di salso umidor pasciuti / e pingui / si fermentaro ed esalar di sopra / improvvisa
: averno significava « senza uccelli »: si diceva che per la mefite che ne
e affannoso,... come quando si giace assopiti in una carrozza, ninnati
letteratura e d'una scienza, 'si mescolò a tutto; a tutto attaccò
ricordarvi. l'anima rivolta a voi si sente sollevata dal mefite di quest'atmosfera da
gelato, /... / bécero si sentì mozzare il fiato. tramater [
2-171: quelle lunghe sere che si passano nell'aria mefitica delle stalle a mormorare
dogmatica imbecillità. cardarelli, 1102: si può immaginare un campo più maledetto delle
obliquo o la smorfia che fra loro si scambiano, la barzelletta grossolana raccontata senza
egualmente nocevoli all'economia animale, le quali si fanno conoscere dall'odorato e dal gusto
circolazione sanguigna ha origine patologica; si trovano nel fegato dell'embrione e
pentola? chi fu eh, / che si mangiò la testa della menda?
, non solo più modernamente, come e'si può vedere nel menologio di basilio,
, 1-2-206: così nel medio evo si era in francia tanto cangiata la nomenclatura
. menomàbile, agg. che si può menomare o intaccare. — anche
o intaccare. — anche: che si può diminuire. galileo, 4-3-158
avvengono a uno scrittore... si fanno documento della storia letteraria, e
civile, del tempo, senza che però si risichi di dare a esso scrittore importanza
il colonnello, né alcun altro ufficiale si interessavano menomamente di lui.
che nella diminuzione de i due solidi si va, sino all'ultimo, mantenendo sempre
che hanno febbre, dopo il menomamento si dia con l'acqua fredda a bere.
ottimo, ii-225: a schifare cotali vizi si dee avere in sé carità al prossimo
): quando sopra a una cosa si dicono diverse sentenze, non si può mai
cosa si dicono diverse sentenze, non si può mai giudicare che l'una o
o l'altra non sia ragionevole e non si può ricevere senza danno della fede,
, 1-84: è una sentenzia, che si appella di menomamento, la quale ha
ant. e letter. che si trova in condizioni di deca
mai, e di popolo ornatissimo si vede piena. 2. astron
, 20: l'umiltade verace e diritta si è conoscimento della sua propria menimanza.
propietade di quello corpo a cui ella si congiunge. giamboni, 8-i-175: là
e regniano,... i tempi si mutano. crescono i fiumi. menomano
, così per un'altra via elio si menomava. perché elio cacciò da sé
più non crebbe, perché tigrinda più non si ingravida, ma di lì a tre
, / che a l'insù menomando alfin si sgombra / nel sommo, ov'è
s'abbevera l'armento / e non si vede l'acqua menomare. -scendere
altopascio, 87: li frati ogni sabato si possono menimare sangue, se bisogno fie
conv., iii-vi-2: queste ore si fanno picciole e grandi nel dì e ne
. pucci, ii-13: e così si passa lo dì per capricornio, per acquario
2-17: con quella [la pazienza] si mencyna il dolore, con quella si
si mencyna il dolore, con quella si fa lieve ogni grandissimo peso. c.
affanni raddoppiata, i quali io credea che si dovessero menomare col tempo.
vi-178: pensossi che volgarizzare la scienzia si era menomare la deitade. c. campana
merito de gli altri), ciò si deve al re don filippo secondo e alla
, 1-823: da tre e più anni si cerca di menomarmi mettendo in una cattedra
, 1-370: la confessione leale che si era creduta in dovere di fargli
capellano volgar., i-5: amore si può acquistare, conservare e crescere,
diminuisce, così la virtù pubblica tosto si menoma e si perde, perocché,
così la virtù pubblica tosto si menoma e si perde, perocché, come si strugge
e si perde, perocché, come si strugge la cera al fuoco, così si
si strugge la cera al fuoco, così si guasta ogni virtù per le lodi.
egli non ne sia dolente e che non si menomi l'amore tra lui e colui
c. campana, iii-217: il re si trovava ancor forte di cavalleria, pratico
dio e più ancora l'idea di cristo si andarono menomando. -reprimere, soffocare (
ribelli come il bove che tragioga e si scaglia innanzi contro il dirupo, non
piace a dio, la mia fortuna non si ne sentirà, né no menomerà la
menomerà la mia forza, se no come si seccherebbe il mare perché tutte le fontane
le fontane o acque dolci del mondo si secassero, sì che niuna ne metesse in
* tribuni, sino a tanto che si estinse affatto. tarchetti, 6-i-383:
fava, al menomar della luna) si divelle innanzi dì. storia dei santi
luna iddio, sì diviano ch'ella si corica e leva e cresce e menoma
. chiabrera, 1-iv-151: laura gli si tolse in su quel tempo quando,
conv., iv-xxiv-5: la nostra natura si studia di salire, e a lo
. 3. che è o si sente privato, in tutto o in
pratolini, 2-469: finora ella non si era mai sentita moralmente menomata, mentre
, ii-64: cecina... si rodeva dall'esser tutte le sue imprese svanite
. serao, i-165: subito dopo si pentì di questa domanda, in cui
, n-iiì-768: la clemenza... si volge intorno al medesimo subietto con la
in certi anni fa impazzare e per questo si chiama menomeno. = voce dotta
, caldi per lo diurno affanno, si bagnavano nelle marine acque d'occidente,
d'occidente, e le menome stelle si potevano vedere. varchi, v-177:
, con qual nome l'una dall'altra si distingue? -menome quelle si chiamano
altra si distingue? -menome quelle si chiamano, delle quali ciascuna parte è
paese de gli oriti... si trovavan pietre di metalli e arena altresì
primo gennaio al 30 giugno, e si astiene del tutto dalla menoma sigaretta dal
ogni prezzo. 3. che si trova nei gradi più bassi di un ordinamento
, 269: con ciò fosse ch'ella si congiugnesse a li spesseggianti cori de le
e pronto nell'armi, affabile e attrattivo si mescolava tra'menomi a lavorare e marciare
, la quale per mezzo del battesimo si riceve; o sia notte, o
di dire, quando nelle menome cose quel si desidera, che avere e usare diletti
ogni menomissima e appena sensibile alterazione che si faccia di voci,... non
guidon... umile al suol si stende / senza ch'ei s'abbia
: che soffra tutto, che non si risenta, che non voglia prestarsi alla
mal soffrirebbe che degli ordin suoi / si violasse il menomo. [sostituito da]
dio. buonafede, 1-i-75: appena si può muovere il menomo dubbio ch'il
2-38: al menomo sospetto mille braccia si sarebbero stese ad- afferrare il missionario ed
: il nudrire animali villeschi, come si fa degli armenti, reca vantaggio non menomo
severità? chiari, x-ii-21: non si scorgeva in esso la menoma mancanza che
rare attrattive. rosmini, xxvi-249: qui si posson notare tutti! gradi della
un'azione o di una intenzione che si riesce a contenere entro i limiti più
unità, e come veniamo certi ch'ella si ripete senza in nulla mutarsi? ciò
definitiva della facoltà di procreare, che si manifesta nei nostri paesi fra i 45
fisiologico involutivo, cessano le mestruazioni e si spegne la capacità generativa. c. e
menopoma alleganiensis, ha abitudini notturne e si ciba di piccoli animali acquatici; vive
medie. che è proprio, che si riferisce alla menorragia; determinato da menorragia
menossenìa, sf. emorragia localizzata che si manifesta mensilmente in sostituzione del flusso
]: gli fu comandato ch'elio si tondesse e andasse in abito menovile.
345: se a'signori parrà che si convengano avere più d'uno messo, sì
debiti e spese gravata, e non si possono e'detti debiti e d'ispese rèndare
. monachi, 69: non si voi più parlar di branca doria, /
parti di loro almeno, che-detti capitoli si debbano correggere e amendare, allora il
nel po. giamboni, 34: si dee... essere la sua pazienza
l'acqua, se menova ovver non si abbia, in questo modo si puote trovare
ovver non si abbia, in questo modo si puote trovare. 7. abbreviarsi
mènsa, sf. tavola sulla quale si dispongono le stoviglie e si servono i
sulla quale si dispongono le stoviglie e si servono i cibi per consumare i pasti
conv., iv-xxvn-14: non altrimenti si dee ridere, tiranni, de le vostre
: sangue perfetto, che poi non si beve / da l'assetate vene, e
beve / da l'assetate vene, e si rimane / quasi alimento che di mensa
del re. marini, i-93: si vedea un arco magnifico sopra quattro alte
1mensa 'è tavola intorno alla quale si siede per mangiar le vivande che vi
siede per mangiar le vivande che vi si posano sopra. * tavola 'suole ancora
pranzo sotto gli sguardi delle persone che si spenzolavano dalle gallerie. de roberto,
secolo precedente e galante in questa mostra si vedono, accanto ai gioielli, molti argenti
cubito ad un tripode ovvero mensa: si riconosce che è la guardia dell'infermo
per suonare le dodici e tutto il paese si disponeva alla mensa. borgese, 1-138
vivande, / del ragionar gran parte si dispensa / sopra d'orrilo. bandello,
lode / la cicorea sementi, onde si adorni / poscia al tempo miglior la
duro. 12. che trascorre o si svolge fra gli agi, le mollezze
: le nazioni... non si rendono rispettabili col morbido vivere, con le
/ suo spirto a quel fulgor tutto si scosse, / benché tra gli agi morbidi
giungeva di rincalzo l'affermazione che lui si era sempre ritrovato nel morbido.
... ella nondimeno... si dimostra so- pramodo parca e sobria.
487: è in tempi addirittura morbidi che si può credere che la poesia e il
altrove morbida e deliziosa, il lor vigore si rallentò. cardarelli, 758: è
amore, perché l'olio in sé si reca il colorito più morbido, più
a olio, sfumandosi dolcemente i confini, si passa senza crudezza dall'una all'altra
di più vera bellezza [tiziano] si rese in breve a molti superiore nella
con forza e naturai vivezza che indarno si può sperare l'eguale. baldinucci,
con tanta grazia ed onestà che non si può immaginare meglio, essendo il girare
, 3-227: trovandosi un poco lontano, si vede quella carne tonda morbida senz'ombra
architettonico). serlio, 1-120: si potrà dire [la costruzione ionica]
tanto di crudezza. ed ancora che si cannellassero le colonne e s'intagliassero i
e incavassero i denticoli, giammai non si potria dir cruda. sansoinno, 4-113:
serra, i-39: per pochi cenni, si è pure abbozzata ualche immagine di poeta
e delicato, di maniera che bene si dimostra fratello carnale del b. salvini
c e del g, che morbidi si mandan fuori, de'popoli della toscana propria
fuori, de'popoli della toscana propria si posson dire. -che produce un suono
morbido urto. -che procede o si muove in modo uniforme, senza incontrare
[i tordi] ritornano dai campi e si tuffano, con un volo morbido,
sarà più benigno et agevole che non si conviene e vorrà curare le tue fedite
machiavelli, 1-iii-1401: le cose di costà si mostrono alquanto più morbide. caro,
, 39-vi-151: che il vino non dolce si chiami a roma 'vino asciutto '
-sostant. magazzini, 61: si fanno anco vini bianchi e trebbiani bonissimi
, 27-694: avrei voluto che quella mano si fermasse ad accarezzarmi, a consolar la
alvaro, 8-263: fra di loro non si sente mai dire di quei drammi sentimentali
/ « mi sento il cuor che mi si rompe in gola ». baldini,
e morbido l'olio della luce / si riversa quaggiù. -ameno, ridente
stato di compassione di me stesso, si capisce che io sia esposto a delle lesioni
mente a ognuno la sua donna e si confondeva coi pensieri dell'adolescenza, quando la
è un sogno morbido e vietato, ma si sa tutto di lei. moravia,
giungeva di rincalzo l'affermazione che lui si era sempre ritrovato nel morbido. « l'
pare dell'aleardi! diceva: « si guardan sempre e non si toccan mai »
diceva: « si guardan sempre e non si toccan mai ». = deriv
lissiviali vi sia sproporzione considerabile, allora si fanno i bollimenti e le mozioni morbifere.
usato per qualche tempo... si possa disporre il corpo a sentir meno
fissandosi. targioni pozzetti, 10-21: si aggiunga il riflesso dei benefizi procedenti da
impedisce di esplorare il terreno morbigeno dove si sono prodotte. = voce
morbiglione specie di malattia esantematica contagiosa che si manifesta con esantemi maculosi rossi acuti,
scomparire (e su questo decorso tipico si instaurano con frequenza complicazioni come l'otite
maggior gravità, e che come quella si diffonde in piccole pustole dalla faccia per
morte corsi per il morbillo il cui ricordo si associa a quello di certe storie figurate
cestoni, 185: verso il mezzo giorno si decifrò la causa, perché comparvero li
gli dava dell'uzzolo, o come si dice nei paesi suoi, del morbino.
. f. doni, 5-21: non si conosce forse la boria, il morbino
delle biade, alle quali pur generalmente si applica, e le quali noi vediam rigogliose
(così detto dal riso involontario che si offre in alcuni morbi, e frequentemente nell'
faenza, xxxv-1-456: amante dunque morbio si gastighi, / non dica d'amor fallo
tirando a quella volta, meravigliosamente ci si presentarono avanti alcuni morbi- sciatti, che
: il periodo in cui la malattia si manifesta o il decorso di essa.
rintropichisce lo 'nfermo e il morbo si fae incurabile. beicari, 6-90:
quel crudel morbo, che mal franzese si chiama, avea nella città fatto principio
trovato un povero esserino, che non si poteva dire un mostricciattolo perché aveva pure
o americano, pot mi pare, seppur si scrive così (cara gloria, dare
morbo esecrabile... (come si vede in alcuni tocchi da questa maledizione
sifilide. dalla croce, i-92: si veggono in quelli che patiscono il morbo
o nelle membra naturalmente fredde, che si possono dimandar tumori acquosi. goldoni,
g. del papa, 6-i-10: si osservano... alcuni chiari et
percosso da dio d'una infermitade che si chiamava morbo regio, la quale corrompe
tiranneggiava quelle parti una certa malattia che si chiamava morbo sudante o male inglese,
tanto carnosa e tanto sanguigna che non si sapeva di dove prendesse tanto sangue in
-anche: qualsiasi malattia contagiosa che si diffonde epidemicamente; pestilenza, epidemia pestilenziale
qui, perché chi passa non ci si ferma; e più sento che a
infirmità l'altra, un morbo d'uno si propagava in molti. lancellotti, 503
uffiziali da quel magistrato [della sanità] si diceano... 1 'messeri
telo / che passi il cuor, stizza si chiama ancora / da un morbo che
'l fanno infermare d'una infertà che si chiama etica, ovvero morbo sottile.
sangue appartenente alla classe mastigophora, che si diffonde soprattutto con l'accoppiamento ed è
. bot. qualsiasi alterazione organica che si presenti in un vegetale (e può essere
, prodotte da funghi e batteri (e si distinguono il morbo bianco, dovuto al
convienti / il ferro ogni qual volta si palesi / morbo improvviso nelle piante. c
un tale effetto? / e qui si pose al naso il fazzoletto. magalotti,
. le impressioni funeste del giorno prima si rinnovarono nell'animo suo anche più cupamente
. panigarola, 1-15: a pena si può dire quanto sia appiccaticcio il morbo
poeta quanto questa gola di gloriola, che si risolve in un desiderio di sopraffazione!
vecchi e giovani, fanciulli e donne si mostrano colti dal capogiro e '1 farnetico.
escono di là [dal teatro], si rallenta bensì alquanto la violenza del morbo
alquanto la violenza del morbo, ma non si calma per ciò. d'annunzio,
1-198: il re carlo... si persuadeva, e saggiamente, eh'a
: son più contento del lavoro che si fa, e più si farebbe,
del lavoro che si fa, e più si farebbe, se non fosse il morbo
italicismi che il famoso arrigo stefano non si potè tenere di non levarsi contro a quel
: il più orribile morbo che imaginare si possa lo tormentava, ché...
10-316: della morte... si evitava persin di parlare, convenendo tutti
studiosi professionali della poesia... si direbbero privilegiati di una strana immunità,
, ii-1093: speriamo che il morbo spagnolo si fermi all'amor de'pennacchi, dei
circonda e non conosce ancora, e si acuisce morbosamente brancolando nelle tenebre attraversate da
ogni insinuazione, le pareva che tutti si dovessero occupare di lei. pavese,
dalla più fastidiosa delle morbosità morali che si sviluppino dall'amore e dal matrimonio. carducci
la generazione odierna. morbosità la quale si manifesta nella concentrazione di mughetteria che è
la cura de'mali... che si fa rimovendo la causa morbosa. segneri
. segneri, iii-3-157: se con costui si praticasse l'avviso che dànno i medici
. consiglia che nell'anatomia dei cadaveri si paragonino li fluidi sani con li morbosi
mezzo de'venti della bassa pianura e vi si fermino sopra. cesarotti, 1-xx-210:
a. cocchi, 4-1-3: pare si osservi che dopo l'uso di un
tal rimedio [il mercurio] i corpi si facciano generalmente più pieni ed alcuni cadono
, 5-137: coll'aiuto poi della macerazione si distinse senza equivoco una cicatrice, nel
dove l'epiglottide doveva essere piantata, e si comprese che la descritta mancanza di epiglottide
più caustici ed in molto maggior copia si trovano raccolti i miasmi morbosi. milizia,
mattinata di autunno,... si alternavano lugubrmente al suo scrittoio i tossicolosi
, i febbricitanti, i cui mali si aggravavano in quella temperatura morbosa dei mali
l. ricci, xv1ii-7-508: si è dubitato se l'anno morboso posteriore
infiniti altri viventi, qual diferenza sostanziale si può dir che sia tra il re e
solito. targioni tozzetti, 7-155: non si conviene [tal grano] ai corpi
o indifferente. rovani, ii-406: si lasciava prendere dai consigli che gli venivano
nella villa di campiano, che poi si ritrovò abbondantemente mescolato tra il grano buono
. 6. figur. che si distingue per una sensibilità esasperata, eccessiva
persone o cose o idee; che si trova in uno stato di esaltazione,
-sostant. de pisis, 1-349: si godeva a vederla man mano ingiallire [
dolore del capitano per la perdita della moglie si facesse intenso, tanto da assumere l'
, i-764: sul volto, gli si vedeva la tortura che subiva per quell'
v'hanno lasciato trascorrere per veder quanto si stende questa vostra insolenza?
. prodotto di scarto delle olive che si ricava dalla lavorazione dell'olio, costituito
o antiparassitaria. -anche: feccia che si deposita nei recipienti che contengono oli vegetali
crescenzi volgar., 5-19: l'olio si dee partir dalla morchia, quanto più
partir dalla morchia, quanto più tosto si puote, imperocché l'olio, quanto
di rame di cipro in fin che si spessisca come mele, è costrettiva.
ove a suo tempo / dalla morchia si scevri il puro sugo. sergardi,
sugo. sergardi, 69: lo stomaco si lava con l'aceto / e nella
abbastanza sia confacevole alla trebbiatura, primieramente si rada, poi si scavi e,
trebbiatura, primieramente si rada, poi si scavi e, mesciando paglie con morchia
purificato. d'annunzio, ii-338: si mietano gli orzi e i legumi, /
conciata / con pula e con morchia, si rasi. li. cecchi, 8-134
che fanno le olive colte nel monte dove si pongono prima che macinino.
. idem, 19-37: dalla morchia si scevri il puro sugo [delle mele]
10-176: ti spedirei alla sardigna, dove si fa morca da barocci con le carogne
morchia dei piedi, il lordume che si raccoglie nelle unghie. viani, 4-86:
, 4-19: il calor anco in lui si sta mal vivo; / in lui
questi: moraiuoli, infrantoi, i quali si dicono ancora morcai. targioni tozzetti,
di sei dita, poiché dentro ad esso si depositerà la parte acquosa e morchiosa.
cene de'monarchi persiani... si serravano loro [ai paggi e ai
voce, con sembiante allegro e gioviale si voltò alla moglie e, essendogli impedito il
rinunziava ai vincigli del viver comune, si sottraeva alla mordacchia dello stato, alla
1-ii-250: un cane... si sa mordace, quando non abbaia.
a mordere. lomazzi, 2-166: si deono mostrare in tutti gli atti la
respignendo l'avide e mordaci / labbia, si tinse di color di rose. marino
. per estens. che taglia, che si conficca agevolmente; affilato, tagliente (
t crudo martel quella mordace / onde si stringe, onde si tragge il ferro
quella mordace / onde si stringe, onde si tragge il ferro. -che
dello stomaco,... dove si causino da troppa pienezza, vi vale
castoreo, facendo poscia il contrario quando si fanno da siccità di stomaco o da
aceto. tarcioni pozzetti, 8-72: si esaltano ed aguzzano le parti saline e
medicina che ha sapore mordace e acuto si infiamma agevolmente, è mordace, penetrativa
penetrativa, ardente. biringuccio, 1-150: si può col gusto della lingua assaggiare s'
[ebano] se, in piccoli pezzi si sfende, è dentro di un color
e mordace,... non si usa se non di rado.
cotal pietra bituminosa... ottimamente si accende e mena un calor più mordace
nella reputazione o negli interessi; che si compiace di esercitare, su tutto e
la mente, quando... si vede disprezzare dalle vituperose villanie delle mordaci
per essere forse stato più mordace che non si conveniva. bandello, 4-27 (ii-809
aveva la più mordace e velenosa lingua che si sentisse già mai. cellini, 2-44
. cellini, 2-44 (379): si misse colla sua mordace lingua a dir
dir tanto male di me, quanto dir si possa. guazzo, 1-40: seguono
i-164: il maledire con formola ingiuriativa si lascia a i mordaci. leopardi,
parole, alle quali fine por non si puote se non con empiergli la gola,
arditamente con parole vantevoli e mordaci non si è peritato di lacerare la vostra maiestade.
, ancor vibrante della violenza commessa, si aveva in cambio la sferzata di quell'
, i-700: il poeta [catullo] si dimenticò della mordace natura storica del verso
sol del loro moto / chi dentro vi si porta a dar di petto.
. fagiuoli, ix-132: il mondo si divise e restò pieno / di poveri
quel che nati erano a pena / si desse morte, i suoi / sperando si
si desse morte, i suoi / sperando si que- tar mordaci affanni. a.
i vizzi han preso possesso e che si sono confermati e corroborati in un animo
meccan. pezzo di metallo dolce che si usa collocare fra le ganasce della morsa
: arrivai in corte allora che mordacemente si agitava la controversia fra il duca vincenzo
volgar., 2-16: per due dì si macerino [le mandorle] nella molsa
la mordacità delle medicine ulcerative, quando si me scola con esse.
maliziosità. caro, 1-6: perché si risolvono che nessuno d'essi si possa
: perché si risolvono che nessuno d'essi si possa assecurar della mordacità vostra, si
si possa assecurar della mordacità vostra, si sono accordati tutti insieme a volervi mettere
nannini, 1-9: ferdinando, che si sdegnò della domanda del padre, con
discorsi, coi quali... si aveva reso terribile a'nemici e giocondo
, non può essere che non li si noccia con la mordacità del medico.
. balducci pegolotti, i-16: [si vende] mordasangue, e dassi il
e dassi il sacco, e non si fa tara. = dal lat.
, molto mobili, le cui larve si sviluppano nel legno marcio e come parassiti
ha colore bianco tendente al rosato; si trova nella nuova scozia e nell'alpe
tutte e spengo l'ira, / come si fa con due mordenti cani.
in luoco di uno mordente cilicio, si avea vestita una corazza di ferro sopra
, ella non può soffrirlo e di fatto si muore. siri, viii-813: un
monti, v-420: il mio occhio si risente non poco della mordente aria marina
mordenti riputavansi per dubbiosi, i mitiganti si prevedevano indubitatamente disutili. siri, xii-620
202: la sorte del dicto pepe si è più grosso... e non
viso nella freschezza mordente dell'acqua, si persuadeva della sopravvivenza del suo sentimento.
comisso, vii-251: la loro curiosità si era fatta sempre più mordente.
ferisce nell'orgoglio. -anche: che si esprime senza remore, con la massima
, beffardo. ghislanzoni, 18-101: si è mai udito declamare il verso con
mordenti della realtà, s'umanizzava, si faceva più esperto e più mordente
fronte corrugata sul contradittore, di cui si fa subito un avversario, [oriani
d'oro panni e adornamenti. e1 si fa un mordente... in questo
per uso de'pittori, le quali si chiamano mordenti. vasari, i-172:
dorasi ancora in un'altra maniera che si chiama a mordente, il che si
si chiama a mordente, il che si adopera ad ogni sorte di cose, pietre
, drappi e corami, e non si brunisce come quel primo. questo mordente,
che è la maestra che lo tiene, si fa di colori seccaticci a olio di
egli è fresco ma mezzo secco, vi si mette su l'oro in foglie.
e lucente. baldinucci, 55: si fa a quel lavoro, che non si
si fa a quel lavoro, che non si può o non si vuol brunire o
lavoro, che non si può o non si vuol brunire o lustrare, coprendo la
bam- bagio indico ed americano. indicibile si è la varietà di tali manifatture.
.. l'oro e l'argento vi si appone altresì per mordente, e giammai
altresì per mordente, e giammai non si distacca, eziandio lavandolo più volte.
v.]: * mordente 'si dice d'ogni materia di che s'imbeve
scena romana non ha più ritrovato, si recitarono per la prima volta lavori che
. bacchelli, 1-i-431: se alle idee si togliesse la prerogativa d'irritare e di
alterato in diesis o bemolle, e si segna con appositi accidenti posti sopra il
mordente': ornamento della melodia, che si fa esprimendo due suoni, come nel
dalla croce, ii-18: in quattro modi si cavano tossa dubitate nella calvaria,.
ecc. cennini, 74: si fa molto più lavorio co meno oro
i-259: quanto al metter d'oro, si fa in due modi: l'uno
è più comune, perché con esso si mette d'oro in tela, in legno
è chiamato a bolo, e questo si fa sora il legno, per brunirlo.
cane ch'abbaiando agogna, / e si racqueta poi che '1 pasto morde, /
a divorarlo intende e pugna, / cotai si fecer quelle facce lorde / de lo
e poi che per gran rabbia la si morse, / disse: « questi è
gli mordeva la mano e di quello morso si moriva. cellini, i-iio (257
(257): certi cani maschini mi si gittorno adosso e malamente mi morsono.
vili giumenti molto affaticano e di poco si sodisfanno; li più generosi mordono chi li
e noi mordevamo la polpa succulenta come si morde il pane. montale, 2-25:
/ che '1 porco quando del porcil si schiude. berni, 97: per parer
monte, xvii-778-10: già del'angnello nom si teme morso, / ché suo morder
l'un l'altro in suda schiena sì si morde. savonarola, ii-24: la
. savonarola, ii-24: la lepre si fuggì via, per la qual cosa li
cani stizziti vennono in tanta rabbia che si mordevano la lingua e sputavonla nella faccia
l'uno a l'altro e poi si mordevono e mangiavono l'uno l'altro.
,... continuando lor vezzo, si mordono insieme e si abbocconano.
lor vezzo, si mordono insieme e si abbocconano. -stringere con forza
da èva, / e questa pianta si levò da esso. casti, ii2-
rosso, 145: mentre che e'si bagnava, voleva che essi [fanciulli]
soldati, 2-189: entrò nel letto, si mise bocconi su di lui, cominciò
-recipr. ghislanzoni, 16-141: non si può, anche amandosi fino al delirio
. leonardo, 2-123: dell'orso si dice che quando va alle case delle
che lo mordano vendicare, con nessuna si vendica. fasciculo di medicina volgare,
siena, 298: le sanguisughe non si possono attaccare al ferro né mordere l'
. milizia, iii-106: poi vi si versa sopra dell'acquafòrte, che morde
in modo da produrvi degli incavi, come si fa coll'acqua forte sul rame,
necessità pigliar dua diamanti; e tanto si soffrega l'uno all'altro, che a
, che a questo modo facendo ei si mordono, e dassi loro quella forma che
insiem legati. de marchi, i-124: si sparpagliò finalmente un bagliore per la camera
: un falò enorme... si sentiva mordere e scoppiare. 5
. carena, 2-342: « mordere » si dice parlando dell'ancora, quando una
sue marre entra nel fondo e vi si afferra. d'annunzio, v-1-181:
nunziata aveva fatto annusare allo svenuto, si era diffuso per tutta la stanza, e
poc'anzi lieto delle tepide piume, si lancia scalzo sul pavimento, apre le
, apre le imposte, e nudo si espone al gelato mordere dell'aria.
, purg., 27-10: più non si va, se pria non morde,
lì. gadda, 13-285: i dolori si accavallano, mordono come serpenti. lombari
porse / s'a la natura assunta si misura, / nulla già mai sì giustamente
20-111: del folle acàn ciascun poi si ricorda, / come furò le spoglie,
bene spesso, ma la cuopre e non si lascia trasportare. a. cattaneo
oggi gl'infermi... come farnetici si reputano sani e mordono il medico e
isabetta, disperata della vendetta che sperava si facesse dell'oltraggio ricevuto,..
considerato, e chi sia quello che si morde. gelli, 15-i-40: dettonsi [
e deludere le leggi contro i satirici si fronteggiava del favore del- l'imperadore.
vipera chiunque osasse parlare di terra che si muove. -recipr. bibbia volgar
manifesta pazzia. gherardi, iii-62: si cominciorno a mordere e a detrarre l'
b. fioretti, 2-5-33: gl'interpreti si disperano, stillano il cervello, sudano
il cervello, sudano sangue; fra loro si mordono, si azuffano, s'indragano
sangue; fra loro si mordono, si azuffano, s'indragano. tocci, 1-112
.. v. franco, 5-76: si messe [il petrarca] a scrivere
morde quella preminenza ch'egli [robespierre] si arroga. guadagnali, 1-i-7: promuover
quasi palpabili, di quel tanfo e si sentiva preso al capo, occhi e narici
! niccolini, iii-368: per qualche maligno si dirà essere nella razza dei letterati tale
letterati tale che per morder di pasto si raccheta, e tale che pur divorandolo abbaia
primi e dalla malvagità dei secondi ei si tenne ugualmente lontano. pea, 8-139:
metta sui giornali. -qualche nome si legge. -quando dicono il nome è
nome è qualcuno che non morde, si sa, -fece scarpa ridendo con gli
g. bargagli, 203: non si disdice ancora alle donne il mordere un poco
monti, x-4-423: d'ogni parte / si fa sangue e macello. e già
offendono o danneggiano senza minacciare (e si contrappone a: can che abbaia non
la biscia morde il ciarlatano (chi si crede approfittare dell'altrui malignità, n'ha
la vipera che morde. -non si può mordere il cane senza essere rimorsi:
. proverbi toscani, 164: non si può mordere il cane senza esserne rimorsi
, non mostri i denti: non si mostri minaccioso o baldanzoso chi non è
di chi li scaglia: spesso ci si sfoga contro gli effetti di un male
campanella, 5-92: il membro si rizza, ed egli solo è atto
... innanzi che le pogniamo, si deono macerar nella mulsa molto adacquata,
vere. d. tìartoli, 13-4-46: si sofficcavano tra le membrane increspate d'essa
spiriti agri e d'una acuità e acerbezza si mordicante che, fino all'esserne dissipati
mordicante. idem, 16ix- 15: si è risvegliato un acutissimo dolore nella regione
mordicano lo stomaco, se prima che si mangino non s'infondono in acqua calda
. lettere inedite, ii-106: il primo si è di raddolcire l'urina, acciocché
qualche parte della pelle ed in essa si diffonde. 2. figur.
mordicazióne (region. mordicacióne), si. corrosione, intaccamento; irritazione,
: chiuse il ventaglio d'un colpo e si mise a mordicchiarlo con le labbra.
mordicchiava il ventre della madre, che si scuoteva tutta per allontanarlo.
3-64: lo succo dell'erba, che si chiama mordigallina, con lo succo delle
più spiriti in sé di quello che si faccia per lo succio, ma perché raccordatosi
orazio] narra i mordimenti che gli si davano perciocché origine avea da gente servile
il male, che nell'india propriamente si chiama 'mordiscin ',...
in poche ore ammazza, se non si trova qualche remedio che faccia evacuare o
per vomito o per secesso, altrimenti si scoppia dal dolore, ancorché per detto
careri, 1-iii-19: quel male che si chiama mor- dazin porta seco febbre,
= dalla denominazione locale con cui a goa si indica tale malattia (e corrisponde probabilmente
e letter. che morde; che si difende o attacca con morsi; mordace
dee., 9-8 (384): si diede ad essere, non del tutto
erano e di mangiare delle buone cose si dilettavano. tomitano, 435: tal volta
: la natura umana... non si può ritenere dal ridere ad un improvviso
morso dato ad altrui, comecché non si applaudisca in cuore al morditore. cantù
cantù, 528: molti... si tennero di buono al vedere tolto di
morditori, e se essi riscaldar non si possono, assiderati si vivano. ottimo
se essi riscaldar non si possono, assiderati si vivano. ottimo, iii-519: molti
e fieri morditori de le cose altrui si possa coprire. citolini, 2-5: si
si possa coprire. citolini, 2-5: si può dir che [la lingua latina
della morditura e donde è anco che si bacino quell'altre parti da te ricordate
molto velenose e altri aspidi simili, si usa bevendo detta polvere con acqua e
le morditure. desideri, lxii-2-vii-70: si trovano in que'paesi grossi serpenti de'
ecc. aretino, 20-122: si udiva fra loro un sospirare sanza far
. prov. con la pelle del cane si sana la morditura: la colpa esige
, 164: con la pelle del cane si sana la morditura. = =
con tinta aurea scura, con cui si fanno begli scarpini per bei donnini.
moreano, agg. letter. che si riferisce, che è proprio, tipico
f f 418: i funghi si fanno così: i morecci e i cocchi
morecci e i cocchi al tegame, si scelgono i tondini più belli e le cappellette
scelgono i tondini più belli e le cappellette si lasciano intatte. montale, 3-234:
locuz., nel tardo medioevo, si riferiva al modo di interpretare il diritto
.]: 'morella': nome che si dà indistintamente a quattro diverse specie di
partic., dei cavallo): si distinguono il morello ordinario o deciso, di
maltinto o fosco o affumicato, che si avvicina al colore mattone scuro (v
. v.]: 'morello 'si dice pure del mantello di quel cavallo
: al quale in alcuni luoghi d'italia si dice morello. ariosto, 23-28:
dossi, ii-61: l'ira gli si pingèa morella nel volto e gli strangolava
nino dimenticava il morello de'pizzicotti e si sentiva rimesso i tacchi nella sua stima
altri. garzoni, 1-552: vi si scuopre dentro [ai mulini] una architettura
3. agric. unità parcellare in cui si suddivide un podere nel ferrarese e in
morèllo3, agg. ant. che si riferisce, che è proprio di ludovico
incoerente, trasportato da un ghiacciaio; si distinguono la morena mobile e la morena
posizione rispetto alle parti della massa glaciale si distinguono la morena mobile superficiale o morena
, la morena laterale destra dell'uno si tocca e si fonde colla morena laterale sinistra
laterale destra dell'uno si tocca e si fonde colla morena laterale sinistra dell'altro
. cucini, 1-182: il ghiacciaio si divora e si rinserra, / occhio
, 1-182: il ghiacciaio si divora e si rinserra, / occhio bianco d'inverno
plur. -ci). geol. che si riferisce, che è proprio di una
stoppani, 1-633: quel terreno che si chiama morenico, perché formò parte delle
su la neve, nel fango, si ricompongono in attesa della morte. pio
vorrebbe, senza alcuna fatica, che si ha da abbracciare 'in agendo patiendo-
di disperazione gioiosa insultava se stessa e si dava di bagascia e di porcona,
. 2. per simil. che si affievolisce, che si spe- gne lentamente
per simil. che si affievolisce, che si spe- gne lentamente (una luce,
.). -in partic.: che si oscura, che volge al tramonto,
, 11-44: la lucerna fumava e si oscurava morente. calandra, 6-201:
una neve morente. y che si va smorzando lentamente; che si affievolisce
y che si va smorzando lentamente; che si affievolisce gradatamente fino a estinguersi,
affievolisce gradatamente fino a estinguersi, che si ode sempre più sommesso e lontano (un
lo spazio di sei o otto secoli si contesero la dominazione del mondo, minacciano
annunzio, iv-2-158: il lume delle lampade si diffondeva fievole dall'alto, dando un'
del piemonte sono quelle nelle quali non si travaglino dei cavalieri, avendo sua altezza
ritmica o armonica o melodica, si eseguiva per lo più collettiva
adattamenti, nei secoli xvi e xvii si diffuse in italia, per il carattere
fanno moresche. sanudo, lvi-299: si comenzò a far moresche, sonar de
, spiccata una cavrioletta in aria, si mosse saltando e atteggiando una moresca di vendemmiatori
, frastuono, trambusto (di gente che si diverte o che litiga clamorosamente).
dì... /... si fece più d'una moresca / giù
(ii-593): saltellando, né si volendo a nessuno lasciar prendere, facendo
cercarlo, che so io dove e'si sia? - io non lo so anch'
calca. aretino, 20-101: tosto si seppe dove era: e moresca de
rimasto in abito di mattaci no, si pose a battere la moresca: che
tavole, strida e altri fracassi che si sarebbe stordito una masina di un molino.
roma ti fa intorno quella moresca che si suole veder far dagli ongari al giubileo.
. 2. opificio nel quale si lavora il filaticcio. cavour, vii-218
senza introdurre questa caldaia a vapore non si può seguire il nuovo sistema. s'incontra
plur. m. -schi). che si riferisce, che è proprio, tipico
praticato dai mori; che deriva o si ispira alle maniere, alle usanze,
proprie dei mori. -anche: che si riferisce all'abilità, all'astuzia,
, 712: l'arte sua propria si era il fare bottoni moreschi e cotai
: con molte parole lo fece avertito che si volesse aver cura e temerariamente non si
si volesse aver cura e temerariamente non si fidasse alla fede moresca. tasso,
401: il signor padre... si tirò sulle orecchie un berrettone moresco,
un berrettone moresco, accese la pipa, si fece versare il caffè. savinio,
di frassinetto. sassetti, 230: ella si è messa nell'acqua salata para todo
valoroso e franco, / e così si rinforza la moresca. calvino, 3-129
moresco in terra di spagna. -che si riferisce, che è proprio della lingua
è chiamato caragnuol, i cui abitatori si servono di tre linguaggi, cioè moresco
generose. -che è proprio, che si riferisce alla religione islamica, praticata dai
degli spa- gnuoli. -che si riferisce, che è tipico della musica
orientale. -che narra, che si riferisce alle vicende dei mori e,
del tutto. 2. che si riferisce, che è proprio dello stile
, senza spazi vuoti (in cui si fondono scrittura, elementi vegetali e intrecci
da piccole colonne moresche fra le quali si stendono degli archi schiacciati che dànno al
famiglia moresca. 4. che si riferisce, che è proprio, che appartiene
e pertanto più sincero, la sincerità si chiama candore. onde... quintiliano
le malattie nostrane che moresche. loro si stuzzicano con l'origano e la malva
li-1-501: per questa espulsione de'moreschi si sono scemate non mediocremente le rendite de'
i moreschi di spagna e l'altro se si poteva farlo con salvezza di conscienza.
. priuli, li-1-353: i naturali si dividono in sei stati di persone:
gli intendeva; di che loro anco si maravigliavano che, essendo moro, non
nella corte di lei, mentre che si facevano torneamenti e giostre o giuochi di
]: poi 'more solito 'si cercò di porre tutto in silenzio; e
solito costume ', e per lo più si dice del ripetersi di abitudini riprovate
il gambo che parea sottile / e si fe'tra le viti altero e lieto
. fenoglio, 1-162: lui si fermò da un moreto e le do
, aceto ed erbe aromatiche (e si tratta di alimento noto nell'uso della
gesti di una donna in maschera che si ribelli a qualcuno che voglia toglierle la
e la disposizione del piumaggio colorato, si distinguono vari tipi, quali la moretta
per entro que'suoi occhioni castani le si leggeva anima. verga, i-480:
poco guardandosi attorno come spaurita, poi si tolse la morettina che le ricopriva mezzo
: nei circoli del settecento i gentiluomini si cuoprivano il viso con la morettina,
cameroni, 36: [la società] si vanta senza pregiudizi e giudica gli autori
piccine, degne di la palisse. si crede astuta ne'suoi giudizi e si lascia
. si crede astuta ne'suoi giudizi e si lascia abbindolare dai 'moretti '.
maculazione brutta della pelle, overo morfea si dice essere cascamento di crini e della
testa. baldelli, 4-392: non si concedea né a'leprosi, né a'vitili-
e1 cavallo che ae la infermità che si chiama morfea bianca, la quale aviene
letter. che è proprio, che si riferisce al sonno. papini, 6-205
. -ci), ling. che si riferisce, che è proprio di un morfema
bocca. varchi, 3-64: si dilettano d'empiere la morfia, cioè
. f. frugoni, vii-430: si pose a cantacchiar anch'egli, sgangherando
, agg. letter. ant. che si presenta in sogno, onirico.
, 2-311: 'oppio': sostanza sonnifera che si cava da una sorta di papavero,
più ci rivedemmo. la mattina appresso si avvelenò con una forte dose di morfina
all'uso prolungato della morfina, che si manifesta, oltre che con l'esigenza di
ieri, in uno scampolo sulla cocaina si legge: « così se un deputato
: « così se un deputato comunista si morfinizza o se un direttore di giornale
o se un direttore di giornale idem si dà alla pratica dolce e tormentosa della cocaina
sta aprendo, cade più che non si segga sul divano. e.
la terza sorte [di aquila] si chiama morfino, che da omero è detta
abitualmente all'uso della morfina; chi si drogacon morfina, chi è intossicato da morfina
. -ci). biol. che si riferisce, che è proprio della morfoge-
la declinazione per i nomi (e si distingue dalla fonologia, dalla sintassi
, cattolica mi era nettamente superiore: si ricordava di tutte le più riposte regolette
studio, scienza'; l'istituzione del termine si deve a goethe, che nel 1785
. -ci). gramm. che si riferisce, che è proprio della morfologia
. gramsci, 6-86: un grammatico si può interessare ad un dramma di pirandello
2. per estens. che si riferisce alla struttura dell'opera d'arte
che ogni lavoro muscolare di un cerebrale si compie sempre a scapito della produzione della
diversi ambiti scientifici nei quali la morfologia si applica). = deriv
. -ci). petrogr. che si riferisce alla forma e alla struttura di
. -ci). chim. che si riferisce, che è proprio della morfotro-
lo più annessa a uno spedale, dove si espone il corpo di una persona uccisa
ne inorgoglì; e... non si lasciò dalla morgana distrarre.
conquiste delle leggi economiche,... si sono sposati, morganaticamente infecondi.
in misura molto ridotta; tale istituzione si è estinta con la scomparsa del regime
, mi bloccò. arbasino, 1-493: si scorgeva... il barone hildebrant
, che vogliono squartar gli elementi e si lascian cavalcar dalle puttane. =
con polpa alquanto densa; il vino che si produce con tale vitigno.
improntato a fatuità ed euforia, che si manifesta in soggetti portatori di affezioni patologiche
dell'anguinaia... nel verno si dilatò facendo l'uficio suo per infino
1-iii-339: la morìa con la differenzia si mise tra loro, sì che in
moria, tifo o peste, come si volesse chiamare. 2. elevato tasso
da un'epidemia abbandonando il luogo dove si è manifestata. gregorio dati, 3-115
a questo modo, vecchio pazzo, si fa, eh? in casa parer sempre
. oriani, x-4-279: la patti si scompose talmente alla fine che, se
al- l'orror de'notturni / silenzi si spandea lungo ne'campi /..
assistenza [degli ecclesiastici), dove si pativa, ce n'era; sempre
pativa, ce n'era; sempre si videro mescolati, confusi co'languenti, co'
2-31: qui dove un'antica vita / si screzia in una dolce / ansietà d'
conquista d'un'idea, quando le controversie si agitano col fuoco delle passioni più animose
11: al novello infuso / pingue licor si rinnovella e trae, / per le
immondo / di dosso e la camicia si togliea. parini, giorno, ii-1326
f. gadda, 6-93: chi si riconosce genio, e faro alle genti,
o quadrupede ciuco. -che si sta esaurendo, poco intenso (un fenomeno
: fanciullo, il tramonto moribondo / si specchia nei vetri. -che si sta
/ si specchia nei vetri. -che si sta affievolendo, debole (un suono)
. ufficio dei moribondi: preghiere che si recitano al capezzale del cristiano in punto
quanto facevano da sani quei ministri che si affaticano a reggervi nell'antico piè chi
, 81-47: ancor, secondoché per me si morica, / de'catalan trovar cinque
conchilla d'un'altra maniera, che si chiamano moricche e le più genti le
vale que'monti di sassi che da'lavoratori si fanno per nettare i campi d'intorno
morise, morrice), si. (plur. -i e anche -e
coll'alcool; scaldato in una storta, si decompone in parte ed in parte si
si decompone in parte ed in parte si sublima in cristalli prismatici trasparenti senza colore
. famiglia di pesci gadiformi, che si distinguono dai gadidi per alcune differenze della
nitrisce indomita, /... si refrigera / e si morigera / coll'aspro
/... si refrigera / e si morigera / coll'aspro e forte stropicciar
romagnosi, 19-65: nei tempi moderni si è adoperata la parola 'moralità'per significare
costumi tanto morigerato e grazioso a tutti si prestava, che non senza grande conpassione
. baretti, 6-179: che bene si credettero mo que'signori di fare al mondo
innocente. cattaneo, vi-1-346: mai si potè ottenere che le donne morigerate si
si potè ottenere che le donne morigerate si facessero all'idea di recarsi sole fra una
a questa ianua? -che persegue o si adegua a un moralismo formale (e
questi giovanotti / che credono che la storia si svolga nell'anno 1967-68, o 1968-69
per la carità 2. che si distingue per la costumatezza degli abitanti (
polemica che è presa di posizione, si enunciano in pacati riflessi. morigeratore
ben perigliosa l'educazione dei fanciulli che si commettono a morigeratori pedanti che, per
]: 4 moriglione ': nome che si dà in toscana all'anatra penelope,
, insetti; preda sul fondo; si caccia alle 4 stampe 'in riva ai
quali il morimus asper, polifago, che si evolve dentro salici, pioppi,
: nome della sostanza colorante che si estrae dal legno del 4 morus tincto
. glucoside presente nella morinda, che si estrae prevalentemente dalla corteccia delle radici.
rosso, derivato dell'antrachinone, che si estrae da alcune rubiacee del genere morinda
nota è la moringaoleifera, dai cui semi si estrae l'olio di behen.
d'un lentisco, col quale molto si rassomigliano le foglie. non fa molti
così l'istesso arbore come li rami si rompono con molta facilità la foglia è
designare uno degli acidi grassi che si estraggono dall'olio di ben.
che in via toledo da una morina si sente chiamare. pratolini, 1-123:
il solito. 3. che si distingue per il colore molto scuro del
, insieme all'incolore od acido morico, si trae dal legno del4 morus tinctoria '
[dioscoride], 550: dicono che si ritrova un'altra mandragora, chiamata morion
vengono da fuori] tutte l'armi, si bene al presente si sia introdutto l'
l'armi, si bene al presente si sia introdutto l'artificio d'archi- busi
uno scudo prolungato e irniente in punta, si urtano e si picchiano per guadagnare ciascuno
irniente in punta, si urtano e si picchiano per guadagnare ciascuno sopra il nemico
in testa. pecchia, 166: si vede un branco di soldati [inglesi]
addossate alle colonne e sopra gli altari si vedevano le spoglie dei tre eserciti combattenti
nomi, 8-50: mentre questi e quegli si rabbuffa, / fanno dai morion cascar
. batacchi, 3-13: gli amanti si vedeano e si parlavano / ed al
, 3-13: gli amanti si vedeano e si parlavano / ed al sartor facevano il
galericulo, ovvero morioncino, il quale si conficcava in capo l'imperadore ottone,
l'imperadore ottone,... si raccoglie da marziale... che fusse
dolce, 6-55: morione è pietra che si trova in capio e in francia,
questa è detta prannio; alcuna volta si vede pendere in color di carbuncolo, e
che fosse venuto soccorso alla fortezza e si smarrissero, il che loro crederono certo
con murioni accesi, e da quelle si attaccava il fuoco ne i coppi,
erano di paglia secca, in che tosto si accese bravamente. = adattamento
: cade in tanto dolor che si dispone / allora allora di voler morire;
pone, / che su la punta si volea ferire. trissino, 2-3-5: parimente
. gir. soranzo, lxxx-3-675: ciò si essequisce sempre che segue mutazione d'imperatore
del feudo. casti, vi-166: ove si vide e quando / alcun morir cantando
/ onde aven ch'ella more, altri si dole. esopo volgar., 4-34
, 24-107: così per li gran savi si confessa / che la fenice more e
dante, par., 19-120: li si vedrà il duol che sopra senna /
rado andavano a quel santo ministero e si credevano più sicuri dal pericolo con lo
muovono a dire questo: l'una si è che dopo me si dica ch'io
: l'una si è che dopo me si dica ch'io sia morta moglie di
catone; l'altra, che dopo me si dica che tu non mi scacciasti,
, con tutto che in sul campo si trovarono in quel dì essere morti più
/ l'armi fallian. che più far si potea? - / -morir -risponde l'
mura rovinavano, le case colpite dai cannoni si sgretolavano con immane fracasso. tutto un
odio. jahier, 153: ora si tratta di andare a morire sulle alpi
/ el quale per noi in croce si morio. savonarola, 13-108: vo'servire
. latini, i-1618: consiglio che si moia / chi spiace per gravezza,
per gravezza, / che mai non si ne svezza. iacopone, 1- 58-34
: va'a lui e digli che si morrà, e così fue. dante,
convene che la gentilissima beatrice alcuna volta si muoia ». idem, purg.,
ne la sua vista, e cotal si moria. cavalca, i-n: se questo
mordeva la mano e di quello morso si moriva. bande ilo, 2-22 (i-859
macedonia e non è amato. egli si mette ad amar un'altra. essa
e, non essendo da lui amata, si muore. p. f. giambullari
mediante però gualberto maggior fratello, che si morse senza figliuoli. tasso, 20-39:
orrendo!) / ridea forzato e si moria ridendo. testi, i-89:
uso impers. poerio, 3-37: si pugni, si muoia; / de'prodi
poerio, 3-37: si pugni, si muoia; / de'prodi caduti /
: perché viva la patria, oggi si muore. pascoli, 211: oh,
, dolcemente, so ben io, si muore / la sua stringendo fanciullezza al
piante... le quali, se si transmutano, o muoiono del tutto o
umido degenera l'orzo... o si muore. tasso, 11-iii-1101: la
? muoio. pavese, 7-8: si seppe che amelio era tutto ingessato e
un'età più matura, in cui si compiono le più grandi rivoluzioni della vita
volgar.], 14-36: allora si può dire... che santa chiesa
/ e tuoni d'esser mortai par che si sdegni. p p
per morire. in vano nicolò machiavelli le si adopera intorno con gli eroici rimedi della
entrate che vi ha la maestà cattolica si spendono tutte e muoiono nel medesimo regno
. o. rucellai, 4-112: quello si dava non era per morir lì,
calcina viva /... nell'acqua si scalda / e nel suo bevere muore
/ e nel suo bevere muore e si sfalda. io. volgere al
pomeriggio già moriva, la voce del pianoforte si era fatta fioca. -con
. cavalcanti, i-264: nel tempo che si more / m'à fatto perder dilettevole
lontano / che paia il giorno pianger che si more. -sostant. manzoni
bastone. d. bartoli, 9-31-1-25: si alzano a maniera di teatro e di
città di arnaldo. frateili, 1-487: si discostava dal ramo estremo del lago che
case. piovene, 7-430: port-royal si trova a pochi chilometri da versailles,
da versailles, in una valletta che si distacca, per morire nei boschi,
arene del mar [il rio] si perde e more. -stagnare,
in forma di mezza colonna, che si drizza per obliquo al- l'opposita riva
. panzini, i-322: l'ava si è spinta sino alla sinuosa arena, pura
; poi non riprende; e di dietro si impazientiscono. -sostant.
. palazzeschi, ii-80: più radi si mischiano i passi, / più cheto
1-90: verso sera tutti i colori si stemperavano nello stesso rosa che veniva morendo
leonardo, 2-585: la fiamma che troppo si condensa subito more. segneri, iii-1-58
può stagnare, la terra può non si muovere, ma non già il fuoco
non già il fuoco: convien che questo si muova, cioè che operi o che
muova, cioè che operi o che si muoia. g. gozzi, 493:
sp., 28 (496): si sentiva da lontano morire il suono de'
: le lettere muoiono ove i pensieri non si rinnovellano per l'azione forte e variata
generi e i sottogeneri e i sottosottogeneri si vedono spuntare, nascere, crescere,
5-295: il giorno in cui ci si fermasse, addio: non la
pare cosa pur molto dura che quella meco si muoia. baldi, i-123: se
, non ha del verisimile ch'ella si fosse morta nella sua mente. graf 5-121
: la memoria che langue e che si muore / non ravvivar. baldini,
/ se colpa muore perché l'uom si penta. idem, inf., 3-15
idem, inf., 3-15: qui si convien lasciare ogne sospetto; / ogne
: nel mondo oggi gli amici non si trovano, / la fede è morta e
/ e i mal. costumi ognor più si rinovano. canti carnascialeschi, 1-514:
affetto, che le era stato caro, si disfacesse senza rimedio. -con la
/ e'par c'ogni mio spirito si moia / per la molta dolcezza del
, subito nato il desiderio, egli si morrebbe. 21. volgere al termine
dante, purg., 17-42: si frange il sonno ove di butto /
/ ove t ben more e 'l mal si nutre e cria, / di vivi
che il racconto morisse, l'altro si ostinava a proseguire. gobetti, i-242:
i-245: come avviene di certi incontri che si fanno in treno e poi ci si
si fanno in treno e poi ci si scrive un paio di volte e finalmente la
relazione con l'amelia era meglio che si perdesse nel pantano della dimenticanza giornaliera,
morraggio! angiolieri, xxxv-11-372: s'e'si potesse morir di dolore, / molti
20-317: egli spasima, more e si disfà per amor vostro. vasari, iii-
vedere / diverri a nobil cosa, o si morria. petrarca, 171-4: pur
dar cagione a quel povero vecchio che si muoia d'affanno. g. bentivoglio,
a non curarli, / perché più si morivan dalla rabbia. carducci, ii-8-99
pirandello, 8-984: pia to- losani si moriva dalla curiosità di conoscerla. corazzini,
piacere, / che par che allor si moia, / l'estate è di vedere
fuori dell'umore e inclinazion loro, si stenta ad essere inteso, e si
, si stenta ad essere inteso, e si muore a disporli a fare qualunque minima
una montagna. le buttò via, e si rannicchiò per dormire; che infatti moriva
ghislanzoni, 16-148: laggiù a milano si moriva dal caldo, ed ho proprio
spade, e levati in massa gli si rovesciano sopra per morirlo ai piedi del
che la reina [di- done] si sia veramente morta. a. pucci,
, / prima che del suo mal si fosse accorto, / ben fora con suo
stato fussi accorta, / a me si volse in sì novo colore / ch'
, moio! ': grida di chi si sente morire tra gli spasimi, di
e dopo avermi scorto / dicono: si credea che foste morto. -essere
di pericolo facile ad avverarsi. « si daranno sulla testa? ». « è
operando alla morte d'alcuno, e'si fa morire per colpa propria, e
v.]: 'fare morire 'si usa altresì, con un senso di
[piero delle vigne] per dolore si lasciò tosto morire in prigione, e chi
, e chi disse ch'egli medesimo si tolse la vita. leggenda della beata
ardire, / che, così armato, si lasciò morire. -non aversi alcun
'lasciarsi morire in mano una cosa 'si dice per significare che a farla non
, l'opportunità es.: « domani si raduna il congresso, dunque stasera mi
« che fai? / la tua donna si muor di te, aspettando ».
questa gentil dama / come per lei si moriva il marchese, / subito tutta
dietro. nievo, 252: tutti, si può dire, i giovani di portogruaro
labbro. nievo, 575: gli si incolorò la fronte d'una rabbia quasi infernale
muore in gola; la sua faccia si sbianca; i suoi occhi, fissi alla
occhi, fissi alla porta oscura, si dilatano paurosamente. palazzeschi, 1-543:
/ manca la gloria per cui ben si muore. -morire nella paglia:
diva. firenzuola, 898: di chi si deve / pianger la morte? di
ha percosso a morte, / con si dolente sorte / che non posso morire e
queste cicale. -più di così si muore: per indicare il colmo,
, eh? più stupidi di così si more... lo sai che differenza
china bisleri. più stupido di così si muore. -sentirsi morire: provare
tanto amava, essere divisa, di passione si sentia morire. tasso, 12-64:
. v.]: 'vuol morire'si dice familiarmente di persona che faccia cosa
iv-xi-14: quando de le loro messioni si fa menzione, certo non solamente quelli che
tosto che patir che '1 suo consorte / si ponesse a perieoi de la morte.
accada) un determinato evento, qualora si determini (o no) una data
ha, apprenda a morire; e si saprà vivere; che già bene vivere
127: morta l'ape, non si succia più mele. (morto 11
situazione uguale alla mia, sa come si provi la verità di quel proverbio che
1-226: 'morto una volta, non si muore più 'dice chi risolutamente vuol
municipale: morto una volta, non si muore più ». p. petrocchi
chi ben vive, ben muore. tal si vive, tal si muore. chi
muore. tal si vive, tal si muore. chi serve in corte, more
. chi more giace e chi vive si dà pace. gesù gesù, chi more
vuol obbedire, smarrir la strada quando si vuol ire, aver un amico che ci
altro è morire. moia cristo, e si sciolga barabba! (l'ingiustizia dei
chi asino nasce, asino more. si sa dove si nasce, non dove si
, asino more. si sa dove si nasce, non dove si more. (
si sa dove si nasce, non dove si more. (nessuno può morire come
lui com'un minchione. (di chi si tien tant'alto). moriresti tu
galateo)... finché non si more se ne impara. quella vecchina non
metterla quieta, -pagare e morire, si è sempre in tempo. crusca [s
'chi muor giace e chi vive si dà pace 'è proverbio che si usa
vive si dà pace 'è proverbio che si usa a indicare, non senza biasimo
n. 14. -chi non muore si rivede: per indicare stupore e compiacimento
baldovini, 2-17: -chi non muor si rivede. -doppo mille rovine / sia
. fagiuoli, viii-80: chi non muor si rivede, io già lo so;
, / mentre chi è morto riveder si può. -morto il corpo,
, n. 50. -non si morirà mica, non moriremo, non
. v.]: * non si morirà mica, non morirà nessuno, non
. moresco, moro (e si riferisce, in partic., ai musulmani
altre commodità che la patria suol prestare, si convertirono fintamente e furono chiamati cristiani
emil. moraya 'sorta di pinza che si applica intorno al naso di cavalli recalcitranti
ferite. 2. che si riferisce, che riguarda la morte fìsica
, iii-1094: la iallida faccia malinconica si illuminò di una gran uce; più
ti salutano i morituri ', non si potrebbe con altrettanta efficacia voltare altrimenti,
annunzio, iii-1-1054: risolutamente la moritura si lancia su per la scala buia,
un libro su giorgione senza che ci si riapra nella memo — 915
, sospirosi,... e parve si fondessero col crepuscolo quasi a compirlo nella
per cadere (un governo); che si avvia verso un irrimediabile declino per la
stato). pratesi, 1-261: si spandeva per tutta la serva italia un
di provvisorietà. gozzano, i-1109: si è inaugurata nella moritura città del valentino
-anche: che è proprio, che si riferisce a tale gruppo etnico e alla
sanudo, xix-412: li morlachi, che si acorseno di questi turchi partiti dii campo
umane possan cadere. ma l'uno si compiacque nell'ostentazione et efficacia dell'arte
i ghiozzi e lupi... si pigliano con altre reti dette gripi e sagene
elettrico ai lati della regione caudale; si trovano nei fiumi africani ed erano venerati
del fondatore della setta, joseph smith, si fermerà qualche giorno in inghilterra.
. agg. che è proprio, che si riferisce alla chiesa di gesù cristo dei
plur. m. -ci). che si riferisce o appartiene ai mormoni, alla
digrignava i denti... i lupi si raccozzavano, si riordinavano, mormoracchiando confusa-
.. i lupi si raccozzavano, si riordinavano, mormoracchiando confusa- mente.
mormoràio, sm. ant. persona che si lagna continuamente e fastidiosamente, o
dell'ani me eh'erano in essa, si generò... uno mormoramento,
. uno mormoramento, lo quale 'si formò e sillabò 'ad 'intelligibile
virtù, 1-51: spendi largamente quando si dee, senza alcuno mormoramento. bibbia
mormoranti foglie. montale, 1-133: si va... / in un'aura
malignamente, con insinuazioni malevole; che si lamenta, che protesta con voce sommessa
memorie. una moltitudine leggera e mormorante si levava dalle cose, veniva a circondarlo.
moto i bianchi piè bagnando, / innanzi si spingevan mormorando / e ritraensi iterando le
ciascuna ninfa. tasso, 7-5: non si destò fin che garrir gli augelli /
verdi acque, chiuse negli alti argini, si muovevano a pena verso il vicino mare
/ tra pensier mille, il sommo si interpose. di costanzo, 99: tu
accoglie, dal cui grembo a me si mova / incontro l'adorata / aura
. deltuva, 245: or mal si sente / suon roco al mormorar d'
suo gran mormorar [del peneol tanto si stende, / ch'intorno più che
cielo. tasso, 7-5: non si destò fin che garrir gli augelli / non
e a pie'del vedovato / albero si raccoglie. calandra, 6-23: il
viene. pananti, i-67: ecco si oscura il ciel, fremono i venti
c. e. gadda, 13-270: si mormora e si chiacchiera, ventilando tentativi
. gadda, 13-270: si mormora e si chiacchiera, ventilando tentativi di fuga,
mormorare, a tempestare, e tutti si mossero. 8. tubare
par., 25-21: quando il colombo si pone / presso al compagno, l'
: due colombe... si posero l'una appresso l'altra in su
ne tapi il tremolar de'corpi / si vede e poscia il mormorar si sente /
/ si vede e poscia il mormorar si sente / subito. tarchetti, 6-i-434
lo cagniuolo vedeva lo signore sì li si faceva incontro mormorando e menando la coda
piovano arlotto, 5: mai si lamentava, mai si condoleva, mai mormorava
5: mai si lamentava, mai si condoleva, mai mormorava, mai biasimava
che gli aveano lanciati senza munizioni, si ritiravano verso gli alloggiamenti. fagiuoli,
è la cagion che il gobbo poi si spazza. bandini, 2-i-128: ogni
cotanta e così nobile compagnia non lungamente si siede, né vi si tace,
compagnia non lungamente si siede, né vi si tace, né vi si mormora.
né vi si tace, né vi si mormora. l. giustinian, 1-156:
gozzi, i-i- 250: già si mormorava e ridevasi del fatto mio per
nulla. bernari, 6-100: di questo si è mormorato nel cortile, ma alla
di poi fu commandato che le consulte si proponessero in lingua castigliana, dispacciandosi molte
apertamente la clarità sua [di dio] si sarà rivelata, allora già niente mormorerà
g. gozzi, i-14-135: in merceria si udirono prima due voci a borbottar piano
era ciò che imbrogliava tutta la storia. si mormorava il nome di don rodrigo;
l'onda che senza fin pulsa e si frange. luzi, 1-30: che ti
pagato il fio. davila, 382: si mormorava ch'egli disegnasse di farsi dichiarare
mormorò «... non vorrei che si spaventasse ». di giacomo, i-383
. f. frugoni, ii-262: ben si scorge la grandezza di un tanto uomo
amari, 1-1-229: ne'privati ragionari si mormorava già la trista sembianza della gente
meza. di costanzo, 1-187: si cominciò a mormorar contra di lei che per
. g. gozzi, i-2-60: si mormorava ch'ella avea simulato quest'atto
cola di rienzo, 149: li soldati si mormora vano che voleano la
r. martini, 59: sapete come si dice poi: le male lingue non
male di qualcuno). il caffè si prende ritti e mormorando. = voce
di vivere, vi è gran dubbio che si abbia tirata quella fatalità. mormoratóre
dio gli ha in odio, non si troverebbe lingue mormoratore, tì. corsini,
: avvocato di valore modesto, che si perde in chiacchiere. petrarca, 360-117
, sm. region. luogo in cui si fa molta maldicenza; ambiente pettegolo.
giordani, ii-2-164: sarebbe pur bene che si potessero stampare le postille di papa alessandro
e il copista non sia una bestia, si può credere ch'egli usi la propria
e generasi la presunzione: e ciò si può vedere in cain, però che
i-156: il prencipe... si rivolse fermamente di non curarsi delle mormorazioni
del volgo né del giudicio di chi si fosse. sarpi, vi-1-17: non prese
: ad ogni capo di strada libelli si vedevano affissi contra il governo. giannone
tutto quello che dalla corte di roma si pretende. manzoni, pr. sp
landolji, 16-26: una bella donna (si licet) abbandonata, sciolta, ammollita
la mormorazione perché non sanno che farsene; si stanno maturando giorni ben più gravi
caterina da siena, 209: coloro che si pascono a la mensa della penitenzia,
conseio di x fo gran mormorazion che si sapeva ogni cossa secreta in sta terra
lamberto del nero cambi... si dirizzò in piè. bruno, 3-276:
diversi ordini di medicare non riprovo quello che si fa magicamente per applicazion di radici
dallo strepito della gente, quel giorno si udivano bene, scandite com'erano dal silenzio
, da quel concerto di mormorazioni, si levò sgradevole come una stecca, una
, ii-232: qualche mormorazione... si era sparsa che il principe di lorena
mormoreggiar leggermente e poi a poco a poco si scatenano. lorenzo de'medici, i-261
mormoreggia. maironi da ponte, 1-ii-77: si trovano delle scaturigini di un'acqua limpidissima
, mugugnare. machiavelli, 1-vii-410: si fuggirono nel campo del re e l'
dell'avvenimento de'greci con mormorevoli rapportazioni si riempiono gli orecchi del re.
accenti / un suon per l'aria si raggira e freme, / qual s'ode
mormorio d'un'acqua che dal monte si diroccia cascando e battendo di pietra in
. / qual ne le folte selve udir si suole, / s'avien che tra
di quelle ambrette, ove a mestar si pose. panciatichi, 26: ci avvedemmo
racconti sconnessi, le preghiere, le grida si mescevano in un mormorio cupo d'uragano
. cellini, 722: 'cicalare 'si è il cigolare degli uccelli..
cigolare degli uccelli...; questo si è un mormorio, il quale se
edilìzi, le voci le quali riceveranno, si bevano più in alto: perlaqualcosa,
: nel volare [le api] si conoscono, senza guardarle, dal mormorio
. -in partic.: brusio che si leva dal pubblico o da una folla come
40-27: per tutto il campo alto rumor si spande / di voce in voce,
, awe- rebbeno desiderato che la terra si fosse aperta per se- pellirli nel suo
tacque ed aperto mormorio d'assenso / si sparse intorno. manzoni, pr.
, i-773: a prua... si sentiva un mormorio vivissimo di conversazioni.
di questi abiti, [gioacchino murat] si mostrò al popolo dalla finestra del castello
d'annunzio, iv-1-112: la tribuna si ripopolava rapidamente, già che il segnale
. cecchi, 5-30: scendendo ancora, si cominciò a sentire un ronzìo, un
confraternita, d'una processione; ma non si vedeva un'anima, né lumi,
giunge il mormorio delle visitatoci che vi si fermano in preghiera. cassola, 2-53
sopra il cavallo con tutta sua forza si dirizzò per ferire ascalion sopra la testa
sopra la testa. domenichi, 5-398: si misero [i tedeschi] in ginocchioni
/ poscia l'aere percosso tacque; or si scioglie e sferra / un mormorio di
da alcuno, un certo mormorio che si trovasse assediata con pericolo di perdersi. morando
avendo paura che 'l popolo non si rubellasse contra a loro per una cotale
e il bollire che qua pe'cittadini si fa. beicari, 3-1-143: levar via
un cupo e lungo mormorio; nessuno si moveva. mazzini, 62-383: ciò
dal sud. l'italia e la serbia si agitano. siero, 383: un
, 6-282: un mormorio di protesta si levò. -maldicenza. arrighetto
72: da indi in poi universalmente si ha avuto per fermo ch'el mormorio
la farà risorgere:... essa si raccoglie per una nuova religione d'umanità
africa, per rispetto de la mauritania si chiamano mauri, ovvero mori. ariosto,
18-165: duo mori ivi fra gli altri si trovaro, / d'oscura stirpe nati
, 16: una mora, che si veda tra noi tutta oscura il seno
quando possono farlo, facilmente dal vascello si lanciano in mare. casti, xxiii-503
il volto annerato del macchinista di già si sporgeva di cabina, a prender nota del
qual cagione? -per questa, che si chiamano mori bianchi. - e come
moro bianco, perché in questo non si intende altro che gran diversità di uomo e
delle quali, per il più, egli si sono. 2. servo o
macinghi strozzi, 1-599: quando alfonso si spopperà, converrebbe avere una ischiavetta che
, quali erano tutti marcati (come si costuma) chi sopra una spalla, chi
. f. badoer, lxxx-3-87: si trovano però nelli regni di granata e
i veneziani... shakespeare fece che si pigliassero per capitano generale un moro,
(248): in cima alle gride si metteva allora l'arme del governatore;
, 473: la vecchia fantesca maomettana si espresse con tanti segni e gesti negativi.
con queste tue contese, / come si tratta meco e si procede, / e
, / come si tratta meco e si procede, / e ti farò tornare
colla quale ne'nostri tempi in spagna si parla. sagredo, 1-526: a'fanciulli
gli fosse proposta la libertà, se si faceva di religione mora. -abitato
al limite occidentale del mondo, che si credeva abitato da popolazioni negre).
11-154: la sottana bianca di tela insaldata si sollevava frullandole intorno lasciando apparire sin
verga, i-156: la cavalla mora si accostava, masticando il trifoglio svogliata- mente
del color del caviale, / che non si può chiamare affatto moro, / se
l'oro velino / della tua pelle / si brinerà di moro. -testa di
targioni tozzetti, 12-2-458: del corallo appena si crederà che vi siano più di tre
sm.): varietà pregiata, che si coltiva in sicilia e produce frutti dalla
, 91 (123): quivi si fa molta seta, peroché v'ha molti
rossigno. c. durante, 2-299: si nudriscono delle frondi del moro gli artificiosi
14-3-113: gio. coccapani... si dilettò delle piante ed aveane frall'altre
siepi di piccoli virgulti di mori bianchi si moltiplichi, poiché sempre più si accrescerà
bianchi si moltiplichi, poiché sempre più si accrescerà l'abbondanza della seta. targioni
gelso, 'mo- ruscelsa ', si è coltivato in italia fin da tempi antichissimi
ad esso; le fronde nella forma esterna si assomigliano più al celso moro. pascoli
, iii-2-8: verso le falde dei monti si fanno frequenti i preziosi legnami del brasile
giappone, india) per la carta che si estrae dalla corteccia, in italia a
campà 2. il legno che si ricava da tale pianta, caratterizzato da
dalla lunghezza delle fibre; con esso si fanno attrezzi agricoli e casalinghi e anticamente
, l'alloro e tutti quegli di cui si fa fuoco. soderini, i-152:
far botti. lastri, 1-2-241: finquì si son fatti per lo più in toscana
e benché nel vero queste non si possono porre per alberi in castiglia,
. ambrogio contarini, ii-120: vi si pigliano sturioni e morone in grandissima quantità
farsi tanto popolari che ogni dì non si oda dir piuttosto galletta, bigatto e
è una sottoscorza colorita di taculla che si ricava dall'albero di morone, facendoglielo
spagnuoli chiamano moropetino, che col tempo si venne chiamando maravedino. = v.
al tutto protraendo e morosamente vogliam che si dica) non occorrerà, non stea
laide cogitazioni della mente e non vi si diletti morosamente. crusca [s.
. cantini, 1-20-107: acciocché si possa con maggior facilità...
e rigorosa osservanza dell'ottavo precetto, si declamava... contro i morosi
g. r. carli, 2-xiv-280: si stabilirono le regole e le pene di
del proprietario e vuole ritenerla di più si chiama 'debitore moroso '. foscolo
moroso? 2. che si sofferma su un particolare oggetto con intenso
peccato mortale. segneri, iii-3-263: non si pecca col cuore, co'desideri cattivi
come vi ho spiegato altre volte; si pecca altresì con le compiacenze e con
con quella rea qualità di dilettazione che si chiama morosa, dal tempo che la
giovane e quell'uomo che vede e si compiace in certi oggetti cattivi con dilettazioni
chiama macchiuzza, ma sul quale però si arresta con un po'di dilettazione morosa
di non poter mai fare niente, si atteggia alla ribellione della disperazione e alla
. 3. letter. che si protrae, che declina lentamente (una
corpo di san burano! dunque la si risolve d'esser la mia morosa?
. verga, i-40: dalla modista si ciarlava sottovoce,... del
la carezza della nostra donna, quando si va in permesso, torna a esser quella
della morosa. pavese, 8-109: tutto si riduce alla sacramentale astuzia della fidanzata che
cassola, 2-500: -oh! chi si vede. -non ce l'hai la morosa
zanni] chiama i morosi, quasi si scuoprono. 2. ant.
, agg. neol. polit. che si raccoglie e organizza intorno all'uomo politico
; che appartiene a tale corrente o si riconosce nelle posizioni da essa assunte.
sorte con le dita... si fa quando due, chiudendosi le mani
7-7: il furbo pappette nell'ora che si doveva la gondola mettere in viaggio,
a bere e giuocar la mora, non si lasciò mai trovar da betto. i
nel gioco detto della morra cinese, che si gioca con tre soli elementi: carta
alla morra di notte ': figuratamente si dice di un uomo savio, prudente,
sia dagli arabi, questo giuoco, giacché si dice giocare alla mora, quasi all'
a contenere fieno o biada, che si infilava al collo degli animali da lavoro
. -chi). schefe. che si riferisce, che è proprio del gioco della
taglio, sdrucciolasse troppo in giù, si potrebbe offendere le moroidi e il muscolo
probabilmente attaccatogli dalla moglie... si cerca di far credere che siano 'moroidi
. morruìna (morroìna), si. chim. base alca- loidica fissa
, 1-2: il pretore... si sdegnò e dissegli: quando non darai
. sono morse nelle mura, onde si possa fermamente dire che vi fossero ornamenti
ornamenti e tabernacoli. vasari, i-604: si giri [la cupola] col sesto
conforme sogliono dimostrare alcuni segni, che si lasciano, denotanti la continuazione di un'
e li quali segni in italia volgarmente si dicono le morse o denti. baldinucci
, 65: ad ogni quattro braccia si porrà in traverso tante coppie di mezzane ritte
tutte le furie, sia perché nel farla si toglievano le morse che non senza ragione
e siamo tutti da capo. la carta si è dettata da lei e i patti
6-44: due sorti di denti di viti si trovano, l'uno quadrato, come
fortissimamente metallo o altra qualsiasi cosa che si debba lavorare con lima. magalotti, 21-81
morse chiamansi? voi vedrete come quelle si adoperano, composte in due parti opposte
parti opposte che l'una all'altra si avvicina fin tanto che il corpo posto fra
sono ad angolo retto e la ganascia mobile si presenta dentellata. g.
disperata pubèscenza d'amore le mie acerbe radici si torcevano per l'impazienza di rompere la
s'acquietò come un cavallo bizzarro che si sente il labbro stretto tra le morse,
'morsa'o 'mordacchia': strumento col quale si piglia il labbro anteriore del cavallo o
del cavallo o l'orecchio, e si stringe, perché ci stia fermo.
infino al mcccxxx e più oltre, si trova [nel fiorino] di così fatti
le ganasce della trappola, la morsa si chiude di scatto serrando il collo dell'animale
. molletta. comisso, 5-271: si muoveva sulle gambe scarne, coi pantaloni
col mio schioppo; ma il male si è che la morsa non stringe più
. garzoni, 1-488: fra'tessari si comprendono gli orditori, con denti loro
e profonda costituita da pareti scoscese che si avvicinano verso la sommità. 11
, la quale mediante un adatto funicello si stringe a voler nostro. -chela
, iv-34: cui parimente forza è che si aggiungano [ai piccoli animali] denti
abisso scuro, / dal quale ogni chiarezza si dirada, / e non però temente
avarizia vuol che pera / chi strigner si lasciò nelle lor morse. venuti,
sogno. comisso, 12-62: noi si sapeva che doveva finire così, stretto come
. ma non è detto che con ciò si riesca a sfuggirle e che il tentativo
di più forme e grandezze, sulle quali si sostengono per 10 più i palischermi fuor
le imbarcazioni rientrate in nave, che si tengono sui ponti scoperti. sono sagomati
-morse galleggianti: cassoni pneumatici che si possono immergere e far emergere per mezzo
milizia, viii-128: fondando sull'argilla, si metta a livello della sua profondità una