7-714: lo spirito così diviso e frastornato si ricusa a quel doppio o triplo allevamento
brune e fascia bianca; 1 bruchi si distinguono per la livrea rossa e nera.
fiori riuniti a grappoli, di cui si conoscono una ventina di specie.
l'ago o stiletto di ferro, ove si sostiene e s'aggira la rosa,
e rintuzzato in cima e spuntato, si ridrizza e assotiglia con limetta o pietra d'
a quelli dei limoni; dalla buccia si ricava l'olio di limetta, che
subbito impiede. tarchetti, 6-ii-75: si buttò il fucile ad armacollo...
liminale, agg. psicol. che si riferisce alla soglia. -in partic.
non essere propriamente una città nella quale si entra, ma piuttosto un sito di villeggiatura
decrepiti e venerati. montale, 4-35: si è fermato in regioni liminari e più
compresa fra un continente e un oceano, si trova in posizione marginale rispetto al continente
o che le sue prime pitture non si conoscano, o ch'egli salutasse quella scuola
. rucellai, ii-159: entriam là donde si scende al basso limine infernale. percoto
basso limine infernale. percoto, 50: si sedette sul limine della porta. marrone
limare. limitàbile, agg. che si può o si deve contenere entro determinati
limitàbile, agg. che si può o si deve contenere entro determinati limiti.
.]: 4 limitabile ': che si può più o men facilmente limitare,
o men facilmente limitare, che limitare si deve. b. croce, ii-
limitabile: rassicurata in un punto, si trasporta in un altro e trova sempre un
, agg. letter. che appartiene o si riferisce ai confini; che è situato
e che, in taluni periodi, si dedicarono anche alla bonifica e alla coltivazione
agnello immaculato... comandava iddio che si mangiassi arrosto e senza sangue, e
affanna / qual piede a questo limitar si volga? pascoli, 491: sirio:
: alla fama di questi apparecchi rapidamente si diedero a prepararsi alla difesa i scozzesi,
, i-607: sul limitare della strada si fermò come a saggiare l'aria, il
, in tanto candore di virtù, si cambia ad un tratto. -ant
autorità. gualdo priorato, 3-i-14: si fissò tutta volta il re nella deliberazione di
relativo, che tutto s'incatena, si limita, si prolunga. -con
che tutto s'incatena, si limita, si prolunga. -con riferimento a dio
: in nessun conto da chi governa si deve limitare prezzo certo, essendo e dovendo
, e non più, le doti che si danno per maritar le ragazze. manzoni
oltrepasserà certo due volumi, e forse si limiterà ad uno. pascoli, i-822:
primo titolo del poema enniano, quando si limitava ai soli primi sei libri. lisi
libri. lisi, 118: si limitava [la barba] a un ristretto
, perché in alcuni paesi secca e si perfeziona più presto ed in altri più
vi-2-146: né può esserci opposto quello che si legge in tutti li libri de'canonisti
: il titolo del mio lavoro, che si limita alla pittura e all'epoca del
negazione di sé, qualche cosa che gli si oppone, e opponendoglisi, lo limita
universale è universale di più, perché si estende a tutti i generi e a tutte
ferrari, i-38: l'infinito non si divide, non si limita; e mettere
: l'infinito non si divide, non si limita; e mettere un corpo nello
. papini, 11-68: l'infinito si determina, si limita, si distingue,
11-68: l'infinito si determina, si limita, si distingue, s'impone dei
infinito si determina, si limita, si distingue, s'impone dei limiti,
determinato segno, oltre il quale non si può o non si vuole procedere;
oltre il quale non si può o non si vuole procedere; contenere entro certi limiti
infusa; e per conseguenza da essa non si può tirare conseguenza nessuna contro il signor
nessuna contro il signor lami, che si è sempre limitato alla scienza acquisita.
10-304: i giovani... si limitano in questo momento a una sistematica dei
nuclei, come venti anni fa ci si limitava a una sistematica degli atomi.
per un esempio del redi: 'altri si ristringono a dire'ec. mazzini, 64-
dei tabacchi. bastiano, adirato, si limitò a dargli un ceffone '. qui
gli appiccicò solamente un ceffone '. si può anche sostituire 'restringersi ',
d'interesse su quel capitale, ma poi si restrinse al 4 ', e sta
; non aveva nemmeno il costume. si limitava a togliersi i sandali. -contenersi
profondo, diceva che il vero artista si mostra nel sapersi limitare. 12
questa montagna che limitava col suo feudo, si incontrò un giorno con la figlia del
se questa [la divina bontà] non si potesse comunicare se non limitatamente, secondo
« saggio » vero e proprio, si ha così il bozzetto morale; o più
1-i-232: il misogallismo imparato da alfieri si concreta nell'affermazione del concetto di indipendenza
landolfi, 11-25: [ciascun poeta si esprime] lasciandosi dolcemente portare, derivare
determinato. • pallavicino, 10-ii-160: si ricordi che a quelle parole angeliche '
limitativa e restrittiva della voce, ella si dee intender sempre non in altro linguaggio
, la forza limitativa della moltiplicazione non si manifesta che sotto una sola forma,
astrazione colpiva di preferenza l'intelligenza, si indirizzava a una classe limitata di persone
squisitezza di gusto; la verità invece si rivolgeva più direttamente al cuore, ed
modi nostri, e vedrai che ci si guadagna il cento per cento di proprietà
comprende, / e tal in più si stende. panigarola, 1-73: soldati
4-1563: né dal re né dagli arciduchi si verrebbe a perder niente di quel diritto
come materia editoriale, commerciale; come si fa, si compra, si legge
editoriale, commerciale; come si fa, si compra, si legge.
come si fa, si compra, si legge. -ant. adeguato,
munite di cateratte e battente per il quale si possa determinare la velocità dell'acqua fluente
. milit. guerra limitata: quella che si combatte disciplinando con convenzioni l'uso di
del potere statale nei paesi cattolici, si rafforzassero appoggiandosi a un grande stato territoriale
degli altri, che la ricondotta dell'alviano si riducesse a cento lancie [ecc.
auttorità nelle materie più rilevanti, dove si trattasse della sicurezza dello stato. lampredi,
hanno ottenuto che [la causa] vi si rimetta [a venezia] liberamente senza
che un'azione di mesi o d'anni si possa ve- risimilmente crederla eseguita in tre
molti... non vogliano che si possano formare parole nuove se non con
, onde acquistiamo una nuova cognizione, si riduce sempre alla determinazione e limitazione di
era digiuna. /... / si scaldavano un poco ora i marmocchi /
. baldini, i-629: a sutri si mostra la grotta dove s'affacciò rotolando
, 260: è l'ora in cui si baciano i marmocchi / assonnati sui caldi
fiori, 2-65: qui da l'aco si salta a la conocchia, / i
a loro; i quali pure diminutivamente si dicono tanto 'marmocchini che marmot- tini
non vogli consentire a le prove che si sono fatte e che di novo si
si sono fatte e che di novo si ponno far dal canto nostro per quello fratello
iscrizioni, spezialmente del basso popolo, si truovano voci scorrette, parte delle quali
venne il ticchio della cappella nuova e si può dire che si, trasferì al
della cappella nuova e si può dire che si, trasferì al cimitero e ci stava
oscuri come cantine / i giovani marmorari / si affrettano / a tagliar lapidi e lucidarle
e ligiato è quando comincia a non si appiccare alla cazzula. vallisneri, i-25:
landolh, i-205: a queste porte si arriva per un piccolo andito dalle pareti
sapone che presenta venature e chiazze che si ottengono con 1'aggiunta di piccole quantità
. medie. stato marmorato-, alterazione che si trova nel corpo striato e che è
al marmo. soderini, i-194: si vede che ogni pietra bianca di
un'età in cui molti elementi discordi si sono confusi, molte tinte diversissime si
si sono confusi, molte tinte diversissime si sono frammischiate, benché nessuna sia ancora stata
le figure umane che in quella luce si levano. 2. figur.
tempo era già butirrosità, e quantunque si potesse, si dovesse dire che la
già butirrosità, e quantunque si potesse, si dovesse dire che la donna era bella
di una certa eleganza equivoca; mi si mette di fronte, a questo piccolo
, 5-33: dal marmoreo fonte / ritto si leva il bianco simulacro: / ancora
4. figur. che non si lascia commuovere o vincere da alcuna emozione
quando parea naturalissimo che le antiche idee si risvegliassero ne'romani, fa pietà il vederli
* faccia marmorea ': che non si turba, di sfacciato. de sanctis,
di verdi... faremo quel che si chiama lo studio della vita artistica di
petto. ariosto, 1-1-459: tremar si vedean soavemente / le marmoree mammelle entro
293: quella fronte superba e marmorea si chinava un istante alle occhiate procaci d'
.. non esposta a rivoluzioni che si propagano da uno stato all'altro rovesciando
cattaneo, iv-4-438: prima del plebiscito si poteva parlare di 'assemblea ';
di 'assemblea '; dopo il plebiscito si poteva ancora parlare di * consulta '
ad avvalorare una già preesistente componente che si suole dire in questi casi « greca »
questi casi « greca »: ma si tratta sempre di una « grecità » melica
sf. tipo di marmo artificiale che si fabbrica comprimendo e impastando gesso, soluzione
tale offesa una statua marmorina di lui si faccia, posta infra l'altre memorie
le colline, in certe ore, giottescamente si tingono di quel ceruleo nobilissimo che è
. stucco per rivestimenti e zoccoli che si ottiene mescolando polvere di marmo con calce
formaggio). moravia, iii-81: si fa tagliare una fetta di marmo- rizzato
. - anche: l'effetto che si ottiene con tale operazione.
marmorizzazióne, sf. trattamento a cui si sottopone la carta da copertina per
nella lavorazione del vetro, operazione che si effettua facendo rotolare su una lastra di
in base al quale una roccia calcarea si trasforma in marmo per ricristallizzazione provocata da
vive in gruppi di 10-15 individui, si nutre di erbe, emette acuti fischi,
andatura caratteristica, quasi strisciante, e si drizza spesso sugli arti posteriori; trascorre
rotta, / fa nuova tana e tanto si procaccia / che ritruova il suo cibo
mus montanus ', ed in toscano si dice comunemente marmotta. delfico, iv-85:
menar via sì lentamente intorno? / così si trattan le persone dotte? rajberti,
. è un opportunissimo luogo comune, quando si è lì come marmotte e non si
si è lì come marmotte e non si sa in che modo avviare una ciarla
che l'avevano visto con quella marmotta si burlavano di lui. cantoni, 706:
fogazzaro, 7-317: in quel gruppo si inveisce... contro le marmotte
se taluno non gli diceva di levarselo, si sarebbe seduto a tavola col berretto in
. 4. forma incavata di cui si servono i calzolai per modellare le suole
: ceffo incavato, sopra di cui si battono le suole per dar loro la forma
le suole per dar loro la forma che si vuole. -sm. carena
1100 e 1800 m, dai cui semi si ricava un olio antireumatico. 6
: lì ho imparato che: il naso si chiama sparafumo... gli occhi
pacchiano. milizia, vii-335: egli si ride di que'catafalchi, che si
si ride di que'catafalchi, che si marmottano di faci, di parche, di
casa con quella marmottina viva sulle ginocchia si guardò d'intorno e sentì per la
« marmottine » di ghisa che alla fiammata si facevano rosse rosse in viso come quelle
che ai tempi omerici, i giovani si trovassero tutti in uno stato di
: il più inferiore [pascolo] si è quello del marmuoio o sia terreno occupato
argilla e di carbonato di calcio: si distinguono le marne argillose, con il
sastro e al bruno, e si trova abbondantemente in natura; in passato
zelanda ed in fiandra; non vi si conosce punto l'uso dell'argilla o della
dell'argilla o della marna, che si impiega così utilmente in irlanda ed altrove.
. carducci, iii-21-203: egli si fa a sostenere... che il
maro è una pianta, la quale si assomiglia alla persa minuta, benché la
maro è pianta simile alla persa, e si pianta nel medesimo modo; ha il
italia. gioia, iii-100: alcuni animali si mostrano avidissimi degli odori di cose che
2. deposito di materiali che si forma sul fondo di un recipiente per
la guerra coi suoi marocchini, che si sa come adoperassero. e maria giuseppa
. 2. laboratorio in cui si esegue la concia delle pelli di capra
montone. 3. negozio in cui si vendono pellami e, in partic.
e sm. che è proprio, che si riferisce, che proviene dal marocco;
questa settimana la fantasia della plebe romanesca si è molto eccitata allo spettacolo delli ambasciatori
(marrocchino), sm. cuoio che si ottiene sottoponendo a colorazione e a bagni
ramusio, i-17: nella detta città si acconciano quei belli cordovani, che nella
cuoio di pelle di capra, che si chiama marrocchino, perché la prima concia di
] scarpini di marrocchino giallo, le quali si portano dentro una pianella dell'istesso colore
è pelle di color nero, onde si fabbricavano agli anni passati certi berrettini soppressati
le cuoia ed inventori de'marocchini che si lavorano ancora in africa. di breme,
levitica azzurra di saio-merinos, che le si afferrava al collo con un limbello di
(e, in partic., si riferisce al deposito che si forma
partic., si riferisce al deposito che si forma per la combustione del carbon
non occupar il terreno, tali siepi si piantano ai lati della terra meno fruttifera,
e molto grosse e quantunque tuttavia si affaticassero udi rono una voce
rono una voce presso alla pietra che non si affaticassero indarno. =
a questi, e che a sé sol si conviene. domenichi [plinio],
particolarmente nota per il vino che vi si produceva (vinum maroneum).
sostant. boterò, 4-124: si stima che i maioniti siano un rampollo
trafficare, gentile e manieroso nel tratto, si era acquistato il rispetto e la benevolenza
certo antonio marron, soprannome che gli si dava perché appartenente alla nazione maronita.
2. che è proprio, che si riferisce, che è conforme agli insegnamenti
: successione di alte onde marine che si propagano velocemente nella direzione del vento susseguendosi
marina. giamboni, 8-i-175: si ne va intra le due syrte, ove
/ dovunque là. ove inchiuder non si potè. cavalca, 20-48: dall'una
onda, fiotto di mare, che pur si dice cavallone. i marinari non confondono
mari... * maroso corto 'si chiama quello la cui base svolge poca
dei marosi. montale, 5-85: si sfioccano, aerine, le ghirlande / dei
di nuovo, più forte, i marosi si accavallavano. 5. figur. condizione
il bidente o marra a forchetta uncinata si trova solamente nel chianti, quantunque potesse portar
secchezza e tenacità non permette che vi si possa adoprar l'aratro. -marra
, 3-ii-103: almanco... si tirava alle spalle le turme intiere di quei
lunga gliene avanzi; dipoi con la marra si rimenerà assai asciandola e piallandola come si
si rimenerà assai asciandola e piallandola come si fa a'legni: e che ella
: strumento di ferro noto, con cui si maneggia la calcina alla cola e quando
maneggia la calcina alla cola e quando si vuol mescolare con la rena. carena
e quella è appuntata e con essa si cava la vena. f. f.
orientali. lupis, 19: ben si potevano chiamar d'oro i suoi giorni
zappa con la lama piccola di cui si servono i cantonieri per livellare i canali
e l'altro a punta, di cui si servono i guastatori per aprire passaggi,
scavare trincee e abbattere gli ostacoli che si frappongono all'avanzata dell'esercito.
sentiero n'additi; * vela non si trova che ne sospinga al porto.
un momento di calma felice soltanto quando si riaccostò all'eterna bontà della terra.
cittadi che sono asisse in valli, si àano la natura contraria a quelle che sono
è mischiato di fummi, li quali si levano di stagni e di marosi e di
l'onda non sia troppo grossa, si ordina al timoniere di orzare sopra di
tale modo di governare è necessario quando si 'fugge la tempesta 'con una nave
banda da un maroso troppo grosso che si avanza. = deriv. da
. letter. che è proprio, che si riferisce al monte marpesso, nell'isola
partic., al tipo di marmo che si estrae da tale monte).
ugurgieri, 198: né più si mutava della faccia di prima, per
. crescenzi volgar., 8-2: si dee arare e con l'erpice e con
, st., 1-19: or si vede il villan domar col rastro / le
anno quattro over almen tre / volte sfender si dee la terra, e con le
: marra o vomer faticoso / non si tocchi dai bifolchi: / in dolcissimo riposo
è lo strumento col quale la sarchiatura si compie. de sanctis, ii-n-159:
: il contadino curvo sulla marra e che si guadagna a stento il vitto coi suoi
eloquenza, né avversari ed emoli, che si tiravano con esso le spade di filo
ancora. guglielmotti, 521: 'marra'si è scritta talvolta negli antichi documenti,
che nasce e poi... si riseminerà. d'annunzio, ii-535: muzio
un fosso. vettori, 1-117: si cominciano a lavorar col marrétto un poco
arti in la detta maremma, sua altezza si contenta che li forestieri, artefici e
di qualsivoglia sorte, che lavoreranno e si eserciteranno in detta maremma, per l'
: questa è la parte di dove si traggono la maggior copia dell'acque per le
tutti i giudei e marrani che vi si trovavano. l. veniero, 15:
mal da lui tratato, / come si vede che non è mai sazio / de'
azioni illecite (e nell'epica cavalleresca si riferisce, talvolta come esci, ingiuriosa,
diversa dal cristianesimo (e per lo più si riferisce ai musulmani che opponevano resistenza
parole / son di tutti e invano / si celano nei dizionari / perché c'è
i... contro te sì rigida si mostra. d'azeglio, 5-ii-66:
padron tutto gottoso: più che l'asin si batte dal villano, / consolati,
caviglia. pulci, 14-71: poi si vedeva nave in quantitate / gir sopra
traggo indrieto ritornare ». / e'si marria e 'ncominciò a. pparlare, /
n. 5), con cambio di si gnificato. marróbbio1
). — anche: l'essenza che si estrae da tale erba.
el corpo era debile fatto che non si potesse reggere, allora si coceva amarissime
che non si potesse reggere, allora si coceva amarissime foglie di marrobbio et assenzio.
chiamato prassio, le cui foglie spezialmente si confanno ad uso di medicina, appresso
erba, appiccata in luogo ombroso, si conserva tutto l'anno ed ha virtù
, ii-22: marubio aquatico... si trova intorno ai fossi. fiorisce in
. geofis. region. fenomeno che si osserva sulle coste del mare e si
si osserva sulle coste del mare e si manifesta con modeste variazioni del livello del
* sbaglio ', non so perché si rifiuterebbe 'marronare 'e * marronata
per dire sbaglio, non so perché si rifiuterebbe 'marronare 'e 'marronata
varietà molto rinomata e molto ricercata che si distingue dalle altre so prattutto
qualità ovvero grossezza, leg quali si chiamano castagne. g. mo
147: le [castagne] domestiche facilmente si mondano; e sono, di queste
, di queste, in prezzo quelle che si chiamano marroni, per esser molto più
dell'altre. soderini, iii-357: si ponghino... per innestare et
i marroni, frutta sì vile, si vendono in settentrione da quei che vendon le
e dando urtoni e gomitate: quindi si pose sul desco molle un gran piatto
. tarchetti, 6-ii-146: come ci si sentiva felici in quelle lunghe notti d'inverno
nello zucchero come i marroni canditi che si vendono nelle città d'inverno. c.
quercia molto profittevolmente, al cui effetto si servono quelle genti del marone di cuore,
paoletti, 1-1-183: nell'anno avanti che si vogliono fare gl'innesti, si scelghino
che si vogliono fare gl'innesti, si scelghino alcuni robusti pedali di castagni di
tale colore. piovene, 7-188: si ha un concerto di gialli, diversi per
e giallo. brignetti, 3-135: si svestì del marrone bruciato ed ebbe,
soldati, vii-46: il conduttore esitò, si cavò il berrettino marrone, si passò
, si cavò il berrettino marrone, si passò un fazzoletto sulla fronte sudaticcia.
s'appongono, ma * fanno 'come si dice 'un marrone '. buonarroti
scimunito appellato giuseppe sechellari... si considerava profondo scientifico
: tu neppure non hai nulla. si farebbe un bel marrone tutti e due.
marroncèllo, perché a perfezionare il marroncèllo si richiedeva una seconda immersione. -marroncino
l'identico marroncino che nell'in- grandimento si disfaceva nel bianchiccio dello sfondo. =
e rastrelli ed altre generazioni di masserizie si convengono avere sempre ammarinate. testi fiorentini
chi marroni. trinci, 1-185: si vanghi o si zappi di nuovo per il
trinci, 1-185: si vanghi o si zappi di nuovo per il meno tre
; ed essendo luogo piccolo, vi si facciano col marrone a mano. viani
ruscelli, xxvi-2-150: chi alle tempie si fascia gli occhiali, / chi sopra
e con certe loro carrette, che si dicono « lese » strisciano in giù per
g. f. rucellai, 58: si camminava come su per una scala con
(e, per estens., si può riferire anche a un bue vecchio
st'ultimi tempi il cavallo da tiro che si accoppiava, come per guida, ad
'dicesi oggi il cavallo ammaestrato che si accoppia al tiro con un puledro e
con un puledro e il bue vecchio che si accoppia con uno giovane, perché gli
. dallo spagn. marrón * pietra che si lancia al gioco della piastrella voce registr
. bresciani, 6-iii-131: tutt'i giovani si ridussero a piccole torme sotto gli alberi
tal vita ti spongono? / piaceti si udir versi marronichi? / di strumenti
, 3-136: una sua pezzuola che dentro si direbbe ci fossero de'marronsecchi e invece
sf. chim. principio attivo che si estrae dal marrobbio e ha proprietà digestive,
nasce abondantissima per tutta toscana, ove si chiamano amendue volgarmente marruche. sozzini, 19
): a poco a poco, si trovò tra macchie più alte, di pruni
supposto, la sua figliola. le si lanciò addosso e la ficcò dentro la
. -anche: bastone, asta che si ricava da tale arboscello. redi,
poveri, i poveri delle campagne che si vede sono abituati a far miglia quant'il
o dove, andando il monte, si smarrisce al sodo, fra spinosi marrucheti.
letter. che è proprio, che si riferisce, che appartiene al popolo dei
quali sciogliendoli e menandoli a loro, non si poteano azzicare, sì si doleano.
, non si poteano azzicare, sì si doleano. canti carnascialeschi, 2-408: giuo-
tutto quello che bisogna, e'guadagni si fanno buoni e tuttavia si multiplica el capitale
e'guadagni si fanno buoni e tuttavia si multiplica el capitale. grazzini, 357
prezzi di sopra contenuti... si paghino per l'avenire in danari contanti,
. m. cecchi, 1-ii-194: e'si part'or da lui, / si può
e'si part'or da lui, / si può dire, e mi manda a
automobile. bernari, 5-176: si estirpavano pulsanti, valvole, fili spezzati
e di ulivo contesti, nella quale si pone il pesce vivo, e si tiene
quale si pone il pesce vivo, e si tiene in mare per conservarlo. marruffo
parte nord-orientale della provincia di agrigento: si produce aggiungendo al vino, ottenuto mescolando
uovo. pascoli, i-509: garibaldi si alzò e rispose tenendo in mano un bicchiere
rinfrescume, era anche uno spreco perché si potevano pestare nel mangime o nel mio marsala
comando militare o ginnico con cui si ordina di mettersi in marcia.
, agg. che è proprio, che si riferisce alla marsica, regione dell'abruzzo
. che è proprio, che si riferisce, che è avvenuto nella marsica.
[il caffè], 458: cesare si è ingannato nell'attri- buire la
. che è proprio, che si riferisce, che è originario di marsiglia;
sotto la finestra, e aspettava che si scaldasse un ferro per darvi l'ultima
77-385: non una 'marsina'... si vide tra i combattenti del 6 febbraio
visconti venosta, 168: il popolo si sarebbe sollevato in massa, e.
e il cappello in mano, si assiepavano alla porta del guardaroba, le
e cievali e barboni? / e si ghé nome scardole e marsioni / da star
, che assiculo da vitruvio, marsione si chiama da noi. = voce
, agg. che è proprio, che si riferisce, che appartiene all'antica popolazione
specie di vasi. idem, 1-540: si fanno angelini, rinfrescatori, a canini
. che è proprio, che si riferisce al marsupio e, per estens.
della madre [marsupio), ove si trovano i capezzoli (ma la mancanza di
. tutti i marsupiali, dei quali si conoscono già molte specie distribuite in diversi
sf. medie. intervento chirurgico che si usa nella terapia delle cisti da echinococco
gadda, 373: all'uso volgare si dice, con tutto questo, si dice
si dice, con tutto questo, si dice tener d'occhio. tra belle
per dote gli furono assegnati quando ella si maritò, e fatto un buon marsupio
n'andò via, né mai più si seppe dove ella fosse. manzoni, fermo
2-38: al menomo sospetto mille braccia si sarebbero stese ad afferrare il missionario ed
con un'altra certa erba la quale si chiama martegon, cioè silfio sì come se
colerico da venezia ad orvieto, come si avesse auto una stocata al cuore da
starebbero attaccate, per lo peso, si è altri immaginato coperta, altri lacciuoli di
al piè, che le legassero, quali si adoperaron, se noi crediamo a'dipintori
che le cerimonie finite hanno, / si ritorna ciascun da la sua parte;
stimò di non potere combattere, come si dice, aperto marte. serdonati, 6-251
, aperto marte. serdonati, 6-251: si risolvè di tentare la fortuna con venire
gemelli careri, 2-ii-79: lunga pezza si stette in forse su gli eventi del
. caro, 7-832: ne'campi si combatte / con egual marte. tasso
a trattar ranni, perché i gloriosetti si avvezzino tanti marti. -popolo di
. idem, par., 14-101: si costellati facean nel profondo / marte quei
: quanto al pianeta di marte, si è osservato che, essendo al quadrato
al quadrato col sole, ei non si vede perfettamente rotondo, ma alquanto sguanciato
movimenti loro siano intorno al sole, si argomenta dai tre pianeti superiori, marte
: la vidi [la luna] che si staccava da tutte le altre luci celesti
, parlandosi dell'ossido di ferro, si dice * zafferano di marte ', e
il grido, / saper ch'altri si coglie eterne palme / in illustri perigli,
l'inventare e comporre di proprio marte si è la prima lode nella poesia.
proverbio né di venere né di marte non si sposa e non si parte o anche
di marte non si sposa e non si parte o anche né di venere né di
né di venere né di marte non si dà principio alvarte). bembo
183: di luna al primo marte si fanno tutte l'arte. ibidem, 188
di venere né di marte, non si sposa né si parte. =
né di marte, non si sposa né si parte. = dal lat.
novella, un martedì mattina... si ritrovarono sette giovani donne. alamanno rinuccini
che ne consegue; la maniera con cui si martella. -per estens.:
cavalcanti, 247: il busso delle armi si udiva da lunga: il polverio era
piccoli mezzi di cui molti pittori oggi si servono. 2. per estens
, 13-301: i giovinastri di cuore avventuroso si davano convegno in una taverna aperta entro
t'innamorerai di quello che cosi giustamente si chiama 'candore 'di tali scrittori
fabri passato, nella musica di euterpe si consola. -con metonimia.
quel suo riso chiuso martellante, che si spegneva come un fuoco di stoppie
l'autoritratto fisico del poeta, che si trasforma via via in un autoritratto morale
, 5-27: l'ancudine, quando più si martella, più è forte e più
a martellare, / chi qua chi là si diede. nannini [olao magno]
agorà romana e alla biblioteca d'adriano si arriva appena fuori del bazar, dove
, ma l'animo non vinto non si crolla per lo santo nome, più ardente
. machiavelli, 1-viii-240: nel regno si martella / fra marco e francia con
, / de l'armata d'alcina si fu accorto; / e la campana martellando
calandra, 3-99: la sua donna si alza, veste i piccini che precipitano
dell'impiantito. prisco, 5-64: si avvertiva distintamente quella specie di sordo rombo
pioggia. tarchetti, 6-i-47: non si udiva che il martellare alternato di qualche
vangelo, quante imposture, quante superstizioni si martellano su l'incudine dell'eresie! de
una sposa, sviscerata amante, / si tratta meglio. guerrazzi, 16-66:
.). lubrano, 2-485: si consulta egli cogl'incantesimi per martellar le
. d'annunzio, iii-2-1118: non si giudica il destino che ci martella e
in qual guisa / chiama morte e si macera e martella, / credendo aver perduta
fiordelisa. nievo, 7-39: a lungo si martella in tal pensiero, / alfin
pensiero, / alfin lo scrolla e si rifà leggero. borgese, 1-372: a
foco delle tribolazioni e delle afflizioni non si mollifica come cera e umiliato non ricorre
vi scuopra con seneca la fucina dove si martellano i ceppi della necessità viziosa?
, ii-590: un romore lungo e insistente si leva, e par che dalle scranne
anella. guglielminetti, 3-83: perché non si martelli, o amore, una dura
, 5-39: l'imperadore di presente si sarebbe partito e abbandonato ogni cosa per
lungo. faldella, iv-161: veronica si sentì tutti i giorni martellare dal picchio
: mancherebbe un qualche curioso che mi si cacciasse dietro e mi martellasse e infracidasse
magno volgar., 91: quivi era si grande il martellare de le spade e
7-151: nel pomeriggio soffocante, non si udiva più che il martellare dei ferri
. perché con le finestre aperte adesso si sentivano martellare schiettamente le ore. bocchelli
il cuore le martellava nella incertezza, si fece a preparare, sulla tavola, la
-sostant. aretino, 20-107: egli si stava un di in casa mia, tutto
125): entrati i fratelli, tonio si tirò dietro l'uscio: gli
saliva, il martellare del suo cuore si faceva più forte. -tr.
aveva patito nel travaglio della nave la si era alquanto risentita e faceva acqua.
cose cattive. soldati, 2-483: si accorse che il sonno, forse proprio
* prega e riprega '; e si dice * dàgli, picchia e tocca '
caldo: cogliere un'occasione fin che si mostra favorevole, battere il ferro finch'
tavola dormono alle martellate della fucina: si sveglian al fragore dei piatti, quando
al dimenar de i denti, quando si magna. segneri, iii-3-346: avviene
, 2-165: un globo d'oro si riduce a forza di martellate in una
urto ripetuto. monelli, 1-136: si sa bene che questo idillio col sole
. gadda conti, 1-537: la nave si era saldamente incastrata in qualche spuntone di
incastrata in qualche spuntone di roccia e si sfasciava a poco a poco alle martellate
d'empio destino. pavese, 8-42: si confonde, il senso di questo tracollo
ripetute di acuto dolore, che talvolta si sentono nel capo, o in qualsiasi
presenta un effetto analogo a quello che si produce col martello nel ferro battuto (
animali). segneri, iii-1-70: si sparì,... lasciando quel meschino
con la testa martellata, ripensando mentre si spogliava alle cantafere del professore, esclamò
martellati cosi, parvero pacificarsi, e si fecero battezzar molti. 9.
sillabato. baldini, 12-200: qui si parla, s'intende, della ottava
e marcato. pasolini, 9-394: si guardi l'allure di questo « carpe
particolare di vetro, stampato, che si ottiene predisponendo il disegno su uno dei
martellatore delli umili, non sapendo quello che si fa, fabrica loro corone perpetuali.
partic.: operazione mediante la quale si foggia un pezzo metallico reso incandescente,
in quanto a riconoscere l'artiglieria, si vedrà con l'occhio se il getto è
2. particolare tipo di lavorazione che si esegue per conferire compattezza alle pelli (
baretti, 6-186: uno di quegli stromenti si suona correndo colle dita su certi cavicchi
arrivava al consulto e alzava la fronte, si concentrava, tirava fuori il martelletto per
di un mazzuolo, colla quale si va alternatamente serrando la forbice nell'operazione
il verso alla francese, come prima si era inventato il verso alla latina.
muso. arbasino, 9-272: [si rappresenta] l'addio di tito a berenice
i quali pure l'accademia de'granelleschi si scatenava fieramente. carducci, iii-15-166:
. 2. per estens. che si serve del verso martelliano (uno stile
], i-148: il fucile de'soldati si divide in molte parti. eccone le
pittura d'andrea del sarto, che si vede in faccia all'entrar de'chiostri.
v.]: quando in una casa si comincia a mettere la martellina, non
comincia a mettere la martellina, non si finisce di spendere. fanfani, i-114
ancudinuzza, con la penna del martellino si dia pian piano in quell'oro. dalla
, / sicché, se awien che si sforzi il ronzino, / abbandonato di
bilicata a basso in un centro, si volge di qua e di là, e
.. volgendo i quali con una chiave si tendono le corde, fatte vibrare da
esso, quel poco di legnetto che si chiama il vecchio, e gli antichi lo
6. finanz. ant. imposta che si pagava in siena e in firenze per
credere, dal piccolo martello con che si picchia alla finestrella della canova de'privati
i privati, per il quale gli acquirenti si presentavano picchiando un piccolo battente appeso
minuto nella città e contado, dove si segna a martellino, se ne riceve
ne riceve gran danno..., si provede che autorità sia conceduta agli uficiali
. ricci, i-io: di questi freddi si riparano [i cinesi] con assai
appuntita (penna o taglio); si adopera per battere, picchiare, rompere
pena e senza bando. salvo che anco si possa lavorare a fuoco per appontare ponteruoli
, il qual martello in nell'arte si domanda mazzetta. citolini, 399: segue
, i-89: altri poi, che si sono messi a spianare pietre e rappezzar colonne
a poco a poco il meglio che si può, si riduce pur finalmente o
a poco il meglio che si può, si riduce pur finalmente o a tondo o
più nel mezzo di esso, dove si ferma il manico di legno; la bocca
è una delle parti con la quale si batte per piano; e la penna,
mazzetta ': il martello di cui si servono coloro che lavorano figure e vasi
1-23: questo salta in piedi e si mette a picchiare con un martello sulla
perito gridava: -si delibera! si delibera! qualche amatore, incitato dal
— 842 — menti non si potrebbe condur suttile, né dorare a fuoco
gli esperti in agricoltura che le gran zolle si rompano con gran martella, perché altrimenti
): poi con martelli di legno si comincia a battere in su le dette
martelli di legno, tanto ch'e'si converta in farina. borgese, 1-123:
... quello tempo fussi consueto si dànno sonanti simili campane, e facendosi
, 26: l'asta del martello si fabbrichi a otto faccie, lunga quanto sarà
61: le campane della cina tutte si suonano a mano col martello che batte
risonante bronzo / dal pesante martel colpi si dànno. manzoni, pr. sp
per levarsi, s'alzò mezzo intirizzito, si mise inginocchioni, disse, e con
e a sua signoria, che non si ha voluto attenere a i miei ricordi,
dubbio che ne la manifattura de le donne si debbon -fabbro, lavorante, menatore
piramidi illustri, /... / si difeser più lustri; / e tant'
, pulsazione. pratesi, 1-75: si sentiva il cuore battere contro il petto
le lime, / e la fucina tutta si distrugge. ottimo, iii-46: nel
lo scalpello. 8. chi si prodiga nel difendere la verità e confutare
, ii-178: maestro, a voi credere si dee, sì per la vostra autorità
re manfredi. bacchelli, 1-ii-326: si millantò martello dei liberali, 'malleus
parole o villane o dispettose, si chiama proverbiare;... e quando
chiama proverbiare;... e quando si fa per amore o (come il
come il volgo dice) per martello, si chiama rimorchiare. caro, 8-84:
dolore, al rancore, alla rabbia, si aggiungeva ora il martello della gelosia.
gelosia, il furore e 'l martello / si mostra estremamente, quando avviene / che
quando avviene / che due fratei davver si voglian bene. betussi, xliv-71:
ne dirò quattro. bizoni, 54: si restò con martello per non aver vista
ancudine e da staffa, o perché si assomiglin gran fatto a gli strumenti de'
; ma percioché ad ogni altra cosa meno si rassomigliano che ad essi: e semplicità
lo stampi con testa e rovescio, come si fa le medaglie, dandogli impronta e
con piano circolare sferico a quattro punte; si impiegava, a guisa di clava,
ferrato. ariosto, 38-89: ecco si vede incominciar l'assalto, / sonar
manico forato a guisa di chiave con cui si tendono o si rilasciano le corde
chiave con cui si tendono o si rilasciano le corde de'clavicembali e simili strumenti
leva a girare i medesimi, che poi si fermano picchiandoli con la bocca del martello
rigida a maniglia doppia o singola; si impiega nella specialità detta appunto lancio del
tecnica mineraria per preparare i fori dove si collocano le cariche esplosive per abbattere le
pneumatico, faceva in modo che lui si sentisse vivo come mai gli era accaduto
palazzi con molte scalette, per le quali si scende giù nel fiume per pigliar acqua
e bizzarro: ha tanto martello che si crepa. della casa, ii-248: scrivo
, 1-7: sul nostro suolo italo-greco si volle dar di martello a tutto ciò
, anzi in uno tutto quello che si può sapere in dar martello, in
. nievo, 3-111: la morosina si levò da letto pensando a quelle due scapestratene
due scapestratene, che pur tanto martello si davano pei loro ganzi. -essere
: che dall'uno de'cantoni sì vi si dà suso col marnon vi farà buoni
tello sopra l'ancudine; e se si tiene al martello, e si piega reggono
e se si tiene al martello, e si piega reggono al martello del più sensato giudizio
è buono e dolce; e se non si tiene 5-15: degli esempi del vocabolario allegati
le miniere del ferro e li modi che si costunon troncano mai il filo della tradizione
, leggendoli li consideri, considerandogli non si lasci indurre a scriver quello che non può
non v'è nulla che ottimamente non si tenga a cimento e a martello di qualunque
vani, perché non reggono, come si suol dire, a martello. rosmini,
xxv-51: egli è manifesto che non si regge a martello l'espressione dell'*
per fermo che poche donne d'europa si troverebbono di tale disposizione che stessero a
suoi giorni che non possa stare, come si dice, a martello, perché voi
e a tempo. come i colpi che si danno misurati col martello 4 in numerum
acconsentono, quando l'oggetto sul qual si batte sta forte e non si smuove
sul qual si batte sta forte e non si smuove. -spassare il martello
lo scioco che de la fiamenga non si ricordasse; faceva sovente con la donna come
di ferro ': vale che co'danari si penetra dappertutto, si espugna qualunque fortezza
vale che co'danari si penetra dappertutto, si espugna qualunque fortezza. proverbi toscani,
, 261: al batter del martello si scuopre la magagna. ibidem, 271:
cateti coll'ipotenusa. -la detta tavoletta si trova nell'» atlante » di messer
spiegazione del guglielmotti ed anche del corazzini si intuisce che sul 4 martologio 'si basava
si intuisce che sul 4 martologio 'si basava il metodo per determinare le coordinate
con due lati ad angolo retto sui quali si leggevano le componenti del cammino della nave
di rotta rispettivamente. con lo stesso strumento si potevano calcolare anche le componenti in parola
. rezasco, 610: 4 marteloso 'si disse in verona chi, nella guerra
questo fiero animale marticòra, che vi si adatta così acconciamente in simbolo, è un
quelle [chiocciole] grossissime... si trovano in monte morello, e son
fine: / in casa i poveracci / si chiaman martinacci; / in casa i
non avean fanelli pronti, / dei gusci si servian di martinacci, / che son
liste pallide, quasi globoso. il martinaccio si mangia nell'inverno, arrostito nel suo
in umido; nella quale stagione esso si fabbrica un operculo calcare, che chiude perfettamente
martinèlla, sf. stor. campana che si sonava in firenze in occasione di una
il popolo ai necessari preparativi; ordinariamente si cominciava a sonare un mese prima dell'
mese dinanzi, dove dovesse andare, si poneva una campana in sull'arco di
quando l'oste de'fiorentini andava, si sponeva dell'arco, e poneasi in
carro, e al suono di quella si guidava l'oste. battaglia di monte aperti
presidenti dei due rami del parlamento italiano si servono per raccomandare la calma o imporreil
. balestra a martinèlla: quella che si caricava col martinello. tassoni, 3-64
l'acqua che ammorza il fuoco: gli si sonerebbe la martinèlla, s'un moderno
acciaio in buona somma greve, / quanto si china più, quanto è più carco
, cricco. tensini, 1-1-73: si potria alzare il ponte in diversi modi
forza di leve messe in certi anelli, si va a poco a poco alzando fuori
i primi del color delle api, che si chiamano dal volgo
, 2-78: i cacciatori dentro le siepe si appiattano co'martinetti. magalotti, 21-164
esperienza con un balestrone di quei che si caricano col martinetto, le palle di
farlo discendere in mare. tali apparecchi si fanno agire sulle estremità dei vasi, dopo
, 29: vi potrete ben (come si dice) / la tam- pella menar
bestia non levi troppo la testa quando si tirano le redini. d'annunzio, iv-2-1149
fa angolo sul buttafuori di sottasta e si arrida al tagliamare. 6.
desinare a certi amici miei, che si dilettano di componer versi vestiti alla martingala
portoghesi che impediscono il nostro commercio. si era il detto armatore avanzato fin sotto
plur. stor. frati minori che si sottomisero alla costituzione con cui il papa
martiniano, agg. che appartiene o si riferisce a una persona di nome martino
via di vite o d'altro ingegno, si fa appoggiare contro ambedue le ruote posteriori
quella puledra, il giorno in cui si mettesse a scorazzare per la china degli
prosa delle 'risorse 'di carducci si sente correre a martinicca svitata giù per
all'inapprodabile. e quando il carosello si fermava, con l'aiuto degli uomini a
: * san martino', la festa che si fa quella sera forse a buon augurio
undici di novembre. 'a san martino si riaprivano le scòle; si chiude la
san martino si riaprivano le scòle; si chiude la villeggiatura. a san martino ci
obbliga ad usare un termine crudo. si vanno a chiamare i mariti traditi per
fura sia dannato, perché chi fura si può correggiere e surgere del peccato,
i volumi] come quei martini che si raggirano al fumo. tommaseo [
perché protettore de'soldati, dicesi chi si dà alla milizia, e poi la
è vino... a san martino si veste il grande e il piccino.
rossiccio; vive lungo le acque e si nutre di pesciolini e di animaletti acquatici,
comunemente pera martin secco; vernina, si mangia sì cruda che cotta » (dal
, inf., 26-55: là dentro si martira / ulisse e diomede e così
crudele: / vedi la carne mia che si martira, / apparecchiato è el fele
male, / qual nebbia a l'ora si dilegua e spira. gosellino, 1-176
gozzi, i-8-211: ecco di serpi cinto si martira / caco ladron con quelli della
incilizia / e gemica, sospira / si torce, si martira. -intr
gemica, sospira / si torce, si martira. -intr. con la
prole, / né più la donna si martira e duole. 2.
boccaccio, iii-6-28: i cani abbaiando / si fèr sentir di siila nel turbato /
/ se dritto dritto a cristo non si mira. alfieri, 1-262: -lasciami elettra
aver bramata / tanto, indarno san georgio si martira. menzini, ii-97: quell'
/ in veder qual cortese il ciel si gira / sopra di 'adamo ',
. forteguerri, 7-123: la fante si martira, / che non sa quello
. prati, ii-16: di sé si martira, / la chiama e sospira.
] in cor che muto pianga e si martiri, / e la speranza si ravviva
e si martiri, / e la speranza si ravviva e accende. -ant
: sono in tale oscuritade per la quale si puote intendere che la pena di
di quelle anime sia ch'elle si veggiono in luogo lo quale non è convenevole
morte violenta; chi è ucciso perché si rifiuta di trasgredire la legge di dio
, allorché, nelle perseguitate catacombe, si raccoglievano sulle ossa dei martiri a supplicare il
franza. salvini, 40-100: la memoria si rinnovella dei gloriosissimi martiri e santissimi medici
2. per estens. chi soffre o si sacrifica per una nobile causa; chi
vedete i dottori che impallidiscono, che si rinnegano mentre il nuovo diritto è attestato dalla
periodici popolari, i-168: l'uno si farà martire dell'umanità, delle masse,
sanudo, i-176: tutti di qui si provede di pavioni e trabache per ussir
e'sarà da voi, che di cose si hanno a sapere! quante saranno le
infaticabili viaggiatori, veri martiri della scienza, si pericolarono tra le arene dell'africa,
questa antipatia per l'uno, che si alimenta da una inesplicabile e capricciosa predilezione
fa che in ciascuna famiglia deperiscano e si estinguano lentamente dei piccoli martiri che non
-martire di se stesso: chi si tormenta, si strugge, si affligge
di se stesso: chi si tormenta, si strugge, si affligge, per lo
chi si tormenta, si strugge, si affligge, per lo più senza motivo (
]: 'martire di se stesso': chi si tormenta senza prò, talvolta non senza
povero martire!: per indicare chi si lamenta senza motivo. p. petrocchi
'povero martire! ': a chi si lamenta del bene stare o di noie
ritorsioni. panzini, iv-406: ironicamente si dice: 'non facciamo martiri ',
santo. non gli passa pel capo. si metterebbe a ridere. -fare il
martire'. ghislanzoni, 8-30: il barcheggia si atteggiava da martire, fremeva, inveiva
lui, prendeva un'attitudine di martire, si avvolgeva in un velo di sposa inviolabile
com'eran di numero a quelli che si trattava di sottomettere. -soffrire come
sacra, il fine alto per cui si patisce. 7. dimin.
introdotte. segneri, iv-144: per martirio si debbe intendere una morte sofferta in testimonianza
comperare e vender dentro al tempio / che si murò di segni e di martiri.
i sepolcri de'martiri edificati), che si vede che vi era al tempo di
, 12-60: mostrava come in rotta si fuggirò / li assiri, poi che fu
tortura (e, in partic., si riferisce a quelle a cui erano sottoposte
uova sode sono / il miglior cibo che si possa udire. b. segni,
, è sacrificio dovuto al patrone che si serve, quanto più mi conosco obligato,
, 9-133: poi ch'alia man destra si fu volto, / passammo tra i
.. / quando tre ombre insieme si partirò, / correndo, d'una torma
fate limosine e dir messe, acciocché si alleggino i nostri martiri. pagliaresi,
: qui sopra queste erte montagne che si avvicinano al cielo, in mezzo ai
v'è pericolo, e insomma il martirio si risolve anche esso in un buon affare
martir gli addoglia, / che poi si sveglian d'ogni dolor scarchi, / ch'
. davanzati, i-194: la macchina caricata si spaccò... morirono questi almeno
lo strazio e i martìri che volontariamente si davano, tanto immagrii e disvenni che,
di rimanersi sempre in letto; e si crede fuor di pericolo. dossi,
i-183: il più orribile morbo che imaginare si possa lo tormentava, ché, se
qual discaccia ogni fortuna ria / e si consola altrui, che l'omo oblia
non un continuo martirio, quando non si fosse trovata maniera di redimere tante pene
suono vuoto, uniforme, noiosissimo. si ritrova in tutti i nostri oratori di
gridano al lettore: « olà! non si passa ». nievo, 4-263:
che aveva paura dei ladri e che mi si stringeva da canto ad ogni scoppiettio della
. ungaretti, i-no: iddio non si dà pace. / solo a quest'ora
dianzi chiaro e lieto stato / ora si volga in tenebre e 'n martire? ariosto
brevità delle visite d'amore; non si lamentò mai; seppe ancóra trovare per
essersi ordinato dal principe eugenio che non si lasci passare veruno da borgoforte se non
.. una situazione socialmente anormale, si accetta, anche vedendola a uno specchio,
stessa illusione... allora la si rappresenta, soffrendone tutto il martirio,
da cortona, 70: oggi non si martirezzano e'cristiani. l. frescobaldi,
quale... l'anno 362 si trovava in alessandria a soprantendere a una
biondo posticcio. fucini, 68: pippo si struggeva de'baffi e s'insegava e
struggeva de'baffi e s'insegava e si martirizzava continuamente quelle quattro setole che non
predicatori, per rimedio dell'omissioni, si abbandonano a mille indiscrezioni, per ogni
270: jean christophe... si martirizza di fatica per i suoi in
crucciare. caro, 2-1-347: se si trovasse ch'egli fosse (si può dir
: se si trovasse ch'egli fosse (si può dir) martirizzato per me e
a se medesimi intimato e inviolabilmente osservato, si martirizzano. muratori, 6-332: il
. viani, 13-389: il filosofo si martirizzava sulla definizione. 7.
di santa lucia, il detto senese si pose a giuocare e. a ogni posta
che perdeva, la povera vergine si sentiva martirizzare il nome dalla sua lingua
2-31: è vero che la ria nina si diverte anch'essa a martirizzare il
martirizzati. boterò, 290: santo si chiamò un diacono, martirizato in lione di
, il teatro « vittorio emanuele » che si vede ancora intatto, visitando la città
'l moderno; / ma par che si sostenta col duello / che di martore sia
1-24: le pianticine nuove e i ributti si spingevano verso il basso, con una
che gli son propri, mi si è accostato; credo che m'abbia sfiorato
mio martirizzatore, lo riconoscerei, anche se si somigliano tutti. =
delle tradizioni e delle documentazioni che si riferiscono alla vita e alle gesta
1-23 (i-294): nel martirologio ecclesiastico si legge che del mese d'aprile a
nemausio in francia, che ora nimis si appella, fu martirizzato per la fede san
, 502: fatto uomo di chiesa, si diede alle cose sagre; ed essendo
nemici della santa fede... si può formar un bel copioso martirologio di martiri
culto, come tutto dì addiviene, si è poscia propagato e disteso insensibilmente nelle
. serao, i-293: ma chi si rammenta sant'aspreno? egli è uno
. per estens. elenco di eroi che si immolarono per una nobile causa o versarono
valevano a comprovare che gl'italiani non si erano rassegnati e ad allungare il già lungo
cani. pulci, 14-80: la martora si sta col zibellino. mattioli [dioscoride
tozzetti, 12-7-184: le martore del canadà si approssimano più alla natura di zibellino,
congeneri mustele in questo, che se si maneggiano e strofinano tanto a diritto che
. frescobaldi, 1-57: lo spirto affannato si martora, / s'i'vo,
la poverina / per voglia di marito si martora, / e nuovo sposo prenderebbe
anni un dolce amore, e per quello si martora. = denom. da martòro
: 4 martore ': soprannome che si dava anticamente per ischerzo a'contadini. de
moro, io pero; / e'non si trova mai, che ciò sia vero
: non sai che all'osteria non si fa menzione di debiti? 4.
, tormento. gemelli careri, 1-iv-315: si pregiano molto della pic
altro accidente sbandato dall'esercito, addietro si rimanea, veniva spietatamente martoriato ed ucciso
teo- femo ed evergo avendola adocchiata le si avventano furiosamente, e si dànno a
adocchiata le si avventano furiosamente, e si dànno a tirarla e manometterla senza pietà
il petto livido e pesto; né si ristettero que'barbari di straziare e martoriare una
.). compagni, 3-28: si ruppe il ginocchio; il quale infi-
stellì; e martoriandolo i medici di spasimo si morì. dante, inf.,
cadeva quasi a sedere, affranta, e si martoriava le mani e guardava innanzi,
/ di il capo di vaghi fiori e si martoriano in tale età, per far
mondo cinquan- t'anni prima di noi si prendono il diletto di martoriarci l'anima
che mi martoriavano non sapevano quel che si facessero, povera gente ottusa dalla miseria
de marchi, ii-896: per quanto giacomo si martoriasse a dimostrargli coi registri alla mano
gualcire. de roberto, 1-259: si mise a parlare senza sapere quel che
ora in là, né mai non si ristà di martoriare. g. gozzi,
foscolo, v-79: il cuore mi si stringe di compassione e d'amore del prossimo
[tommaseo]: tutta parea che si martoriasse in mano di que'suoi parenti che
, 3-139: invano il mio sangue si martoria. -recipr. d'
d'annunzio, iv-1-661: ciascuno dei due si sentiva ferire dall'ingiustizia del sospetto e
sentiva ferire dall'ingiustizia del sospetto e si ribellava, interiormente, con una collera
un tratto. alfieri, 4-128: qual si fa scudo dei trucidati tribuni; qual
tribù dei fabbricatori di ipotesi, che si lambiccano il cervello in ebulizione con il
di una qualche parte di preda, si fa liberale sul montenero, e sente subi-
diserti sanza trovare foraggio; ché i cavalli si nutricano coll'erba e col fieno,
aduna? busenello, 52: non si creda a voi stelle, ancorché d'oro
i volle, dico, che il diavol si ponesse / d'una cavalla sua sotto
quali senza il tuo dolce martoro non si sarebbero avvisati mai di proferire!
tratto, e ne seguirebbe che di nuovo si farebbe un'altra dilazione e mai usciremo
martoriuzzo. loria, 1-198: ciascuno si cacciò sotto a infliggere il martoriuzzo escogitato
. cantari cavallereschi, 197: mandato si fu via con gran martoro / il
presenza delle loro moglie, sopportano e si martorizzano col farsi tagliare tutto il corpo
: anasarco,... martorizato, si mozò la lingua co'denti e la
signor rottiglio, quel rubbon fodrato di martori si potrebbe egli anco avere? c.
spento ch'ebbe la candela, gli. si pose a lato. siri, iv-1-150
micragna. idem, 4-161: la porta si riapre e entrano tre burine coi sacchi
aromi; è una specialità del cremonese e si serve sia asciutta sia in brodo.
api e per autorità e per mole, si sarà detto maior regulus, maregolus
. madia. scappi, lxvi-2-20: si ha da avertire come sotto l'
. marxiano, agg. che si riferisce, che è proprio dell'opera
, 5-335: è un operaio di cui si può dire che ha ereditato la filosofia
; l'organizzazione sociale che a essa si informa. -anche: l'insieme
della società senza classi il marxismo non si è ancora sviluppato... nella
marxismo; iscritto a un partito che si ispira al marxismo; socialista, comunista
privilegiata a preferenza di un'altra -o si è marxisti con tutto o non si
si è marxisti con tutto o non si è marxisti con niente. pratolini, 10-179
marxisti. 2. che si riferisce, che è proprio di marx e
di marx e del marxismo; che si ispira o trae origine dal marxismo (
i vizi del metodo,... si trova davanti ad una di quelle tragiche
, ii-13-364: paul lafargue... si propose nientemeno, di rifare marxisticamente tutta
nel mondo borghese: qui l'individuo che si affanna a guadagnare denaro per curarsi la
plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del marxismo
che è proprio del marxismo; che si ispira o trae origine dal marxismo
iii-27-319: altresì riformistico e non marxistico si presentava il partito indipendente del lavoro (
iv-11-9: materialisti marxistici e materialisti nazionalistici si mostrarono tanto affini nella loro avversione alla
loro avversione alla libertà che gli uni si reclutarono sovente nel campo degli altri.
: dal momento che kierkegaard non si lascia marxizzare, bisognerà esistenzializzare marx.
. tanaglia, 1-455: ben vi si può de'susin trapiantare / e con
la buccia e legname con il legno si unisca. c. dati, 11-98:
viene dalla pianta salvatica, che non si può sfogare e trasfondere altrove. lastri
: quanto al secondo genere d'inserire, si fa colla marza o col sorcolo,
comune, massime quando senza fendere il tronco si pone tra la scorza ed il legno
« marza » di altro albero, si riduce a forma di bietta o cuneo e
cuneo e s'insinua nello spacco che si fa nel tronco reciso, procurando che
strettamente,... la qual maniera si dice « nesto a marza ».
v'incastra la marza / acciocché in essa si alligni: / la pianta inframmessa le
sia, o bene o male che si faccia, fa pur i fatti suoi e
ché fare sempre nesti con fessi quando si invecchia, oltre al pericolo di tagliarsi,
invecchia, oltre al pericolo di tagliarsi, si stenta a mettere la marza nel fesso
marzo1 (perché è in questo mese che si innestano le piante); cfr.
e con piombi e stagni calcinati, si smaltano di bianco, con che fan
perfectamente cocto, et è materia che si fa el vetro, volgarmente massacotto. citolini
. citolini, 380: quelle che si fanno con ruote sono il vasaro, e
europa e dell'asia; in italia si trova in aprile e giugno, eccezionalmente
v.]: 'marzaiuola': nome che si dà in toscana all'anatra querquedula minore
è un branco d'anatre marzaiole, che si rimettono in viaggio. sono arrivate sull'
di colore nero bluastro, dalla quale si ricava il vino marzamino. soderini
, tipico del trentino, da cui si ricava un vino di colore rosso
, 1-508: intorno al vino singolarmente si affatica, ora facendol bianco, ora
della carniola, da dove il vitigno si diffuse; cfr. lat. mediev.
piovano arlotto, 156: a milano si sanno fare molte mercerie e armadure,
, pignocata, pistacchea e altri confetti si confortarono, e bevettero di preziosa malvagia
cassone e datagli malvasia e marzapane, si goderno amorosamente. a. f.
o del contenitore nel quale il dolce si conservava; cfr. fr. massepain
/ nodi spessi, ch'e'radi si comprende / tener del vano, e
, e dal vento spirante / me'si salva ogni nesto che si fende /
spirante / me'si salva ogni nesto che si fende / che quegli a buccia.
sf. agric. varietà di lino che si semina in primavera. tramater [
.]: 'marzasca': il lino che si semina in primavera.
marzo. -in partic. v: che si semina in primavera (una varietà di
dirvi per l'ultima che in romagna si aspecta ricolta di grani communale o
vernale. aggiunto di qualunque grano che si semina in primavera, all'infuori del
primavera, all'infuori del frumento che si dice 'mar- zengo ', della
marzasca ', e del lino che si dice 'marzuolo'. nieri, 3-121:
sole. lastri, 1-5-228: si chiama marzeggiare, l'alternativa di pioggia
marzeggia giugno non festeggia. (si chiama marzeggiare l'alternativa di pioggia e
agric. l'insieme degli ortaggi che si seminano durante il mese di marzo.
: 'marzeria ': la roba che si semina in marzo: orzo, orzola
ant. marciale), agg. che si riferisce o appartiene al dio marte;
e per la tromba, cose che si usano in alcuni giuochi. tramater [
instituiti in onore di marte e che si celebravano in roma il primo d'agosto
l'accerchia, e dietro a lui si stanno /... sorte, vittoria
indolente. 3. che si riferisce, che è proprio della guerra,
queste provincie che l'altre del regno si videro ardere d'incendio marziale. milizia,
giaceva simile ad un guerriero, che si riposi tutto avviluppato nel suo marziale mantello.
aver dato un'occhiata all'orologio, si decideva a vestire la marziale uniforme.
distinguere agevolmente una cicatrice marziale di cui si compiacea sempre in vita. 4.
: all'armi, all'armi, subito si grida: / chi piglia il brando
cori agghiaccia. 5. che si riferisce all'esercito, alla difesa; militare
l'unione delle dogane. resta che ella si compia con una lega marziale di offesa
l'esercito ribelle e l'esercito regolare si salderanno in una sola massa di difesa
moretti, ii-527: pel mio matrimonio si preferisce l'inno di guglielmo il temerario
nella provincia. papi, 1-1-122: si abolì la legge marziale che dispiaceva alla
moderni un bando militare, col quale si sospende per a tempo o si abolisce
col quale si sospende per a tempo o si abolisce l'autorità delle leggi civili,
abolisce l'autorità delle leggi civili, e si riduce ogni cosa sotto l'impero della
sotto l'impero della spada. questo bando si promulga nelle province o città conquistate,
nelle province o città conquistate, delle quali si teme la rivolta, e nelle rivoltate
. 8. astrol. che si riferisce o appartiene al pianeta marte;
i furti e quelle altre empietà che ci si accompagnano, non avverrà già questo perché
marziale e magnesiaca. galanti, 1-ii-273: si trova
dei tempi romani sono smarrite; ma si frequentano le termali di sardara e fordungiano,
letto, recarono alla dama, come si disse, qualche vantaggio. io
marziale2, agg. ant. che si riferisce al mese di marzo.
-chi). che appartiene, che si riferisce o deriva dal poeta latino marco
marziano, agg. che appartiene o si riferisce o è attribuito al
intorno all'altare del dio marte, si compivano le cerimonie lustrali per la purificazione
purificazione dell'esercito e dove in seguito si eseguiva il censimento e la rassegna degli
13-i-894: opra col tuo signor, che si disserri / la mia prigione, o
10- 336: del tiro / si aspetta l'onore / al franco uccisore /
a questi accenti le selvose terga / si commosser dell'alpi, e marzie trombe
gallo canta! -che appartiene o si riferisce a un esercito; militare.
màrzio2, agg. che appartiene o si riferisce al mese di marzo; che
chiamati. carani, 1-108: il marziomarbolo si chiama la balestra. tramater [s
e in denari, i quali denari si dié in uno porcellino per dispesa de la
. oltre a cento milia creature umane si crede per certo dentro alle mura della
vi bascio quella gentil mano che larga si è degnata porgermi una delle sue cose più
allegri, 106: d'ogni tempo si dà a cafusse erbaggio, / crudo
per lei [per la corte] non si disceme / dall'agosto il dicembre,
. pascoli, i-614: la preghiera si doveva recitare quattro volte, bagnando le
le mani di acqua sorgiva, e poi si doveva bere in una ciotola, '
le seconde radici; le troppe piogge si oppongono alla formazione di queste seconde radici
come marzo s'avvicina, tutti gli umori si risentono. ibidem, 183: di
. -chi). che appartiene o si riferisce al marzocco; che reca l'
.; ma se i marzoccheschi non si ritiravano tosto dentro, e non fussono
'marzocchesco ': con questo nome si ricordano dal varchi i soldati della repubblica
volesse predicare. vasari, 1-402: si dice che furono di sua mano [di
bella e forte torre di marmo, che si addimanda il marzocco,...
domanda / e ognor d'aiuto a te si raccomanda. 3. figur.
da re, per la grandezza loro si tengono degni di participare de le prerogative
sconvenevoli di certi che con la tovagliuola si nettano la bocca e le mani, dice
a le nozze? o quanti marzocchi si faranno. or ora ho data la nuova
orvieto e pubblicato fino al 1932; si valse della collaborazione dei più insigni letterati
coppie di pane bianchissimo,... si mise a mangiare. = deriv.
. marzolino1, agg. che si riferisce al mese di marzo o alla
. 3. agric. che si semina in marzo. roseo, iii-12
, bianco, perché se quello che si semina nel principio della state si seminasse l'
che si semina nel principio della state si seminasse l'autunno, dicono che senza
.. in questi terreni così tepidi si deve seminare il marzolino nel mese di gennaio
manetti, 1-7: appresso di noi si chiama [questo grano] mar- zuolo
] mar- zuolo e marzolino, perché si semina di marzo. lastri, 1-2-16
di marzo. lastri, 1-2-16: si seminano le lenti, e si dà principio
1-2-16: si seminano le lenti, e si dà principio [in febbraio] alla
marzoline. tornasi di lampedusa, 270: si udivano le parole « russella »,
in uso è reo, ma ben si concede di mangiare un poco di cacio dolce
nostro prezioso marzolino di lucardo, o almeno si credono, che il marzolino dura una
. di lucardo, così detti perché si fanno comunemente di marzo.
ancora io quello della mia, che si fa in toscana in su 'l sanese e
in su 'l fiorentino, il quale si chiama cascio marzolino e cascio dolce,
per non essere il latte, di cui si fa, appreso con caglio, ma
cardo, il quale volgarmente in toscana si chiama presura. b. stefani,
= deriv. da marzo1 (perché si prepara prevalentemente in questo mese),
marzòlo), agg. agric. che si se mina nel mese di
l'orzo marzuolo, che a bologna si chiama margolla, si semina per tutto 'l
che a bologna si chiama margolla, si semina per tutto 'l mese di marzo
magazzini, 15: di questo mese si semina anco il grano e lino marzuolo.
1-251: in questo mese [gennaio] si seminano le fave marzuole, la scandella
il quarantino ecc. lastri, 1-3-145: si seminavano le fave marzole. tommaseo [
orzo e marzola. 2. che si compie nel mese di marzo (una
marzuolo 'dicesi proverbialmente un giovinetto che si mostri brioso ed ardito più che non
(e da allora il suo impiego si è esteso a tutte le marine, fino
guerriero e nomade, deditd alla pastorizia; si nutrono di latte, carne e sangue
massai sono persone snelle e robuste; si coprono con pelli di animali e portano dei
agg. letter. che è proprio o si riferisce al musicista pietro mascagni (1868-
in ogni balorda mascagneria i nostri governanti si assotigliavano il cavicchio sul ginocchio per buscare
solfato d'ammonio, rombico, che si presenta in concrezioni gialle o grigiastre
in concrezioni gialle o grigiastre e si forma per sublimazione sulle lave dei vulcani
al modo stesso che la volpe mascagna si accosta al pollaio, intantoché la massaia
del più famoso maestro di mascalcia che si ritruovi, perito e bene esperimentato nell'
vetrici talora invecchiate in su l'inforcatura si votano e talvolta nel gambale; et all'
all'acqua et ovviare che la non vi si fermi. 3. piaga generata
che 'guidalesco '; ma questo si dice solo nelle bestie: e 'mascalcia
mascalcie, diverebbono schifose, cancrenerebbonsi e si mortificherebbero. moniglìa, 1-iii-154: spalancatevi
, 1-1-170: oh sì, se e'si sapessino / tutte le mascalcie e tutti
i bruscoli / facessin nodo, oh e'si inghiottirebbono / manco tanti bocconi girolamo leopardi
filippo degli agazzari, 32: un giovano si partì de la città di siena isviato
al macello. gigli, 2-228: or si trovava condannato in corte / non so
mascalzone, e ti salva dalle carezze che si fanno a'tuoi pari, per insegnar
contegnosa, / ma da qualche mascalzone / si dicea ch'era una rosa / disfiorata
napoletano contro il chiarini, nel quale si giunge fino a porre in dubbio la
rajberti, 5-97: in giorno d'invito si potrebbe dispensarsene affatto, perché insomma è
va per una via paurosa, dove si dubita di mascalzoni o d'altre persone
comportarsi). tommaseo, 15-112: si son date agli antichi eroi le nostre
eroi le nostre passioni di gabinetto; si è vestita l'antica furfanteria mascalzona e
simi- l'altre strutture goffe e mascalzonesche si son tralasciate tutte, sì come quelle
; il i° giorno di questo mese si celebra dalla chiesa copta con una festa
'mascarpone ': sorta di ricotta che si fabbrica colla crema del latte. ghislanzoni
cavour, iii-93: la parola mascavato si applica agli zuccheri che non hanno subita nessuna
; finalmente ve ne sono di quelli che si avvicinano agli zuccheri così detti biondi di
parola molto lata, sotto la quale si comprendevano molte sorte di zuccheri. tramater
di patate. ormai in italia se non si parla barbaro, trattandosi specialmente di mode
destinate ad accogliere le arcate dentarie; si distinguono in mascella superiore, composta di
i'smanio e canto, / che si sconciar per rider di novelle, / che
vide giasone, subito la fiamma estinta si raccese; le mascelle diventarono rosse e
mascelle diventarono rosse e tutta la faccia si infocò. ariosto, 23-46: con più
; / la bocca e 'l naso non si può dipingere; / e quei pilucci
f. loredano, 8-22: non si trovò mai ebreo che prestasse pur uno quattrino
sopra detti eleganti e meno cura denti che si spuntassero in nettare le, masselle di
in nettare le, masselle di quelli che si li masticano. g. c.
: questi restò qualche istante stordito poi si alzò faticosamente; da una mascella leggermente
filistei che né con mascella di giumento si ponno uccidere né con la rovina di
, 11-38: sì che né più si puon calar di sopra / né alzar di
, i-149: il fucile de'soldati si divide in molte parti:...
albero od alberetto relativo al pennone. si chiama anche 'galaverna '.
verga, 3-63: allora quei ragazzi si misero a lavorare di mascelle, col
lippi, 4-14: sempre ch'ei si muove o ch'ei favella, /
franca, s'accende parlando e il signore si diverte un mondo, sganascia le mascelle
a lungo. bernari, 6-210: si tratta di stancare le mascelle, caro
, tutta / raggrinzò le mascelle e si fe'brutta. pascoli, 291: o
.., cui parimente forza è che si aggiungano denti a rodere, mascelline a
un dente mascellare tanto grande che se si partisse minuto a misura de'nostri denti
mascellari, / chi nelle man ci si mette, / noi abbiam molti ripari.
guarire i denti mascellari, e quegli che si dimenano fermava con l'aceto già detto
luogo di denti ha spade; e si vale de'suoi mascellari per isquartare e
e divorare. soffici, v-2-102: si mise subito a lavorare colle mani e
., 9-1: il masticar de'cavalli si fa per li denti mascellari. trattato
, 1-248: per questi dodici denti si conoscono li tempi delli cavalli. e
mascellare superiore: osso facciale su cui si impianta l'arcata dentaria superiore e che
compagine è scavato il seno mascellare che si apre nella cavità nasale. -osso mascellare
. a. cocchi, 4-1-107: si suppone che non vi sia indizio o
di due: il superiore, che si articola con quasi tutte le altre ossa della
condotto salivare della glandola massiilare il quale si apre naturalmente nella cavità della bocca accanto
dal cranio dal foro ovale, e si porta alla base della faccia.
che è proprio, che riguarda, che si riferisce alle mascelle e alle loro funzioni
non gran noce... quando si spezza ha somiglianza di lucido smalto,
ha somiglianza di lucido smalto, che si accosti al citrino. questa pietra è
la epilessia. il masillare, percioché si trova nella masciella, fa chi lo
e delle trombe, avvegnaché il nome si trovi storpiato dagli idioti, e per fino
pionieri. idem, 15-58: lui si antepropose alla recettività di alcune femine. andò
la ma- scelluta macchina di acciaio, si avvicina alla casa. = deriv
: vedevo [in fronte] che alcuni si mettevano la beretta per coprire la croce
le maschere? -cose di carta, che si metton al viso, per far paura
santa uliva, xxxiv-786: mentre che si dà ordine alla giostra, per intrattenere la
gl'istrioni con maschere e varie veste si contrafanno e paiono quello che non sono
così al gusto viniziano, / che si nomina bautta. algarotti, 1-vii-157: a
1-vii-157: a traverso della mezza maschera si vede il volto di polcinella mirabilmente atteggiato
imagini e de'luoghi sacri... si procedesse. scenari della commedia dell'arte
: le due [donne] più degne si levaro allora, / al duca tolser
farsi con grande affilatura, perciocché generalmente si corre disarmato o senza mascara. -riparo
poter far simili quelli che colle maschere si traggono da'cadaveri. carducci, iii-14-300
l'azione, l'atteggiamento di chi si traveste con un tale costume; mascheramento
errori del carnevale sono compatibili, perché si nascondono sotto alla maschera. algarotti,
1-9 (i-120): poi che si fu desinato e che le maschere cominciarono per
contrada a passare, caterina con la compagna si mise a una finestra a ragionare.
di manifestazioni e di feste) che si celebrano per lo più a carnevale con
è dubbio che sopra l'arme più si convengan colori aperti e allegri, ed
di quiete. birago, 132: si stomacavano molto più li popoli avendo saputo
tasso, n-iii-678: -forse quel che si dice ben imitare in alcune commedie,
m. ricci, i-356: si fece anco una commedia di mascare come
.. questo da arlecchino non mi si conviene. né men questo da dottore
da'poeti. lanzi, 1-1-26: si recitavano in roma commedie osche e vi
: quei personaggi ridicoli del teatro che si chiamano maschere, sono i simboli contraffatti
mocca (maschera anche quella), si dié a manipolar commedie così dette napoletane
bella grazia e disegno, quanto immaginar si possa. vasari, i-121: dove si
si possa. vasari, i-121: dove si vede il musaico lavorato con quadretti di
. buonarroti, 1-440: un simil bacco si vede scolpito in un topazio di questo
pilastri, ed in forma di manichi si attaccano alle maschere del vaso, il tutto
, iv-407: 'maschera': cosi si chiama l'inserviente il cui ufficio è
circostanza. de roberto, 1-216: si sarebbe composta una maschera sul viso,
cesareo, io: non un baleno si frange / su la maschera opaca del tuo
fisionomia piena di mobilità... si era fissata in una maschera. moravia
della tragedia. queste maschere a'giorni nostri si lavorano assai perfette ed a segno che
un bacino di lontano supine, non si distinguono punto dal naturale. d'annunzio
xxv-1-7: sempre sempre trovai donne che si lisciavano... - diacin ne vadia
può egli essere che queste meschine non si accorghino che, per voler parer più
, per voler parer più belle, si fanno maschere e si guastan la vita?
più belle, si fanno maschere e si guastan la vita? castiglione, 154
tenga una donna la qual, se pur si acconcia, lo fa così parcamente,
ridere per non farsela crepate, né si muti mai di colore se non quando
di colore se non quando la mattina si veste. piccolomini, xlv-22: il
persona insieme, accioché la mascara non si fendesse. p. foglietta, 124:
l. andreini, i-59: ella non si liscia e perciò non ho da dubitare
6-246: fate che... si levino dal volto la maschera de'solimati e
, 8-792: e queste donne che si guastan la faccia per farsene una maschera
maschera di polvere incollata dal sudore, si scioglievano quelle bocche, le labbra riprendevano
le labbra riprendevano il loro umidore, si scorgevano i denti, bianchi.
libertà, la maschera casca e la biacca si spasta. 12. schermo costituito
tela nera, o vernice) che si impiega per impedire o limitare il flusso
oggetto o alla parte di esso che si vuole riparare dalla luce).
dico... che l'uomo non si parta, ma faccia resistenza,.
cortesia, l'odio e l'inciviltà si nasconde. malvezzi, 5-64: egli
francese. pinamonti, 84: così si toglie la maschera a quell'onore che
sinistra. fogazzaro, 11-162: ma non si sentì in grado di veder di mettersi
. michelstaedter, 137: la peggior violenza si esercita così sui bambini sotto la maschera
pronunziarle è delittuoso: certe maschere non si devono alzare... e la mia
, xiii-51: mentre la guardava, si rese conto, col senso di fare una
che era la prima volta, da quando si conoscevano che le parlava sul serio,
1-519: da questa parabola del vangelo si può anche trarre il quinto rimedio; ed
la giustizia della causa, più volentieri si adoperano quelle più miti, che somministrò
a far sì che tutte le arie si rassomigliano. mazzini, 1-159: sarebbe
gente, e non giochiamo più a chi si nasconde; la parola dee esser marchio
, ii-6-163: questo carattere di maschera si discopre in tante parti della pubblica amministrazione
non spenda; ma bisognerebbe aggiungere che si potessi fare senza spendere, così dare modo
, così dare modo che quà si potessi stare senza comandare,...
iii-4-128: nei deserti quadri dei reggimenti si donavano intanto i gradi al più inverecondo favore
croce, ii-8-117: romanzi, che si presentano con maschera di poesia, si
si presentano con maschera di poesia, si scoprono monografie storiche o di storica divulgazione,
sodico o di iposolfato sodico, che si applicava alla bocca e alle narici per
è nell'aria; e, se si mette la maschera respiratoria, gli dicono
polveri e dei gas venefici che eventualmente si sprigionano nei cantieri (ed è costituita
interessate ad uno dei particolari processi che si riscontrano nell'integrazione di un circuito elettronico
e contemporaneamente guida gli utensili (e si distingue in maschera a sagoma, quando
mucosa delle labbra e della bocca, che si manifesta in seguito a un'improvvisa e
come, p. es., si verifica nella ressa di una folla presa
cutanee di colore giallo-brunastro o bruno-scuro che si formano sulla fronte, sulle guance,
un cordoncino agli angoli superiori co'quali si assicura alla parte superiore del cranio,
a tenere in sito i rimedi che si applicano in sulla faccia nelle scottature,
, che il chirurgo e gli assistenti si mettono sul viso durante gli interventi per
di crema, pasta o gel, che si applica sul viso e sul collo (
seconda dello scopo e degli effetti, si distinguono la maschera antirughe, la maschera
]: 'maschera', per similitudine, si dice quel riparo che soglion tenere alla faccia
quali possono sporgere dall'acqua, quando si nuota in prossimità della superfìcie, o
ossigeno 0 di aria compressa, quando si effettuano immersioni di profondità. comisso
s. v.]: a roma si chiamano 'maschere '1 cartoni che
, ritagliato a mo'di fraschetta, che si colloca sopra una forma che si stampa
che si colloca sopra una forma che si stampa in torchio, per evitare che
protrattile che, durante il riposo, si adagia contro la faccia ventrale del capo
ii-381: a poco a poco la pelle si fende [nelle mute], cade
. -maschera di bruneau: apparecchio che si applica sulla testa degli animali, in
di un foro, attraverso il quale si fa passare un punzone che provoca lesioni
volto, e che doveva essere ucciso se si scopriva; tal che rimane un problema
, sospetto nei confronti di qualcuno che si comporta ipocritamente e ambiguamente (cfr.
questo è un secolo d'apparenza e si va in maschera tutto l'anno. pur
che altri appaia d'essere, non si cura d'essere da dovvero. fagiuoli,
in casa del signor tesauro, dove si trovano, infino a mio nuovo aviso
maschera: festa con danze a cui si partecipa con travestimenti carnevaleschi. g.
sì bene le maschere che il tristo si scopre alla fine per tristo e chi
. spiegarvi quante esperienze... si sono fatte, e per mezzo di quelle
per mezzo di quelle a quante menzogne si è cavata la maschera. fagiuoli,
nostro medico / abbi conchiuso, e'si trarrà la maschera, / e verrà via
un lembo in mano, col quale si copron mezzo il viso, e'van
questo mese la maggior parte degli abitanti si fingevano pazzi, facendo le maschere come
.., per fingere... si piglia. g. gozzi,