si trasse dietro una striscia di fiamma.
caso volle ch'io scoprissi ch'essa si trovava in casa, ma rinchiusa nella
altra cantina, di dove in caso si usciva. -in caso che,
peccatore non avesse copia di prete, si potrebbe confessare da un laico. s
lettera, ma perché dubito che non si perda, sarà parte della sua cortesia intendere
confessarsi, certa cosa è, che innanziché si confessi, egli è liberato dalla morte
della vita, in una stanza dove si stia svolgendo di sera un conflitto familiare
per caso un pipistrello. bene: che si fa? -metti caso, poniam
firenzuola, 987: non sì tosto si fanno le frittelle / in mercato,
, da un giorno all'altro, si danno a scrivere per il teatro per una
fiorentini. sassetti, 297: non mai si stanno tra loro in questa maniera,
. pananti, i-122: quando accorti si son gli sciagurati / che meco alle
grosse parole e rima, per isperienza si trova di vera sentenzia, e viene
ciascuno, tutte l'altre che da quella si variavano chiamarono casi; per mostrare che
, cioè diritto, quella voce che si riguarda come primiera, che anche nominativo
piegan naturalmente al basso, questa variazione si dice caso, quasi caduta. baretti,
fiorentino. parini, 866: finalmente si tesserà una serie delle preposizioni, distribuite
i-149: quei poveri giovanetti... si scervellano, con effetto, per lo
una parola, quale sia quello che si adatti a ognuna delle parole del tema
gli altri. bembo, 2-47: si consideri... per che via ella
aver amici molti, / e di ciascun si de'prender su'agio, / e
, 39-26: in avvicinandosi alla città, si appiattava in qualche luogo ermo, o
annunzia ad ogni casolare, / onde si fece a'placidi tramonti / lungo parlare
... al dì d'oggi si può dire esser barati uno casolare. note
aggiunge * otto '..., si cresce il loro significato, come '
/ al suo cupido e fermo occhio si svela; / né sa che dietro la
i-467: ogni volta che una famiglia si presentava, innanzi al suo casotto [
, a sinistra, dove il corridoio si slargava, un casotto di legno con larghe
i palazzi e casotti narrati di sopra si possono raccontare il palazzo del vescovo de'
del mangiare ', quello in cui si pone la cassetta del becchime, fattavi passare
piazza casottini, come nelle nostre fiere si trovano col tiro alle pipe di gesso
, 55: non la poteva capir come si potesse diventar vecchi così allegramente. caspita
volete, / caspitaretta, che non si diverta? / lo compatisco; è giovane
aveva in mano un libro, che si chiamava vermafrodita, fatto da panormita,
mercanzie, in tal maniera che non si può fare i servizii che poi occorrono per
, acciò i soldati / partir si debban. redi, 16-iv-161: avendone io
era seduta su una cassa e non si alzò. -per simil.
colui chp la possiede, il quale sempre si fa calamita d'invidia e cassa di
santa croce,... il corpo si dibattè, e aperse le giunture della
che 'n un castel ch'era tra via si fece / lunga e capace, e
assai vicino alla medesima cassa in cui si custodiva il nobilissimo deposito. manzoni,
canonici, parati in gran pompa, che si cambiavano ogni tanto. dai cristalli traspariva
fu lo segò a tavoloni e ci si fece la cassa da morto. gozzano,
alla struttura architettonica o al muro che si vuole costruire, entro la quale vengono
fitti che d'ogni intorno al sito si fanno, le quali doveranno essere piene di
biringuccio, 1-119: in due modi comunemente si costuma di formare le cose piccole,
ima volta di liscia, la quale vi si lascia stare, finattantoché non si trova
vi si lascia stare, finattantoché non si trova interamente fredda. allora si apre
finattantoché non si trova interamente fredda. allora si apre uno zaffo, che è alla
esser legato; e questa detta cassa si domanda ordinariamente, per ogni uno nell'
usi degli arbori nelle cose minime, si può considerare che il silio presta i
sé le casse, accioché la tela si faccia più fissa. vasari, i-870:
distanti quanta è la larghezza del pettine che si frappone. il legno superiore chiamasi coperchio
a la fine scongiurata più, che non si scongiura uno spiritato a la colonna,