parecchie settimane. nievo, 269: chi si dava cura di tener dietro alle passioncelle
e voglio bene a mio marito. si dice che tutte le donne vogliono avere il
, sorretta e sospinta dalla governante, si rimise in via, verso casa, seguita
donde oise unca cointar / alcuni triumpho si sobre. 6. locuz.
tommaseo, 18-i-1173: qualche romanzùccio, e'si legge anche noi, sa ella?
di un romanzo, tutti i protagonisti si scoprono parenti, si abbracciano commossi e
tutti i protagonisti si scoprono parenti, si abbracciano commossi e vanno ad abitare lontano
lontano da parigi, in campagna, dove si è più sicuri. = sostant
, iii-83: 'romanzo': aria su cui si canta un picciolo poema che porta tal
scoppio. nomi, 14-70: dipoi si leva una sì fatta romba / che pare
/ e in grandinosa pioggia il ciel si fonde. pratesi, 5-446: il cavaliere
5-446: il cavaliere... si teneva bene accosto alle case, donde veniva
fucini, 62: anche di quaggiù si sentiva la romba della bufera che mugolava
più grossa di quella del terremoto e si sentiranno serrare il cuore pensando al modo
propriamente tra gli aretini quel rumore che si sente talvolta dentro l'orecchio o
senza respiro, fino a che il sangue si scateni in una romba furiosa battendo
francesi e special- mente degoncourtiani che vi si sente fin da principio. =
. region. l'ultimo tassello con cui si completa la costruzione dello scafo di una
8-385: poi lo stagnaio.. come si chiamava quello strumento rombante con una livida
sordamente / con ciminiere carbonizzate / dove si celebra la messa / del fuoco
: essa s'abbatteva col cuore rombante, si reggeva il petto per la palpitazione insostenibile
e rintronante, un fragore continuo che si diffonde nell'aria (con partic. riferimento
l'autobus, sussultando e rombando, si inerpicava dal centro della città, su per
valle e in alto spira, / e si fa tuono che a l'intorno romba
un sonno triste / o la fiamma si spossa. 3. emettere,
l'eco rombò di valle in valle finché si spense. d'annunzio, iii-2-285:
musica armoniosa. panzini, ii-139: si tratta di una semplice benedizione: però
e il suo letto, / quando si sarà un po'calmato questo / gran battere
pietro ricaricò, sparò; a un tratto si accorse che urlava e che il sangue
brancati, 4-250: il cuore di antonio si dava a rombare sordamente.
, stridere, rumoreggiare e, come si lontanava, rombare sordamente come un tuono
profughi c'è l'inferno. e si sente che romba. c'è il nemico
foggia strana, / e di salvarsi si affatica e stenta. d annunzio, iv-1-475
di tempo che con più commo- dità si romba, come sfb detto, fortemente.
a casa delle anime dannate forse non si sente la metà del rombazzo che colà si
si sente la metà del rombazzo che colà si sentiva. parini, mez. [
panche della scuola e l'insolente rombazzo che si menava ne'cortili all'ora del riposo
. passeroni, 3-195: nel veder che si tapina / la infelice e che s'
, merendando allegri a gran sollazzo, / si scompi- glionno tutti a quel rombazzo.
desti al rombazzo,... si versavano per le vie. -scalpi
cecchi, 1-2-253: se 'l rombazzo si levassi / per la fanciulla trafugata, il
è pur un dio ed alato, si lagna dell'onde del mare e della solitudine
? botta, 7-112: or solo si fa maggior rombazzo e con maggior fronte,
rombazzo e con maggior fronte, or solo si corre dietro a folla a questi matti
fatto e menati sì gran vanti, non si fé in tutti questi trattati menzione alcuna
delicate. generalmente, per famiglia, si preferiscono i 'rombetti', perché più piccini e
praticato nelle parti delle bordature nelle quali si manifestano dei nodi di legname marciti, o
anonimo [agricola], 264: qui si ritrova anco il rombite, grosso quanto
in una solitudine torpida, dove non si udiva che il rombo di qualche insetto.
dire voci e spaventoso rombo / ne si fan sopra le bramose arpie; /
come un falcone; / da ogni parte si sentiva il rombo / de'lor destrier
rombo di remi,... tutti si mettono in isbaratto. gadda conti,
salutazione angelica; e il rombo possente si dilatò in lunghe onde su lo
bacino, vibrò nelle antenne dei navigli, si propagò lontano verso la laguna infinita.
porte del tempio, il rombo dell'organo si rovescia nel traffico cittadino.
: al gran raggio / de testate si muore e incontro al rombo / de'cannoni
ondanti vanno / e co'le pietre si risponde al piombo. beltramelli, iii-992
notte e giorno, all'improvviso, si ridestava lo schianto cupo delle artiglierie preso
decreti di morte che la chiesa pronuncia si spandono per l'aere colla rapidità del rombo
dava il rombo di un treno che si allontanava invisibile nella campagna. e. cecchi
cecchi, 7-14: un'ora dopo si volava verso lisbona. il rombo dei
. il rombo dei tre motori mi si confondeva dentro alla testa con quello degli
... edith... si sentiva vibrare nel petto il rombo di quella
...: dalle loro viscere si levò il rombo del terrore, senza suono
cruciali. linati, 18-198: egli si sentì piombar addosso l'ondata straziante del
magici, evocazioni (e in etnologia si dà questo nome a uno strumento primitivo
: 'rombi': sorta di stromenti de'quali si servivano i sileni ed i satiri.
si esclude la colpa e il male; si esclude la pena, la sanzione e
leggi amministrative (e nel loro ambito si trovano anche le sanzioni disciplinari),
, oppure di leggi penali (e si distinguono le sanzioni detentive e le sanzioni
o comandato sotto sanzione penale, non si stabilisce una sanzione, ma bensì si
si stabilisce una sanzione, ma bensì si pratica una 'esecuzione'. la sanzione 'dolorosa'
una 'esecuzione'. la sanzione 'dolorosa'umana si restringe dunque alla 'minaccia', e non consiste
di un comando'. manzoni, iv-220: si guardi... alla legge di
, per sanzioni disciplinari, coloro che si permettessero un'esagerata indipendenza di giudizio e
piovene, 14-160: il giornale già si vendeva nelle edicole della città e già viaggiava
le nozze, ed una dicitura vi si potrebbe incidere: una dicitura che ricordasse
, di dimostrare contro le automobili che si fossero azzardate a circolare comunque. 17
esteri: un nuovo immenso mercato interno si apre allo sfruttamento della montecatini di donegani
meno i giudici ecclesiastici, li quali si suppongono di tanta integrità che si chiamano
quali si suppongono di tanta integrità che si chiamano a sindicar li giudici secolari in molti
da dio..., o ella si consideri nella sua origine o si consideri
ella si consideri nella sua origine o si consideri nelle sue sanzioni tutte conformi ai
97: la legge abolitiva de'dritti feudali si dice che abbia incontrato ostacolo nella sanzione
:... che la legge si potesse promuovere dalle assemblee generali e dovesse
re d'inghilterra. manzoni, iv-364: si vorrebbe forse qualche altra denominazione sinonima a
del re? balbo, 5-283: si potrebbe dire che la sanzione non appartiene
non l'uso de'buoni scrittori, si studiano di derivarla dai capitali genuini della
leggitori, quella simpatia de'compatrioti che si chiama 'popolarità', e che è insieme sanzione
secoli. piovene, 14-13: la società si adattava a costumi più liberi, senza
e non male accordato insieme, ed ella si avrà in tutto l'approvazione mia,
forma del plebiscito. pirandello, 7-749: si mise a criticare il progetto con straordinaria
e delle spese; la sanzione che si doveva dare per l'acquisto della concessione
della provvidenza... e chi poi si sarebbe aspettato di veder la provvidenza impiegata
? pascoli, i-130: la moglie gli si oppone sulla soglia, abbracciandogli le ginocchia
così capitali e distinte che esigono quando si assumano, una sanzione pratica, un
della sera [15-iv-1936], 5: si ammette... che le sanzioni
oggi mi ha scritto carocci dicendomi che non si trova la carta per stampare 'lavorare stanca'
con riferimento ad altre situazioni in cui si propongono sanzioni da parte delle organizzazioni intemazionali
plur. m. -ci). che si riferisce alla situazione creata dall'applicazione delle
2-15: alcuni dicono che le sorbe si possono lungo tempo serbare nella sapa.
da padire et è ventosa, ma se si digeste buon è al pulmon e ben
fuoco più tal vino sferzo / e che si faccia e'tre quarti scemare, /
e'tre quarti scemare, / sapa si dice. ariosto, sat., 3-45
, ed in molti luoghi ho trovato che si fa uso della sapa per conservarli.
, cent., 71-18: frate pietro si tenea pur papa, / e benché
quel risguardo ch'un mosca / quando si pone in sul mostaccio al papa. pasquinate
manna, / ché in villa non si caccia anello in dito / per satollar dello
'sapan'. arti e mestieri, ii-106: si trova altresì nei legni rossi il brasile
vo ridendo / com'on che non si puote rallegrare /... / e
quaedam profetia, v-584- 162: si a murili in quista guerra avimu, /
.., sapiando che la ociosità si è sentina e fontana de turi i mali
o piuttosto dal non saper quel che si facesse o quel che vedessero. dannunzio,
, e mio padre alquanto ingenuamente vi si lasciò condurre. -con riferimento a un
imola volgar., i-357: una notte si partì di quello luogo, non sapiendolo
.. dicea che il suo male non si potea coi conforti alleggerire, che troppo
: « ora ci conviene trovare modo che si portino in luogo che non si possa
che si portino in luogo che non si possa sapere ». porcacchi, i-419:
che dallo imperadore federigo secondo in qua si sapesse in italia. storia di mosè
nostra direzione; ma da quelli cui si chiedeva dove fosse la radunata del ballo
alta... senza che alcuno si permettesse i maliziosi « guarda veh chi si
si permettesse i maliziosi « guarda veh chi si vede! » -intr. essere al
so di alcuni i quali di quel po'si acconten teranno. moretti,
ella giugnesse all'orecchie di tutti prima che si sapesse la morte del cardinale. forteguerri
che ricciardo alla porta pian piano / si accostò con gli orecchi desiosi / di saper
saputo il nuovo re, i napolitani si chiedevano a vicenda il natale di lui
viene solo a sapere ciò di cui si tratta dalle appassionate discussioni dei giornali,
pubblico è affatto all'oscuro di quanto si tratta. d'annunzio, v-1-197:
di sapere se 'chiavesca'o 'chiavante'o 'chiavevole'si deve nominare toscanamente, ché vorrei pur
che, se... nel popolo si fusse dipoi saputa la sua chiesta,
l'impaccio del pittore, il ridere che si fece del caso quando fu saputo.
decorazione a tralci d'aranci, improvvisamente si seppe ch'era fuggito con una dattilografa il
/ ch'amare e non vedere / si mette fin amore in obbrianza. dante,
mi conviene. gelli, ii-75: si può essere savio e dotto, senza sapere
la lingua turca, è necessario che si riportino a quanto è loro riferito. f
camerata che sapeva di lettere, e si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo,
chiodi dell'unghia del mulo, e si prese un calcio. -saper leggere e
, giuglaris, 4-17: dell'uno si risero perché non seppe d'ebreo, dell'
viani, 13-32: nella raccolta cittadella si sparse la nuova che in una casa
provai, / e sciò che sazi non si trovon mai / vedersi quel che gli
carducci, iii-22-374: gli antichi fedeli si allontanavano dall'imperatore che divenne sospettoso di
o, anche, nelle espressioni non si sa, non so come, perché,
ed in calabria, non so perché, si attacca all'anca un'idea di nobiltà
momento, quasi senza saperlo, egli si troverà in un campo di esperienze che
del cielo. -rendersi conto di quanto si compie o di come si è;
di quanto si compie o di come si è; avere coscienza di sé, consapevolezza
. nelle espressioni non sapere quel che si fa, si dice. uguccione da
non sapere quel che si fa, si dice. uguccione da lodi, v-154-50
, padre, imperò che non sanno che si faccino ». laudario della compagnia di
uno fa il male sappiendo quello che e'si fa, ma senza averlo consigliato imprima
, ma senza averlo consigliato imprima, si chiama ingiuria. de luca, 1-15-2-283
luca, 1-15-2-283: il non volontario si dice quello il quale si commettesse da
il non volontario si dice quello il quale si commettesse da un pazzo overo da un
discrezione, siché non sappia quel che si faccia. chiari, 2-ii-159: forse
: forse noi donne non sappiamo che si vogliamo noi stesse, perocché quasi sempre
quasi sempre vogliamo delle cose contrarie e che si distruggono l'una coll'altra scambievolmente.
dal dolore non sa più quel che si dica. carducci, ii-13-306: gli stupidi
a riguardare se da tomo alcuno ricetto si vedesse, dove la notte potesse stare
la notte potesse stare, che non si morisse di freddo. idem, i-20
, 3-11: galgano non sapea che si fare né che si dire. bianco
galgano non sapea che si fare né che si dire. bianco da siena, 119
: andando avanti, senza saper cosa si pensare, vide per terra certe strisce
siamo nati per correre alla fine, perché si ha a disperare che sia accaduto quel
sia accaduto quel che dovea e quello che si sapea tanto prima? landolfi, 2-96
parti son composte, come l'equilibrio si perde, ne nascono nuovi centri cu
sergente a la pregione viene, / si. ile disse: « questo saccie bene
, se non lo sai, tanto perché si sappia, per dare maggiore rilievo alla
per dare maggiore rilievo alla notizia che si tornisce, spesso in modo risentito o
espressioni del tipo come sai, sapete, si sa (seguite da una prop.
le cose che al servigio di dio si fanno, si deono fare tutte nettamente e
al servigio di dio si fanno, si deono fare tutte nettamente e senza alcuna
milano, come tutti sapete e ogni dì si può vedere, è una di quelle
in italia ha pochissime pari in qual si voglia cosa che a rendere nobile, popolosa
nobile, popolosa e grassa una citta si ricerchi. tommaseo [s. v.
, mentr'io parlava. « eh si sa », rispose ridendo: « qualcosa
sempre aggiungere ». caproni, i-260: si sa che a una certa altezza /
che cosa?, per enfatizzare quanto si dice. tommaseo [s.
: per indicare che il fatto di cui si parla è ovvio, naturale, usuale
aw. di luogo): non si sa dove; in un luogo ignoto,
indef. del tipo non so, non si sa che, chi, come,
: il valente uomo... si attenne al più sicuro di fidar la sua
che via gliela portarono salva, fuggendo non si sa dove. foscolo, xvii-120:
al molle riposo nella contemplazione ideale non si sa di che. -con uso
ben nota oppure oscura, che non si distingue per alcuna particolare qualità. -un
questi liti sbandeggiarlo ». -non si sa mai: per indicare il sussistere di
m. maccari, 117: non si sa mai, potrebbe essere l'avvio
dei lettori italiani e anche (non si sa mai) cinesi, che era una
'accenna a più cose che non si dicono, quasi sempre spiacevoli. 'se sapesse
! manzini, 12-57: guardandosi, si rimandavano l'un con l'altra il proprio
. nelle espressioni con valore limitativo che si sappia, per quanto io sappia o noi
per quanto io sappia o noi sappiamo o si sappia. p. tiepolo,
tiepolo, lii-5-73: non ama, che si sappia, alcuno, ma odia bene
iii-405: il padre latini francescano, che si lusingava dopo la morte di trachini d'
a persona o a cose che non si vogliono nominare. neri de'visdomini,
a cosa nota altrui, e che non si vuole spiegare in presenza d'altri o
carducci, ii-2-119: a torino altro non si fa che puramente approvare quel che si
si fa che puramente approvare quel che si fa o si pensa o si vuole o
puramente approvare quel che si fa o si pensa o si vuole o si propone
quel che si fa o si pensa o si vuole o si propone da chi ella
fa o si pensa o si vuole o si propone da chi ella sa a firenze
che, se avessi sposato raimondo, si sarebbe ammazzato, e che so io altro
croce, iii-25-80: quegli altri signori che si piacciono nel definire l'arte 'creazione'o
per indicare che il dato che si sta per fornire è incerto o per
, per sottolineare la certezza colla quale si prevede un evento o la consapevolezza rispetto
espressioni già lo so, lo sapevo, si sa, si sapeva, per sottolineare
so, lo sapevo, si sa, si sapeva, per sottolineare ironicamente che quanto
[s. v.]: 'già si sa, già lo sapevo, già lo
quanto ne sapevo: per indicare che si continua a ignorare totalmente qualcosa, in par-
qualcosa, in par- tic. quando si è compiuta un'indagine non soddisfacente o
è compiuta un'indagine non soddisfacente o si è ottenuta una risposta insufficiente a una
nel lor temerario sapere, che indubitamente si persuadeno che niuno ingannare li sappia o
gambe all'avventuriere in aspromonte quando ei si spinse contro roma. d'annunzio,
flamminio, « mi sapereste insegnare, dove si trovi questa morte? ».
espressioni esortative come sappimi dire, quando si attende una risposta non immediata. carducci
per esprimere il senso di inadeguatezza che si prova nel descrivere una cosa ritenuta straordinaria
d'ella va da tomo, ella si fa ben sentire. macinghi strozzi,
specie di sfida, di richiamo che si fa all'esperienza altrui accennando che la
tanto agevole né tanto piacevole quanto altri si crede. 26. emanare odore
sapere allora di buono, non si accorge del veleno che vi è sotto.
offendere, urtare, e generalmente si dice quando si espongono opi
urtare, e generalmente si dice quando si espongono opi nioni e fatti
: quando le città sono vecchie, si riformano difficilmente; e, riformate,
, pensa, >ensa, come ci si sentirebbe solidi e in armonia con questi
un primitivo, un gotico, come si dice oggi a parigi cor. una parola
noi c'è anche il tenero, si capisce, ma se penso a come ci
partì un secco colpo di pistola, si guardarono. « mi sa che questo ha
, 45: orsù, sia come si voglia, andianne a casa. mi ha
pur strano che in un secolo come si è il nostro ci dovesse mancare una tal
medesimo muro da cui poco prima ella si voleva buttare in preda alla disperazione, ora
53. -non sapere da che parte si levi il sole: v. parte,
n. 21. -non sapere dove si ha il capo, la testa: v
giuliani, i-246: la gente non si rinfidano più sul seme, e non
impazienza; non vedere l'ora che si verifichi un dato evento. lancellotti,
algarotti, 1-x-393: finalmente l'accademia si rivolse a quell'opera, per cui
le dita delle mani, e in questo si vantava di sapere l'aritmetica a mena
essere aggirato, né fatto stare, si dice: egli se le sa. sassetti
capraia: per indicare scherz. che si parla di un fatto risaputo, che
parla di un fatto risaputo, che si fornisce una notizia che non è tale in
suo) censurerebbe così: 'confortavanlo che si ferisse'. sapevamcelo. l. salviati,
19-18: -tant'è; la somma si è che fortunio / s'innamorò di lei
capraia'o 'sapevamcelo', assoluta- mente, si dice quando alcuno ci narra cosa nota.
sa altri quanto altri: per indicare che si può essere battuti in astuzia proprio dalla
battuti in astuzia proprio dalla persona che si voleva raggirare. boccaccio, dee.
: quel c'ha da esser, non si sa. idem, 146: chi sa
, / e'non è cosa che non si facesse. idem, 362: com'
ha'che vale: 'quando non si è acquistato il senno a una certa età
ibidem, 86: se non vuoi che si sappia, non lo fare. ibidem,
da andare. ibidem, 203: si sa dove si nasce, ma non si
ibidem, 203: si sa dove si nasce, ma non si sa dove si
si sa dove si nasce, ma non si sa dove si muore. ibidem,
si nasce, ma non si sa dove si muore. ibidem, 205: chi
ìbidem, 221: chi più saper si crede, manco intende... chi
quanto s'ha, che dire quanto si sa. ibidem, 24 ^: sai
, 202: chi men sa, men si duole... chi fa quel che
richiesta è da pregiare, pensando unde si move: ché sapiensia grande è adimandare
di ricordanze e di tradizioni, sia perché si fonda nella favella, e la storia
reditaggio... che con successivi incrementi si serba e tragitta di generazione in generazione
, puro campione del pensiero disinteressato, si concede ai saperi che non servono a
tale una tecnica della quale l'arte si serve allo scopo di estendere il proprio
lo bel messia. / elio me sa si gran sapire / a chi per deo
, in cui la sapienza del padre si rispecchia. -sapere primo: dio stesso
un'arte; perizia con cui la si pratica o professa. boccaccio, 1-ii-105
non che, trasportato dalla voglia, tanto si avanzò a poco a poco che pose
. mostacci, 151: om che si part'e alunga fa savere / da
'l volto / priva d'ogni saver si batte e straccia. 8.
non se pò vedire / e non si tratta corporalemente, / manti ne son de
, aggiunge affanno; / e men si dolgon quelli che men sanno. proverbi
po'di saper fare, c'erano e si poteano vedere. periodici popolari, ii-545
dello schermo è che la sua maschera si presenta con gli attributi esteriori del prestigio
ovidio volgar., 6-481: se tu si preso da li primi anni e ancora
to desiderio. siri, 1-vt-607: si alloggiarono... i francesi alle porte
ma non il tutto del molto che si può dire per declamar contro agl'i-
gnoranti che, per accreditarsi sapevoli, si cuoprono, come fé l'asino,
: la vecchia sapida birra ronzani non si vende più. sbarbaro, 1-112:
tavola un vino delle sue parti che si spreme dalle 'orerie'(orecchie) del
bacchelli, 13-479: la verità era che si sentiva felice, con una vena di
, trasparente. magazzini, 2-20: si incomincia a mettere l'olive in caldo
tanto sapiente, / per falso amore si trovò ingannato. boccaccio, vhi-2-62: egli
[salomone] la detta rema veggendo, si gettò inginoc- chioni, dicendo ad alta
sì poca parte di terra, ma si dicea cittadino del mondo. a. f
, nel quale la mente e il volere si acconcino a ciò che impera esternamente,
eraclito, la loro tradizione non sembra si sia affermata prima del sec. iv
sec. iv; l'elenco più antico si trova infatti nel 'protagora'platonico, ove
siccome sette lumi del mondo, impertanto sì si onoravano insieme. vico, 4-i-920:
. betussi, xliv- 40: non si dirà solamente iddio sapiente, perché in lui
salvatica. b. croce, ii-2-246: si preparava una generazione vuota e presuntuosa
: già dal sapientissimo senato di venezia si apre nuovo e spazioso campo alle vostre
magnanime operazioni. pellico, 2-231: vi si vede un governo sapiente che sa gettare
, nasce il coraggio, / o si ridesta; e sapiente in opre, /
prudenzia sapientissima. navagero, lii-1-339: non si può se non sommamente lodare il sapientissimo
, a un certo dono di profezia si può credere che il presentimento sia un forte
un vago protendersi verso l'indomani, si sarebbe addormentato. -fatto, compiuto
i-145: sul cielo trasparente e profondo, si stampava netta la vostra figurina, colle
: la cortigiana, abbandonata dal mantenitore, si dondola su gli alti tacchi con un
[in rezasco, 1011]: si proceda ad arbitrio delli quattro anteposti, avutone
del sapiente, acciò la giustizia non si pervertisca. ghirardacci, 1-481: furono eletti
folla e fanno tra loro a chi più si scansa. 7. dimin.
i mezi sono esquisa- tamente disposti e si drizzano sapientemente al fine. foscolo,
la 'speculativa'e la 'pratica', le quali si possono distinguere ugualmente nella sapienza soprannaturale e
anche, un popolo o una civiltà) si è venuta affinando e formando culturalmente e
.. è eccellente nella sapienza e si regge con buonissimi costumi. f. galiani
vedere se e'fossero così savi (come si dice) d'intorno alle cose divine
pugno, secondo la sapienza popolare, non si può stringere che l'aria; ed
a pigliare partito e per questa tardità si chiamono 'uomini gravi'. ed il tempo si
si chiamono 'uomini gravi'. ed il tempo si chiama 'sapientissimo'perché la sapienzia vera
timore ogni sapienza principia. chi di questo si sbriga dia in disparati e si screditi
questo si sbriga dia in disparati e si screditi. genovesi, 1-15: vivete con
le due mammelle con l'umor delle quali si diede a pascere queu'anime infanti,
considera che questa dottrina del mondo, se si ha da chiamar sapienza, e sapienza
loro stile, la loro sapienza meccanica si sono imposti. -meticolosità ostentata nel
affumicata, una fetta di 'jambon', si dette a sorseggiare, con inimitabile sapienza
brama. jovine, 465: si concedeva [anna] generosamente con la calda
fra giordano, 3-257: la terza questione si è se adimandassi, perché l'ecclesia
le cose. fiamma, 108: si duol la sapienza che gli uomini non s'
simetria e proporzione dall'universo, tutto si confonderebbe in caos. giuglaris, 292:
, che tendono scambievolmente a distruggersi, si concatenano, si equilibrano, si conservano
scambievolmente a distruggersi, si concatenano, si equilibrano, si conservano, e mantengono
, si concatenano, si equilibrano, si conservano, e mantengono il meccanismo dell'universo
temporale, né alcuni doni dello sposo come si è grazia o virtuae o gloria,
in compagnia; / da poi l'ecclesiastico si pone: / e questi cinque fece
è dono di dio, sì come si ha nel libro della sapienzia. ulloa
. che un povero assetato del vero si rassegna quasi a morire a lingua asciutta.
, agg. che è proprio, che si riferisce alla sapienza in quanto sommo grado
. musso, ii-339: non si contentò [san paolo] di dimandare
il quinto [studio], che si potrebbe dire 'sapienziale'o della 'provvidenza
niccolò aggiunti nel mio collegio, dove si dimostrò vero alunno dell'istessa sapienza.
sapienziàrio, agg. letter. che si occupa di questioni e di argomenti di
più polverosi e logori dalle tarme, vi si vider entro alcuni di que'filosofelli scartabellanti
imenotteri di forma allungata le cui larve si nutrono delle provviste di altri imenotteri solitari
e rampicanti, di alcune delle quali si usano i frutti, mentre altre si
si usano i frutti, mentre altre si coltivano per ornamento; fra le varie specie
per ornamento; fra le varie specie si ricordano la sapindus saponaria, o albero del
o albero del sapone (da cui si ricava il grasso o olio di sapindo,
il sapindus mukorossi, dal quale si ricava un legno pregiato. biundi,
genere tipo della famiglia delle sapindacee; si compone di alberi propri delle regioni equatoriali
polpa vischiosa, semitrasparente, amara. si estrae dai suoi semi un olio buono da
e questi hanno il guscio tanto tenero che si mangia insieme col frutto. scamozzi,
di gettare le foglie dalle parti, si stiacciano. pascoli, 193: tu
-con sineddoche: il legname che si ricava dalla parte inferiore del tronco di
, macerata nell'acqua dei mi si scorteccia e così si chiama sapino. fortis
dei mi si scorteccia e così si chiama sapino. fortis, 1-62:
. gemelli careri, 1-v-160: vi si truova anche l'erba del 'sapo'
lascia trasudare un sugo bianco vischioso, che si adopera come febbrifugo: questo sugo si
si adopera come febbrifugo: questo sugo si condensa all'aria, espande bruciando un
è bianco, duro, compatto: si adopera in ebanisteria e per le costruzioni
non ancora rivestito dal provvisorio sudario, si ergeva interamente nudo, come l'èrcole
seta, 113: nel libro de'tessitori si contengono tessitori, tintori, filatoiai,
li saponari e molti altri artifici e medicamenti si opera. leone africano, cii-i-173:
de'saponari, per se stessa moderna, si va d'ogirora nella specie de'saponi
di un glucoside priva di zucchero che si ottiene dalla saponarina per idrolisi acida.
per l'erba lanaria quella che volgarmente si chiama saponaria. garzoni, 1-143:
vederli, i teneri germogli erbosi che si erano aperti appena un varco tra..
: per lavare i panni di lana, si adopera la radice di una specie detta
saponaria d'egitto o del levante; si crede che appartenga alla gypsophila stiythium,
che appartenga alla gypsophila stiythium, che si usava per lo stesso scopo al tempo di
glucoside costituito da glucosio e saponaretina che si estrae dalle foglie della saponaria officinalis.
ant. saponaro), agg. che si riferisce, che riguarda il sapone,
cui particelle componenti, inumidite che siano, si uniscono tenacemente insieme e formano una pasta
: di uesta in alcuni luoghi si servono per saponaria, o, come
partic. riferimento a quella con cui si prepara il viso per la rasatura).
ch'è fuscegli o altra rubalderia non si aviluppi tra la seta. ventura rosetti,
prima saponata raccolta sulle guance, eustachio si accingeva a radersi l'altra guancia.
. fenoglio, 1-i-1723: la donna si passò sul viso le mani, impiastricciandosi
assai: / frega un pezzo, ove si pone: / se più meni,
con passo di scuola! pare che si scotti gli zoccoli toccando terra. epf
o, anche, lubrificante; nonostante si possa ottenere per semplice trattamento di soda
corrispondenti acidi grassi, per la fabbricazione si usano come materie prime direttamente i trigliceridi
d'oliva, ecc.); commercialmente si distinguono diversi tipi: deodoranti o cosmetici
veston tutti di bianco ed ogni mese si iavan le vesti col sapone o bucato
, di colore bianco giallastro, che si ottiene riscaldando a vapore una miscela di
ristagno d'acqua, intorno al quale si affollano le lavanderie. ma ci sono
; / ma spero in dio ch'elle si purgheranno / con tal sapon che sempre
delle regioni tropicali, dai cui semi si ricava un gliceride usato in saponeria.
isole e in terra ferma certi alberi che si chiamano de'pater nostri e del sapone
e del sapone, la foglia de'quali si somiglia alquanto a quella delli felci,
in sesquiossido, con che il vetro si decolora. -sapone di monte:
19-137: è proverbio che una cosa che si fa presta e bene, si fa
che si fa presta e bene, si fa due volte bene; ed una che
fa due volte bene; ed una che si fa presta e male, si fa
che si fa presta e male, si fa una sola volta; ed una che
fa una sola volta; ed una che si fa adagio e bene, si fa
che si fa adagio e bene, si fa mezza; ed una adagio e male
mezza; ed una adagio e male, si perde il ranno e il sapone.
sapone': dicesi di una faccenda della quale si sperava un guadagno e invece ci si
si sperava un guadagno e invece ci si scapita un tanto. esempio: '
, ché tale lo giudicarete quale egli si merita. siri, 1-vi-48: bassom-
sapone. proverbi toscani, 305: 'ci si sdrucciola come sul sapone':..
a lavare gli asini, che ci si perde il ranno e il sapone.
per loghiera di cisterne, in che si guarda l'olio, avanti che si metta
si guarda l'olio, avanti che si metta a cuocere, che conviene che
le saonarie se serarìa e seguirla gran inconvenienti si questa parte fusse presa.
bagno e tutta con saponétto odorifero diligentemente si profumò. p. nelli, ii-21 (
sostanza polverosa cristallina di colore bianco che si ottiene dalla saponina trattata con acidi e
nell'acqua e nell'alcool bollenti. si ottiene trattando la saponina cogli acidi e
. lastri, iv-21: l'olio che si trae dalle dette parti [i noccioli
barba. saponièro, agg. che si riferisce al sapone o alla sua fabbricazione
ricoverata nel suo stesso padiglione; poi si è calmata quando le è stato detto
idrolisi alcalina dei grassi naturali da cui si ottengono i sali alcalini degli acidi grassi
corpi grassi neutri in acidi grassi, che si combinano colla base per formare un sale
il calore: operazione chimica con cui si isola l'acido grasso senza produrre sapone
grasso vien lasciato libero, sebbene non si produca sapone neppure in questo caso. consiste
corrente di vapor d'acqua. la glicerina si scompone in vari prodotti solubili, e
in presenza di umidità eccessiva, i grassi si trasformano in saponi insolubili (e l'
che spuma come il sapone... si trova in varie corteccie (quillaia
: 'saponite di comovaglia': minerale che si distingue per la sua untuosità. si taglia
si distingue per la sua untuosità. si taglia col coltello come il sapone e
fanno giochi di schiume colorate... si gonfiano amorosamente di getti saponosi in tutti
giamboni, 109: 'occhio non si sazia mai in questo mondo di vedere né
], 268: gli altri vizi si conoscono saporandola [la mirra] e
amore. bencivenni, 4-8: sapienza si è detta da sapere e da savorare,
vena vana / tra male mole matta si mette e tura / tira a pegio
è il dolcissimo favo di mele di cui si pasce giovan battista, per saporare le
tutto 'l mondo, e se non si contenta di questo vada a quell'altro »
che sarebbe stata una iperbolo disipita, si fa saporatissima con lo scherzo.
), sm. sensazione gustativa, che si rova nell'assaggiare o nell'ingerire
mangiari di diversi sapori, lo stomaco si diletta in questo sapore e in quell'
foggie nuove, vivande nuove, che non si può empiere quella gola. ariosto,
la canna del gorgozzole, e non si conduca da questo in giù dove sol
sol s'empie la pancia e non si gusta più altra dolcezza. tanara,
ciascuno lo può comprendere dal sapore che si sente da quel poco di grasso che resta
! / non lo posso enghiuttire, si rio sapor me sabe! petrus de l'
quello, era il sapore di famiglia che si tramanda di generazione in generazione e che
che quegli che nel tempo della state si maturano, allor si colgano, quando
tempo della state si maturano, allor si colgano, quando con fodore, colore e
, colore e sapore, i quali si convengono a catuno, la significazion della loro
n'andrebbe il cuore / a qual si sia sofistica persona, / ci diede per
e, per fatale effetto, se poi si toma a coricarla [la bottiglia]
gustare. -piacere, soddisfazione che si prova nel gustare una vivanda o nel
, ii-279: sopra un masso grande si ponia / la cotta carne, sanz'
. che 'l savore, che si fa del grasso de'pesci insalato, non
, lxxxviii-ii-733: onne dì fra noi si fa baratti: / chi salsa e chi
compongono le nostre donne un sapore il quale si può serbare assai in lungo, non
di mare. dottori, 1-10: si prestavan come buon vicini / il mortaio e
della salciccia / e più del pan che si disfà in savore, / macero prima
: e cispa diciamo quell'umor crasso che si condensa intorno alle palpebre e su'peli
l. martini, xxvt-2-228: costor non si voglion fidare, / né creder che
bono bono è canosciuto, ma in malo si con- nosce e savore crescie. chiaro
sapore. intelligenza, 5: e'non si può d'amor proprio parlare, /
ne è da elegere da cui prudentemente si consiglia. roseo, ii-12: né so
f. frugoni, vii-502: il cinico si fermò con sapore a sentir quella barruffa
ben altro sapore... fra noi si fa per divertirsi. palazzeschi, 4-154
giamboni, 10-154: se l'anima si vuole dilettare ne'dolci e piacevoli sapori
lingua non vale neente, se non si condisce col sapore della santa vita. imitazione
cristo e con sapore gustarle, bisogna che si studi di conformare la sua vita a
: i miseri amanti non sanno quello che si vogliano o cerchino o desiderino, perché
di unire la galanteria alla gola, si provava a vagheggiare il sapore dei baci
. pavese, 10-72: anche lei si è scaldata nel sole, e óra
pea, 7-232: volle che rosalia si coricasse appena nell'aria ci fu sapore di
. panzini, i-331: la voce le si venò sull'attimo di sapore di lagrime
'l viver mio deh! non si sciolga / pria che de'dolci studi i
alcuni potreb- ber dire che là non si può avere il sapor vero della solitudine
mantenere li stati... non si truova principe né repubblica che agli esempli
la frase stringessi troppo, tuttavia ci si sentiva il sapore straniero. carducci, iii-12-131
troppi; e la pluralità dei sapori si risolve in insipienza. -ispirazione poetica
e per esse il sapor d'una lingua si distingue da quel dell'altra. cesarotti
sapore, uno spicco insoliti. lievitano, si direbbe... è il vocabolario
... è il vocabolario che si rinvergina. -arguzia, mordacità,
i-9-14: con tutta quella battaglia dante si rimase in piedi saldo e gagliardo sempre
, iii-61: in qualche sua tavola si notan paesi e verzure sul lor carattere
e verzure sul lor carattere e vi si vede un sapor di tinte che non invidia
aver potesse ancora qualche sapor democratico, si portò con tutta la pompa patriarcale ad
per lo straniero, il non-cittadino, si fanno traducibili non attraverso una facile 'immediatezza'
algarotti, 1-iii-39: in quella scuola si ha da cercare con ogni maggiore studio
suggestivo. d'annunzio, iv-1-297: si compiacque... della maniera elegante
mai che entrava in letto ricco e levar si poteva miserabile, se fatto avesse diversamente
, pentito. tecchi, 12-69: si trovò a parlare con una umiltà, con
notato fue / che un certo saporétto ci si trova / che non si trova nelle
certo saporétto ci si trova / che non si trova nelle donne sue. alfieri,
un certo indefinibile saporino di quei giorni si direbbe che sia rimasto nell'aria.
di vino. silone, 50: lei si esprimeva in paroline. lei diceva:
casino delizioso in campagna, dimandò se si fosse salvata la salmesia della dispensa fornita
: parlando della carità de'santi, non si può giu- gnere oltre la scorza,
, se non amando, s'intende e si gusta. le anime innamorate di dio
. le anime innamorate di dio lo si godono e saporeggiano nella solitudine, nel
che nell'iscrizione saporeggiata s'accenna ma non si segna? saporésco, agg.
. corrado, lxvi-2-279: si può far altra saporìglia con rinfiora del
e passate con butirro ed erbe, si faran cuocere con brodo bianco, sale
diventare gustoso. bresciani, 6-iv-101: si miri allo zolfo, di che si saporiscono
: si miri allo zolfo, di che si saporiscono in quei terreni le biade e
bigoncia colma di salamoia, entro cui si saporivano i rocchi di ciccia del maiale,
gusto di voi saporisce là dove non si dà morso. = denom. da
, i-2-209: che diremo poi quando si ha cacciato in più campi tre e quattro
per la gran sete e fame, si pone sotto a qualche ombra a mangiare e
camaccia, per essere cosa incorporea, non si pasce di pane o di salsiccia,
sua religione nel bever vino, del quale si diletta in maniera che si imbriaca ben
del quale si diletta in maniera che si imbriaca ben spesso, e per bever
mangiava saporita- mente sentire i discorsi che si facevano, e rimettersi un po'al
quale appoggiava il capo, e due altri si accomodava ai fianchi e altrettanti di sopra
a fianco della sua adorata metà che si rosicchiava le unghie. pirandello, 7-453:
, dalla serva alle sette in punto, si stupì d'aver dormito saporitamente tutta la
caro, 12-i- 311: vi si rise assai, che la contessa di virtù
di tampes, per baciare l'imperatore si spenzolò tanto fuor de la sella che
, come da'fiumi al mare, si tributavano. muratori, cxiv-4-41: l'
anche oggi del fanatismo erudito del quattrocento si ride in italia con ingiustizia e con
chiese mezzo sigaro, l'accese e si mise saporitamente a fumare.
e l'orecchie quanto sogliono le cose che si gustano saporitamente e che piacciono assai.
conversare dimestico di tutti e tre che si spartivano a ragionar delle cose di dio
mai, e siavi pur per cuoco chi si sia, se non vi sono de
per la frutta fuori stagione, ella si sarebbe dannata l'anima. c. levi
sostanzia chiara orientale, leggiera e che presto si scalda e presto si raffreddi. ulloa
e che presto si scalda e presto si raffreddi. ulloa [guevara], iii-159
, sana e saporita; ma che si contenti ancorché non volesse di beveria torbida
-che mostra la bontà di ciò che si beve. boccaccio, dee.,
li rendeva tanto saporiti e speciosi che non si poteva vivere per la sete. note
]: una vivanda con molto sale si dice saporita: che vuol dire il
1-iii-220: d'altra parte, grande vi si vede la bravura del pennello, calde
, 2-3-153: con esso la sua brigata si confortava a una pienissima cena, condita
condita delle più saporite risa che far si possano, in beffe de'semplici nanchinesi,
, manda fuori una voce che non si udì mai sì soave né da rondine
353: la più saporita cosa che sia si è lo dormire. a. f
. palazzeschi, 4-124: una servina, si vedeva subito, composta e saporita.
guarini, 81: bacianne, e si contenda / tra noi di baci; e
amorevoli e saporiti, convien prima che si abbracciano i cuori loro manzi che si
si abbracciano i cuori loro manzi che si tocchino la mano e che si sposino.
che si tocchino la mano e che si sposino. saraceni, i-298: ogni
, 16-viii-206: il poema... si è letto in una nobile e dotta
tanto saporita lettera... mi si spalancò il cervello. guarini, 1-i-192:
il cervello. guarini, 1-i-192: non si può dire quanto riescano saporiti nelle sceniche
del tuo mestiere, che a sentirti solo si pascerebbono di quelle tue similitudini sì ghiotte
. leopardi, iii-983: la vostra vena si fa sempre più feconda, e il
in toscana, che in qual altra nazione si voglia? carducci, ii-3-170: la
. dossi, 2-ii-585: questi scandali si rinnovarono precisa- mente ai giorni nostri con
, sì, per riparare all'inganno che si faceva a un uomo, a quel
). salvini, 30-2-109: come si vede giudiciosamente fatto dal saporito redi nel
nerbo. cantù, 1-23: in quanto si dice un amen, egli levò il
] guel saporito e quel fino che si cerca in simili manicaretti.
. manzini, 17-105: con nessuno si può ridere saporosamente come con lei,
, e 'n sull'albero della croce si maturò, e fu cotto saporosamente di meriggi
mera espressione di un'idea essenziale di bellezza si manifestò in modo categorico.
gentil moglie, grassotti e sanguigni, si ricordaranno di me, che non ho donne
. cinelli, 1-125: il cielo si liberava, si puliva. i monti di
1-125: il cielo si liberava, si puliva. i monti di faccia si
, si puliva. i monti di faccia si riavvicinavano nella chiarezza dell'aria saporosa d'
importanza ai fumi che da alcune torri si sperdevano per fari a saporosa di miele
8-ii- 80: più saporosa dilettazione si è guella che l'uomo ha quando
la cosa, che quella quando l'uomo si pensa di sapere. monaldo da sofena
piccolomini, 8-136: 1 piaceri che si piglian da giovine son saporosi e son
son saporosi e son buoni innanzi che si abbino, mentre che si sperano,
buoni innanzi che si abbino, mentre che si sperano, quando s'hanno e,
più saporosi di quelli del marito, si lasciò in tutto passar la còlerà. firenzuola
diacere, senza molte parole, per non si discoprir l'uno all'altro, con
e con stretti abbracciamenti... si facevano tante carezze. gir aldi cinzio,
nelle braccia, datile mille saporosi baci, si mise a scuoterle il pilliccione in guisa
sole e il vento bianco di luglio si rincorrevano festosi. -che è fonte
fogazzaro, vi-225: 1 più si compiacevano... di trovarcisi come
avvocato avversario. 3. che si ascolta o si legge con piacere in quanto
3. che si ascolta o si legge con piacere in quanto narrato con
vero / e vero spirto di virtù si fero. algarotti, 1-x-254: non vedrà
, 45: e, come avanti si parla dell'educazione della donna, è un
ed accavallamenti di voci, in salotto, si arenavano a certe pause piene di malessere
bocca, grata bocca, mentre vi si vive pacificamente nel sacro e santo matrimonio
particolari [frutta] che altrove non si truovano, o pure, se nascono nelle
cate...; il secondo luogo si deve alle sapote, che sono di
dicotiledoni monopetale a stami ipogini, che si compone di alberi ed arbusti tutti esotici
) [21-iv-1945]: gappisti e sappisti si sono pure istallati all'ospedale maggiore.
in decomposizione (un organismo, che si dice in partic. saprozoo se animale,
. condizione di vita degli organismi che si trovano in ambienti contenenti sostanze in decomposizione
provenienti da tessuti in decomposizione, che si manifesta con febbre e brividi.
. -gì). biol. che si ciba di sostanze organiche in decomposizione (
sapròfito), agg. biol. che si procura sostanze nutritive da animali e piante
campi. 2. figur. che si serve, per la propria, dell'attività
. proprio di un organismo vegetale che si sviluppa su sostanze in decomposizione (una
m. -ci). biol. che si riferisce a un organismo saprofita.
per lo più batteri e funghi, si procurano il nutrimento da sostanze organiche in
genere 'tiresias'di bory de saint-vincent. queste si presentano sotto forma di filamenti a piccoli
i quali, mediante la putrefazione, si rompono in tante piccofe divisioni di frangia
ora monoici e ora dioici. le saprolegniee si dividono in due gruppi: saprolegniee vere
, che vivono in luoghi umidi e si sviluppano fra i detriti vegetali.
sf. geol. torba nerastra, che si origina nelle acque stagnanti per il depositarsi
. m. -ci) geol. che si riferisce o deriva dalla sapropelite.
che 'l prenze e 'l signore die avere si è che il suo consiglio,
., 32: queste cotale figure no'si ponno squadrare sansa la saputa de'suoi
, dove in un noioso aggiramento sempre si camma senza saputa del termine. 2
poiché s'è detto che sono quelle che si fanno di nostra saputa. baldelli,
estratti a sorte (e tale procedura si contrapponeva al semplice sorteggio dei magistrati)
seneca volgar., 3-302: le crudeltà si fanno per consiglio de'vecchi e con
. agostino giustiniani, 237: se lei si intermettessi in questi fatti così crudeli,
qualcuno sappia o sia stato informato o si accorga di qualcosa; di nascosto; all'
vieusseux, cix-i-310: un nuovo giornale si pubblica in napoli, settimanale, il
cultura più presunta che reale, che si atteggia a maestro e giudice anche in
il dito saputello di sara, che si era riabbassato, si levò di nuovo
di sara, che si era riabbassato, si levò di nuovo. moravia, xi-364
occhialuta. 2. che si dà arie da persona esperta pur essendo
occasione di conoscere qual petulante saputello vanesio si faccia un bimbo quando ha la disgrazia di
, alquanto più accorte e saputelle, si rimettevano in mente i precetti di un
il saputo nello scibile entri pure quello che si saprà, ma perche il saputo stesso
ma perche il saputo stesso, quando gli si va incontro, non è mai un
..: 'perché non anzi si procedette per la via de le virtù intellettuali
, 2-21: non saputa piaga mal si sana. -consapevole (un'azione
niente saputo di lettera, quando elli si trasmisse d'essere ditta tore
di esser el gallo della contrada e non si accorgeno che pute loro el fiato.
saputi e maliziosi,... si trovarono presi nella loro malizia. ottimo,
danza di andamento movimentato e gioioso che si richiama al modello primitivo. marino
l'ibere castiglie. rosa, 2-14: si sente per tutto a più potere /
a quelle altre danze, le quali si vogliono posatamente e con maggiori gravità delle
una danza viva e allegra, la quale si fa con ripetuti movimenti del coipo poco
chissà se avrà occasione di tornarci) si è chiusi e spettatori. dalla lambretta si
si è chiusi e spettatori. dalla lambretta si è spettatori e in più si è
lambretta si è spettatori e in più si è sulla scena, si è parte della
e in più si è sulla scena, si è parte della sarabanda. -tumulto
il muricciolo fiancheggiante una tortuosa stradetta che si arrampicava su per il declivio, ebbi
pareva che... i vecchi libri si scardinassero. = deriv. da sarabanda
baldovino ii di gerusalemme. questi bizanti si dissero bizanti saracenati. -sostant.
. m. -ci). che si riferisce ai saraceni, che è proprio dei
: un altro facilissimo e sostanzioso alimento si potrebbero assicurare i nostri montanari ad imitazione
'fagopyrum vulgare erectum'...: si dice che la semenza ci fosse portata
e tutta la gente che abitava di là si convertio a quella fede, e appellarsi
ecco una saracina entrata nella spelonca mia si pose innanzi a me, nudando se medesima
quasi ornai senza domino, / del mondo si credea [melech] supremo sire,
e su ogni prence turco e saracino / si volea sovran dritto attribuire. guerrazzi,
di medicina volgare, 22: sì come si dice che una donna se imaginava un
siglata di un qualche sodalizio parrocchiale, si affrettò a chiedere scusa e a fargli
dei lumi e delle torce che vi si riflettevano illuminando come un pallido sole le
discordia in compagnia / de la superbia si messe in camino, / e ritrovò che
solcata dalle invasioni ungariche e saracine, si rifà vivo, solidamente romanizzato, l'
l'elemento longobardo. calvino, 11-36: si vede una città fortificata con un
fioca di sotto; rientravano gli allievi, si riudiva la parlata saracena, pernacchie moccoli
c. levi, 3-46: il sole si levò, la mattina appresso, brillante
grano, che in su 'l trentino si chiama formentone et in frioli saracino per
formentone è quella spezie di grano che si connumera fra le biade, così detto
cattaneo, i-2-409: in tempi comparativamente moderni si partecipò a noi la coltivazione di moltissimi
, 68: olivi saraceni o giganteschi carrubi si aggrovigliavano sui pantani e sulle trazzere.
che taglia a mezzo la laguna e si spinge fino a tunisi-la-bianca. 8
ogni altra cosa. sacchetti, 159-173: si fermò là dove si pone il saracino
, 159-173: si fermò là dove si pone il saracino. stigliani, 1-418:
l'uom di legno ch'in toscana si dice saracino. dizionario militare italiano [
193: consigliarono i due conti, / si accordarono a un partito: / supplicaron
. martinori, 448: 'saraceno'o 'saraxino'si disse anche una moneta di ubertino da
ancora fargli delle bischenche e de'soprusi si dice: « egli è il saracino di
vii-4-1: l'uva, quando di agresta si fa matura e nera, i contadini
catene avvolte a un verricello, si apriva e chiudeva alzandosi e abbassandosi;
canto, e in questo voglio che si faccia una via sotterranea che venga per
caditoie, se bisogno ci fusse, ci si possa andare segretamente e mandarle giù.
overo per via di saracinesca... si debba dare la comodità di passare per
che è verso il mare... si alzarà con il mangano ogni volta che
dalla mondezza che da'navigli in quelli si getta e cade. temanza, 159:
estens. qualsiasi tipo di serramento che si apra e chiuda con movimento verticale, alzandosi
, il quale poi con una saracinesca si possa chiudere, quando ci sia passata la
sia passata la quantità degli ortolani che si vuole ingrassare. guglielmini, 357:
del piano o soglia superiore di questi stramazzi si collocano più portine di legno, divise
con pilastri,... che si aprono e serrano a modo di saracinesca.
misasi, i-ii: nel mezzo della stanza si apriva la finestra, divisa da una
saracinesca. gozzano, i-411: a sera si abbassa una grata a saracinesca che si
si abbassa una grata a saracinesca che si chiude intorno premunendoci contro le visite dei
profondo e tortuoso deposito s'inoltrava e si perdeva nelrintemo del fabbricato. c.
case in rovina. qui il camion si fermò davanti a una rimessa chiusa da
miei occhi tirano su le saracinesche, si denudano, e io guardo in faccia
; è costituita da una leva che si chiude a scatto quando viene estratta la
] avendo una buona toppa saracinesca, si viene a serrar di sorte che né
che né di dentro né di fuori si può senza la chiave aprire. grazzini
pure della toppa saracinesca, che non si può aprire né di dentro né dì fuori
tirò la porta a sé, la quale si chiude con una serratura saracinesca e non
chiude con una serratura saracinesca e non si può aprir senza chiave. l.
la saracinesca è una stanghetta mobile che si mette nelle toppe degli usci, e
paletto e lo tien fermo, sicché non si può aprire per di fuori senza la
altro una sorda resistenza ostile, ciascuno si rinchiude in sé come in una rocca e
o di un corso d'acqua che si può alzare o abbassare per regolarne la
arrestai al ponticello sotto cui il canale si biforca con un rombo di cascata sfuggendo
, 4-14: il buono cemento, onde si fanno le mura saracinesche che l'uomo
zaffarano. guarino guarini, 1-26: si prendono i fiori di cartamo o zafferano
africano, cii-i-389: il sol- dano si sdegnò e mandò un'armata pel mar rosso
di calicut le monete che più vi si spendono sono saraffi d'oro fino, moneta
votare contro anche in quei deputati che si erano battuti per l'astensione. m.
gialliccio, pesante e di gran durata. si chiama ancora grano duro. =
g. villani, iv-13-3: questo accordo si fermò per vallate carte per più notai
fermezza religiosa; e perciò quello che si promette con questa fermezza e ivi dio
arde del saraménto, l'uomo si risentìo e trovossi tutto agnato di lagrime
. -saraménto corporale: quello che si pronunciava non solo con la parola,
lealmente, a pena di soldi cento, si debbia fare tra loro segreto scrutinio a
quali erano facte prima ke 'l comune si raccordasse,... quelle seramenta di
al papa e ambasciadori, nelle quali si conteneva ch'elli rifiutava tucte le investiture
bettinelli, 1-ii-297: dopo ciò finalmente si riceveva la spada e talor anche lo
g. villani, iv-8-86: si prese concordia sotto saraménto, in presenza
, ed è il migliore intonaco che si possa dare ai commenti calafatati di una
, 98: mascara e sarao, che si fece a'diecisette di giugno nella gran
framiscniati con li paesani che per di là si ritiravano: di che avistisi quei di
calare a basso la sarasina con che si venne a serrare l'entrata nella terra.
di 35 d'oro. el piano si faceva a terratico, e davasene a denari
altre sono invece nane; in floricoltura si coltivano il sarcanthus laxus, il sarcanthus
e rispondeva anch'essa con ironia, quasi si trattasse d'uno scherzo. gobetti,
moravia, i-328: « già chi si rivede », ripetè di rimando con eguale
. de marchi, ii-197: la bocca si contrasse a un tremito di sdegno e
alla medesima [italia] che né si curino né vogliano scrivere nel nostro idioma
fama imbrattare non tentino, concios- siaché si mostrano non solamente ignoranti, ma invidiosi,
, e riescirà indegno degli altri che si pascono dei soli studi accigliati. de
senso. a. tabucchi, n-31: si era piegato suo malgrado agli eventi,
eventi, alla vita, la ferocia gli si era cambiata in sarcasmo e amarezza.
va di séguito il quarto che ora si chiamerebbe delle 'fonti'o degli 'influssi di
plur. m. -ci). che si esprime con sarcasmo nei confronti di altri
sia obbligato a rappresentare l'uomo come si mostra. beltramelli, iii-928:
., 3-8: della qual sarchiagióne non si affligge [la fava], anzi
frutto renderà. soderini, ii-192: si possono fuor di questo seminare i lupini
ormai irriconoscibile; l'età che vi si era ammucchiata prodigiosamente nel giro di pochi
mese, a tempo sereno e secco, si vuole sarchiare 'l grano. crescenzi volgar
: quando è maturo [il cece] si coglie: una mezza corba basta a
ii- 239: un poco cresciuti si sarchiano [i navoni] d'agosto,
quelli che tenevono per corsari, che si sarebbono informati e condesceso al giusto.
'sarchiato': è la cultura che si fa per quelle piante, an- ch'
ch'esse dette 'piante sarchiate', che si pongono in file, a regolare,
di questa cultura e di queste piante si hanno nella fava, nel formentone o mais
del suolo per la cultura successiva, si voglia provvedere col mezzo di un sarchiatore
distanza che lo strumento richiede. cotesto strumento si chiama sarchiatore o zappa a cavallo,
spessa sarchiatura. magazzini, 4-33: non si tralasci [in marzo] di sarchiare
di sarchiare i grani e rincalzargli, ché si guadagna assai il giorno, massime se
c. ridolfi, ii-9: la sarchiatura si può effettuare in più modi. si
si può effettuare in più modi. si eseguisce generalmente a mano e nelle piccole
è lo strumento col quale la sarchiatura si compie. 2. la stagione
2. la stagione in cui si sarchia. = nome d'azione da
plur. -ci). letter. che si preoccupa esclusivamente della vita materiale (in
, del giardino, ecc., e si fa col sarchiello, non col sarchio
l'aia, e poi sarchiellata lievemente si conci con pula e con morchia,
tra loro [i cespi di lattuga] si vuole l'erba divellere con mano e
le mani da tutte le bastarde erbe si mondi. landino [plinio], 410
plinio], 410: e seminari si purgano e nettano col sarchiello. daniello,
e altri così fatti strumenti che ciascuno si procacciò, e datisi a raschiare il
con sarchielli... di legno si dèe zappettare e di tratto in tratto
erbe. giuliani, ii-420: col sarchiello si ripulisce [il granturco] dall'erbe
cosa / con i lunghi sarchielli. / si chinano a raccoglierla. 2
il sarchio. soderini, ii-381: si dèe poi nato [il trifoglio] sarchiettare
così col sarchio come con mano ottimamente si tolgono, acciocché alle migliori erbe non
e ronche. trinci, 1-235: si spiani poi subito seminati i lupini il
secca, avvegnaché la terra muover non si possa, l'erbe nientedimeno col sar-
, l'erbe nientedimeno col sar- chietto si riddano, la qual cosa molto farà prò
]: l'erbe con le radiche si cavano di sotterra con un sarchiolino.
. crescenzi volgar., 6-101: si roncano, quandunque rinascano l'erbe in
delle sarcine che pesano, e questo peso si fa sentire più nello spirito che nel
, saprofiti e talvolta patogeni, che si presentano in agglomerati cubici di circa dieci
in agglomerati cubici di circa dieci individui e si propagano per divisione cellulare; si possono
e si propagano per divisione cellulare; si possono riscontrare in affezioni gastriche e nella
che non basti / perché l'alma si sani e tomi allegra. = dal
testicolo dovuta a infiammazioni croniche, che si manifesta con un aumento di volume e
parassiti sarcosporidi, il cui ciclo vitale si svolge in due ospiti, di cui
prodotta dai parassiti del genere sarcociste; si diffonde nelrorganismo dell'ospite, ma molto
dal lattice della sarcocolla squamosa, che si presenta in polvere o in granuli di
balducci pegolotti, i-300: sarcocollo si garbella, e la sua garbellatura vale
tozzetti, ii-92: la gomma-resina che si trova fralle droghe mediche col nome di
diviene amaro. masticata è solubile. si accende alla fiaccola di una candela, si
si accende alla fiaccola di una candela, si gonfia e scoppietta... ha
fiori terminali rossi; dal suo lattice si ricava l'omonima resina. domenichi [
13-11: fassi ancora dell'albero che si chiama sarcocola una gomma utilissima ai pittori e
ingerite con i cibi alterati in cui si trovano, possono provocare nell'uomo gravissime
assum), in anatolia, alla quale si attribuiva la pro prietà di
arche di marmo per sepelirvi i morti si nomano sarcofagi. anonimo [agricola],
come sono quelle che ne la licia si trovano, e quelle che se gli mangiano
dire che mangi ante la carne, si fanno di materia acre e violenta.
nomi, 2-34: madonna schifa-il-poco in là si volta, / che per due lupi
: chiamasi 'sarcofago', percioché in esso si consuma la carne di chi v'è dentro
., 1-7-118: l'arca nella quale si pone il morto, che si chiama
quale si pone il morto, che si chiama già da tutti sarcofago, si chiama
che si chiama già da tutti sarcofago, si chiama 'soros'in greco. scroffa
convertiti in altro uso, e sul dinanzi si vede un bellissimo sarcofago di marmo pario
paesi e pellegrini di tutti gli odori si ammassano sotto al sarcofago ai gregorio decimo-
i questi luoghi dove roma palpita e si svela a chi l'ama è il
antiquato. buzzati, i-566: si trattava di una grossa rolls-royce nera,
la sarcophila latifrons, le cui larve si sviluppano in carogne di animali e di
i tessuti di molti organi e apparati; si tratta di un piccolissimo nodulo di forma
un focolaio infiammatorio cronico; in passato si considerava di origine tubercolare, ma non
, ma di probabile origine virale; si cura con interventi chirurgici locali e con
struze el sangue in le piage e sei si mese- dado cum cera el fa el
(altieri biagi), 113]: si risaldano artificiosamente [le ossa] mediante
ii-ii: nelle gran fratture, quando si deve generar quel legamento dell'ossa detto
traslucidi; è un minerale raro, che si rinviene in lave del vesuvio.
insorgere in qualsiasi parte dell'organismo e si espande quasi sempre molto rapidamente per via
osteoblasto, condroblasto, ecc.); si hanno così i fibrosarcomi, gli osteosarcomi
-in senso generico: qualsiasi tumore che si presenti come una massa carnosa.
» rispose petercondi, freddo. « si chiama così. non c'è più niente
; è affezione relativamente rara, che si osserva in europa (soprattutto in italia)
africa sia negli adulti sia nei bambini; si manifesta con placche angiomatose violacee eli qualche
sarcomatóso, agg. medie. che si riferisce a un sarcoma o gli è
la sarcopsylla penetrans, la cui femmina si attacca alla pelle dell'individuo ospite nutren
pe netrans, che vi si incunea col rostro per nutrirsi di sangue
zampe e ricoperti di duri peli; si insediano sull'epidermide dei mammiferi, in
biol. disus. denominazione con cui si indicava in passato un gruppo di protozoi
bovini, ovini e suini, che si comportano tutti come ospiti intermedi; l'
del seme di determinati frutti, che si contrappone a una parte dura interna (
'sarcotico': aggiunto di quei rimedi che si credono valevoli alla riproduzione delle parti
pesa, e in terra assai magra si difende. = etimo incerto.
paga per botticella di tonnina netta che si vindi a minuto tari dui, per
/ con gli altri pesci: e ciò si vede ogni ora. statuti dell'università
patria a questa, / in cui vita si vive ai soli esci infesta: /
apre una scatoletta / di sarde e si mette a piangere. -gastron.
, il rossastro e il giallastro; si trova, associata alle corniole con cui
cui viene talvolta confusa e da cui si distingue per il colore più scuro,
pietra dura semipreziosa; in passato le si attribuivano anche virtù cicatrizzanti e tonificanti della
che da esse ricevono le nostre arti, si dice abbiano varie virtù, come di
: / l'acciaio crocchia e non si rompe e sgrana. = dal
antico regno di lidia, nella cui regione si trovavano le cave anticamente più conosciute di
uando spenta ogni lampada / la sardana si farà infernale e un ombroso lucifero
d'angarieggiar raccòrrò scarso, / non si scialacqui per nutrir iamiglia / indiscreta o
osti,. cuochi e buffoni, gli si rappresentavano innanzi e che ogn'uno qualche
85: siccome il carnevale precipitava, si combinarono in quel tomo cene sardanapalesche.
4: 1 coniugi... si erano installati in un sontuoso appartamento dell'
gallieno] in tanta dappocaggine che contra lui si sollevarono trenta tiranni e aureliano, principe
è generalmente sobrio; ma, se gli si offre da mangiare a crepapelle, diventa
olio. pulci, 14-67: e'tonni si vedien pigliare a schiere, / e
dànno seppie e sardelle: le une si seccano, le altre si salano. zena
: le une si seccano, le altre si salano. zena, 3-122: aspettan
: tutta insomma la milizia dello staffile si è inviperita contro di noi e se
far vestimento (accioché nell'inverno non si raffreddino) agli scombri ed alle sardelle
ma sembra impossibile il mento che allor si faceva agli autori di quelle sconce e
: 'serransi in barca come le sardelle': si serrano strettissimamente, appunto come stanno le
come da noi [nel veronese] si dicono, son d'un sapore molto diverso
plur. m. -chi). che si riferisce, che è proprio della
i-114: a centinaio di novero vi si vende lupi cervieri e leopardi, giannette,
, infinite? viani, 19-576: costei si è permessa interrogarmi se eravamo dell'isola
sardonia. tassoni, xvi-585: quando si ride d'allegrezza... overo
.. overo forzatamente come quelli che si muoiono avvelenati dall'erba sardesca per soverchia
, così detto pel fetore che quivi sempre si sente a causa delle bestie del piè
delle bestie del piè tondo, che morte si fanno in quel luogo scorticare. salvini
, v-4-3-4: la 'sardigna'in firenze si dice un luogo fuori della porta a s
friano sulla riva d'arno, ove si gettano le carogne degli animali; così
, credo, dalla cattiv'aria in cui si credeva anticamente essere la sardigna. fagiuoli
fuor porta s. friano, in cui si gettavano le bestie morte o carogne.
uomini e degli animali; i torrenti dove si rovesciava il laidume dei panni cittadini;
. e. gadda, 6-51: ingravallo si stupì di non udir abbaiare la lulù
notizie. il viso di liliana balducci si attristò dolcemente. scomparsa!...
luogo dagli altri distinto, nel quale si mantengono e si curano quegli infermi che
altri distinto, nel quale si mantengono e si curano quegli infermi che sono oppressi da
anonimo toscano, lxvi-1-46: similmente si può fare coppo, ovvero pastello,
. pantera, 1-93: le vettovaglie che si de- veno provedere per servizio dell'armata
molto conosciuta, perché in ogni luogo si trova, o fresca o salata;
o salata; quando è piccolina, si chiama membrada, poi sardina e poi
f. cetti, 1-i-79: capraie si chiamano molte [isole] e forse
.. e ad essa... si dovette la celebrità delle tinte sardimache.
una pietra preziosa rossa, la quale non si trovando apresso a noi, in luogo
overo secondo alcuni sardo è pietra che si porta con le tavole di legno come
fortemente alle tavole delle navi che non si può cavare da quelle, non tagliando
guerra mondiale. gramsci, 4-99: si ha così il sardismo, il partito riformista
4-iii-1986], 2: 1 sardisti si spaccano ma la giunta resiste.
di consuetudini, mentalità, tradizioni che si considerano caratteristiche del gruppo etnico sardo.
di 'padre padrone'come hanno reagito? si riconoscono e rifiutano questa dura e violenta
altre infinite. 2. che si trova in sardegna, che vi è prodotto
t t. stor. che si riferisce, che è proprio del regno
. argelati, cxiv-3-430: con i manoscritti si ricordi di mandare le prefazioni et il
prefazioni et il giorgio intero, che forsi si dedicherà a sua maestà sarda. crudeli
, iv-8-43: la sarda pietra quivi ancor si trova. = dal lat.
sardo-còrso, agg. che si riferisce alla sardegna e alla corsica;
, ii-732: non bisognava indugiare se si voleva giungere in tempo per la pesca dei
dioscoride], 756: la erba sardonia si connumera nelle spezie dei ranuncoli. questa
sardonica e ne attinge un letal umor che si dinunde in un riso funesto. goldoni
sami ebbe; e dicono ch'ella si chiama sardonico. libro di sydrac,
averani, ii-169: non dissomigliante da queste si è l'agata sardonicata gialla. essa
. overo forzata- mente come quelli che si -muoiono avvelenati dall'erba sardesca per soverchia
è quello della nonna della quale non si vede che la faccia espressiva, tra il
sardoniche canzoni del suo tempo 'melacotte', si tenea in pugno la vittoria. oriani
.. svignata. borgese, 1-60: si sorprendeva a immaginare una eugenia sardonica e
sottili ragionari di nulla aver perduto lui si va confermando. con le mani
mila arcieri. tarchetti, 6-ii-116: si vedono errare gruppi di mandriani e di
in verde. questi tratti di mare si trovano nel mezzo dell'atlantico ad occidente
viaggio venne ad impastoiarvisi, e dapprima si credette vicino alla terra. 2
con licenza del re... si potè andare a dormire. piero da siena
di drappi e tappeti / da ongni parte si vedean ventolare. s. degli arienti
come salamone, nel far vista che si spartisse il figliuol vivo, comandò che se
di colore simile alle sarge di cui si vestono i religiosi di san francesco.
cantii, 3-85: in vai brembana si fanno panni fini e sarze, che
v.]: 'sargiaio': nome che si dava anticamente a colui che dipingea le
la triglia, e di quel fango / si pasce ove la triglia ebbe il suo
variopinto di cotone o di seta che si avvolge intorno al corpo in modo da
salgari, 23-244: le danze si seguivano alle danze, ora accompagnate dal
le sansse... gli scudi, si sforzassero di spaurire con quello strepito 1
il nome di sarmazia, di cui si hanno notizie fino al vi sec. (
gelate regioni. zilioli, i-120: polachi si chiamano adesso quei popoli che già si
si chiamano adesso quei popoli che già si dicevano sarmati di europa, e i
schiavonia stabilirono già molti secoli il regno che si chiama al presente di polonia.
l'arte sarmata, infine, che si riallaccia alla scita a partire dal ii secolo
sarmata eroe', già che sarmato non si dice. oriani, x-4-6: quel cavaliere
e adesso è il presente. il sarmata si chiama russo. bigiaretti, 9-131:
; proveniente da esse; che vi si riferisce. lubrano, 3-97: corran
cavalli sannati e con la medesima celerità si fece portare alla casa di apollonia.
plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio dei sarmati
in colore: perché di quelli che si cavano, il sarmatico, che è trasparente
. geol. nella cronologia geologica, che si riferisce, che appartiene, a un
: bacino oceanico del miocene, che si estendeva dal mar nero al bacino di
in tasca gli han cacciati: / si fan d'esti più piccini / fraccurradi e
propagini fanno, che ciascuno con meraviglia si diletta. palladio volgar., 3-39:
il sermente di questa cotal vite se si traspianti, cioè si pogna il suo
questa cotal vite se si traspianti, cioè si pogna il suo magliuolo, non ritien
vite, cioè quelli rami o sermenti che si mettono sotto terra per fare delle vite
vigne, ancora che sien duri, che si possono rompere con le mazze e rendergli
per quella parte del caucaso la quale si stende nel mar rosso: è ripiena questa
modo di far barbate, le quali si fanno su per le pergole e per
in borgogna per piantare la vigna non si servono delle barbatelle... si
si servono delle barbatelle... si pianta la vite con delle mazze di viti
viti pampinifere dagli innumerevoli sermenti volubili che si distendevano su per la vasta muraglia,
: se il prugno fosse infermo, si dèe mettere alle sue radici morchia ugualmente
breme, 54: alcune di quelle donne si pigliavano gran cura di me ed avevano
chim. composto presente nella sarmentocimarina che si presenta sotto forma di cristalli incolori.
flessibilità, di un sarmento; che si protende e si allunga come un sarmento
di un sarmento; che si protende e si allunga come un sarmento. landino
lauro, 2-94: sarmio pietra si noma da sarmio isola dove si trova
pietra si noma da sarmio isola dove si trova. questa pietra vale a polir l'
ginestra dei carbonai o ginestra scopereccia): si presenta come un solido cristallino.
eziandio tanta pestilenza che i corpi morti si portavano con le maggiori carra e sarrache
da lavoro. cattaneo, iii-4-134: si chiedeva ai communi nella generale scarsità della
chim. aglicone della sarsa- ponina che si presenta sotto forma di solido cristallino incolore
fanno altra diligencia, non facissero per loro si — gnore che corno pensano avino
. fogazzaro, 13-128: donna fedele si serviva a torino, sì, ma
[agricola], 349: del ferro si fanno i chiodi... e
. garzoni, 1-905: poi si cava del piatto e si vuota in un
1-905: poi si cava del piatto e si vuota in un bicchiero o sartèlla,
un bicchiero o sartèlla, e ivi si lascia dar ben giù l'oro, gettando
tanara, 401: altre anitre più piccole si ritrovano, dette fiselli, e sono
fisse che, nei vascelli antichi, si usavano per ciascun albero come rinforzo delle
sartie che, in caso di burrasca, si usano per assecondare lo sforzo di quelle
l'altra sartia che tu sai, / si ch'en conta tu la moli / e
né mai nave alcuna... si potrà riputare sicura, quando di cose
qual d'oceàn ne'procellosi regni / quando si turba in ciel l'occaso e tòrto
già del gran giove il nono anno si volge / da che giungemmo, e
-in partic.: cavo al quale si assicura da poppa e da prora la
arte. machiavelli, 1-viii-257: pur si confida nel nocchier accorto / ne i
tira ed a gorgoglio / d'amor si fece poi argine e muro. incerto
nome universale di tutte le funi che si adoprano ne i vascelli. bar etti,
collegamento o di comando di un aereo che si trovano esposti alla corrente.
ciascuna delle sartie di piccole dimensioni che si usano per sostenere gli al- beretti di
de'falconieri, xlvti-104: se goder si posa nostra amista, / vi priego
a nostra ancella. fazio, iv-4-11: si mi stringe a questo punto / la
stoffa. targioni tozzetti, 12-3-311: si trova a luogo a luogo molta pietra
cosa il fregarla a la fede che si dà per via di due mani insensate?
guisa di sarchiello o marretta e che più si assomiglia alla marra scopatola; sarchio.
vigia e che pareva perso per lei, si è messo a fare l'asino alle
de'pannali e l'altre arti che si fanno con mani e con piedi. dante
, 4-ded. (ii-617): melchio si fece fare uno giubbone di raso cremisino
quello ne la sartoria troppo esperto, si era dato ad andare per le feste.
2. laboratorio artigiano in cui si confezionano abiti maschili o femminili o anche
, agg. che è proprio, che si riferisce all'attività, artigianale o industriale
anteriore e laterale della coscia, che si estende dall'estremità inferiore del bacino a
, polipo esistenziale e terapeutico, che si vale dei tentacoli più inquietanti, da
, agg. che è proprio, che si riferisce, che riguarda l'opera,
e suono delle parole. -che si ispira all'opera e al pensiero di jean-
di cesare, nata d'una sartrice che si teneva. dossi, iii-333: sa
e la sartrice delle donne, che si ricambiano un fuoco non interrotto di storielle,
nello storico-sociale)... non si porta su nessun signifiant suo specifico.
surtout, designante un ornamento che un tempo si collocava a centrotavola. sani
giorni, [le radici dell'igname] si fanno mature e di sasone.
, 409: è l'arboro (donde si taglia il legno, che al presente
ovoide, grosso come un pisello. si adopera il suo legno in medicina come
che, per azione delle correnti, si depositano nei letti di fiumi e torrenti
] dalle secche, / ora, si lascia dietro la sassaia / della sua
scienze fìsiche in toscana, 14-3-122: non si mancherà di dire come a livorno loro
. cecchi, 19-18: se i citta si accorgessero / di questo vostro umore,
annunzio, iv-2-218: una terribile sassaiuola si levò contro le finestre del palazzo, fitta
ma vivi. caproni, 9: se si sono spente / le risse e le
largo alla sassaiuola che sopra ciò vi si prepara dagli altri. andate pur là,
della crusca, 215: oggi acquidocci si chiamano quelle fosse che si fanno ne'poderi
oggi acquidocci si chiamano quelle fosse che si fanno ne'poderi per scialo dell'acque
, sassaiole. trinci, 1-118: si facciano poi sopra il suolo della cultivazione
: di quegli [colombi] che vi si mettono, migliori sono i-sassaiuoli. f
ogni uomo, che spada porti, si doveria far i ferraioli,...
2. che è proprio, che si riferisce, che riguarda tale dinastia,
2. che è proprio, tipico o si trova nella città di sassari.
vittorini, 1-40: entriamo nel palazzo dove si balla, è il circolo sassarese,
una sassata glie lo portò via / quando si combatteva castelfranco. belo, xxv-1-151:
6-27: lontano una sassata da quell'abitazione si passa sur un ponticello una piccola acqua
animale); che cresce sulle rocce o si sviluppa in un terreno sassoso (una
0. targioni pozzetti, i-48: si dicono [le radici]: terrestri,
usata anticamente come medicinale, in quanto si pensava che sciogliesse o riducesse i calcoli
a stranguria e dissuria... si dia il vin della decozion del suo [
. ricettario fiorentino, i-b-i: di agosto si coglie barbe di sassèfrica. mattioli [
: 'sasse- frica': così detta perché si è supposto che avesse forza di spezzare
; però quando la notte col frugnuolo si scuoprono, si dice: « dàgli colla
la notte col frugnuolo si scuoprono, si dice: « dàgli colla ramata,
ed il vecchio mansueto, / che si vedeva fatto il lor zimbello: / «
l'altra [delle donne tebane] che si svellea le bionde chiome /..
opinione. x. che non si muove a pietà; insensibile, crudele.
sassera da got- tare... si suol torre una dozzina o due..
tuttavia trasporta a basso dall'acque) si chiamano sasseti, e sono frequenti ne'
tutti i mari. la sassicava gallicana si trova sulle coste della francia negli scogli
canto, ma son poche le specie che si possano tenere in gabbia. le specie
parte). pirandello, 8-382: si vide morto, come gli altri lo avrebbero
bianchi, gialli o rossi e che si credevano anticamente adatte come medicinali per curare
vi nasce o, se vi nasce, si è rara e debole, siccome è la
alpi e dei pirenei. la sassifraga granulata si adoperava altre volte in decotto; oggi
calice monosepalo, tubuloso inferiormente, ove si salda coll'ovario, terminato superiormente da 3
erbolario volgare, 1-137: la sassifragia si è calda e secca nel terzo grado
calda e secca nel terzo grado e si chiama in questo modo perché frange li sassi
: certi pastor pagani /... si doleano d'una lor sciagura, /
cammino. g. villani, iv-13-21: si mise dentro al serraglio della piazza al
e sassi assai. pulci, 5-60: si sentiva un suon fioco e interrotto,
sole. volendo fare la fognarola, si pongono de'sassi o mattoni a mo'd'
alla lapidazione. cesari, 1-1-121: si turarono per orrore le orecchie, gridando:
chi ha aria minacciosa, o la gli si vuol dare, per soggiungere a quella
molto duro. vive e non si noma, / guardere'io, per veder
, 364: i sassi grossi, che si trovano negli alvei dei fiumi e che
, 4-104: eran persone / che si stavano a l'ombra dietro al sasso /
come l'uom per negghienza a star si pone. cino, xxxv-ii-689: il
, xxxv-ii-689: il duro sasso / si copre d'erba e talora di spini.
sasso avventuroso, o sacro loco / donde si move onestamente e posa / talor la
non permisero mai che esse per istrachezza si abbassassero. gozzano, i-122: ti
gli figliuoli, la nave per fortuna si ruppe una notte, e la madre
il fuoco ad altri legni nemici, si dilatò la fiamma nelle vele del 'glorioso'
dal vento sovra un sasso, dove si ruppe. -per estens. grotta
da siena, 93: nel chiostro si è la scuola di santo ieronimo, e
grotte non bastano più e le casette che si costruiscono al piano per lo sfollamento dei
sasso che da la gran cerchia / si move e varca tutt'i vallon feri.
chiusa valle, ond'esce sorga, / si sta ». boiardo, 1-21-7:
: per aspro e faticoso calle / si discendea ne la profonda valle. / vi
/ d'un bel muro d'acciar tutta si fascia. b. davanzati,
e rotto, e per una strettissima via si saghe alla cima. muratori, 7-ii-115
che enormi massi di pietra nuda, si chiamano assolutamente pietra o sasso. giuliani
italiano [1833], 1-iii-82: si dà altresì alla montagna il nome di