era principe, con qual nome egli si appellasse, ed in tale modo tutti,
modo tutti, ragione o torto che si avessero, intendevano la parola libertà.
un governo libero. -che si svolge in regime di libertà politica;
privata è ubera. -che si svolge in clima, in ambiente, in
liberi suffragi dei suoi cittadini che quasi non si poteva astenere la gioventù di trarre per
. volendo ricever l'abito della religione, si tien questo modo. cesarotti, 1-xxxvi-137
specie amministrativa) o fiscale; che si svolge secondo le leggi del mercato, che
all'universale. bandini, 2-i-164: si dice che il lasciare l'uscita libera dallo
soldo di grida; e per legge si lascia libero e si autorizza il contratto che
e per legge si lascia libero e si autorizza il contratto che si fa nel
lascia libero e si autorizza il contratto che si fa nel pagamento de'tributi con gli
; la libera secura circolazione dei capitali si ristringe;... crescono soltanto,
'mercato libero'dicesi quello, in cui si vende e compera con franchigia di gabella.
sanitarie. 18. che si svolge nell'ambito della generale sfera di
espressione è usata soprattutto da organizzazioni che si proclamano indipendenti nei confronti delle forze
579: il nome dei « massoni » si presenta rare volte in forma inglese (
mariti quando non erano della loro setta. si credevano impeccabili dopo il battesimo, perché
sola carne peccava, e in questo senso si chiamavano * uomini divinizzati '.
che non abbino proibizione alcuna di non si potere alienare. varchi, 18-1-248:
possessione. de luca, 1-6-278: non si può però in questa materia dare una
certa... in qual modo si debba detrarre quando la dote consista, parte
restavano loro libere da quei carichi, si pagasse poi di gravezza a ragione di dieci
obbligasse a residenza, e, se si può, gli lasciasse la messa libera.
renderla vietata. botta, 6-ii-135: si determinarono in un capitolo espresso gli oggetti
. botta, 4-414: l'austria si lamentava di tali proibizioni, parendole che quel
liberi e franchi tutti i legni che vi si ammettano. 21. non sottoposto
: perché temè della loro disperazione, si contentò dar libero passaggio in francia, sopra
viaggio, ecc., che normalmente si dovrebbe pagare). leggi, bandi
bollata). pascoli, 1-405: si vuol sapere... se i fogli
sapere... se i fogli che si richiedono (atto di morte, di
rompere gli ordini della giustizia del popolo si raunarono insieme, e voleano dare la
. machiavelli, 104: quando e'si dia autorità libera, col tempo lungo,
ed aspettare il tempo, nel quale si possa vivere con una libera libertà.
fusse stato libero e amplissimo, egli si aveva a riferire alle istruzioni, che
). de luca, 1-8-45: si deve però questa regola intendere che abbia
1-5-3-23: non seguendo l'adempimento, si può sforzare a depositare la sorte principale,
va volentieri ad alcuna parte, che si mostra nel tener volto lo viso in
, atto sforzato è quando contra voglia si va, che si mostra in non guardare
quando contra voglia si va, che si mostra in non guardare ne la parte
in non guardare ne la parte dove si va. idem, par., 21-74
: l'atto libero è quello di cui si ha insieme la coscienza dell'atto e
dubbio... se questa facoltà si possa esercitare solamente per giuste cause e in
cause e in vita, overo se si possa ancora esercitare per ultima volontà e
, 1-567: sotto pio v i principi si persuasero che anco gli stati loro andrebbero
un poco... come clelia si produca con aria sì libera e familiare,
maniere, attitudini '; e più se si parla di donna. allora, anco
2-81: risponderò, come da me si suole; / liberi sensi in semplici parole
sanza alcuno sconcio: e del rendere si fidava di lui, e questo fosse
dal marito furtivamente, e in pavia si ridusse, ove condusse una buona ed
2-76: nessun corpo di disforme qualità si fermerà dentro a essa [aria]
la veduta per amendue le mire, si vegga la cima della torre da misurarsi
tumultuoso. leonardo, 3-362: né si storce l'acqua, che libera cade
sopravveniente acqua, ch'ella cadendo sempre si trova senza fondamento. brusoni, 218
un varco, una porta); che si percorre comodamente (un sentiero, una
/ e libero n'è d'indi ove si serra. idem, purg.,
comode saranno. vasari, i-661: si è secondo quello [modello] unito e
erano come una pubblica strada, non si potendo prima salire di sopra senza passar
del papa, 6-ii-212: diligenza che ora si pratica di tenere continovamente gl'intestini liberi
escrementi. massaia, ii-57: nelle malattie si suole prenderne il decotto [di tamarindo
al reggimento. 35. che si trova allo stato di natura; che
soggiace e umor di fonte vi scorra, si può dir libero, e non abbisogna
giù in sino in sul pavimento, si discostino con tutta la scala dal muro circa
, 5-37: a marina i due amici si fermarono sulla piazza. la chiesa,
da nuvoli, o gravata di nebbia si fa più rara o più densa, e
mare dal lato della rovina, e si rimane libera dall'altro lato, talché
tra le colonne della loggia, là dove si veggono sportar fuori dal maschio della rotonda
aria libera. 38. che non si serve del sussidio di strumenti ottici,
vista nostra libera impercettibili, pur visibili si rendono con l'aiuto del telescopio. magalotti
4-180: il problema del tempo libero non si porrà più, essendo la vita intera
traduzione. tommaseo, 15-243: or si dirà: quella legge di traduzione fedelissima
alla rembrantesca ': nelle quali non si fa sfoggio né di meccanismo, né
, né di regolarità di segni; ma si cerca solamente l'effetto con qualsivoglia mezzo
[s. v.]: si suol dire che un quadro è condotto con
liber, ovario minime adhaerens ', quando si trova distinto e staccato dall'ovario.
libero: intorno al quale la rotazione si mantiene liberamente senza esservi costretta da vincoli
a 31, mentre tutti gli altri si nascondono; quando ha terminato, si
si nascondono; quando ha terminato, si volta e se scorge qualche compagno grida:
sensazioni. 47. marin. che si trova fuori dei moli di un porto
-imbarcazione libera di fianco: quella che si è allontanata oltre la distanza del pericolo
collisione. -libera di prua: quella che si trova completamente a proravia di una linea
(e questa, rispetto alla prima, si dice libera di poppa).
. i. riccati, 1-1-457: si richiede che da una parte resti la
suoi finimenti, o è rimato e si termina con parole del medesimo suono.
perché quegli argomenti... non si curano punto di maestà. carducci, iii-
carducci, iii- 27-38: se ella si abbandona a tutte le rilassatezze e le
licenze innaturali che la sensibilità e la sensualità si concedono, allora, povera lirica.
dire, ma in una libertà che si sottometteva alle sue discipline. -in
soggettivo delle attività intenzionali, per cui si ha l'impressione di essere 'liberi
compiuta da un alpinista singolo (e si contrappone ad ascensione in cordata).
tutti consente la più elevata velocità, e si identifica sostanzialmente col crawl, maniera di
che guarisce più tosto il male che si gli mostra in su la palma,
la palma, che quello che gli si appiatta, vientene seco a la libera
dormire col d., parendomi che si possa fare alla libera non sendo per
forse trapassati i termini di quella modestia che si suole e deve osservare in simili controversie
, iii-131: s. giovanni crisostomo si maraviglia forte di chi, avendo peccato
, avendo peccato alla libera nel carnovale, si contenta di far quaranta giorni di penitenza
, 3-174: negli otto dì che si soggiornò colà ce la facemmo fra noi e
un pastore d'anime... si movono così alla bella libera le accuse che
man del nemico / il gran pegno si tolga, / ché può farmi tremare,
/ ché può farmi tremare, e poi si lasci / libero il corso al mio
alla speciale sorveglianza esercitata su coloro che si trovano in stato di libertà vigilata.
da un uffizio, anco che non si sappia chi debba o voglia succedere.
gli abiti e portamenti divini, non si lasciava mirar senza voti. s. borghini
, 2-149: altri giuochi scenici propriamente si domandavano liberali, perché erano consacrati a
e pratica del libero scambio (e si contrappone a protezionismo).
1-122: « liberismo economico (che si diceva anche, più pesantemente, liberoscambismo
dottrina economica del libero scambio (e si contrappone a protezionista).
: 'libero-scambista'...: così si chiama il * liberista * in rapporto
questa dunque tale libertà crediamo noi che si denomini il libero arbitrio; con la quale
dell'arbitrio e la provvidenza di dio non si distruggono ma stanno insieme di maniera che
secondoché ci piace e pare e fin dove si conosce e si può. spesso si
e pare e fin dove si conosce e si può. spesso si confonde colla volontà
si conosce e si può. spesso si confonde colla volontà. ma essendo la volontà
m. -gi). letter. che si nutre del terriccio e delle sostanze che
bretagna l'oste di cesare per ignoranza si puose in luogo lotoso e per questo non
volgar., 2-13: nel verno si getti la paglia o altri strami nelle
fr. martini, i-35: anco si fanno alcune rote vacue di forma di tonde
la pioggia che veniva a rovescio, si gettarono negli arativi, ma sdruc- ciolavan
a mangiare e ponsi al desco e non si lava le mani. cavalca, 1
al tempo d'ora gl intellettuali egiziani si sforzano d'aggravare colle dure e lotose
avvegnaché il fondo vi fosse altissimo, si vedean galleggiare col capo, e maria
pensiero). - anche: che si riferisce ai beni materiali in antitesi con
. fra giordano, 3-38: chi si sente in istrada diritta, non sarebbe
e romani, ecc.), che si disputa fra due atleti, ognuno dei
dai giudici); la lotta greco-romana si pratica appoggiando in un primo tempo le
dalla lotta bretone), senza che si distinguano le categorie in base al peso
fare alle braccia, e questo giuoco si chiamava « lutta ». boiardo, 1-266
lutta ». boiardo, 1-266: essi si stavano solazzando: parte nel gioco della
gioco della lutta s'esercitavano, parte si pettinava e capelli. alamanni, 7-i-325:
membra o agilità o vigore, si eserciterà nella lotta, nel salto, nella
, alla scherma. papini, 26-160: si fanno esercizi di salto e di arrampicamento
loro. ma egli... si trasse addietro, ponendosi spettatore della lor
cadere il danno. misasi, 7-i-93: si intese un fischio nel buio. poi
lotta; tutti quei mali si paralizzano. d'annunzio, i-386:
/ e per venirne a lotta oltra si caccia. filicaia, 2-1-10: tutte
c. bini, 1-42: la storia si slancia da quelle angustie, e la
b. croce, iii- 22-13: si era... doluto di talune promesse
entra in ogni discorso. onde spesso si sente, per es.: * la
con l'ambizione ', ecc. ci si dirà: è una metafora che denota
... il poeta... si divertiva con quella sfida alla tavolozza,
spenta, / per fin ch'ella si spogli / lieta, del mortai velo,
volgar., 2-213: quando i giovani si provavano intra loro per solazzo, correndo
altrimenti. lippi, 6-34: quivi si fa al pallone e alla pillotta, /
.]. magi, 106: si farà uno suolo di piotta, chiamata ancora
. lorini, 124: il terzo modo si potrà fare con le lotte tagliate più
lotte tagliate più larghe e longhe che si potrà e che vi sia le radiche
di gramigna,... e presto si farà il prato. p.
, iv-n-50: spontaneamente la nostra simpatia si volgeva a un popolo assai lontano, ai
petrocchi [s. v.]: si lottò con vari compagni, ma non
signora fortuna farebbe una grazia segnalata se si vergognasse di luttare con noi miserabili insetti
armi disuguali '. ma veramente * si combatte ', non 'si lotta '
veramente * si combatte ', non 'si lotta ', con le armi
certi ordini dati con voce opaca, come si parla sempre in presenza dei morti
volgar lingua con la latina di far luttar si sforzi. manzoni, fermo e lucia
una lotteria per conto della corte. si lottano 300 mila ducati di effetti di
, 6-27: quando milone crotoniate lottatore si fermava in su due piedi, niuno
qua, di là saltatori, colà si gareggiava a correre, tutto con ordine.
iii-8-112: professori e scolari dell'università si accalcano nella cattedrale (era il teatro destinato
destinato a'lottatori retori: dal che si può vedere l'importanza che si
si può vedere l'importanza che si dava alle lettere). -che
alle sue consuetudini. 3. che si batte, con fatti e parole, per
patria usanza, / varie palestre a lotteggiar si diero. 4. locuz.
l'utile e l'azzardo: altre si convertono in oggetti di pubblica utilità. gioia
ministro delle finanze. cantoni, 487: si era come un po'ritirato dalla pratica
numero da un bussolo, e ci si sedette in ordine numerico. 2
ne avanza; che meglio sarebbe non si conoscesse né il giuoco né il segno
plur. m. -ci). che si riferisce al gioco del lotto.
dal basso- ripiano per un vialetto che si allunga verso le nuove lottizzazioni.
de'beni de'rubelli, al quale si metteva un ducato per polizza, e,
e cristofano rinieri. tassoni, xii-2-115: si sentono con tutto ciò di quando in
lotti, li quali in alcuni paesi si dicono beneficiate, sono di più sorti;
per l'autore o partitante del lotto, si metta insieme una quantità di robbe di
dandosi il suo prezzo, del quale intieramente si rimborsi da coloro che, secondo il
stato ecclesia stico, non si può ciò fare senza licenza de'superiori,
altra specie di lotto è quello che si fa tra l'autore del lotto e quelli
compratori, appunto come quel giuoco che si dice del piribis overo dell'anca,
lotto della venturina ', con cui si cava la grazia... con alcune
medesimo intento un lotto, nel quale si metteva o dieci dollari o venti o
fiorentini nel 1530, per la quale si assegnava ai cittadini una quantità di polizze
a prezzo uguale per tutti; e poi si traevano alla ventura i numeri di dette
fare una giocata (o sorte) ci si rivolge a una ricevitoria, si punta
ci si rivolge a una ricevitoria, si punta sull'uscita di uno o più
di uno o più numeri, cioè si gioca un estratto, semplice o determinato
che gestisce tale gioco; il locale dove si fanno le giocate o le estrazioni;
: 'ludi genus ', in cui si espone poco danaro per isperanza di guadagnar
ognor più d'un merlotto / vi si attrappa e vi si spianta. cantini,
merlotto / vi si attrappa e vi si spianta. cantini, 1-24- 179:
con pochi quattrini. settembrini, vii-73: si profitta dell'ignoranza della plebe per trarre
. gozzi, i-13-116: poco prima che si facesse l'ultima estrazione del lotto,
o cassiere del lottò) presso il quale si fanno le giocate. berchet,
del lotto'. carducci, ii-18-59: si tratta di concorrere a un botteghino di lotto
rimasto, come qui, quello che si dice un caffè, perfino con certi
14-239: è garantito che i sogni che si fanno oggi non sono i sogni che
fanno oggi non sono i sogni che si facevano una volta. non si sa
che si facevano una volta. non si sa nemmeno più come cavarne i numeri del
: dio non è amato che quando non si può più amare altro; è il
romagnosi, 10-186: il sig. moreau si figura le terre tutte di uno stato
1-283: queste terre dividevansi di chi vi si affida per migliorare la propria sorte. lozioni
201: i lavori da porsi all'incanto si divideranno in dieci lotti.
lotti per avere una libbra. il lotto si divide in 4 quentini; il quentino
, 7-6: anch'egli [paride] si ritrova / a corpo voto in
lovazzòfono, sm. strumento musicale che si presenta come l'unione del flauto con la
i-406: se le viti saranno inferme, si può fondere al pedale scalzato del lozio
move / e dolente, la pelle si trasmoda, / solvesi il corpo tabido,
e spesso anche l'estetica, e si distingue in base al luogo di applicazione
popolo in teatro, quando il lubbione si sente pungere e non riesce ad aversene per
le parti come una serpe, mirabilmente si servono in ogni loro bisogno.
a. cocchi, 4-2-68: se si credesse che qualche volta convenisse un lubricante
convenisse un lubricante degli intestini... si ammetterebbero i più unti. lubricare
al peso d'una quarta d'oncia, si può pigliare eziandio ogni giorno, perché
nuotava [il feto], indi si versa, / e la matrice a lubricar
, / e la matrice a lubricar si sbocca. a. cocchi, 4-1-127:
1-174: se il cerchio, in che si gira il perno, sarà largo più
ed il cerchio, in che ei si volge, bisogna che sia un mezzano che
, per la lubricità e dilicatezza sua, si spargerebbe e disperderebbesi, o veramente ella
: le ossa denudate dalle proprie membrane si assidrano. talvolta la soverchia sua lubricità
la neve poi, che cade continuamente, si stritola e si riduce a tal sottigliezza
che cade continuamente, si stritola e si riduce a tal sottigliezza che vola e si
si riduce a tal sottigliezza che vola e si solleva come la polvere dell'agosto.
della sua superficie fa sì che difficilmente si può camminare per quelle pietre e scendere
, 4-184: egli [d'annunzio] si trova a posto nelle barbare di *
, inclinazione. siri, vii-264: si torrebbe a'soldati la lubricità delle fughe
a gli stessi prìncipi italiani discaro che si fosse trovato modo di fissare l'argento
nelle avversità, egli facilissimamente, se non si ritira tantosto alla rocca dell'intelletto,
2-117: soprafatta da tanti assalti, si rese finalmente agl'inviti della propria lubricità
loro lubricità. ghislanzoni, 13-34: si può mai ripromettersi una unione felice laddove ad
popolo adunato la lubricità laida e bonaria si divertiva a unirsi colla studiosa crudeltà.
... questa facile lubricità, non si curi di adoperare medicamenti gagliardi e violenti
dell'intestina e delle viscere, che non si secchino. = voce dotta
molto più facilmente che in su l'arido si rivoltano e volgono tutte le cose.
, i-145: chi su lieve tavola si stia / in mar sospeso, e l'
suol di sangue lubrico mi sdrucciola, / si ch'io ricado. aleardi, 1-216
, 2-124: a sinistra, interna, si trovava la scala, una scaletta oscura
, fluido. campanella, 4-301: si deve stimare che i denti, la
pur, che l'etere scavati / si ha ne le parti lubriche i meati.
] e se per lo capo non si tiene, entra tutto, ed è più
ricordandosi d'essere tonda e lubrica, si mette nelle maglie della rete e tanto
mette nelle maglie della rete e tanto si scontorcie che l'allarga, e così scampa
il mucchio lubrico, mostruoso dei pesci si accumulò e si sparse. 3
, mostruoso dei pesci si accumulò e si sparse. 3. che,
faccia il cammino più lubrico, il che si fa con sapone e con sevo,
la lingua più lubrica. -che si snoda armoniosamente; ben costruito, melodioso
ed atti. martello, 386: si accinse [il maggi] all'impresa del
e pericoloso, poi che per experienza si vede che questa difficultà gli tarda, ma
tremante, il precipizio orrendo, difficilmente si sale allo stato alto, con ansietà
allo stato alto, con ansietà vi si siede. panda, 2-2-346: in leone
quel poco di quiete in che allora si era ridotto, in un ampio pelago
uomo lieve e lubrico, e non si curò di mettere fine alle sue malvagitadi.
, 17-7: la via del rubatore si è l'avarizia, la via dell'uomo
divina legge. tommaseo, 10-i-108: se si dirà che sul lubrico i giovani saran
dere o non lo lascia. -che si diffonde facilmente. fantoni, i-121:
difficile a trattarsi e a esporsi; che si contraddistingue per un'esibizione sfacciata e insistente
, in questo fatto, di quello che si sieno le riprensioni che vengon fatte alle
, 15-304: i libri che in italia si spacciano allegramente, sono almanacchi, romanzi
ed il principio d'una scaletta che si sprofonda nel buio. d'annunzio,
trovandosi il ventre ristretto e stitico, si mangiano di quell'erba che arone o
di quell'erba che arone o dragontea si chiama, e così divengon lubrici e
chiama, e così divengon lubrici e si scaricano. redi, 16-v-120: per mantenersi
lene e lubricoso come conviene, ma alquanto si attacca a lui e trova cosa che
un ostacolo; mezzo di cui ci si serve per vincere una resistenza o per
lo violenta dentro la gola che smodatamente si gonfia. piovene, 8-144: su quelle
. -anche: strumento col quale si ungono le parti meccaniche di un congegno
a mano sia mediante strumenti adatti, si introduce in un congegno o in una
ad arco e vivono entro gallerie che si scavano nel legno; gli adulti,
lo più attivi solo al crepuscolo, si nutrono di foglie; poche specie esistono
di pensiero e di espressione stilistica che si ispira al poeta latino m.
. lucano1, agg. che si riferisce o appartiene alla lucania e ai
lucano: sezione dell'appennino meridionale che si estende fra il tirreno e il golfo di
die o ver lo terzo, / si scoperse la lucana epidìmia / dii molto
, feste religiose dei boschi sacri, che si celebravano il 19 e il 21 luglio
galli sull'allia, trovarono nel bosco che si stendeva fra il tevere e la via
lucchése, agg. e sm. che si riferisce o appartiene alla città di lucca
. carducci, iii-3-308: qui bonturo si fa innanzi / tra i lucchesi ambasciatori /
o cantilena o canto... non si può dare ad intendere col discorso,
nostri vicini, che più al fatto nostro si accosta, noi trovian nelle scritture di
di cosa che costa molto e dove non si finisce mai di spendere. 'podere
. 2500... come appresso si dirà, cioè:... 1
9-ii-118: che nello stesso giorno correr si dovesse un palio di panno lucchesino.
? -magnifica madonna, tutto quello / che si conviene alla magnificenza, / vostra:
sassetti, 7-185: né per allazzati si intenderebbe verde nell'arte della lana,
nell'arte della lana, ancora che e'si vegga osservata nel chiamare per questa voce
chiavi. moravia, xiii-168: la macchina si fermò davanti un cancello di legno chiuso
cifra, a numeri: quello che si può aprire solo formando una data combinazione
a combinazione 'è un lucchetto che si apre senza chiave, e col solo volgere
stesso. zena, 1-320: la bricicca si era messo il lucchetto alla bocca,
le tue belle armi / tra i troiani si stanno,
sol che monta / s'agita, si dissolve e, rugiadosa / venuta e
l'eloquenza del senatore, del deputato si esibiscono, nell'aria luccicante e colorata
neri e luccicanti negli occhi selvatici, si adoperavano a scaricare la legna. vittorini
e nero in faccia. -che si manifesta attraverso lo sguardo (un sentimento
). stuparich, 5-360: mi si presentò la faccia odiosa del capo della
e le ingenue idee dei letterati, si era venuta tingendo di luccicanti e falsi
strisce luccicanti. 6. che si distingue, in modo più o meno
e ogni cosa ardeva; / e luccicar si vedea tante spade, / che siragozza
ii-112: quattro miglia lontano da cremona si videro luccicar le insegne delle legioni rapace
insospettiron. d. bartoli, 4-1-306: si ridon di noi, che spendiamo un
120): all'aprirsi degli usci, si vedevan luccicare qua e là i fuochi
c. boito, 119: in alto si vedevano luccicare le foglie umidette de'grandi
dell'ostessa; nel nero dello sgabuzzino si vede luccicare, condita di scolante grasso
sp., io (75): si vedevan pure qua e là luccicare a
e con quel luccichio vaghissimo, che si lasciò alquanto vedere, me ne confortai
di guadagno che intendenti della materia, si sono lasciati abbagliare dal luccichio...
mille miglia. verga, 4-78: si vedeva correre nel buio il luccichio dei
occhi indovinavano solo per un lieve luccichio ma si capiva che lo guardavano intenti. ferrerò
della mente. bonghi, 1-202: uno si fissa su due o tre parole,
minori; e son delle migliori che si conoscano, chi non cerchi nelle versioni dal
: l'idea che... ci si fa d'un santuario è di qualcosa
tommaseo [s. v.]: si leva a luccico, e lavora tutto il
marrini, 2-59: le grosse lagrime si chiamano dalla plebe luccioloni, e il
collodi, 590: quelle due cattive si strofinarono gli occhi colla cipolla per farsi venire
gli occhi conservavano un luccicore ardente e si fissavano su don jacopo quasi volessero penetrargli
morale, all'apparire del cristianesimo, si avvivò, esultò e si travagliò in modi
cristianesimo, si avvivò, esultò e si travagliò in modi nuovi,..
luccio raccontano cosa incredibile, ma che si vede tutto il dì nella pescaria di
, co'l contatto delle tinche, si risana e vive. redi, 16-iii-90:
anzi così golosamente questi così fatti pesci si perseguitano l'un l'altro, che non
tommaseo [s. v.]: si dice che il cavallo 'ha testa di
compagnia del mantellaccio, 2-42: costui si può ben dir bocca di luccio:
dotati di organi fotogeni; le larve si nutrono predando i molluschi terrestri; gli
predando i molluschi terrestri; gli adulti si presentano come insetti piccoli, allungati,
, 26-29: il villan ch'ai poggio si riposa, /... vede
sementa di questo, quando le lucciole si veggono la notte, datoci dalla incredibile
plinio], 18-26: la sera si vengono le lucciole per li campi. casoni
: veniva la notte e i campi si empivano di lucciole e il cielo di stelle
questa è più perfetta. l'altra si chiama lucciola, che molto si trita
altra si chiama lucciola, che molto si trita e frange, non troppo ponderoso e
carducci, iii-19-81: un mero poeta si abbandona a tutte le ingenuità a tutti
salvini, vii-573: veder le lucciole si dice quando gli occhi si stralunano,
le lucciole si dice quando gli occhi si stralunano, e par che buttino scintille,
buono; la cosa non è tale qual si dice per appunto, ma in tutto
lucciole. -anche: luogo buio in cui si distinguono molte lucciole. govoni
osteria / illuminata d'uva verde / si contorce la fisarmonica /... tutta
affiochivano, lucciolavano, il cielo impallido si metteva a girare. 2. per
, ma non volano, anzi si stanno appiattati per le siepi. =
in genere, in lingua iona- dattica si chiaman sustanze:... le susine
sparata dinanzi e dai lati, dove si cavano fuori le braccia, ed increspata da
passamani di fuora; la quale vesta si chiama lucco, portatura comoda e leggiadra
x-3-433: ii negro lucco ond'ella si circonda / moderna la palesa e fiorentina
giovanfrancesco grande affezione a questo luogo, si partiva per andarvi alcuna volta di firenze
il parlamento italiano con a capo depretis si mise il lucco per piacere all'onor
: i nostri grandi scrittori quando scrivevano si mettevano il lucco. 4.
* lucco 'de'nostri anziani si serbasse ancora nella parola * lùccoro 'che
natura e funzionamento sono ancora ignoti; si propaga alla velocità di 299. 790
al minuto secondo (la maggiore che si conosca in natura) e subisce il
maestro francesco, 303: amor si è come la luce / del sol
perciò muo- vesi con somma velocità e si diffonde in grandissima lontananza. algarotti,
29-6: ora, che dire non si può notte né giorno; / che dubbia
dell'inverno sulle case, / la luce si fa avara - amara l'anima.
chiamasi luce incidente: e di poi si riverbera in verso l'altra parte dove
un luogo senza luce viva, dove si metterà il letto nel luogo l.
22-96: né per tutto quel giorno si favella / altro fra lor che de
in prua s'una cocchina a por si venne. tansillo, 1-283: l'altrier
certa luce o splendore, il quale si posa sopra gli alberi o sopra l'antenne
29-100: un dice che la luna si ritorse / ne la passion di cristo e
che 'l lume del sol giù non si porse; / e mente, ché la
/ e mente, ché la luce si nascose / da sé: però a li
boiardo, 1-231: la luce del sole si oscurò nel cielo essendo l'aria serenissima
benigna stella alla misera gente che perduta si vedea. praga, 3-38: o notturno
. dante, xlv-20: mai non si scoperse alcuna petra / o da splendor
4-285: alla prima luce il carrettiere si mosse. 5. per estens
esistenza terrena; la condizione in cui si svolge la vita dell'uomo sulla terra.
: i'che temo del core che mi si parte, / e veggio presso il
senza luce, / che non sa ove si vada e pur si parte. giusto
non sa ove si vada e pur si parte. giusto de'conti, 1-47:
che m'accorcia il tempo / mi si converte tutto in corpo freddo, / che
chi ha le luci ben nere, si è pauroso. petrarca, 72-12:
s'arreche / con pazienza e a esaminar si ponga, / senza far luci stralunate
parte d'essa per una cosa minima che si può sentire nella divisione. leonardo,
: le pupille... volgarmente si chiamano luci. vasari, ii-159: questa
le tenebre. beltramelli, ii-354: nessuno si accorse della luce di passione che brillò
lampedusa, 305: pensava soltanto che si trovava di fronte ad una bambina invecchiata
e convertito in consuetudine, un secolo che si arroga l'orgoglioso epiteto d'illuminato,
rosmini, 2-1-66: in queste parole si contiene un lampo di
luce di verità, ma in quella luce si meschia una nebbia di disperagione, per
vigoreggia di nuova potenza: le frasi si accendono d'una maligna luce sulfurea.
fleti manifesto / l'error de'ciechi che si fanno duci. antico serventese, 181
vista o prospettiva in base al quale si considerano e si giudicano un concetto,
in base al quale si considerano e si giudicano un concetto, una dottrina,
stile, uscendo dall'oscurità in cui si trovava involto per la molteplicità delle distinzioni,
2: solo colla luce delle idee si vede la grande epopea della politica che
cappella del duomo dove aveva desiderato che si dicesse una messa in ringraziamento della nuova
di descriverla analizzando la convenevolezza, e chi si ristrinse alla voce * venere ',
stesso e schivo della pubblica luce, si mise in mare, né si sa dove
luce, si mise in mare, né si sa dove fuggisse. alfieri, 1-647
una delle luci della fiorentina gloria dir si puote. c. i.
occhi miei: persona o cosa che si ritiene sommamente preziosa e cara. ariosto
., ii-v-ii: per questo modo si puote speculare del figlio e de lo
/ dal suo lucente, che non si disuna / da lui né da l'amor
. -aspetto luminoso attraverso il quale si presentano le anime beate. -anche:
mio tesoro / ch'io trovai lì, si fé prima corusca, / quale a
d'un peso per ciascun di voi si fenno, / però che 'l sol che
, lo trovò, entrò in quella, si chiuse dentro. d'annunzio, v-1-310
illuminazione. carducci, ii-20-46: madesimo si rimpulizzisce e rassetta... un
fondo rende al vero un uomo che si stacchi con tenui luci sull'ombra.
sieno del sangallo o di chi si voglia) sono dell'ultima mostruosità e per
, arcata. sabbatini, 39: si potrebbe ancora fingere nel principio invece delle
. soderini, iv-77: di dietro si lascia una luce per gli escrementi;
, 10-125: se le tenere foglie si schiudono a forza / una luce,
, le analogie speciali e strettissime che si vogliono ravvisare tra la materia del sole
alla riflessione delle polveri atmosferiche, che si osserva all'orizzonte dopo il crepuscolo.
che diviene evidenza di fatto, quando si abbia la sorte di possedere un telescopio
. 24. idraul. apertura che si trova nel fondo o sui lati di
il tubo o il foro con cui si facesse l'esperimento fosse d'una gran luce
rincollo o ristagno d'acqua, finattantoché si fosse ella smaltita per le luci de'
la bocca. in questo lastrone poi si farà la luce rettangolare, nella quale dee
: come non capisce che certe cose si possono fare solo di nascosto, e
polinesta, a luci liete, / si volse. -amare qualcuno più che la
: era falso che da bologna non si potesse aver maggior luce, dopo che cesare
della lega. birago, 177: mentre si stava in questi procinti venne aviso a
avevano avuto luce di questo negozio, si erano partite per castiglia, chiamate in catalogna
doverebbe esser chiaro come la luce, poiché si trasmettono priggioni dall'un all'altro luoco
uno stupido, di prima forza, si può mostrar chiaro come la luce del giorno
, in questo luogo ne parlerò come si conviene a questa facultà, e quanto è
se la materia fosse malagevole e perplessa, si dove- rebbono ordinare gli argomenti, in
dicendo che l'amor, il qual si volge al primo bene o ne'secondi
francesco da barberino, i-44: chi netto si conserva / come natura il crea,
e stenta. cicognani, iii-2-199: si augurò di morire nel darla alla luce
presenza, e 'l grato accoglimento col quale si degnò di riguardare questa mia lettura accademica
ed eccellenza. chiari, 2-19: si vede ben che in luce ti diede la
minturno, 447: perché ad orazio negar si convenia l'acquisto di alquante voci,
.. era re: poi venezia si chiuse; e all'uscir mio di lei
rigutini, 1-104: maniera di cui si abusa, specialmente nel parlamenti, è
... una volta re, si guarda bene dal fare luce sulla morte
giorno. pallavicino, ii-493: perpetuamente si vegliò e si stette in armi con
pallavicino, ii-493: perpetuamente si vegliò e si stette in armi con militar diligenza:
bembo, 10-viii-47: non mi pare si debba nella luce del mondo, e
pananti, i-144: mi raccomando / che si rosolin ben quelle braciole, / che
braciole, / che quel bell'arrostino non si bruci, / vorrei perder piuttosto ambo
: i'che temo del cor che mi si sparte, / e veggio presso il
senza luce, / che non sa ove si vada e pur si parte. lippi
che non sa ove si vada e pur si parte. lippi, 7-18: senza
le idee rimasero indeterminate, le opinioni si multiplicarono, la confusione si accrebbe,
le opinioni si multiplicarono, la confusione si accrebbe, e l'idea della bellezza non
: a tale deliberazione tanto più volentieri si accostarono, quando che vennero in questo
mese muove la natura e el fantolino si empie del beneficio de tucte le cose
* effetto'. nannini, 1-131: si crede che il pontano pentito puoi d'aver
lasciare manco memoria di sé che fatto si aveva cimabue e giotto. g.
il lor volere in luce / trar si dovesse. manzoni, pr. sp.
ascose; / l'aier d'intorno si fa tutto ameno / ovunque gira le luce
purg., 24-138: già mai non si videro in fornace / non venne.
la 'nforca / sì di traverso che le si fa velo. idem, conv.
7-481: al crepuscolo un grande sole purpureo si specchiava in quell'aria iridata; gli
questo modo de la vista, vedere si può leggermente che, avvegna che la
accidenti, / per la virtù divina si rimembra / della sua parte con atti
ombra ed imbiancandosi la lucente aurora, si mise egli per dipartirsi in punto.
l'ombra lunga ed acuta del campanile, si stendeva bruna e spiccata sul piano erboso
a voi piace / montare in sù qui si convien dar volta ». boccaccio,
gaia, 27: in quela zitade si è un castelo / che di marmoro son
gialliccio... le vene in rilievo si disegnano dalle tempia a tutta la calvizie
torso nudo e lucente di sudore, si trascinava a poca distanza cercando di raggiungere
annunzio, iv- 1-58: i saloni si popolavano. lunghi strascichi lucenti passavano sul
adorni i suoi capelli; e primieramente si lavi con tale ranno: recipe cenere
sfuggivano di sotto le bende, e si appiattivano sulle gote rosee e smunte.
2-14: quanto più lungo spazio il vetro si tiene [nelle fiamme], più
tiene [nelle fiamme], più si purifica e fassi unito e lucente. goldoni
, 111-931: i grandi occhi di lei si aprirono, lucenti di gioia e di
crescenzi volgar., 9-86: non si lascin [le galline] di fuori
dormire, imperocché la malvagia volpe, si dice, gli apposta, e che in
cecchi, scrivendo delle cose detestabili, si fa rispettare e ci interessa.
; sommo, eccelso. -anche: che si impone incontrastato (l'onore, la
le nuvole de l'eresia a pena si disceme. f. f. frugoni,
un lucente fisico delirio, in cui si mescolava felicità e angoscia, fu il puro
idem, par., 19-100: poi si quetaro quei lucenti incendi / de lo
/ dal suo lucente, che non si disuna / da lui né da l'amor
plinio], 9-38: il buccino schietto si danna, perché non ritiene il colore
[crusca]: per le tante gioie si erano lucentemente vestite. aretino, 9-425
23-360: non è pericolo ch'ei si perda anzi d'attorno all'oscurità della
all'estremità. soldati, 2-223: si spostava leggermente per adagiarsi meglio sulla poltrona:
misasi, 6-ii-44: la sua bellezza si era come maturata: aveva acquistato maggior lucentezza
l'idea acquistava sempre più lucentezza, quasi si potenziasse solo del fatto che se ne
tal velo in brevissimo spazio di tempo si dilegua e svanisce, togliendosi e sparendo da
collu. garzoni, 1-464: quivi si comprendono... i rimedi per l'
. chiaro davanzali, 1-10: quando si leva [io sole], luce ignogne
giamboni, 112: venuto quel die si iscurerà il sole e la luna, e
mi luce, / d'ogne crudelità si fece donna. idem, conv.,
, / e come vivo par che si conduca. bibbia volgar., ix-170:
candela, / un nugoluzzo sol non si vedia. ariosto, 44-100: cavalca inanzi
volgar., 27: questa ora non si conviene alcuna cosa fare contro di te
riccioli. d'annunzio, iv-1-34: ella si rivolse, mettendosi l'indice sulle labbra
[amore], il volto di amalia si rischiarava, luceva. baldini, 5-199
). misasi, 202: egli si sciolse con forza, ma senza far
, / il sommo sole non vi si vedea / prima che jesù venisse in
fra le molte bugìe, che argomentando si spegneranno, lucerà meglio e più chiaramente
de sanctis, ii-13- 218: gli si presentano tutte le ipotesi, e le fissa
: ma quanta men tra noi virtù si scerna, / più di voi lucerà
proverbi toscani, 54: quel che si dona, luce; quel che si
si dona, luce; quel che si mangia, pute. ibidem, 193:
tiene, / estinta par, poi si raccende, e viene / maggior la fiamma
buco dell'olio fusse più affo, acciò si empiesse bene 11 canale nel quale sta
dormìa poco lontano, / tutto confuso si destò a quell'atto; / con panni
gran libro. pascoli, 230: si fece buio, e la lucerna, piena
volgar., 74: agli apostoli si comanda che, cinti e loro lombi
o male l'adempirò. se la lucerna si spegne, sarà olio risparmiato.
pavese, 7-35: incontrai soltanto carri. si sentivano nella nebbia, poi compariva la
lucerna d'iddio, ci rischiara perché si possa meglio vedere le contrazioni del suo viso
l'altra il dipela, / l'un si levò e l'altro cadde giuso,
l'amare, / e prima veramente non si pente [dei suoi peccati],
fa il morto, / s'abbandona, si prosteme, / chiude in guisa le
x-3-381: allor [lo spettro] si fèo gigante; e colle torte / vuote
., 8-19: come in fiamma favilla si vede, / e come in voce
, / e come in voce voce si discerne, / quand'una è ferma
in nui resplende, / de diritto disio si ce governa / e del battesmo aver
. pilati, xviii-3-617: non vi si trovano dentro le solite citazioni dello argutissimo
7-iv-87: in ambedue le edizioni suddette si vede quel ritmo ristampato da lui colle stesse
ristampato da lui colle stesse parole che si leggono presso il mabillone e senza farvi distinzione
adoperar quella necessaria lucerna critica che ora si vanta. 5. maffei, 4-182:
dei carabinieri con una ragazza: lui si era tolto la lucerna e sbottonato la
canti carnascialeschi, 1-242: ma 'l pericolo si trova / nelle tane, che son
scolar l'olio nel vaso che sotto si pone. paoletti, 1-356: si
si pone. paoletti, 1-356: si accomodi la prima gabbia sulla lucerna, e
la prima gabbia sulla lucerna, e vi si voti entro uno dei divisati bigoncioli pieno
l'olio o il vino, quando si stringono le ulive o le vinacce. dalla
centrale in cui entra il pirone quando si abbassa la vite. carena, 1-91
pensieri quasi leone che da vecchia catena si sferra, esce libero, e percorrendo il
pregio celato; persona virtuosa o capace che si tiene in disparte, che non
lucerna, quando s'accende, non si pone sotto lo staio, ma sopra il
che, a privata quiete aspirando, si vada a nascondere sotto il moggio e
luca pulci, 1-4- 148: qui si cognobbe nella estremitade / più di lorenzo
a mattutin la lucernetta, / che si rinnalza spesso e spesso cade. d.
del mio naso. piovene, 6-306: si usavano la sera lucernette di forma greca
. lucernuzza. boccaccio, 9-42: si vedeva in un canto una lucernuzza di
lato dove fra'canoro stender vi si possa sotto al lucer naio
naio della casa, dove sempre si vedea il cielo. de roberto,
sull'ultimo pianerottolo sotto il lucernaio ci si appoggia braccia conserte alla balaustra.
. ant. che è proprio, che si riferisce a una lucerna; di lucerna
primitiva chiesa cristiana, rito col quale si iniziavano quotidianamente le preghiere della sera,
lucernario ': nome dell'antifona che si canta nel vespro innanzi al * dixit '
ogni sera nel vespro il fuoco che si benediceva, per accendere i lumi della
lucernarium * ora del giorno in cui si accendono le lampade '. lucernària,
fissi. hanno i seguenti caratteri: si attaccano ai corpi mediante un pedicello dilicato
pedicello dilicato; la loro parte superiore si dilata come un parasole, in mezzo
cecchi, 2-187: una luce segreta si diffondeva dai lucernari. 2.
. quantità di olio o di vino che si raccoglie dalla premitura del torchio (v
di fori a diverse altezze in cui si infila il manico della lucerna a mano
e l'altro sono strumenti in cui si tengon fitte le lucerne. bresciani,
interprete de'vocaboli oscuri che lucemere non si può chiamare una lucerna semplice, qual
7-398: se tu mostri pure, come si dice, un fazzoletto in sur un
, v-488: donna lunga e magra si dice 'lucernier vestito '.
», cioè per tenere, come si dice, il lume così ritto ritto,
far altro. baldini, 5-185: si perdono uno negli occhi dell'altra in
quella lucernina sotto la cappa quando si scioglieva la pastella acida nella madia perché
: forse così detta dall'olio che vi si mette e vi si va aggiungendo,
dall'olio che vi si mette e vi si va aggiungendo, al fine di agevolare
lume da saper conoscere la sua ventura, si sarebbe inrolato nella corte d'alessandro,
, diffuso in europa e in africa; si ciba soprattutto di insetti e ama il
senza macchie; diffuso e comunissimo, si riproduce per mezzo di uova e ama
: se col fiele della lucertola verde si tocchino le mele di sopra in sul
, che ella non vi criepa e non si può movare, che si sta a
e non si può movare, che si sta a quel modo, tanto che ella
ombra, e fin dentro la macchia / si occultan le lucertole. pascoli, 209
tu, che eleganza! ». lei si appiccò gli occhi alla testa del cappello
sempre lo stesso nome, avven- gaché si facesse ne'tempi susseguenti di pesce scombro,
la similitudine dai gatti, che nell'estate si pascono volentieri di quelle bestiuole. panzini
. locuzione popolare in molte regioni: si dice di persona sparuta e mal nutrita,
una lucertoletta ci guizzava fra i piedi; si fermava a guardarci con la testina alzata
poppanti infatti boccheggiano le piazze neonate mentre si screpolano lucertolandosi le diciture sugli angoli.
lucertolina subito fuggire. baldini, 9-9: si vedono sulla strada lucertoline palpitare e traversare
, se come le civette / non si pone a mangiar lucertoloni, / che
ritenne sempre lo stesso nome, avvengaché si facesse ne'tempi susseguenti di pesce scombro
le mani, cioè con quelli suoi piedetti si sforza, o vero s'appicca,
persona fatta a sesta, / come si dice, o dipinta a pennello, /
persona). redi, 17-101: si dice il tempo avere buona lucchera,
; essere in una condizione di vita che si svolge in relazione alla luce esterna.
7-29: con l'assiuolo il lugherin si lagna, / col sagace fringuel lo storno
. anche preso adulto, in pochi giorni si familiarizza, ed a segno di venire
di nero. pascoli, 118: si amavano i bimbi cugini. / pareva,
, che dai lor lucherini e raperugioli si son fatti sacrare e ungere successori di
g. prese una lucia che non si reggeva ritto. ha un po'di lucia
sussiegoso (con riferimento a persone che si cedono il passo a vicenda).
bella lucia, di quelle che ora si tengono per le cantine. idem, 325
le cantine. idem, 325: si puppava bellamente qualche lucia di questo vino.
la fine del secolo xix, che si appuntava sulla pettinatura del capo coi lembi
). che è proprio, che si riferisce allo scrittore greco luciano di samosata
stile, alle sue opere; che si ispira o richiama lo stile satirico e la
e giocoso (certo elegante e negli scherzi si può dir attico e lucianésco).
figliuolo mette tristezza, in questi dialoghetti patemi si rileva e diverte. papini, iv-249
luciana » incinta. bernari, 5-128: si trovò di fronte ad un luciano.
sale non ricresce e non gonfia e non si stende ad occupare maggiore spazio di prima
leonardo, 7-i-203: li lineamenti si possono lucidare con veli o vetri piani
fra l'occhio e la cosa che si deve lucidare. r. borghini, i-165
da lucidare le figure? mediante la quale si ritraggono le cose così bene e così
trasparenza della carta contro al chiaro, si vedono le macchie giuste, come se
nel sole, ed in tal aspetto si deono sopra un altro foglio lucidare e
termine proprio de'nostri artefici; il che si fa in diverse maniere, o con
ponendolo sopra la pittura o disegno che si vuol copiare, acciocché, trasparendo al disopra
trasparendo al disopra i contorni, vi si possan fare per l'appunto, senza la
occhio e ubbidienza della mano; e si posson poi calcare sopra carta
o altro, dove si vorranno copiare. carducci, ii-4-174:
alcuni altri con troppa licenziosità. qua si direbbe che vuol quasi lucidare omero, e
esemplare, come de'capolavori dell'arte si usa. amari, 2-lx: ibu
l'arte. thovez, 171: non si può essere pagano oggi ed imitare il
cosa ancora di tanta reverenza e amore si vede da diritti figliuoli che la somma
e quelle altre parti della tavola che si credano più proprie a far conoscere lo
e più schietti di chi le riguarda, si veggono lucidate le sembianze dell'anima.
leggio con piano di cristallo su cui si sovrappongono il disegno e la carta trasparente
). ber nari, 1-178: si siede e comincia a leggere gli avvisi
economici « richieste di lavoro ». 'si cerca ': un fabbro, un
un buon pulimento mediante un'azione che si svolge per mezzo di nastri o dischi
tecnologica (applicata in diverse quanto esso si perdesse nei territori della disperazione. levi
, l-1-296: lo stesso mi piacerebbe che si osservasse nel dipingere la colomba per cui
biringuccio, 1-41: se per sorte si potesse con l'ingegno far tanto che
potesse con l'ingegno far tanto che si trovasse modo che non fusse fragile [il
e per facilità di condurli, che qual si voglia altro metallo, ancor che fusse
, xliv-167: s'ella alle tue parole si muove, s'ella con la lucidità
, ecc.) con la quale si conferisce alla superficie del pezzo, convenientemente
longobardi, da me indicati, che si conservano ne'citati archivi, sono formati
quella lucidezza,... come si vede nel cristallo di montagna. frachetta,
etica i quali davanti alla pura scienza si fanno implicati e perplessi. nievo, 1-358
confusione e l'incertezza, egli solo non si perse mai d'animo, non ebbe
lucidità all'affare da concludersi, e si guardava attorno non più con sentimento,
di intendere, conoscere, giudicare (e si contrappone all'offuscamento mentale causato da
de le corpora in alcuno corpo lucido si ripresenta, sì come ne lo specchio.
macchie di cristei, / ch'ai buio si vedean, tant'eran lucide. ariosto
coralli parevano. tasso, 7-82: si vedea fiammeggiar fra gli altri arnesi / scudo
nel volgersi / le chiome lucide mi si disegnano. pascoli, 43: un odorato
di paziente in tuba lucida... si accarezzava il mento, la guancia.
: ogni notte è la liberazione. si guarda i riflessi / dell'asfalto sui corsi
i riflessi / dell'asfalto sui corsi che si aprono lucidi al vento.
aprono lucidi al vento. -che si serve delfa luce riflessa dallo specchio.
. g. gozzi, 1-180: si può vedere animaletto più pulito, più
e pieni d'amoroso ardore che non si possono sofferir i suoi sguardi, e massime
quaggiù molte vite. alvaro, 18-147: si volse alla sua compagna che aveva gli
bernasconi con gli occhi lucidi, - si metta a tavola con noi.
campailla, 321: coll'elettrica facoltà si palesa l'effluvio etereo nelle diffusioni d'
leve / e immortai fatto, riunir si deve. b. accolti, 298:
acciocché le imagini negli scuri luoghi non si celino o per lo sprendore sieno lucide
maffei, 7-67: verso là tutto desio si volse, / onde il lucido giorno
, / onde il lucido giorno entrar si vede. foscolo, ii-161: pellegrin
, caldo, sereno, il sole si versava sulla via. pascoli, 199:
: mentre ch'ai lucidissimi paesi / si volse l'alma che chiaria imprìa / el
di rivoluzioni. 4. che si riferisce alla luce; costituito di luce;
che è vetro terminato con piombo, si che [la forma visibile] passar
a modo d'una palla, percossa si ferma; sì che la forma, che
, facile e senza affettazione, non si convengono a lei se non le comparazioni brevi
le comparazioni brevi, le quali verisimilmente si userebbero nel comune ragionare. panigarola,
tolgono quel freno che convien pur che si soffra se si vuol vivere insieme.
freno che convien pur che si soffra se si vuol vivere insieme. pananti, i-47
vivere insieme. pananti, i-47: si adunò la compagnia / per giudicar.
: a codeste raffinatezze... si oppongono quelle dottrine linguistiche che...
, vitreo, anche se ogni tanto si colora di passionali scatti. 7.
elli vedrà iddio, essendo lucido, elli si vestirà della divina visione, e tanto
del settecento. pratolini, 10-40: quando si soffre si diventa più lucidi, ma
pratolini, 10-40: quando si soffre si diventa più lucidi, ma è una lucidità
, il peso dell'allegria. -che si distingue per chiarezza di concetti e di
mentali (una persona); che si trova in stato di perfetta normalità,
mente era perfettamente lucida e gli occhi si rifiutavano di tornare a chiudersi.
fin de'suoi giorni, in bue si cangiasse per l'ignoranza vincibile, tanto
allucinato intelletto. pirandello, 5-100: si ridestava in marta il lucido e gaio
voi rimoverete dal lucido capo di qual si sia bellissima giovane lo splendore del chiaro
e lucido, nemmeno facendo il chiasso si scomponeva. -sostant. arbasino
lucid'opre / [dio] valer si volle. pascoli, 870: l'italia
l'oscura zona degli atti selvaggi che si sono commessi sta il lucido splendore del
l'umido in secchezza, che egli si fa lucido, e alor l'anima,
strato lucido: strato dell'epidermide che si trova immediatamente sotto lo strato corneo superficiale
, le tenebrose intra sé, sì si dichiara per albumazar ed alcabiz e tolomeo.
, 28: ancora è una carta che si chiama carta lucida, la quale ti
secondo la fisica dei secoli passati, si trovava nei corpi emananti luce. g
armi che egli ha in dosso, si specchia il vermeglio del velluto adattogli dietro
, perché nel lucido di quell'arme si scorgeva ogni cosa. sarpi, vii-16:
carnagioni quasi che in ogni particolare circostanza si potrebbero quindi apprendere, le lividure,
e nota bene dove il lucido non si scontra col disegno tuo. baldinucci, 85
: l'ingegnere proseguì sul ponte: si era fermato accanto a metello, e insieme
eloquenza sì tersa e facile, che si rende padrone del cuore degli uomini.
le basette. bonsanti, 5-202: si sentì sospinto verso l'ammiraglio da un senso
milizia, ii-230: a parigi si prepara una carta finissima trasparente, che
ogni direzione certe luciette, come volgarmente si chiamano, cioè piccole canterelle.
sf. chim. fermento ossidante che si ritiene in grado di favorire i processi di
lucifero (iv secolo), che si dimostrò intransigente nei confronti degli ariani ritornati
, agg. che è proprio, che si rife risce a lucifero;
dalla cristiana società, in mezzo alla quale si fanno, un carattere tutto particolare di
papini, x-2-496: neanche il male si trova allo stato puro...
la graziosa stella, / la quale lieta si leva inanzi a l'alba, /
nella scrittura... non vi si trovano né pur nominati i pianeti,
, / la qual veduta vi parrà si scura / ch'ognun per la paura /
e le pene aumentando di vigore finché si arriva a lucifero. egli sta incatenato al
somigliano, a i luciferi affermano che si agguagliano i savi. gioacchino da s
malvagie e astute che tendono insidie o si misurano con altre persone più violente o
-stor. con riferimento ai cristiani, che si riunivano nelle catacombe per celebrare gli uffici
e vili, / traile tenebre sol si fan arditi, /... /
/... / o s'ei si mostran pur, qual lucifuga, /
43: i naturalisti... non si pigliano forse mai fincomodo di sorprendere i
. 3. bot. che si sviluppa meglio al riparo dalla luce (
nel lucignolo s'accende, come soffiando si spegne? libro della cura delle malattie,
di lana o di lino ritorta che si metteva sulla rocca per filarla. boccaccio
e gli scardassi, insieme con gran diletto si sol lazzarono. lorenzo de'
. lorenzo de'medici, ii-311: non si canti or più la nencia / poi
e finita; / avai più non si raccencia / quella rosa scolorita; / la
, allampanata. bocchelli, 15-129: si vide il bonanza volare di scalino in
: appunto un lucignolo sembrava / che si va in moccolaia consumando. crusca [s
] la lucigrafìa o fotografia... si copiano fedelmente le iscrizioni anche da chi
. letter. che è proprio, che si riferisce al poeta lucilio, alla sua
stile. salvini, 6-120: si sforzano, s'affannano di ritrovare la
funzione. gridario milanese, ii-85: si ordina ai soldati di star prevenuti e
). che è proprio, che si riferisce al lucimetro; che si misura
che si riferisce al lucimetro; che si misura col lucimetro. lucimetro
: la luce che ferisce uno specchio, si riflette con un angolo uguale a quello
che nel lucimetro, stromento in cui si replicano le riflessioni, non ci si scorge
cui si replicano le riflessioni, non ci si scorge alcuna mancanza, come accade negli
sacro (e in taluni casi vi si elevava anche un altare).
luco. v. borghini, 6-i-77: si doveva aver rispetto ancora alle religioni de'
in are o sassi piramidati, che si trovarono nel luco sacro di pesaro.
/ altisce in tal lucore / che si ralluma come / salamandra 'n foco vive
, i-197: i razzi matti che si levan dietro gli argini di piave vecchio suscitano
della gioventù. barilli, 5-115: si sentono dei negri girare a piedi nudi
al lucore di un lume a petrolio si aspettò con pazienza che fosse pronta la
mandano un lucore assiduo, quasi che si rifletta tuttavia in essi la rapidità della via
'. lucràbile, agg. che si può guadagnare, ottenere, meritare.
, passandolo a nuoto nove volte, si lucrano un sacco d'indulgenze. e.
articoli. periodici popolari, ii-498: non si aggravi... il povero operaio
, mentre ne pò lograre: / si no i pòi satisfare, tòllete la tua
buzzati, 3-208: due vecchie lucertole si appostarono subito sopra un macigno, per
rami lucrativi di commercio, in cui si occupano e si alimentano milioni di persone.
commercio, in cui si occupano e si alimentano milioni di persone. amari,
l'aria solenne e dolente di chi si cimenta in questo difficile quanto lucrativo e
ai maceri verdi, dove l'acqua si copriva di schiuma putrida, la canapa
onerosa. idem, 1-7-2-15: quando si tratta di donazione vera e lucrativa, la
4 legalità dell'interesse '. quindi si cercava di conciliare le opinioni estreme con
messo al paragone degli uomini che non si elevano alla sua coscienza filosofica.
. lucreziàno1, agg. che si riferisce o appartiene al poeta latino tito
poeta latino tito lucrezio caro; che si ispira o è conforme al suo pensiero,
ha carattere proprio, se non gli si volesse attribuire dal canto ultimo, 4 la
. lucreziano2, agg. che si ispira al modello della matrona romana lucrezia
lucrino; che gli è proprio o vi si riferisce. landino [plinio]
è sicuro il lucro, mentre vi si spende l'opera. cantini, 1-20-298:
sui cadaveri delle bestie, e poi si violarono le spoglie battezzate; ora si fa
poi si violarono le spoglie battezzate; ora si fa scempio degli animali vivi, e
, per lucro e per viltà, si farà segretamente il medesimo della carne umana.
, iv-2-431: insieme con nuvoli di polvere si propagava una specie di follia del lucro
niuno può far lucro con danno altrui, si esprimono poco correttamente, giacché nel lucro
: quasi tutti i prìncipi dell'europa si sono riservati per loro profitto il lucroso
: fate torto a cristo, che come si addossò i vostri peccati, facendoli passare
, sprezzando un cambio di cui non si può mai fingere il più lucroso.
lucubrare. lucubratòrio, agg. che si riferisce o si addice alla lucubrazione.
lucubratòrio, agg. che si riferisce o si addice alla lucubrazione. giovio,
bernardo volgar. [tommaseo]: como si vede lucu- lentemente nel discorso della sua
questo lungo e bellissimo tratto... si pare lu- culentissimamente in che dimori il
dai laboriosi nostri maggiori. -che si esprime con chiarezza e semplicitàlineare (uno scrittore
bandello, ii-1012: peccando, in tutto si perde il segno / che la reggeva
e la erudizione,... si possono ricordare il tesoretto, la intelligenza,
caristeo e 'l numidico, il luculeo che si trova in chio. tramater [s
luculliano, agg. che si riferisce o appartiene a lucullo, console
la ricchezza e il fasto di cui si circondava. bandello, 2-7 (
questi marmi luculli... quando si vede marmo bianco sanza macchia si dice
quando si vede marmo bianco sanza macchia si dice marmo lucullo. = >
o rappresentanti delle città di toscana, si dovevano unire insieme in dieta al fano
/ a poco a poco al mio veder si stinse. buti, 3-786: 'lude'
, 2-25-2: le due forme che si dimostran nude / di castore e polluce
: la regina di cartagine dido non si volgea mai il truculente ferro nel latteo
ludibóndo, agg. ant. che si abbandona all'allegria; gioioso, giulivo
. ghislanzoni, 1-18: alla scala si rappresentavano con successo i falsi monetari del
sozzura, umiliazione abbietta per una ragazzina si dipanava nella mente del dorigo.
onesta diventi ludibrio della libidine di chi si sia, non che della mia. siri
scherno de'ministri spagnuoli, da'quali si vedeva totalmente abbandonato. assarino,
-per estens. persona o cosa che si trova in preda di forze cieche e
scherno. castiglione, 104: molti si veggono tanto inetti e sgarbati che non
veggono tanto inetti e sgarbati che non si pò credere se non che la natura per
d'una età che spiace / non si ruban gl'inchiostri ai giovenali. amari,
vili e gregari, de i quali si dovesse senza alcun rispetto far ogni ludibrio.
, 1-76: serse per l'ellesponto si fuggia, / fatto ludibrio agli ultimi nepoti
commedia italiana ribocchi di quelle buffonerie che si usano dalla più vii canaglia..
, 3-150: fatto ormai ludibrioso, non si prendeva fastidio né dell'ammalata, né
-ci). che appartiene, che si riferisce al gioco, allo svago, al
casa, e di leggieri col tubo cocleato si opererebbero le ludicre maraviglie della dea,
le ludicre maraviglie della dea, cui si è voluto dedicare il tempietto. carducci
il tempietto. carducci, iii-9-225: si risentiva e informava anche quell'altra specie
, ludimagistro. salvini, v-440: pedante si dice quel che conduce alla scuola,
stessa tragedia. e 'l rappresenta- tore si chiamava 'histrio 'dall'antico vocabolo toscano
', perché dei ludioni ovvero ballatori si servivano alla rappresentazione del dramma. papini
sospesa una figura di smalto, e che si fa scendere nell'acqua premendo col dito
alta cima, in piedi, vi si spiana / cupido cieco, faretrato e 'ngniudo
due penultimi tripudi / principati e arcangeli si girano; / l'ultimo è tutto d'
giuochi; imperò che nell'ultimo cerchio si levano e fanno festa intorno a li
, degli edili e dei pretori, si tenevano nel circo o in un teatro in
, concorrendovi grande moltitudine di gente, si celebrarono diversi giuochi o ludi che si appellarono
si celebrarono diversi giuochi o ludi che si appellarono sacri. salvini, 6-5:
psichiche del soggetto, mediante la quale si cerca di accelerare il ritorno del malato
vi sio, agg. che appartiene o si riferisce alla famiglia dei ludovisi, prìncipi
ludra era già una descrizione e marianno che si raccontava il proprio futuro vedeva come dopo
brusoni, 4-ii-271: sul mezo giorno si osservò che i turchi trasportavano sacchi
-ci). che appartiene o si riferisce alla lue; che è affetto da
sf. medie. esame diagnostico che si compie iniettando una piccola quantità di luetina
. i frutti teneri di questa pianta si mangiano nelle indie come da noi i
: e1 siniscalco, overo tesoriere, si tolse que'marchi, e mise uno
ravviluppata e ravvolta insieme-senza ordine; e si dice di stoppa, di lino, di
: [l'imperatore arrigo] in pisa si trovò con... il conte
altro ministro principale nelle corti, cui si dà per ordinario il titolo di grande.
padre tebano aver franchezza, / quando si vide che la mortai luga / toccò
valli, a tale stagion dell'anno, si odono cantando, con voce anco articolata
agg. geogr. ant. che si riferisce o appartienealla città e al territorio di
quello che con miserabili parole e detti si fa; e dicono etimologizando: « lùgere
nella pergola il grappolo della vite primaticcia si matura,... sopra esso si
si matura,... sopra esso si scatenano vespe, pecchie, calavroni,
agric. fieno luglienga-, fieno che si falcia in luglio; fieno di secondo
.. oltre a cento milia creature umane si crede per certo dentro alle mura della
: farsi vanto di meriti che non si possiedono; offrire qualcosa di nessun pregio
qualcosa di nessun pregio, come se si trattasse di un dono straordinario. -anche
: affettare disprezzo per ciò che non si può ottenere.
? i... i -di me si chiama indegna / chi mie nozze ricusa
data a un altro; ed egli poi si vanti di non l'aver voluta,
che non fa sul suo / e si può fare onor del sol di luglio,
crusca]: la prima uva che maturi si appella lugliola, dal mese di luglio
ufici in abito lugubre, quale a si fatta stagione si richiedea, si ritrovarono.
lugubre, quale a si fatta stagione si richiedea, si ritrovarono. macinghi strozzi
quale a si fatta stagione si richiedea, si ritrovarono. macinghi strozzi, 1-400:
presunzion e solenne pazzia, in ora si tarda, l'invocar di nuovo imeneo
prono ai piedi della invocatrice l'ingombro si tace frenando i singulti sotto le pieghe
già morto. monti, 24-902: si versar, dalle porte, e fèrsi incontro
quando la tocco; e par che si lamenti. pananti, iii-104: il
di color lugubre. monti, 24-126: si coprì l'augusta diva / d'un
lu- gùbre eguaglia, e in via si mise. de amicis, xii-195:
in un corridore lugubre lugubre, dove si può vedere l'oscurità. a.
/ discende l'alba, / che si riverbera / sul freddo letto / con
il generale. moravia, 12-403: andreina si sforzò, senza riuscirvi, di abbozzare
, 1-655: lugùbre un pianto sull'aere si spande / che me percuote e a
di cui il lugubre personaggio, che si rannicchia in un palazzo di dogi,
i primi filosofi morali di questo stato si veggono scritti. bruni, 349: il
lugubre, che a poco a poco si stendeva su roma come un velario greve.
, 46-94: in questa parte il giovene si vede / col duca sfortunato degl'insubri
ugualmente in lutto, ugualmente infelici; ma si odiavano come si erano odiati i due
ugualmente infelici; ma si odiavano come si erano odiati i due fanciulli nella lugubre sera
/ fin che 'l mio spirto stanco si riabbia. dell'uva, io7:
de'buoni e a terrore de'rei si leggeva questa lugubre istoria. brusoni, 7-60
avevano accertata imminente la fine: non si attendeva oramai che un'ultima lugubre notizia
la sua avidità di vivere e di godere si sollevò contro quel pensiero lugubre. quasimodo
cappello, lii-2-280: quando il re si trova in campo, ella [la
campo, ella [la regina] si veste di negro e lugubre. lancellotti,
e nella festa d'esso ordinò che si vestissero di lugubre i ministri d'essa.
sottobraccio l'ombrello che, ormai non si può più aprire. moravia, v-463:
fidanza avere che opporre alla loro malvagità si potesse. poliziano, st.,
ma vince lo nero, e da lui si dinomina. idem, purg.,
oncie per bocca a mezza libra / si vien di carne, e al pan di
con lui, né il loglio fuor si cribra. fed. della valle, 263
gradire. neri poponi, 1-46: si mette a la morte / per lui
i-314: in sé dubitava non questi si facesse beffe di lui. mamiani,
in mio nome dì lui: perché si cessa? / perché la guerra ornai non
cessa? / perché la guerra ornai non si rinova / a liberar gierusalemme oppressa?
l'uccisono. boccaccio, iv-176: lui si trasformò in giovenco e facendo atti piacevoli
mese di giugno, che ai cardinali si dia questo titolo. tommaseo [s.
ritorni. deledda, iv-346: gavina si gettò convulsa ai piedi del letto ove suo
: * lui 'e 'lei 'si usano quasi antonoma- sticamente a significare,
, invece di nominare il baco che si trova nelle ciliege, dicono 'lui'. es
, esecrava e bandiva il proprio orgoglio si svolgeva dentro un lui ogni giorno arricchito
basso, e soffocante, « lui » si alza dal mio ventre quasi verticalmente,
ordine passeracei; piccoli e vivaci, si appendono spesso ai piccioli delle foglie;
appendono spesso ai piccioli delle foglie; si distinguono per l'armonia del canto e
distinguono per l'armonia del canto e si nutrono di insetti; sono comuni
sono in moto, che sempre fischiano. si cibano di soli insetti e vermiciattoli,
nel chiuso / dei meli lazzcruoli ove si lagnano / i luì nidaci.
matrimonio dal sabato della septuagesima, che si rinchiudono le luia, infine a dì viij
me stampato nel borghini (anno i) si legge: « sono anche 17 die
die anzi quaresima maggiore... che si richiudono le luja: i quali die
bettini, 1-328: sempre dal lato destro si sale uno scalone, chiuso in fondo
fondo con un cartello dietro il quale si ammira una bella madonna luinesca. linati,
di lacrime. moretti, ii-1141: si tenevano essi per mano e mio padre aveva
: certamente, incontestabilmente colui di cui si parla. fra giordano [tommaseo]
. fra giordano [tommaseo]: si accorse esser lui luis- simo. fagiuoli
/ com'io vidi un, così non si pertugia, / rotto dal mento infin
, / rotto dal mento infin dove si trulla. buti, 1-719: qui pone
botte che dal mezzule alla strema parte si congiunge alla botte. n. villani,
il mezzule o la lulla, non si dee dire che ella ne rimanga pertugiata,
, agg. che è proprio, che si riferisce al pensiero di raimondo lullo (
, cioè la frenesia di credere che si possa imparare ogni cosa in pochissimo tempo
quei lulloroni senz'osssa... che si ciban di cavallette e mettono in
. aretino, 20-206: benché si canti loro la canzona che si canta
benché si canti loro la canzona che si canta ai vecchi, cioè il 'luma
se gli rizza fino a tanto che non si corcano seco i lor mariti.
lumaca (lumacca, lumàccia), si. (plur. -che).
; vive generalmente nei luoghi umidi e si nutre per10 più di sostanze vegetali.
sue coma la lumaccia, quando ella si ritira, o per paura o per qualsivoglia
] sono tanto grassi che non si ponno a pena movere e credo che,
lulliano2, agg. che appartiene o si riferisce al compositore fiorentino giovanni battista lulli
. -ci). che appartiene o si riferisce o si richiama al lullismo.
. che appartiene o si riferisce o si richiama al lullismo. -per estens
apollonia d'un giovanastro spensierato, che si cottonava la barba, più scempio che
lumaca gonfia scoperta tra le erbe dove si cerchi un fiore. montale, 5-121:
onde questo timpano riceve l'acqua, si piegano in guisa di lumaca verso il
cioè una sacrestia di sopra, nella qual si monta per una scala fatta a lumaca
, nella sala principale, a cui si saghe per la lumaca, con istorie di
a cui per quattro scale lumache vi si ascende. s. maffei, 97:
del suo arrivo, ed ella / si ruba via per la scala a lumaca /
, 258: siccome agli orivoli a molla si era tolta la cordicella e sostituitovi una
è sostenuta; e tanto più velocemente si versa, quanto la sua situazione è
monte saranno fatte le strade, come si suol dire, a lumaca, la
tempo che le lumache tessevano delle pellicce, si trovarono nella città delle sanguettole alcuni topi
pozzetti ed in ciascheduno la sua lumachina si vedeva cresciuta. dessi, 6-21:
vedeva cresciuta. dessi, 6-21: si ricordò di quando, bambina, andava
. dossi, iii-229: lo si vide lumacar per le strade, giallo
in colle overo in valle, allora si può fare le vie principali in uno de'
di roma. baldi, 576: si vedono [le porte] con molta diligenza
qualche attenzione al marmo che li compongono, si sarebbe accorto essere affatto lo stesso marmo
prima salita ascende tanto alto, che si può principiare la seconda: come nell'una
: continuando la loggia da questo lato si trova una cappelletta: a lato di essa
qual le lumache camminanti / per ovunque si pongon, lascian quivi / come smaltati i
del vormes,... benché non si possa vantare d'avere ancora avuto uno
, 6-ii-119: lumaconi bolliti... si distribuiscono sulle piazze con una mestola enorme
che per qualunque contrario accidente mai non si accendono. settembrini, 1-31: anche
, impomatato e azzimato,... si stringe al petto la ragazza dagli occhi
e moltipliche. govoni, 301: mi si rovesciò addosso, furente di carezze,
-persona che agisce di soppiatto o che si finge sciocca ed è in realtà astutissima
varchi, 3-72: tali persone che non si vogliono lasciare intendere si chiamano coperte,
persone che non si vogliono lasciare intendere si chiamano coperte, segrete e tal volta cupe
salviati, 19-125: parti che / e'si sia appiccato il lumacone? / va'
via. idem, 139: lumacone ancora si dice a uno che fa il goffo
marmorea e la parrucca nera che le si arrotolava in due grossi lumaconi sulle tempie
coverto di sostanza mucilaginosa, per cui si rende sdrucciolevole al tatto, ed assai
lumacóso, agg. che appartiene o si riferisce alla lumaca; che è segnato
pelo vien tutto sbiancato e peluioso. noi si dice anche meglio, chiamandolo lumacoso,
in altri secoli 4 sicuri ', ci si perde nelle vaghezze della falsa poesia più
gioco in cui i compagni di partita si scambiano via via la carta che non
. questo giuoco, tra gli aretini, si chiama piaci- tella, cioè 4 ti
di due persone che conversando insieme non si gradiscono. la qual locuzione è presa
compagno la carta che non piace, si dice: 4 ella non mi va a
sfavillante. cantari cavallereschi, 180: si misse la forte corazza / qual era
quando la fìam'ha messa, / si mossa grandemente. busone da gubbio, 52
a emanare luce (e il termine si riferisce per lo più a mezzi di
nel linguaggio attuale e comune, quando si riferisce ad apparecchi di illuminazione elettrica,
lume, prestamente dall'altra parte le si coricò allato. gherardi, ii-222: l'
in compagnia de'suoi monaci a loro si fece davanti. leggenda aurea volgar.,
fin che il suo amante seco in letto si corcava, perciò che la notte ch'
la notte ch'ella lo attendeva, tutta si poliva per parergli al lume più del
clelia, fatta curiosa di saper chi si fosse, attraversatale la strada e affissatole nel
meno di lei smarrita per quel sovrasalto si stava. forteguerri, n-113: io restai
/ declinano. là un giallo / lume si è spento, fumido. moretti,
buffo d'un lume a mano 'si ripeteva ancora quando lei aveva sostato in
vista che 'n contra 'l sol pur si difende; / altri, però che 'l
lumi sono di due nature: l'uno si domanda originale, l'altro dirivativo;
/ ombra seguendo, e resta, e si spaura / delle ardenti lucerne e degli
lontano, il fuggevole dosso de'tifati si raccoglieva in coda a'monti. d'
pietre per cagion dell'acquosità bene scambievolmente si mescolano, essendo elle flussibili ad ogni
, d'un lume chiarissimo, gli si era fissata negli occhi, sicché chiudendoli la
bello, / li lumi scintillar veder si suole, / che 'nvitan gli occhi al
e nel quale e nel quanto / notar si posson di diversi volti. idem,
resto del mio povero e sventurato lume si spenga, vostra altezza si degni di
sventurato lume si spenga, vostra altezza si degni di por fine quella stessa alli miei
vero è 'n bando, e lealtà si sprezza, / vint'è pietà da empiezza
, 2-2-240: tacque il pubblico pianto e si asciugaro / del mondo i lumi,
de gli occhi de la mia donna si move / un lume sì gentil che
gentil che, dove appare, / si veggion cose ch'uom non pò ritrare
credi che nel petto onde la costa / si trasse per formar la bella guancia /
un'altra. fiamma, 1-176: non si vederà dio col lume naturale, sgannatevi
dio col lume naturale, sgannatevi: si vederà col lume soprannaturale, che è
a credere che sia ciò che o non si vede o non si palpa. muratori
che o non si vede o non si palpa. muratori, 6-77: chi non
abbastanza in quel tempo, a chiunque si fosse fermato a guardarlo, la lentezza del
andate mentre che avete la luce, si che le tenebre non ci comprendano; quello
dell'anime per questo lume della profezia, si sforza ancora lui di fare ogni opposizione
fanno, / chiusi per lui si stanno, / sì che gir ne convene
'l ciel sempre quieto / nel qual si volge quel c'ha maggior fretta.
di verità, per lo quale l'uomo si umilia. bibbia volgar., ix-300
, disciplina, o che da queste si ricavano; conoscenza, informazione, notizia;
. palmieri, 1-10-33: ricercar non si vuol dentro ne fati / per le ragioni
lottini, 129: quelle operazioni, ove si ricerca la pratica, non si possono
ove si ricerca la pratica, non si possono fare né sicuramente né bene,
con l'averle operate più volte egli si sia acquistato un certo lume. giuglaris,
mare, se troncati vengono; ma non si era più osservata la nuova maraviglia di
ed istando in tenebre, arbitra e si pensa vedere lume. prose e rime spirituali
secolo xviii, in cui tale cultura si venne elaborando. s. maffei,
. casti, xxiii-507: se poi si consideri la nazion turca, riguardo all'
pecchio, 44: alcuni mesi sono si è formata una società per la diffusione
utili. lambruschini, 2-325: ora si comincia a declamare contro i lumi, e
comincia a declamare contro i lumi, e si cerca di spargere del disfavore su tutti
sotto i colpi del ridicolo, gli animi si volsero desiderosi, inquieti alle riforme,
una, faticosamente rigide; e non si muovono, non hanno lume.
lume. 19. persona che si distingue per eccezionali virtù intellettuali, artistiche
, caporal furiere, cavadenti che non si faccia bello pensando: se la gloria
il dolce lume / fra le piante si mostra, e poi s'asconde.
onorato e forte / degno di lei si fa. cesarotti, 1-i-326: il
6-279: nella scozia in particolare non si scorge palesemente lume di pietà cristiana.
e di civiltà nella vecchia europa, gli si fa su l'anima più grave e
. questo perché le cose che ritraggete si scuoprano meglio e con più graziato modo
diviso in tre specie. la prima si chiama lume diretto. la seconda riflesso,
ultima rifratto, e tutti questi lumi si dimandano primari. lume diretto è quello
lume riflesso è quello che da altri si chiama secondo, è quello che dipende
che, percuotendo un corpo lucido, si rompe e fassi in molti raggi. r
intinto nella biacca stemperata con gomma, si danno i lumi. bellori, i-230:
qual componimento tutta la forza del lume si diffonde sopra l'ignudo del santo e
cosa rappresentata... questi lumi si fanno più o meno chiari secondo la digradazione
i-30: le statue hanno più vedute e si può loro girare attorno sempre con piacere
le canove o cantine là dove si conserva el vino, dieno avere piccoli
i-i73-53: il lume di lume, che si può chiamar anco lume secondario,
secondario, o participiato, è quello che si riceve da altro luogo vicino ed
che lume di lume, onde si tiene quasi sempre accesa la candela. dossi
zanotti, 2-2-153: molto alla pratica si dona e poco e nulla alla vera
vera scienza dell'arte, e intanto si cammina tentone, e non a lume
, ma a tutto lavoro di mani si affatica a stringer il vento che fugge
che fugge, a prender quel fumo che si dilegua. cattaneo, iii-4-158: il
di calcoli esatti e irrefutabili, che si spendessero ancora... ventimila franchi.
aranci; perché, con le bucce, si può, facendole bollire e ponendole.
baretti, 6-290: salita la maledetta costa si giunse qui, dove affaticato dal camminare
sur un letto e dormii tanto che si fe'notte scura. carducci, ii-10-25
127: truovo per detto libro che si trova ch'io sono discieso di xiv
abbino lume di questo concerto acciò che non si disoblighino d'attaccare il sudetto stato.
e il trucco previsti dal copione (e si contrappone alle prove, effettuate con apparatopiù
acciainoli, 1-55: in questa narrazione si converrà ancora dar lume delle cose d'
lume della collezione di dissertazioni italiane che si stampano a verona per opera del sig
sopra l'altre donne, dal che si può congetturare che ella fosse di quella
[s. v.]: quando si mette a scrivere, non gli si
si mette a scrivere, non gli si spegne mai il lume. -non
vecchio questa favola così ben ordita, si trovò il più disperato uomo del mondo,
». « che pensare? mi si è coperta la vista, » rispose fermo