a torto me negava / el vago sguardo degli occhi lucenti, / coi qual amor
spessetta; gli occhi vaghi e di bello sguardo. boccaccio, dee., 2-3
, ogni tanto lasciavo cadere di sbieco lo sguardo sui due punti topici dell'attrattiva di
soffici, 6-191: il mio sguardo signoreggiava un immenso prospetto di campagne ubertose
. poco scintillante (gli occhi, lo sguardo); offuscato, annebbiato (la
o l'aspetto, il volto, lo sguardo). ovidio volgar., 6-115
, xi-292: notai che ci aveva lo sguardo torbido e il viso assorto e che
. poco scintillante (gli occhi, lo sguardo); offuscato, annebbiato (la
una persona, il volto, lo sguardo). f f ugurgieri
luzi, 12-124: gli legge nello sguardo / le sue truci voglie. / che
fogazzaro, 7-303: voi torcete lo sguardo da torbide congiure d'interessi vili,
loro officio 7. distogliere lo sguardo da qualcuno o da qualcosa, due
indirizzare gli occhi, volgere, posare lo sguardo sucrescenzi volgar., 10-35: e sotto
, con grandi gesti e torcimenti di sguardo: « posso permettere che mia figlia sappia
elegante 'toril'un toro che a uno sguardo più attento mi si rivelò per una torà
de'medici, 11-230: con uno semplice sguardo uccidono quasi e vivificano, fanno fuggire
nuovamente su qualcuno o qualcosa (lo sguardo). dante, par.,
, girare di nuovo gli occhi, lo sguardo; voltare il viso (per lo
un bel crin crespo, un igneo / sguardo sien tema al poetino ambratile.
se, in un paese, lo sguardo potesse scorgere... il rospo che
colline. li sorpassarono torrenzialmente senza uno sguardo né parola. 3. con
torvo, minaccioso, bieco (lo sguardo, l'espressione del viso o una persona
: né vogl'io già con fiero / sguardo il fiore aduggiar de'bei vostrianni;
, agg. letter. che ha lo sguardo torvo, che guata truce, minaccioso
bieco, truce (una persona o lo sguardo, l'espressione del volto).
. scannelli, 230: con lo sguardo torvo e fisso fa conoscere un concerto sconcertato
; che manifesta tali caratteristiche (lo sguardo, le movenze, la positura).
su di lui ch'ella trattenne lo sguardo, e le sembrò che lui sorridesse ironicamente
essere neri- rosso focati, muso quadrato sguardo vivissimo coda mozza, tosati.
di mascelle, e incretinimento totalitario dello sguardo totalmente efface. morante, 4-444: per
induce a una maliziosa complicità (uno sguardo, un'espressione). piccolomini,
shuttle). -espressività intensa e sofferta dello sguardo, setasso, i-155: che vo
sospiro di sollievo. -orientamento dello sguardo. borgese, 1-242: se le
d'intonazione e ricostruendo la traiettoria dello sguardo insignificante con cui le aveva accompagnate.
6-109: seguendo la traiettoria del suo sguardo la bionda ebbe come un trasalimento, che
2. di sottecchi, con sguardo obliquo e sfuggente o, anche,
per traverso'a quello di '[sguardo] obliquo'. tralignaménto, sm.
anima -allucinato, esaltato (lo sguardo). non le resti prigioniera dentro al
allo svoltare, intrico, per lo sguardo, sul discendere parallelo dei fili,
. -comunicare un'espressione (lo sguardo). poerio, 3-511: di
petrarca, 127-68: se 'l sol levarsi sguardo, / sento il lume sin,
: la maggior sorella sostenne tranquillamente lo sguardo opaco e insieme pungente della vedova.
tuo sorpreso / - nero, lucido - sguardo. c. e. gadda, 17-62
mi scrutò, mi trapanò con 10 sguardo. 6. penetrare sessualmente (
-penetrante, molto intenso (lo sguardo). fatti di cesare, i-105
e disagio (anche con riferimento allo sguardo stesso). landolfi [gogol'
ed egli ebbe l'impressione che lo sguardo dei terribili occhi lo trapassasse. volponi,
ironia, ed egli dovette trapassarlo con lo sguardo per insistere a cercare il suo pezzo
trapassa una vettura / il postiglione con lo sguardo tetro / si volta, e da
. spingersi oltre un determinato limite (lo sguardo). - anche sostant.
signora,... con uno sguardo imperioso intimò al suo amico d'imitarla,
infliggergli forti predite. -attirare lo sguardo o, per estens., l'attenzione
dietro i quali era scomparso il suo sguardo, aveva incominciato a trarre da uno scrigno
, o salivo sui campanili donde lo sguardo spazia, io lo vedevo. -dirigersi
ascensore, pix ricevette poi un tenero sguardo. in pari tempo vide un bel volto
idem, iii-80: teneva fiso lo sguardo sulla donna per coglierne ogni menomo trasalto.
: quinci appar piramidal figura / all'altrui sguardo; o puregual colonna / di pura luce
rapidamente su un determinato oggetto (lo sguardo). -anche sostant. tocci
g. bianchetti, 1-244: lo sguardo fermatosi alquanto sopra di questo, trascorre
sul tavolo. -spingersi con lo sguardo lungo un determinato campo visivo.
osservare con attenzione, facendo spaziare lo sguardo. f. pona, 4-72:
. ji. scorrere con lo sguardo un testo, leggerlo per lo piu
, anche, l'espressione, lo sguardo di una persona (una situazione,
amico alzasse lo sguardo. bonsanti, 3-ii-454: il signor callisto
passò come trasognata, con gli occhi senza sguardo, e la bocca senza sorriso.
tale condizione (l'aspetto, lo sguardo). carducci, iii-7-104: ridevano
italiani magri, sparuti, con lo sguardo fisso, con l'aria trasognata, e
spensierato » osservò lei seguendolo con uno sguardo trasognato. n. ginzburg, ii-419:
dell'orbe, prenderà talvolta al nostro sguardo l'aspetto di un simbolo trasparente deltideale
. -anche: limpidezza, serenità dello sguardo (con una connotazione di schiettezza,
di pelle e uno stupendo incanto nello sguardo. moravia, ix-234: adesso era riuscita
desiderio di un uomo trasparisce da uno sguardo, e lo sguardo è libero. moravia
trasparisce da uno sguardo, e lo sguardo è libero. moravia, 16-105: di
e vi sè posato sopra il caldo sguardo di dio. l. conti, 1-164
occhi del figliuol dell'uomo, in uno sguardo... d'ansia umana e
ant. obliquo, sbieco (uno sguardo). cieco, 5-3: con
la testa, e pareva indicargli collo sguardo quel tratto di prato scoperto. fenoglio
lasci una cosa diletta. -ant. sguardo. cino, iv-270 (159-11)
4. tr. cogliere con lo sguardo, osservare o scorgere, per lo
(anche con riferimento agli occhi o allo sguardo stesso). aretino, 14-101
447: alzò nel volto di lucilio uno sguardo lungo e misterioso che pareva cercasse
monosillabi, sovente di traverso. -con sguardo ostile, torvo, minaccioso o anche sospettoso
: una parola presa di traverso, uno sguardo male interpretato, talvolta la semplice comparsa
, le sue guance cascanti, il suo sguardo spento di povero 'travet'.
o spaventata (gli occhi, lo sguardo). petrarca, 72-74: certo
ed esitazione (gli occhi, lo sguardo). bellacci, lxxxviii-i-243: allor
trepidante passione, intensa commozione (lo sguardo). marino, xv-24: di
poerio, 3-276: solo il tremolo sguardo / di due nere pupille, / che
tali moti emotivi (il volto, uno sguardo). brusoni, 145: ho
profilo tagliente, e negli occhi chiari lo sguardo puro e crudele di sigfrido.
occhio, occhi da o di triglia: sguardo ammiccante, languido, che cerca di
purpuree e una luce fresca gli trillava nello sguardo. -diffondersi con un improvviso bagliore
trilustre. algarotti, 1-i-40: uno sguardo è bastevol mercede di un sospir trilustre
/ e dei gravi compari il bieco sguardo / accompagnan dell'umil vecchierel- la /
sempre nuovo, si presenta al suo sguardo rinnovando la meraviglia della prima scoperta,
guerrazzi, i-16: omobono volse dintorno uno sguardo, e considerata la tristàggine diffusa su
anche sostant. giamento, lo sguardo, il tono di voce, ecc.
prosuntuosetto e tristanzuolo. fagiuoli, sguardo sorridente e un po'triste: « addio
già tante. -espressione del volto o sguardo che palesa tali sentimenti o stati d'
-espressione del volto, dello sguardo che palesa tali sentimenti o stati d'
a meno d'involger- lo in uno sguardo divorante; cui egli corrispose mansuetamente.
anche incu- pimento, tetraggine (lo sguardo, il volto, la voce,
slancio, nella levigatezza, nel magnetico sguardo, nel vibrar della lingua bisulca,
-in espressioni comparai, per indicare uno sguardo acutamente penetrante, indagatore. bonsanti
bonsanti, 4-160: borghini ricambiò lo sguardo della signora brignetti, se pure si
. -intenso e penetrante (uno sguardo). baldini, 5-46: dentro
mette ad un tratto a correre uno sguardo trivellante che per suo conto attacca di tu
in espressione comparai, per connotare uno sguardo penetrante. parini, 663: costui
3-249: con tronco sospir, languido sguardo / chiesi qualche pietà de'miei tormenti
sé e attirando l'attenzione e lo sguardo dei presenti. ojetti, i-568
sé e attirando l'attenzione e lo sguardo dei presenti, per lo più trovandosi in
moravia, 12-41: tutt'intomo limitava lo sguardo il triste muro di cinta senza piante
alle fattezze conte, / al fiero sguardo, al viso furibondo: / e lo
costole. fratelli, 1-141: avvertiva lo sguardo di alina fisso su di lui,
colorito, per mettere in evidenza lo sguardo, la bocca, ecc. (anche
esprime minaccia, ostilità, rabbia (lo sguardo, il volto, la voce,
caratteristica di un'espressione, di uno sguardo crucciato, torvo, minaccioso. guerrazzi
5-47: da una certa quale trucézza dello sguardo, si mostrava pronta a riappiccare la
manifesta tali caratteristiche e inclinazioni (lo sguardo, la voce). mantova,
data da allora l'abbaio, lo sguardo aggressivo e la truculènza de propositi.
italiana [7-iv-1907], 331: uno sguardo agli studi della frequen
moravia, 19-56: per fortuna lo sguardo si posa casualmente sul bicchiere in cui
terra -al sasso / scagliato privo di sguardo / dal nostro amore a dio. fenoglio
, turbamento (il volto, lo sguardo). dante, inf.,
e l'altra turchese / del tuo sguardo! 2. sm. colore
, 1-132: nel turchino del cielo lo sguardo si riposa calmamente, come nella distesa
, l'assiduità); vigile (lo sguardo). foscolo, xiv-31: bacia
1-79: più non vedo il tuo sguardo tutelare / vigilarmi nell'ombra.
tutt'occhi, tutforecchie-. aguzzare lo sguardo, tendere le orecchie).
esaurienti. bonsanti, 4-186: uno sguardo simile,... meritava altro pennello
. carducci, iii-1-157: a chi lo sguardo avvalla, una beata / di splendida
per esortare un bimbo a volgere lo sguardo e il capo verso l'alto, in
, 33 (566): fulminato uno sguardo in giro su tutto l'uditorio,
preme le macerie strane, / chiuse allo sguardo, dove alla catena / uggiola un
quasi si sarebbe cercato il brillare di uno sguardo, invisibile sotto le arcate dei sopraccigli
2-218: stava salutando d'un ultimo sguardo il profilo delle montagne sopra pieve.
partic. per indicarne la languidezza dello sguardo). pecchi, 13-62: dietro
dal basso, scodinzolando disperata, uno sguardo umido, trepidante. -bagnato superficialmente di
semplice, dimesso (l'aspetto, lo sguardo, il volto, il lin- guaggio
stato d'animo (il volto, lo sguardo). goldoni, x-184: da
da roma, alcunché di avverso nello sguardo della povera piccina unenne.
lesso / gli affisse addosso un furibondo sguardo. -catturare una persona; averla in
allido una sigaretta, mentre accendeva collo sguardo un ammifero, fra le acute
immutabilità dell'espressione del volto, dello sguardo. t. contarmi, lii-5-422:
, né sensi, ma in quell'uno sguardo di mente formalmente (così parlando)
. equicola, 51: ogni minimo sguardo crediamo che venga da grande amore,
/ notte mi parve, ed a lo sguardo fioco / s'offerse il vacillar d'
vacuaménte, avv. letter. con sguardo inespressivo, assente. fenoglio,
ma umano. -inespressivo (lo sguardo, gli occhi). nievo,
7. che vaga distratto (lo sguardo, gli occhi). cavalca,
bocca, le mani nelle tasche, lo sguardo vagabondo dietro le azzurrine spirali del fumo
su alcuna in particolare; mobile (lo sguardo, gli occhi). dante,
2-121: julia si accorse del mio sguardo vagante. « belli i capelli di martia
senza soffermarsi su alcun oggetto (lo sguardo). algarotti, 1-ix-284: il
stupito alle fattezze conte, / al fiero sguardo, al viso furibondo: / e
a un altro (gli occhi, lo sguardo); offuscato, miope (la
cose assai. -concupiscente (lo sguardo). boccaccio, 21-38-35: intenti
è molto / se vi ho dato uno sguardo. a me riposo / è il
.. nel grano grosso. sguardo). -ciascuna delle due metà
di un cespuglio, appena fissato lo sguardo sulla nuova vallata fertile e ampia,
grande intensità e vivacità, anche nello sguardo di una persona (la passione amorosa)
vergognasse della soddisfazione che gli vampava nello sguardo, si chinò per raccogliere un grosso
capire ciò che dicesse, con uno sguardo torbido e in fondo cattivo.
inespressivo, vacuo o anche allucinato (lo sguardo). calvino, 11-71: a
di espressione, immobile, fisso (lo sguardo, gli occhi). odo delle
/ essi, in disparte, con lo sguardo vano, / mangiano qua e là
4. intr. volgere, posare lo sguardo su qualcosa, verso una determinata direzione
. -che cambia rapidamente espressione (lo sguardo). dannunzio, iv-1-108: e
tempeste, e che perciò con un vigilante sguardo, e una ferma mano debbe sedere
l'orizzonte); che consente allo sguardo di spaziare (la limpidezza del cielo
: un po'di malumore intorbidò il suo sguardo quando rivide la
o sfuggente ma sereno, diretto (lo sguardo). d'annunzio, iv-2-137:
qualcosa a qualcuno, per attirare lo sguardo e l'attenzione dell'interlocutore o degli
xll-m: fissarono... lo sguardo su quel garofano e su quel nastro,
ine- spressività, come di un vecchio sguardo, rimasto fuori dell'intelligenza e perfino
mia angelicabellezza arde più cuori con un solo sguardo, che non fa in dieci anni
, iii-484: qui dante, ad uno sguardo di beatrice, racquista intero il vedere
, iiì-7-297: chi volga attorno lo sguardo al monte e alla valle, scorge da
e passionato. -acceso (lo sguardo). albertazzi, 90: desilva
e siate licenziati. -tenere lo sguardo su dio (un'anima beata).
o psicologica (gli occhi, lo sguardo). s. bonaventura volgar.
avverb. monte, 1-104-6: sguardo e mi giro intorno / in quella parte
, / che saetta il veleno collo sguardo. tasso, aminta, 54: mentre
di qualcuno (una persona, il suo sguardo). marini, i-43: quindi
anche, grave depravazione morale (lo sguardo, il sorriso). burchiello,
profondo, sensuale (gli occhi, lo sguardo). ghislanzoni, 16-137: 1
occhi); profondo (lo sguardo). ghislanzoni, 18-152: la
/ più che i rami, allo sguardo, l'afa che a tratti erompe /
era a vapor sull'onda / simil tirato sguardo, e negra nube 7 parea lo
(gli occhi); sfuggente (lo sguardo). cecco d'ascoli, 915
, risentimento (con riferimento a uno sguardo). solinas donghi, 2-92:
sembianti / amore e maraviglia e dolce sguardo / facieno esser cagion di pensier santi
del timone, senza mai distogliere lo sguardo dalla bussola illuminata dalla lampadina nella sua
3-275: il terrore svanì improvvisamente dallo sguardo di bianca, che si sentì per
nievo, 463: sotto il pallido sguardo della luna, al fresco ve- tolio
. jahier, 2-13: il tuo sguardo polveroso, il tuo cuore rugginoso / il
verdigna di musco, / e tiene lo sguardo corrusco su tutto il suo popolo unito
ogni atto, ogni gesto, e sguardo era in lei pieno di onestà specchiata e
x-3-290: al caro viso il timido / sguardo levar non osa, / o a
levar non osa, / o a mezzo sguardo arrestasi / incerta e vergognosa.
imbarazzo, soggezione, timore (lo sguardo, l'aspetto, il modo di parlare
, pudicizia (il viso, lo sguardo, l'atteggiamento). fatti di
aspettavasi. sbarbaro, 1-239: lo sguardo va da sé a verificare se è scalzo
al mercato dei pesci / a lavarci lo sguardo: ce n'era d'argento,
. mazza, 1-6: se l'interno sguardo innalzi al vero, / e
il petto fieri, e, reggendo lo sguardo nel mio, nessuno tremi quando penetrerà
o alla persona cui è rivolto lo sguardo, l'attenzione, un gesto,
/ contemplarle, ed a 'l suo sguardo sfiorire / le monde carni floride in
vertigine, da offendere con subita fatica lo sguardo, quando fosse pure stata una festa
, 10-9: desto il soldan alza lo sguardo, e vede / uom che d'
. figur. vitreo, inespressivo (lo sguardo). bonsanti, 5-266: uno
). bonsanti, 5-266: uno sguardo vetrato scrutava le carni fresche con ambiguo
sfavillante, vivido (gli occhi, lo sguardo). cesareo, 349: ella
salpava, tutto / metteva vela sotto lo sguardo vetrino / tutto diceva addio sull'onda
. -freddo, inespressivo (lo sguardo, gli occhi, in par- tic
mi guardava fisso negli occhi con uno sguardo di vetro grigio, mi disse con voce
, e in partic. il suo sguardo, in cui l'amante si specchia con
più che stella; / quando lo sguardo e miro / in vetro mi ramiro.
/ testa volgendo, in te lo sguardo intese. / mansuefece e raddolcio l'
); ridente, vivace (lo sguardo). lorenzo de'medici, i-65
goldoni, xiii-498: vibra un tenero sguardo al bel sembiante, / arrriva il
a vibrare tarmi. -vibrare lo sguardo su qualcuno o qualcosa: porvi,
né più in là vibrano lo stupido sguardo. = voce dotta, lat.
estens. molto intenso, espressivo (uno sguardo). piovene, 7-235: le
2. intensità, espressività di uno sguardo. b. corra, 218:
color topazio aveva l'ardente vibratilità di uno sguardo. vibrativo, agg. ant.
olivetti mette il futuro a portata di sguardo. e. m. ferrari [«
6-i-430: mi sarei sottratto per sempre allo sguardo di lei e di tutti, se
. mazzini, 10-73: cacciando uno sguardo airitaiia, vedrete che l'educazione voluta da
vigore. -vivacità, intensità dello sguardo. antonio da ferrara, 98:
tutti i villeggiatori, fermò il mio sguardo alla mia giunta. genovesi, 75:
374: i due si scambiarono uno sguardo di raccapriccio: ma poi pimpeto prevalse,
colori violenti, svelavasi improvvisamente al suo sguardo. e. cecchi, 5-296: né
de'maligni uffizi contro la (lo sguardo). mia persona. soffici,
non mai scorse invibia malcelata (lo sguardo). dia / con più veneno
aspetto con cui un luogo si presenta allo sguardo. folengo, i-26: levavasi già
, in quell'atto, con quello sguardo, se non a un nato dalle sue
ametista. morante, i-49: lo sguardo intorpidato, sotto le pesanti palpebre,
anche: ciò che si presenta allo sguardo. -in partic.: scena,
bernari, 3-265: quattropani abbassò lo sguardo sulle unghie che si pulì accuratamente l'
. atteggiamento del volto, espressione dello sguardo, in partic. in quanto lascia trasparire
avvenimenti, ecc. si presentano allo sguardo o alla considerazione. gheri, 13-ii-151
. ant. gli occhi; vista, sguardo. iacopone, 8-4: il basalisco
4. scena che si presenta allo sguardo (in partic. in un contesto
de vista e destruttura, quale appare allo sguardo. omne altro sentimento eccetto che del
. 6. aspetto esteriore offerto allo sguardo altrui, sembiante (ed esprime nel
io. ant. e letter. sguardo. dante, vita nuova, 12-12
-per estens. intensità espressiva dello sguardo, luminosità. baretti, 6-298.
le palpebre pesanti lasciavano appena intravedere lo sguardo. -per estens. testimoniare ad
, inespressivo (gli occhi, lo sguardo). prati, ii-47: due
in cerca dei paroli / a lo sguardo nascosi ahi non al cor. serao,
egli aveva gli occhi sbarrati, uno sguardo vitreo, orribile a vedersi.
gesto, un'espressione del viso, lo sguardo, ecc.). ghirardacci,
tosto alla sua, che nel vivace sguardo / foco di gloria e di battaglia ardea
3. acutezza, prontezza dello sguardo. navagero, lii-12-71: è uomo
per la vivacità dei gesti e dello sguardo. 4. intensità di un'
-espressività degli occhi, intensità, profonditàdello sguardo. sassetti, 126: nella vivezza
abbacinante; con acutezza e intensità dello sguardo; con arguzia e acutezza d'ingegno
intenso, penetrante (gli occhi, lo sguardo). -anche: visibilità, evidenza
sereno, ridente (gli occhi, lo sguardo); acuto, penetrante; che
vivido (gli occhi); dotato di sguardo mobile e penetrante e, anche,
-acuto, penetrante (la vista, lo sguardo; anche di animali).
e signorile, girando intorno quel suo sguardo ora vivo e penetrante fino all'audacia,
devono essere neri-rosso focati, muso quadrato, sguardo vivissimo, coda mozza. -che
alla visione della donna amata, al suo sguardo, alla sua bellezza. cino
poco, sottolinea; e che lo sguardo, gli orecchi enormi, allegramente asinini
, stanco (gli occhi, lo sguardo). molineri, 1-282: quell'
, anche, desiderio sessuale (lo sguardo, un'espressione). sbarbaro,
quello sfogo di tenerezza senza capire, lo sguardo voglioso teso alle calderroste. moravia,
pesanti, in modo da dare allo sguardo un'espressione insieme triste, vogliosa e
concentrarsi su un oggetto determinato (lo sguardo). cavalca, 11-27: di
-volare con gli occhi: indirizzare lo sguardo tutto intorno a uno spazio, a
/ ché veder lui t'acconcerà lo sguardo / più al montar per lo raggio divino
. indirizzare, dirigere il volto, lo sguardo verso qualcuno o qualcosa. -al figur
cesarotti, 1-xxv-179: volgete intorno lo sguardo, e cercate nella vostra adunanza qual
. 5. distogliere lo sguardo o, anche, il pensiero, l'
-dirigersi su una determinata direzione (lo sguardo). leone ebreo, 396:
loco enfiato. -al primo sguardo, con una sola occhiata. g
nerirosso focati, muso quadrato, sguardo vivo, coda mozza, tosati, non
thomas ha un'allure interiore, uno sguardo che fanno decisamente pensare ad altro.
a. busi, 16-17: il suo sguardo di farmacista che odia dare il resto
a. busi, 16-17: il suo sguardo di farmacista che odia dare il resto
che rendeva ancor più triste il tuo sguardo vuoto e spento. = voce fr
. boopìa, sf. psicol. sguardo languido con occhi dilatati che si osserva
con gli occhi, quanti ne incontreranno lo sguardo ». e si guardò intorno poi
da una clip, ha passato lo sguardo sul palazzo delle nazioni unite al di là
. fenoglio, 3-72: allungando lo sguardo vide una sentinella uscire a balzi da
dilaga, gradevole al piede e allo sguardo. = voce dotta, lat.
imprescindibile dimensione egologica per porsi nel puro sguardo dell'assoluto. a. delcò [
. che rivela imbarazzo, disagio (lo sguardo). frutterò e lucentini, 11-469
dona! » di sua madre, allo sguardo genato di suo padre, che non poteva
vuoto. piovene, 10-164: uno sguardo nel funzionamento della democrazia in america mi
2-33: la monaca, senza distogliere lo sguardo dal corpo ignudo, infrecciato e sanguinante
sono inguardabili, nel senso che indispongono lo sguardo dello spettatore; e invedibile, nel
cui si posi la mano o semplicemente lo sguardo), devo dire che non eran
rapporto censis 1992, 449: uno sguardo, infine, agli andamenti per macrocircoscrizioni
cui si posi la mano o semplicemente lo sguardo), devo dire che non eran
capitano dei marines -un eroe dallo sguardo d'acciaio -si innamori di costui e impari
marchesa ondulosa- mente, con un fresco sguardo nero stillatomi dall'angolo dell'occhio destro
slumata, sf. gerg. sguardo, occhiata, sbirciata. tondelli,
circa trenta secondi. poi spostate lo sguardo su una mano, sulla tastiera,
spinacio, basette da rockeur fallito, sguardo ultraterreno. giacchetta in peluche turchese odorosa di
, spallelarghe, camminata da plantigrado e sguardo da pigliaperilculo perenne. armagnacco, sm
sulla linea smagliante del fucile, lo sguardo segue un punto a destra delle branchie.
genitori indaffarati, giocano e socializzano sotto lo sguardo di una dottoressa, una psicologa e
lui mi sentivo miniaturizzata, con uno sguardo e una statura che non mi appartenevano da
cultore della storia originale e modernità dello sguardo, sensibilità affettuosa per le incertezze e
brillantézza, sf. vivacità, luminosità dello sguardo. palazzeschi, 6-119: riebbe sul
con la natura potranno coccolare con lo sguardo il caravan del cuore o la tenda con
applicazioni che sfuggono per ora al nostro sguardo indagatore. r collettività, sf.
: spettacolo naturale che colpisce fortemente lo sguardo (ed è calco del fr. coup
guardava mai in viso, e aveva uno sguardo conturbante. contusivo, agg.
, colori da sfumare per allungare lo sguardo. ma anche il fido correttore e
, l'espressionedel volto o dello sguardo sottolineandone o attenuandone alcune caratteristiche.
complessa, dunque, matrice di quello sguardo trasversale, spesso ironico e irriverente,
e bonarie silfidi. tutto ciò sotto lo sguardo di orribili disegni femminili (simboli fitomorfici
f. apolloni, 1-15: quello sguardo fiero al di sopra di tutto e tutti
che li invola a ogni momento allo sguardo, e li fa quasi cangi: già
spinacio, basette da rockeur fallito, sguardo ultraterreno. giacchetta in peluche turchese odorosa di
che si può guardare, che attira lo sguardo. deamicis, i-85:
, incorrevo nel pericolo d'incontrare lo sguardo di cimone e quello della sua irrimirabile compagna
come un sogno ad occhi aperti, dallo sguardo di un testimone inconsapevole: antenato letterario
tutte le donne che incontra, uno sguardo lupigno e smanioso. = voce ted
gelo che aveva ghiacciato per sempre lo sguardo dell'amico, e spinto dal caporale l'
neoschiavismo, servitù e lavoro forzato: uno sguardo internazionale. l'indice dei libri del
nessun vano della casa escluso. nessuno sguardo off camera. nessun pensiero segreto tagliato
, che consente di cogliere con lo sguardo un'ampia distesa di paesaggio.
mondo 'a unico verso', e portòlo sguardo e la mente dell'uomo al 'pluriverso'.
fallito, o sconfitto, « dimenticato dallo sguardo di dio ». 2.
tecnico. il tecnico ha dato uno sguardo al portatile, mi ha fatto un sorrisetto
; affissare (gli occhi, lo sguardo). palazzeschi, 16-30:
da un angolo, accompagnare la sonnolenza dello sguardo e il quasi-ghigno, tra amaro e
... quella curva vecchietta con lo sguardo fondo e come meravigliato, e quella
secessione. rsborniata, sf. sguardo indirizzato di sottecchi, di traverso,
. tosc. vispo, mobile (lo sguardo). tozzi, iv-72: qualche
slumaménto, sm. gerg. sguardo, occhiata, sbirciata. a
e della santità, gli occhi senza sguardo, fatti bianchi dalla sopraelevazione ieratica.
da riflettere l'immagine, schermando lo sguardo (una lente, gli occhiali da sole
c'èun perenne sorriso sfolgorante e lo sguardo è sveglio e penetrante. = comp
, truce (gli occhi, lo sguardo o, anche, l'espressione del volto