conv., i-1-8: ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli ama
. bernardino da siena, 41: si dice che prima che adamo peccasse, aveva
; egli era un liofante, / che si dormiva a sua consolazione, / ch'
sera, ed appoggiato stava / come si dice, e col grifo russava. bembo
altra. / il tempo al bello si è rimesso, i ghiacci / spezzano mani
cuore. gozzano, i-254: non si rida alla pena solitaria / di quel poeta
pena solitaria / di quel poeta; non si rida, poi / ch'egli vale
certo non pensa all'euritmia / quando si scioglie il camice di tela, / chiude
lor di santa croce; / ond'ei si gittar tutti in su la piaggia.
. andrea da barberino, i-101: e'si volsono, e l'uno disse:
'. e, preposti alla vocale, si giugne e a gli, e dicesi
ammirato, 1-272: pompeo ancor egli si trovò in mancamento d'acqua. e
7-79: s'egli è di state, si levino la mattina per tempo quando si
si levino la mattina per tempo quando si fa die. dante, inf.,
: se presso al mattin del ver si sogna, / tu sentirai di qua da
molto disonorevile cosa che quelli che non si lassa piegare per paura sia spezzato per
detto al re asolante come la terra si difendeva, e che sarebbe grande fatica
, 5-i-73: e'sono pochi anni, si può dire, che tu le creasti
, 514: bulino... si chiama per nome quel ferrolino con che e'
ottengono eglino il 4 fine 'che si propongono le leggi? tommaseo, i-391
in somma di poesia, nacque e si perfezionò fra i greci, senza l'insultante
tosi tanto, che non si usano più a'dì nostri se non da
letter. che è proprio, che si riferisce all'egoarea; tipico dell'egoarea
la broncofonia, ascoltata sul torace quando si verifica nei polmoni un addensamento più
un disastro come quello, che dio si ricordi di lei e dei suoi peccati.
13-369: il giorno seguente, quando si sarebbe presentato al suo lavoro, la
, coi più puerili difetti che facilmente si manifestano. = deriv. da
(simile a belato di capre) che si ascolta nell'ambito polmonare, quando
ascolta nell'ambito polmonare, quando si è veri ficato un versamento
egoismo, sm. atteggiamento di chi si preoccupa unicamente di se stesso e ricerca
stabilire rapporti oggettivi con altri (e si distingue un egoismo teoretico o solipsismo',
rosmini, vi-163: alla giustizia speciale si oppone il vizio dell'ingiustizia, che si
si oppone il vizio dell'ingiustizia, che si dice anche egoismo, cioè l'abito
naturale è così felice che poco ci si cura se la gente ci vuol bene
plur. m. -i). che si preoccupa unicamente di se stesso, del
impassibili egoisti che oggidì questo sacro nome si usurpano, mi sento pur dire:
. dossi, 175: appresso, si leggeva il dettato; capitai punto della
ed altero (ogni pianta che gli si avvicina la isterilisce e l'uccide)
iii-27-151: in germania la dialettica hegeliana si era spinta fino alla disperata egolatria e all'
delle sue foglie col piede di capra. si adopera in medicina come detersiva, vulneraria
un'alterazione psicopatologica dell'io, che si manifesta nella continua ed esclusiva preoccupazione
autore del sermone che comincia « mi si dirà: tu vivi in roma »;
. giannone, 1-iv-654: chi egregiamente si mostrava in piazza in giubbone, o armato
in giubbone, o armato, e si offeriva di morir per la patria, minacciando
di doni. faldella, 3-231: si sentivano il cuore pieno di pentimento,
, avanzare '. egrétta1, si. ornit. airone bianco.
fr. aigrette. egrétta2, si. pennacchio composto di piume sottili e
: ove è il rimedio l'egritudine si deve più patienter sufferre. casotti,
ah! ah! ai tempi di galeno si campava forse più vecchi.
/ titon che riman solo, / il si reca ad oltraggio. vallisneri, i-104
; che va in rovina, che si decompone. dottori, 1-11: in
vagheggia, / calamo poveretto, e si reclina / al saltar greve de la
lucrezio], 4-194: la roba intanto si disperde e fonde, / dansi le
i rami, e il tronco egro si sfenda. betocchi, i-112: monti,
far che il carbon d'oro / si muti in carbon negro. bartolini, 17-179
/ di dolorosi salici, a rilento / si consumano i dì. =
quali n'egurgita altri, enormi, che si sormontano e mescolano. = voce
il quale cerca di far bene, e si contenta di comportare ogni sorte di dispiacere
24): eh! le schioppettate non si danno via come confetti: e guai
! dossi, 767: -eh! ci si diverte la sera -egli rispose molleggiandosi
eh? avete veduto che cosa ci si guadagna con le novità? ». moravia
. morante, 2-195: mentr'ella si ritirava dalla finestra, le gridai dietro
questi! in casa mia, che si veniva a fare il noviziato, eh?
chiamata o per far capire che non si è compresa la domanda altrui. p
nevicare! via, via, non si sa più nevicare ai giorni d'oggi,
che voi fate? vittorini, 3-25: si mette a far segni come mia sorella
come lei corre. « ehi! » si chiamano da una parte all'altra.
parte all'altra. « ehi! » si rispondono. - come grido
nome o all'epiteto con cui ci si rivolge familiarmente a un conoscente. grazzini
ehilà, inter. espressione con cui ci si rivolge ad altri per richiamare l'attenzione
inter. formula di preterizione con cui si allude a una minaccia. manzoni
tocca. e sopra tutto, non si lasci uscir parola su questo avviso che le
dio, ispogliossi; con la corda si batteo durissimamente, così dicendo: «
caro, 12-i-138: benché per coniettura le si potesse dar qualche convenienza con esse [
e maga / gente e gente reai dietro si tiri, / sì ch'ella qual
. serra, ii-370: ma insomma dio si trova nel suo spirito allo stesso livello
fatidico, momento fatidico: in cui si compie (o pare si debba compiere)
in cui si compie (o pare si debba compiere) il destino, che
il fato, per la quale le persone si poteano fatare e sapere quello, che
fati intenda. -mezzo attraverso cui si manifesta la volontà divina. vico
sensibile mondo; e la loro disposizione si chiama fato. poliziano, orfeo, 314
1 fati. guicciardini, i-219: si ritirarono al bagno a rapo- lano nel
che come accidenti; di essi il fato si serviva, non essi piegavano il fato
erede. manzoni, ii-49: ei si nomò. due secoli, / l'un
l'altro armato, / sommessi a lui si volsero, / come aspettando il fato
in parte, e per cui solo / si cresce in civiltà, che sola in
nel rivendicarli, una eterna barriera forse si frapponeva tra i fati dell'una parte d'
della potenza, la qual rare volte si conserva infino al fine. achillini, iii-172
tira, / e de l'umana ambizion si mira / quasi girar su questa sfera
attestano i vocabolari), e tutte si prestano a equivoci, sarebbe indiscretezza pretendere
il fato odierno della musica lui non si pentiva di non avervi sortito orecchio e disposizione
di rimuovere lo fato, che non si puote vincere? buti, 1-212: si
si puote vincere? buti, 1-212: si può conchiudere che fortuna si potrebbe intendere
1-212: si può conchiudere che fortuna si potrebbe intendere per la mutabilità delle cose
che la semplicità divina dispose, che fare si dovesse. tasso, 11-iii-823: dirò
, e qualunque cosa in alcun modo si muove, prende cagioni, ordine e
in quella stessa purità della intelligenza divina si considera, providenza si nomina; ma
della intelligenza divina si considera, providenza si nomina; ma quando a quelle cose
quelle cose che muove e che dispone si referisce da'vecchi è appellato fato.
che la necessità de'fati schifare non si possa. caro, 6-680: ti giuro
il cielo un laberinto, in cui si perde / chiunque va per ispiame i fati
; fatto, accadimento, attraverso cui si compie il destino; circostanza o caso
11 tuo lume. gioberti, ii-70: si può forse ideare una repubblica più vasta
avversi fati, onde dalla spensierata agiatezza si era in questi ultimi tempi ridotto in umile
le saette, le rombole e i mazzafrusti si gittavano, con empito di tutte le
e calcate l'una con l'altre si vedevano volare. varchi, v-57: favellare
e non pensare a quello che si favella. -aver per fato:
al fato, / forse con lei si ricongiunse in cielo. metastasio, 1-8-67:
.): fatale, in cui si compie il destino, che è destinato
della caverna piena di fato, dove si celava per vendetta e disperazione il sole.
-ora del fato: ora in cui si compie il destino umano. aleardi
aleardi, vi-531: i moribondi / si raccolgono allor; senton la tetra /
oggi, della città ove per fato si spengono i nostri grandi poeti, non vedo
qualcuno: essere lo strumento mediante cui si compie il suo destino. arrighetto,
pulci, 2-39: falcone a ragionar si fe'più presso; / e disse,
or vedi per mutar già loco / si mutò fato: così avviene spesso.
a voler condurre un uomo, che si supponga essere un patagone... o
, convenga essere di quella fatta che si richieggono a non dubitare delle conseguenze che
: un uomo / in vent'anni si muta in cento fatte. 3.
s'appella mentastro, quello delle montagne si chiama nepitella. soderini, iii-
selvaggina nei luoghi dove è passata o si è fermata (e i cacciatori se
preso una corbella e una marra, e si fa sotto le finestre di palmirina,
. celimi, 4-510: molto meglio si sarebbe fatto, e con più risparmio
363: sì fattamente per lo ciel si volse / nella stagion che cosmo incliti
diciamo che un altro non minor piacere si sperimenta dall'anima nostra, allorché sì
anima nostra, allorché sì fattamente ci si dipingono e si rappresentano dall'altrui fantasia
allorché sì fattamente ci si dipingono e si rappresentano dall'altrui fantasia alla nostra le
carducci, iii-9-134: sì fattamente dunque si era romanizzata la gallia meridionale. -sì
sì fattamente nell'animo, che non si potrebbe dire. bandello, 1-7 (
sopra uno stipite di pietra serena, si riscaldò la gocciola sì fattamente che,
, aspetto fisico; connotati (e si usa per lo più al plur.)
. della valle, 49: mentre si scinge e si discioglie, giunta / a
, 49: mentre si scinge e si discioglie, giunta / a la più interna
un corpo massiccio le cui fattezze sformate si stampavano largamente nel camice attillato.
quella giovane che io non so come si potessero assomigliare più fratello e sorella nati
alla primiera circostanza, di due maniere si può considerare il disegno: l'uno è
buoi passar subitamente; / e poi si volse con allegra fronte, / a quel
nell'acqua? » (e l'ombra si vedea / di que'buoi che colui
essere di questo garbo, che elle si elegghino di buona e feconda razza,
gli alloggiamenti romani, si dice aver preso gran maraviglia sì di
lunghe: le quali nelle fattezze loro si rassembrano alla forma de i delfini, da
che il sole, quando alle volte si vede sotto alla caligine. bettinelli,
, 262: se le fattezze dell'alma si potèssero anch'elle specchiare, non ci
b. croce, iii-32-73: bel servizio si renderebbe alla francesca di dante se la
renderebbe alla francesca di dante se la si ripresentasse nel suo aspetto e nei suoi
(superi. fattibilissimo). che si può fare, attuare, eseguire
dal non potere; perché alle volte si cercano di esprimere cose di sua natura
« bisognerebbe m'inginocchiassi », egli si diceva, traboccandogli a mille doppi dal cuore
dal cuore una gratitudine che ogni volta si rinnovava, davanti a quella presenza fisica
. e. cecchi, 6-207: si capiva come, dentro alla tragica insormontabilità
, v-684: l'attiva [filosofia] si divide in due parti: in agibile
agibile ed in fattibile. sotto l'agibile si comprende tutta la filosofia umana, o
economia e la politica. sotto la fattibile si comprendono tutte l'arti meccaniche.
la fronte calva, fatticcio, e credo si chiami erone. nieri, 267
. nieri, 267: ci si distruggono [nel matrimonio] anco quelle [
, che dopo cinque o sei anni non si sa più se son donne o strefinàccioli
con appetito maggiore, e più tosto si potranno sottomettere alla fatica. -figur
formato. soderini, iii-547: se si carichi [il pesco] troppo di
, accioché non facesse qualche fatticcio e si fosse finto esser morto. = deriv
capacito. guerrazzi, iv-73: i reati si provano per via d'istrumenti o per
, 6-118: di quanto in quanto si sbronzava a tivoli con un suo drudo macellaro
. magistrato che, nel giudicare, si attiene al fatto (contrapposto al giurista
al fatto (contrapposto al giurista che si attiene al diritto). de
. de luca, 1-15-1-138: si deve contenere [il procuratore] nella
può apparir veramente divina, se non si mostra amica e fattiva d'incivilimento.
pensava, un amore assai esigente che non si accontentava di baci, di carezze e
vivisezione degli animali? -che si può metter in pratica, attuabile.
:... attive, ovvero operative si chiamano quelle che appartengono a'costumi e
: conciosia cosa che in due maniere si possan considerare le operazioni proprie dell'uomo,
, o attive o fattive. fattive si domandan quelle che... non
.. non per propria perfezione dell'operante si fanno, ma per la perfezione d'
fattive, e nelle facoltà e arti, si dànno due abiti. zuccolo, iv-29
e nelle fattive arti... si danno due abiti. algarotti, 1-192:
quali noi non abbiamo le facciamo nostre, si è per baratto, siccome usano i
bene, secondo che nel 'genesi 'si legge, esaù fu reo e malizioso
composto da un uomo per gli uomini, si contrappone il moderno principio di difesa e
e dimostra che 'l fattizio de suoi tempi si faceva nelle tintorie della spiuma della porpora
cosa assai differente dal guado, onde si fa il nostro. domenichi [plinio]
, terreno e fattizio. il terreno si stritola; il fattizio è viscoso. redi
viscoso. redi, 16-ix-39: se si considera che cosa sieno questi sali e si
si considera che cosa sieno questi sali e si voglia investigare con vera esperienza la loro
investigare con vera esperienza la loro natura, si toccherà facilmente con mano che i fattizi
quei legni da'quali ridotti in cenere si estraggono. milizia, iii-6: dove
i legni e le pietre erano rare, si pensò supplire colla terra, e si
si pensò supplire colla terra, e si formarono le pietre fattizie dette mattoni.
patti. -che nasce, o si produce in modo non naturale. redi
e pestilenziosa mortalità di armenti, non si era nel paese di vittemberga né veduta
. che tutto per lo più ridur si voglia ad un fattizio sistema della mente,
leopardi, i-955: il piacere che si prova della purità della lingua in uno scrittore
onde nelle sue poesie le immagini idilliche si alternano con le riflessioni filosofiche. forma
ai notai de'sestieri di che condizione si fossero o fosse cavaliere nobile, o
di tutte ha avuto onore, come si vedrà per chi leggerà la sua istoria o
sua istoria o vera vita, dove si tratta di tutte le cose degne fatte da
; e difficilissimo che gli scritti che si sono già divulgati, si possino rivocare così
gli scritti che si sono già divulgati, si possino rivocare così da la parte sua
ora di pagare lo scotto, la principessa si pentiva delle follie fatte nella giornata,
pentiva delle follie fatte nella giornata, si sentiva stringere il cuore, e andava
suo riserbo abituale. benché ogni volta si proponesse di parlarle dei suoi nuovi progetti,
a ogni breve sosta del saldatore, si pensa: « ecco, è fatto »
brillavano vivamente; e della luna non si scorgeva traccia. evviva urrah, gridammo
: sarebbe giustissimamente fatto che una legge si ritrovasse la quale, sotto pena d'esser
: quando l'anima declina, il corpo si dice discendere e esser in oblivione;
quello che ha dalla natura mortale, si dice che ascende con l'anima mondana
e similitudine di dio, in lui più si manifesta la bontà divina.
raimondi, 3-81: da una siepe, si staccarono due amanti, che camminavano tenendosi
dissugate piante. trinci, 1-272: si colgono gli aranci dolci da serbare, purché
la maturità è il vero punto che si desidera: * fatto 'dice che già
vino). trinci, 1-252: si sentono e si mutano quei vini che
trinci, 1-252: si sentono e si mutano quei vini che ne hanno bisogno
olio [degli scorpioni], che si tiene fatto nelle speziarie, unto alle
che tutte le carni sono buone e si equivalgono. -con riferimento a concetti astratti
deliziose tappe. palazzeschi, 4-23: si vede entrare in quel cancello un prelato importante
cancello un prelato importante; importanza che si rivela con la dignità del portamento fatta
sola ginia non sapeva più decidersi e si lasciava portare dalle altre. 6
trebbiatrice, tutta fatta a trabocchetti che si muovevano per trasmissione. -ben fatto
... tu ti vergogneresti che 'l si sapessi che 'l fussi tuo figliuolo.
dentro fatti, / nell'opera di fuor si manifesta: / quella è che mostra
osservò: « gesuina ha ragione: ma si può sapere come sei fatto? »
persone, / e chi l'ascolta si fa tanto fatto. fagiuoli, 3-3-
da lui fatte [da giotto] si truova che il visivo senso degli uomini vi
tanto ben fatta, che medaglia mai si vidde tale. -steso, stilato
negli uomini. sarpi, vi-1-95: si rise [il re d'inghilterra] della
dall'uomo, né altri mai fallo si vede. -formato (un nuovo
e quei verbi che nomi e verbi fatti si dicono, perché e'nascon col suon
suddita e libera, che a cui si soggetta per elezione, non può essergli
il seguente dì gl'inghilesi a schiere fatte si dirizzarono a prato, e in su
pace intra i plebei e i gentiluomini si facesse agli dei festa grandissima, deliberarono
dicesi che queste cose [i matrimoni] si fanno in cielo: se non
la cosa era come fatta, e si sarebbon fatte le nozze a quest'ora
fatta: siamo ancora nel principio, si può dire, della controversia. lippi,
, come vi scrissi venerdì passato, si continua ad aver la pace per fatta.
passeggeri. piovene, 3-113: « si vede, -diceva anna, -che non
in cerca di un battello, e si fece condurre per acqua alla sua villa.
a casa, a sera fatta, si ricordò che aveva litigato con il padre.
, 32: passando adesso, / si potrebbe indugiare a fatto pasqua. galileo
spiriti de li occhi miei a lei si fero massimamente amici. così fatti,
a giustar questa soma, / in breve si dirà: -qui fu già roma;
doma; / gienova in cener tutta si riserba, / bologna rotta e milan fatto
16-iii-292: non è immaginabile, quanto si trovino belle le viscere degli animali fatti
fatto, vento fatto: quello che si prevede durerà per qualche tempo; stabile.
qualche volta questo significato nemmeno più lo si scopre, sopraffatto com'è da certa
; pregiudizio. alvaro, 7-31: si arrivò al problema della costituzione d'una
: ciò che è stato fatto non si può disfare. sacchetti, 189-50:
il fatto è fatto, e non si può disfare. foscolo, xvi-12:
di pensare a un orto familiare che si trasformasse, sotto le cure di un
tutte le cose che per le genti si fanno nel mondo. guittone, ii-247
: per voi e per i vostri discendenti si faranno in italia grandissimi fatti, che
a poco / scemano, inaridiscono, si sparge / d'oblio la fama dei lor
tue parole, per fallire il meno che si può. d'annunzio, v-3-7:
arme e delli fatti di guerra, che si facevano a troia per li troiani,
facevano a troia per li troiani, si faceano per ettor e per enea. marco
cariaggio. d'azeglio, 1-106: si venivano svolgendo nel nord dell'europa i
, s'apparecchino al fatto d'armi e si portino bene nella giornata.
, 7-1: al tempo stesso che vi si spengono i rumori della giornata a cui
voce vinacciosa per farvi penetrare il brivido si assume la pretesa di riscaldarla: alluvioni e
/ pigliar per sé quanto a le'si conviene, / e più attender a
guerra. 2. avvenimento che si svolge indipendentemente (almeno in apparenza)
: / « volete voi costui drento si metta? ». caro, 9-115:
verso e chi per un altro, si può dire che sieno state alla testa
rana. fogazzaro, 2-186: egli si studiava d'intenerir marina sul fatto dei
tragedie greche imitano un'azione la quale si compie in un sol luogo, e dalla
ii-560: non tanto importa quello che si dice e che tutti prevedono, quanto il
un compì, di specificazione, e si riferisce prevalentemente alla situazione finanziaria, alle
sanza malizia. iacopone, 19-9: si tu nel tuo fatto non providivi, /
. f. doni, 3-187: si ficcò nella gabella de contratti, dove era
infinito di libri ch'importano assai, e si diede squadernare e voler leggere e vedere
e di ricercare i fatti miei, si compiacque di farmi questo onore di dire
fatti per l'anima cattolicamente, siccome si convenia a tanto signore e divoto di santa
. aretino, 8-349: sbuffava, si rodeva e smaniava, come un che ode
le quatro volte e da ine insune si debiano dare due corbèlli e da le
e da le quatro volte in giuso si debiano dare un corbello per 10 fatto
. frezzi, i-5-96: le sue compagne si fenno gioconde, / perché credetton che
g. capponi, 2-349: a ragione si dice e si ripete essere la statistica
, 2-349: a ragione si dice e si ripete essere la statistica scienza nuova;
alvaro, 7-23: la nuova morale si regge su un altro principio: ognuno
, 3-186: i due fatti riferiti si produssero in pubblici teatri e senza la
preparazione chimica dell'atmosfera necessaria, come si disse, alle manifestazioni fonocromatiche.
di dicembre... che si dovesse correggiere e ricognoscere il fatto da'
al barcaiuolo soggiungendo che su quella moneta si trattenesse pure il fatto suo. verga,
cecchi, 8-151: il mondo poco si cura di dicerie e documenti. il
ambienti dove sorride ignara la vita che vi si è aggrappata e che ha finito con
ragione. foscolo, v-53: la si figuri come mi starebbe il cuore, sapendo
giusti, 3-140: ultimo di tutti gli si staccò anche carlo bini...
(nell'ambito di questa seconda categoria si distinguono a loro volta i fatti illeciti
per li quali argomenti veri e verisimili si possa provare e fare credere il detto o
fatto d'alcuna persona, la quale si difenda o che dica incontro ad un'
è propio del giudiziale, perché in esso si fa giudizio delle cose fatte. e
meravigliosa istituzione dei giurati che a ragione si è detta la * grande carta del
ma così, era un bell'uomo, si conquistò le simpatie dei giurati: che
poliziano, 2-554: al appellare non si possa e di nullità opporre, e gniuna
da giuramento tal nei tempi appresso / si propagò dei ch'ai fatto dello spendere.
novellino, 59 (95): allor si partì da lei ed andossi per
in maschera, gli antichi popoli si sottomettevano * col fatto 'al reg
« frate mio, nere quanto si desidera, a raggiungere un fine,
il fatto suo. 61: garibaldi si sa per chi non ha da spendere.
forteguerri, iv-m: cosa bacco si ridevano in prima del fatto mio, dipoi
le battaglie stramberia. si faceano con grande oste, e che la
fatto avesse per neente, tuttavia si apparecchiò e rifece il diavolo è
, praticamente. guittone, i-3-167: si de fatto guardiamo, filozofi amaro a
che non viene rispettata di fatto, si manca di rispetto anche in parole, la
villani, 8-2: i pratesi disubbidienti, si bandì l'oste per guastare prato;
e non tenesse altro di che campare, si morrebbe di fame, come di fatto
nel dar ai mendicanti gli spiccioli che si ritrovava nel taschino della sottoveste. -subito
di scrivermi delle anonime lettere, alcuni si sono anche arrischiati a dirmi il fatto
di questa natura che ciocch'egli intende si è, ed hae il diletto di
: quel ch'è in fatti, si è che il duca di savoia attende a
le sue genti. galileo, 3-4-323: si esaminano i testimoni nelle cose dubbie,
avere l'amicizia del re; e questo si è il fatto nostro. buonarroti il
scaldarti tanto, fiammetta è fidanzata, presto si sposa; » ma poi pensai che
come sicuro del fatto suo, già si avviava verso il patino; e la donna
; e la donna, docilmente, si incamminò dietro di lui. -fare
dì appresso fatta di loro condanna- gione si disarmarono i popolani, e ciascuno fece i
. guido da pisa, 2-77: turno si procacci di fare li fatti suoi.
mio fatto / che proteusso, che già si solea / mutare in tutto ciò ched
fece reti di ferro sottilissime che non si poteano vedere, e misele intorno al letto
vuole, non è gran fatto che la si dia a servire a dio. lorenzo
mi par gran fatto che messer lottieri non si sia accorto che gli è pazzo.
sapete che non è molto tempo che si levò uno, ch'avea nome teodo,
, per una lunga durata (e si usa spesso in prop. negative)
e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava. verga, i-410: scopava
magalotti, 20-234: può esser che si sia fatto male a profanar la lingua
spagnuolismo di più; il fatto però si è, che in oggi io sento dire
calore o la vampa o che gli umori si svegliassero, fatto sta che tutti i
sta che tutti i coltivi dove sull'orlo si accendeva il falò davano un raccolto più
men che belli, ancora in fatto / si dimostrar buoni e gagliardi al letto,
buoni e gagliardi al letto, / si fero ad esse in pochi dì sì grati
veneri un poeta del passato, nel fatto si distacca da lui intonando un canto che
i-251: uscito libero della prigione, si diede subito a mettere in fatti
a proposito, nei riguardi, per quanto si riferisce a quella cosa (e
nel fatto dell'arte e delle lettere non si tiene per disonesto l'entrare uno a
, di aridità, di « convenzionalismo » si dovrà parlare, nel fatto dei *
-non pare suo fatto: non risulta che si agisca di proposito (e si riferisce
che si agisca di proposito (e si riferisce a chi finge indifferenza, distacco
i-154: era un piacer; il navicel si pose / sei miglia in corpo che
-sul fatto: nel momento stesso in cui si compie un'azione o ha luogo un
strozzi, 1-120: sarei assai contento vi si trovasse qualcuno di voi; e di
mestiere, cioè di siila, che si trovò nel fatto, e lo scrisse.
fatto. caporali, ii-14: certo si veniva a qualche fatto, / se messer
fatti e, acciuffatisi fra di loro, si graffiarono, si morsero. moravia,
fra di loro, si graffiarono, si morsero. moravia, iii-331: spesso accadeva
me quell'uomo che... si duole di non avere risposto a vie di
parole. -dai fanciulli e dai matti si scoprono i fatti: dai discorsi dei
raccontano ingenuamente tutto ciò che sanno, si viene facilmente in chiaro della verità delle
; ché da'figliuoli e da'matti si discoprono i fatti, dice quel proverbio.
, 7-191: il marchese... si ritira talvolta a scrivere e far qualche
c'era avvenimento o fatterello dove non si vedesse comparire silenziosamente la sua gamba zoppa
ma del gran piacere di raccontarli non si rammenta d'aver fatto ad altri provare
ad una ignobil parte d'operazione si ristrinse, perciò che altri che
, iv-146: le ulive non si lavorino... in giornate troppo
, e se dovesse riscaldarsi il frantoio, si avverta che non vi sia fumo
cattivo odore, cosa che niente si considera, né si crede da molti possidenti
che niente si considera, né si crede da molti possidenti e fattoiani
nuovo al fattoio con forza molta / rimacinar si debbe, e poi ritorni /
le varie invenzioni delle diverse bizzarrìe che si possono fare con l'acqua.
le gramole del lino con questa si fanno fare la loro opera, e similmente
. 2. locale in cui si attende alla preparazione dell'olio.
, nè stringa il fare l'olio quando si ripreme. b. machiavelli,
nelle parti di mezzodì, perché vi si pratichi con manco lume e fuoco si
si pratichi con manco lume e fuoco si può. lippi, 3-14: noferi venne
iv-27: il fattoio, o stanza dove si tiene il frantoio e lo strettoio per
di soavitade che sopr'a lui non si muova un sol pelo, ma elli medesimo
eleusine e fattore, e al suo tempo si disfece, il nome al luogo
sotto il libero ufficio de'consoli, si poteano vedere nel campidoglio...
23: conciossia cosa che le cose che si fanno secrete più avaccio che il fattore
di servire, / fator, che non si veggia stanco mai. -mal
di dio, e che in lui si deve leggere l'arte divina e imparare a
sicuro viene dinanzi a'segnori, perché si sente avere ben fatto. vangeli volgar.
che avea un suo fattore e questo fattore si fu infamato quasi siccome avesse distrutti e'
a desinare un fattor di villa straordinario si avviliscono e parlano fuor di proposito.
2-56: le quali sorte di lavori si concedono potersi fare dalle monache delli detti monasteri
in ghetto un abito di grigio, si vestì come il fattore dei frati di s
seguendo lo sviluppamento dei fattori economici, si trova che in fatto l'indefinita brama
vera libertà. con questi nobilissimi fattori si possono bene accompagnare gl'interessi e le
a, colle quali dalla tavola sopra citata si hanno li fattori m ed n.
m ed n. mascheroni, 2-218: si molti- plichi essa equazione pel fattore.
povero, mio danno: i fattori si arricchiscono facilmente amministrando i beni del padrone
martini, xxvi-2-220: ma se le non si parton mai da'fonti [le muse
] o ricevere per mezzo di qual si voglia altra persona, fuori delle proprie monache
del pozzo, e le donne che si mettevano la mano sugli occhi per vedere chi
98: la gallinella che ancor qui si duole, / e raspa presso alla
nella detta attoria, fattoria e procureria si contiene. 5. ant.
in questo porto da'vascelli del commercio, si comprano a determinato prezzo dalla fattoria.
fattorini, / e che quella bottega si rovini, / e si rassetti com'ell'
quella bottega si rovini, / e si rassetti com'ell'era dianzi. l.
: io ho menato qui meco, come si direbbe, un fattorino, un faservizi
che montava ed entrò il fattorino postale; si rivolse a me e mi consegnò un
cristo le aveva imposto, mai non si stava oziosa. 2. zool
vecchia assai di corte / da me si chiama; e venuta, si prega /
da me si chiama; e venuta, si prega / che alcun mi trovi fattucchiere
le fattucchiere. bocchelli, 1-i-524: si diceva fosse strega e fattucchiera, e
. bencivenni [crusca]: si chiama maleficio o fattucchieria; le quali
le malìe. boterò, 1-172: non si puniscono altri delitti con più severità che
nelle fattucchierie, ma anche quelli che si dicono ammaliati sono civili e di buon
: / e l'avea domandato / qual si dovea pigliare espediente. =
, l'operazione mediante la quale si fa una cosa, un oggetto viene
; e tanti pregi che in lui si adunano, il fan tosto riconoscere per
pietra abbisognavano di qualche fattura, tutto si faceva in casa. 2.
e terza guerra punica, 129: appena si potrebbe dire loro grande fierezza, e
fattura e spesa, non piacciono, ma si conservano per memoria riposti. p.
misura, gli elementi della merce a cui si riferisce. -fattura di abbuono: nota
i-25: giulio, restato solo, si mise a preparare alcune fatture da riscuotere
e, sanza quello, bene non si fa nel mondo. savonarola, 8-i-102:
fa nel mondo. savonarola, 8-i-102: si direbbe di uno uomo che guastasse e
e disfacesse una sua fattura, che si fusse pentito d'averla fatta. machiavelli,
. rosmini, xxii-173: qualora dunque si dovesse sciogliere un sofisma che avesse per
bene la cagione per la quale iddio si muove ad amar noi: prima perché
473: dopo il molto tornare, si venne tardi a diliberare il rimutarle [
dopo molti modi ragionati e prolungati, si prese, credo per fattura di dio,
fatture e questi sortileggi / e carmi che si fanno sopra tacque / io non credevo
. villani, 1-9: e però si disse che per fattura malefica la reina
1-2-294: un tratto la fanciulla / si aveva a maritare, e s'è avanzato
desiderio della vita antica, dal quale si sentivano attrarre verso il nome e le favole
sofisticati e fatturati con materie perniciose, si fanno bere alla povera gente? carducci
fannosi ancora malefici... e ciò si fa, quando per tale arte,
: da due o tre giorni non si sentiva altro in casa che i colpi dati
, / se in mano al terzo cesare si mira / con occhio chiaro e con
, / da la quale poi il nome si divelve / che * fatua '
i mondani non s'empiono? la ragione si è per la fatuitade e mattezza ch'
de luca, 1-7- 3-66: quando si tratta di quei putti, senza la sufficiente
cervello stremato, anemico per famina ereditaria, si commovevano al cospetto di quel povero santo
2-240: parigi vi perfezionerà in tutto. si vien via di là con una certa
, quella ragazza, lasciarla dov'era? si corresse subito: fatuità o timore,
vero quel detto, che al mondo si vuol nascere o re o fatuo:
-sostant. folengo, ii-153: mentre si fa di nozze segno / fin che
/ che, ratturato ornai, più non si fòra. di breme, conc.
. d'annunzio, v-2-126: rapidamente si consuma l'olio d'oliva; e non
per questo gli sopravviene che lo spirito si diparte, onde nascono in lui molte tentazioni
e pazzo peccato e grave, che si possa fare: imperò che chi l'ha
sta in tale peccato, mai non si può salvare. battista, vi-2-37:
salvini, v-385: se non vi si mette cacio [nelle lasagne] sono
tutte le aridità, tutte le avidità si protendono. baldini, 3-189: sulla roccia
roccia, sotto la base dell'obelisco si snoda un gran pitone dalle fauci spalancate
felci le fauci degli antri dove quei santi si cacciavano a pregare e a mortificarsi.
, sui monti calvi e calcinati luglio si accanisce. scarnito all'osso, il paese
conservate nel lato orientale del palazzo, si rinvennero le fondazioni ed una parte dei
n. villani, 1-418: qui non si piglia « fauci per mascelle »,
: intendemmo adombrarvi, quanto per noi si poteva, l'aspetto geologico, il clima
di svariati animali domestici o selvatici che si possono incontrare e osservare in un luogo
in uno studio della passeggiata ripetta, si nutriva faunescamente di formaggio, cipolle e
6-341: fosse arte o natura, lei si muoveva con aria faunesca nel venir su
agitandole come tirsi con faunina protervia; altre si fecero imperterrite al muso de'cavalli.
plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio della fauna
. -equilibrio faunistico: equilibrio numerico che si stabilisce fra le specie animali di una
selve ombrose,... e perciò si dice che ivi abbondano molti satiri e
sul ponte che passa l'aar una signora si innamorò dei miei occhi di fauno.
bellissime. f. buonarroti, 1-446: si ravvisa da'lineamenti del volto un m
. faustiano, agg. che si riferisce, che è proprio e caratteristico
, travagli faustiani. cardarelli, 6-64: si era operata in me una metamorfosi faustiana
verde l'albero della vita, che si ribella contro le leggi del costume e dell'
or consideri ciascuno che fausti avvenimenti sperar si possano in quella repubblica. gemelli careri
volta che voi vedete che la donna si avanta con la propria voce, dite che
possuto sapere... non bastando, si pone preste, e raro si rendono
, si pone preste, e raro si rendono: e le domandono per lettere
regie hoc modo: -il re nostro sire si raccomanda a voi; e perché ha
sudditi rei. leopardi, i-130: quantunque si sia sempre detto che l'uguaglianza è
giuocatore di pallone, e la città si divideva in due fazioni: quella dei
dalla parte di mezzogiorno e di ponente, si ricoglie tutto l'anno ceci, fave
v-70: ne'... solchi si vedeano gli alti papaveri,..
1-6: ogni legume secondo i greci si vuole seminare in terra secca: la fava
la terra, e poi altra volta si sarchia, quando l'erbe nocive saranno
altri legumi. lastri, ii-84: si posson seminar le fave anco sulla terra
. -seme o frutto della fava che si può mangiare tanto fresco quanto secco e
infranta e sanza gusci, e non si lavava con altro le mani che con
ai rossi. comisso, 12-17: ci si fermava a qualche osteria, si mangiava
ci si fermava a qualche osteria, si mangiava formaggio salato e fava fresca,
mangiava formaggio salato e fava fresca, si beveva il buono vino romano. moravia,
le fave, le quali tutte alquanto si veggono apparir fuori. -fava di
* fava di s. ignazio '. si conoscono nelle spezierie questi frutti, della
mattioli [dioscoride], 352: quantunque si tenga oggi... che sia
il telefio, quantunque veramente non poco si gli rassomigli. -fava greca:
ma quasi della natura de'ciriegi, si chiama loto. -fava porcina:
zucchero e albume d'uovo, che si fanno in molte regioni italiane per la
voglia, che voleva cavarsi meco, si cavò con la sua mano. g.
in mano che colle fave, come si fa al dì d'oggi. macinghi strozzi
, e nere, perciocché la nera vogliamo si pigli per lo voto affermativo, e
7-v-255: si raccoglievano le fave bianche o nere usate
il quale voi ordinate e desiderate che si faccia, non vogliono vincere con le loro
: per la molta forza d'amici che si trovarono gli aretini tra le fave,
trovarono gli aretini tra le fave, si sostenne che accettati non tossono, in
il capo in uno cantone, quando si parla dello appello delle sei fave e dicono
: non ritenere nulla di ciò che si è detto, non prestare alcuna attenzione
ci annida. / quest'è colei che si de'aver fitta / dentro dal cuore
/ e in quel cambio di fava si provvede. pananti, i-312: lo
, 42 (98): questa diliberazione si fece domenica sera, e lunedì mattina
giovio, ii-102: prego ben quella che si degni mirare se gli mette meglio.
la plebe e 'l volgo anch'ei si mostra, / e dà la fava,
caro, i-102: infino a ora non si vede altro del vostro, che certe
rendere / pan per focaccia al marito, si cava /... / qualche
è cosa assai appetitosa: onde quando si vede uno che mostra di non curarsi
o la sarebbe da aver cara, si dice: e'si fa beffe della porrata
aver cara, si dice: e'si fa beffe della porrata; ancora che più
beffe della porrata; ancora che più spesso si usi di dire: e'si fa
spesso si usi di dire: e'si fa beffe della fava. -fava!
forte e disse: -e'non si mettono alla fave i giuochi delle tavole.
abbia cicalato in modo, ch'e'si sappia per tutto firenze, che stamane
essere ubbriaco. gioberti, 1-iii-620: si potrebbe anzi ordinare un ottimo consiglio di
, / ch'a l'occhio del padron si facea grasso; / ma visto poi
al dio sta in mezzo; in essa si pongono le sorti, -che sono piccole
. parabosco, 5-20: più non si dice: o che uomo da bene,
dice sì: o che pecora, egli si lasciò fuggir dalle mani così solenne tratto
. del mese di dicembre in cui si seminano le fave. proverbi toscani,
fava. favaie, agg. che si riferisce al pene; che è emesso
acceso un pezzo di torchio, che si adoperava a far lume a quelli, che
trentuno, entrarono dove la sua moglie si stava ne la grascia a meza gamba
mattioli [dioscoride], 352: quantunque si tenga oggi dalla maggior parte di coloro
fava inversa, nondimeno per non vi si ritrovare al gusto alcuna qualità, per
al gusto alcuna qualità, per cui si possa ella giudicare secca e superflua,
soderini, iv-20: d'inverno si soccorre loro [alle pecore] con
ritornata la favella, contò il come si era smarrito. parata, 4-1-279:
', propriamente / come figura in cera si suggella. petrarca, 206-18: chi
morte m'invia, / pur come suol si stia, / né mai più dolce
più dolce o pia / ver me si mostri, in atto od in favella.
il gran polemista e moralista profondo non si divertiva gran che a sentir tradurre in
in uno medesimo stato, anzi elle si vanno o poco o molto cangiando. campanella
folengo, ii-285: le donne ancor si danno intorno a quella, / c'
, mostrando che spesso i conquistatori non si mischiarono ai conquistati, e non fecero con
lo vino, /... / si più favelle, aspettate un grave disciplino
sarà che non s'adempia, solo che si possa. bembo, 2-2:
bembo, 2-2: ora che, qualunque si sia di ciò la cagione, essere
propriamente e partitamente dall'altre generali provinzie si favella, ma ancora in ciascuna provinzia
favella, ma ancora in ciascuna provinzia si favella diversamente. garzoni, 1-474:
giovinetto attonito tremante / ne le spalle si stringe e non favella. stigliani,
. pulci, 16-15: di te si favella, / per tutto l'universo,
, 7-71: ferrautte a quel dir si riconforta, / e dice: conte,
, 4-95: libertà, di cui tanto si favella / oggi fra noi, rassomigliar
diritto legame congiunse. tasso, i-32: si dee credere... che l'
favella egli. d'annunzio, iii-1-325: si movevano [le mani] come il
, 2-4: [il consorte] si ridusse a tale, ch'altra persona non
boce, quando eglino vogliono, ed anche si possono favellare insieme per segni spirituali.
e poi entrar nel ronne. -cotesto si usa nei favellari domestici. vico,
farini, ii-555: [pio ix] si compiace... del religioso favellare
con un'idea spiegata in favellari diversi, si truo- vano essere state dette « repubbliche
dei nostri favellari moderni... si possano dedurre più ragionevolmente dal greco e
confusamente, senza pensare a ciò che si dice. sacchetti, 159: o
e con rispetto, e andare, come si dice, co'calzari del piombo.
, è cosa da bravi, onde si chiamano maneschi. g. m. cecchi
maschera, e mandare cosa nessuna come si dice, in capperuccia, a chi
.. da quella foggia di lingua che si usa con lode nelle lettere de'segretarii
. da favellare. favellatila, si. ant. lingua, idioma, favella
, 71: non so che le si rispuose, ma nacquene uno grande favellio.
faggiuole] fra due embrici, quasi come si costuma dai contadini per schiacciare la faverella
il fango la ricuopra e non si infracidisca: e così fanno i faveti
arrotondata a forma di piccola fava che si usa per dare la forma voluta alle
favetta? salvini, v-491: favoni si dice agli uomini gonfi di sé e
per la via, / che, non si sa perché, marcia in giannetta.
. minuto frammento di materia incandescente che si leva dal fuoco o da un corpo
se percosso con forza) e subito si spegne; scintilla. dante,
di retro a me con miglior voci / si pregherà perché cirra risponda. idem,
diegli uno grande colpo: l'aria si riempiè di faville, ma non gli fè
intorno, di rame. su quello / si chinava la madre col soffietto, /
gettò la sigaretta. le faville rosse si sbriciolarono nel buio. -per simil
soperchiati, sanza quello malvagio nascimento, che si fece in cicilia, del quale fuoco
umide stille, / e le lagrime mie si fan faville. pascoli, i-547:
da voi, da voi negli animi si stilla / la peste d'infinite corruttele
mondo. giordani, iii-94: non si puote altramente rompere la forza se non colla
onde surgono gl'incendi delle guerre, non si possono estinguere se non si dia a
, non si possono estinguere se non si dia a tutti ugualmente i popoli facoltà
terribile. cicognani, 1-276: bisognava che si contentasse di mettersi a origliare all'uscio
, benché chiusi da gran tempo, si rimangono ancora pieni di faville. camerana,
e lucente / saranno argento, che si copre e sprezza, / e de la
faville, che dalla nobiltà della famiglia si avea portate seco dal ventre della madre
il mento fin quasi sul petto e si metteva a scuotere la testa.
/ s'accende intorno, e 'n vista si rallegra / d'esser fatto seren da
, e in men che non balena si trasporta da un polo all'altro.
favilla è la reliquia del fuoco, onde si ripara et accende il fuoco, soffiandovi
correr l'acqua per entro, vi si faccia correr per entro favilla mischiata con
con un poco d'acqua, sicché si stagnino i condotti, se vizio avessero alcuno
udendo ragionar del mio valore / non si sentisse al core / per breve tempo almen
d'altra nube per l'aria alto si tenne, / e delle membra l'ostinato
gnani, iii-2-97: romualdo si trovava a suo agio. il suo
ricevette. dolce, l-1-202: certo si può attribuire a miracolo che tiziano,
. tommaseo, 3-i-243: quella fiamma divisa si venne spegnendo come le favilluzze d'un
una favilluzza questa sua superbia, che subito si spenge. = voce dotta,
favilla, / pur voi chiamando, si lamenta ed agne. 2.
albergato, / ch'ai vampo si potria del cor fiammato / legger di sera
emolitica acuta con emoglobinuria, che si manifesta, in seguito all'aspirazione
le voci, le quali riceveranno, si bevano più in alto. tanaglia, 1-1400
che sul vergine / tuo labbric- ciuol si spande, / in te sia dunque augurio
. frugoni, vii-536: quando vi si presentino certi tali, che (soliti a
dorso e sulla nuca), che si fondono alla fine in un unico cratere e
che possono condurre a morte qualora non si intervenga tempestivamente con l'incisione e con
menenio agrippa alla plebe romana, come si vede in tito livio; e queste
alberi, / sappia che in fin si scherza e che son favole. moretti,
l'odio. pancrazi, 2-20: esopo si attiene soltanto all'uomo, primo ed
ed eterno. i musi delle bestie si affacciano tra le righe delle sue favole come
la morale della favola: « questo si chiama avere fortuna! ». bartolini,
». bartolini, 5-43: non si può -morale della favola -dire asini agli asini
non è contro a ciò, che si dice dardano essere stato figlio di giove,
, filosoficamente disputando, durare non si dee; e pur se volesse alla favola
vico, 318: i primi poeti teologi si finsero la prima favola divina,
un certo stagno, mentre colla mano si astergeva il sudore, secondo la favola indiana
come nell'antica favola, gli uomini si batterebbero tra loro appena espressi dalla terra
nel corpo [dei cassoni] dinanzi si facevano erano per lo più di favole tolte
finti senza favola siano il più che si può noti. giraldi cinzio, i-19:
, i-195: il cappone in questo sonetto si finge una nuova favola a suo modo
modo, dicendo che il maestro non si propose di fare in marmo alcuna rapina;
, mito, cosa che il pensiero si raffigura, ed ha una rappresentabilità oggettiva,
per il paese di grecia, che ci si trovi a non distinguer più fra storia
io: è da notare una favola che si dice e dipigne per dispetto degl'italiani
le fila come di lana. questa si fila e fassene panno da tovaglie. fatte
; e tutte le volte che sono sucide si mettono nel fuoco, e diventano bianche
scrittura a le faule, conchiude che si ritornasse a la lasciata materia. masuccio
121: ho trovato esser favola ciò che si racconta di quest'animaletto [l'ermellino
animaletto [l'ermellino], cioè che si lascia piuttosto prendere che imbrattarsi. foscolo
nella grave quiete quaresimale, i pescaresi si dilettarono della mormorazione e della calunnia,
sì fatte favole per anno / in pergamo si gridan quinci e quindi. boccaccio,
stavano anzi die lungo il fiume ed ivi si ragionavano loro favole e altre parole disutili
alberi, / sappia che in fin si scherza e che son favole.
tanti mesi averla scampata, davvero questo si chiama un bell'affare. ma del
estrema sorte / la mia favola lunga ornai si chiuda. metastasio, 1-5-277: chi
1-82: le quali cose tutte impertanto si fanno dolci e per buone arti e per
e per buoni costumi: e questo si puote intendere e vedere, e sì nella
e sì nella favola di terenzio, che si chiama adelfi, la quale fece di
. machiavelli, 662: questa favola si chiama clizia, perché così ha nome
perché così ha nome la fanciulla che si combatte. ariosto, vi-192: ma
principio trovate le dolorose favole, che si chiamarono tragedie. marino, 7-215:
non è altro che quello che volgarmente si chiama l'invenzione, cioè l'ordine e
la composizione delle cose delle quali principalmente si scrive. b. segni, 2-291
chiamo la forma del poema che definir si può testura o composizione degli avvenimenti.
per ascoltare; e molto meno l'esposizione si è fatta tra due personaggi indifferenti;
fatta tra due personaggi indifferenti; ma sempre si è dato introduzione alla favola col dialogo
psicologica di questa bestiale concupiscenza, come si fa la storia di werther o di
.: ecco il fondamento sul quale si dee riposare l'intrico della favola, ed
decorativo », se non quella che si fa in poesia tra la « favola »
ora veda la signora marchesa come subito si dà nella favola o per lo meno nel
come una favola tra loro; laonde si raddoppiano in molti modi le mie pene.
/ il suo vallerà ogni dì si millanta, / che la sua nencia è
/ il desiderio / che in me si sta. colletta, iii-206: l'imperator
. favola essenziale al poeta: poiché questa si deve fingere solo dove si teme dir
poiché questa si deve fingere solo dove si teme dir il vero per conto de'
chi non vuol sapere il vero, si propone con gusto di favole burlesche o
; o a chi non può capirlo, si parla con parabole grosse, come esopo
sono tutti polvere e terra? non si è mutata la scena della lor vita e
rimangano, sarà forse tale, o che si ricoricherà per dormire, o certamente sedrà
né a capo né a conchiusione, questo si dimanda in firenze * la canzone '
talora, / in sì fatte ragion non si diffonda. roberti, x-4: la
. m. cecchi, 1-i-237: perché si direbbe, se e'non fusse?
, se e'non fusse? perché si dicono l'anno le migliaia delle menzogne
caro, 6-41: se già non si facesse a uso del corbo, che
/ dir mi bisogna, e che vi si fa drento, / per non esser
che mai non perdeva le frondi, si legge essere stato in candia appresso a
[nella poesia degli ebrei] favole si ritrovano, niuni fantasmi o visioni, o
orecchio degli uomini di quello nel quale si rammenta il secolo dell'oro.
. reina, ii-5: questo tale si farà a credere che siano verissime istorie
miracoli della natura. leopardi, v-751: si è veduta la origine, che,
guelfa. baldini, 7-20: non si potranno intendere senza un sottinteso politico-sociale neanche
le avventure di pinocchio 'là dove si favoleggia del paese dei balocchi.
. ella è propriamente una pianta, che si prende generalmente per tutti i cibi delicati
a questo mio vilume, / nel qual si può veder favoleggiando / virtù nascose e
fra i più disinteressati. in genere si è tratti a favoleggiare sulle società semplici,
favoleggiando e scherzando come in simili allegrezze si suole. b. davanzati,
cala come le notti delle favole. si favoleggia fino a tardi. l'inquietudine
. linati, 25-158: la fiera si volgeva anche contro se stessa, e
volgeva anche contro se stessa, e si feriva, si pungeva, come il favoleggiato
se stessa, e si feriva, si pungeva, come il favoleggiato scorpione nel
tante maschere vane senza subbietti, che si dissero 'iura imaginaria ', ragioni favoleggiate
de'pomi d'oro, de'quali si favoleggia in tante poesie con tanta lode
raccogliere le cose da nulla delle quali si adomano gli attimi perduti. favoleggióso
e infocata, di combustibile, la quale si separa da maggior fiamma, e si
si separa da maggior fiamma, e si solleva in alto, per ricadere poi
. -ci). letter. che si riferisce, che è proprio delle favole.
, 13-334: una comitiva di cuori avventurosi si congregava, in quei tempi, sulla
tosto: al filosofo morale per aventura si conviene il trattarne in altra guisa.
i poeti dicevano favolosamente che le bestie si fermassero a udire il canto di questo
per alludere a quello che forse favolosamente si scrive, essersi trovato un pezzo di calamita
fogazzaro, 5-82: a levante della casina si stendeva un orto favolosamente spazioso per quei
ne compiono il disegno, la macchina si trasfigura in qualche cosa di favolosamente teatrale
pan hanno quest'arte aumentata secondo che si scrive. tasso, 8-2-487: e la
fluia. tarchetti, iv-56: la si sarebbe creduta una di quelle dimore favolose,
e di profumi. panzini, iii-173: si vedevano i paviglioni, i vessilli,
: allora gli avviliti cittadini credo che si ricordarono delferoina favolosa chinzica, che destò
in ciò che arieggia le fole che si contano ai bimbi. 2.
, / tutti fbrano vani, ognun si asconda. 3. immerso, avvolto
. b. cavalcanti, 2-526: si debbe schifare la soverchia antichità, perché
la sede (e ben di ciò si gloria / con fama antica il favoloso egitto
1-i-31: l'origine di una città antica si perde comunemente nella oscurità de'tempi favolosi
.. avrebbe potuto scoprirli mentre lentamente si aggiravano per quei sentierini intricati.
. un vero teatro, in cui si assegni a ciascuna arte il suo debito luogo
favolosi, scherzosi e amorosi, non si usurpi più lungamente il primato su la
e latini. 6. che si riferisce alla trama, all'intreccio di
nelle cose che qui a pompei si ammirano e trasportandoci la mente traverso a
i-530: a 'l pian nebbie leggere / si spandeano da 'l fiume: / parean
sotto il dominio dell'austria, e si chiamava trieste. valeri, 1-104:
e teneri tra gli alberi grondanti, si trovavano da miglio a miglio case coloniche
case coloniche. piovene, 5-275: si contempla ad assisi un giotto più fantastico
shakespeare: potenti, favolosi costruttori che si deliziano del particolare, sentito fino allo
respiri quotidiani. 9. che si perde in vane fantasie, che vive
/ e l'immagin del ben che più si spera / far con ombre notturne /
ombre notturne / che vivamente al cor si rappresenti. 11. frutto di
più che la natura possenti estimando, si credono quello con dimostrazioni favolose potere che
abbiano le radici di forma umana, come si crede il vulgo ignorante e le semplici
cose non vere, menzognere, che si lascia andare a ipotesi o a conclusioni
16. prodigioso, portentoso; a cui si crede oltre ogni speranza e convinzione.
un tutto, insomma, sì fatto mi si ap- presentò in quel favoloso paese,
un tale desiderio di sé, né mi si riaffaccia sì spesso alla fantasia quanto codesta
2- 38: che a parigi si paghi un sorbetto trentadue soldi e mezzo
tarchetti, iv-50: per quanto poco si abbia vissuto nella società, o attinto
o attinto leggieri erudimenti dall'esperienza, si avrà osservato che le favolose bellezze di ogni
che le favolose bellezze di ogni tempo si segnalarono per difetto di merito morale, spesso
donna intelligente... alla fine si decise sposando un imbecille, di una imbecillità
frequentando il casino con gli americani, si era fatte amicizie, aveva trovato protezioni e
era fatte amicizie, aveva trovato protezioni e si procurava insulina vera, penicillina a quei
, superba. salvini v-491: favone si dice agli uomini gonfi di sé e
o s'altro advien di più rubor si nomi, / rosaceo ardor milesio. mattioli
tirando zef- firo, che da'latini si chiama favonio e dai marinari marino,
: vedete dunque, come in natura si incontrano da tutte le bande vestigi contrarianti
favorabili alle loro oppinioni, e nulla mai si conchiude. = voce dotta
, con tanta gloria di vincita, si ritornasse salvo. pallavicino, ii-277:
leggenda aurea volgar., 502: si legge ne l'undecimo libro de la
nei confronti di una persona, che si esplica in un atteggiamento e in azioni
di me. berni, 237: fallito si può intendere in qualunque modo l'uomo
ma il favore, la familiarità e quasi si potrebbe dire l'amicizia.
iniziate nel favore d'una costellazione, si svolgono sotto i segni d'un'altra,
ma al vero culto / costante ognor si piegherà sua fede. arici, 11-343:
di vento. ariosto, 2-76: ben si spezzò [il ramo]; ma
quale l'ammiraglio passa il fiume e si ritira. pallavicino, 7-13: tal
è parte favorevole e parte odiosa, si debbe giudicar tutta favorevole, ed attendere al
simili, espresse genericamente, senza che si determini l'uso o il pubblico istituto
e favori loro. settembrini, 1-50: si fanno tanti concorsi: se io ne
l'antiguardia, e con le grida / si ringrandiva. gemelli careri, 2-i-439:
, 8-6: amorevoli donne, oggidì più si onorano i favori, la nobiltà e
. g. bentivoglio, 5-i-108: si contentarà d'aver le mani nella distribuzione de'
per lo pericolo di tanto uomo, si sostennono; e elli ripreso l'animo
potesse; e terminato il favore, si porrà a discorrere (a motivo di
anche perché le sue vittorie e sconfitte si esprimono tutte per numeri. 6
della pace e per i favori che si facevano agli ugonotti. goldoni, viii-720
prima volta al teatro di carignano, dove si davano le opere buffe. e
loro favori, che la fortuna non si facesse amica, se non di quelli
nulla vale l'ingegno, finché non si compia nei popoli una certa evoluzione d'idee
espressione, manifestazione d'amore con cui si corrisponde al sentimento e al desiderio della
ben se n'accorge, e ben si dole / di sua follìa, che 'l
, iv-2-206: ella a poco a poco si eccitava, si abbandonava tutta alla fantasia
a poco a poco si eccitava, si abbandonava tutta alla fantasia; con reticenze discrete
: un amore assai esigente che non si accontentava di baci, di carezze e
7. ant. premio che si dà al vincitore di un gioco.
s. bargagli, 190: ben si può dire che non si conosca in
190: ben si può dire che non si conosca in occorrenza di giuoco, maggiormente
la nativa spina / mentre sola e sicura si riposa, / né gregge né pastor
, alle quali la minor parte dei ragunati si accorderà, e i manco favori sempre
b. davanzali, i-i7: gli squittinì si ridussero allora dal campo marzo al senato
furioso, non dopo molto propose che si dovesse esaminare niccolò con tortura, e
se io fossi fuori del gioco, si che non si parebbe che io dicessi
fossi fuori del gioco, si che non si parebbe che io dicessi a favor mio
del nostro campo saracino, quando / si trova ora assediato ne le tende,
mi trovi. leopardi, ii-102: si sa che negli antichi drammi aveva gran
parte il coro. del qual uso molto si è detto a favore e contro.
certo sospetto che in questa causa non si proceda più a favore che a ragione.
contrascarpa, e filando, come militarmente si dice, d'ambe le parti, si
si dice, d'ambe le parti, si ritirarono a favore delle fortificazioni nella fossa
coltivato in tanta ampiezza, che non ci si offre esempio simile nella storia di nessuna
fusse alcuna ombra di lui, non si sarebbe messo a volerci ingannare con questo
avrebbe con quello che ne'campi elisi si pensa che godino l'anime beate.
, 53: venuta la mattina, bertoldo si levò dalla paglia e andò a trovare
cedo a un prezzo di favore: anzi si può dire per niente. alvaro,
12-203: certo, bisogna essere, come si dice, una buona penna. ma
, amicissimo ad amendue, che e'si fece amico riccardo. parabosco, x-803
astutissimo era e che appresso al rettore si conosceva in qualche favore, tirato piuttosto
co'sanesi, ad essere in lor favore si dispose.
da bene, io la supplico che si degni di riconoscerlo per servitore e di
fracchia, 54: spesso la sua mano si posava sulla mano di clauss quando gli
di spagna, dove primieramente le cariche si dànno per favore di parentele, di
detto fra ioanni reporta, ch'egli si dogliano che 'l signor malatesta ha fatto
lorenzo. giannotti, 2-2-246: non si sa egli per tutta questa vicinanza, che
dissensione, perché vi è sempre chi si fa favore con danari, e qualcuno
due cose: o che nei lager non si soffriva, poi, di quella gran
53: è l'ultima parte che vi si mostra come la fortuna presta favore agli
e sì discreto, / ch'e'si terrà favor che voi vi siate / servito
che sia segretissimo, che a pena si confidi di se medesimo ne le cose che
vano; il che di voi dire non si può; che sempre l'avete
potea far le fica a lo onore, si diedero a cotal traffico senza una vergogna
ogni fastidio. moravia, i-464: si era reso colpevole del reato di favoreggiamento
dovizia, e a petizione del cardinale si pacificò con messer rosso suo consorto.
insegna, ma sempre favoreggiarla do- vunche si ritrovasse. s. bernardino da siena,
hai incontrata una ribalda la quale non si vuole amendare, et è stata ripresa
? non la favoreggiare, se ella non si ritrae dal peccato suo: non le
, che per un nemico che ti si leva incontro, si trovi un nuovo amico
nemico che ti si leva incontro, si trovi un nuovo amico che ti favo-
i mali: onde solamente a'buoni si conviene dare. s. gregorio magno
la favoreggiò con gli amici suoi tantoché si vinse. nievo, 1-574: voi
approvi e favoreggi l'umore, quale quale si fosse, di democrito che d'eraclito
le sperienze possono sovente ingannare se non si guardano per tutti i versi, avendo
presa all'esca del diletto, e si volge dove vuole l'arringo...
più il disputare. gode ella, si duole: ride, piange: odia,
noi essere luntani. varchi, 18-1-352: si ponessero tra quelli che agli adorni favoreggiato
di favoreggiare), agg. che si avvale dell'aiuto, del favore di
loro ne'vizi, e non solo non si dolgono di quanto veggono commettere, ma
verbo a due potenti milizie; e queste si erano sparse tra le genti rinnovando su
quelle [donne]... ci si serrano intorno in manipoli di amazzoni rientrate
dèi. baretti, 1-372: non si considera come carattere quell'insignificante interlocutore che
] il vostro animo, non quanto si converrebbe favorevole a loro ed alla loro patria
promesse. fogazzaro, 7-239: se dio si rivela favorevole, pregate che gli uomini
favorevoli a d'annunzio, essi non si opponevano direttamente, ma facevano apparire grande
secondo, di buon auspicio; che si addice, che conviene, che presenta vantaggi
228: se ha congiuntura favorevole, si compiaccia di tener viva la mia ossequiosissima
figur. savinio, 2-13: non si dava terreno più favorevole per conoscere al
, mentre gli altri cortigiani punto non si movevano da'luoghi loro. achillini, ii-230
s'animò d'indefinite speranze. presto si trovò fuori di città, nella campagna
senior... non gradiva che si mettesse in una luce men che favorevole la
con leggi molto favorevoli alla moltitudine, si obbligavano, più di quello che conveniva
, una viziosa educazione, i pregiudizi che si tramandano di padre in figlio, e
l'istessa forma del governo, che si fa appoggio del fanatismo e degli errori,
correre immantinente alla forza, quando nulla si era fatto per possederla e ordinarla, mi
miei nemici. bartolini, 1-285: mi si fece nemica una vedova che andando pei
setta che da'seguaci con vocabolo favorevole si nominava de'riformati, e volgarmente dagli
luoghi e de'tempi; che non si accusi dionisio il tiranno, per tiranno che
di giuseppino: del quale giuseppino oggi non si ritrova, però, neppure la polvere
incitatore. 5. ant. che si presenta bene; che suscita simpatia e
giorni dopo. imbriani, 1-127: si piacquero a vicenda. si videro, mutuamente
, 1-127: si piacquero a vicenda. si videro, mutuamente, sotto l'aspetto
). galileo, 3-4-277: quando si ha da convincer l'avversario, bisogna
un partito, ora all'altro, si affaticava di andar destreggiando di sì fatta
all'innesto. carducci, ii-18-142: si ha molta fiducia che la dichiarazione ti
così favorevolmente, di cui niun maggiore si può dare al vostro ordine. tasso,
festa e gioia; donde i padri si crucciarono, e furono più solleciti di
forze de'franzesi. guicciardini, ix-23: si fece in firenze una dieta, che
che dubiti che il duca alessandro, che si chiamava de'medici, non fusse tiranno
ne divenivan ricchi. davila, 267: si sforzava di provare la sua introduzione alla
di corradino, gli prodiga funerali, si dichiara indipendente, favorisce i ghibellini di
bocchelli, ii-368: che prima la si fosse potuta discutere, favorendola od avversandola
di celebrare i normanni e gli svevi si atteneva [la storiografia settecentesca] a
rispose: quanto io favorisca alla libertà si dichiara per quella legge medesima che gli
più opportune perché avvenga un fatto o si svolga un'attività; consentire; agevolare,
verga, 2-46: lo zio bartolomeo si fregava le mani guardando il bel tempo
: volendo compiere un sacrificio tanto nobile, si è comportata nel modo più saggio,
hanno favorendo i primi incontri, egli si era trovato di fronte a lei, mentre
gli sguardi delle escluse quel colloquio che si faceva subito animato. soldati, iii-171:
favorito tanto in felicità quanto in gloria, si tornò in roma e deposesi del
ogni altra cosa prospera e favorevol mi si dimostri. galileo, 3-1-78: questo
di cui con tanta generosità e amorevolezza si compiace di voler favorirmi, io ringraziandola
di tale temperamento, ma pure alcuni si trovano. -donare, procurare,
, quando mi capita. ma non si trova lavoro, e già la mano mi
un'altra camera non molto accanto, si bisticciavano assai forte. landolfi, 3-86
nostra offerta. bocchelli, 13-20: quando si saprà che il capitolo ha favorito la
prediligere. savonarola, 7-ii-51: si fa nelli concilii che li buoni sieno
esempio di quel pietoso troiano, siccome si è fin qui degnata d'assistere allo
cortesia vuol favorire?, con cui si invita qualcuno a entrare nella casa o nella
o ad accettare il cibo che gli si offre). imbriani, 1-83:
al buio? - tanto la bocca si trova lo stesso, - rispose l'uomo
conservato senza strepito, e più favoritamente che si possa. boccalini, ii-72: gli
e da me e da voi più si debba favoritamente conceder la gloria della fama
, agevolmente. dovila, 12: si continuò nondimeno a procurare stu
vere gli interessi di quelle persone che si distin guono, non per
. 2. atto con cui si manifesta tale tendenza; arbitraria preferenza.
un'organizzazione burocratica che... non si renda odiosa con i favoritismi e con
: nello stesso istante in cui l'anticamera si illuminava, udì alle sue spalle una
accendersi e temendo di venir scoperta, si asserragliava in una di quelle stanze.
favorito. machiavelli, 415: ciascuno dì si facevano assai omicidii e altre violenze,
leggierezza o da sdegno che i fiorentini si fussino accostati al cardinale di san malò
e in compagnia di pochi favoriti grandi, si sedea, pure con l'istesso abito
istesso abito, ad una mensa, quale si dee credere in tale occasione, lautamente
cenami lucchese; nobile favorito, come si dice, e grande scudiere di questa corte
rimettersi in grazia, maritatosi, come si dice. -sostant. bandello
d'un favorito del re, che si chiamava il signor uestone, e a quello
come palla di sapone si mette sotto i piedi de'favoriti e
delfino promoveva. botta, 4-365: si era acquistata la grazia della duchessa di
dei re luigi qualche sovrano di piemonte si concedeva il lusso di qualche favorita.
.). caporali, ii-92: si eran sottoscritti ad un decreto, /
ad alcun principe scrivesse, / sebbene ei si morisse d'appetito, / fuorché se
con quella de le sue favorite donne si dava buon tempo. grazzini, 4-401
trattenersi ed empiergli la gola spesso, si è fatto amico quel compar di giammatteo,
sua favorita. idem, 12-ii-248: non si contenta d'essere in questa tanta vostra
stagion favorita; e tanto più mi si confà, quanto più eccessiva riesce;
a vincere puntando sul suo cavallo favorito che si chiamava: elzeviro. -sostant
secreta, dove ancora sta: la causa si dice perché si sii doluto del papa
ancora sta: la causa si dice perché si sii doluto del papa. hanno sparso
annunzio, iv-2-1331: quando le fanciulle si accomiatano per riprendere la via del ritorno
che in questo secolo sopramodo infelice tanto si vede spedita e sbandita dal cuor degli
pananti, ii-285: i signorini galanti si prendon giuoco di me, perché io
e i servitori amorevoli... si tengono ben favoriti quando sono accettati i loro
ne la tracia a guerreggiare. ben si conosce che sei veramente un dio de la
dove finalmente con la sua cara moglie si ridusse, e visse poi pacificamente con
. v. borghini, 6-iv-431: si trova una deliberazione... per
cavallo) che per la sua bravura si suppone debba vincere una gara, e
e pertanto ha il favore dei pronostici (si riferisce anche, ma più raramente,
! arila, 219: alcuni, che si vergognano di essere italiani, e vogliono
4 favoriti 'quella parte della barba che si lascia crescere più o meno sulle guance
meno sulle guance, e che in toscana si dicono le 4 fedine ', quasi
plinio], 17-8: catone scrive donde si faccia grassume: metti sotto al bestiame
silicato di magnesio e di manganese; si presenta in cristalli tabulari o in masse
fazenda *, voce portoghese con cui si designano le grandi tenute agricole del brasile.
terre egli aveva propagandato l'idea e si era spinto anche nelle orride fazende.
malmantile, 2-6: 'esser fra fazio', si vuol dire essere colui, che spende
e in acconcio de'fatti suoi, si dice: che! son fra fazio?
grazia nativa e non fattizia delle nazioni si manifesta singolarmente nella plebe, come quella
, che, sotto gravi pene, si rappresentasse dinanzi al magistrato loro. de
la quale, per quanto nelle occasioni si pratichi, erronea, non si vuol
nelle occasioni si pratichi, erronea, non si vuol ravvisare per tale, che il
1-316: -lo stato rovina, e non si trova chil o mandi giù. -non
. abati, 299: il re si crea per voti d'urna, non per
fare, rispose esser suo intendimento che si desse ad anacleto un successore. colletta
mestier colui, che di questa figura si vuole aiutare, che ponga mente nelle
: fazionata su 'l sembiante moderno, si vien propagando nella letteratura che diviene a
essere di questo garbo, che elle si elegghino di buona e feconda razza,
noi non crediamo che musacchio o altro si levassi sanza danari a fare tale fazione.
mugnone / altri un gigante che posto si sia / stracco a dormir per qualche gran
. cuoco, 2-i-161: le fazioni militari si ordinavano per il giorno seguente, colla
, scusatemi, ne'nostri codici antiquati si chiamerebbe una rapina a mano armata?
quali il tempo dell'adizione dell'eredità si congiungesse con quello dalla morte del testatore,
. alberti, 66: cavalcato che si è questo cortile, si smonta ad un'
cavalcato che si è questo cortile, si smonta ad un'altra porta poco minore
e la paura che per lo petto le si volgevano e per la mente, non
più bella sorte di testa che vedere si possa; il perché si era, che
che vedere si possa; il perché si era, che io avevo preso parte
quanto nelle radici, quantunque piccioline elle si sieno. soderini, iii- 137
i'vorrei che come tutto 'l mondo si mostra in una fazione, così tutta filosofia
, e tòrle quella autorità che ella si aveva in pregiudicio della nobiltà presa; tenendola
le proteste dell'autore d'imparzialità, si vede manifestamente ch'egli è un repubblicano
calcolo delle scienze a cui par che si vogliano sottoposte tutte le grandi e generose
, iv- 2-195: subitamente il pubblico si divise in due fazioni: le donne
tutto mancato tra'veneti; ma che si rimettesse ben tosto, fa ch'io sospetti
della fazione e della scuola, e non si ragiona più, e si ripete soltanto
e non si ragiona più, e si ripete soltanto ciò che si sente dire.
più, e si ripete soltanto ciò che si sente dire. e. cecchi
rovina. boterò, 1-144: non si dimenticano mai [gli arabi] né perdonano
muratori, 8-ii-172: non così bene si osservano altrove queste fazioni di teologia
sì fatte elezioni, / per empier qual si sia specie di seggi, / non
, impegno imposto dal governo da cui si è retti; gravame, onere tributario
tra gli altri uomini che dai cittadini si volevano escludere, quei di ripo- marancio
della casa, 5-iii-71: e come si sia, le tue commissioni rimangono nel loro
a la loro riconciliazione: e quello che si rappresentasse... pertinace o protervo
detta arte con promessioni e cautele che si contengono nello statuto. 13.
estens.: luogo, postazione in cui si svolge il servizio di guardia.
altri, per vedere come questi provigionati si portono, per cassare poi e'poltroni,
botta, 4-37: quei di dentro si difesero con tanto valore, e fecero
notturna, è il primo turno, e si danno la voce da un'altura all'
tutti gli artisti che vivevano di mercede si recarono a non voler essere più alle fazioni
fazione. pea, 7-42: i preti si sa, sono sempre di fazione.
all'alba era già in fazione. si trattava di abbattere gli ultimi pini in
: userete diligenza che quelle tali genti si truova, come si è detto, si
quelle tali genti si truova, come si è detto, si truovino continua- mente
si truova, come si è detto, si truovino continua- mente in su le fazioni
notte di fazione, come di essa si fosse eletto il minaccioso angelo custode.
gli stemmi dei casati in antagonismo: si ha l'impressione di faziosità cittadina risolta
è generalmente onesta, non è faziosa; si viene rapidamente correggendo di que'difetti che
questa sfrenata licenza sia lo stipendio che si conferisce a i seguaci del loro fazioso partito
perché non ha radice nell'opinione e si fonda tutto nel monopolio fazioso; onde
nel monopolio fazioso; onde a sterparlo si richiede assai meno una riforma di cose
, 2-55: alla fine, quei mangiapane si beccavano fazzolettate di pezzi da cinque lire
di seta, ecc.) che si adopera per soffiarsi il naso, detergersi
di igiene e di comodità, per cui si tiene abitualmente a portata di mano,
, nel ricuocere il cinabro minerale, si serrano gli artefici la bocca e 'l
del muschio o del zibetto, che si pose un facciolétto al naso. brusoni
: e della sontuosità de'fazzoletti che si ha a dire? sopra a'quali si
si ha a dire? sopra a'quali si spruzzano le acque lavorate. manzoni,
['l capitan]... / si chiude entro una torre, e patti
cui il sacerdote, al lavabo, si asciuga le mani. -fazzoletto da calice:
insieme ornamento del capo o con cui si circonda il collo o le spalle (
[il virtuoso moderno]... si affaccerà tosto allo specchio, accomodandosi la
, alzando il fazzoletto da collo, perché si veda il solito bottone. manzoni,
, 1-12: il plotone dei fazzoletti rossi si schierò, fece fuoco.
-pezzuola scura con cui i malviventi si mascherano la faccia per non essere riconosciuti
alla cintura. -panno in cui si ripongono denari, indumenti 0 altri oggetti
fagotto, che nascose sotto il lettole si preparò ad aspettare la sera. alvaro,
, 5-7: egli... si curvava sull'ultimo cassetto, ne cavava fuori
tess. piccolo tessuto di prova in cui si sperimentano le tinte, gli accostamenti di
accostamenti di colore, i disegni che si vogliono ottenere per le pezze di stoffa
. / despina il vede, e si bagna le gote / di pianto, per
addio: il fazzoletto con cui ci si asciuga le lacrime al momento del distacco
-fazzoletto-far falla: il fazzoletto che si sventola in segno di saluto.
. gadda, 7-62: quando la nave si stacca dalla banchina stipata d'ima folla
modo di salutare qualcuno da cui ci si allontana rapidamente (con una nave,
vapore ci passò dinanzi, la mamma si sbracciò tanto ad agitare il fazzoletto che
fogazzaro, 5-343: la pasotti si levò di tasca un fazzo- lettone,
litaniare...: una donna vi si affretta stringendo il nodo al fazzolettone.
fazzoletto (per lo più quello che si mette intorno al collo o sul capo
spaccata di maniera che mentre ella camina, si sventola e lascia vedere tutta la coscia
: tutti per non essere distintamente osservati si misero attorno il capo per concerto fra
barca al ultimo di genaro, e si tenne occulta la morte; e poi
è febraro, è detto adar, come si cava dal terzo capitolo d'ester,
gennaro, ed anche parte del febbraro, si passa da una spiaggia all'altra con
germe. soderini, i-145: proverbialmente si dice: gennaio ingenera e febbraio intenera
: il febbraietto « corto e maledetto » si accomiatava in quel modo, con quel
c: può essere continua, se si mantiene nel limite di oscillazioni minori di
intermittente se nel corso delle 24 ore si innalza e si abbassa notevolmente; ricorrente
corso delle 24 ore si innalza e si abbassa notevolmente; ricorrente (quotidiana,
se a una serie di periodi febbrili si alternano periodi di completa apiressia; criptogenetica
; criptogenetica: quella di cui non si può stabilire l'origine.
e tanto continuò, che un anno gli si convertì a mortale accidente. varchi,
un sommo calore. i suoi veri sintomi si conoscono i° dall'accelerazione e prestezza del
50 dal sentimento penoso di fiacchezza, che si oppone ai movimenti del corpo. giusti
non ha dolori che lo tormentino, ma si strugge ogni giorno di più. gozzano
andò vicino e gli pigliò la fronte come si fa per tastare la febbre.
vel confesso, onde 'l mio cor si squatra, / e sì come can latra
pulci, 27-71: qual per febbre leon si rode in gabbia.
. 2. nome generico con cui si designano vari tipi di malattie febbrili per
infettive. -febbre cerebrale: quella che si manifesta nella paralisi cerebrale infantile. -febbre
che, se per potenze umane / non si provede, il lor savere è spento
e l'altro che a lei molto bene si confanno, pei segni strani che l'
fasciata appartenente alla famiglia delle culicinee; si manifesta con la comparsa di febbre elevata
fatica: elevazione passeggera della temperatura che si manifesta nei bambini dopo giochi faticosi o
comisso, 5-88: finita la guerra si diffonde la febbre spagnola che fa strage
plaghe della campagna romana quando il suolo si fende ed esala la febbre. boine
nocesse, onoravano ne'templi, de'quali si è uno ancora in palazzo ed il
o rive: / nelle chiare mattine si fondevano / dorsi di colli e cielo;
5-359: soltanto gli scienziati dell'osservatorio si fanno calare nel fondo, spesso mediante
dormon tacque stanche ed ebbre. / si traduce / nel delirio della luce / l'
a queste parole il re latino non si spiegò in nullo modo la violenza di turno
di turno, anzi, quanto più si brigava di medicare, tanto più montava la
. ariosto, 19-29: il giovine si sana: ella languisce / di nuova febbre
: quell'impeto, quella febbre che si annunzia col gesticolare, mostrano un animo in