scarica accompagnatateatrale. da effetti luminosi che si ha quando vi è una sufficiente differenza
: quella picciola acqua in due parti si divide, l'una effundendosi per le campagne
mura de la città in due parti si divideno, de le quali l'una per
via ai comodi ed ornamenti de la città si va diffondendo, l'altra per le
erba, un sospiro lievissimo parea che si partisse da ogni cosa della natura, sotto
giorni / così chiari che sembra vi si effonda / quasi un latte divino.
, 1-133: sembra / che attorno mi si effonda / un ronzio qual di sfere
. né molto inoltrossi, che le si effuse la guancia di felice rossore: -mario
la memoria della madre... si direbbe effondere su tutti gli atti e i
malinconia non priva di dolcezza, che si effondeva e si calmava negli studi e
di dolcezza, che si effondeva e si calmava negli studi e lo tenne contemplativo
iii-26-41: quando il dramma di goethe si effonde in elegia meditativa o s'inalza a
1-iii-493: l'arrendevole amenità del fratello si effondeva in chiacchiere. comisso, 1-134
. comisso, 1-134: visto che si era fermato per guardarla come avesse compreso
fermato per guardarla come avesse compreso, si effuse a ridere. 4.
colto non ha guari in una bottega dove si era introdotto con effrazione e staccava i
149: [alla fanciulla] le si cinge col braccio la gentil persona per
, o anche il modo con cui si manifesta). fr. colonna
scriptura dice che nel molto parlare non si può effugiere el peccato. = voce
xix-60: il n. a. si troverebbe forte impacciato a trovare non un
di. fuori quanto puoi, e così si fa effumazione delle materie, e vapori
allegare molti luochi de'profeti, dove si parla d'aspersione o effusione di acqua
fascio di luce [del riflettore] si stacca da terra lasciando tutti nell'ombra
. f. frugoni, xxiv-927: poco si curano di propagare l'onestà col sudore
con l'inimico comune,... si sarebbono fabbricati tanti palazzi. muratori,
uomo, un'espressione così immediata, si direbbe quasi un'effusione dell'animo interno
. 2. figur. che si riferisce alla manifestazione calorosa di sentimenti;
/ con suo orgoglio l'eterna ira si merca. d'annunzio, iii-2-326:
fiato d'orrore. -che si svolge in ordine sparso (un movimento)
, che dissecati i labbri, talora si palesavano, chiuse, a negare ogni
la vita splende / l'anima, si distende, / in dietro effusa pende
, con 8 paia di lobi marginali; si origina per ripetute scissioni trasversali dello sci-
ornate di onici; si stringeva al corpo con una cintura intessuta
lino. f. baldelli, 1-123: si metteva poi di sopra a questa [
che significa una spezie di vestimento che si cinge o serra al corpo. era
è tirannide, e che la democrazia si vede in que'conviti pubblici, i
fu primo che ordinò che in lacedemonia si facessero officiali chiamati efori: li quali
cuoco, 1-256: gli efori, si dice, debbono invigilare sulla condotta, debbono
sia degli aspiranti ai sacri ordini che si trovino fuori del loro seminario, sia
forma di pallottola che a volta si trova nello stomaco dei ruminanti (e
, spezie di pallottola, che si genera nel ventricolo di alcuni quadrupedi, e
altri; la facoltà che questo stato si assumeva di dirigere gli affari economici e
monarca a cui sarebbe spettata l'egemonia, si presentarono, agli uomini politici tedeschi,
o colle cospi razioni non si governa egemonicamente. = comp.
plur. m. -ci). che si rife risce, che è
tenui incentramenti diffusi dei tribi ellenici, si trasformarono col tempo in metropoli egemoniche,
, senza tradizioni e influenze egemoniche, si sarebbe costruito il nuovo edificio tutto di pianta
. egèo, agg. che si riferisce, che è proprio dal mare
. tassoni, ii-2-154: quando si parla di numa, si loda l'
ii-2-154: quando si parla di numa, si loda l'invenzione di quella sua egeria
. -ci). che segue o si ispira alla dottrina filosofica di egesia di
negato assoluta- mente dalla sorte, e si trova sforzato a travagliare e a soffrire
, allo quale tanto manca, che non si può adempiere quello che desideri: e
zecca / sta sempre aperta e mai non si risecca. = voce dotta, lat
se s'arrosticano e la loro polvere si bea. 2. in senso
lunga egestion di sangue e mal di pondi si era venuta risolvendo e consumando fino all'
, né cosa che a corpo si assimigli?... e 'l vero
niuna esterna emanazione, ed egestióne concepir si può negli esseri incorporei.
rar. egeliànó), agg. che si riferisce, che è proprio della filosofia
che segue o che si ispira alla filosofia di hegel.
. gioberti, 2-144: il vero si è, che la dottrina egeliana cammina
eterodosso o acattolico, e il presente si ricongiungeva immediatamente col medio evo.
la fronte, e di noi miseri si ride. caro, 12-iii-214: minerva
: con l'armi di minerva ancora si potrebbe fingere amore in qualche bellissima impresa,
che un... collare, come si ricava da molte statue. milizia,
difesa, salvaguardia; autorità a cui si ricorre per dare valore a ciò che
ricorre per dare valore a ciò che si dice o si fa; schermo, baluardo
valore a ciò che si dice o si fa; schermo, baluardo (per lo
venuto perfetto e caro; quel dozzinale si truova spesso e vale alle tavole dei
, agg. che è proprio, che si riferisce a un personaggio di nome egidio
di ispirazione aristotelica e tomistica, che si mantenne viva anche nell'ordine agostiniano.
: sola la città di venezia, non si servendo di leggi di altri, fece
, che furono chiamate egidiane, finché si andarono di mano in mano aumentando.
, sm. ant. erba di cui si cibano le capre. salvini,
egilo / mangiano e sovra 'l giunco si riposano. = voce dotta, gr
medie. ant. piccolo ascesso che si forma sull'orlo delle palpebre.
angolo dell'occhio. redi, 16-ix-180: si è ottenuto fino a qui che l'
, agg. che è proprio, che si riferisce all'isola di egina; che
). che è proprio, che si riferisce all'isola di egina; che è
. metastasio, 1-ii-1160: non si sa bene se [aristofane] fosse
letter. che è proprio, che si riferisce all'isola di egina. -in
attorniato dal suo gregge, e di cui si bucinava tra la gente come di un
epoca, di cui [gli arabi] si servono per numerare da essa gli anni
al gruppo dei pirosseni monoclini, che si trova comunemente in molte rocce eruttive ricche
da egirina e augite, che si trova tra i compo nenti
nemico] con l'asino. l'asino si frega nelle siepi per grat
è pro prio, che si riferisce all'egitto; egiziano. -giorni
sgarbatamente scuse o affermazioni altrui, si ripete l'altrui parola con raggiunta '
plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio dell'egittologia
[carbonchi] che riuscivano più maligni si scarnificavano; e dipoi si metteva loro
più maligni si scarnificavano; e dipoi si metteva loro sopra unguento egiziaco, con alquanto
, risalente all'antichissimo calendario egiziano, si diffuse in occidente insieme con altre superstizioni
dì nel calendario notati, li quali si chiamano egiziachi, non perché sieno infortunati,
256: certi dì... si chiamano egiziaci, ne'quali non si
si chiamano egiziaci, ne'quali non si dee fare alcuna impresa, ch'altri voglia
e spi. che è proprio, che si riferisce, che appartiene all'egitto;
rallegrossi nel core, en vista come / si fa qual che di nuovo è discontento
, agg. che è proprio, che si riferisce all'egitto; che proviene dall'
, dalle rovine..., si riconosce nondimeno da chi intende la differenza nelle
l'età future. pananti, i-205: si potrebbero ancor tutti raccorre / in nobil
iii-2-97: discinta la prima tunica verde si rilassa giù pe'fianchi scoprendo la seconda ch'
careri, 1-iv-229: quantunque gli egizi si vantino di essere stati i primi che
cantini, affine al merluzzo, da cui si distingue per la minore lunghezza e per
, che, per lo più, si consumano affumicate. = dal fr
. è sempre riferito a persona e si adopera solo come soggetto (nell'uso
/ come 'l tapin che non sa che si faccia. boccaccio, i-201: in
agli occhi, e non sapere che si fare. ariosto, 2-44: la volpe
aggira intorno, e non sa che si fare, / poi che l'ali non
madre, e non sa più cosa si faccia -osservava il pastore. -adesso bisogna
farmene. -non sapere quel che si fa: non comprendere la gravità o
padre; imperò che non sanno che si faccino. -per fare che si
si faccino. -per fare che si faccia, per quanto si faccia:
-per fare che si faccia, per quanto si faccia: nonostante ogni sforzo.
vi fu mai modo, che il papa si calmasse. nievo, 1-14: si
si calmasse. nievo, 1-14: si frappone, a guastar il tutto, quel
rajberti, 2-36: nella gran capitale si vive assai bene e, relativamente, a
, esercitare ', con la plurivalenza che si continua nell'uso moderno (anche come
). già nel sec. vi si trova documentata la forma ridotta fare (anche
giordano, 1-234: prima dico che si mostra la virtù del fare; e questo
so'fari. marcello, 52: si lamenterà sempre della parte, dicendo che quello
mezzo sorridendo, alzava il braccio e si lisciava con la mano la fronte e
villa, una mia loggia / dipinger mi si gira per la mente / d'un
prima invenzione e di gran fare non si formano a un tempo medesimo tutto intere
... stanco, come generalmente si è agli sgóccioli di una doménica,
mi facevano i più isterminati favori che si possa inmaginare al mondo. d.
del suo fare, le maniere come adoperar si do- veano con gl'infedeli per guadagnarli
: quando la danza ebbe termine, tutte si volsero con un fare da schiaffi al
, ii-382: tali quadri nelle compere si son di poi valutati il doppio e
quadri sul far di guido, che si veggono a s. teresa, e specialmente
153): nel far della sera si mise un vento tempestoso. guicciardini, i-284
un vento tempestoso. guicciardini, i-284: si partì due dì poi...
campo di marte,... si era portato subito a versailles. pascoli,
, inf., 24-86: più non si vanti libia con sua rena; /
paréàs, ae, sm., che si trova in lucano { pharsalia, ix
frecce che portavano con sé (e si appendeva dietro la spalla destra per mezzo
, quando le più belle contrade di europa si rimaser prive per alcun tempo della presenza
susine in genere, in lingua ionadattica si chiaman sustanze. parini, giorno,
inventori. il semicerchio... si vuole che l'abbia trovato beroso caldeo
. il naso diritto, magro, si apriva sopra una bocca disegnata a faretra
, / che di tua morte gloriar si crede, / móstrati sciolto da'suoi lacci
iii-211: ella stessa non sapeva che si fare, e consegnata da quel faretrato
onde aven ch'ella more, altri si dole; / così sempre io corro al
/ con tutte le formiche / non si muovan a biche / a trar lor le
ben di rado, d'una sola si contentano; e nondimeno tutto il dì elle
, mentre un moscone di fenomenale grossezza si divertiva a tamburellare col capo contro i
di riflessi ombrati / eguali come fregi si sconvolsero / e sullo scialbo corse alle pareti
proprie dell'insetto o qualità che gli si riferiscono solitamente, come agilità, leggerezza
sovra la spalla. / l'uom si risente, e di far pace ha brama
con un volo ondeggiante di farfalla, si mise a pigolare e si posò su un
di farfalla, si mise a pigolare e si posò su un albero scheletrito a tenere
oltre il sobborgo, che un ricordo si posò su di me, gentilmente, con
? 3. figur. ciò che si sviluppa da una realtà informe, rivelando
: tanto l'anima quanto la farfalla si chiamarono da'greci tpuxfb e..
dell'anime che intendevano di rappresentare non si poteva trovare un simbolo più adeguato di
. « vedi? » egli diceva, si esprimeva al suo solito modo vernacolo,
così naturali e vive che sembra proprio si vengano adesso a posare su queste aiole
: cravattina da annodarsi in modo che si disponga orizzontalmente, appena sotto il collo
guardando in un piccolo specchio rotondo, si aggiustò il nodo a farfalla. pavese,
che gli autori di sì fatte scoperte si credano d'aver colto lioni ed elefanti
ali aperte. pirandello, 5-285: si compiaceva d'aver conservato fino alla sua
fino alla sua età i capelli, che si pettinava con grandissima cura, a farfalla
grandissima cura, a farfalla, e si rassettava continuamente con le mani. pea
, un faro, dei barconi che si cullano: cotrone ha un porto.
due code e due cocche (e si usa, per esempio, allacciando le
bisogna rimirar la scorza, / che si vede di fòr e poco dura, /
, se v'è natura, / si trova al fin aver amato in vano,
il terzo; e se la donna si muore, non vai ipiù nulla. m
urtando, / la farfallùccia del freddo si lagna, / mi morir cinque di rosa
acceso porremo, e quivi i farfalloni si rauneranno, e intorno alla luce voleranno,
anche gran fioc- colo di catarro che si sputa. sputar farfalloni. settembrini [
. doni, i-95: alla fine si stamperà un boccaccio a firenze, da quello
che questi farfalloni che fanno il dotto si sono aggirati intorno al lume.
. suo fratello, da buon farfallone, si abbruciò le ali a questa candela.
[di peccati]. così non si commettessero già essi. la legge dunque
son mai leoni: / né byron si rimpasta co'deliri, / né shakespeare
rimpasta co'deliri, / né shakespeare si rifà co'farfalloni, / né si fabbrica
si rifà co'farfalloni, / né si fabbrica schiller co'sospiri, / né
lancellotti, 2-333: leggendo il rodigino si crederà ch'egli forse sia il primo
pelloni 'e * strafalcioni ', si dice di coloro che lanciano raccontando bugie
un tipo * farfàla ». ma si veda farfara, la cui denominazione volgare è
farfalleggiare), agg. che si muove come una farfalla; svolaz
nomi di farfalle; anco il petrarca si fece farfallino, quando disse: « e
procedimenti per cui agli occhi della gente si comparisca leggieri, vani, e farfallini
corolle moltipetale irregolari »... si trovano le papilionacee o farfalline le quali
che so io?) romani nascosti si trovassero nel campo nemico per toglier la
dei medici] risplende sempre, non si fusse adattata in esercitarla, si saria
non si fusse adattata in esercitarla, si saria forse ridotta come la reggia di cipri
bottega. -per estens.: persona che si affanna eccessivamente intorno a cose di poco
, 57: quello [olio] che si fa delle olive salvatiche, maggiormente costrigne
suda dal legno verde dell'olivo salvatico quando si bruscia, sana la rogna, la
sue visite, ma se talor mi si approssima, è certo ch'ei fugge
1-16-31: chiude il libro il consiglio e si rassetta / le farfecchie di neve a
xi e xii sec.), che si collega alla minuscola romana.
. farf occhione negli affari, come si è veduto dal patto di assistenza,
e. gadda, 6-223: l'imprecazione si smarrì sottovoce nell'apocope dell'infinito,
, come sempre le sue quando non si trattava d'utilità e di negozi:
, borbotta abitualmente. -anche: chi si dà gran da fare, ma disordinatamente
, 92 (151): il topo si nascose nella farina, e la gatta
nascose nella farina, e la gatta si mangiò la crostata. e quando ella
deserto camminato, / dove pan non si trova, né farina. machiavelli, 332
cocevano il pane ne'forni, come si usa per le cittadi, ma provvedevano
di quelle ogni soldato a suo modo si sodisfaceva, avendo per condimento lardo e
scoride], 257: il pane che si fa del fiore della farina del grano
grano nutrisce assai più di quello che si fa della farina non burattata, il
e di mezza farina, dicendo che si rovinavano gli stomachi co'cibi troppo delicati
, farina di pesce: quelle che si ottengono macinando carne (per lo più di
lattee. -plur. magazzino pubblico dove si ammassava la farina. redi,
di farina; e di quella farina si fanno mangiari di pasta assai e buoni
molte paludi, imperciocché questi cotali non si convengono seminare nell'autunno, imperocché troppo
convengono seminare nell'autunno, imperocché troppo si bagnano di freddo umore e la farina
freddo umore e la farina de'semi si dilava e perisce, sì che nella
el piede, bisogna che per supplemento la si fondi in su lo augumentare le gabelle
mezzo proprio d'imi- tarla; ma si usi con circospezione, per non cader nella
xxiii-152: se in fatto di cognizioni si mettessero gli accademici ed i non accademici in
noi farem poi mala farina, / tanto si scalda l'una e l'altra mola
e l'altra mola: / e tal si pensa di tenermi a scuola, /
e senza adoperar staccio o lanterna / si distingue con breve osservazione / la farina
ch'era nella carriuola: e molto bene si macinò la farina per bosolino e per
e la putta, o ghiandaia che la si fosse, gli disse ogni cosa per
cosa per filo e per segno, talché si deliberò di gastigar questo fallo.
certo non è netta farina; / e si diede con mente incerta e varia,
: in quella raccolta di detti del tuano si parla di lui, e circa alla
bara; / qualche cosa d'iniquo si progetta, / e questa qui non
essere opera o compito suo (e si usa per lo più in frasi negative)
a quel cacciar via i giudei, si ricordò di fra francesco, e caddegli in
da lui di fissare il prezzo, si fece avanti; e, dopo un po'
che parlava per ubbidienza, e che si rimetteva, proferì, a parer suo,
. croce, iii-23-83: in tacito si ritrovava il limpido specchio della politica contemporanea;
d'altri nel pigliar gran parte / si dimostra peggior d'una formica: / ma
d'una formica: / ma in crusca si converte poi l'acquisto, / che
172: a questi [carboni] si applicava impiastro di cinque farine, che si
si applicava impiastro di cinque farine, che si trovò cosa ottima, perché manteneva il
carbone; e separato che era, si adoprava il digestivo di trementina e rossi
farina detta 4 confarreazione ': gli sposi si mangiavano insieme un piatto di polenta o
sempre sentire il tuono, ma non si vede mai il fulmine, si sente il
ma non si vede mai il fulmine, si sente il rumor del buratto, ma
hanno mai fatto farina; anzi coi libri si lavora sempre a perdita. cassola,
indifferente. lippi, 7-24: ognun si tenga pure il suo parere: / o
è pien d'ingrati, / e si pon l'acqua negli orciuoli fessi, /
miglior sorte o successo di quello che si aspettava. f. d'ambra,
incanti / riuscir alla fin, come si dice, / meglio a pan che
: esagerare i pregi di quel che si possiede per ottenerne vantaggi o lodi.
ci sia qualche perdita, che non tutto si faccia secondo il disegno e la buona
giorno, e questo, possiamo testimoniarlo, si vede. in quanto a qualche spesa
vuole la farina: perché un fatto si avveri occorre che ne esistano i presupposti
i gnocchi ci vuole la farina, si sa; ma bisognerebbe sapere prima se
trarre vantaggi dalle buone occasioni che gli si offrono. proverbi toscani, 137:
inquilini di sotto, al piano nobile, si sentivano piovere in testa una farinetta leggera
un maggiore serbo... si sta pappando un caffelatte doppio, inzuppan
della pasta. 3. crusca che si ottiene togliendo al riso la seconda membrana
seconda membrana. lastri, 1-3-15: si à dalla seconda lavorazione un genere che
che diano impaccio / se contar non si vuole un tavolino / che il tarlo
farinàcciolo, agg. ant. che si disfà, si sgre tola
agg. ant. che si disfà, si sgre tola facilmente (un
farinaccio. farinàceo, agg. che si riduce facilmente in farina; che ha
a. cocchi, 5-2-121: si rigettano i legumi vecchi e gli altri
corpi bianchi e trasparenti, che non si possono conoscere se non col microscopio,
questi tre capi... si vedrebbono in un'occhiata distinti tutti que
farinàio, sm. disus. stanza dove si con serva la farina.
carena, 1-339: 'farinaio', luogo dove si ripone e si conserva la farina
: 'farinaio', luogo dove si ripone e si conserva la farina.
farinaiòla (letter. far inaiuòla), si. vaso di legno che serve a
d'un farinaiolo. beccaria, ii-141: si può dedurre l'annua consumazione dei grani
: in tutto questo tempo ogni dì si faceva fare una scodeletta di farinata
. pappa di latte e farina diastasata che si dà ai bambini durante il divezzamento.
grano, orzo o altro) che si dà come cibo agli animali domestici.
ben mestata e intrisa con vino, si pascano, ma sia fredda. burchiello,
di forma sottile e circolare, che si fa con farina di ceci e acqua
con farina di ceci e acqua e si cuoce in forno, con molto olio.
di farina cotta nell'olio, che si applica ad ascessi per affrettarne la maturazione.
credi tu che quei due farinelli si lascierebbero mettere le unghie addosso senza
faringale, agg. fonet. che si riferisce alla faringe, che avviene
particolare di una classe di fenomeni che si articolano nella regione dell'apparato fonatorio posteriore
cui alla stretta o all'occlusione orale si accompagna un restringimento della faringe; tali
. targioni pozzetti, 2-208: si può considerare per una varietà dell'asfissia
, agg. che appartiene, che si riferisce alla faringe. d'alberti,
; può essere acuta o cronica, e si manifesta con un generale arrossamento accompagnato
posterior mente il palato; si trovano dietro le tonsille palatine,
. medie. ispezione della faringe: si esegue direttamente o, per le parti
uno specchietto; in ogni caso si fa uso di una sorgente luminosa e di
alberti, 369: 'faringotomia', operazione che si fa alla gola per estrarre i
arte; perché per mezzo della farina si fa molte cose. io mi voglio
infagotta [il fantoccio] e gli occhi si fanno più cisposi, farinosi, non
l'aspetto o la consistenza; che si disfà, si sbriciola facilmente. mattioli
o la consistenza; che si disfà, si sbriciola facilmente. mattioli [dioscoride]
una lana, la quale toccandosi subito si disfà. baruffaldi, 50: sia mezzana
quadro insulso con carni ridotte al bianco si dice farinoso. carena, 1-160: *
insegnano non potervi essere grandezza fuorché dove si disdegnano le lettere. = comp
apparenza esteriore, più d'altro non si curano: è il * sancti- ficamini
farisaico dell'antico testamento. -che si riferisce ai farisei, simile ai farisei.
abilitandola all'università farisaica culagnese, dove si fa professione di mala fede, e
professione di mala fede, e dove si legge simonia, ipocrisia ed usura. manzoni
... [è] quella che si gloria di questa dottrina di errore,
insegna altrui. tommaseo, 3-i-325: che si può egli dunque dire che possano fare
ii sec. a. c. che si proponeva di tener lontana la legge da
mettere a raffronto l'ebraismo, il quale si chiude in una legislatura statuale sino a
simulata... ha luogo quando si pongono gli atti del culto esterno o per
gioberti, 1-iv-309: se all'incontro si fa della religione una farraggine di pratiche
divina è offesa nella sua essenza; e si ottiene il farisaismo invece del cristianesimo.
malafede. soffici, v-2-63: tutto si presentava, agli occhi di lem- monio
del farisaismo. iacopone, 30-8: si san ioanne battista arvenesse / a repigliare
, vi-2-179: se non vorranno acquietarsi, si doverà giudicare che il loro scandolo non
, i-523: allora il cieco vero si chinò sul cieco finto, e gli chiese
sospettare, fantasticare, né per giudicare. si disse sciocca e farisea.
dall'aram. parschi, con cui si designava una setta al tempo di cristo,
farlingotti, / se non ch'e'si darebbon co'barlotti. / che gli è
, ii-49: ritorna a casa, si siede su d'uno sgabello all'aperto e
, parola romagnola. in questi monti si dice verlerotti. i piccoli delle averle o
vii-300: francesco petrarca... non si potè contenere che non facesse una vigorosa
2. dial. negozio in cui si vendono all'ingrosso (o anche al
proprietà terapeutiche e i metodi con cui si preparano e si combinano. baldelli
i metodi con cui si preparano e si combinano. baldelli, 5-i-55:
nuova. rajberti, 2-65: le ricette si usa a scriverle in latino o in
farmaceutico * o 'chimico 'nel quale si stillano e preparano, colle materie prime
la confusione con cui quarant'anni fa si arredavano gli studii dei pittori veramente geniali
. moravia, ii-321: altri omiciattoli si rincorrevano tra i flaconi farmaceutici.
, 7-223: un mio amico americano che si occupa di cinema mi diceva, dopo
la sua meraviglia d'avere visto non si pensi neanche minimamente che la cinematografia è
c. dati, 7-22: per si bella mischianza d'onesto diletto nelle fisiche
del papa, 6-i-3: per quanto poi si aspelta alla farmacia, io concorro di
. m. leopardi, 3-17: non si deve rompere i barattoli e rinegare affatto
, perché senza un poco di medicamento si vivrebbe troppo dominati dai raffreddori e dalle
, 2-77: 'farmacia', luogo ove si vendono farmachi e si compongono medicinali e
'farmacia', luogo ove si vendono farmachi e si compongono medicinali e medicamenti secondo l'ordinazione
, dove pur esse esistono, non si sa mai se la medicina preparata corrisponde
il lumettino rosso della farmacia notturna dove si trovava il posto di pronto soccorso.
bicchiere di barberina: le disse come si facevan gli sciacqui. papini, 26-166
. farmacia letteraria: scuola in cui si analizzano e si studiano le opere letterarie
: scuola in cui si analizzano e si studiano le opere letterarie con metodi da
e de sanctis, nell'essenziale, si trovarono d'accordo e lavorarono nella stessa direzione
stessa direzione; nonostante nelle farmacie letterarie si tendesse ad esagerare certe diversità di spirito
diversità di spirito e di metodo, e si rappresentassero i due maestri come antagonisti.
volte anco a me che in toscana si guarisce felicemente e in breve tempo dallo
? landolfi, 2-93: il farmacista si fermava sotto la finestra, protestava la
ampelite, 0 vero farmacite, quale si cava di sotterra come pezzi di
di soria... farmacite poi si chiama per essere molto medicamentosa.
medicina. garzoni, 1-158: si voltano i testi, i commenti, i
, gli intra- duttorii medicinali, acciò si trovino i farmaci, li antidoti,
farmaci erano in salerno fabbricati, onde si narra che sigelgaita da salerno facesse venire
consiglio / il ricevuto farmaco: e si speri / nell'aiuto d'iddio nuovo
, / o giovenile etade; a te si tempra, / più ch'ad ogn'
sf. parte della farmaco- gnosia che si occupa delle questioni e delle disposizioni regolanti
sf. parte della farmaco- gnosia che si occupa dei sistemi di raccolta e di
, sf. parte della farmacognosia che si occupa di organizzare la coltura di piante
, di colore bianco o rosso; si presenta sotto forma di cristalli prismatici o
prismatici o di masse cristalline (e si trova nel baden, in boemia,
nella farmacologia della realtà, della verità: si chiamano silenzio e solitudine. =
savoia, che v'era sopra, si valse del cioccolatte medesimo dipignendone anche l'
di quegli errori massicci, che vulgarmente si chiamano 4 qui prò quo 'di speziali
d'alberti, 370: 4 farmacopola', si chiamano in generale così tutti quelli che
: questo distinto e sospiroso farmacopola che si firma cav. chimico (come se
colore verdastro e lucentezza adamantina (e si trova in corno- vaglia, sardegna,
parte della farmaco gnosia che si occupa in particolare della pre
bernardo dice: perseverare nel male si è proprietà del diavolo; e sono del
, v-226: un genio di questa sorte si deve poi scomporre ad un farneticamento malvagio
l'abundanzia del sangue, quale non si poteva stagnare, fu causa di cavarlo
cogitativa ancora, in guisa che non si immagini né si giudichi rettamente, ma si
in guisa che non si immagini né si giudichi rettamente, ma si dicano cose
si immagini né si giudichi rettamente, ma si dicano cose vane e diverse, senza
alcuno discorso o proposito, cotale accidente si chiama propiamente da noi fiorentini 4 farneticare
della vostra punizione? deledda, iii-955: si lasciava travolgere da una suggestione malefica che
delirio. cavalca, 19-250: si pose in orazione più ad agio, e
sassetti, 285: mi pare che si possa cavare che la superstizione di costoro
una volta di questo farnetico, che si getti per sorte di chi sia clizia.
sia clizia. guicciardini, vi-33: si persuadeva [il re ferrando]..
dietro. denina, ii-159: il che si attribuì generalmente da tutti all'avarizia di
6-145: quante volte la nostra fatica si è risolta in un vano farnetico di
, i-20-183: farnetiche / e febbricose / si fan le vergini, / si fan
/ si fan le vergini, / si fan le spose. berchet, xvi-327:
usci- mento di sangue, e poi si convertì in febbre, e molto febbricosi
, xxiv- 943: il vizio si apprende con un'occhiata; e basta che
, sì di fiondi che di ghiande, si tiene conto della querce, dei cerri
: cantava innanzi alle famie gigantesche che si rizzavano su con la gran possa del tronco
, -disse 'ntoni, -ma non si vede niente. svevo, 1-112:
1-112: il raggio mobile del faro si rifletteva sull'acqua e ne svelava la
cenila, tre volte / si dilatò e si spense in un altro oro
cenila, tre volte / si dilatò e si spense in un altro oro. calvino
vetta del gianicolo. levi, 3-133: si dice che il cardinale voglia far erigere
pavese, 9: dalla vetta si scorge / nelle notti serene il riflesso del
i fari della luce elettrica... si erano spenti ad un punto, e
punto, e la notte già altissima, si era rivelata un momento nella sua più
comisso, 15-61: tra le case si dischiuse una grande strada piena di gente,
dei fari tra le stecche della persiana si proiettò sul soffitto della stanza in ruotanti
della stanza in ruotanti ventagli che subito si rinchiusero. pavese, 89: nella
g. b. adriani, 1-ii-133: si condussero le navi e le galee tutte
tutto il carico all'uscire del faro si annegasse. varano, 94: già destrier
ulloa [castagneda], i-333: si mettessero nelle prode de'battelli alcuni garuperi
: la farraggine delle mondature del farro si semina fonda al tempo medesimo che 'l farro
dell'orzo intorno all'equinozio autunnale; si dà a mangiar tutto alle bestie in erba
tutto alle bestie in erba verde, e si può seminar mescolato con le veccie,
più semi, per cagione di pascolo, si dà a'giumenti. 2.
stati, ove ella regna, talmente si sieno empiuti di editti, di bandi,
: ma che... la natura si serva realmente di quella farragine di sfere
16-vii-318: sopra tutte le cose premurosamente si rammenta il mantenersi il corpo disposto ed
in tutto l'alcorano, non vi si raffigura né arte né disegno, in
guardarla dal punto della sua prospettiva, si vede pigliar forma e figura. muratori
in altre scritture, per poco che si faccia mente, non è difficile distinguere quelle
i-iv- 309: se all'incontro si fa della religione una farraggine di pratiche
come a chi sopra una prominenza poggiato si presentano di lontano i naufragi di coloro
in mare sconvolto, cocciando insieme, si frangono. magalotti, 7-97: la
carducci, iii-14-310: la dottrina di monsignore si rovesciò invece farraginosa e polverulenta a difendere
, 9-4: dal qual tempo innanzi gli si suol dare [al cavallo]
commune: e innanzi alle donne novelle si portava il farreo, ch'era una vivanda
., 11-20: del grano nuovo mondo si fa farricèllo, e quando si
si fa farricèllo, e quando si preme il mosto, metti in un moggio
più grosso in erba e nel granello: si semina nel tempo del grano e
assai. 5. manetti, 1-27: si chiama propriamente grano duro rosso,
per paste, e per il farro che si usa tra noi, siccome ancora
in vari e diversi luoghi, quantunque si chiami falsamente dalla più parte farro, per
. bandello, 1-44 (i-515): si recitò una farsa non già molto lunga
col nome de'mimi quelle rappresentazioni dir si possano, che oggi si chiaman farse
rappresentazioni dir si possano, che oggi si chiaman farse, perciò che queste o
queste farse non di cinque atti ma si facciano di tre, non perciò nasce
b. doni, iii-1-14: l'istesso si può dire di quella specie di commedie
burlesche, le quali con voce francese si dicono 4 farse ', e molto si
si dicono 4 farse ', e molto si rassomigliano a'mimi antichi, sì nelle
questa sorte. rosa, 13: si sente per tutto a più potere /.
saltarono giù dal palcoscenico, così come si trovavano, mezzo vestiti per la farsa,
punto la aurora apparsa / quando e'si scuopre de'pagan la farsa. gioberti,
per pietà o per menzogna, che si sa / troppo bene ch'è uguale
frattanto avea aggiunta una farsetta, che si reciterebbe immediatamente dopo la mia « cleopatra
1-380: qual è poi la morale che si può rica vare dal sentire
gramsci, 6-383: la gaiezza del murger si è invene- zianizzata in farsaioleria.
di guancialetto, con la quale si foderava l'elmo per attutire gli urti
che tre nuovi corpi d'arti si facessero, l'uno per i cardatori e
623: mostra che il farsetto si voglia azzuffare co'calzari, sì male
. varchi, 18-2-84: la state si porta sopra il farsetto, ovvero giubbone solamente
16-114: d'un farsetto leggier, qual si costuma / tra satrapi indiani, egli
mi congedarono. jovine, 5-78: si stirò il farsetto sulla pancia prominente,
., 34 (594): [si vedevano] senza sottana i preti,
andreuccio, veggendosi solo rimaso, subitamente si spogliò in farsetto e trassesi i panni
ritenendo. sacchetti, 85-24: gherardo si comincia a spogliare in farsettino, e
avea, pregandola che di quelle contrade si dileguasse, la lasciò. sacchetti, 62-24
che altrove ne ho detto, non si usino, come alle nostre tavole, né
elastico, piegata a cerchio, che si adopera per la lavorazione del formaggio.
fascetta, onde aviene che per lei si difendono dalle gocciole che risaltano. g
era la posta: lettere, giornali. si dissuggellano, sbadatamente, le buste;
dissuggellano, sbadatamente, le buste; si rompono le fascette. serra, iii-569
a meno di steccare il busto, ma si può dire che non lo portasse:
uomini indietreggiano l'uno sull'altro, si urtano i fucili, le canne,
5. plur. fasce da neve che si avvolgono intorno all'imboccatura degli scarponi.
mai, se nel farli, subito che si veggono apparire que'fessolini, e'saranno
involti in carta pecora, acciò che non si bagnino. magalotti, 19-44: oh
algarotti, 1-80: ciascun raggio, quanto si voglia sottile, è un fascétto di
a quel punto, in un picciolo fascétto si ristringano. beccaria, i-231: i
ardere. giannone, 265: non si badava di scacciar il freddo, se
piccolo involto. anguillara, 4-92: si veste, e prende un fascétto, c'
punto a fascetti: punto di ricamo che si ottiene con cinque punti di impuntura,
tessuto, lunga e stretta, che si avvolge per stringere o legare o per
davanti agli occhi, e non sapere che si fare. cieco, 24-49: certe
molto stretta. firenzuola, 355: si sciolse una certa fascia, e con essa
il seno. cicognani, 3-135: si stringeva la fascia alla cintola dei pantaloni,
nessun re. cattaneo, iii-4-163: si annunciò ai cittadini che l'urbino aveva con
e giunge quasi a'piedi, e si ravvolge due volte. socci, ii-1-606:
ravvolge due volte. socci, ii-1-606: si pavoneggiavano [i delegati di pubblica sicurezza
de roberto, 1-47: la gente si alzava, in platea, e le signore
fasce. -anello di stoffa che si porta al braccio per lutto (e
. aspettavano. pavese, 4-285: si sta a vedere, -disse un altro dalle
grigioverdi. - se i tedeschi passano, si taglia il grano. -drappo,
ginepro, 27: in fervore di spirito si gitta tra costoro e rimuove la fascia
fasce del braccio, per lo quale si era tratto sangue. b. davanzali,
ha da ritenere il medicamento sopra la ferità si farà a guisa d'un t maiuscolo
traversa del t, è quella che si lega in cintola, e questa vuol
): quando fu tornato in sé, si trovò in un letto del- i'infermeria
di lana, ecc., nelle quali si avvolgono i lattanti. iacopone, 2-71
ii-494): con ammirazione grandissima, si accostò a la giovane e basciò le
gli occhi le s'infocavano o le si riempivano di lagrime silenziose. -per
, / che de tacque di luni par si pasce. marino, 203: mira
; perché in quella piegatura la fascia si sforza. -anello. serao
scagliosa / col resto ancide, e libero si rende. -involucro. dante
mirra è quello onde [la fenice] si pasce; / e sappi ben che
. crescenzi volgar., 2-23: ciò si faccia con considerazione e riguardo, sì
considerazione e riguardo, sì che non si fenda la fascia della corteccia.
carducci, iii-7-335: il petrarca non si sgomentò e cominciò a svolgere gentilmente l'
di documenti, ecc.: quella che si fa avvolgendoli in una striscia di carta
che ne consente il controllo (e si fruisce di una tariffa speciale).
italia fenda / e fra due mar si stenda. m. adriani, vi-167:
la mano verso alcuni punti biancheggianti che si discendevano sotto la nebbiosa fascia dell'appennino
scura della macchia; quindi la macchia si diradava. piovene, 5- 163:
posta tra due stati, in cui non si pongono installazioni militari. -urban.
/ e vuol ch'ogni altra cura ormai si lasce / e terribil minaccia alta ruina
destin guidato. piovene, 5-544: si aprono strade, nascono centri di servizio,
di portoncini sempre aperti dalla cui bocca si stendeva per terra una fascia di luce filtrata
. bernari, 5-107: più volte si scoprì con una mano sul ginocchio del suo
il muscolo che allontana, un solo si è, che è membranoso, e chiamasi
filarete, 63: vero è che si fa più spazio intra l'una e
pochissimo aggetto. oltre gli architravi, si collocano fasce negli stipiti delle finestre,
intorno al soffitto della mia stanza / si svolge una fascia di fiori / sconosciuti ai
[campana], pure antica, si leggono nella sua fascia inferiore queste parole scritte
;... e nella fascia superiore si legge parimente. 11.
: al che con ammi- rabil assenso si accorda il cader tutte [le macchie]
è partito in cinque fascie che zone si dicono. gabrielli, 20-76: s'aggira
: tutto è noto, l'uomo si urta dovunque all'uomo. -cerchio
/ così mia vita che d'amor si pasce. bembo, 1-231: io ringrazio
sin dalle fasce. rovani, ii-161: si pensò fin quasi dalle fascie di far
è in fasce: / la luna or si palesa, or si nasconde; /
/ la luna or si palesa, or si nasconde; / or son le sorti
ambasce? d'azeglio, 2-202: si ricordino d'andar colla mano leggera
fascie. fogazzaro, 7-16: ella si voltò... protestando di volersene ritornare
ancora in fasce e quel po'che si fa è tutta stenta copiacchiatura dall'occidente.
, il quale non essendo ancora uscito si può dir dalle fasce, non si
si può dir dalle fasce, non si sa tuttavia dove voglia arrivare e come finire
le fattezze regolari ne'bambini sovente poi si disformano. -chi bella nasce ha
quali fasciuole a tempo d'infermità egli si lasciava mutare spesso. salvini, 39-vi-141
o di tela, con la quale si avvolge e si tiene ripiegata la coda
tela, con la quale si avvolge e si tiene ripiegata la coda del cavallo.
). fasciale, agg. che si riferisce alla fascia, che è simile
guasta, e il lor fasciame / si sfascia; e non varranno a racconciartele
ipp. striscia di cuoio con cui si unisce il piede anteriore del cavallo a
, 65-65: o cari cenciarelli, potendo si fasciare / e l'alto deo legare
] di bende impregnate d'aromi, perché si conservi il più possibile. jovine,
a sì tragico oggetto i due lumi maggiori si fasciano di funesto velo la fronte,
il cielo di nero e ferruginea benda si cuopre il volto,... tutto
opera per incendio da'nemici ardere non si possa, di crude cuoia e centoni
, di crude cuoia e centoni diligentemente si fascia. monte, xxxv-1-450: di cotai
della giberna che gli fasciava il petto, si sentiva gonfiare il cuore nel seno.
egli [l'albero] è tenero, si fascia e guardasi dal vento: ma
il viaggio. imbriani, 2-179: si rannicchiò nel suo cantuccio, s'imbacuccò nel
cantuccio, s'imbacuccò nel mantello, si fasciò con lo scialle e la sciarpa,
gli onori, / la virtù non si stanca: e benché ignuda / bella soglia
benché ignuda / bella soglia parer, si fascia e splende. 5.
una lapida all'uscio, appunto come si fa al forno, e soppellien- visi
2-96: quegli dell'uno [talento] si andò e tennelo fasciato, e non
5-228: l'interno lungo e stretto si alzava verso la navata in archi gotici
striscia colorata. bocchelli, 2-238: si trasferirono in una [diligenza] più
cannone). magalotti, 21-162: si fecero più tiri di punto in bianco
plastica o di tela cerata sul quale si pone il lattante per fasciarlo e vestirlo
mattio franzesi, xxvi-2-153: molti si cingon qualche fasciatura, / che li
crescere il dolore. dopo un'ora si strappò dal collo la fasciatura e gittò ogni
sportivi e tutta quella gente insomma che si affatica per lo sviluppo e la manutenzione
i quali, concrescendo e congiungendosi, si appiattiscono formando come una fascia.
fascicolare, agg. bot. che si riferisce, che è proprio del fascio
riunito come in un fascio (e si riferisce a organi vegetali). -radici
, iv-289: sotto gli auspici superiori qui si stampa un giornale letterario intitolato biblioteca italiana
'enciclopedico 'di firenze, ove si parla della mia versione d'yorick.
la contrazione della propaggine nervosa, che si accozza col fascicolo faloppiano, nascono i
dolori negl'ipocondri. galvani, 236: si prese un fascicolo muscolare, in mole
della spinai midolla [della rana]; si collocarono in contatto e la spinai midolla
. carducci, ii-12-66: il turrini si rovina, stampando ciascun anno dei fascicoloni
conducendo quantità grande di fascine, si sforzavano coprire con esse il terreno dove alloggiavano
il fine: / scale corde piccon si fa portare, / ed un numero grande
, e ben legate s'univano e si collocavano l'una sopra dell'altra,
. levi, 3-70: dalle porte si vedevano le case dei contadini, con
sapete, signor perelà, che la morte si serve d'una falce per raccogliere l'
fascinàia, sf. locale o luogo dove si tengono le fascine. fascinàio,
un'altra compagnia per fascinare, acciocché si riparassino i bastioni, toccò ad anguillotto
questa vita. mascardi, 456: non si lasci fascinar dalla voglia di parer un
annunzio, iii2- 108: né egli si rivolge, né solleva gli occhi, quasi
, 4-1-168: da questa fascinata ricoperti, si potrà venir un pezzo innanzi, cioè
venir un pezzo innanzi, cioè sino che si potrà giudicare che possa resistere alle artiglierie
per se medesima [l'acqua] si sa trovar la strada, per calare nel
ottimi effetti. la fascinata più grande si è quella che s'è opposta all'impeto
padula, 457: quando di marzo si fa la fascinata sul lido, la pesca
d'ascoli, 3570: questi altri non si possono giacere / con le lor donne
quando l'ultima vibrazione dell'ultimo ghirigoro si spense nel sepolcro notturno, un raggio
tanti diversi e grandi effetti, quanti si legge e in catone e in plinio ed
). bruno, 69: fascinazione si fa per la virtù di un spirito
de l'invidioso affascina colui a chi si porta invidia, perché il veleno de l'
trapassando, offende quell'oggetto verso cui si rivolge. il fascino dunque non è
udito più volte ricordar il fascino; come si faccia non è per anco ben chiaro
, ii-241: se i monarchi del mondo si dilettassero di queste gemme, incantati dal
e lascia- ronlo stare tanto ch'egli si risentisse. boiardo, 1-6-63: il
i pesci o il fascio degli spaghetti, si informava cosa li avessero pagati. d'
con fasci di carte da firmare, si fermavano sulla soglia. pirandello, 7-171:
ferroviari. pasolini, 1-66: ci si era messo pure un treno, che
, con tutti quei fasci di binari che si sperdevano nel polverone. 2
delle lunghe e tediose disputazioni del calabrese si vengano raunando insieme i princìpi e si afferri
si vengano raunando insieme i princìpi e si afferri lo spirito di tutto il sistema
spirito di tutto il sistema, ei si converrà confessare che poche ontologie al mondo
/ tu vedi or ben com'altro non si coglia / che un fascio d'ombre
un fascio di desideri ardentissimi, di cui si fuggisse l'adempimento. scopo raggiunto,
che da uno magistrato di pochi non si può sperare questa severità, né è
littori, ai quali in epoca posteriore si aggiunse una scure. a. verri,
augusti consolari fasci, / né discacciar si può l'affanno e il duolo / che
sassi delle sue case, in cui si mirano ancora scolpiti i fasci consolari e
... i lavoratori delle zolfare si volessero raccogliere in corporazioni o, come
gramsci, 8-366: i dodici imboscati che si dividono nella nostra città le cariche di
., 31-135: virgilio, quando prender si sentìo, / disse a me:
, iii-142: certo se alcun uomo si leverà a perseguitarti, e a volere torre
sua sarà al colmo, il fascio si sciorrà. carducci, iii-19-208: l'austria-stato
nella mano dei successori di carlo v si frange. borgese, 1-i6: antonino
. fascio fibro-vascolare: elemento vasale che si trova nelle radici, nei fusti e nelle
e così altissime che il loro capitello si va a perder nel cornicione. manzoni,
a fascio stanno; e solo / si guardan quinci, donde solo han tema /
: il conte sfodera la spada e si fa addosso al gondoliere, e l'uno
idee confuse che buttate così a fascio si confondono ancora di più. -andare
botta, 5-463: se a quel modo si rivangassero tutte le ragioni antiche, o
campagne, fa che 'l tuo giudizio si volti a vari obietti, e di mano
mezzo d'essa un gran fuoco, si cominciò a trar di dosso que'suoi
per ingannare. muratori, 8-i-145: non si dee già confondere e mettere in un
pubblica libri. verga, 3-92: si azzuffano perbene, e piedipapera, il quale
quale ne sapeva più del diavolo, si lasciò cadere a terra tutto in un
erbe mischiato, e in piccioli fasciuoli si lega con erbe e con vinchi. idem
: le pannocchie [della saggina] si taglino e leghinsi in fascia- telli,
dicendomi che faceva così accioché la mi si impressi ben nel cuore. manzini,
nel cuore. manzini, 12-145: si sedette alla scrivania, aprì un cassetto,
dietro alla prima; l'apparato digerente si divide poco dopo la bocca in due
possiede un complicato apparato riproduttore, che si apre anteriormente tra le due ventose:
condivide il programma e le idee. si è fatto il superlativo 'fascistìssimo '.
pace, le masse di manovra che si denominarono « fascisti ». ojetti,
gobetti, 1-191: nel fascista non si trova poi se non di rado il
carletto... qui a roma si viene per mettere il lardo. 2
stato nulla. 3. che si riferisce, che è proprio del fascismo
. a un popolo di dannunziani non si può chiedere spirito di sacrificio. piovene,
piovene, 5-73: allo stile bancario si è sovrapposto più tardi lo stile fascista
alvaro, 14-13: in questa lotta elettorale si svalutano i motivi della competizione sociale e
metodo italiano, clericale e fascista, si cercano ragioni di opportunità, di denaro
governo che più fascista di così non si poteva aspettare. pasolini, 121:
ormai ero presso la porta. « si entra e si esce facendo il saluto
presso la porta. « si entra e si esce facendo il saluto fascista »,
« e bisogna stare attenti, come si fa a parlare con lui...
plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del fascismo
. gramsci, 9-274: il padronato si abbandona alle velleità « fascistiche ».
, iv-253: 'fascista'...: si è fatto il verbo 'fascistizzare
vuota; non una giuntura, che non si snodasse; non un muscolo,
conduce vita notturna e arboricola, si nutre di insetti e di altri
della terra (quando ha valore zero si hanno le fasi di novilunio o di
plenilunio; quando è di novanta gradi si hanno le fasi di primo e ultimo quarto
: seguendo l'uso estensivo dei francesi, si usa la parola fase 'per *
c. e. gadda, 2-92: si sposta... da un luogo
che, secondo il rito ebraico, si doveva immolare a pasqua; il rito
: io ho menato qui meco, come si direbbe, un fattorino, un
hanno tratto l'appellazione dal nome vernacolo che si dà ad una delle sue specie
nelle regioni tropicali nutrendosi di foglie e si mimetizza con gli alberi assumendo l'aspetto
.. certe apparenze che nascono e si formano nelle varie tinture delle nuvole, per
spesso partenogenetici; vivono sugli alberi dove si nascondono agli occhi umani confondendosi per
in valle di fassa (ma si rinviene però in bei cristalli anche altrove)
dal nome della val di fassa in cui si trova il minerale.
e strette con un laccio (e si tratta per lo più di prodotti
francesco da barberino, 14: lodo che si sforzi e piaccia a lei lo bene
accesi panelli, / della speranza ciaschedun si stipa. palladio volgar., 4-21:
a pena diece / sopra il navilio si sai varo a nuoto. / sotto il
d'alcuni fece, / né il grembo si lasciò, né il seno vóto:
panni / fatto un fastel, non si veste altrimente; / e lascia il padiglione
, un di quei fastelli che non si reggono in braccio. 4.
. caro, 12-i-303: dicono che si succeranno quella francia come un uovo.
come a oaxaca o a querétaro, si vendono preziosamente fastelletti di schegge per avviare
poscia che e'fu in terra, si potè mai rizzare, o rivolgere, o
e così fusse scritto ne'libri dove si notavano le feste e cerimonie sacre,
, chiamati fasti. muratori, 7-i-9: si riportano le antiche iscrizioni, i fasti
sentenza fur de'sostituiti, però non si veggon ne'fasti. baretti, 3-317:
una ragione dei perché e dei percome si fosse venuta facendo l'italia, il poeta
-iron. alfieri, 1-1015: vi si aggiunga la troppa modernità del fatto,
secondo rango, perocché i grandi feudatari si estinsero successivamente, e sulle loro ruine
concessione accordata dagli dèi * (con fas si designava 'il diritto divino '
universal, l'ingegno e l'arte / si versa in tradimenti e inganni e invidie
alla gola, che di tutte cose si fastiggia, e dall'ultimo mare si
si fastiggia, e dall'ultimo mare si porta quello che lo stomaco per delizie guasto
per il caldo grande le fastigevoli cicale si sentivano e tutte le chiese sonavano vespero.
delle volte l'amore, e molte volte si converte in fastidio e aborrizione. g
. villani, i-5-138: il fastidio or si pasce, e non la voglia,
voglia, / e sol per affamarsi uom si disfama. parini, giorno, i-367
di modi, che vien dalla cultura, si accompagna una esigenza più acuta di novità
171): per queste parole niente si mosse tofano dalla sua sciocca opinione.
rubaldi barattieri. e per questo fastidio si può chiamare cacaleria e non cavalleria;
un impaccio, un fastidio, quel che si dice un complesso. -atto di
avversione, disgusto, ripugnanza fisica che si prova quando si sono ingeriti cibi e
, ripugnanza fisica che si prova quando si sono ingeriti cibi e bevande che non
causa di disagio spirituale (e che si vorrebbe poter evitare), cruccio, dispiacere
e de'fastidi del mondo, che si gittò drieto alle spalle ogni cosa, e
che è causa di fastidio, a cui si devono dedicare costanti attenzioni e premure.
e tratto dalla miseria sua, non si può contenere, mescolasi in quel fastidio:
compagni per il travaglio e fastidio del mare si ammalarono. roberti, iii-178:
denti lattaiuoli, e però lor si concede a rimenare per le ma
dello, 7-620: didì si sentì pesare sui piedini, fino al giorno
curar sono gli alvei, per modo che si tolga ogni fastidio che 'l tempo del
tignuole e ragnuoli (per li quali si corrompe l'uso de'favi) e
, cioè [quelli] li quali si sogliono generare con la cotenna e'capegli
poggiava le braccia sulla spalliera, o si grattava dietro la nuca, o si
si grattava dietro la nuca, o si stirava nelle spalle, come se avesse avuto
ubbidienza ch'è nel cane, non si vergognò la cananea, agguagliandosi al cane,
, i-519: in quella notte similmente si trovò che quanti gomorrei erano, tanti
p. fortini, ii-230: non si posseva quella fanciulla rafrenare di dire per
desse fastidio e non la battesse più si stava così igniuda, dicendole le maggiori
, iii-49: il noce... si fa danno con le sue gocciole
o d'altro qualsiasi paese di dove ella si possa essere spiccata. rajberti,
2-30: lavorando un picciol campo e non si dando fastidio di cosa alcuna, viveva
felicissima vita. della casa, 5-iii-244: si era messo tanto fastidio, che a
(578): di questo non si prenda pensiero. [ediz. 1827 (
(580): di questo non si dia fastidio]. faldella, 4-12:
dia fastidio]. faldella, 4-12: si rivedono i bufali e i bovi che
i giorni fa di bisogno qualche cosa. si ha sempre d'andare dai mariti?
ha sempre d'andare dai mariti? si vien loro in fastidio. savinio,
una bella, avvenente e spiritosa fanciulla si ride talvolta nel suo cuore delle scrupolose
caldo grande che arde questi dì che si trapassano fastidiosamente. a. verri
galleggianti sotto il pelo dell'acqua, si era mutato in un grigiore specchiante nel
che, ancor che squarciato dalle fiere si partisse, gran parte ne giaceva rifiutato
sp., 15 (259): si fermò un momento a contemplare l'ospite
ediz. 1827 (259): si fermò un momento a contemplare l'ospite
-sostant. cicognani, 13-393: si degna, il signor architetto, permettermi
di persona, ma a tutti igualmente si concede, e pensa maggiormente chente desiderio
di volontà e persuasione che il dovere si deve adempiere non perché diverte o frutta,
e lì un fastidioso silenzio. nencia si appisolava o ne faceva le mostre. d'
del disegno, di quando il borrani si sente indebolito nella luce e nel colore
, 2-94: sì come mangiare sanza voglia si converte in fastidioso notrimento, così lo
ii-254): così dicendo, addietro si voltava, / di sdegno pieno e tutto
cancheri e malanni che... si mandavano generalmente al padrone ed a'suoi
-non vorrei che il vostro signor padre si avesse a inquietare. -per verità,
più fastidioso. nieri, 344: si pianta lì accovacciata sopra una seggiola colle
dato ordine ai ministri che tutto quanto si diceva e si faceva in proposito tra
ai ministri che tutto quanto si diceva e si faceva in proposito tra i fastidiosi.
e di riguardi per gli altri (e si può riferire anche a uno stato d'
del re, che sua maestà non si curasse di me, perché io ero uomo
tenuto per uno dei maggiori affronti che si possino ricevere dal suo nimico.
, saliti su cavalli feroci e fastidiosi, si cacciarono nella truppa dove era ligneroles,
e fastidioso, né così bene in esso si soddisfaceva. tasso, i-150: a
virgilio ed in omero, ne'quali si leggono infinite cose molto men verisimili di
palladio volgar., 9-5: non vi si metta letame, che le renderebbe fastidiose
5-ii-119: condè è stato malissimo e si è creduto che dovesse morire, ed
e quivi sonammo ancora, dove ci si accostò un certo fastidiosèllo de'benci.
il perfido uccellacelo / al cospetto di turno si appresenta: / con tali il va'
meccanico e interessato di una maniera che non si sa più rinnovare. 9
, [il re] comandò che non si aprisse un foglio allora giunto. [
s'avanza nel piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da
1827 (141): il suo occhio si ritrae fastidito e stanco da quella ampiezza
ma, fastidito delle cose del secolo, si ritirò in subiaco 40 miglia da roma
tragorigano] piacevole e grata: e imperò si dà a i fastiditi dal cibo,
piemonte era enfiato molto contraffattamente, sì si botò a san domenico; e
, per avere quello luogo beato ove si vede iddio? bencivenni, 4-25: così
. d'annunzio, iv-2-968: ella si sedette su una sedia, accanto alla tavola
di là pendente, perché non vi si fermi su la pioggia, derivano i fastigi
la semente / combattuta nell'alto alfin si posi / sul fastigio de'templi e delle
sugli sfondi ove i fastigi delle case si confondono con la tenebra rossastra del cielo.
, se fosse lecito indovinare, volentieri si assegnerebbono a questo tempo, in cui lio-
signori, suoi compagni di viaggio, si atteggiò nella posa d'una vera dama
miracolo del quale nome gli altri mortali si maravigliavano, quello di sì alto fastigio [
arrivato al fastigio, lo zaharoff non si fosse addirittura messo in testa d'avere
antica roma, giorno in cui si potevano trattare i propri affari e adire
nel foro i dì fasti, acciocché si sapesse quando si poteva usare le leggi
dì fasti, acciocché si sapesse quando si poteva usare le leggi tenendo ragione.
e serrata; altri festi, quando non si lavora, altri feriali, o
feriali, o profesti, quando si lavora. = dal lat. fastùs
fastùs [dies \ * giorno in cui si può amministrare la giustizia '(v
come lo dimostra il fasto di cui si circonda. soltanto potrebbe impressionarla la bellezza,
vedeva né udiva. alvaro, 7-89: si può notare come le folle d'america
e stolta / sapienza mondana, ond'uom si gonfia / di vano fasto e di
l'agricoltura, la quale certamente sappiamo che si recavano ad onore esercitar essi nobili?
a tanto mal non so qual cor si basti / o qual fortezza sia costante
consimili grazie col suo mezzo (non si sapeva da qual padrone), era per
caporali, i-120: e perché favorita si vedea / ella e 11 marito,
timoleone è una tragedia in cui non si fa quasi niente;... da
tutto incapace e nel letargico sonno di cui si addormenta, scende prontamente al livello della
impetuosamente. leopardi, v-662: cicerone si dovrebbe rassomigliare a un fiume non meno
delicato e stillante nelle descrizioni vegetali, si vegga a quale stipata fastosità decorativa egli
. capponi, 2-356: ai fastosi mal si farebbe gradire la parsimonia cittadinesca.
, incerti, e vergognosi (perché si vergognava aspramente della sua cecità), ma
vessillifera / entra fastosa, e pel sentier si striscia / di bianco pinta, e
, sotto due collinete fastose, che si concatenan co'i monti, da un
da lontano / con l'argenteo color si trae lo sguardo. arici, ii-152:
garofano fastoso / la splendente del cielo iri si pinge. tornasi di lampedusa, 225
i titoli con che da essi variamente si nomina il loro re. melosio,
alma fastosa e folle / pascendo ognor si va de'propri mali. zeno, xxx-6-145
: oh quante volte, oh quante si pentì d'aver lasciata la filosofia, da
, e fu libera la sua virtù, si concedevano modesti premi alle grandi imprese:
in immagini folgoranti e fugaci; e si capisce che tocchi tanto intimamente la fantasia
dotato di meravigliosi poteri magici, che si credeva esercitasse un'influenza benefica (anche
fatte medicine, ed incantamenti dalle fate si manipolavano, quindi è che coloro,
infiammare un dì la fata ocira / si sente de lo dio, c'ha chiuso
è una fata; pare una fata. si dice ancora fate alle donne che stan
una bocca di fata con quella grazia che si dona una rosa. -da
che vale, un paese delle fate dove si vive. levi, 1-12: il
di carbone. ariosto, 12-67: si pone in capo una barbuta nuova,
tempra o dura. / sia qual si vuol, poco gli nuoce o giova:
giova: / sì ne la fatagion si rassicura. giraldi cinzio, i-82: io
con un fendente sopra la testa contr'orlando si raccoglie che gli arebbe dato la morte
: deride solennemente le fatazioni, che si raccontano, o nelle favole degli antichi
cinque canti, 5-64: negli elmi si ferirò a mezo 'l campo / sotto la
fatai andare: / vuoisi così colà dove si puote / ciò che si vuole,
colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare. maestro
in te solo, e nel tuo nome si convertirà tutta la città. machiavelli,
, xviii-3- 1078: io temo che si rompano i legami di fiducia e di
tardo. fucini, 251: di lui si raccontava, fra le altre, che
di una gamba, sbagliò, non si sa bene se per una fatale distrazione,
la nativa e fatale perfezione, che si scorge nelle opere minime come nelle massime
fatale, / piantò la palma e si ristrinse tale. monti, x-i-
prisca etade / questa terra fatai non si rivolga. carducci, 825: tu
fatale è ben mossa, / e se si trova in ciel lingua mendace. delfino
van, di coro in coro; / si veston di letizia e di martoro,
profetico. tesauro, 2-289: quelli si chiamano anagrammi fatali, dove l'ingegno
e che per questo bisognava che egli si risolvesse a tagliare a lei [gatta
verga fatai, battendo questi, / si reca in man ch'attorti ha duo
fatale [capello] a caso: / si fece il viso allor pallido e brutto
duoi quel fatai pomo in mano / donde si paga in sì lunghi anni il fio
fio. gelli, 14-109: e già si vedevan l'insegne, quando fois,
non regolata forteza sua, comandò che si volgesser le bandiere contra'nimici. varchi
tosto di soggiacere a tal onta, si avrebbono quivi eletto, su un duro ceppo
per cui quando nuova cosa apparisce, si crede tenuto ognuno, e sempre, all'
ultimo amico a chi il mio cor si apriva, / spirante (oimè!)
i re godono in terra, ivi si porta / un sol denaro, e quello
/ un sol denaro, e quello pur si lascia / al nocchiero fatale / pria
al nocchiero fatale / pria, che si varchi il tenebroso fiume. forteguerri,
giunta alla soglia fatale, / donde si varca al regno della morte, / questo
le schiere. -che non si può arrestare, ineluttabile (un movimento
, 6-153: il treno in perfetto orario si stacca dalla stazione, lentamente, in
pesantezza, ma inesorabile, come se si fosse avviato per una china fatale.
g. bassani, 1-131: si aveva l'impressione di essere tutti coinvolti,
11. che ricerca facili effetti, che si propone di impressionare colui a cui si
si propone di impressionare colui a cui si rivolge (una musica, una frase
/ crea ininterrotta questi elisi / i sipari si levano a gara / sui più eleganti
te sola, mia bella / che si opera tanta magia / sono pronti anche
, luisa ne ha diciassette), si scrivono le frasi più fatali e definitive
appellazione diventa deserta, come se mai si fosse interposta. nomi, 8-80:
fosse interposta. nomi, 8-80: si litigheria con meno affanni / o non s'
del castigo la man grave, / che si rimandi la fatai donzella / non redenta
compra al padre amato, / e si spedisca un'ecatombe a crisa. manzoni,
: morta in modo misterioso che non si seppe bene allora né poi.
che per lo mar de l'essere si volve / cercò; d'entro la polve
un fascino conturbante, irresistibile; che si propone di affascinare, ammaliare, sedurre
dal destino; essere inevitabile (e si costruisce spesso con il complemento di termine
a quelle pro- vincie che in essa si contengono avere non che spesso, ma
che perissero. pirandello, 7-370: ella si mostrò dolentissima d'ingannar l'amica;
che ha mangiato un po'di mela si identifica di colpo col dio della leggenda
designata a perdersi è fatale / che si perda: una persona mai.
— per estens.: atteggiamento di chi si abbandona senza reagire al corso degli eventi
persa: marinari che in un naufragio si contendono a dadi i posti sul palischermo.
l'uomo che sa bene che tutto si poteva chiedere a quella futura costruzione tranne
eventi senza cercare di modificarli; che si abbandona al proprio destino, rassegnandoci.
nuvole. rosmini, xxi-150: alcuni si diedero a credere, tutte le cose
popini, 28-320: una rassegnazione che si vedeva più negli occhi che nei discorsi
boriili, 6-21: tutti più o meno si andava nell'uno o nell'altro
più la fatalità della propria missione e si sveglia dinanzi alla morte come un uomo
fato o fatalità da molti de'filosofanti si appella. montecuccoli, i-443: forti gli
sparpaglierei le cervella temendo che non mi si cacciasse per capo una simile tentazione. leopardi
il timore della fatalità e del destino si trova più... nelle anime forti
ha le sue fatalità, né le si resiste. carducci, iii-25-279: l'austria
di queste, per eterna fatalità, si occupò sempre il nostro governo. mazzini,
che se con metodo sicuro e facile si discuopre una verità, sopra di cui prima
che vogliano asservire ed opprimere a chiunque si sia nella libertà ed uguaglianza. colletta
lato monumentale, benché in essa non si lamentino alcune irreparabili fatalità, come la
grumolo nuovo tra queste, e poi si arriva al nodo dei fiori.
. -irresistibilmente, appassionatamente (e si dice di desideri, di passioni o
desideravo fatalmente, come a suo luogo si vedrà, di ritornarmene in europa quanto prima
una lega indissolubile e che così spesso si trovano fatalmente disgiunti. c. bini,
naso scandaloso mi pare che fatalmente prosperi, si colori e ingrossi sempre più. negri
dotata di fascino irresistibile; chi crede e si dà l'aria di esser molto seducente
di piombino: e così ciascuno ci si scoperse nemico. f. d'ambra,
che possibile / non è che mai si faccia alle finestre. / qual cosa vuol
ciurmato, e ciurmadore... si dicono, però in basso sentimento, di
colori di questa notte ». e quando si riflettono nelle memorie le imbevono e fatano
, nato delle femmine amazoni, non si maravigliò altrimenti che si maravigliasse taratore tirreno
amazoni, non si maravigliò altrimenti che si maravigliasse taratore tirreno, quando vidde la
l'elmo, che aveva fatato, gli si ruppe la cinghia ch'era afibbiata di
pruova / facea col brando, e costei si difende; / però che l'arme
una bacchetta in mano, la quale si chiama fatata; e si fa sembianza
, la quale si chiama fatata; e si fa sembianza che ella col tatto suo
, scavalcò il davanzale... e si sedette nella portantina, da signore,
le gambe. il grappolo di fantasmi si disciolse in un ondeggiamento di veli,
. alvaro, 2-168: poi non si sentì più nulla, e soltanto il
, che le cose fatate dagl'iddii si mutino per tua preghiere, perocch'elle
vogliono li fati; ché, se fatato si fosse che troia si potesse defendere,
, se fatato si fosse che troia si potesse defendere, lo tuo braccio è assai
s'estinguesse, i cittadini popolari e che si chiamavano i libertini, trovarono i mezzi
quale, come neve al sole struggere si sentiva, e qual meleagro nel fatato
, e qual meleagro nel fatato tizzone si consumava. 4. predestinato.
quasi / per me fatica, andando, si riceve? boccaccio, dee.,
solamente i cavalieri, ma i cavalli si convengono spesso domare con cotidiana fatica.
da sopportare per le continue misure che si avevano da fare sopra di esso.
poco posa, / ch'ai suo volto si vede che la morte. / la
più è difficile e maggior fatica intellettuale si richiede in dare ad intendere quello che
e qualunque fatica, diligenza e spesa si ponga in educarli, coll'uso poi del
gaiezza: una fatica diventata facile, che si gode del suo lavoro e anche delle
fra giordano, 3-98: di nulla stella si trova che luca di dì, se
non luce; ma in alcun modo si può vedere di dì, ma a fatica
: la donna cattivella a gran fatica si levò di terra. cicerchia, xliii-376
tal condotto / che con fadiga ritto si sostiene. piovano arlotto, n: sapete
. della casa, 570: non si dee anco pigliare tema molto sottile, né
algarotti, 3-189: le cognizioni che si acquistano a fatica, si convertono più
cognizioni che si acquistano a fatica, si convertono più tosto in sapere, come
più in basso un bagliore rossastro che si faceva strada a fatica fra tumido intreccio delle
par., 15-95: quel da cui si dice / tua cognazione, e che
fu e tuo bisavol fue: / ben si convien che la lunga fatica / tu
delle sue opere grande stima, pur si vergognava di discovrirgliele. ma amore questa
perch'ogni compagnia prova nimica) / si ritraea, sempre aggiungendo al petto / di
gl'increbbe. davila, 569: si accostassero anco alla città, e battendo
fatiche dell'uomo tante, che non si potrebbe ora dire sopra tutte. dante,
, e la radice della sapienza non si torrae. boccaccio, dee., 2-1
questa mia fatica leggeranno), i quali si faranno beffe del mio ardire. tasso
o di fatighe o di robe, si costuma tuttavia ne'commerzi de'contadini.
verga, ii-272: un bel giorno si vide annunziare sul cartellone che * la
... /... si reca addosso / quanti può di galline e
galline e di capponi; / indi si mette dentro a un qualche fosso, /
lo quale per infertade e per fatica si trasmuta in alcuno coloramento e in alcuna
: sopraffatto dal sonno e dalla fatica si pose a dormire in su l'erba,
che dovesse guardarlo fin che esso alquanto si riposava. marino, 292: in vero
fatica aveva velato l'occhio, ch'ella si risentì. nomi, 6-81: il
, / poi vince tutto, se ben si notrica. boccaccio, dee.,
certa età sperare costa grande fatica, non si trova più la fede di quando si
si trova più la fede di quando si aveva venti anni. -dare fatica a
i-672: ha durato fatica, come si dice, per impoverire, e per
gli altri dallo studiare, mostrando loro che si duri maggior fatica che a portar il
il sasso de la vemia, come si dice per proverbio? -entrare in
chi è, pria che di qui si spicchi. pulci, 20-106: né,
vasari, i-458: né a disporlo che si partisse della patria fu gran fatica,
due le fatiche: l'uno modo si è quando l'opera è di fatica in
onori. forteguerri, 22- 92: si prova con la lancia e con la spada
spesso mattina e sera: la mente si stanca, le dita abbandonano la penna
, cuoca, e in somma / che si possa mandar fuori ad ogni ora.
la regina rispose che andassero immediatamente come si trovavano, gli avrebbe veduti anche più
pensieri, ed a'quali, come si dice, la poca fatica fussi gran
e perciò il non faticabile iasone non si rimane di colpeggiare, siccome martello in
studio dentro reggere lungamente per fatigabile pazienzia si sforzoe; acciocché di fuori per pubblico
un uomo grasso e corpulento il quale si sta tutto sonnacchioso e nudo a guisa
. buonarroti il giovane, 9-851: si rimira in quest'altra [tela] /
simbolo della vita attiva che nella giustizia si assomma. 2. ant.
. attivo, operoso, laborioso; che si dedica a un lavoro, a un'
una nazione naturalmente ingegnosa e faticante non si propagasse l'arte e la maniera che
, non sapeva concepire il pensiero che si possa far un'opera, e sia
tribuno è eletto solamente, come ben si sa, da faticare, ed ha nome
testi fiorentini, 195: [di state si dee l'uomo] ban- gniare sovente
non penso che sia tanto naturale quanto si dice; poiché veggiamo, ogni uomo
e stretti alle bisogna della terra / si curvarono a faticare. pavese, 4-176:
il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta
che non sostegna faticare a cui non si conviene. plutarco volgar., 49:
. davila, 201: in questo tempo si faticava alla corte dietro alla conversione del
lavora, / del faticar più non si prende impaccio / e presa la pigrizia in
muratori, 5i- 153: da che si scorge quanto sia più lodevole, più
. leopardi, ii-145: l'uomo si rassegna a soffrire passivamente, o a non
o a non godere, ma niuno si rassegna a faticare invano e senza niuna speranza
faticar molto per cose da nulla; niuno si rassegna a soffrire attivamente senz'alcun frutto
a un lavoro de'più inutili che si possa immaginare, il travestimento della gerusalemme
il ragazzo peritoso tirava una zolla e si ritraeva, il leone con le zampe
bollente, la struggeva in bocca e si riponeva nella posizione monumentale. tozzi, i-74
il puledro è di due anni, si dee soavemente legare al collo con forte e
nostro signore dolcemente invita tutti coloro che si sono faticati a dare loro riposo, dicendo
medici. testi fiorentini, 189: si dee fatticare tenperata- mente, e no
dell'arca], ma in vano si faticava; per che da grave dolor vinto
commandò che niuno più oltre in quel lavoro si faticasse. marini, ii-32: studiarono
la sciocchezza e 'l vizio, invano si faticherebber molti in porre freno alle lor
. agostino volgar., 1-2-233: non si vuole temere quella necessitade, la quale
necessitade, la quale temendo li stoici si faticarono di distinguere così le cause delle
egli col suo bello ingegno d'adomarlo si faticava. chiabrera, 208: ma di
poderosi, e in secca rena / non si fatichi ficcar fondamenti. boccaccio, i-474
sue. bembo, 9-4-85: troppa cura si piglia dell'onor mio vostra signoria,
palladio volgar., 2-10: non si vogliono mandare addentro più di tre piedi
i magliuoli, che ponemmo, non si fatichino laggiù del freddo. 9
il monte e a la radice di esso si fortificomo e ten- nerlo molt'anni e
fine del loro cammino esser vicini, si levarono subitamente un giorno diversi venti,
marinari, che più volte per perduti si tennero. s. agostino volgar.,
e con certi bollori di bianche schiume si caccia fore nel piano, e per
. bandello, 1-14 (i-151): si levarono subitamente diversi venti, i quali
, che i marinai più volte per perduti si tennero. monti, x-1-460: or
l'animo possa essere posato, non si dee a molte cose gittare, né in
. pallavicino, 8-m: negli scherzi non si richiede né verità, né serietà,
c., 170: con grandissimo studio si brigano, e vanno e faticano ciascuno
mie pazzie: / andianne innanzi che si faccia die. goldoni, viii-654:
s'ascolta in che modo questa macchina si volge, el continovo faticar del sole,
e dalla ansietà dello spirito fatigato, si sfibbiò tutta la gonnella dinanzi al petto
alloggiamenti per ristorarsi, preste e apparecchiate si tenessero ad ogni avviso. pascoli,
faticata delle oppressioni e vostre ingiustizie non si sottometterà più che all'ente supremo suo
, certissimo testimonio del coloro ricreato riposo, si dice che ottimamente giuocò a la palla
sole. alvaro, 8-65: i ragazzi si fermano alle case per chiedere un sorso
alla fine in un punto tutti insieme si lasciano. moniglia, 1-1-229: ebbe
per lui. moravia, xi-97: si vede che per la famiglia ci vogliono i
signor lesclache sono molto fatigate. non si può leggere cosa fatta con più giudizio
: il pitti, franco nella narrazione, si mostra talvolta un po'faticato là dove
. d'annunzio, iv-2-136: anna si mise a considerare l'opera, attentamente
: coloro, nella cui fede vivendo si misero, nelle cui forze si fidarono,
vivendo si misero, nelle cui forze si fidarono, con le mani de'quali
volgar. [crusca]: che cosa si trova, nella natura, miglior che
e fatichevoli. giulianelli, 1-67: non si deve passare sotto silenzio cristoforo dorsch,
quantunque sia fatichevole e duro, nondimeno si gode d'averlo rotto, avendo speranza
secca è molto fatichevole, e non si può tritar come si conviene. d.
, e non si può tritar come si conviene. d. bartoli, 5-148
lo servo desidera l'ombra, e si come lo mercenario aspetta la fine del lavorìo
il meglio. 6. che si stanca, che si infiacchisce, che perde
6. che si stanca, che si infiacchisce, che perde di forza,
, che non cede, che non si indebolisce. albertano volgar., 58
, molto laborioso, attivo; che si dà molto da fare; che è portato
fati- cona il petto e le spalle si reggono ancor giovanilmente. baldini, i-151
che più alto e più degno fine si conveniva a que'purissimi intelletti, che l'
forza di incoraggiamenti e lusinghe, fòloe si persuase a farsi vicina alla sua caricatura,
, 50: ecco una [vecchina] si è fermata, / depone faticosamente il
/ depone faticosamente il suo fardello / si curva ancora e in una porticina /
giordano [crusca]: non vi si può pervenire se non faticosissimamente. d
deboli, e le loro piaghe faticosamente si sanano e si mollificano. p
le loro piaghe faticosamente si sanano e si mollificano. p. verri,
fu che usciti gli uomini dalla ignoranza si occuparono faticosissimamente nell'adde- strarsi fra un
del fiume di s. mamette, dove si sarebbe potuto alzar la vela. deledda
faticosamente; le loro corte palpebre rosse si abbassavano quasi con dolore sui grandi occhi
un lungo interminabile sussulto da cui faticosamente si districò una risata. 3.
gli sbigottiti dalla rovina del quindici, si rifugiarono nei vecchi ideali, e vollero faticosamente
. verga, ii-49: quando egli si era lasciato vincere alfine dall'indifferenza generale
ogni opera pare faticosa in prima che si tenti. francesco da barberino, 11:
muove il senso, allora di tali casi si debbe giudicare quale è di più faticosa
[le cappe degli ipocriti], si ch'elli abbaglia; / ma dentro tutto
, nel salire le scale faticosissime; si fermava ogni tre scalini. pratolini, 6-230
ed in fine con urli e scontorcimenti orribili si morì. carducci, 504:
: verso il mattino il respiro della madre si fece un po'più rumoroso. qualche
una pronuncia faticosa e lenta; che si esprimeva in italiano come chi ha più
della valle di san venanzio, onde si scarica verso la pescara e l'adriatico l'
l'adriatico l'alterno, le vette si ricoprirono. 7. che richiede
una pazzia. serra, i-133: si penserebbe talora a un campagnolo letterato,
, affligge, procura affanni; che si accompagna a travaglio, sofferenza; doloroso.
fra giordano, 2-186: i peccatori quando si partono di questa vita entrano nella quaresima
di tempo [il mio amore] si diminuì in guisa che sol di sé
è usato di porgere a chi troppo non si mette ne'suoi più cupi pelaghi navigando
, i-187: a voi pare che si appartenga di fuggire amore e di schifare
corno a re mio signore cognoscere, si non de questa poca acqua, quale ne
ischifare gli incontri maligni, che ti si faranno innanzi. tasso, torrismondo,
fedele albergo / ed al cortese albergator si mostra / grato ed amico anzi il partir