v. mitingaio. meèutica, si. letter. ostetricia. pirandello
! come costui fece questo atto subito si partì. aretino, vi-717: mefé,
: o mieffé giovanni, non si può dire quello, che voi cercate?
arlotto, / non pensi quanto mal poi si dirà; / dico ben'or,
, meffesì che lo dico, da che si godeva di sì bel giovanetto senza
= comp. da meffé e si (v.). mèfìo
7-i- 351: « allorché dunque si maritava una donna, non ne seguiva
d'essa, mediante il prezzo che si accordava fra loro. questo prezzo si
che si accordava fra loro. questo prezzo si appellava meta, mephium, methium nelle
, ii-15-338: con un riso mefistofelico ora si risponde da vienna:...
. moretti, i-806: qui egli si fermava indispettito da una smorfia con cui
2-163: né, vista una volta, si dimentica l'« impressione sull'adriatico »
], 40: nella guascogna non si vedrebbe una femina, quantunque povera e mendica
, quantunque povera e mendica che ella si fosse, che andasse con i panni stracciati
seguaci. papini, 27-121: non si poteva pretendere che il sacerdote divenisse un
4. che è, o si crede, sprovvisto di un bene,
farne cruccioso / chi d'amor per innanzi si notrica. petrarca, 328-11: li
chiamo leggère o d'intendimento mendichissima, si dié ad intendere che il salvamento della
cui spirito, mendico di argomenti, si sta contento nella credenza sua. pasqualigo
benvenga, 131: e necessario che si ritorni per l'istesso uscio e che
ritorni per l'istesso uscio e che si ritorca indi a poco la-linea per l'obliquità
/ sì mendiche e sì smunte / si senton le gazzette andare in volta. gigli
, / per gire a una costa ove si sale. savonarola, 13-7: la
e del mendico, / e si dolgon ognor del proprio stato, / per
gozzi, 1-1153: quando le false immagini si sono sublimate e impossessate dei cervelli,
impossessate dei cervelli, la verità, che si presenta, riesce a questi un mendicume
f. buonarroti, 1-168: chi si sarebbe potuto contenere e non ridere, in
storia cristiana è inesplicabile, se non si considera lo scopo terreno del cristianesimo.
son tutti provati. questa vecchiaia (come si dice tutto il giorno per proverbio)
salvo se alcuna damnità di panni la quale si dicesse squamatura o vero rosura, la
squamatura o vero rosura, la quale si dicesse facta o non facta ne le
; cfr. menda2. méndola, si. ittiol. region. menola (maenavulgaris
syriacus ', fusse la manna che si ci porta di soria. =
mendosa. alberti, 2-114: niuna si truovi arte quale non abbia avuto suoi
delle cose incerte certa cognizione aver non si può, ma da una falsa opinione;
: il luogo chiaramente è mendoso né si sa onde sia preso. galileo, 5-126
quale è dieta acciò che el pecto si possa meglio allargare e stregnere. le ossa
, 12-7-172: due muscoli... si partivano dalle coste mendose o spurie.
difettoso '. mendo villa, si. ittiol. region. crenilabro,
, di mandragola1. mendulla, si. ant. midollo. fr
, lxxxviii-n-513: ah, quanto credo si faria per mene / che antropos rompessi
il servo arguto e mordace, che si trasformò in portavoce del malcontento popolare durante
consigli di prudenza, - o si lascia infinocchiare per dabbenaggine, sempre però
recitando alla stadera o alla commenda, si faceva imprigionare regolarmente due volte alla settimana
! 3. agg. che si riferisce o è tipico della cultura,
quale, costretto a fare un duello, si lamenta che l'avversario non stia mai
avversario non stia mai fermo e non si lasci ferire. linati, 16-164:
uso avverb. ghislanzoni, 14-146: si parlava meneghino su tutta la linea.
... sono due frasi che si equivalgono perfettamente. panzini, iv-415: '
da'greci, detta meneleto, ch'anco si chiama valeria, molto piccola, ma
f. buonarroti, 2-76: si legge... ne i libri degli
blois, un circolo di gente come si deve, di poeti che sapevano stare
m. -i). che si riferisce o fa parte della città di menfi
trita e impiastrata sopra quelle membra che si vogliono o segare o abbrusciare, le stupidisce
... la pietra memfite non si porta a questi tempi d'egito,
). che è proprio, che si riferisce, che è originario della città egiziana
per annunziare e bandire la verità, essi si scordano della verità e in pulpito la
menguar vale diminuire e che luna menguante si dice la luna scema etc., onde
diminuire, e che ciò de'predicatori ben si disse, che mengano la verità,
famiglia di insetti strepsitteri, di cui si trovano alcune formeanche in italia.
s. v.]: 'mengoi': si dicono dalla plebe i danari, corruzione
), infisso perpendicolarmente nel suolo; si trova soprattuttoin bretagna. calvino,
giardino in cui da aiole di sabbia si levavano al cielo alti menhir. la grigia
. letter. che è proprio, che si riferisce alla corte di un re o
marsili, 260: strati meniali esattissimi [si trovano] appresso del lago d'uri
o di un poggiuolo; più tardi si usò aggiungerlo ai palazzi, per lo
osservazione. barbaro, 208: si legge che menio vendè la sua casa
, ch'era sopra la piazza, e si riservò una sola colonna, sopra la
coperte, che sportano in fuori, si chiamano meniana, da quella colonna di
: con le foglie del trifoglio ancora si fanno ghirlande. eccene di tre sorti,
opale, con struttura resinosa, che si trova inclusa in sassi argillosi sotto forma
con quell'aria insolente di meneimpipo e si sentì pungere da quelle parole, la
». stuparich, 1-121 i qui non si studia. qui tutto l'anno si
si studia. qui tutto l'anno si fa i menimpipo; e alla fine,
metter la testa a posto, la si perde del tutto. s'è mai udito
strafottente. chiesa, 5-177: poi si mise a sferzar l'aria, con un
il contatto diretto con le ossa; si distinguono in dura madre, fibrosa e
o cader da alto... si rompe, nelle interior parte, o meninghe
2-64: la voce poi di meninge si assegna alle membrane del cerebro. nomi,
aveva l'impressione che le meningi gli si sollevassero dal cervello come i veli della
cervello come i veli della cipolla quando si rosola. 2. per estens
che diamine: almeno questo, se si ha inclinazione per la vita comoda.
che appar tiene, che si riferisce o che dipende dalle me
. tumore di natura benigna, che si sviluppa dalla lepto- meninge, per lo
ad una meningite senza che questa realmente si sviluppi. = deriv. da
di tipo infiammatorio delle meningi, che si presenta sotto varie forme (le più
il capotavola. 2. che si riferisce, che è proprio della meningite
]: 'meningofìlace': strumento che si adopera per medicare la ferita lasciata dal trapano
sm. medie. complicazione meningitica che si sviluppa nel corso di una febbre tifoidea
che, in confronto di altri, si trova in una condizione di più o
idem, 8-ii-371: per suo orgoglio si sottometteva il menipossente dal servaggio. fra
. menippèo, agg. che si riferisce o si ispira a menippo di
menippèo, agg. che si riferisce o si ispira a menippo di gadara (iii
nome della borghesia e del cattolicesimo, si scaglia contro i protestanti, gli spagnoli
minore,... tal vetro si chiama menisco. grandi, 3-viii:
ellittiche. i. riccati, 2-460: si prendono le lenti piano convese o piano
e finalmente quelle che di segmenti ineguali si formano, sieno esse o lenti o menischi
fra due superfici articolari contigue, che si modella sulle superfici ossee e, trovandosi
l'origine di queste diademe alle statue si vede nello interpetre d'aristofane, che era
menispermina, sf. chim. alcaloide che si estrae da alcune menispermàcee (come il
serrati al collo delle persone, non vi si trovava rimedio alcuno da torgli via,
] - 'menno 'oggi comunemente si chiama colui che per difetto di barba
onomatopeico min, mign 'gatto ') si riconduce la parola al lat. mina
, rifiutando ogni forma di proselitismo, si proponevano di instaurare il regno di dio
, li quali più che l'altre genti si credon sapere, e sanno meno.
asterrà pio dalle devote fiondi, / men si dorrà di consanguinei lutti, / e
i-216: chi ben aude, forma non si vede: / dunqu'elli meno,
medaglia. ammirato, 342: niuno si potea meno patire di cerettieri visdomini, segreto
mandan fuori poiché son chiavati e pertugiati, si purgano e mondificano. =
: la terza cosa mondificativa... si chiama * contrizione, '.
ventre dorranno con ardore, bisogna che si faccia cristere di cose untuose. crescenzi
, [il frutto del fico] si patisce bene e genera laudabil sangue. m
sf. ant. operazione terapeutica che si compie per eliminare dall'organismo gli
estranei, corrotti e nocivi che vi si possono produrre o accumulare. pietro
e di cassia fistola. dopo la mundificagione si faccia... [un]
fradiciume. 2. operazione che si compie per separare le scorie e le
scaldato al fuoco, [il lino] si prepara alla gramola e con iscotole la
alla gramola e con iscotole la mondificazione si compie; poi si pettina e poi
iscotole la mondificazione si compie; poi si pettina e poi si fila.
compie; poi si pettina e poi si fila. 3. figur.
, 3-96: la settima e ultima regola si chiama 'mundificazione ', cioè che
balducci pegolotti, i-362: mondiglia di verzino si è quando si monda; e ragiona
: mondiglia di verzino si è quando si monda; e ragiona che quanto la detta
poi l'aprivano, e non vi si trovava nulla se non ossa o mondiglie
parte inutile e cattiva, la quale si leva dalle cose che si mondano e purgano
la quale si leva dalle cose che si mondano e purgano. bergantini, 1-261
come da cosa nefanda, / che si mondi il caffè dalla moglieri, / perché
, pietruzze, ecc.) che si eliminano dai cereali trebbiati con la vagliatura
, pepe o d'altra cosa che si crivelli, rimane nel crivello. soderini
nel crivello. soderini, iv-335: si dà loro [ai pavoncini] orzo o
. d. bartoli, 6-1-21: si mandò portar tutta la moneta in zeca,
oro preziosa massa / d'oro non si può dir, se non è pura /
di rame, moltiplicata oltre modo, si perviene pure a comporre una somma che
sapere, come barbari, come si generi, né sua virtù; anzi un
/ sta la dottrina che dal ver si parte, / tal ch'ogni sua mondiglia
/ tal ch'ogni sua mondiglia via si tolga. caro, i-117: or vedete
censura, quanta mondiglia e quante tristiziuole si son trovate. guiducci, i-3-4-20:
guiducci, i-3-4-20: l'oro della verità si separa dall'alchimia, dalla mondiglia e
ventilata col vaglio delle dispute, più si risolve in mondiglia e fanfaluche. pallavicino
mondiglia. siri, ix-6: quanti errori si commettono per le bugiarde voci della fama
], iii-2-32: la verità, che si sente pura di ogni mondiglia, parla
come all'oro dal batterlo, e si fa più splendido, più rilucente, più
agli occhi. guerrazzi, ii-330: si chiamava tabemi, e veramente oro egli
, i-164: come il mare coll'agitarsi si spurga e il grano collo sventolarsi si
si spurga e il grano collo sventolarsi si monda, così la coscienza degli scrupoli
monda, così la coscienza degli scrupoli si esamina, si confessa, si consiglia
la coscienza degli scrupoli si esamina, si confessa, si consiglia e, passando
degli scrupoli si esamina, si confessa, si consiglia e, passando per tanti crivelli
castagne con la buccia alquanto tenera che si possono sbucciare facilmente. tommaseo
fuoco fino a tanto che la pasta si stacchi dalla cazzarola e sia ben maneggevole
, uso alla sporcizia del villaggio, si sente accalappiato dalla mondizia cittadina.
(e anche ciascuna delle operazioni che si compiono per la cura dell'igiene personale)
agostini, 1-90: i cuochi non si ammetteriano, se non fossero dal publico
che fra le centinaia de lor pari si fosse, gli porrebbe tutti a filo
122: nel vestire e nella mondizia si tengono molto garbati e netti. baretti,
: qual hawi cosa che... si debba usare più onestamente che la proprietà
c., 324: le delicate mundizie si convengono a femmine, l'affaticare alli
dio, dove somma mondizia e purità si ricercava, fa- bricasse e al divino
dedicasse. leopardi, v-108: quanto si è alle libazioni, ai sacrifici, all'
all'offerire delle primizie, queste cose si debbono fare da ciascuno, e ciò
che la dottrina della chiesa... si riducesse al pristino suo splendore e alla
volgar.], 1-8: ben si mostra... che in se medesimo
dotta, lat. munditxa -ae e mundities si 'pulizia, nettezza, eleganza,
p. cattaneo, 1-22: quelli che si giustiziavano uscivano a la porta decumana e
la porta decumana e così ancora per quella si cavavano le mondizie o brutture. cantini
di questa provincia... non si può dire che siano, per fabbriche
. agostini, 1-104: li conservatori si affaticheranno in pacificare i cittadini,.
e monda. lastri, vi-212: si collochino anche dei trogoli in luogo conveniente
luogo conveniente per abbeverare le pecore e si avverta di tenerli mondi più che sia
1-244: intorno... tutto si compone in lineamenti consentiti ed ammodo;
ed ammodo; come il giardino in cui si riceve: mondo e lustro.
egle, eufronesis e talia... si dipi- gnevano prese fra loro l'una
turba di coloro che passano non ti si fermi a riscontro e sia mostrata a dito
monda. d'annunzio, iv-1-41: quando si svegliava, dopo una notte di piacere
infettive o ripugnanti). -anche: che si trova in buone condizioni di salute.
i-357: le piaghe sordide con gran difficoltà si guariscono e le monde più facilmente.
dieci frutti, el cui sapore / si dié gustar, se non del guscio mondo
: da noi nelle nostre piccolissime risaie si può valutare a circa 36 ettolitri il
a circa 36 ettolitri il risone che si raccoglie e che si riduce a circa 18
il risone che si raccoglie e che si riduce a circa 18 ettolitri di riso
hordeum vulgare nudum) le cui cariossidi si liberano facilmente delle glume che le rivestono
l'orzo mondo viene detto così perché si trae dalle casse nudo spogliato come il
, accioché restino purgate e monde, si travagliano, idest si fanno passare di vaglio
e monde, si travagliano, idest si fanno passare di vaglio in vaglio.
? ». guerrazzi, 16-31: egli si era posto a grattarsi la zucca monda
le teste affollate e multiformi, ottavio si voltò a cercar giusto. viani,
son belle e grosse e solenni, si domandano, dalle teste monde de'religiosi
frataie. viani, 19-115: il domani si entrò in classe tutti con le zucche
qualunqu'è quei ch'avanti a voi si pari, / è pari -com'e rame
, 8-i-180: sopra tutte maniere d'acqua si è quella che novellamente è colta di
! neve! rugiada! tutto in te si apre e si confida, tutto si
! tutto in te si apre e si confida, tutto si corona di te,
si apre e si confida, tutto si corona di te, in te si ritempra
tutto si corona di te, in te si ritempra e si feconda, o acqua
te, in te si ritempra e si feconda, o acqua monda!
malizia, innocente. -anche: che si è purificato dai peccati e dalle pene dovuta
idem, purg., 11-35: ben si de'loro atar lavar le note /
sentesi, sì che surga o che si mova / per salir sù, e tal
seconda. cavalca, 1-77: quegli si lava e fassi mondo, il quale,
mondissima e pura, con tutto ciò si volle che ella osservasse la legge della
grazia di dio, la conscienzia immonda non si fa monda, la conscienzia cattiva non
fa monda, la conscienzia cattiva non si fa buona. 5. maria maddalena
d'uomo e di femmina... si è licito a voi in- trare »
: la sola nostra allegra società granellesca si tenne monda dall'andazzo epidemico goldoniano e
, fermo e lucia, 41: si ricordò la consolazione che aveva tante volte
cose dell'amore che di solito o si tacciono o si velano ipocritamente: mondi
amore che di solito o si tacciono o si velano ipocritamente: mondi sia dal turpiloquio
, 1-538: è il velo di cui si coprono raddoppiato, candido internamente come la
. pirandello, 7-1078: la signora leuca si guarda attorno. i mobili della saletta
saletta da pranzo, così tersa, si sono come allontanati nell'attesa che lei risenta
una cosa pura e monda, non si doveva imbrattare di corpi di morti.
panigarola, 301: in ogni luogo si sacrificcherà a lui una sola sorte di sacrificio
296): tre sole immagini gli si presentavano non accompagnate da alcuna memoria amara
così mondo e schifo poeta una volta la si ricevesse tra le sue rime. varchi
i-367: li nairi ed il re si ponno toccare con uno di costoro,
uno di costoro, ma subito bisogna che si vadino a lavare e restano mondi.
tutte le altre cose che al sagrifizio si appartenevano. -animali mondi: secondo
mondo: e fra gli animali che si posson mangiare e quelli che non si
che si posson mangiare e quelli che non si deono mangiare. oliva, 458:
monde. pananti, i-35: non si trovan le pere belle e monde; /
le pere belle e monde; / non si ponno aver sempre i pani a picce
cosa che egli ordinasse e volesse non si facea. 14. prov.
colomba. ibidem, 199: non si può avere le pere monde. =
ed adorna di tutte quelle cose che si possono desiderare, conobbe che aveva bisogno
ancor verso quella del mondo, ciò non si può affermare se prima non si suppone
non si può affermare se prima non si suppone che 'l centro della terra.
. questo, che da'sapienti mondo si chiama, mi fu da prima cagione di
è il mondo, è lo spirito che si svolge, e perciò uno e diverso
3-72: gli ebrei de'nostri tempi comunemente si servono dell'epoca della creazion del mondo
ch'egli avea alla donna del mondo, si pensò di racconciarla. -letter
, 10-15: vedi come da indi si dirama / l'oblico cerchio che i pianeti
28-46: una parte del mondo è che si giace / mai sempre in ghiaccio et
leonardo, 2-80: ogni omo sempre si trova nel mezzo del mondo e sotto il
totalità cosmica, alla quale appartiene, si può paragonare alla formazione di un cristallo
dante, par., 9-108: qui si rimira ne l'arte ch'ad- dorna
ebbe fedelmente dispensato ogni cosa, non si trovò neun uomo nel mondo che fosse mendico
, 1-5: la terza parte del mondo si chiama europa. guido da pisa,
professione e in ogn'altro affare che si abbia a trattare con gli uomini di
meno su una collina bellissima, da cui si vede tanto mondo. bontempelli, ii-406
cima alla costa, dove i seminati si stendevano larghi e chiari davanti agli occhi
mondi nuovi, che tutto il dì si dice che gli spagnuoli e i portoghesi trovano
regione, perché per la maggior parte si contiene dentro a'termini del mondo temperato
gli angli ed i sassoni... si versarono sul mondo romano al tempo stesso
mondo? ah sì: italiani, non si pianga se oggi non si è guadagnato
, non si pianga se oggi non si è guadagnato l'istesso danaro mercanteggiando.
v.]: 'nostro mondo 'si dice per intendere tanto la terra tutta
le cose del mondo nuovo, che si sono trovati per lunghissimo spazio di paesi
dello scrivere, ma in vece loro si servivano delle figure e ritratti delle cose.
paese, terra, territorio abitato (e si contrappone alle zone desertiche, disabitate,
: il villan... al poggio si riposa, / nel tempo che colui
l'ore / ad albergar col tauro si ritorna, / cade vertù da rinfiammate
piccolo ancora, cioè nello uomo, si truovino in un certo modo tutte e
non questa terra che abitiamo quando la si avvisi in disparte dalla vita che alberga
mito, ha sognato e adesso si agita nelle minute fac cende
filosofo, scienziato, ecc.) che si presenta come l'incarnazione dei valori spirituali
capuana, 15-173: l'artista moderno si è convinto - e a questo convincimento
umano (comprendente anche le generazioni che si sono succedute sulla terra durante i secoli)
. / da te conven che ciascun ben si mova / per lo qual si travaglia
ben si mova / per lo qual si travaglia il mondo tutto. idem,
idem, conv., iv-xxvii-3: si legge di catone, che non a sé
, che per altro che per male vi si venisse. macinghi strozzi, 1-511:
., 38 (662): « si figuri che, solamente nella mia curia
dosi il peso rovinerebbe il mondo, perché si disordinerebbe tutta l'europa, giacché tutta
106: il mondo è svogliato e non si può dire che ciò venga da cattiva
/ vorrei che il mondo tutto si scordasse / e che di me nessun
. sanudo, lvi-496: tutto il mondo si parte per andare a casa a provedersi
danimarca è a parigi;... si dice che, essendo andato una sera
ai boulevards, tutto il mondo gli si affollava d'intorno. mazzini, 9-97
, / per che amistà nel mondo si confonde. idem, conv., iv-iv-6
noi chiamiamo società o mondo, non si trova mai considerata, né mostrata risolutamente
resto i miei rapporti con il mondo si erano andati disseccando; la mia unione
dell'educanda, e in poco tempo si trovò guarita di quelle due dolcissime malattie
e delle convenzioni della società; che si comporta e si atteggia in modo disinvolto
convenzioni della società; che si comporta e si atteggia in modo disinvolto, sicuro,
che sa trattare con misura e discrezione e si trova a proprio agio in ambienti eleganti
tarchetti, 6-i-390: era ciò che si dice un giovine di mondo;.
persone che costituiscono l'ambiente in cui si vive e si opera abitualmente o con
l'ambiente in cui si vive e si opera abitualmente o con le quali si
si opera abitualmente o con le quali si intrattengono relazioni culturali, professionali, affettive
male era cagione di vederlo consumare, si dispose. gelli, ii-152: 11
589: era un piccolo mondo e si teneva / per mano. / era un
per mano. vittorini, 6-112: si avevano... due mondi in uno
, zona particolare e determinata in cui si trova o a cui si riferisce una
determinata in cui si trova o a cui si riferisce una persona (e può avere
macinghi strozzi, 1-28: le legne si vendono a peso e sono legne di
ve ne fosse alcuno buono che aver si potesse, me lo compriate e mandiate,
compriate e mandiate, costi ciò che si voglia. caro, 12-i-216: questa è
13. categoria di persone che si distinguono per caratteristiche professionali, sociali,
una vita brillante e agiata, che si distinguono per gusti, per consuetudini e
quel guscio di noce marcita in cui si dibattono le furberie politiche e le galanterie
in voi è la cagione, in voi si cheggia. s. maffei, 5-1-
e terrena, corrotta dal peccato, che si contrappone all'eterna realtà soprannaturale,
accosta più il piglia e meno avaccio si scioglie. dante, par., 12-82
manna / in picciol tempo gran dottor si feo. cavalca, 18-31: non
: qual saturo augel, che non si cali / ove il cibo mostrando altri
questo è il diritto nemico; il secondo si è il mondo; il terzo
che questo a lui basti, non si sollecita di migliorare né di diventare ben
m'occorre, alla quale queste tre bestie si possano meglio adattare, che sia quello
del mondo. serao, i-549: si nascondeva il viso fra le mani, la
contro l'assalto delle memorie. ella si era chiamata, nel mondo, luisa bevilacqua
della monaca di monza, di quando la si rimetteva, prima della vestizione, a
? 17. sede in cui si svolge e si compie la vita materiale
17. sede in cui si svolge e si compie la vita materiale, 1'esistenza
(70): sire, nel mondo si vede / maraviglia ne l'atto che
questo mondo. buti, 3-148: si chiama la congregazione de'cristiani che sono
dal dolore non sa più quel che si dica. carducci, iii-3-111: noi troppo
dramma eterno, in cui lo spirito si dibatte tra l'essere e il non
essere e il non essere, e si sforza e s'adopra ad affermarsi.
e spezialmente le femine, alle quali si conviene troppo più d'adoperare il tempo
— insieme di attività che si esercitano in determinati ambienti e in date
/ di mondo in mondo cercar mi si face. idem, par., 17-21
(iv-92): tren- tadue re si son già congregati: / ognun de la
o schiavi, presso a gli ateniesi, si tenevano molto inculti, portando
faccende. lorenzino, xxv-2-131: quando si duol meco di tiberio,...
le sue interne illusioni; e ci si divertiva un mondo. palazzeschi, 3-29
che vadano in lungo, s'estendono, si ramificano, tiran dentro...
rivederli. c. arrighi, 3-109: si divertivano mezzo mondo e ridevano alle varie
soprannaturali; il luogo ideale in cui si ritiene che abbiano la loro sede dio e
uomini e tutte le azioni egregie che si fanno in questo mondo inferiore. p
7-426: della materia prima... si compongono tutte le cose sullunari di questo
il mondo superiore, cioè il cielo, si muove circolarmente. pallavicino, 1-370:
alla più debole delle creature, che si trova dotata di sensibilità in un grado
morale '. lambruschini, 6-vi: si vuole perciò contemplare più attentamente questo nostro
... ed ecco che il magnetismo si è collocato come interprete, come intermedio
. spaventa, 1-314: l'infinito progresso si risolve nel nesso delle esistenze o nel
questo dominio de'mediocri; ed essi si son sentiti felici di poter disporre il
21. modo in cui la realtà si presenta alla mente o alla fantasia,
idillica e sensuale. e quando vi si prova, riesce falso e rettorico. perciò
fitta profondamente in ogni uomo, che si accosti all'opera d'arte e senta tremare
a 40 non ànno numero, ma si distingue dalla figura impressavi la loro maggioranza,
con « il mondo », dove si vede una città fortificata con un cerchio
con indirizzo democratico laico; nel 1975 si trasformò in un settimanale di economia e
: allora il pover'uomo, mentre si alza dal letto, sogna la pace;
perisca il mondo!: a indicare che si vuol ottenere qualcosa a qualsiasi costo,
tasso, 20-69: pur che costei si salvi, il mondo péra. giusti
come « alberto caraccio », e si chiamava al mondo alberto caracciolo di metis-
forte che per nulla maniera di mondo si può partire, quando è appiccata
costei in ni un luogo del mondo si voleva fidare ad esser col monaco se
1-13-28: destrier del mondo con questo si vanta / correre al paro, e
del qual per tutto il mondo oggi si canta. cellini, 2-95 (465)
gli altri simili affatto lieti dal mondo si dipartissero, se ben quasi perpetua gloria
dipartissero, se ben quasi perpetua gloria si promettevano. g. gozzi, 3-5-27
più parlare. grazzini, 4-133: ella si starà così tanto che muoia suo padre
giovane... l'olim- pietta si era lusingata... ragazze che non
è aggirato: ovvero nelle relazioni quotidiane si mostra impacciato, ec. si dice
relazioni quotidiane si mostra impacciato, ec. si dice che 'è un uomo che
tito, sebbene sia su'trenta, pure si vede che ancora non ha mondo.
le conversazioni, e poi vedrai come si sveltirà ». -avere esperienza dei casi
fals'agio, / e chi vi si asigura / guardin a quei c'àn mondo
dove dice che l'uomo giusto non si muove se ben cade il mondo.
. aretino, vi-487: - donde si viene, di donde, o betta
cencia, ch'è, egli non si voi dire, gravida come dà il mondo
rola, 55: tutti quelli che si sono salvati, da che il mondo
che il mondo è mondo, non si sono eglino salvati nella parola di dio
figliuol mio, e fa'che colei che si allegrò d'averti dato al mondo si
si allegrò d'averti dato al mondo si rallegri oggi di udirti cantare. g
quel medesmo amore / ti porterà, si li sarai marito. g. gozzi,
: la bella schiava in breve tempo si acquistò l'animo di colei che avea
o non potendo far questo, ti si converrebbe astenere da porli al mondo.
avia poste al capo del letto, totalmente si dimenticoe. ariosto, 1-25: mentre
: amerei che... mi si spedisse il resto; non in fogli della
che vengono di là dal mondo, che si pascono di aria. -dire
ed intima confidenza tra'fratelli, rade volte si conserva all'entrar che questi fanno nel
quel guardar la gente, che pareva che si stesse tutti al mondo per sua degnazione
'dicesi figuratamente di persona che non si cura delle faccende o delle meschinità del
luogo). piovene, 5-108: si crede di lontano che questo sia un
iii-49: -carestia di donne. non si degnano di due lire...
mondo, senza saper da che parte si levi il sole; per imbrogliar voi
e il torto. pirandello, 7-66: si vantava d'aver idee larghe, lui
nobiltà de'cavalieri, sicché le mie armi si lascino in così gran festa com'elle
lascino in così gran festa com'elle si presero. lorenzo de'medici, ii-99
dio. -lasciare il mondo come si è trovato: non introdurre modifiche o
..., che, se si riceve questo nome [di principe galeotto
], che e'chiamano titolo, si contraviene alla mente dell'autore. altri,
che mondo (o di che mondo) si sia: essere fuori di sé (
/ e non sapeva in qual mondo si fossi. grazzini, 4-99: io,
abbondio non sapeva più in che mondo si fosse. piovene, 253: non vi
giambullari, 1-8: per un vituperio estremo si proverbiano tuttodì le persone che di quelle
e'non sà in che mondo e'si sia. -parere di avere tutto il
zia viva: importa che non si dica pel mondo: l'italia del
lo pi- glian come viene / e si gettan gli affar dietro le rene.
: verace corpo è quel che 'n noi si vede: / servi siam di giesù
... insegnare al prossimo come si fa a star al mondo. pratolini
al mondo, su queste cose ci si spiega prima di regolarle coi cazzotti,
coi cazzotti, se poi merita ci si picchia. -tenere al mondo qualcuno:
dispiacere della religione,... si deliberò di lasciare l'abito e di
in terra? ». e così ritto si morì. g. gozzi, 3-3-
nel mondo venne, / secondo che si trova / nel libro de la mente che
questa villa, la quale da'più si crede venuta a caso, giacché chi fece
disse mai d'aver fatto... si bella curiosità... intendo l'
renga e voltò il mondo, dicendo non si stesse a speranza de'turchi.
idee e le speranze e poi delle angustie si lagna. c. bini,
pananti, i-381: il mondo, si suol dire, è fatto a scale,
bottega grossa. magalotti, 23-110: si trova da ultimo che tutto il mondo
s. antonino, 4-259: però molto si duole l'amatore del mondàccio quando perde
. xvi, i-48: quando saperete quello si deve, potrete sprezzare le cose di
, mondoboia, - fa pin che si strugge dalla curiosità. = comp
mondovita, agg. letter. che si riferisce, che è proprio della città
, 2-9: feciono la legge che ancora si chiama longobarda, e tengono ancora i
4-531: la detta madonna lisa- betta si è obbligata col mondualdo, il quale è
. muratori, 7-i-350: questa tutela si chiamava 'mun- dium ', dalla
apparteneva la difesa e patrocinio della femmina si appellava 'mundualdus '. v'erano '
da essere aggirato né fatto stare, si dice: 'egli se le sa;
deriv. probabilmente dal nome proprio [si \ mone. móne, aw.
stava, / e la sua baila quelo si latava. = forma allungata per
-chi). che è proprio, si riferisce o appartiene al principato di monaco
pare / veder che addosso già ti si strofina: / e oh! gli
e l'altra appena di otto, si erano azzuffate tra loro. bacchetti,
.. una monellùccia di dodici anni che si mettesse in capo di scimmiottare il nobile
farsi imporre le ragioni, se ragioni si volesser dire, da quella monellaccia.
ormai, le convenisse sostituire non si capiva che maldestra monelleria. pavese, 9-81
carducci, iii-23-450: seguitando, non si faccia caso di certe monellerie; volti
, 1-125: 'far mille monellerie 'si dice per lo più d'un ragazzo
. croce, iii-34-71: un cattivo poeta si sforzava coi suoi versi arrandellati e pretenziosi
lola e della maria filiberta. -che si comporta in modo scherzoso, sbarazzino,
osserva bene e vedi come / qui si combatte in monellesca arena.
; non vezz., se non quando si dicesse per celia a bambino con carezza
v.]: 'monellino': così si chiamano in firenze gli orfani di un
. v.]: un tempo si chiamarono 'monellini 'i monelli raccolti
qualche bue: e non intendendo ciò che si volesse dire 'monello, balchi,
lustri che alle spese di svisci monello si vuol comperare un bastino di raso.
con una connotazione affettuosa e scherzosa, si può riferire genericamente anche a qualsiasi ragazzo
deledda, i-79: qualche monello impertinente si affacciava al portone, gridando, chiedendo
malmantile, 1-308: 'bianti '. si trova una specie di bricconi e vagabondi
danari con invenzioni... e si dicono anche 'monelli '. sebbene veramente
per 'monelli 'intendiamo quei poveri che si fingono stroppiati, malati, impiagati o
siccome 'guidone 'di nome proprio si è fatto appellativo, così forse anche
, accorciato dal nome proprio di 'si mone ', è venuto a significare
, quando gli erano adirati, non si potevan placare se non colle padelle!
cioè furbettuolo la sua parte, come si sente tuttora in bocca del nostro popolo.
dal mo nello suo antinoo si è fatto di tutto ciò che è bisogno
, / ci gettammo al monello e si conchiuse, / tra la padrona e
nente della sua ritirata dal mondo. si consacrò [s. massimo] con
questa era simile a quella delle piante si son creduti autorizzati ad affermare l'unità
. savonarola, i-117: ogni cosa si misura con qualche cosa del suo genere,
verbigrazia, intra le monete el fiorino si misura da le lire, e le lire
fondo. a. serra, 1-i-137: si dovrebbe solamente discorrere del terzo rimedio,
in regno, poiché per tale effetto si fece la prammatica che corressero gli scudi
specie di quantità determinata, qualora non si dasse il comodo di compensare generi di
genovesi, 4-41: se... si riguarda alla moneta in quanto è tale
debb'essere manifesto ch'ella fra noi si possa definire così: « è un
degli altri valori. a questo fine si divisero in parti d'un dato peso
circolazione, è una macchina necessaria onde si compia il gran fenomeno della produzione e
: con una moneta che balla, si disinveste e non si investe, si distruggono
moneta che balla, si disinveste e non si investe, si distruggono capitali e non
, si disinveste e non si investe, si distruggono capitali e non si crea nuovo
investe, si distruggono capitali e non si crea nuovo risparmio. bianciardi, 4-148
subito moneta di banco, colla quale si tenevano le ragioni e si scritturavano i
colla quale si tenevano le ragioni e si scritturavano i libri. f. galiani,
della moneta e la varietà de'prezzi, si è stabilito che il denaro si ricevesse
, si è stabilito che il denaro si ricevesse secondo quella quantità di fino metallo
di carta da scrivere... si riscotano lire quattro moneta di cartulario.
, deesi intendere di quella colla quale si fanno i contratti, le stipule e
fanno i contratti, le stipule e si tengono i registri: come è in
b. croce, iv-12-70: si pensi alfillimitato accrescimento che l'armistizio ha
vecchie sparirono dello 'ntutto e nondimeno non si cessò di conteggiare per le antiche.
ne'gabinetti de'curiosi e delle quali si fa non pertanto uso nel conteggio,
paesi con diversi sistemi valutari (e si riferisce in partic. al dollaro u
pagamento, subito che le angustie dell'assedio si fos sero sgombrate.
varthema, 123: la moneta soa si è un pardao... et ancora
cognizione di tutte le sorti di monete che si spendono in diversi paesi, percioché vi
che portandole da una provincia in un'altra si guadagna assai e per il contrario vi
sono altre sorti di monete nelle quali si perde assai. palescandolo, 113:
e varie monete, le quali o non si spendono in altri luoghi overo vi sarà
5-41: è da sapersi la moneta che si zecca e spende in sicilia esser di
dante, par., 19-119: lì si vedrà il duol che sovra senna /
viii-533: permetto che nella vostra regione si faccia moneta al proprio vostro sigillo.
roma, né di altre città o popoli si videro monete di reai rappresentanza. g
mano all'altra, che già maddalena si era gettata sulla porta. d'annunzio,
: la terza e ultima [commutazione] si è comu- tare danari a danari,
1-23: fumo e lidiani e primi che si sappiano avere battuta moneta d'oro e
'l nome e con la figura del principe si contano. davila, 724: il
., 22 (375): scudo si chiamava allora quella moneta d'oro che
, 7-ii- 206: finché non si rechino autori di maggiore antichità..,
273: non credo anche che troppi si arrisicassero a partir di qua con dette monete
mesturate. moneti, 145: aprire egli si fa tutte le casse, / pensando
di maggior valuta sono sempre quelli che si pagavano in moneta d'argento a lega
popolino, e più deboli quelli che si pagavano in bolzonaglia o moneta nera.
avente il valore che rappresenta (e si contrappone a quella ideale).
, 1-vi-106: il valore dell'argento non si può prefinire che o paragonandolo con l'
3-69: la moneta reale stimo che si debba definire così: « moneta sono
o proporzionali fra loro, i quali si dànno e si prendono sicuramente da tutti
loro, i quali si dànno e si prendono sicuramente da tutti come un pegno
muratori, 7-ii-363: molto di rado si scuopre moneta erosa dopo la declinazione del
5-228: principal cagione del caro che si pruovava era il disavanzo dei biglietti.
v-448: riprovato, rigettato, come si farebbe d'una moneta non giusta o
la grandezza dello stato del principe, si facessero non dico di lega bassa, ma
ii-260: se il giornalismo, come si dice, è la piccola moneta de'libri
materia pronta alle nazionali monete, se si vuole disfar monete per far monete.
monete spenderecce, nelle quali spesse volte si veggono o giove o apollo o marte
trista rendè. tortora, iii-224: si trovò per quest'altra novità il duca
moneta / per forza è necessario che si ficchi / uno spiedo per lo corpo
più della moneta che della libertà, non si fossero... fuggiti della città
bil fumo comperato con pochi soldi da chi si diletta di cartepecore. monti, ii-114
anni addietro? ora con poca moneta si gode al teatro, ai caffè gli
g. villani, 8-68: voleva si rivedessono le ragioni del comune di coloro
amore, più dovutamente per uomo non si può spendere, quanto mostrasi amorevole e
2-29: a questa alma virtù par non si trova / moneta che la paghi,
tal che spesso / il poeta affamato si ritrova. canaldo, 25: [lucrezia
gradirle. muratori, 10-i-62: non si dee ridurre una virtù sì eccelsa ad un
di poternele esser grato, e lei che si degni comandarmi e per sua fedel moneta
fedel moneta spendermi, dove ella valer si possa di me, senza risparmio. c
immaginato in base a modelli stereotipi, si rivela privo di una precisa caratterizzazione e
un bottone o una piastrella: chi si avvicina di più al centro del cerchio
/... / una moneta battuta si posa / vicino all'altra alla misura
iii secolo a. c., si trovava la zecca). v.
tanto suo proprio col tempo, che molti si credono che questa voce di natura sua
più che '1 calculo della spesa che si ha da fare è fondato sui mille
quelle dottrine studiate, comprese, digerite si sono ornai incorporate negli scritti di non
moneta (con valore aggettivale): che si identifica con un determinato valore monetario
). sacchetti, 202-27: si muove un dì con due fiorini di
, ripagare, ricambiare della moneta che si merita, della stessa moneta, di pari
; trattare nello stesso modo con cui si è stati trattati; rendere la pariglia
istesso conio, che in buon italiano si dice: pagarvi nell'istessa moneta,
do noia a nessuno, ma colui che si arrischierà a darmene, pagherò di moneta
il machiavelli e le sue idee non si possono ridurre a moneta così spicciola.
moneta fiduciaria, di carta, che si passano di mano in mano, curando
1519-1579) e così designata da macleod. si può dire anche moralmente: quando i
, i politicanti prevalgono, i buoni si vanno a nascondere. -il
valuta? lud. guicciardini, 3-276: si spendono
la quale [città] in questa maniera si vuotava d'oro buono e si riempiva
maniera si vuotava d'oro buono e si riempiva di monetaccie. = voce
materia monetatale, significa, che ciascuno si libera delle sue obbligazioni mediante una proporzionata
sarebbe calamitoso, se il monetaggio non si ritenesse alla zecca del principe. beccaria
a rimborsarsi del monetaggio... si è potuto domandare... che
, agg. che è proprio, che si riferisce o è caratteristico della moneta coniata
unità di misura del valore (e si contrapponeva alla libbra ponderale, misura di
v. borghini, 6-iii-224: come si mostra nel titolo de'signori della moneta
, i quali 'triumviri monetali 'si chiamavano. zeno, v-230: circa
nel tassar le monete già fatte vi si troverà essere, come quello che sarà
bartoli, 2-1-41: né per altro si è colà istituito in non monetare l'argento
che per ovviare, quanto il più far si poteva, le tristizie de'barattieri alchimisti
. de nicola, 112: si è monetato il rame, con esso si
si è monetato il rame, con esso si è fatta la moneta del valore di
[quegli uomini] come le doppie che si monetavano in atene: un pezzo di
fine. targioni tozzetti, 9-274: si vedrà., la mutata proporzione tra
. dossi, 1-ii-902: si sperava coll'avvento a re del principe
, agg. che è proprio, che si riferisce o è caratteristico della moneta o
p. neri, 1-vi-204: concordemente si attribuisce alla soprabbondanza della moneta di bassa
paese e la causa del corso che si dice abusivo. targioni tozzetti, 9-281
o monetaria, dei quali gli economisti si dimostrano scontenti. c. e. gadda
dopo il regno di enrico vili, si procedette alla riforma monetaria [ecc.]
di controllarne rigidamente l'emissione (e si contrapponeva alla scuola bancaria). -tipo
, 7-209: per conservare questa supremazia si credeva essenziale che il sistema monetario inglese
comune degli altri valori. a questo fine si divisero in parti d'un dato peso
metallo che costituisce una moneta (e si distingue dal valore metallico).
: alludq ai vestigi di doratura che si scorgono ancora nella statua di marco aurelio
speculazioni sul cambio delle monete; che si dedica a traffici valutari. g.
l'occhio lubrico e monetario del fariseo si nasconde invece, quasi orbo, sotto il
che possa essere una seggiola sola che si vegga in iscorcio e che l'artefice o
e che l'artefice o il monetario si sia presa licenza nella prospettiva per meglio
la maniera di pregiudicar le monete, si presero fatale arbitrio sopra di esse.
nicoletto orafo. scariiffi, 100: si rimoverà il mal pensiero agli empi monetari
nella zecca della verità, in cui non si battono monetaccie di bassa lega. montanari
'. filangieri, ii-35: se si fa morire sopra una ruota un monetario falso
una ruota un monetario falso, che si farà soffrire al regicida ed al ribelle?
per dieci libbre d'argento sodo, si potrebbe subito con una libbra d'oro
bandi lucchesi, 169: nel quale scrigno si debbia po- nere e guardare ogni,
2-367: i veri titoli di credito si distinguono dalla 'carta-monetata '.
monetazione. frisi, xviii3- 354: si compiace [il filosofo] che partano i
de nicola, 22: l'argento che si porta alla regia zecca credesi che non
monete emesse. delfico, ii-354: si può quindi ragionevolmente pensare, che quante
monetieri, coi quali le ditte monete si cugnano e ogni die darli ai
., 1-71: a costui si recano tutti questi artefici, come sono fab
30-124: allora il monetier: « così si squarcia / la bocca tua per tuo
, ai fa veleni e a simili si vuol vituperare il mestiere. f. galiani
. galiani, 3-174: col torchio si dà una impressione che è difficile a
mi iaceva. dossi, 1-i-245: si vedeva lo storpio riavere uso delle proprie
sugli acuti più stridenti dell'organetto, si allentava ogni tanto nella scarica di quattro
, agg. che è proprio, che si riferisce, che concerne il monferrato e
della sua storia; che è originario o si trova nel monferrato. carducci
buon monferrino che a ottobre dalla sua collina si contempla le sue vigne nere d'uva
16-v-414: il primo dei quali medicamenti si è un brodo fatto con vitella mongana
quei tempi, in fatto di nutrimento, si dava manzo e mongana, e non
. panzini, ii-623: nella stalla si teneva una vacca 'mungana 'per
sale, 4-71: il signor leandro si è trovato in mezzo a quella mongana
58: subito, alla giunta loro, si sparò un mongibèllo d'artiglierie.
, il tuono ed il terremoto che si sentì, che parve che fusse rovinato il
vesuvio, e allargandosi man mano che si elevava riempì il cratere dell'antica etna
gemelli careri, v-309: a mezzo dì si davano mon- gos (legume simile a
un cibo sano e saporoso, e si dà anche per biada ai cavalli.
]: 'mongolfiera': nome che si dà talvolta al pallone o globo aerostatico,
per renderlo più leggero dell'aria, si gonfia con aria riscaldata da un apposito
sciolta, / un poco indugia, si volta, / sale su su, barcollando
poeta d'occasione del monti, quando si inalzarono le prime mont- golfìere, aveva
la malcerta / mongolfiera di carta che si spicca / dai fantasmi animati sul quadrante
). che è proprio, che si riferisce alla mongolia, alla sua civiltà
2. che è proprio, che si riferisce, che appartiene alla mongolia o
un contadino con la frusta di pastore si ferma e mi guarda. mongolo, dagli
? un gusto perduto per sempre, si disse, guardando vogliosamente quelle braccia nude
163: l'armeniache... si dimandano da i greci bericocia, delle
11: a roma [le armeniache] si chiamano grisomele e albrioche, in toscana
. ant. che è proprio, che si riferisce allo stato monacale.
francesco da barberino, 8: conterà come si dee portare... la badessa
nera e profumata; il vino che si ricava da tale vitigno. panzini
a didone] fu uno adornamento che si chiamava monile, ornato di preziose margarite
28-15: dal collo un suo monile si sciolse, / eh'una crocetta avea
per grande, bella e vertuosa che si sia, che in questa vita possa
ma sincera / del suo proprio candor si fa monile. gosellino, 1-227: mentre
romani. 4. collare che si pone per ornamento intorno al collo degli
nidi o riunite in acervuli); si suddivide nelle quattro famiglie moniliacee, demaziacee
. monilia [albicatisi fungo dal quale si credeva che tale malattia fosse provocata,
a'monimenti de re priamo per neuno modo si ristava né si quetava. antonio da
priamo per neuno modo si ristava né si quetava. antonio da ferrara, 30:
moniménto di lazzaro,... si dolvé nell'animo e turbò se medesimo.
, subito... le monimenta si apersono, e molte corpora di santi
colli onguenti,... sì si recavano a memoria le pene e le
rotnanzo di tristano, 127: anche si fece fare una camera molto bella e quivi
fece fare una camera molto bella e quivi si fece fare uno molto bello moniménto,
uno molto bello moniménto, là dov'egli si dovesse soppellire ambodue loro ala loro morte
moniménto entrò nuda viva e due serpenti si mise alle mammelle, tra li quali miseramente
, essendo enrico di borbone, che si faceva chiamare re di francia, eretico
da siena, 200: sicondo i tempi si conviene andare; quando si conviene parlando
i tempi si conviene andare; quando si conviene parlando monire il peccato; quando
conviene parlando monire il peccato; quando si vuole parlare ruvido, quando piacevole,
, 1-145: empi- rizzando la causalità si riesce al meccanismo, ossia alla forma
alla forma più cruda di monismo metafisico che si possa pensare. gramsci, 1-44:
è proprio, che concerne, che si ispira al monismo o ai monisti.
, 106: chi dai suoi ozi si riposa e ascolta, / ode il monito
ogni progetto ed ogni discussione, anzi si salutavano mane e sera con un reciproco monito
-sentenza. moretti, ii-923: si dica quel che si vuole della vanità
moretti, ii-923: si dica quel che si vuole della vanità (e del mònito
. i due porro sono monitori e si fanno dotti del metodo. viani, 19-539
latinità classica, istruttore dei giovani che si esercitavano nel campo di marte; suggeritore
che venuta in europa la fama, si fece nome specifico di quella sorta di bastimenti
boriili, ii-39: l'imponente convoglio si mise in moto scortato da monitori e protetto
simongini, 55: il regista si arrampicò di nuovo nella scaletta ripida per
warnen 'ammonire ', nel quale si identificava erroneamente la voce ar. waran
reprensione, che fatta gli fusse, si beffarono. ramusio, iii-226: il primo
del papa o dell'ordinario... si ammoniscano quelle persone le quali sapessero alcune
, agg. che è proprio, che si ri ferisce al metodo didattico
. savonarola, iv-277: innanzi che si facci lo interdetto si fanno prima li
: innanzi che si facci lo interdetto si fanno prima li monitori. sanitelo, xxv-163
fatto alcun precetto o monitorio a qual si voglia communità, per qualonque rispetto si
si voglia communità, per qualonque rispetto si sia, né meno ad alcuno giusdicente
le censure di roma, per quanto si risolvono in pene temporali, ed i monitori
e in questo caso alle sanzioni diplomatiche si univa la minaccia della scomunica) per
et il fuoco. leti, 4-159: si ridusse alessandro a mandare per uno de'
nel caso di impugnazione, invece, si instaura un normale giudizio in contraddittorio fra
in lite, ogni lettera che mi si rende mi pare un monitorio o una
. de luca, 1-15-1-115: quando si tratta di cause di qualche considerazione,
del giudizio,... ciò si suol fare anche con la direzione degli
. massarani. guerrazzi, 1-458: si pubblica il monitorio contro francescoma- ria,
rei di stato quelle porte che non si riaprivano di solito che ai condannati del capo
) monitorio: quello mediante il quale si emette tale provvedimento giudiziario. -lettera monitoria
motto. oliva, 769: allora si accorò l'abate, non potendo sofferire
, non potendo sofferire che da'cani si fosse impedito co'soli latrati quella sceleraggine
dissuasione. machiavelli, 1-vi-125: vi si può fare questa conclusione: che di
alla monizione dei quali tutto il popolo si santificava, disse: ponete l'arca
mossi da una cotal divina monizione, si credeano. cattaneo, iii-4-153: si
si credeano. cattaneo, iii-4-153: si fecero votare li officiali piemontesi, intrusi
preventive e cautelari volte a evitare che si commettano delitti), consistente in un
commesso un delitto, o a colui che si trovi in altre condizioni previste dalla legge
machiavelli, 1-iii-685: per ora non si vede che costoro due sieno per sborsarsi
): 'ognuno... onninamente si guardi di contravvenire in parte alcuna alla
né meno per * diem ante ', si parte 'insalutato hospite 'colle figliuole
231): il prete da varlungo si giace con monna belcolore. velluti,
] da una santa donna la quale si domandava monna andrea de'bellacci. buonarroti
, su gli usci o in uno spazzatello si novellava ancora di monna belcolore.
eli'ha ragione a fè, perché la si truova in un pericolo e, se
de provvidenza. aretino, 1-205: non si nega che le influenzie di monne stelle
nega che le influenzie di monne stelle non si rechino talora negli ultimi sforzi. idem
fossi tanto buoni / che mona lega si starla sicura. caporali, ii-54: avea
sì come 'monna ', che si da ancor oggi a tutte le femmine,
pan con latte, e mona bianca / si mangia pien d'anguille e di ranocchi
son queste mone fila poco? / le si saran fuggite, / per paura non
'pennecchio ', il quale propriamente si è quella quantità di lino o lana
lino o lana o cosa simile che si mette in sulla rocca per filarla.
. note al malmantile, 2-555: si suole in firenze, nel giorno della
balbi, lxii-4-175: atorno dette varelle si trovano attaccate molte simmie, di quelle
cosa, cred'io, che non si piglia che bevendo smodatamente. 3
, che avean bevuto a isonne / si sdraiaron sull'erbetta / tutti cotti come monne
eccessivamente qualcuno affinché, sentendosi lodato, si tradisca e mostri la sua vera natura
a crepapelle / e trincando come monne / si brinda alla salute del neonato / che
schifa il pòco, mònna schifalpòco), si. (plur. mònne schifa il
(43): dalla finestra alquanto fuor si mostra, /... /
tutti i cartoni di pasta, e che si chiama efficacemente 'monnezzaglia \
monnine, / o che bei bertuccini si vedevano! 2. marin.
di monnina '. secondo il corazzini si chiamavano così i rilievi stessi, ma
rigonfi della testa e delle spalle, si assicurano le volte dei canapi e ormeggi
dati, 3-168: il proposto g. si pregia assai di dare i monnini,
gelatina senza '... e qui si fermò e il cherico subito disse,
tramater]: i figliuoli piccoli delle monne si chiamano monnosini. tommaseo [s.
. monoacetina (monacetina), si. estere della glicerina con un solo
plur. m. -ci). che si avvale di un unico alfabeto cifrante per
da una molecola ammoniaca e nei quali si conservano le proprietà basiche dell'ammoniaca stessa
o presenta un solo asse; che si sviluppa lungo una sola linea (e
, agg. che è proprio, che si riferisce à una sola azienda; che
etere monoben- zilico dell'idrochinone, che si presenta in cristalli lucenti non solubili in
che, all'atto della nascita, si presenta come una semplice appendice; feto
monobr omo ac etico: acido che si fa derivare dall'acido acetico, sostituendo
. -ci). chim. che si ottiene sostituendo nella molecola di un acido
monocasi ale, agg. bot. che si riferisce, che è relativo a un
un fiore, al di sotto del quale si forma un solo ramo laterale, che
medie. che è proprio, che si riferisce ai monociti. -leucemia monocitica:
chim. acido monocloroacètico: acido che si fa derivare dall'acido acetico, sostituendo
riferì che alceste era monocolo e non si poteva rilasciargli la patente.
traviamenti del governo ecclesiastico, né vi si poteva metter riparo con qualchessia franchigia e
e1 budello chiamato cieco, el qual si chiama monoculo. dalla croce, ii-92
due occhi un apparecchio qualunque, che si fa con una fascia ravvolta in un
al di sopra delle due orecchie. si chiama pure * occhio semplice '.
, / e convenia col capo qui si giuocoli, / che face- von con
: nella corte granducale viennese, questo si stimava un tratto di spirito: tra'ciechi
ciechi; da ingegno mediocre, che si distingue soltanto perché i tempi sono bui
per lo più di montatura, che si porta appoggiata o incastrata nell'orbita (
marsina e monocolo? moravia, ii-90: si era incastrato nell'occhio un monocolo vistoso
canna, di piccole dimensioni (e si applica anche sull'obiettivo di un apparecchio
cannocchiale monocolo': quello con cui non si guarda che con un occhio solo.
vittorioso, genio sorpassato -ma senza che mai si capisse qualcosa della sua arte attraverso gli
disco monocompatibile: disco fonografico stereofonico che si può ascoltare anche con un normale giradischi
la stracca vettura. montale, 7-284: si tratta di un canto monocorde [il
all'età sua..., non si vergognò di confessare d'avere imparato da
vana e leggiera. barbaro, 231: si esercitava senza alcuna musica la ragione sopra
ten eva quella consonanza che si cercava. questa forma si chiamava monocordo
consonanza che si cercava. questa forma si chiamava monocordo, di modo che v'era
col mettere un ponticello in mezzo, si sente l'ottava. capriata, 1-17:
altramente che con la mano l'armonia si desti in un monocordio da un eccellente
: il solo [monocordo], come si deduce dal nome greco uovo *;
che egli ne adduce,... si è quella che con una sola corda
linea telefonica e un utente (e si contrappone al bicordo, costituito da una
... con le sue foglie si fa quella specie di tabacco detto '
o. targioni tozzetti, i-397: monocotiledoni si dicono i semi nei quali trovasi un
miner. che è proprio, che si riferisce a un monocristallo; costituito,
ha una determinata lunghezza d'onda e si presenta pertanto con un solo colore (
presso agli antichi una sorte di pittura che si chiamò 'monocromato '. quel ch'
. ant. pittore che nei suoi dipinti si vale della tecnica chiaroscurale. vasari
tecnica chiaroscurale. vasari, i-488: si dice... nell'opere di quelli
sf. tecnica pittorica o tipografica che si basa sull'impiego di un solo colore
; mono- cromatico. -anche: che si vale dell'impiego dell'intera gamma tonale
formula... è vinta dall'ispirazione si hanno allora le belle pitture monocrome di
bianco e nero. 2. che si presenta con un solo colore o con
garantire la compattezza della vita spirituale, si riduca questa a una massa monocroma e
tutti questi generi di pitture... si è dato un saggio in questo primo
tenuto è stato questo. dopo i monocromi si sono poste le pitture grandi e poi
. ott. che è proprio, che si riferisce o che si attua con un
proprio, che si riferisce o che si attua con un solo occhio; che
e utero semplice o doppio (e si contrappongono ai marsupiali, provvisti di vagina
musiche a una voce sola (che anticamente si dicevano monodie, o semplici ch'elle
instrumento) e quelle che di più voci si compongono. bettinelli, 1-ii-182: parve
cantava il suo dolore con un ritmo che si elevava e si abbassava costantemente come la
dolore con un ritmo che si elevava e si abbassava costantemente come la palpitazione cordiale.
annunzio, 1-561: l'esistenza in fine si riduce... a una monodia
). che è proprio, che si riferisce alla monodia; che costituisce o
eccellente sorte di musica... si deve riputare la monodica, o sia quella
mentre gli altri denti sono caduchi; si nutre di molluschi e pesci e
in tempi recenti, al personaggio unico si aggiunsero masse corali e alla recitazione si
si aggiunsero masse corali e alla recitazione si sostituì il canto).
nel quale i fiori ermafroditi ed unisessuali si trovano sopra lo stesso individuo. quando
, e tutte le spighe di questa fatta si dicono 'monoiche 'e 'androgine
monoèdro, agg. letter. che si svolge lungo una sola linea melodica (
dell'ammoniaca sull'ossido di etilene; si presenta sotto forma di liquido incolore,
in acqua, di reazione basica e si usa per depurare il gas naturale dalle
unica specie (monophadnus elongatulus) che si evolve sulle rose. =
m. -gì). biol. che si nutre esclusivamente di una determinata sostanza
sostanza (un organismo); che si evolve unicamente a spese di una determinata
gassosa) in cui i singoli componenti si trovano nella stessa fase. 3
medie. che è proprio, che si riferisce alla monofasia; affetto da monofasia
biol. che è proprio, che si riferisce al monofiletismo; che si è
che si riferisce al monofiletismo; che si è sviluppato o che si suppone derivato da
; che si è sviluppato o che si suppone derivato da una sola forma primordiale
. agg. che è proprio, che si riferisce al monofiletismo; monofìlètico.
lingua assai lunga e protrattile; si nutrono di frutti e di nettare
certo giacopo di etiopia, i cui seguaci si dissero prima 'monofisiti 'e poscia
relig. che è proprio, che si riferisce al monofisismo o ai monofisiti.
relig. che è proprio, che si riferisce ai monofisiti o al monofisismo.
mezzo di colonnine o pilastri (e si contrappone alla bifora e alla trifora).
tale forma di unione matrimoniale (e si contrappone a poligamia e poliandria).
contratto un solo matrimonio (e cioè non si è sposato una seconda volta dopo lo
di contrar matrimonio colle vedove, siccome si ritrae da tertulliano ne'libri 'alla moglie
vangelo... al contratto nuziale si è quello della monogamia. cattaneo,
). che è proprio, che si riferisce alla monogamia; che pratica la
e la donna monogama, poiché così si confondono le esigenze della maternità colla tendenza
della moglie. 2. che si compie fra un solo maschio e una
o a coppie: pochi son quelli che si riuniscono in branchi... sono
raggiungono raramente 2-3 cm di lunghezza e si riproducono soltanto per via anfi- gonica (
specie animale con sessi distinti, che si verifica per determinate condizioni di sistemazione cromosomica
). che è proprio, che si riferisce, che riguarda la monogenesi.
pasolini, 9-148: è vero che oggi si è tornati, se non all'impianto
specie animale con sessi distinti, che si verifica per determinati meccanismi di regolazione dei
-ci). che concerne, che si riferisce alla monogenesi. -anche: monogenista
. 2. geofis. che si è costituito con una sola eruzione.
2. che è proprio, che si riferisce, che riguarda il monogenismo antropologico
monògeno, agg. bot. che si sviluppa da un solo lato (un
. 2. geofis. che si è costituito con una sola eruzione (
monogerminale, agg. biol. che si è sviluppato da un solo uovo.
iscrizione, un'epigrafe); che si manifesta in una sola lingua (un
'monoglottico': di lingue o dialetti che si posson ricondurre a un idioma primitivo comune
asessuata diretta, in cui un organismo si moltiplica scindendo il proprio corpo in piùparti
autore o di un artista; studio che si propone di essere ampio, organico ed
lucide e zeppe di dottrina che vi si attinge anche oggi utilmente. b. croce
d'oggi, apparentemente riuscita, non si potrà fare storia neppure caso per caso,
). che è proprio, che si riferisce a una monografia, a uno
studio, una trattazione); che si occupa di una sola materia (una
monogramma è quando in una sola cifra si pone tutto un nome. f. buonarroti
raosd, le quali coll'autorità che si attribuiscono gl'interpreti delle antiche cifre possono
compendi e di collegar le lettere insieme si osserva fin nelle lapide romane. targioni tozzetti
. buommattei, 63: niun monosillabo si segna con accento da chi scrive sensatamente
iii-2-24: la porta dell'atrio sacro si apre; e appare su la soglia la
cui gli organi riproduttivi maschili e femminili si trovano sullo stesso individuo; ermafroditismo.
omot- teri della famiglia dei coccidi che si trovano negl'in- ternodi delle piante monoiche
e sulle altre ragioni di curve, si trovano i primi germi e quasi gli albóri
se non a una sola idea, che si può manifestare in soggetti normali in circostanze
-ci). medie. che si riferisce al monoideismo o a un sog
monoliminare, agg. geofìs. che si origina da una sola coppia eugeosinclinale-miogeo-
monolineare, agg. tipogr. che si serve di caratteri fusi in linee intere
infinito. -per estens. che si distingue per compattezza e solidità, per
'66-67? 3. che non si lascia vincere o commuovere da emozioni;
-per estens. opera architettonica che si distingue per compattezza e solidità, permaestosità
monolitico. milizia, vii-459: si crede che gli egizi non sapessero far
.. ma qui il monologante / si specchiò nel ruscello. pasolini, 8-181
», attraverso il verbale, un lettore si trova dunque di fronte al non verbale
sua ira. bartolini, 4-36: si metteva a monologare borbottando, gridando,
. monologìa, sf. monologo che si recita sulla scena. tramater [
del rimorso disperato, finché la folla si fende e si vede ritornare lo scomparso
disperato, finché la folla si fende e si vede ritornare lo scomparso, sano e
lo scomparso, sano e salvo, non si sa come, non si sa di
, non si sa come, non si sa di dove. moretti, ii-240:
ecco i trattenimenti preferiti del pubblico che si chiamava inclito e colto. 3
delirava a suo modo;... si sentiva una voce alta vaneggiare, invocare
con frasi cotesto monologo tragico che si dibatte tra il cuore e lo
e tante volte sembra che ella si canti, puramente, nella gioia
di polvere dorata, nella quale male si ravvisano gli avvenimenti. de sanctis, ii15-
e. cecchi, 5-99: l'azione si fa sempre più incredibile e lampante.
tornato al sentimento del presente; e si sfoga con tor- uato, che
musso, ii-414: questi duelli, che si fanno ogni giorno, questo dar campo
, 1-587: la monomachia... si chiama volgarmente duello. monti, 10-55
, lotta cruenta fra due gladiatori che si concludeva per lo più con la morte
l'azione e la dizione di chi si trova sotto l'impero di una fortissima
gioia, iii-293: le monomanie si riducono al dominio dispotico d'un'idea
la 'lipemania 'di esquirol. le si danno poi vari nomi secondo l'oggetto
nomi secondo l'oggetto sopra di cui essa si aggira: però dicesi 'antropofagia,
ed inesauribile, quasi queste due passioni si riunissero nei punti estremi della loro essenza.
, questa è la strada per la quale si va difilato alla monomania, al delirio
.. il suo repertorio essendo limitato si reiterava... sino alla monomania.
quella gretta schifiltà intellettuale, per cui si biasima, si sfata, si vilipende a
intellettuale, per cui si biasima, si sfata, si vilipende a buona fede ciò
cui si biasima, si sfata, si vilipende a buona fede ciò che non
sono di una sola razza, perché si ostinano in sublimi monomanie liriche. papini
nell'universo soltanto l'uomo, non si cura né della verosimiglianza storica né del
medie. che è proprio, che si riferisce alla monomania o a un soggetto
teatro pieno di gente, tra la quale si trovi un certo numero di quelli che
quelli che professan d'essere fatalisti. si può dir di certo che cercheranno anche
di loro ci rimanesse volontariamente, non si qualificherebbe uomo sistematico, ma monomaniaco,
. -ci). genet. che si riferisce alla monomeri a genetica. monòmero1
, dai quali, per polimerizzazione, si ottengono i polimeri. = voce dotta
uomin son eglino, ch'e'non si vede dov'e'posino i piedi? non
). che è proprio, che si riferisce o che è caratterizzato da monometallismo
bacchetti, 2-v-342: mentre in genere si diffondeva il monometallismo monetario aureo, il
america meridionale, sopra tutto l'asia, si serbavano bimetallici. = voce
. composto derivato dalla rutina, che si presenta sotto forma di polvere gialla,
essame- tri, ma essi stessi metri si appellano. salvini, 6-183: nella
matem. che è proprio, che si riferisce al monomio; che ha forma di
zool. che è proprio, che si riferisce alle nicchie mesenteriche degli an- tozoi
composta di una parte numerica, che si dice 'coefficiente ', e di una
in cardiologia, relativo a extrasistole che si ripete con caratteri elettrocardiografici invariati.
mononeurale, agg. medie. che si riferisce, che riguarda un singolo nervo
quella anteriore orientabile con un manubrio; si usa appoggiando un piede sulla pedana e
1 addio', e con l'assegno si comperi un monopattino. rea, 6-125:
monopedi dilato, agg. archit. che si appoggia su un solo sostegno.
e da una testa snodabile su cui si fissa la macchina. = voce dotta
disposizione di questo rispetto alla fusoliera, si possono avere monoplani ad ala media,
bot. che è proprio, che si riferisce alle ramificazioni che hanno un solo
principale dotato di apice vegetativo permanente, si dipartono ramificazioni secondarie (ed è
governate città non comportano che in esse si trovino di così fatti mercanti che.
son chiamati monopoli, quasi essi soli si facciano venditori di alcuna merca- tanzia.
una coppia di dadi; in ogni casella si trovano penalità, soste, tasse,
pasture e che ogni carne e pesce si vendesse a peso per certo pregio la
) [rezasco], 478: non si possa né debbia fare...
ciò contro quella naturai liberta che dalla legge si concede a ciascuno e cagionando per conseguenza
di ragion regale. algarotti, 1-viii-118: si portano nelle nostre fiere dei diamanti,
: con stolte proibizioni... si favorisce... il monopolio di pochi
... il monopolio di pochi, si limita il lavoro e la produzione,
limita il lavoro e la produzione, si provoca il contrabbando. mazzini, 62-410
di monopolio. gobetti, 1-i-669: si sono accordati su un programma pacifista e
che facevano i ricchi tutte le cose si vendevano care, [giuliano] levò
prezzo. giuglaris, 1-300: se si faranno sentire le carestie, con proibire
. nascono sempre nel caso in cui si prevegga dall'avveduto negoziante un salto o
, vi sono categorie di persone che si arricchiscono coi monopoli del necessario alla vita
b. davanzati, ii-450: ben si dee... tener gran conto
fattore del re, domanderete particolarmente se si è servito o ha ritenuto i danari
fan monopoli, se del danaro del re si va- gliono per trafficarlo a lor utile
lor utile. siri, vii-667: se si permettesse a quelli che godevano li precipui
ch'io direi traffico delle monete che si fa a nostro danno. gioannetti,
gioannetti, ii-431: quanti scandali non si commettono nelle pubbliche funzioni di chiesa?
in una parola, quanti delitti non si commettevano collo specioso pretesto del culto esterno
1-vi-97: il commercio della russia render si potrebbe più utile al paese ch'egli
libero. ferd. martini, 1-i-225: si va avanti a furia di monopoli.
caffè e quello dei francobolli, che si mantiene tuttavia fruttifero. einaudi, 1-118
è considerato come un puro monopolio che si deve castigare secondo le leggi del paese
diritto o attuato di fatto, che si esercita su un'attività, su un'
acciò che con successione di tempo non si riducesse al monopolio. parini, 945
: la specie più nociva de'privilegi si è quella che forza l'industria in uno
finora, per colpa di un governo che si reggeva sulla forza, sul terrore e
trovarmi un inviato dell'emissora, come si chiama la radio nazionale che per fortuna
cervello; ed è per uesto che si spiega come, essendo nata nella città
condizione. alfieri, 5-223: la si spaccia poi madre-regina / col monopolio dell'
quelle successioni d'uffici... si lamentano trovarsi troppo abbondantemente nelle famiglie illustri
; cento case son cadute, perché si ergesse questa struttura gigante che preme il
cavour, viii-274: io credo che si possa dire privilegiato quel corpo per essere
11. figur. atteggiamento di chi si considera, per lo più in modo
facoltà, ecc.; possesso esclusivo che si pretende di avere di idee, cultura
nel quale i ricchi, i potenti si servivano di loro, popolo lavoratore,
, monarca oggi del mondo, non si contenti di fare mercatanzia dei beni temporali
di cartelli e 'trusts ', ci si trovò dinanzi ai problemi sociali da affrontare
in rovina, così il monopolista facilmente si conduce a deperire. galanti, 1-ii-536:
una gran piazza di commercio, dove si trafficano generi di pastorizia e frumenti co'
delfico, iii-415: i latifondi, che si danno in affitto, sono comunemente trattati
miseri lavoratori. cuoco, 1-203: si sono veduti de'monopolisti inglesi mercanteggiare i
profitto che sarà minore di quello che si avrebbe da colui che fosse monopolista,
era di benessere, gli stati uniti si trovano a dover considerare l'eventualità di
: nel progetto ministeriale all'articolo 2 si imponeva in certo modo l'obbligazione di
le assegnavano ai compiti dello stato, si trovavano nell'uno e nell'altro campo.
. 4. figur. persona che si considera, per lo più in modo
e assoluto. gramsci, 7-10: si pone la quistione del come formare il
. che è proprio, che si riferisce, che riguarda il sistema economico
nazionalistico e repressivo: che, mentre si costruiscono piani grandiosi di egemonia, non
piani grandiosi di egemonia, non ci si accorge di essere oggetto di egemonie straniere
ah! se i comunisti... si battessero direttamente prima che contro la proprietà
unità politica: lì, nelle sue pieghe si nasconde il virus del potere monopolistico.
. croce, ii-6- 348: si pensi... alla recente enciclica papale
monopolizzando e assorbendo », concezione (si aggiunge) che « non può essere la
. gadda, 6-177: la questura si ciba appunto di storie: in concorrenza
accettato remissivamente. gramsci, 1-214: si crea un tipo nuovo di operaio
), e le anime individuali, che si dis solvono con il perire
2. che è proprio, che si riferisce al monopsichismo (una dottrina,
b. galiani, 1-157: si fanno oltre a ciò de'tempj rotondi,
del prati nei primi versi del mameli si sente fino ai metri. per esempio:
di canto montava sopra la folla e si spandeva d'intorno. parevano lasse monoritme
di carbonio contenuti nella loro molecola, si classificano in biosi, triosi, tetrosi
. ant. mitico animale indiano, che si riteneva dotato di una sola lunghissimagamba.
acqua di dimensioni maggiori di quelli che si usano normalmente in coppia, sul quale
usano normalmente in coppia, sul quale si collocano, opportunamente sistemati sugli attacchi,
, ecc. è un monema, che si presenta come tendenzialmente monosèmico: un insegnante
. pasolini, 8-100: la pagina si è intensamente e follemente sostantivata, con
maschi o di sole femmine; e si contrappone a misto). =
cantilena. -che è proprio, che si riferisce a tali lingue; caratterizzato da
posso esser persuaso che la magnificenza egualmente si ritrovi in una dizione moltisillaba come in
che vanno loro innanzi: e chiaramente si sente che i monosillabi in fine fanno
monosillabo che non sia più di due lettere si segna con accento, perché suona il
per non iscam- biarlo con il 'si 'che si unisce al verbo, come
biarlo con il 'si 'che si unisce al verbo, come 'si
che si unisce al verbo, come 'si ama 'o con 'si '
'si ama 'o con 'si 'pronome singolare e plurale, come
singolare e plurale, come 'egli si persuase '; 'là ', avverbio
da 'se 'congiunzione, benché si usi da * molti buoni scrittori anche
lì ', avverbio di luogo. si accentano i monosillabi che hanno dittongo,
qui ', che per lo più or si scrivono senza accento. carducci, ii-10-128
, ii-10-128: i monosillabi gravi non si elidono, specialmente nella metrica di dante e
g. gozzi, 3-2-151: il silenzio si usava in iscambio di parole e passarono
, parla poco... ed interrogata si sbriga con punti ammirativi, con de'
rancore contro i responsabili dell'eccidio, si rimescolavano bollenti nel loro cuore, traducendosi
, 1-ii-71: la norma più sicura che si dia ad un accusato è, respondendo
1-i-251: a sparta... non si parlava che con monosillabi. ghislanzoni,
monosintomàtico, agg. medie. che si manifesta con un solo sintomo.
'; se dissimile, * epodiche 'si diranno. = voce dotta, gr
dell'esistenza di altri dei (e si possono dire propriamente monoteistiche solo quattro religioni
monoteismo è tanto più puro quanto più si va addietro nella storia. galluppi,
: il domma dell'unità di dio si chiama monoteismo: quello che ammette molti
maomettisti; perché un dualismo lambiccato più si dilunga dal vero che un monoteismo informe
: credenza in un dio unico che si identifica con la totalità della natura.
. rosmini, xi-23: fino che si ammette la moltipli- cità delle idee,
è il 'politeismo idealistico'; quando poi si raggiunse nelle idee l'unità, subentra
teol. che è proprio, che si riferisce, che dipende, che è
mettendo piede a làvar, che vi si praticasse una religione monoteistica assai prossima al
. cavalca, 6-1-470: l'ottavo si è l'errore delli mono- teliti,
, dei monoteliti ec., dei quali si poteva intendere o che l'unione di
quanto fu o che la natura divina si mescolò con la natura umana. carducci
monoteliti. 2. che si riferisce, che riguarda, che si
che si riferisce, che riguarda, che si ispira, che tratta del monotelismo.
. 3. figur. che si ostina, che si impunta, che
. figur. che si ostina, che si impunta, che è dominato da idee
. -ci). mus. che si svolge su un unico tema o soggetto (
di composizione di un brano musicale che si svolge su un unico tema.
. v.]: 'monotipia': si diede quindi nome di monotipia alla stereotipia
. -ci). tipogr. che si ottiene o si esegue per mezzo di una
. tipogr. che si ottiene o si esegue per mezzo di una macchina monotype
radicatasi nell'europa, inespugnabile ella vi si tiene oramai. = voce dotta
r. longhi, 421: si domandi ad ognuno che sia del colore
, ii-289: il tempo... si contorceva nella forma più striminzita per entrare
. b. doni, iii-1-201: se si fa [la musica] pura e
. b. croce, ii-8-107: quando si risolvono a darne lettura, non li
interrotta da una o due gite che si facevano ogni mese per andare a prendere
di fastidio. svevo, 8-818: si lagna della monotonia del proprio pensiero.
tinte adesso l'intelligenza e il carattere si leggono soltanto sul volto, che
volto, che da nessun sarto si può comprare. -inalterabile e piatta
pesargli addosso,... e si rattrista e geme. comisso, vi-37
dalla monotonia del paesaggio, i passeggeri si ritirarono nelle cabine. 6.
della sua gioventù, il fondo da cui si leva il pensiero malinconico e alto della
che mantiene sempre lo stesso tono o si ripete a intervalli regolari, con intensità
sebben quella musica sia monotona, non si può dir dispiacevole. manzoni, fermo e
generalmente stridula, nasale e monotona, si cambia in un urlo, come se fosse
prima. beltramelli, iii-168: mentre si saliva per la difficilissima viottola di monte
nenie / funebri bieche / e in quel si godono / metro monotono / irrequiete /
sentimento profondo. vittorini, 5-259: si ha una poesia popolare contemporanea di dante
e di racine,... che si distingue molto superficialmente, nella sua stessa
tali rappresentazioni. 3. che si esprime in modo monocorde, uniforme;
rapporto fa ch'io mi sorprenda che si dia comunemente a giuvenale la taccia di
delle esperienze e degli atteggiamenti; che si esprime con tono uniforme o che insiste
sconcertato. 4. che si mantiene o appare costante, abituale,
). pananti, 1-i-289: poco si divertono i mauri nella loro vita monotona