il cieco furore che gli inietta lo sguardo. = voce dotta, lat.
. moravia, 18-5: il mio sguardo di regista inquadra, in un angolo
pesaro. -figur. abbracciare con lo sguardo, in modo immediato e preciso.
inquietudine, apprensione o sdegno (lo sguardo, il volto, una parola)
1-viii-245: tosto l'eroe coll'inquieto sguardo / cerca patròclo, e lo ravvisa in
, io (175): alzato lo sguardo alla faccia del padre,..
3. figur. inquisitorio (lo sguardo). bonsanti, 4-442: a
, 4-442: a lungo andare, uno sguardo inquirente... diventava fastidioso.
: inquisitorio (una persona, lo sguardo, un atteggiamento, ecc.).
ostessa. cicognani, 13-357: era uno sguardo penetrante e inquisitivo. clara ne rimaneva
penetrante, indagatore, inquisitorio (lo sguardo, un atteggiamento, ecc.).
elettrica, si colmava di quel suo limpido sguardo ch'egli sfuggiva temendolo inquisitore.
. oriani, x-17-169: il suo sguardo lo respingeva sempre con quella fissità inquisitoriale
indagatore, indiscreto, sospettoso (lo sguardo, un atteggiamento). bocchelli,
il teologo,... con uno sguardo inquisitorio: -da chi -domandò -l'avete
la fiacca -. le lanciò uno sguardo inquisitorio: - come mai, nelly?
inviperirle le chiome, ad insanguinarle lo sguardo... scatenatamente imperversando, se
quest'odio ritrova / ogni giorno uno sguardo, una rotta parola, / e
in baratri, dalle tenebre iniscandagliabili allo sguardo. papini, vi- 40:
occhio. -con valore collettivo: lo sguardo. tanaglia, 2-221: [il
ant. brillante, sfavillante (lo sguardo, l'occhio). piccolomini
del timone, senza mai distogliere lo sguardo dalla bussola illuminata dalla lampadina nella sua
. letter. cogliere rapidamente con lo sguardo, sorprendere. percoto, 362:
vivacità, brillio degli occhi, dello sguardo che per lo più esprimono un intenso
. stuparich, 5-155: il suo sguardo non mi lasciava e, strano,
il volto, gli occhi, lo sguardo). bandello, ii-1191: chiari
scintillare, sfolgorare (il viso, lo sguardo, gli occhi). sacchetti
un doppio sole, / il chiaro sguardo e 'l bel riso celeste / su le
decisa e un così luminoso lampeggiare dello sguardo ch'egli non potè fare a meno di
un desiderio, un impulso: nello sguardo, negli occhi, nel volto).
; rendere sfavillante, sfolgorante (lo sguardo); mostrare con viva e seducente
12. esprimere, mostrare con lo sguardo o con l'atteggiamento (un forte
: vivace luminosità degli occhi, dello sguardo. -anche: gli occhi, lo sguardo
sguardo. -anche: gli occhi, lo sguardo stesso; occhiata rapida e penetrante.
affacendatissimi, trascorrono senza degnarvi d'uno sguardo, e si sa che, per lo
al giardino non lo degnò neppure di uno sguardo, così che rimase brullo e pietroso
barone paolo, lanciando su lucia uno sguardo di completa incomprensione. -impartire (
de sanctis, ii-15-140: talora uno sguardo sicuro, ben lanciato, rimane incancellabile
animale -per estens. ant. sguardo, occhiata. matteo correggiaio, 27
tarchetti, iv-59: ha rivolto lo sguardo sul suo passato, e non vi
tristezza profonda (la voce, lo sguardo, l'aspetto). capitoli
così cari uffici alza languente / lo sguardo alquanto il cavaliero e mira / la
/ parlaron gli occhi, e con sguardo languente / emendando il tacer del labbro
misurati, levando di sul piatto lo sguardo ceruleo, si mise a supplicare languidamente
hai baciato tanto. -con lo sguardo spento, velato. brusoni, 8-69
6-138: antioco, fissando languidamente lo sguardo ne gli occhi della sua vita, stette
velato, spento, offuscato (lo sguardo, l'occhio). marino,
. passeroni, 3-11: un suo sguardo tutelare / verrà forse a dissipare / quella
spento, appannato (rocchio, lo sguardo). petrarca, iii-2-62: allora
e signorile, girando intorno quel suo sguardo ora vivo e penetrante fino all'audacia
aveva [la gatta] fatto lo sguardo più dolce, gli occhi più grandi
estens. annebbiarsi, appannarsi (lo sguardo). tasso, 9-86: vede
ho visto la durezza splendente di quello sguardo attenuarsi e languire, ho veduto..
e, in partic., dello sguardo), che tende a manifestare sentimenti
lanuginosa, i modi composti, lo sguardo magnifico, convocarono uditori e conciliarono silenzio
letterato. pascarella, 1-230: lo sguardo m'andava insistentemente sulla altissima torre,
vasti tratti (l'occhio, lo sguardo). berni, 51-3 (iv-211
paura! manzini, 12-66: con lo sguardo, giuliana la scartò, la buttò
: senza avere altra risposta, che uno sguardo di disgusto, d'abominazione, bernardo
avidi come al primo giorno di quello sguardo incantato e rorido, di quella grazia timorosa
dimostra, che esprime lascivia (lo sguardo, l'atteggiamento, la condotta).
donna, che non puote / soffrir lascivo sguardo, sottomette / e abbassa gli occhi
. guarini, 67: se lascivo sguardo / di cupido amator vien che la
immerso / idol si faccia un dolce sguardo e un riso. comanini, l-m-305
, soddisfatto (gli occhi, lo sguardo). aretino, vi-107: io
, e il mirare altrui con sguardo lascivo. 7. letter.
che volgi dal colle il sereno / sguardo sul trasimeno / lucido come lastra d'
/ al sole, come ad uno sguardo / vigile che tentasse / le latebre dell'
portici. -di sbieco (uno sguardo). e. lecchi, 5-111
. berchet, 1-121: un solo sguardo alla storia convince chiunque che la fortuna
questo uion, la quale si presentava allo sguardo degli uomini, non biancheggiava di bianchezza
); puro, limpido (lo sguardo). a. mazza, lxxv-365
sull'aia e li segue / con lo sguardo. 3. dipingere.
morale della compagnia, o daranno qualche sguardo alla sfuggita, e qualche sospiretto innocente
involo or uno et or un altro sguardo. boccaccio, dee., 4-5 (
d'un viso, l'espressione d'uno sguardo. govoni, 9-10: il prato
con un passo così legato, con uno sguardo così adombrato, con un viso così
. 7. osservare con lo sguardo, scorgere. buonarroti il giovane,
... e fissandomi, il tuo sguardo ebbe un lampo di tristezza. lucini
: 'leggermente guardare', direbbe e uno sguardo rapido, e anco la poca attenzione.
volto; ardente e soave vivacità dello sguardo. giusto de'conti, i-117:
e sicuro (l'occhio, lo sguardo). petrarca, 71-7: occhi
oimè il bel viso, oimè il soave sguardo, / oimè il leggiadro portamento altero
prima forma. selva, 3-205: lo sguardo al legno alzò di frutti onusto.
9. languido (l'occhio, lo sguardo). bartolini, 15-53: i
uomo sensato e buono, il cui sguardo intellettuale vede in voi tutto rovesciato e
indulgenza, tenerezza, sollecitudine (lo sguardo). jovine, 448: lo
di zante non degnava neppur d'uno sguardo codesta pulce che gli pizzicava l'orecchio.
estroflessa con la punta ripiegata, lo sguardo fiero, la coda dardeggiante o parallela
, 388: sì falsamente mi 'nganno lo sguardo, / sì come a lo leone
. d'annunzio, v-1-378: quello sguardo nero che aquilino teneva sempre fisso su
-lesto d'occhio: che ha lo sguardo attento e vigile. bocchelli,
, ha le labbra serrate e lo sguardo prudente. 2. felicità di cui
aveva su cui riposar con fiducia lo sguardo, che il lettighiero, il quale
manzini, 17-114: 11 suo strano sguardo... persuasivo al di là d'
coinvolge senza vincolare. liberale, il suo sguardo trattiene senza costringere. landolfi, 8-55
, ornai t'avvezzi / con lieto sguardo a contemplar la tomba. gioberti,
come io conoscevo lui, colse nel mio sguardo questo lampo libertino. -che muove
cioè se uno inciampa libidinosamente con lo sguardo e impudicamente si sentirà commovere il cuore
alla libidine (l'aspetto, lo sguardo). pavese, 6-332: c'
2-214: mirar mi giova con assiduo sguardo / licenziose nubi andar pel cielo.
un gesto, l'aspetto, lo sguardo). dante, inf.,
uomo che vi apparisse, rattristava lo sguardo e il pensiero. tommaseo, i-275:
bieco, minaccioso (l'occhio, lo sguardo). brancoli, 3-158: le
tarchetti, 6-i-656: ha rivolto lo sguardo sul suo passato, e non vi
volto); profondità, acutezza (dello sguardo). bresciani, 6-xii-86: la
fra gli aerei poggi / di bello- sguardo,... io, cinta d'
: son passate / limpide notti nel tuo sguardo al folto / stormire delle stelle.
capelli tirati sulle orecchie scoperte, limpida nello sguardo. ber nari, 3-250: avevo
l'aspetto, il volto, lo sguardo); fiorente di salute, di bellezza
più puri, più ingenui nel loro sguardo, di quegli occhi come ne immaginiamo
che da uomo religioso. -occhio, sguardo di lince: vista acutissima, pronta
luna or coglier puote / il tuo sguardo lincèo cose novelle, / quante non mai
perspicace, sagace, penetrante (lo sguardo interiore, l'intelletto, la conoscenza)
il giovane, 9-556: se di sguardo mai d'occhio linceo / valesse acume a
sensibilissimi, di vista acutissima, di sguardo penetrante (o di intelligenza pronta,
4. figur. seguire con lo sguardo o con l'immaginazione (il contorno
, 5-48: non ho capito né quello sguardo aggressivo e porcino, né la frase
la notte aggrava, / così lo sguardo mio le facea scorta / la lingua,
uno ne chiude per far quel tenero sguardo che il mondo galante chiama l'occhietto
lisippo? / a chi l'invido sguardo altrove intenda, / e paia cieco a
10. addolcirsi, illanguidirsi (lo sguardo). frateili, 1-242: gli
anche fisico... anche lo sguardo, prima rigido, le si era come
. -languido, lacrimoso (uno sguardo). pirandello, 8-77: gli
l'occhio); raggiante (lo sguardo). panzini, iii-294: le
azzurro. cinelli, 1-229: lo sguardo spazia nella pianura; i monti che la
sì liscia e pomposa, con severo sguardo e d'acerba voce non lasciò di chiamarla
mondizie femminili non gli avessero attirato lo sguardo e 'l riso del pubblico. lucini
era una litania contro le donne e uno sguardo benevolo per i maschi ai quali,
: se nel bel viso / lo sguardo affiso / e odo intanto / il dolce
bernari, 6-261: il capo reclino, sguardo paziente, bettina aspettava che noi smettessimo
fino a una certa altezza (lo sguardo). fenoglio, 1-294: nel
invidia o disprezzo (un gesto, uno sguardo). segneri, i-258: se
andò incontro molle, cascante, collo sguardo dolcissimamente avvelenato dal più voluttuoso lividore.
: come alla donna egli drizzò lo sguardo, / riconobbe, quantunque di lontano
sperduto nello sguardo, guardare da quella loggetta in un
stradicciola di campagna, lontano da ogni sguardo indiscreto. -con litote. non lontano
: come alla donna egli drizzò lo sguardo, / riconobbe, quantunque di lontano
(il volto, gli occhi, uno sguardo, un atteggiamento); che serve
-offuscato, annebbiato (l'occhio, lo sguardo). cavalca, 9-194: mondo
più acuto degli altri pappagalli; lo sguardo vivo; la voce sonora ed i movimenti
loschéggio, sm. letter. sguardo torvo e truce, che esprime
nipote, il funesto lo- scheggio dello sguardo di lei e il sottile sorriso di quella
gli occhi. marino, 16-169: ha sguardo fellone ed occhio losco. algarotti,
vista, miopia o strabismo (lo sguardo). aretino, 14-92: ha
che un brutto animale, nel cui sguardo nessun entusiasmo, anzi vi spuntava qualcosa
scolpito; / gl'itali mevii dallo sguardo losco / mordonsi il dito.
o effetto (un gesto, uno sguardo, un atteggiamento). -anche:
velo lubrico. bocchelli, 2-v-220: lo sguardo imbambolato e lubrico di franceschino sulla ragazza
interna emozione (l'occhio, lo sguardo, il sorriso, anche il volto)
e pianto. -che ha uno sguardo luminoso e vivace, anche ammiccante d'
. -che si manifesta attraverso lo sguardo (un sentimento). stuparich
deltinterna emozione (l'occhio, lo sguardo, il volto, il sorriso).
ombra del nero / cappello il nero sguardo luccicò. bocchelli, 1-i-73: gli luccicarono
: pur continuando a passare [lo sguardo di leone] dalle mattonelle di destra
maligna), degli occhi e dello sguardo; vivacità dell'aspetto e del sorriso
un luccicore miserevole che ricordava allo sguardo le traccie bavose della lumaca.
anche malata) degli occhi e dello sguardo. - anche: velo di lacrime.
= deriv. da allucciare * fissare con sguardo da ubriaco '(cfr. allucciare1
-senso della vista; capacità visiva; sguardo. lapo gianni, xxxv-n-599: provo
siccome bruna ebbe una luce di tristezza nello sguardo. -vivacità, forza dello sguardo;
nello sguardo. -vivacità, forza dello sguardo; espressività degli occhi; capacità di
suscitare il sentimento d'amore con lo sguardo. -anche: limpidezza e serenità del
faceva risaltare tutta la luce del loro sguardo. pratolini, 10-232: « oh
luna. -a luci liete: con sguardo ilare e giocondo. b.
-andare a luci chine: con lo sguardo rivolto a terra. g
le luci da qualcosa: distoglierne lo sguardo. benivieni, 2-53: gismonda.
. per estens. chiaro (lo sguardo); che manifesta un'intima gioia
lasciavano, per così dire, lo sguardo dove fissavansi. deledda, 111-931:
avesse mostrato desiderio d'ottenere un suo sguardo lusinghiero, tosto ella glielo avrebbe donato
4. per estens. brillio febbrile dello sguardo. pirandello, 8-97: gli occhi
minaccia. -brillare sinistramente (lo sguardo, gli occhi). misasi,
ma senza far motto: solo lo sguardo gli luceva sinistro e un ghigno ne
.. proseguiva oltre, con lo sguardo fisso sulla poca luce che la lucernetta legata
del carattere attraverso il volto o lo sguardo; modo di guardare; aspetto,
), con partic. riferimento allo sguardo fisso degli ubriachi. lucìa1,
, sfavillante (l'occhio, lo sguardo: in quanto esprime un profondo sentimento
abbondanza dei capelli e della barba, lo sguardo immobile e lucido, quell'espressione tetra
-bagliore, lampeggiamento dell'occhio, dello sguardo. d'annunzio, v-1-420: nelle
4-143: una natura ribelle con dentro lo sguardo perpetui lucori d'ironia.
di malinconia, curvo di schiena e di sguardo, dialogando tra le labbra e le
oggetti; e che su tutto quello sguardo strusciante lasciasse una scia lumacosa. vittorini
plur.: gli occhi, lo sguardo. dante, liii-65: qui vivo
avverse. 9. espressione dello sguardo, forza emanante dallo sguardo o dagli
espressione dello sguardo, forza emanante dallo sguardo o dagli occhi che rivela i pensieri,
. 10. occhio vivo, sguardo penetrante; aspetto sfolgorante. laude
3. radiosità del sorriso, dello sguardo, del volto. d'annunzio
tempo. d'annunzio, i-492: lo sguardo ei tien su 'l cofanetto assiro /
-spiritato (l'occhio, lo sguardo). buonafede, i-167: eccolo
'lunetta 'e che guardavi con uno sguardo superstizioso. 23. famil.
, 3-186: come dall'alto lo sguardo scorge più vasto orizzonte, l'anima
visiera, / quattro passi durante lo sguardo fitto in cuore. tecchi, 11-108
che si sofferma con insistenza (uno sguardo). - anche al fìgur.
, 3-662: l'imperadrice allor con lungo sguardo / a me pur disse: federigo
, 1-445: gli uomini inconsueti allo sguardo lungo nelle storie sbigottiscono del presente.
. figgeva sulla persona di antonio uno sguardo lungo, ostile. -minuzioso,
298): il pescatore gira uno sguardo lungo la riva, guarda attentamente lungo l'
la folla indiana s'avanza con uno sguardo ed un passo che non è soltanto
di luogo. bernari, 4-42: dallo sguardo che pugliese gli rivolse capì di aver
bellezza arde più cuori con un solo sguardo che non fa in dieci anni la
fascino (di una persona, dello sguardo, ecc.). boiardo,
/ un omero superbo, un dolce sguardo, / una lusinga di vedute donne
. fagiuoli, ii-53: ti lusingò uno sguardo, un ghigno, un motto,
gli durava ancora la sensazione avuta dallo sguardo di lei; nella strada, quando
salutarla. era pur sempre il medesimo sguardo, così dolce, così profondo, così
moretti, ii-265: potevo insomma fissare lo sguardo su un lussuoso pellerossa che dalla copertina
; sfavillare (gli occhi, lo sguardo). -in partic.: lasciar
, sfavillante (l'occhio, lo sguardo: in quanto esprime un profondo sentimento
.. fece passare sotto al nostro sguardo, come un mazzo di diaboliche carte
un grosso castrone di duello studentesco, aveva sguardo vagamente tetro negli occhi pallidi.
ombra, incanutire, / velar lo sguardo, appesantire il passo, / e
dell'ombra / lo sfuggir del tuo sguardo. -infiammato, ulcerato; sofferente
buona; / e lo accoglie lo sguardo che ignora, / col bacio che sa
, dalla sensualità (gli occhi, lo sguardo). panzini, iii-584: tenebroso
3. lucentezza, splendore (dello sguardo, del viso). carducci
... sempre minacciano il madore dello sguardo e talvolta lo invadono.
aveva tranquilli e neri con uno sguardo lento non privo di una sua inconscia
, 1-537: se non fusse alcun soave sguardo / de'tuo'begli occhi, i'
. sanminiatelli, 11-203: aveva lo sguardo strabico di chi converge gli occhi su
: da inquisitore, inquisitorio (lo sguardo, l'atteggiamento). sinisgalli
magliettina. capuana, 14-40: lo sguardo di stefano errava dalla spilla con brillanti
la fronte della sua figliuola con lo sguardo, come se ne volesse strappare magneticamente
una persona, un atteggiamento, uno sguardo, una dote fisica, morale o
bruna capigliatura di adolfo, il suo sguardo di fuoco, il bianco e profumato
nello slancio, nella levigatezza, nel magnetico sguardo, nel vibrar della lingua trisulca,
atteggiamento che precede al salto, collo sguardo cupo, vitreo, magnetico, che
i calzoni sul palcoscenico, sotto 10 sguardo magnetico del dominatore impomatato. -che
/ -magnetizzata l'ho d'uno sguardo! ghislanzoni, 1-39: un lafontaine
. / - magnetizzata l'ho d'uno sguardo! 3. figur. avvincere
1-ii-36: begli occhi, un vostro sguardo, un vostro giro / non giammai con
paura; spaventevole, minaccioso (lo sguardo). bocchelli, 1-1-438: si
scarmigliato. comisso, v-175: lo sguardo attonito e imbizzarrito tra i capelli biondi
e nuocere ad un'altra col solo sguardo. verga, 4-77- bisognerebbe mutar di
/ certo, ed or baldi un tuo sguardo cercando / al mal domo cavai saltano
, ahi, lasso! un breve sguardo / all'aspra passion che dura tanto.
aperte. piovene, 3-71: lo sguardo di luca andò istintivamente all'ingresso.
volger la testa e guardare: lo sguardo cupo, d'antracite, ha nella tristezza
ardir tanto, dove pure in uno sguardo si può con evidenza convincere la menzogna
(l'espressione del volto, lo sguardo); che nasce da ostile disposizione
. -che rivela diffidenza (lo sguardo). viani, 14-439: -tant'
il dimani mattina, la donna dallo sguardo malfidato, alle sue amiche.
errante, / l'innamorato e cerulo tuo sguardo / par che tutto mi sugga il
malignità di vapori ricevuti per invidia di sguardo, il principio de la quale è
i-140: del volgo ignoto al vigile / sguardo maligno e al bisbiglio molesto, /
fioria / a chi fisava quel suo sguardo intento. tecchi, ii-202: la
-il padre l'accarezzò malinconicamente con lo sguardo. — in modo struggente; pateticamente
; una fisonomia dolce, melanconica -uno sguardo pieno di-tenerezza e di bontà. tarchetti
malignamente) maliziosa del volto, dello sguardo, del sorriso; tono più o
un gesto, un discorso, lo sguardo); che allude, in modo
col semplice mio furibondo... sguardo gli assalitori malnati. e. fabbri
negativo e malefico esercitato, soprattutto dallo sguardo di persone dedite a pratiche magiche e
. deledda, iv-602: bastava uno sguardo per accorgersi che il podere andava in
, superbo (l'occhio, lo sguardo). arlia, 1-209:
, freddi e malvagi, sfuggirono lo sguardo dell'uomo di dio. -sostant.
con la fronte alta, con lo sguardo sicuro, col petto rilevato, con lo
che la malvagia; / quando ti sguardo da sera o mattina, / più bianca
veggendo ridere ognuno, si girò intorno lo sguardo malcontento. fucini, 144: il
[cose] dunque, referite allo sguardo divino, necessarie si fanno per la condizion
che dalla sua ingiustificata miseria volgeva lo sguardo alla propria vita, si accorgeva
una determinata direzione, fissare (lo sguardo, gli occhi). gradenigo,
ravvisata neanche se avesse mandato dentro uno sguardo. tecchi, 10-138: mandò l'
indefinibile, simile a poco, allo sguardo d'un maniaco. de pisis,
per iscansarli; quando, il suo sguardo s'incontrò in un oggetto singolare di
sembianti / elena ogn'alma e ogni sguardo appaga. casti, vi-182: ditemi
attonito don canadà; misurò con uno sguardo que'diversi manipoli de'giuocatori, e
/ credeva il mio fantoccio con un sguardo / di sbriciolar tutto il femmineo sesso.
per modo da far roteare a volontà lo sguardo della marchesa. sinisgalli, 6-35:
lam- pugnani ma non varcarono con lo sguardo la prima cintura delle teste; erano
. -rendere meno feroce, addolcire lo sguardo. tasso, 12-30: giunse l'
/ testa volgendo, in te lo sguardo intese. / mansuefece e rad- dolcio
-raddolcito, reso più mite (lo sguardo). gozzano, i-756: uscì
, l'espressione del volto, lo sguardo). petrarca, 17-5: vero
non vogliate essermi avara / d'uno sguardo mansueto / o d'un risolin discreto
domandare. sbarbaro, 1-103: lo sguardo a intruso che accolse la mia intromissione
, 1-537: se non fusse alcun soave sguardo / de'tuo'begli occhi, i'
il denaro. lui la fulminò con lo sguardo... vuoi proprio farmi passare
, 11-24: issione girò sulla folla uno sguardo solenne ed alato, lasciò scorrere un
: il ballo insegna a misurare collo sguardo la periferia di cinquanta o più mappamondi
azzurra trasparenza, serenità (di uno sguardo). guglielminetti, 13: quand'
-vieni! / io negai fisa al suo sguardo di mare. montale, 3-193:
una pellicciosa e margaritante regalità, come sguardo di eccelsa teodora o di caterina allo
un atteggiamento, il volto, lo sguardo, ecc.); insensibile; fermo
incarnato marmoreo e rilassato insieme, lo sguardo irraggiungibile sotto palpebre gravi e sopracciglia nere
esprime perfidia o maliziosa intesa (lo sguardo, gli occhi). baldovini,
cantù, 393: fece scintillare allo sguardo del carceriere un bel marsupio d'oro
; come a dire, un dolce sguardo, un amico cenno, un soave
espressione, una maschera; finché lo sguardo gli sbandava appena. bonsanti, 4-255:
, ai lineamenti, all'espressione dello sguardo, che talvolta lasciano trasparire i pensieri
correggere i tratti e l'espressione dello sguardo, sottolineando o attenuando alcune caratteristiche (
/ mostra vigor più che viril lo sguardo. zucchelli, 309: li prìncipi
piacere e di diletto nel quale lo sguardo si delizia, il petto soavemente respira e
giorno, ii-986: te con lo sguardo e con l'orecchio beva / la dama
divertente. landolfi, 2-195: lo sguardo possedeva in grado massimo la mirifica qualità
uomo dalla robusta ossatura e dal fiero sguardo aquilino ha in mano una tazzina di
, né sensi, ma in quell'imo sguardo di mente formalmente (così parlando)
térésah, 1-121: c'è nel tuo sguardo, nel tuo sguardo eterno / materiato
c'è nel tuo sguardo, nel tuo sguardo eterno / materiato di tristezza e d'
suoi occhi di cui non avvertiva lo sguardo cambiato; e maternamente impudica, pareva
dell'animo, un atto, uno sguardo, ecc.). torini,
, con occhio di matrigna: con sguardo severo e malevolo. bandello, 2-15
o volto di matrigna: rivolgere uno sguardo severo, corrucciato, malevolo, minaccioso.
che lascia trapelare tale vocazione (uno sguardo, un modo di comportarsi).
ciuta, prosperosa e matronale. aveva uno sguardo benefico, e le cose diventavan facili
in giro, / che portava lo sguardo assai lontano, / tutto d'or mattonato
con le liete / spume a lo sguardo e giù nel sen si ferva / quel
sua testa gli parve imponente, lo sguardo duro, insensibile, le guance maturavano sanguigne
e dinanzi al quale molte abbassavano lo sguardo. 7. complesso armonico delle
aia e li segue / con lo sguardo, poggiata allo stipite, affranta /
dei cappelli borsalino e passeggiano intorno uno sguardo atono. ungaretti, xi-196: va giostrando
., 1-29: com'io da loro sguardo fui partito, / un poco me
può dedurre dalla prima con solo uno sguardo immediato della mente. conviene allora ricorrere
chiari, 1-i-50: mostrarmi al suo sguardo quale io sono nell'integrità dell'avvenenza
visibilmente preoccupato (un atteggiamento, uno sguardo); lento, misurato (un gesto
pensieri profondi (un atteggiamento, uno sguardo, ecc.); lento, misurato
potere di pietrificare chiunque ne fissasse lo sguardo). dante, inf.
sul viso: / le fredde allo sguardo, dai denti d'acciaio biaccato: /
una persona, il riso, lo sguardo). serafino aquilano, 49
ridono il riso folle, fanno lo sguardo meduseo. guglielminetti, 2-31: oh!
pareva nascere e moltiplicarsi a volontà dello sguardo. 2. melarancio. b
, 4-195: il favor di un vostro sguardo è quel che anelo, e lo
la melote o pelle pecorina: lo sguardo tiene rivolto al cielo, che gli
delle cateratte o del renaio e con lo sguardo acuto trapassano tacque per scorgere dove sguiscia
/ ne tolse il lume al temerario sguardo, / che le leggiadre membra /
vite fulminee! potrai tu scolpire lo sguardo? gli antichi accecarono le statue.
il corpo di lei è come 10 sguardo. -lacerare, tagliare a membro
semenza, /... / di sguardo malinconico e coperto, / nero di
-volgere in una data direzione (lo sguardo, 11 passo, ecc.)
(l'occhio, il volto, lo sguardo). petrarca, 129-9: e
, 201: se 'l vostro sguardo sol mi spinge e mena, / come
8. diretto, rivolto (lo sguardo). poerio, 3-262: dà
una cosa bella, ricordati che ogni sguardo altrui usurpa il tuo possesso. il
impensierirmi per l'avvenire. -occhio, sguardo, vedere mentale: capacità di giudizio
mente? petrarca, 351-10: divino sguardo da far l'uom felice, / or
o qualcosa: osservarli attentamente con lo sguardo o considerarli col pensiero; prestarvi viva
faccia allo straniero, che coll'obliquo sguardo dell'invidia ci affisa timido e si avvede
così dubbioso a terra volto / lo sguardo tiene, / la donna in lui
aprì la lettera, vi rivolse lo sguardo e diede in una esclamazione di maraviglia
stupore, che si manifestanel volto, nello sguardo, nel tono della voce, nell'
, / amore a maraviglia e dolce sguardo, / facieno esser cagion di pensier
quel ch'oggi il cielo onora / soave sguardo, al chinar l'aurea testa,
un atto, un gesto, uno sguardo). maestro alberto [tommaseo
. -anche: manifestare stupore con lo sguardo o con l'aspetto; dimostrare sorpresa
specie di meravigliata allegria in fondo allo sguardo. meravigliévole (letter. maravigliévole
è molto / se vi ho dato uno sguardo. jahier, 182: è successa
mercanteggiare non ebbe mai una qualità di sguardo più fredda e accorta. bocchelli, 14-211
il quale, ritraendoli da quello celestiale sguardo, li mena alle cose,
mercato dei pesci / a lavarci lo sguardo: ce n'era d'argento, /
petrarca, 183-7: se 'l dolce sguardo di costei m'ancide, / e le
fagiuoli, ii-53: ti lusingò uno sguardo, un ghigno, un motto /
questi casi ai meschinazzi che dal solo sguardo e strepito di voce vanno a ritrovar caronte
, i-185: eccolo, con lo sguardo smarrito, dimandare a follia quello per
gli occhi gli brillarono, annullando il suo sguardo dove l'alterigia e la sopportazione si
fisso in una determinata direzione (lo sguardo). dante, par.,
-messi d'amore: gli occhi o lo sguardo di persone innamorate. dante,
: gli occhi sereni e 'l dolce sguardo onesto, / ov'amor le sue
di tristezza, offuscato dal pianto (lo sguardo, gli occhi). tasso,
: ciascuna dell'ornatissime donne al primo sguardo parvemi che arrivasse alla meta del trent'
rigor di lei, / ch'ai vago sguardo ancor pon legge e freno, /
una persona (l'occhio, lo sguardo); impenetrabile, impassibile. -anche
, x-28-61: lo intirizziva con quel suo sguardo, fiso, metallico. de roberto
-fermo, fisso, immobile (lo sguardo, l'occhio). savinio,
tratta di strutture politiche -il cui sguardo rivoluzionario è critico anche nel vivere
nel vivere un'esperienza irriducibile: è lo sguardo cioè della coscienza di classe.
di dolci... e il veloce sguardo donnesco con cui mary avviluppò il protagonista
: cominciò a girare all'intorno uno sguardo metodico: i suoi gesti e i
tronco. cassieri, 53: alzò lo sguardo agli appartamenti 9 e io e ne
un attimo il campo del più pronto sguardo umano e col fato della turbinosa metropoli
-dirigere, posare, rivolgere lo sguardo o gliocchi in una determinata direzione.
': sta guardando attentamente. bello- sguardo, è una villa nobilissima poco lontana da
di lamentarsi, pure si capiva dallo sguardo che provava un certo piacere nel sentirsi
mio / tanta virtute ha sol un vostro sguardo. machiavelli, 695: io comincio
suo lavoro, e seguì con lo sguardo quella strana coppia. 3.
, / sui lunghissimi cigli del suo sguardo. 4. marin. disus
oscuramente minaccioso (il riso, uno sguardo). d'annunzio, iii-2-77:
teresa diede di traverso alla sorella uno sguardo tagliente, micidiale. -che
molto acuto (l'occhio, lo sguardo). beccaria, ii-182: si
da poter da un lato gittare uno sguardo sicuro su la storia generale e le
.: espressione del viso o dello sguardo che denota benignità, amorevolezza. -anche
gentilezza d'animo (l'aspetto, lo sguardo, un gesto). dante
. -volgersi, indirizzarsi (lo sguardo). domenico da prato, lxxxviii-1-489
giò la incontrò [nunziata] collo sguardo, mentre seguiva una migrazione di scintille,
sorprendere un gesto o un'attitudine o uno sguardo per avere un sicuro indizio, mentre
, di colore scialbo, di minaccevole sguardo e di terribile aspetto. tasso, 6-23
(175): alzato lo sguardo alla faccia del padre, quasi per
e, in partic., lo sguardo, il tono della voce).
, / con vista orrenda e minacciante sguardo. ariosto, 29-52: duo boscherecci
si vede / cruda e sdegnosa e collo sguardo bieco / minacciatrice. 2
, vendette (una persona, lo sguardo, i gesti, il comportamento, la
e a quando a quando volge lo sguardo tra sospettoso e minaccioso verso i gridatori.
scolpirci fuori il segreto, girò lo sguardo... e questo fermossi sul minchionatorio
stordimento; intontito, imbambolato (lo sguardo, gli occhi). buonarroti il
cecchi, 6-105: nel contrasto fra quello sguardo scintillante di curiosità e quelle mani inerti
,... del loro lungo sguardo vedevano compiacersi anche la principessa o la
, e sembrava volermi trapassare con lo sguardo; ma da un paio di giorni noto
moravia, i-511: dal bar lo sguardo poteva scorrere fino in fondo al
grande e donna eppure bambina con uno sguardo commosso e minuto. 41.
differenze più a minuto. -con sguardo penetrante, attento. nannini [ammiano
e nondimeno le lasci comprendere d'uno sguardo. tenca, 1-232: col foscolo può
, molto grandi, con il particolare sguardo fisso e infelice che è proprio dell'estrema
una determinata direzione (con riferimento allo sguardo). alberti, iii-135: mirare
sollevato dagli altri. -fissare lo sguardo; guardare con attenzione, insistentemente.
scienza! - esclamò raspail seguendo con estatico sguardo 1 due giovani alati, che calavano
, xii- 53: volgendo lo sguardo a kassala, che ci stava di
due quinte di colli, ma lo sguardo andava, lontano, sulla pianura sparsa
amoroso, / si per lo primo sguardo / vi 'maginai, ond'ardo.
camminare con gli occhi bassi, tenere lo sguardo fìsso al suolo, in atteggiamento di
tr. letter. fissare attentamente lo sguardo su un determinato oggetto; levare gli
qualcosa o qualcuno; cercare con 10 sguardo, guardare con intensità (e indica
. brusoni, 1-31: miratolo con fiero sguardo, gli disse che se gli togliesse
(gli occhi, la vista, lo sguardo). dante, viii-4: gli
: non osò giammai di mirarla lo sguardo di alcun malvagio, senza confonderli.
la notte aggrava, / così lo sguardo mio le facea scorta / la lingua
talor sì stolto / che tolsi qualche sguardo al suo bel volto. metastasio, 1-i-196
. d'annunzio, iv-1-14: il suo sguardo, nello specchio, si fermò alle
noto. varano, 1-485: alza lo sguardo / e mira il nazareno, il
fattezze. -rivolgere, abbassare lo sguardo su una parte del proprio corpo.
: vibra [lo sposo] un tenero sguardo al bel sembiante, / arriva il
. sm. ant. e letter. sguardo, occhiata. giovanni di bonandrea,
con una rapida occhiata, al primo sguardo. berni, xxvi-2-18: va grand'
e splendore nell'affissamento di esso mirativo sguardo dal verbo nel padre e dal padre
— tenere mirato: fissare con lo sguardo. c. e. gadda,
{ miradura), sf. ant. sguardo par ticolarmente intenso, occhiata
lasciavano i passanti, le facce senza sguardo dei camerieri che portavano le pozioni agli
è argomentativa e niente conosce con semplice sguardo, bensì discorrendo. batacchi, i-25
, ingannatore (l'occhio, lo sguardo). anonimo, i-530:
di un luccicore miserevole che ricordava allo sguardo le traccie bavose della lumaca.
, misericordia o anche compatimento (lo sguardo, un gesto, ecc.).
che rivela benignità e clemenza (lo sguardo, l'espressione del volto, il
del sorriso, a ogni guizzo dello sguardo si rivelavano mille misteriosità della sua anima
guardarlo in maniera diretta, usurpando lo sguardo degli angeli o dei dèmoni. calvino,
pananti, ii-90: natura che al profan sguardo si cela / e al saggio indagator
scolaro assiste allo strazio, con lo sguardo assorto e compassionevole con cui la scienza
guardarlo in maniera diretta, usurpando lo sguardo degli angeli o dei demoni.
quando la donna sabauda il fulgido / sguardo al liuto reca e su 'l memore /
all'infuori della misura. con uno sguardo hanno misurato e pesato tutto.
dal suo labbro, il volto, lo sguardo, ogni moto, ne spirava
pellico, 2-490: io misurava con lo sguardo la vastità del pelago. svevo,
altro, freddi, misurandosi con lo sguardo, sapendosi nemici. baldini, 6-46
a discorrere. -abbracciare con lo sguardo. c. i. frugoni,
quel dio, che d'un suo sguardo aprendo l'etra / misura il mondo e
quadriga. -lanciare, dirigere (uno sguardo, un'occhiata). g.
caserta il conte, / con certo sguardo misurai costui. / mia preda egli
misurati, levando di sul piatto lo sguardo ceruleo, si mise a supplicare languidamente:
giardiniere aveva i baffi grigi, uno sguardo paterno, una voce pausata, un
animo, dolcezza di carattere (lo sguardo, il volto, un atteggiamento)
di sotto a cui guardano con uno sguardo affascinante, mite come quel d'una colomba
: ho le mani pallide, lo sguardo mite. -proprio di una religione ispirata
animali). 2. espressione dello sguardo, degli occhi, del volto,
degli altri lineamenti e al mistero formidabile dello sguardo nudo. moravia, i-334: sopracciglia
o inquietudine (anche morbosa) di sguardo. pirandello, 8-97: gli occhi
ha poi la fortuna di gettare uno sguardo su queste ammirevoli lettere, si accorge
: ancora ti guarda da tenere lo sguardo troppo fermo addosso altrui, ma con
ch'oggi il cielo onora / soave sguardo, al chinar l'aurea testa, /
la pudicizia (un gesto, uno sguardo, un atteggiamento, un'espressione)
-cauto, rapido, furtivo (uno sguardo). manzoni, pr.
modo che ieri, sonando, sentivo lo sguardo di lui, senza vederlo.
accento, al fascino di un incantevole sguardo, all'espressione di un raffaellesco ovale
gesti / dall'aura beatrice del suo sguardo / in silenzi celesti. montale, 1-39
: sembra che non possano distogliere lo sguardo dal volto di etra simile a quello
fa tacere e fuggire a un suo sguardo. guadagnoli, 1-ii-290: non intendo vessarvi
e indiscreto, eccessivamente indagatore (uno sguardo). borgese, 1-231: filippo
pirandello, 7-129: la scala lanciò uno sguardo d'odio a tutto quello zolfo che
tua cura... con acuto sguardo / le molle esaminare, onde la grande
... si riconobbero al primo sguardo e, scattando come due molle,
, dolce, teneramente affettuoso (lo sguardo, il sorriso, l'espressione del viso
e contemplavo lisaveta leggendo nel suo molle sguardo lo stesso pensiero. bigiaretti, 11-209
, tardo, / remoto nel mio sguardo. 22. languidamente amoroso,
con le due braccia e girò lo sguardo intorno: dalle due sponde i lumi
rapiva la beltà d'intorno / lo sguardo a rimirar le molli rive / e i
molli / silenzi lo stupito / mio sguardo ti rivela? -non turbato da preoccupazioni
il desiderio, la passione, uno sguardo, un sorriso). giraldi cinzio
ogni torpor. -che ha uno sguardo vuoto, spento o, anche,
colli. malpigli, xxxviii-22: o sguardo, o riso, o canto e o
e in tresene, e quando rivolgeva lo sguardo verso l'attica, piangeva con voci
gesto, di un atteggiamento, di uno sguardo, ecc.). -in senso
; atteggiamento voluttuoso o provocante; sguardo languido. verga, i-240: possedeva
generale della sirena, prima che lo sguardo altrui la vivifichi. -camuso
, etèra'. gozzano, i-1158: quello sguardo... fa arrossire anche la
mondizie femminili non gli avessero attirato lo sguardo e '1 riso del pubblico. serra
era spettacolo di obbedienza nuovo al suo sguardo. moretti, 93: tace [la
cupidigia e avidità di denaro (lo sguardo). pratesi, 3-156: l'
tondi a fior di pelle, con lo sguardo tranquillo del buon monferrino che a ottobre
(per passione, per ira); sguardo fiammeggiante. folengo, 41: re
un monogamo virtuoso che poteva sopportare lo sguardo sincero della moglie. 2.
, vii-22: si vedono lampeggiare nello sguardo inquietudine insofferenza e rabbia per questa superba
, 31-99: veder lui t'acconcerà lo sguardo / più al montar per lo raggio
che i potenti ci schierano dinanzi allo sguardo per atterrirci. alvaro, 8-64:
tra fratte inesplorate, lunghe / da umano sguardo, un frutto / rosso di mora
un sorriso ironico, percettibile più nello sguardo che sulle labbra, le aveva risposto
giace la pia, col tremolo / sguardo cercando il ciel. carducci, iii-4-61:
e savie parole e co loro pietoso sguardo, siccome l'ucciellatore prende l'au-
esprime tenero affetto o seduzione (lo sguardo, gli occhi). giacomo da
, uccidere. -mordere con lo sguardo: v. sguardo. -mordere di
-mordere con lo sguardo: v. sguardo. -mordere di buon denti: v
». e per istinto il mio sguardo corse al tavolo da notte, di là
, incontrata nel giro che il mio sguardo percorse alla ricerca di una conclusione anodina
acuto, indagatore, penetrante (lo sguardo); affilato, tagliente (i lineamenti
.. in giù rivolse / l'attento sguardo e ricercò l'inlido /
aspetto del viso, l'espressione dello sguardo, ecc.) che indicano come
ha espressione gelida e crudele (lo sguardo). vittorini, 9-76: e
bastava a mortificare, a ricondurre il mio sguardo sul viso dell'operaia, trascurato.
, contrizione (l'espressione, lo sguardo, l'atteggiamento, il comportamento)
. -inespressivo, languido (lo sguardo). pindemonte, ii-13: disfiorata
signora barborin, sentendosi gelare sotto quello sguardo morto, non sapeva come muoversi né
d'annunzio, iv-1-495: il mio sguardo corse al tavolo da notte,.
intensivo. palazzeschi, 1-587: lo sguardo, lo guardo in estasi con la
, l'esporre, l'esibire allo sguardo altrui e, soprattutto, a molte
blico, e, rigirato ver galba lo sguardo, soggiunse: tu ridi a questa
mostra. 6. offrire allo sguardo; presentare o rivelare alla vista (
17-63: poi, irocedendo di mio sguardo il curro, / vidine un'altra
al volto, all'espressione, allo sguardo, a un atteggiamento. dante,
/ mostra vigor più che viril lo sguardo. -con riferimento a un soggetto
31. apparire alla vista, offrirsi allo sguardo in un determinato modo (con par
rombo: tanto che al primo sguardo l'ufficiale rileva sull'arnese gli
agnello con due teste, che divariato sguardo l'una dall'altra faceva a'circostanti:
e quasi disegnando gli occhi e lo sguardo tutto di lupo. queste figure di
è smisurato. ovunque si posa lo sguardo si rimane presi da un senso di nausea
esprime arguzia, vivace malizia (lo sguardo). boine, ii-36: la
venissi, un motto solo, / uno sguardo, un sospir potria tradirmi. leopardi
-sfuggente (l'occhio, lo sguardo]. bencivenni, 1-95: chi
gli spietati sanguinari sgherri / col truce sguardo e colla faccia arcigna / steserlo a terra
devono essere neri-rosso focati, muso quadrato sguardo vivissimo coda mozza. -numism
potei... spaziare il mio sguardo dilatato sopra parigi. e. cecchi,
di un rapidissimo presentimento e d'uno sguardo che penetra nelle tenebre del cuore umano.
determinata direzione (gli occhi, lo sguardo). g. cavalcanti, i-208
move / ver me sì fiero e dispietato sguardo / ch'io dico: s'al
, 127-70: se '1 sol levarsi sguardo, / sento il lume apparir, che
movea d'alto loco, e '1 dolce sguardo / che piagava il mio core (
apparisse, rattri stava lo sguardo e il pensiero. [ediz. 1827
che vi si movesse, contristava lo sguardo e il pensiero.]. dere
banco di nebbia fitto e impenetrabile allo sguardo. fenoglio, 3-46: la sofferenza
, par., 32-20: secondo lo sguardo che fee / la fede in cristo
cagna. 5. rivolgere lo sguardo in una direzione o su un oggetto
si illumina [al fraticello] lo sguardo ad ogni piatto saporito o ad ogni intingolo
insoddisfatto nell'espressione del volto, nello sguardo, nel comportamento; che fa il
, infelicità (un atteggiamento, uno sguardo). -anche: che deriva da
. deledda, iii-588: lo sguardo del vecchio allora mutò: si fece quasi
queste tre ore come inebetito, collo sguardo fisso ad una finestra, le cui
comisso, v-301: la fissità del suo sguardo era la stessa che egli usava,
/ che voleva scattare contro uomini dallo sguardo obliquo. saba, 9: eran chiassi
, si evitàvano a muta, lo sguardo. -a muto: senza articolare
i raggi degli òcchi con uno sol sguardo sogliono fare, cioè il mutuo amore e
di semi-incoscienza e di torpore (lo sguardo); allucinato, assente. piovene
come gli altri) noi ripiegheremo ogni sguardo della mente alle cose del cielo.
tasso, 4-30: stassi l'avaro sguardo in sé raccolto / e i tesori
la vita, / come un avido sguardo, è tutta piena / di lacrime nascoste
, commosso (gli occhi, lo sguardo). monti, x-2-134
. -languido, smarrito (lo sguardo). d'annunzio, 4-i-175:
conti, 2-60: giò la incontrò collo sguardo, mentre seguiva una migrazione di scintille
, così naufragando. -perdersi nello sguardo di qualcuno. piovene, 128:
la pianura verde, / ove lo sguardo naufrago si perde, / e l'
cui vivono, ne ritorcono nauseati lo sguardo. fogazzaro, 11-106: si era innamorata
-per simil. percorrere con lo sguardo, scrutare. carducci, iii-4-77:
richiama o ricorda gesù (lo sguardo, l'espressione del viso).
quando sui com mensali uno sguardo puro e astratto. più spesso sul
la nebbia si dissipa, / 10 sguardo a poco a poco raffigura / ciò che
particolarmente fitta, densa, impenetrabile allo sguardo. nomi, 11-6: una sì
astratta, assente, rapita (dello sguardo o del volto!. nievo,
privo di limpidezza (l'occhio, lo sguardo!. dossi, i-25: l'
. chiabrera, 1-ii-70: nebbioso ogni sguardo, / ogni guancia rugosa, /
lo affisava... con lo sguardo soccorrevole e ghiotto di una crocerossina o
a torto mi negava / il vago sguardo degli occhi lucenti, / col quale amor
empio di cuore colui che, affissato lo sguardo in quell'umanità santissima, non ne
la zia. -ozioso (lo sguardo). parini, giorno, iii-441
, che raro le degna / d'uno sguardo, coi volti esangui e proni /
e. cecchi, 1-56: lo sguardo obliquo e negramente ironico di una donna
di un azzurro negreggiante che affatica lo sguardo. carducci, iii-1-379: il mento
. pascoli, 1-93: l° sguardo d'un uomo ligio al governo clericale e
. ghislanzoni, 17-31: girate lo sguardo su questo immenso bivacco, che incomincia
un pensiero, un atteggiamento, uno sguardo). latini, rettor.,
e stettero in silenzio, con lo sguardo alla campagna nericcia ad ascoltare. tozzi,
, 18-188: egli biondo e di sguardo azzurro e tranquillo, io nero e bieco
nell'aspettativa del sempre nuovo il suo sguardo si ravvivava solo a tratti, per tornare
non fossero già negli esseri ma nel mio sguardo, nel mio spirito, in una
se alcuno vien colto a girare lo sguardo o fare il minimo atto del viso,
, tutto nervi, ha uno sguardo dilatato dietro spessi occhiali, lunghi peli
pur ch'io tenga in te lo sguardo intento, / se 'l re mi stringe
lucidità mentale (gli occhi, lo sguardo). berni, 67-43 (v-258
conflitto interiore (l'espressione, lo sguardo, la voce). serao,
fattucchiera, erano un par d'occhi dallo sguardo mobilissimo, la cui tinta variava dal
roso e guasto e adombrò il tristo sguardo cupido e nauseato sotto la tesa del
d'animo (l'occhio, lo sguardo). luzi, i-87: ma
bianche gote polari / sotto il magnetico sguardo dei fari nitta- lopi.
., 27-98: la virtù che lo sguardo m'indulse, / del bel nido
, sembrangli appena / meritare un suo sguardo. guerrazzi, 7-458: gualfredo! /
: essendo caduto per caso il suo sguardo sovra un astuccio aperto, dov'era uno
senza nuvole. -limpido (lo sguardo, l'occhio). liburnio,
4. figur. limpidità di sguardo. d'annunzio, i-784: un
, / un omero superbo, un dolce sguardo, / una lusinga di vedute donne
sempre la dimanda e filosofia non volge lo sguardo suo dolcissimo a l'altra parte.
a lungo dell'intangibile nobiltà del mio sguardo. -in una rappresentazione pittorica.
per altra paura, stanno a bello sguardo e non ardiscono spasseggiare l'ammattonato,
mio mal può tòrmi un sol tuo sguardo! poliziano, st., 1-76:
affaccia all'infinito, / così lo sguardo suo si stende invano / mentre dura
se ne tenne, / con uno sguardo sol le mosse guerra; / che 'l
: diletto figliuol mie, quando ti sguardo, / e penso quanto t'hanno
unde si muove? » « da uno sguardo, amore! » / « ch'
: lancia a costei / quel tuo sguardo severo. montale, 1-45: non domandarci
gentile, 2-i-31: figgendo insieme lo sguardo nel futuro ci vediamo noi morti;
il cieco furore che gli inietta lo sguardo. 3. figur. persona
portamento del capo e nell'espressione dello sguardo un non so che di grave e
3. figur. scrutare con sguardo penetrante; fissare. f.
suo bel corpo, e passerà al mio sguardo / novella sempre venustà improvvisa. tommaseo
nozze certamente, tanto timido è lo sguardo da novizio con cui se la rimira
. -anche: velato di pianto (lo sguardo, gli occhi). giusto
i pensieri, le emozioni (lo sguardo). d'annunzio, iv-2-1040:
quel viso sfrontato e convulso, quello sguardo nudato, quel respiro bruciante.
18-152: si direbbe che colla potenza dello sguardo ella voglia incendiare le nudità appariscenti della
, 3-185: mordea la folla collo sguardo muto / le nudità, di latte e
alla vista, nebbia che offusca la sguardo. caro, 2-2-302: mi sono
intimidito, anzi eccitato maggiormente da quello sguardo e senza stornare gli occhi dalla fanciulla
una parola, un cenno, uno sguardo corruscante, anche ai più scettici empievano
d. bartoli, 9-28-1-16: calate lo sguardo a questo centro del mondo, e
), saia, necessario che aguzziate lo sguardo cerviere e bramiate che qualche nunzio sidereo
-lucido, umido (l'occhio, lo sguardo); colmo di lacrime, bagnato
sonno. verga, 1-348: quello sguardo e quel sorriso nuotanti nell'agonia. tarchetti
, umido (l'occhio, lo sguardo); essere colmo di lacrime, bagnato
/ manca il respiro; il già feroce sguardo / nuota in lagrime. mazzini,
spuntavano gli occhi nei quali nuotava lo sguardo dei vecchi lupi di mare, cupo
, affisarsi qua e là (lo sguardo, l'occhio). papi,
, 18- 155: il suo sguardo nuotando nell'aria pareva uno scherno provocante
in cerca de i pargoli / a lo sguardo nascosi ahi non al cor. serra
/ ognor che 'l suo col mio sguardo si trova. pulci, 22-19: di
involo or uno et or un altro sguardo; / e di ciò inseme mi nutrico
. longhi, 980: in penombra lo sguardo sornionetuzione del padre o della madre (e
/ per nudrir l'alma d'un egizio sguardo, / recossi tonde del gran tebro
a esistere solo nella pelle nuda, lo sguardo si nutriva delle montagne che si sollevavano
, per un'idea, per uno sguardo, per uno spettacolo! bacchetti, 1-iii-272
, conv., iii-xv-4: in questo sguardo solamente terrestre. dolcissima speranza. l'
o qualcosa oppure abbagliano e offuscano lo sguardo). manzoni, pr. sp
amabile diafano splendore. -annebbiato (lo sguardo). calvino, 1-147:
tarchetti, 6-i-656: bouvard ha rivolto lo sguardo sul suo passato, e non vi
ispirata: forse perche la toccava lo sguardo obbligante della mamma, che, in
di un luccicore miserevole che ricordava allo sguardo le traccie bavose della lumaca. carducci,
e vociante, governato di continuo dallo sguardo di lei, costui non occupa nella
senza mai distogliere da te il mio sguardo inebriato. te voglio lodare, in te
ella lo considerò, obliquamente, con lo sguardo valutativo che può avere un cuoco traendo
proprio me con l'aggrondata obliquità dello sguardo, svolgendo con violenza dal tabarro il
pò l'inimico / più con lo sguardo dritto o con l'oblico. bracciolini
davanti alla porta e gettando un rapido sguardo obliquo nell'interno della casupola, poterono
1-244: essa lo misurò con uno sguardo obliquo, di sotto le palpebre, che
] sembrò seguirli nel buio con uno sguardo obliquo. -proprio di chi guarda
stravolto (con partic. riferimento allo sguardo di persone decedute per morte violenta)
obtuto, sm. letter. sguardo, vista. fr. colonna
2. espressione allusiva, minacciosa dello sguardo. s s g.
fare un bel tratto. -occhiata, sguardo. moretti, ii-806: certe occhiaie
16-96: a lo sguardo accostò debile e corto / d'un suo
strumento (e anche gli occhi o lo sguardo che le sono tipici).
: ci guardò: o meglio fissò lo sguardo nei suoi occhiali. 2
gli occhialini. -per estens. sguardo di una persona che si serve di
che richiama improvvisamente l'attenzione, lo sguardo; dare occhiate frequenti e avide;
(ant. ochiata), sf. sguardo per lo più rapido, improvviso
dell'accertamento. 2. sguardo, cenno o modo di guardare particolarmente
: credeva il mio fantoccio con un sguardo / di sbriciolar tutto il femmineo sesso
con gli occhi. 3. sguardo che abbraccia un determinato spazio; colpo
, un'occhiata', con un rapido sguardo, posando appena l'occhio, in gran
intento di attirare l'attenzione o lo sguardo di qualcuno. papini, 8-322
qua e là, ma con lo sguardo distratto, senza scopo: ero tutto
7. letter. occhio o sguardo che esprime desiderio, emozione.
(e spesso al plur.): sguardo che esprime vivacità, viva emozione,
uno ne chiude per far quel tenero sguardo che il mondo galante chiama l'occhietto pio
dossi, iii-252: sei occhiettucci dànno uno sguardo di maliziosa miopìa a un personaggio.
, agg. letter. che ha lo sguardo che esprime modestia, umiltà, semplicità
occhino1, sm. occhio o sguardo che esprime vivacità, viva emozione o
3. l'atto del guardare, sguardo più o meno rapido o attento (
quell'occhio intellettuale che vede a uno sguardo, quel senso interiore che par toccare le
-osservare con particolare attenzione, fissare lo sguardo su qualcuno o su qualcosa, per lo
a o sopra qualcosa', dare uno sguardo breve ma intenso, guardare furtivamente o
degli occhi'. guardarlo fissamente, con sguardo acuto e penetrante. viani, 14-260
in qualcuno: rivolgere o fissare lo sguardo su di lui. dante, purg
, anche piccolo e grazioso, o sguardo [spesso al plur.) che
con molta attenzione; seguire con lo sguardo. b. giambullari, iii-319:
, spesso, anche grazioso, o sguardo (per lo piu al plur.)
; rintanarsi (un animale). sguardo. tartara, 244: sono
la vista, che non appare allo sguardo o agli altri sensi; invisibile.
di voluttuoso compiacimento. -attrarre lo sguardo. campailla, 8-1: tempo appena
propria vita. -ottenebrato (lo sguardo e, al figur., la
, 2-43: girò [giove] lo sguardo intorno, onde sereno / si fe'
fonda sull'immagine degli occhi, dello sguardo (una metafora poetica). tesauro
dubbi; anzi lo sguardo col quale lo fissava, ben lo sentiva
di ammirazione (un nome, lo sguardo). s. degli arienti,
labbra di don jacopo e accompagnate dal suo sguardo di sensuale ammirazione e di grossolano desiderio
eh'eli'ha sì forte il suo sguardo ch'ella guarda nel sole fisicamente e la
dotato di un rapidissimo presentimento e d'uno sguardo che penetra nelle tenebre del cuore umano
, rancore (l'espressione, lo sguardo, l'aspetto, iì tono della
lo scolaro assiste allo strazio, con lo sguardo assorto e compassionevole con cui la scienza
le pietre stillando tanto bella / che il sguardo non offeso al fondo giva. benivieni
14. presentare alla vista, allo sguardo (con riferimento a soggetti inanimati)
. ant. volgersi, rivolgersi (lo sguardo). dante, par.,
/ vinto e confuso in un lo sguardo mio? g. capponi, 1-i-315:
, corrucciarsi (una persona, lo sguardo, l'espressione del volto).
. presentarsi alla vista, apparire allo sguardo, comparire davanti. biondi, 185
il basilisco], quale col solo sguardo avvelena chi se gli oggetta, che
terrorizzata e affascinata, senza toglier lo sguardo da quel grande idolo nero e oro
-anche: scena che si presenta allo sguardo, spettacolo. boccaccio, dee.
aveva su cui riposar con fiducia lo sguardo, che il lettighiero, il quale
sottoposti oggetti. -aspetto, sguardo. leonardo, 2-120: la nera
il bel viso, oimè il soave sguardo, / oimè il leggiadro portamento altero!
un inferno. -offuscato (lo sguardo). brancati, ii-200: giunse
e abbracciarono tutt'insieme con un olimpico sguardo due mondi antipodi, e ^ '
oliva. palazzeschi, ii-28: profondissimo sguardo di gioia e di pena, /
pavese, 10-164: le olive del tuo sguardo / addolciscono il mare.
partì e milton lo seguì con lo sguardo fino alla svolta. voleva ripigliarlo dopo il
, tra gli omaggi, avvolta dallo sguardo degli uomini. papini, iv-340: i
, iv- 210: fissò lo sguardo in un'ombra, che sembrava in atto
braccio abbonda; / invece che lo sguardo i rai diffonda, / sfavillano dal
carte. 9. incupire lo sguardo. bissari, 2-49: freggio tropp'
caffè. 6. celato allo sguardo; rivestito. marino, 10-246:
macchia. -torbido (lo sguardo). d'annunzio, i-677:
una quantità di minuti particolari attira lo sguardo... sono lievi ombreggi di modanature
3. per simil. appannamento dello sguardo. chiesa, 1-32: è il
un'azione, un atteggiamento, lo sguardo, un sentimento). t.
'l bel viso et omè 'l dolce sguardo, / omè gli atti leggiadri onesti alteri
rapido colpo d'occhio, spostando lo sguardo dal ricciolo alla chioma di franca, di
, o che si nasconde al suo sguardo, è che nell'anima del presente
partic., gli occhi, lo sguardo). guarini, lvi-261: co'
la testa / bianca, e lo sguardo al suol fisso rimane. 10
, 127-70: se 'l sol levarsi sguardo, / sento il lume apparir che m'
di persone o, anche, del loro sguardo. f. f. frugoni,
estetico... occhi globosi con sguardo vitreo, lividure inquietanti della faccia,
: il pilota, gettato un ultimo sguardo scorato all'ondulante infinito, lanciava il
alluminio. teodoro lo percorre con lo sguardo e s'accorge che attraverso i vetri
con la fronte alta, con lo sguardo sicuro, col petto rilevato, con
unite a dolcezza e leggiadria (lo sguardo, l'aspetto, la figura,
641: gli occhi sereni e 'l dolce sguardo onesto, / ov'amor le sue
: la vita degli occhi è lo sguardo, questa cosa indicibile, più espressiva d'
innumerevole, onnipossente: insomma lo 'sguardo '. b. croce, ii-12-138
'l signore, / e cercò con lo sguardo onniveggente / i divi effetti del suo
, quasi al traboccar vicina, / lo sguardo volse, e tra'più forti scelse
). selva, 3-205: lo sguardo al legno alzò di frutti onusto.
inespressività, vacuità, fissità (dello sguardo, dell'espressione del volto).
10-597: marco... fissava lo sguardo sulle fronde di un alloro, opaco
avidi come al primo giorno di quello sguardo incantato e rorido, di quella grazia
spento, vacuo (uno sguardo, un'espressione del volto, ecc
sé con una quasi opaca durezza di sguardo. patini, v-593: entrò nel
: la maggior sorella sostenne tranquillamente lo sguardo opaco e insieme pungente della vedova.
a mortificare, a ricondurre il mio sguardo sul viso dell'operaia, trascurato. gobetti
. scaramuccia, 57: alzarono lo sguardo sopra della tribuna dell'aitar maggiore e
. scrofani, 1-91: togliendo lo sguardo da queste scene di sangue, passo a
luna] sfuggivano a una presa dello sguardo, forse per il luccichio un po'
qui tra ai noi un che d'acuto sguardo / sembra dotato, e pur è
male / fa la bontà del tuo sguardo. -con riferimento a un soggetto
nuovo all'oriente dove fu fiso lo sguardo dei suoi secoli più fieri. non ode
. -soffuso di malinconia (lo sguardo). bocchelli, 2-i-672: lilien
una lussuosa ragnatela di folto tropicale con sguardo filtrato dalle ciglia. -adornare
lago. -ampiezza, estensione dello sguardo. rosmini, xxv-103: se l'
indicare l'espressione del volto e dello sguardo fortemente alterata per effetto dell'ira,
linati, 25-214: da ogni parte lo sguardo si posasse era un ordito di creazioni
deri, quegli che solo riceve lo sguardo e il sorriso della diva si
di ville, si stende sotto allo sguardo in tutta la pompa della sua bellezza orientale
a settentrione. -che volge lo sguardo in una direzione. sbarbaro, 4-64
orientazione della sorgente luminosa. -direzione dello sguardo. bacchetti, 4-22: il padre
sua luminosità, alla bellezza seducente dello sguardo. tansillo, 2-106: è dunque
aperte pupilli / ma immote e senza sguardo; sangue uscivane a stille. f.
. -diritto davanti a sé (lo sguardo). zena, 3-188: il
. zena, 3-188: il tuo sguardo turchino e orizzontale / la nebbia dissipa
presenza di rilievi montuosi, che allo sguardo di uno spettatore sembra dividere in lontananza
con il volto / duro e lo sguardo acuto di chi spia. 2
, accattivante (il viso, lo sguardo, la persona, i gesti).
di molti valentuomini si cerca di gettare lo sguardo nel futuro e di trarre qualche oroscopo
, 19-34: alzò [rinaldo] lo sguardo orribile, e due volte / tutto
che son cotante, / il bieco sguardo orribilmente gira. tasso, 9-23: l'
gli umani affetti e d'avvezzar lo sguardo / all'orridezza de'supplizi? papini
fìtta o impenetrabile al sole e allo sguardo, prodotta dalla vegetazione, in partic.
... con ceffo irato e bieco sguardo / negli orti delle esperidi donzelle /
, bassamente carnali; lubrico (uno sguardo, il viso, ecc.)
occhi slavati e fastidiosi, privi di sguardo e come abbacinati, ma vividi d'una
triste, piangente (il viso, lo sguardo); assumere un'espressione turbata,
», interruppe renzo, travolgendo lo sguardo e oscurandosi tutto in volto: « capisco
2. velamento, offuscamento (dello sguardo); obnubilamento, confusione (della
livido, di aspetto melanconico, di sguardo oscuro, di persona debole e piccolo.
, sdegno (una persona, lo sguardo, il viso, ecc.)
, di colore scialbo, di minaccevole sguardo e di terribile aspetto. cellini, 725
la scogliera aveva più volte attirato lo sguardo e eccitata la curiosità degli ospiti. gozzano
idoli /... / volgi lo sguardo a solima, / odi quel santo
senso della vista, visibile, evidente allo sguardo. galileo, 3-3-200: la luna
ei così dubbioso a terra volto / lo sguardo tiene, e 'l pensier volve e
-per estens. cercare con lo sguardo nello spazio circostante; scrutare. -
, 6-105: enrico le rivolse appena lo sguardo... senza rispondere al saluto
morte / contemplarle; ed a 'l suo sguardo sfiorire / le monde carni floride in
lucia, 125: si vedeva uno sguardo sospettoso e teso, un lungo naso
ciollo. chiabrera, 2-2-35: tutti lo sguardo han fisso in lei: / ella
scala del paradiso, 383: l'ottimo sguardo dell'anima è molto intellettuale sanza imaginazione
/ a veder la virtù del bello sguardo / accusa di pigrizia, e lo
accento, al fascino di un incantevole sguardo, all'espressione di un raffaellesco ovale
con la particella pronom. presentarsi allo sguardo racchiuso da una cornice ovale. marotta
sodo che si sposta mandando intorno lo sguardo basso. 4. alchim.
. quaglino, 3-93: come lo sguardo tenebroso ancora / di sogni atroci ne
mio cuore, in cui il mio sguardo e la mia mente, avvezzi a scandagliare
la perfezione infinita del figliuolo con uno sguardo infinitamente intellettivo, non può non amarlo
. che risalta con tutta evidenza allo sguardo, perspicuo. algarotti, 1-vii-168:
.. a reclamare, con lo sguardo e con i guaiti, il * suo
dei luoghi che lo circondano con uno sguardo complessivo dal punto in cui si trova
un corpo; profondità misteriosa di uno sguardo. linati, 11-73: o tu
o in movimento può percepire con lo sguardo: panorama, paesaggio. leonardo,
spiegano, a uno a uno, allo sguardo, e che l'acqua ri
. 5. ben visibile allo sguardo o all'osservazione; che si offre
-essere in palese: mostrarsi allo sguardo. cavalca, ii-6: ordinò la
mi sono seduto, ho lanciato uno sguardo agli sfavillanti e nuovissimi mobili di palissandro
e una densità materiale, impenetrabile allo sguardo (la tenebra). bartolomeo da
3. per estens. visibile allo sguardo. melosio, 1-289: questo incerto
dalle palpebre (l'occhio, lo sguardo). calvino, 1-322: la
sotto il matronale appello, il fisso sguardo palpebrato. palpebrazióne, sf. sbattimento
trepidazione, passione, desiderio (lo sguardo, l'atteggiamento). oddi,
palpitanti fuori delle forcine, girò uno sguardo regale sugli ulivi. quarantotti gambini,
. -che lascia trasparire il balenio dello sguardo. g. bassani, 3-280:
(le palpebre); velare lo sguardo. -senza palpitare (con valore avverb
con valore avverb.): con sguardo fermo e diretto. cesari, iii-383
: le sue palpebre palpitavano di uno sguardo represso. = voce dotta,
: essi, in disparte, con lo sguardo vano, / mangiano qua e là
. che ricopre l'occhio velando lo sguardo e impedendo la vista. ceresa,
, in modo da passare con lo sguardo da un oggetto all'altro. cassieri
, che consente di cogliere con lo sguardo un'ampia distesa di paesaggio. stuparich
suoi artigli da pantera, fulmina collo sguardo la bella signorina che sta pranzando a poca
generai di paradiso / già tutta mio sguardo avea compresa. sydrac otrantino, v-587-71
occhi di qualcuno: essere nel suo sguardo una limpidezza che esprime innocenza e bontà
annunzio, iv-2-1070: segnò con lo sguardo un cammino parallelo a quello seguito dalle
di abitati... distesi / allo sguardo sul fianco d'un declivo / si
, iniziando l'interrogatorio, aguzzava lo sguardo con una visibile meccanica della volontà.
fargli da paravento... riportò lo sguardo là. -parete divisoria.
. -che rivela pudicizia (lo sguardo). a. guarini, lxv-286
, 127-69: se 'l sol levarsi sguardo, / sento il lume apparir, che
i-216: de simil, tragge complessione sguardo / che fa parere lo piacere certo
/ tua forma nel mi'cor piagente sguardo. attribuito a petrarca, xlvii-218:
. apparire alla vista, offrirsi allo sguardo, rivelarsi visibilmente. pier della vigna
delitto per cui dio ha ritirato il suo sguardo da me. non l'ho mai
a petrarca, xlvii-177: o dolce sguardo, o parlamento umile, / o corpo
le intenzioni con gesti, con lo sguardo, col volto. bernardo, lii-13-352
d'animo (un'espressione, lo sguardo, ecc.); significare, far
un gesto, un atto, uno sguardo, ecc.). g.
bottega. papini, i-1208: il mio sguardo fu attirato da un villinetto color rosa
petrarca, 183-2: se 'l dolce sguardo di costei m'ancide / e le soavi
., iv-xxx-6: filosofia non volge lo sguardo suo dolcissimo a l'altra parte.
del suo sdegno e miratolo con fiero sguardo, gli disse che se gli togliesse dinnanzi
la parola, l'attenzione, lo sguardo). petrarca, 245-12: così
, soggiorno. -distogliere (lo sguardo). dante, par.,
quel che l'alme bea / chiaro sguardo possente / da me par- timmi e
del tavolieri. -distogliersi (lo sguardo dall'oggetto su cui è puntato,
... / com'io da loro sguardo fui partito, /...
; scoccare (una scintilla; lo sguardo); rifrangersi (la luce).
, par., 32-21: secondo lo sguardo che fée / la fede in cristo
, ambiguo e coperto, con lo sguardo più fosco e losco che mai, il
lui ricordava più il raffinato umanista dallo sguardo azzurro e dolce, dalla voce pacata,
11. posare, volgere lo sguardo con interesse, con compiacimento, con
. bacchetti, 2-xxii-189: pasce lo sguardo di fianchi, ventri, mammelle, schiene
. -in pascolo: con uno sguardo che spazia tutto intorno. cagna
, che raro le degna / d'uno sguardo, coi volti esangui e proni /
nella madia. -spostare lo sguardo su un altro oggetto. piovene,
e se non potevo passavo lentamente lo sguardo dalle sue mani alla via sottostante.
-disse l'amico sorprendendo il mio sguardo -la passo a te; io non
fortuna, si riscontrorno questi dui in uno sguardo, per modo che l'uno e
penetrare a fondo nell'animo (uno sguardo). verga, 8-57: guardava
su qualcuno senza vederlo realmente (lo sguardo). calvino, 1-354: corrado
: corrado strazza veniva avanti con lo sguardo su di lui, ma era come uno
su di lui, ma era come uno sguardo che lo passasse da parte a parte
-trascurare qualcuno, non degnarlo di uno sguardo. lancellotti, 4-118: conoscendolo che
ancora. 9. indirizzare lo sguardo verso un determinato oggetto. dante
dall'invidia. -fare scorrere lo sguardo. bontempelli, i-802: passeggiai i
, 5-592: li degni almeno d'uno sguardo, questi miei pastellini. =
. che si offre alla vista, allo sguardo; visibile, notabile. - anche
di indulgenza (un atto, uno sguardo, ecc.: anche con riferimento
, commiserazione (un atteggiamento, uno sguardo, un'espressione del viso, ecc.
], 2-12-rifl.: volgete lo sguardo a gesù, all'autore e al consumatore
me. -opacità, assenza dello sguardo; l'insieme delle tracce impresse sul
il padre patito. -che ha sguardo triste, spento (gli occhi).
. languido, svenevolmente estatico (lo sguardo). n. villani,
della mia fronte breve e con lo sguardo dell'infinito genere, io cercai la
trionfo, s'ella con un suo benigno sguardo m'ispira vigore alla mente. foscolo
paurosa e quasi disegnando gli occhi e lo sguardo tutto di lupo. b. giambullari
giardiniere aveva i baffi grigi, uno sguardo paterno, una voce pausata.
di timore (il viso, lo sguardo, un gesto); che nasce
rossi, non l'hanno degnato d'uno sguardo. -artista di grande ingegno.
-che rivela mitezza, mansuetudine (lo sguardo). carducci, iii-3-172: al
un violento moto dell'animo (uno sguardo). vasari, 4-i-2: fra
? -occhi da pecora morta: sguardo inespressivo, assente, vuoto.
desiderio di... avere lo sguardo di questo raffaello un po'pecorino.
, così più largo è il suo sguardo e il suo giudizio. = femm
. molto vigile, indagatore (uno sguardo). anti, 6-22:
e piglia per suo rege un dolce sguardo, / bellezza per reina, ed
ber ni, 176: quand'io ti sguardo ben dal capo a'piei, /
grottata del volto, cipiglio dello sguardo. g. michiel, lii-4-292
lei, sì, anche il suo sguardo, i suoi occhi di lucertola, la
, piangendo, agli ultimi / tetti lo sguardo immoto. corazzini, 4-101: caro
non leva mai da la riviera il sguardo. boccamazza, i-1-511: se tu
pellicola bianca. -velo che appanna lo sguardo. d'annunzio, iv-2-166: il
specie di pellicola umida gli copriva lo sguardo. 3. strato superficiale sottile
arricciato / e che faceva molto fero sguardo. firenzuola, 418: la pelle era
un angolo, accompagnare la sonnolenza dello sguardo. 2. muoversi, piegarsi,
, 125: si vedeva uno sguardo sospettoso e teso, un lungo naso
accennati. 9. obliquità dello sguardo. vittorini, 3-42: di nuovo
è tutto intero sul pendìo del suo sguardo, se il nonno ha le palpebre ancora
mio! savonarola, 13-19: o vivo sguardo, o penetrabel verbo, / che
. che consente di penetrare con lo sguardo. bufi, 3-52: alquanti sono
e scoprire (una persona, lo sguardo). castiglione, 430: ben
fisso nell'aspetto dell'innominato il suo sguardo penetrante. l. gualdo, 416:
penetranti. cicognani, 13-357: era uno sguardo penetrante e inquisitivo. clara ne rimaneva
suo garzone, penetrante e quasi severo nello sguardo tra le palpebre pesanti. moravia,
deledda, i-758: esplorata con uno sguardo d'aquila la solitudine attorno, penetrò
il petto fieri, e, reggendo lo sguardo nel mio, nessuno tremi quando penetrerà
: non penetrando punto ne poco lo sguardo della speculazione dentro alle dense tenebre della
, segnatamente quello di penetrare con uno sguardo nei cuori e leggerne i più reconditi
11. giungere a vedere con lo sguardo (o anche, per estens.
de'codici. ghislanzoni, 17-106: quello sguardo mi penetrò il cuore come la punta
. 24. superare con lo sguardo; fissare e discernere dentro o al
1-115: altri più severi, collo sguardo acuto dell'anima penetrando l'ombra dei secoli
scegliersi un marito, potessero penetrare collo sguardo il fitto velame degli abiti, sono d'
spalla di lui per penetrare il suo sguardo di rimprovero che ogni tanto incrociava al disopra
: non contentandomi io di questo primo sguardo superficiale ai miei vicini, fui a
buona.. acuto (lo sguardo). oldoni, vii-723:
la foresta... si presenta allo sguardo come una massa compatta e impenetrabile (
più profondi dell'oggetto ben penetrato dallo sguardo pittorico. sinisgalli, 6-44: a me
biblioteca e della chiesa, sotto lo sguardo d'un uomo ligio al governo clericale
d'altri pronto, / ove un tuo sguardo accenne, / io metterò le penne
più oltre i miei pensamenti. porto lo sguardo sopra i molli costumi in atene introdotti
è destinata a sottrarsi sempre mai al nostro sguardo. -concepito. foscolo, ix-1-459
ciò che quindi si formi; ma lo sguardo del pensatore dà allo 'ntelletto a
un pensiero filosofico, si gettasse uno sguardo sul corso degli avvenimenti politici in germania
era guardato bene dal lasciar trasparire allo sguardo curioso e pettegolo dei profani il più tenue
-che rivela o esprime pensosità (lo sguardo). saluzzo roero, 3-i-12:
, / fuggon dinanzi al mio pensoso sguardo, / d'arme non già, ma
di pensieri o assorta riflessività (lo sguardo, il volto, oppure un atteggiamento
, malizioso (una persona, lo sguardo). fagiuoli, 1-5-214: poh
e la direzione verso cui si volge lo sguardo. dante, inf., 9-6
-a indicare la direzione di uno sguardo o di una via di comunicazione o
stesso, mi scostava o prendeva uno sguardo torbido e assente, come se non mi
anonimo, 94-a: mi rende lo sguardo / di sì fina sembianza, /
un sorriso ironico, percettibile più nello sguardo che sulle labbra, le aveva risposto.
qualcosa o qualcuno, facendo scorrere lo sguardo su tutta la persona o esaminandone tutti
vi stancate mai di percorrere con lo sguardo quelle cime. frateili, 1-247: la
ai piedi, facendole pesare addosso uno sguardo sprezzante. pavese, 6-85: la percorse
, 7-405: esposito percorse con lo sguardo ammirato tutta la facciata. 8
percosse e i fulmini ci illuminarono lo sguardo. -devastare (il terremoto)
saxe. -figur. posare (lo sguardo). petrarca, 125-68: ovunque
vederlo per caso, imbattervi con lo sguardo. cellini, 2-18 (337)
lo intendimento. -lasciar vagare lo sguardo. verga, 1-55: ella si
,... perdendo il suo sguardo nell'orizzonte. 8. non
il gottardo / e si perde allo sguardo. montale, 2-16: batté l'insetto
-fissarsi nella contemplazione di qualcosa (lo sguardo). scalvini, 1-1: lo
). scalvini, 1-1: lo sguardo si perde in alcune montagne che sorgono
. poliziano, 1-804: per un sol sguardo tutto a lei perdono. firenzuola,
del nulla, del vuoto (lo sguardo). nievo, 458: la
. e rimase immobile, con lo sguardo perduto nel vuoto. -che è
, 1-115: altri più severi, collo sguardo acuto dell'anima penetrando l'ombra dei
fiumi peregrini. -mutevole (lo sguardo). g. visconti, 1-9
fé concordi e pronte? -gradevole allo sguardo, meraviglioso (uno spettacolo).
e. gadda, 6-219: aveva nello sguardo chiaro e sicuramente azzurro quella sorte di
avidi come al primo giorno di quello sguardo incantato e rorido, di quella grazia timorosa
, falsità (il volto, lo sguardo, il sorriso). - anche di
. che fissa con insistenza (uno sguardo).. e. gadda
di qualcosa (anche con riferimento allo sguardo). giuliano de'medici, 79
d'espressione, vacuo, spento (lo sguardo). pasolini, 4-199: si
personale esistenza, ma che estende un semplice sguardo su quelle condizioni che formano lo stato
perspicax -àcis propr. 'che ha lo sguardo acuto', deriv. da perspicére (v
male. 2. vista acuta, sguardo penetrante. g. gozzi, i-1-104
di non persuaso restava sempre nello scialbo sguardo avviluppante con cui il padrone, congedatolo
mio mal può tónni un sol tuo sguardo! 4. importuna, petulante
riscosse. jovine, 395: il suo sguardo fino allora opaco e ironico si veniva
mercato dei pesci / a lavarci lo sguardo: ce n'era d'argento, /
25-153: dal casamento, il mio sguardo retrocede alle macchine parcheggiate a spina di
aveva scritto: « senonché certi esseri dallo sguardo glauco e dai denti uncinati che nuotano
mano, / ei guarda con limpido sguardo / il compagno oppresso dal peso, /
di sottintesi (un atteggiamento, uno sguardo). cinelli, 2-94: le
pesto lei lo degnò appena di uno sguardo. -spappolato da un colpo.
io7: aprivo gli occhi ed il mio sguardo bianco / un pesto si sentìa,
moravia, xiii-306: lorenzo gettò uno sguardo sulla rivi sta. era
per estens. scrutatore e curioso (lo sguardo). nievo, 159: queste
il petto fieri, e, reggendo lo sguardo nel mio, nessuno tremi quando penetrerà
: affiggi in lei l'indagator tuo sguardo, / quello per cui nel più segreto
un comportamento, un atteggiamento, uno sguardo, ecc.). -anche:
ognun d'essi, fissando, con uno sguardo bieco d'amor rabbioso, la vivanda
ojetti, ii-27: quando il suo sguardo cade su una vetta perigliosa, si passa
e nondimeno le lasci comprendere d'uno sguardo. -ant. restare in deposito
. -appuntarsi, affisarsi (lo sguardo). marini, iii-131: quando
26. rivolgere, appuntare, affisare lo sguardo. pallavicino, 1-18: posiamo per
, dopo tanti immaginari viaggi, lo sguardo in roma. -proiettare la luce
-per simil. rivolto (lo sguardo, gli occhi). moiineri,
gli restava più nulla se non dare uno sguardo al sole residuo, come positivamente fece
piacere e di diletto nel quale lo sguardo si delizia, il petto soavemente respira e
lesso / gli affise adosso un furibondo sguardo: / capon, dicendo, or
che talvolta si degna gettare qualche benignissimo sguardo in alcune mie opere. g.
un desiderio violento e geloso (lo sguardo) o che denota una volontà di dominio
, 6-66: era... uno sguardo appassionato e possessivo, di un'umiltà
sa se volgersi indietro o fermar lo sguardo sopra l'innanzi. manzoni, pr.
primo pel s'abbatte / il tuo sguardo lascivo. 3. figur.
spiegano, a uno a uno, allo sguardo, e che l'acqua riflette capovolti
, ii-201: io ritorno ancora con lo sguardo dentro 10 scompartimento: la gente è
altero, penetrante, seducente (lo sguardo). c. i. frugoni
una statura non gréuide, il suo sguardo potente era centrato nel volto coronato da
rialzava un lembo della cortina vietata; ogni sguardo di lei aggiungeva una nuova potenza d'
mondo a casa propria, pur con quello sguardo addormentato a tradimento dietro gli occhiali,
1-21 (i-250): a un sol sguardo d'un giovine, a una semplice
non c'è castigo più atroce dello sguardo puntato del povero. e. cecchi,
lasciavano i passanti, le facce senza sguardo dei camerieri che portavano le pozioni agli
londra e dover mi riposo ancora lo sguardo in una prateria inondata dove le pozze
occhi, all'espressione spenta di uno sguardo. sbarbaro, 1-200: chi non
: ogni sorriso di risposta a ogni sguardo che le fosse rivolto le scopriva le
. bemari, 3-181: con lo sguardo volto all'interno, a cercarsi nella
chiama passato. -profondità dello sguardo. valeri, 3-181: bianchi di