battaglia; né della vita né de onor si cura, / ché sua balestra non
la balestra è buona o no, si conosce dalle freccie che tira; così el
tira; così el valore de'prìncipi si conosce dalla qualità degli uomini mandano fuora
, appoggiatasi la balestra al petto, si china a terra per caricarla, tutta
da braccia, o da banchi, si fanno in brescia, in milano e in
addietro le sue macchine edificate, chi si è fermato a guardare la sua balestra,
annunzio, iii-1-67: ma a un tratto si scosse, guatò la donna alzata su
tesa; e appena la danza cominciò, si eran lanciati. comisso, 1-185:
per mostrarsi non colpevoli, e più si sforzavano offenderli che gli altri, e
comune concordia, assisi su l'erba, si cominciarono a basciare, e dai basci
ducato di milano, il quale forse si sarebbe diviso con veneziani da buoni compagni
i-621: dopo due tiri di balestra si toccò il fondo di un torrentaccio in secco
è un'arma da caccia, colla quale si scagliano palle di terra secca, nella
palle di terra secca, nella guisa che si fa delle frecce; e serve per
ci vedevo bene tra tutti quei cespugli e si fa presto a rompere una balestra.
a dare la spinta alla nave che si vuol varare. 11. tipogr.
tasso, torrismondo, 1415: altri si veggia in saettar maestro / ne la
vi lascerei vivere tanto che il sole si coricasse ». margon ancora lo priega che
marchi, 463: il bel tenente si rovesciò sulla spalliera della sedia e,
piacque alla fortuna, che balestra spesso'dove si conviene. s. degli arienti,
li tapinelli amanti fuorno balestrati, non si possa considerare, puro me pare tempo
al figur. giamboni, 4-381: si fece una ripa con una torre di
, acciò che a pari balestrare e lanciare si potesse. crescenzi volgar., 10-28
, / sì che consiglio invan vi si balestra. boccaccio, i-235: io mi
che la doglia, e però invano ci si balestrano confortevoli parole. =
altro,... grandissima battaglia si cominciò. boccaccio, dee.,
. anonimo fiorentino, iii-112: poi si partì con sua gente, e andò all'
roveré a trento, e da quella si parte uno muro assai forte, che camminando
che camminando per spazio d'una balestrata si distende insino in su l'adice.
papini, 60: di una tal persona si dice in proverbio: pare un tordo
basso che alla bontà dell'indole tua non si convenisse. balestratóre, sm. tiratore
... io vego i merli dove si rizzano le bandiere del diavolo; e
, e così da essere percossi; dove si fa sempre battaglia, come se fusse
combattuta. machiavelli, 356: i merli si facevano sottili un mezzo braccio, le
braccio, le balestriere e le bombardiere si facevano con poca apertura di fuora e
le quali, mentre che il nimico si cuopre con lo scudo delle offensioni che gli
sua perfidia, e giurò che presto si farebbe desiderare da chi non voleva allora ascoltarlo
ove sono le poste de'soldati, si partono dalla crocetta del banco, e
: il luogo del soldato, quando si combatte, sono le balestriere. d'annunzio
balestra tese: per la qual cosa si dilungò dalla città. egidio romano volgar
a cavallo che militavano sotto lui, si fuggirono di pisa. garzoni, 1-857:
, i quali per ciò in romagna si dimandano ballestrieri. manzoni, 55:
. balestrìglia (ballestrìglia), si. marin. antico strumento nautico
di dimensioni ridotte, con la quale si poteva scoccare un piccolo dardo (si
si poteva scoccare un piccolo dardo (si portava anche nascosta). tassoni,
dolzi] sguardi / la feruta -non si muta, / ancora gli mi mandate tardi
turbanza. compagni, 1-21: e però si levò uno di non molto senno,
era il cardinale), il quale si ficcò nell'asse. dante, purg.
lentamente, che fatto no avrebbe se non si fosse rotto. simintendi, 3-28:
lo balestro quando percuote le rocche che si debbono disfare. sacchetti, 36-33: benché
., 10-28: come gli uccelli si prendono con balestro e con arco è
cose / non par contenta a imperfezion si tenga. / onde convien che cerchi
esperienza con un balestróne di quei che si caricano
ritornato in vita con un'erba che si chiama bali; e che con quella medesima
bali dell'ordine di malta (che si distinguevano, un tempo, in bali
veneziano bàlio 'ambasciatore '; e si veda anche balìa. bàlia1 (ant
la balia / esce di casa. dove si va, balia? straparola, 1-4
: né avendo alcuno di cui meglio si fidasse che la sua balia, a lei
il più peccano in questo, che si lasciano ingannar da'padroni di casa,
alle poppe, acciò che la sinistra non si dolga della destra. cesarotti, i-126
con occhio di compiacenza quello che le si era addormentato alla poppa, e baciatolo
. dessi, 7-49: per dieci anni si videro pannilini bianchi stesi ad asciugare sulla
e gli fa ogni umile servigio materno, si dice balia asciutta. c.
(era, veramente, quel che si dice una balia asciutta, con tutti i
-a balia: durante l'allattamento, mentre si succhia ancora il latte della balia {
luigi xvi come se divelto dal mondo si fosse lasciato dietro il deserto e il
non te lo saprei dire: ma se si dànno sessanta, settanta lire ad una
appressarsi i piccoli spalancavano il becco, si credette che la « balia » li andasse
per le quali infermitadi, a firenze si fece un bargello con piena balìa, dandogli
non come a ufficiale ma come a tiranno si richiede, acciocché niuno riserbo di misericordia
che in luogo degli otto di pratica, si rifacesse il magistrato de'signori dieci di
. tasso, 7-1: per tante strade si raggira e tante / il corridor eh'
ai fin da gli occhi altrui pur si dilegua. galileo, 502: che un
in sua balìa [della terra], si lasci trasportar né da aria né da
, lasciata da banda ogni regola, si dà in balìa alle più strane immaginazioni,
una rara intelligenza; ma questa le si veniva viziando fin d'allora fra le
: quando le insistenze della mia gente si fecero ancor più vivaci per indurmi a trascrivere
5-340: se lei vivesse a napoli si accorgerebbe che è impossibile far copiare un oggetto
le farà sempre un oggetto diverso: si ritiene infatti in balìa della propria genialità,
de luca, 1-12-1-180: quando si tratta delle dignità, si cammina con
: quando si tratta delle dignità, si cammina con altra distinzione, cioè che o
cammina con altra distinzione, cioè che o si tratti delli baliaggi e offici, o
manzoni, 1017: venuta l'ora, si passò a chiamare i deputati per baliaggi
in semplici ufficiali di giustizia: baliaggio si chiamava la circoscrizione territoriale soggetta alla loro
, 8-455: le ragazze a nisia si maritano tutte così, coi libretti rossi dei
giusti, ii-48: quei medesimi che si sono avvantaggiati di questo giro ripreso dalle
tagliere e il battilardo (non si fidava delle serve) perché non vi rimanesse
fame uscire gl'insetti di cui si alimenta). battillngua, sf
voce della liguria, della sardegna e della si cilia: perché l'erba
sottilissime. cellini, 621: si usa in firenze nell'arte de'battilori
del commercio, 45: che non si possa comprare tale oro e argento filato se
la verità e di scorgere l'avvenire, si agita un'umanità di continuo respinta avanti
io avessi l'ali, / non si dissolve. cassola, 2-462: chiamò:
lo chiamò ancora... poi si alzò e andò sulla battima. era
(battimani), sm. applauso che si tributa battendo le mani.
disingannate dall'avversità che spente dall'età; si ride de'battimani, e si ama
; si ride de'battimani, e si ama la gloria. de sanctis, i-52
, i-52: poco poi la reazione si vestiva de'panni della rivoluzione, e
. g. del papa, 1-1-74: si creano alcuni insoliti e non naturali movimenti
, e con le carte in mano si va a noverare: ogni cosa è la
[ediz. 1827 (161): si rimase ella dunque col battimento, con
, morboso, frequente o continuo. si dirà dunque: aver sempre una palpitazione
sia subitaneo affetto. serao, i-201: si chinò sul letto della figliuola e le
sm. gioco dei ragazzi: si batte una moneta (anche up altro
deh'avversario (e vince chi si accosta di più o chi si accosta per
chi si accosta di più o chi si accosta per una distanza considerata sufficiente
era difficile vederli la sera che si accapigliavano per due soldi, che giocavano
.. / una moneta battuta si posa / vicino all'altra alla misura di
di mani e dalle voci, si alzò in piedi, intontito.
di una estremità della bacchetta, col quale si calca la carica. moretti,
in luogo paludoso,... si deve prima riempire il suo fondamento di spessi
parti della nave, per la quale si entra in essa. = comp
caldaia. 2. officina dove si lavora il rame. = comp.
tanto che a poco a poco gli si raggrupparono attorno parecchi, per prendersi spasso
contiguo a una cattedrale, nel quale si contiene il fonte battesimale. dante
il nostro maggiore scultore romanico, che si scorgono nella cattedrale e nel battistero,
una grande vasca (quando il battesimo si faceva con l'immersione).
squarciava i timpani. pea, 7-349: si chiama martino, forse come un suo
. col marito davanti, battistrada, si disponeva a uscire dalla sala. pea
). nastro sottile e basso che si cuce all'orlo interno dei pantaloni,
., 33 (566): insieme si sentiva al cuore una palpitazion violenta,
. 1827 (568): insieme si sentiva al cuore un battito accelerato, affannoso
convento, fossero invece un rifugio dove si ascolta con le palme sul viso calmarsi
frattempo il suo battito [deltoriolo] si fosse chetato. stuparich, 5-353:
, 9-10: allo sfrigolio delle pentole si mescolava, come il battito della pioggia su
la quale è battuta dall'imposta quando si chiude. idem, i-164: battitoi,
sopra di essa la cateratta, quando si abbassa per chiudere interamente il passo all'acqua
col girar l'inferiore capocchia il battitoio si rialza e si abbassa a volontà sopra il
inferiore capocchia il battitoio si rialza e si abbassa a volontà sopra il piano del
[trave] il muro che rovinar si doveva: il nome del quale strumento chiamavano
essere stata così violenta, che non si possa senza crudeltà rendere al battitore.
annunzio, v-1-337: la fiamma fustigata si ritorce. le folate del vento rovesciano
, 1-22: e l'orsa (si udivano anche squilli di battitori) col piccino
camera sua situata di faccia al battitore, si godeva assai meglio il giuoco che non
antiquari medesimi, nonché gli architetti, si trovano imbarazzati tutte le volte che devono
355: e stando in tale maniera, si levò una gente minuta, che non
della carta appena fabbricata (il suo lavoro si limitava a disporre i fogli sotto il
tenta). montecuccoli, 1-169: si posano sentinelle, si mandano ronde,
montecuccoli, 1-169: si posano sentinelle, si mandano ronde, battitori di strade,
fa ai soldati a cavallo, che si mandavano a battere le strade per.
... riconoscere l'inimico. ora si chiamano esploratori. 11. ant
come... le vasella materiali non si debbono sempre racconciare con martelli; così
, che sono vasella spirituali, non si debbono, né possono racconciare con percosse
ferondo e quivi trovandosi senza saper dove si fosse, entrato dentro con una voce orribile
che per la battitura del corpo non si commuova l'anima dentro tacitamente. sacchetti
1-290: spesso vedi lo scanno sul quale si dànno le battiture, spesso la barella
prese per il cinturino dei calzoni, si sedette, e tenendomi rovescio sulle ginocchia,
, quand'è giusto e sbrigativo, lo si accetta volentieri. tozzi, i-510:
volentieri. tozzi, i-510: enrica si butta stesa sul canapé, bocconi,
di tutti, restava nudo e gli si potevano contare sulla pelle le battiture e
ma come di quella battitura la memoria si spegne, gli uomini prendono ardire di
poi che d'innumerabil battiture, / si vide il manigoldo amor satollo. carducci
o delle biade; epoca in cui si compie. crescenzi volgar., 3-15
della battitura. trinci, 1-262: si ricalzano i migli, panichi, ceci,
quattro i cantoni, nel modo detto si debbe fare, fintantoché si venga a
nel modo detto si debbe fare, fintantoché si venga a riscontrare in croce la battitura
dell'ingl. ant. bat, si tratta di una retroformazione da battello,
credo che in tutte le leggi longobardiche si troverebbe un altro esempio d'una così
ragioni / de le misure a specolar si mosse. settembrini [luciano], ii-2-177
-che era? / e suor virginia si levò seduta / sul letto, mormorando una
battuta con frenesia, e il tino si squassava sotto i colpi. stuparich, 5-347
le dolci armoniose battute dell'orologio che si dilatano sonore. ed ecco un breve
codice atlantico [di leonardo], si trova il primo disegno di macchina volante
? berardi, i-491: la battuta si compone di due movimenti, che sono
e elevazione della mano, nelli quali si trova lo slargamento, che sono due movimenti
ha davanti. salvini, 39-iv-220: si vede per esperienza tuttodì addivenire che un
non ha una scintilla di ciò che si chiama invenzione. se ogni maestro reclamasse
. jahier, 71: tutti si prodigavano nelle prime battute e nel finale;
. giusti, 2-183: l'amorosa si chiama veneranda, / e l'amoroso
chiama veneranda, / e l'amoroso si chiama taddeo, / nomi rotondi, larghi
a una battuta, durante il quale si ha una pausa. -al figur.
e alla fine della battuta del lori si sarà ritirato. pea, 7-378:
ogni battuta. alvaro, 9-135: ella si metteva solitamente a bambineggiare, come faceva
che le conviene. serra, ii-349: si pensa ai dialoghi col vecchio prete,
, mucchi di tuguri tra i quali si distingue solo un palazzo, per lo più
sistema contrapporsi, irritare, maltrattare chiunque si presenti per qualcosa, ma dopo le prime
battute, come a una signorina fidanzata si conviene. 9. breve commento
, 7 * 461: al garzone gli si erano bagnati gli occhi, ma l'
. vittorini, 2-80: « mai si stancava a ballare e non mancava un
. panzini, ii-iio: la selvaggia landa si rispecchia nei selvaggi volti, e se
. cardarelli, 3-37: nessuno credo si meraviglierà di trovare al mio paese una
con slancio alcune battute di boxe, quindi si buttarono a salto dentro i letti,
buttarono a salto dentro i letti, si coprirono e spensero la luce. bocchelli
lui di spalla non temevan rivali, si svogliò del tamburello, allora angelo s'indignò
strada, servendo per le bestie, si dimandi la battuta, e il rilevato per
battuta, e il rilevato per gli uomini si chiami il cammino; ma io dico
parte [delle persone], come si dice, per la battuta, dietro
: o non è egli tardi? e'si suol ire / la mattina a buon'
. / noferi, sempre non si può ir per la / battuta; ora
dalle tempeste contrarie del mare, non si sono giammai turate. cuoco, 1-15:
poi un rigido censore degli uomini che non si regolavan come lui, quando però la
mano come deve fare un gentiluomo quando si sente battuto al giuoco. il gesto si
si sente battuto al giuoco. il gesto si fa anche quando si ha il sospetto
. il gesto si fa anche quando si ha il sospetto di essere stato barato e
sospetto di essere stato barato e non si sa darne la prova. serra, ii-118
palladio, 2-13: l'ara dove si trebbia il grano deve esser esposta al
agile nastro sul petto della montagna, si scorgevano,... batterie di panterini
vanga nel terreno battuto della città! si lavora senza che nessuno vi possa seminare.
metallo; specie il ferro, con cui si fanno lavori architettonici, ornamentali).
la virtù e forza della pietra non si agumenta punto per essere armata, per ciò
dà battute le monete, che sole si spendono nel suo regno. algarotti,
dall'artiglieria austriaca. baldini, i-22: si arrivava nelle zone più battute delle retrovie
un passerotto che non potessero vedere, si giungeva lì senz'altro affanno che lo
intensamente illuminato. fogazzaro, 7-20: si fermò subito, nell'affacciarsi a un
la via battuta, basteranno quelle che si sono usate insino a questo giorno. boccalini
battuta. malpighi, i-505: parmi si possa argomentare che la natura si serve
parmi si possa argomentare che la natura si serve del follicolo membranoso come d'organo,
famigliare e battuta: le siepi di spino si curvano nude e brulle, non tormentate
siepi, quando erano più basse, si scorgeva la pianura con le sue reti di
il ciel me lo perdoni, / mi si ruppe la stringa de'calzoni; /
, che recava d'uno sbarco che si tentava colà. battuto2, sm.
. battuto2, sm. pavimentazione che si fa battendo e rassodando il terreno,
l'erba nel silenzio dei mesi [si vide] rispuntare ai margini dei marciapiedi,
accetta. hai un viso che ci si farebbe sopra un battuto di lardo.
durante i secoli xiii- xiv): si battevano pubblicamente per penitenza e per esempio
. giusti, ii-341: la folla si ammira di vedere i sommi così tartassati,
il capogiro la faceva vacillare, essa si trascinava sino ai gradini della chiesa di
i pappi lanosi dei pioppi, che si staccano e cadono appunto in giugno.
in giugno. chiesa, 5-42: si toglie dall'altra spalla una pertica con
in cima un grosso batuffolo di cenci, si mette anche lui a rimirare in su
era imbolsito come una brenna, malgrado si tamponasse gli orecchi con batuffoli di ovatta.
cinque anni al più rimasto indietro, si lascia cadere in terra supino, occhi
saccone. verga, 2-214: camilla si levò, avvolse accuratamente il bigherino nella
, deponendolo sul piano della toilette, si soffiava sulle mani, si riavvolgeva attorno
della toilette, si soffiava sulle mani, si riavvolgeva attorno alla cintura il suo grembiule
, eccolo comparire a marino! mi si presentò seguito dal sinistro baule, segno d'
bauli questa sera, perché i padroni si servono di molte cose che vi vanno
medesima il rappresentante guidiccini col vostro domestico si affaccendavano a farvi i bauli. leopardi
come i bauli. pananti, i-89: si credon sulle seggiole curali, / e
, valigia o tamburo, che facilmente si possa adattare in su la groppa d'un
su la groppa d'un cavallo mentre si viaggia. viene dal verbo baiulo, e
dovevamo intraprendere. verga, ii-98: allora si mise a piangere cheta cheta nel grembiule
quando fu un po'più calma, si asciugò gli occhi, senza dir nulla,
gli occhi, senza dir nulla, e si mise a preparargli la valigia, un
lasciava libero il viso, sul quale si poneva una mascherina; oggi si designa
quale si poneva una mascherina; oggi si designa con bautta anche la sola mascherina.
l'orrore della morte. è perciò che si compiace di rivestirne i colori, le
acqua è rossa per la baussite che si scava da queste parti e che vengono a
insetti, con quai mestrui d'arsenicali rugiade si preparino e si manipolino questi maligni fermenti
mestrui d'arsenicali rugiade si preparino e si manipolino questi maligni fermenti ne i corpi animati
e con che apparato morboso di viscere si filtrino, con che grado di calore
filtrino, con che grado di calore si volatizzino cotesti spiriti contagiosi. casti,
sp., 32 (546): si diceva composto, quel veleno, di
annunzio, ii-730: furente il cervo si divincolava / sotto,...
. viani, 4-91: gli occhi vitrei si appannavano tra le tanaglie dell'epilessia,
e già le foglie troppo lunghe dei giacinti si afflosciavano nei loro succhi vischiosi tra le
la bava alla bocca: di chi si considera ancora bambino. -far la bava
stizza non può formar parola, / si sgraffia, batte i denti, e fa
ha gran rabbia,... come si vede ne'cani arrabbiati, donde è
note al malmantile, 2-608: si dice ancora: e'fa venir a
polito dall'onde o tappezzato di licheni, si crògiolano a occhi chiusi nell'afa di
a occhi chiusi nell'afa di mezzodì, si lasciano ventilare dalla bava che là sotto
bianche, che parevano la colata che si vede di notte nel buio dietro le stelle
stelle. piovene, 2-117: poi si attraversa una catena di monti, con
. 7. appendice sottile che si produce sui getti metallici in corrispondenza alle
de'cavi, conducendola il più che si può a quella finita bontà e perfezione che
può a quella finita bontà e perfezione che si desidera che abbia il getto. baldinucci
143: sul molo... non si parla che del vento, anzi di quel
poco di bava o bavesella di cui tutti si contenterebbero. = lat. popolare *
per lo più tagliato in tondo, che si adatta al collo del bambino, sotto
preserva il gonnellino dall'imbrodolarsi quando gli si dà la pappa, o che comincia
. pezzuola, fazzoletto, cencio che si applica alla bocca per impedire di parlare
annunzio, ii-263: e ogni lagno si tacque, / ogni vii bocca ebbe il
, salvietta o tovagliolino da bambini, che si lega al collo con due cordelline o
che sarà mai! ma se ella non si disponesse a questa vita monastica, non
entrare. pulci, 14-82: poi si vedea col fero sguardo e fischio /
. leonardo, 1-132: del bavalischio si dice avere potenzia di privare di vita
d'uovo e un liquore: si prepara frullandola, fino a farla spumosa.
..: un omaccione sui cinquanta che si metteva la bavaròla e recitava la vispa
fuso avvolta. garzoni, 1-908: si cava seta del peluzzo di quelli [
[boccioli] cardato dal primo fiore, si fanno rasi di bavella. goldoni,
picciola rocca per filare bavella, e si ritira in disparte. ojetti, ii-680:
, 166: e lo ditto capitolo si intenda a ogni seta che per maestre si
si intenda a ogni seta che per maestre si fanno, incannano, torceno, filano
drappi e de'panni, che vi si spaccia sino al romagnuolo ed insino al raso
garzoni. 1-908: la seta si cava dai boccioli posti in una caldara
caldara sopra qualche fornello, la qual si ravolge sopra alcune raspe, e poi
cameriera, senza poi gran fatica, / si è filato in un anno tanto bel
. minerale raro di color bianco: si presenta in ciuffi e rosette di cristalli.
da baveno, sul lago maggiore, dove si rinviene nel granito. bàvera
ingozzò il cappello fino agli occhi, si rizzò il bavero del giubbone foderato di
vecchio bavero / il fiato che ogni anno si fa più debole. vittorini, 2-15
gambe a cavalcioni delle cassapanche, quasi si fosse in una osteria, i curiali.
getti metallici. cellini, 598: si piglia il gesso detto e con un coltellino
gesso detto e con un coltellino si netta, levando certe bavette che fa il
baviera, / in furia in furia si piglia un boccone. marino, 20-36:
il vaporuccio postale che mi accoglie si dimena, legato alla banchina con un'
scoglio ondate tutte bavose, che mugghiando si rompevano contro le sue pareti scoscese.
coppia diversa, ottusa, cittadina non si sarebbe mosso dal suo banco, per andare
tenere al dente più di quel dolce che si chiama bocca da dama.
. vogliono dire luògora dove le mercatanzie si vendono nelle cittadi. sassetti, 347
negozianti, al far del dì, si adunavano a contrattare. chiamasi bazzar:
: bazar: voce araba, che si usa comunemente a significare quell'edi- fizio
edi- fizio o gran bottega, dove si vendono mercanzie di diverso genere. alcuni
alla purezza della lingua, salvo che si dovrebbe finirla italianamente, cioè bazzarre o
più spesso coperto di cristalli, dove si vendono varie merci, e per lo più
dal persiano bazàr 4 mercato '(ove si concentra il commercio di un'intera
col naso e la bazza che un po'si becchettavano e un po'facevano all'amore
, 2-33: il nostro impareggiabile trombone si faceva tremare la bazza filando, nei
voce sembra di provenienza settentrionale, e si è ricollegata a una terminologia che
: il ministro processante... si stropicciava le mani dall'allegria che gli fosse
una di esse nei confini del friuli si pagava soldi tre; e l'era una
lazzaro: partite di grano, che poi si scopriva róso dalla tignola,..
; gli etimi finora proposti non soddisfano: si esclude la provenienza dall'arabo bazz 4
, portar via, rapire '; si è pensato a bazza 4 mento aguzzo '
tedesco); e nulla autorizza, come si suol ripetere, a ricollegare la voce
diciamo a giuoco, quando senza trionfo si piglia la carta dello avversario *.
cuoio conciato di pecora * (col quale si foderavano altri cuoi): docum.
i negozianti al far del dì, si adunavano a contrattare. chiamasi bazzar: onde
, cambio, significando il luogo dove si fanno contratti. -far bazzarro:
il deverbale, a meno che non si voglia pensare il contrario, e far
a bologna) 4 castrato da cui si traeva il cuoio bazzarro ', da bazo
spesso in senso ironico (per dire che si tratta di cosa di molto valore e
s'è messo a parlar di rodrigo come si farebbe d'un mascal zone
possa venire in mente, allorquando si pone a scrivere, di esprimere intorno all'
chi meno! e per quello si suol dire che la coscienza va e viene
la briscola e la scopa. umberto si stancò presto di quei giochi e pensò
, mentre in bazzica è aspra), si pensa a un deverb. da bazzicare-
sono le azioni sue, mentre pare che si turbi, si rallegri, e si
sue, mentre pare che si turbi, si rallegri, e si racqueti in quel
si turbi, si rallegri, e si racqueti in quel tanto che gli bazzichiamo tra
quelle [cose], che mai non si guardano, ma si giaceno come soverchie
che mai non si guardano, ma si giaceno come soverchie dove non si bazzica,
ma si giaceno come soverchie dove non si bazzica, diventano sucide. d.
ci bàzzica certa gente, che non si sa se ci facciano gl'innamorati o le
angelo diventò appaltatore, bazzicò in corte, si guadagnò l'animo del viceré cardinale
donna segretamente? pananti, ii-22: ma si vedeva bazzicare spesso / le mogli
anni dopo arrivato. il padrone si avvide che la bazzicavo e non mise tempo
boccaccio, v-230: dall'una alle parti si faceva la fante stare e dall'altra
bazzite, sf. minerale assai raro: si presenta in cristallini prismatici esagonali,
, 1-466: con esse [pignatte] si può far la bazoffia e il
che bolla e abbia dimolto fumo, le si dice per ischemo basoffia; e abbottoniamo
viceversa derivare da quest'ultima; l'etimo si potrebbe ricollegare all'ital. antico battisóffia
l'oscillazione del timbro vocalico e consonantico) si è proposta anche l'etim. longob
sodo; rimasto a metà cottura, che si sente al dente (verdura,
giorno non ritornano perché, per mangiare, si arrangiano, facendo alla meglio con un
liquido), forse di formazione onomatopeica; si è pensato anche a un incrocio di
bdellatomìa, sf. taglio che un tempo si operava sulle sanguisughe per prolungare il
zool. famiglia di acari parassiti (si attaccano agli arti dei ragni e degli
gommato e vempiastro di vigo): si distingue in bdellio africano o mirra
è nera, e ridotta in massa, si chiama adrobolo. debbe essere trasparente,
alla cera, odorifera, e quando si stropiccia, grassa, amara al gusto,
di quella terra è ottimo; e qui si trova bdellium e la pietra onichina »
idem, ii-64: « e quella manna si era come seme di coriandri, fatta
d'una gumma lucida, la quale si chiama bdellium »); in seguito fraintesa
al prossimo del vostro. = si noti che anche il gr. conosceva la
guidato ad un mal porto, / si be'i do magnare, me fa calciare
? frocchia, 433: maestro zìmolo si ferma per domandare a luli: «
. ramo di salice, col quale si lega la vite al tronco degli alberi.
una larga apertura: in medicina, si dice dei vasi anatomici, delle arterie
delle arterie; in geografia fisica, si riferisce a fenomeni carsici; ed è voce
d'allegria bearmi sento, / se si versa e cade al petto, / rido
/ secoli di virtude, e là si bea. nievo, 737: soltanto coll'
baldini, i-247: le alpi retiche si beavano nell'azzurro. = lat.
che, benché largamente gli umani imperi si distendano, di necessitade è più genti
s'intende, alla salute del pregante si dispose. segneri, iii-2-174: passiamo
attivi. ojetti, ii-633: allora non si beatificavano come adesso le macchine.
cessavano di favellare, e lo dito si ponevano alla sua bocca... e
: mano debile, ginocchia dinervate, si è la femina che non beatifica il suo
dopo avermi lasciato morir di fame, si credettero di beatificarmi, qua collocandomi in
a tomo le penne degli angeli, si piacque anche a descrivere gli immascheramenti angelici
: dicevano che [la beata] si conservasse così fresca, dopo secoli,
la voluntà conseguente dopo tale operazione, si referisce alla sua luce e beatifico oggetto
stato, nel quale mai non si possono neppur muovere. casti, 6-86:
. da beata (il titolo che si dava alle monache): la voce spagn
, conv., iii-xv-2: e qui si conviene sapere che li occhi de la
le sue demonstrazioni, con la quale si vede la veritade certissimamente; e lo suo
le sue persuasioni, ne le quali si dimostra la luce interiore de la sapienza
velamento: e in queste due cose si sente quel piacere altissimo di beatitudine, lo
, ii-85: in paradiso la beatitudine si spiega in sorrisi di luce, e da
di luce, e da anima ad anima si riflette e moltiplica in raggianti armonie.
ed è mosso da un fine che si chiama « felicità » e « beatitudine »
: chi può arrivar a sapere che non si sa, è puro e beato di
esso s'inclini, e sotto qualunque volto si manifesti: la qual maggioranza di amor
sì, quel mistico idealismo poetico mi si è verificato in fatto, realmente, sustanzialmente
occhi sull'immensa distesa di acqua su cui si baloccavano miti colori riposanti. d'annunzio
b. croce, ii-9-268: si accompagna il lamento che nella vita finita
mio cuore: tira d'ogni giorno si disgombra: non oso, anzi ho smarrita
vocativo: vostra beatitudine) ', e si dà anche ai patriarchi orientali (al
; eletto, assunto in paradiso; che si riferisce alla beatitudine celeste, che concerne
, par., 28-110: quinci si può veder come si fonda / tesser beato
28-110: quinci si può veder come si fonda / tesser beato nell'atto che
.. la mente mia mai non si sazia / di dir quanto tu sia nel
dottori tengono che a chi vuol divenir beato si convien fare la penitenzia che tu udirai
santità. l. adimari, 1-85: si compiacque [urbano vili] innalzar maddalena
che soleva ripiegare la propria carne come si ripiega un mantello per metterlo a parte
creature lieta / volve sua spera e beata si gode. petrarca, 56-14: che
ultima partita / uom beato chiamar non si convene. idem, 309-14: beati gli
: e mai dalla staffa non le si partiva, beato tenendosi qualora pure i
dalle catene di quello, e non si crede potere avere cosa beata se non
qual persona poteva avere delle loro carni si tenea beato, e tutto quello giorno
idem, 12-220: colui tra'mortali si può con più verità chiamar beato,
con modesto animo de la sua fortuna si contenta. ariosto, 22-32: ruggiero
ne la nostra corte, che non si tenesse beato, avendola. idem, ix-65
. d. bartoli, 40-ii-101: già si era avveduto deltaverìo dolcemente ingannato quelle grandi
mondo, e facevo quei castelli che si fanno in quella beata età di quattordici anni
1-52: alla carezza del sole l'altipiano si stende in una calma beata. alvaro
! beati loro!: a dire che si ha sorte felice, fortunata ventura.
e in questo senso, quasi mai non si direbbe felice. giorno beato, vale
giornale e fumo? borgese, 1-132: si vedeva che era beato nel debole dondolio
lacrime. cassola, 2-157: ultimo si svegliò germano e stentò a raccapezzarsi.
evidentemente aveva fatto tutto un sonno. amedeo si mise a ridere: -te davvero non
venne, non importa, / purché non si disgusti la beata. pananti, i-76
compiva un altro miracolo perché il cimitero si trasfigurava agli occhi del poeta come fosse stato
ghiaccio a forma di lamelle, che si producono d'inverno nel basso corso dell'
al boschetto di piazza m., si vuota. scendono le dame che incantano
cintura, come usa pei bambini. si dice anche dei capelli tagliati all'altezza
cioè una striscia di drappo la quale si portava ad armacollo sopra la soprawesta deh'
ascesi, / e lo iddio marte si giuocò gli arnesi, / che gli ne
, eccettuato il becco più lungo. si nutrica di vermi, d'insetti, ed
manica, del mare del nord; si nutre di molluschi, conchiglie, ostriche
vela è estremamente grande, e perciò si dà a questo bastimento una pesante
3): caratterizzato dai colori che si alternano a fasce longitudinali (nere,
regata. quarantotti gambini, 4-52: si trovava a bordo di un beccaccino,
che tenevano gli accademici della crusca quando si rinnovavano le cariche (detto anche *
usare quel nome di beccafi- cata, si contentò del vocabolo d'allora, sino a'
tempi tramandato, di simposio, col quale si suole significare anco adesso un convito accademico
in compagnia dei quali per il più si trova. salvini, 41-422: avean provvisto
colletta, i-131: volle il re che si alzasse altra villa sul colle vicino alla
che tu fussi qui sabato, che si fa la caccia degli stroni...
. io domandai stamani il duca quello si farà delle prede. intese al primo,
caso di morte o simili cose, non si vede una ora serrato uno beccaio per
e mai per camesciale e prima ci si fece vitella. machiavelli, 885:
i dazi da'quali non erano esenti, si opponevano con l'armi a'ministri deputati
fra le due colonne di piazza [si trovavano] alcuni banchi di beccari,
la palpa e la strascina mollemente, si volta a leccar quella mano; e
ottenere il buon mercato della carne, si ricorse alle mete ed ai calmieri,
alle mete ed ai calmieri, come si era fatto pel pane; cioè si obbligarono
come si era fatto pel pane; cioè si obbligarono i beccai a vendere ad un
dei capretti uccisi. piovene, 5-336: si guardino queste botteghe napoletane di beccai,
s'ingrassano, e in quindici dì si rinnuova la loro carne, 3
altra differenza, che dove in quello si dà con un panno avvolto o
o altra cosa simile, in questo si dà colla mano piacevolmente una sola volta
quel che sta sotto... si dice beccalaglio perché questo tale bendato vien
, e se 'l fa per sua utilità si chiama lusinghiere, e chi tiene il
sopravvenuti di minuta gente, che chiamar si facevan becchini, la quale questi servigi
all'officio poi del beccamorto, non si può dire, se non che sia vilissimo
è molto pio e religioso, quando si fa col debito modo. lancellotti,
quanti poveretti, adolescenti, ragazzi, si può dire presi, sollevati da chi scaricava
. nome di vari uccelli acquatici che si nutrono di pesci, tra cui vairone
a settembre, in ottobre, e che si chiamano: « beccapesci ».
crescenzi volgar., 10-28: anche si dice, che gli uccelli che becchino
di bisogno a loro, per insino come si dié dare becare alle galline, si
si dié dare becare alle galline, si che infine a ognuno insegnai il loro
con buono augurio; non beccando, si astenevano dalla zuffa. bandello, 2-2
gran cima cadente, veniva all'esca: si fermò una volta, in ascolto;
fermò una volta, in ascolto; si fermò, prima di beccare, alzando il
: beccarsi. -anche per cose che si vorrebbero trimenti detto rondine di mare
dar loro risposta, e in questo mentre si beccava su quei presenti che gli si
si beccava su quei presenti che gli si davano. g. c. croce,
per far sì che ogni monaca che si seppellisce, che ogni moglie che becca
don silvestro il segretario, il quale si beccava anche quel po'di stipendio di
.). garzoni, 3-635: si vedrà talora che in un letto pieno di
dura, che dicesi becco, d'onde si fa beccare; sicché la proprietà del
che il danno viene da dove ci si attende il guadagno. goldoni,
coi fratelli? -viveva da sé, e si beccavano di frequente per il diverso carattere
dare a beccare all'oca (e si noti come beccare assuma facilmente valore di
de la persona mal disposto, o che si trovasse così tratto il bambagio del farsetto
uno che fa castellucci in aria, egli si becca il cervello, 0 si dà
egli si becca il cervello, 0 si dà, di monte morello nel capo.
g. gozzi, 1-38: così molti si beccano il cervello per trovare novità,
ben molti, anche i più barbassori, si sarebbero beccati indarno il cervello. [
senza star altro a lambiccarsi il cervello, si risolvette d'aprirsi col dottor azzeccagarbugli,
ingegno arguto, diligente, tenace, si stilla volentieri il cervello; l'uomo d'
di quella famosa borsa, intorno al quale si beccavano il cervello da nove giorni.
tutto a fantasia, / ancorché spesso si becchino i geti. bandello, 1-28 (
a chi non l'ha, e uno si mette in guardia. 12.
sieno / da far uova, acciocché le si guadagnino / il beccare. carducci,
i più importuni son quelli che più si buscano servigi e favori).
. -i). ant. che si occupa di argomenti pastorali, poeta arcade.
: siavi ancora un magazzino, dove si riponghino e si serbino lo staio, le
un magazzino, dove si riponghino e si serbino lo staio, le paniere grandi di
sf. colpo di becco; atto che si fa mangiando col becco; quantità di
. e. cecchi, 3-89: si sentivano addosso lo sguardo di tutti i
. sentivano le beccate, e non si risparmiavano. 5. figur. offesa
e stor. boccone di carne che si lanciava in aria al falcone. -stare a
andar dietro a tutto quello che dire si potrebbe, non finirebbe mai.
dietro alla badia..., si merlò con beccatelli, e misesi in volta
alto ('difesa piombante ') quando si avvicina troppo ai piedi della muraglia.
gli beccatelli e li buoi tra lor si mischiano, e l'assalitore sia morto;
uccelletti minori ne le loro stanze: si mettino i canali lungo il muro,
beccatoi e gli abbeveratoi degli uccelletti piccoli si tenghino continuamente netti nelle loro stanze con
, / lunga la chioma al vento si distende. d'annunzio, iv-2-280:
camerino come un sacco; l'uscio si chiuse da sé; un lampo m'abbagliò
rendere una qualche idea dei rischi che ci si corrono. bacchelli, 1-iii-254: c'
o altra bestia, tolgono le 'nteriora che si gittano e mangiatile con l'aglio.
è da una donna semplice menato come si mena un montone per le coma in
, capitorono al desco dove la detta vitella si vendea. 5. bernardino da siena
vorrei che tu fussi qui sabato, che si fa la caccia degli stroni..
. io domandai stamani il duca quello si farà delle prede. intese al primo,
caso di morte o simili cose, non si vede una ora serrato uno beccaio per
e mai per camesciale e prima ci si fece vitella. machiavelli, 670: e
ma dove debbo io cercare? -dove si apparecchiano conviti: alle pescherie et alle beccherie
conviti: alle pescherie et alle beccherie si ritroverà ancora spesso. vasari, ii-440:
donato, dall'ammazzar degli animali che si fa in beccaria, son poco differenti
e dicesi non più della bottega dove si vende la carne, ma del luogo
, / tra l'altre carni che vi si vedevano. de roberto, 479:
loro ed erano carne di beccheria, si difendeano francamente, ributtando i nemici.
= deriv. da beccato, beccaio-, si noti la voce corrispondente fr. boucherie
(di etimo celtico), che si è diffusa nei dialetti meridionali buccèri
sopra un tetto di contro e scappavano e si davan dietro e tornavano e si becchettavano
e si davan dietro e tornavano e si becchettavano e si facevan tante dimo- strazioncine
dietro e tornavano e si becchettavano e si facevan tante dimo- strazioncine d'amore.
naso e la bazza che un po'si becchettavano e un po'facevano all'amore,
a rispondere adagio. lo interrompevano, si becchettavano tra loro; gesticolavano; baba
dante, par., 29-118: ora si va con motti e con iscede /
/ a predicare, e pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio,
gonfia il cappuccio, e più non si richiede. / ma tale uccel nel becchetto
vederebbe / la perdonanza di ch'el si confida. sacchetti, 137-39: e'si
si confida. sacchetti, 137-39: e'si truova una donna col becchetto frastagliato avvolto
, che va infino in terra, e si ripiega in sulla spalla destra, e
becchime1, sm. cibo che si dà ai volatili domestici; mangime per
). targioni pozzetti, 12-5-86: si fanno... copiosissime semente di
, i-312: becchime, ogni mangime che si dà a beccare ai polli, come
con uccelli, quali da vendersi vuote, si allineavano da ambo i lati del viale
sente subito la mia simpatia, / si fa mansueto e gentile / « tremenda questa
cuoia di becco e di montone, si vendono a prezio di tanti perperi il centinaio
ne compera tante che sieno una balla si à la corda con che sono legate per
, 1-153: è il tempo che si onorano i defunti; e sotto i morti
g. villani, 1-19: onde si battezzò per mano di santo remigio arcivescovo a
, adiungendoli pene; / questi nel regno si martella / fra marco e francia con evento
; e, durando la zuffa loro, si pigliano le 421: questi san tutte le
becco, non san forse, e non si curano / di lungo il becco
, alfin chiese da del becco si ficca entro le piume, / altrui consiglia
venuta è l'ora, / ch'e'si tratta d'averla a 5-99:
mettere il becco. giano; si disputano clamorosamente coi becchi di legno de roberto
non avrebbe ambigua. col becco si pulivano, si pungevano. quasimodo, gradito
ambigua. col becco si pulivano, si pungevano. quasimodo, gradito...
pungevano. quasimodo, gradito... si sentiva dire: « ve n'ha fatte
all'oca e le corna al podestà: si essercitano per saperne: e non sì tosto
essercitano per saperne: e non sì tosto si lasciano uscire ottenere l'una cosa
galileo, 344: vederete come si dice, fatto il becco a l'oca
già insignorito come deve fare chi si piglia per impresa di volere essa-
-specialmente nelle lippi, 1-68: ma non si parli o tratti di baiocchi, /
pure un danaro; e quella parola becco si mette a maggiore espressione; non hanno
cattivo. c. dati, 3-136: si doverebbe il becco lungo: parlare
quattrino dentro le tasche, le tre scimunite si estasiavano a guardare le fotografie di quel
è pur veneranda cosa: e questo si arà da sentire luccio:
a forma di cuscinetto allungato, che si produce sui rami e nei tronchi in seguito
tronchi in seguito a uno spacco che si cicatrizza. 12. chim.
idem, 12-11: ancora di questo mese si mettono i montoni alle pecore, e
alle quali era un gran becco, si fermò e con un volto maraviglioso disse:
a becco di un vaso (e si usa più volentieri il dim'in.
crescenzi volgar., 5-48: l'acqua si riceve in alcun altro vasel di vetro
iv-2-1019: egli scese alla fonte; si scoprì il capo, tergendosi; domandò
domandò di dissetarsi. tutte le acquaiole si volsero a un tempo verso il bellissimo adolescente
pietre ai margini dell'orto spugnardi e si asciugava il sudore; aveva tra le
di raso nero a bollicine bianche, che si passa sotto e poi si passa sopra
, che si passa sotto e poi si passa sopra, e si fa il nodo
sotto e poi si passa sopra, e si fa il nodo e lo si stringe
, e si fa il nodo e lo si stringe, ed è cosa complicata e
faceva un becco al petto per cui mi si vedeva il seno. idem, v-260
in aria, e ci sguazzava dentro, si godeva il fresco, dondolandosi mollemente nell'
foggia di becco d'uccello) che si trova in alcuni organi (specie nei
di ottone, a tre becchi, che si vedono ancora nelle province e nelle
di giacomo, 1-733: una luce si fece subitamente, come donna maria
gli omini con la canna in mano si sporgevano dai palchi ancora vuoti,
crescenzi volgar., 9-76: anche si dee guardare che 'l becco abbia simiglianti
disse ai lupi: -e come vi si può credere? viani, 4-46: il
u- scirne. intanto un becco che si era avvicinato il pozzo per dissetarsi,
non se ne sazieranno, però che non si conviene a loro; e però dice
autore contra li suoi fiorentini. [ma si noti la cautela di altri commentatori antichi
in un anno diventarà puttana, o ella si morrà di dolore. ma del primo
lóro conciliaboli... di leggieri tirar si lasciavano a dar mano a'ladronecci;
scoperti l'uno all'altro dicea: chi si può salvare si salvi; che il
all'altro dicea: chi si può salvare si salvi; che il burchiello ha detto
che il burchiello ha detto: ognun si movi, e tristo a quel che
mi obbliga ad usare un termine crudo. si vanno a chiamare i mariti traditi per
chlearius cochlearius), che si distingue per il becco a forma
per tenere le conchiglie di cui si nutrono questi trampolieri). bécco
l'aspetto del predatore (e gli si confanno le unghie forti e taglienti);
, i prati, i giardini e si spinge nell'abitato; è insettivoro,
nell'abitato; è insettivoro, ma si nutre anche di bacche, di grano,
, un becconàccio, che ogni cosa si cacciava giù per la gola. =
viani, 4-180: quando il poveretto si sentiva i beccotti sulla pelle traeva dalla
posto poi nel beccuccio, donde l'acqua si trae, acconciamente un'pennello, si
si trae, acconciamente un'pennello, si partì. f. f. frugoni,
di passerotti beccuzzano fra l'erba e si leticano tranquillamente. beceràggine, sf.
vestire l'abito di santo stefano, si grida: ecco un altro becero:
le tiene tutte per risolute, come si capisce dalle sue brevi sentenze, cioè bestemmie
pezzo, becero e sentimentale, lo si poteva prendere con una semplice rete di
partita fra due o quattro beceri scamiciati che si rimandavano a pugno chiuso una palla di
cameriere favorito, un becerotto biondo che si divertiva, tra un vassoio e l'
è voce toscana, di etimo incerto; si suole riconnettere alla voce vàgero della versilia
, ii-528: il bechio, il quale si chiama ancora tussilagine, mitiga la
di bedeguàr), che un tempo si adoperava come astringente nelle dissenterie: altrimenti
. ai monti e non al piano si ritrova il bedeguàr. ricetìario fiorentino,
, il beniamino della vittoria, si divertiva a trinciarla da profeta coi beduini e
ustica confinato, un beduino mi si era affezionato molto. pasolini, 1-278:
. 3. agg. che si riferisce al costume dei beduini. pea
ai tempi nostri copiosissima in hispania, e si ritrova oggi abbondantissima appresso a tutti i
olio di ben, che mai non si rancidisce nè diventa vieto... chiamasi
befà, sm. music. ant. si bemolle. v. bellini,
cavata che della loro industriosa zucca onde si cavomo anco, la notte di beffana,
gran frastuono di trombe e trombette si celebra tradizionalmente in roma al circo agonale
personificazione dell'epifania: che i bambini si raffigurano come vecchia cadente e brutta,
note al malmantile, 2-683: le balie si servono della voce befana, per intendere
3. strenna: i regali che si fanno ai bambini in occasione dell'epifania
fantoccio di stoppa e di cenci (che si faceva un tempo per la notte della
sapete, egli è il solito nostro che si suonano per la via tutta la sera
vanno a tomo; -onde i fanciulli si nascondono e, nell'andare a letto,
lor dato a credere, se non si mettano qualche cosa sul corpo, il
due febbri quartane: del che, mentre si va crivellando il senso istoriale, e
crivellando il senso istoriale, e poi si gusta e mastica, si tirano a
, e poi si gusta e mastica, si tirano a proposito topografie, altre geografice
la versiera. foscolo, xiv-368: si provino a tradirti i tuoi fidi consiglieri,
pure guardandole [le donne] non si accorgevano di esse o, costretti ad accorgersene
streghe,... le quali non si curano affatto di cavalcare...
la sera del 5 gennaio i bambini si propiziano la befana e ne sollecitano la
a lungo... e intendo che si spaccia domattina a ogni modo per esser
, sf. errore e inganno in cui si fa cadere altri per ridere alle sue
letteratura toscana, e la cui tradizione non si è estinta, è ben
derisione, scherno, dileggio (che si può fare anche con un gesto, una
: l'anima gode e ingrassa, quando si vede fatta degna di sostenere strazi e
e taosi... dove prima si aveano in ammirazione e in riverenza,
cagnuol ch'è una beffe, / si mosse sdegno e guerra ch'ancor dura.
dovero. sacchetti, 33-68: non si dee ancora, né da beffa, né
piagnea: la crudele schiera de'compagni si faceva beffe delle mie lagrime. boccaccio
ser giovanni, 23: ciascuno si faceva beffe di questo giudeo, dicendo:
questo giudeo, dicendo: « tale si crede uccellare, ch'è uccellato ».
scorno. savonarola, iii-17: ogni uomo si fa beffe di me, perché già
per coloro contro a chi e'venivano, si fu fatto beffe; dipoi, quando
fu fatto beffe; dipoi, quando si appressò il tempo dello ubbidire, tutti
lor vita dissoluta è lor rimproverata, si fanno beffe e ridonsi di chi lor
di chi lor ne parla e quasi si ascrivono i vicii a laude. bandello
altri non lo ridica e di me beffe si faccia? ochino, 258: non
doni, 1-57: v. s. si farà forse beffe ch'io scriva a
a tal uomo, qual voi siete, si scempiamente. sassetti, 416: erodoto
ci avevano in pregio e stima, si faranno beffe di noi e forse ancora
, 5-524: d'ogni nefario fatto si fea beffe. manzoni, pr. sp
di quel pugno di commissionari che a londra si pappavano a dozzine i nostri milioni,
dozzine i nostri milioni, e per soprapiù si facevano beffe di noi, fu assalito
, del dispregio, dell'odio; chi si fa beffe, non tende che a
lucilio mi scriveva che... si sperava in un liberatore e avremmo trovato
e come furono in mare, l'uno si faceva beffe dell'altro, e s'
le beffe. sacchetti, 219-114: così si rimase ancora questa cosa e con la
, e fu necessario che d'altri vestimenti si provedessero, perché quelli che indosso avevano
degli italiani sulle cose della loro patria si ripiegava sopra di sé più sconsolato e
e dai danni e dalle beffe -così si diceva -che regolarmente le toccavano a ogni
beffatale, agg. disus. che si espone a essere beffato, deriso,
volgar., xxii-6 (277): si missero a cercare alla seconda cagione di
poco insuperbiti della purità del loro corpo si corrompono per 10 vizio della superbia.
corroborino gli organi della digestione, ella si è questa una mera non filosofica fanfaluga
giovanni, andasse 0 stesse pure dove si volesse, sempre portava con seco 11
: 1 beffardi, cioè coloro che si dilettano di far beffe e di uccellare
. idem, 595: e più tosto si vuol fuggire che cercare di esser tenuto
beffato per sollazzo e per dimestichezza, si reca talvolta ciò ad onta ed a disonore
coi più piccoletti che zompavano intorno o si rotolavano abbracciati pel marciapiede. -figur
sempre mai inteso / che gnun non si vorrebbe mai beffare: / io mi
altro, con ciò sia che le beffe si fanno per sollazzo, e gli scherni
] l'ingiurie e disprezzi, e non si reca ad onta d'esser beffato e
s'aspettavano di vederlo restar fulminato, si mise a ridere di compassione. pascoli,
per non udirla, le lavandaie giovani si mettevano a cantare e la beffavano nei
. soldati, 50: invano ora si difendeva fingendo di beffare la mia curiosità
scultori che poi seguirono, i quali si beffavano de l'opere ch'a'suoi
le minacce della religione, par che si beffi di lei... luigi xi
beffi di lei... luigi xi si beffava della religione anche quando dava segno
, 292: fra loro poi si beffavano di questi e di quelli. de
, 30-3-6: egli... vinto si reputa e beffato e per neente avuto
. lambruschini, 1-323: un educatore non si metterà mai dalla parte dei beffatori,
greco che non credeva a nulla e si rideva di ogni cosa, e, come
la eseguirò. bar etti, 2-176: si farebbero beffeggiare per pettegole dalla brigata,
ch'apprendano i fanciul, se ben si guarda, / a maledire i morti e
19-67: fisso alcun tempo il lioncin si stette / a riguardar le macchine e gli
; lo sbeffeggiare, più amaro. si beffa per ridere e deridere; si
. si beffa per ridere e deridere; si beffeggia per umiliare o indurre in altri
per umiliare o indurre in altri disprezzo; si sbeffeggia anco quel che nell'intimo della
di rispetto, ma che per passione qualunque si vorrebbe avvilire. prati, i-io:
bruno, 3-846: altri con aperte sanne si fan mordaci, altri con comici cachini
fan mordaci, altri con comici cachini si rendono beffeggiatoli. 2. agg
: con questi non s'incontra e non si lega, / e con quest'altro
oh » gridò il giovine anch'egli, si coperse, e, avendo tutt'altra
peggio dal marito. moravia, i-101: si cacciò nella narrazione lunghissima e aggrovigliata di
, iv-26: io credo che se qualcuno si fosse presa la bega di scrivere
che fino a diana vergine beghina / si trasformò una volta in una gatta. de
di musica, con gli abatini che si scapaccionano di nascosto,... le
nascosto,... le beghine che si riaccendono i ceri scambievolmente,..
. g. raimondi, 4-180: si aprirono i portoncini di legno, senza fracasso
beguina, fr. béguine; una volta si faceva derivare il nome da lamberto
(il 4 balbuziente '); ora si riconnette al- l'oland. *
l'oland. * beggen (che si ricava dall'analogo fiammingo beggelen)
beghineria. panzini, iii-307: esso si stava immobile come tutte le cose
, 60 (96): il re si è quasi beghino e, per la grande
di nasturci e begliòmini, in cui si scorrèvano lìmpidi ramicelli d'aqua. slataper
bietolone e mosciamocco, non era, come si dà il più delle volte,
modo d'interrogare, come se si dicesse bene, or che ne seguitò?
frotte di servi, fendevano la folla che si curvava al loro passaggio come una
': nome e dignità che si vanno abolendo. beìbile, agg
beibili. beilicale, agg. che si riferisce alla persona e alla dignità del
è simile al giaggiolo): si suole coltivare nelle serre. =
il belare continuo; belato che si ripete; piagnisteo. giamboni,
e con la legna tolta ai torrenti che si chetano, l'uomo con l'agnello
montone recalcitrante che punti i piedi e si rifiuti di andare avanti. 3
/ quando per mezzo a un branco si raggira / di candide belanti, e le
sì fatto il belare che 'l bambino si riscosse e spavento di paura udendo la boce
muggire armenti. pascoli, 423: si parava innanzi / poche sue capre,
ne traeva a mano / una che addietro si volgea belando. saba, 72:
che le famiglie, quel giorno, si mandino a regalare l'agnello pasquale,
: andar non vi vorrebbe, e si ritira, / grattandosi belando la collottola.
offerto di dargli degl'insegnamenti. se si fosse messo anche lui a belare d'amore
riuscita bene. bartolini, 1-215: si vuole dica sempre di sì e sia sempre
campagna. silone, 5-266: voci perdute si udivano in lontananza, richiami di pecorai
podi: con conchiglia tripartita; si possono con siderare come i
dovevano vivere in colonie sterminate (si trovano i loro rostri accu
nelle forche, acciò che il mio furore si lievi d'israel. -disse alti
). machiavelli, i-1036: non si trovando alcuni che volun- tariamente preendessi questa
, 142: « e israele si congiunse con bealpeor; laonde l'ira
bealpeor; laonde l'ira del signore si accese contro a israele ». belfigurino
dossi, 229: e, intanto, si ripigliàvano i fuggiti buoi dal tintinnante sonaglio
che dolcemente presila abbracciare: / non si contese, ma ridea la bella. /
pananti, 1-2: e quando un sonettino si era fatto, / le belle non
e il petto anelo / udendo le si fea: che sempre stringe / all'uomo
, ancora / ch'estranio sia, chi si diparte e dice, / addio per
. ecco quello che succede a chi si mostra docile sofferente e appassionato. de
pratolini, 2-433: ogni fiorentino che si rispetti si sentirà in dovere di farvi
2-433: ogni fiorentino che si rispetti si sentirà in dovere di farvi almeno una
lucente. fracchia, 190: mi si chiama così, come un bambino: povero
... te li scolorisci, ma si vedono lo stesso. 3.
croccante, acidula: comunemente la denominazione si riferisce alla pera. bellabracciuta, agg
= voce popolare: perché il fiore si apre la notte; cfr. fr
melo importata dall'america: la denominazione si riferisce soprattutto alla mela, pregevole per
(pyrameis cardui), le cui larve si fanno riparo con le foglie, di
fanno riparo con le foglie, di cui si nutrono (altrimenti detto matonaia).
alcaloidi e dalle sue foglie e radici si preparano polveri, sciroppi, soluzioni con
mattioli, 2-1131: dal che si conosce che l'erba belladonna non è
sf. veter. macchia bianca che si estende da tutto il dorso del naso alle
10 non mi adiro, ma dubito se si conviene adirare. testi fiorentini, 187
troppo disteso; ma convieni ch'elli si riposi tutto bellamente appresso il lattare. livio
ii-1-211: s'egli comandava ch'elli si studiassero dell'andare elli andavano più bellamente
la superchia diligenza, / mostrò che bellamente si corresse. campanella, i-383: [
guardia il bellerbei della turchia e che si dice pubi camente, e
belletta negra ». / quest'inno si gorgoglian nella strozza, / ché dir noi
., 7-124]: belletta propriamente si è fango liquefatto da l'acqua, che
inno, cioè, questo verso, si gorgogliano ne la strozza, si gargarizzano
verso, si gorgogliano ne la strozza, si gargarizzano ne la canna de la gola
fuori una belletta ardente, la qual si chiama malta, che quando tocca alcuna
quantità di belletta e di sabbia che si depone nel fondo di esso, cresce
. quando il fiume o il padule si ritira, quella che rimane dicesi belletta
s'intònaca di belletti e manteche e si lava con aque corrotte, volgarmente dette
tutte le arti per ritrovare se stesse si sono volontariamente messe a pargoleggiare, che
polvere o pasta con cui le donne si dànno il « trucco »); pomata
, ha il belletto, e non si può conoscere se arrossisca. buonarroti il
quali alcune donne, per parer belle, si lisciano la faccia. monti, i-60
chiamavi 'l cielo, e 'ntorno vi si gira, / mostrandovi le sue bellezze etteme
/ com'hai veduto, quanto più si sale, / se non si temperasse,
quanto più si sale, / se non si temperasse, tanto splende, / che
30-19: la bellezza ch'io vidi si trasmoda / non pur di là da noi
col tempo ne viene, e col tempo si fugge. ferma se tu puoi il
immagine ma quello di che è immagine. si dipinge e immagina la bellezza infinita del
graziosa e sacra bellezza; e dir si po che 'l bono e 'l bello,
discorso, in quella cosa in che le si ritruovano; di maniera che e'non
; di maniera che e'non vi si possa aggiugnere o diminuire o mutare cosa
: nel dar perfezione a la quale si consumano tutte le forze de le arti,
perpetuità e la bellezza: percioché non si potrebbe chiamare perfetta quell'opera che utile
senza deformità nulla aggiungere o torre o trapportar si possa. peregrini, xxiv-118: la
tanto dilettoso per concorde senso de'savi, si regge principalmente da una rarità di proporzione
gli oggetti che producono i detti piaceri, si chiamano ordinariamente belli; ma quelli soli
ha di più sovrasensibile, in quanto si manifesta operatrice di bene non pur su
estetica edonistica e contro quella pedagogica, si è spesso levata la tesi, riecheggiata
ciò che è da preferire. ogni valore si oppone a un disvalore, che è
come in quelle sale di musei dove si mostrano quarzi, cristalli, madrepore,
i greci, per cui i sentimenti si rivivono « artisticamente > come bellezza, e
bellezza: ero forte, ma pure si diceva / ch'ero bella. non amavo
: bellezza dell'asino o del diavolo: si dice per lo più della donna e
(in rapporto con quel che si fa, con un'attività, con un'
più bella, ma, secondo che si crede, men sana, perché s'è
morte e le ferite che per lei si sostengono, bella l'aria, la
alla destra del principe di santo stefano si trovava la duchessa irene delle fratte,
nostrane che tu vai celebrando. non si accorgono, le belle stordite, che un
, fresche di lino, che ci si dorme che è una bellezza. alvaro,
un povero idiota zoppo,... si mise a far largo e a precedere
e in piccole e non faticose passeggiate si trovano bellezze sempre nuove. b.
ed origini dell'amore; e vi si mostra che ogni cosa bella è buona,
, seduto di sbieco in cassetta, si volge indietro ai clienti, e con un
faccia ancora a incantare le donne non si sa. bellezze non ne ha,
come il fanciullo è nato, sì si conviene inviluppare in rose peste, mescolate
peste, mescolate con salina, e si conviene il bilicionchio tagliare di lungo quatro
plur. m. -ci). che si riferisce alla guerra, proprio di chi
latino o franco. garzoni, 3-783: si trova scritto che in pittagora euforbo troiano
fatto uscire la sua armata; ben si vede quel ch'importa il disusarsi dalle arti
dire, / ché per usanza più cose si sanno: / che nel principio e
nel levar l'infante / come convien, si servan da quelle / che sono a
/ qui sa'tu ben che poner si conviene; / or nel fasciar soavemente
percuote in questo ferro sì forte, che si fende dallo capo al piede infino al
vermiglio, dal bellico in giù tutto si discoperse. berni, 122: un san
ora s'alzava sopra fonde, ora si tuffava sotto, e tosto che conobbe
, 303: quasi 'l bellico a'numi si sconficca, / d'amor ridendo,
forellino lasciato dal picciolo nel frutto che si stacca da sé. palladio volgar.
palladio volgar., 12-7: anche si serban bene [le pesche],
pesche], se nel bellico loro si mette una gocciola di pece calda,
gocciola di pece calda, e così si ripognano in vaso chiuso. crescenzi volgar.
volgar., 5-22: le pesche si conservano... se il suo bellico
conservano... se il suo bellico si riempirà tutto di pece calda iv'entro
entro gocciolata, e in chiuso vasello si riponga. carena, i-458: bellico della
. umbilicus veneris, con cui si traduceva il gr. xotuxt) s<óv '
. bencivenni [crusca]: e'si conviene il belliconcio tagliare di lungo quattro
: benedetto / quel claretto, / che si sprilla in avignone, / questo vasto
o wilkumb quel bicchiere, nel quale si beve all'arrivo degli amici, e
53: ma se quel giove iddio non si difese / da questo amor, né
cossi boriosa, altiera e maestrale non si contentò di salir al cielo senza condurvi
sarpi, i-2-39: una nazione bellicosa non si può contenere dalle guerre o civili o
discorso era stata troppo bellicosa e non si accordava... col mistico esordio
. apre i fiori appena la terra si trova sgombera dalle nevi. = voce
è in stato di guerra, che si trova a far la guerra (detto di
furono, che il re... si mantenesse puntualmente in neutralità con le potenze
potenze belligeranti. pananti, i-127: si tratta di due re belligeranti, / e
altro padrone,... chi si sarà arrolato in qualche terzo, come allora
belligeranza, sf. condizione di chi si trova o si dichiara in guerra
condizione di chi si trova o si dichiara in guerra (e può avere riconoscimento
bellimbusto. baldini, 5-47: se si pensa quanti sono... i vagheggini
uomo di ricercata eleganza, che si dà bel tempo: fatuo e
non badando alla caldura dell'atmosfera, si portasse indosso il mantello comperato ieri, tanto
nel dar la caccia all'onore muliebre si rendono importanti. prati, i-291: petrarchi
vero pastore sudicio, quadrato, che si tirava dietro le suole di legno un palmo
231: una specie di bellimbusto che si spaccia per baronetto londinese. pavese, 4-169
in ispecie: « che stecche! si sente che cambi la voce ». «
fa cosa non in tutto conveniente: « si saluta e non risponde: bellino!
. verga, 1-396: se quelle dame si fossero data la pena di origliare dietro
a me, che il mio padrone si lasci ingannare da una donna finta?
che, oltre al valore fondamentale, si estende a significare qualità varie e anche
che non quelle esteriori (secondo che si applichi alle persone, agli animali,
grande splendore. idem, io: laudato si, mi signore, per sora luna
l'uomo essere bella cui le parti debitamente si rispondono, per che de la loro
ma quando è buono, il bello si trasfonde nell'esterior dall'interno. carducci,
intorno. com'era bello! come si stava bene! non era possibile essere
-intr. (54): si ritrovarono sette giovani donne,...
compose. castiglione, 295: si dice una cosa e tacitamente se ne intende
contraria, come se ad un nano si dicesse gigante, e ad un negro
. monti, 7-152: in man si tolse / le bellissime briglie, e col
uso d'antichi vocaboli di cui non si trovano equivalenti nell'idioma corrente e co'
bellezza: ero forte, ma pure si diceva / ch'ero bella. non
di ordine morale o affettivo: e si applica piuttosto alle manifestazioni umane (con
/ e andar su di notte non si può te; / però è bon pensar
8-55: nullo bel salutar tra noi si tacque. idem, par., 15-130
». la quale in bell'italiano si chiama « ragion di stato *.
. foscolo, iv-317: ella non si pasce come le altre di quell'ambrosia
. e l'uomo appassionato quasi non si distingue dall'indifferente per verun segno esterno
senso d'ammirazione e di gratitudine che mi si destava in quei giorni alla notizia d'
buoni costumi. vasari, ii-85: egli si diletta ed ama e favorisce non solo
d'annunzio, iv-2-250: le comari si trattennero alle finestre per il piacere di
o acquar- zente che dir vogliamo, si mantiene sempre bella, e non vien
di limpidezza, con esso il qual si riserra. 6. come qualifica
, col mosto e con le castagne calde si rappattumò con lui. g. morelli
. deledda, iii-690: era quello che si dice « un bel pezzo d'uomo
sottolineare il valore dell'aggettivo a cui si accompagna. nieri, 245: una
l'aveva lasciato bello libero, perché si scialasse meglio. bocchelli, 1-iii-758:
rallegrandosi i suoi. levi, 1-138: si limitava, tutt'al più, a
fatte legare in anella, prima che effe si forassero. ariosto, 359:
il quale per li tuoi buon portamenti si potrebbe bello e morire. berni, 55-35
1-81: non ignoravan però, che se si tratta / di principe assoluto, ereditario
ciò somigliava al suo padrone, né si lasciava scappar mai le occasioni. idem
; i cannoni vanno da sé e si piantano al posto bell'e puntati.
altra stella per vedere la terra come si sfascia in silenzio dentro una pioggia di
era egoismo beff'e buono e che quando si fanno degli spropositi bisogna subirne le conseguenze
nella mia casa, ma di qui non si esce, se prima non mi rendete
, i-52: così un pazzo d'imperatore si tenne un bel dì alessandro il grande
il nostro sistema e un bel giorno non si riesce più a niente. pavese,
pelle? -gli dico un bel momento mentre si asciugava la faccia. -a bell'
cavalcata;... poi la dote si litigherà a bell'aggio. guicciardini,
dove, certe parolacce che ne'vocabolari si cercano invano. cattaneo, 11-1-353: in
militari e senza avvisaglie, non la si fa che alle fortezze di poco conto
. monti, iii-440: questa nomina non si è ancor fatta, e il numero
le scienze vive nella morta università; si fondarono accademie di belle arti; rifiorì l'
bel tempo. soffici, ii-191: si diffondeva in grandi rievocazioni di avvenimenti recenti
osservanza delle regole del galateo, nisi si et in quantum comportavano i suoi gusti
alcunché di più fino, che non si vede nelle provincie contigue. leopardi, iii-502
, iii-502: le lodi che ella si compiacque di dare ai miei versi mi farebbero
visse di continuo allegramente e bellissimo tempo si diede. redi, 16-viii-30: si
si diede. redi, 16-viii-30: si dia un bel tempo a queste belle giornate
per antifrasi: di cose che non si gradiscono affatto; oppure a significare disapprovazione
bel ghiribizzo, che i contratti non si possin fare in volgare, ma solamente
satictis, iii-318: a quattordici anni si lasciò rapire da quel bel mobile, e
da metter l'opera sua, quando si trattasse di sollevar poverelli; e che
di belle speranze... cosa si può desiderare di più? -far
per cui del mio sì ben ci si favella. petrarca, 338-14: conobbil'
'l ciel che del mio pianto or si fa bello. ariosto, ii-3: o
/ muove la testa e con l'ali si plaude, / voglia mostrando, e
ogni stella fu fuggita, / poi si levò e rifecesi bella / più che non
: e nelle spente ceneri patrizie i si voglion rimpastare e farsi belli. foscolo,
sulle / tavole apparecchiate / e che si fanno belle / de'lor veli di tulle
, rientrò e finì di radersi, si fece bello come doveva. -figur
, / e de l'altrui fatiche si fa bello. cellini, 1-3 7 (
e fraudolente, avvisatone il re, si usurperebbe il portarglieli [i doni] e
cui forse dette occasione un rimatore che si facea bello delle cose altrui o un cavaliere
il cortinaggio nuovo di massaro nunzio, che si era maritato allora allora, e faceva
se vi è la malaria? - alfio si mise a ridere...:
. palazzeschi, ii-447: e perché si sono gettate dentro il pozzo? -bella
a un mascalzone! sarebbe bella che si dovesse dirgli: guarda che ti bastono
345: ora la facevo beffa davvero! si vede proprio che ieri sera ne ho
riusciti; c'eran dei musi duri che si son messi frammezzo. oh le vorremo
panzini, ii-55: alla sera la tavola si reggeva affa bell'e meglio sui due
esso. pananti, i-56: -ora dove si va? -vo giù bel beffo /
: piantò la saltatrice, e bel bello si ricondusse dietro la modesta donna. manzoni
bel beffo entrò a parlare del modo come si fa all'amore. pascoli, 100
duonus), con la vocale che si continua nell'aw. bene: * benùlus
l'arte, che tutto fa, nulla si scopre. idem, 11-iii-873: se
ii-280: faccia che tutti gli altri si scordino ch'io sia letterato, e
? tutto! beati gli antichi che si credeano degni de'baci delle immortali dive
forza di osservazioni e di cognizioni, come si sono scoperte e si scuoprono le altre
cognizioni, come si sono scoperte e si scuoprono le altre idee stabili e invariabili
fantasia. gentile, 3-125: o si attribuisce alla natura un'interna finalità,
l'opera di una grande arte che si celebra innanzi all'avvento dello spirito,
, inteso come spirito umano. ovvero si considera la natura come specchio soggettivo dei sentimenti
metro per metro, dove il bello si tramuta in oro. vittorini, 5-357
: eh [signor poeta] non si faccia più desiderare; / tutti i belli
faccia più desiderare; / tutti i belli si voglion far pregare. leopardi, i-1042
. nievo, 561: sapeva quanto piacere si dà alle innamorate sparlando dei loro belli
il bello. carducci, ii-1-53: si mette a fare il bello con tutte queste
lo guardava di sfuggita sorridendo, còme si guarda un ragazzo che faccia il bello
tevere e correre il paese, quando si vedesse il bello. b. davanzati,
). -è bello, fa bello; si mette al bello (cfr. bello1
, 4-225: speriamo che il tempo si mantenga al bello. 8.
infinito o una proposizione dichiarativa. e si trova anche l'equivalente: è una
dietro l'altro, e da principio ci si accompagnava anche la longa colla bimba in
inciampi, o ch'egli sdrucciole, / si ritrovò con esso in su lo smalto
in su il più bello della cena lei si levò da tavola, dicendo che voleva
varchi, 18-2-421: non solo non si fece la detta risoluzione, ma in
sul bello del volerla fare... si levò il popolo a romore. vasari
davanzati, i-19: il ben servito ci si snoccioli di contanti in su 'l bello
per nostra e comun disgrazia, vi si son trovate cose corrispondenti e proporzionali a quelle
dottrina e con questa erudizione il vico si ricevè in napoli come forestiero nella sua patria
anche il ragazzo... e si mette a dar botte da orbi con un
accadeva però spesso che sul più bello si venisse a scoprire come qualcosa d'importante
fare una scenata col duca, quasi gli si fosse mancato di rispetto in casa sua
dalle amicizie. cicognani, 3-9: poi si rimise: ma gli ci volle del
v-1-802: ieri, davanti al camaro che si infoscava, dissi ai miei compagni:
farti di berretta. lippi, 6-84: si china, e mentre abbassa giù la
. tommaseo-rigutini, 595: belloccio non si dice se non di persona piena e
quasi attenuando il senso, di chi si vuol collocare tra il bello e il
gli era successo nel tempo che non si eran più visti, e ne aveva contate
bellezza vistosa, quasi ingombrante (e si dice con intenzione scherzosa).
l'altro avesse il tempo d'impedirglielo, si mise a chiamarla: -o carmela!
domòni. -allora lo re di ciò si maravigliò molto, dicendo: -che cosa
, iv-1-60: la notizia della contesa si spargeva rapidamente; prendeva le proporzioni d'
i belli spiriti. bartolini, 15-135: si diverte a leggere 11 libro d'un
ii6- 254: il simbolo del centauro si mostra ormai inadeguato: quella che sembrava
sembrava già la parte belluina dell'uomo si discopre anch'essa parte umana, la prima
anche lubrico, dei loro due corpi, si fosse contemporaneamente realizzata, altrettanto tangibile,
stare il costume di caligola, che si tritava... l'oro su'
i-368: adesso vi cucino io come si deve nel mio rapporto, insolente che volete
lorenzo de'medici, i-276: non si sentiva il doloroso belo / della madre
1-68: il mio gregge e l'altrui si vedea spesso / venirmi attorno, e
fu sì fatto il belare che 'l bambino si riscosse e spaventò di paura udendo la
. tozzi, iii-392: la campagna si fece più oscura e le nuvole sbiadirono.
plinio], 9-51: un pesce che si chiama ago, over belone partorisce,
potrebbe essere. = l'espressione si è diffusa anche per l'opera di
/ per es- semplo di lei bieltà si prova. idem, 59-144: oh cotal
volgar., i-101: qual bene si possa per alcuno operare nel mondo,
in lei posto mi sono, / si poca parte ancor n'hagio compresa. poliziano
/ la tua bellezza come un fior si fugge: / tu non se'quella ch'
/ ma di par seco par che si consumi, / come 'l peccato tuo vuol
sua gran beltate, / ch'altrui si rasserena, / e lo mio picciol merto
, in cui l'immagine dell'uomo si eleva ad un grado eccelso di potenza e
panzini, ii-221: fra i due sedili si stava una giovane donna. era un
d'un'onda, confusa nella pioggia, si profilò la schiena tutta bianca del beluga
gentile, / e minacciosa e lenta si rinselva. tasso, 6-37: fuggi la
: fra i cactus e i palmizi si veggono profilarsi, come belve all'agguato,
alle zebre e ad alcuni pagliacci che si esibivano in uno spiazzo, c'erano diversi
settembrini, 1-408: « e così che si fa a napoli? » « si
si fa a napoli? » « si soffre, signor conte. voi avete un
due alle prese quando diventavano belve e si picchiavano picchiando tutto, dando calci nelle
, bastonate alle tavole, e noi si rideva e si applaudiva. 3
alle tavole, e noi si rideva e si applaudiva. 3. dimin.
, sm. luogo elevato, da cui si scorge un ampio panorama; loggia,
loggetta in cima delle case, onde si gode bella veduta. verga, i-147:
, i-147: dal belvedere del convento si vedeva come un gran monte isolato, colla
belvedere coperto, con quattro finestroni che si aprivano sui quattro punti cardinali della torre
d'un verde chiaro che in autunno si colorano di rosso, fiori poco appariscenti
belzebù remoto / tanto quanto la tomba si distende, / che non per vista,
maggio la ghirlanda, / però che si disdice a voi tignosi. ariosto,
a perdifiato. paion due caproni che si rèchino, scavalcandosi e matteggiando, al
in marcia il regno di belzebù, e si annunziava per la fine del secolo il
pallavicino, 1-132: se di questa virtù si spogliasse il più fino bezzoarre d'oriente
eccellente alicorno d'africa, nulla più si cercherebbono. baretti, 2-201: quantunque
cercherebbono. baretti, 2-201: quantunque si possa trovare nel corpo di qualche
dall'indie quello stesso belzuar, che si trova nel corpo di certe capre selvatiche
non ci fia difficultà, perché la madre si andrà a stare seco e vuoila mettere
dico, salvestro, che questi uomini si specchiavano ne'buoni e ne'virtuosi e
buoni e ne'virtuosi e oggi costoro si rimirano ne'cattivi e negli ignoranti.
ch'e'porta a quello del quale si parla. dicendo: 4 ii nostro
quell'andata a bologna, la fani si fece il ritratto e lo consegnò al
servadore, e simili, che ben anco si dicono, servitore, imperatore, imperatrice
benandata, sf. disus. mancia che si lascia ai camerieri partendo da un albergo
(o da una casa in cui si è stati ospiti); congedo.
.]: benandata, mancia che si dà nel partirsi...: come
v.]: benandata, somma che si dà per- ch'altri rinunci a contratto
fausto, felice, che si effettua con buon augurio. tommaseo
frondeggiante; un sorriso tra di chi si compone a sonno, e di chi si
si compone a sonno, e di chi si risente da sogno benauguroso. dossi,
della deformità beneauguriosa certo è ch'egli si giovava. baldini, i-579: io
del contadino, al quale il ventre si gonfiava sol di gialla malaria. moravia
idem, 29-2-11: niuna benavventuranza è si ammodata che i maligni denti d'invidia
ventura buona e ria il magnanimo temperatamente si porterà, e benavventurato non sarà godioso,
2-103: ben che nel quanto tanto non si stenda / la vista più lontana,
oscure / come tu vedi, pur si potea stare / sanza sospetto, ché
per la cieca opinione, nella quale inebriati si sono, paia loro che in quel
a qualche chiaro fonte, nientedimeno non si contentano, né s'acquetano. guicciardini,
da lui, benché in qualche parte si possino biasimare, furono nondimeno grandissime.
guarini, 102: e certo e'si moriva, s'io / non l'avessi
ed apertissimamente confessare, ch'ai fin si debba conchiudere necessariamente, che più tosto