, né verità né imagine né luce dire si può, ma caligine e abbagliamento e
cose che non hanno l'avvenimento incerto, si prevedono come certe, manifesto è questo
i-567: dal cielo azzurro il sole si spandeva sulla gran via larga con un chiarore
paolieri, 2-172: [i cervi] si ti vano presso gli stagni, cercando
immensa luce frusciava ogni volta che vi si movevano dentro. pasolini, 3-141: dietro
abbagliante, che il principe... si gettò ai suoi piedi. nievo,
che non vede: così costoro ci si dimostrano essere quelli che non sono. petrarca
discemo, / abbaglia il bel che mi si mostra intorno. boiardo, 1-24-51:
; e però è uno splendore che non si ritrova nella cosa abbagliante; e giacché
offende l'occhio interno, bisognerà che si ritrovi in realtà nell'occhio interno,
nel guardare fiso un oggetto, ci si abbaglia la vista, senza che l'oggetto
idem, 3-47: gli occhi gli si facevano sempre più grandi e lucidi come
): senza considerazione alcuna così tosto si lasciò abbagliar gli occhi dello 'ntelletto.
e con gran furia addosso a quel si scaglia. boiardo, 142: sì me
: tutti gli avvenimenti di quella notte si urtavano confusamente nella sua memoria fra di
. bandello, 1-9 (i-114): si lasciano abbagliar molto leggermente dal piacer presente
. idem, 1-9 (i-126): si lasciò da le favole di costui in
alla fine è cosa arbitraria, e dove si può anche abbagliare come ha fatto l'
abbagliare dice illusione, pregiudizio, e si reca piuttosto alle preoccupazioni della fantasia, della
per esser quei fili sottilissimi, come si richiede all'esquisitezza, non è possibile con
numerarli, però che tra sì piccoli spazii si abbaglia l'occhio. goldoni, vi-1148
premer mi sento al cuore! mi si abbaglian le luci. manzoni, pr.
la prima volta che giunsi lassù quasi mi si abbagliarono gli occhi...,
, i-548: considera quanto abbaglisi chi si crede, che
fatiche che stefano fece in questa opera, si conosce, abbagliatamente però, che i
abbagliatamente però, che i detti apostoli si difendono dalla furia de'venti e dall'
, che a poco a poco abbagliatamente si perde di vista. = comp
splendore del quale il dragone abbagliato, si rimase di gittar fiamme. tasso,
gran pena in cotanta tua luce fissarti si attentano. negri, 2-720: nella rètina
civinini, 2-222: come una bestia che si sia appena svegliata e sia ancora abbagliata
dovetti aspettare che i miei occhi abbagliati si assuefacessero al buio della navata. moravia
di lionardo tanto mal condotto, che non si scorge più se non una macchia abbagliata
, 424: certa luce abbagliata che si vede nella luna... viene dal
dei lumi, nera nel fondo, si scorgeva qualche armatura gigantesca. idem,
nostro autore pone una similitudine, dove si tocca la scienzia che si chiama per-abbaiarne (
similitudine, dove si tocca la scienzia che si chiama per-abbaiarne (part. pres. di
co'piedi. leopardi, i-589: si potrebbe quasi confondere seno- fonte con machiavello
leggermente di chi commette uno sbaglio. si sbaglia, talvolta, in digrosso; e
palazzeschi, 4-175: nella nostra vita quotidiana si è spesso vittime di certi abbagli,
, ii-172: un abbaglio anche grosso si perdona a chi ha sempre ragione. pecchi
sapeva bene. moravia, ii-80: si accorgeva con disappunto di ricadere nelle stesse illusioni
inesatte valutazioni, negli stessi abbagli che si era tante volte giurato di evitare. emanuelli
iii-131: i due cani... si precipitarono l'uno dopo l'altro contro
cane che abbaiando agugna, / e si racqueta poi che 'l pasto morde. fiore
corre or qua or là a quei che si sbandano; ne addenta uno per un
e gli abbaiavano dietro quelle scarpacce che si slabbravano nella polvere. d'annunzio,
spariti nella luna. baldini, 5-30: si sente un cane che abbaia, cosa
abbaieranno anche coloro che nulla sapendo fare si gettano al guasto delle fatiche altrui.
e parve pauroso, e per un'abbadia si mansuefece; eccone un altro, che
. fogazzaro, 1-67: l'opera si è già data quattro sere; abbaiata,
, dicesi d'uomo che di sete si senta venir meno. ho fame che
ma tra tutte le cose, in che si posboccaccio, 15-116: io stetti.
/ pigliare degli abbagli, e in che si pigliano, / le gioie nelle vepri nascosa
i cani... sparsi alla campagna si mettevano ad abbaiare alla luna.
avvicinarsi a qualcheduna di quelle, il mugolio si cambiava in un abbaiar frettoloso e rabbioso
luna / che lagrima in un fosso / si son messi a leccarla ghiottamente / e
, un abbaiare fitto, che pare si ripercuota contro le pareti di un luogo
di un luogo chiuso. abbaiata, si. l'abbaiare dei cani.
l'abbaiata. beltramelli, iii-545: si udì nel contempo un altro crescere di grida
. fra giordano [crusca]: si agitava fremendo a guisa d'una cagna
noi credetti. varchi, v-35: abbaiatori si chiamano coloro i quali abbaiano e non
il secolo dagli abbaiatori e dagli ambiziosi si guastasse. papini, 27-670: sia
e abbaiatorelli nel covile. abbaiatura, si. abbaiamento. fra giordano [crusca
: finestra sopra tetto, la quale si fa con una certa alzata di muro coperto
acuto, che abbaino s'appella, si mette ancora [ecc.]. manzoni
miserabili che nello spazio dei grandi casamenti si adattano tra i due spioventi e l'
volte, dei capaci abbaini, che si affacciano addirittura in corte, sopravanzando coi'
, 2-198: oltre il terzo piano si innalza una scaletta a chiocciola che conduce
. badare); ma di recente si è pensato al genovese abaén 'lavagna che
dando a ogni tanto un abbaio, si levi come frenetico co'pie'di dietro.
di dietro. carena, 2-188: si direbbe che abbaio sia quel primo scatto di
). beltramelli, iii-605: né si addiedero del cupo abbaio dei mastini,
(per fargli prendere aria; o quando si chiude casa per qualche tempo).
: abballinare dicesi di un'operazione che si fa al letto prima di rifarlo; e
. tommaseo-rigutini, 2086: il letto si abballina... perché prenda aria,
e, più che altro, quando si prevede che per qualche notte rimarrà vuoto.
, 2-43: da qualche tenda rialzata si sarebbero visti interni suggestivi: letti abballinati
tavolini con scodelle. moretti, 32-222: si stupì di trovarsi fra letti abballinati,
circostanti toccano, accarezzano, baciano, si dice che l'abballottano. collodi,
.]: abballottarsi: del ferro che si rappiglia in grumi o pallottole informi prima
uno e sull'altro spigolo, come si fa con i bambini che imparano a
e l'abbandonaménto in che tutto improvviso si vide. idem, 18-107: essi,
: essi, che ogni dì più si vedevano in abbandonaménto di divoti, di
cosa sì straziante! carducci, i-957: si vuol dare mala voce al cuculo,
alvaro, 9-382: sapevo che quando si presentava a casa mia aveva abbandonato un posto
e l'anima, più passionata, più si unisce a la parte concupiscibile e più
abbandonò le sue parti, e l'anima si restrinse nelle ultime parti del core,
la impresa. vasari, ii-17: egli si mise a imparare molte cose; e
della casa, 631: non si conviene anco lo abbandonarsi sopra la mensa
fu fatto il vóto, abbandonandosi interamente, si lasciò ir come morto. foscolo,
mie guance. svevo, 5-167: si riversava sulla poltrona abbandonandovisi tutta. d'
, iv-1-34: e, come la vettura si mosse, ella s'abbandonò al fondo
non più retto dal fermaglio, le si abbandonava intorno al busto lasciando scoperte le
scorsoio, ci ficcò dentro il collo e si abbandonò penzoloni nel vuoto. ojetti,
, 4-268: la bocca dell'uomo si abbandonava ancora con la stessa freddezza dell'
, sconvolgendola. comisso, 14-132: si sentiva come sfinita, si abbandonò sulla
, 14-132: si sentiva come sfinita, si abbandonò sulla sedia a sdraio come nelle
ii-239: il corpo... si abbandonava come una corda lenta che non
volgar., 7-25: vecchio uomo non si dee tanto guardare di nulla cosa come
segneri, i-202: e 'l mondo si abbandona dietro a quei mezzi, che
parola non potrebbe proferire, che non si adempiesse. bartolomeo da s. c
disse che tutti i ferri da malefizio si convertirebbero in bòmari. boccaccio, i-108:
, i-108: ciascuno che questo udé si maravigliò molto, dicendo che veramente sarebbe
che non s'adempia, solo che si possa. ottimo, ii-405: questa virtude
onde salivano sulla nave, per modo che si adempiva la nave. idem, ix-293
mia negligenza, dubito che anzi non si sdegni maggiormente. campanella, i-195: madre
fu. ugolini, io: né si dirà, come molti usano: -adempiere
distruggerla. arila, 13: adempiere si costruisce col quarto, non col terzo caso
(comp. di implère). si osservi come manzoni abbia costantemente sostituito
più vivi. viani, 14-431: ordinò si conducessero gli ostaggi sotto le mura di
v.]: perché nessuna legge si può sempre e da tutti adempiu- tamente
tamente osservare, non ne consegue che o si debba far senza leggi o infrangerle tutte
e italiano e non giansenistico, che si formò a stresa attorno a rosmini.
la sensazione di essere insubordinato; laggiù si doveva anzi sapere che non potevano in
d'erudizione a denotare quell'alchimista che si credeva d'aver acquistato il segreto della
i francesi dicono adepte chi sia o si creda in grado d'intendere certi segreti dottrinali
dette mascalcie [crusca]: non si vuole trarre sangue affi asini quando s'aderbano
agg. che aderisce, che si unisce o combacia strettamente; che ha
che mossa l'estremità del gambo del martello si sollevava. alfieri, i-129: la
di piantare per vero magliuolo quello che si spicca rasente il capo che rimane alla
tra l'ovario ed il calice, si comprende che non possono andarne libere le parti
i-418: tentati gli animi di diversi, si ritrovarono aderenti alle cose del pontefice.
servire scaltramente gl'interessi della sua religione, si sia finto... aderente a
. arila, 13: aderente, si suol dire di persona congiunta di amicizia,
ojetti, 1-67: un gruppo parlamentare si può dir solido quando tutti i suoi aderenti
sale messo nell'acqua dolce, vi si affonda come più pesante di lei in egual
inseparabile aderenza delle sue menome particelle le si per- mischia, che già più non
, 8-66: amicizia è follia: ci si accontenta di aderenze provvisorie. comisso,
6. fis. la forza che si oppone allo scorrimento reciproco di due superfici
.]: aderenza: con questo vocabolo si suole generalmente indicare la resistenza che l'
bitorzoletti, i quali poi nel crescere si appiattiscono, si assottigliano, e si
quali poi nel crescere si appiattiscono, si assottigliano, e si allargano e si
si appiattiscono, si assottigliano, e si allargano e si saldano a vicenda pei loro
si assottigliano, e si allargano e si saldano a vicenda pei loro margini.
è la lunghezza del corpo loro, or si levano in superbi portamenti. carducci,
stelle. panzini, i-643: il contadino si aderge con la vanga accanto al cumolo
[s. v.]: oggidì si abusa nel senso morale e civile di adesione
a quel modo che la cosa rara si adatta alla sua custodia o il rilievo
aderirono sulle mie. manzini, 12-48: si tirava un poco su a destra,
segrete. soffici, ii-130: già vi si poteva notare quella tendenza ad aderire candidamente
della guerra aderivano a questi partiti che si presentavano a conquistare il potere. manzini
per diverse cagioni, non solo non si aderirno loro, ma mandorno niccolò machiavegli
, milano e l'altre terre che si erano aderite a'franzesi mandorno a dimandare
ades cabile, agg. che si fa adescare, che cede all'allettamento
di volte per adescamento, finché non si ammalò e alcoolizzata mori al manicomio.
è la vanità della donna immodesta che si adoma per adescar gli uomini e per tirarli
contadina, che filava a filatoio, come si chiamava quella villa;...
... e ogni cosa investigata, si fermò ad aescare sopra le due giovani
confessò ingenuamente al falso pastore, che volentieri si accorderebbe co 'l signor suo. caro
4. fis. forza di attrazione che si esercita tra le molecole di due corpi
marotta, 1-93: bambini neri e adesivi si agglomerano sulle soglie.
3. sm. chim. sostanza che si applica per tenere saldamente unite le superfici
adesmla, sf. bot. fenomeno che si manifesta nei vegetali quando organi che dovrebbero
è adeso allo celebro,... si è chiamato pia ma tre. trattato
è corcovizzo: adesso mi par che si faccia chiamar non so se cappino o che
figuriamoci adesso un muro di materia quanto si voglia tenera. d. battoli,
quello delle mercanzie; e se ben si riflette, tanto costava allora quanto adesso
, all'udire lo scacemi, che si strinse nelle spalle rozzamente per tutta risposta
): l'istoria in altra parte vi si serba; / bastivi per adesso aver
esclamazione, in frasi ellittiche con cui si risponde a una chiamata: ora! un
mentre la forma adessa dell'uso antico si potrebbe far risalire al lat. ad
. piovene, 5-144: il sinodo si riunisce in un parlamento adiacente ad una
un triangolo, un lato e un angolo si dicono adiacenti quando fanno parte dello stesso
e sue adia cenze, si sa che profittano di questo traffico. alfieri
il centro di quella vita industriale che si vorrebbe tenere a giusta distanza da assisi.
9-2-62: fatte ch'ei l'ha, si trova d'aver fatto male in ogni
: le fiondi dell'adianto, ancora che si gittino nell'acqua, non si bagnano
che si gittino nell'acqua, non si bagnano, dal che s'ha egli preso
se gli getti l'acqua, o vi si tuffi, non si bagna, ma
acqua, o vi si tuffi, non si bagna, ma rimane asciutto: di
dal gr. dstavxov 'che non si bagna, impermeabile '. adiastolìa,
regger cartoline illustrate. paólieri, 2-183: si sentivano razzolare i topi enormi nella
e denominazione, quantunque grande, si conviene a virgilio. adiettivo (
', il quale adiettivo degnamente si confà a virgilio. idem, viii-3-79:
che bestia lità e mattezza si possa dire essere una medesima cosa.
particella più, con gli addettivi si è avverbio: più bello, più dolce
, più dolce; co'sustantivi si cangia in nome addiettivo: più fermezza.
/ e quella, che di lor più si sublima. borsi, 1-68: quel
ruscello / fresco e snello / che si adima, / che serpeggia.
quella, con discrezione pro si sviluppa nei cadaveri per effetto dell'umidità.
scena / un canoro elefante / che si strascina a pena / su le adipose piante
punto che qualcuno disse di lui: « si circonda da ogni lato *. sinisgalli
. a. cocchi, 4-1-1: si sa che tumore adiposo si depone dalle
, 4-1-1: si sa che tumore adiposo si depone dalle minime diramazioni laterali delle arterie
. assenza dello stimolo della sete: si manifesta in certi stati morbosi. =
mento e le tribolazioni de'nemici, si come iddio fece, non sarà là
quello ch'è veramente mansueto, sì si adira di quello che dee, e con
'l matto o colui / che si rivolge a lui / o fa contesa o
, 9-281: non adirarsi di quello che si conviene adirare, e non riprendere è
benché non sieno da alcuni ingiurati, agramente si adirano. sannazaro, 4-76: quella
: facilmente s'adira, / facilmente si placa; e ne 'l suo viso /
talvolta s'adira, / sol co'doni si placa. c. dati, 34:
avere paura. segneri, iii-1-182: chiunque si adira non pensa certamente d'aver il
di questi fiumi rovinosi, che, quando si adirano, allagano i piani, ruinano
grazia ma per disgrazia, e non si conoscesse avere servigio ma diservigio, costui bene
benivoglienza dalle persone adirate non solamente non si truova, ma cresce et infiamasi l'odio
né sovra lui più bada; / ma si rivolge altrove, e insieme spoglia /
18-107: essi, che ogni dì più si vedevano in abbandonamelo di devoti, di
irati tra loro. stanno imbronciti, si fanno de'dispetti, non si veggono;
, si fanno de'dispetti, non si veggono; ma non sentono proprio ira
/ per cosa, c'omo face, si ricrede [= si ammansisce],
omo face, si ricrede [= si ammansisce], / in segno di merzede
di non se ne curare, ma non si potette tanto contenere che, rivoltatosegli con
: ella adiratella, anzi che no, si dimostrava. tommaseo [s. v
importa che dall'uomo o dalla legge si sia deferita ad una persona l'eredità,
, 16-ii-106: dispettosa, adirosa, si sdegna / d'ogni indugio che fatto
l'adito aperto, incontinente / vi si spinsero i rutuli. tasso, 4-37:
/ piano od erto che siasi, aprir si mira. marino, 264:
: la porta del soccorso, per cui si aveva l'adito nella cittadella, si
si aveva l'adito nella cittadella, si trovava in quel momento aperta. arici
tanto l'animo del suo principe, che si faccia adito libero e sicuro di parlargli
malignità. viviani, i-578: mi si aperse l'adito di poterne molte [curve
mal intese critiche pubblicate contro questo libro si fondano su confuse nozioni, e m'
. idem, 1006: se quindi, si voleva tentare ancora la strada degli accordi
l'umanismo nello storicismo... si chiude l'adito al cattivo uso che
uso che se ne suol fare quando si viene a restringerlo a certe particolari tendenze
] dimenticano i propri covili, non si ricordano d'alcuna di quelle altre loro voluttà
adiungo a queste cose, come si crede: che le serene ingannano gli uomini
bene ogni giusto meritare condegnamente che gli si accresca la grazia santificante;...
non può mai meritare condegnamente che gli si dia l'adiu vante,
avere adita l'eredità. altrimenti essa si devolverà a quei che vengono ab intestato
pupilli e minori, quando senza d'essa si possano trasmettere. = voce
. [cruscai'. la sua terza vertù si è adizzante a lussuria.
, nella messa, è l'orazione che si aggiunge a piacimento del celebrante, dopo
infiammazione di quella tunica che nell'occhio si chiama adnata o congiuntiva. idem, 16-ix-144
, ma stravolti in maniera, che non si vedeva altro che la sola adnata bianca
organo (di una pianta) che si sviluppa aderendo a un altro (come le
piante e specialmente delle antere, allorché si trovano applicate e come saldate immediatamente col
mente lume fanno / chiusi per lui si stanno, / sì che gir ne convene
opportuno posto, / donde l'empio si assalga. pindemonte, 8-124: alcinoo
in cucina, domandò alla serva, se si poteva parlare al signor dottore. adocchiò
sp., 34 (601): si tirò da una parte, prese la
sua propria. de amicis, i-372: si mise a passeggiare davanti alla porta,
, 28-24: le foglioline... si stendevano all'aria, verdeggiavano al sole
vedere eclissar nata al sacerdote che si è reso colpevole di eresia o
pure alcuna imaginazione di venereo compimento avere si puote, tutti si dipingono ne la faccia
venereo compimento avere si puote, tutti si dipingono ne la faccia di palido o
rosso colore. g villani, 10-69: si mosse d'alamagna lasciando il regno suo
dunque che la gioventute nel quarantacinquesimo anno si compie. e si come l'adolescenzia è
nel quarantacinquesimo anno si compie. e si come l'adolescenzia è in venticinque anni
succede a la gioventute; e così si termina la senettute nel settantesimo anno.
qualità contrarie, siccità e frigidità, si muta: e però il sangue nella adolescenzia
sia un sentimento di adolescenza, essa si prolunga fino ai trenta, ai trentacinque
figlio di popolo in specie. egli si è definitivamente licenziato dall'adolescenza; ha
infino a debito compimento,. sollecitamente si dee curare che 'l tronco in rami
verghe, le verghe in rami fruttiferi si dividano. lorenzo de'medici, i-21:
medici, i-21: insinp ad ora si può dire essere l'adolescenzia di questa lingua
di questa lingua, perché ognora più si fa elegante e gentile. =
ragionare, quantunque sì lungo, non si contiene nulla di più che semplici adombramenti
adombra / rara la neve, che si fonde ai miti / intempestivi zefiri. manzoni
, una donna biondiccia e grossa, si adombravano in un angolo nella gran luce
per adombrar, per onestar la cosa / si celebrò con cerimonie sante / il matrimonio
viva luce ettema, / chi palido si fece sotto l'ombra / sì di parnaso
.. nel disegno appena adombrato non si conosce la rassomiglianza degli oggetti naturali così
oggetti naturali così distinta, ovvero non si vede netto il pensiero dell'artista.
della natura. con queste parole ora si sono affermate o almeno adombrate verità, ora
che turba o spaventa all'improvviso (si dice degli animali, specie i cavalli
sensibilità così squisita, che s'aombra, si turba al più piccolo cenno. idem
mi veda o senta i miei passi perché si alzi, battendo i piedi sul selciato
. bocchelli, 2-26: a queste parole si adombrò e si mise sulle sue.
: a queste parole si adombrò e si mise sulle sue. moravia, ii-83:
: a differenza dei cavalli, i quali si adombrano facilmente e travolgono ogni cosa nella
travolgono ogni cosa nella corsa folle, se si sca tenano, i buoi
il suo cibo: tutto quello che si muoveva lo adombrava; inseguiva il gallo
1-108: volendo chiarire il disegno, si potranno leggermente toccare i dintorni con inchiostro
, mettere le ombre, che tali si chiamano in pittura quelle tinte cupe che
sannazaro, 12-217: a te non si appartiene andar cercando... i
concetto platonico di quelle proposizioni, che si leggono così oscuramente adombrate nel dialogo del
: forse era troppa la licenza che si prendevano i vecchi cantanti dei quali ci
certi vizi sono adombrate le virtù che si svolgeranno o potranno svolgersi da essi; per
. gozzi, ii-150: [ciascuno] si faceva beffe de'fatti miei, chiamandomi
per li uomini adombrati che non sanno che si dicano, cioè per li uomini le
tempo, dopo la sua totale adombrazione, si va appoco appoco diminuendo. magalotti,
betussi [boccaccio], 277: si è fatta la parola di lui eterna con
, perché l'un per l'altro meglio si difende »; e vellutello [inf
, ma ai fedeli... si approssima; non a coloro, i quali
ma d'un rosso acceso, che si vede a distanza: è comune nelle messi
bel giallo dorato, ond'è che si trova spesso coltivata ne'giardini come pianta
medie. principio attivo dell'adonide (si somministra come regolatore del cuore e come
perché era in origine il verso con cui si celebrava adone).
. all'onore del marito, che si adonterebbe coll'adulterio. lambruschini, 1-220
son mille che paiono sottomettersi; ma si adontano segretamente, s'alienano dall'educatore,
mare, i cavallucci marini. ella si adontò un pochino per il paragone. pirandello
volta in volta strepitosamente battuto, non si adontava, quasi che, in partenza
par ch'aonti, / sì che si fa della vendetta ghiotto. 3.
adoperàbile e adopràbile, agg. che si può adoperare; utilizzabile; buono all'
fosse uccisa; perciò che 'l suo fatto si potea bene punire sanza tuo perverso adoperamento
l'adoperato, ma l'adoperante si biasimi. 2. che opera
/ e passati i sett'anni sì si vuole / adoperar la ferza e la correggia
: spezialmente le femine, alle quali si conviene troppo più d'adoperare il tempo
intercette, e fanno testimonio che non si può negare... più sicuro
, sgomberare, temperare, ecc., si lasciano il più al verso..
io sto cheto, non v'è chi si ricordi di me; se adopro mezzi
, proverbio non curato dai politici che si ridono del povero popolo. idem, 3441
verseggiatori di prose gli vedessero, si farebbero il segno della santa croce.
credere, se i vostri prieghi non ci si adoperano, che egli mi debba
del diletto, nell'attenzione attiva del suono si attui e si adoperi attorno al timpano
attenzione attiva del suono si attui e si adoperi attorno al timpano esterno, tirandolo e
., 1 (19): non si curava di que'vantaggi, per ottenere
(233):... si adoperavano per fare lo sgombro domandato cosi
l'uomo generoso ama la patria e si adopra per lei in fatiche onorate,
come un diamante grezzo contro il quale si adoperavano, smussandolo, tutti quelli che
nascosto d'arte e di poesia e si adoprò subito amorevolmente a favorirne lo sviluppo
la sua operazione; ma ragionevolmente ciò si dice, a dare a intendere quale amore
, / che sempre par che 'nnanzi si proveggia, / così, levando me su
, 17-102: ma quando al mal si torce, o con più cura / o
letè; così dall'altro lato / eunoè si chiama, e non adopra / se
1212: il frutto de'l'amore si è adoperare bene, però che domenedio rende
quali tutto quello che fra le selve oggi si adopra, ebbe prima origine.
animo; ma niente parendogli adoperare, si dispose... di parlarle esso stesso
senza essere adoppiato non sosterrebbe la pena né si lascerebbe medicare. sacchetti, 219-104:
affatappiato o aoppiato che fosse, giammai non si ricordò né di questa botte, né
rispetto. segneri, iii-1-264: si eleggeva più tosto di essere giudicato dal
d'annunzio, iv-2-160: il luccichio si fece più da presso alle donne adoranti.
per lui [germanico] adorare non si raccorrebbe il novero. tasso, 20-144
voto. bruno, 592: nelli primi si considera e vede in effetto la divinità
ch'i primi uomini potenti della terra si fecero adorare per dèi. manzoni,
paradiso. de pisis, 123: e si inginocchiano / per adorare un dio,
adori ed ami. idem, 23-69: si getta a'piè del conte, e
lei, ch'amando adora, / là si volge di corso, anzi di volo.
tutti assettati,... allotta si leva un grande parlato [= prelato]
volesse. ottimo, ii-146: ultimamente si adora a lui ch'elli sovvenga a'
. fra giordano [crusca]: si mise ai piedi dello adorato crocifisso.
. (femm. -tricé). chi si dedica religiosamente a riverire la divinità (
che commettere tutto a colui che sa che si convegna dare e che giovi a'suoi
, sm. disus. luogo in cui si adorano gl'idoli. f
(e indica anche l'oggetto che si adora o venera o si ama appassionatamente)
l'oggetto che si adora o venera o si ama appassionatamente). -stare in adorazióne
in parte / dove adorezza, poco si dirada. buti [purg., 1-123
dove è rezzo, cioè ombra, si difende, poco si dirada, e non
cioè ombra, si difende, poco si dirada, e non si risolve.
difende, poco si dirada, e non si risolve. vellutello [purg.,
. adornàbile, agg. che si può adomare, corredare, fornire.
guardi quella quando solo sua naturale bellezza si sta con lei, da tutto accidentale
miracoli adornezza, annunzia che per lei si vedranno li adornamenti de li miracoli:
, / parte non ha che tutta non si cuopra / de le più rare gemme
candeluccia il cui raggio a mezzo l'andito si smarrisce tra l'ombre -ma vi sta
. ornamento. iacopone, 37-27: si non ci hai più adornanza, / ià
di graziosa piacevolezza tutti coloro che di lui si vestono. sacchetti, 175-36: il
. paolo da certaldo, 49: non si conviene che tu t'adorni di vestimenti
ch'in furor di parti / non si macchiò di sangue e con mal'arti
sol di leggiadra erudizione e facondia si adomarono. carducci, 72: deh
e adoma- trice de la sua persona si mostra,, così ne la gioventute
mostra,, così ne la gioventute si fa temperata. buti, 2-715: la
[crusca]: con tali adomature si dilettano d'andare a mostra. salvini,
11-10-8: è alcuno adorno parlare che si conviene più a giovane che a vecchio.
come clivo in acqua di suo imo / si specchia, quasi per vedersi adomo,
, ii-276: chi ha mal vestito, si rivesta de'più adorni panni a onore
confuso / e 'n parole interrotte / meglio si esprime il core / e più par
esprime il core / e più par che si mova, / che non si fa
par che si mova, / che non si fa con voci adorne e dotte.
ii-768: il toro bianco / che si batteva il fianco / sonoro con la fersa
simile ad una vecchia madonna, ella si avanza lentamente, salutando con solenne compostezza
i-38: [era] colei che si era adoma di ogni più squisita bellezza
vago e adorno. carducci, 714: si fa innanzi / tra i lucchesi ambasciatori
ne'cimieri e ne'fregi, or si calpesta. magalotti, 1-151: questi
adottàbile, agg. che si può adottare. = voce dotta
codice civile, 296: per l'adozione si richiede il consenso dell'adottante e dell'
e f. chi adotta, chi si assume l'adozione. giovanni dalle celle
cesarotti, i-96: la lingua latina non si fe'scrupolo di adottar molte voci non
quelle specie di viti, le quali si adottano nei nostri terreni, non si confondessero
quali si adottano nei nostri terreni, non si confondessero insieme. manzoni, 427:
, per quanto sian belli, non si può adottarli tutti; e, a voler
descritta tutta la presenza dell'uomo, si può dire tramontata ai nostri anni: la
giovanni dalle celle, 4-82: siccome si dice nel capitolo degli adottativi.
», adottato da quando la contessa si era stabilita a firenze. adottatóre
, e chiamasi padre secondo legge, che si elegge uno quale li piace, e
dir. istituto giuridico mediante il quale si creano rapporti di famiglia (sotto la
emostatica, è localmente anestetico). si presenta in polvere cristallina, di color
, 1-157: prima di bussare, si fermò un poco per respirare l'aria
contatto tra due lingue di cultura che si influenzano reciprocamente senza però che si abbia
che si influenzano reciprocamente senza però che si abbia la prevalenza netta dell'una sull'altra
invidia prende / l'altro, che spesso si nasconde e fugge, / levando ogni
i-341: chiese e palazzi e case si stringevano aduggiandosi, affollandosi, costrette in
e fa morire tutto quello sopra cui si stende. 2. per simil
per lei [per la colpa] si aduggia e si annichila ogni germoglio di virtù
per la colpa] si aduggia e si annichila ogni germoglio di virtù vera e
, 5-143: ormai da circa due mesi si trascinava così la loro relazione aduggiata,
approssimativa di quel tal cavo di cui si parla, la quale varia necessariamente a
. che può essere adulato, che si lascia adulare. tommaseo [s
v.]: difficile che un ricco si possa dire, non è persona adulabile
della colpa dovea essere corretto, in essa si posi colle lode adagiato. leonardo,
pur non me ne curai, ché non si affalsa / il gran giammai se non
, senza parenti prossimi; cosicché tutti si mostravano servizievoli per lui e lo adulavano
, iv-i- 827: la donna appassionata si compiace spesso di esagerare la mimica della
imita alcuna buona qualità che nell'adulato si ritrovi, sempre in quella lascia a
] l'ingiurie e disprezzi, e non si reca ad onta d'esser beffato e
vergogna ci tinga la faccia, neentemeno dentro si diletta l'anima della loda sua.
piene. ariosto, 19-1: se poi si cangia in tristo il lieto stato,
163: conoscendo questo pericolo, si è ritrovato tra gli antichi sapienti chi
: è difficil cosa che un prencipe si difenda dall'importunità degli adulatori, de'
degli italiani; ma perché sono poeti si compiacciono anch'essi del favore de'grandi.
ne vantano la ricchezza, dall'alba si affollano innanzi alle loro porte, e avvicinandosi
s. c., 36-7-1: adulazione si dice una falsa loda fatta per piagenteria
fatta per piagenteria, la quale usare non si dee. idem, 36-8-3: l'
sannazaro, 12-217: a te non si appartiene andar cercando... le
378: quanto io sia discosto dalle adulazioni si cognosce in tutte le parti della mia
una corte alta e velata che non si azzarda mai oltre il limite della cortesia e
di quella, nella cui mente ella si guasta e adultera, come fa il buon
seguitano la pronunzia così fatta, non si curando... di adulterare e
avvenga che dioscoride scriva che 'l costo si suole adulterare con radici d'elenio.
d'elenio. ricettario fiorentino, 68: si adulterano [i tamarindi] con la
buone, che sovente a'princìpi suoi non si ridu- sono si adulterano e guastano.
a'princìpi suoi non si ridu- sono si adulterano e guastano. foscolo, ii-2-22:
quale, / pur che al marito suo si dica « io pago », /
bernardino da siena, 432: ogni troppo si versa. non è altro il troppo
. 2. ant. che si è macchiato d'adulterio; adulterino,
teratrice della fiorita gioventù delle cose mondane, si intramette a sua posta in fra tutte
col re di francia, e come si tirò la corte in provenza; assimigliando la
era allora un sussidio di finanza a cui si ricorreva nelle straordinarie necessità. idem,
ant. adulterio; pratica peccaminosa che si ripete nella vita di un uomo;
da loro reputata tale, che non si potè maculare da alcun consentimento adulterino.
modo, che l'abbondanza dell'adulterine piante si tema, si semini continuamente ogni anno
abbondanza dell'adulterine piante si tema, si semini continuamente ogni anno. scala del
, 42: la intenzione de'nimici nostri si è per questa adulterina e falsa umilità
, 6-14: sono cose nelle quali non si può trovare mezzo, per ciò che
l'altrui ventre: percioché in esso si prieme la possessione la quale non è
adultèro è quando lo sposo o la sposa si congiugne ad altra persona che a quella
con morte. segneri, iii-3-253: si serve anche di questo paragone, affine
codice, e che se mai lo si volesse davvero perseguitare: poveri uomini! moravia
vera sposa, ciò è la chiesa, si dà alla simonia. petrarca, 138-12
che sarà, se l'usate solennità si lasciano, e faccisi el matrimonio occulto
matrimonio occulto? in questo caso non si presume che matrimonio sia, ma piuttosto
: quando è coniun- zione estraordinaria, si dice amorosa o ver adultera, e i
, e i parenti o sia genitori si chiamano amanti. ariosto, 17-17:
rompano gl'intestini, s'era pudica si salvi. carletti, 137: pigliando gli
marotta, 6-19: nell'età in cui si formava il mio scheletro non mi nutrii
la carne adulta qua sfitta e là si assembra sulle mie ossa.
, 1-1-214: i quali [piantoni] si staccano già adulti dalle ceppaie degli ulivi
. nievo, 91: la ragione si fa adulta e vecchia; il cuore resta
sempre meno adulti dei mezzi di cui si servono, meno maturi delle loro stesse
deriv. da adunare. adunanza, si. riunione di più persone (ordinata
10-75: il di di santo michel agnolo si fece 1'adunanza generale, che noi
adunanza. g. gozzi, iii-21: si ritornò agli scherzi e alle baie,
agli scherzi e alle baie, come si suol fare nelle adunanze dove concorrono le
1-316: a queste adunanze di camerata si aggiungano a dati tempi adunanze generali di
sanctis, ii-349: anche a parigi si è creduto testé un gran trionfo del progresso
ii-404: alzò le spalle, e si volse all'adunanza cerimonioso. d'annunzio,
pea, 7-634: frequenta le adunanze e si accorge che poteva ripetere a distanza di
: in un'adunanza di bestie, si levò una scimmia e ballò. 2
/ dal suo lucente, che non si disuna / da lui né dall'amor ch'
avvia. leopardi, 4-51: non si rallegra il cor quando a tenzone / scendono
l'acqua sé purgando move, / si aduna qui da tutte le contrade: /
e facevano ogni diligenzia perché genti non si adunassero insieme. vellutello [purg.,
... / sopra di me si aduna. stigliani, iii- 295
colletta, i-210: i fiumi [si videro] adunarsi a lago o distendersi a
, 77: le celle in che si aduna / il biondo mel, dell'api
non sono come le ricchezze, che si dividono e si adunano. giusti, ii-294
le ricchezze, che si dividono e si adunano. giusti, ii-294: poi
lombari, 1-243: intanto la gente si veniva adunando. lungo la strada, pei
di sua mala parlanza, gran sospetto si prese in firenze. tassoni, 11-7:
aunato). riunito con altri, che si dà convegno con altri; raccolto insieme
ricchezze spirituali sieno adunate, e la formica si rallegra per furare, la vanagloria per
che l'una e l'altra dea si pose a cammino per ubbidire all'adunatore
la qual per virtù de'raggi del sole si fa viva e cresce e move e
ragione quella adunazióne d'eroi non si sdegna. d'annunzio, iv-1-236:
annunzio, iv-1-236: le nuvole si addensavano,... si abbassavano sul
le nuvole si addensavano,... si abbassavano sul vaticano. la cupola di
innante? arici, 7: né si sdegni la man... / trattar
, 381: col rostro adunco ora si spiuma [l'aquila] il petto,
coltello adunco. / io so come si morda il pomo / senza perdere stilla
ii-193: le mani del venerabile uomo si tesero per adunghiare quel braccio. pavese
unguem, tanto fa se la sola terra si muova, cessando tutto il resto dell'
la terra sola, tutto l'universo si muova di un istesso moto. lippi
iv-18: adonqua per certanza / non si porla compire. ristoro, iii-5:
tutto, adunque governa tutto e non si muove foglia che lui non la muova prima
e manco freno, chi dubita che si farà manco ragione? cellini, 2-13 (
tenerezza, adunque, e questi vezzosi modi si voglion lasciare alle femmine. caro,
l'ausi al male, sì 'l si piglia. bibbia volgar., vi-253:
arditanza. tesoro volgar., 7-25: si deano [li giovani] adusare da
s'avezzino, imperoché ogni dura cosa si sopporta meglio poi che l'uomo vi
la gola groppo, / ch'ella si può come vuoli adusare. = dal
e del vizioso vivere, non pare che si possano astenere dal peccato. boccaccio,
caldo, tanto che le parti di fuori si secchino. = deriv.
. serapione volgar., 1-35: si conviene che tu sappi lo segno della
] di davi o funghi, come si chiamano, sì che diventano un tizzone.
poco. targioni tozzetti, 8-72: si esaltano ed aguzzano le parti saline e sulfuree
degli umori, e diventano mordacissime: si fa quel che gli antichi chiamavano adustione
che quel profluvio continuato di venti impetuosi si sentisse giammai passare per le province aduste dell'
. arici, 18: sotto il raggio si morìa del sole / l'adusto mietitore
s. francesco, 13: laudato si, mi signore, per frate vento
l'aria serena e chiara un grande tuono si sentì in aire. petrarca, 66-1
da rabbiosi vènti / tosto conven che si converta in pioggia. idem, 126-10:
paesi e quella vita, / che si convien tener secondo l'àre. boccaccio,
essa serrata in una torre, giove si trasformò in aere pluvio ed ebbe a
il volto non altrimenti di varii colori si veste, che si faccia lo aere nebuloso
di varii colori si veste, che si faccia lo aere nebuloso, quando per
leonardo, 2-408: quel corpo luminoso che si troverà essere occupato da più grossa aire
aire apparirà di minore grandezza, come si dimostra nella luna o sole occupati dalla
spirano due venti contrarii, azzuffandosi insieme, si voltano in giro, come fanno due
in aere quel che in mezzo loro si trova. foscarini, i-49: gli animali
se la persona amata da noi ci si mostra con buon viso, noi ci accendiamo
227: contento di bon'ar'ciascun si parte. = fr. ant.
una gran discordia, che fuori a noi si scopre con fiamme spaventose,..
, viii-15 (29): così si potè fare che li demoni, posto che
2-61: li corpi aerei, di che si vesteno l'anime poi che si parteno
che si vesteno l'anime poi che si parteno dal corpo umano, sono trasparenti
: li vapor aerei o venti, che si generano ne la concavità de la terra
ne la concavità de la terra, si sforzano d'uscirne fuora con terremoti.
odorosi, / e l'erbe tutte onde si veste il suolo, / d'un'
: una indistinta / aeria forma or si movea qual pura / nuvoletta d'argento.
a poco a poco / più sordo / si fa sotto il pianto / che cresce
che cresce. 3. che si leva alto e leggero nell'aria; elevato
, ii-997: su questo sfondo di orizzonte si delinea la città nuova, coi suoi
ad asciugare. linati, 30-20: si va su per queste terrazze tra festoni di
di cipolle e pomo- dori, come si passasse da uno a l'altro di cento
può rendere ciò che di aereo e fuggitivo si stacca da queste fragili creature. carducci
, iv-2-158: il lume delle lampade si diffondeva fievole dall'alto, dando un'incertitudine
bot. di organo di una pianta che si sviluppa al di sopra del terreno.
molti ficus) raggiungono il terreno dove si sviluppano come radici sotterranee. 8
aerea, imperocché per la varietà dell'aria si può conoscere le diverse distanzie di vari
, dalle automobili. comisso, 12-93: si doveva dare impulso all'aviazione marittima con
al figur. campana, 194: si stirano le bimbe come i gatti / di
, sf. fis. operazione con cui si converte un corpo solido o liquido in
comune udire invocare, nelle controversie che si agitano fra gli storici, la flessibilità
e fluidità e aereiformità, che opportunamente si raccomanda nei concetti empirici, per altri
1-37: con la quale [ramina] si fa l'acqua marina, il verde
scarlatto. nievo, 143: non si saprà mai perché a taluno piaccia il
, 95: oltre il muro, / si sfioccano, aerine, le ghirlande
. nonché le forze e le azioni che si generano sui = voce dotta,
. (plur. -i). chi si leva nell'aria con mezzi artificiali.
. -processo biologico aerobico: che si svolge con l'ossigeno libero.
2. agg. che si riferisce all'attività dei batteri aerobi.
. aerobiónte, sm. organismo che si sviluppa per aerobiosi. = voce
propria degli aerobi: processo organico che si effettua in presenza dell'ossigeno libero.
, iv-9: aerodinamicità: per tale parola si intende la riduzione della resistenza opposta dall'
aerobus), sm. invar. icaro si staccò dall'aerodromo di creta.
d'aviazione: termine generico con cui si designa qualsiasi località terrestre o acquea destinata
all'arrivo degli aeromobili (gli aerodromi si distinguono, in relazione all'attrezzatura e
tommaseo [s. v.]: si chiamano aerocisti o ampolle certi rigonfiamenti o
specificamente più leggiera dell'acqua, affinché si tenga a galla. nella serie delle
motopropulsore, per cui con questo nome si indicano sia gli alianti, sia i
ha cioè radici aeree); che si sviluppa a contatto dell'aria (come
apparecchio d'ascoltazione per mezzo del quale si può determinare la direzione di provenienza di
apparecchio che permette la respirazione a chi si trova sott'acqua o in ambienti dove
aerofotografia. -macchine aerofotografiche-, che si distinguono per il grande campo angolare dell'
è ferro, vetro..., si chiama geomanzia: se in acqua,
chiama geomanzia: se in acqua, si chiama idromanzia: se in aria,
determinate attività di carattere aereo, che si svolgono sul mare (cfr. aereo
sostenuto e dislocato nell'atmosfera (e si dicono aerostati, gli aeromobili più leggeri
leggi della navigazione, 9-1: per aeromobile si intende una macchina che, utilizzando il
a vela (planeur), con cui si lanciavano da pendii. idem, ii-301
. moravia, vii-255: l'aeroplano non si vedeva; ma si udiva molto vicino
l'aeroplano non si vedeva; ma si udiva molto vicino la voce del motore,
. leggi della navigazione, 9-6: si intende per aeroporto ogni località, sia
su una lastrina di vetro, ove si potranno osservare al microscopio, i corpuscoli
ed in loco pieno di populo panni che si gli convenga servare una certa dignità,
dell'aria e gli aerostati; che si sostiene in aria. cesarotti, i-93
fuochi copiosissimi s'accesero, razzi innumerevoli si trassero, un pallone aerostatico andava al
globo aerostatico di montgolfìer ha rivelato che si può, e si deve, approdare
montgolfìer ha rivelato che si può, e si deve, approdare lassù.
di certi cervelli aereostatici dai quali poi si staccò. faldella, iii-86: la capigliatura
aerostatiche... ogni cosa sembrava si stemperasse fuori di sé. papini, 20-vii
riceve dall'aria ambiente: gli aerostati si distinguono in dirigibili (forniti di
]: aerostato, pallone volante: e si dice specialmente de'palloni volanti pieni di
annunzio, iv-1-1030: un bagliore rossastro si diffondeva sul culmine della collina...
pian piano a mo'di aerostato che si sgonfia. pea, 5-54: il vento
l'aerostato indica genericamente ogni aeromobile che si sostiene nell'aria staticamente.
sf. ramo dell'ingegneria meccanica che si occupa dell'applicazione dei principi dell'aerodinamica
plur. m. -ci). che si riferisce all'aero tropismo, che ne
due lati diversi dell'organo (l'organo si volge verso l'aria più pura e
detta anche pietra aquilina): le si attribuiva un tempo la virtù di favorire
. da dexóc * aquila '(si credeva infatti che l'aquila portasse questa
ottobre sopraggiunghino caldi e secchi grandi, si deono lasciar passar queste afe, e
e dopo la prima rinfrescatura di pioggia si vendemmi. salvini, v-463: fichi afati
soffocante, come sogliamo dire, che si prova in certi giorni, massime quando
., io (179): le si gonfiavano gli occhi, e il viso
gonfiavano gli occhi, e il viso si contraeva, come le foglie d'un
stoppie riarse dei campi immensi, che si perdevano nell'afa, lontan lontano, verso
l'etna nebbioso, dove il cielo si aggravava sull'orizzonte. serao, ii-146
, 3-248: il cielo in pochi istanti si gremì di nubi nere...
paragone (per estens. il nome si riferisce a tutte le rocce di struttura simile
grave apoplessia, il quale mentova nomi e si è dimenticato affatto de * verbi *
2. intristito, che non si è maturato bene, che cresce a
1-236: è manifesto che tutto ciò che si è detto nella teorica del sole intorno
intorno a'suoi moti,... si può trasferire a questa ipotesi della terra
e perielio. idem, 1-283: si avrà la proporzione della distanza nota della
afelio, oso concludere che se osiride si trovasse sull'orbita solare, potrebbe darsi che
, 1-1-103: il torre la prima sillaba si chiamò aferesi. panzini, i-699:
fafino; e fafino per afèresi, si impicciolì in fino. 2.
definizioni due termini di cui l'uno si ottiene per aferesi dell'altro (come
. imbriani, 2-116: un'altra si fa chiamar nella, aferiz- zando da
). affàbile, agg. che si dimostra cortese e gentile, che ha
umano. machiavelli, 229: senofonte si affatica assai in dimostrare quanti onori, quante
a qualcuno ') 'persona con cui si può facilmente parlare '.
affabilità (ant. affabilitade), si. l'essere affabile, il comportarsi
, iv-xvii-6: l'ottava [virtù] si è affabilitade, la quale fa noi
, affabilità, umanità, liberalità scipione si conformassi con quelle cose che di ciro
di falsa popolarità, e che poi si spiega in orgoglio insolente e respinge coloro che
grande affaccendamento che per molteplici interessi pratici si fa intorno ai nomi dei geni dell'umanità
, 34 (597): il monatto si mise una mano al petto; e
a farmi dar addietro, ecco che si sentì per una delle quattro strade il
awicinava. de marchi, 531: si ravviò i capelli, si affaccendò più che
531: si ravviò i capelli, si affaccendò più che non abbisognasse a mettere
1-363: chi non stava a guardare si affaccendava a levar tegole, imposte,
affaccendavano intorno alla vecchia valigia che non si voleva richiudere. deledda, ii-614: eccola
olive. marotta, 1-35: il padrone si riadagiava nella poltrona dorata, il servo
. occupato, immerso in faccende; che si dà molto da fare, che mostra
, ch'è riserbata agli uomini che si fanno molto amare o molto temere.
tozzetti, iv-3-80: tra i lavori che si facevano allora nella reai galleria, è
, dicesi ancora di certi pezzi che si usano nelle macchine, come sarebbero i dadi
v.]: un padre di famiglia si affac china dalla mattina alla sera per
palazzeschi, i-332: il suo aspetto si rattrista e gli occhi affacciano due lagrime
. p. verri, 1-57: ti si affacciava da un lato la vista d'
ora che la immensa luce del sole si va spegnendo. manzoni, pr. sp
i cani abbaiavano, e l'ostessa si affacciava dal fienile tutta sonnacchiosa, grattandosi
ojetti, i-53: ad ogni tratto si schiudono usci paurosi e vi si affacciano
ogni tratto si schiudono usci paurosi e vi si affacciano le teste smarrite dei rifugiati.
: al limite dei giardini vaticani, si affacciano boschetti di mortelle e allori.
tra due casamenti altissimi dalle cui finestre si affacciavano poche donne inorridite, andava verso
2-25: una piazza, sulla quale si affacciano le diverse fabbriche della masserìa.
spuntò sulla terra. silone, 5-10: si affacciò sulla soglia d'una casa una
bambina e stette a guardare; poi si nascose dietro una siepe e rimase a guardare
mergellina. moravia, vii-20: l'osteria si affacciava sulla strada con una insegna ad
attaccava a un ferro, donna maria si sporse. 4. rifl.
c. dati, i-395: la geometria si sta dentro a se stessa racchiusa,
p. verri, 1-16: mi si affacciano alla mia mente le ingiustizie,
nella scelta quale dei partiti che ci si affacciano produca un effetto più utile in
vita e azione ad ogni fantasia che si affacci loro alla mente. mazzini,
giusti, i-98: questi casi terribili si affacciavano ogni poco all'amico ed a
sanctis, ii-117: il maraviglioso ti si affaccia di per sé, senza bisogno che
quell'aspetto nuovo, sotto cui le si affacciava alla mente suo marito. idem
per un istante un'idea nera le si affacciò alla mente e le scolorò il viso
bellezza dell'atto, senza che neppure si affacciasse nella mente l'ombra del sacrificio
per tutti i versi. come non si rispondono, gli ulivi non fanno bellezza
... ma che per ancora non si trova chi si affacci, o chi
che per ancora non si trova chi si affacci, o chi si sia affacciato.
trova chi si affacci, o chi si sia affacciato. menzini, ii- 331
che sta alla finestra; che si è messo in vista; che si
si è messo in vista; che si mostra, si sporge. buonarroti il
in vista; che si mostra, si sporge. buonarroti il giovane, 9-85
un tettino... tanto che si può stare affacciati anche se piova.
affacciati da mezzani incapaci o ciurmadori, si chiarivano sballati alla prima.
, 7-1-12: come a savio uom si conviene composto andare, così si conviene
uom si conviene composto andare, così si conviene composto e non affacciato parlare.
, che mentre tutto ricamato di garofani si volge lo spedone, è forza tenerlo morbido
canapè, senza curarsi che la sua veste si affagottava sgarbatamente, le passarono davanti agli
, 9-112: e quinci è quello che si vede conti nuamente, cioè
buffoni. idem, 6-1-302: si studiano molti di far cadere o peccare li
. adornato eccessivamente; che veste e si abbellisce con molta ricercatezza; abbigliato,
né se le tirassin gli argani, / si potrà giammai far che si nascondano /
, / si potrà giammai far che si nascondano / le maledette crespe, che sì
spirti / serenatori d'aquilon, minuta / si turbina la neve e rilucente / prima
prima che voli in fiocchi e che si affaldi. 2. ant. mettere
; e dopo vespero, quando gli si dà l'orzo, s'infreni. machiavelli
: antico proverbio è: dallo stanco si cerca briga, e così dall'affamato e
sperava [il conte] che facilmente si potessino acquistare quelle terre che tenevono affamata
sp., 24 (414): si sa che anche lui vive da pover'
anche lui vive da pover'uomo, e si leva il pane di bocca per darlo
: la prima cosa che succede quando si ha fame è di vedere le cose
chiesa non gli spezzerà quel pane che si moltiplica nelle sue mani? papini, 8-20
leccare sul grappolo / la rugiada che già si condensa. 3. che rivela
d'annunzio, iv-2-233: gli affamati si fermarono, si gittarono avidamente su le
iv-2-233: gli affamati si fermarono, si gittarono avidamente su le monete, lottando
.. pare che... non si direbbe di ricco, ma a chi
fratello che apprese anch'esso istruzioni, si ritirò in viareggio, dopo affa- migliatosi
anima nostra non ha termini fissi: si affanga e si inciela in un campo infinito
ha termini fissi: si affanga e si inciela in un campo infinito.
; ansimante. -al rifl.: che si affanna. redi, 16-v-411
a spazzar via ogni pagliuzza che vi si scorga. affannare (ant.
v'affanna! petrarca, 70-38: meco si sta chi dì e notte m'affanna
non pòte, / e quanto più si sforza più s'affanna, / onde in
era calma, tranquilla e il suo viso si andava ricomponendo. 4.
manna / in picciol tempo gran dottor si feo. fazio, i-1-23: e questo
idem, i-413: né credere che io si lungamente aggia affannato per acquistare amica,
, fa quello, e mai non si ristà? alberti, 239: pur e'
i-325: la mamma... si affannava a mettere in ordine la camera
dal primo momento, quello che ci si affanna a cercare. michelstaedter, 343
star ferma, inerte e intanto quella si affanna intorno piena di premura e di
. idem, i-46: il campo si cominciò con taciturnità a riposare,.
: tutto sudato, rosso ed affannato si fece alla finestra e pregògli che suso a
freddo o per caldo, agiatamente vi si possano riposare. cantari, 7: fùr
. 2. figur. che si affanna, si agita, si preoccupa;
2. figur. che si affanna, si agita, si preoccupa; agitato,
. che si affanna, si agita, si preoccupa; agitato, tormentato, vivamente
l'effetto. affannato e balordo, si ripose sul suo seggiolone, cominciò a sentirsi
smorto e paventoso affetto / con magrezza si duole e con affanno. gelli, i-1-109
notte dall'aquila, lo re carlo si posava e dormiva. idem, 11-66:
una picciola battaglia. e nella giovinezza si debbono i grandi affanni sostenere, acciò
affanni sostenere, acciò che famoso vecchio si possa divenire. idem, i-181:
tommaseo]: tanta tempesta di mare si levò contra a loro, che dopo di
: le cose desiate quanto con più affanno si acquistano, tanto con più diletto,
, tanto con più diletto, quando si possedano, sogliono esser care tenute.
, amare, / e dolze pena ben si pò chiamare. guittone, 3-84:
tanto in quanto teme, / se si ritrae, cadere in più affanno. maestro
miei sì spesi anni / che spender si deveano in miglior uso, / in
, aggiunge affanno, / e men si dolgon quelli che men sanno. baretti,
fanciullo nell'affanno de la morte, si volse all'avolo suo, e chiamollo
. (femm. -a). chi si affanna più del bisogno; chi si
si affanna più del bisogno; chi si dà da fare disordinatamente, confusamente (
guittone, 1-42: per vane affannonerie si brigano venire al fine.
idem, iii-296: io rassomiglio a chi si trova solo e senza stella in un
suo affanno. deledda, iii-28: si addormentò, ma per tutto il resto
. stuparich, 2-501: il suo petto si sollevava affannosamente come per liberarsi da qualche
, 35 (619): il petto si sollevava di quando in quando, con
. fracchia, 1-675: il petto le si gonfiava nel respiro precipitato e affannoso.
dall'alba all'avemaria / la cerca dove si sia. cardarelli, 1-93: solo
manzini, 10-214: l'usuale panorama ora si anima diversamente: da per tutto è
in tanto, per rilegarne i tralci che si fossero sciolti;... avvertendo
che vadano in lungo, s'estendono, si ramificano, tiran dentro...
ma sempre l'idea d'una difficoltà ci si sottintende. anco
/ e che a questo pescare / si pone vario il nome: / arrap-
di propria iniziativa dato l'ordine che nessuno si spogliasse, che gli zaini rimanessero affardellati
vagli il lavoro ben fatto agli arbori che si pian tano, bisogna che
tano, bisogna che tutto lo spazio che si destina per questo affare..
e facendo quivi sue livellazioni, si accorse che rimanevano al di sotto
, 2-99: gli affari umani si muovono quasi sempre per una diagonale composta
del ministero della guerra. [si alterna con * faccenda 'in] manzoni
imbrogliati, che le difficoltà alla prima si presentino altingrosso, e nell'eseguire poi
usi che sono presi dal francese, spesso si possono adoperare le voci 'faccenda '
a vedere come andassero gli affari pubblici, si dimenticava di vigilar le sue faccendole private
tutto quel che s'ha a fare e si fa tra le mura domestiche e fuori
: cosa della massima importanza (e si dice in senso ironico). tommaseo
. molti s'hanno più a male che si sparli de'loro affari, che de'
d'affari dicono colui il quale meglio si direbbe * agente ', da agens,
famiglia civile, al quale in firenze si dà il nome di facitore, come
palazzeschi, 4-350: mi disse che si trattava di un affare dal quale dipendeva tutto
america il culto degli affari e a questi si voleva dedicare. comisso, 12-71:
nieri, 250: l'altro giorno si fece affari della botte grossa a trenta franchi
. panzini, iv-10: motto che si legge in un romanzo della signora de
famil. cosa, questione (che non si sa o non si vuole precisare meglio
(che non si sa o non si vuole precisare meglio); cosa diffìcile;
grand'affar, di cui fra noi si tratta, / stabilito che sia, non
tratta, / stabilito che sia, non si ritratta. manzoni, pr. sp
la tosse: un affare d'umori gli si smuove.
-è un altro affare: volendo indicare che si tratta d'una cosa distinta (da
d'una cosa distinta (da ciò che si discute). -è un brutto affare
ci concerne, o di cui non ci si vuole occupare. tommaseo [s
che mi appartiene \ tuttavia nell'uso si adopera in significati simili, e bisogna
tardi, restar levata la notte? si accomodasse: affar suo. baldini,
affari, / ke 'n nulla guisa si no poi recitare. mostacci, v-91-23
affare. bonagiunta, ii-313: molto si fa biasmare / chi loda lo su'
l'uomo è di maggiore affare, / si è tenuto d'aver, per ragione
di baroni d'alto affare, non si confarebbe per avventura né a'lucchesi né
della cortesia debba risplendere tanto più quanto si dimostra in persona di più basso affare.
. g. villani, 12-51: si dicea palese che [egli] avea affare
, 37: e li spagnuoli non si dànno a questa infamia di rubbare,
di male affare, arrivati nell'indie si è osservato che si sono mutati totalmente
arrivati nell'indie si è osservato che si sono mutati totalmente. idem, 129:
., 7-33: tradimento e inganno non si affà, se non è a malvagio
al matto] se non che cosa che si affà alla sua pazzia. boccaccio,
quale s'afaceva a l'autumpno non si consumi il maggio. firenzuola, 533:
patire. son forse i sangui che si affanno o che non affanno, o qualche
rubino. grazzini, 4-452: costui non si affà a me sendo di
di opinione, che di giovamento: 'mi si affà questo stile; mi si confà
'mi si affà questo stile; mi si confà questo clima. non sempre gli studi
. non sempre gli studi che più si affanno al nostro gusto, si confanno meglio
più si affanno al nostro gusto, si confanno meglio agli usi nostri. de
ad ingrassare in cielo, e non si prendono cura di quaggiù. se lo
era tale che affaruccio molto si affaceva colla gravità sacerdotale. carducci,
i-746: seppe assimilarsi quel che a lui si affaceva. -tr. fare.
può non denotare un affare dappoco, che si disprezzi. un bell'affaretto, un
s. v.]: affaretto si usa parlando familiarmente, e per lo più
. de sanctis, iii-267: si appagarono le vanità co'nastri, e
, le concessioni e i fondi segreti si sviluppò l'affarismo. arila, 15:
due parole nuove affarismo e affarista, si dovrebbero chiamare 'procaccianti ', 0
neol. uomo d'affari; chi si applica senza scrupoli agli affari per
grosso affarista, che da un lato si lega coi ministeri e con la reggia,
arila, 15: da affare da poco si è tratto affarista... questa
insomma, di qualunque affare dove ci si rientri tre volte, quando basti.
. panzini, iv-11: affarone, si legge negli avvisi dei giornali. attenti
, non volendo usare l'accrescitivo, si dirà anco di cose gravi: * credete
-già, già, l'affa- ruccio si complica... ci divertiremo!
biade affascino. giuliani, i-396: poi si scote [la canapa]..
. e s'affascia: in tanti fasci si lega, di quaranta mannelle l'uno
]: gli è un affascinamento: quando si vuol notare il falso giudizio o sentimento
panzini, iii-584: [cameade] si divertiva a stupire i romani dicendo con
nella storia darebbe luogo a disarmonie e si cangerebbe in ripugnante menzogna. palazzeschi,
femminette che nel mezzo / della via si rabbuffano, col vero, / spinte dall'
dire farfalloni, serpelloni e strafalcioni, si dice di coloro che lanciano raccontando bugie e
mostrare di non le passare loro, si dice: ammanna o affastella che io
4. bot. di radici folte che si raccolgono a fascio; fascicolato.
o aoppiato che fosse, giammai non si ricordò. stefani, 7-138: non voleano
sete, in evento di affaticamento, si possono usare i brodi di carne ben digrassati
. 2. disus. che si affatica, che si stanca. cicerone
. disus. che si affatica, che si stanca. cicerone volgar. [crusca
, e gli altri dì nel campo, si vogliono provare ed affaticare. dante,
soldati fa due buoni effetti: l'uno si è che gl'in- dura e li
triboli, e la gramigna che non si puote vincere, affaticano le biade, che
troppo le terre, a tal che si può convenientemente seminare nelle terre stracche per
fitte come la gragnuola; la ragazzina si affaticava a raccattarne con grida di giubilo
queste questioni, nelle quali tutto tempo si consumano e affaticano i filosofi. maestro alberto
affatica di vincere il misero, cotante volte si sforza d'essere somigliante ad esso.
io? costor s'amano, costor si conoscono. idem, i-428: ogni ingegno
, i-428: ogni ingegno di nuocere si prova; ma invano s'affatica chi nuocere
. idem, iii-92: li discepoli si affa rigavano nel remigare e appiccavansi alli remi
quelle selve, che di attrecciare ghirlande non si affatigasse. machiavelli, 438: né
la fortuna, dentro alle sue case si ridusse. ariosto, 30-19: s'affatica
. idem, 150: però chi si affatica per e populi e università,
e università, non speri che loro si affatichino per lui in un suo pericolo
eglino mi avevano date, le quali si erano i maggiori premii che si potessi dare
le quali si erano i maggiori premii che si potessi dare a chi si affaticava virtuosamente
premii che si potessi dare a chi si affaticava virtuosamente. della casa, 593:
: e lasciamo stare che a talora si affaticano a purgare l'altrui campo,
accennata similmente da altrui, che il fuoco si forma di tutte le cose; e
mai conseguirlo. pellico, 185: non si può credere quanto si affaticarono alcuni per
185: non si può credere quanto si affaticarono alcuni per impedire ch'io mi arrischiassi
, ii-1067: intorno a tale argomento si affaticarono i primi letterati. idem,
di alquanto più spesa, ma e'si stampa meglio con essa, e i tuoi
meglio con essa, e i tuoi ferri si affaticano manco. baldinucci, 7-90:
mediante i lavori da esso ordinari, si fussero venuti ad affaticare e indebolire i
. savonarola, iv-7: iesu affaticato si pose a sedere sopra quel fonte..
sulle raccolte spiche affaticato / il mietitor si asside. manzoni, pr. sp.
sp., 2 (26): si racconta-che il principe di condé dormì profondamente
peso ineguale affaticati / e del gel che si fende il suono arguto. palazzeschi,
che compie o sostiene fatica; che si dedica tutto alla fatica: faticatore,
affatichevole commozione e novità nel corpo, si lieva col sonno e col riposo.
e presto, / ferie 'l baron, si che senza dimora / in su la
2-253: li corpi morti per questo si dicono morti perché di senso affatto son
paese, l'aria di cui nulla affatto si confà colla mia complessione. alfieri,
risentimento. fil. ugolini, 12: si abusa del valore di questa particella,
: mite e tollerante colle donne anche quando si prendevano giuoco di lui, non lo
un pensiero. berni, 54: si può dir che sia pazzo affatto affatto.
in quanto all'intelligenza vera del come si faccia il taglio,... noi
iii-142: mi persuado affatto affatto che non si trova. tommaseo [s. v
da alcuni aggiunti forma degli avverbiali che si adoperano comunemente per dare maggior forza al
, e ciurmato e ciurmatore; che si dicono però in basso sentimento di affatturare,
sotto l'impero della moglie. non lo si conosceva proprio più, e tutti stroncavano
troppo peccato, la mattina per tempo le si levò da lato. tavola ritonda,
fingersi affatturate di quel maleficio amatorio che si dicea, per affatturare esse gli altri
: in questa bolgia l'autore finge che si punisca il peccato dell'affatturazione, che
il peccato dell'affatturazione, che comunemente si vuole chiamare ammaliazione. 2
passavanti, 135: quello che non si sa s'egli è o no,.
e però che elli l'àe confermata, si dicerà di catuna di quelle tre maniere
e ciò c'om ferma e 'n esso si riposa, / adesso crescie sanza dubitanza
minacciava e aveva paura, e afermossi dove si facesse la battaglia, e 'l duca
: mentre che egli [gli agnelli] si penano ad affermare, voglionsi nutricare in
, 69: e 'l saracin, che si tenea de'fieri / sul buon destrier
, 2-74: come la politica italiana si fu affermata per risolutamente monarchica ed antirivoluzionaria
garbo ed era intonatissima; e sempre meglio si affermava nell'esercizio. michelstaedter, 181
verità (ad affermare cosa per cui si possa anche giurare). g
mi ghigne nuovo, e nuovo, come si dice, di zecca. goldoni,
ad ogni azionista, anche questi che si possono chiamare dividendi occulti. =
. affermàbile, agg. che si può affermare. tommaseo [s
argomento in quella parte e luogo che si conviene, per più affermamento della sua
sostiene, asserisce; che dice di si. b. segni, 5-33
col capo accenna, indietro tornar non si può. affededieci), affé di
lippi, 3-60: affeddeddieci, là dove si giugne / noi non abbiamo a scardassar
nervoso. 2. dir. che si riferisce, che concerne, pertinente.
pur sempre quello che tu non vuoi che si sappia, o afferma quello che tu
o afferma quello che tu vuoi che si creda, perché, ancora che in
es.: 'la lirica italiana si affermò per la prima volta con guido guini-
con guido guini- celli * l'italia si afferma sempre più potente '; * il
deputato b. nel discorso d'ieri si affermò capo della maggioranza'. rigatini-cappuccini,
ad es.: 'la potenza romana si affermò principalmente nella seconda guerra punica '
punica '; * la prosa scientifica si affermò col galilei'. panzini, iv-ii:
oh, che brutta parola! * lei si è affermato! '. questa affermazione
territorio è troppo piccolo perché in esso si affermi una vera divisione del lavoro.
piccola porta] meno ch'altra porta si solea guardare: quivi s'affermò messer
, asserire '(e la voce si è diffusa con il linguaggio della logica e
varchi, v-77: queste cose non si possono né sapere a punto, né
). -risposta affermativa: con cui si risponde di sì a una domanda.
copernicana. redi, viii-24: non si maravigli v. s. illustrissima se io
forma grammaticale, e non già perché si riesca veramente a scindere in due il pensiero
un cenno affermativo, il suo sguardo si fece a un tratto così imbarazzato e a
in loco d'un'altra; o che si nieghi, o che s'affermi;
, 334: in queste asserzioni generalissime si trovano affermati molti fatti.
proposizione affermativa; l'espressione con cui si afferma; proposizione affermativa; asserzione,
promissione fatta a dio, alla quale si richiede la volontade ed affermazione delle parti
affermazione; cioè, che d'ogni cosa si può dire veramente, che ella è
l'affirmazione contiene percezione della cosa che si afferma, così la negazione contiene percezione
la negazione contiene percezione, dalla quale si esclude la cosa che si niega. b
dalla quale si esclude la cosa che si niega. b. croce, i-2-11:
altro dunque che un'affermazione con la quale si rifiuta, e si crede di confutare
con la quale si rifiuta, e si crede di confutare, altre affermazioni. ma
un surrogato della gloria. tale voce si può intendere anche nel miglior senso,
sempre grande il numero di quelli che si sono affermati, e si teme che
di quelli che si sono affermati, e si teme che poco tempo resteranno in affermazione
. afferràbile, agg. che si può afferrare. - anche al figur
- anche al figur.: che si può intendere nel suo vero senso.
pulci, 22-49: e poi ch'armato si vide a suo senno, / e'
conoscerle; / le tue mani che si fanno sensibili, / sempre più consapevoli
mie mani. manzini, 10-189: si sentì afferrare per la spalla, al vestito
vi-105: delle quali [congiunture] sebben si dice comunemente che bisogna aspettarle, questo
afferrar voi, non di quelle che si hanno ad acciuffar pe'capelli, quand'elle
]: a tutti è permesso, quando si vede l'ottima congiuntura d'acquistarsi la
1-133: per qualche tempo ancora vi si costringeva [alla lettura] e cessava
sentì più il correre del tempo, si rapì in una visione dolce e confusa di
meraviglia della neve; / se di là si potesse vedere / come si vedono i
di là si potesse vedere / come si vedono i sogni senz'occhi, / e
la sera dopo, verso le undici, si udirono litigare... ma chiusero
. ma chiusero subito le finestre e non si riuscì ad afferrare l'argomento.
concio, non le investirono, e non si afferrarono con loro. idem, 2-59
: da più parte li nostri cristiani si afferrarono insieme. 9. rifl.
mare amoroso, v-10: e siccome si truova diceduto / 10 pesce, che
felice antenna. settembrini, 1-220: si afferra ad una fune per discendere in
salvarsi, ma cade nell'acqua e si annega. verga, 1-88: se quest'
di scoglio... vedete? si direbbe che c'è ancora del sangue.
paese dove fa ogni cosa che vi si pianta e viene innanzi, se non
iacopone, 93-44: mamma, ove si venuta? mortai me dài feruta,
buti, 1-283: con li eretici si vuol parlare apertamente e ordinatamente, sì
: il traduttore necessariamente affetta, cioè si sforza di esprimere il carattere e lo
gusto del medesimo... i francesi si sbrigano facilmente della detta difficoltà, perché
ed affetta, se s'indugia, si è pena lo indugiare. cino, iv-180
/ che in ogni luogo pel sangue si guazza: / a chi balzava il capo
a chi il cervello, / come si fa delle bestie al macello.
bagnati, ove l'acqua dentro vi si geli, sicché paiano asciutti, a maneggiarli
geli, sicché paiano asciutti, a maneggiarli si trinciano, ed affettansi.
b. cavalcanti, 2-553: si debbe procedere in modo che le cose
le botteghe o li fondachi in quali si venda a minuto, per il pregiudizio
a minuto, per il pregiudizio che si porta all'appalto seguente, quando si faccia
che si porta all'appalto seguente, quando si faccia affettatamente, non già quando con
il che, mescolando le imperfette, si fugge. firenzuola, 454: tutto questo
, et era persona affetatissima, e si dilettava delle virtù grandemente. caro, 2-1-157
vestiva in borghese, parlava affettato, e si qual caso non è più naturalezza
parlare leccato, e, come si dice, in punta di forchetta.
. vizio... in una satira si può mettere in burla cert'affetta- bencivenni
.. dacché s'era data alla letteratura si era 3-21: non ritornava a
paralisi bulbare progressiva -rispose non sempre si era contato in famiglia. moravia, vii-114
. che richiamo ad un semplice sorriso, si disfece in una affettaaffetta, che agisce
affettatore, capitani,... che si dovesse 2. psicol. il complesso dinamico
, il tagliare a fette. si genera da affetto; che ispira affetto,
recita più volte una parola, si è ditto dalli rettorici parlare stanziare
(per simulare qualità e doti che non si 2. ant. capace di impressionare,
124: e ciò è fuggir quanto più si po, e 3.
pertinente alla sensibilità. che si fa e dice, venir fatto senza fatica
ironica, sovrabbontutte queste figure, ove si scuopra l'affettazione, sono dante a spese
e li altri affetti, l'ombra si figura. idem, par., 3-52
, 429: talor più affetto d'amor si conosce in un suspiro, in un
tutti gli altri affetti, che in coloro si possono considerare che combattono. tasso,
a differenza delle sentenze filosofiche, che si formano dalla riflessione con raziocini. corticelli
. corticelli, 2-286: molte belle cose si sono qui dette questa mattina intorno al
di molto pregio il muovere altrui senza che si paia. p. verri,
415): gli affetti tumultuosi che le si erano suscitati a quell'annunzio, cominciarono
affetti gentili. settembrini, 1-286: non si può dire che tumulto d'affetti sente
di entrarvi: con che ansia dolorosa si sofferma e guarda i campi, il
man porsi. tasso, 6-24: ben si vedean con desioso affetto / tutti gli
gran ruina, / in grand'odio si volge un grande affetto, / gran riso
vita sua. leopardi, 874: mi si ravvivano nell'animo certe immagini e certi
da un luogo o nel ritornarci, si sente l'affetto ch'altri ha verso
quale abbraccia ogni sorte di delitto che si sia cercato o tentato di fare,
o tentato di fare, ancorché non si sia consumato, e che per alcuni
sia consumato, e che per alcuni si spiega col vocabolo di conato.
i-478: in quest'opera... si vede fatto, secondo il sapere di
attento conosce il tempo che in aria si muta, onde quelli che hanno l'emia
mengoli, i-469: se l'orecchio si trova dentro a due sfere sonore, le
a maria, in contemplar la quale egli si compiaceva. caro, 5-646: allor
, 1-3-36: e a'panni che si tingono in firenze debba essere scritto a piè
, 160: e questo consiglio preso, si sforzò di fare mettere l'opera ad
sia affettuato, come se nella sua natura si facesse alcuna cosa che non fosse stata
innanzi. idem [tommaseo]: chi si affettua ad alcuna cosa, patisce;
di sé le città che abita, si vedrebbe roma tutta color d'oro e parigi
. ojetti, 67: molti che si dolgono perché io non scrivo di loro
della sua esecuzione; per cui ella si mostra animata da accenti forti bensì, ma
brillante e il declamato... si eseguisce sempre con quella unione e morbidezza che
'. affezionàbile, agg. che si può affezionare; proclive a sentire affetto
che sono il principio dell'affezionarsi, si credono capaci d'affetti potenti. idem
d'affetti potenti. idem, 4-422: si sentiva nell'anima or gl'impeti allegri
benevolenza', da pochi, è vero, si usa; non ostante gioverà l'avvisare
castiglione, 108: i spettatori spesso si affezionano senza manifesta cagione ad una delle
affezionai. panzini, ii-282: talmente ella si era affezionata a quelle gentili pavoncelle vestite
morte. deledda, ii-729: non che si fosse affezionato a quel posto, no
. soderini, iii-36: il nocciuolo si diletta del sabbione; teschio non ha
: a gesù codesta interpretazione... si prestava in modo mirabile per quell'insegnamento
cicerone volgar., 2-102: imperocché e'si debba dire, come l'ha sopportato
, come egli in tutte le mie si travaglia sempre. idem, 7-3-46: come
tutte le cose create da'gentili teologi si riputavano affezioni e modi di dio. baretti
e accresciuta dalle varie affezioni che le si dipingevan sul viso: una gioia temperata
turbamento leggiero, quel placido accoramento che si mostra di quand'in quando sul volto
/ che non vole parlare che non si conosciuto! / o amor, che te
, 25-21: sì come quando il colombo si pone / presso al compagno, l'
imparare, conobbi che non solamente favellando si poteva l'affezione dimostrare ad altrui e
atti diversi e delle mani e del viso si poteva fare. idem, dee.
affezione di cuore, imperniò che nessuna si truova che allo amico overo, al marito
in atto gentile, perché l'affezione non si estende se non a quello che piace
cellini, 1-56 (141): si fermò e chiamommi, e mi disse con
fanno ancora quelli, che tratto tratto si pongono a recitare i sogni loro con tanta
paese, che queste straniere, poiché si vede per esperienza certa che chi non
quello che l'uomo non ha, si suole con maggiore affezione desiderare che quello
l'indicativo modo, che dimostrativo meglio si direbbe, ha presso di noi, al
aliquante fiate è cotidiana, sì come si puote vedere in quello febbricitante,
prezzo d'affezione: prezzo maggiorato che si paga oltre il valore per affetto alla cosa
cose di gusto 3. figur. che si è associato con altri, che si
che si è associato con altri, che si e di prezzi d'affezione, è
prezzo d'affezione, quello che non si misura al valore in pea
trinseco colla stima ordinaria, ma che si assegna di so per quanto
figur. cavalca, iii-246: più si accende il desiderio e cresce in fervore
di san pietro in ciel d'oro si rincantuccia nell'angolo d'una piazza fuori di
del copista ciapo, / il qual si era con me molto affiatato. tommaseo [
già era spento lo spirito eroico, e si perfezionò affiatandosi con la poesia omerica,
questa. beltramelli, i-124: le danze si animavano col trascorrer dell'ora, l'
e due davanti a me, che si avviavano verso il mare per un bagno.
prose fiorentine, pref., xxvii-6: si dava questo fio a'cavalieri, ed
non solamente affiati, ma fiatoli altresì si chiamano. = deriv. da fio
fermaglio, fermezza, nome generico che si dà a ogni arnese con che s'affibbia
. pea, 7-655: qui si riduce il paese: affiancato tra fiume
102): e convenia che s'elli si volea affibbiar da mano, ch'elli
mento. e. cecchi, 6-11: si affibbiavano in fretta cinturoni e spallacci,
, stringersi il vestito (come chi si accinge a intervenire energicamente).
. bar etti, 1-8: chi indosso si vuol porre, e affibbiar la poetica
biasimo e mala voce, il che si dice ancora appiccar sonagli e affibbiar bottoni
s'affibbia il manto * oppure « non si ferma il bottone *.
affibbiatoio..., nome generico che si dà a ogni arnese con che s'
parla bon cristiano, perché parla come si parla quando si dice la messa.
, perché parla come si parla quando si dice la messa. = lat
suo fratello, come farvi affidamento? si preparava ai concorsi, squallido come un
: molte cose, le quali si potrebbono a'servi fedele ragio
nevolmente commettere, nondimeno... non si vogliono affidare. giovanni da samminiato
affidati a pochi uomini, ne'quali si congiungono senno, e vigore, e
nimico reso impotente e che volontario gli si affidava? fiacchi, 1-2-18: la