questa portata li avresti detti a primo sguardo degli effeminati; ed erano, al
che di bestiale (il volto, lo sguardo). b. davanzati, i-23
. / già il tiranno l'efferato sguardo / su te... d'annunzio
in breve, quel che a uno sguardo assaporatore presentava giacinto gigante. palazzeschi,
che li circonfondeva e, con lo sguardo, ne traboccava. -figur.
: come alla donna egli drizzò lo sguardo, / riconobbe, quantunque di lontano,
di biancori gelidi che rapidamente al mio sguardo impietrivano allineandosi in una duplice fuga parallela
elettrica, si colmava di quel suo limpido sguardo ch'egli sfuggiva temendolo inquisitore. campana
. 5. occhio lucente, sguardo luminoso, ardente. beccuti, 20
non osa. / ma l'acuto suo sguardo, ignea facella, / con secreta
il falco di montefeltro spaziava con lo sguardo per tutto il ducato. levi,
aveva poi un'aierotta dolce, uno sguardo che feriva con due occhi di falcone
prima / tanta dureza e quel fallace sguardo / che al cor m'impresse la tenace
che a uno sguardo assaporatore presentava giacinto gigante, co'suoi
uomini, né le cose; il vostro sguardo non è esercitato ancora a mirare colà
con cui si cerca di rispondere allo sguardo inquieto e scrutatore dei malati gravi. saba
persona; ambiguo, sfuggente (lo sguardo, il viso, ecc.).
giovane pallido, di capelli rossi, di sguardo falso, appellato corrado essio. pavese
insistenza senza riuscire a farsi rendere uno sguardo. -dar fama contro qualcuno di
una porta lasciandomi come ultimo premio uno sguardo più lungo. famato2, agg
denota fame (il volto, lo sguardo, l'atteggiamento, ecc.).
la voce, il gesto, lo sguardo); che è effetto, frutto di
, la sua espressione, il suo sguardo, ecc.). libro di
come una protezione la bontà del suo sguardo pensoso e fanciullesco. manzini, 12-70:
angoli della bocca, gli spegnesse lo sguardo, e gli avesse, fin da fanciullo
-figur. torbido, annebbiato (lo sguardo). montale, 3-154: le
miss parkinson -ammise gabriella risalendo con lo sguardo fangoso dal sottobanco al cernecchio nero che
/ credeva il mio fantoccio con un sguardo / di sbirciar tutto il femmineo sesso.
faceva quel verso. -volgere lo sguardo. lanciare occhiate. rinaldo d'aquino
cristo, 241: a giovanni un pietoso sguardo face. -aggiustare il tiro;
e vociante, governato di continuo dallo sguardo di lei, costui [il marito
di biancori gelidi che rapidamente al mio sguardo impietri vano allineandosi in una
dio, era uno stupore quello divino sguardo con il quale averia fascinato il cielo in
: vedesi qualche donna malefica col suo sguardo fascinare e guastare e'teneri fanciullini,
(per es., mediante lo sguardo o fissando un oggetto brillante).
malignità di vapori ricevuti per invidia di sguardo, il principio de la quale è ne
tiene immobile aggrappata al balcone sotto lo sguardo scintillante della sua nemica. tozzi,
nel riflettore dei grandi occhi carichi di sguardo e di potere. = comp.
ad un segno cortese, ad ogni sguardo / mutar forma e color. imbriani,
una pellicciosa e margaritante regalità, come sguardo di eccelsa teodora o di caterina allo
con l'argenteo color si trae lo sguardo. arici, ii-152: gli odorati
e incenerita, / ancor leva lo sguardo / sospettoso alla vetta / fatai, che
ii-50: egli da lontano inchiodava uno sguardo fatale su quella ragazza, sola e dimenticata
mio, / come nell'occhio lo sguardo. ungaretti, ii-109: in mezzo ai
, / di piccol capo e d'animoso sguardo, / d'andar superbo e di
presenza fisica. quasi cercava con lo sguardo dove fosse fattibile, lì per la
capo-opera,... abbracciando con uno sguardo il già fatto, dice: -
, 1-90: era un bell'uomo dallo sguardo intelligente alquanto furbesco, un paio di
da scena / passan dinanzi al vitreo sguardo i casi / e le vicende umane
beffardo, malizioso, furbesco (uno sguardo, un gesto, ecc.);
favellare; un pertinace / or languido sguardo ora infocato; / questa è la
, brillio, lampo degli occhi; sguardo luminoso (per esprimere una passione veemente
la sua favilla, questa illumina allo sguardo ampie distese. -improvviso moto dell'animo
dal cielo al franco duce / lo sguardo favorevole e giocondo. marino, 8-1
espressione di corruccio, e favoriva dello sguardo una pungevolezza che imbarazzava.
lucido, mobile, inquieto (lo sguardo). di giacomo, i-633:
: marte che 'n lei tenea lo sguardo fiso, / avido di litigio e di
figur. volgersi, indirizzarsi (lo sguardo). dante, inf.,
gioia interiore (il gesto, lo sguardo); che esprime amabilità, che
felice. jovine, 2-89: il suo sguardo scorreva rapido sui versi di difficile struttura
, boschi ti sta lì sciorinato allo sguardo con una forza e una schiettezza di
non pareva offesa, rispondeva attenta allo sguardo dell'uomo, come un felino che sta
persona, anche un atteggiamento, uno sguardo, ecc.). dante,
imbronciato (una persona, il suo sguardo, la sua espressione). doria
verga, 2-325: lo seguiva collo sguardo mentre egli andava e veniva per la
. che esprime tristezza, dolore (lo sguardo, l'espressione del viso, ecc
, / volgi sicuro a lei 10 sguardo e 'l passo, / che s'hai
passeggierà, istantanea, gli ferì lo sguardo, e gli mise l'animo sottosopra.
. -fulminare, incenerire con lo sguardo. cellini, 2-48 (385)
e alcune volte mi feriva con un suo sguardo terribile. della porta, 2-141:
cristo sì lo mirò, e in quello sguardo 11 feritte il cuore. colombini,
gli occhi addosso... e quello sguardo ferì per sempre il povero cuore convulso
pier della vigna, 490: uno piasente sguardo / coralmente m'à feruto, /
: ella mi fère sì quando la sguardo, / ch'i'sento lo sospir
posto dove sedeva, drogo poteva gettare imo sguardo verso la valle del nord, quella
per le saette mortai feritore, perché vario sguardo passa il cuore. ariosto, 133
. -fissamente (con riferimento allo sguardo). giamboni, 167: della
10-9: desto il soldano, alza lo sguardo e vede / uom, che d'
eccellenza di luce oscurissimi ad ogni creato sguardo. -fermare l'animo, il
una grande città. -fermare lo sguardo, vattenzione, il pensiero: rivolgere
rivolgere, posare, affissare, trattenere lo sguardo su un oggetto; dedicargli il pensiero
, alle funeree bende / fermar lo sguardo di costanza pieno, / osa ferro e
poi ch'a tutte pose il dolce sguardo / nel mezzo si fermò con grande
, applicarsi (gli occhi, lo sguardo, la vista, l'attenzione, ecc
finito. cassola, 1-14: il suo sguardo errava a caso sul terreno, fermandosi
generai di paradiso / già tutta mio sguardo avea compresa, / in nulla parte
sempre verso lo stesso punto (lo sguardo, gli occhi). dante,
compensa, ahi lasso! un breve sguardo / all'aspra passion che dura tanto;
fatto una buona azione, fermo lo sguardo dell'innocente, serena la fronte del
retta, -mi disse, rivolgendomi un rapido sguardo dolente e quasi carezzevole. -né in
, ammiccando, provocò clauss con imo sguardo più malizioso che ironico. 6
, 2-139: allorché il sorriso e lo sguardo che il bemarbei gli indirizzava, lo
la storia: cosa offre al nostro sguardo? nazioni salvatiche, nazioni erranti,
linati, 8-70: mentre, con lo sguardo atterrato, inciampicavo su per quelle gromme
, 8-83: levò in alto lo sguardo, al colle nudo, straziato, sconvolto
, né potrà quel sonno / lo sguardo estinguer che dagli occhi uscio. leopardi
-fiero, minaccioso, provocante (lo sguardo, l'aspetto, l'atteggiamento)
riuscito a vincer la potenza d'uno sguardo onesto, come poteva lui, povero debole
estens. che esprime stupidità (lo sguardo, il volto). pasolini,
: ed ella non piega il suo sguardo a'festerecci sollazzi che si facevano nel
fortini, i-15: a un sol sguardo amoroso mille durissimi cuori avria piutosto bruciato
7. fulgore di occhi, vivacità di sguardo. guinizelli, iv-36 (20-11)
ascoso? -la manifestazione (attraverso lo sguardo) di un intenso sentimento, di
al viso e guardò me con uno sguardo di bestia eccitata e maliziosa. tecchi,
-vivacissimo; minaccioso (l'occhio, lo sguardo). dolce, 1-14: di
agitazione dell'animo attraverso la vivacità dello sguardo. m. adriani, iii-101:
. -collerico, minaccioso (lo sguardo). bontempelli, 8-189: alla
: alla parola di leios. con lo sguardo in fiamme gridò come a sfida:
; minaccioso (l'occhio, lo sguardo). carducci, iii-24-301: lo
zelma, e con fiammato d'ira / sguardo mi fa del mio fallire accorto.
ed espressivo (l'occhio, lo sguardo). -anche: torvo, minaccioso.
pugni, acceso in volto, collo sguardo fiammeggiante. buzzati, 3-242: il
splendore degli occhi e la vivacità dello sguardo, l'ardore dei sentimenti (come
le ghirlande a'poeti, parlando col dolce sguardo, con quel dolce sguardo che avrà
col dolce sguardo, con quel dolce sguardo che avrà fiammeggiato di dolce desio,
fulgore degli occhi, alla vivacità dello sguardo (cfr. fiamma1, n. 7
; brillante (l'occhio, lo sguardo). bertola, xxii-771: non
fulgore degli occhi, alla vivacità dello sguardo (cfr. fiamma1, n. 7
un gruppo di abitati che distesi / allo sguardo sul fianco d'un declivo / si
e attenzione, far penetrare (lo sguardo); tener fisso, fissare,
fissare, aguzzare (gli occhi, lo sguardo). - anche al figur.
, penetrare (gli occhi, lo sguardo). verga, i-143: ed
intensità e attenzione a qualcosa (uno sguardo, un'occhiata). pavese,
aveva su cui riposar con fiducia lo sguardo, che il lettighiero. [ediz.
non aveva su cui riposar fidatamente lo sguardo, che il lettighiero]. cattaneo,
il gesto, la parola, lo sguardo). cantiì, 47: qual
. petrarca, 329-3: o fido sguardo, or che volei tu dinne /
speranza, di affettuoso abbandono (lo sguardo, il contegno, il gesto, la
: / don alvaro partì senza un tuo sguardo. gioberti, 1-iii-368: erano [
era rimasto tenero, estatico e lo sguardo lento. -forma pronunziata.
. -espressivo, penetrante (lo sguardo). - anche: collerico,
uomo dalla robusta ossatura e dal fiero sguardo aquilino. onofri, 38: zampilli d'
la tenerezza serotina dei ricordi di uno sguardo che non ha più desideri né speranze
. d'annunzio, iv-2-503: uno sguardo fuggevole, una reclinazione del capo,
. per estens. fissare intensamente (lo sguardo, gli occhi). dante
come in un libro / figgendo il duro sguardo di cristallo i bene in fondo.
la nostra obbiettività, e fìggiamo lo sguardo principalmente alla questione interna. de bosis
bini, 44: quando il tuo sguardo magnetico, o adele, si fisse
animo. - anche: volgersi con lo sguardo. cicerchia, 1-172: disse iesù
nomi difficili; li pronunziano scambiandosi uno sguardo d'intelligenza, e fanno una figurona
che 'l pensier mio figura ovunque io sguardo. boccaccio, ii-5-45: il suo
d'angosce e d'ambasce / malvagio sguardo minaccioso scocchi, / ch'aspersi di
meglio quel sembiante altrimenti mobilissimo, quello sguardo rapido e lucido. -prelato di
. tasso, 1-9-27: a lo sguardo fioco / s'offerse il vacillar d'
. ant. e letter. con lo sguardo fisso e attento a un determinato punto
. e letter. posare fermamente lo sguardo su un punto; tenere gli occhi
, vigile, attento; scrutare con sguardo acuto, vivo, penetrante; fissare
del class, visère 4 abbracciare con lo sguardo '. fisarmònica, sf. strumento
fermo, acuto, penetrante (lo sguardo). -anche: sbarrato, dilatato (
: c'era un raggio ne 'l suo sguardo fiso / che ti giungeva a 'l
, 8-9: qual tant'alto aspira / sguardo mortai mirar fiso nel sole? pascoli
3. figur. applicato tenacemente con lo sguardo 0 con la mente sopra un particolare
della vista. -fissamento d'occhi: sguardo intensamente fisso. magalotti, 20-69:
2. per estens. con sguardo fisso, acuto, penetrante. forse
2. arald. con riferimento allo sguardo di un animale intenzionalmente diretto a qualche
padula, 246: ti fissa sopra lo sguardo? ti raddoppia la vita. ti
. -rifl. rivolgersi con lo sguardo a un oggetto determinato. magalotti
tempo. bontempelli, 8-22: il suo sguardo... vide, certamente vide
troverà di (l'occhio, lo sguardo); volgere in una data dire
, iii-74: lo spettatore scorre il suo sguardo con filiastro, né parenti,
(una percezione, il terribil suo sguardo di paura / la bianca luna scolorir un'
-attrarre, richiamare, avvincere (lo sguardo, l'attenzione, lo spirito)
comparendo soltanto quando il giovane stornava 10 sguardo, in un rimpiattino di masse confuse.
, sf. ant. il fissare; sguardo acuto, penetrante. g
5. che rivolge fissamente lo sguardo a un dato oggetto. bontempelli
certa direzione (l'occhio, lo sguardo). baldini, 7-133: gli
. con riferimento agli occhi, allo sguardo rivolti fissamente a un dato oggetto.
3. figur. intensa applicazione dello sguardo, dell'attenzione, dell'intelletto.
. 3. intensa applicazione dello sguardo, degli occhi, dell'attenzione;
dell'attenzione; intensità, immobilità dello sguardo. fogazzaro, 4-49: quello sguardo
sguardo. fogazzaro, 4-49: quello sguardo disse tutto con una fissità paurosa.
nella figliola: c'era nella fissità dello sguardo paterno un'angoscia che avrebbe voluto esprimersi
intenso, intento, penetrante (lo sguardo, la vista). - anche al
duro, una fissa intensità ostile di sguardo. d'annunzio, i-697: ella teneva
quegl'italiani magri, sparuti, conio sguardo fisso, con l'aria trasognata. d'
parti, non può seguir con lo sguardo il tutto, che costa di parti.
95: non ci è che il tuo sguardo, la tua voce d'angiolo,
... / come il tuo nero sguardo ne 'l sole che i poggi
, vi-947: nina, il tuo sguardo è limpido / come un bel ciel sereno
dall'alto in giù, con uno sguardo fluido, morente, che distolse con un
. - volgere (lo sguardo). d'annunzio, iii-2-102:
delle pàlpebre abbassate lascia fluire il suo sguardo lento. -penetrare, diffondersi (
pupille n'esalavano un flutto in uno sguardo. e. cecchi, 2-150:
(una persona, o finche lo sguardo). sassetti, 52: qui
luogo elevato; aerofobia. -fobia dello sguardo: timore angoscioso di essere osservato,
che sprigiona lampi (gli occhi, lo sguardo). papini, 38-171: occhi
acceso, ardente (gli occhi, lo sguardo). sacchetti, vi-89: gli
di crederli fantasie ritirava quella crudezza di sguardo come entro il fodero delle solite abitudini.
1-577: carezzavano insieme con lo sguardo quel fogliolino rosa che pochini riponeva geloso
che intimorisce, che raggela (lo sguardo). guarini, 85: quando
quando io fui vicino / al folgorante sguardo,... / temei la maestà
altrui mortale offesa, / e 'l folgorante sguardo a i suoi rivolse. c.
apparsa la signora... lo sguardo folgorante dentro le orbite nere, il
quella [beatrice] folgorò nel mio sguardo / sì che da prima il viso non
mandare lampi, essere luminoso (lo sguardo, gli occhi). baldi,
-volgere rapidamente (gli occhi, lo sguardo). g. f. achillini
intenti fan soggiorno. -esprimere con lo sguardo (sdegno, ira, ecc.)
, terrore, ecc.) con lo sguardo o l'espressione del volto.
sfavillio, balenio (degli occhi, dello sguardo, che esprimono gioia, felicità,
, che raggela (gli occhi, lo sguardo). trattati antichi [crusca]
cui d'un solo / folgoreggiante tuo sguardo tremendo / chi lungamente insuperbì ne atterri
-figur. brillio (degli occhi, dello sguardo). onofri, 11-182: le
estens. luminoso, lampeggiante (lo sguardo). l. quirini, 32
è proprio di chi è pazzo (lo sguardo, un gesto, ecc.)
villano (una persona, il suo sguardo). g. cavalcanti, i-303
i-185: altrevolte, èccolo, con lo sguardo smarrito, dimandare a follìa quello per
un doppio sole, / il chiaro sguardo e 'l bel riso celeste / su
o espressivo (l'occhio, lo sguardo di una persona). rovani,
cicognani, 9-16: risalì poi con lo sguardo alle stelle che scintillanti, a fissarle
. piovene, 5-361: ti avvolge nello sguardo = voce dotta, lat. scient
6. figur. penetrare con lo sguardo (anche con valore iperbolico).
la nebbia si dissipa, / lo sguardo a poco a poco raffigura / ciò che
ogni quattro colpi di forbice, uno sguardo. -adoperare, usare le forbici
palpitanti fuori dalle forcine, girò uno sguardo regale sugli ulivi. 7
per balze e per foreste / spaventose allo sguardo, ignote al sole. foscolo
ponte, xxiii-39: mostravan al cupido sguardo la forma ammirabile di un piccolissimo piede
ghiaia,... e con lo sguardo fisso alla forma generosa dei suoi fianchi
generai di paradiso / già tutta mio sguardo avea compresa, / in nulla parte
, i quali quanto più vi affisano lo sguardo, tanto più ne intendono la gentilezza
/ ad un segno cortese, ad ogni sguardo / mutar forma e color. buzzati
del suo tocco e generico del suo sguardo sono una qualità non estrinseca, ma formale
né sensi, ma in quell'uno sguardo di mente formalmente (così parlando
pensatore originale, né gittò mai uno sguardo libero su'formidabili problemi della vita.
dossi, 740: brillavaie fornicazione lo sguardo. d'annunzio, iii-2-122: o
l'altra, ad un tuo dolce sguardo / la nova fomiria le antichi liti.
: ben è sì forte cosa il dolce sguardo / che fa criar di bel piacere
pier della vigna, 490: uno piasente sguardo /... è stato uno
d'annunzio, v-2-876: penso allo sguardo di ettore modigliani nel giudicio d'un
favellare; un pertinace / or languido sguardo ora infocato; / questa è la
-aguzzare (gli occhi, lo sguardo). pirandello, 8-70: forzare
: a carlo che m'interroga con lo sguardo profondo, rivolgo un viso forzatamente sorridente
fare. 4. con sguardo torvo, cupo; con accento sordo
-velato di lacrime, di tristezza (lo sguardo, gli occhi). g
persona, il suo aspetto, lo sguardo, ecc.). pulci,
cui scintillavano le stelle. fissò uno sguardo ebete, smarrito su quella superficie che si
e lo guardava sempre con lo stesso sguardo materno, leggermente fosforico agli angoli.
, vivacità (degli occhi, dello sguardo). rovani, ii-216: il
moravia, i-342: fin dal primo sguardo, per così dire, la fotografai
cantosca, vi-947: nina, il tuo sguardo è limpido / come un bel ciel
anni, e già ha trasvolato collo sguardo su tutto l'oceano tempestoso della esistenza:
: io medesimo, sotto l'immobile sguardo della cariatide prostrata, vorrei cavar la
e non sapea indugiare con pazienza lo sguardo sulle umane fralezze. 4.
cassola, 1-14: il suo sguardo errava a caso sul terreno, ferman
fa tacere e fuggire a un suo sguardo. = dal lat. francus (
, 2-41: la giovinetta lo fissò collo sguardo limpido e franco della vergine. fogazzaro
oggetto o l'attenzione estrema di uno sguardo. pasolini, 3-164: cominciò a
e i rami, / che tra lo sguardo e le baldinucci, 2-4-189: possiamo
pianto, / sì falsamente m'ingannò lo sguardo. boiardo, 3-266: avendo el
, raggelante (gli occhi, 10 sguardo). verga, 2-15: istintivamente
istintivamente ella si arretrò, spaventata dallo sguardo freddo ed incisivo di quell'uomo. saba
amore, raggiando dal viso e dallo sguardo umile, accorato amore. -impressionare
fremito, dopo averla divorata a lungo collo sguardo. svevo, 2-484: in quelle
chi ne'gorghi del cor mette lo sguardo; /... qual per leggi
iii-2-157: figge alla soglia estuosa lo sguardo infiammato da un odio frenetico. pirandello
leggero. -superficiale (lo sguardo, rattenzione). muratori, 5-iv-305
tutto spirerà un'immagine di frivolezza allo sguardo de'profondi scientifici. leopardi, i-622:
che i suoi occhi, con uno sguardo, giudicassero esattamente: pareva che si
acuta intelligenza (gli occhi, lo sguardo). chiesa, 5-131: si
gli è rimasto l'occhio, lo sguardo frizzante. -gaio e spigliato,
: la tua parola e il tuo sguardo frizzavano e rugghiavano come ferro rovente su
. atteggiamento del volto o espressione dello sguardo, che lascia trasparire i pensieri della
per gridare. -occhi, vista, sguardo. - anche al figur. dante
-a prima vista, al primo sguardo. salvini, 41-102: fisonomo gentile
. stan savie savie, lo sguardo raccolto, indifferenti agli inviti di quella
fissare intensamente, penetrare con lo sguardo, scrutare. guerrazzi, iii-229:
frugato e rifrugato prima la cella con lo sguardo, per vedere se ci fosse rimasto
né vergogna. -dirigere (lo sguardo). bontempelli, 7-11: chinando
. bontempelli, 7-11: chinando lo sguardo e frugandolo tra il buio di quelle
di lei. montale, 1-14: lo sguardo fruga d'intorno, / la mente
, penetrante (l'occhio, lo sguardo). bocchelli, i-215: l'
umile, servile (un atteggiamento, uno sguardo). pirandello, 5-466: andai
vettura / il postiglione con lo sguardo tetro / si volta, e dà una
-il rapido succedersi di qualcosa allo sguardo e, in partic., del
fiamma. -rapido, furtivo (lo sguardo); che osserva di sfuggita (
palazzeschi, 4-60: tutti davano uno sguardo fugace alle due donne che eseguivano il loro
fracchia, 347: non distoglieva lo sguardo dal suo viso se non per gettare occhiate
raccolto tutte le forze per richiamare lo sguardo fuggente e per atteggiare a sorriso da
, di sottecchi, furtivo (uno sguardo). padula, vi-281: dagli
pirandello, 5-109: spesso marta volgeva uno sguardo fuggevole alla fronte di quell'uomo sempre
più fortunato dovrà contentarsi di un fuggevole sguardo di compassione come si dà a un
. -letter. mobile (lo sguardo, gli occhi). pascoli,
. -fuggevole, furtivo (lo sguardo); sfuggente (l'occhio)
/... e dal mio sguardo / fuggirà l'awenir; di voi per
estens. che si allontana rapidamente dallo sguardo di chi si trovi sopra un veicolo
, furtivo, quasi dissimulato (lo sguardo). varano, 20: volsi
20: volsi / smarrito al ciel lo sguardo e fuggitivo. leopardi, 21-4:
occhi fuggitivi. bocchelli, 2-14: aveva sguardo duro e fuggitivo. manzini, 12-83
-scintillante, sfavillante (gli occhi, lo sguardo); luminoso (il sorriso)
viva luminosità (degli occhi, dello sguardo). boccaccio, viii-2-129: desser
. -velato, opaco (lo sguardo, gli occhi). pirandello,
che intimorisce, che raggela (lo sguardo). crudeli, 1-92: con
... per fulminare con lo sguardo la fanciulla povera che per credula ignoranza
, fulminava la classe di un ultimo sguardo. -riverberare. battista,
grigio paese / dove mi fulminò / lo sguardo traditore / della doppia ingannevole faccia /
per estens. esprimere minacciosamente con lo sguardo (ira, odio, sdegno, ecc
con subitanea severità o minaccia (uno sguardo, un'occhiata). p.
cristoforo..., fulminato uno sguardo in giro su tutto l'uditorio, parve
, scintillare (gli occhi, lo sguardo). fallamonica, 311: ciascun
[garibaldi], come se col solo sguardo dovesse incenerirmi. -personaggio che spicca per
che raggela (gli occhi, 10 sguardo). parini, giorno, ii-536
. -esprimere accesa ammirazione (lo sguardo). loredano, 11-36: so
furor. faldella, 3-72: gira lo sguardo tra pietoso e fulmineo; la nobile
stalattiti. soffici, v-2-383: ultimo sguardo a milano. ciminiere fumiganti, e
: le mani nelle tasche, 10 sguardo vagabondo dietro le azzurrine spirali del fumo,
, alle funeree bende / fermar lo sguardo di costanza pieno, / osa ferro
d'annunzio, v-2-555: ricordate quello sguardo senza pupille? ha qualcosa di divino
di divino e di funereo, come lo sguardo della parca. govoni, 3-111:
esprime profondo dolore, abbattimento (lo sguardo, l'espressione del volto).
: avviene come quando si getta uno sguardo su un vecchio tronco disfatto dal tempo
: notte mi parve, ed a lo sguardo fioco / / s'offerse il vacillar
comando e del principato tutto raccolto nello sguardo. -di animali. imbriani
-figur. sfavillante di passione (occhi, sguardo). boiardo, 1-1-15: rainaldo
gli occhi): esprimere con lo sguardo collera violenta, ardente amore o altra
naffiano, / chiuse lo sguardo a chi di fuorivia / non cede
persona, l'espressione del volto, uno sguardo, un gesto, uno stato d'
1-90: era un bell'uomo dallo sguardo intelligente alquanto furbesco, un paio di mu
pratolini, 9-607: ha uno sguardo dove non ci leggi nulla, se non
vivace malizia (un gesto, lo sguardo, gli occhi, ecc.).
esprime furore, passione concitata (lo sguardo, gli occhi). - anche di
violenta eccitazione (il volto, lo sguardo, un gesto, la voce).
alle fattezze conte, / al fiero sguardo, al viso furibondo. nannini [petrarca
: agitò il bastone, lanciò uno sguardo furibondo. -che è scosso furiosamente;
carattere violento (il volto, lo sguardo, la voce, un gesto, un
come... osasse mandare lo sguardo desideroso e il pensiero giudice...
elmetto ella volgea / furtivamente l'amoroso sguardo / al giovinetto. foscolo, iv-
, donna, un furtivo / vostro sguardo dal petto e lusinghiero, / fu chiuso
/ a piè lascivo, a furtivétto sguardo, / entra sagace e mercenario messo
. quarantotti gambini, 7-180: lo sguardo gli si fermò su una lampada a petrolio
dal modo col quale elargiva un tale sguardo alle cose che giudicava futilità puerili nel più
vede / cruda e sdegnosa, e collo sguardo bieco / minacciatrice, o poco grata
, io lo guardai col mio sguardo che non conosce la lotta, supplice.
, 13-49: fuggir bisogna al primo sguardo / di donna, che ti piaccia;
luce: / questo m'avvenne per sguardo de cruce; / ella me guida,
, letizia (l'aspetto, lo sguardo, la voce, di una persona,
, il suo aspetto, il suo sguardo, i suoi occhi, ecc.)
gruppo di abitati che distesi / allo sguardo sul fianco d'un declivo / si
moravia, i-369: dall'alto, lo sguardo di tarcisio piombava sopra una fila di
i suoi occhi] ritraggano a sé lo sguardo galleìna, sf. chim. sostanza colorante
[s. v.]: dallo sguardo di quella donna si sentì galvanizzar tutto
occhio e croce, abbozzato con uno sguardo dal piantone ventruto che strascicava un gambaraccio
sorriso... la vecchia con uno sguardo pieno di amichevole franchezza, il lupo
. savonarola, 13-20: o vivo sguardo, o penetrabil verbo, / che
(un discorso, un contegno, uno sguardo). intelligenza, 8: quando
(il sangue); fissarsi (lo sguardo). betussi, 1-114: può
, 5-21: sentendosi gelare sotto quello sguardo morto, non sapeva come muoversi.
suo modo di parlare, il suo sguardo). marino, 8-84: sotto
frocchia, 121: lo contemplava con uno sguardo pieno di studiata indifferenza, e così
. -fisso, inespressivo (lo sguardo). alvaro, 7-196: ho
: ho veduto... il loro sguardo puerile divenuto gelido e spettrale come l'
il comportamento di una persona, lo sguardo, la parola). prati,
, 7-861: restò di gelo a quello sguardo d'assoluta indifferenza. -non
giovane e di quello / cui lo sguardo concedi o la parola, / ma d'
esprime gelosia (l'occhio, lo sguardo). tasso, 5-8: rimira
passava dinanzi a manara, scorgeva lo sguardo geloso del giovane. borgese, 1-71
occhi bruciati, e ne sperava uno sguardo geloso. 4. che è
nel segno dei gemini, scorreva con lo sguardo sugli astri e sui pianeti.
generai di paradiso / già tutta mio sguardo avea compresa, / in nulla parte
del suo tocco e generico del suo sguardo sono una qualità non estrinseca, ma
coraggio, valore, eroismo (lo sguardo, l'aspetto, l'azione, il
: in giù chinando / il generoso sguardo, al disonesto / supplizio di magnanima
universo; ma ad esso un solo sguardo discopre alte cose: le leggi, che
v-2-237: il seppia pativa dal mio sguardo di genietto incompreso... una specie
sua chiesa gentilizia di palena sotto lo sguardo della beata florisenda. palazzeschi, 7-261
orenoco. viani, 19-472: nello sguardo degli allupati risaliva dalla tenebra la brama
che analizza le altrimenti mobilissimo, quello sguardo rapido e lucido. aree di
, iii-224: cerchiamo penetrare con lo sguardo l'atmosfera che i pregiudizi ci hanno addensato
. bernari, 6-211: sentivo nel suo sguardo germogliare una amicizia nuova. -sostant
. comisso, 5-61: tutti tenevano lo sguardo fisso sulla mia amica che aveva parlato
. portamento, movenza; espressione dello sguardo, inflessione del parlare. pier della
il riso, / il respiro, lo sguardo. moretti, 96: mamma,
lui [l'uomo adirato] fulmina lo sguardo, le ciglia, el fronte e
. 19. rivolgere (lo sguardo); fissare (l'occhio).
in sen d'un prato / lo sguardo a l'improviso, / conobbe in
. d'azeglio, 1-63: lo sguardo che que'due uomini si gettarono in
, 1-35: giova ormai gettare uno sguardo sulla via corsa. è esercizio moralmente
pensatore originale, né gittò mai uno sguardo libero su'formidabili problemi della vita.
, ii-665: ma si dia uno sguardo a quel nuovo edilìzio che ora s'innalza
/ lasso! m'accesi al primo sguardo allora. b. tasso, i-82:
cose quanto si lanciava ghiottamente con lo sguardo su di esse. = comp
sensuale, concupiscenza, lascivia (uno sguardo, un comportamento). tassoni,
gualdo, iv-67: si presenta allo sguardo la elegante ed odiosa « casa di campagna
terra, abbassato (il volto, lo sguardo). simintendi, 1-158: rispondimi
chiusa ancora nel sonno originario e senza sguardo. moravia, ix-97: la
giace la pia, col tremolo / sguardo cercando il ciel. leopardi, 17-2:
al soffio d'una giaculatoria o per uno sguardo degli occhi rivolti al cielo.
. -sinistro, ostile (lo sguardo, una reazione deltanimo).
, una bella ragazza, che attirò lo sguardo di tutti. e. cecchi
/ ché veder lui t'acconcerà lo sguardo / più al montar per lo raggio
.. voi non potete volger lo sguardo in nessuna parte che voi non vi
che 'l giglio roscio, c'ha lo sguardo / sempre a sua libertà, contro
uno stabile, quasi ginecei dai quali lo sguardo dev'essere escluso. -collegio
. boccaccio, i-475: con giochevole sguardo a tutti egualmente dono vana speranza,
(il volto, l'aspetto, lo sguardo, il riso, il contegno);
insistente all'anima / quel suo fugace sguardo di commiato. -cambiare, convertire
ed esultanza (l'aspetto, lo sguardo, il gesto, la voce, ecc
il volto, l'aspetto, lo sguardo, il gesto, il discorso).
di contentezza (nell'aspetto, nello sguardo, nel gesto, nel tono della
rivolgere, dirigere (gli occhi, lo sguardo, il piede, il passo)
. svoltando si voltavano indietro in uno sguardo che faceva girare la testa a tutta
volto, diretto (l'occhio, lo sguardo). aretino, 9-14: i
. figur. volgersi, drizzarsi (lo sguardo, un moto della mente, un
senbianza / che saetta il veleno collo sguardo. a. pucci, cent.,
volgere intorno (gli occhi); lo sguardo stesso; occhiata. petrarca,
vittorini, 3-43: fa col suo sguardo il giro completo delle nostre facce.
. che prova e dimostra (nello sguardo, nella parola, nel gesto,
fervido entusiasmo (la parola, lo sguardo, il gesto, il contegno).
tenso godimento attraverso la parola, lo sguardo, il gesto, gli atti;
dall'atteggiamento, dal gesto, dallo sguardo, dal tono della voce; giocondità
tono spento di voce, risollevato dallo sguardo ancor vivo e giudicante, contrastava con
azeglio, 1-35: giova ormai gettare uno sguardo sulla via corsa. é esercizio moralmente
: altro non resta che di esporre allo sguardo e ah'intelligenza comune lo spettacolo della
soddisfazione, entusiasmo, esuberanza (lo sguardo, la voce, il gesto).
. d'annunzio, iv-2-503: uno sguardo fuggevole, una reclinazione del capo,
465: disceme a un primo sguardo, per propria entelechia di giurista,
il ladro. betocchi, 5-24: lo sguardo di chi passa /...
istintivamente ella si arretrò, spaventata dallo sguardo freddo ed incisivo di quell'uomo che
, glauco 'e ò7tó <; 'sguardo '. glèba, sf. letter
la pagina su cui tenevo fisso lo sguardo si copriva della fotografia del dottor muli
come... osasse mandare lo sguardo desideroso e il pensiero giudice su i
mani materne. manzini, 12-130: lo sguardo le scivolò sul goffe di lui,
: squadrandomi, aveva gettato un goloso sguardo al mio anello d'oro; un
il gioire, qualunque volta giran lo sguardo intorno. 2. tr. letter
subitaneo turbamento, ella avvertì il mio sguardo... ci fissammo un attimo ostili
, 2-194: le madri riabbassarono lo sguardo con lentezza mortale e questa volta dalle
: chi ne'gorghi del cor mette lo sguardo; /... /.
ojetti, i-252: lancio un ultimo sguardo all'arco di firmamento che s'incurva sulla
goticizzanti dell'insieme, frugava con lo sguardo nelle macìe di sassi. piovene,
barbarie e di profonda stupidezza chi 10 sguardo ritraesse dalle leggi attuali e dagli effetti che
e vociante, governato di continuo dallo sguardo di lei. bocchelli, 3-19:
, 2-309: gli fissava in volto uno sguardo strano,, come sorpresa gradevolmente di
nella nudità di emilia, fin dal primo sguardo, non fu questo o quest'altro
rubli. rovani, i-314: spingendo uno sguardo allegro in seno all'avvenire, e
geladina. savinio, 2-16: volgendo lo sguardo al passato si misurerà, per esempio
per via di vedere aprirsi avanti allo sguardo mio le varie scene, ove per
-che manifesta o conferisce gravità (lo sguardo, il parlare, una caratteristica fisica)
intenso, una preoccupazione viva (lo sguardo, la voce, ecc.).
ii-1047: mi fissò con quel suo sguardo imperioso, gravido di minacce. carducci,
it., i-20: gittando uno sguardo su quelle antichissime rime, non ritrovi la
rivela la delicatezza dell'animo (lo sguardo, il gesto, il modo di comportarsi
problema com vecchio alza lo sguardo al greto d'un sentiero bianco e
spento, che rivela ottusità (lo sguardo). comisso, 7-57: aveva
comisso, 7-57: aveva, oltre allo sguardo grezzo, qualcosa di disarmonioso che mi
, terribile (gli occhi, lo sguardo). dante, inf.,
, 24-74: gli fece prima uno sguardo grifagno, / e con uno atto superbo
un grillo,... e aveva sguardo duro e fuggitivo. pavese, 7-180
monti. -penetrare (con lo sguardo). baldini, 3-101: per
azzurro non degnava l'agonizzante di urto sguardo,... si volgeva appena,
voce di origine tupi. attira lo sguardo. guaranina, sf. chim
guardafisso, sm. raro. fissità dello sguardo. nievo, 4-101: quel
, sm. ant. il guardare, sguardo. attribuito a dante, 70-15:
una determinata direzione, intento (lo sguardo, la pupilla); che è
la vista; volgere, posare lo sguardo; dirigere, fissare gli occhi su
o qualcuno (le pupille, lo sguardo); percepire (una luce,
. -assol. avere un determinato sguardo o una determinata espressione. dante
2. osservare attentamente con lo sguardo; esaminare, scrutare. mazzeo
ebrea adivenuto. 21. sm. sguardo. giacomo da lentini o monaldo d'
18. -guardare addietro: volgendo lo sguardo indietro. -al figur.: avere
.). -anche: occhiata o sguardo particolarmente intenso ed espressivo. d
). su cui viene fissato lo sguardo; osservato, esaminato. a
degli occhi, abituale o momentanea; sguardo (di persone o di animali e,
..., rispondeva attenta allo sguardo dell'uomo, come un felino che sta
si riferisce, che è proprio dello sguardo; che serve per guardare.
267: di tanto in tanto alzo lo sguardo, lo protraggo di là dalla vetrata
, sm. letter. il guardare, sguardo. fiore di virtù, xxxviii-115
-con riferimento alla pretesa potenza malefica dello sguardo. nannini [olao magno],
il bruno sembrò esaminarla di un lungo sguardo dalla piuma del suo cappellino...
roso e guasto e adombrò il tristo sguardo cupido e nauseato sotto la tesa del cappello
, sm. ant. il guatare; sguardo (e, in par tic
(e, in par tic., sguardo amoroso). boccaccio, ii-4-47
-volgersi, fissarsi (gli occhi, lo sguardo). valerio massimo volgar.,
grand'uomo. colletta, iv-8: lo sguardo del re scorre a sopra tutti benigno
. 3. cercare con lo sguardo. - anche assol. forteguerri,
. -guatare al vero: dare uno sguardo d'approvazione, d'assenso.
(guattatura), sf. ant. sguardo (per lo più intenso ed espressivo
guato2 » sm. ant. sguardo, occhiata. buonarroti il giovane
guercia. -obliquo, torvo (lo sguardo). cieco, 11-50: orlando
bettinelli, i-i-xliv: se rivolgiamo lo sguardo alle guerre, qual cangiamento non vi
al figur., per indicare uno sguardo miope, incerto, che sopporta a stento
il guizzare delle fiamme, affascinando lo sguardo, si mutava in un gran punto
l'ale. cicognani, 6-241: lo sguardo gli era strisciato addosso come un guizzo
tade, fa innamorare di loro lo sguardo del pensatore; ma essa diventa gaudio
sparso per ogni lido, / volgi lo sguardo a solima, / odi quel santo
determinate persone, soprattutto attraverso lo sguardo, o anche da oggetti.
. -attonito, fisso (lo sguardo). n. villani, i-2-15
risalì nel suo alloggio; al primo sguardo entrandovi lo vide salvo, e tuttavia
ìlare, agg. che mostra nello sguardo o nel l'atteggiamento o
2. espressione lieta, ridente (dello sguardo, del volto, dell'atteggiamento)
, appannarsi (gli occhi, 10 sguardo). de marchi, i-130:
così scintillanti, si erano, in quello sguardo, improvvisamente illanguiditi. -offuscarsi
viso illanguidivano e solo rimaneva intenso lo sguardo. -svaporare, perdere profumo e
-che ha perso vivacità, velato (lo sguardo, gli occhi). batacchi
diletto. pratolini, 2-89: il suo sguardo è un poco spento, illanguidito.
gestire o di fumare au'illeggibilità dello sguardo, concorre a darmi la nozione lampante
illimitato e libero s'aggira / lo sguardo e tutto scopre al tutto in seno
pratolini, 9-149: il suo sguardo si era come illimpidito. =
inviperirle le chiome, ad insanguinarle lo sguardo, ad illividirle la faccia,..
radioso, vivace, brillante (lo sguardo, il volto). fogazzaro,
gozzano, i-726: si confondeva sotto lo sguardo nuovo, quasi tenero di lidia,
, incerto (la voce, lo sguardo). berni, 35-67 (iii-i94
viaggiatori] li accompagnava con quello stesso sguardo imbalordito dentro la sala. imbalsamare,
, assorto (una persona, lo sguardo). verga, 4-106: si
terrazza, felici come me, lo sguardo imbambolato dalla gran luce. pratolini, 10-
espressione di corruccio, e favoriva dello sguardo una pungevolezza che imbarazzava. soldati,
perplessità, imbarazzo o ritrosia (lo sguardo, l'atteggiamento, ecc.).
bonagiunta, lxiii-70: s'eo la sguardo / 'ncendo ed ardo, / tanto
che seminava terrore uccidendo con lo sguardo e col fiato infocato 'col
buonarroti il giovane, i-57: nel primo sguardo / forse n'abbaglierà tua vista imbelle
d'annunzio, v-1-639: questo imberbe dallo sguardo cilestro, dal virgineo volto inclinato,
profonda collera (un atteggiamento, uno sguardo). cicognani, 3-20: colla
imbiettato nello steccato con torvo e lento sguardo. d'annunzio, v-2-236: dall'impaccio
/ dal fiero ciglio, che lo sguardo imbosca. govoni, 533: con una
vista di tanto legname quanto al primo sguardo se ne vedrebbe tra fusti e rami d'
, iii-241: bortolina, abbassando lo sguardo, imbragiò. 2. intr
cammina e tentennando, / piego lo sguardo. 2. figur. posseduto da
guardai col desiderio di imbrigliare il suo sguardo. 4. figur. piegare
, 83: ognun sol con lo sguardo / conosce ogni cavai che briglia vuole
della gattina, 3-2-9: dette uno sguardo allo stato ecclesiastico, e lo vide
. mostrarsi (nel volto, nello sguardo, nel comportamento) indispettito, contrariato
che si dimostra (nel volto, nello sguardo, nel comportamento) indispettito, irritato
le mani; per cui cercò collo sguardo di acciuffarle nei loro andirivieni e nei
. -limpido, chiaro (lo sguardo). manzini, 12-70: rimaneva
manzini, 12-70: rimaneva immacolato [lo sguardo], inverosimilmente limpido e fanciullesco,
con la fronte alta, con lo sguardo sicuro, col petto rilevato, con lo
amoroso, / sì per lo primo sguardo / vi 'maginai, ond'ardo, /
il principio dal termine, contiene 10 sguardo dal termine, e non pensa che l'
quasiché -assorto, straniato (lo sguardo). chi patisca di milza immagrisca.
toscano e non ci degnano d'uno sguardo. comisso, v-88: teneva le braccia
, in cui solo... uno sguardo può contenere tutta l'anima.
egli aveva la figura snella, 10 sguardo e la voce immatura d'un ragazzo.
11. locuz. -immergere lo sguardo, gli occhi: guardare attentamente,
palazzeschi, 1-26: ho immerso lo sguardo nel grigio uniforme, intenso.
immerso, / idol si faccia un dolce sguardo e un riso. pallavicino, 1-12
,... livido e immiserito nello sguardo, riconobbe il suo stesso aspetto di
landolfi, 2-192: su chi quello sguardo raggiungeva, il freddo cadeva, facendolo torcere
, la bella testina abbassata, lo sguardo immobilmente a terra chino. -quietamente
un immoto / ogni cenno, ogni sguardo, ogni sospiro, /...
); fisso, attonito (lo sguardo, gli occhi, o anche l'espressione
cero, / fissando in loro il sguardo, sviene e spira. note al malmantile
-velato (l'occhio, lo sguardo). lorenzo de'medici, ii-165
? gadda conti, 2-605: lo sguardo, impaniato fra le palpebre, fissava
ii-101: se imparadisa, immergendo lo sguardo nell'aurèola dei capelli di lei e
anche il volto, gli occhi, lo sguardo); insensibile. - anche al
de roberto, 4-289: nel suo sguardo, l'impassibilità dell'idolo. savinio
d. bartoli, 9-28-3-213: a uno sguardo [le rose] impassiscono, impallidiscono
liquida. bonsanti, 4-178: lo sguardo di giovanni si era posato sulle opere
(il volto, gli occhi, lo sguardo). di giacomo, i-429:
affisavano sullo spettacolo insolito il loro sguardo impaurito. palazzeschi, 1-400: quando
iv-2-10: la ragazza sostenne impavidamente lo sguardo arroventato, ma si morse il labbro
un gesto, un atteggiamento, uno sguardo, una frase, ecc.).
io (175): alzato 10 sguardo alla faccia del padre, quasi per esperimentar
3. per estens. allucinato (lo sguardo). zecchi, 10-146: terribile
, profondo, indagatore, diventò lo sguardo della minetta, da quando la rivide:
minetta, da quando la rivide: uno sguardo come incupito, impazzito, impossibile più
-offuscato, annebbiato (gli occhi, lo sguardo). baldini, i-161: i
., 27-99: la virtù che lo sguardo m'indulse, / del bel nido
fu tanta la virtù che uscì dello sguardo di beatrice che... impulselo,
può essere penetrato dalla luce o dallo sguardo; che impedisce la vista; fìtto,
moti dell'animo, impassibile (uno sguardo, il volto, un atteggiamento).
de libero, 1-222: il tuo sguardo s'impenna alla domanda / eterna che ti
una parola, gli occhi, lo sguardo o l'aspetto di una persona, un
e l'altro il cane mi volse uno sguardo come fosse rimasto sorpreso dalla mia imperizia
sua fronte s'era rialzata; lo sguardo aveva ripreso la solita espressione d'impero.
. -inespressivo, monotono (lo sguardo, la voce, ecc.)
soffici, v-2-621: solo con uno sguardo, per così dire impersonale, degli
374: i due si scambiarono uno sguardo di raccapriccio: ma poi l'impeto prevalse
vergin, che l'impiaga / con uno sguardo sol, / saggia, non men
spiritate...? straluna lo sguardo, ringorga il rutto, erutta il
duro sòggolo le annaffiano, / chiuse lo sguardo a chi di fuorivia / non cede
gelidi... rapidamente al mio sguardo impietrivano. -sostant. processo di pietrificazione
iv-2-58: ella... impigriva lo sguardo nel puro letargo della luce.
nel cielo implacabile. -impassibile lo sguardo. sbarbaro, 6-42: i miei
valle del tevere ci appare allo sguardo in tutta la sua imponenza.
che passa,... posando lo sguardo sopra una barca imporrata e capovolta sulla
, e ripas- savale d'innanzi allo sguardo, assumeva una forma più importante.
non può sguardo importuno / la pace mia turbar. monti
velato, spento, attonito (lo sguardo). comisso, iv-120: ritenne
contatto dell'aria, tanto il suo sguardo era impreciso. = comp.
salvatichezza, senza frutto pur d'un solo sguardo, in breve tempo si tolsero dalla
esteriore (attraverso l'atteggiamento, lo sguardo, il discorso, l'espressione del
. -rivolto, fisso (lo sguardo, l'attenzione, la mente)
sarcofago. -rivolgere, fissare lo sguardo. varano, 1-115: ella con
, ecc. (il volto, lo sguardo). saluzzo roero, 3-ii-157:
qual partito appigliarsi, volge attorno lo sguardo. 2. per estens.
a sfrontatezza (il volto, lo sguardo). anguillara, 5-242: esse
sgorgava, denso e morbido, uno sguardo cieco e lucente, vertiginoso, che
attanagliare. bocchelli, 14-256: nello sguardo c'era una sofferenza e una disperazione
annunzio, iv- 1-14: il suo sguardo, nello specchio, si fermò alle tempie
. petrarca, n-10: l'amoroso sguardo in sé raccolto. a. pucci
, piuttosto che gli occhi, lo sguardo. -per estens. ant.
: lo schiavo andando / volgea lo sguardo alle inamene roccie.
, inespressivo (gli occhi, lo sguardo). sbarbaro, 1-242: ma
iv-616: nella sua vita contemplata con sguardo libero e largo tutto s'inanella.
con cesare. nievo, 781: collo sguardo ella mi inanimava a ricordarmi di quanto
trepidezza della creatura, si acuiva nello sguardo vitreo della bambola. 2. esanime
maraviglia. fracchia, 628: quello sguardo traverso, quell'inarcar di ciglia, che
rapir da gli occhi tuoi / qualche piccolo sguardo inavvertito. parini, giorno, iv-794
soprappone alle facciate, attrae lo sguardo per la sua bianchezza.
della patria a dar l'ultimo lungo sguardo all'italia, perocché il gendarme v'incalzava
. la palpebra è abbassata sopra uno sguardo di serpentino incantamento. corazzini, 3-30
, da ogni gesto, da ogni sguardo, una freschezza e una grazia che incantavano
sbigottimento; allucinato, spiritato (lo sguardo). cesarotti, 1-xxxiv-3: i
avidi come al primo giorno di quello sguardo incantato e rorido, di quella grazia
incantatore. alto, asciutto, 10 sguardo diretto, le tempie grige; e una
la scogliera aveva più volte attirato lo sguardo e incitata la curiosità degli ospiti.
e chi, lasciati / a un altro sguardo i lontanissimi astri, / la spiritale
pucciamento della confraternita non impedisce qualche sguardo amoroso alla sfuggita su la bellezza austera del-
.. limitarsi a qualche fulmineo e obliquo sguardo, subito incarcerato dalle ciglia.
sotto l'orbita incassata con un gradevole sguardo diritto. pasolini, 5-185: quell'aria
erano il simbolo della speranza ed ogni sguardo, ogni corpo, un grido di incatenata
, malevola (gli occhi, lo sguardo). cassola, 2-523: lo
3-63: mugolava, guardandomi col suo sguardo di gatto incattivito. -che esprime rabbia
-che esprime rabbia, furore (lo sguardo, il volto). c
alla fronte incattivita, la luce perniciosa dello sguardo. quarantotti gambini. 13-59: la
dossi, ii-43: giravano, interrogante lo sguardo... alla ignota terra,
amorosa, un intenso desiderio (lo sguardo, gli occhi). garibaldi,
sue facoltà); fulminare con lo sguardo, con la parola; confondere, avvilire
fulmine di guerra, come se col solo sguardo dovesse incenerirmi. bocchelli, i-332:
. pratolini, 10-381: il suo sguardo m'incenerì, era carico d'odio tanto
1-iv-156: avea quel cavaliere sotto lo sguardo la patria incenerita, le ricchezze predate
, il passo, il volto, lo sguardo); impacciato, imbarazzato, vacillante
, 6-ii-129: la pupilla aveva lo sguardo incerto e imbambolato come di persona che
. -abbassare (gli occhi, lo sguardo: come effetto di timore, di
pietà ti pieghi / d'inchinar il bel sguardo alli miei prieghi. tasso, 3-61
! mascheroni, 8-285: se lo sguardo talor dagli astri inchini, / gonzaga
gli durava ancora la sensazione avuta dallo sguardo di lei, nella strada, quando
fino, / ca per un dolze sguardo ed amoroso / mi dono voi cui fedel
, la fronte, il petto, lo sguardo). ristoro, 1-9: li
, con decisione (gli occhi, lo sguardo). f. f. frugoni
4-131: il dottore inchiodò il suo sguardo freddo ed acuminato nelle pupille quasi immobili
ii-50: egli da lontano inchiodava uno sguardo fatale su quella ragazza. -rifl.
mente. -fissato intensamente (lo sguardo, gli occhi). c.
linati, 8-70: mentre, con lo sguardo atterrato, inciampicavo su per quelle gromme
in alto, volgere al cielo (lo sguardo, gli occhi). palazzeschi
le accarezzava le orecchie, incielava lo sguardo senza stancarsi di ripetere: « il segreto
-levarsi in alto (gli occhi, lo sguardo). palazzeschi, 5-163: -lo
in lei fissar morte inclemente / lo sguardo, per vibrar l'empie quadrella.
; impietoso (un atteggiamento, lo sguardo, ecc.). moniglia,
. -rivolto a terra (lo sguardo, rocchio). g. gozzi
. -fissarsi con insistenza (uno sguardo); posarsi, avvolgere (la
sensazione di avere sopra di me uno sguardo che veniva di lontano, di incommensurabilmente
lontano, di incommensurabilmente lontano, uno sguardo senza tempo e senza età.
-abbagliante (una luce, uno sguardo). papini, iv-86: i
che rivela incomprensione, smarrito (lo sguardo, il volto). savinio,
è nei musici, di assente nel loro sguardo, di incongregàbile nel loro comportamento.
de'sansimoniani la parte istorica, lo sguardo sul passato, mi sembra bello e
arse nel volto, avventò lampi dallo sguardo. foscolo, vii-161: mi consolo almeno
o non può essere raggiunto con lo sguardo. - anche: che non può
e contempiàbilis da contemplare 'volgere lo sguardo, contemplare '. incontemplato,
primieramente quando, per troppo aguzzare 10 sguardo, e incontentabilmente affissarlo, la facoltà
passione incontenibile (gli occhi, lo sguardo). borgese, 1-165: gli
3-212: io potevo girare attorno lo sguardo felice di incontrarmi in facce amiche.
gli occhi o negli occhi, lo sguardo o nello sguardo di qualcuno: guardare
negli occhi, lo sguardo o nello sguardo di qualcuno: guardare una persona che
occhi loro incontra- ronsi con un fievole sguardo, prima di chiudersi al ferreo sonno
. borgese, 1-153: incontrando quello sguardo filippo sentiva duramente la sua inferiorità plebea
: pareva non osasse incontrare il suo sguardo. — incontrare le mani intorno
, 1 (13): spingeva lo sguardo in su, per ispiar le mosse
. raimondi, 4-74: il suo sguardo... denuncia una intima indecisione,
. con riferimento agli occhi, allo sguardo. di costanzo, 51: chi
2-44: forse mi incoronerà di uno sguardo / forse scioglierà in un sorriso la
dietro le calcagna e noi degnano d'uno sguardo! seguitate pur così, o scandalosi
palpebra che batta e lasci sfuggire uno sguardo misterioso. -per estens. esiguo
. 3. vitreo (lo sguardo, gli occhi). petruccelli della
parti musicali. - anche: incontrare uno sguardo. molineri, 1-189: le quattro
, al freddo, per incrociare uno sguardo, per scambiar un cenno. bernari,
spalla di lui per penetrare il suo sguardo di rimprovero che ogni tanto incrociava al disopra
, 1-281: se voi volgete un primo sguardo al mondo,... voi
, minacciosa (l'occhio, lo sguardo, l'aspetto). beltramelli,
triste, chiusa, impenetrabile (lo sguardo, l'aspetto, ecc.).
risalì nel suo alloggio; al primo sguardo entrandovi lo vide salvo e tuttavia ridotto
, interessamento (il volto, lo sguardo, l'atteggiamento). tecchi,
, su cui al mattino gettano uno sguardo esile e incurioso, sarebbe per essi
, nella fermezza e nella fuggevolezza dello sguardo, e nei lumi e nelle ombre,
far abbassare (gli occhi, lo sguardo). dante, par.,
che sogna! montale, 1-14: lo sguardo fruga d'intorno, / la mente
impallidì, poi m'indagò con lo sguardo. monelli, i-4: non indaghiamo troppo
cercare (con la mente o con lo sguardo); frugare; inseguire; ottenere
: i bruni occhi indagati sostenevano quello sguardo con fermezza lampeggiante a vicenda, di
ii-90: natura... al profan sguardo si cela / e al saggio indagator
che fissa intensamente (l'occhio, lo sguardo); scrutatore. passeroni,
576: egli volse per la stanza imo sguardo lungo e indagatore. serao, i-87
albertazzi, 214: ardì percorrere con uno sguardo indagatore, avido, le segrete forme
. 2. per estens. sguardo scrutatore. d'annunzio, iv-1-20:
(l'espressione, l'atteggiamento, lo sguardo). tarchetti, 6-i-402: parvemi
tornasi di lampedusa, 99: lo sguardo circolare minaccioso del padrone di casa troncò
tanto si volta e ci lancia uno sguardo indefinibile, tra protettivo e annoiato.
della scena, abbracciata con un solo sguardo, mi rimasero impresse indelebilmente. monelli
del viso), spiritato (lo sguardo, gli occhi). codèmo,
, dunque... » e lo sguardo del dottor fumi ebbe la inderogabilità d'
dossi, i-185: eccolo, con lo sguardo smarrito,... mescidando ai
donna si fosse ritratta e nel luogo dello sguardo assentesemplice, futuro anteriore). egli avesse
spalle. vittorini, 8-216: il suo sguardo si da non sapere che oltre
un gesto, un comportamento, lo sguardo). manzoni, pr. sp
? le innupte sensibili volsero un acre sguardo d'indignazione alla cognata irriverente e crudele
ma augusto e venerando / sol con lo sguardo alto silenzio indisse. berchet, 389
. -volgere (gli occhi, lo sguardo). a. f. doni
soldati germanici. -volto (lo sguardo, gli occhi); lanciato (un'
si durerà. -rasserenato (lo sguardo). dossi, ii-67: tecla
occhi su gualdo e gli arrise. lo sguardo di lei sarebbesi detto indrizzato.
falange / del lor signore ad allegrar lo sguardo / si connetton così, qual pietra
: gli artisti... serbano lo sguardo ingenuo e intento del fanciullo, sono
delfico, ii-42: se si darà uno sguardo alla storia della filosofia altro non vedremo
sorprendere un gesto o un'attitudine o uno sguardo per avere un sicuro indizio. pavese
ad alcuno o di volto, lo sguardo). aver in eterno e scienza
ma non landolfi, 7-197: lo sguardo... finalmente s'indora. addolcito
della sua morte. -indagatore (lo sguardo, gli occhi). d'annunzio
un atto, un gesto, uno sguardo, una parola). tasso,
., 27-97: la virtù che lo sguardo m'indulse, / del bel nido
abituarci a vedere le cose con uno sguardo nuovo, secondo una nuova visione del
il volto, l'aspetto, lo sguardo); corrugarsi, imbronciarsi. beltramelli
su'rivi sacri? -rivolgere (lo sguardo, gli occhi). dante,
mentre a ritrarla / pongo industre 10 sguardo, ecco m'elude, / e la
che un brutto animale, nel cui sguardo nessun entusiasmo, anzi vi spuntava qualcosa
che manifesta stupore, smarrimento (lo sguardo, l'espressione). e.
uno stato di esaltazione interiore (lo sguardo, il viso). ariosto,
sgorgava,..., imo sguardo cieco e lucente. brancoli, 3-217:
sempre, sempre, incontro il tuo sguardo ineffabile. 2. che non
, la bella donna portò altrove lo sguardo. -in partic.: ineffabile;
, candore (un discorso, lo sguardo, ecc.). bocchelli,
volte il colonnello, ne sfuggì lo sguardo e non gli chiese la licenza di cui
di espressione, di vivacità (lo sguardo, il volto, ecc.).
letter. che non si offre allo sguardo, che non si nota, invisibile.
tutte le anime in cui il suo sguardo profondo scoprisse una forza. borgese,
[il principe letterato] affissa lo sguardo in quel mondo intelligibile ed ideale,
, xll-m: fissarono... lo sguardo... su quella vecchiezza imbellettata
animo, il dolore interiore (lo sguardo, l'aspetto). giov.
serafino aquilano, 121: come el sguardo, ancor l'alma dentro hai /
ii-101: se imparadisa, immergendo lo sguardo nell'aurèola dei capelli di lei e
vene. bocchelli, 16-154: uno sguardo che impenni l'animo e infervori il sangue
avanti lo scherzo, perché vedevano il suo sguardo infiammarsi ed egli aveva le mani più
tergo s'infiammò, non da lo sguardo; / ché, quando amor ferìo
eccitazione, odio, ira (lo sguardo, gli occhi). boiardo,
sdegno, ira (il viso, lo sguardo). bersezio, 2-119: -quel
7. figur. seguire con lo sguardo. pioverle, 7-309: da una
1-35: il pilota, gettato un ultimo sguardo scorato all'ondulante infinito, lanciava il
a cino, iii-19-3: a vano sguardo ed a falsi sembianti / celo colei
. saba, 3-86: da quello sguardo in su e da quel sorriso da quella
2. per estens. fissato (lo sguardo). bonsanti, 4-272: egli
a quello di lei,... sguardo infitto nello sguardo. 3.
lei,... sguardo infitto nello sguardo. 3. figur. profondamente
tenace ostinazione, severità implacabile (lo sguardo, la voce, l'atteggiamento).
. ferrari, 184: mentre lo sguardo suo fissa vasi pieno d'ammirazione sul fantasma
... sotto l'influenza dello sguardo. frateili, 5-123: sotto l'influenza
, turbamento (l'occhio, lo sguardo). mercati, 74: non
occhiali,... e aguzzando lo sguardo disotto alle lenti e gettandosi un po'
persona, il suo aspetto, lo sguardo). savinio, 211: la
dove gli occhi neri si infossavano a ogni sguardo gettando tristi ombre che tagliavano le guance
infossati nelle orbite, davano al suo sguardo un chio, quasi sempre per invecchiarsi
pianto / sì falsamente mi 'ngannò lo sguardo, / sì come a lo leone lo
il bel viso, oimè il soave sguardo, / oimè il leggiadro portamento altero
. di giacomo, i-371: il suo sguardo, interrogava le grandi lastre di marmo
, non più illuminato dalla luce dello sguardo già un poco spento. pirandello,
il ginocchio al suolo e sollevando lo sguardo al cielo, con gli occhi ingemmati
qual doverei, / per un sol sguardo tutto a lei perdono. p. fortini
interesse, bramosia o lussuria (uno sguardo, un volto, l'aspetto)
diventare come la gorgone; assumere uno sguardo che pietrifica. romei, 155
, e là sotto al valore / dello sguardo di dio vestì perfetta / d'angelo
... lentamente s'ingrandiva allo sguardo: dal modo sicuro e pieno con cui
a che l'uomo di genio col suo sguardo non lo ingravidi, per dir così
in faccia allo straniero, che coll'obliquo sguardo dell'invidia ci affisa timido e si
estens. volgere verso l'alto (lo sguardo, la vista). chiaro
sue vergogne. -attrarre lo sguardo altrui verso l'alto. bruni,
estens. rivolto verso l'alto (lo sguardo, il capo, ecc.)
petrarca, 127-67: se 'l sol levarsi sguardo, / sento il lume apparir,
tutt'ardo, / alcun pietoso innamorato sguardo, / dal quale altro che morte io
: del volgo ignoto al vigile / sguardo maligno, e al bisbiglio molesto,
, v-56: insisteva nel tenere lo sguardo abbassato e nel dare leggeri ondeggiamenti alla
innocente. borgese, 6-143: lo sguardo del crepuscolo di marzo era innocente sugli olivi
candore, innocenza, ingenuità (lo sguardo, l'occhio, l'aspetto).
le in- nupte sensibili volsero un acre sguardo d'indignazione alla cognata irriverente e crudele
madre mi raccomandò a lei con uno sguardo inobliabile. = comp. da
firenzuola, 864: ma s'un suo sguardo ogni gran doglia sgombra, / se
e inombra. -annebbiarsi (lo sguardo). f. f. frugoni
carname, onde le s'innombra lo sguardo, senza tale scorta urterebbe nelle secche
ch'inonorato ei lassi / di cenno o sguardo alteramente umile. metastasio, 1-ii-668:
disdegni finora di volgere benigno il tuo sguardo ai moderni popoli, e di favorire
uno vi fisa per entro l'acuto sguardo, vi ritrova peso e lucentezza mirabile.
riesce a seguire (neppure con lo sguardo o con la mente); irrangiungibile.
, piuttosto che gli occhi, lo sguardo, rabbuffato e come inselvato, stanco
; inespressivo (l'aspetto, lo sguardo). n. franco, 7-274
: ripensavo -cogli occhi fissi a quello sguardo insensato, laggiù... -allo scima
. pascarella, 1-230: lo sguardo m'andava insistentemente sulla altissima torre,
-scrutare a fondo e minuziosamente (lo sguardo). d'annunzio, iii-1-111:
.. non so: è come uno sguardo che insista, che prema.
dai capelli castani..., sguardo insognato. insógno (insónio,
, d'ogni parola, / d'ogni sguardo soave, insomma, fatte / le
.: conferire un'espressione, uno sguardo assonnato. savinio, 2-138:
le casette di torrenieri appaiono al mio sguardo. pirandello, 8-188: una montagna
apparizione d'un uomo di carne e di sguardo, si dimenticano le insostanziali ombre dei
, che incute estrema soggezione (lo sguardo, l'occhio). d'annunzio
s'aprivano e ci fissavano con uno sguardo insostenibile. govoni, 2-164: ecco
è la fronte della dea; lo sguardo / torvo; insozzite per macchie di sangue
incontra, come al solito, uno sguardo insultatore o indifferente, no: vede
a lungo dell'intangibile nobiltà del mio sguardo. cassola, 4-280: niente, niente
aveva il pappafico giallo intartarito, 10 sguardo nero, era un coso piccolo come un
. -limpido, chiaro (lo sguardo, gli occhi). viani,
. chiari, 1-i-50: mostrarmi al suo sguardo quale io sono nell'integrità dell'avvenenza
e l'ho tutta negli occhi e nello sguardo. onofri, 3-106: domani con
di una persona (l'occhio, lo sguardo, l'espressione). tommaseo
[s. v.]: 'sguardo intelligente', che dimostra la mente intelligente
alzando insieme la testa si scambiavano uno sguardo intelligente. 6. dimin.
a mio padre », si scambiarono uno sguardo d'intelligenza, commiserandola in silenzio.
nelle platee dei teatri fingono con lo sguardo fisso a un palchetto delle intelligenze segrete con
le intelligibili quelle che s'intendono per sguardo della mente. benci, 1-16:
scolorì un poco, ma sostenne quello sguardo con franchezza mormorando quasi intelligibilmente.
. lucini, 1-92: aveva inteso lo sguardo al di là della strada, /
/ testa volgendo, in te lo sguardo intese. arici, i-240: non lo
-ant. osservare attentamente con lo sguardo. cennini, 22: se la
gioia piagente ed altera / per uno sguardo, ond'ebi alegramento. chiaro davanzali,
/ mal che, nascoso ad ogni sguardo, e chiaro / soltanto a quel di
d'annunzio, iv-1-314: acuì lo sguardo verso il portico, intensamente. la carrozza
a prima giunta come una intensione di sguardo. d'annunzio, iv-1-576: mi
un bagliore straordinario. era in quello sguardo tutta l'intensione dell'anima disperata. slatafier
penetrante; insistenza, fissità (dello sguardo). -anche: manifestazione dei sentimenti
malessere fisico. soldati, 2-417: lo sguardo... aveva una particolare intensità
stefano. le piacevano l'intensità dello sguardo, la fermezza del profilo.
, penetrante (gli occhi, lo sguardo). - anche: fisso, insistente
. palazzeschi, 1-26: ho immerso lo sguardo nel grigio uniforme, intenso. pavese
: intentamente in lui l'acuto / sguardo figgeva. 2. con fervore
ei così dubbioso a terra vólto / lo sguardo tiene, e 'l pensier volve e
, penetrante (gli occhi, lo sguardo). dante, xx-77: conobbe
saremmo soltanto scambiati un sorriso. uno sguardo d'intenzione - di gabriele - e un
repentinamente con la mente o con lo sguardo. alfieri, 1-1184: io fui
riuscisse qualche volta a intercettare il suo sguardo, ma ursula... era sempre
fuggirò in egitto, / perché il tuo sguardo ingrato non m'infiamme, / poscia
di giacomo, i-444: levava lo sguardo per lasciarlo posare sul mio interlocutore,
fattucchiera, erano un par d'occhi dallo sguardo mobilissimo, la cui tinta variava dal
. thovez, 1-56: il vostro sguardo invece di abbracciare l'uomo nella sua
quale il re e richelieu gittava lo sguardo. salvini, 41-261: in quest'ac-
me. -fisso, insistente (lo sguardo). borgese, 1-144: una
la camera, 4 sporcata 'dallo sguardo 4 scrutatore ', interminabile dell'albergatrice
2. figur. penetrare con lo sguardo; guardare fissamente, scrutare attentamente.
, con insistenza (con riferimento allo sguardo stesso, alla vista, anche a
. indirizzare attentamente, rivolgere (lo sguardo, il pensiero). marino,
, ora noi... figgiamo lo sguardo principalmente alla questione interna. pratesi,
garzone, penetrante e quasi severo nello sguardo tra le palpebre pesanti.
ottusa ed interriata, che richiederebbe uno sguardo sagace per essere apprezzata. nievo, 1-81
interrogando a lor volta, con lo sguardo, gl'interroganti. -per metonimia.
un po'di malumore intorbidò il suo sguardo quando rivide la macchiolina di caffè che
letter. capacità di penetrare con lo sguardo nelle cose. marinetti, 2-i-152
fa pensare al punto di incontro dello sguardo di molti osservatori. idem, 7-61:
vito, l'amico, scambiatosi uno sguardo d'intesa con la moglie massaia,
fosse [la mente] ridotta allo sguardo di dio, tanto piùfortemente era rapita.
attenzione verso un oggetto determinato (lo sguardo, l'animo, l'intelletto,
. nievo, 1-116: il suo sguardo era inteso al campanile del villaggio.
nei suoi occhi spaventati trasaliva ancora quello sguardo umido, meraviglioso, intinto di un
coloritore efficacissimo. non però, togliendo lo sguardo dalle singole parti e portandolo sulla scena
intontimento, stupore, smarrimento (lo sguardo, gli occhi, l'aspetto);
. pavese, 2-93: gettai lo sguardo dentro anch'io e non vidi nulla
gli smacchi. -cogliere con lo sguardo o con l'udito. p.
offuscare, velare (la vista, lo sguardo). -anche al figur.
un po'di malumore intorbidò il suo sguardo quando rivide la macchiolina di caffè fin dal
una quasi professione, dare ancora uno sguardo al bel paese della lunigiana. de roberto
l'occhio, la vista, lo sguardo). -anche: diventare torbido, sinistro
dell'animo. cassola, 2-484: lo sguardo di lei s'intorbidò, divenne cattivo
l'occhio, la vista, lo sguardo). -anche: diventare cupo, torbido
un movimento, il gesto, lo sguardo, la parola). bocchelli,
-guardare, guardarsi intorno: volgere lo sguardo verso i luoghi, gli oggetti o le
intorpidite nell'agonia. -offuscato (lo sguardo, l'occhio, la vista).
, 230: [o vita] lo sguardo / al vecchio intorvi che rode /
2. intr. gettare lo sguardo attraverso uno spiraglio, guardare attraverso una
della lontananza); cogliere con lo sguardo in modo improvviso, fuggevole, senza
indistinto, incerto; colto con lo sguardo in modo improvviso, fuggevole.
della lontananza); colto con lo sguardo in modo improvviso, fuggevole; scorto
era ripresa e sostenne intrepida il suo sguardo. -in galera. -lei non batté
che sono coperte e nascoste dal nostro sguardo, siccome è tanta congiunzione ed intricaménto
, d'ogni parola, / d'ogni sguardo soave, insomma, fatte / le
bernari, 6-184: intuii dal suo sguardo che in fondo non desiderava una smentita
ha il vedere e intendere con uno sguardo di mente quanto tutti gli osservatori de'
). intùito, sm. sguardo; vista; percezione. buti
petruccelli della gattina, 4-528: fissai lo sguardo... su quella lamina di
di lacrime (l'occhio, lo sguardo). manzoni, pr. sp
. tommaseo, 11-219: al tuo sguardo presumi concesso / lo splendor d'inusati
i'ne rubava or uno or altro sguardo / così sotto ombra, di begli
, rancore (gli occhi, 10 sguardo). de marchi, ii-670:
rinchiuso dentro il sen, che per lo sguardo / invenenato se ne uscian faville.
, 12-70: rimaneva immacolato [lo sguardo], inverosimilmente limpido e fanciullesco.
giorno, ii-987: te con lo sguardo e con l'orecchio beva / la dama
. scrutarore (un atto, uno sguardo). d'annunzio, iv-2-151:
- con una voce dura e uno sguardo investigante. 3. stor.
estens. scrutatore, indagatore (uno sguardo, un atteggiamento). jovine,
.. lo squadrò dapprima con uno sguardo investigativo lungo tutta la persona.
. 6. scrutatore (lo sguardo, l'occhio). moravia,
7. osservazione fìssa e attenta; sguardo scrutatore. manzoni, pr. sp
una persona o una cosa (uno sguardo, un gesto, ecc.).
manzoni, si sentì investito da uno sguardo che non lasciava presa. 9
vitreo, attonito (rocchio, lo sguardo). bocchelli, 1-ii-518: un
, attonito (l'occhio, lo sguardo); spento, vitreo, inespressivo.
primo nome che vi s'affaccia allo sguardo, appena v'arrestate davanti all'invetriata
); vuoto, inespressivo (lo sguardo). a. pucci, ii-93
manzini, 8-179: ritirava il suo sguardo da qualsiasi oggetto; e, vago
. diventare vitreo (l'occhio, lo sguardo). moretti, i-642: non
); vuoto, inespressivo (lo sguardo). dossi, i-182:
con le labbra serrate, con lo sguardo invetrito, quasi che fissassero la morte.
per estens. indirizzare, rivolgere (lo sguardo, la voce, il pensiero)
invidia, malevolenza, rancore (uno sguardo, un comportamento).
attribuito a petrarca, xlvii-113: soffristù 'l sguardo invidioso al sole? 4
invidia, astio, rancore (uno sguardo, un gesto, un atteggiamento)
.: non ispaventansi per lo turbido sguardo de gli occhi invidi. v. colonna
sdegno, ostilità (il volto, lo sguardo, o una frase, un discorso
e reti, / e col suo sguardo lusingando adesca. azzolini, 91: o
. oggidì ragionevolmente non degnate d'uno sguardo de'leggitori, m'invesca a pronosticare
maffei, 241: conobbe egli al primo sguardo che per divina permissione quell'inimico [
conti, 1-616: appena il suo sguardo si posa su quelle nereggianti colonne, vi
ariosto, 177: godendo del soave sguardo, / de la invitta beltà,
1-32: mal s'oppone al suo sguardo [di dio] una cocolla / o
cogliere, carpire, estorcere (uno sguardo, una notizia, un segreto, ecc
involo or uno et or un altro sguardo; / e di ciò inseme mi nutrico
poco de i piedi suoi che lo sguardo altrui involava quel attimo che le
un'erba nociva... ed uno sguardo rivolto al firmamento conducono il fanciullo dalla
mentre a ritrarla / pongo industre lo sguardo, ecco m'elude, / e
g. gozzi, i-9-213: acuto sguardo / non basta a chi d'altrui giudice
andrea, duramente, involgendola d'uno sguardo un po'torbido, in fondo a cui
esasperati. brancati, ii-83: il suo sguardo... involse i mocciosi scalzi
fare a meno d'involgerlo in uno sguardo divorante. -fare oggetto di brame
, 1-218: involontariamente quello stesso sguardo scese alla gamba di legno che sporgeva
, 385: dentro sentiva quello sguardo come / il morso / di cui
: come alla donna egli drizzò lo sguardo, / riconobbe, quantunque di lontano,
che l'uomo di genio col suo sguardo non lo ingravidi, per dir così,
terra;... / il suo sguardo inzaflfira gli orizzonti, / la sua
palazzeschi, 1-490: egli posava ora lo sguardo di paese in paese, sui casolari
di ipnotizzare i leoni con il suo sguardo, con lunghissima barba, mi ricordava quei
rosmini, 2-282: diamo ora uno sguardo all'arte ippocratica, dai professori della
7. penetrare (gli occhi, lo sguardo). dante, inf.,
già attratto con la sua iridescenza lo sguardo di lei. palazzeschi, 3-285: i
, ii-13-485: quante volte spinge lo sguardo al di fuori e satireggia e ironeggia
mia madre... alzò lo sguardo, ma lo riabbassò in fretta appena ebbe
appena ebbe visto me. era uno sguardo pieno di un'ironia ardente. -ironia
la m. v. degnerà d'uno sguardo queste umili pagine,...
parola facendo balenare un sorriso, uno sguardo, che si irraggiavano per la sala
irraggiungibili. -impenetrabile (lo sguardo). calvino, 1-321: l'
incarnato marmoreo e rilassato insieme, lo sguardo irraggiungibile sotto palpebre gravi e sopracciglia nere
fuggevole... sentivo nel suo sguardo germogliare una amicizia nuova; quasi cercasse
/ del cielo irrefrenato, oltre lo sguardo / dell'uomo -e tu lo fissi
un lungo amore finiva, troncato da quello sguardo, irreparabilmente. pratolini, 3-39:
, turbamento (gli occhi, lo sguardo); che si muove, si agita
abbagliato dal riverbero della luce (lo sguardo). s. agostino volgar.
foscolo, xvii-445: un solo mio sguardo può farti irrevocabilmente infelice. manzoni,
grande attenzione, intensa concentrazione: lo sguardo, il volto).
le scompigliava le chiome, figgeva lo sguardo nell'ombra a sé dinanzi.
fisso, sbarrato, allucinato (lo sguardo). cesarotti, 1-viii-324: solo
(un gesto, un atteggiamento, lo sguardo, il tono della voce).
2-247: era spettinata; aveva lo sguardo irritato. carlino stava per salutarla ma
fauci irritator, dardeggia / l'avido sguardo. monti 11-847: sovra il desco un
? -le innupte sensibili volsero un acre sguardo d'indignazione alla cognata irriverente e crudele
, brillante, vivacemente espressivo (lo sguardo). peri, 1-99: con
uomo, dalle spalle larghe, lo sguardo aperto espressivo. papini, 27-1014: era
tutto rostro ed artigli e grido e sguardo / nell'ora che si scaglia? baldini
la scogliera aveva più volte attirato lo sguardo e eccitata la curiosità degli ospiti.
, scrutatore (l'occhio, lo sguardo). c. e. gadda
tutte le particolarità, e cercassi collo sguardo... le prospettive di cui poteva
trionfo, s'ella con un suo benigno sguardo m'ispira vigore alla mente. f
: la vita degli occhi è lo sguardo, questa cosa indicibile, più espressiva
innumerevole, onnipossente: insomma 10 * sguardo '. palazzeschi, 1-146: la morte
passeggierà, istantanea, gli ferì lo sguardo e gli mise l'animo sottosopra.
emozione che mi percuote quando fisso lo sguardo o il pensiero su una cosa eterna.
158: non sapeva guardarla. il suo sguardo la cercava e la trovava forse dove
l'atteggiamento, l'aspetto, lo sguardo). imperiali, 4-545: tra
/ che 'l pensier mio figura ovunque io sguardo. boccaccio, dee., 3-5
la testa / bianca, e lo sguardo al suol fisso rimane. deledda,
nella materia sepolti, poco sollevano lo sguardo a mirare le cose di là. collodi
del cor. pindemonte, ii-57: lo sguardo in sé raccolto, il parco labbro
lacci. manzini, 18-52: lo sguardo di angela era un laccio: ti acchiappava
5. che incute terrore (uno sguardo). bontempelli, ii-719: dirce
, ii-719: dirce lo fissava con uno sguardo lacerante. 6. impressionante
credea morta, e gittarle l'ultimo sguardo, cava le lagrime. massaia, x-41
. -offuscato dal pianto (lo sguardo, la vista). de jennaro
una gialla distesa di stoppie, lo sguardo lacrimoso d'un povero mulo col naso
. -mormorò ella ancora, girando lo sguardo per la conca lacustre. d'annunzio,
. figur. letter. acquoso (lo sguardo); velata (la voce)
di piacere, di sedurre (uno sguardo, l'occhio, un gesto,
io non me n'accorsi, un ladro sguardo / v'entrò di lilla. d'
si rivolse di scatto, con uno sguardo da far piangere. -piove, governo
xii-114: rubommi il cuore [un ladro sguardo di lilla]; ond'io pien
mia figlia e non osavo affondare lo sguardo nel limpido lago dei suoi occhi innocenti
cfr. fr. lago sguardo). con lo imperadore.
mazzini, 64-200: volgete addietro lo sguardo: là, tra le lagune, agonizza
/ un breve riso almeno, un breve sguardo. tasso, 2-33: composto è
un atto, un gesto, uno sguardo, la condotta, la vita)
una mano tra le mani, l'uno sguardo furtivo, d'una carezza onesta,
e terso. deledda, ii-240: lo sguardo di lei, acuto e luminoso,
. -guizzo, lampo (dello sguardo). moretti, ii-623: si
che lambendo striscia; / volgo addietro lo sguardo; al pié mi veggo / nudo
come calamita il ferro, per lo fisso sguardo, il quale, con lamentevole canto
come calamita il ferro, per lo fisso sguardo, il quale, con lamentevole canto
vita ormai! -gli occhi, lo sguardo. marino, xiii-253: felice e
-anche: guizzo, balenio (dello sguardo). erasmo da valvasone, 1-11-150
/ mi può levare un tuo benigno sguardo. firenzuola, 265: per levarmi la
oggetto elevato (il volto, lo sguardo, gli occhi: anche in atteggiamento di
alcuna cosa, ed è uno umile sguardo dell'anima. leggenda aurea volgar.
nello slancio nella levigatezza, nel magnetico sguardo, nel vibrar della lingua trisulca,
lezione non è altro che imo cotidiano sguardo delle sante scritture, con grande attenzione
ne l'assaggia, e destra e sguardo / solleva, e prega alto libando.
di lesbo; entro l'affiso / sguardo venendo l'alma e ne'socchiusi /
, dotati da natura quasi direi d'uno sguardo più puro ed aquilino, più prendono